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il 04 a cura dell’Ufficio Oratori e Pastorale Giov anile - Diocesi di Brescia Serie III - Anno 2008 - Numero IV - GENNAIO Rimbocchia moci le maniche! Giovani e Lavoro
Mettiamoci sommario il becco E ora ci servono… le ali! 5 Mare aperto Lavoro luogo di santità 8 I primi tre numeri del nuovo Gabbiano sono stati apprezzati. Come avete potuto immaginare, guardando la quantità delle pagine e la qualità del lavoro, è un’impresa impegnativa, che ha bisogno di supporto per poter continuare: sapere che alcuni Mare aperto Una ricerca della chiesa di Padova 122 di voi hanno voluto spendere parole per dirci “continuate così” è stato certamente importante. Ora c’è bisogno di un nuovo sostegno: dopo aver distribuito Mare aperto gratuitamente 3000 copie per ogni numero negli oratori (oltre Intervista a Renato Zaltieri 16 a quelle già inserite nel numero della Voce del Popolo) ora è necessario andare a regime. Potete scaricare da internet il modulo di prenotazione e Dissacro compilarlo: abbiamo bisogno di sapere quante copie stampare, e profano 17 abbiamo bisogno di un piccolo abbonamento, per gli oratori, in Proposte di lavoro modo da programmare al meglio il nostro lavoro. Come vedete nel box qui sotto, i prezzi sono interessanti: Itinerario l’obiettivo è che il Gabbiano possa essere davvero stimolo oratoriano 07/08 per la pastorale giovanile (per i sacerdoti, gli educatori, i Le schede operative III tappa 25 catechisti), ma possa passare di mano in mano anche tra gli adolescenti che popolano i nostri oratori. Il Gabbiano è pronto, mancano solo le ali: solo con quelle Piuttosto potrà davvero volare. che perdersi… Il personale collaboratore Per avere il Nuovo Gabbiano 2266 Message in a bottle Le maree 2288 Ecco come avere il nuovo Gabbiano: in allegato alla Voce del Popolo (ogni terza settimana del mese) Vento e Controvento Pianeta lavoro 322 presso il Centro Oratori Bresciani, al prezzo di: Orizzonti 0,60 € a copia, 5,oo € per 10 copie, 20,oo € per 50 copie. & Orizzonti bis - è possibile prenotare l’abbonamento annuale al Gabbiano 3 recensioni con queste modalità: 10 copie a numero per un anno (ritiro presso COB) – 50,oo € 50 copie a numero per un anno (ritiro presso COB) – 200,oo € 50 copie a numero per un anno (spedizione postale) – 300,oo € Ufficio Oratori Ricordate di compilare il modulo di abbonamento! e Pastorale Giovanile Via Trieste, 13/c - Brescia tel. 030 3722244 *Per abbattere i costi di spedizione gli oratori vicini potrebbero info@oratori.brescia.it accordarsi per ricevere il pacco dei Gabbiani in un unico oratorio. www.oratori.brescia. it
ca L a ba chae b bi a n o del G La Scogliera Sydney 2008 - aggiornamenti XXIII Giornata Mondiale della Gioventu` Ufficio Oratori e Pastorale Giovanile Diocesi di Brescia Vista la situazione delle iscrizioni al La “nuova” proposta prevede la partenza 31 dicembre 2007 l’Ufficio Oratori e da Milano Malpensa il 12 luglio 2008, via Pastorale Giovanile diocesano ha scelto di Dubai, ed il ritorno il 28 luglio a Venezia, proporre un solo pacchetto (di 50 posti) ai sempre via Dubai. giovani bresciani che parteciperanno alla Sono state mantenute le caratteristiche XXIII Giornata Mondiale della Gioventù principali delle proposte precedenti: non di Sydeny. I giovani che ancora fossero dovremmo superare i 2.700,oo , anzi interessato sono pregati di contattare al abbiamo buone possibilità di diminuire questa più presto l’Ufficio. cifra; abbiamo cercato di prevedere una parte “turistica”: l’arrivo è previsto a Melbourne e stiamo cercando di prevedere, l’opzione, per chi fosse interessato, di qualche viaggio in Australia nei giorni dopo la GMG. Confermiamo che l’Ufficio Oratori organizzerà un evento diocesano (o regionale) in corrispondenza della Veglia della GMG (18-19 luglio 2008), per i giovani bresciani che rimarranno a casa. o ria Le musiche ed i testi delle canzoni relative all’anno pastorale 2007/08 si possono scaricare dal sito: e m http://xoomer.virgilio.it /musicora o m Pr È possibile scaricare i bandi di concorso Punto.art 2008 dai nostri siti www.oratori.brescia.it - www.puntoart.it Il GABBIANO Fondazione Opera Diocesana S. Francesco di Sales: Via Callegari, 6 - 25121 Brescia Progetto grafico: Alessandro Gritta - Nadir s.n.c. Direttore Responsabile: Adriano Bianchi Autorizzazione del Tribunale di Brescia Tel. 030 44250 - Fax 030 2809371 31/2007 del 21/08/2007 Direzione - Redazione - Amministrazione E-mail: pubblicita@vocemedia.it Via Callegari, 6 - 25121 Brescia La redazione Tel. 030 44250 - Fax 030 2809371 Impaginazione: Responsabile: Marco Mori E-mail: m.toninelli@vocemedia.it Mauro Toninelli, Marco Filippini - Nadir s.n.c. Hanno collaborato: Mauro Toninelli, Gabriele Bazzoli, Pubblicità: Centro Oratori Bresciani Francesco Venturi, Stefania Cippo, Suor Raffaella Falco, Via Trieste, 13/c - 25121 Brescia Stampa: FDA eurostampa s.r.l. Paolo Festa, Elena Gilli, Paolo Adami, Simone Agnetti, Tel. 030 3722244 - Fax 030 3722250 Via Molino Vecchio 185 - Borgosatollo (BS) Claudio Franzoni, Felice Olmi, Gabriele Banderini, E-mail: oratori@diocesi.brescia.it Tel. 030 2701606 - Fax 030 2702759 Alessio Pavoni 4
Lavoro luogo di santit a` per la vita cristiana dei giovani a cura di Domenico Sigalini m a r e a p e r t o Vescovo di Palestrina, assistente ecclesiastico generale dell’Azione Cattolica Italiana C he messaggio ha il Vangelo da offrire a un giovane lavoratore nella situazione di precarietà di oggi? Come lo può aiutare a sperimentare l’amore di Dio nella sua condizione, che speranza gli fa nascere in cuore? Che forza gli dà per non scoraggiarsi, Valore del lavoro Siamo di fronte a nuove sfide che esigono dal cristiano di farsi ascoltatore attento e obbediente della Parola di Dio che giudica la storia e dello Spirito che illumina i pastori e che delinea negli stessi lavoratori, nelle loro fatiche e sofferenze, per mantenere vivo il senso della sua dignità? La nelle loro gioie e conquiste i tratti dell’umanità di mancanza dell’essenziale per la vita può portare Gesù. Gesù ha lavorato con mani d’uomo... alla disperazione o può aprire all’affidamento Già questa semplice verità ci aiuta a non senza riserve a Dio. E’ l’affidamento delle vedere mai nel lavoro una maledizione o una beatitudini. E’ il sogno di una comunità solidale. sopraffazione. Da quando Dio si è fatto uomo E’ la consapevolezza che Dio sta dalla tua parte. in Gesù, non esiste malvagità in nessuna opera E’ la ricerca di una radice che sta prima del dell’uomo, fuorché nel peccato. Il lavoro è lavoro o della precarietà, della mobilità e della diventato così uno spazio necessario perché disoccupazione, che va sperimentata sempre: la paternità di Dio. l’umanità possa giungere alla sua pienezza 5 e ogni persona umana vi possa fare tirocinio
Lavoro luogo di santit a` per la vita cristiana dei giovani fatiche degli uomini, che muore per amore e che risorge. Nella salvezza offerta dalla sua passione, morte e risurrezione si è trascinato dentro il suo lavoro, gli anni della sua vita lavorativa, le tensioni dei progetti costruiti con fatica, l’uso dell’intelligenza, l’abilità delle mani, la solidarietà con gli amici, il rapporto con tutte le competenze che anche il suo lavoro esigeva. Gesù lavoratore non è solo un’icona da avere negli occhi e nel cuore, ma una salvezza dichiarata e sperimentabile in ogni nostro lavoro. Le difficoltà del lavoro, oggi Gli scenari che oggi si presentano e nei quali si tende ad accontentarsi di dare al lavoro solo il compito di coprire i costi di una sopravvivenza qualsiasi e non di orientarlo ad offrire un minimo di sicurezza esistenziale, spegne gli ideali alle giovani generazioni e demotiva l’uomo di fronte al faticoso mestiere di vivere. di umanità, di vita cristiana, di santità. Il valore La vita lavorativa è satura di incertezze e, di del lavoro, infatti, non è un bene tra i tanti, ma conseguenza, orientata a rendere individuale è piuttosto un bene che dà accesso ad altri beni ogni problema. La solidarietà, che è sempre indispensabili per una buona qualità della vita stata una nobile conquista dei lavoratori, deve come l’autonomia, l’identità sociale, il futuro, la maturare su più ampio raggio. Non è più tempo casa, la famiglia, i figli, il giusto riposo… Non di difendere interessi piccoli che diventano solo è perciò solo uno strumento per soddisfare un di parte e contro tutti, ma di aprire l’orizzonte insieme di bisogni, ma luogo di costruzione e a tutta l’umanità che lavora in tutto il mondo. realizzazione della persona, dove si impara a I facili spostamenti di finanze, irresponsabili sentirsi utili nella società. nei confronti dei lavoratori e senza controllo, vivono sulle disuguaglianze e sulla mancanza Contemplazione di Gesù lavoratore di globalizzazione della solidarietà. Oggi non La centralità della contemplazione di Gesù è più pensabile che la ricchezza di qualcuno morto e risorto, che la Chiesa si è posta come sia ottenuta sulla povertà dei molti. La prioritaria all’inizio del terzo millennio è globalizzazione ci spinge a vedere il problema in necessaria anche e soprattutto nell’impegno del termini planetari. Noi, che siamo per vocazione credente nella quotidianità del suo lavoro. La cattolici, che lodiamo e preghiamo lo stesso Dio, prima forma di santità è la contemplazione Padre di tutti e il Signore Gesù Cristo, fratello di Gesù, che lavora, che condivide le di tutti, abbiamo nel sangue questi orizzonti 6
m a r e a p e r t o ampi. La nostra vita cristiana deve accogliere Dal Rapporto IARD 2007 questa grande dignità di universalità e aiutarci a vivere la fratellanza del lavoro, quasi una Modalità di ricerca del lavoro (valori percentuali) cattolicità della dignità dell’uomo e della Primo Lavoro donna che lavorano, sotto ogni cielo, in ogni lavoro attuale cultura, entro ogni esperienza religiosa. Le Non indica 22,6 3,0 religioni non ci devono dividere anzi sono Ho messo un annuncio in internet 0,1 0,1 chiamate da Dio a creare ogni possibile Ho messo un annuncio in internet 0,3 0,5 fratellanza. (non in internet) Attraverso l’ufficio di collocamento / 1,8 1,1 centri per l’impiego La flessibilità e la solidarietà Rivolgendo a servizi pubblici di I problemi provocati dalla flessibilità non Informazione e orientamento 0,6 0,9 scoraggiano il cristiano che è chiamato a (es. informagiovani) far crescere anche in queste nuove forme di Attraverso l’aiuto dei genitori 9,4 6,6 lavoro la qualità della umanità del lavoratore Attraverso l’aiuto di altri parenti 7,5 6,2 e una nuova rete di relazioni di solidarietà. Attraverso l’aiuto di amici e 23,1 22,2 L’incontro tra la proposta esigente del Vangelo conoscenti e il continuo cambiamento delle esperienze Attraverso l’aiuto di una persona 0,8 1,5 umane avviene dentro uno spazio di libertà influente che richiede al cristiano coraggio, inventiva, Scrivendo direttamente all’azienda 3,5 7,6 creatività. Ai giovani cristiani è richiesto Facendo visita all’azienda 5,3 6,7 di orientarsi continuamente ai valori del Partecipando ad un concorso 2,9 9,0 Vangelo che non stanno, in modo perfetto Ho risposto ad un annuncio in internet 0,5 1,2 e completo, nella loro assolutezza, dentro Ho risposto ad un annuncio 4,2 4,0 tutte le scelte professionali, economiche, (non in internet) Mi sono rivolto ad un’agenzia di politiche... attraverso le quali procede il corso 1,2 3,1 lavoro interinale della storia. E’ la sfida quotidiana della vita Tramite l’aiuto della scuola/università 2,9 1,9 cristiana, sorretta da una forza dirompente, Ho avviato attività in proprio 1,4 6,8 la forza del Cristo morto e risorto, capace di Mi sono inserito nell’azienda trarre il bene e la salvezza da ogni condizione 3,8 4,2 familiare umana, di orientare la storia verso il Regno di Il lavoro mi è stato offerto 6,8 10,6 Dio. Questo domanda ai giovani di impegnarsi Ho continuato a lavorare nell’azienda 1,1 1,6 sul posto di lavoro, nel sindacato, nel campo dello stage / praticantato della politica, dell’economia, della cultura. Altra modalità 0,2 1,3 Rimettere in dialogo la fede con la vita quotidiana è urgenza di sempre. Chi ha preso Situazione contrattuale dei giovani lavoratori sul serio la fede, la mette in dialogo con (15-34 anni) tutto ciò che fa parte della sua vita, come A tempo indeterminato 57% l’amicizia, il denaro, le proprietà, la vita Precari 20% familiare, i rapporti coniugali, il lavoro. Autonomi 23% 7
Esperienze: una ricerca della Chiesa di Padova m a r e a p e r t o a cura di suor Francesca Fiorese L a Chiesa di Padova ha scelto di lasciarsi interrogare dalle conseguenze della mobilità, della precarietà e del rischio sulla formazione della personalità dei giovani e sulle loro scelte professionali, affettive e sociali. Le comunità cristiane locali hanno avvertito la necessità di conoscere più da vicino la diverse esperienze di lavoro, ma non disposti a vivere di esperienze frammentarie, giovani che accettano la fatica della precarietà per crescere professionalmente e sono alla ricerca di un lavoro che soddisfi i loro sogni di realizzazione. Al lavoro richiedono molto di più che essere il mezzo per procurarsi il pane quotidiano: dimensione lavorativa in cui i giovani si trovano a il lavoro deve permettere di esprimere le vivere ed operare, per elaborare risposte efficaci capacità personali, di crescere nelle relazioni, alle loro domande esistenziali. di faticare per un’utilità che lo giustifichi, di organizzare armonicamente il presente e di È bastato sedersi per scoprire quanti racconti progettare responsabilmente il futuro. attendessero solo di essere ascoltati. C’è voglia di misurarsi, voglia di spendersi, La dimensione del lavoro trova poco spazio toccare, afferrare quel che si fa; un bisogno d’espressione all’interno della chiesa, ma, vinto lo violato dalla precarietà dei contratti, che stupore iniziale sull’argomento, i racconti si sono impediscono di sentire proprio il lavoro. intrecciati ed arricchiti a vicenda. Grava a livello psicologico l’incertezza e la Abbiamo incontrato giovani con elevati titoli di fatica di dover sempre ripartire per proporsi studio e consapevoli che la formazione deve sul mercato, nonché il senso di inutilità e di essere continua, giovani flessibili alle più sconfitta che pervade nei periodi di inattività. 8
Uno stato d’animo questo che trova nel contesto sociale locale una notevole aggravante: l’efficientismo e la stretta correlazione tra identità e lavoro condizionano il riconoscimento sociale delle persone ed uniti all’attuale fenomeno della flessibilità lavorativa contribuiscono ad accrescere il divario generazionale. I giovani si affacciano al lavoro con una preparazione scolastica inadeguata a quella richiesta dall’impresa e con un’immagine del lavoro distante dalla realtà e carica di aspettative dettate dal contesto socio culturale, che privilegia i lavori intellettuali, e da quello scolastico, che illude a Il progetto “Giovani, lavoro e comunità facili successi. cristiana”, promosso dall’Ufficio Si scontrano spesso con esperienze futili e Diocesano della Pastorale Sociale e del frammentarie e solo in seguito si riesce a Lavoro in collaborazione con il Centro trovare e scegliere proposte di lavoro che di Ricerca e Formazione Giuseppe aiutano a migliorare la propria professionalità. Toniolo, il Coordinamento Diocesano Essi scrutano gli adulti alla ricerca di maestri della Pastorale Giovanile e le ACLI nell’apprendimento del mestiere e di uno stile di di Padova, si è proposto di conoscere vita maturo che testimoni onestà e trasparenza questo fenomeno, non solo attraverso anche nei rapporti professionali. statistiche, ricerche e riflessioni di La temporaneità del contratto di lavoro economisti e sociologi, ma ascoltando le rende inoltre ancor più ardua la fatica di incidere in modo significativo sull’attività che testimonianze e le opinioni dei giovani si svolge. Il breve periodo obbliga in ristretti stessi. spazi d’azione il lavoro del giovane precario e L’indagine si è svolta tra ottobre 2005 e talvolta genera rivalità nel luogo di lavoro. Chi marzo 2006 attraverso la realizzazione gode di un contratto a tempo determinato si di gruppi di discussione (16 focus sente spesso non pienamente integrato con i group) formati da giovani lavoratori colleghi ed in competizione per l’acquisizione impiegati (attualmente o in passato) del posto di lavoro. La solidarietà cede il passo con contratti “atipici”. I partecipanti alla sopravvivenza e, nonostante il disagio (55% donne, 45% uomini) sono stati arrecato dai valori cristiani di riferimento, si 100 giovani di età compresa tra i 20 trova obbligatoriamente legittimo “lottare” per e i 35 anni, di area cattolica, residenti garantirsi l’incarico e competere nel rispetto delle leggi della concorrenza. Accade così che nel territorio della diocesi di Padova, si ricerchi un ambiente di lavoro sereno, ma prevalentemente non coniugati, né che ci si senta esonerati dall’impegno di conviventi (89%) e senza un’autonomia costruirlo laddove non vi sia. abitativa. Se da un lato le tipologie contrattuali, focalizzate su progetti e tempi determinati, 9
una ricerca Esperienze: della Chiesa di Padova m a r e a p e r t o spronano ad attivare competenze, Per i giovani incontrati è come se la Chiesa professionalità e doti, dall’altro determinano mancasse di un proprio pensiero sul lavoro e un opposto effetto mortificante dei giovani l’utilizzo da parte della stessa di contratti non nella loro possibilità di realizzarsi attraverso sempre rispettosi della dignità del lavoratore il lavoro e così pure di gestire il loro tempo. e di modalità di gestione patrimoniale poco I periodi di assunzione sono infatti periodi trasparenti, li sconcerta e li disorienta. Si di iper-attività che sottraggono i giovani chiede il coraggio della coerenza al Vangelo, lavoratori dagli affetti familiari, dalle non compromettendo le scelte di ogni giorno relazioni d’amicizia, dagli svaghi, da ogni altra con una mentalità utilitaristica. esperienza che non sia il lavoro e procurano Essi riconoscono che nelle comunità cristiane un carico di tensioni sopportabile solo nella hanno ricevuto valori profondi, cui sentono prospettiva di un prossimo organico riassetto di voler aderire. Ciò che sentono mancare è della quotidianità. l’accompagnamento nella traduzione di questi Emerge insomma un desiderio di tranquillità valori nella vita concreta, perché sono spesso per orientare la propria vita verso scelte trasmessi in modo deduttivo e scolastico. A di autonomia economica ed abitativa dalla questo si aggiunge l’incapacità dei giovani di famiglia di origine e giungere a formare un affrontare positivamente la tensione interiore proprio nucleo familiare. del vivere le dinamiche del lavoro in coerenza La precarietà lavorativa, sia nei dipendenti ai loro valori. Forse non sempre come adulti sia nei liberi professionisti, condiziona le e formatori sappiamo evidenziare il fatto che scelte sul futuro: solo l’assenza di precarietà la fedeltà ai valori evangelici comunque porta lavorativa pare assolvere all’esigenza di una tensione, uno scarto rispetto a quello che stabilità psicologica e di sicurezza economica. il contesto pretenderebbe. Tali dilemmi e tanta fatica di questa conciliazione si giocano nelle La comunità cristiana Da questi giovani viene un’urgente richiesta di ascolto delle loro storie, si coglie un pressante desiderio di raccontare del proprio lavoro, confrontandosi tra loro e con adulti capaci di comprenderli ed aiutarli. Ciò che cercano è senso, direzione, speranza, coraggio. Sono molti i passi concreti che possiamo intraprendere provocati da questo ascolto. I giovani auspicano che le comunità cristiane tornino ad essere luoghi di relazione: luoghi attenti ad ascoltare i bisogni delle persone, luoghi aperti al confronto, luoghi che spalancano al mondo. Il rimprovero rivolto alla Chiesa di non occuparsi della dimensione lavorativa è motivato dall’assenza dell’argomento nella liturgia, nei percorsi di catechesi, nelle riflessioni bibliche e pastorali, nonché dalla percezione di incoerenza delle scelte in tale settore. 10
singole coscienze delle persone che si trovano fragilità dell’identità personale porta a riporre sole. Lo scoraggiamento, che viene dalla le aspettative di realizzazione nel ruolo ed in sensazione di essere delle mosche bianche, particolare nel ruolo lavorativo, che essendo porta per lo più i giovani ad abbassare la loro vario, instabile e non sempre socialmente tensione etica, a ritenere impraticabili certi riconosciuto, lascia i giovani nella precarietà e valori. La comunità cristiana può essere luogo nell’insicurezza. di fraternità dove cogliere che non si è soli, Il diffuso bisogno di dare senso al lavoro che si può rafforzarsi reciprocamente nella cela una inconsapevole richiesta di “darsi fedeltà e nell’impegno nel mondo del lavoro. senso” con il lavoro, quando in esso ancora si L’atteggiamento di riconoscenza da parte dei ripongono speranze. giovani verso le loro comunità cristiane viene Non esiste più un significato del lavoro anche dal loro essere state vere palestre di condiviso, né nel contesto sociale, né relazioni di amicizia e di crescita individuale. all’interno delle comunità cristiane ed i Le comunità cristiane non possono però giovani non si accontentano di lavorare senza permettersi di sussistere solo come centri dare un senso al loro fare, che diversamente ricreativi per il tempo libero degli studenti resta solo un ladro di tempo e di energie. e spazi di evasione dei lavoratori, che nelle Si tratta allora di affinare i sensi per aiutare i attività di animazione e di catechesi trovano le giovani a trovare un senso. Ascoltarli, vedere i soddisfazioni che il lavoro non concede. loro bisogni, sentire il profumo dei loro sogni, Determinanti si sono rivelate le esperienze dare quei principi di riflessione, quei criteri di associative nell’apprendimento di uno stile di giudizio, quelle direttive d’azione necessari ad collaborazione, che ha portato poi i suoi frutti assaporare insieme il gusto di un lavoro vissuto nelle relazioni lavorative e nella gestione della come strumento di realizzazione personale e di propria attività. Centrale si presenta inoltre il partecipazione alla costruzione della società. ruolo educativo che i pastori e tutti i membri delle comunità cristiane possono svolgere, Per ulteriori informazioni si rimanda alla ciascuno secondo i propri ruoli. pubblicazione “GIOVANI, LAVORO E Nelle comunità cristiane i giovani chiedono COMUNITÀ CRISTIANA – Prove di dialogo” di maturare la loro identità ed imparare edito dalla Diocesi di Padova, ad assumere i ruoli che la vita propone. La Pastorale Sociale del Lavoro. 11
Intervista a Renato Zaltieri Segretario Territoriale UST-CISL - Brescia B uongiorno Renato, voglio iniziare questa intervista con una domanda importante: il 2008 sarà l’anno del 60° anniversario della costituzione che recita «la repubblica italiana è fondata sul lavoro». C’è ancora un lavoro percepito visto, purtroppo, anche come uno strumento di crescita della dimensione personale e collettiva: non è percepito come un elemento di valore, pur relativo, attraverso il quale realizzare i sogni, i desideri, realizzare un progetto di vita, una realtà che aiuta a stare con gli altri, ad intrecciare relazioni non solo come diritto personale ma della interpersonali, che attraverso questo società, è ancora viva l’idea che non contribuisco a costruire la ricchezza del mio lavoro solo per me stesso ma per il bene paese, che mi aiuta a costruire uno stato degli altri, della collettività? Oppure il sociale solidaristico e non privatistico (perché lavoro è diventato solo un affare privato e i contributi che io verso contribuiscono a personale? questo). Buongiorno a te. Confido che l’anno 2008 sia Questa è la dimensione che dobbiamo far l’anno nel quale assume davvero valore l’art. recuperare al lavoro, attraverso strumenti 1 della Costituzione dove si afferma “che educativi e sociali. Il lavoro deve diventare l’Italia è una Repubblica Democratica fondata l’argomento di discussione principale sul lavoro” e che, come affermava Pezzotta in un paese: in parlamento, nei consigli da Segretario Generale della CISL, “allora comunali (quanti parlano del lavoro nelle le ragioni del lavoro sono le ragioni della amministrazioni? Accade solo se c’è Repubblica” e quindi di tutti, dico io. il problema di una azienda che sta per Il lavoro spesso è visto e vissuto dalle chiudere!), oppure quando accade quello che persone come una costrizione, solo come un è successo nella fonderia di Torino dove sette mezzo per guadagnare un salario ma non è lavoratori hanno perso la loro vita sul lavoro. 12
m a r e a p e r t o a cura di Marco Mori Ti chiedo 3 qualità necessarie relazionalità. per un giovane per vivere bene il lavoro oggi. Sempre dal rapporto IARD emerge che i precari nel mondo giovanile sono il 20% Innanzitutto una famiglia che lo dei lavoratori (e la maggioranza di questi è abbia fatto crescere con il senso in stato di mobilità): non è che il sindacato del dovere e che il lavoro è anche abbia accentuato troppo il tema della un valore; vivere il lavoro come precarietà, tralasciando altri temi? momento di formazione in modo Può essere vero che il sindacato abbia da imparare ed apprendere per accentuato il tema della precarietà, e segua un po’ troppo alcuni temi, dettati dagli organi poter eventualmente cercare un di stampa che orientano molto il dibattito lavoro migliore; possedere un ricco politico e alcune volte anche quello sindacale, bagaglio culturale e di conoscenze. ma quello della precarietà rimane comunque un tema che ci interroga e che va affrontato. Come CISL ponemmo il tema della precarietà nel 2002 all’allora Governo Berlusconi dove giungemmo ad un accordo, sottoscritto solo Siccome si parla sempre piuttosto dalla CISl e dalla UIL, che dava alcune negativamente dei giovani, volevo risposte attraverso l’ampliamento degli commentare con te i dati del rapporto ammortizzatori sociali, per qui lavoratori che IARD 2007. Per i giovani i due valori già erano parzialmente coperti e istituendone principali che percepiscono nel proprio di nuovi per coloro che ne erano privi. Peccato lavoro sono l’espressività e la relazionalità: poi che quel Governo non realizzò appieno solo dopo viene il guadagno e il fare quanto concordato con noi. carriera. Quando parliamo di flessibilità, che deve I luoghi comuni sui giovani vengono spesso subentrare al concetto di precarietà, sfatati leggendo i dati che l’indagine mette continuiamo a pensare ad un sistema nel in evidenza. Oggi riscontriamo anche nei dati quale tutte le persone che lavorano e davvero una forte idealità nei giovani che la società tutte a prescindere dalla percentuale di coloro tende a soffocare. Ecco perché è importante che sono interessati e che non sono coperte da non utilizzare gli strumenti vecchi per tutele sociali, devono essere tutelate. affrontare i temi nuovi ed esigenze nuove. Questo non riguarda solo i giovani: pensate Per molti sindacalisti è stata una sorpresa ai 40-50enni che hanno perso il lavoro e che andare nelle fabbriche per fare le vertenze sono abbandonati a se stessi senza tutele di dove si vuole stabilizzare il lavoro precario e carattere sociale. trovare alcuni giovani che rispondono: “no, a me va bene questo tipo di lavoro!, perché nel L’impressione è che si sia detto molto mio anno solare voglio fare tante cose e non sulla precarietà e un po’ meno su quella solo dedicarmi a questo lavoro”. Questa è una ricerca di tutele sociali all’interno della dimensione nuova anche per noi sindacalisti flessibilità… che continuiamo a ritenere che il lavoro a Come CISL abbiamo sempre affermato che tempo indeterminato sia lo strumento che, la flessibilità non è di per sé negativa, ma lo è in assoluto, vada bene in tutte le situazioni e quando diventa precarietà. La flessibilità è un a tutte le persone ma, evidentemente, non è sistema strutturato nel quale un lavoratore o così. Il lavoro allora deve essere strutturato una lavoratrice vengono assistiti nei periodi in modo che possa dare a tutti, giovani quando perdono il lavoro e per il periodo che compresi, risposte anche sull’espressività e la serve per trovarne un altro; la precarietà, 13
E tre cose da evitare? Un lavoro che mette a repentaglio la tua incolumità personale, ritenere il lavoro una disgrazia mandata da qualcuno, non svolgere un lavoro solo perché ti dà soldi e non anche soddisfazioni personali. invece, è quando questa persona che ha perso famiglie, gli amici, anche se il dato si sta il lavoro viene lasciata sola e non ha alcuna ridimensionando. tutela sociale. Per i ragazzi inoltre i fattori più importanti Come dicevo poc’anzi tutele sociali per trovare lavoro sono: la competenza, accompagnate da un progetto di un percorso ma accanto all’aiuto di persone influenti. di reinserimento nel mondo del lavoro per C’è un corto circuito: i ragazzi che accompagnare le persone verso un altro sono più competenti dei loro padri e lavoro. che riconoscono l’importanza di questa competenza, se non hanno le spinte… La precarietà lavorativa per un giovane Condivido il fatto che in questi anni la diventa anche una precarietà esistenziale? legislazione si è occupata molto di lavoro e Nella discussione sul lavoro dei giovani del mercato del lavoro, questo è il risultato non abbiamo ancora affrontato il tema di una forte iniziativa sindacale che abbiamo dell’abbandono scolastico che, a mio parere, voluto e saputo mettere in campo. incide pesantemente sul lavoro e determina Tutto questo però non basta, aiuta molte situazioni di precarietà lavorativa. certamente, ma non è sufficiente avere una Per questi giovani spesso è facile affacciarsi buona legislazione se questa poi non viene al mondo del lavoro ma non possono essere accompagnata da un processo sociale e utilizzati al meglio, perché poco specializzati culturale, non basta fare le leggi queste e professionalizzati e quindi utilizzati in lavori devono essere accompagnate da un processo con scarso contenuto specialistico. culturale che deve investire il Paese. Diventa davvero difficile non definire C’è poi l’altro corno del problema: il mercato precario un lavoro quando un lavoratore del lavoro deve essere strutturato come un o una lavoratrice vengono assunti con un sistema articolato su tre gambe: un servizio contratto a termine per tre mesi e questo di incontro domanda-offerta di lavoro che viene rinnovato all’infinito. Non avendo alcuna funziona (oggi c’è ma non funziona ancora garanzia sulla sua durata nel tempo, come come dovrebbe), un sistema formativo (da può una persona fare progetti sulla propria scuola a lavoro e da lavoro a lavoro), il vita e il proprio futuro, ed è chiaro che questo tutto accompagnato da adeguate tutele stato di cose incide pesantemente sulla sociali (utile sarebbe avere un sistema di persona e impedisce. Questa situazione incide tutele sociali che accompagna il giovane dal pesantemente e in senso negativo, anche sulla momento in cui esce dalla scuola ed entra in visione che può avere del lavoro, che non può un percorso formativo professionale per farlo certamente considerarlo come lo strumento entrare al lavoro, chiaramente limitato ad un attraverso il quale realizzarsi. A questa tempo definito). situazione paradossale abbiamo posto rimedio Tutte le volte che si verifica che il sistema con il recente accordo sul Welfare che limita “Istituzionale” non funziona, oppure ci sono al massimo di 36 mesi il tempo di durata interessi a non farlo funzionare, allora le massima per il contratto a termine. persone trovano le strade alternative e una di queste è la classica “raccomandazione”. Concentriamoci ora sul tema di come un Serve uno strumento che funzioni in grado giovane si avvicina ed entra nel mondo di mettere in rilievo le competenze che il del lavoro: noi abbiamo un’attrezzatura giovane sa mettere in campo. Non può essere legislativa molto più raffinata che un avvantaggiato chi ha meno competenze e più tempo, ma, di fatto, l’ingresso nel mondo conoscenti, rispetto a chi ha meno conoscenti del lavoro avviene ancora attraverso le e più competenze. 14
Ti faccio una domanda cattiva, sul sindacato significa anche fare volontariato: sindacato: un giovane può credere nel significa crescere e confrontarsi con persone sindacato o deve aspettare di invecchiare nuove e diverse, significa vivere la gioia di per vedere tutelati i propri diritti? essere utile agli altri. Già da molti anni in Italia e a Brescia il Sindacato si occupa della tutela dei diritti dei Qual è la sfida più grande nei prossimi anni lavoratori e delle lavoratrici. per il sindacato rispetto ai giovani? Consiglio sempre ai giovani di avvicinarsi, Essere in grado di strutturare, nel nostro conoscere e vivere il sindacato, e non seguire i Paese, un mondo del lavoro flessibile in cui luoghi comuni e il sentito dire. Nel sindacato tutti possano avere un lavoro dimensionato troverà delle cose certamente da correggere, ai propri bisogni, un lavoro che garantisca ma anche persone straordinarie che l’incolumità personale. Alimentare nel Paese impegnano parte importante della loro vita una discussione con al centro il lavoro, le per migliorare le condizioni di vita e di lavoro condizioni nelle quali le persone lo svolgono e di giovani e di pensionati. ristabilire le condizioni economiche e sociali Nella dimensione sindacale è poi facile affinchè una persona possa vivere con il scoprire una passione per gli altri. Fare salario che riceve. Far sì che oltre che globalizzare i mercati vi sia la globalizzazione dei diritti e delle tutele per tutti i lavoratori di tutti i Paesi. Cosa ti aspetti dagli oratori sul mondo del lavoro? Hai un sogno sul lavoro? Innanzitutto che si occupino del lavoro, Che il lavoro possa cambiare al punto che delle condizioni nelle quali le persone ogni persona possa trovarne uno che dia oggi sono chiamate a svolgerlo e soddisfazioni e che garantisca sicurezza e delle questioni sociali. Vedo molta benessere per se stessi e per le loro famiglie preoccupazione nelle parrocchie nel discutere di questi temi per paura di Grazie Renato, e buon lavoro! parlare di politica. Discutere di lavoro e Grazie a tutti voi unitamente agli auguri di questioni sociali significa interessarsi che possiate conseguire gli obbiettivi che vi ed occuparsi di come sia possibile creare prefiggete di raggiungere. le condizioni affinchè le persone possano vivere meglio la loro vita e la Comunità Intervista registrata, trascrizione rivista dove abitano. dall’intervistato 15
di ssacro e pro NO - fan ROFA o- P DI O& ISSAC CR SS DISSA fano - D A RO CR ANO dissac S - AC O IS -D & PR & F RO r PR o O OFA pro an SACRO & PR & PROFA O - dis oe OF N e r of sacroAN O-d ep issacro prof franzv@libero.it anoO --DISSACRO N IS d iss Dissacro acr D o e profano - e Profano & PR OFANO - di ss Dicono che i cattolici non sanno ridere... In realtà crediamo non sia vero, i giovani almeno. acro e profano -DISSACRO Prendersi in giro, è un modo per prendersi un po’ meno sul serio e non per essere meno seri, è un modo per restituirci alla possibilità di sbagliare, ben sapendo che l’ironia ci rende semplicemente più umani. E con chi potrebbe ricominciare allora, il sarcasmo del nostro franzv, se non con i nostri sacerdoti? A nno nuovo rubrica vecchia, benvenuti nemmeno tra gli statali, basta aspettare quindi alla terza puntata di Dissacro e una decina di anni ed il posto di parroco è Profano...(drinnn) pronto? Sì? Ah non assicurato; se, purtroppo, sarete ritenuti dei è la terza...ma non doveva... va bè grazie. grandi rompiscatole di anni ne dovrebbero Benvenuti alla seconda puntata di... (drinnn). servire solo cinque. Sì? Ah interessante quindi anche quella su...no, 3) Se doveste riuscire ad evitare la gavetta eh? Fate finta di non aver letto le prime righe; della parrocchia di periferia, con perniciosi fan &P benvenuti nella nuovissima rubrica di giovani annessi che, si sa, creano molto pro o - franzv@libero.it. Al lavoro dunque perchè di stress ed entrare direttamente tra le alte D acro e ROISSAC lavoro bisogna parlare. sfere, potreste addirittura puntare a scalate A F Nel marasma delle proposte trappola che ancora più rapide con la speranza - non NO affliggono i nostri giovani, nell’inferno del troppo nascosta - di occupare il vostro - diss lavoro interinale, dei co.co.pro, job sharing e posto fino alla scadenza naturale, non del via dicendo, mi sento di fare ai lettori in cerca mandato, ma del corpo. RO di lavoro una proposta a dir poco interessante, 4) La concorrenza è minima, il peccato è & un impiego invidiabile poco di moda, ma per sempre di moda e, fatto non secondario, PR questo non meno appetibile. la gente prima o poi muore e una Diventate sacerdoti! raccomandazione, in Italia, anche in OF Non sono impazzito, almeno non ora, valutate extremis, la cercano tutti. fano - AN insieme a me i numerosi fattori positivi pro DIS e S O- che fanno del sacerdozio un’opportunità Potrei andare avanti ancora a lungo, ma lascio AC NO - dissacro diss irripetibile. alla vostra esperienza e ai luoghi comuni fare 1) Arrivati al traguardo della consacrazione il resto. .. . RO Un’ultima cosa. È vero lo stipendioelascia acro e profa la possibilità di essere licenziati è ridotta & PRO al minimo, male che vada, se proprio non a desiderare, ma i soliti ben informati mi cro brillate, vi aspetta l’aria frizzantina dei assicurano che nel contratto, tra le clausole nostri cucuzzoli. Potreste quindi imparare scritto in piccolo, ci sia un misterioso: “Non di sa a sciare o specializzarvi nella pastorale per solo pane vive l’uomo”. Che sia da considerare FA NO - dis A stelle alpine. come clausola vessatoria?! F no RO 2) Aumenti di carriera praticamente -DI P automatici, come ormai non accade più Anno nuovo franzv@libero.it vecchio. & 16 SSACRO
Istruzioni di Volo Per Caso una Locanda C A M M I N O D E L L’ A N N O O R AT O R I A N O 2 0 0 7 - 2 0 0 8 Schede di lavoro TERZA TAPPA L’oratorio: locanda del ristoro, luogo della cura delle ferite
Istruzioni di Volo «Lo portò a una locanda e si prese cura di lui» TEMI ATTIVITÀ – avvicinare i bambini al sacramento della Si possono utilizzare tante piccole tecniche Ba mbini (dalla I alla IV elementare) riconciliazione come incontro con un Dio per aiutare i bambini a sperimentare, che perdona anche attraverso i loro sensi, quello che – preparare i bambini a vivere in maniera la confessione opera. Si può cominciare comunitaria il sacramento della con un piccolo momento di esame di riconciliazione coscienza, magari facendo riferimento ad Riuscire a vivere il senso della confessione un cartellone dove sono scritti e disegnati non riducendola ad un semplice elenco di i 10 comandamenti. Poi le possibilità che peccati è una delle maggiori difficoltà per si aprono sono davvero molte: invitare i ragazzi e gli adulti. Anche i più piccoli i bambini, una volta fatto l’esame di possono essere aiutati a vivere questo coscienza, a “sporcarsi” la faccia con un sacramento con un momento insieme che po’ di tempera, segno di quei peccati che permetta loro di prepararsi al meglio. abbiamo commesso. Dopo la confessione (dalla V elementare alla II media) TEMI ATTIVITÀ Ragazzi Quasi tutti i ragazzi delle medie CONSORSO “ANIMA IL TUO ORATORIO” frequentano l’oratorio, almeno per il Proviamo a chiedere ai ragazzi del catechismo catechismo. Ma negli altri momenti (insieme nel gruppo oppure a coppie o (la domenica, le feste in oratorio, terzetti…) di ideare un’attività o un gioco per i laboratori) i ragazzi non sono animare una domenica in oratorio. I giochi certamente la maggioranza. Eppure pensati verranno raccolti in una grande urna, l’oratorio è un luogo pensato proprio elencati poi su un cartellone e votati dagli per loro! E’ importante farli sentire altri ragazzi dell’oratorio. I 3 che saranno accolti, ma, in questa età, anche considerati più belli verranno realizzati, con la iniziare a renderli protagonisti. collaborazione degli animatori ed educatori e “giocati”, tutti insieme, in una delle domeniche animate in oratorio. e poi... - strutturare gradualmente attenzioni nei confronti delle povertà giovanili presenti sul territorio; - valorizzare il significato “curativo” di alcuni momenti della vita di fede della comunità Obiettivi: cristiana. - riscoprire l’oratorio come luogo di “rifugio” per ragazzi, adolescenti e giovani, dove Come fare? Alcune provocazioni possono trovare adulti in grado di ascoltarli e Perché non proviamo a valorizzare, in preparazione prendersi cura di loro; alla Pasqua, il tema del significato “curativo” dell’eu- - riscoprire l’oratorio come luogo di cura caristia e il suo rapporto dinamico con la confessio- 18 che accoglie, anche ed in particolare nelle ne? È un tema, che a diversi livelli di approfondimen- situazioni di difficoltà; to, può essere adatto a tutta la comunità cristiana.
Per Caso una Locanda personale il sacerdote può pulire la faccia del penitente o consegnargli un fazzoletto e invitarlo in più ad andare a lavarsi ad una bacinella collocata presso l’altare della chiesa o il crocifisso; oppure, È importante lasciare loro un piccolo segno per rendere l’idea che i peccati rompono le (anche qui è solo questione di fantasia) per relazioni d’amicizia tra di noi e con Dio si può indicare l’aver rimesso insieme l’amicizia con dare ad ogni bambino un sasso con cui romperà Gesù. un pezzo di un disegno su un vetro (magari protetto da un telo per non far andare schegge A cura di ovunque). Al termine della confessione si possono Paolo Festa invitare i bambini a colorare su un altro vetro un nuovo disegno più grande e bello. in più Dato il periodo invernale si può concludere la domenica di giochi con la visione di un film di animazione. Attenzione a non proporre i superclassici (Cars, Nemo, etc.), spesso già visti: ci sono film molto belli, magari solo un po’ meno conosciuti! Un esempio: “Momo, alla conquista del tempo” (2001) di Enzo D’Alò, tratto dall’omonimo romanzo di Michael Ende. Perché non approfondiamo, in parrocchia, in particolare Pagine a cura di con i genitori e gli educatori, il tema delle dipendenze Gabriele Bazzoli (da droghe, alcol, fumo, ma anche quelle più semplici e meno pericolose per la salute, ma comunque molto deli- cate soprattutto per i più giovani come cellulare, televi- sione e computer)? In particolare può essere interessante, inserito nel per- info corso quaresimale, analizzare la relazione tra queste di- pendenze e il bisogno di fuga e rifugio da parte di alcuni 19 adolescenti e giovani. www.oratori.brescia.it
Istruzioni di Volo «Lo portò a una locanda e si prese cura di lui» TEMI decidendo prima il budget e con l’intenzione Ma davvero gli adolescenti bravi, quelli di renderlo un luogo accogliente. che vale la pena frequentare, sono quelli Ragioniamo insieme a loro anche sulle che girano in oratorio? Non è che ci sono attenzioni educative che il nuovo look della Adolescenti alcuni adolescenti soli, che non escono la stanza implica. Un’opportunità interessante (dalla III media alla III superiore) sera, oppure altri che da qualche tempo, per e divertente è lavorare insieme sul non voglia o per un litigio non frequentano semplice programma “planner” scaricabile più l’oratorio. Sarebbe molto importante gratuitamente dal sito dell’IKEA. (e bello!) che gli adolescenti dell’oratorio coltivassero il desiderio di invitare gli altri, costruendo uno stile di accoglienza, piuttosto che considerare l’oratorio un in più rifugio solo per loro. Ascolta in gruppo la canzone di Jovanotti “Fango”, sottolinea le frasi che ti sembrano ATTIVITÀ più significative. Segnaliamo alcuni spunti ARREDIAMO UNA STANZA dalla canzone: DELL’ORATORIO «ma l’unico pericolo che sento veramente è Scegliamo un ambiente dell’oratorio da quello di non riuscire più a sentire niente», risistemare (con un’imbiancata oppure «di stare con le antenne alzate verso il cielo la necessità di un nuovo arredamento). io lo so che non sono solo», «e rido e piango Progettiamolo insieme con gli adolescenti, e mi fondo con il cielo e con il fango». TEMI essere uomo libero?) e di sensibilizzazione, Prendersi cura. Conosciamo i giovani del progettando, alla conclusione del percorso, nostro paese o quartiere, che hanno bisogno una piccola campagna informativa con i di cure? Conosciamo le dipendenze dei giovani della parrocchia: attraverso un sito, nostri coetanei? Conosciamo i luoghi del articoli sul bollettino parrocchiale oppure Giovani disagio e della sofferenza? E soprattutto: manifesti da attaccare in oratorio o adesivi (dalla IV superiore) ci basta conoscere per stare alla larga da regalare… da certe situazioni o vogliamo provare a cambiare le cose, almeno a livello locale? in più ATTIVITÀ Un testo interessante, da consigliare SENSIBILIZZAZIONE ai giovani, per approfondire il tema del La nostra provincia, purtroppo, conosce mondo giovanile oggi, soprattutto per molte situazioni di disagio provocate da quanto riguarda le possibilità ed il futuro abuso di alcool e droghe. In ogni zona (con particolare riferimento al mondo del quindi è opportuno concentrare l’attenzione lavoro), è il testo di Tito Boeri e Vincenzo sulla situazione concreta più vicina a livello Galasso “Contro i giovani – Come l’Italia sta locale. Sarebbe molto interessante svolgere tradendo le nuove generazioni”. Non è un un percorso informativo (la situazione testo da assumere acriticamente ma è molto ed i rischi), formativo (cosa significa attuale, di facile lettura e può fornire una dipendenza? Cosa ha a che fare con il mio prima base per una riflessione in gruppo. 20
Per Caso una Locanda sembra quella di suo padre quando da bambino lo prendeva come niente e lo sollevava su era bello il panorama visto dall’alto si gettava sulle cose prima del pensiero la sua mano era piccina ma afferrava il mondo intero ora la città è un film straniero senza sottotitoli le scale da salire sono scivoli, scivoli, scivoli il ghiaccio sulle cose la tele dice che le strade son pericolose ma l’unico pericolo che sento veramente Lorenzo Cherubini “Jovanotti” è quello di non riuscire più a sentire niente il profumo dei fiori l’odore della città FANGO il suono dei motorini il sapore della pizza le lacrime di una mamma le idee di uno studente Io lo so che non sono solo gli incroci possibili in una piazza anche quando sono solo di stare con le antenne alzate verso il cielo io lo so che non sono solo io lo so che non sono solo io lo so che non sono solo anche quando sono solo io lo so che non sono solo anche quando sono solo sotto un cielo di stelle e di satelliti io lo so che non sono solo tra i colpevoli le vittime e i superstiti e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango (bis) un cane abbaia alla luna un uomo guarda la sua mano la città un film straniero senza sottotitoli una pentola che cuoce pezzi di dialoghi come stai quanto costa che ore sono che succede che si dice chi ci crede e allora ci si vede ci si sente soli dalla parte del bersaglio e diventi un appestato quando fai uno sbaglio un cartello di sei metri dice tutto è intorno a te ma ti guardi intorno e invece non c’è niente un mondo vecchio che sta insieme solo grazie a quelli che hanno ancora il coraggio di innamorarsi e una musica che pompa sangue nelle vene e che venire voglia di svegliarsi e di alzarsi smettere di lamentarsi che l’unico pericolo che senti veramente è quello di non riuscire più a sentire niente di non riuscire più a sentire niente il battito di un cuore dentro al petto la passione che fa crescere un progetto l’appetito la sete l’evoluzione in atto l’energia che si scatena in un contatto io lo so che non sono solo anche quando sono solo io lo so che non sono solo e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango (bis) 21
Quaresima 2008 Le proposte dell’Ufficio Oratori e Pastorale Giovanile Disponibili dal 22 gennaio presso il Centro Oratori Bresciani Bambini La storia dell’asino Da Gerico a Gerusalemme Attraverso il racconto dell’asino, lasciato dal buon samaritano nella locanda di Gerico, i bambini scopriranno il valore del periodo quaresimale, attraversando i luoghi raccontati nei Vangeli del tempo liturgico. Ogni giorno troveranno un racconto, un brano del Vangelo ed un piccolo impegno. Ragazzi L’avventura di 4 ragazzi (alla ricerca di Gesù) Andrea sente per caso il racconto di un uomo innocente condannato a morte. E con l’istinto di un ragazzo intraprendente decide di coinvolgere alcuni amici per riuscire a vedere più a fondo questa vicenda. Lo sfondo avventuroso accompagnerà i ragazzi alla scoperta degli ambienti nei quali si svolgono gli eventi dei Vangeli delle domeniche di Quaresima e preparerà i ragazzi ad approfondire una ricerca personale di Gesù. Adolescenti Destinazione Gerusalemme Sola andata Un navigatore satellitare propone agli adolescenti 5 itinerari per raggiungere Gerusalemme. Itinerari che contengono spunti di riflessione (attraverso poesie, canzoni, salmi, preghiere…) per scoprire il significato del percorso di preparazione alla Pasqua di Risurrezione. 22 I tre percorsi prevedono, nel giovedì di quaresima, un unico impegno per tutta la famiglia.
Il Porto I luoghi dell’Oratorio di Stefano Boni Aule della catechesi Non deve In ogni oratorio abbiamo delle aule adibite alla catechesi ma mancare spesso ci scordiamo quanto siano importanti nelle loro forme, nei loro colori, nelle loro dimensioni, nel loro contenuto e nella • Tavolo robusto con sedie loro pulizia. ( in numero adeguato) • La forma: sarebbe bello che queste stanze avessero forme uniche così da poterle differenziare da ogni luogo in cui vivono i ragazzi la giornata. Per esempio non devono • Bacheca per cartelloni assomigliare ad aule scolastiche o a piccoli salotti. • I colori: senza dubbio il colore di una stanza la può rendere • Armadio triste o allegra. Le aule di catechismo devono avere un colore chiaro, solare come il giallo, l’azzurro ecc. così da • Kit di cancelleria rendere l’ambiente caloroso ed i ragazzi più disponibili ad ascoltare ed a partecipare attivamente, per cui basta colore bianco! • Crocifisso • La dimesione: bisogna fare in modo di avere almeno spazio sufficiente per poter accogliere i ragazzi e mettere un bel tavolo. Per cui niente sale mastodontiche ma anche evitiamo gli sgabuzzini o i corridoi. • Il contenuto: partendo dai cartelloni, alle bacheche arrivando al crocifisso. Dobbiamo rendere la nostra aula un luogo famigliare al gruppo che possa raccontare il loro percorso attraverso ciò che loro hanno creato. • L’attenzione al rumore: attenti che le aule non rimbombino o non abbiano le pareti troppo sottili: l’effetto attacco su Bagdad non è l’ideale per un buon incontro di catechismo! Per ovviare al frastuono un armadio e qualche cartellone attutiscono, in parte, il rumore. • La pulizia: per ultima, ma non meno importante, è la pulizia, l’aula di catechismo deve essere pulita. Per cui un pavimento alternativo fatto di cartacce e altro non va per niente bene. Sono pochi punti ma fondamentali per rendere questo luogo il simbolo del gruppo che crescerà al suo interno e vivrà tutto il suo cammino, ricordando la propria aula di catechismo. Dimenticavo…per rendere vivo questo luogo non devono mancare i catechisti o le catechiste che con la loro gioia ed il loro amore lo riempiranno. 23
www.creberg.it Effetto Creberg DRIVE La vita è molto più semplice se c’è qualcuno su cui contare sempre. Sensibile e attento a quanto avviene attorno a noi, Creberg pensa al miglioramento della qualità della vita di tutti, destinando significative risorse a importanti iniziative in ambito sociale e culturale. Una di queste iniziative è il restauro della Chiesa di San Zeno al Foro nella città di Brescia, realizzato grazie al nostro sostegno. Per Creberg contribuire alla salvaguardia del patrimonio artistico è un onore. Come far sentire unico ogni suo cliente. Creberg. Qualcuno su cui contare sempre.
Piuttosto che perdersi... a cura del dott. Fabrizio Spassini Inviate le vostre richieste in redazione, il dott. Spassini vi risponderà nei prossimi numeri Cenni sugli adempimenti contabili e fiscali IL PERSONALE COLLABORATORE NELLE ATTIVITÀ ORATORIANE Le attività parrocchiali ed oratoriane non si rea- L’attività di volontariato prevista dalle norme sud- lizzano da sole. Hanno sempre bisogno di persone dette deve essere svolta individualmente o in gruppi competenti e volonterose che si dedicano alle singole e per il tramite di un’organizzazione di volontariato attività in collaborazione con il parroco e con il vica- iscritta nel rispettivo registro regionale. Le norme rio parrocchiale. Le persone impegnate nella realtà prevedono, inoltre, l’obbligo dell’organizzazione di parrocchiale ed oratoriana si possono individuare, a volontariato ad assicurare i propri aderenti, che titolo esemplificativo, nelle seguenti figure: compo- prestino attività di volontariato, contro gli infortuni nenti del consiglio pastorale e di altri organi consulti- e le malattie connessi allo svolgimento dell’attività vi parrocchiali, i catechisti, il sacrista, l’organista, gli stessa, nonché per la responsabilità civile per i danni addetti al bar dell’oratorio ed agli impianti sportivi, causati a terzi dall’esercizio dell’attività medesima. la domestica, gli addetti alle pulizie della chiesa o L’attività di volontariato può essere svolta, però, an- dei locali dell’oratorio, l’assistente e l’educatore al che senza l’appartenenza ad organizzazioni di volon- C.R.D. ed al C.A.G., il responsabile dell’oratorio, ecc.. tariato. E’ il caso, ad esempio, delle attività prestate I vari rapporti possono caratterizzarsi per la gra- in parrocchia e negli oratori. Si parla di volontariato tuità o per l’onerosità della prestazione. Possiamo “non codificato”, proprio perché non definito da una raggruppare le varie figure in quattro gruppi: il vo- legge specifica, ma che comunque si riferisce, per lontario, il collaboratore retribuito, il lavoratore di- alcuni aspetti, alle due norme succitate: a) le presta- pendente, il prestatore d’opera a titolo professionale. zioni devono essere sempre svolte in modo personale, In questo intervento, che possiamo considerare una spontaneo e gratuito (esclusione di qualsiasi forma prima puntata sul tema del personale che opera nel- di retribuzione in denaro o in natura), senza obbligo le parrocchie e negli oratori, andiamo a toccare la d’orario, b) obbligo a carico della Parrocchia di assi- figura del Volontario. curare i propri volontari per le attività prestate. L’attività di volontariato è disciplinata dalla Legge Circa quest’ultimo aspetto, senza addentrarsi in n. 266 dell’11/8/91 “Legge quadro sul volontariato” problematiche specifiche, è importante limitarsi a e dalla Legge della Regione Lombardia n. 22 del dire che una responsabilità della parrocchia sussiste 24/07/1993. quando ricorrono le condizioni previste dall’art. La legge 266/91 riconosce l’attività di volontariato 2043 cc “Qualunque fatto doloso o colposo, che ca- organizzato come: “quella prestata in modo perso- giona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha nale, spontaneo e gratuito, tramite l’organizzazione commesso il fatto a risarcire il danno”. Deve chiara- di cui il volontario fa parte, senza fine di lucro anche mente esservi una azione od omissione dolosa o col- indiretto ed esclusivamente per fini di solidarietà”. posa riconducibile alla parrocchia, cioè alle persone Allo stesso modo la legge regionale 22/93. La che agiscono in nome e per conto di essa. Facciamo qualità di volontario è pertanto incompatibile con un esempio: è responsabile in caso di infortunio, il qualsiasi forma di rapporto di lavoro subordinato o parroco che si avvale di persona palesemente inido- autonomo e con ogni forma di retribuzione, anche a nea o non qualificata per attività che possano essere forfait, ad eccezione dei rimborsi di spese documen- rischiose, come mandare minorenni o degli anziani tate sostenute dal volontario a nome dell’ente per il su una scala o su una impalcatura a pulire o pittura- quale opera. re un soffitto. Il volontario presenta requisiti quali: la gratuità; Comunque al di là delle infinite situazioni che possono la non subordinazione (su di lui non viene esercita- crearsi e delle diverse soluzioni di ogni singolo caso è to alcun potere disciplinare); l’occasionalità delle una evidente esigenza di garanzia che impone che il prestazioni (non esistono limiti orari prestabiliti di volontario debba essere tutelato per potenziali in- assolvimento del lavoro). fortuni nell’esercizio della sua attività gratuita. 25
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