Facebook , nuovi strumenti per privacy
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26 Maggio 2019 - Facebook , nuovi strumenti per privacy ROMA – Rendere chiari e visibili in un solo posto della piattaforma tutti gli strumenti per controllare la privacy, la possibilità di cancellare definitivamente post passati dalla piattaforma Facebook, velocizzare e rendere più selettivo il processo di download della propria storia sul social network. Sono le novità che Facebook mette a disposizione degli utenti, in aggiunta agli annunci di Mark Zuckerberg all’indomani del caso Cambridge Analytica. “Nelle prossime settimane avremo altro da condividere”, spiega la https://www.messaggeromarittimo.it/category/notizie-dal-mondo/page/37/ | 26 Maggio 2019 -
26 Maggio 2019 - società. Le novità riguardano una maggiore facilità di accesso in un unico menu che si chiama ‘Privacy shortcut’ alle impostazioni sulla privacy, attualmente “distribuite su 20 schermate diverse”. C’è poi un nuovo strumento che si chiama ‘Access your information’, “un modo sicuro per accedere e gestire le informazioni, come post, reazioni, commenti e ricerche che non si desidera più avere su Facebook”, con la possibilità di cancellare definitivamente tutto questo materiale dalla piattaforma. Una possibilità che non c’era prima. Facebook, inoltre, perfeziona il ‘download’ completo dei propri dati, rendendolo più selettivo. Si potrà chiedere solo quello dei post, delle foto o dei like. Tutte le novità partono da oggi e saranno estese a tutto il mondo, Italia compresa, nelle prossime settimane. I fatti recenti “hanno dimostrato quanto lavoro dobbiamo fare per rafforzare le nostre policy, nelle prossime settimane aggiorneremo i termini di servizio e le nostre politiche sui dati per meglio precisare quali vengono raccolti e come li usiamo”, spiega Facebook. Volotea lancia sei nuove rotte da https://www.messaggeromarittimo.it/category/notizie-dal-mondo/page/37/ | 26 Maggio 2019 -
26 Maggio 2019 - Palermo PALERMO – Volotea, la compagnia iberica low cost, lancia sei nuove rotte da e per l’aeroporto di Palermo. Tra aprile e luglio di quest’anno, infatti, decolleranno dallo scalo di Punta Raisi, infatti, i nuovi collegamenti diretti a Lione (dal 6 aprile), Ancona (dal 26 maggio), Bilbao (disponibile dal 26 giugno), Spalato e Rodi (dal 27 giugno), e Zante (dal 26 luglio). Ma non è tutto: dal 30 marzo, invece, Volotea riattiverà le tratte Palermo – Bordeaux, Palermo – Nantes e Palermo – Tolosa, facendo salire così a 25 collegamenti aerei operati da e per Punta Raisi, di questi 19 sono operati in esclusiva. Le nuove rotte sono state presentate in conferenza stampa a Palermo. Sono otto i collegamenti nazionali attivati da Volotea, dal 2012 a oggi da e per Palermo (Ancona, Bari, Genova, Napoli, Olbia, Torino, Venezia e Verona); 17, invece, quelli operati da e per l’estero (Bordeaux, Lione, Nantes, Tolosa, Strasburgo e Nizza in Francia; Bilbao, Ibiza, Malaga e Palma di Maiorca in Spagna; Atene, Corfù, Creta, Rodi, Santorini e Zante in Grecia e Spalato in Croazia). “In questi 5 anni abbiamo investito davvero tanto a livello locale, cosa che ci ha permesso di proporre un’offerta consistente e ben consolidata, accolta in modo straordinario stagione dopo stagione, con un load factor dell’86% e quasi 500 mila passeggeri trasportati lo scorso anno – ha detto il presidente e fondatore di Volotea, CarloS Munoz -. Quest’estate scendiamo in pista con ben 6 nuove rotte. Siamo orgogliosi di creare connessioni business e leisure verso 19 destinazioni in esclusiva, supportando lo sviluppo dell’economia locale. A riprova del successo delle operazioni a livello locale abbiamo creato a Palermo circa 50 opportunità di lavoro. Ci auguriamo di poter crescere ancora di più a Palermo, con nuove rotte e importanti novità a livello sia domestico sia internazionale”. Per il presidente e per l’amministratore delegato della Gesap, la società di gestione dell’aeroporto di Palermo, Fabio Giambrone e Giuseppe Mistretta “c’è un forte legame commerciale che unisce Volotea allo scalo aereo palermitano. La compagnia ha raggiunto la terza posizione assoluta nel 2017 fra i vettori operanti a Palermo, con quasi 500 mila passeggeri in viaggio. Un grande risultato”. https://www.messaggeromarittimo.it/category/notizie-dal-mondo/page/37/ | 26 Maggio 2019 -
26 Maggio 2019 - Energia : Riad accordo da 200 mld dollari per solare BEIRUT – L’Arabia Saudita ha sottoscritto con la SoftBank Group Corp un memorandum d’intesa per la costruzione di centrali per l’ energia solare nel Regno che dovrebbero portare investimenti per 200 miliardi di dollari e produrre 200 gigawatt entro il 2030. Nel dare la notizia la televisione panaraba di proprietà saudita Al Arabiya ha affermato che si tratta del più grande progetto mai realizzato nel campo dell’energia solare nel mondo. L’intesa è stata firmata a New York dal Ceo di SoftBank e dal principe ereditario saudita Mohammad bin Salman, principale sostenitore del programma di riforme economiche che mirano ad affrancare Riad dalla dipendenza dal petrolio. econdo quanto annunciato da Mohammad bin Salman e dal Ceo di SoftBank, Masayoshi Son, le due prime centrali, con una capacità rispettivamente di 3 gigawatt e di 4,2 gigawatt, dovrebbero entrare in funzione entro la fine del 2019. L’accordo prevede anche che le due parti si impegnino a sviluppare in Arabia Saudita la ricerca e la produzione di componenti per l’industria dell’energia solare, con l’obiettivo di fare del Paese un esportatore di pannelli solari. Grazie a queste iniziative, Riad https://www.messaggeromarittimo.it/category/notizie-dal-mondo/page/37/ | 26 Maggio 2019 -
26 Maggio 2019 - spera di creare entro il 2030 circa 100.000 posti di lavoro e di dare un impulso di 40 miliardi di dollari all’anno al proprio Pil. Rientro della stazione spaziale cinese Tiangong-1 PISA – Tiangong-1 è stata la prima stazione spaziale cinese, lanciata il 29 Settembre 2011 su un’orbita approssimativamente circolare, a circa 350 km di altezza e inclinata di poco meno di 43 gradi rispetto all’equatore terrestre. Nel Novembre dello stesso anno è stata raggiunta e agganciata dalla navicella Shenzhou-8 senza equipaggio, mentre i primi tre astronauti vi sono saliti a bordo, trasportati da Shenzhou-9, nel Giugno 2012, trascorrendovi 9 giorni e https://www.messaggeromarittimo.it/category/notizie-dal-mondo/page/37/ | 26 Maggio 2019 -
26 Maggio 2019 - mezzo. Il secondo e ultimo equipaggio di tre astronauti si è agganciato alla stazione, con Shenzhou-10, nel Giugno 2013, trascorrendovi 11 giorni e mezzo. Da allora Tiangong-1 ha continuato a essere utilizzata, disabitata, per condurre una serie di test tecnologici, con l’obiettivo di de-orbitarla, a fine missione, con un rientro guidato nella cosiddetta South Pacific Ocean Unpopulated Area (Spoua), una specie di cimitero dei satelliti in una zona pressoché deserta dell’Oceano Pacifico meridionale. Purtroppo, però, il 16 Marzo 2016, il centro di controllo a terra ha perso la capacità, pare in maniera irreversibile, di comunicare e impartire comandi al veicolo spaziale. Nei due anni trascorsi da allora, Tiangong-1 ha perciò perduto progressivamente quota, perché il continuo impatto con le molecole di atmosfera residua presenti anche a quelle altezze le ha sottratto incessantemente energia. Ed è questo processo completamente naturale che farà alla fine precipitare la stazione spaziale sulla terra senza controllo, non potendo essere più programmata un’accensione dei motori per un rientro guidato. Come è fatta e quanto è grande? Tiangong-1 consiste approssimativamente di due moduli cilindrici montati uno sull’altro: quello di servizio, con un diametro di 2,5 m, e quello abitabile, con un diametro di 3,4 m. La lunghezza complessiva è di 10,5 m. Su lati opposti del modulo di servizio sono anche attaccati, perpendicolarmente all’asse di simmetria dei cilindri, due pannelli solari rettangolari, larghi 3 m e lunghi 7 m. Si tratta di un evento eccezionale? Assolutamente no. Di rientri senza controllo di stadi o satelliti con una massa superiore alle 5 tonnellate ne avvengono, in media, 1 o 2 all’anno, quindi sono relativamente frequenti. Per esempio, il 27 Gennaio scorso, uno stadio russo-ucraino di circa 8500 kg, quindi con una massa superiore a quella di Tiangong-1, è rientrato sul Perù e dei componenti sono precipitati nell’estremità meridionale del paese, nella regione del lago Titicaca. Il 10 Marzo, uno stadio del lanciatore cinese Lunga Marcia 3B è invece rientrato sul Paraguay e un serbatoio è stato recuperato nei pressi della città di Canindeyú, vicino al confine con il Brasile. https://www.messaggeromarittimo.it/category/notizie-dal-mondo/page/37/ | 26 Maggio 2019 -
26 Maggio 2019 - Quanto è grande il rischio rappresentato da un rientro incontrollato? La soglia di attenzione comunemente adottata a livello internazionale corrisponde a un rischio estremamente ridotto per un singolo individuo che risiede in un’area sorvolata dal satellite: la probabilità corrispondente di essere colpiti da un frammento è infatti un numero piccolissimo, dell’ordine di uno su centomila miliardi. Confrontata con i rischi cui andiamo incontro nella vita di tutti i giorni, si tratta di una soglia bassissima. Tanto per fare un paio di esempi, la probabilità di essere colpiti da un fulmine è 130 mila volte maggiore, mentre quella di rimanere vittima di un incidente domestico, nei paesi sviluppati, è addirittura più grande di 3 milioni di volte. E’ per questo che, in oltre 60 anni di attività spaziali, e nonostante siano rientrati in media 1-2 stadi o satelliti alla settimana, nessuno è mai rimasto ferito, finora, per il rientro incontrollato di un oggetto artificiale dall’orbita terrestre. E’ possibile quantificare il rischio rappresentato dal rientro di Tiangong-1? Al momento non siamo al corrente di stime quantitative ufficiali di fonte cinese. Per analogia con casi precedenti, possiamo però affermare con ragionevole sicurezza che la soglia di attenzione comunemente adottata a livello internazionale sarà superata, anche se il rischio individuale resterà comunque bassissimo. Ci vorrebbero, infatti, da 500 a 1000 rientri come questo perché ci sia un’elevata probabilità che un frammento colpisca qualcuno in giro per il mondo. E la probabilità di una collisione con un aereo in volo è almeno 200 volte più piccola di quella che sia colpita una persona all’aperto. Che cosa succede durante il rientro? In un caso come quello di Tiangong-1, si parla di rientro nell’atmosfera quando l’oggetto scende a 120 km di quota. Da quel punto in avanti l’attrito dell’aria diventa sempre più significativo, e le strutture esposte di grande area e massa contenuta, come i pannelli solari e le antenne sporgenti, possono staccarsi tra i 110 e i 90 km di altezza. Il corpo del satellite, dove è concentrata gran parte della massa, rimane però generalmente intatto fino a 80 km di quota. Solo in seguito, a causa dell’azione combinata delle forze aerodinamiche e del riscaldamento prodotti dall’attrito dell’aria, la struttura principale si disintegra e i singoli componenti si trovano a loro https://www.messaggeromarittimo.it/category/notizie-dal-mondo/page/37/ | 26 Maggio 2019 -
26 Maggio 2019 - volta esposti alle condizioni proibitive dell’ambiente circostante. Il destino dei vari pezzi dipende dalla composizione, dalla forma, dalla struttura, dal rapporto area su massa, e dal momento in cui vengono rilasciati durante la discesa. Gran parte della massa si vaporizza ad alta quota, ma se il satellite è sufficientemente massiccio e contiene componenti particolari, come serbatoi di acciaio o titanio e masse metalliche in leghe speciali, la caduta al suolo di frammenti solidi a elevata velocità, fino a qualche centinaio di km/h, è possibile. Come si distribuiscono i frammenti? I frammenti in grado di sopravvivere alle proibitive condizioni del rientro precipitano su un’area di forma approssimativamente rettangolare, lunga dagli 800 ai 2000 km, nella direzione del moto, e larga circa 70 km, perpendicolarmente alla direzione del moto. Su Tiangong-1 sono tuttavia ancora presenti circa 3 quintali e mezzo di propellente usato per le manovre. Nel caso (improbabile) che si verifichino delle esplosioni ad alta quota durante il rientro, alcuni frammenti potrebbero quindi essere proiettati lateralmente anche a un centinaio di km di distanza dalla traiettoria originaria. E’ inoltre importante sottolineare alcuni punti: 1) poiché i frammenti macroscopici sarebbero al massimo poche decine, e con proprietà assai diverse, colpirebbero il suolo molto sparpagliati, a distanze di decine o centinaia di km gli uni dagli altri; 2) quelli più “pesanti” tenderebbero, in genere, ad allontanarsi di più dal punto di rientro a 80 km di quota, ma colpirebbero il suolo prima degli altri, nel giro di 6-7 minuti, e a una velocità confrontabile con quella di un’auto di Formula 1 in rettilineo; 3) i frammenti più “leggeri” cadrebbero invece più vicini, ma ci metterebbero una ventina di minuti e colpirebbero il suolo a una cinquantina di km/h. Dove può avvenire il rientro? In linea di principio, il rientro potrebbe avvenire in qualunque località del pianeta compresa tra i 43 gradi di latitudine sud e i 43 gradi di latitudine nord. Tuttavia, tenendo conto che i frammenti, a causa di un’eventuale esplosione ad alta quota, potrebbero allontanarsi anche di un centinaio di km rispetto alla traiettoria originaria, le zone potenzialmente a rischio per la caduta di detriti devono essere estese di un grado di latitudine, quindi l’area da tenere sotto osservazione è in realtà quella compresa tra i 44 gradi di latitudine sud e i 44 gradi di latitudine nord. L’Italia è quindi https://www.messaggeromarittimo.it/category/notizie-dal-mondo/page/37/ | 26 Maggio 2019 -
26 Maggio 2019 - divisa in due, con le località a nord del 44° parallelo escluse a priori da qualunque conseguenza, e quelle a sud potenzialmente a rischio. Tenendo conto della distribuzione degli oceani e delle terre emerse, e dell’inclinazione dell’orbita rispetto all’equatore, se i detriti di distribuissero su un arco di 800 km, la probabilità a priori che cadano tutti in mare è del 62%. Ma se i detriti si disperdessero su un arco di 2000 km, la probabilità che nessuno di essi precipiti sulla terraferma scenderebbe al di sotto del 50%. Quanto infine alla probabilità a priori che il rientro avvenga nella fascia di latitudine compresa tra i 35 e i 43 gradi nord, essa si aggira intorno al 18%. Perché non è possibile prevedere il rientro con largo anticipo? Gran parte dei satelliti che rientrano nell’atmosfera lo fanno da orbite basse quasi circolari, si muovono cioè quasi tangenzialmente rispetto agli strati atmosferici di densità crescente. Piccole variazioni di questo angolo, già vicino allo zero, possono produrre delle traiettorie ben diverse, un po’ come succede quando tiriamo un sasso nell’acqua di uno stagno. Se l’angolo di incidenza è poco più che radente, il sasso si inabissa nel punto di contatto con l’acqua, ma se il sasso colpisce la superficie di striscio, può rimbalzare una o più volte e non è facile prevedere a priori dove potrà alla fine immergersi. A parte questo effetto, che dipende dalla particolare geometria della traiettoria, esistono diverse altre sorgenti di incertezza, quali: 1) l’orbita di partenza, determinata da radar e telescopi basati a terra, è affetta da un certo errore; 2) l’orientazione nello spazio dell’oggetto non è costante, ma può evolvere in maniera complicata e spesso imprevedibile; 3) anche i migliori modelli di atmosfera sono affetti da errori, che variano in funzione del tempo e delle condizioni ambientali; 4) le previsioni dell’attività solare e geomagnetica, che influiscono sulla densità atmosferica, sono affette da incertezze, un po’ come succede per le previsioni meteorologiche. Tenendo conto di tutte queste variabili, non è possibile e non ha senso calcolare “dove” e “quando” il satellite precipiterà sulla terra, anche perché tutto è ulteriormente complicato dalla grande velocità con cui questi oggetti si spostano. Facciamo un esempio. Se un giorno diventasse possibile prevedere, anche sei ore prima, un terremoto con l’incertezza di un’ora e mezza, la cosa verrebbe considerata, e giustamente, un risultato straordinario. Ma se, cosa già possibile, facessimo lo stesso per il rientro incontrollato di un satellite, un’ora e mezza di incertezza https://www.messaggeromarittimo.it/category/notizie-dal-mondo/page/37/ | 26 Maggio 2019 -
26 Maggio 2019 - corrisponderebbe a più di 40.000 km lungo la traiettoria, cioè a più di un giro del mondo! Che cosa è possibile prevedere? Il calcolo di affidabili finestre temporali di incertezza, che si restringono progressivamente, mano a mano che ci si avvicina al rientro, permette di affrontare il problema in maniera completamente diversa. Non bisogna infatti trovare dove e quando l’oggetto rientrerà, cosa fisicamente impossibile in questi casi, bensì dove non cadrà. Nelle ultime 36 ore si può infatti cominciare a escludere progressivamente delle aree del pianeta sempre più vaste, via via che ci si avvicina al rientro, sperando di eliminare alla fine più del 97% delle aree inizialmente considerate a rischio. In questo modo, per esempio, l’Italia può essere esclusa quasi sempre almeno diverse ore prima che il rientro abbia luogo. Per le aree residuali che restano invece all’interno della finestra temporale di incertezza fino alla fine, non resta che assumere le misure precauzionali decise preventivamente, aspettare, e vedere, tenendo comunque conto che il rischio effettivo rimane piccolissimo. Chi sta monitorando il rientro? Il rientro di Tiangong-1 è monitorato da numerosi soggetti, pubblici e privati, in tutto il mondo, Italia compresa. Il Laboratorio di Dinamica del Volo Spaziale dell’Istituto Isti del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), a Pisa, attivo in questo settore dal 1979, da molti mesi ormai analizza l’evoluzione orbitale dell’oggetto ed elabora autonomamente previsioni di rientro distribuite a enti nazionali e internazionali. https://www.messaggeromarittimo.it/category/notizie-dal-mondo/page/37/ | 26 Maggio 2019 -
26 Maggio 2019 - Fincantieri: bilancio record nel 2017 TRIESTE – Il Consiglio di Amministrazione di Fincantieri Spa, riunitosi sotto la presidenza di Giampiero Massolo, ha approvato il Bilancio consolidato al 31 Dicembre 2017 e il progetto di Bilancio di esercizio al 31 Dicembre 2017, redatti in conformità ai principi contabili internazionali (Ifrs) nonché la Dichiarazione non Finanziaria al 31 Dicembre 2017, redatta ai sensi del D. Lgs. del 30 Dicembre 2016, n. 254. A margine della riunione del Consiglio Giuseppe Bono, Amministratore Delegato di Fincantieri, ha commentato: “I risultati che abbiamo presentato confermano il buono stato di salute della società, che vanta alcune leadership indiscusse, ottenute grazie alle nostre capacità e alla nostra diffusa presenza sullo scacchiere internazionale. Abbiamo dimostrato di saper gestire progetti, gare e commesse altamente complessi. Questo livello di eccellenza si traduce oggi in un carico di lavoro decennale, nella puntuale https://www.messaggeromarittimo.it/category/notizie-dal-mondo/page/37/ | 26 Maggio 2019 -
26 Maggio 2019 - trasformazione del nostro soft backlog in ordini e nel rispetto dei programmi e degli impegni assunti verso una clientela sempre più esigente. Questa strategia è risultata premiante, e trova conferma nella creazione e distribuzione di valore per i nostri azionisti e per i nostri stakeholders anche attraverso l’incremento dell’occupazione diretta ed di quella indiretta mediante un significativo coinvolgimento delle numerose aziende dell’indotto. Ora mettiamo questo patrimonio a disposizione del Paese e dell’industria cantieristica europea, al consolidamento della quale lavoriamo da anni favorendo un processo irreversibile che con orgoglio ci vede fautori e protagonisti. Bono ha poi concluso: “In un momento che per Fincantieri non esito a definire epocale, desiderio rivolgere un ringraziamento a tutti i nostri dipendenti e fornitori che con grande passione quotidianamente partecipano alla realizzazione di un prodotto che è tra i più belli al mondo. ” https://www.messaggeromarittimo.it/category/notizie-dal-mondo/page/37/ | 26 Maggio 2019 -
26 Maggio 2019 - Istat: aumenta fiducia dei consumatori ROMA – A Marzo 2018 l’indice del clima di fiducia dei consumatori aumenta da 115,7 a 117,5; peggiora, invece, la fiducia delle imprese, con l’indice composito che passa da 108,5 a 106,0. Per le famiglie, dopo il calo registrato lo scorso mese, la componente economica e quella futura salgono, rispettivamente, da 140,1 a 141,9 e da 119,8 a 121,1; la componente personale e quella corrente confermano la crescita degli ultimi mesi, passando, rispettivamente, da 108,0 a 109,3 e da 113,0 a 115,1. https://www.messaggeromarittimo.it/category/notizie-dal-mondo/page/37/ | 26 Maggio 2019 -
26 Maggio 2019 - Più in dettaglio, la crescita della componente economica riflette un miglioramento dei giudizi sulla situazione economica del paese e un ridimensionamento delle aspettative sulla disoccupazione; per quanto riguarda la situazione personale, l’evoluzione positiva dell’indice è caratterizzata dal miglioramento dei giudizi e delle aspettative sulla situazione economica familiare nonché da un aumento del numero di coloro che ritengono opportuno risparmiare sia nel momento attuale sia in futuro. Con riferimento alle imprese, a marzo il clima di fiducia diminuisce nel settore manifatturiero (da 110,4 a 109,1) e nei servizi (da 109,8 a 107,2) mentre rimane stabile nel commercio al dettaglio (a quota 105,3). In controtendenza il settore delle costruzioni dove l’indice aumenta lievemente, passando da 132,0 a 132,6. Passando ad analizzare le componenti dei climi di fiducia si segnala che, nel comparto manifatturiero, peggiorano tutte le componenti anche se, sia per i giudizi sugli ordini sia per la tendenza sulla produzione, i relativi saldi si mantengono comunque su valori storicamente elevati; nel settore delle costruzioni, la crescita dell’indice è trainata anche questo mese dall’aumento delle aspettative sull’occupazione presso l’azienda, mentre i giudizi sugli ordini sono in peggioramento. Per quanto riguarda i servizi, il deterioramento dell’indice di fiducia riflette una dinamica negativa di tutte le componenti; nel commercio al dettaglio si evidenzia un miglioramento dei giudizi sulle vendite correnti mentre le aspettative sulle vendite future peggiorano rispetto al mese scorso; il saldo delle scorte di magazzino rimane pressoché stabile rispetto allo scorso mese. https://www.messaggeromarittimo.it/category/notizie-dal-mondo/page/37/ | 26 Maggio 2019 -
26 Maggio 2019 - Bureau Veritas e Msc Crociere in difesa ambiente MARSIGLIA – La nave da crociera Msc Meraviglia, entrata in servizio a Giugno, è stata oggetto di un prolungato processo di analisi condotto da Bureau Veritas sfociato nel riconoscimento da parte della società di certificazione, di ”8 Golden Pearls” Awards, diventando quindi la nave ammiraglia del gruppo ginevrino per quanto riguarda la compatibilità ambientale e la difesa dell’ambiente. La Msc Meraviglia, prima unità della flotta Msc a disporre di un sofisticato https://www.messaggeromarittimo.it/category/notizie-dal-mondo/page/37/ | 26 Maggio 2019 -
26 Maggio 2019 - sistema di riciclo e depurazione dei gas esausti e quindi di abbattimento dei fumi sia durante la navigazione, sia mentre è ormeggiata in porto, si colloca quindi ai primi posti nella flotta crocieristica mondiale per quanto riguarda la sostenibilità e la tutela dell’ambiente. A Marsiglia, Philippe Donche-Gay, president Marine & Offshore, Bureau Veritas, e Alberto Moroncelli, managing director Marine & Offshore Italy, Bureau Veritas hanno consegnato a Msc Crociere, nella persona di Bud Darr, executive vice president, Maritime Policy and Government Affairs, Msc Group, 8 Golden Pearls Awards. Il premio “8 Golden Pearls” riconosce l’impegno di Msc Crociere nella realizzazione di Msc Meraviglia in 8 differenti ambiti, tra cui: – La nave è dotata di un Sistema di depurazione dei gas di scarico che rimuove l’eccesso di ossidi di zolfo. Grazie a questo sistema, la nave riesce a soddisfare le stringenti normative internazionali e locali sulle emissioni. – Un sistema Avanzato per il trattamento delle acque reflue che permette di trattarle fino al raggiungimento di una qualità molto elevata, mescolando diversi flussi di rifiuti e filtrando i componenti indesiderati, per produrre acque reflue di alta qualità. – Oltre al trattamento delle acque reflue, la nave ha una capacità di carico e scarico della durata di due giorni, consentendo una maggiore autonomia e una navigazione più flessibile. – Tecnologie all’avanguardia e materiali a risparmio energetico contribuiscono a ridurre efficacemente l’impatto ambientale della nave e a migliorare la sua efficienza energetica. La certificazione ISO 50001 ottenuta dalla nave è una testimonianza della sua efficiente gestione energetica. – L’impegno dell’azienda per la sicurezza e la creazione di un ambiente sicuro per l’equipaggio e gli ospiti ha permesso alla nave di ottenere la certificazione OHSAS 18001. Questo riconoscimento premia gli sforzi della compagnia nello stabilire un sistema completo di gestione della salute e sicurezza sul lavoro. – Inoltre, la nave è conforme agli elevati standard delle normative ISO 22000 https://www.messaggeromarittimo.it/category/notizie-dal-mondo/page/37/ | 26 Maggio 2019 -
26 Maggio 2019 - in tema di sicurezza alimentare. La certificazione riguarda i sistemi per la gestione della sicurezza alimentare lungo tutta la catena di approvvigionamento e di preparazione dei cibi “dal produttore al consumatore”. – Grazie ad un sistema di gestione delle policy ambientali coerente e onnicomprensivo, la compagnia ha anche ottenuto la conformità agli standard ISO 14001. – Infine, oltre all’ISO e ad altre certificazioni e standard internazionali, Bureau Veritas ha premiato Msc Meraviglia con la menzione ”CLEANSHIP” che riconosce gli sforzi della compagnia per soddisfare i rigorosi standard ambientali nei diversi ambiti. MSC Meraviglia è stata la tredicesima nave ad entrare a far parte della flotta di Msc Crociere a Giugno del 2017 ed è stata la prima nave dell’ambizioso piano di investimenti di Msc Crociere del valore di 10,5 miliardi di euro. L’obiettivo del piano è quello di creare una flotta globale composta da 24 navi da crociera entro il 2026, raggiungendo una capacità di 5 milioni di passeggeri l’anno. https://www.messaggeromarittimo.it/category/notizie-dal-mondo/page/37/ | 26 Maggio 2019 -
26 Maggio 2019 - Moby e Tirrenia lanciano ”super promozione” MILANO – Un nuovo regalo di Moby e Tirrenia dedicato alle famiglie: i piccoli ospiti che viaggeranno verso Sardegna, Sicilia, Corsica ed Elba, godranno infatti di una super promozione pensata appositamente per loro. Sulle prenotazioni effettuate da oggi fino al prossimo 25 Aprile, per partenze entro il 30 Novembre, verrà infatti applicato uno sconto del 100%, al netto di tasse e competenze, ai bambini sotto i dodici anni accompagnati da almeno un adulto pagante. https://www.messaggeromarittimo.it/category/notizie-dal-mondo/page/37/ | 26 Maggio 2019 -
26 Maggio 2019 - La promozione, valida sulla maggior parte delle partenze (salvo disponibilità dei posti riservati all’iniziativa), conferma ancora una volta l’attenzione delle Compagnie del Gruppo Onorato Armatori verso le famiglie che sognano di passare una vacanza indimenticabile in alcuni tra i posti più belli al mondo, non solo in estate ma anche in vista delle Feste del 25 Aprile e del 1 Maggio, quando sarà possibile prendersi alcuni giorni di relax e staccare dalla routine quotidiana: dalle spiagge incantate della Sardegna e il suo meraviglioso entroterra, ai panorami mozzafiato della Corsica dove sarà possibile visitare posti incantevoli come Bastia, Ajaccio e Calvi, passando per il fascino dell’Arcipelago Toscano, la storia e gli scenari naturali unici della Sicilia, belli in tutte le stagioni e tutti da scoprire. Chi sceglie Moby e Tirrenia ha una varietà unica di opzioni di viaggio, grazie alla molteplicità di tratte e alla vasta disponibilità di moderne cabine: la Sardegna è collegata a Genova con Olbia, Porto Torres e Arbatax, a Civitavecchia con Cagliari, Olbia e Arbatax, Livorno e Piombino con Olbia, Napoli e Palermo con Cagliari. In tutto oltre 4 mila partenze offerte quest’anno per l’Isola (fino a 24 in un solo giorno). Poi c’è la Corsica, grazie alle linee Livorno-Bastia, Genova-Bastia e Nizza- Bastia con Moby, e le tratte garantite per la Sicilia da Tirrenia (Napoli- Palermo e Cagliari-Palermo), oltre ai quotidiani collegamenti per l’Elba. Il Gruppo Onorato Armatori in totale garantisce circa 41 mila partenze nel 2018, fino a 200 al giorno, ben 8 partenze all’ora, con una capacità ricettiva che non ha eguali grazie alla flotta a disposizione: fast cruise ferry di ultima generazione e di grandi dimensioni, con un’ampia capacità di trasporto passeggeri e un importante numero di cabine. A bordo delle navi del Gruppo Onorato, le famiglie potranno godere di numerosi servizi come negozi, ristoranti, self service, boutique, cinema, sale giochi, show lounge. Anche in questo caso, le due Compagnie pensano soprattutto al divertimento dei loro piccoli ospiti, che nel corso di tutto l’anno popolano in grande numero e rallegrano le traversate a bordo delle navi. Per i bambini è uno spasso dall’inizio alla fine grazie alle aree destinate al loro intrattenimento, ricche di giochi pensati per trascorrere ore felici in totale sicurezza. Moby, inoltre, fa salire a bordo delle sue navi i https://www.messaggeromarittimo.it/category/notizie-dal-mondo/page/37/ | 26 Maggio 2019 -
26 Maggio 2019 - fantastici costumed characters della Warner Bros: Titti, il dolcissimo canarino giallo, l’amico-antagonista Silvestro; il buffissimo Daffy Duck e l’insaziabile Taz, per la gioia di grandi e piccini. E per i più affamati, il menù di bordo prevede lo speciale bimbi, un allegro pasto a base di crocco Toons, le mini cotolette con le sagome dei personaggi della Warner Bros, accompagnate dalle immancabili patatine fritte e il gelato, con un gadget dei Looney Tunes in regalo. Di giorno e di notte, viaggiare a bordo delle navi Moby e Tirrenia è sempre un divertimento grazie a Onorato Armatori, Gruppo leader del trasporto marittimo nel Mediterraneo. https://www.messaggeromarittimo.it/category/notizie-dal-mondo/page/37/ | 26 Maggio 2019 -
26 Maggio 2019 - Lo sviluppo dell’aeroporto di Firenze FIRENZE – Si è tenuta all’Aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze, la conferenza stampa organizzata da Toscana Aeroporti e finalizzata a fare il punto della situazione sullo sviluppo dello scalo. Marco Carrai, Presidente di Toscana Aeroporti, Roberto Naldi, Presidente Corporaciòn America Italia, e Vittorio Fanti, consigliere delegato, hanno illustrato la posizione della società in relazione alle vicende che hanno caratterizzato le ultime settimane, tra cui il ricorso al Tar di alcuni Comuni dell’area della Piana contro il progetto della nuova pista dell’aeroporto. Il ricorso è stato presentato nonostante i numerosi studi tecnici e specialistici condotti sulle ipotesi di adeguamento dello scalo, che hanno evidenziato la completa fattibilità del progetto di ampliamento. Allo stesso modo, il masterplan della nuova pista è stato valutato positivamente dalla Commissione Via, nel corso della recente Valutazione di Impatto Ambientale condotta dal Ministero dell’Ambiente e dal Ministero dei Beni Culturali. Il positivo esito del percorso a livello ministeriale, concluso nel rispetto del recepimento della direttiva europea di riferimento, ha sancito la sostenibilità ambientale del progetto, assurgendo i relativi impatti a livelli di significatività tali da poter essere considerati compatibili con l’ambiente e col territorio. Nel corso della conferenza, il presidente Carrai ha dichiarato: “La realizzazione della nuova pista è fondamentale per lo sviluppo economico e occupazionale del territorio. Siamo consapevoli di aver lavorato nella maniera migliore in questo senso, come certificato dai Ministeri chiamati a pronunciarsi sulla Via. Sentiamo quindi la necessità di intervenire di fronte a un surreale dibattito fatto di dichiarazioni che poco o nulla hanno a che fare con la nuova pista dell’aeroporto di Firenze. In uno stato di diritto, le verità sono quelle certificate dallo Stato e dagli organismi competenti. Invece, ci ritroviamo ogni giorno attaccati sui giornali. Si tratta di un atteggiamento miope e offensivo che certo non ci ferma, ma ci dà nuova energia per portare a compimento questa grande opera, approvata – lo ribadiamo – con piena soddisfazione di tutte le autorità e con il supporto delle forze sociali e produttive del territorio. Vogliamo dirlo chiaramente: https://www.messaggeromarittimo.it/category/notizie-dal-mondo/page/37/ | 26 Maggio 2019 -
26 Maggio 2019 - la compatibilità ambientale non è in discussione, il progetto andrà a migliorare le condizioni dell’intera area interessata”. Roberto Naldi, Presidente di Corporaciòn America Italia, ha aggiunto: “Il master plan ha ricevuto la compatibilità ambientale dopo un lavoro di altissimo livello. Ci sorprendono quindi le polemiche strumentali che vengono diffuse tutti i giorni sui mezzi di comunicazione, riportando informazioni imprecise. Di fronte ai ricorsi, preferiamo rispondere con il confronto basato su dati scientifici. Corporaciòn America è leader mondiale nella progettazione e gestione aeroportuale, come dimostrato dall’aeroporto green delle Galapagos. Pensiamo sia importante chiarire che l’allungamento della pista esistente presso lo scalo fiorentino non è possibile, come prescritto dalla normativa Enac, e non risolverebbe i problemi per i viaggiatori e gli operatori. Inoltre, è bene precisare che lo scalo pisano, pur essendo un’infrastruttura in crescita e che presto sarà ampliato, non potrà diventare l’unico aeroporto della Toscana. Lo scalo non può infatti superare il limite di sette mln di passeggeri complessivi, essendo un aeroporto di natura militare, anche se qualcuno sembra volerlo dimenticare. Abbiamo investito molto in Toscana, sostenendo l’occupazione, perché crediamo nelle potenzialità di questo sistema aeroportuale”. Vittorio Fanti, consigliere delegato, ha concluso: “Il progetto della nuova pista è frutto di studi tecnici che hanno visto coinvolte numerose professionalità di primo piano, garantendo la piena fattibilità rispetto alla normativa vigente. La redazione del masterplan ha seguito un processo rigoroso, come mai è successo in Italia e come dimostrato dalla positiva conclusione della procedura Via”. https://www.messaggeromarittimo.it/category/notizie-dal-mondo/page/37/ | 26 Maggio 2019 -
26 Maggio 2019 - Autostrada Milano-Laghi compie 95 anni LIVORNO – Pochissimi (ad essere ottimisti) ricorderanno che, proprio come oggi, il 26 Marzo di novantacinque anni fa, venne inaugurata la Milano Laghi, la prima autostrada d’Italia e del mondo, attualmente riscontrabile nella A8, gestita dal 1962 dalla allora società Autostrade, non ancora “per l’Italia”. Fu l’ingegnere Piero Puricelli, conte di Lommago, che due anni prima (1921) aveva progettato l’autodromo di Monza, a concepire l’idea di una strada per sole automobili, vietata ai carri, carrozze, biciclette, pedoni ed altro, verso il pagamento di un pedaggio a copertura delle spese di costruzione e di gestione. Se si pensa che all’epoca in Italia circolavano circa 84.687 autoveicoli, di cui cinquantasettemila automobili, venticinquemila autocarri e 2.685 autobus, va detto che si trattò di un’intuizione assolutamente https://www.messaggeromarittimo.it/category/notizie-dal-mondo/page/37/ | 26 Maggio 2019 -
26 Maggio 2019 - avveniristica, consideriamo inoltre che, malgrado i ritardi burocratici e legali (gli espropri necessari furono più di tremila), l’opera fu potata a compimento in soli quindici mesi (500 giorni) e il nastro inaugurale fu tagliato da una Lancia Trikappa guidata dallo stesso Puricelli con a fianco Vittorio Emanuele III, seguita da un lungo corteo di automobilisti invitati. Nell’occasione il cronista del quotidiano “La Tribuna di Roma” scrisse: “Viaggio attraentissimo su un cemento liscio come un parquet, senza callaie insidiose o ciclisti o simili da mandare all’altro mondo…”. Dal 1924, anno successivo all’inaugurazione, cominciarono ad arrivare tecnici illustri da varie nazioni del mondo per studiare e copiare la nuova “strada veloce a pagamento per auto”, la madre di tutte le autostrade a pedaggio che oggi coprono il pianeta, costruita – tanta era la novità – senza una normativa precisa, giunta solo nel 1933 con il Regio Decreto n. 1740 del 1933 che definiva le autostrade come” strade riservate ai soli autoveicoli”. Un vanto e un primato per l’Italia, uno dei molti che illustrarono il nostro Paese fra le due guerre mondiali. Il percorso, largo dagli undici ai quattordici metri, di cui otto o dieci pavimentati, più che sufficienti per le poche decine di auto che vi transitavano ogni giorno, era per lo più rettilineo (18 km il tratto più lungo), con curve di raggio inferiore ai 400 metri e pendenze non superiori al 3%, il percorso era ad una sola corsia per senso di marcia con pavimento in calcestruzzo ad alta resistenza, praticamente indistruttibile, composto da lastroni spessi da 18 a 23 centimetri. I materiali impiegati oggi saranno magari più sicuri e il traffico non è certo quello di allora, ma è un fatto che le nostre autostrade sono un cantiere senza fine. Sulla Milano Laghi transitavano allora poche decine di automobili al giorno a fronte delle oltre 40 mila dei nostri giorni https://www.messaggeromarittimo.it/category/notizie-dal-mondo/page/37/ | 26 Maggio 2019 -
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