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2Fanzine ufficiale di Radio digitale - anno 2 - numero 2 (21)- 10 GENNAIO 2020 - Distribuzione gratuita - info@radiodigitale.net www.radiodigitale.net ascolta Radio Digitale su: RADIO DIGITALE 1
IL PUNTO SUL CAMPIONATO Gli anticipi hanno dato una sferzata di vitalità dopo la sosta natalizia e soprattutto han- no mostrato con chiarezza il momento di grande difficoltà vissuto da molte formazioni. I verdetti più determinanti e dolorosi si sono avuti in coda con l’ennesimo ko di squadre già molto traballanti ma anche le posizioni delle immediate inseguitrici di Juve e Inter sono state interessate da risultati a sorpresa per quanto riguarda la quantità di reti se- gnate. Chi si aspettava la quaterna secca della Juve al Cagliari, la cinquina dell’Atalanta al Par- ma e anche il tris dell’Inter a Napoli? Il risultato che più impressiona è sicuramente quello della Juve a spese del Cagliari che, giunto alla terza sconfitta consecutiva, sembra aver dimenticato i bei momenti d’inizio torneo quando era considerato squadra-rivelazione. Con i torinesi di Sarri i sardi non sono in pratica esistiti e hanno recitato il ruolo di comparsa. E’ vero che la Juve ha ri- preso la corsa con grande decisione e che Ronaldo ha addirittura segnato una tripletta e avrebbe potuto addirittura farne quattro ma tutto ciò non basta a spiegare il crollo del Cagliari che sembra aver accettato il ruolo di formazione da metà classifica. Senza arrivare al poker si è fatta rispettare anche l’Inter che ha fatto solo tris ma su un campo comunque insidioso come il San Paolo. La sostituzione di Ancelotti con Gattuso per ora non ha portato i frutti sperati ai partenopei (pesantemente ridimensionati in classifica) e Conte non ha avuto problemi ad intascare tre punti che gli consentono di restare in vetta appaiato alla Juve. Quello centrato dall’Inter è forse il risultato più significativo della giornata a cui si affianca però la cinquina che l’Atalanta ha rifilato al Parma. A Bergamo è stato un vero e proprio tiro a segno che avrebbe potuto avere dimensioni anche maggiori perché di fatto il Parma non è mai stato in partita e si è limitato a co- prirsi come poteva. Bene anche la Lazio che, dopo la sosta forzata del turno precedente in cui avrebbe dovuto affrontare il Verona, ha messo ancora più nei guai il Brescia. Con la vittoria al Rigamonti gli uomini di Incocciati hanno dimostrato di essere in ottima condizione e soprattutto di avere un attacco che non perdona e che è prontissimo a sfruttare le si- tuazioni favorevoli fino al fischio finale. I laziali sono comunque chiamati ad una prova- verità già al prossimo turno quando all’Olimpico scenderà il Napoli che di sicuro vorrà cancellare il ko casalingo con l’Inter. Nelle partite che vedevano impegnate formazioni di centro classifica non ha convinto il Bologna che ha pagato la grinta di una Fiorentina alla sua prima uscita con Iachini in panchina. Fino a pochi secondi dal termine i rossoblu erano battuti e ci è voluta una invenzione di Orsolini per ridare in parte il sorriso che molti sfoggiavano all’inizio. E’ la seconda volta che il Bologna fa punti grazie a conclusioni vincenti nei secondi finali (in precedenza il salvatore era stato Dzemaili) e non bisogna forzare la mano alla fortuna se si vuole giocare un girone di ritorno senza apprensioni. L’occasione per cancellare l’ultima prova non convincente si presenta già domenica quando i rossoblù saranno im- pegnati in casa del Toro. Impegno difficile, visto il successo pieno dei granata a Roma, ma che si impone per ritrovare slancio e convinzione. Non c’è dubbio che in settimana Mihajlovic si farà sentire con estrema decisione sia perché la prova con la Fiorentina non l’ha convinto sia perché non vuole fare brutta figura in casa della sua ex squadra. La diciottesima giornata è stata fondamentale per definire sempre più le posizioni in coda e per identificare le squadre che, loro malgrado, dovranno già ora ragionare su un eventuale ritorno in B. La delusione maggiore l’hanno senza dubbio provata il Bre- scia, che si era addirittura illuso di poter conquistare almeno un punto dopo la rete di Balotelli. Ma la rimonta della Lazio ha tolto ogni speranza e costretto di nuovo nella penultima posizione le rondinelle che proprio non riescono a dare un taglio netto coi 2
Esultanza rossoblu a fine gara. Foto Bologna F.C. - FB precedenti negativi che caratterizzano finora la loro stagione. Perdere in casa è la ter- ribile esperienza che hanno vissuto anche la Spal opposta ad un Verona che sembra aver imboccato la strada giusta togliendosi definitivamente dalla zona calda e il Lecce che in casa continua ad inanellare prestazioni negative (non ha mai vinto) e stavolta si è arreso all’Udinese. La Spal è finita meritatamente ko, non solo per l’evidente difficoltà a reggere le folate dei veronesi, ma sopratutto per l’eccessivo nervosismo che l’ha pri- vata di un elemento già nei primi minuti del primo tempo. In inferiorità numerica non è riuscita a rimontare e, proprio nel momento decisivo, ha perso ogni speranza a causa di un rigore. La Spal resta così relegata all’ultimo posto e vede aggravarsi la sua posizione che non è migliorabile con questo organico; anche Semplici, da tempo in discussione, potrebbe avere le ore contate. Il Lecce aveva la convinzione di poter finalmente dare un colpo di coda alla sua classifica e risalire in classifica ma dopo aver pressato ma an- che rischiato è stato infilato a meno di 20 minuti dalla conclusione. Segno che anche la convinzione, oltre alla tenuta fisica, mostra momenti negativi. La sorpresa nelle posizioni di rincalzo viene dal Genoa che con un colpo di coda non pre- vedibile è riuscito a battere il Sassuolo nei minuti conclusivi del match. L’0-1 sembrava ormai fissato ma i rossoblù, aiutati anche da un pizzico di fortuna, hanno compiuto l’impresa. Potrebbe essere la vittoria del rilancio se al prossimo turno riusciranno a fare risultato in casa di un Verona che però, al momento, si può inserire tra le formazioni più in salute. Discorso simile a quello fatto per il Verona si può ripetere per il Torino che in casa della Roma ha fatto il massimo segnando due reti e centrando anche due traverse. Difficile capire a caldo se si è trattato dell’ennesimo scivolone dei giallorossi o della grande rina- scita del Toro. I granata chiuderanno il girone di andata ospitando il Bologna mentre la Roma rischierà di nuovo tantissimo dovendo ricevere, sempre all’Olimpico, la Juventus. Partita senza storia e senza gioco quella tra Milan e Samp che ha visto il debutto di Ibra- himovic nella ripresa. Il suo ingresso non ha portato grandi vantaggi al Milan che resta in posizione difficile in classifica favorendo con il punto regalato la Samp di Ranieri che invece ritrova un risultato utilissimo dopo la sconfitta con la Juve. Giuliano Musi 3
Bologna-Fiorentina 1-1 Con il Bologna non è mai finita Con il Bologna non è mai finita fino a quando è finita! Il calcio è bello perché fa vivere di emozioni, di adrenalina pura, di gioia e di lacrime, e dunque que- sta volta parto dalla fine, non dall’inizio, perché il goal di Orsolini è una ma- gia balistica di qualità, che da tempo non si vedeva, magie di Palacio a parte. Un fendente nel ventre della difesa viola che per tutta la partita aveva retto bene ai nostri urti e al no- stro predominio, un goal che ci permette per prima cosa di non perdere il fa- moso e famigerato derby dell’Appennino, e in se- conda battuta di allungare la striscia positiva che ul- timamente sorride al Bo- logna. Certo si sperava in una vittoria piena, magari qualcuno si aspettava an- che una vittoria secca con un paio di goal di scarto, visto che i gigliati veniva- no da 3 pesanti sconfitte e, soprattutto, dal recente cambio dell’allenatore in panchina. Fuori Montella, dentro Iachini. Con tanti tifosi viola che nei giorni di festa si sono stretti in- torno agli allenamenti del- Riccardo Orsolini e Emilio De Leo. Foto Bologna F.C. - FB la squadra, insabbiata in zona retrocessione, per fare sentire il loro attaccamento e il loro calore. Tifosi viola che si sono presentati in buon numero anche nel loro settore, nella San Luca nel giorno della Befana, circa 2000, e come sempre si sono beccati con la nostra gente, ma fortunatamente al 27’ quando i fiorentini segnano in una delle poche azioni offensive della loro partita con Benassi, il settore ospiti festeggia con fumogeni e qualche bombone, ma senza troppo trascendere come molti anni fa, quando purtroppo dalla San Luca nel periodo della guerra fredda fra le due tifoserie partirono dei razzi contro dei poveri tifosi bolognesi. Fortunatamente oggi si respira un altro clima, ci sono 10 gradi e il sole, anche se pur di derby si parla. Sinisa telecomanda i nostri ragazzi da bordo campo, il Bologna ha gamba e prova subito a re- agire allo svantaggio, ma purtroppo non punge. Nella ripresa, è sempre il Bologna a fare la partita, un predominio del campo totale, il secondo tempo in pratica si gioca in una sola metà campo. Purtroppo, però, il goal cercato in varie circostanze, specie sulle palle piazzate non arriva, il cro- nometro scorre, e Iachini fa cambi conservatori per cercare di coprire ancor di più centrocampo e difesa. A proposito di centrocampo, peccato che non abbia potuto essere della partita per una questione di visti burocratici Dominguez, oggi avrebbe fatto davvero comodo, perché Medel e 4
Santander in azione. Foto Bologna F.C. - FB Poli non fanno per uno. Sinisa prova il tutto per tutto con dentro anche Santander e Skov Ol- sen, ma nonostante il robusto possesso e giro palla il Bologna non segna. Arriva il recupero e già tutta la Fiorentina spera nel grande colpaccio, in particolare Erik Pulgar, quello che andando via da Bologna aveva sputato sul piatto dove aveva mangiato, affermando che andava in terra toscana per fare il grande salto di qualità, e che oggi puntualmente è stato beccato dai nostri tifosi. Ma con il Bologna di Sinisa non è mai finita fino a quando è finita, Santader prende una punizione al 93’ una sorta di corner corto, la batte Orsolini che al 94’ firma il pareggio tirando una cannonata che va direttamente in porta e batte l’estremo difensore viola. Iachini si imbufalisce e con la bava alla bocca va a protestare con tutti, perché secondo lui la punizione era di seconda. Ma non c’è più tempo il recupero è finito e la gara finisce 1 pari, que- sta volta per la gioia e il boato della Andrea Costa. Bologna Fiorentina 1-1: risultato e tabellino MARCATORI: 27′Benassi (F); 94′Orsolini (B) BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Tomiyasu, Bani, Danilo, Denswil (76′Skov Olsen); Poli (58′Santander), Medel (83′Svanberg); Orsolini, Soriano, Sansone; Palacio. All.: Mihajlovic. FIORENTINA (3-5-2): Dragowski; Milenkovic, Pezzella, Caceres; Lirola, Benassi, Pulgar, Ca- strovilli (90′Ceccherini), Dalbert (82′Venuti); Chiesa, Vlahovic (67′Boateng). All.: Iachini. ARBITRO: Valeri di Roma AMMONITI: Milenkovic, Lirola, Caceres, Pulgar, Iachini (F); Medel, Bani (B) Danilo Billi 5
DOMENICA ACCADDE.... LA RETE DELLO ZOPPO Il 19 Dicembre 1965, in occasione della tredicesima giornata di campionato, il Bologna è di scena al Comunale di Torino opposto ai granata allenati dal mitico Paron Rocco. I rossoblu affrontano questa trasferta privi della loro ala sinistra Ezio Pascutti sostituito, peraltro molto bene, dall’ex-alessandrino Mario Fara. Dopo appena sei minuti di gioco, senza alcuna colpa da parte del suo avversario, il terzino Furlanis scontrandosi con Simoni si produce una distorsione al ginocchio (vedi foto). Dopo essere rimasto fuori campo per circa una decina di minuti, mentre i sanitari gli fasciavano strettamente la gamba, al suo rientro Carlo veniva relegato all’ala, praticamente inutilizzabile. Al 24’ il Torino si portava in vantaggio grazie ad una strana rete. Ferrini, da fuori area, calciava con violenza; la palla prima colpiva la nuca di Orlando, poi contro la parte interna della traversa, continuando la sua corsa contro la schiena di William Negri per terminare l’avventurosa serie di carambole dentro la rete bolognese. Durava solo sette minuti il vantaggio dei granata infatti, al 31’, il Bologna perveniva al pareggio. Il terzino rossoblu Micelli scendeva sulla sinistra trovando libero Furlanis e prontamente lo serviva. Questi da un’angolazione impossibile riusciva a segnare quello che in gergo sportivo si definisce il «goal dello zoppo» cioè il goal dell’attaccante trascurato da tutti in quanto non ritenuto praticamente in grado di muoversi. Parità. Ma prima che finisca il tempo, al 42’, i felsinei si portano in vantaggio. Un fallo di Bolchi su Bulgarelli era punito dall’arbitro Sbardella. Batteva la punizione Helmut Haller, in direzione di Micelli che, con una stangata da venti metri, mandava la palla prima sul Una formazione del Bologna 1965-66: In piedi: Janich, Fogli, Micelli, Furlanis, Tumburus, Negri. - In ginocchio: Vastola, Bulgarelli, Nielsen, Haller, Pascutti. 6
palo poi in rete. Al rientro in campo era sempre il Bologna a dettare il gioco. Si comprendeva che difficilmente il Torino sarebbe riuscito a raddrizzare la partita pur giocando undici contro dieci. Al 57’ Haller, autore di una delle più belle partite da quando si trova in Italia, serviva Nielsen e questi batteva Vieri con un tiro che non è apparso imparabile. Al 67’ Haller, sempre lui, attraversava di Carlo Furlanis corsa tre quarti di campo fino a trovarsi opposto ai difensori granata Rosato e Fossati. Arrivava in suo aiuto Harald Nielsen il quale eseguiva davanti al compagno quel movimento che nel basket è definito “velo”. Si spostava a sinistra attirando su di sé i difensori aprendo così la via libera al compagno. Helmut, lucido nonostante la grande corsa, scartava a destra e lasciava partita un forte tiro che terminava in fondo alla rete di Lido Vieri. Torino 1 - Bologna 4. Pur sotto di tre reti va dato atto al Torino di non essersi arreso. I granata hanno cercato fino all’ultimo di diminuire il distacco. Puia si è visto bloccare due splendide occasioni prima da un’uscita perfetta di Negri, poi dall’intervento alla disperata di Muccini. Ad un paio di minuti dal termine una punizione di Orlando veniva respinta egregiamente da Negri. Il portiere bolognese veniva battuto, un attimo prima del termine del confronto, da Meroni che, servito da Moschino, scartava un paio di difensori e deponeva la sfera in rete. Una nota frivola ai margini della gara. Romano Fogli, aveva chiesto a Bulgarelli di passargli i gradi di “capitano” soltanto per una volta: “Tornavo a Torino, dove conto parecchi amici, per giocare contro la squadra nella quale ho militato e volevo avere la soddisfazione di scendere in campo con i gradi di capitano. Giacomo è stato molto cortese a cedermeli”. Il tabellino della partita: TORINO – BOLOGNA 2-4 Reti: Orlando 24’, Furlanis 31’, Micelli 42’, Nielsen 57’, Haller 67’, Meroni 89’. TORINO: Vieri, Poletti, Fossati, Puia, Rosato, Bolchi, Meroni, Ferrini, Orlando, Moschino, Simoni. - All. Rocco. BOLOGNA: Negri, Furlanis, Micelli, Muccini, Janich, Fogli, Perani, Bulgarelli, Nielsen, Haller, Fara. - All. Carniglia. Arbitro: Sbardella di Roma Lamberto Bertozzi RADIO DIGITALE è pubblicato da RADIO DIGITALE BOLOGNA S.R.L.S. Sede e redazione: Via Andrea Costa 169a - Bologna Articoli di: Lamberto Bertozzi, Giuliano Musi, Danilo Billi, Maurizio Conti, Orfeo Orlando, Carlo Felice Chiesa, Redazione R.D.B., Angela Bernardi, Ellebiv, Stab, Ezio Liporesi. Desktop publishing: Lamberto Bertozzi. Photocredits: se non espressamente scritto sotto ad esse provengono dalla Collezione "Lamberto e Luca Bertozzi". 7
NON SI MOLLA MAI Un indizio non fa una prova, ma due... Dopo il miracolo Dzemai- li col Parma quello dell’Orso con la Fiorentina. Bologna dello sport apre l’an- no col sorriso stampato, tra calcio e basket, nessuna battuta d’arresto. Piace però il marchio di fabbrica di un Bologna non tra i più brillanti dell’anno. Ma ostinato, questo sì. La Fiorentina piange? Ma di che? Ha trovato un gol da un gesto tecnico superbo, meraviglioso, che secondo me è nelle corde di Benassi. Ma, fran- camente, ci ha speculato sopra. Ha giocato con undici uomini dietro la linea della palla, e ci sta - per carità - quando stai vivendo una carestia del genere. Però... non recrimini. La partita l’ha fatto il Bologna, magari boxando come Antuofermo con Ha- gler, cioè attaccando frontalmente senza preoccuparsi dei colpi d’incontro. Ma alla fine si è meritata il pari. Nessuno meritava di perdere, per opposti motivi. La Viola per la fase difensiva, nella ripresa non ha concesso nulla, non ha dato spazio, ha man- dato in confusione Palacio & C. attaccando il Bologna più in alto. Ma il Bologna, ri- peto, ci ha provato fino in fondo, se non con le idee con il cuore e la testardaggi- ne. Pari anche nelle prodezze: meraviglioso il destro a giro di Benassi, splendida la punizione di Orsolini che finalizza le lezioni private avute, nel merito, da Mihajlovic. La domanda stupida in sala stampa? Rispetto ai match con Atalanta e Lecce, il Bo- logna è sembrato più stanco. Stanco? Non dico il nome del collega perchè non lo merita. Forse aveva il fiatone lui... Semplicemente due cose da dire. La prima, la più evidente. Temi tattici diametralmente opposti. Per motivi differenti, uno la perso- nalità l’altro la necessità, Atalanta e Lecce hanno dato spazio ai nostri. e sugli spazi trovi anche la possibilità di accentuare i rit- mi. La Fiorentina ha scelto di giocare tutta dietro e ripartire. A spazi angusti, il Bologna non ha guastatori con la capacità dinamica di accentuare quei ritmi che consentono di scardinare le difese. Il giro palla insistito a difesa schierata è preciso, ma non permet- te di accelerare se hai giocatori con deter- minate caratteristiche. E poi se sei stanco dopo due settimane senza calcio... beh, al- lora fai un altro mestiere. Diego Costa Tomiyasu in azione. Foto Bologna F.C. Sono in distribuzione i calendari dedicati al Bologna F. C. per l'anno 2020. Gli interessati possono contattare il numero di cellulare 329.44.82.152. 8
Polvere di stelle VALENTINO MAZZOLA II CAMPIONISSIMO In campionato, non aveva rivali. In Nazionale, poteva diventare tenero come un debuttante. Il motivo? Si emozionava e non dormiva la notte prima delle partite in azzurro. Secondo Fulvio Bernardini, comunque, Valentino Mazzola era il più grande giocatore italiano di tutti i tempi. Era nato a Cassano d’Adda, vicino a Milano, il 26 gennaio 1919 e dopo le elementari aveva cominciato a lavorare in aiuto alla famiglia. Operaio nel Linificio di Cassano, calciatore nelle ore libere, versava al padre manovale ogni spicciolo guadagnato, ma a sedici anni concluse con lui un accordo: rinunciò alla mancia domenicale per un anno, avendone alla fine in cambio un paio di scarpe bullonate. Notatelo alle partite dell’oratorio, Mario Mapelli, presidente del Tresoldi di Cassano, lo volle con sé, centromediano tutto grinta. Il torace era ampio, le gambe ben tornite, disposte a portarlo in elevazione fino al cielo, nonostante la ridotta statura; Valentino aveva nel sangue un richiamo istintivo per il pallone e per la lotta; per la corsa e per il tackle, per il tiro e per l’epica del gesto, dello sforzo estremo che vale da esempio. Perso il lavoro per la crisi dell’azienda, restò a lungo disoccupato, convincendosi alfine a chiedere l’arruolamento volontario in Marina. Subito dopo, l’allenatore del Rivolta, Gemelli, riuscì a farlo assumere all’Alfa Romeo. Tesserato per la squadra aziendale, militante in C, dopo pochi mesi ricevette la cartolina di chiamata alle armi. Per cinque mesi fu imbarcato sull’incrociatore Compienza e lì ingrassò fino a novanta chili. Tornato sulla terraferma e recuperata la linea, ottenne un provino per il Venezia e il relativo cartellino da firmare. Peccato che avesse già sottoscritto un compromesso col Bari, di cui aveva conosciuto il figlio del presidente. La Federcalcio risolse la questione assegnando il giocatore al Venezia, con rimborso di 50mila lire al club dell’Alfa Romeo. Era il 1939. La prima stagione fu di rodaggio, poi arrivò in neroverde Ezio Loik, con cui sbocciò un’intesa naturale. Le due mezze ali fecero sfracelli, conquistando la Coppa Italia 1941 e sfiorando lo scudetto l’anno dopo. Fu allora che, in occasione del match di ritorno col Torino, Ferruccio Novo a fine partita concluse l’acquisto dei due interni, soffiandoli alla Juventus grazie a un pagamento immediato (1 milione e 250mila lire più Petron e Mezzadri). Mazzola anticipava il giocatore universale: la tenuta atletica inesauribile, il perfetto controllo di palla, il dribbling serrato e fantasioso, il tiro a mezz’altezza da lontano o felpato sottoporta gli consentivano di essere a un tempo regista, incursore e pure superbo attaccante, vincitore della classifica cannonieri 1947. Leader carismatico, nei momenti di difficoltà si rimboccava le maniche e levava una mano in segno di riscossa: era il la ai dieci minuti di tempesta e assalto granata cui pochi avversari potevano resistere. Lo schianto sul terrapieno della basilica di Superga lo strappò troppo giovane (30 anni) al suo fresco mito. Col Torino aveva vinto cinque scudetti, con uno “score” da campionissimo: 61 partite e 12 gol col Venezia, 170 con 97 reti in maglia granata, 12 e 4 in Nazionale. Carlo Felice Chiesa 9
PRIMO PREMIO RADIO DIGITALE “MAURIZIO CEVENINI” Per ricordare l'amico e grande tifo- so del Bologna Maurizio Cevenini, e onorarne la memoria, Radio Digita- le Bologna ha deciso di istituire il I° premio "Maurizio Cevenini" con il quale intende premiare il gioca- tore del Bologna Football Club che, al termine della stagione calcistica 2019/20, risulti il migliore in asso- luto della rosa della squadra rosso- blu. I punteggi vengono ricavati dai voti, partita per partita, assegnati dal sito web: WWW.CALCIOMER- CATOBOLOGNAFC.IT Angelo Da Costa "Sei sempre stato e sempre sarai uno di noi.... ci mancherai mitico Cev.... da oggi siamo tutti un po' più soli" GIOCATORE VOTI PRES/VAL MEDIA VOTI ORSOLINI RICCARDO 107,5 18 5,97 SANSONE NICOLA 107 18 5,94 SKORUPSKI LUKASZ 107 18 5,94 PALACIO RODRIGO 103,5 17 6,08 POLI ANDREA 95,5 15 5,96 BANI MATTIA 88,5 15 5,90 TOMIYASU TAKEHIRO 77 13 5,92 MEDEL GARY 74 13 5,69 DENSWIL STEFANO 73 13 5,61 SORIANO ROBERTO 71,5 12 5,95 DANILO LARANGEIRA 67 11 6,09 SANTANDER FEDERICO 61 10 6,10 KREJČÍ LADISLAV 59,5 10 5,95 DZEMAILI BLERIN 52,5 9 5,83 SKOV OLSEN ANDREAS 52 9 5,77 SVANBERG MATTIAS 46,5 8 5,81 MBAYE IBRAHIMA 38 7 5,42 SCHOUTEN JERDY 28 5 5,60 DIJKS MITCHELL 24,5 4 6,12 DESTRO MATTIA 16 3 5,33 PAZ NEHUEN 6,5 1 6,50 KINGSLEY MICHAEL 6 1 6,00 PRES/VAL = ovvero le presenze che hanno generato un voto. 10
RISULTATI E CLASSIFICHE BOLOGNA-FIORENTINA 1-1 27’ Benassi, 90’+4’ Orsolini. ATALANTA-PARMA 5-0 11’ Gomez, 34’ Freuler, 43’ Gosens, 60’ Ilicic, 71’ Ilicic. BRESCIA-LAZIO 1-2 18’ Balotelli, 42’ (rig.) Immobile, 90’+1’ Immobile. GENOA-SASSUOLO 2-1 29′ (rig.) Criscito, 33′ Obiang, 86′ Pandev. JUVE-CAGLIARI 4-0 49’ Ronaldo, 67’ (rig.) Ronaldo, 81’ Higuain, 82’ Ronaldo. LECCE-UDINESE 0-1 88’ De Paul. MILAN-SAMPDORIA 0-0 NAPOLI-INTER 1-3 14’ Lukaku, 33’ Lukaku, 39’ Milik, 62’ Martinez. ROMA-TORINO 0-2 45’+2’ Belotti, 86’ Belotti. SPAL-VERONA 0-1 14’ Pazzini. CLASSIFICA: MARCATORI: 19 reti: Immobile. 45 punti: Internazionale. Juventus. 14 reti: Lukaku. 39 punti: Lazio*. 13 reti: Ronaldo. 35 punti: Roma. 11 reti: Joao Pedro. 34 punti: Atalanta. 10 reti: Muriel. 29 punti: Cagliari. 9 reti: Belotti, Ilicic. 25 punti: Parma. 8 reti: Berardi, Caputo, Martinez. 24 punti: Napoli, Torino. 7 reti: Dseko, Milik. 23 punti: Bologna. 6 reti: Correa, Gomez, Petagna, Zapata. 21 punti: Milan, Udinese, Verona*. 5 reti: Balotelli, Cornelius, Dybala, Go- 19 punti: Sassuolo. sens, Higuain, Kolarov, Kouame, Mancosu, 18 punti: Fiorentina. Orsolini, Palacio, Simeone. 16 punti: Sampdoria. 15 punti: Lecce. ...... per il Bologna marcatori 14 punti: Brescia, Genoa. 5 reti: Orsolini, Palacio. 12 punti: Spal. 4 reti: Sansone. * Lazio e Verona, una partita in meno. 3 reti: Bani, Soriano. 2 reti: Soriano. 1 rete: Danilo, Dzemail, Krejci, Poli, San- tander, Skov Olsen. 1 autorete: Faragò, T. Hernandez. www.museobolognacalcio.it 11
Torino-Bologna Torta di riso Vs Bônèt TORTA DI RISO A Bologna è un dolce della tradizione, conosciuta anche come “Torta degli Addobbi”. Tradizionalmente veniva preparata per una celebrazione religiosa, istituita intorno al XII secolo, quando, nella ricorrenza dell’Ascensione della Madonna di San Luca i fedeli offrivano ai propri ospiti questa torta. Un dolce che oggi viene proposta in mille varianti, ma la ricetta a me tramandata è la seguente. Ingredienti: 1 litro latte intero. 100 grammi di riso. 200 grammi di zucchero (per il composto). 50 grammi di zucchero (per fondo teglia). 2 uova intere + 4 rossi di uovo. 100 grammi di amaretti. 70 grammi di cedro condito. 100 grammi di mandorle sgusciate. Procedimento: In una capiente pentola, scaldate il latte con 100 grammi di zucche- ro, la vanillina, due scorze di li- mone, il riso e portate il composto ad ebollizione. Una volta arrivata a temperatura, abbassate la fiam- ma e fate sobbollire dolcemente mescolando, di tanto in tanto, per circa quarantacinque-sessanta minuti, ovvero il tempo necessa- rio che il riso assorba tutto il latte, si sfladi e si trasformi in una cre- ma delicata. Lasciate raffreddare. In una ciotola inserite le uova e i relativi tuorli con i rimanenti 100 grammi di zucchero, montando il composto per circa dieci minuti. Tostate le mandorle, indi tritatele assieme agli amaretti ed al cedro candito. Ora incorporate le uova ed il trito ottenuto al riso, che avevamo lasciato raffreddare, mescolando dal basso verso l’alto. Mentre effettuiamo questa manovra aggiungiamo due cucchiai da cucina di mandorla amara. Prepariamo la teglia di cottura non imburrata, non infarinata ma, cospargiamo il fondo della stessa con 50 grammi di zucchero semolato avendo cura di rendere il fondo di cottura zuccherato in maniera uniforme. Versate il composto nella teglia ed infornate in forno ben caldo. Cuocete la torta a 180° per circa 50 minuti, fino alla sua doratura. Al termine della cottura la torta di riso deve risultare umida alla prova stecchino ma non liquida. Dopo dieci minuti dall’uscita dal forno, bagnatela con spruzzi di mandorla amara a pia- cimento. 12
BÔNÈT Il bônèt, e un tipico dolce al cucchiaio di origine piemontese, precisamente delle Lan- ghe. Viene servito rigorosamente freddo ed è preparato con amaretti, cacao, latte, uova, aromatizzato con il rum e ricoperto di caramello. Ingredienti: 100 grammi di amaretti. 50 grammi di cacao amaro in polvere. 150 grammi di zucchero. 700 ml latte intero fresco. 100 ml di rum. 10 tuorli d’uovo medi. Ingredienti per il caramello: 100 grammi di zucchero. Ingredienti per decorare: Amaretti quanto basta. Procedimento: Per preparare il bônèt, per prima cosa preriscaldiamo il forno a 180°. Aiutandoci con il mixer, tritiamo gli amaretti molto finemente in modo da ottenere una polvere sottile, tipo fari- na. Uniamo il cacao al composto ap- pena ottenuto, avendo cura in caso di grumi, di setacciarlo. Passiamo a montare a crema lo zuc- chero con i tuorli d’uovo e, una volta che sono ben montati, unitevi il rum, gli amaretti tritati con il cacao e il latte a temperatura ambiente; non preoc- cupiamoci se la consistenza del com- posto è piuttosto liquida. Prepariamo il caramello, mettendo a sciogliere lo zucchero in un pentolino, senza mai mescolarlo, per poi versarlo nello stampo da plumcake facendolo aderire bene a tutta la superficie. Una volta fatta questa manovra versiamo anche il composto per il bônèt aiutandoci con un mestolo. Trasferiamo questo stampo in quello più grande per il bagnomaria; riempendo quest’ul- timo con acqua bollente quanto basta ad arrivare ai due terzi dello stampo con il bônèt. Facciamo cuocere in forno a 180° per circa 45-50 minuti; il bônèt sarà cotto quando vedremo che inizierà a staccarsi dalle pareti dello stampo; togliamo il bônèt dal forno con delicatezza e togliamolo anche dallo stampo del bagnomaria; lasciandolo raffred- dare completamente a temperatura ambiente. Una volta freddo, mettiamolo in frigo- rifero per almeno un ora. Passato questo tempo, immergiamo rapidamente lo stampo del bônèt in acqua bollente per facilitare l’estrazione del dolce. Possiamo aiutarci con la punta di un coltello per staccare più delicatamente il dolce dalle pareti dello stampo. Quindi sforniamo il nostro dolce, capovolgendolo delicatamente su un piatto da portata e decoriamo con gli amaretti. Angela Bernardi 13
Alla scoperta dei tifosi del BOLOGNA fuori sede Per la rubrica “I Fuori sede” la parola va a Daniele Driol. - Ciao Daniele, dove vivi? “Ciao a tutti, ho 52 anni e sono nato e vivo da sempre a Latisana, una cittadina in provincia di Udine che confina con il Veneto”. - Come si vive a Latisana? “Qui si vive ancora bene, nel Friuli si vive ancora bene, abbiamo tutto in poco tempo: Venezia, Trieste, i monti in un’oretta, il mare a 15 minuti”. - Da quanto tempo segui il Bologna F.C. e perchè? “Praticamete lo seguo da sempre, è una passione tramandata dal mio papà”. - Hai l’abbonamento al Dall’Ara? “Per diversi anni ero abbonato in curva, ma adesso da un paio d’anni, per problemi di lavoro, non l’ho più rinnovato. Erano belle sfacchinate, sveglia alle 5,30 per prendere il treno alle 06,15; arrivo a Bologna ver- so le 10,00. Il rientro di solito era verso le 21.30”. - Hai mai fatto parte di gruppi ultra? “No, non ho mai fatto parte di gruppi ultra, anche se ho stretto una bella amicizia con tanti ra- gazzi che appartengono a diversi gruppi”. - Come si vive il calcio da te? “Nel mio paese il calcio viene vissuto in modo molto appassionato, qui ci sono tifosi di tutte le squadre ed è molto bello confrontarsi per esprimere le proprie opinioni in modo molto simpa- tico”. - E’ noto che tu tifi Bologna? “Beh qui a Latisana anche muri sanno della mia passione per i colori rossoblu”. - Come segui le partite? “Mi tengo infor- mato grazie ai vari siti ed alle varie trasmis- sioni radiofoni- che”. - Quali sono le squadre più gettonate a Latisana? “Le squadre più gettonate sono le solite: Inter, Juventus, Mi- lan…”. - C’è un club del Bologna? “Da circa un anno abbiamo 14
fondato il Bologna Club Friuli, dedicato a Paride Tumburus ed Ezio Pascutti, il club conta una trentina di iscritti sparsi in tutta la regione, una bella soddisfazione!!!”. - L’ultima volta che sei venuto al Dall’Ara? “Recentemente sono venuto al Dall’Ara a vedere la Roma, e ci stiamo organizzando per il 6 gennaio… Speriamo bene!”. - Come ti è sembrata la squadra? “Secondo me, attualmente, la nostra squadra ha alternato partite buone a partite insufficienti. Credo che la presenza del Mister in panchina dia quella carica e sicurezza che ci serve”. - Sul mercato di riparazione? “Sul mercato di riparazione punterei su un difensore ed una punta, ma quella sembra già in arrivo”. - Un giudizio sui giocatori? “Non mi sento di dare un giudizio sui singoli giocatori, in quanto si gioca, si vince e si perde in 11”. - Come mai segui questa rubrica? “Questa rubrica la seguo grazie al pdf che settimanalmente Andy mi invia. Ringrazio per la tua intervista e saluto tutti i tifosi sparsi in giro per il continente”. Danilo Billi Via Emilia 26 - San Lazzaro di Savena 15
O.K. IN CAMPIONATO K.O. IN EUROCUP La prima gara dell’anno è a Trento, dove la Virtus non ha mai vinto, collezionando quattro sconfitte. Subito Markovic pesca Gamble per lo 0-2, poi i bolognesi subiscono un parziale di 7-0, rientrano sul 7-6, ma vengono di nuovo staccati, 12-6 con la seconda tripla di tabellone di Kelly. Teodosic in penetrazione, Weems da tre e Ricci ribaltano l’inerzia, 12-13. Partita per un po’ in equilibrio, Kelly riporta avanti i suoi 17-16 ma Gamble, su assist di Weems, e Gaines da tre punti portano avanti la Segafredo al 10’, 17-21. Il parziale continua a inizio secondo quarto fino a 0-9, con Gaines e Teodosic, per il 17-25 che costringe i locali al timeout. Gentile frena il momento Virtus per un attimo, ma sulla tripla di Teodosic nuovo minuto di sospensione per Trento, 19-31. Markovic fa solo 1 su 3 in lunetta, mentre Gentile segna da tre con aggiuntivo, in un attimo dal possibile più 15 al più 9, 23-32. Gamble, Weems, Ricci da tre e ancora Weems con un 2+1, per uno 0-10 che porta le V nere sul 23-42; il tempo si chiude su un canestro di Knox, 25-42. Favorevole a Trento l’inizio del terzo quarto, un 9-4 che porta il punteggio sul 34-46. È Teodosic a mettere la tripla del +15, 34-49, ma un altro parziale di 6-0, avvicina nuovamente l’Aquila, 40-49. Due canestri di Gamble fanno respirare Bologna, 40-53. Trento va avanti con i parziali: un 10-0 per 50-53. Frena l’emorragia ancora Teodosic con due liberi, 50-55 al 30’. Continua l’inerzia casalinga anche nell’ultimo quarto, che comincia con un 7-0, per il vantaggio interno 57-55 (parziale 34-13). Un canestro e due liberi di Gamble riportano sopra Bologna 57-59. Craft pareggia, Julian fa 1 su 2, e Weems canestro da tre, 59-63. Segna Pascolo, poi due liberi di Julian e una tripla di Teodosic costringono Trento al timeout, 61-68. Un 4-0 di Trento per il 65-68. Teodosic, Gentile, Teodosic, Gentile, tutti da tre, 71-74 poi Milos sbaglia la tripla, ma segna su assist di Markovic, 71-76. Replica Pascolo, 73-76, Teodosic un solo libero, poi però ne mette altri due sul fallo subito a rimbalzo difensivo, 73-79. Mezzanotte da tre ma Teodosic realizza altri due personali, 76-81. Craft segna un solo libero, 77-81, poi Ricci su assist di Gamble, 77-83, vince la Virtus. Da 65 a 81 tutti punti di Milos, per lui 30 punti con 4 su 8 da due, 5 su 12 da tre e 7 su 8 ai liberi, 5 rimbalzi e 3 assist, 10 falli subiti, 34 di valutazione. Ottimo Gamble, 19 punti e 9 rimbalzi. Prima vittoria a Trento nella storia bianconera. Due stagioni fa la Virtus sprecò un più 18, questa volta ha vinto dopo essersi fatta rimontare un più 19. Virtus prima alla fine del girone d’andata. La grande sorpresa viene dall’esordio nel secondo girone di Eurocup, quattro squadre di cui solo due si qualificheranno. Stupore non tanto per il risultato ma per il modo in cui le V nere vengono spazzate via. A Belgrado si gioca nel palazzo intitolato ad Aleksandar Nikolic, indimenticato allenatore delle V nere a inizio anni ‘80, in panchina nella memorabile e sfortunata Coppa dei Campioni 1980/81. C’è gara solo nel primo quarto, nel quale Bologna fa registrare anche qualche effimero vantaggio, 4-7, 12-14, per poi chiuderlo sotto di tre punti, 26-23. Il secondo quarto comincia con un eloquente 9-0 e a metà gara il Partizan è già a più 20, 62-42, con grandi percentuali al tiro dei serbi . Il terzo quarto inizia bene per la Segafredo: un parziale di 0-9 chiuso da una tripla di Teodosic riporta i bolognesi a meno undici, 62-51, ma i padroni di casa rispondono con un 14-4 e per la squadra di Djordjevic è di nuovo notte fonda, 76-55 e il divario è il medesimo anche all’ultima sosta, 84-63. Senza storia l’ultimo quarto, finisce 99-81. Ezio Liporesi 16
Il Bologna F.C. 1909 visto da STAB MITCHELL DIJKS 17
La pagina del fisioterapista MASSAGGIO FISIOTERAPEUTICO Il massaggio serve davvero? Noi veniamo sempre etichettati come massaggiatori e c’è chi si offende e chi no; a me non da fastidio perché comunque il massaggio è una tecnica davvero tanto utile. Anche scientificamente è stato dimostrato che è molto efficace per risolvere tante pro- blematiche; ad esempio il classico mal di schiena, la classica lombalgia a cui risponde molto bene la massoterapia. Questo tipo di terapia ha delle risposte molto interessante perciò viene utilizzata abbastanza spesso per quanto riguarda queste situazioni pato- logiche. In particolare vorrei aprire una parentesi per quanto riguarda il massaggio nello sport. Si vede molto spesso che lo sportivo prima di una partita, prima di una gara si faccia massaggiare. Che effetto fa il massaggio pre-gara? Che effetto ha il massaggio post- gara? Soprattutto in quelle situazioni in cui si crea un po’ di sovraccarico muscolare, il classico DOMS, acido lattico di cui parleremo in un altro articolo. A livello scientifico nel massaggio pre-gara la componente importante è il rilassamento psicologico dell’atleta, ciò vuol dire che lo stress dell’atleta diminuisce e possa avere una performance migliore. Quindi non ha un effetto diretto sul microcircolo muscolare, non tanto perlomeno da po- ter giustificare un aumento di performance, ma un aumento della performance sarebbe definito dal fatto che l’atleta è più rilassato a livello personale e di stress psicologico. Quindi comunque il massaggio si può definire efficace per migliorare la performance di un atleta facendolo prima della gara. Un consiglio, che fornisco ai miei allievi di tiro- cinio, è sicuramente di effettuare comunque un massaggio abbastanza rapido, di non farlo durare troppo, altrimenti l’atleta tende a rilassarsi. In ogni caso un massaggio rapido energico fatto pre-gara può davvero dare dei risultati molto utili per migliorare la performance. Diverso invece è il massaggio che eseguiamo qualche giorno prima ad un atleta viene da me mi dice: “guarda ho una contrattura, mi sento questo muscolo un poco bloccato possiamo fare un massaggio?”. Certamente facciamo in modo che tra il giorno del massaggio e il giorno della gara pas- sino almeno due-tre giorni, o un po’ di più, se l’atleta non è molto preparato al punto di vista fisico, e magari se esegua per la prima volta l’attività. Poiché il massaggio, s’è fatto per sciogliere una contrattura, per risolvere delle proble- matiche in tensione muscolare, è abbastanza energico tanto che spesso può provocare dei dolori il giorno successivo. Dolori che poi vengono automaticamente riassorbiti, con cui il paziente sta molto me- glio nell’arco del secondo giorno permettendo quindi dopo due giorni di poter eseguire l’attività sportiva senza alcun dolore, e con una performance migliore poiché il muscolo è stato rilassato. Invece il massaggio post-gara può servire, quando i dolori dell’acido lattico e il DOMS provocano rigidità. Anche in questo caso la scienza ci conferma che il massaggio post- gara è molto utile, poiché favorisce la riduzione del dolore. Non tanto la riduzione della rigidità e della tensione dei micro danni muscolari che si creano dopo attività sportiva intensa ma riduce comunque la sensazione di dolore annessa a questo tipo di proble- matiche post esercizi. Quindi può permettere una migliore e più veloce soluzione del dolore e quindi il ritorno al benessere più rapido rispetto a non far nulla. dott. Maurizio Conti Fisioterapista Specialista in Terapia Manuale Osteopatica 18
LA PAGINA DEI SUPPORTERS ROSSOBLU Invitiamo i nostri lettori ad inviarci le proprie foto- grafie scattate sia allo stadio che in altre location. Il nostro indirizzo è: info@radiodigitale.net Denise, 25 anni, è la prima tifosa che ha inviato le proprie immagini. 19
COPPA ITALIA BASKET 2020 Le formazioni bolognesi, Virtus e Fortitudo, sono riuscite a qualificarsi alle Final Eight che si svolgeranno al palasport di Pesaro dal 13 al 16 febbraio. QUARTI DI FINALE - Giovedì 13 febbraio Segafredo Virtus Bologna–Umana Reyer Venezia si disputerà alle ore 20.45 con diretta Rai Sport HD – Eurosport 2 e Player QUARTI DI FINALE - Venerdì 14 febbraio Germani Basket Brescia–Pompea Fortitudo Bologna si disputerà alle ore 20.45 con diretta Rai Sport HD – Eurosport 2 e Player SEMIFINALE - Sabato 15 febbraio In caso di passaggio del turno la Virtus affronterebbe la vincente della gara Milano– Cremona. L’incontro si disputerà alle ore 18.00 con diretta Rai Sport HD – Eurosport 2 e Player. In caso di passaggio del turno la Fortitudo affronterebbe la vincente della gara Sassa- ri–Brindisi. L’incontro si disputerà alle ore 20.45 Rai Sport HD – Eurosport 2 e Eurosport Player. FINALE- Domenica 15 febbraio Le due vincenti si affronteranno alle 18.00 Rai Sport HD – Eurosport 2 e Eurosport Pla- yer. PALINSESTO RADIO DIGITALE Radio Digitale la radio di Bologna per Bologna Venerdì: Mercoledì: ore 10.00: Il Fisioterapista alla radio con il dottor Maurizo ore 10.00: Il Fisioterapista alla radio con il dottor Maurizo Conti (striscia) Conti (striscia) ore 11.00: Derby Around con Eros Albertazzi (replica) ore 11.00: Derby Around con Eros Albertazzi (replica) ore 19.30: SpettacOrlando con Orfeo Orlando (live) ore 21.00: Anteprima rossoblu Bologna con Andy & Bomber Giovedì: (live) ore 7.15: e a seguire Digital Music i grandi successi di RDB ore 19.00: Derby Around con Eros Albertazzi (striscia) Sabato: ore 19,30: Sal8 C.O.L. 3io con Lamberto Bertozzi, Orfeo ore 11.00: Derby Around con Eros Albertazzi (replica) Orlando conduce Chiara Quaquarelli Domenica: Tutti i giorni: ore 7.15: e a seguire Digital Music i grandi successi di RDB ore 7.00: Oroscopo - Meteo - Almanacco ore 11.00: Derby Around con Eros Albertazzi (replica) ore 8.00: Oroscopo - Meteo - Almanacco ore 9.00: Oroscopo - Meteo - Almanacco Lunedì: ore 7.15: e a seguire Disco Remember la musica disco hit ore 10.00: Il Fisioterapista alla radio con il dottor Maurizo anni ‘70’-80’ Conti (striscia) ore 10.15: Football Music con Luca Lazazzera (live) ore 17.30: Footbola con Simone Gamberini e la Redazione di Footbola.it (live) Martedì: ore 10.00: Report sulle Giovanili del Bologna F.C. con la Re- dazione di Tutto calcio giovanile (striscia) ore 11.00: Derby Around con Eros Albertazzi (replica) ore 21.00: Intervengo dal Dall’Ara con Andy & Bomber ascolta Radio Digitale su: (live) www.radiodigitale.net 20
COPPA ITALIA La programmazione 21
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