FELICITY MAGAZINE - ASSOCIAZIONE FELICITY
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FeliCity www.associazionefelicity - info.associazionefelicity@gail.com Realizzato dall’Associazione Culturale FeliCity magazine Intervista ad Alessandro Chiarini presidente Confad Anno 1 - Numero 1 - Maggio 2019 Intervista a Giorgio Matto Vicepresidente Federterme Al via FeliCity LAB: laboratori di sviluppo personale
2 Realizzato dall’Associazione Culturale FeliCity SOMMARIO Pagina 3 Editoriale Pagina 4 Quanto manca ad una legge sul riconoscimento del Caregiver Familiare? - Intervista ad Alessandro Chiarini Presidente Confad Pagina 6 10 modi per trovare l’equilibrio Pagina 8 Alle terme per il benessere e la cura - Intervista a Giorgio Matto Vicepresidente Federterme Pagina 10 FeliCity LAB: laboratori di sviluppo personale Pagina 12 Laboratorio di sviluppo personale “Come chiedere aiuto” Pagina 14 Associazione Felicity all'Università di Lugano Pagina 16 Un progetto per il Senior Co-Housing Intervista a Maurizio Lombi Presidente FeliCity Pagina 18 Recensione di “Divers-abilità; invenzioni per rendersi felici” di Lelio Bizzarri Anno 1 - Numero 1 - Maggio 2019 Associazione culturale FeliCity Via Lecco, 11 - 20124 - Milano info.associazionefelicity@gmail.com Phone +393483656454 https://www.associazionefelicity.com/ https://www.facebook.com/associazionefelicity/
3 Editoriale Con grande entusiasmo vi proponiamo questo primo numero di Felicity Magazine, che ha l'ambizione di diventare un appuntamento periodico di comunicazione sui temi della Cura e della Cultura. Ma a chi è diretto e proposto il nostro Magazine? È diretto a coloro che vogliono avere maggiore Il Caregiving Familiare rimarrà sempre un cura di sé e delle proprie Relazioni, ma anche a Focus importantissimo per il Magazine, ma noi chi vuole aprirsi ad altre visioni del vivere siamo consapevoli che la nostra proposta di insieme. E sarà aperto a chiunque voglia racco- Cura e Cultura interessa chiunque voglia fare ntare di come una soluzione, un servizio o una quel passo in più verso se stesso e verso gli consulenza, possa risolvere un problema del altri, per stare bene, stare meglio, trovare un nostro lettore. po' di benessere. Felicity Magazine è un prodotto di Associazione Il Magazine sarà quindi a fianco all'Associazi- Culturale Felicity. one in questo gratificante compito di “far sen- L'Associazione, costituita nel 2018, è promo- tire meglio le persone” dando spazio, con trice di un complesso di iniziative ideate da un interviste o interventi diretti, a chiunque sia in team di professionisti che hanno messo a fattor sintonia con i nostri principi e i nostri valori. comune diverse esperienze professionali: Ve li riassumiamo i nostri valori e i nostri princi- counseling, housing sociale, gestione delle pi: ogni persona “vale perché esiste” (G. Cec- risorse umane, formazione, caregiving e comu- chin); ogni persona è parte di un Sistema di nicazione. Relazioni; la rete delle Relazioni, tra persone e Il tema del Caregiving Familiare che trovate organizzazioni, è il patrimonio su cui vogliamo sviluppato in più articoli all'interno del Maga- lavorare; siamo per la consapevolezza e la zine, è attualmente uno dei progetti portanti conoscenza dei diritti, ma non per le rivendica- dell'attività dell'Associazione. Ma al contempo, zioni a priori; Cura e Cultura sono un binomio in virtù delle competenze sopracitate, le inscindibile, su cui è possibile costruire un proposte in tema di benessere si stanno mondo … un po' migliore. orientando anche al mondo dell'Abitare e delle Sergio Bissi Relazioni Sociali.
4 Realizzato dall’Associazione Culturale FeliCity Quanto manca a una legge sul riconoscimento del Caregiver Familiare? Lo abbiamo chiesto a Confad, nella figura del presidente Alessandro Chiari- ni: “Le istituzioni non sono né alleate, né antagoniste, devono ascoltare tutte le voci, anche le più disperate e agire. Le dichiarazioni d'intenti non bastano più.” Confad è l'associazione del 'Coordinamento Nazionale Famiglie di Disabili Gravi e Gravissimi'. L'Associazione ha lo scopo di offrire informazioni su legislazione, cure, agevolazioni, pratiche burocratiche e quant'altro possa essere utile alle famiglie in cui sia presente una persona gravemente disabile, così come è definita nella ex Legge 104/92 al III comma dell'articolo 3. Confad inoltre opera con attività di collegamento tra Istituzioni e famiglie con disabilità per l'emanazione di Leggi che guardino solo ed esclu- sivamente ai bisogni delle famiglie stesse, evitando la dispersione di risorse messe a Anno 1 - Numero 1 - Maggio 2019 disposizione dallo Stato per le situazioni di non autosufficienza. Abbiamo intervistato il neo presidente Confad, Alessandro Chiarini. Ci racconta l'iter che ha portato alla costituzione della XI Commissione del Senato per la definizione di un testo unico che sia sintesi dei Disegni di Legge presentati in tema di riconoscimento/tutela del Cargiver Famili- are. Quale è stato il contributo di Confad in questo percorso? Sa come stanno andando i lavori?
5 La definizione di un testo unico si è resa nec- essaria dal momento che sono stati preceden- temente presentati ben 7 proposte di legge in commissione: erano così veramente necessa- ri 7 ddl sull'argomento? Evidentemente no. Crediamo che sarebbe stato decisamente più utile e più rispondente alla necessità di realiz- zare rapidamente una legge nazionale sui Caregiver familiari un migliore coordinamento fra i membri della commissione, al fine di evitare questo "intasamento" che indubbia- mente sta dilatando i tempi di lavoro della commissione. In questo percorso Confad è intervenuto incontrando alcuni membri della commissione,e depositando una Memoria sugli elementi imprescindibili che devono essere oggetto del testo unificato. A quanto è Alessandro Chiarini - Presidente Confad dato sapere, la Commissione ristretta sta Confad ha un'esperienza ultradecennale su lavorando, anche se non sono pubblici i calen- questo tema. nel corso di questi anni abbiamo dari dei lavori della stessa. dato vita a manifestazioni pubbliche, flash Nella vostra Memoria del 14 novem- mob, convegni, incontri istituzionali, interviste bre 2018 alla Commissione del ed interventi in tv ed altri media, ed altre inizia- Senato, sollecitate la presa in carico tive. Ci muoveremo sempre nel solco di da parte della normativa di alcune queste iniziative, perché la nostra attenzione questioni importanti. Ci ricorda quali su quanto sta accadendo è massima. voglia- sono? mo una legge che finalmente dia risposte Nella nostra memoria abbiamo sottolineato i serie e concrete ai caregiver familiari, colpe- punti essenziali che devono essere la parte volmente dimenticati da troppo tempo. qualificante di questo testo unificato. Il rischio Nel nostro Gruppo di Auto-Mutuo-Aiu- è che, come si suol dire, la montagna partori- to su Facebook cerchiamo di non sca un topolino: la legge deve contemplare le incentivare un atteggiamento mera- adeguate coperture finanziarie per garantire mente rivendicativo nei confronti quei diritti scandalosamente negati da troppo delle Istituzioni. Crede sia corretto? tempo ai Caregiver familiari, ovvero il diritto Credo che l'atteggiamento più giusto sia una alla pensione, ad un'adeguata copertura assi- giusta via dimezzo. Nella nostra pagina FB con curativa per le malattie professionali, deve oltre 13 mila follower sono tantissimi i post trovare le giuste misure atte a favorire ove che esprimono un profondo disagio e grande possibile la conciliazione con l'attività lavorati- disperazione. Credo che la cosa migliore sia va, deve garantire il diritto al riposo, alla vacan- portare avanti le istanze nei confronti delle za assistenziale, in un'ottica che tenga la barra Istituzioni in modo equidistante, proprio come dritta sulla domiciliarità, dal momento che i cerchiamo di fare noi di Confad, ma la politica caregiver familiari costituiscono un significati- deve ascoltare anche le voci più disperate che vo risparmio per le casse dello stato, in quanto chiedono il riconoscimento completo e non accudendo il parente fra mura domestiche ne solo di facciata della figura del Caregiver. evitano l' istituzionalizzazione. Finora non è stato così e la mancanza di una Confad ha in essere o in previsione legge lo dimostra, per cui senza nessuna sud- attività e iniziative per supportare ditanza, ma con grande equilibrio giudichere- queste richieste? Quali canali posso- mo tutti i Governi per i loro comportamenti e no essere attivati per sensibilizzare non per le semplici dichiarazioni d'intenti. l'opinione pubblica? Sergio Bissi
6 10 modi per trovare l’equilibrio Realizzato dall’Associazione Culturale FeliCity Melissa Longshore, una madre Caregiver statunitense di due gemelli affetti da cerebrolesione, ha ideato un decalogo per aiutarsi a stare in continuo equilibrio. L'equilibrio personale, afferma Longshore, è come andare in bicicletta: si perde e si ritrova, non è mai in una posizione fissa, è fluido e ci costringe ad aggiustare sempre la posizione. L'equilibrio per una/un Care- giver Familiare significa spesso essere sul filo del rasoio, sentire tutto il peso del mondo sulle spalle, trovando però al contempo i mezzi per “creare movimento”. Per mantenersi in equilibrio. Il suo decalogo può essere un buon punto di partenza. 1 - Fermati per un momento per 'fare una cosa' tua, per te. Un bagno caldo, Ti senti sopraffatto. Sei in piedi (lavoro e/o Care- una trasmissione televisiva che ti piace, un giving) dalle 7.00 alle 23.00. Domani c'è da caffè al bar sotto casa, una telefonata all'amico. andare a un'altra terapia. Ma non ne hai voglia. 3 - Fai uno sforzo consapevole per sta- “Ma se poi ne patisce la mancanza?”, già ti bilire canali di comunicazione con senti in colpa. Ti assicuro, scrive Longshore, tutta la famiglia che non succederà niente per una volta, ti assi- Tutti nella tua famiglia hanno valore e le singole curo che se ti prendi solo un giorno non stai esigenze sono importanti. Se stabilisci un perdendo tempo, ma stai investendo su te canale di comunicazione, ci sarà una chiave per stesso, stai effettuando una prima operazione connettersi, per fare squadra. Pianifica di 'centramento', stai facendo dei tuoi bisogni momenti di comunicazione con ciascun Anno 1 - Numero 1 - Maggio 2019 una legittima priorità. membro, pianificate di condividere una piccola 2 - Nel 'secchio' della tua giornata devi esperienza avvenuta fuori dalle mura dome- mettere qualcosa di tuo stiche. Si scoprono cose interessanti e utili. Il 'secchio' della giornata dei Caregiver si riem- 4 - Stabilisci i confini con i familiari e pie da solo di tutte le incombenze H24. E' indi- gli amici. spensabile, sottolinea Melissa, che tra tutte le Non aver mai paura di dire no. Tra tutte le cose cose che lo vanno a riempire ce ne sia sempre che fai, potresti non essere in grado di diven- una tutta tua, cioè ti devi prendere del tempo tare la mamma 'cupcake' della scuola o di ade-
7 rire alla serata con gli amici. Dire “no grazie” consentono di ridimensionare un po' tutto. può essere un po' doloroso, ma prima di tutto E' un po' come il giocoliere che lancia in aria i aiuta a selezionare le persone (se tornano a suoi birilli: non perde di vista quelli che sono in cercarti sono di valore), ma soprattutto fa capire volo, ma si concencentra su quelli da afferrare e al mondo che ci sono limiti e confini che da rilanciare. Iperfocalizzarsi su un unico birillo devono essere rispettati per entrare in rela- gli impedirebbe di far volare e ruotare gli altri. zione con te. 8 - Prova a fare il tuo “journal” 5 - Ricorda che la felicità è anche una Molte persone trovano utile il “journaling”, scelta cosa molto diversa da un blog. Il journaling è Melissa scrive: “In quanto tale, potresti dover una cosa intima, che non si condivide: bastano lavorare su di essa. Io suono musica motivazio- un quaderno e una penna. Nel tuo journal, oltre nale per entrare nel giusto stato d'animo, scrivo a scrivere di come ti senti, potresti provare a frasi ispiratrici, leggo libri su persone che hanno orientare i tuoi obiettivi a darti una direzione, affrontato avversità e superato ostacoli, tengo mettere degli indicatori di progresso della tua un diario, cerco di camminare. Altre persone crescita emotiva e personale, concentrare dipingono, fanno parole crociate, lavorano a meglio le energie. maglia: ci sono così tante cose che puoi fare in 9 - Crea un'impalcatura alla tua esis- pochi minuti preziosi che possono riscaldare la tenza e trova sistemi di supporto tua giornata”. Trova gruppi, anche virtuali, in cui puoi confron- 6 - Una attività 'spirituale' può essere tarti e sfogarti con persone che affrontano molto utile sfide simili alla tua, che “camminano nel tuo Melissa Longshore scrive che quando è sopraf- cammino”. Ci si solleva l'un con l'altro nei fatta si concentra sulla preghiera. Ma da buona momenti difficili e si festeggiano le pietre statunitense pragmatica afferma che qualun- miliari nostre e dei nostri assistiti. “It takes a que sistema che ci faccia connettere con il village. Find yours”. nostro 'Animus' è utile allo scopo, dalla medi- 10 - Sii gentile con te stesso tazione allo yoga, dalla respirazione profonda Scrive Melissa: “Penso che i Caregiver siano alla mindfulness. In questo modo, afferma, si più critici verso se stessi rispetto a qualsiasi crea un occhio nell'uragano dove poter cam- altra persona. Ci confrontiamo con standard minare un po' tranquilli, concentrati sui prossimi molto elevati e dimentichiamo che camminia- passi da fare. mo sul filo del rasoio. Le cose a quell'altezza 7 - Sii giocoliere: non iper-focalizzarti sono precarie. La sopravvivenza a quell'altezza su un solo aspetto della vita è un risultato di proporzioni epiche”. Un approccio e un'attenzione equilibrati su A volte pensiamo di non fare abbastanza di non gestire tutto in un perfetto meccanismo, se non, peggio ancora, ci confrontiamo con altri Caregiver che sembrano sempre più motivati ed efficienti. “Ricordati, conclude Longshore, che non correre in avanti potrebbe non essere sempre ne- gativo e che quando scivoli giù puoi semplicemente pren- derti in braccio e arrampicati di nuovo lungo quella corda tesa”. Con dolcezza e amore per te stesso. Testo orginale: https://complexchild.org/articles/2018-articles/october/10-ways-to-find-balance/
8 Realizzato dall’Associazione Culturale FeliCity Alle Terme per il benessere e la cura L'ambiente termale non è un ospedale, ma un centro di accoglienza dolce e famigliare in cui l'impronta sanitaria è proposta in modo lieve e personalizzato Giorgio Matto è Vicepresidente della Federazione e Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori Termali di Federterme, nonché Ammini- stratore Unico di Terme di Rivanazzano in provincia di Pavia. E' con lui che abbiamo approfondito il tema dei benefici e delle opportunità che il sistema termale italiano può offrire in un'ottica di cura e benessere personale, quindi sia da un punto di vista terapeutico che per un mi- glioramento dello stato generale della persona. “La prima cosa che dobbiamo chiarire, afferma Giorgio Matto, è che non bisogna fare confusione tra quello che è il mondo termale terapeutico, rappresentato appunto dagli associati a Federterme, e il mondo delle SPA, i centri benessere ed estetici. Molte delle nostre terme terapeutiche affiancano alle strutture di 'cura' centri spa, ma non bisogna dimenticare che le spa non sono obbligate per legge ad avere personale sanitario spe- cializzato, come invece è prescritto per i centri termali terapeutici”. A definire il tutto c'è Anno 1 - Numero 1 - Maggio 2019 una legge, la 323 del 2000, che indica gli elementi per potersi fregiare della denominazi- one Terme: il problema che è 20 anni che si aspettano le norme attuative, come ad esempio le sanzioni per chi si attribuisce lo status di 'terme' senza averne diritto. Molte patologie croniche possono essere curate con le acque termali a scopo terapeuti- co. Sono soprattutto anziani e bambini che beneficiano di questo tipo di cure: “Ormai, sottolinea il Vicepresidente della Federazione, pur essendo inseriti in strut- ture storiche di pregio, ville e hotel dell'epoca in cui si poteva parlare di ter- malismo d'élite, tutti i centri sono dotati di tutte le caratteristiche di accessi-
9 Per le persone anziane le terme rappresen- Ricerca Scientifica Termale, costituita tano qualcosa di più di un semplice mo- dalla Federazione, è un'istituzione indipen- mento di cura. Con le iniziative per incenti- dente specificamente dedicata alla pro- vare l'affluenza nelle strutture termali, agli mozione della ricerca nel campo della me- anziani sono proposte attività che sono dicina termale. Attiva dal 2003 promuove propedeutiche anche a alleviare il senso di un approccio razionale e moderno di ricer- solitudine, ad aumentarne l'autostima e ca di base e applicata sulle terapie termali l'indipendenza rispetto alla cura di se, avvalendosi di tutte le tecniche biomedi- perché “l'ambiente termale, sottolinea che di indagine. Matto, non è un ospedale, ma un centro di Sergio Bissi accoglienza dolce e famigliare in cui l'im- pronta sanitaria è proposta in modo dolce e personalizzato”. Anche per il 2019 tornano gli eventi Nel corso degli ultimi anni inoltre, grazie a di “Terme aperte” contributi di Enti e associazioni, è stato Le iniziative di “Terme Aperte” possibile organizzare percorsi di cura per quest'anno hanno un significato par- disabili accompagnati dalle proprie fami- ticolare perché sono dedicati al Cen- glie. Nel 2018 e anche quest'anno, ad tenario di Federterme, fondata a esempio, il Rotary ha finanziato le cure per Roma nel 1919. Da maggio a novem- 100 persone disabili che vengono accom- bre si prevedono eventi, visite ed pagnate da volontari ai percorsi di cura esperienze, di libero accesso, offerti mentre gli accompagnatori possono usu- fruire dei centri benessere, le Spa, adia- gratuitamente dalle terme associate centi ai centri termali. al sistema Federterme/Confindustria. “A livello di Federazione, sottolinea “Federterme ripropone l’iniziativa Giorgio Matto, stiamo lavorando per 'Terme aperte' - scrive in una nota di un generale ripensamento del presentazione dell'iniziativa Costan- mondo termale a maggior tutela zo Jannotti Pecci, presidente di Fed- delle persone che fruiscono delle erterme Confindustria - per corris- terapie, sempre seguiti da personale pondere all’interesse e al gradimen- medico che risponde alla Direzione to dimostrato da quanti, negli ultimi sanitaria della struttura. I benefici 10 anni a partire dal 2009, si sono terapeutici e la loro efficacia nella cura avvicinati alle terme per conoscerle delle patologie sono assodati non solo da anche tramite gli eventi da queste un punto di vista storico: se i Greci furono tra i primi a conoscere ed apprezzare le organizzati, con la presenza e l’assis- acque termali, i Romani esaltarono questo tenza del personale sanitario delle strumento di cura e di relax con le Ther- terme. Gli eventi di 'Terme aperte mae pubbliche. Il 'termalismo sociale' del 2019 per il Centenario di Federterme' dopoguerra ha riconosciuto definitiva- si propongono di essere sia una mente l'efficacia scientifica delle acque nuova e preziosa occasione di cono- termali con l'inserimento nel Sistema Sani- scenza e di riflessione sui benefici tario Nazionale e nei LEA, i livelli essenziali delle acque termali e delle terme, sul di assistenza”. benessere ed il turismo termale, per Gli studi clinici e le ricerche scientifiche la salute e per la crescita economi- sono finanziati direttamente anche da Fe- co-sociale dei territori”. derterme: il FORST, Fondazione per la
10 FeliCity LAB: laboratori di sviluppo personale Laboratori di gruppo o con un percorso individuale, specifici per le esigenze e le problematiche dei Caregiver, per acquisire nuovi punti di vista, svilup- pare risorse e resilienza, trovare strategie e soluzioni. Per agevolare la partecipazione dei Caregiver, abbiamo sviluppato tutti i nostri laboratori con modalità on-line in aula virtuale. I laboratori, di due o quattro sessioni, anche nella modalità virtuale ricreano lo sviluppo e l'atmosfera "dal vivo", ma rispettando l'esigenza del Caregiver di organizzarsi in base alla propria disponibilità di tempo: ogni settimana verrà pubblicato un modulo, che poi sarà esplorato, sia con semplici "compiti" individuali che con dirette interat- tive con la Tutor e il gruppo. Realizzato dall’Associazione Culturale FeliCity Come chiedere aiuto Kit di sopravvivenza per Caregiver I Caregiver segnalano di avere bisogno di Quando si diventa Caregiver, cioè persone che “aiuto” ma di non riuscire a riceverlo in modo si prendono cura di un familiare con disabilità o adeguato da Istituzioni, amici o familiari. Ma malattia, si corre il rischio di trascurare la nostra sappiamo chiedere aiuto in modo corretto? In salute, la nostra vita relazionale e professionale, Anno 1 - Numero 1 - Maggio 2019 questo LAB acquisiremo alcuni strumenti per per dedicarci in modo totalizzante all’attività di chiedere aiuto in modo efficace, partiremo da cura, spesso senza adeguati supporti assisten- una mappatura della nostra realtà, del nostro ziali. Questo laboratorio in due moduli offre un atteggiamento, dei nostri bisogni e obiettivi e piccolo “kit di sopravvivenza” per iniziare ad arriveremo a individuare modalità, destinatari e orientarsi nel ruolo complesso del Caregiver: contenuti per formulare più efficacemente la nel primo modulo esploreremo l’aspetto perso- nostra richiesta, con maggior consapevolezza nale-relazionale della cura di sé, nel secondo personale e relazionale. l’aspetto legislativo e dei diritti.
11 Elogio della fragilità Scrittura autobiografica: il viaggio Il laboratorio parte da un’esperienza di fragilità - dell’Eroe la disabilità gravissima - che, da evento trauma- Utilizzeremo la scrittura come strumento tico e distruttivo, diventa risorsa e occasione di potente e prezioso per “mettere ordine” e profondità, di resilienza. Questo LAB permette scoprire nuovi significati nelle principali espe- di esplorare tutte la fragilità, nostra, del sistema rienze e fasi della nostra vita, anche quelle dolo- di relazioni e della persona con disabilità, per rose legate alla disabilità e alla fragilità. Ispiran- trovare risorse ancora attive e forse inaspet- doci e facendoci guidare dall’archetipo del tate. La Fragilità è una sfida, complessa, ma “Viaggio dell’Eroe”, tracceremo un percorso può offrire punti di vista di rara bellezza e occa- narrativo-esistenziale, per scoprire il lato sioni di crescita personale e relazionale. “epico” presente in ogni vita, per aprirci a punti di vista differenti sulla nostra storia, per com- prendere, per lasciar andare ed evolverci. Il progetto professionale, parte del pro- getto di vita La Casa a Colori: check-up della mia Non siamo solo Caregiver, siamo anche lavora- vita tori e professionisti: spesso è difficile conciliare Utilizzando le metafora della casa realizzeremo i ruoli. Che importanza ha per noi la profes- uno strumento simbolico, ideato da Elena sione? Quanto influisce il contesto familiare e il Malagoli, che permette di “scattare la fotogra- Caregiving sul nostro “sé professionale”? Il fia” dell’insieme della nostra vita, una sorta di lavoro che svolgiamo cosa esprime di noi? E’ “check-up esistenziale” per fare il punto sulle solo bisogno economico o anche aspirazione? nostre relazioni, attività, obiettivi e valori, e sulle Durante il LAB utilizzeremo strumenti come il connessioni che intercorrono fra questi ambiti. Genogramma familiare e professionale, per La “Casa a Colori” mette in luce i nodi critici, le focalizzare aspetti spesso inesplorati, per con- fonti di difficoltà, ma anche e soprattutto le fermare o riformulare il nostro progetto profes- risorse e le strategie che possiamo attivare per sionale, considerandolo come un tassello all’in- generare resilienza e cambiamento nella nostra terno di un più ampio progetto di vita. vita. Il percorso di accettazione Illogica allegria: una canzone per ascol- Lavoreremo sul concetto di “Accettazione”, tarsi utilizzando testi letterari, i simboli archetipi dei “L’Illogica allegria” è una bellissima canzone Tarocchi di Marsiglia, metafore e narrazioni. del grande Giorgio Gaber, che ascolteremo ed L’accettazione di un evento che ha irreversibil- esploreremo per ascoltare un po’ di più anche mente cambiato la nostra vita, come ad esem- noi stessi. Lavoreremo per trovare piccole-gran- pio la disabilità o la malattia di un familiare, è un di risorse di allegria e di resilienza nel nostro percorso che, seppur difficile e doloroso, può “qui e ora”, risorse che possiamo sorprenden- portarci alla “vittoria delle vittorie”: quella di temente scoprire anche in una vita complessa e una ri-nascita. faticosa come quella dei Caregiver.
12 Realizzato dall’Associazione Culturale FeliCity Laboratorio di sviluppo personale “Come chiedere aiuto” I Caregiver Familiari segnalano spesso di avere bisogno di “aiuto” ma di non riuscire a riceverlo in modo sufficiente o adeguato da Istituzioni, amici o familiari. Questo aumenta il senso di stanchezza, di frustrazione e di soli- tudine, aggravando una situazione personale e familiare complessa. Ma sappiamo chiedere aiuto in modo corretto? In realtà chiedere-aiuto è un percorso tutt’altro amo ideato un laboratorio di sviluppo per- che semplice. sonale in quattro moduli, che può aiutare Ho notato che spesso i Caregiver (e non solo i Caregiver a formulare le richieste in loro, capita a molti di noi) non formulano ri- modo corretto, utilizzando un approccio “strategico” e soprattutto personalizza- chieste chiare, esprimono più che altro la sper- to, perché ogni persona e ogni sistema famili- anza o l’aspettativa di essere aiutati, spesso are e relazionale ha specifiche caratteristiche e senza nemmeno parlarne apertamente, perché necessità, come ha specifiche difficoltà e si augurano che l’offerta di aiuto arrivi dagli altri risorse. Un percorso che parte da una miglior in modo spontaneo. consapevolezza nell’uso dei termini (esempio: “Chiedere aiuto” è vissuto a volte come un atto che differenza c’è tra il termine aiutare ed mortificante, associato ad atteggiamenti vitti- essere utile? Che differenza c’è tra il chiedere mistici o pietistici, se non addirittura al timore di aiuto e l’esigere dei diritti?) e si sviluppa con la innescare una dipendenza o di subire poi dei Anno 1 - Numero 1 - Maggio 2019 mappatura della realtà sistemica del Caregiver - “ricatti affettivi”. E quindi si resta in silenzio o da esplorare anche con l’uso di disegni e colori sifanno richieste confuse e allusive, sperando - e con la corretta identificazione dei destinatari che l’aiuto arrivi comunque, in modo spontaneo della richiesta, in base alle loro caratteristiche e ed efficace. reali possibilità. Si arriva quindi alla definizione Ovviamente il più delle volte questo “miracolo” dei bisogni del caregiver, da tradurre poi in non accade e ci si ritrova sempre più stanchi, specifici obiettivi chiari e “misurabili”, da rag- delusi e soli. Ma chiedere aiuto in modo più giungere con strategie personalizzate, efficace si può imparare, per questo abbi- sostenibili e funzionali nello specifico sistema
13 di relazioni. volentieri per lei e la sua famiglia il menù dell’in- Due piccoli esempi, che prendiamo dall’ultimo tera settimana, che poi verrà surgelato, così laboratorio svolto, di come sia possibile assu- potrà avere i pasti già pronti e non preoccuparsi mere punti di vista differenti su questo tema e più per l’incombenza della cucina. La soluzione attivare strategie utili: può essere soddisfacente per entrambi, con- 1) madre caregiver di un figlio non autosuffi- sente un concreto alleggerimento della fatica e ciente ad alta necessità assistenziale con un permette un recupero della relazione familiare che si rifiuta di sostituirla anche solo 2) genitore caregiver che comprende come per un paio di ore nell’assistenza, per consentir- alcune richieste non rientrino nell’ambito dell’ le un po’ di tempo libero. Effetti: delusione, “aiuto” ma dei diritti delle persone con disabi- senso di fatica schiacciante, relazione fra i due lità, stabilisce quindi di poter rivolgere alcune che si incrina. Con il laboratorio la madre care- richieste ai servizi socio-assistenziali, che nel giver comprende di dover formulare un altro laboratorio ha individuato come soggetti colla- tipo di richiesta a questa persona: il familiare è borativi e affidabili, verso cui nutre un senti- un ottimo cuoco e ama cucinare, può cucinare . mento di fiducia. Migliorare la nostra capacità di chiedere aiuto è possibile, il beneficio non è solo quello di un alleggerimento concreto degli impegni e della fatica, ma soprattutto di una miglior tenuta delle nostre relazioni significative, per sen- tirsi un po’ meno stanchi e soprattutto meno soli. Elena Malagoli Gruppo di mutuo-aiuto “FeliCity Caregiver” su Facebook E’ attivo dallo scorso gennaio su Facebook il gruppo chiuso @FeliCity Caregiver, da noi quotidianamente moderato, destinato ai soli Caregiver familiari. Uno spazio gratuito, riservato e protetto, dove potersi confrontare e soste- nere, dove condividere fatiche ma anche e soprattutto buone prassi, risorse ed esperienze, meglio se con con un pizzico di ottimismo e di alle- gria. Se sei un Caregiver familiare, se credi nel valore della condivisione e delle relazioni, unisciti a noi: fai la tua domanda di iscrizione al gruppo Face- book @FeliCityCaregiver, rispondi alle tre domande di ingresso e…sarai
14 Realizzato dall’Associazione Culturale FeliCity Associazione Felicity all'Università di Lugano Lo scorso aprile, per il quarto anno consecutivo, siamo stati invitati da Supsi (Scuola Universitaria Professionale delle Svizzera Italiana) di Lugano, per parlare di cura, disabilità e Caregiving agli studenti dei corsi di laurea in 'Cure infermieristiche, Fisioterapia e Ergoterapia'. Il nostro orientamento teorico e punto di vista professionisti della salute. privilegiato nell’affrontare questi temi, è quello Nel nostro lavoro con i caregiver frequente- “sistemico”, che considera cioè l’individuo, mente emerge il tema della centralità che con le sue difficoltà e le sue risorse, non come questi professionisti (medici, infermieri, singolo ma all’interno del suo sistema di rela- fisioterapisti, ecc) hanno non solo per il pa- zioni. Nel nostro intervento “Elogio della ziente ma per tutta la famiglia. I rapporti Fragilità, un’altra-visione dell’handicap” abbia- certamente a volte possono essere mo proposto una visione sistemica della critici ma ciò che più emerge è soprat- Anno 1 - Numero 1 - Maggio 2019 disabilità: anche le persone con disabilità tutto la grande ammirazione e gratitu- gravissima sia a livello motorio che cognitivo, dine per il lavoro che svolgono in possono essere soggetti attivi e fondamentali favore del paziente e, conseguente- nel co-costruire sistemi di relazioni positive e mente, per la famiglia. Sono figure generative. spesso percepite come significative e vicine, Sono persone che possono co-costruire in un nostro recente Laboratorio diversi care- sistemi familiari ma anche sistemi allargati, giver li hanno graficamente rappresentati all’interno dei quali spesso sono inclusi diversi come vicini al nucleo più intimo della famiglia
15 Elena Malagoli Figura 2 (nell’immagine 1 le infermiere sono disegnate siva ed empatica. Analogamente, sul versante vicine al Caregiver, subito dopo il partner, il più specificatamente sanitario, i caregiver colore assegnato è il rosso, a simboleggiare desiderano una “presa in carico” reale, cioè un rapporto “acceso” e intenso; nella seconda non parcellizzata tra diversi specialisti ma che immagine le “terapiste” sono prossime e il davvero metta in “rete” le diverse professio- colore assegnato è l’azzurro, per la serenità e nalità, a tutela del paziente e della stessa fami- l’aiuto che portano al caregiver; rappresentazi- glia. oni simili sono state fatte per figure profes- Essere parte di sistemi umani, le relazioni, la sionali come medici, pediatri, fisioterapisti, comunicazione, la rete: la cura è anche (a tratti ecc) soprattutto) questo. La richiesta da parte dei caregiver è spesso Un sentito ringraziamento a Supsi per l’ospita- rivolta non tanto alla professionalità ma alla lità e l’attenzione che da anni riserva al nostro relazione, perché è molto sentita l’esigenza di lavoro. una modalità comunicativa più attenta, inclu- Elena Malagoli Figura 1
16 Realizzato dall’Associazione Culturale FeliCity Un progetto per il Senior Co-Housing Felicity propone un co-housing che vuole far sentire gli anziani sempre e comunque 'a casa propria', che non modifichi ritmi, tempi e routine e che prevenga solitudine e depressione, in un contesto protetto. Maurizio Lombi, Presidente dell'Associazione Quali sono i temi comuni di questi Culturale Felicity, è responsabile del progetto nuovi modi di abitare? 'Felicity Co-Housing', che è stato recente- In generale anche i grossi investitori inter- mente presentato presso Legacoop Lombar- nazionali stanno guardando con attenzione dia, Dipartimento housing e servizi all’abitare. ad un nuovo approccio al real estate residen- Il progetto nasce sull'onda dei profondi cam- ziale, ponendo l’attenzione su alcuni temi in biamenti che stanno investendo il Real Estate particolare: la qualità medio alta dell’offerta nel settore residenziale che vede nascere abitativa da un punto di vista edilizio, con nuove forme di abitare, a cominciare dall’affit- alloggi ristrutturati, impianti efficienti, arredi Anno 1 - Numero 1 - Maggio 2019 to temporaneo, lo short rentals, l'ospitality, il di qualità e funzionali; un'offerta di servizi co-housing e il co-living organizzato, ecc. Tutte connessi alla residenza in funzione dell’uten- nuove formule che trovano nella tecnologia un za, come servizi collettivi, domotica, servizi supporto fondamentale, perché oltre ad assistenziali, servizi ricreativi, sharing in gen- aiutare nella fase di promozione, aiuta a map- erale; e la creazione di comunità, come com- pare esigenze, bisogni e abitudini, così da indi- munity web, momenti di incontro e scambio viduare un'offerta di servizi che diventano il su interessi e bisogni specifici. vero valore aggiunto dell'offerta locativa.
17 Come si inserisce in questo contesto il progetto Felicity Co-Housing? Accanto allo short rent di qualità, che cresce principalmente nelle città a vocazione turisti- ca, cresce il co-living organizzato, oggi mirato principalmente ad un’utenza di studenti fuori sede e giovani lavoratori. C'è però un poten- ziale mercato del co-living totalmente scoper- to che può essere attivato da una proposta fortemente innovativa ad alto contenuto professionale. E' il 'Senior co-living', che affronta il tema dell’aiuto all’anziano autosuf- ficiente restituendo allo stesso un’opportu- nità di miglioramento della propria vita anche e soprattutto rispetto al tema della socializ- Maurizio Lombi zazione e del mantenimento di un ruolo attivo nella società. Co-housing” e contribuire al contenimento Anziani significa persone che hanno dei costi per i singoli locatari. Il Senior bisogno di servizi professionali e di Co-Housing FeliCity nasce per offrire soluzi- 'cura' del benessere … oni abitative nella stessa zona e quartiere FeliCity ha costruito un progetto che si inser- dove le persone hanno già vissuto e hanno irà nella rete di servizi già presente, penso ad una solida rete sociale. Ogni residente dovrà esempio a WeMi, il portale dei servizi domi- avere la possibilità di mantenere rapporti e ciliari promosso dal Comune di Milano, come scambi sociali con le figure vicine. La retta a facilitatore nella creazione di aggregazioni tra copertura dei costi del co-housing varierà anziani, promuovendo la costituzione di una soprattutto in funzione del canone di affitto cooperativa di utenti interessati a condividere dell’immobile e in funzione del livello di spazi e servizi di qualità. In particolare FeliCity servizio richiesto dai singoli nuclei. In una si propone di aggregare 4 anziani autosuffici- simulazione proposta a Lega Coop abbiamo enti, ricercando un immobile adatto in cui stimato che il costo procapite 'all inclusive' andare ad abitare, individuando il personale (adeguamento immobile, affitto, spese fisse, necessario per il presidio e l’erogazione dei servizi, gestione amministrativa e quant'altro) servizi necessari (h24), fornendo tutte le per un appartamento in una zona semicen- assistenze amministrative, proponendo labo- trale di Milano sarà compreso tra 1.800 e ratori e corsi di formazione per il personale 2.000 euro al mese. impiegato e per i residenti, dirigendo la picco- Quale supporto potrà dare la tecnolo- la struttura sia in fase di startup che succes- gia allo sviluppo del progetto? sivamente, preoccupandosi anche di garan- Motore del progetto sarà un portale web. La tire il turnover della residenza. Soprattutto pagina principale avrà le caratteristiche di un nella fase di costituzione del nucleo residen- magazine, con una vera propria redazione che ziale, sono previsti interventi di counseling svilupperà un progetto editoriale legato al sistemico relazionale per creare e rafforzare tema della cura, con un focus particolare sui la micro comunità costituenda. caregivers e sugli anziani. Il nostro progetto Quindi l'idea è di fornire un'alternati- prevede che in ogni casa venga messo a va alle Residenze per anziani. Ma i disposizione un pc/dispositivo, che, oltre ad costi? essere una sorta di centro di controllo della L’obiettivo è di costruire partnership con sog- domotica, sarà un punto di contatto e relazi- one con l’esterno, il punto di accesso ad una getti presenti sul territorio che potranno dare community organizzata in cui vengono messi slancio allo sviluppo capillare di “FeliCity in circolo sapere ed esperienze. Sergio Bissi
18 Realizzato dall’Associazione Culturale FeliCity Anno 1 - Numero 1 - Maggio 2019 Persona disabile e Caregiver Familiare: liberi tutti Lo psicoterapeuta Lelio Bizzarri propone un complesso di strategie che pos- sono da una parte aiutare la persona disabile a trovare una propria autono- mia e realizzazione, dall'altra aiutare il Caregiver familiare a stare meglio con se stesso e con il suo compito di 'cura'.
19 anche gravissima) è, come ogni altro, una “persona che possiede risorse e potenzialità per incrementare sempre più il suo livello di autonomia, integrità e autorealizzazione”. L'autore ci richiama (noi caregiver, operatori e terapeuti) al fatto che è “importante che l'aiu- to venga sempre offerto senza dare per scontato che il paziente lo accetti: altresì ci ricorda che “la qualità della vita di ognuno di noi è intrinsecamente legata al benessere, alla soddisfazione delle persone che ci circondano”. Lelio Bizzarri sottolinea che ogni per- sona ha il diritto di confrontarsi con la propria vita dando fondo alle pro- Lelio Bizzarri prie risorse per toccare il limite fisico al di là del quale non è proprio possi- Il volume di Lelio Bizzarri è una finestra aperta bile arrivare: è quindi indispensabile che si sulla disabilità. Ma non è una finestra che fa attivino percorsi rivolti all'Empowerment, luce sul mondo della disabilità, piuttosto è una cioè a trovare formule e strategie per render- finestra che permette di guardare dentro casa si autonomi. della disabilità. Come quando si cammina per L'autore sostiene che lo sviluppo di una le strade delle città del Nord Europa e si osser- progettualità a lungo termine è fondamentale va la vita che scorre dentro quegli apparta- per motivare tutte le parti in causa al fine di menti senza tende, dove tutto si palesa, nella giungere al più presto ad una consapevolez- sua semplicità, nelle sue dinamiche, nei za, seppur amara, che la “persona disabile è suoi gesti, nelle relazioni di quelle famiglie tale e non ha bisogno di compiere imprese sconosciute. Che poi, nella media, sono le straordinarie per conquistarsi l'amore e la nostre stesse vite, ma osservarle da fuori apre stima degli altri, per avere il diritto di stare al a nuove visioni e considerazioni. mondo. Questo risulta essere assai rilas- Il volume di Bizzarri, semplice e sante e liberatorio, perché finalmente sdoga- veloce da leggere, ma al contempo na la persona dall'incombente peso di dover denso di significati profondi e spesso riscattare se stesso e le sue caratteristiche violenti, permette così, a noi Caregiv- fisiche, dandogli finalmente la possibilità di er, di osservare la vita della persona perseguire i suoi interessi, i suoi desideri reali disabile … indipendentemente da noi e fare le proprie scelte in virtù di essi”. Scelte che lo accudiamo, nel suo essere qualcosa in tema di cura, scelte in tema di affettività, di diverso da noi e dalla cura, nel suo essere scelte in tema di sessualità, di lavoro, di in-dipendente, nella sua ricerca di realizzazi- studio, di relazioni, di sperimentazione, di one e autodeterminazione. vita. L'inno alla vita che il volume lancia, diventa “Divers-abilità: invenzioni per rendersi felici” così un inno all'indipendenza degli stessi care- è una lettura importante per chi vive la vita giver rispetto ai loro 'assistiti'. Lo sforzo che del caregiver familiare, per gli operatori e i l'autore fa, attraversando diversi ambiti di terapeuti, proprio perché aiuta a prendere un relazione e interazione, è quello di chiarire una po' di distanze dalla persona curata/cli- volta per tutte, a terapeuti, operatori, ma ente/paziente, e aiuta a non considerarlo soprattutto genitori e Caregiver, che la perso- 'patologico' nella sua complessità. na 'diversamente abile' (il volume di Bizzarri si Sergio Bissi concentra soprattutto sulla disabilità motoria,
20 NON DIMENTICATE: 11 LUGLIO 2019 UN NUOVO NUMERO DI FeliCity Realizzato dall’Associazione Culturale FeliCity magazine Anno 1 - Numero 1 - Maggio 2019 Associazione culturale FeliCity Via Lecco, 11 - 20124 - Milano info.associazionefelicity@gmail.com Phone +393483656454 https://www.associazionefelicity.com/ https://www.facebook.com/associazionefelicity/
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