Star Wars: l'ascesa di Skywalker - recensione con spoiler dell'ultimo episodio di una saga ormai avvolta dal mito - Il Discorso

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Star Wars: l'ascesa di Skywalker - recensione con spoiler dell'ultimo episodio di una saga ormai avvolta dal mito - Il Discorso
Star   Wars:   l’ascesa    di
Skywalker – recensione con
spoiler dell’ultimo episodio
di una saga ormai avvolta dal
mito
Che dire. Fare meglio del precedente, meno che mediocre, Gli
Ultimi Jedi non sarebbe stato difficile, ma J. J. Abrams
doveva chiudere l’intera saga di Star Wars. Confrontarsi con
un mito è un compito improbo. Tra l’altro, vista la quantità
di personaggi e di intrecci narrativi messi in scena nei
precedenti episodi, bisognava rispondere a troppe domande nel
tempo concesso a una singola pellicola.

In effetti seguire questo film, senza avere bene presente in
mente tutti quelli precedenti, è una sfida persa in partenza.
A meno che lo spettatore non abbia un manuale di pronta
consultazione sotto mano. Sempre che uno non decida di
spegnere la parte raziocinante del cervello e di lasciarsi
trasportare dal flusso narrativo in modalità brain off.

Perché gli effetti visivi sono molto coinvolgenti (e ci
mancherebbe altro che non lo siano) e il ritmo della storia è
molto sostenuto, vista la quantità di capitoli da chiudere.
Cosa che magari va bene per chi va al cinema per distrarsi e
basta, ma forse non è entusiasmante per chi invece vuole
immergersi in una storia, e non in un videogioco. Come sempre,
è una questione di punti di vista.

Star Wars: l’ascesa di Skywalker – un film per i
fans della saga
Se uno non conoscesse nulla degli episodi precedenti,
probabilmente di questa pellicola capirebbe poco o nulla, dal
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punto di vista narrativo. La quantità di personaggi messi in
scena è notevole, orizzontarsi in mezzo all’incalzare degli
eventi non è facile. La velocità con la quale si succedono le
inquadrature non agevola certo l’introspezione psicologica,
l’indugiare sui particolari o il fare mente locale su quanto
successo dieci secondi prima.

In ogni caso il nucleo della storia rimane legato all’eterna
lotta tra il bene contro il male, in Star Wars rappresentata
dallo scontro dei Jedi contro i Sith. Con tutte le
contraddizioni, le ambiguità e i mescolamenti familiari a cui
gli episodi precedenti ci avevano abituati.

Così ritroviamo Rey che sta terminando il suo addestramento,
sotto la materna guida del generale Leia Organa, mentre Kylo
Ren, nuovo Leader Supremo, raggiunge sul pianeta Exegol
l’imperatore Palpatine, tenuto in uno stato di non-morte dal
lato oscura della Forza e da un complesso macchinario
tecnologico. Questi ordina a Kylo Ren di uccidere Rey, e di
utilizzare la nuova flotta stellare per soggiogare         la
galassia, mettendo in moto il meccanismo narrativo.

In realtà Kylo ha altri progetti. Vorrebbe impalmare la bella
Rey, uccidere Palpatine e godersi l’impero. Ovviamente il bene
trionferà, dopo alterne vicende e varie morti e resurrezioni,
che in questo film non si contano, inflazionando un espediente
narrativo che dovrebbe essere usato con il contagocce, perché
quando diventa un’abitudine rende scontate e quasi risibili
molte scene dove invece bisognerebbe essere travolti
dall’emozione.

Alla fine chi ci lascerà definitivamente le penne sarà il
vecchio Palpatine e il giovane Kylo Ren, che tuttavia non
riuscirà mai a consumare la sua passione per la bella Rey,
nelle cui braccia morirà definitivamente, dopo un casto
abbraccio, unica ricompensa concessagli per avere abbandonato
il lato oscuro della Forza.
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Ovviamente all’ultimo minuto, non si capisce bene perché,
tutta la galassia accorrerà in difesa dei buoni, spazzando via
le residue forze imperiali, già messe in seria crisi
dall’improbabile attacco delle raffazzonate e picaresche forze
della Resistenza, dove si viene nominati generali grazie a un
bel sorriso e a una pacca sulla spalla.

Alla fine Rey ritorna su Tatooine, dove tutto ebbe inizio nel
primo film della saga, nella vecchia fattoria degli Skywalker,
dove seppellisce le spade Jedi di Anakin e Leia, facendole
inghiottire nella sabbia. Quindi, rispondendo alla domanda di
una vecchia, dopo avere visto dei fantasmi di Jedi nel
deserto, decide che il suo cognome è Skywalker. Subito dopo si
gira a guardare il tramonto, con il suo fido androide accanto.
Il bene trionfa, ma a che prezzo. Lacrimuccia. Titoli di coda.

Rey e Kylo Ren: il mito di Romeo e Giulietta in
chiave fantascientifica
In Star Wars: l’ascesa di Skywalker il rapporto tra Rey e Kylo
Ren raggiunge un nuovo livello. La bilancia tra attrazione e
repulsione pende decisamente verso il primo polo. I due
costituiscono una diade nella Forza, cosa che conferisce loro
poteri incredibili, che il perfido Palpatine vorrebbe
utilizzare per regalarsi una nuova vita, ma ne sarà alla fine
travolto.

Come in Romeo e Giulietta, i due sono ineluttabilmente legati
tra loro, ma l’appartenenza a due diverse famiglie, i Jedi e i
Sith, rende impossibile una loro unione. Anche se si
salveranno reciprocamente la vita, anche a costo della
propria, alla fine sarà una pensosa Rey a sopravvivere, in
triste compagnia di un piccolo droide, contemplando il
tramonto su Tatooine.

Ovviamente nessuno si aspettava una scena di sesso in un film
di Star Wars, fatto per di più dalla Disney, ma il film poteva
concedere qualcosa di più all’evoluzione di questo connubio.
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Probabilmente la fretta di raccontare troppe cose in un solo
film ha bruciato anche questa opportunità. Peccato.

Nota a margine: nel film le figure dominanti sono quelle
femminili. La Resistenza trionfa grazie alla determinazione di
Rey, circondata da numerosi personaggi maschili, che tuttavia
hanno una funzione ancillare. Alla fine sarà lei a
sopravvivere e a sotterrare le spade Jedi, con un gesto carico
di significati simbolici: il mondo femminile mette fine alla
guerra galattica, che era tenuta in vita da un rappresentante
di quello maschile, l’infame Palpatine. Nell’ultima
inquadratura Rey non ha un uomo al suo fianco, ma un piccolo
droide con il quale condivide la visione di un romantico
tramonto.

In attesa del prossimo sequel, prequel o spin-off
della saga di Star Wars
Ma forse Rey e Kylo Ren avranno altre opportunità. Essendo già
morto e tornato in vita, magari Kylo farà il bis in un
prossimo episodio, dando ulteriore concretezza fisica alla
diade nella Forza. Il finale di questo film lascia la porta
aperta a questa evenienza.

Del resto rimane un altro interrogativo senza risposta. Finn
più volte dichiara che vuole dire a Rey, e solo a lei, un
segreto, di natura imprecisata, che non viene mai rivelato
allo spettatore. Scelta curiosa per un film che dovrebbe
essere l’epilogo della saga.

Insomma ci sono diversi elementi per pensare che non sia
finita qui. Ma forse non vale la pena lambiccarsi troppo
nell’esegesi dei nove film della saga per arrivare a questa
conclusione. Perché Star Wars è una macchina per fare soldi,
ed è difficile pensare che la Disney, che ne ha comprato i
diritti, rinunci alla possibilità di continuare a lucrarci
sopra.

Basta pensare a questa pellicola, che nonostante la sua
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mediocrità sta facendo, e farà, incassi stellari al
botteghino. Un film che narrasse con le stesse modalità una
storia analoga, senza però utilizzare l’immaginario ormai
avvolto dal mito di Star Wars, probabilmente sarebbe un fiasco
commerciale e verrebbe maciullato dalla critica. Perché mai la
Disney dovrebbe rinunciare a questa gallina dalle uova d’oro?

Prepariamoci quindi ai futuri sequel, prequel, spin off, senza
aspettarci molta qualità, effetti speciali a parte.

                                            Alessandro Marotta

A Simone Tempestini e Masina
Palitta il 21° Prealpi Master
Show

             Il podio (FOTOSPORT)
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Tempestini – Palitta (credit Dario Furlan)

                                 Bresolin (FOTOSPORT)

Sono Simone Tempestini e Masina Palitta (Hyundai i20 R5) i
trionfatori del 21° Prealpi Master Show, seconda prova del
trofeo Raceday Rally Terra. La vittoria è arrivata dopo che il
pilota di origini trevigiane ha vinto tre delle quattro prove
speciali, quella di sabato sera e due di quelle della
domenica. Al termine di una gara magistrale, condotta dal
primo all’ultimo metro, il suo è stato un commento entusiasta:
. Dietro di lui, staccati di 13”7,
Edoardo Bresolin e Pietro Elia Ometto (Ford Fiesta Wrc). Il
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fondo bagnatissimo ha in parte penalizzato la potenza
superiore della sua Fiesta, soprattutto durante il primo
passaggio sulla prova “Master Show”, quella di domenica.

  Bresolin (credit Dario Furlan)

Bettega           –
Cargnelutti
(FOTOSPORT)

Terzo posto dolceamaro per Alessandro Bettega e Paolo
Cargnelutti (Skoda Fabia R5), che restano a 15”1 dalla prima
piazza ma possono recriminare per un testacoda decisivo
durante la PS3:
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abbiamo perso una decina di secondi>, ha dichiarato Bettega,
vincitore della classifica Raceday Rally Terra.

  Bettega – Cargnelutti (credit Dario Furlan)

Quarti assoluti Giacomo Scattolon e Matteo Nobili (Hyundai i20
R5), che stavano stampando un tempo di tutto rispetto prima di
andare dritti a un bivio a meno da un chilometro dallo stop
della PS4, errore costato 10” e la medaglia di bronzo. Quinti
Mauro Trentin e Alice De Marco (Fabia R5), protagonisti di una
gara in rimonta. Lo stesso si può dire di Marco Signor e
Patrick Bernardi (Fiesta Wrc), sesti assoluti anche se
attardati nel finale da qualche problema alla pompa della
benzina. Simone Romagna e Luca Addondi portano al settimo
posto assoluto la loro nuovissima Ford Fiesta MKII R5: senza
una penalità di 10” per partenza anticipata in PS2 sarebbe
stato quarto. Dietro di loro Leonardo Cesaro e Simone Gaio
(Fabia R5), ottavi assoluti e costanti nella top 10, e
Andriano e Gianmarco Lovisetto, padre e figlio (Fabia R5).
Decimi assoluti e secondi di Raceday Rally Terra dietro a
Bettega sono Christian Marchioro e Silvia Dall’Olmo (Fabia
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R5), fortemente rallentati nella prova di sabato sera dai
tergicristalli rotti e dalla fanaliera poco efficace.

Colpo di scena nella PS4 per la vittoria della classifica
delle due ruote motrici. Nicolò Marchioro e Marco Marchetti
(Peugeot 208 R2B), assoluti dominatori della classe dalla
prima alla terza prova speciale, si sono ritirati nell’ultimo
tratto cronometrato per la rottura di un cerchio. La vittoria
va allora ad Alex Raschi e Cristiano Galante (208 R2B), bravi
a resistere all’assalto finale di Fabrizio Martinis e
Valentina Voi (208 R2B).

  L’allegria non è mancata al Prealpi Master            Show
  nonostante le bizze del meteo (credit Dario Furlan)

Vincitrice della classifica per le scuderie è la Vimotorsport
ASD: la somma dei tempi dei suoi piloti è stata di quasi un
minuto inferiore di quella fatta segnare Hawk Racing Club e La
Superba.
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Comunicato stampa 21° Prealpi Master Show.

Sinéad O’Connor ritorna in
Italia con tre date, il 16
gennaio sarà al Capitol di
Pordenone.
Sinéad O’Connor ritorna finalmente in Italia, la controversa
cantautrice irlandese sarà al Capitol Event Hall di Pordenone
giovedì 16 gennaio nella prima delle sole tre date italiane
del tour che la sta portando in giro per l’Europa e che la
vedrà poi calcare i palcoscenici degli States dove tutti gli
spettacoli in programma sono praticamente sold out.

L’aggettivo “controversa” utilizzato nel descrivere la
cantautrice non è stato impiegato a caso, Sinéad O’Connor ha
dato modo di far parlare di se
in diverse occasioni nel corso
degli anni, sia per quanto
riguarda il suo look (capelli
rasati) che per alcune sue
intemperanze a volte non gradite
dai suoi collaboratori e anche
da una parte del pubblico;
spesso controcorrente, la O’ Connor è vista come un
personaggio scomodo ma la sua voce strepitosa fa dimenticare i
suoi eccessi e la scontrosità del suo carattere per godere
della buona musica alla quale ci ha abituati.

L’artista irlandese è conosciuta dal grande pubblico per la
bellissima interpretazione di “Nothing Compares 2 U” (scritta
da Prince) ma il suo primo album da solista risale al 1987
quando pubblica “The Lion e The Cobra”, un lavoro innovativo
per l’epoca che le fa ottenere il disco di platino. L’esordio
vero e proprio avviene però alcuni anni prima quando ancora
giovanissima si unisce alla band irlandese In Tua Nua – molto
in voga all’epoca – per la quale scrive il pezzo Take my hand,
per poi proseguire con la carriera solista dopo una parentesi
con un altro gruppo irlandese.

Una decina gli album pubblicati nel corso della sua carriera,
l’ultimo – I’m Not Bossy, I’m the Boss – risale al 2014, è
seguito poi il periodo della conversione all’Islam con il
conseguente cambio di nome (ora si fa chiamare Shuhada’
Davitt, ndr) ed il ritorno alle scene nella sua Irlanda lo
scorso mese di settembre.

Non rimane quindi che attendere gennaio per godere della sua
splendida voce e dei suoi brani indimenticabili che hanno
caratterizzato gli anni ’80 e ’90, appuntamento al Capitol
Event Hall di Pordenone il 16 gennaio 2020.

Informazioni                       al                    link
http://www.musicclub.eu/locali/capitol-event-hall-pordenone   e
biglietti sul circuito ufficiale Ticketone.

Dario Furlan

CAPODANNO “eXeS on Fire”A
MONFALCONE CON IL DJ ALEX
BINI E LA BAND DEGLI eXeS
A Monfalcone il Capodanno si festeggia in piazza della
Repubblica (dalle 22.00) con la musica di Alex Bini e degli
eXeS, il Dj e Vocalist colonna storica di Radio Company e la
band friuliana che ha suonato nei palchi più prestigiosi
d’Italia, dall’Alcatraz di Milano, all’Arena Mendrisio o il
Phenomenon di Novara.

Per Alex Bini, il dj che fece grande la discoteca Hippodrome
di Monfalcone, impegnato in moltissimi programmi televisivi
per giovani negli anni ’90 (tra cui il noto Jukebox e la
famosa trasmissione HippdromeDays), il 31 dicembre sarà un
ritorno a casa e per Monfalcone certamente un Capodanno
straordinario, promosso dall’Amministrazione comunale
nell’ambito dei tanti eventi programmati per queste festività.

Ritorna invece per il secondo anno consecutivo il Concerto
degli eXeS per il Capodanno di Monfalcone nella produzione
della Full Agency Grandi Eventi, Agenzia con venti anni di
attività, e nota per l’organizzazione e la produzione di
concerti ed eventi.

La band friulana è nata nel 2006 dalla fusione di cinque
musicisti e, oltre ad aver suonato in location prestigiose e
nei Casinò più noti della Slovenia, è stata protagonista delle
Convention di Volkswagen e delle Feste della Birra più
importanti d’Italia. Oltre 500 concerti e numerosi concorsi di
scouting vinti, fra tutti il PopRockContest 2007 grazie al
quale è iniziata la collaborare con Massimo Varini (Nek, Mina,
Pausini) per la produzione di pezzi inediti.
Dal 2012 il live si evolve nello show “eXeS on Fire” e si
arricchisce con il tema artistico del fuoco, che diventa
protagonista, fondendosi con le più note cover di ogni tempo.
Un live in cui il pubblico, attirato dalla magia pirotecnica,
diventa il vero attore della serata, uno show unico nel suo
genere fatto di effetti speciali sbalorditivi. Due ore in cui
la musica, le fiamme e gli effetti sono parte viva di
un’esibizione che va “vista” e “vissuta” oltre che sentita.
Verso un Nuovo Anno che sarà all’insegna del nuovo progetto
della band con l’evento “Febbre degli Anni 80” prodotto dalla
Full Agency Grandi Eventi insieme a storici Artisti anni 80
italiani e stranieri.

REPUBBLICA_Natale in casa
Faiello_Galleria Toledo -
NAPOLI – 26 dicembre 2019
NATALE IN CASA FAIELLO
a’ tombulella 1 31 45 50 16!

di e con Antonio Faiello
e Umberto Liberti

e con la partecipazione dei musicisti
Mario Menna [voce e fisarmonica]
Francesco Aliperta [tammorra]
Rosario Serpico [voce e ciaramella]
Marco Marano [voce]

e i ballerini
Carlo Marino
Anna Cortese
Priscilla Ribera
Rosa Fidato
Quando un gioco antico
                                    incontra    la  musica
                                    popolare…
                                    Tombolatammurriat  :Il
                                    gioco e il suono della
                                    tradizione!

                                    Tra un ambo ed un terno ci
                                    saranno i “Cunti”, le
                                    citazioni dal Pentamerone
                                    di G.B. Basile,         si
                                    seguiranno      le   orme
                                    d’antica memoria ritrovate
                                    dal maestro De Simone, si
                                    percepirà la poesia dei
                                    vicoli   dei Quartieri
                                    Spagnoli, luogo magico
                                    della città, dove      un
                                    tempo, al giovedì,     la
                                    recita    dei    numeri
                                    diventava il gioco amato
                                    dalle donne…
                                    Tra una tammurriata ed una
                                    pizzica, tra ricchi premi
                                    e cotillons, è certo che
sarà una serata esilarante…E dopo lo spettacolo ci saluteremo
brindando con un buon calice, accompagnato dall’immancabile
panettone!

I premi in palio gentilmente offerti da:

     Pizzeria 400gradi di Ciro&Salvio Rapuano
     Multicinema Modernissimo
     Ennò Wine and Music
     La Campagnola via Tribunali
     Antica Farmacia Augusteo
     Chd Cerella Hair & Beauty Store
Antica Taverna a Chiaia

Biglietteria:
posto unico: 15 euro [2 cartelle incluse]
bambini fino a 10 anni: 10 euro [2 cartelle incluse]
2 cartelle aggiuntive: 5 euro
PRENOTAZIONE CONSIGLIATA!

Christmas Party For Africa
per il Gruppo Laringe al
Gabbiano di BACOLI (NA)
Solidarietà, cultura, vino e alta cucina protagonisti della
quinta edizione del Christmas Party del Gruppo Laringe, che ha
festeggiato al Gabbiano di Bacoli con oltre 500 amici. Al via
inoltre, “Campi Flegrei in Progress”, un grande progetto
promosso dal Gruppo, che mira a rilanciare il territorio
attraverso il coinvolgimento e la ricerca dell’eccellenza in
ogni settore: impresa, sociale, ambiente, turismo,
enogastronomia. Per l’occasione ai fornelli c’erano tutti i
grandi Chef delle strutture del Gruppo, che hanno preparato
uno speciale menù con finger food d’autore, primi a base di
pesce e dolci. In cucina: Antonio Lubrano Lavadera Il
Gabbiano, Angelo Carannante Caracol, Vincenzo Di Giovanni Cala
Moresca, Giovanni Marotta Kora, Ciro Russo Villa Eubea e Alma
Eventi, i Pastry Chef Ciro Ambrosio e Felice Pagliola.
Per
tutti gli ospiti un panettone gourmet e poi un brindisi al
progetto per l’Africa, che ha visto l’apertura di una scuola
nel Bénin inaugurata dal Presidente di Federalberghi Campi
Flegrei Roberto Laringe, che ha accolto gli ospiti con i
fratelli Gianni, Ciro, Alessandro e Alfredo Gisonno e le
rispettive mogli Alessandra Calabrese, Antonella Cosentino,
Rosita Gargiulo, Francesca Cozzolino ed Eugenia Golia. Ospiti
speciali il Prefetto del Dipartimento dell’Atacora della
Repubblica del Bénin Madame Lydie Déré Chabi ‘Nah con lo Chef
sloveno Thomaz Kavcic, Guido Ferraro, Flavia Furios,     Nino
Lucisano, Nicola Marrazzo,      Giuseppe Gambardella,    Josi
Gerardo Della Ragione, Roberto Gerundo, Paolo e Gennaro
Ismeno, Domenico Parisi, Giorgia Sicardi,     Luca Trapanese,
Marco Caianiello, Roberto Gerundo, Roberto Pennisi, Enrico Di
Spirito, Filippo Monaco, Luigi De Vita, Manuela D’Amico,
Dario Cincotti, Massimo Smaldone, Giampiero Fiengo, Generoso
Falciano, Maria De Vivo, Ugo Camerino, Alessandra Libonati,
Alessandro Falconio, Laura Gambacorta, Assunta Di Razza,
Annamaria Beneduce, Nando Dalò, Mary Iacomino, Pasquale
Militare,    Rosita La Ragione,     Emanuela Capuano, Maria
Ciniglio, Alessandra Nespoli, Daniela Ferrante, Gigi
Carnevale, Maria Cristallino, Pino Ferrara, Paola Gambardella,
Paolo Lubrano, Guido Cristoforo, Salvatore Sorbino, Paola
Massa, Mauro Carfor, Mariacarla Mormile, Ferdinando Arcucci,
Antonio Frattulillo, Federica Fiandra, Pietro Del Vaglio,
Rosario Mattera. “La nostra attenzione e il nostro impegno –
ha spiegato Roberto Laringe – si sono concentrati ancora una
volta verso l’Africa, in particolare nel Bénin, attraverso la
costruzione di una scuola, perchè crediamo con la massima
fermezza che non può esserci una rivoluzione economica senza
prima una rivoluzione culturale”. La scuola è stata intitolata
ad Antonio Laringe e va ad aggiungersi a tanti altri progetti
realizzati negli ultimi anni nei Campi Flegrei dal Gruppo
Laringe, in linea con la green economy e la salvaguardia
dell’ambiente, come l’e-bike sharing, i prodotti turistici
eco-friendly e la mobilità sostenibile.

PORDENONE: MUSICA, DOMANI
GRAN FINALE DEL FESTIVAL DI
MUSICA SACRA
Cantare insieme, Vivere insieme. Domenica 22 dicembre gran
finale del Festival di Musica sacra 2019 con il concerto di
Natale: alle 16 alla Chiesa del Seminario Diocesano, il Coro
Sing’In, diretto da Dewis Antonel, proporrà un repertorio di
brani in lingua friulana, francese, inglese e spagnola. Il
Concerto sarà impreziosito da alcune letture di Saba,
Trilussa, Marcolini, Ungaretti, Betori, Van Gogh, Hanh e Osho,
che hanno dedicato alla Natività versi di profonda bellezza e
intima riflessione.

Già da quattro anni il Coro Polifonico “Città di Pordenone” ha
dato vita al Coro degli Studenti di Pordenone, cui i giovani
coristi hanno voluto dare il nome Singin’Pordenone. Il Coro
Giovanile “Singin’Pordenone” nasce dalla collaborazione con il
Liceo Scientifico “M. Grigoletti” con la formazione, già dal
2005, del coro del liceo, un laboratorio che negli anni si è
allargato permettendo la nascita del coro degli studenti di
Pordenone. Il gruppo è composto da ragazze e ragazzi delle
scuole superiori e giovani universitari pordenonesi ma anche
da professori di alcune scuole superiori della città ed è
diretto dai maestri Dewis Antonel e Ambra Tubello.

Il concerto di domenica 22 dicebre è l’ultimo appuntamento del
cartellone del Festival Internazionale di Musica Sacra
dedicato alla “Sacralità del profano”, è promosso da Presenza
e Cultura e Centro Iniziative Culturali Pordenone con la
Regione Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con
Fondazione Friuli, Bcc Pordenonese, Diocesi        Concordia-
Pordenone, Comune di Pordenone, Electrolux.

Nel 2006, grazie ad un sodalizio culturale tra il Coro
Polifonico Città di Pordenone e il Liceo Scientifico Statale
«M. Grigoletti”, è cominciata l’esperienza del Coro “Studenti
Liceo Grigoletti” che ha saputo affrontare in breve tempo
repertori molto diversi per genere, dalla polifonia del ‘500
(J. Dowland) alle più moderne vocalità spiritual (trad. “Kumba
Ya”) e pop (Abba, Simon & Garfunkel), senza tralasciare i
classici (Ph. Rameau).
Dal 2011 questa realtà corale giovanile, importantissima per
il contesto culturale e sociale in cui viviamo, ha assunto
nuova identità e nome, estendendo la sua proposta musicale a
tutti gli studenti e docenti delle scuole di II grado della
città, volendo così sfidare i tempi e proporsi come seria
integrazione della formazione personale, umana e artistica, di
ciascuno studente.
Il neo Coro giovanile Studentesco “SingIN’ Pordenone”,
sostenuto dal Coro Polifonico “Città di Pordenone” e dall’USCI
Pordenone, si è più volte esibito in concerti dedicati al 150°
dell’Unità d’Italia (Circolo della Cultura e delle Arti di
Pordenone), con repertorio natalizio e in occasione della
rassegna corale giovanile “Audite Pueri” (Sacile, maggio 2012,
USCI Pordenone).
Nel 2013 il Coro ha preso parte al concerto “Shalom ANCora”
organizzato dal Comune di Pordenone per la “Giornata della
Memoria” presso il Teatro Comunale “G. Verdi” con un
repertorio in tema con la manifestazione e riscuotendo
notevoli consensi sia tra gli addetti ai lavori che tra il
pubblico presente; in aprile ha partecipato alla rassegna
“Concerti di primavera” presso la chiesa parrocchiale S.
Martino Vescovo di Zoppola (Pn); ha cantato in occasione del
concerto “AfriCANTA” sui temi della solidarietà e dei diritti,
per la raccolta fondi a favore di un progetto del gruppo “Yes
We Kenya”; a giugno ha preso parte, come unico rappresentante
della provincia di Pordenone, a “FestinCoro 2013” organizzata
dall’USCI Gorizia e svoltasi a Gradisca d’Isonzo; nello scorso
settembre si è esibito in occasione della manifestazione “Cori
in festa” a Spilimbergo (organizzata dall’USCI Pordenone).Nel
2014 vengono realizzati tre concerti dal tema “Pregar
Cantando“, caratterizzati da un programma musicale che
percorre un viaggio immaginario tra l’Africa ed il Nord
America, scoprendone i canti tradizionali, spiritual e
gospel.Il Coro intende ora consolidare il repertorio acquisito
e allargarlo senza pregiudizi ad altri generi; è attualmente
formato da circa 40 studenti provenienti da diversi istituti
pordenonesi; è preparato e diretto da Ambra Tubello e Dewis
Antonel.

Dewis Antonel, diplomato in pianoforte presso il Conservatorio
Statale “G. Frescobaldi” di Ferrara sotto la guida della
prof.ssa Christine Meyr. Coltiva la passione per gli studi di
composizione iniziati con il M° Dario Regattin, unendo la
musica al teatro e collaborando a realizzazioni teatrali e
multimediali come consulente musicale e autore di commenti
sonori. La sua formazione classica gli permette di affrontare
altri generi dove la “contaminazione” dei linguaggi musicali
si fa più evidente. Tra il ’97 e il ’98 è con la formazione
“Rondo’ Veneziano” presso l’EPCOT Center- Walt Disney World
(Orlando- USA). È insegnante di Musica presso la scuola
secondaria di I° grado dell’Istituto “E. Vendramini” di
Pordenone ed insegna pianoforte presso l’Associazione Musicale
“V. Ruffo” di Sacile. Da diversi anni segue inoltre l’attività
concertistica del “Coro Polifonico Città di Pordenone” sia in
veste di corista che di accompagnatore e, dal 2012, ne è
vicedirettore. Dal 2000 è pianista accompagnatore anche del
Coro femminile “Primo Vere” di Porcia.

C.L.

GIORGIO PANARIELLO “La favola
mia” 14 aprile 2020 UDINE,
Teatro Nuovo Giovanni da
Udine
Il 2020 sarà un anno speciale per Giorgio Panariello che
compie 60 anni e festeggia i 20 anni di carriera dal
grandissimo successo di “Torno sabato”! …E non poteva che
scegliere il palco per celebrare questi importanti traguardi
con un nuovo imperdibile tour che da marzo lo vedrà
protagonista nei teatri italiani. Dopo aver conquistato le
platee di tutta Italia accanto agli amici di sempre Carlo
Conti e Leonardo Pieraccioni, il comico toscano si prepara
infatti a tornare con “La favola mia”, un one man show unico
in pieno stile “Panariello”. L’unica data in Friuli Venezia
Giulia è in programma il prossimo 14 aprile (inizio alle
21.00) al Teatro Nuovo Giovanni da Udine. I biglietti per lo
spettacolo, organizzato da Zenit srl, in collaborazione con
PromoTurismo FVG, Comune di Udine e Friends and Partners,
saranno              in            vendita              online
su Ticketone.it dalle 16.00 di venerdì 20 dicembre e
disponibili in tutti i punti vendita dalle 11.00 di lunedì 30
dicembre. Tutte le info e i punti autorizzati su www.azalea.it

Tante risate, un pizzico di irriverenza, attualità e grandi
classici del suo repertorio: saranno questi gli ingredienti di
questo nuovo spettacolo in cui Panariello racconta e si
racconta ripercorrendo in una veste inedita e attuale i 20
anni che lo hanno visto protagonista tra teatro, cinema e
televisione.

Nato   a   Firenze   ma   versiliese   di   adozione,   Giorgio
Panariello inizia la sua carriera nelle tv private toscane a
fianco di Carlo Conti. Nel 1997 Maurizio Costanzo fa debuttare
Giorgio al Teatro Parioli di Roma con il one-man show “Boati
di silenzio”, con cui ottiene uno straordinario successo di
pubblico e di critica. Contestualmente iniziano anche le sue
prime esperienze cinematografiche in “Finalmente soli” e
“Bagnomaria”. Nel 2000 esce “Al momento giusto”, il film
scritto dallo stesso Panariello. Nello stesso anno al comico
toscano viene affidato “Torno Sabato”, varietà in prima serata
su Raiuno per il quale si aggiudica, come personaggio
dell’anno, sia il Telegatto che l’Oscar
                    Tv. Successo confermato nel 2002 con ben
                    tre premi Oscar Tv e il Telegatto per il
                    “Varietà dell’anno”. A grande richiesta,
                    nel marzo dello stesso anno, torna nei
                    principali teatri italiani con la ripresa
                    dello spettacolo “Panariello…chi?” che
                    registra il sold out in tutte e 31 le
                    date. Il 2006 è per Panariello l’anno del
                    Festival di Sanremo. Dopo aver portato una
                    ventata di novità e valorizzato il “Made
                    in   Italy”    nella    più   importante
manifestazione canora italiana, torna nei teatri con “Faccio
del Mio Meglio”, 75 repliche che lo impegnano fino alla
primavera del 2007. Nel 2007 escono nelle sale due film di cui
Giorgio è protagonista: a febbraio “Notte prima degli esami –
oggi”, vincitore del Telegatto come “Migliore film dell’anno”,
e a ottobre “Sms Sotto Mentite Spoglie”, diretto da Vincenzo
Salemme e campione di incassi. Il 14 luglio del 2008 debutta
all’Arena di Verona con il tour “Del mio meglio”, nel quale ha
scelto di riprendere alcune parti dello spettacolo invernale
inserendo però nuovi monologhi, personaggi e musiche. Gli anni
a venire sono costellati di molti altri grandi successi
televisivi, teatrali, cinematografici e editoriali fino
all’ultimo tour durato ben due anni con gli amici di sempre
Conti e Pieraccioni e al nuovo progetto teatrale “La favola
mia” che ha visto oggi il annuncio ufficiale.

Biglietti in vendita online su Ticketone.it dalle 16.00 di
venerdì 20 dicembre e in tutti i punti autorizzati dalle 11.00
di lunedì 30 dicembre. Info e punti vendita su www.azalea.it
Napoli 13, 14 e 15 dicembre
2019, un rifugio antiatomico
e qualche “apostolo”.
                            Supponiamo di trovarci in un
                            anno X molto avanti nel tempo o
                            nell’anno Y più vicino di quanto
                            immaginiamo, oppure pensiamo di
                            trovarci      in    un    mondo
                            parallelo. “Love Bombing” è la
                            riscrittura     distopica    del
                            genocidio dei Mujahideen che
                            eliminano il Papa per invadere
                            l’Italia.

   I  costumi     di   Giovanna
Napolitano e le scene di Carmine
Guarino e Dino Balzano,       ci
convincono e rassicurano, non
promettono alcuna data, ma solo
il dato di fatto che siamo al
Teatro Nest di San Giovanni a
Teduccio per lo spettacolo di
Miale di Mauro. Il pubblico si è
accomodato in sala dopo un sereno aperitivo, fra le foto
curate da Carmine Luino e Giovanna Napolitano e fra i vivi
ricordi del compleanno artistico e di “militanza culturale”
della decennale Compagnia Nest. Ma la vita “è una storia
raccontata da un idiota piena di amore e di furia che non
significa niente” e, pian piano, ci accorgiamo che i
personaggi che abbiamo di fronte si chiamano proprio Pietro,
Giovanni, Luca, Davide e Matteo, ognuno con caratteri ben
studiati . Adriano Pantaleo è
                             fragile e delicato, l’innocenza
                             che cattura il pubblico con
                             talento      puro.     Giovanni
                             Serratore è il giuda, il
                             convertito col nemico per il
                             quale occorre scegliere se avere
                             o non avere umanità.

Una regia fresca, moderna, dinamica, per un testo attuale e
contaminato di stili teatrali. Dal classico in dizione a
quello di Gennaro Di Colandrea, quale attore di stampo
“borrelliano”, portatore sano di un teatro che spiega le
viscere di una Napoli che sa essere allo stesso tempo vittima
e carnefice.
Il baricentro è sicuramente Stefano Jotti, intento a
conciliare le decisioni della banda, poiché il saggio “don
Pietro” è l’unico consapevole che “la Jihād è solo un
pretesto, perché non si uccide in nome di nessun Dio.”

Grande squadra quella di Giuseppe Miale di Mauro , con i non
ultimi, Gennaro Di Colandrea e Andrea Vellotti, assistiamo ad
una apocalisse verosimile, ad una possibilità storica che
impone attenzione al pubblico attento e coinvolto. Si sorride,
si riflette, ci si commuove, si spera ed infine,
catarticamente, si applaude.
                                                        Anita
Laudando
Giandomenico Basso apripista
al 21° Prealpi Master Show
Giandomenico Basso sarà apripista al 21° Prealpi Master
                          Show
  “A Sernaglia c’è un meraviglioso senso di famiglia”

Sarà il campione italiano Giandomenico Basso ad aprire la
strada ai 172 equipaggi iscritti al 21° Prealpi Master Show,
seconda gara del trofeo Raceday Rally Terra che si corre
sabato 21 e domenica 22 dicembre attorno a Sernaglia della
Battaglia. Basso avrà sulle portiere il numero 0 e accanto
Luigi Pirollo, navigatore vicecampione del mondo 1989. Dopo di
lui partirà la Toyota Celica ST165 di Jari-Matti Latvala,
quindi i concorrenti.

Giandomenico Basso, come sarà per lei incontrare nuovamente
Pirollo dentro un abitacolo?
“Gigi mi ha insegnato moltissimo nei miei primi anni di
carriera, quelli del Mondiale Junior. È stato fondamentale per
me. In quelle gare complesse, anche grazie a lui ho imparato a
gestire le corse senza dover sempre dare il massimo”.

Come mai ha accettato l’invito del Motoring a fare da
apripista quest’anno?
“Per affetto nei confronti degli organizzatori, del Motoring e
di Gabriele Favero: lui e mio papà Piero sono grandi amici. E
poi il Motoring se lo merita: la gara fa sempre grandi numeri,
tanto che le 41 vetture R5 presenti credo siano un record
senza precedenti per qualunque gara sterrata. Il Motoring ha
sempre lavorato con grande passione, e questi sono i
risultati: a Sernaglia si sente un forte senso di famiglia. Il
nuovo gruppo vuole portare avanti lo splendido lavoro di
Gabriele”.

Lei le ha provate quasi tutte: quale vettura R5 si confà
meglio alle caratteristiche molto peculiari della prova del
Master?
“Le R5 si equivalgono molto, non vedo una Casa particolarmente
favorita”.

Comunicato stampa Prealpi Master Show
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