SPECIALE ARIA PULITA - Friul Fumi
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XYZ SPECIALE ARIA PULITA Aria Pulita, la certiicazione del calore hi-tech L’elemento chiave che ancora mancava nel percorso di miglioramento intrapreso dalle aziende del settore ora c’è: la certiicazione Aria Pulita, un’oggettiva classiicazione qualitativa dei sistemi di riscaldamento a biomassa legnosa che ne veriica l’idoneità ad assicurare speciiche pre- stazioni in un’ottica di contenimento delle emissioni atmosferiche Annalisa Paniz, AIEL I frequenti superamenti dei valori limite del particolato (PM10) sono un proble- ma sentito e comune in molti Paesi eu- ropei ed è noto che le sorgenti emissive più rilevanti sono rappresentate dai tra- sporti, dal comparto industriale e dalla combustione residenziale (riscaldamen- con nuovi generatori ad alto rendimento LA SFIDA TECNOLOGICA to). Entrando nel dettaglio, nei Paesi e basse emissioni, è possibile ottenere un PER LA QUALITÀ DELL’ARIA europei centromeridionali, in inverno, calo più che signiicativo delle emissioni Due considerazioni fra loro contrastan- mediamente circa il 40% del particolato di particolato. Questa evoluzione in po- ti meritano una rilessione. Da un lato il è prodotto dalla combustione domestica sitivo è stata rilevata anche nelle regioni settore della combustione delle biomasse di biomasse legnose, in primis legna da del bacino padano, dove la qualità dell’a- a uso civile contribuisce in modo non ardere utilizzata in apparecchi domestici ria è in progressivo miglioramento anche trascurabile alle emissioni di particolato tradizionali poco performanti. grazie alla notevole evoluzione tecnolo- primario. Dall’altro, il progresso tecno- A tale proposito, alcuni recenti studi han- gica dei generatori di calore in termini logico dei sistemi di riscaldamento, che no dimostrato che attraverso campagne di riduzione delle emissioni e aumento si accompagna a un innalzamento qua- di sostituzione di vecchie stufe a legna dell’eicienza energetica. litativo dei generatori di calore installati, concorre ad abbassare signiicativamente le emissioni di particolato. Pur in assenza di un quadro normativo a cui fare riferimento, le aziende produttrici di apparecchi domestici e caldaie stanno compiendo un grande sforzo nella ricer- ca e sviluppo di soluzioni tecnologiche sostenibili dal punto di vista dell’impatto sulla qualità dell’aria. La possibilità di of- frire un’oggettiva distinzione qualitativa dei sistemi di riscaldamento, veriican- done l’idoneità ad assicurare speciiche prestazioni in un’ottica di contenimento delle emissioni atmosferiche, è l’elemento chiave mancante nel percorso di migliora- mento intrapreso dalle aziende del settore. 30 AGRIFORENERGY 3|2016
SPECIALE ARIA PULITA XYZ Questa è la motivazione che ha condotto e pellet e alle caldaie a biomassa ino a 35 AIEL a creare uno schema di certiica- kW di potenza. Riferimenti normativi zione volontario, necessario sia a quali- Non si tratta di un’autodichiarazione, bensì La classiicazione adottata dallo sche- icare il settore sia a quantiicare in modo di una certiicazione strutturata in organi ma di certiicazione Aria Pulita non tangibile il contribuito che la combustio- di gestione nei quali sono coinvolti soggetti solo è coerente con le attuali dispo- ne domestica delle biomasse può dare al interessati alla tutela ambientale, alla quali- sizioni normative nazionali (DM n. miglioramento della qualità dell’aria. Il tà dell’aria e alla salvaguardia dei consuma- 37/2008, DM 28/12/12 e s.m.i. – c.d. progetto dell’Associazione fonda le sue tori i quali valutano e garantiscono la qua- “Conto termico”, d.Lgs. n. 192/05) e basi nella volontà di assicurare ai consu- lità del generatore sulla base di un controllo comunitarie (Direttiva “Ecodesign” matori la possibilità di scegliere sistemi imparziale e severo delle prestazioni. 2009/125/CE e relativo Regolamento di riscaldamento aidabili in termini Gli Organi deputati alla gestione della 2015/1185/UE) ma, in particolare, è di emissioni di particolato e di dare un certiicazione sono (figura 1): allineata alla proposta di classiicazio- segnale alle istituzioni regionali e locali • AIEL, l’organismo normatore dello ne dei generatori di calore introdotta circa l’impegno dei costruttori nel mette- schema di certiicazione Aria Pulita dal decreto ministeriale in attuazione re in commercio generatori caratterizzati che deinisce, riesamina e revisiona gli dell’articolo 290, comma 4, del decre- da elevati standard qualitativi. standard di certiicazione ed è proprie- to legislativo n. 152/2006, attualmente Obiettivi di Aria Pulita sono: taria e licenziataria del marchio. depositato presso il Ministero dell’Am- • favorire la trasparenza del mercato; • Comitato Tecnico che in base ai con- biente per i relativi seguiti procedurali • informare i consumatori ofrendo loro trolli e alle veriiche efettuate sulle e alle recenti disposizioni introdotte uno strumento di consapevolezza del evidenze e sui documenti che com- da Regione Lombardia attraverso il reale valore del sistema di riscalda- pongono le istruttorie di certiicazione “Protocollo di collaborazione per l’at- mento acquistato; esprime il proprio parere al Comitato tuazione di misure temporanee per il • certiicare l’impegno delle aziende del di Certiicazione in merito alla con- miglioramento della qualità dell’aria settore all’innovazione tecnologica. formità ai requisiti di certiicazione. È ed il contrasto all’inquinamento loca- Aria Pulita porterà a un graduale au- composto da Enea ed Etifor. le” (DGR n. 5656). mento la qualità delle prestazioni degli • Comitato di Certiicazione, l’organo apparecchi, per contribuire a migliorare consultivo di AIEL, che delibera in la qualità dell’aria e dell’ambiente. merito al rilascio della certiicazione e • Comitato dei Ricorsi, l’organo depu- alla concessione di marchi e in merito tato alla risoluzione delle controversie CHI GARANTISCE ad aspetti di natura strategica e di pro- nel caso in cui insorgano nell’ambito LA QUALITÀ ARIA PULITA mozione. È composto da Enea, Enama, del sistema di certiicazione. Aria Pulita è uno schema di certiica- Legambiente, Unione Nazionale Con- zione volontaria di parte seconda che si sumatori e coordinato dal presidente COME SI ESPRIME applica ad apparecchi domestici a legna di AIEL senza diritto di voto. LA QUALITÀ ARIA PULITA Aria Pulita consente di attribuire a cia- Figura 1 - Organi coinvolti nella gestione di Aria Pulita scun generatore di calore certiicato una classe di qualità, coerente con i livelli qua- litativi assicurati, misurati in termini di: • emissioni di: particolato primario (PP); composti organici totali (OGT); ossido di azoto (NOx); monossido di carbonio (CO); • rendimento (η). Le diverse classi di qualità sono identiica- te mediante un numero crescente di stelle variabile da 1 a 4, che corrispondono alla misura dei gradi di merito delle prestazio- ni riscontrate. Per ottenere il certiicato 3|2016 AGRIFORENERGY 31
SPECIALE ARIA PULITA Membri del Comitato di Certiicazione Giacobbe Braccio – Enea Laureato in ingegneria meccanica solare termico per il dipar- deinizione e l’attuazione presso l’Università di Bari nel 1985, timento Energia di ENEA delle attività tecnico-scien- dal 1987 lavora presso ENEA, l’Agen- con il compito di progetta- tiiche nel campo delle fon- zia nazionale per le nuove tecnologie re nuove tecnologie di con- ti rinnovabili. l’energia e lo sviluppo economico so- versione delle biomasse in Ha pubblicato circa 120 ar- stenibile, svolgendo attività di ricerca vettori energetici più versa- ticoli su riviste scientiiche sulle fonti rinnovabili, in particolare tili ed eicienti e di svilup- nazionali e internazionali su biomasse ed energia solare, colla- po tecnologico dell’energia ed è autore di 5 brevetti in- borando alla stesura del libro verde e solare per la produzione di dustriali. Membro per l’Ita- del libro bianco sulle fonti rinnovabili, energia elettrica e calore. lia dell’Executive Commit- deinito dal CIPE nel 1999 di indirizzo Dal 2010 diventa responsabile di Uni- tee IEA sulle Bioenergie è rappresen- nazionale. tà Tecnica Tecnologie del Centro di tante nazionale nel TC 312 del CEN, Dal 1997 al 2010 riveste l’incarico di Ricerca di Trisaia con un organico di Comitato Europeo di Normazione per responsabile della sezione biomasse e circa 100 dipendenti, coordinando la i collettori solari. Stefano D’Andrea - Enama Responsabile in Enama dell’Uicio agro- Enama occupandosi di pro- ENplus. energie e dell’Organismo di certiicazione cessi di certiicazione delle Nel 2014 in collaborazione dei biocombustibili solidi, lavora presso macchine agricole, svolgen- con AIEL è stato creato lo l’uicio Enama di Legnaro (Padova) pres- do anche attività di ispetto- schema di certiicazione so il Dipartimento Tesaf dell’Università di re. Dal 2011 si è occupato Biomassplus per la certii- Padova. di diversi progetti, sempre cazione di cippato, legna da Ha svolto attività di ricerca dal 1994 in Enama nel campo delle ardere e bricchette. al 2008 presso il Centro di ricerca per biomasse di origine agro-fo- Attualmente svolge il ruolo l’ingegneria agraria di Monterotondo restale. Nel 2012 dato inizio di responsabile dell’Orga- (RM), dove si è anche occupato di cer- all’attività di Enama come nismo di certiicazione dei tiicazione per le macchine agricole. Organismo di certiicazione e di ispe- biocombustibile, oltre che attività ispet- Dal 2008 ha iniziato a lavorare presso zione per il pellet secondo lo schema tiva presso le aziende. Pieraldo Isolani – Unione Nazionale Consumatori Dal 1957, e per oltre venti anni, è stato tura di Adiconsum, nonché gate al risparmio energetico dirigente della Federazione Tessili-Abbi- componente dell’Uicio stu- delle famiglie e all’uso delle gliamento della Cisl, ricoprendo la carica di, ricerche e progetti comu- fonti energetiche rinnova- di segretario nazionale dal 1978 al 1985. nitari della stessa Associa- bili. Partecipa alle audizioni Da luglio 1985 al 1993, è stato coordi- zione. con l’Autorità per l’energia natore del Dipartimento Industria della Da novembre 2011 è re- elettrica e il gas sulle tema- Cisl Confederale, ove ha avuto la respon- sponsabile del Settore ener- tiche relative alla tutela dei sabilità di gestire, per la parte sindacale, i gia di Unione Nazionale consumatori. Realizza con- processi di ristrutturazione di importan- Consumatori, intrattenen- tinui rapporti con le asso- ti gruppi industriali nei settori siderurgi- do costanti rapporti con i ciazioni di categoria e con co, chimico, aeronautico, ecc. Ministeri dello sviluppo economico e le imprese leader del settore energetico e Da gennaio 1994 a novembre 2011 è dell’ambiente, per le tematiche collegate ambientale e organizza campagne infor- stato responsabile nazionale del settore ai processi di liberalizzazione dei settori mative rivolte ai consumatori sulle que- Energia-Ambiente e del settore Agricol- energetici e per le problematiche colle- stioni energetiche. 32 AGRIFORENERGY 3|2016
SPECIALE ARIA PULITA Davide Sabbadin - Legambiente Quarantenne, padovano, laureato in Ha competenze speciiche green economy e non solo. scienza politiche. Da vent’anni attivista e lunga esperienza nella ge- Attivo nelle battaglie con- di Legambiente della quale è responsa- stione e promozione di pro- tro nucleare, carbone, ogm bile nazionale per l’eicienza energetica. getti che coniugano pubbli- e pesticidi, negli anni si è Ha un passato di militanza nel movi- co e privato nel campo della occupato anche di politiche mento paciista prima di approdare promozione delle energie sui riiuti, elettrosmog, via- come volontario e poi come obiettore rinnovabili e il risparmio bilità sostenibile ed è stato di coscienza all’associazione ambienta- energetico. In particolare è il primo promotore in Italia lista per la quale segue a Bruxelles i temi promotore del community dei gruppi d’acquisto solare dell’eicienza energetica e dell’etichetta procurement come strumento di azio- che hanno coinvolto svariate migliaia di energetica in seno allo European Envi- ne concreta da parte dell’ente pubblico famiglie in tutta Italia. ronmental Bureau. per favorire il cittadino, nel campo della Coordinamento, senza diritto di voto: Domenico Brugnoni – AIEL Imprenditore agricolo e rappresen- tegici essendo presidente vo Virginia Trade società tante legale del vivaio Il Bosco e della CIA Umbria, presi- cooperativa, presidente dell’azienda agricola Brugnoni So- dente dell’organizzazione di Trasformatori Tabac- cietà Agricola, con lunga esperienza dei produttori olivicoli co Italia e membro del nell’ambito dell’associazionismo. Olive e olio società coope- consiglio di amministra- Oltre ad essere presidente di AIEL, rativa agricola, presidente zione della Fattoria Au- ricopre altri importanti ruoli stra- del Consorzio cooperati- tonoma Tabacchi. Aria Pulita deve essere veriicata l’appar- tenenza del prodotto a una classe non Perchè scegliere un prodotto Aria Pulita inferiore a 2 stelle. Infatti, le prestazioni Acquistare un prodotto certiicato Aria ti come il Conto Termico 2.0 che con- corrispondenti alla prima classe di certii- Pulita signiica: sente di risparmiare sull’investimento cazione (classe a 1 stella), non consentono • scegliere un prodotto di qualità cer- iniziale e dare un contributo impor- l’ottenimento della certiicazione. tiicata che garantisce precisi livelli di tante per abbandonare sistemi di ri- Coerentemente con il percorso di crescita emissioni e di rendimento in un’ottica scaldamento datati e alimentati con le qualitativa che le aziende del settore han- di salvaguardia della qualità dell’aria costose fonti fossili; no intrapreso, nel prossimo futuro Aria e del risparmio: a una maggiore ei- • aidare il comfort della propria casa Pulita sarà arricchita di un’ulteriore classe cienza degli apparecchi, infatti, cor- e della propria famiglia al calore pro- di qualità, deinita 5 stelle, che sarà attri- risponde la riduzione dei consumi di dotto da una fonte di energia rin- buibile ai sistemi di riscaldamento che si biocombustibile legnoso; novabile. Infatti, l’utilizzo virtuoso e caratterizzano per una vera e propria evo- • garantire la sicurezza e l’aidabilità sostenibile delle biomasse legnose di luzione tecnologica che si realizzerà nei di funzionamento accompagnate da origine locale è un’opportunità per prossimi anni. Inoltre, nell’ottica del per- bassi livelli di emissione di particolato creare sviluppo economico e occupa- corso incrementale, Aria Pulita sarà tra- nell’aria che solo un prodotto dotato zione, oltre che un modo per stimola- sformato in uno schema di certiicazione di elevata tecnologia può avere; re la gestione forestale sostenibile del di parte terza con il coinvolgimento di un • accedere ai meccanismi incentivan- patrimonio boschivo nazionale. organismo di certiicazione accreditato. COME SI RICONOSCE sul prodotto e/o sull’imballaggio, o su L’apposizione dell’etichetta è subordinata LA QUALITÀ ARIA PULITA entrambi, che può essere applicata come all’ottenimento della certiicazione e ha Ogni prodotto certiicato è dotato di una adesivo, etichetta a caduta o altra moda- l’obiettivo di riportare tutte le informa- speciica etichetta chiaramente visibile lità simile. zioni utili al consumatore inale. l 3|2016 AGRIFORENERGY 33
SPECIALE ARIA PULITA Membri del Comitato Tecnico Matteo Favero (coordinatore) - Etifor Laureato in Scienze forestali e ambien- torato di ricerca presso la aziendale. Dal 2015 colla- tali presso l’Università di Padova nel Scuola di dottorato in ter- bora stabilmente con l’Uf- 2011 con una tesi sull’analisi dei lussi e ritorio ambiente risorse e icio nazionale FSC Italia, delle criticità delle importazioni italia- salute del medesimo ateneo, supportando le aziende e ne di biomasse legnose a uso energetico. con uno studio su sinergie e i consulenti nella corretta Nel periodo 2012-2015 è assegnista di conlittualità tra Comuni e interpretazione delle nor- ricerca presso il Dipartimento territorio Proprietà Collettive (Rego- me tecniche, curando la e sistemi agro-forestali (Tesaf) dell’Uni- le) nella gestione integrata traduzione degli standard versità di Padova per attività di ricerca dei paesaggi forestali della Regione del e gestendo i processi di consultazione connesse al progetto europeo (7° Pro- Veneto. pubblica legati a sviluppo e/o revisione gramma Quadro) Integral, sulla gestio- Si avvicina dal 2012 alla certiicazione del quadro normativo. Dal 2015 lavora ne integrata futura dei paesaggi forestali di gestione forestale e catena di custo- per Etifor srl come tecnico d’area «Cer- Europei. dia secondo gli standard FSC®, svolgen- tiicazione Forestale e Filiere». Nel 2015 consegue a Padova il Dot- do inizialmente attività di consulenza Mauro Masiero – Etifor Laureato in scienze forestali e am- Nel 2004 ha iniziato a col- restale e filiere. Ha parte- bientali presso l’Università di Pado- laborare con il Diparti- cipato a numerosi progetti va, presso lo stesso Ateneo ha inoltre mento Tesaf dell’Universi- con organizzazioni locali conseguito un Dottorato di ricerca in tà di Padova in attività di (Regione Veneto, Veneto economia forestale. Dal 2002 ha lavo- ricerca, prevalentemente Agricoltura, Ersaf, Ipla), rato come consulente nel settore fore- nel settore dell’economia e nazionali (Ispra, Cnr) e sta-legno e tra il 2003 e il 2005 come delle politiche forestali. Nel internazionali (Cifor, Efi, auditor per la certificazione secondo 2011 ha contribuito alla Fao, Ifad e Iufro). Dal gli standard del Forest Stewardship costituzione di ETIFOR srl, spin-off 2014 è docente a contratto di Agri- Council (FSC®). Dal 2005 al 2011 è dell’Università di Padova, dove è re- cultural and forestry appraisal presso stato direttore di FSC Italia. sponsabile dell’area Certificazione fo- l’Università di Bolzano. Roberta Roberto - Enea Laureata in ingegneria meccanica nel energetica e sulle meto- liano, sia internazionale 2000 presso il Politecnico di Torino dologie di pianificazione come delegato italiano al e l’Università dell’Illinois di Chicago, sui bilanci energetici ed CEN, Comitato Europeo nel 2004 consegue il dottorato di ri- è stata capo del gruppo di Normazione. Oltre a cerca in energetica presso il Politec- di esperti del Laboratorio ciò, è attivamente coin- nico di Torino. Dal 2003 lavora pres- biomasse e biotecnologie volta nella stesura e nel so ENEA, l’Agenzia nazionale per le di ENEA UTTS nel 2014 e coordinamento di pro- nuove tecnologie l’energia e lo svilup- nel 2015. getti di ricerca a livello po economico sostenibile. È stata coordinatrice di numerosi europeo. Dopo aver lavorato su modelli nu- progetti nazionali e internazionali ed Il rigoroso approccio ingegneristico merici e analisi CFD applicata a fe- è parte di gruppi di lavoro per le atti- alle tematiche energetiche le consen- nomeni di cavitazione e sistemi di vità legislative e di standardizzazione te di impiegare le proprie conoscenze combustione, ha iniziato le attività in materia ambientale ed energetica, in contesti caratterizzati da prospet- di ricerca sulla combustione della sia a livello nazionale nell’ambito del tive che includono aspetti economici, biomassa, sui sistemi di conversione CTI, Comitato Termotecnico Ita- ambientali, sociali e politici. 34 AGRIFORENERGY 3|2016
SPECIALE ARIA PULITA XYZ m leggere ’ Le stelle rappresentano la classificazione degli apparecchi Nota: Le percentuali sono state calcolate considerando i livelli pre- stazionali migliori per ciascuna classe rispetto alla classe a 1 stella. secondo la certificazione Aria Pulita a garanzia di minori emissioni, più alti rendimenti e costi inferiori. Una sola stella indica un apparecchio che rispetta i requisiti per l’immissione sul mercato. Guardando a prodotti di alta qualità, Aria Pulita non certifica prodotti a una sola stella. 2 stelle indicano stufe e inserti che riducono le emissioni di polveri del 40% nel caso del pellet e del 46% nel caso della legna rispetto agli apparecchi a 1 stella. 3 stelle indicano stufe e inserti, sia a legna sia a pellet, che garantiscono emissioni di polveri ridotte del 60% rispetto agli apparecchi a 1 stella. Meritano le 4 stelle stufe e inserti, sia a legna sia a pellet, che garantiscono emissioni di polveri ridotte del 70% rispetto agli apparecchi a 1 stella. ficazioneariapulita.it XXX-P-123 2016 Il numero di certificazione In un’ottica di trasparenza del mercato è composto da: nei confronti del consumatore, XXX-P: ogni etichetta riporta il QR code codice identificativo per consultare la pagina del sito dell’azienda www.certificazioneariapulita.it 123: che elenca tutti i prodotti certificati. numero progressivo dell’apparecchio certificato anno di emissione del certificato 3|2016 AGRIFORENERGY 35
SPECIALE ARIA PULITA XYZ Iter di certiicazione rigoroso e super partes, cuore della credibilità di Aria Pulita Aria Pulita non è un’autodichiarazione, bensì una certiicazione strutturata in organi di ge- stione e di controllo severo e imparziale dei prodotti e dei certiicati emessi. Da qui la cre- dibilità dell’organismo che produce lo standard di certiicazione, il cui obiettivo ultimo è di infondere iducia sia alle aziende sia ai consumatori inali Annalisa Paniz, AIEL Il principale punto di forza di Aria Pu- Per organizzazioni si intendono quelle Aria Pulita è, quindi, una certiicazione lita è che non è un’autodichiarazione, aziende che producono uno o più pro- di prodotto. bensì una certiicazione. Nel caso di dotti fra quelli compresi nel campo di ap- Il processo di certiicazione, altrimenti autodichiarazione è l’azienda che appli- plicazione o che li fanno produrre conto- denominato “iter“, è articolato nelle se- ca direttamente un marchio di qualità terzi, apponendovi il proprio marchio guenti fasi (figura 1). e il consumatore deve idarsi del rigore e che in forma volontaria presentano • L’azienda individua uno o più pro- dell’impresa e dei parametri che impiega, domanda di certiicazione Aria Pulita. dotti di cui desidera e intende atte- non essendoci uno standard codiicato di riferimento. Nella certiicazione, viceversa, c’è l’adesio- ne dell’azienda a uno standard. L’obiettivo Figura 1 ultimo della certiicazione è di infondere Sintesi dei principali passaggi iducia a tutte le parti coinvolte. In questo legati alla certiicazione Aria Pulita caso, la credibilità dell’organismo che produce lo standard e la validità delle procedure adottate per stilarlo sono de- terminanti. Infatti, il valore della certii- cazione si misura e si valuta con il grado di iducia e credibilità, pubblicamente ri- conosciuto, che deriva da una valutazio- ne imparziale e competente, efettuata da una parte indipendente. L’ITER DI CERTIFICAZIONE In Aria Pulita le parti indipendenti sono il Comitato Tecnico e il Comita- to di Certiicazione, organi di gestione esterni ai rapporti che intercorrono tra le organizzazioni interessate alla certi- icazione e i clienti inali e che operano al ine di assicurare alla collettività e al mercato la conformità ai requisiti de- scritti nello standard. 3|2016 AGRIFORENERGY 37
XYZ SPECIALE ARIA PULITA • Dichiarazione di Prestazione DoP ai sensi del Regolamento UE n. 305/2011 • Libretto di uso e manutenzione • Manuale guida a uso interno azien- dale per la gestione della qualità Aria Pulita. VERIFICA DI CONFORMITÀ Il compito degli organi di gestione è quello di avviare un processo conosci- tivo al fine di valutare la conformità del prodotto ai requisiti applicati allo schema di certificazione. La verifi- ca di conformità riguarderà non solo l’appartenenza del prodotto a una spe- cifica classe di merito, ma anche la correttezza e la trasparenza della co- municazione fornita al consumatore finale. Particolare attenzione è posta sia al corretto riconoscimento del prodotto/ gruppo di prodotti da certiicare, sia alla coerenza di tutte le informazioni con stare la conformità rispetto ai requi- DOCUMENTI NECESSARI quanto riportato nel test report. siti di certificazione dello schema Alla domanda di certiicazione devono Aria Pulita e contatta il laboratorio essere allegati i documenti necessari a PERCHÉ CERTIFICARSI d’analisi riconosciuto, affinché effet- veriicare sia la conformità del prodotto ARIA PULITA tui le verifiche necessarie ad attestare ai requisiti di classiicazione applicati, Aria Pulita può a tutti gli efetti essere i prodotti. sia le corrette e trasparenti informazioni inserita nella categoria delle certiica- • L’azienda dà formale avvio alla proce- fornite al consumatore inale. Gli alle- zioni ambientali che, spesso, costitui- dura di certiicazione, inoltrando do- gati, di seguito elencati, costituiscono scono un trampolino per il migliora- manda di certiicazione ad AIEL. parte integrante della domanda di cer- mento delle performance – ambientali, tiicazione. • AIEL, avvalendosi del supporto e per certamente, gestionali ma anche econo- il tramite degli Organi di gestione del • Test report base, e relative estensioni, miche – delle imprese. sistema di certiicazione, istruisce e riferito al prodotto e/o al gruppo di Un elemento determinante nel cam- gestisce la pratica di certiicazione. prodotti oggetto della domanda di cer- mino delle aziende verso la qualità in- tiicazione e intestati all’organizzazione tesa in senso più ampio, poiché con • A istruttoria di certiicazione conclu- che presenta la domanda. Il test report sé vantaggi nei migliori rapporti con i sa con esito positivo, viene rilasciato deve essere emesso da un laboratorio consumatori, il territorio, la società e le l’attestato di certiicazione e ne viene riconosciuto dal sistema Aria Pulita pubbliche amministrazioni sia locali sia data evidenza pubblica mediante l’in- ovvero un laboratorio notiicato nazionali. serimento in un apposito database te- Un’azienda che si certiica Aria Pulita lematico. • Dichiarazione di qualità ambientale si dimostra più attenta alle richieste dei recante le prestazioni del prodotto e/o • Contestualmente, sono rilasciati i clienti, migliorando così la propria re- del gruppo di prodotti marchi Aria Pulita, che devono essere putazione e raforzando la spinta all’in- impiegati per comunicare la certiica- • Dichiarazione di Conformità DoC (ex novazione, cuore della sostenibilità e zione dei prodotti. marcatura CE) della green economy. l 38 AGRIFORENERGY 3|2016
SPECIALE ARIA PULITA XYZ Regione Lombardia, capoila per la qualità dell’aria, in sintonia con le stelle di Aria Pulita Annalisa Paniz, AIEL Lunedì 3 ottobre è stata approvata da • Primo livello: da attuarsi in caso di su- (in presenza di impianto di riscaldamen- Regione Lombardia la deliberazione peramento del limite giornaliero per il to alternativo) che non sono in grado di della Giunta regionale (dgr) 3-10-16 n. PM10 di 50 microgrammi/m3 per set- garantire speciiche prestazioni. 5656 recante «Misure temporanee per il te giorni consecutivi. A questo punto entra in gioco la certii- miglioramento dalla qualità dell’aria e il • Secondo livello: da attuarsi in caso di cazione Aria Pulita a garanzia degli spe- contrasto dell’inquinamento locale», in superamento del limite giornaliero per ciici livelli emissivi dei generatori. vigore ino al 15 aprile 2017. il PM10 di 70 microgrammi/m3 per Al primo livello emergenziale è previsto Le misure temporanee citate si attuano sette giorni consecutivi. il divieto di utilizzo dei generatori di ca- previa emanazione delle ordinanze sin- Le misure temporanee prevedono il di- lore domestici alimentati a biomassa le- dacali da parte dei comuni aderenti e vieto di utilizzo dei generatori di calore gnosa (in presenza di impianto di riscal- prevedono due livelli emergenziali: domestici alimentati a biomassa legnosa damento alternativo) aventi prestazioni Figura 1 - Quando si applicano le misure temporanee per il miglioramento della qualità dell’aria previste dalla Regione Lombardia Generatori Superamento ARIA PULITA limite PM10 a 3 e 4 stelle 1º Livello di 50 µg emergenziale per 7 giorni consecutivi possono restare accesi! Divieto uso generatori domestici a biomassa legnosa Generatori Superamento ARIA PULITA limite PM10 2º Livello a 4 stelle di 70 µg emergenziale per 7 giorni possono restare consecutivi accesi! 3|2016 AGRIFORENERGY 39
SPECIALE ARIA PULITA energetiche ed emissive che non sono in non sono in grado di soddisfare determi- apparecchi di nuova installazione sia per grado di rispettare i valori previsti alme- nate performance emissive. quelli già installati, una Dichiarazione no per la classe 3 stelle in base alla clas- delle Prestazioni Ambientali che, sulla siicazione ambientale riportata in Alle- CATALOGO PRODOTTI base dei risultati del test report, riporti gato 2 alla d.G.R n. 5656 del 3/10/2016. Regione Lombardia pubblicherà in una i requisiti prestazionali del generatore. Al secondo livello emergenziale è previ- sezione speciica del sito regionale (www. Nel caso di generatori certiicati Aria sto il divieto di utilizzo dei generatori di regione.lombardia.it) il Catalogo dei Pulita tale dichiarazione sarà sostituita calore domestici alimentati a biomassa prodotti coerenti con i livelli emergen- dall’Attestato di certiicazione. legnosa (in presenza di impianto di ri- ziali, composta dai cataloghi forniti da In particolare il costruttore predisporrà scaldamento alternativo) aventi presta- ciascuna azienda, al ine di rendere di- un proprio Catalogo dei prodotti, con- zioni energetiche ed emissive che non sponibile al pubblico la lista dei genera- tente l’identiicazione dei diversi modelli sono in grado di rispettare i valori previ- tori che rispondono alle classi 3 stelle e 4 e la corrispondente classe di qualità am- sti almeno per la classe 4 stelle. stelle. Tale catalogo ha unicamente ina- bientale e, prodotto per prodotto, la Di- Per la prima volta, quindi, è stato in- lità informativa ed è indirizzato al consu- chiarazione delle Prestazioni Ambientali trodotto un criterio di selezione degli matore inale. L’iscrizione dei generatori e/o l’Attestato di Certiicazione Aria Pu- apparecchi basato sulla qualità, intesa di calore nel catalogo non costituisce, lita. In questo modo, mano a mano che come prestazioni emissive e di rendi- tuttavia, un prerequisito per dimostrare i prodotti saranno sottoposti a certiica- mento, e non discriminatorio per tutti la conformità a quanto previsto dalla de- zione sarà possibile integrare l’Attestato i prodotti a biomassa. libera. di Certiicazione. Il Catalogo dei pro- La delibera non introduce, quindi, divieti dotti potrà essere pubblicato sul sito web all’installazione o alla vendita dei gene- COSA DEVE FARE dell’azienda e sarà coerente con quello ratori di calore ma solo delle limitazio- IL COSTRUTTORE fornito a Regione Lombardia. ni all’utilizzo di quei sistemi che, solo in Il costruttore deve produrre e mettere a caso di episodi particolarmente critici, disposizione del consumatore, sia per gli COSA DEVE FARE IL RIVENDITORE Il rivenditore dovrà richiedere all’azien- da costruttrice il Catalogo dei prodotti che dovrà essere completo della docu- mentazione necessaria a dimostrare l’appartenenza del generatore a una del- le classi previste dalla dgr della Regione Lombardia; il Catalogo potrà essere reso disponibile anche solo tramite il sito web dell’azienda. COSA DEVE FARE IL CONSUMATORE Il consumatore, per veriicare l’apparte- nenza a una determinata classe di qualità del generatore, deve fare riferimento in primo luogo alla documentazione for- nita dal costruttore anche tramite il pro- prio rivenditore. Se la documentazione è mancante, ad esempio perché il prodotto è installato da tempo, il cittadino dovrà rivolgersi al costruttore il quale metterà a disposizione la documentazione anche tramite il proprio sito internet. l 40 AGRIFORENERGY 3|2016
SPECIALE EMISSIONI Sosteniamo l’idea di un calore pulito Caldaie a pellet e a legna Stufe, Termostufe, Inserti a pellet Anche Amg Spa ha avviato un processo di collaborazione e supporto al progetto Aria Pulita. Tutti i nostri prodotti sono in fase di certificazione. AMG S.p.A. Via delle Arti e dei Mestieri, 1/3 - 36030 S. Vito di Leguzzano3|2016 Vicenza 1|2016 Italy 41 AGRIFORENERGY Tel +39 0445 519933 - Fax +39 0445 519034 - info@amg-spa.com - www.amg-spa.com
XYZ SPECIALE ARIA PULITA Le prestazioni tecnico-ambientali dei moderni generatori e impianti termici Valter Francescato, AIEL Secondo la nostra serie storica (AIEL, nel 2015 ammontano a circa 46 kt, con mi del 12% (-257.294 t), confermato an- 2016), tra il 1999 e il 2014 l’aumento del una riduzione del 17% rispetto al 1999 che dall’indagine Istat 2013, rispetto alla consumo di biocombustibili legnosi a sca- (55 kt). quale il calo dei consumi sarebbe del 16% la residenziale è stato del 22%, ovvero di Scala Regionale (Veneto). Recenti studi (-343.762 t), certamente favorito anche circa 56 PJ (+3,4 Mt); se si fa riferimento, comparativi a scala regionale (Veneto) dalla diminuzione dei gradi giorno. invece, alla serie storica dei consumi cal- hanno dimostrato che grazie al turno- Scala nazionale (Italia). Nel 2015 (ta- colata dal GSE sulla base della recente in- ver tecnologico è stato stimato un calo bella 1) quasi il 95% del PM10 prodotto dagine ISTAT, tra il 2010 e il 2014 questo delle emissioni di PM10 della combu- dalla combustione residenziale di legna aumento scende al 16% (+2 Mt), ovvero a stione domestica di legna e pellet del e pellet è stato prodotto dai generatori circa 33 PJ. 20%. Questo miglioramento è legato in manuali a legna, l’83,5% dai generatori L’evoluzione del consumo è stata carat- particolare a: domestici manuali a legna e l’11,2% dal- terizzata dal fenomeno di sostituzione • la riduzione dei generatori tradizionali le caldaie a legna, che a scala nazionale della legna con il pellet, il cui consumo a legna; sono ancora in prevalenza vecchie tecno- – a partire dai primi anni 2000 – è cre- • l’aumento dei generatori a legna più logie1 e con il 3,5% del parco installato sciuto notevolmente in Italia. Il consoli- evoluti (stufe in maiolica, caldaie); contribuiscono al 12,2% del consumo di damento del mercato del pellet ha contri- • il forte aumento delle stufe a pellet. energia inale. buito a contenere l’aumento dei consumi Il turnover tecnologico è avvenuto a I camini aperti, che contribuiscono a complessivi, e a scala regionale talvolta fronte di un aumento del parco instal- meno del 9% del consumo inale, produ- anche ad abbassarli, grazie al suo mag- lato solo dell’1% e di un calo dei consu- cono ancora più di un quarto del PM10 giore contenuto energetico rispetto alla legna (+24%) e alla maggiore eicienza dei generatori domestici automatici, ri- Tabella 1 – Percentuale numerica, di consumo e di emissioni di PM10 per tipo spetto a quelli tradizionali a legna (cami- di generatore e di biocombustibile nel 2015 (AIEL, 2016). netti e stufe). Percentuale A partire dal 2013 inoltre si rileva un Anno 2015 numerica di consumo di emissioni di PM10 calo dei consumi a causa degli inverni Ca i ei aperi leg a 34,8% 8,6% 26,0% miti, che hanno ridotto sensibilmente il Stufe a leg a 19,4% 28,6% 27,3% fabbisogno termico residenziale. Ca i ei chiusi leg a 15,3% 22,6% 21,0% IMPORTANZA Cuci e a leg a 6,5% 9,6% 9,2% DEL TURN OVER TECNOLOGICO Stufe a pellet 19,8% 16,9% 5,1% Secondo le nostre elaborazioni (AIEL, Caldaia a leg a
Stufe a pellet 19,8% 16,9% 5,1% Caldaia a legna
SPECIALE ARIA PULITA Componenti e funzionamento di una moderna stufa a legna Nelle moderne abitazioni dotate di un alto, «rinforzando» i processi di de- bustibili sono ossidati pressoché com- sistema di aereazione controllata è ri- composizione e gassiicazione, è di pletamente, e convogliati nel condotto chiesto che la stufa sia dotata di una tipo secondario. fumario. Nella parte superiore della presa d’aria esterna canalizzata, che può • Alcune stufe sono anche dotate di un stufa i gas caldi raggiungono tempe- essere dotata di un sistema di control- ulteriore punto di immissione dell’a- rature superiori a 200 °C e cedono il lo elettronico della combustione con ria, di portata inferiore all’aria pu- calore all’aria indirizzata in appositi regolazione motorizzata. Questa coni- lente, posizionato a metà della parete canali di scambio. gurazione, sebbene sempre utile, non è posteriore della camera di combu- Recenti studi hanno dimostrato che ap- strettamente richiesta nel caso l’aria sia stione (5), che migliora la turbolenza plicando a una moderna stufa, caratte- prelevata dall’ambiente di installazione. nella zona di ossidazione. rizzata dalle componenti e dai concetti I lussi d’aria comburente all’interno Le pareti della camera di combustione di base in qui descritti, ulteriori misu- della stufa si dividono in (figura A): sono costituite da materiali refrattari re primarie per ottimizzare e regolare i • aria primaria, che è immessa dal bas- a elevata inerzia termica che conser- lussi di aria comburente (air staging) e so attraverso la griglia (trasversale); vano il calore prodotto nella camera e controllare nel tempo il processo con si- • aria pulente, che è condotta ino alla assicurano il raggiungimento di eleva- stemi automatici di regolazione della parte superiore della porta di ispezio- te temperature e quindi una completa combustione, si possono ottenere ulte- ne ed entra dall’alto percorrendo la combustione. Nella zona di postcom- riori signiicative riduzioni dei FE: CO supericie interna del vetro, mante- bustione oltre al mantenimento delle = -60%; OGC = -86%; Polveri = -55%. nendolo pulito da depositi carboniosi più elevate temperature è anche neces- Inoltre, sono in corso vari progetti di e polveri. Quest’aria funge anche da saria una forte turbolenza, favorita dal ricerca e sviluppo per l’applicazione di aria comburente, quella che raggiun- delettore che accompagna i gas caldi iltri catalitici ceramici, che potrebbero ge il letto di braci è di tipo primario all’ingresso della camera di postcom- consentire un’ulteriore riduzione dei mentre la parte che è immessa più in bustione. A questo punto i gas com- gas di combustione (CO e OGC). Co doto fu a io Ca e a di post o usio e Deleto e Ca e a di o usio e A ia pule te I issio e dell’a ia aria o u e te gas esausi I g esso a ia o u e te Figura A Componenti costruttive A ia p i a ia e funzionali di una moderna stufa a legna Fonte: Technologie-und Förderzentrum (TFZ), 2015. 44 AGRIFORENERGY 3|2016
Factsheet Factsheet SPECIALE ARIA PULITA Saubere SaubereVerbrennung Verbrennung GuW Gute Wm teär äreme whs wäc äcths na.ch. nat ch è stata quindi estesa alle piccole potenze Rispetto agli apparecchiwdomestici wm är ärea mea ho usus lz.a ri-ho lzt.at DieDie Verbrennungsqualität Verbrennungsqualität und und diedie per Brennstoffausnutzung Brennstoffausnutzung il riscaldamento di ambiti domestici.beibeiBiomasse- Biomasse- escono a raggiungere temperature in kesseln kesseln haben haben sich sich inin den den letzten letzten Jahren Jahren L’utilizzo di stark un stark verbessert. verbessert. biocombustibile di di-Obwohl Obwohl camera diimmer immer mehr combustione mehr Anlagen Anlagen e post-combu- mensioni costanti e contenuto idrico stione molto più elevate (> 1.000 °C) che installiert installiert werden, werden, istist keine keine Erhöhung Erhöhung derder Schadstoff-Emissionen Schadstoff-Emissionen festzustellen. festzustellen. molto basso (
SPECIALE ARIA PULITA Graico 4 – Fattori di emissione di particolato (PM) in stufe e caldaie (2006) nelle stime degli inventari delle emissioni. 120 Le caldaie manuali a legna sono estre- 120 mamente performanti in termini di 100 93 emissioni, tuttavia “sofrono” nella fase 85 PM secco di accensione. Perciò, è fondamentale la 80 PM in g/GJ 67 PM umido loro corretta installazione, in particola- 60 re è indispensabile l’abbinamento con 40 31 32 36 un accumulo inerziale correttamente 20 14 17 18 14 18 22 dimensionato per limitare il numero di 11 accensioni. Questo concetto vale, almeno 0 Caldaia Caldaia Caldaia Caldaia Stufa Stufa Stufa in parte, anche per le caldaie automatiche, a pellet a cippato a legna a legna a pellet a legna a legna (abete) (abete) (abete) (faggio) (abete) (abete) (faggio) soprattutto quelle a cippato. Le caldaie 25 kW 30 kW 30 kW 30 kW 13 kW 8 kW 8 kW automatiche sono caratterizzate dai più bassi valori di emissione e di tossicità del particolato. Graico 5 – Fattori di emissione di Benzo(a)pirene in stufe e caldaie allo stato Se si considera un ipotetico confronto con della tecnica (2006) a confronto con i valori pubblicati nel Guidebook 2013 le stufe a legna tradizionali che, a dife- renza delle moderne stufe qui analizzate, Fattori di emissione di benzo(a)pirene (mg/GJ) 140 sono molto meno performanti (per ragioni 121 121 120 di età) e operano spesso in condizioni di Benzo(a)pirene da freddo 100 funzionamento non ottimale, ci si può at- Benzo(a)pirene a potenza nominale Valore del Guidebook 2013 tendere un fattore di tossicità 1.000 volte 80 superiore rispetto alle moderne caldaie. 60 Nell’ambito del progetto europeo BeReal 40 25 (www.bereal-project.eu), dove è stato mes- 20 10 10 10 10 10 10 17 12 9 11 so a punto un test avanzato delle emissioni 1,9 0,15 1,3 0,8 0 0,4 0,3 0,12 0,12 secondo un ciclo di funzionamento che ri- Caldaia Caldaia Caldaia Caldaia Stufa Stufa Stufa a pellet a cippato a legna a legna a pellet a legna a legna lette le condizioni di esercizio reale, nel (abete) (abete) (abete) (faggio) (abete) (abete) 25 kW 30 kW 30 kW 30 kW 13 kW 8 kW (faggio) 8 kW 2014 e 2015 sono state testate alcune stufe a legna (9) e a pellet (6) allo stato della tec- NOTA: Il Guidebook 2013 è il documento di riferimento pubblicato dall’Agenzia dell’ambiente europea nica, ottenendo un valore medio del FE di che riporta i fattori di emissione da utilizzare a scala nazionale e regionale per gli Inventari delle Emissioni. PM10 rispettivamente di 120 e 40 g/GJ. l PRESTAZIONI TECNICO-AMBIEN- Benzo(a)pirene (BaP), per determinarne note TALI DI APPARECCHI E CALDAIE l’efetto di tossicità sulla salute umana. Il 1. Una caldaia a legna a iamma superio- DOMESTICHE ALLO STATO particolato è stato collezionato con l’ausi- re senza dispositivi di regolazione della combustione ha un FE di circa 160 g/GJ, DELLA TECNICA lio di un tunnel di diluizione, per deter- una caldaia a legna a iamma inferiore e I grafici 4 e 5 riportano una sintesi dei minare anche la componente organica dei dispositivi elettronici di regolazione della risultati di uno studio (pubblicati nel n. condensabili (particolato secondario). La combustione ha un FE medio – inclusi i 2/2014 di Agriforenergy) in cui sono sta- massa di particolato è stata pesata sia con condensabili - di 75 g/GJ. FE = fattore emissivo, è il rapporto tra le emissioni di te analizzate e comparate le emissioni di sia senza condizionamento (120 °C per 8 particolato espresse in grammi (g) e l’ener- apparecchi e caldaie domestiche del 2006, ore) del iltro umido di campionamento. gia primaria espressa in GJ del biocombu- posti in condizioni di funzionamento ot- I risultati di questo studio dimostrano che stibile bruciato dal generatore. timale, alimentati a legna, cippato e pellet. le moderne stufe a legna poste in condi- 2. Si è fatto riferimento solo a caldaie ali- zioni di funzionamento ottimale emet- mentate a cippato o pellet, ovvero biomas- In particolare sono stati considera- se combustibili vergini, in riferimento ai ti il particolato (PM) e gli Idrocarburi tono BaP in quantità 10 volte inferiore requisiti del D.lgs. 152/2006. Policiclici Aromatici, in particolare il rispetto ai fattori di emissione considerati 46 AGRIFORENERGY 3|2016
SPECIALE ARIA PULITA XYZ Hanno aderito: #perunariapulita lita.it ❝❡rt✐ficazioneariapu Un progetto www.aiel.cia.it 3|2016 AGRIFORENERGY 47
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