ECOPROTEGGIAMOCI - Legambiente

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ECOPROTEGGIAMOCI - Legambiente
Vademecum
                   sul corretto
                   uso dei dispositivi
                   di protezione

ECOPROTEGGIAMOCI   individuale dal
                   virus Sars-cov-2
                   e sui rischi per
                   l’ambiente causati
                   dall’abbandono
                   e dai traffici illegali
ECOPROTEGGIAMOCI - Legambiente
A cura dell’Ufficio scientifico nazionale e
dell’Ufficio Ambiente e legalità di Legambiente
Si ringrazia Isabella Fontana per la collaborazione al capitolo 7
5 giugno 2020
PREMESSA                                   5

1   I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE    7

2   LE CERTIFICAZIONI                         9

3   LE REGOLE DEL CORRETTO SMALTIMENTO        11

4   UN’APPLICAZIONE CONFUSA                   13

5   QUANTO PESANO GUANTI E MASCHERINE         16

6   L’IMPATTO AMBIENTALE DELL’ABBANDONO       18

7   I RISCHI DEI TRAFFICI ILLECITI            19

    BIBLIOGRAFIA                              20
PREMESSA

     I decreti adottati dal governo dall’i-    della Campania.
nizio della pandemia causata dal virus              Le stime sul fabbisogno di questi di-
Sars-cov-2, così come le ordinanze             spositivi sono impressionanti: secondo
delle Regioni, facendo proprie le indica-      il Politecnico di Torino si consumeran-
zioni per la prevenzione della diffusione      no almeno un miliardo di mascherine e
elaborate dall’Istituto Superiore di Sa-       circa 500 milioni di guanti ogni mese.
nità (ISS) consigliano (e in alcuni casi       Ridurli, promuovendo la diffusione di
obbligano) l’utilizzo di dispositivi di pro-   mascherine riutilizzabili, come ha deci-
tezione individuale (DPI), nello specifico     so di fare Unicoop Firenze, è una scelta
guanti e mascherine. Questi dispositivi,       responsabile: esistono in commercio,
entrati ormai nelle nostre abitudini quo-      infatti, diverse tipologie di mascherine,
tidiane, sono, per la maggior parte,           certificate per il loro corretto utilizzo,
dei prodotti usa e getta. E purtroppo          che possono contribuire in maniera
è sempre più frequente vederli abban-          significativa a una corretta gestione,
donati nell’ambiente, dalle strade delle       anche dal punto di vista ambientale, di
nostre città alle spiagge. Un fenomeno         questi dispositivi, oltre che a una ridu-
che può avere un impatto ben più gra-          zione del consumo delle materie prime
ve di quello legato soltanto all’incuria.      necessarie per realizzarli. Ed è altret-
Guanti e mascherine usa e getta, in-           tanto importante informare corretta-
fatti, per le loro caratteristiche di leg-     mente i cittadini sulle vere conseguen-
gerezza e rapidità di deterioramento,          ze di questa imprevista produzione di
finiscono molto facilmente, attraverso         rifiuti usa e getta. Smaltirli corretta-
il reticolo idrografico o trascinate dal       mente non rappresenta un problema,
vento, in mare, dove possono causare           per il sistema di gestione ordinario dei
un incremento della diffusione di mi-          rifiuti urbani nel nostro Paese. La loro
croplastiche e diventare una minaccia          incidenza in termini di peso comples-
per specie protette, come le tartarughe        sivo sul totale dei rifiuti prodotti è poco
marine. Sono scene che, purtroppo, si          significativa: secondo le stime di Le-
ripetono sempre più spesso e che Le-           gambiente, l’incremento complessivo
gambiente ha denunciato per prima,             legato all’utilizzo delle mascherine più
da Milano a Firenze fino alle spiagge          diffuse, quelle chirurgiche, e dei guanti

                                                                                         5
ha un impatto pari allo 0,23% dei rifiuti        forte attenzione a livello internazionale,
urbani prodotti. Una percentuale che             come dimostra l’attività di monitorag-
considerando solo quelli indifferenzia-          gio sui traffici illeciti di mascherine av-
ti, nella cui categoria rientrano guanti         viata dall’Interpol, come raccontiamo
e mascherine usa e getta, non supera             in questo Vademecum.
lo 0,45%. Percentuali che secondo le                  Anche nel caso dei rifiuti ospedalie-
elaborazioni fatte dall’Ispra, calcolando        ri, un corretto e monitorato sistema di
l’insieme dei Dispositivi di protezione          gestione dalla raccolta all’incenerimen-
individuale, salgono rispettivamente             to, consentirebbe di affrontare tutta la
all’1,33% e al 2,66%. In valori assolu-          fase di convivenza con il coronavirus
ti, si oscilla tra le 70.000 e le 300.000        senza eccessivi problemi. Lo stesso
tonnellate di rifiuti, che diventano, ov-        discorso vale per guanti e mascherine
viamente, un grave problema se ven-              utilizzati nelle abitazioni dove vivono in
gono disperse nell’ambiente, anche               quarantena le persone contagiate dal
per le sostanze chimiche utilizzate per          Sars-cov-2. Sarebbe importante, al ri-
il loro trattamento.                             guardo, che le indicazioni fornite dall’I-
      Il discorso cambia per quanto ri-          stituto superiore di Sanità e dall’Ispra
guarda quei dispositivi di protezione            venissero applicate in maniera omo-
individuale che vengono utilizzati nelle         genea sull’intero territorio nazionale,
strutture ospedaliere o nelle Residen-           invece di dare vita, come ha potuto
ze Sanitarie Assistite (RSA), classificati       verificare Legambiente, a una pluralità
come rifiuti sanitari pericolosi perché          di soluzioni che rischiano di ingenerare
a rischio infettivo, sui quali è neces-          confusione anche tra i cittadini, arri-
sario sviluppare un attento monito-              vando fino alla diffusione di vere e pro-
raggio, per i rischi emersi, sia in Italia       prie fake news sulla sospensione dei
che all’estero, di possibili traffici illegali   servizi di raccolta differenziata, prevista
connessi al loro smaltimento. Non esi-           invece soltanto per le famiglie in cui vi-
stono stime attendibili, al momento,             vono persone in quarantena a causa
ma non c’è dubbio che la tipologia e             del contagio.
il quantitativo di rifiuti prodotti possano           Nel Vademecum sul corretto uso
fare gola a soggetti “specializzati” nei         dei dispositivi di protezione individuale
traffici illeciti di rifiuti. Un allarme rac-    sono stante raccolte, insomma, tutte
colto in Italia dall’Arma dei carabinie-         le informazioni utili per fare le scelte
ri, che ha avviato specifiche attività di        giuste ed evitare che l’emergenza cau-
indagine attraverso il Nucleo Operativo          sata dal coronavirus finisca per aggra-
Ecologico (NOE), come ha comunicato              vare ulteriormente un fenomeno, quello
il ministro dell’Ambiente Sergio Costa           dell’inquinamento da rifiuti di plastica
nella sua audizione davanti alla Com-            del nostro mare e delle nostre spiagge,
missione parlamentare d’inchiesta sul            contro il quale Legambiente e Unicoop
ciclo dei rifiuti, la cosiddetta Commis-         Firenze hanno sviluppato, da tempo,
sione “Ecomafia”, dello scorso 5 mag-            una concreta e positiva collaborazione.
gio. E che vede, più in generale, una

6
1

    I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

     Le particelle di coronavirus hanno        spersione di goccioline (che vengono
un diametro che varia tra 100 e 150            secrete da naso e bocca, come ad
nanometri (da 100 a 1000 volte infe-           esempio la saliva) verso l’esterno per
riore allo spessore del filo di una ragna-     evitare che un potenziale portatore di
tela) e con tosse o starnuti possono           virus contagi chi lo circonda; in questo
coprire distanze fino a 4 metri [1].           caso sono considerate una protezio-
     I dispositivi di protezione e/o medi-     ne per la comunità. I materiali con cui
ci che devono essere utilizzati da tutta       sono fatti guanti e mascherine sono
la popolazione per limitare il più possi-      diversi e spesso vengono utilizzati più
bile questa diffusione sono di due tipi:       materiali insieme. L’impiego di materiali
guanti e mascherine.                           diversi dipende dalla destinazione d’u-
     I guanti servono ad impedire di           so delle mascherine come viene sinte-
entrare in contatto diretto con super-         tizzato, per quelle più diffuse, nel box di
fici potenzialmente contaminate. Le            questa pagina.
mascherine servono a limitare la di-

TIPOLOGIE PIÙ DIFFUSE DI MASCHERINE USA E GETTA
Mascherine chirurgiche (per la popolazione generale). [2] [3]
Le mascherine chirurgiche sono formate da 2 o 3 strati di tessuto non tessuto
(TNT), in fibre di polietilene (PE) o polipropilene (PP): filtrano l’aria in uscita e
proteggono da goccioline di liquido [2]. Questa tipologia non fa parte dei DPI,
ma dei dispositivi medici.
Mascherine FFP2 senza valvola (per personale a contatto con il pubblico).
Mascherine FFP2 con valvola (per personale medico e di soccorso esterno).
Mascherine FFP3 (per personale medico e infermieristico specializzato). [2] [3]

                                                                                            7
Un’ulteriore categoria è quella del-      respirabilità, forma e aderenza adegua-
le mascherine FFP2-3, formate da 3             te che permettano di coprire dal mento
strati di TNT a diversa densità; lo stra-      al di sopra del naso”. Non sono DPI né
to esterno protegge dallo sporco più           dispositivi medici ma misure igieniche
grossolano, lo strato intermedio filtra        per diminuire la diffusione del virus nel-
e quello interno protegge il filtro dall’u-    la vita quotidiana; non possono essere
midità del respiro; mentre le valvole,         usate al comparire di sintomi ma de-
quando presenti, sono di plastica.             vono essere sostituite con dispositivi
     L’efficienza di filtrazione batterica è   medici certificati. Non sono soggette
uno dei parametri utilizzati per valutare      a certificazioni ma devono comunque
le capacità filtranti di una mascherina.       soddisfare alcuni requisiti: devono es-
Questo parametro varia a seconda del           sere realizzate di materiale multistrato
tipo di mascherina.                            non tossico, non allergizzante, non in-
     Le mascherine chirurgiche hanno           fiammabile; devono aderire al viso co-
un’efficienza di filtrazione verso l’ester-    prendo dal mento fino a sopra il naso
no molto alta (circa 95%) mentre quel-         e non devono impedire la respirazione.
la verso l’interno è di circa il 20%. Le       Quelle in materiale lavabile devono
FFP2 e le FFP3 senza valvola hanno             poter essere lavate almeno a 60 gradi
efficienza di filtrazione rispettivamente      con detersivo. [4]
del 92% e del 98% (sia in entrata che               I guanti monouso non vengono
in uscita).                                    invece considerati dall’Organizzazio-
     Le mascherine con le valvole sono         ne Mondiale di Sanità (OMS) mezzo
le più pericolose poiché hanno un’alta         di protezione per il nuovo coronavirus
efficienza di filtrazione verso l’interno      ma vanno comunque a ruba [5]: sono
(tra il 72% e il 98%, a seconda del tipo)      uno tra i beni di consumo più acquistati
ma molto bassa verso l’esterno (circa          durante il lock-down, ma come sotto-
20%), quindi potrebbero essere causa           lineato dall’OMS, non sostituiscono il
di diffusione del contagio da parte di         frequente lavaggio delle mani. Se ne
soggetti infetti. [1]                          possono trovare di vari materiali.
     Un cenno a parte meritano le così         • Vinile: realizzati con materie prime
dette “mascherine di comunità”.                     sintetiche, soprattutto PVC e fta-
Secondo l’articolo 3 del D.P.C.M. del               lati; vengono utilizzati sia in ambi-
26 aprile, quello che sancisce l’obbli-             to domestico che ospedaliero per
gatorietà dell’uso delle mascherine in              evitare rischi di contaminazione ed
ambienti chiusi o quando non si possa               infezione ma sono poco resistenti e
mantenere il distanziamento sociale,                poco permeabili. [6] [7]
“possono essere utilizzate mascherine          • Nitrile: sono realizzati con com-
di comunità, ovvero mascherine mo-                  ponenti appartenenti alla famiglia
nouso o mascherine lavabili, anche au-              delle gomme (butadine e acrilonitri-
to-prodotte, in materiali multistrato ido-          le); vengono utilizzati sia in ambito
nei a fornire un’adeguata barriera e, al            domestico che ospedaliero pro-
contempo, che garantiscano comfort e                teggendo la pelle sia da detergenti

8
aggressivi che da batteri, partico-         in supermercati, banchi alimentari
    larmente utili nel settore alimentare       e distributori di benzina, non sono
    poiché non inquinano i cibi. [8] [7]        molto resistenti ma proteggono le
•   Lattice: realizzati con lattice di          mani dallo sporco.
    gomma (materiale di origine natu-           [5] [7]
    rale); vengono largamente usati in
    ambito ospedaliero, sono più re-             Presso i punti vendita di Unicoop
    sistenti ed impermeabili rispetto a     Firenze, i guanti monouso messi a di-
    quelli in vinile. [6] [7]               sposizione dei consumatori sono rea-
•   Polietilene: particolarmente diffusi    lizzati, invece, in Mater-Bi.

                                                                                  2

    LE CERTIFICAZIONI

     In tempi non emergenziali, le azien-   cializzazione di DPI e mascherine chi-
de che producono DPI vengono sot-           rurgiche.
toposte a valutazione della conformità
da organismi notificati per il rilascio         Per garantire comunque una certa
della certificazione CE. A causa dell’e-    protezione degli utilizzatori di questi di-
mergenza sanitaria è aumentata la ne-       spositivi, nel decreto vengono esplica-
cessità di avere più prodotti di questo     te alcune limitazioni:
genere in tempi brevi. Per questo nel       • DPI: i soggetti coinvolti devono
DL 18/2020 (Misure di potenziamento             fornire un’autocertificazione e tutti
del Servizio sanitario nazionale e di so-       i documenti necessari all’INAIL che
stegno economico per famiglie, lavora-          si deve esprimere entro 3 giorni ri-
tori e imprese connesse all’emergenza           guardo alla possibilità di immissio-
epidemiologica da COVID-19) è stata             ne sul mercato.
disposta una deroga a queste proce-         • Mascherine chirurgiche: i sog-
dure fino a fine emergenza, rispetto a          getti coinvolti devono fornire un’au-
produzione, importazione e commer-              tocertificazione e tutti i documenti

                                                                                      9
necessari all’ISS che si deve espri-      tore stesso possono essere prodotte
     mere entro 3 giorni riguardo alla         secondo l’art. 16, comma 2, del DL
     possibilità di immissione sul mer-        18/2020 altri tipi di mascherina che
     cato.                                     tuttavia, come specificato dal Ministero
                                               della Salute, non possono essere con-
      L’Unione Europea ha raccoman-            siderate né DPI né dispositivo medico
dato tutti gli operatori coinvolti (dai        (es. mascherine chirurgiche). Il produt-
produttori agli organi di certificazione)      tore deve anche garantire la sicurezza
di utilizzare tutte le misure possibili        del prodotto da un punto di vista di ir-
per garantire il soddisfacimento della         ritazioni, infiammabilità ed effetti nocivi
richiesta di DPI e di mascherine chirur-       sulla salute. Queste mascherine non
giche e garantire, allo stesso tempo,          sono sottoposte a verifiche e certifica-
protezione e sicurezza per chi li utiliz-      zioni né da parte dell’INAIL né da parte
za. Si è mirato ad una semplificazione         dell’ISS e non possono essere utilizza-
delle prove di laboratorio necessarie,         te in ambito ospedaliero e chi le utilizza
chiedendo comunque di riportare le in-         deve comunque rispettare le norme di
formazioni principali sulle etichette dei      distanziamento sociale. [10]
prodotti.
      Le autorità competenti designate
dal DL 18/2020 hanno stabilito che i
DPI e le mascherine chirurgiche con-
siderate idonee alla messa in com-
mercio, debbano soddisfare i proce-
dimenti dettati da due norme: UNI EN
149:2009 “Dispositivi di protezione
delle vie respiratorie – Semimaschere
filtranti antipolvere – Requisiti, prove,
marcatura” e la UNI EN 14683:2019
“Maschere facciali ad uso medico –
Requisiti e metodi di prova”. [9]
      La prima norma (UNI EN 149:2009)
riguarda le mascherine FFP2 e FFP3 e
descrive prove tecniche per garantire
requisiti minimi di efficienza, traspirabi-
lità e stabilità della struttura. La secon-
da norma (UNI EN 14683:2019) riguar-
da le mascherine chirurgiche ed indica
requisiti minimi da rispettare riguardo
resistenza agli schizzi, traspirabilità, ef-
ficienza di filtrazione batterica e pulizia
da microbi.
      Sotto responsabilità del produt-

10
3

    LE REGOLE DEL CORRETTO SMALTIMENTO

     Ancor prima di parlare dello smal-        (Raccolta e smaltimento rifiuti).
timento di guanti e mascherine, è op-              L’Iss ha disposto dunque una
portuno ricordare che, secondo le linee        serie di raccomandazioni in ordine
guida1 dell’Istituto Superiore di Sanità,      alla corretta gestione dei rifiuti:
solo i soggetti contagiati non de-             • In particolare, per le abitazioni in cui
vono seguire le pratiche della rac-                NON SONO PRESENTI soggetti
colta differenziata, ma buttare tutto              positivi al tampone in isolamen-
nell’indifferenziato. Tutti gli altri citta-       to o in quarantena obbligatoria, si
dini devono invece seguire la normale              raccomanda di mantenere le pro-
differenziazione dei rifiuti che avviene           cedure in vigore nel territorio di ap-
nel proprio comune.                                partenenza, non interrompendo la
     Ma procediamo con ordine. L’Isti-             raccolta differenziata, con la preci-
tuto Superiore di Sanità (I.I.S) con una           sazione che mascherine monouso
nota avente come oggetto il tema dei               debbano essere buttate nell’indif-
“Rifiuti extra ospedalieri da abitazioni           ferenziato.
di pazienti positivi al SARS COV 2 in          • Nelle abitazioni in cui SONO PRE-
isolamento domiciliare”, ha precisato              SENTI soggetti positivi al tampone
come “i rifiuti in oggetto dovrebbero              in isolamento o in quarantena ob-
essere considerati equivalenti a quelli            bligatoria, sia interrotta la raccolta
che si possono generare in una strut-              differenziata, ove in essere, e che
tura sanitaria”. Nella stessa circolare            tutti i rifiuti domestici, indipenden-
viene evidenziato anche come tale                  temente dalla loro natura, inclu-
procedura potrebbe essere di diffici-              dendo fazzoletti, rotoli di carta, i
le attuazione, anche per l’assenza di              teli monouso, mascherine e guanti,
contratti in essere con aziende specia-            siano considerati indifferenziati e
lizzate nella raccolta, trasporto e smal-          pertanto raccolti e conferiti insie-
timento dei rifiuti infettivi e raccomanda         me.
quindi alcune procedure considerate
sufficientemente protettive per tutelare
la salute della popolazione e degli ope-
ratori del settore dell’igiene ambientale      1.   prot. AOO-ISS n. 8293 del 12 marzo 2020

                                                                                              11
•    Per la raccolta dovranno essere                mento senza alcun trattamento
     utilizzati almeno due sacchetti uno            preliminare.
     dentro l’altro o in numero maggiore        •   Laddove tale modalità di gestio-
     in dipendenza della loro resistenza            ne non possa essere attuata, i ri-
     meccanica, possibilmente utiliz-               fiuti sono conferiti agli impianti di
     zando un contenitore a pedale.                 trattamento meccanico biologico
•    I rifiuti prodotti da tali nuclei abi-         (TMB) se garantiscono l’igienizza-
     tativi, nel rispetto delle indicazioni         zione del rifiuto nel corso del trat-
     dell’ISS, devono essere gestiti in             tamento biologico (bioessicazione
     modo da assicurare la tutela degli             o stabilizzazione) e la protezione
     addetti al settore della gestione dei          degli addetti dal rischio biologico,
     rifiuti e limitare la diffusione del vi-       agli impianti di sterilizzazione o di-
     rus.                                           rettamente in discarica, senza al-
                                                    cun trattamento preliminare (previo
     La citata nota dell’ISS, tra l’altro,          eventuale inserimento dei sacchetti
prevede che: “ove siano presenti im-                integri all’interno di appositi big-ba-
pianti di termodistruzione, deve esse-              gs), limitando il più possibile, nella
re privilegiato l’incenerimento, al fine            fase di coltivazione della discarica,
di minimizzare ogni manipolazione del               la movimentazione dei rifiuti che
rifiuto stesso”. Il Sistema Nazionale               andranno possibilmente confina-
a rete per la Protezione Ambientale                 ti in zone definite della discarica.
(SNPA), il 23 marzo 2020 ha approvato               Deve essere garantita la copertura
un documento in cui, confermando che                giornaliera dei rifiuti con un ade-
la sopraindicata nota dell’Istituto Supe-           guato strato di materiale protettivo,
riore di Sanità (ISS) è il documento di             tale da evitare ogni forma disper-
riferimento per il corretto conferimento            sione.
dei rifiuti urbani al servizio pubblico di      •   in tutti gli altri casi, i rifiuti indiffe-
raccolta, ha fornito ulteriori considera-           renziati sono conferiti secondo le
zioni sulla raccolta e gestione dei rifiuti         procedure in vigore sul territorio e
urbani. Infatti i rifiuti urbani indifferen-        gestiti secondo le consuete mo-
ziati, includendo fazzoletti, rotoli di car-        dalità di trattamento, applicando le
ta, teli monouso, mascherine e guanti,              necessarie precauzioni finalizzate
sono classificati con il codice 200301 e            ad evitare la manipolazione diretta
vanno dunque gestiti, secondo le indi-              da parte degli operatori.
cazioni dell’SNPA, secondo le seguenti
modalità:
• qualora raccolti con giro dedicato,
     i rifiuti indifferenziati provenienti da
     abitazioni in cui sono presenti
     soggetti positivi al tampone, in
     quarantena obbligatoria, sono pri-         2. Prime indicazioni per la gestione dei rifiuti –
     oritariamente avviati a inceneri-          Emergenza Covid-19

12
4

    UN’APPLICAZIONE CONFUSA

     Questi documenti e raccomanda-                 agli altri indifferenziati.
zioni - molto utili e finalizzati a garantire
la minor possibilità di contagio da parte       •   La Regione Lombardia, al fine di
dei cittadini e dei lavoratori addetti al           garantire una corretta gestione dei
settore - nella pratica come sono stati             rifiuti, dal servizio di raccolta fino
recepiti da Regioni, amministrazioni lo-            al recupero e smaltimento finale,
cali e gestori degli impianti?                      durante la fase emergenziale con-
     Al momento sembra esserci molta                nessa al COVID 19, ha sottoscrit-
confusione e poca conoscenza dei cit-               to il primo aprile 2020 l’ordinanza
tadini sulle applicazioni delle indicazio-          contingibile e urgente n. 520, che
ni. Da una prima ricognizione fatta da              ha individuato forme straordinarie,
Legambiente con alcune amministra-                  temporanee e speciali di gestione
zioni contattate direttamente per avere             dei rifiuti anche in deroga alle di-
informazioni emerge quanto segue:                   sposizioni vigenti, che interessano
                                                    tutto il territorio regionale. L’ordi-
•   La Regione Lazio ha emanato                     nanza, che avrà validità fino al 31
    una ordinanza del Presidente del-               agosto 2020, individua modalità
    la Giunta regionale (n° Z00015 del              straordinarie e in deroga alla nor-
    25/marzo/2020) che regola la rac-               mativa vigente in tema di raccolta
    colta e lo smaltimento o stoccag-               rifiuti, potenzialità di stoccaggio e
    gio di questi materiali seguendo le             trattamento degli impianti recupero
    indicazioni fornite dagli enti com-             e smaltimento rifiuti e fornisce indi-
    petenti; in buona sostanza i rifiuti            cazioni circa le modalità di spazza-
    vanno nell’indifferenziato ma se-               mento strade. Tra le indicazioni
    guendo un canale specifico e pre-               fornite ai comuni vi sono quelle
    feribilmente inceneriti nell’immedia-           che riguardano la classificazione,
    to. Oppure vengono stoccati in una              la raccolta e la gestione dei rifiuti
    sede apposita e idonea individuata              prodotti sia dai soggetti positivi, in
    in discarica per poter poi essere               isolamento o in quarantena obbli-
    eliminati o, dopo qualche giorno,               gatoria da COVID-19, sia per i ri-
    rimessi nel ciclo discarica insieme             fiuti prodotti da utenze domestiche

                                                                                         13
in cui non sono presenti soggetti               modalità di smaltimento per i sog-
     positivi o in isolamento, nel rispetto          getti infetti da Covid19.
     delle indicazioni fornite dall’Istituto
     Superiore di Sanità.                        •   Forlì a livello territoriale ha il PaP
                                                     per carta, plastica, lattine, organi-
•    Il Comune di Milano ha dichiarato               co, secco e invece vetro, oli esausti
     che il gestore comunale (AMSA) ha               e indumenti ancora tramite casso-
     operato ed opererà ancora fino a                netto stradale. Per ora Alea, che
     diverse indicazioni secondo le or-              gestisce il servizio a Forlì, non ha
     dinanze regionali emanate per l’e-              dato disposizioni diverse, se non
     mergenza sopracitate.                           quelle di gettare questi disposi-
                                                     tivi nel secco indifferenziato, ma
•    La città di Bologna ha attivato una             non ha ancora fatto nessun tipo
     raccolta porta a porta dedicata alle            di campagna informativa per non
     persone che la AUSL segnala; non                gettare a terra questi materiali.
     si tratta di tutti i positivi individuati
     ma solo chi, tra i positivi al virus,       •   A Mantova i rifiuti “covid+” ven-
     non ha nessuno che possa aiutarlo               gono trattati a tutti gli effetti come
     a gettare i rifiuti in maniera corret-          indifferenziato (non sono rifiuti spe-
     ta. Hera (che gestisce il servizio di           ciali); le indicazioni e prescrizioni
     raccolta a Bologna) tratta quei rifiuti         ISS sostanzialmente richiedono
     in maniera speciale. Gli altri cittadini        che questo tipo di rifiuti venga “ma-
     (positivi al virus compresi) seguono            neggiato” in modo tale da ridurre i
     la raccolta ordinaria e questi dispo-           rischi di contagio, ma non lo riclas-
     sitivi (guanti e mascherine) vengo-             sificano come “rifiuto speciale” per
     no conferite nell’indifferenziato. A            cui entra nel circuito di smaltimento
     livello regionale esiste l’ordinanza            dell’indifferenziato. Tuttavia, visti gli
     n°43 della Regione Emilia Roma-                 oneri in termini di tempo ad inizio e
     gna che ha aggiornato all’emer-                 fine turno, ed in termini economici
     genza le norme dei servizi per la               di gestione derivanti sia dai proto-
     raccolta dei rifiuti.                           colli di vestizione sia dai protocolli
                                                     di sanificazione dei mezzi utilizzati,
•    Macerata anche ha attivato una                  oltre alla scarsità dei dispositivi di
     raccolta dedicata solo agli infetti.            protezione individuale (tute in ty-
     Quei rifiuti sono gestiti a parte e             vek, mascherine ffp2, guanti in ni-
     non vanno a finire nell’indifferen-             trile, occhiali e visiere) recuperabili
     ziato generale, ma hanno un loro                in commercio che li rendono inevi-
     canale specifico che poi però arriva            tabilmente “preziosi”, ne consegue
     comunque in discarica. A livello re-            che per i gestori è decisamente
     gionale ci sono due ordinanze del               più funzionale organizzare un giro
     Presidente della Giunta regionale               di raccolta dedicato, o convertire
     (le n°13 e n°24) che regolano le                un giro di raccolta di indifferen-

14
ziato esistente in uno “covid+”, in            fiuto doveva essere solo indifferen-
    funzione delle realtà. Inoltre alcuni          ziato e tramite Hera (Ente gestore)
    comuni del circondario, che non                ne è stata affidata la raccolta ad
    raccoglievano i rifiuti tramite il porta       una ditta che tratta rifiuto contami-
    a porta, ne hanno istituito uno, pro-          nato. L’ordinanza specifica infatti
    prio per evitare che questo tipo di            che in deroga alle ordinarie moda-
    utenti debbano recarsi al cassonet-            lità di raccolta, i rifiuti di qualunque
    to più vicino. La frequenza di solito          natura prodotti da unità domesti-
    è rimasta quella dell’indifferenziato          che in cui sono presenti soggetti
    ante-emergenza. A Mantova l’ATS                positivi al tampone, in isolamento
    Valpadana fornisce al Comune l’e-              o in quarantena obbligatoria, si-
    lenco degli utenti covid+, e è stato           ano classificati come rifiuti urbani
    istituito un giro settimanale porta a          (EER 20 03 01) e debbano esse-
    porta dedicato.                                re conferiti nella frazione di rifiuto
                                                   urbano indifferenziato. Sempre in
•   A Pisa il riferimento principale è             deroga alle ordinarie modalità di
    l’ordinanza regionale n°22 per la              raccolta, i rifiuti rappresentati da
    gestione dei rifiuti delle persone             DPI (mascherine, guanti, fazzoletti,
    malate di CoVid19 a cui il Comune              etc.) utilizzati come prevenzione al
    di Pisa, tramite il gestore Geofor,            contagio da COVID -19, prodot-
    si è uniformato con una raccolta               ti da unità domestiche in cui non
    dedicata e separata. I rifiuti ogget-          sono presenti soggetti positivi al
    to della presente ordinanza devo-              tampone, in isolamento o in qua-
    no essere destinati a trattamento              rantena obbligatoria debbano es-
    termico senza alcun trattamento                sere conferiti nella frazione di rifiuto
    preliminare, seguendo una linea di             urbano indifferenziato. I rifiuti urbani
    smaltimento indifferenziato dedica-            indifferenziati, tra i quali rientrano i
    ta.                                            casi precedenti, devono essere pri-
                                                   oritariamente inviati direttamente a
•   A Rimini, in base all’ordinanza                termovalorizzazione, senza alcun
    n°43 della Regione Emilia Roma-                trattamento preliminare.
    gna i servizi per la raccolta dei rifiuti
    sono stati modificati, incremen-                Pochi esempi, ognuno diverso
    tando le frequenze di alcuni servizi        dall’altro, che – pur non essendo un
    come le sanificazioni stradali, servi-      campione ampio e rappresentativo –
    zi dedicati a cittadini o famiglie con-     indicano come forse una maggior chia-
    tagiate, specifiche situazioni quali        rezza e controllo dell’applicazione delle
    la gestione nelle zone rosse. Per           disposizioni fornite dall’ISS e dal SNPA
    tutte le persone positive o in qua-         sarebbe opportuno, per evitare che in
    rantena che ne avessero bisogno è           futuro la gestione dei rifiuti in caso di
    stato attivato un servizio dedicato         una eventuale nuova ondata di conta-
    domiciliare. Per questi soggetti il ri-     gi possa non essere gestita in maniera

                                                                                         15
così eterogenea.                                 te incremento della quantità dei rifiuti
                                                 avviati a discarica o a incenerimento,
     Anche perché mediamente in Italia           aumentando ancora di più l’annoso
si producono 500 kg di rifiuti pro ca-           problema dello spazio a disposizione
pite all’anno e circa la metà vengono            e dell’impatto ambientale di questi im-
differenziati [11]; se, per eccesso di           pianti, penalizzando la filiera del riciclo
prudenza o per aver male interpretato            e rischiando di non attendere i risultati
le linee guida dell’ISS, anche i sogget-         degli obbiettivi stabiliti a livello interna-
ti “non contagiati” non seguissero più           zionale. È quindi fondamentale con-
le regole della raccolta differenziata, ci       tinuare ad eseguire una precisa se-
potremmo trovare davanti ad un for-              parazione dei nostri rifiuti.

                                                                                         5

     QUANTO PESANO GUANTI E MASCHERINE

     Parlando nello specifico di smalti-               Le mascherine ed i guanti utilizzati
mento di guanti e mascherine invece, si          dalla popolazione vengono considera-
deve fare una differenza tra quelli utiliz-      ti rifiuti urbani (RU). Per il loro smalti-
zati in ospedale (i rifiuti sanitari) e quelli   mento l’ISS suggerisce di gettarli con
utilizzati dalla popolazione generica. I         i rifiuti indifferenziati. I materiali di cui
rifiuti sanitari sono considerati una ca-        sono composti, per la maggior parte,
tegoria a parte e hanno una normativa            li rendono comunque rifiuti indifferen-
specifica per il trattamento e lo smal-          ziati, infatti solamente i guanti in vinile
timento (D.P.R. 254/2003). Per quan-             e quelli in polietilene potrebbero essere
to riguarda i rifiuti sanitari pericolosi a      smaltiti con la plastica. Fatta questa
rischio infettivo (come quelli prodotti          distinzione, è possibile affrontare, in
per la gestione dei pazienti Covid-19)           maniera corretta, l’impatto di guanti e
devono essere smaltiti mediante ter-             mascherine sul nostro sistema di ge-
modistruzione in impianti autorizzati ai         stione dei rifiuti.
sensi del D.Lgs. 152/2006. [12]                        Secondo una prima stima del Poli-

16
tecnico di Torino, per la Fase2 in Italia          tra lo 0,23% e l’1,33% dei RU pro-
serviranno 1 miliardo di mascherine e              dotti. Essendo questi rifiuti considerati
mezzo miliardo di guanti al mese. [13]             come indifferenziati, il loro destino è la
Il peso di una mascherina usa e get-               discarica, l’incenerimento o altre solu-
ta è di circa 4 grammi mentre il peso              zioni come visto in precedenza. Se si
medio di un guanto è di circa 3,6                  considera solo la quantità di rifiuti che
grammi, quindi si produrranno 4.000                seguono a prescindere queste strade
ton al mese di mascherine e 1.800 di               (circa 15 milioni di tonnellate), l’inciden-
guanti in tutta Italia. Ipotizzando che            za di guanti e mascherine oscilla tra lo
se ne useranno lo stesso quantitativo              0,45% e il 2,66%. Una percentuale
al mese per 1 anno intero, si arriverà             comunque piccola rispetto all’ordinario
alla produzione di 69.600 tonnellate di            flusso annuale dello stesso tipo di rifiuti
mascherine e guanti usati che divente-             (ovvero quelli indifferenziati).
ranno rifiuti.                                          Applicando le percentuali medie
     Alcuni studi più recenti dell’ISPRA           avviate a discarica (22%) e ad incene-
sull’uso di guanti e mascherine a parti-           rimento (19%), guanti e mascherine,
re dalla Fase 2 portano a delle stime da           inciderebbero dello 0,23% per entram-
qui alla fine dell’anno di circa 100mila           be le soluzioni (circa 15.000 tonnellate
tonnellate di mascherine (comprensive              verso le discariche e 13.000 verso gli
di quelle riutilizzabili o di quelle con filtri)   inceneritori).
e di circa 300mila tonnellate di guanti.                Estremizzando, se si considera l’in-
     A prescindere dalle stime e dalle             cenerimento come destinazione finale,
proiezioni assolute, la cosa importante            si avrebbe un incremento dell’1,21% di
da prevedere e stimare è l’impatto che             tutti i rifiuti avviati ad incenerimento o
questi rifiuti avranno sulla gestione or-          co-incenerimento nel 2018. Se invece
dinaria dei rifiuti urbani.                        si considera la discarica la percentuale
     Secondo i dati dell’ultimo rapporto           scende all’1,05%.
sui RU di ISPRA [11], nel 2018 in Ita-
lia sono stati prodotti circa 30,2 milioni
di tonnellate di RU. Di questi il 49% è
stato avviato al riciclaggio (circa 14,8
milioni di tonnellate), il 19% è stato av-
viato ad incenerimento o co-inceneri-
mento (circa 5,7 milioni di tonnellate), il
22% è stato portato in discarica (circa
6,6 milioni di tonnellate) ed il restante
10% ha seguito altre strade (esporta-
zioni, compostaggio domestico, altri
trattamenti intermedi…). [11]
     Le tonnellate di mascherine e
guanti che verranno ipoteticamente
prodotte quindi rappresentano solo

                                                                                             17
6

     L’IMPATTO AMBIENTALE DELL’ABBANDONO

      Considerando questi numeri, l’im-      vietato a livello globale con la Confe-
patto ambientale di questi dispositivi       renza di Stoccolma per la sua tossicità
non sembra tanto riguardare la quan-         (colpisce fegato e tiroide) e per la sua
tità di rifiuti che si produrranno con       capacità di dispersione. A questo di-
mascherine e guanti, quanto (come            vieto c’è però un’eccezione, proprio
spesso accade) la brutta abitudine di        per il trattamento di prodotti sanitari.
disperdere i rifiuti nell’ambiente: guanti        Un altro prodotto chimico che pre-
e mascherine per le strade sono diven-       occupa molto sono gli ftalati, i quali
tati uno scenario comune nelle nostre        vengono utilizzati per trattare prodotti
città. [14]                                  in PVC (come i guanti monouso). Que-
      Questi rifiuti dispersi nell’ambien-   ste sostanze, quando vengono incene-
te hanno grandi impatti ambientali.          rite, rilasciano inquinanti molto tossici e
Possono andare ad intasare tombini           pericolosi come le diossine.
compromettendo il loro corretto fun-              Tutte queste sostanze, se disper-
zionamento; possono essere ingeriti          se nell’ambiente o gestite in maniera
da animali o intrappolarli; a causa della    scorretta a fine vita, sono causa di un
loro leggerezza possono essere tra-          inquinamento molto esteso e pericolo-
sportati dal vento ed inquinare fiumi,       so sia per l’ambiente che per l’uomo:
laghi e mari, unendosi alle altre milioni    possono contaminare falde, suolo e
di tonnellate di plastica che ogni anno      aria.
arrivano negli oceani e qui contribuire a         L’aspetto più preoccupante è il fat-
mettere in pericolo la biodiversità mari-    to che i prodotti chimici utilizzati per
na, già fortemente sotto pressione.          la produzione di questi DPI non sono
      Un altro aspetto da non sottova-       pubblicamente disponibili. [15]
lutare per quanto riguarda l’impatto
ambientale di guanti e mascherine, è
l’utilizzo di alcune sostanze chimiche
per il loro trattamento. L’acido perfluo-
roottanoico (PFOA), appartenente alla
famiglia degli PFAS, è un agente chi-
mico con proprietà repellenti; è stato

18
7

    I RISCHI DEI TRAFFICI ILLECITI

     In Italia, come già accennato nel-       ressanti per il nostro Paese. L’Europol,
la premessa, l’utilizzo di guanti e ma-       da parte sua, ha dato vita a una vera
scherine usa e getta non comporterà,          e propria operazione su larga scala,
secondo l’Arma dei carabinieri “la de-        denominata “Retrovirus”, attraverso la
lineazione di scenari criminali nuovi e       quale svolgere soprattutto un’attività di
di conseguenza di un modus operandi           tipo preventivo. L’obiettivo principale
nuovo, bensì il potenziale peggiora-          dell’operazione “Retrovirus” è quello
mento di quello attuale”. Una preoccu-        di contrastare “la negligente raccolta,
pazione rispetto alla quale le strutture      trasporto, trattamento ed eventuale
del Nucleo Operativo Ecologico hanno          smaltimento dei rifiuti sanitari che si
già avviato “attività info-investigative in   accumulano nei centri di cura della sa-
raccordo con le procure competenti            lute o in altre strutture in cui l’attività del
per territorio”. Una delle prime ad atti-     personale sanitario si svolge riguardo
varsi, in questo senso, è stata la Procu-     l’emergenza del COVID, secondo le
ra della Repubblica di Trani, in Puglia,      convenzioni e le direttive legislative na-
guidata dal procuratore Renato Nitti,         zionali, internazionali ed europee”.
che ha avviato un’indagine sul corretto
smaltimento dei dispositivi di protezio-           7.1 Gli scenari internazionali
ne utilizzati nelle strutture ospedaliere e        Il rapporto dell’Interpol (“Illicit ma-
nelle Residenze Sanitarie Assistita nel       nagement of sanitary and medical wa-
territorio di sua competenza.                 ste amid the COVID-19 pandemic”, 23
     Ai flussi come rifiuti di guanti e       aprile 2020) delinea, come accennato,
mascherine e ai fenomeni illeciti che         un primo scenario internazionale sui
possono determinare seri impat-               rischi connessi alla gestione illecita
ti ambientali e sanitari guardano con         dei dispositivi di protezione individuale
attenzione anche le strutture investi-        utilizzati nelle strutture sanitarie e non
gative internazionali, come l’Interpol e      solo. Nel Rapporto vengono analiz-
l’Europol. La prima, in particolare, ha       zati i casi già riscontrati in diversi Pa-
realizzato, durante la fase acuta del         esi, dalla Thailandia all’Europa, con
lockdown una prima attività di monito-        uno scenario di fondo preoccupante:
raggio e di analisi, ricca di spunti inte-    “L’aumento dei rifiuti sanitari dovuti al

                                                                                            19
COVID 19 ha sicuramente creato l’op-              plastica e da una sottile striscia di me-
portunità per le organizzazioni criminali         tallo e molto spesso non sono smaltite
di trafficare e smaltire i rifiuti sanitari”      in modo corretto. In tutta l’Asia – se-
– scrive l’Interpol -. È piuttosto sicuro         gnala l’Interpol - sono state buttate
che le organizzazioni criminali siano             lungo i marciapiedi e le strade. Gruppi
coinvolte nel traffico, riciclaggio illegale      ambientalisti hanno trovato centinaia di
e smaltimento illegale di rifiuti sanitari.       queste ammassate sulle spiagge e sui
Tale trattamento illegale di rifiuti sanitari     percorsi escursionistici in Hong Kong
può comportare un significativo rischio           dove costituiscono una minaccia per la
per la salute delle persone dovuto                vita marina, animale e per gli uccelli”. In
all’alto livello di diffusione del COVID.         Thailandia, invece, è finita sotto inchie-
È probabile che il lockdown adottato in           sta un’azienda di riciclo che vendeva
molti paesi e la conseguente chiusura             come nuove mascherine usate. La
di alcuni centri di riciclaggio abbia por-        polizia ha sorpreso sei lavoratori men-
tato allo smaltimento illegale e a incen-         tre smistavano mascherine usate e le
di di rifiuti illegali sia di materiale sanita-   stiravano prima di ripiegarle all’interno
rio che di altri flussi di rifiuti. Molti Paesi   delle scatole, per farle sembrare come
- conclude l’Interpol - non sembrano              nuove, inutilizzate. In Myanmar, invece
avere la capacità, risorse, sistemi e             è stato scoperto che “i rifiuti medici in
infrastrutture per affrontare l’aumento           plastica provenienti da un ospedale in
significativo di materiale sanitario, fa-         Yangon sono stati raccolti illegalmen-
cendo sì che le organizzazioni criminali          te e mandati ai residenti delle periferie
abbiano maggiori opportunità di riem-             di Yangon, al fine di essere processati
pire il relativo vuoto da questi lasciato”.       e puliti prima di essere venduti come
     Da febbraio a marzo 2020, “una               beni domestici”. Questa pratica illega-
serie di spedizioni illegali di materia-          le “rischia di diffondere malattie come
le sanitario inviate per essere smalti-           l’epatite, HIV, dissenteria e infezioni
te illegalmente sono state registrate             dell’apparato respiratorio. Con l’au-
in India”, registra l’Interpol. Le attività       mento dei numeri di casi positivi al
di raccolta, trasporto e smaltimento              COVID nel Myanmar – denuncia il rap-
dei rifiuti indicano “un coinvolgimento           porto dell’Interpol - aumenta la possi-
piuttosto certo del crimine organizza-            bilità che i rifiuti provenienti dai pazienti
to. In più, alcuni ospedali, almeno 11            infetti con il nuovo virus più contagioso
nel solo Stato di Tamil Nadu, sono stati          siano gestiti in modo illecito”. Il ripetersi
sanzionati in India per aver violato le re-       di questi casi in Paesi che sono anche
gole sullo smaltimento di materiale bio-          tra i principali esportatori di masche-
medico e per aver smaltito nelle fogne            rine chirurgiche usa e getta impone
materiale non trattato nel marzo 2020”.           la necessità di controlli molto rigorosi
Un aumento del rischio di gestione ille-          nelle fasi di importazione. Non è l’unica
gale di materiale clinico viene segnala-          preoccupazione raccolta nel rapporto
to in Cina e Malesia. “Le mascherine              dell’Interpol. È probabile, infatti, che “il
ad uso giornaliero sono composte da               lockdown adottato in molti paesi e la

20
conseguente chiusura di alcuni centri
di riciclaggio abbiano anche agevola-
to lo smaltimento illegale e gli incendi
illegali di altri rifiuti, come dimostrano
gli studi in Australia, Lussemburgo,
Regno Unito e USA. In Australia, lo
smaltimento illegale sta crescendo nel
Queensland”.
     Le conclusioni del Rapporto deli-
neano gli scenari a cui anche il nostro
Paese deve dedicare una particolare
attenzione. “La pandemia da COVID
19 – afferma l’Interpol - sta quasi si-
curamente agevolando una serie di
reati legati ai rifiuti, dalla criminalità
organizzata che sfrutta la richiesta di
riciclo di rifiuti medici e di forniture sa-
nitarie fino agli affari illegali basati sul
riciclaggio illegale e sulla vendita illega-
le di rifiuti medici come prodotti sani-
tari, (piuttosto certo), fino all’aumento
generalizzato dello smaltimento illegale
dei rifiuti inclusi i privati, (molto proba-
bile)”. Da un lato, i Paesi che si basano
sull’esportazione di rifiuti “saranno più
profondamente interessati dallo smalti-
mento illegale dei rifiuti e i rischi corre-
lati all’ambiente e alla salute”. Dall’altro
“è possibile che la nascita di business
criminali organizzati che riciclano ille-
galmente rifiuti interesserà specialmen-
te i paesi che importano i rifiuti. Questo
risulterà più evidente in quei paesi che
sono già interessati con lo smaltimento
illegale dei rifiuti, come i paesi nel Sud
Est Asiatico”.

                                               21
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legambiente.it   coopfirenze.it
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