Sito UNESCO Monte Etna - Presentazione percorso scuola primaria e scuola secondaria di I grado - CRicd

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Sito UNESCO Monte Etna - Presentazione percorso scuola primaria e scuola secondaria di I grado - CRicd
MiBACT – Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo
                       Legge 77/2006 - Misure Speciali di Tutela e Fruizione dei Siti Italiani di Interesse Culturale,
                       Paesaggistico e Ambientale, inseriti nella “Lista Del Patrimonio Mondiale”, posti sotto la Tutela dell’ UNESCO

                                                     Sito UNESCO Monte Etna
                             Presentazione percorso scuola primaria e scuola secondaria di I grado

       Regione Siciliana
       Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana
       Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana                                                                        Ministero Istruzione Università Ricerca

       Centro regionale per l’inventario, la catalogazione
       e la documentazione grafica, fotografica, aerofotogrammetrica, audiovisiva   USR - Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia

24 o%obre 2017                                                                                                                                                                    1
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Dal mare all’Etna: la formazione del vulcano più alto d’Europa

                   Palermo, 25 ottobre 2017
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Foto Samantha Cristoforetti

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Sito UNESCO Monte Etna - Presentazione percorso scuola primaria e scuola secondaria di I grado - CRicd
Il sito UNESCO Monte Etna
 Iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale come
      sito naturale a Phnom Penh (Cambogia)
                    il 21 giugno 2013

                                                          United Nations Educational,                                                   MaB – Man and
             Il Parco dell’Etna                             Scientific and Cultural              World Heritage List
                                                                                                                                        Biosphere- Riserve della
                                                                 Organization
Nasce il 17 marzo 1987, trenta anni fa.
                                                                                                 La Convenzione sul patrimonio          Biosfera
                                                       L'UNESCO è l'agenzia                      dell'umanità, adottata dalla           Un programma MaB mette
Il suo territorio, esteso 59.000 ettari, è diviso in   specializzata delle Nazioni Unite         Conferenza generale                    l’uomo in connessione con la
quattro zone a tutela decrescente (A, B, C, D). La     per l'istruzione, la scienza, la          dell'UNESCO il 16 novembre             biosfera, l’uomo in armonia con
zona A di riserva integrale è diventata la core zone   cultura, che promuove la pace e la        1972, identifica ed elenca quei siti   il suo pianeta. Il suo scopo non è
del sito UNESCO, la zona B e le C altomontane          comprensione tra le nazioni, la           che rappresentano delle
costituiscono la buffer zone.                          comunicazione e l'informazione, il                                               solo la biodiversità o la
                                                                                                 particolarità di eccezionale           conservazione dell’ambiente, ma
La candidatura UNESCO è stata preparata dallo          rispetto universale per la giustizia,     importanza da un punto di vista        anche e soprattutto lo sviluppo
Staff UNESCO del Parco ed è uno dei più                per lo stato di diritto e per i diritti
                                                                                                 culturale o naturale.                  sostenibile.
importanti traguardi raggiunti dall’Ente Parco.        umani e le libertà fondamentali
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La motivazione dell’eccezionale valore universale dell’Etna

Criterio VIII

L’Etna Patrimonio dell'Umanità (19.237 ha) comprende la più rigorosamente protetta e scientificamente
importante area del Monte Etna e fa parte del Parco Naturale Regionale dell'Etna. L’Etna è rinomata per il suo
eccezionale livello di attività vulcanica e la documentazione della sua attività per almeno 2700 anni. La sua
notorietà, importanza scientifica, culturale ed il suo valore educativo sono di importanza globale.
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Il Percorso didattico

Nel corso di molte migliaia di anni, nel centro del Mediterraneo, l’incessante azione delle forze della Terra ha
costruito e distrutto numerosi edifici vulcanici, fino ad arrivare all’attuale Etna. Forze grandiose, che spesso ci
appaiono misteriose, fanno dell’Etna il protagonista dei continui cambiamenti dell’ambiente di questo lembo
della Sicilia.
Paesaggi lavici mozzafiato, strati di roccia selvaggi ed aspri, coni di scorie rocciose, valli profonde, massicce pareti
di lava, grotte e tunnel lavici sono solo alcuni dei protagonisti del nostro percorso.
Vi accompagneremo in un emozionante viaggio nel tempo, che inizia in un tempo remotissimo per noi, 570.000
anni fa, per scoprire le diverse tappe che hanno condotto all’attuale vulcano Etna.
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Equipe di progetto

                                              per la costituzione
Per ogni Istituto
                                              di U.D.A.

                     Scuola     Scuola
                     primaria   secondaria
     il referente    ultimo     di 1° grado   Unità di
   scolastico del    biennio                  Apprendimento
         progetto

   coordinerà le                              pluri-inter-trans-
         attività                             disciplinari
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Scopi del Progetto

                          Stimolare la curiosità sui meccanismi
                                                                        Acquisire consapevolezza sulla
                          geologici e biologici che regolano la vita
                                                                        necessità di un corretto inserimento
                          naturale. Promuovere la passione per la
                                                                        dell’uomo nell’ambito del contesto
                          natura come primo passo per l’adozione
                                                                        naturale.
                          di comportamenti di rispetto e tutela
                          dell’ambiente.

                          Evidenziare l’importanza della
    Il progetto intende   conservazione dell’ambiente anche per le
                                                                        Incentivare comportamenti
                                                                        connotati da senso civico, attraverso la
                          successive generazioni.                       condivisione di conoscenze .
                          Divenire interpreti dell’eccezionale valore
                          dell’Etna come patrimonio dell’Umanità.
Scopi del Progetto

                      La storia geologica del vulcano Etna. I     La storia del nome Etna.
                      luoghi che permettono oggi di vedere le     I Miti connessi al vulcano.
                      tappe della formazione dell’Etna.           Tracce dell’uomo: alcuni aspetti
                      Gli ambienti naturali e la colonizzazione   archeologici e religiosi.
                      delle lave.                                 L’agricoltura nel Parco.
                      Gli animali nel Parco.

                     Il Paleoambiente (aspetti: climatologico,    Il Parco dell’Etna.
     Conoscenze      zoologico, vegetazionale) in diversi         Il Sito Unesco Monte Etna e la
                     momenti della vita del vulcano.              motivazione di eccezionale valore
                      La Paleogeografia.                          universale.
                                                                  Lo sviluppo sostenibile.
Scopi del Progetto

                         Saper leggere il paesaggio.
                                                                    Saper elaborare forme di scrittura
                         Saper riconoscere le principali
                                                                    creativa finalizzate alla produzione di
                         componenti dell’ambiente naturale.
                                                                    uno spettacolo “suoni e luci”,
                         Saper interpretare i miti come
                                                                    mediante l’accostamento di linguaggi
                         tentativo fantastico di spiegare
                                                                    verbali, iconici e sonori.
                         fenomeni naturali.

                         Saper individuare le azioni rivolte alla   Saper acquisire e interpretare
      Risultati attesi   tutela e conservazione del patrimonio      criticamente le informazioni ricevute,
                         naturale.                                  appartenenti a diversi ambiti
                         Saper lavorare in gruppo mediante          disciplinari.
                         forme di apprendimento collaborativo.
Con la finalità di creare armonia tra uomo e ambiente, per passare

       da territorio protetto                 a protezione del territorio
La qualità dell’educazione è un obiettivo fondamentale
dello sviluppo sostenibile per trasformare il nostro mondo
Linea del tempo: tutto comincia 570.000 anni fa

570.000   330.000   220.000             da 120.000 a da 60.000 a               a
                              130.000                              da 14.000       0
                                           65.000      18.000
I personaggi del percorso didattico
Qui vi presentiamo i personaggi che vi accompagneranno nel percorso didattico dei testi principali

                           Mi chiamo PETRUS: studioso di storia,                                     Sono BLASIUS, guida alpina.
                           letteratura e viaggiatore. Ho il compito                                  Conservo nel nome la memoria
                           di consegnare la memoria umana dei                                        delle salite in vetta all’epoca del
       Petrus
                           fenomeni (eruzioni, attività                            Blasius           Grand Tour. Blasio era il nome di
                           antropologiche, leggende e miti). Il mio                                  una guida montana del 1700, detto
                           personaggio è vagamente ispirato allo                                     “Ciclope”: alto e forte. Come lui,
                           studioso umanista Pietro Bembo.                                           anche io conosco tutte le vette, tutti i
                                                                                                     sentieri dell’Etna e i centri abitati.

                                                                                                     Il mio nome è VANESSA e a me
                           Sono il PROFESSOR LAPILLI, un                                             spetta il compito di illustrare il
                           vulcanologo e geologo, conosciuto per                                     paesaggio, le colture, le specie viventi
 Professor Lapilli         il mio rigore scientifico che si                                          nel Parco. Sono esperta nella flora e
                                                                                   Vanessa
                           accompagna al mio carattere vivace e                                      fauna dell’Etna. Porto il nome della
                           sportivo. Sono uno studioso dell’Etna                                     farfalla Vanessa vulcano, simbolo
                           e delle sue attività.                                                     dell’equilibrio dell’ecosistema naturale
                                                                                                     di questa montagna
Eccovi altri personaggi
Questi personaggi vengono utilizzati in queste slides per facilitare l’identificazione delle tematiche affrontate nei testi principali

                             Mi chiamo Neptunea contraria, sono il                                           Sono il cucciolo di una specie di
                             fossile della conchiglia di un mollusco                                         elefanti nani, Elephas falconeri,
                             marino vissuto, circa 570.000 anni fa,                   Cucciolo di            vissuti in Sicilia in un’epoca
 Neptunea contraria
                             quando al posto dell’Etna c’era solo                  Elephas falconeri         remotissima. Sono alto appena 30
                             mare. Mi chiamo così perché il mio                                              cm e crescendo non supererò il
                             guscio a spirale si avvolge al contrario,                                       metro. Vi racconterò la storia di
                             verso sinistra.                                                                 quando, circa 330.000 anni fa, le lave
                                                                                                             arrivarono in terraferma.

                                                                                                             Il mio nome è Saponaria sicula, sono
                             Sono il Prisma basaltico e ho questa                                            il fiore simbolo del Parco dell’Etna.
                             forma perché provengo da lave che si                                            Circa 130.000 anni fa, dove oggi c’è la
  Prisma basaltico           sono solidificate sott’acqua. Vi                      Saponaria sicula
                                                                                                             Valle Calanna, ho assistito alla
                             racconterò la storia della formazione                                           comparsa di un grande Vulcano
                             delle Timpe, le ciclopiche gradinate di                                         esplosivo. Vi racconterò come riesco a
                             Basalto, risalente a 220.000 anni fa.                                           colonizzare le lave fino al bosco.
Eccovi altri personaggi
Questi personaggi vengono utilizzati in queste slides per facilitare l’identificazione delle tematiche affrontate nei testi principali

                             Il mio nome è Hornito. Isolati o allineati                                      Sono Carlo Gemmellaro, originario di
                             siamo come piccoli camini colorati.                                             Nicolosi , sono stato medico per
                             Abbiamo la memoria lunga e ricordiamo                                           l’esercito inglese.
       Hornito                                                                   Carlo Gemmellaro
                             l’attività dei tanti vulcani che da 120.000 ai                                  La grande passione per la Geologia mi
                             18.000 anni fa, si sono costruiti e demoliti                                    ha portato a studiare l’Etna.
                             molto tempo prima della nascita                                                 Vi racconterò quanto ho scritto nella
                             dell’Etna.                                                                      mia opera: La Vulcanologia dell’Etna

                                                                                                            Mi chiamo Sartorious Von
                             Io sono Felis silvestris silvestris, Gatto                                     Waltershausen. Amavo così tanto la
                             selvatico. Solitario e silenzioso, sono                Sartorious Von          Sicilia da fare viaggi lunghissimi in
    Felis silvestris
      silvestris                                                                    Waltershausen           carrozza dalla Germania, dove sono
                             sempre all’erta, conosco tutti gli
                             animali che vivono sull’Etna. Voglio                                           nato. Realizzai la prima carta topografica
                             raccontarvi la storia di alcuni di loro.                                       dell’Etna andando per boschi, sciare,
                                                                                                            coltivi e visitando le grotte vulcaniche.
Legenda delle icone
In questo percorso vengono utilizzate icone che facilitano l’identificazione delle tematiche affrontate negli approfondimenti

     Testo                                          Approfondimento
                                                    storico                                                Miti/leggende

    Approfondimento                                  Approfondimento                                       Luoghi del
    botanico                                         interpretativo                                        percorso

     Approfondimento                                 Approfondimento
     paleontologico                                  geologico                                             Collegamento
                                                                                                           scientifico
     Approfondimento                                 Approfondimento
     cartografico                                    letterario                                            Collegamento

     Approfondimento
     faunistico                                       Curiosità                                              Bene da valorizzare
    Approfondimento
    vulcanologico                                                                                            Collegamento
                                                                                                             Sito UNESCO
570.000        330.000   220.000                da 120.000 a da 60.000 a                                      a
                                     130.000                                          da 14.000                                       0
                                                    65.000      18.000

                                    Vi descrivo lo scontro titanico tra la placca
All’inizio, il mare                 africana a Sud e quella euroasiatica a Nord,
                                    che portò alle prime             manifestazioni
                                    vulcaniche in ambiente sottomarino.
                                    Oggi, presso Acitrezza e Acicastello vediamo
                                    i Faraglioni, l’Isola Lachea e il Castello
                                    normanno che sorge su una rupe costituita
                                    da particolari rocce a forma di cuscino o
                                    solidificate in ammassi vetrosi.

                                                                                                  I Vulcani erano considerati dimora
                                                                                                  degli dèi o spiriti maligni.
                                                                                                  Vulcano dio del fuoco, nella fucìna
                                                                                                  dell’Etna, forgiava i fulmini, armi di
                                                                                                  Zeus, re dell’Olimpo.

                                                                                                   In un mare poco profondo dove
                                                                                                   si depositavano le argille
                                                                                                   trasportate dai fiumi provenienti
                                                                                                   dalle montagne dell’entroterra, le
                                                                                                   lave si infiltravano sollevando il
                                                   Isole Eolie                                     fondale marino.
Faragghiuni ranni
Acitrezza
570.000     330.000    220.000                  da 120.000 a da 60.000 a                                         a
                                    130.000                                              da 14.000                                         0
                                                    65.000      18.000

                                  Vi racconto grandi cambiamenti. In
Primo passo in terraferma         quest’epoca, attraverso imponenti fessure
                                  arrivarono in superficie, sulla terraferma, le
                                  lave che si riversarono sulla pianura attraversata
                                  dal fiume Simeto.
                                  Dove oggi sono Adrano, S. Maria di Licodia e
                                  Biancavilla, il mare si ritirava e la terra si
                                  innalzava mentre a Motta S. Anastasia si apriva
                                  un condotto vulcanico, detto Neck (collo).

                                                                                                     L’antica linea di costa era molto
                                           Potete trovare molte informazioni e reperti
                                                                                                     arretrata rispetto a quella attuale
                                           visitando il Museo di Scienze della Terra
                                                                                                     e il clima divenne arido,
                                           dell’Università degli Studi di Catania
                                                                                                     causando l’estinzione della mia
                                                                                                     specie.

                                                                                                     Il Simeto nelle zone di contatto
                                                                                                     tra rocce vulcaniche e rocce di
                                                                                                     origine marina, più tenere, ha
                                                                                                     scavato delle magnifiche gole.
Neck – Motta S. Anastasìa
570.000           330.000           220.000                   da 120.000 a da 60.000 a                                    a
                                                   130.000                                         da 14.000                                      0
                                                                  65.000      18.000

                                                  Vi accompagno alla scoperta delle Timpe,
Le Timpe                                          termine dialettale che significa salto.
                                                   Le Timpe sono la parte emersa di
                                                  ciclopiche gradinate, originate dalle immense
                                                  forze terrestri che portano la placca africana
                                                  a scontrarsi con quella euroasiatica. Questa
                                                  “spinta” ha innalzato la parte emersa e
                                                  abbassato la parte sommersa.

    Un tempo tutte le terre erano riunite in un                                                                I Vulcani non sono distribuiti a
    unico supercontinente, chiamato Pangea,                                                                    caso sulla Terra e contribuiscono a
    circondato da un unico immenso oceano, la                                                                  portare in superficie il calore
    Pantalassa.                                                                                                interno al pianeta.

                                                                                                               La linea di costa avanzò,
                                                                                                               diventando più simile a quella
                                                                                                               attuale. Molti fossili ci
                                                                                                               raccontano la vegetazione allora
                                                                                                               presente.
Prismi basaltici
a testata pentagonale
Prismi basaltici
Timpa di Acireale
570.000           330.000            220.000                    da 120.000 a da 60.000 a                                     a
                                                     130.000                                         da 14.000                                        0
                                                                    65.000      18.000

                                                     Vi conduco dove oggi c’è la valle Calanna:
I resti di un antico Vulcano                         qui 130.000 anni fa c’era un Vulcano molto
                                                     esplosivo.
                                                     Il Calanna, insieme ad altri vulcani che si
                                                     svilupparono tra Zafferana e Tarderia,
                                                     erano molto più piccoli ed esplosivi rispetto
                                                     all’Etna e arrivavano in prossimità della
                                                     costa orientale.

      Per affrontare i problemi dell’emergenza, la                                                               In questo periodo, la Sicilia era
      Protezione Civile organizza forze armate,                                                                  collegata a Malta mediante dei
      vigili del fuoco, forestali, croce rossa,                                                                  ponti di terraferma.
      volontari e centri di ricerca.

                                                                                                                 Il 14 dicembre del 1991, per 473
                                                                                                                 giorni, si è sviluppata una colata
                                                                                                                 lavica che ha ricoperto buona
                                                                                                                 parte della Valle del Bove e
                                                                                                                 completamente la Valle Calanna
Monte Calanna e
l’omonima valle
Monte Calanna -
Salto della Giumenta
570.000      330.000     220.000               da 120.000 a da 60.000 a                                       a
                                      130.000                                            da 14.000                                   0
                                                     65.000      18.000

Gli scheletri di tanti vecchi         Ho vissuto un periodo di grandi
vulcani in una grande valle           trasformazioni: sono comparsi numerosi
                                      nuovi vulcani e, tra questi, l’imponente
                                      Trifoglietto, che occupava quasi
                                      completamente l’attuale Valle del Bove.
                                      Di questi antichi vulcani oggi rimangono
                                      poche scheletriche tracce nei costoni
                                      rocciosi chiamati Serre e Rocche.

                                             Per adattarsi alle condizioni di vita del               Le colate laviche, raffreddandosi,
                                             vulcano, le piante e gli animali si                     prendono forme diverse: le lave
                                             modificano fino a diventare nuove specie,               dense si rapprendono in blocchi
                                             esclusive dell’Etna.                                    sconnessi, mentre le fluide in ampi
                                                                                                     lastroni.

                                                                                                     In questo periodo, il mare torna a
                                                                                                     innalzarsi e sommerge i collegamenti
                                                                                                     con Malta, separando le due isole.
Scorcio della
Valle del Bove
570.000      330.000     220.000                  da 120.000 a da 60.000 a                                        a
                                        130.000                                              da 14.000                                   0
                                                        65.000      18.000

La vita dell’Ellittico, un gigantesco   Vi porto alla scoperta dell’Ellittico, un
vulcano prima dell’Etna                 gigantesco vulcano più alto dell’attuale Etna
                                        che dopo un lunghissimo periodo, di attività
                                        esplose.
                                        I suoi resti, si trovano ancora oggi, lungo la
                                        strada che collega Catania a Adrano in una
                                        vallata , nei pressi di Montalto.
                                        Pizzi Deneri e Punta Lucia, sono ciò che è
                                        rimasto dei bordi originari dell’Ellittico.

                                                  Pizzi Deneri deve il suo nome alla                     L’Osservatorio Vulcanologico
                                                  sabbia vulcanica chiamata in dialetto                  sorge su Pizzi Deneri e ospita al
                                                  “rina”, da cui “rineri” e quindi Deneri.               suo interno attrezzature per lo
                                                  Punta Lucia in siciliano è “Punta ca                   studio e il controllo dell’attività
                                                  lucia”, cioè punta che luccica.                        vulcanica
                                                                                                         In questo periodo c’è molto freddo,
                                                                                                         il mare torna ad abbassarsi e
                                                                                                         riemergono i collegamenti della
                                                                                                         Sicilia con Malta e con la penisola
                                                                                                         italiana. In quest’epoca l’Homo
                                                                                                         sapiens arriva nell’isola.
Pizzi Deneri e
l’Osservatorio
Vulcanologico
570.000          330.000          220.000                      Da 120.000 a Da 60.000 a                                                a
                                                   130.000                                                   da 14.000                                     0
                                                                    65.000      18.000

Finalmente l’Etna!                                Nel corso dei miei studi appassionati di
                                                  vulcanologia, ho descritto la formazione
                                                  e le caratteristiche dell’attuale vulcano Etna e
                                                  della Valle del Bove. Una formidabile serie
                                                  di frane si staccò dal versante orientale,
                                                  arrivando fino al mare tra Giarre e Riposto,
                                                  dove formò il Chiancone.
                                                  Vi racconto la vivacità dell’Etna, soprattutto
                                                  nelle prime fasi della sua formazione che
                                                  portò alla formazione del Cratere del Piano
                                                  nel 122 d.C.
        Gli arabi la chiamavano Djebel-Utlamat,
                                                          Scienziati, artisti, filosofi vennero a visitare          L’eruzione del 1669 ha
        montagna per eccellenza. I Romani Mons-
                                                          l’Etna, divenuta una meta molto di moda.                  profondamente modificato
        Gebel, da cui Mongibello.
                                                          I giovani aristocratici europei nella metà del            il versante meridionale e la
        Etna sembra derivare da Aìtnë, che vuol
                                                          settecento diedero vita a un vero e proprio               stessa città di Catania.
        dire fornace.
                                                          Gran Tour.

                                                                                                                         In questo periodo tornò il
                                                                                                                         caldo e i ghiacci si sciolsero.
                                                                                                                         Il mare si innalzò e la Sicilia
                                                                                                                         fu nuovamente un’isola.
Etna: attività
parossistica
570.000     330.000     220.000                  da 120.000 a da 60.000 a                                        a
                                      130.000                                              da 14.000                             0
                                                       65.000      18.000

L’Etna, il Vulcano più studiato al   Nei miei lunghi viaggi di studio ho descritto
                                     eruzioni e caratteristiche morfologiche
mondo                                dell’Etna.
                                     Vi condurrò alla scoperta delle grotte
                                     vulcaniche, un vero e proprio mondo
                                     sotterraneo con forme esclusive e spesso
                                     ricche di vita vegetale e animale adattatesi a
                                     vivere in questi ambienti.
                                     Vi mostrerò i tanti paesaggi naturali e anche
                                     quelli modificati dall’uomo.

                                                                                                 Oggi, l’Etna è un’area
                                            L’Etna presenta centinaia di grotte                  protetta con le sue regole.
                                            vulcaniche. Tra le tante, assume particolare
                                                                                                 Ma è anche un centro di
                                            importanza la Grotta del Gelo, che ospita
                                                                                                 ricerca internazionale nel
                                            al suo interno il ghiacciaio più meridionale         campo della Vulcanologia.
                                            d’europa

                                            Nel corso del tempo, alcuni degli                    La rappresentazione grafica
                                                                                                 delle eruzioni dell’Etna con
                                            ambienti naturali , sono stati utilizzati
                                                                                                 documenti pittorici
                                            dall’uomo per fare agricoltura                       (iconografia) o mappe
                                                                                                 (cartografia) risale al 1500.
Etna: attività
terminale al Cratere
di Sud Est
Grotta del Gelo
Ambienti naturali e
coltivati
570.000     330.000    220.000                da 120.000 a da 60.000 a                                      a
                                    130.000                                          da 14.000                                         0
                                                    65.000      18.000

La colonizzazione delle lave        Insieme a me percorrerete le tappe del lento
                                    percorso che conduce dalla nuda roccia sino
                                    al soffice e profumato suolo del bosco.
                                    Partiremo dai muschi e dai licheni, vedremo
                                    poi le piante erbacee come me, esclusive
                                    dell’Etna (endemiche), incontreremo gli
                                    arbusti come la Ginestra dell’Etna, per
                                    arrivare a conoscere gli alberi dei boschi che
                                    ricoprono i fianchi della “Muntagna”.

                                                                                                 Strade, muri a secco, torrette,
                                                                                                 casudde, case rurali e padronali,
                                                                                                 palmenti, cantine, depositi, sono
                                                                                                 tutti costruiti utilizzando le lave
                                                                                                 dell’Etna.

                                                                                                 Gli agricoltori dell’Etna hanno
                                                                                                 selezionato specie e varietà adatte
                                                                                                 all’ambiente di montagna.
Colonizzazione
570.000     330.000    220.000                da 120.000 a da 60.000 a                                     a
                                    130.000                                          da 14.000                                  0
                                                   65.000      18.000

                                   Andiamo insieme nei tanti e diversi ambienti
Vita animale sull’Etna             dell’Etna, dove vivono animali come me.
                                   Nei boschi incontriamo Ghiri, Topi quercini,
                                   Martore, Picchi e altre specie. Nelle radure
                                   d’alta quota vediamo lepri e coturnici. A bassa
                                   quota incontriamo l’Istrice, la volpe, le
                                   lucertole, i serpenti.
                                   Grandi rapaci e piccoli uccelli volteggiano
                                   nell’aria.
                                   Tutti gli ambienti ospitano innumerevoli
                                   specie di insetti.

                                                                                                 Siamo i più grandi predatori
                                                                                                 dell’Etna.
                                                                                                 Io caccio nei boschi e nelle
                                                                                                 radure, mentre l’Aquila
                                                                                                 caccia in volo.

                                                                                                 Una delle più belle farfalle
                                                                                                 che possiamo incontrare
                                                                                                 all’inizio della Primavera è
                                                                                                 l’Aurora dell’Etna.
Coturnici dell’Etna
Mamma gatta con
gattini selvatici
570.000           330.000            220.000                     da 120.000 a da 60.000 a                                   a
                                                       130.000                                          da 14.000                                     0
                                                                       65.000      18.000

I boschi dell’Etna                                     Siamo arrivati all’interno di un bosco:
                                                       sentiamo crepitare le foglie secche che
                                                       ricoprono il terriccio umido e profumato.
                                                       Guardandoci attorno vediamo alberi, arbusti,
                                                       piante che si arrampicano lungo i tronchi e i
                                                       rami, altre che strisciano sul terreno e ancora
                                                       erbe, felci, muschi, licheni che ricoprono
                                                       rocce e tronchi ormai secchi. Incontriamo
                                                       tanti animali, sentiamo il canto degli uccelli, il
                                                       ronzare degli insetti, osserviamo orme e
                                                       tracce.

      Sull’Etna il Faggio occupa gli ambienti più                                                               Millenari capolavori della Natura,
      meridionali d’Europa e raggiunge il primato di                                                            come il Castagno dei Cento Cavalli,
      2400 metri sul livello del mare.                                                                          costellano i boschi dell’Etna. Sono
                                                                                                                “Monumenti vegetali”.

                                                                                                                Un numeroso gruppo di Querce
                                                                                                                vecchie molte centinaia di anni crescono
                                                                                                                su monte Egitto, un piccolo cono
                                                                                                                vulcanico nel versante occidentale
                                                                                                                dell’Etna
Boschi dell’Etna
570.000      330.000    220.000                  da 120.000 a da 60.000 a                                           a
                                      130.000                                              da 14.000                                           0
                                                       65.000      18.000

                                      Ora sapete che l’Etna, come tutti i vulcani,
La vita del vulcano e il suo futuro   continuerà a modificarsi e a seguire le leggi
                                      della Natura, come i suoi predecessori. L’uomo
                                      è uno dei tanti ospiti che vivono sulle pendici
                                      di un vulcano attivo. Grazie alla presenza del
                                      Parco dell’Etna, da trent’anni sperimenta un
                                      rapporto con la Natura più armonico, dove lo
                                      sviluppo rispetta le leggi naturali . Questo è il
                                      modo per consegnare alle future generazioni
                                      un ambiente integro, Patrimonio Mondiale
                                      dell’Umanità.

                                             L’agricoltura adatta al Parco è quella in             Il Parco dell’Etna ha una rete
                                             armonia con la natura, che ha cura della              di sentieri, che consente a
                                             biodiversità e della fertilità della terra,           turisti e visitatori di entrare in
                                             usando le risorse in modo da                          contatto con la Natura.
                                             conservarle nel tempo.
                                                                                                       La vita di ogni essere vivente lascia
                                                                                                       una traccia nell’ambiente, detta
                                                                                                       impronta ecologica.
                                                                                                       Obiettivo del Parco è fare sì che
                                                                                                       questa impronta, nel tempo,
                                                                                                       diventi sempre più lieve.
Area protetta del
Parco dell’Etna –
Sito Unesco 2013
Raccolta di ex-voto del Santuario di
                                                                 Sant’Alfio a Trecastagni

Il Santuario di Sant’Alfio a Trecastagni ospita una
eccezionale raccolta di ex-voto, più di mille quadretti,
espressione di fede popolare dalla fine dell’ottocento ai
giorni nostri. Le tavolette sono dipinte ad olio su
materiali diversi, legno, tela, cartone e specialmente
lamiera. In molte di esse, sullo sfondo è rappresentata
l’Etna, spettatrice dei miracoli concessi per intercessione
dei tre Santi, Alfio, Cirino e Filadelfo.
È attualmente in corso la richiesta all’UNESCO, da parte                                                Santuario di
del Santuario di Sant’Alfio, per valutare la possibilità della                                          Sant’Alfio a
candidatura di questa raccolta tra i beni immateriali
                                                                                                        Trecastagni
dell’UNESCO.
A destra, la tavoletta più antica, di fine ottocento.
Rappresenta il miracolo di una guarigione durante
un’epidemia di colera.

                                                        A sinistra, un miracolo concesso per intercessione dei
                                                        Tre Santi durante la Seconda Guerra Mondiale.

                                                                                                                 Santuario di
                                                                                                                 Sant’Alfio a
                                                                                                                 Trecastagni
Collegamenti con gli altri siti UNESCO della Sicilia
                     partecipanti al progetto #generazioneunescosicilia
                                                                       Siracusa e la necropoli
                                                Isole Eolie             rupestre di Pantalica.

                                                                        Mito di Polifemo (dai
                                           Mito di Efesto-Vulcano      ritrovamenti di elefanti
Palermo arabo normanna
                                                                                nani)
e le cattedrali di Cefalù e
         Monreale

  La pietra lavica come
elemento architettonico
                                                                                        Villa Romana Del
                                                                                              Casale

                                                                                        Mito dei Giganti
                                                          Monte Etna
                      Le città del tardo
                      barocco della Val
                           di Noto

                      La colate laviche                                  Area archeologica di
                           (Catania).                                         Agrigento
                       Il terremoto del
                              1693
                                                                               Empedocle
Collegamenti con gli altri beni immateriali UNESCO della Sicilia

Dieta mediterranea                                     Opera dei pupi siciliani
Bene immateriale                                         Bene immateriale
  transnazionale

                                                         Tradizioni popolari
Produzioni agricole

                                          Monte Etna

Coltivazione della vite ad alberello di
             Pantelleria
          Bene immateriale

       Agricoltura tradizionale
http://www.parcoetna.it (sito web del Parco)
http://www.parcoetna.it/Pagina.aspx?p=16 (per il filmato sul sito UNESCO Monte Etna)
http://whc.unesco.org/en/list/1427/ (per il collegamento al Monte Etna sul sito web dell’ UNESCO
Realizzazione:

Parco dell’Etna, Via Del Convento n. 45 95030 Nicolosi (CT)

Staff UNESCO
I Dirigenti:
Dott. Salvatore Caffo (vulcanologo)         salvocaffo@parcoetna.it
Dott. Michele Leonardi (agronomo)           micheleleonardi@parcoetna.it
Ing. Agata Puglisi (Coordinatrice)          agatapuglisi@parcoetna.it
Dott.ssa Rosa Spampinato (agronomo)         rgspampinato@parcoetna.it

Con la collaborazione gratuita di:
-Prof. Rossana Sanfilippo, paleontologa, Università degli Studi di Catania,
Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali
-Arch. Tiziana Abate, Ph. D., Post- Dottorato École Pratique des Hautes Études -
Sorbonne
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