Sito UNESCO Monte Etna - Presentazione percorso scuola primaria e scuola secondaria di I grado - CRicd
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MiBACT – Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo Legge 77/2006 - Misure Speciali di Tutela e Fruizione dei Siti Italiani di Interesse Culturale, Paesaggistico e Ambientale, inseriti nella “Lista Del Patrimonio Mondiale”, posti sotto la Tutela dell’ UNESCO Sito UNESCO Monte Etna Presentazione percorso scuola primaria e scuola secondaria di I grado Regione Siciliana Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana Ministero Istruzione Università Ricerca Centro regionale per l’inventario, la catalogazione e la documentazione grafica, fotografica, aerofotogrammetrica, audiovisiva USR - Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia 24 o%obre 2017 1
Il sito UNESCO Monte Etna Iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale come sito naturale a Phnom Penh (Cambogia) il 21 giugno 2013 United Nations Educational, MaB – Man and Il Parco dell’Etna Scientific and Cultural World Heritage List Biosphere- Riserve della Organization Nasce il 17 marzo 1987, trenta anni fa. La Convenzione sul patrimonio Biosfera L'UNESCO è l'agenzia dell'umanità, adottata dalla Un programma MaB mette Il suo territorio, esteso 59.000 ettari, è diviso in specializzata delle Nazioni Unite Conferenza generale l’uomo in connessione con la quattro zone a tutela decrescente (A, B, C, D). La per l'istruzione, la scienza, la dell'UNESCO il 16 novembre biosfera, l’uomo in armonia con zona A di riserva integrale è diventata la core zone cultura, che promuove la pace e la 1972, identifica ed elenca quei siti il suo pianeta. Il suo scopo non è del sito UNESCO, la zona B e le C altomontane comprensione tra le nazioni, la che rappresentano delle costituiscono la buffer zone. comunicazione e l'informazione, il solo la biodiversità o la particolarità di eccezionale conservazione dell’ambiente, ma La candidatura UNESCO è stata preparata dallo rispetto universale per la giustizia, importanza da un punto di vista anche e soprattutto lo sviluppo Staff UNESCO del Parco ed è uno dei più per lo stato di diritto e per i diritti culturale o naturale. sostenibile. importanti traguardi raggiunti dall’Ente Parco. umani e le libertà fondamentali
La motivazione dell’eccezionale valore universale dell’Etna Criterio VIII L’Etna Patrimonio dell'Umanità (19.237 ha) comprende la più rigorosamente protetta e scientificamente importante area del Monte Etna e fa parte del Parco Naturale Regionale dell'Etna. L’Etna è rinomata per il suo eccezionale livello di attività vulcanica e la documentazione della sua attività per almeno 2700 anni. La sua notorietà, importanza scientifica, culturale ed il suo valore educativo sono di importanza globale.
Il Percorso didattico Nel corso di molte migliaia di anni, nel centro del Mediterraneo, l’incessante azione delle forze della Terra ha costruito e distrutto numerosi edifici vulcanici, fino ad arrivare all’attuale Etna. Forze grandiose, che spesso ci appaiono misteriose, fanno dell’Etna il protagonista dei continui cambiamenti dell’ambiente di questo lembo della Sicilia. Paesaggi lavici mozzafiato, strati di roccia selvaggi ed aspri, coni di scorie rocciose, valli profonde, massicce pareti di lava, grotte e tunnel lavici sono solo alcuni dei protagonisti del nostro percorso. Vi accompagneremo in un emozionante viaggio nel tempo, che inizia in un tempo remotissimo per noi, 570.000 anni fa, per scoprire le diverse tappe che hanno condotto all’attuale vulcano Etna.
Equipe di progetto per la costituzione Per ogni Istituto di U.D.A. Scuola Scuola primaria secondaria il referente ultimo di 1° grado Unità di scolastico del biennio Apprendimento progetto coordinerà le pluri-inter-trans- attività disciplinari
Scopi del Progetto Stimolare la curiosità sui meccanismi Acquisire consapevolezza sulla geologici e biologici che regolano la vita necessità di un corretto inserimento naturale. Promuovere la passione per la dell’uomo nell’ambito del contesto natura come primo passo per l’adozione naturale. di comportamenti di rispetto e tutela dell’ambiente. Evidenziare l’importanza della Il progetto intende conservazione dell’ambiente anche per le Incentivare comportamenti connotati da senso civico, attraverso la successive generazioni. condivisione di conoscenze . Divenire interpreti dell’eccezionale valore dell’Etna come patrimonio dell’Umanità.
Scopi del Progetto La storia geologica del vulcano Etna. I La storia del nome Etna. luoghi che permettono oggi di vedere le I Miti connessi al vulcano. tappe della formazione dell’Etna. Tracce dell’uomo: alcuni aspetti Gli ambienti naturali e la colonizzazione archeologici e religiosi. delle lave. L’agricoltura nel Parco. Gli animali nel Parco. Il Paleoambiente (aspetti: climatologico, Il Parco dell’Etna. Conoscenze zoologico, vegetazionale) in diversi Il Sito Unesco Monte Etna e la momenti della vita del vulcano. motivazione di eccezionale valore La Paleogeografia. universale. Lo sviluppo sostenibile.
Scopi del Progetto Saper leggere il paesaggio. Saper elaborare forme di scrittura Saper riconoscere le principali creativa finalizzate alla produzione di componenti dell’ambiente naturale. uno spettacolo “suoni e luci”, Saper interpretare i miti come mediante l’accostamento di linguaggi tentativo fantastico di spiegare verbali, iconici e sonori. fenomeni naturali. Saper individuare le azioni rivolte alla Saper acquisire e interpretare Risultati attesi tutela e conservazione del patrimonio criticamente le informazioni ricevute, naturale. appartenenti a diversi ambiti Saper lavorare in gruppo mediante disciplinari. forme di apprendimento collaborativo.
Con la finalità di creare armonia tra uomo e ambiente, per passare da territorio protetto a protezione del territorio
La qualità dell’educazione è un obiettivo fondamentale dello sviluppo sostenibile per trasformare il nostro mondo
Linea del tempo: tutto comincia 570.000 anni fa 570.000 330.000 220.000 da 120.000 a da 60.000 a a 130.000 da 14.000 0 65.000 18.000
I personaggi del percorso didattico Qui vi presentiamo i personaggi che vi accompagneranno nel percorso didattico dei testi principali Mi chiamo PETRUS: studioso di storia, Sono BLASIUS, guida alpina. letteratura e viaggiatore. Ho il compito Conservo nel nome la memoria di consegnare la memoria umana dei delle salite in vetta all’epoca del Petrus fenomeni (eruzioni, attività Blasius Grand Tour. Blasio era il nome di antropologiche, leggende e miti). Il mio una guida montana del 1700, detto personaggio è vagamente ispirato allo “Ciclope”: alto e forte. Come lui, studioso umanista Pietro Bembo. anche io conosco tutte le vette, tutti i sentieri dell’Etna e i centri abitati. Il mio nome è VANESSA e a me Sono il PROFESSOR LAPILLI, un spetta il compito di illustrare il vulcanologo e geologo, conosciuto per paesaggio, le colture, le specie viventi Professor Lapilli il mio rigore scientifico che si nel Parco. Sono esperta nella flora e Vanessa accompagna al mio carattere vivace e fauna dell’Etna. Porto il nome della sportivo. Sono uno studioso dell’Etna farfalla Vanessa vulcano, simbolo e delle sue attività. dell’equilibrio dell’ecosistema naturale di questa montagna
Eccovi altri personaggi Questi personaggi vengono utilizzati in queste slides per facilitare l’identificazione delle tematiche affrontate nei testi principali Mi chiamo Neptunea contraria, sono il Sono il cucciolo di una specie di fossile della conchiglia di un mollusco elefanti nani, Elephas falconeri, marino vissuto, circa 570.000 anni fa, Cucciolo di vissuti in Sicilia in un’epoca Neptunea contraria quando al posto dell’Etna c’era solo Elephas falconeri remotissima. Sono alto appena 30 mare. Mi chiamo così perché il mio cm e crescendo non supererò il guscio a spirale si avvolge al contrario, metro. Vi racconterò la storia di verso sinistra. quando, circa 330.000 anni fa, le lave arrivarono in terraferma. Il mio nome è Saponaria sicula, sono Sono il Prisma basaltico e ho questa il fiore simbolo del Parco dell’Etna. forma perché provengo da lave che si Circa 130.000 anni fa, dove oggi c’è la Prisma basaltico sono solidificate sott’acqua. Vi Saponaria sicula Valle Calanna, ho assistito alla racconterò la storia della formazione comparsa di un grande Vulcano delle Timpe, le ciclopiche gradinate di esplosivo. Vi racconterò come riesco a Basalto, risalente a 220.000 anni fa. colonizzare le lave fino al bosco.
Eccovi altri personaggi Questi personaggi vengono utilizzati in queste slides per facilitare l’identificazione delle tematiche affrontate nei testi principali Il mio nome è Hornito. Isolati o allineati Sono Carlo Gemmellaro, originario di siamo come piccoli camini colorati. Nicolosi , sono stato medico per Abbiamo la memoria lunga e ricordiamo l’esercito inglese. Hornito Carlo Gemmellaro l’attività dei tanti vulcani che da 120.000 ai La grande passione per la Geologia mi 18.000 anni fa, si sono costruiti e demoliti ha portato a studiare l’Etna. molto tempo prima della nascita Vi racconterò quanto ho scritto nella dell’Etna. mia opera: La Vulcanologia dell’Etna Mi chiamo Sartorious Von Io sono Felis silvestris silvestris, Gatto Waltershausen. Amavo così tanto la selvatico. Solitario e silenzioso, sono Sartorious Von Sicilia da fare viaggi lunghissimi in Felis silvestris silvestris Waltershausen carrozza dalla Germania, dove sono sempre all’erta, conosco tutti gli animali che vivono sull’Etna. Voglio nato. Realizzai la prima carta topografica raccontarvi la storia di alcuni di loro. dell’Etna andando per boschi, sciare, coltivi e visitando le grotte vulcaniche.
Legenda delle icone In questo percorso vengono utilizzate icone che facilitano l’identificazione delle tematiche affrontate negli approfondimenti Testo Approfondimento storico Miti/leggende Approfondimento Approfondimento Luoghi del botanico interpretativo percorso Approfondimento Approfondimento paleontologico geologico Collegamento scientifico Approfondimento Approfondimento cartografico letterario Collegamento Approfondimento faunistico Curiosità Bene da valorizzare Approfondimento vulcanologico Collegamento Sito UNESCO
570.000 330.000 220.000 da 120.000 a da 60.000 a a 130.000 da 14.000 0 65.000 18.000 Vi descrivo lo scontro titanico tra la placca All’inizio, il mare africana a Sud e quella euroasiatica a Nord, che portò alle prime manifestazioni vulcaniche in ambiente sottomarino. Oggi, presso Acitrezza e Acicastello vediamo i Faraglioni, l’Isola Lachea e il Castello normanno che sorge su una rupe costituita da particolari rocce a forma di cuscino o solidificate in ammassi vetrosi. I Vulcani erano considerati dimora degli dèi o spiriti maligni. Vulcano dio del fuoco, nella fucìna dell’Etna, forgiava i fulmini, armi di Zeus, re dell’Olimpo. In un mare poco profondo dove si depositavano le argille trasportate dai fiumi provenienti dalle montagne dell’entroterra, le lave si infiltravano sollevando il Isole Eolie fondale marino.
Faragghiuni ranni Acitrezza
570.000 330.000 220.000 da 120.000 a da 60.000 a a 130.000 da 14.000 0 65.000 18.000 Vi racconto grandi cambiamenti. In Primo passo in terraferma quest’epoca, attraverso imponenti fessure arrivarono in superficie, sulla terraferma, le lave che si riversarono sulla pianura attraversata dal fiume Simeto. Dove oggi sono Adrano, S. Maria di Licodia e Biancavilla, il mare si ritirava e la terra si innalzava mentre a Motta S. Anastasia si apriva un condotto vulcanico, detto Neck (collo). L’antica linea di costa era molto Potete trovare molte informazioni e reperti arretrata rispetto a quella attuale visitando il Museo di Scienze della Terra e il clima divenne arido, dell’Università degli Studi di Catania causando l’estinzione della mia specie. Il Simeto nelle zone di contatto tra rocce vulcaniche e rocce di origine marina, più tenere, ha scavato delle magnifiche gole.
Neck – Motta S. Anastasìa
570.000 330.000 220.000 da 120.000 a da 60.000 a a 130.000 da 14.000 0 65.000 18.000 Vi accompagno alla scoperta delle Timpe, Le Timpe termine dialettale che significa salto. Le Timpe sono la parte emersa di ciclopiche gradinate, originate dalle immense forze terrestri che portano la placca africana a scontrarsi con quella euroasiatica. Questa “spinta” ha innalzato la parte emersa e abbassato la parte sommersa. Un tempo tutte le terre erano riunite in un I Vulcani non sono distribuiti a unico supercontinente, chiamato Pangea, caso sulla Terra e contribuiscono a circondato da un unico immenso oceano, la portare in superficie il calore Pantalassa. interno al pianeta. La linea di costa avanzò, diventando più simile a quella attuale. Molti fossili ci raccontano la vegetazione allora presente.
Prismi basaltici a testata pentagonale
Prismi basaltici Timpa di Acireale
570.000 330.000 220.000 da 120.000 a da 60.000 a a 130.000 da 14.000 0 65.000 18.000 Vi conduco dove oggi c’è la valle Calanna: I resti di un antico Vulcano qui 130.000 anni fa c’era un Vulcano molto esplosivo. Il Calanna, insieme ad altri vulcani che si svilupparono tra Zafferana e Tarderia, erano molto più piccoli ed esplosivi rispetto all’Etna e arrivavano in prossimità della costa orientale. Per affrontare i problemi dell’emergenza, la In questo periodo, la Sicilia era Protezione Civile organizza forze armate, collegata a Malta mediante dei vigili del fuoco, forestali, croce rossa, ponti di terraferma. volontari e centri di ricerca. Il 14 dicembre del 1991, per 473 giorni, si è sviluppata una colata lavica che ha ricoperto buona parte della Valle del Bove e completamente la Valle Calanna
Monte Calanna e l’omonima valle
Monte Calanna - Salto della Giumenta
570.000 330.000 220.000 da 120.000 a da 60.000 a a 130.000 da 14.000 0 65.000 18.000 Gli scheletri di tanti vecchi Ho vissuto un periodo di grandi vulcani in una grande valle trasformazioni: sono comparsi numerosi nuovi vulcani e, tra questi, l’imponente Trifoglietto, che occupava quasi completamente l’attuale Valle del Bove. Di questi antichi vulcani oggi rimangono poche scheletriche tracce nei costoni rocciosi chiamati Serre e Rocche. Per adattarsi alle condizioni di vita del Le colate laviche, raffreddandosi, vulcano, le piante e gli animali si prendono forme diverse: le lave modificano fino a diventare nuove specie, dense si rapprendono in blocchi esclusive dell’Etna. sconnessi, mentre le fluide in ampi lastroni. In questo periodo, il mare torna a innalzarsi e sommerge i collegamenti con Malta, separando le due isole.
Scorcio della Valle del Bove
570.000 330.000 220.000 da 120.000 a da 60.000 a a 130.000 da 14.000 0 65.000 18.000 La vita dell’Ellittico, un gigantesco Vi porto alla scoperta dell’Ellittico, un vulcano prima dell’Etna gigantesco vulcano più alto dell’attuale Etna che dopo un lunghissimo periodo, di attività esplose. I suoi resti, si trovano ancora oggi, lungo la strada che collega Catania a Adrano in una vallata , nei pressi di Montalto. Pizzi Deneri e Punta Lucia, sono ciò che è rimasto dei bordi originari dell’Ellittico. Pizzi Deneri deve il suo nome alla L’Osservatorio Vulcanologico sabbia vulcanica chiamata in dialetto sorge su Pizzi Deneri e ospita al “rina”, da cui “rineri” e quindi Deneri. suo interno attrezzature per lo Punta Lucia in siciliano è “Punta ca studio e il controllo dell’attività lucia”, cioè punta che luccica. vulcanica In questo periodo c’è molto freddo, il mare torna ad abbassarsi e riemergono i collegamenti della Sicilia con Malta e con la penisola italiana. In quest’epoca l’Homo sapiens arriva nell’isola.
Pizzi Deneri e l’Osservatorio Vulcanologico
570.000 330.000 220.000 Da 120.000 a Da 60.000 a a 130.000 da 14.000 0 65.000 18.000 Finalmente l’Etna! Nel corso dei miei studi appassionati di vulcanologia, ho descritto la formazione e le caratteristiche dell’attuale vulcano Etna e della Valle del Bove. Una formidabile serie di frane si staccò dal versante orientale, arrivando fino al mare tra Giarre e Riposto, dove formò il Chiancone. Vi racconto la vivacità dell’Etna, soprattutto nelle prime fasi della sua formazione che portò alla formazione del Cratere del Piano nel 122 d.C. Gli arabi la chiamavano Djebel-Utlamat, Scienziati, artisti, filosofi vennero a visitare L’eruzione del 1669 ha montagna per eccellenza. I Romani Mons- l’Etna, divenuta una meta molto di moda. profondamente modificato Gebel, da cui Mongibello. I giovani aristocratici europei nella metà del il versante meridionale e la Etna sembra derivare da Aìtnë, che vuol settecento diedero vita a un vero e proprio stessa città di Catania. dire fornace. Gran Tour. In questo periodo tornò il caldo e i ghiacci si sciolsero. Il mare si innalzò e la Sicilia fu nuovamente un’isola.
Etna: attività parossistica
570.000 330.000 220.000 da 120.000 a da 60.000 a a 130.000 da 14.000 0 65.000 18.000 L’Etna, il Vulcano più studiato al Nei miei lunghi viaggi di studio ho descritto eruzioni e caratteristiche morfologiche mondo dell’Etna. Vi condurrò alla scoperta delle grotte vulcaniche, un vero e proprio mondo sotterraneo con forme esclusive e spesso ricche di vita vegetale e animale adattatesi a vivere in questi ambienti. Vi mostrerò i tanti paesaggi naturali e anche quelli modificati dall’uomo. Oggi, l’Etna è un’area L’Etna presenta centinaia di grotte protetta con le sue regole. vulcaniche. Tra le tante, assume particolare Ma è anche un centro di importanza la Grotta del Gelo, che ospita ricerca internazionale nel al suo interno il ghiacciaio più meridionale campo della Vulcanologia. d’europa Nel corso del tempo, alcuni degli La rappresentazione grafica delle eruzioni dell’Etna con ambienti naturali , sono stati utilizzati documenti pittorici dall’uomo per fare agricoltura (iconografia) o mappe (cartografia) risale al 1500.
Etna: attività terminale al Cratere di Sud Est
Grotta del Gelo
Ambienti naturali e coltivati
570.000 330.000 220.000 da 120.000 a da 60.000 a a 130.000 da 14.000 0 65.000 18.000 La colonizzazione delle lave Insieme a me percorrerete le tappe del lento percorso che conduce dalla nuda roccia sino al soffice e profumato suolo del bosco. Partiremo dai muschi e dai licheni, vedremo poi le piante erbacee come me, esclusive dell’Etna (endemiche), incontreremo gli arbusti come la Ginestra dell’Etna, per arrivare a conoscere gli alberi dei boschi che ricoprono i fianchi della “Muntagna”. Strade, muri a secco, torrette, casudde, case rurali e padronali, palmenti, cantine, depositi, sono tutti costruiti utilizzando le lave dell’Etna. Gli agricoltori dell’Etna hanno selezionato specie e varietà adatte all’ambiente di montagna.
Colonizzazione
570.000 330.000 220.000 da 120.000 a da 60.000 a a 130.000 da 14.000 0 65.000 18.000 Andiamo insieme nei tanti e diversi ambienti Vita animale sull’Etna dell’Etna, dove vivono animali come me. Nei boschi incontriamo Ghiri, Topi quercini, Martore, Picchi e altre specie. Nelle radure d’alta quota vediamo lepri e coturnici. A bassa quota incontriamo l’Istrice, la volpe, le lucertole, i serpenti. Grandi rapaci e piccoli uccelli volteggiano nell’aria. Tutti gli ambienti ospitano innumerevoli specie di insetti. Siamo i più grandi predatori dell’Etna. Io caccio nei boschi e nelle radure, mentre l’Aquila caccia in volo. Una delle più belle farfalle che possiamo incontrare all’inizio della Primavera è l’Aurora dell’Etna.
Coturnici dell’Etna
Mamma gatta con gattini selvatici
570.000 330.000 220.000 da 120.000 a da 60.000 a a 130.000 da 14.000 0 65.000 18.000 I boschi dell’Etna Siamo arrivati all’interno di un bosco: sentiamo crepitare le foglie secche che ricoprono il terriccio umido e profumato. Guardandoci attorno vediamo alberi, arbusti, piante che si arrampicano lungo i tronchi e i rami, altre che strisciano sul terreno e ancora erbe, felci, muschi, licheni che ricoprono rocce e tronchi ormai secchi. Incontriamo tanti animali, sentiamo il canto degli uccelli, il ronzare degli insetti, osserviamo orme e tracce. Sull’Etna il Faggio occupa gli ambienti più Millenari capolavori della Natura, meridionali d’Europa e raggiunge il primato di come il Castagno dei Cento Cavalli, 2400 metri sul livello del mare. costellano i boschi dell’Etna. Sono “Monumenti vegetali”. Un numeroso gruppo di Querce vecchie molte centinaia di anni crescono su monte Egitto, un piccolo cono vulcanico nel versante occidentale dell’Etna
Boschi dell’Etna
570.000 330.000 220.000 da 120.000 a da 60.000 a a 130.000 da 14.000 0 65.000 18.000 Ora sapete che l’Etna, come tutti i vulcani, La vita del vulcano e il suo futuro continuerà a modificarsi e a seguire le leggi della Natura, come i suoi predecessori. L’uomo è uno dei tanti ospiti che vivono sulle pendici di un vulcano attivo. Grazie alla presenza del Parco dell’Etna, da trent’anni sperimenta un rapporto con la Natura più armonico, dove lo sviluppo rispetta le leggi naturali . Questo è il modo per consegnare alle future generazioni un ambiente integro, Patrimonio Mondiale dell’Umanità. L’agricoltura adatta al Parco è quella in Il Parco dell’Etna ha una rete armonia con la natura, che ha cura della di sentieri, che consente a biodiversità e della fertilità della terra, turisti e visitatori di entrare in usando le risorse in modo da contatto con la Natura. conservarle nel tempo. La vita di ogni essere vivente lascia una traccia nell’ambiente, detta impronta ecologica. Obiettivo del Parco è fare sì che questa impronta, nel tempo, diventi sempre più lieve.
Area protetta del Parco dell’Etna – Sito Unesco 2013
Raccolta di ex-voto del Santuario di Sant’Alfio a Trecastagni Il Santuario di Sant’Alfio a Trecastagni ospita una eccezionale raccolta di ex-voto, più di mille quadretti, espressione di fede popolare dalla fine dell’ottocento ai giorni nostri. Le tavolette sono dipinte ad olio su materiali diversi, legno, tela, cartone e specialmente lamiera. In molte di esse, sullo sfondo è rappresentata l’Etna, spettatrice dei miracoli concessi per intercessione dei tre Santi, Alfio, Cirino e Filadelfo. È attualmente in corso la richiesta all’UNESCO, da parte Santuario di del Santuario di Sant’Alfio, per valutare la possibilità della Sant’Alfio a candidatura di questa raccolta tra i beni immateriali Trecastagni dell’UNESCO.
A destra, la tavoletta più antica, di fine ottocento. Rappresenta il miracolo di una guarigione durante un’epidemia di colera. A sinistra, un miracolo concesso per intercessione dei Tre Santi durante la Seconda Guerra Mondiale. Santuario di Sant’Alfio a Trecastagni
Collegamenti con gli altri siti UNESCO della Sicilia partecipanti al progetto #generazioneunescosicilia Siracusa e la necropoli Isole Eolie rupestre di Pantalica. Mito di Polifemo (dai Mito di Efesto-Vulcano ritrovamenti di elefanti Palermo arabo normanna nani) e le cattedrali di Cefalù e Monreale La pietra lavica come elemento architettonico Villa Romana Del Casale Mito dei Giganti Monte Etna Le città del tardo barocco della Val di Noto La colate laviche Area archeologica di (Catania). Agrigento Il terremoto del 1693 Empedocle
Collegamenti con gli altri beni immateriali UNESCO della Sicilia Dieta mediterranea Opera dei pupi siciliani Bene immateriale Bene immateriale transnazionale Tradizioni popolari Produzioni agricole Monte Etna Coltivazione della vite ad alberello di Pantelleria Bene immateriale Agricoltura tradizionale
http://www.parcoetna.it (sito web del Parco) http://www.parcoetna.it/Pagina.aspx?p=16 (per il filmato sul sito UNESCO Monte Etna) http://whc.unesco.org/en/list/1427/ (per il collegamento al Monte Etna sul sito web dell’ UNESCO
Realizzazione: Parco dell’Etna, Via Del Convento n. 45 95030 Nicolosi (CT) Staff UNESCO I Dirigenti: Dott. Salvatore Caffo (vulcanologo) salvocaffo@parcoetna.it Dott. Michele Leonardi (agronomo) micheleleonardi@parcoetna.it Ing. Agata Puglisi (Coordinatrice) agatapuglisi@parcoetna.it Dott.ssa Rosa Spampinato (agronomo) rgspampinato@parcoetna.it Con la collaborazione gratuita di: -Prof. Rossana Sanfilippo, paleontologa, Università degli Studi di Catania, Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali -Arch. Tiziana Abate, Ph. D., Post- Dottorato École Pratique des Hautes Études - Sorbonne
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