Progetto "I Love English" - MODULO 4

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Progetto "I Love English" - MODULO 4
MODULO 4

Progetto “I Love English”
Progetto "I Love English" - MODULO 4
DESTINATARI

N. 19 alunni delle classi IIIa, IVa e Va dell’Istituto Comprensivo “E. Fermi” di Cardeto :

    Plesso di Cardeto Sud

    Plesso di Salice

           ALAMPI PAOLO                         CALABRO’ FORTUNATO

           CASILE DOMENICA                      CASILE DOMENICA

           CASILE ANTONINO                      CASILE AGOSTINO

           CASILE FRANCESCO                     CREA ANTONIA

           MACHEDA VINCENZA                     PAVIGLIANITI NICOLA

           PAVIGLIANITI ELISA                   PLUTINO ANTONIA

           RONDELLI ANTONIO                     RUSSO ANGELA

           RUSSO DOMENICO                       RUSSO GIUSEPPE

           SAPONE ANTONIO                       SAPONE DOMENICO

           SAPONE GIUSEPPE                      SAPONE SAVERIO

           SICLARI NATALIZIA                   
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TEMPI

   60 ore totali:

           30 ore in aula

           30 ore in laboratorio

LOCALI

Aula: Scuola Primaria di Cardeto Sud

Laboratorio Multimediale: Istituto Comprensivo “E. Fermi” di
Cardeto

PERSONALE COINVOLTO

 -n. 1 Esperto : Ins. SIVIGLIA F.

 -n. 1 Tutor : Ins. PIZZI C.

 -n. 1 Tecnico di Laboratorio : ZAPPALA’ F.

 -n. 1 Addetto alla vigilanza

STRUMENTI UTILIZZATI

    LIM

    COMPUTERS

    LETTORE CD AUDIO

    PROIETTORE
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Gli obiettivi disciplinari prefissati sono stati i seguenti:

                                 OBIETTIVI DISCIPLINARI

     Saper localizzare il Regno Unito e Londra utilizzando i punti cardinali nelle carte
      geografiche

     Conoscere e comprendere le fasi di progettazione di un viaggio

     Saper compilare moduli di prenotazioni turistico-alberghiere con le proprie
      generalità (creando un passaporto)

     Conoscere le stagioni, i mesi, giorni della settimana e condizioni atmosferiche
      (costruendo un piccolo libricino)

     Saper preparare un bagaglio in base alle previsioni metereologiche

     Costruire la bandiera del Regno Unito

     Conoscere i principali monumenti e luoghi di interesse di Londra (costruendo un
      piccolo libricino)

     Conoscere e comprendere alcune caratteristiche della civiltà anglosassone

     Conoscere i mezzi di trasporto (taxi, bus, metropolitana), l’orario, i pasti inglesi, i
      negozi e le festività

     Conoscere la composizione di un computer e la funzione, compreso Internet e la
      posta elettronica

     Saper realizzare una postcard con Word e una presentazione con Power Point

     Saper costruire un libro-resoconto di un ipotetico viaggio a Londra secondo la
      tecnica dello scrapbook.

Il progetto è stato improntato su un ipotetico viaggio a Londra attraverso un percorso
didattico particolare, in cui i bambini coinvolti hanno realizzato tutti i passaggi necessari
nella vita reale per effettuare tale viaggio.

Successivamente una volta arrivati a Londra hanno conosciuto civiltà anglosassoni,
monumenti e luoghi di interesse, sempre attraverso una metodologia particolare.
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ll percorso è stato svoIto secondo le seguenti fasi:

                                    - WARM UP: introduzione,
                                      in      lingua   inglese,
                                      dell’argomento principale
                                      del percorso, mediante
                                      l’uso delle flashcards,
                                      immagini e LIM.

 PRESENTATION: mediante              - PRATICE: sono state             EVALUATION: attraverso
 storie, video,       canzoni,         proposte una serie di           attività pratiche è stato
 filastrocche o rime è stato           attività di listening,          verificato l’apprendimento
 presentato      l’argomento           speaking, reading e             degli aspetti linguistici e
 disciplinare del percorso e           writing         finalizzate     delle nozioni disciplinari
 sono      state    introdotte         all’acquisizione      delle     presentate
 nozioni specifiche                    nozioni presentate.

Attraverso tecniche innovative basate sull’approccio metodologico CLIL (Content and
Language Integrated Learning), vale a dire una modalità di insegnamento in cui la
lingua straniera è utilizzata in modo veicolare, sono stati trasmessi contenuti disciplinari
in lingua straniera, al fine di favorire l’apprendimento sia dei contenuti che della lingua
stessa.

La lezione è stata focalizzata non solamente sui contenuti, ma anche sulla lingua, di cui
bisognava favorire la comprensione e l’accrescimento.
Per questo motivo sono state attuate le strategie CLIL (ad esempio: brainstorming, input
comprensibile e compreso, lezioni interattive, attività mirate ad aumentare la produzione
autonoma etc.).
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Il CLIL ha promosso il miglioramento linguistico per una serie di motivi:

                                              CLIL

                                        apprendimento
                                         esperienziale

                         autenticità del               motivazione
                           contesto

          CLIL                                                                     CLIL

In primo luogo si è trattato di apprendimento esperienziale, cioè imparare facendo,
anziché solo guardando o memorizzando.

 Questa modalità, ha elaborato gli input a livelli più profondi, dando luogo ad un’effettiva
acquisizione “automatizzata” ed inoltre, insieme all’autenticità del contesto - uno dei
principi base dell’insegnamento veicolare -ha aiutato i bambini a comprendere che la
lingua è uno strumento di comunicazione e di acquisizione e trasmissione del sapere e
non un’astratta entità regolata da grammatica e sintassi.

E’ stata così favorita la motivazione anche in quanto è aumentata la consapevolezza
dell’utilità di saper padroneggiare una lingua straniera, che unita al piacere di riuscire ad
utilizzare la lingua come strumento operativo, ha aumentato nell’allievo la fiducia nelle
proprie possibilità.
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Grafici e schemi sono serviti inoltre per far emergere la struttura organizzativa dei
contenuti della materia.

Una considerazione particolare merita l'uso delle mappe concettuali che sono risultate
particolarmente interessanti in ambiente CLIL perché hanno raggiunto un triplice scopo:

    quello di evidenziare i nessi concettuali che regolavano il contenuto (nessi
     causali, sequenze temporali e spaziali, gerarchizzazione e classificazione di
     categorie), stimolando la riflessione

    quello di favorire la creatività

      quello di rappresentare e fissare il lessico di base costruito intorno a parole-
       chiave che hanno individuato l'essenza stessa della disciplina, potenziando le
       abilità cognitive.

Quante più relazioni erano presenti nella mappa concettuale con materiali da
apprendere, tanto più essa è risultata significativa sia sul piano degli apprendimenti
disciplinari sia su quello degli apprendimenti linguistici.

Il supporto visivo è stato di grande utilità per lo studente per aiutarlo nella comprensione
dei testi, ma anche nel momento in cui ha esposto la sua rielaborazione dei contenuti.

 In questa fase si sono introdotti anche elementi linguistici considerati fondamentali per
la comprensione successiva.

Utile è stato anche l’uso di una lettura analitica, fornendo sostegni di vario genere:

    quesiti a margine del testo per aiutare gli studenti a fare collegamenti tra i
     contenuti

    interruzione della lettura per fare delle anticipazioni su ciò che segue allo scopo
     di creare delle aspettative

    offerta di micro-sintesi da completare a margine del testo
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   richiesta di sottolineare i concetti nodali o di identificare lo schema
       dell'argomentazione

    costruire una mappa concettuale del testo

      fornire una versione più breve e semplificata (orale o scritta).

Ho voluto sperimentare una forma di insegnamento/apprendimento dinamica, operativa,
contestualizzata all’interno di una tematica reale e significativa e, ovviamente,
connotata da una forte impronta tecnologica e multimediale.

Un’educazione linguistica che ha avuto come obiettivo non soltanto il raggiungimento di
competenze specifiche formali e strutturali, ma anche l’acquisizione di una buona
competenza comunicativa che, valorizzando l’esperienza di ciascuno, ha saputo far
recuperare in modo adeguato accanto al codice verbale altri tipi di codice:

                         Iconico
                        mimico-gestuale
                        ritmico-musicale

                    più vicini al discente bambino.

Non dimentichiamo che il bambino che inizia l’apprendimento della lingua inglese nella
scuola primaria ha già un suo modello di competenza comunicativa in quanto parlante
nativo della sua lingua madre; è capace di distinguere le diverse situazioni di
comunicazione e sa adattare propriamente la lingua a ciascuna di esse.

Questa competenza complessiva della lingua va valorizzata poiché sono le competenze
maturate nella lingua materna che ci permettono di impostare un lavoro capace di
portare progressivamente il bambino a comunicare con altri in una lingua diversa dalla
propria attraverso una metodologia adeguata che si fondi principalmente sull’interazione.

La comunicazione è principalmente frutto dell’interazione:
qualcuno ha qualcosa da condividere con qualcun altro altrettanto interessato a quello
scambio comunicativo.

In mancanza di interesse verso lo scambio comunicativo non c’è interazione e di
conseguenza il messaggio non passa.

 Per stimolare in classe l’apprendimento di una lingua diversa da quella materna è
molto importante considerare che in ogni atto comunicativo c’è sempre un elemento di
imprevedibilità, un vuoto di informazione tra gli interlocutori che permette alla
comunicazione di aver luogo.

 In termini di didattica, il punto cruciale di un insegnamento comunicativo è quello di
riuscire ad integrare efficacemente gli aspetti della competenza linguistica e quelli della
competenza comunicativa tenendo conto del fatto che la classe è il luogo meno adatto
a stimolare una comunicazione veramente genuina e reale.
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L’uso di attrezzature tecnologiche, filmati, audiovisivi e foto o immagini può costituire il
modo più adatto e completo per veicolare informazioni culturali, però è di fondamentale
importanza la giusta e corretta mediazione didattica di noi docenti.

                      AMBIENTE APPRENDIMENTO
                        EFFICACE E              MOTIVANTE

     ALUNNI                                Situazione di vita reale

                               ABILITA’ DI
      RICEZIONE – PRODUZIONE - INTERAZIONE
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Gli alunni    in un ambiente di
apprendimento efficace e motivante,
mediante la sperimentazione di
situazioni di vita reale, hanno
sviluppato in modo naturale le
abilità di ricezione, produzione,
interazione.

                        In aula con la
                     sottoscritta ins. F.
                      Siviglia (docente
                           esperta)

                                                            Le attività presentate nel
                                                            percorso è avvenuta partendo
                                                            dall’idea che un approccio di
                                                            tipo         ludico-comunicativo
                                                            stimoli e motivi i bambini
                                                            all’apprendimento della lingua
                                                            straniera.
                                                            L’attività ludica, infatti, riveste
                                                            una funzione importante nella
                                                            vita del bambino e nello
                                                            sviluppo della sua personalità.

                                                            E’ dal gioco che il bambino
                                                            apprende regole e codici di
                                                            comportamento, costruisce le
proprie esperienze, conquista e organizza i concetti di spazio e di tempo, scopre il suo
pensiero e le sue capacità, si relaziona con gli altri, acquista fiducia in se stesso, vince
paure e insicurezze, diventa più cooperativo, si motiva, raggiunge traguardi e
autonomia.
Nel Laboratorio
                                                                   Informatico con il
                                                                 supporto del Tecnico di
                                                                 laboratorio F. Zappalà

La sottoscritta, con il supporto del tutor e del tecnico di laboratorio, ha voluto non la
semplice aula di insegnamento, ma un’aula laboratoriale affinchè si creasse
un’atmosfera favorevole all’apprendimento, motivante ed interessante, utilizzando, per
rendere la lezione più accattivante, sia semplici oggetti che complesse tecnologie
multimediali e informatiche.

          In aula con il supporto della
          Tutor ins. C. Pizzi
Le prime fasi del percorso, in genere si sono strutturate nel seguente modo: in classe
fornivo i contenuti essenziali, indicazioni e schede di lavoro, davo spazio a brevi
roleplay e dialoghi per spingere i bambini ad esprimersi in lingua straniera, giochini con
le flash cards ed indovinelli vari.
 Larghi sprazzi di tempo ho dedicato all’ascolto di CD in lingua madre ed all’ascolto e
successiva produzione di canzoncine e filastrocche.

Ho ritenuto importante durante questo progetto, fare in modo che i bambini potessero
fare attività creative, quali:

             canzoncine e filastrocche

             attività motoria con la lingua inglese

             costruzione di oggetti tipici di Londra

             realizzazione di cartelloni murali e di libricini

             realizzazione di una valigia

             realizzazione di un passport con le generalità

             scrivere una postcard con Word

             scrivere una e-mail con outlook

             realizzare una presentazione con power point

             realizzare uno scrapbook (libro-resoconto del viaggio virtuale)

affinché l’impiego della tecnologia nella didattica fosse considerato un valido mezzo che
ha affiancato le regolari attività seguendo percorsi innovativi.
Così in aula informatica e nell’aula LIM generalmente il lavoro si è svolto in modo
collaborativo, o per coppie di bambini o per gruppi di lavoro.

Sono state effettuate ricerche su siti già precedentemente selezionati ma, soprattutto,
on line è stato possibile reperire moltissimo materiale sugli argomenti trattati.
Altri tempi sono stati dedicati alla ricerca di immagini e alla creazione della
presentazione in Power Point.
Se, fino a oggi, l’insegnamento si sviluppava lungo due assi principali:
• le conoscenze disciplinari;
• la capacità di progettare, organizzare, gestire processi di apprendimento tesi a
garantire la crescita culturale dei propri allievi;

                                  INSEGNAMENTO

                                          IERI

        conoscenze disciplinari                   capacità di progettare, organizzare,
                                                   gestire processi di apprendimento

oggi non può non prevedere un terzo asse centrato sull’uso delle tecnologie.

                                                           INSEGNAMENTO

                                                               OGGI

                conoscenze disciplinari

capacità di progettare, organizzare, gestire processi di
                    apprendimento

                 uso delle tecnologie
Le tecnologie, infatti, nel corso del progetto, hanno avuto una triplice valenza, vale a
dire sono stati strumenti di:

  •   sostegno all’organizzazione e alla gestione della mia attività professionale,
      strumenti cioè che mi hanno aiutato a rendere più efficace l’attività svolta al di
      fuori della classe;

  •   supporto della mia attività culturale in quanto la rete Internet ha offerto la
      possibilità di reperire materiali utili alla didattica della disciplina;

  •   miglioramento e facilitazione del processo di apprendimento della disciplina
      da parte degli allievi.
Avvicinando la lingua straniera alla multimedialità e alle nuove tecnologie mi ha
permesso di ricreare fedelmente scenari corredati da suoni, immagini in movimento,
testi e così gli alunni si sono trovati in un mondo reale dove l’approccio visivo –
comunicativo ha stimolato la rielaborazione personale.
Attraverso anche l’uso del web gli alunni si sono avvicinati ad un mondo lontano per
scoprirne caratteristiche storiche, geografiche e culturali.

Il computer è diventato uno strumento per ripensare ed appropriarsi di realtà altrimenti
irraggiungibili e per entrare in ambiente nuovo con un approccio interattivo.
Scegliere di usare :

          LIM                         COMPUTER                                WEB

durante il progetto mi ha aiutato come docente, ponendomi in un nuovo ruolo:

                           non più dispensatore di conoscenze

                                      ma facilitatore

con il compito primario di aiutare gli alunni a scegliere percorsi e materiali più adatti al
compito da svolgere, in quanto questi strumenti multimediali sono stati percepiti come
supporti per rendere la lezione più vivace.

Per esempio l’uso della LIM ha fornito alla didattica della Lingua Inglese un gran rilievo
poiché essa ingloba in sé tutti gli strumenti solitamente in uso nella classe lingua (video,
lettore cd, flashcard, poster, lavagna luminosa, registratore, apparecchiatura di
laboratorio, ecc.) ed essendo una superficie interattiva dotata di canali multipli, ha
consentito di lavorare con e sulla lingua a 360 gradi.
CLIL                                                     LIM

                                    SCAMBIO
                                  COMUNICATIVO

Parimenti, l’introduzione della lavagna digitale all’interno del percorso CLIL, ha
trasformato la sua superficie in “superficie integrata”, allorché è proprio su/in quello
spazio che lingua e contenuto si sono integrati fattivamente attraverso la realizzazione
di task e attività solitamente affidate alla carta e/o al cartoncino da affiggere a parete.
Più ancora, l’integrazione della LIM si è tradotto in uno scambio comunicativo facilitato,
dal momento che alla Lingua Inglese, usata come strumento veicolare, ha fatto da
supporto la mano dell’apprendente che si è mossa sulla superficie indicando parole,
trasferendo immagini, disegnando, associando connettendo, correggendo,
sintetizzando, ecc., ossia realizzando una varietà di azioni sulla lingua che hanno
sostenuto un’eventuale comprensione incompleta o fallace.

La LIM non è stata svilita come mero attrezzo di gioco, ma percepita giustamente come
strumento di apprendimento, stimolante ed interessante, ma pur sempre mezzo per
imparare la lingua straniera.

La LIM, secondo il mio parere, è uno strumento che è utile nella metodologia ed è stata
altrettanto utile nel progetto:

   o mi ha permesso di usare metodi tradizionali di insegnamento, come la lezione
     frontale, in modo innovativo, in particolare ho potuto utilizzare materiale didattico
     multimediale direttamente sulla lavagna e non dietro ad un computer;

   o mi ha permesso di salvare i percorsi didattici proposti, per successivi utilizzi e per
     la distribuzione agli studenti, diminuendo il tempo necessario alla preparazione
     della lezione e dei materiali di studio;

   o mi ha facilitato la spiegazione di processi, la descrizione di situazioni e ambienti,
     l’analisi dei testi grazie alla possibilità di visualizzarli in modo condiviso su uno
     schermo comune a tutti, assicurando l’attenzione;

   o ha reso il momento di recupero più dinamico e interattivo, agendo su intelligenze
     diverse e migliorando i risultati;

   o ho potuto utilizzare facilmente approcci didattici diversi, grazie anche alla
     disponibilità di software didattici.
L’uso della LIM, anche per i bambini, è stato produttivo perché:
hanno familiarizzato con il linguaggio delle immagini e dei filmati, le lezioni interattive
sono state più coinvolgenti e la comprensione è stata più rapida, avendo avuto a
disposizione diversi canali di apprendimento che hanno stimolato diverse intelligenze e
infine perché l’apprendimento è stato collaborativo, ponendoli al centro del processo di
apprendimento.

La Didattica è stata frontale e collaborativa perché sono stati utilizzati nell’attività
didattica materiali multimediali in proiezione sulla lavagna, disegnando su di essi con le
apposite penne digitali, trascinando oggetti e salvando il tutto.

La LIM ci ha permesso di catturare immagini e analizzare in classe le stesse per
commentare i contenuti, avendo a disposizione software didattici con simulazioni e
attività interattive.

Gli studenti sono stati coinvolti nell’esplorazione virtuale di ambienti, per sperimentare il
metodo scientifico ed operare ambiti tecnologici.
LINGUA

         INGLESE                                                                LIM

       INGLESE
                                       TECNOLOGIE
                                     INFORMATICHE

Il progetto ha permesso di conseguire risultati più che apprezzabili di efficacia
glottodidattica, in termini di piena ricaduta del connubio Lingua Straniera/LIM +
Tecnologie Informatiche sull’apprendimento.

L’esperienza svolta è stata sicuramente molto positiva, infatti l’idea iniziale era quella di
verificare se, coniugando apprendimento linguistico, cooperazione e nuove tecnologie,
sarebbe aumentata la qualità degli apprendimenti della classe e così è successo.

In particolare, ciò è stato evidente in quanto la giovane età degli alunni, la loro elasticità
e ricettività, hanno fatto registrare una crescita esponenziale dell’interesse ed una
spiccata disinvoltura nell’uso diretto e indiretto dell’inglese.

Tutti gli alunni hanno partecipato attivamente, con attenzione ed impegno a tutte le
attività proposte e le attività veicolate da LIM e nuove tecnologie hanno notevolmente
influito sul clima di classe: i bambini sono stati disponibili a cooperare, a vivere le
interdipendenze positive in modo corretto, ad assumere compiti e responsabilità.
Ciò ha inciso favorevolmente sulla motivazione ad apprendere e sulla disponibilità a
mettersi in gioco ricorrendo con semplicità e naturalezza alla lingua inglese come
strumento veicolare di scambio, intesa a costruire saperi linguistici e non linguistici.
I bambini come prodotti finali hanno realizzato un power point e uno scrapbook dei
ricordi.
Ecco di seguito alcune immagini dello scrapbook:
Ed ecco alcune slides del power point:

                                               OUR PASSPORT
                                              SCHOOL: I.C.S. “E. FERMI”
                                              PLACE: CARDETO
                                              COUNTRY: ITALY
                                              NATIONALITY: ITALIAN
                                              CHILDREN: III-IV-V CLASS

                                              TEACHERS:
                                              Siviglia Francesca
                                              Pizzi Carmela
                                              Zappalà Francesca

       Istituto Comprensivo “ E. Fermi “

      Greetings

Hello!                                                                        e-mail scritta
We are on holiday in London.
Today it’s sunny. London is great and there are a lot of interesting places
to see.                                                                       dai bambini
Our favourite place in the London Eye, a giant wheel.
From the top of the London Eye we can see all the city.
See you soon.
IN CONCLUSIONE

L’apprendimento attivo, con assetto laboratoriale, che ha visto gli alunni al centro
della costruzione dei loro saperi, ha rappresentato certamente una carta vincente nello
stimolo della motivazione ad apprendere.
 La componente ludica e giocosa multimediale ha risvegliato l’attenzione e la
concentrazione oltre a mettere in moto sani scontri di competizione, soprattutto nei
giochi, sia digitali che tradizionali.
L’utilizzo di linguaggi diversi da quello della scrittura hanno comportato un’immediata
positiva risposta in quanto le immagini, i suoni, le animazioni catturano, e spesso
mantengono, l’attenzione con immediatezza e maggiore profondità di durata e
favoriscono una comprensione ed assimilazione maggiormente duraturi rispetto alla
lezione frontale.
Le abilità acquisite dagli alunni, oltre a quelle strettamente tecniche, legate all’uso di
software ed applicazioni varie, sono state quelle correlate al potenziamento della
motivazione con conseguente miglioramento delle abilità linguistiche ed
all’approfondimento del lavoro collaborativo, sia in coppie che in piccoli gruppi, una
maggiore attitudine alla risoluzione di problemi (problem solving) che continuamente si
presentavano nello svolgimento delle attività.
Gli allievi hanno messo in atto strategie metacognitive per meglio controllare il proprio
processo di apprendimento: il riascolto immediato delle registrazioni in lingua Inglese, la
realizzazione dell’ipertesto in Power Point e la realizzazione dello scrapbook.
E’ stato senz’altro favorito lo sviluppo delle abilità di pensiero a causa della
compartecipazione attiva alla costruzione del proprio sapere.
L’apprendimento finalizzato all’esecuzione di compiti produttivi ha notevolmente
migliorato il feeling e la curiosità nei confronti della lingua straniera e delle altre
culture nonché l’attitudine alla trasferibilità delle abilità e delle conoscenze acquisite.
I bambini hanno potuto meglio esternare le capacità creative e sviluppare e potenziare
le capacità critiche, logiche, di             osservazione, memorizzazione, confronto,
elaborazione ed interpretazione della realtà.
Va sottolineato, tuttavia, che le modalità di lavoro messe in essere, impongono al
docente un sovraccarico operativo non indifferente.
Usare le tecnologie in modo mirato e creativo, implica sempre la selezione e
l’organizzazione del materiale che andrà proposto, la strutturazione del contesto di
apprendimento che non va mai lasciato alle sole macchine ma sempre filtrato,
bypassato dal docente, attentamente progettato, dosato degli aspetti emotivi e
relazionali.

                                                  La Docente Esperta

                                                Francesca Siviglia
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