Scuola, nessuna riapertura a maggio: tutti promossi

Pagina creata da Sara Valenti
 
CONTINUA A LEGGERE
Scuola, nessuna riapertura a maggio: tutti promossi
Scuola, nessuna riapertura a
maggio: tutti promossi

A scuola non si torna perché ci sono ancora troppi rischi.
Questo il pensiero della ministra dell’Istruzione Lucia
Azzolina in un’intervista sul Corriere della sera in cui fa
presente che si “allontana sempre di più la possibilità di
riaprire a maggio” e che “il governo prenderà a giorni una
decisione”.

La ministra sottolinea che anche se ci sarà per tutti la
promozione, le pagelle saranno “vere”, con i 4 e i 5. E per le
famiglie ci sarà un aiuto con “un’estensione del congedo
parentale e del bonus baby-sitter”. Per la Maturità “sarebbe
auspicabile” l’esame a scuola.
Scuola, nessuna riapertura a maggio: tutti promossi
Palermo, omicidio di Mercurio
Nepa: custodia cautelare in
carcere per 4 pregiudicati

PALERMO – I Carabinieri della Compagnia di Carini hanno dato
esecuzione, su disposizione della Procura di Palermo, ad una
ordinanza di applicazione di misura cautelare della custodia
in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari
presso il Tribunale di Palermo nei confronti di 4 soggetti, di
età compresa tra i 27 ed i 35 anni, tutti pregiudicati,
domiciliati tra Terrasini e Carini.

Il G.I.P., sulla base delle risultanze investigative raccolte,
ha ritenuto sussistere a carico dei quattro gravi indizi di
colpevolezza in ordine ai reati di omicidio e rapina,
aggravati e in concorso.

I fatti contestati nel provvedimento cautelare risalgono al 9
settembre 2019, a Terrasini, allorquando l’84enne Mercurio
Nepa, detto Mike, ex imprenditore che per decenni aveva
vissuto negli USA, venne trovato cadavere all’interno della
Scuola, nessuna riapertura a maggio: tutti promossi
propria abitazione, con la porta aperta, l’appartamento a
soqquadro e parzialmente immobilizzato con delle legature sul
corpo e sulle gambe.

La morte dell’anziano aveva suscitato molta preoccupazione
nella comunità di Terrasini e fin da subito gli investigatori
avevano ipotizzato una rapina in abitazione finita in modo
tragico.

Le indagini hanno portato ad avvalorare sempre più tale
ipotesi – anche grazie all’esito degli esami sui campioni
biologici, analizzati dal Reparto Carabinieri Investigazioni
Scientifiche di Messina, alle risultanze dell’esame autoptico
e all’attività investigativa condotta anche attraverso
attività tecnica di intercettazione dai Carabinieri di Carini:
i presunti autori dell’omicidio, tutti con precedenti
specifici, si sarebbero introdotti nella notte tra l’8 e il 9
settembre 2019 nell’abitazione del Nepa al fine di
impossessarsi di contanti e preziosi che l’anziano era solito
nascondere in casa, avrebbero legato mani e piedi a scopo di
rapina l’anziana vittima, già affetta da patologie pregresse,
e ne avrebbero così provocato la morte per la violenza
dell’azione.

Anguillara Sabazia, lotteria
delle    requisizioni     dei
loculi: un argomento tabù per
tutti
Scuola, nessuna riapertura a maggio: tutti promossi
ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Pubblicazione di dati sensibili in
barba alla Privacy ad Anguillara Sabazia quelli diffusi
attraverso l’elenco allegato all’ordinanza dirigenziale
firmata dal responsabile dott. Eugenio Maria Giovanni De Rose,
contenente i nominativi dei cittadini in possesso di
concessioni cimiteriali le cui sepolture risultano ancora non
utilizzate ai quali saranno requisiti temporaneamente i loculi
del cimitero comunale per via dell’emergenza sepolture.

Una storia, purtroppo, già vissuta nel
2018 personalmente da chi scrive
Una storia che ormai non desta più alcuna meraviglia se non la
consapevolezza di trovarsi sempre di fronte alle solite
pratiche pasticcione che neanche il passare del tempo riesce a
cambiare.

Pratiche, quelle relative la diffusione di dati che il Garante
della Privacy considera come riservati e appartenenti alla
sfera degli assetti privatistici, che sono state puntualmente
contestate nel 2018 tanto che lo stesso ufficio cimiteriale di
Anguillara Sabazia prendendo atto del proprio errore si guardò
Scuola, nessuna riapertura a maggio: tutti promossi
bene dal ripubblicare i nominativi in chiaro in un successivo
atto.

Errare humanum est, perseverare autem
diabolicum
Il 26 settembre 2018 apparve la prima Ordinanza Dirigenziale
n. 117 sempre a firma del Responsabile Eugenio Maria Giovanni
De Rose, che metteva online i nominativi in chiaro di soli 10
concessionari di loculi da requisire, tra cui il nominativo di
chi scrive.

Il 1 ottobre 2018 chi scrive inoltrava richiesta al Comune,
con lettera protocollo n. 00031655, chiedendo la pubblicazione
sull’Albo Pretorio online dell’elenco di TUTTI i concessionari
intestatari di 2 loculi presso il Cimitero comunale di
Anguillara Sabazia, con relativa data di nascita per ogni
concessionario. Così il 31 ottobre 2018, a seguito della
richiesta, viene pubblicata una nuova Ordinanza, la nr.136 –
ad integrazione e sostituzione della precedente 117/2018 – con
allegato un nuovo elenco, dove non vengono indicati i
nominativi ma solo le date di nascita e il numero dei
rispettivi loculi, completo di TUTTI i concessionari
intestatari di 2 loculi, definito come ESAUSTIVO dal dr. De
Rose.

Nell’elenco del 2018 definito esaustivo
non vengono inclusi alcuni nominativi
Sull’elenco allegato all’ordinanza dirigenziale dello scorso
14 aprile 2020 appaiono dei nominativi di concessionari
intestatari di 2 loculi. Nominativi, quest’ultimi, che nel
2018 non erano stati menzionati. Perché questi nominativi
furono omessi nell’elenco del 2018 nonostante il dr. De Rose
definì come ESAUSTIVO l’elenco pubblicato con ordinanza
136/2018?
Scuola, nessuna riapertura a maggio: tutti promossi
Sull’allegato elenco alla delibera del 14
aprile 2020 non viene indicata la data di
nascita per alcuni nominativi
La Delibera del Commissario Prefettizio del 2 febbraio 2020,
ha stabilito un ordine di requisizione dei loculi suddetti è
cioè: “in via prioritaria a coloro che sono in possesso di più
concessioni e successivamente in ordine di data di nascita.”
Scorrendo attentamente l’elenco allegato alla delibera
dirigenziale del 14 aprile 2020, (che non pubblichiamo per non
incorrere in violazioni della Privacy ma che è reperibile
sull’albo Pretorio online del Comune di Anguillara Sabazia) si
può evincere che a diversi nominativi manca la data di
nascita.

Senza indicazione della data di nascita
quali parametri saranno seguiti per le
requisizioni?
Ma allora come si intende procedere con la requisizione dei
loculi questa volta? A nominativo? In ordine alfabetico?
Tirando a sorte? Un tale operato non può certamente
rassicurare alcuno e tanto meno chi scrive, soprattutto dopo
tanta allegra amministrazione.

Le incongruenze non finiscono qui
Il 28 gennaio, riguardo i loculi già requisiti
“temporaneamente” e sempre tramite lettera protocollata al
n.00003017 chi scrive segnalava agli uffici competenti del
Comune una manifesta irregolarità relativa il loculo
cimiteriale n.2°, 3° fila, blocco B5. Ebbene il loculo in
questione veniva requisito e occupato dalla salma del signor
GB.P con tanto di muratura e rifinitura con stuccatura a
calce. E dopo appena un mese, l’apertura del loculo veniva
rivestita con una lapide di marmo, personalizzata con
Scuola, nessuna riapertura a maggio: tutti promossi
l’incisione di nome e cognome, data di nascita e del decesso,
corredata con lampada votiva accesa e tanto di foto del de
cuius impressa nel marmo. Alla faccia della requisizione
temporanea!

L’ordine di rimozione della lapide in
marmo entro 5 giorni (sul loculo
requisito temporaneamente)… poi il
ripensamento
In prima istanza il Responsabile Area Economica- Finanziaria
ordinava, con ogni riserva di legge, ai congiunti
dell’occupante “provvisorio” del loculo requisito, la
rimozione entro il termine perentorio di 5 giorni della lapide
e qualsivoglia altro manufatto. Poi il 13 febbraio 2020 il
Capo Area ci ripensa e alla richiesta di accesso agli atti da
parte di chi scrive, per conoscere che misure si stavano
prendendo per definire la “manifesta irregolarità”, il Dr. De
Rose risponde: “Pertanto, potrà non essere rimossa – la lapide
ndr.   –   nei    limiti    temporali    e   nella    vigenza
dell’autorizzazione provvisoria”.

Cosa sarà mai successo in quell’arco temporale che va
dall’ordine perentorio ai congiunti del defunto “provvisorio”
di 5 giorni per rimuovere la lapide e la successiva modifica
comunale che la lapide non poteva essere rimossa nei limiti e
bla, bla, e bla. Cosa ha fatto cambiare giudizio al Dr. De
Rose? A cosa è dovuto il suo ripensamento, ad una incauta
consapevolezza o ad una particolare forma mentis? Un giudizio
gratuito e personale?

Ad Anguillara Sabazia parlare di loculi è
contagioso, peggio del Covid-19
C’è poco altro da dire e da fare. Questi i fatti. Così anche
altri li potranno conoscere. Parlare di loculi ad Anguillara
Scuola, nessuna riapertura a maggio: tutti promossi
Sabazia è tabù e sulle tombe si chiudono le bocche come sulla
compra/vendita dei loculi nel silenzio della città. Quello che
sconcerta è che non si è mai alzata nessuna voce, a parte
quella di questo quotidiano. Parlare di loculi è contagioso,
peggio del Covid-19. Allora, perché lo facciamo? La speranza,
l’ultima e l’unica, che l’interim del Commissario Prefettizio
riesca a raddrizzare le storture, restaurare la giustizia e
rendere Anguillara Sabazia una cittadina a prova di ogni
sistema feudale. Ci sono momenti in cui, per andare avanti, le
nostre sole azioni sembrano non bastare e dobbiamo aggrapparci
con tutte le nostre forze alla speranza.

Roma,   Atac:   i   grillini
bocciano l’integrazione degli
stipendi ai dipendenti in
solidarietà
Scuola, nessuna riapertura a maggio: tutti promossi
ROMA – I lavoratori di Atac SpA in cassa integrazione possono
aspettare. Martedì pomeriggio, 14 aprile, l’Assemblea
Capitolina ha respinto a maggioranza, 24 voti contrari e 14
favorevoli, la mozione 79/2020 a firma della consigliera
Svetlana Celli. Che impegnava l’Amministrazione a «trovare le
risorse necessarie a integrare l’assegno previsto dal Fondo
Bilaterale» e rendere meno gravosa la vita degli
autoferrotranvieri. Determinante la chiusura a riccio dei
Cinque Stelle.

«E questi sarebbero gli amici dei lavoratori, non scherziamo»,
chiosa un dipendente della controllata Atac, «dal 2016, anno
del loro insediamento in Campidoglio, siamo passati dalle 37
alle 39 ore settimanali, subito il concordato preventivo e ora
la solidarietà. Verificatori e sosta sono in cassa
integrazione al 100 per cento e percepiscono l’80 per cento
dello stipendio base. Come fanno ad andare avanti? Questa
crisi non la possiamo pagare solo noi, l’Amministrazione
Scuola, nessuna riapertura a maggio: tutti promossi
avrebbe dovuto attivarsi in tempo, invece vota contro».

«Stiamo vivendo un vero dramma», si sfoga una di quelle
lavoratrici a casa dal 23 marzo scorso, «ci hanno lasciato con
800 euro al mese, una cifra che in tempi normali glieli
riportano con 5 ore di lavoro al giorno». Duro il commento di
Claudio De Francesco, Segretario della Faisa-Cisel: «Bocciare
un atto del genere, che aiuta i lavoratori in difficoltà
economiche, è da incapaci. Non ci sono più parole, solo
parolacce per questa maggioranza. Ma tanto manca paco al voto,
meno di anno e poi libereremo Roma».

La mozione poneva l’accento «sulla condizione economica di
tutti i lavoratori che, stanti le necessarie misure
restrittive adottate con D.P.C.M. hanno dovuto interrompere,
ridurre o modificare la propria attività lavorativa»,
ricordava che Atac ha «attivato il Fondo Bilaterale di
Solidarietà per 9 settimane e per circa 3000 unità» e, infine,
evidenziava che l’assegno erogato «è drasticamente ridotto
rispetto al normale stipendio, nonostante questi lavoratori
siano stati enormemente esposti al rischio di contagio, anche
più di altri lavoratori di altri settori produttivi».

Considerato inoltre che «in data 24 marzo la Regione Lazio ha
approvato la DGR di trasferimento ad Atac della quota prevista
dal Fondo Nazionale», circa 240milioni di euro, e che
«l’Amministrazione possa e debba prevedere delle misure
straordinarie di intervento e regolamentazione e di sostegno»,
il documento impegnava Sindaca e Giunta «a ricercare le
risorse necessarie ad integrare l’assegno previsto dal Fondo
Bilaterale di Solidarietà in modo da rendere meno gravosa la
ripercussione economica sugli autoferrotranvieri dipendenti da
Atac Spa».

D’accordo il PD: «Roma Capitale deve mettere in campo azioni
su queste aziende», ha dichiarato il capogruppo Giulio Pelonzi
durante l’intervento in Consiglio, «azioni che finora sono
andate troppo a rilento, perse dietro a tematiche
burocratiche». «Esprimo voto favorevole», aggiunge il
consigliere Francesco Figliomeni di Fratelli d’Italia, «è un
contributo sicuramente utile. Atac sta vivendo un momento di
grande criticità e i lavoratori hanno dovuto vedere anche la
cassa integrazione, disposta in maniera unilaterale, senza una
minima discussione di nessun tipo, con addirittura la
latitanza dell’Amministrazione».

Nonostante questo, e le oggettive difficoltà, la maggioranza
grillina ha pensato bene di tirare dritto e di votare contro
questa mozione, senza dare una spiegazione plausibile. «Nei
giorni scorsi», evidenzia, infine, la consigliera Celli, «era
circolata l’ipotesi di utilizzare i 240 milioni di euro della
Regione per colmare il gap che c’è tra l’assegno previsto dal
fondo e lo stipendio base dei lavoratori. Ma finora non sono
stati    prodotti     i    necessari     atti     attuativi
dall’Amministrazione». Con buona pace dei dipendenti.

Milano, Al via #ITALIAKIAMA,
la spesa online con consegna
a domicilio gratuita per
anziani e persone fragili
MILANO – Da una collaborazione con Kia Motors, Young Digitals,
Supermercato24, CSV Milano, nasce il servizio online per la
spesa a domicilio dedicato alle persone più fragili segnalate
dal Comune di Milano.
Kia Motors ha messo a disposizione una flotta di 16 auto Niro
e XCeed, affidandole agli operatori di CSV Milano, il Centro
di Servizio per il Volontariato – Città Metropolitana di
Milano che collabora con le associazioni del territorio che
operano nelle consegne grazie ai loro volontari. Hanno già
aderito alla proposta Fondazione Progetto Arca Onlus, Uildm
sezione di Milano e la rete di Associazioni che sostengono il
progetto AiutArci di Milano con Arci Milano come capofila.

Le richieste arrivano al centralino di Milano Aiuta, il
servizio attivato dal Comune per supportare gli over 65 e le
persone più fragili e a rischio in caso di contagio da
Coronavirus. Chiamando il contact center 02.02.02 si potrà
ottenere un link dal quale accedere al servizio dedicato
offerto sulla piattaforma Supermercato24. Gli utenti potranno
fare la spesa online e poi verranno richiamati da un
volontario che li assisterà per la finalizzazione dell’ordine.
Completata l’operazione, gli shopper volontari procederanno a
fare la spesa e a consegnarla a domicilio.

“Si tratta – commenta l’assessore alle Politiche sociali e
abitative Gabriele Rabaiotti – di un ulteriore tassello che si
aggiunge alla macchina di Milano Aiuta e allo sforzo che tutta
la città sta facendo. Uno sforzo teso, da un lato, a resistere
mettendo in atto tutte le azioni possibili per fermare il
contagio e, dall’altro, a prendersi cura di chi si trova nel
bisogno. Fondamentale, soprattutto in un momento come questo,
è la collaborazione tra le istituzioni, le aziende private che
si sono fatte avanti per dare una mano e i volontari che si
sono offerti di aiutare le persone più in difficoltà. A loro,
ancora una volta, il nostro grazie”.

“Ancora una volta il poliedrico mondo del Volontariato ha
dimostrato di saper rispondere con coraggio e responsabilità
alle sfide dei nostri territori. Vediamo insieme, pronte a
dare il 100%, fianco a fianco, le grosse realtà del sociale,
capaci di un notevole volume solidaristico, tanto quanto le
piccole associazioni radicate nei quartieri, fino ad arrivare
al volontariato informale che conosce nome, cognome e volto di
tutte le fragilità del proprio condominio – dichiara Ivan
Nissoli, presidente di CSV Milano -. Se poi questa gemma di
impegno civico, come per il progetto #ITALIAKIAMA , la
innestiamo in un gioco di squadra con altri mondi, magari più
vicini, come quelli della Pubblica Amministrazione, o più
lontani, come quello dei grandi brand profit, facendoli sedere
tutti, paritetici, allo stesso tavolo… ecco nascere la
possibilità di cogliere inediti frutti di collaborazione e di
cura del Bene Comune. Un modello da replicare ogni giorno
dell’anno!”.

Il nuovo sistema messo in campo, che parte nel Comune di
Milano con l’obiettivo di essere esteso in altre città
italiane, è pensato per evitare che chi è rimasto senza
contanti debba uscire a prelevare e possa pagare con la carta
di credito usufruendo, se sprovvisto di competenze digitali,
di un’assistenza per orientarsi online. Inoltre i figli
potranno fare la spesa per i loro genitori anziani senza
lasciare la loro casa o metterli in pericolo andandoli a
trovare. Il servizio di consegna gratuita sarà attivo dal
lunedì al sabato, con una capacità di consegna di 40 spese al
giorno, grazie all’impegno di circa 30 volontari attivi su
turni.

Bologna, il Comune annulla il
canone di occupazione del
suolo    pubblico    per   le
attività sospese dalle misure
di contenimento
BOLOGNA – Il Comune di Bologna non richiederà il pagamento del
canone per le concessioni di occupazioni di suolo pubblico
(Cosap) nel periodo dall’11 marzo al 3 maggio 2020 alle
attività di somministrazione di alimenti e bevande in dehors
annessi a pubblici esercizi, alle attività di somministrazione
di alimenti e bevande/laboratori in chiosco, e a quelle di
commercio su aree pubbliche, tutte sospese dalle misure di
contenimento della diffusione del coronavirus. Lo ha deciso
nella seduta di oggi la Giunta guidata dal Sindaco Virginio
Merola.

Il provvedimento prevede anche il rimborso del canone versato
nel periodo dal 12 marzo 2020 al 3 maggio 2020 per le
occupazioni di suolo pubblico concesse per lo svolgimento
delle attività sospese dai provvedimenti contro la diffusione
del coronavirus. Le agevolazioni deliberate saranno
automaticamente prorogate se il Governo farà slittare il
lockdown oltre il 3 maggio.
Visto il periodo di notevole difficoltà economica dovuta
all’emergenza sanitaria, la decisione assunta dalla Giunta ha
l’obiettivo di agevolare le attività sospese che abbiano in
corso concessioni di suolo pubblico emanate dal Comune prima
dell’entrata in vigore dei Dpcm, e che dunque sono
impossibilitate a svolgere la loro attività lavorativa.

Polizia Locale Roma, Covid
19: gli agenti dello S.P.E.
organizzano esami sierologici
volontari
Ugl: plauso a questi lavoratori che hanno
a cuore la sicurezza della cittadinanza
ROMA – In attesa degli esami previsti dalle normative
Regionali, i caschi bianchi del gruppo Sicurezza Pubblica
Emergenziale, hanno organizzato, in forma volontaria e fuori
dall’orario di servizio, un esame sierologico di controllo di
eventuale positività al COVID 19.

A renderlo noto la UGL Polizia Locale, che in una nota del
Coordinatore Romano Marco Milani esprime il proprio
apprezzamento all’iniziativa :” Un plauso ai colleghi dello
S.P.E. ed al loro senso civico. L’iniziativa, assolutamente
non sindacalizzata e totalmente avulsa da qualsivoglia
connotazione politica é stata posta in essere non solo a
tutela dei lavoratori ma dell’intera cittadinanza, con cui gli
agenti di uno dei gruppi piú operativi del Corpo di Polizia di
Roma Capitale, si trova quotidianamente a dover interagire. Da
oggi sappiamo, che oltre a non temere per la nostra stessa
salute, possiamo garantire di non essere inconsapevoli veicoli
di contagio per la collettivitá che ci onoriamo di servire”.

Rocca di Papa, direttore del
San Raffaele diffidato: non
ha         titolo         di
specializzazione.   Avvisato
ordine dei medici

Colpo di scena nella situazione del focolaio al San Raffaele
perché è stato diffidato il legale rappresentante della casa
di cura San Raffaele di Rocca di Papa perché il direttore
sanitario che sta gestendo dal 1° marzo tutta questa fase
risulta sprovvisto di titolo di specializzazione.

Dal sito regionale dure critiche: “E’ un fatto grave che la
gestione sanitaria di un presidio così importante sia stata
affidata ad un medico sprovvisto del titolo di
specializzazione la diffida è stata anche notificata
all’Ordine dei Medici di Roma e inviata ai Carabinieri dei
NAS. Dai primi rilievi dell’audit clinico che sta svolgendo la
Asl Roma 6, in accordo con il SERESMI (servizio regionale
sorveglianza malattie infettive – Spallanzani) emerge che le
misure di prevenzione finora adottate non risultano efficaci e
che non sono state rispettate le disposizioni impartite dalla
Regione sin dal febbraio scorso. La documentazione verrà messa
a disposizione delle autorità competenti. Tutte le indicazioni
e le prescrizioni devono essere pedissequamente rispettate per
la corretta gestione clinica dei pazienti. La Asl Roma 6
verificherà puntualmente il rispetto di queste misure ed ha
distaccato uno specifico tecnico della prevenzione che è in
loco a coordinare le azioni di monitoraggio e verifica”.

Albano Laziale, Lega e Italia
Viva   si   incontrano    sul
rilancio    delle   botteghe
storiche
ALBANO   LAZIALE   (RM)   –   “Rilancio   dell’economia   locale
attraverso il sostegno e la promozione delle botteghe storiche
e dei piccoli esercizi commerciali”. Questa la necessità
secondo la Lega di Albano Laziale per risollevare l’economia
locale. “Questa convinzione non può che rafforzarsi di fronte
alla crisi socio-economica che incombe a causa dell’emergenza
coronavirus”. Così Giovanni Cascella, coordinatore locale del
partito di Salvini, ha fatto sapere di accogliere con
soddisfazione la presa di posizione di Luca Andreassi,
esponente di Italia Viva, che pochi giorni fa aveva auspicato
il recupero delle botteghe di vicinanza.

Cascella ed Andreassi sembrano dunque tirarsi l’assist su
quello che di fatto è un punto di convergenza a livello locale
tra le due forze politiche. “Un auspicio – ha detto ancora
Cascella – in linea anche con la proposta della lista civica
“La Città” per la riapertura dei negozi dopo il lockdown
imposto dal Governo Conte”.

Cascella ha quindi richiamato allo spirito di collaborazione
tra le forze politiche locali, pur nel rispetto di identità e
vedute differenti riguardo “la situazione senza precedenti che
la nostra città, così come tutta Italia, sta vivendo”.

Il coordinatore leghista ha quindi parlato di come il “buon
senso resta la principale bussola che muove la nostra attività
politica ed accogliamo senza pregiudizi e preclusioni le idee
costruttive avanzate da altri partiti o movimenti,
specialmente se si incontrano con proposte di cui ci facciamo
promotori da anni. In questo momento, – ha concluso Cascella –
l’interesse primario della politica deve essere, senza se e
senza ma, la difesa dei nostri commercianti e la tutela del
tessuto produttivo della nostra città. Solo creando le
condizioni affinché sia evitato il tracollo economico dei
nostri esercizi commerciali potremo dire davvero che
#andràtuttobene”.

Le suore Oblate di Gesù e
Maria donano mascherine da
loro realizzate agli Ospedali
di Iglesias e Carbonia
In questo interminabile momento di emergenza epidemiologica
legata al Covid-19, in Italia come nel resto del mondo, uno
dei problemi maggiormente riscontrati è la mancanza di
dispositivi personali di sicurezza.
L’operosità e la sensibilità delle Suore Oblate di Gesù e
Maria a Gonnesa, in provincia di Carbonia-Iglesias, non si
sono fatte attendere.

Immediatamente le Suore Oblate Di Gonnesa, facendo proprie le
difficoltà delle strutture sanitarie ospedaliere del
territorio, sono scese in campo per convertire le loro
abituali attività di educatrici della scuola dell’infanzia
paritaria, in un piccolo laboratorio di cucito per la
realizzazione di mascherine. Suor Emanuela Guarini, madre
generale dell’istituto Suore Oblate di Albano Laziale che si
era recata nei giorni precedenti all’emergenza covid-19 in
Sardegna, non potendo rientrare presso la struttura di Albano
a causa del lockdown, si è immediatamente profusa in questa
lodevole iniziativa insieme a tutta la comunità di Gonnesa.
Le Suore si sono subito messe a lavoro utilizzando tessuti di
cotone a due strati o “tessuto non tessuto-TNT” ed hanno
iniziato a produrre mascherine realizzandole alternando i loro
momenti di preghiera e di condivisione comunitaria.
Tutte le mascherine prodotte, anche grazie al sostegno del
comune di Gonnesa che ha messo a disposizione parte del
tessuto, nel giro di una settimana sono state donate agli
ospedali di Carbonia e Iglesias.

Suor Emanuela dichiara “Siamo state sostenute soprattuto dalle
parole del Santo Padre -Nessuno può ritenersi così povero da
non poter dare qualcosa agli altri- rivolgo un saluto e un
grande abbraccio a Papa Francesco, il più fedele e tenace
alleato di Dio e dell’umanità.
Spiritualità e solidarietà, in particolare per i più poveri,
caratterizzano il suo Magistero, al suo sguardo vigile e
compassionevole sono presenti le più svariate categorie umane.
Papa Francesco vive e realizza con passione e determinazione
ciò che pensa e sente, raccomandando di non rimandare a domani
la risposta concreta all’oggi di Dio”. Infine Suor Emanuela
rivolge un appello a tutti i Cristiani “ Lasciamoci scuotere
da Cristo Risorto, facciamoci attenti ai minimi indizi di vita
nuova e nel suo nome, senza perderci in discussione,
mettiamoci in cammino, dandoci al meglio della vita e Tutto
andrà bene!”

Covid-19, al via procedura
per     “test   nazionale”
immunizzati
Parte la procedura per i test sierologici che dovrebbero
consentire di individuare i potenziali ‘immunizzati’ dal
coronavirus.

Il commissario Domenico Arcuri, secondo quanto si apprende, ha
avuto dal governo l’incarico di avviare la procedura pubblica
per la ricerca e l’acquisto dei test, che dovranno rispondere
ad una serie di caratteristiche individuate dal ministero
della Salute.

Il test, a quanto risulta, sarà somministrato ad un campione
di 150mila persone individuate su scala nazionale e suddivise
per profilo lavorativo, genere e 6 fasce di età.

L’obiettivo “è avere un unico test nazionale”, ha spiegato il
vicedirettore dell’Oms e membro del Comitato tecnico
scientifico Ranieri Guerra sottolineando che “se andiamo ad
usare diversi test con diverse performance rischiamo di avere
una difficile comparazione”. Guerra ha poi spiegato che il
test che verrà selezionato dovrà garantire “standard minimi di
qualità” – tra cui avere un’attendibilità superiore al 95% – e
sarà tra quelli che prevedono un prelievo da “sangue venoso”
perché “quelli da sangue periferico non sono accettabili”.
Puoi anche leggere