Consigli pratici per cercare lavoro quando si ha una disabilità
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Consigli pratici per cercare lavoro quando si ha una disabilità Scelta del lavoro più adatto, settori aperti alle diverse disabilità, modalità di inoltro della domanda, preparazione al colloquio e scelta del momento giusto per parlare della propria disabilità: cvapp.it fornisce una serie di consigli pratici per muoversi nel mondo professionale e trovare più agevolmente lavoro quando si ha una disabilità. Una premessa è dobbligo: una disabilità non impedisce di lavorare. Ma, di certo, ci sono delle posizioni più adatte per cui candidarsi. Ad esempio, nel caso di una disabilità fisica, potrebbe essere consigliabile un lavoro più sedentario, come una posizione amministrativa o d’ufficio. Il lavoro d’ufficio, come l’assistenza telefonica/online ai clienti, può essere una buona scelta anche In caso di disabilità sensoriale, soprattutto se il datore di lavoro è disposto ad apportare gli opportuni adattamenti. Quando si ha una disabilità la ricerca del lavoro dovrebbe partire dalla valorizzazione di ciò che si sa fare al meglio, dalle proprie abilità, ambizioni e passioni. Al momento di parlare della disabilità, poi, è importante essere informati sulle agevolazioni riconosciute alle aziende, in caso di assunzione, dalle normative regionali e nazionali (non sempre i datori di lavoro ne sono al corrente!). Al colloquio di lavoro non è necessario parlare della disabilità, se questa non è visibile e, soprattutto, se non rappresenta un ostacolo al corretto svolgimento del lavoro. C’è sempre tempo per parlarne in uno stadio più avanzato del processo di selezione. E, quando ciò avverrà, è meglio parlarne brevemente ed evidenziando anche gli aspetti positivi.
Super green pass per cinema e nei teatri: “Penalizzano sempre le stesse categorie” di Monica De Santis Mancano pochi giorni dall’entrata in vigore del Super Green Pass. Pochi giorni e per accedere a bar, ristoranti, piscine, palestre, musei, cinema e teatri, bisognerà essere obbligatoriamente vaccinati… “Attualmente i nostri abbonati sono tutti vaccinati – racconta Claudio Tortora – direttore artistico del Teatro Delle Arti, qualche spettatore per cinema o per gli spettacoli teatrali è venuto munito di green pass temporaneo, ovvero quello che viene concesso dopo il tampone. E’ scontato che saranno loro a non poter più accedere dal prossimo 6 dicembre nel nostro, come negli altri teatri, se non mostreranno il super green pass. Questo ovviamente ci dispiace molto, è brutto dover dire no al nostro pubblico, ma le disposizioni sono chiare. Disposizioni che ancora una volta, però colpiscono solo alcune categorie, ovvero quelle della ristorazione e quelle della cultura. E nessuno che ha mai spiegato il perchè. Perchè in un centro commerciale si può accedere in massa e senza controlli, mentre nei teatri bisogna avere super green pass, mascherina, sanificare l’ambiente e chi più ne ha più ne metta. Perchè? Sono due anni che attendiamo risposta e nessuno l’ha mai data. Sicuramente qualche perdita ci sarà. Maggiormente per la stagione dei bambini, se per caso dovesse entrare in vigore il vaccino per i minori dai 5 agli 11 anni e quindi di conseguenza anche per loro l’obbligo del super green pass. Non credo che i genitori porteranno a vaccinare subito i bambini piccoli e quindi saranno costretti a rinunciare a portare poi questi a cinema e teatro. Vedremo che cosa succederà e poi ovviamente ci regoleremo”. “Quando controlliamo il green pass non sappiamo se è stato rilasciato dopo i vaccini o dopo il tampone – dice
Virna Prescenzo, direttrice artistica del Piccolo Teatro Del Giullare – Quindi ad oggi non possiamo fare previsioni su eventuali perdite che si potrebbero avere quando entrerà in vigore il super green pass. Anche se onestamente credo che la maggior parte del pubblico salernitano, di coloro che frequentano i teatri siano vaccinati. Quello che invece posso dire è che il pubblico è diminuito. Notiamo ancora molta paura. Le persone preferiscono evitare se possono di stare in luoghi chiusi, nonostante noi, come gli altri teatri, abbiamo adottato tutte le misure di sicurezza possibili. E’ dura andare avanti, ma non molliamo”. I dati del sindacato: La metà dei dirigenti sarebbe afflitto da esaurimento emotivo “I dati diffusi dal sindacato Dirigentiscuola sul burnout dei dirigenti scolastici – secondo cui oltre la metà dei dirigenti sarebbe afflitto da esaurimento emotivo e in circa 140 si sarebbero dimessi dopo aver vinto il concorso – sono campanelli d’allarme da non ignorare” scrive in una nota Laura Scalfi, Direttore Generale dell’Istituto G. Veronesi e di Liceo Steam International. “Conosciamo bene gli sforzi, le responsabilità, ma soprattutto gli oneri fisici e psicologici che negli ultimi due anni i dirigenti hanno dovuto sostenere per guidare gli istituti attraverso la crisi più grave che la scuola italiana abbia affrontato dal dopoguerra a oggi. L’hanno fatto – l’abbiamo fatto” continua Scalfi “con coraggio, sperando ogni giorno che le decisioni prese fossero
le migliori per la tutela degli studenti e delle loro famiglie. L’abbiamo fatto anche quando la vaghezza di direttive e circolari ministeriali mostrava tutta la manchevolezza delle cabine di regia di governo e regioni, spesso incapaci di formulare risposte e soccorsi concreti al dramma che ha travolto milioni di vite e di storie. Oggi oltre il 30% degli istituti scolastici non è ancora attrezzato per fornire supporto psicologico agli studenti, mentre l’esigenza di presidi di assistenza costante, non solo per gli studenti, ma per tutto il personale della scuola, si fa sempre più evidente. Servono” conclude Scalfi “finanziamenti immediati per permettere alle scuole più a rischio di ricevere l’aiuto che serve già a partire dal prossimo semestre scolastico. Non dimentichiamo” conclude Scalfi “quanto il decreto legislativo si sia rivelato in questi anni uno degli strumenti privilegiati di azione politica del governo: quale migliore occasione per realizzare un intervento celere ed efficace di questo tipo? La scuola ha bisogno di aiuto, dai vertici alle sua fondamenta, la rigenerazione deve partire subito dalle crepe più profonde del sistema”. “La Dad deve essere l’ultima spiaggia, se si può si resti in presenza” di Monica De Santis La Dirigente Scolastico Laura Patrizia Cagnazzo, dell’Associazione AssoMiMe, fa il punto sulla situazione scolastica ai tempi del Covid e commenta anche la proposta fatta la scorsa settimana dal vice presidente della Regione
Campania Fulvio Bonavitacola, che chiedeva un ritorno in Dad dall’8 dicembre al 10 gennaio… “Per il momento è solo una proposta, ovviamente noi speriamo che non venga accolta, perché è stato detto più volte che la scuola in presenza è fondamentale. Certo è, che questo è un periodo di attesa, sicuramente i vertici regionali, come quelli governativi, stanno discutendo in merito alla situazione pandemica all’interno delle scuole. Alcune scuole sono state particolarmente colpite, altre no. Quindi ad oggi la situazione è abbastanza variegata. Ovviamente la preoccupazione grande è legata al tracciamento dei tamponi che non tutte le Asl riescono a consegnare nelle 48 ore. Mettendo così in difficoltà le scuole che se non conoscono i risultati in tempo sono costrette a tenere le classi in Dad per più tempo”. Dunque anche la dirigente Cagnazzo concorda sull’importanza della scuola in presenza… “Se la situazione rimane sotto controllo credo che possiamo rimanere in presenza, che è la soluzione migliore per i ragazzi soprattutto. Ma serve maggiore controllo e collaborazione tra le scuole e le aziende sanitarie. Perchè, pensiamo soprattutto ai bambini più piccoli. Se questi diventano positivi, l’Asl dovrebbe accertarsi che la famiglia riesce a tenerlo davvero in quarantena. Perchè non è facile, se non impossibile tenere isolato da solo un bambino di 3 o 4 anni. Quindi in questi casi bisogna tenere sotto controllo i suoi familiari, che entrano in contatto con lui e potrebbero contrarre il Covid e poi infettare altri. Insomma quello che si dovrebbe fare sono, maggiori controlli, ma soprattutto maggiori aiuti alle famiglie con figli piccoli positivi, in modo da poter affrontare la situazione in maniera serena e senza diffondere ulteriormente il virus”. La presidente dell’Associazione AssoMiMe, crede che queste proposte fatte in questi giorni siano un tentativo di salvare il Natale… “Sono degli stratagemma per evitare di far fermare l’economia in Campania, ma anche in Italia. Ho letto che anche in altre parti dell’Europa si è pensato a dei lockdown mirati per cercare di salvare le festività. Ecco se questo è lo scopo bene. Ma il
lockdown dovrebbe riguardare tutti e non solo le scuole. Non ha senso chiuderle e poi consentire ai ragazzi comunque di poter uscire e di incontrarsi, magari facendo assembramenti nei quali il virus poi si diffonde”. Quello che è fondamentale in questo momento, spiega la dirigente scolastica è puntare seriamente ad un miglioramento dei servizi scolastici… “E’ stato detto che sarebbero stati potenziati i mezzi di trasporto pubblico, ed invece ci ritroviamo con gli autobus ancora affollati di ragazzi. Le scuole dovevano essere adeguate ed invece molte scuole in Campania sono ancora fatiscenti. Per non parlare dei fondi che ci sono stati assegnati per il potenziamento del personale, ma ce finiranno il 30 dicembre. E dopo cosa faremo? Insomma c’è tanto da fare per migliorare le scuole e far si che la Dad resti solo un ricordo, per studenti e per docenti”. Preludio ad una scuola fiesolana del Sud di Olga Chieffi Con il concerto finale, tenuto da maestri e allievi, nella chiesa del Convento di San Francesco d’Assisi, in Bracigliano, si è chiusa con l’appaluso del numeroso pubblico presente, la prima masterclass internazionale, dedicata ai cosiddetti “strumentini”, flauto, oboe e clarinetto. Ospiti del padre guardiano e raffinato organista Corrado Sica, oltre sessanta ragazzi di diverse età hanno potuto analizzare il loro strumento, riflettere e migliorare il proprio stato tecnico e interpretativo, porsi allo specchio, con maestri che fanno da tempo parte del gotha internazionale della musica, quali il primo flauto Sebastien Jacot e il primo oboe Domenico Orlando,
dell’Orchestra del Gewandhaus di Lipsia, unitamente al I clarinetto della Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam, Calogero Palermo, figure altissime, severe e affabili, generosissime, che si sono intrattenute fino a tarda sera, per poter far scoccare una scintilla, offrire una chiave di lettura, risolvere un interrogativo, a quanti hanno partecipato a questa intensissima tre giorni di musica, organizzata dall’Associazione Centro Studi Mousikè di Gragnano nelle persone del percussionista Ferdinando Sarno, dagli oboisti Luigi De Nardo e Giovanni Borriello e dal clarinettista Francesco Pio Ferrentino. Tre persone diverse i maestri, a partire da Sebastian Jacot il cui metodo prevede il miglioramento totale dello stato psicofisico della persona, per poter raggiungere i massimi stadi della tecnica e, quindi, poter “pensare” solo la Musica, il clarinettista Calogero Palermo, con la sua macchina morbida e composta, volta a comporre l’iridescenza del suono del suo strumento e Domenico Orlando, rigorosissimo studioso e maestro d’oboe, mago della fluidità melodica, del dinamismo e del virtuosismo, alfieri di quella filosofia volta ad esaltare i valori di un nuovo umanesimo, frutto di una vasta riflessione sull’arte e la creazione, moderni esempio per le generazioni a venire, capaci di trasmettere, valori di bellezza tentando di cambiare il nostro arido mondo materialista, privo quasi di qualsivoglia traccia ideale. Prime file attente e consapevoli del “battesimo” di qualcosa che potrà trasformarsi in una novella Fiesole del Sud, occupate dalla Dott.ssa Maria Giuseppa Vigorito, Dirigente del Liceo Musicale A.Galizia di Nocera Inferiore, dal Sindaco del Comune di Bracigliano Antonio Roscigno, e parte dei suoi consiglieri, unitamente alla Dott.ssa Anna De Simone Dirigente dell’ I. C Mons. Mario Vassalluzzo di Roccapiemonte, i docenti flautisti Pasquale Occhinegro e Guido Pagliano, tutti pronti a sostenere ogni iniziativa proposta a cominciare dalla seconda edizione di questa masterclass. Due le offerte musicali della serata, che hanno salutato il giovanissimo oboista Salvatore Ruggero, che si è cimentato con il concerto di Domenico Cimarosa, sostenuto
da un ensemble di clarinetti, diretto da Luigi De Nardo, creando quell’atmosfera caratterizzata da un perfetto equilibrio sonoro che ha cominciato ad introdurci nel modo aureo nel clima di un’epoca in cui il far musica era la naturale attività di una società colta. Salvatore Ruggero ha già il piglio del solista e l’intuito di proporre in una situazione affatto semplice e con pochissime prove, un’esecuzione alchemicamente bilanciata, con una bella eloquenza espressiva e un virtuosismo mai gratuito nel finale, dalla precisa evocazione di un affetto-effetto, aereo e volatile nel rapido rincorrersi di suoni. Gran finale nell’assieme, con l’ensemble “allargato”, di oltre sessanta elementi tra flauti, clarinetti, in tutti i loro “tagli”, oboi e corni inglesi, diretto da Calogero “Lillo” Palermo, per eseguire il secondo dei cinque divertimenti dell’opera K439/b, nata per tre corni di bassetto, un invito a inseguire le ragioni più intime di una semplicità che ha il fascino dell’essenziale: gusto, fraseggio morbidissimo e cantato, respiro cameristico, nonostante l’alto numero di strumentisti. Festa della consegna degli attestati e ancora un momento conviviale, come tanti in questi giorni grande alla nota ospitalità dell’intera cittadina di Bracigliano, per continuare a parlare di musica, tra progetti, camerature, becchi ed ance, con l’affidamento della direzione artistica delle future masterclass al Maestro Domenico Orlando. Borsa Mediterranea Turismo Archeologico, il Comune
promoziona le Luci e la Piazza La Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico ha lo scopo di promuovere i siti e le destinazioni di richiamo archeologico, favorire la commercializzazione, contribuire alla destagionalizzazione e incrementare le opportunità economiche e gli effetti occupazionali. La BMTA si svolge dal 1998 a Paestum e vi partecipano numerosi Comuni e Regioni non solo italiane. Per partecipare bisogna affittare uno stand, all’interno del quale l’ente potrà esporre materiale informativo da distribuire gratuitamente a tour operator e a quanti vi partecipano. Fin qui tutto liscio, soprattutto se si pensa che la BMTA, ha di anno in anno attirato a se sempre più espositori e sempre più visitatori. E allora il problema? Sull’organizzazione nulla da dire o segnalare, eppure nell’edizione di quest’anno, qualcosa di strano c’è stato e riguarda gli espositori. In particolare il Comune di Salerno, che come si legge nella delibera di giunta del 17 novembre, questa ha approvato alla maggioranza, la partecipazione del Comune di Salerno alla BMTA costo complessivo di € 4.270,00 IVA inclusa, per l’organizzazione di una serie di servizi, di seguito indicati: Salone Espositivo che prevede: – area allestita di mq 8 (mt 4×2) comprensiva di 1 desk con 1 sgabello, 1 tavolo con 2 sedie, 1 faretto, 1 cestino, moquette; più servizi accessori (quota iscrizione + allaccio elettrico + consumo energia); L’allestimento personalizzato dello stand che prevedeva una parete posteriore con pellicola digitale di mt 4×2,50 come da layout inviato con realizzazione stampa e montaggio; – noleggio di 1 monitor di 48” con struttura autoportante, ingresso USB e casse incorporate; La partecipazione a Workshop con i buyers esteri e nazionali in programma lo scorso sabato dalle ore 10 alle 18 e per questi erano previsti n. 10 ingressi per gli operatori turistici e culturali del territorio finalizzata alla partecipazione al
Workshop con i buyers esteri selezionati dall’Enit e buyer nazionali. E tutto questo dall’organizzazione è stato rispettato. E allora torniamo alla domanda di prima. Il problema? Il problema è che lo stand del Comune di Salerno, il primo a sinistra nelle foto inserite in questa pagina, ha pensato bene di allestire il suo stand con una parete dove comparivano insieme le immagini di palazzo Fruscione, del quadriportico della Cattedrale, del Castello Arechi visto da lontano e delle Luci d’Artista, poi sul tavolo dove si poteva esporre il materiale informativo da consegnare a tour operator e visitatori vi erano due semplici e ben fatte, questo va detto, brochure. Una con le immagini di Piazza Della Libertà e una con le immagini (delle passate edizioni) di Luci d’Artista e poi nulla più, a differenza del Comune di Benevento, ad esempio (foto a destra di questa pagina) che ha invece esposto su tutte le pareti dello stand foto del patrimonio archeologico e storico della città, oltre a brochure e piantine della città nella quale erano evidenziate tutte le loro bellezze ed anche le manifestazioni culturali ad esse legate. Invece per il Comune di Salerno tutto questo non è sembrato fondamentale. Alla fiera del turismo archeologico, il Comune di Salerno è andato a promozionare le Luci d’Artista (che intanto sono ancora spente) e Piazza Della Libertà, scelta questa approvata anche in giunta, perché come si legge nell’atto pubblicato sull’albo pretorio del Comune di Salerno “L’iniziativa rappresenta un’ulteriore opportunità per la promozione del territorio e delle iniziative più importanti come, ad esempio “Luci d’Artista” 21/22”. Insomma che da noi ci sia un’area archeologica (quella di Fratte) oppure la Testa di Apollo (custodita nel Museo Provinciale), o i segni del passaggio dei Longobardi, solo per citare qualche sito storico, poco importa, Piazza Della Libertà e le Luci d’Artista hanno già acquisito valore archeologico.
Tutto pronto per il Giffoni jazz festival di Monica De Santis Il alzerà il prossimo 3 dicembre il sipario sull’edizione 2021 del Giffoni Jazz Festival che torna nella versione “invernale”. Il festival organizzato dall’Associazione DeArt Progetti, con la direzione artistica di Annamaria Fortuna, ha il sostegno della Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura ed il patrocinio della Regione Campania, del Comune di Giffoni Valle Piana, del Comune di Pontecagnano Faiano, della Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana, Il GJF 2021 è un evento interamente dedicato alla cultura e al linguaggio jazz, alla tradizione e ai nuovi linguaggi riguardanti la musica elettronica, alle contaminazioni. Un Festival musicale ricco di concerti, jam session, masterclass, laboratori didattici, approfondimenti con momenti creativi e ricreativi, il cui obiettivo è favorire la formazione di giovani artisti, ospitando musicisti di fama internazionale con progetti culturali d’alto calibro. Per questa terza edizione il ricco cartellone prevede ben quindici concerti, sei presentazioni esclusive di album, una mostra fotografica, un convegno, quattro presentazioni di libri, laboratori didattici e quattro masterclass per basso, batteria, pianoforte, voce. Si parte come detto il 3 dicembre presso Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano alle ore 21 con il Trio di Salerno e alle 22,30 Walter Ricci feat. S. & G. Collective. Il 4 dicembrepresso Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano Masterclass “Voce” alle ore 10.00 con Mario Rosini e alle 21.00 Virginia Sorrentino & Ciro Caravano 4ET, mentre alle ore 22.30 Mario Rosini 5ET presso Borgo Medievale di Terravecchia ore 18.00 Presentazione album “The Survival of
Consciousness” di Blue Channel presso Biblioteca Comunale “A. Gatto” presso il MAP Presentazione libro ore 19:00 “Stili e tecniche dei grandi chitarristi” di Carlo Fimiani. Il 5 dicembre presso Borgo Medievale di Terravecchia alle ore 12.00 Presentazione album “It’s Right” di Gennaro Ferraro 4ET, ore 18.00 Presentazione album “Do you Groove?” di Enzo Anastasio e Federico Luongo Project, presso Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano ore 19 Presentazione mostra Incontro con i fotografi Antonio Bergamino, Michele Mari e Francesco Truono, ore 21.00 Presentazione album “In the Night” di Gabriella Di Capua, ore 22.30 Helen Tesfazghi & Elio Coppola Trio guest Daniele Scannapieco. Il 6 dicembre presso Istituto “Don Milani” di Giffoni Valle Piana Laboratorio ore 9:00 DrumCircle a cura del M° Francesco Fasanaro. Il 7 dicembre presso Biblioteca Comunale “A. Gatto” presso il Map Presentazione libro ore 18 “Jazz Napoletano” Edizioni Volonte’ & Co. di Antonio Onorato con il Prof. Mario Monteleone. Modera Valeria Saggese. Alle ore 19:30 Amip (Associazione Malati di Ipertensione Polmonare) e Presentazione libro “Ho visto persone attraversare le Ande” Diario di un medico di Francesco Parisi presso Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano, ore 21 Presentazione album “Nemesi” di Illogic Trio ore 22.30 Presentazione album “Blu” di Igor Caiazza feat. Javier Girotto. L’8 dicembre presso Borgo Medievale di Terravecchia 11.30 Casanova Swing Band guest Stefano Giuliano presso Museo Archeologico di Pontecagnano Masterclass “piano” ore 9.30 con Danilo Rea Masterclass “basso” ore 10 con Massimo Moriconi Masterclass “batteria” ore 11.30 con Alfredo Golino presso Biblioteca Comunale “A. Gatto” presso il MAP Presentazione libro ore 19 “Il silenzio che c’è fuori” di Riccardo Piccirillo presso Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano ore 21 Travel Sc (G. Santimone e D. Cantarella) ore 22.30 Danilo Rea, Massimo Moriconi, Alfredo Golino in Tre per Una “Omaggio a Mina”. Il 9 dicembre presso Borgo Medievale di Terravecchia ore 18 Trio Malinconio, Diego De Silva (voce recitante), Stefano Giuliano (sassofono) e Aldo Vigorito (contrabbasso). Dal 3 all’8 dicembre presso Museo Archeologico
di Pontecagnano Mostra fotografica a cura dell’Associazione Culturale “Sophia” La potenza delle immagini nelle lotte politiche e sociali di Monica De Santis “La centralità del lavoro è il ruolo degli intellettuali (operosi)”. È il titolo del convegno, organizzato da “Memoria in Movimento” che si terrà il prossimo 10 dicembre alle 17:30 presso il circolo Mumble Rumble di via Vincenzo Loria 35. All’incontro moderato da Massimiliano Amato, parteciperanno, Alfonso Conte, storico e docente Unisa, Pietro Toro dell’Associazione Memoria in Movimento, Sergio Dal Masso, storico del Movimento operaio, Vito Nocera, saggista e scrittore, autore del libro “Senza Classe”, Diego Giachetti, storico specializzato in storia contemporanea e Giuseppe Cacciatore, professore emerito Federico II. Il giorno 13, alle ore 17,30, sarà invece inaugurata, sempre presso il Mumble Rumble la mostra “La potenza delle immagini nelle lotte politiche e sociali” a cura di Gio Palazzo, che resterà visibile al pubblico fino 17 dicembre dalle ore 17,30 alle ore 20.
“Sarò per te”: fuori ora il nuovo singolo di Federica Matera “Sarò per te” è il titolo del nuovo singolo di Federica Matera che, questa volta, torna sulla scena musicale con un brano capace di mescolare il cantautorato italiano e le profonde armonie ambientali. La cantautrice e chitarrista campana, infatti, ha scelto di tornare a circa due anni e mezzo dalla pubblicazione del suo primo album “Ti prometto” con un progetto ancora più introspettivo che al meglio dimostra la sua crescita musicale e personale. Con un sound ricercato, “Sarò per te” crea un’atmosfera intima con cui Federica mostra un nuovo mondo sonoro attraverso il quale si sviluppa un testo, potente ed empatico, la cui ricercatezza delle parole, mai scontate, arrivano dritto al cuore. Il singolo, infatti, si apre con le immancabili note di chitarra da cui segue un crescendo emotivo fino al ritornello ritrovando un drop fortemente elettronico. Il brano, prodotto da Marco Zanoni – rinomato musicista e arrangiatore attualmente impegnato al programma televisivo The Voice of Italy – e che vede il supporto del celebre vocal coach Germano Parisi, si fonda sulla prima parte del noto concetto espresso da Richard Bach e tradotto in musica da Jim Morrison: “Se ami qualcosa lasciala andare via”. L’Anno Giubilare per il
centenario dell’Icona di Maria Santissima di Costantinopoli di Monica De Santis Mercoledì 8 dicembre sarà aperto l’Anno Giubilare per la ricorrenza del Centenario dell’Incoronazione dell’Icona di Maria SS. di Costantinopoli (6 agosto 1922 – 6 agosto 2022) che si venera nella Chiesa di S. Agostino in Salerno, elevata, cinquanta anni fa alla dignità di Santuario Mariano (6 agosto 1972 – 6 agosto 2022). La chiesa è collocata sul lato occidentale del palazzo della Provincia, con ingresso dalla piazza. È stata pesantemente rimaneggiata dopo la soppressione del convento con l’abbattimento della cupola da cui è stata ricavata l’attuale sacrestia. Un’altra ristrutturazione risale agli anni trenta del Novecento. Di enorme importanza è la Madonna in maestà, databile alla metà del trecento, detto anche Madonna di Costantinopoli, oggi a capo altare ma in origine esposta in una cappella del cortile del convento. Essa fu trovata nel 1453 nella spiaggia antistante il convento e fu creduta proveniente da Costantinopoli, da cui il nome. Fin dall’inizio ha riscosso una grande devozione popolare, ancora oggi viva, in virtù dei poteri miracolosi che le sono stati attribuiti. La tradizionale festa della “Madonna che viene dal Mare”, come viene chiamata da tutti i fedeli, ha origine nel 1453. Una tavola che ritraeva l’immagine di una Madonna, fu rinvenuta sulla spiaggia antistante l’ex-Monastero di Sant’Agostino. La tavola in legno di cedro raffigurava Maria in trono con bambino e due angeli adoranti agli angoli superiori. Seconda la leggenda un nave fuggita da Costantinopoli la perse in seguito a un naufragio. Era il maggio del 1453, quando la città cadde in mano ai turchi. L’immagine sacra fu portata nel vicino convento, dove le fu costruita una cappella nel chiostro. Da allora ogni anno la
ricorrenza del ritrovamento viene celebrata con una caratteristica processione che precede l’evento liturgico della festa, e che si tiene sempre la prima domenica di agosto. Il corteo in onore della Madonna, si svolge per mare e per terra in ricordo del viaggio della tavola bizantina. La festa, alla quale partecipano in tantissimi è molto cara soprattutto a chi vive il mare, come i lavoratori marittimi ed i pescatori. Durante i prossimi mesi, fino all’8 dicembre 2022, come stabilito da decreto della Penitenzieria Apostolica, sarà possibile lucrare l’indulgenza plenaria visitando il Santuario. Due gli appuntamenti iniziali per i quali sono a pregarvi di dare la massima diffusione: Mercoledì 01 dicembre, alle ore 10:30, presso il Salone di Rappresentanza G. Bottiglieri di Palazzo S. Agostino, sede dell’Amministrazione Provinciale di Salerno, don Felice Moliterno avrà il piacere di presentare il programma delle Celebrazioni alla presenza di S.E. Mons. Andrea Bellandi Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno e delle Istituzioni. Inoltre Mercoledì 08 dicembre, alle ore 20:30, in Cattedrale, con la preghiera dell’Inno Akathistos, presieduta da Sua Eccellenza Monsignor Andrea Bellandi, si darà inizio ai solenni festeggiamenti.
Puoi anche leggere