4-5 Scientifico - Raffaello Digitale

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4-5 Scientifico - Raffaello Digitale
4-5

              Scientifico            4-5
                          Scienze
                          Matematica
SCIENTIFICO

                          Cittadinanza
                          Tecnologia

                   Con pagine CLIL
4-5 Scientifico - Raffaello Digitale
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INDICE
                            SCIENZE                                                                        TECNOLOGIA

Il regno vegetale ..................................................... 2-3          Le fonti di energia ........................................ 32-33

Il regno animale ...................................................... 4-5          La centrale idroelettrica ......................... 34-35

L'inquinamento .......................................................... 6-7        La centrale eolica ................................................... 36

Biodiversità da difendere ............................... 8,9                        La centrale solare ................................................... 37
La struttura della Terra ............................... 10-11                       La centrale geotermica ............................. 38-39
Il Sistema Solare ............................................... 12-13              La rete tecnologica della città .......... 40-41
L'apparato circolatorio ............................... 14-15                        I materiali ............................................................. 42-43
L'apparato locomotore ................................ 16-17
                                                                                     La trasformazione degli alimenti ... 44-45
Il sistema nervoso ............................................. 18-19
                                                                                     I mezzi di comunicazione ........................ 46-47
L'apparato respiratorio ..................................... 20
                                                                                     Visto da dentro ......................................................... 48
L'apparato escretore ............................................. 21

L'apparato riproduttore ..................................... 21
                                                                                                                   CLIL

                      MATEMATICA                                                     Animal classifications: vertebrates........50

                                                                                     Planet Earth ................................................. 51
Il sistema di numerazione .................... 22-23
                                                                                     Body Systems .............................................. 52
Le misure ................................................................ 24-27
                                                                                     Skeletal System .......................................... 53
    I sistemi di misura ...................................... 40
                                                                                     Shapes .................................................... 54-55
    Le misure di lunghezza .............................. 42
                                                                                     Fractions ....................................................... 56
    Le misure di superficie .......................................... 43

    Le misure di capacità ................................. 40

    Le misure di massa ..................................... 42

    Costi e misure ............................................................ 27

Le frazioni ........................................ 28-29

Le frazioni come... ......................................... 30-31
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IL REGNO VEGETALE
SCIENZE

                         Muschio

                 Felce
                                                        prive di semi,
                                                        si riproducono                  SEMPLICI
                                                        tramite le spore

                                                                       Lichene

                                          Alga
                                                                                           si riproducono
                                                                                           tramite semi

                              piante a seme
                              “nudo” che              GIMNOSPERME                        si dividono in
                              non producono
                              fiori e frutti
                                                                                        piante con il seme
                                                                                        formato da un
                                                         ANGIOSPERME                    fiore e protetto
                                   CONIFERE                                             dal frutto
          Pino

                                                       MONOCOTILEDONI
                                   alberi con
                     Abete         foglie aghiformi                                        DICOTILEDONI
                                   e frutti a forma        il seme contiene
                                   di cono                 una fogliolina

                                                                                               il seme contiene
                                                                                               due foglioline
                                                       Aglio                     Mela
                                        Larice

                                                                      Grano

                                                                                                     Lenticchia
                                                                                 Fagiolo
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possiedono
   LE PIANTE                                               la clorofilla, si
                                 AUTOTROFE                 producono il
                                                           nutrimento da sole                           Erba
          sono

                                 ETEROTROFE               Fungo

         COMPLESSE

                                     prendono
          sono           sono        il nutrimento
                      formate da     da altre piante
                                                                                               Arbusto

                                                                     Vischio

                                                    RADICI
ERBE             ALBERI
                                                                                Radice fascicolata
                                                         succhiano acqua
                                                         e sali minerali
     ARBUSTI                                             dalla terra

                    RAMI                        STELO

                     portano                       sostiene le piante      Radice a fittone
 Foglie

                                    TRONCO

Frutti                              sostiene le piante

                                                                                          Filo d’erba

                          Semi

                                                                                  Fiore

                                                                                                               3
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IL REGNO ANIMALE
SCIENZE

           Pesci
           – respirano l’ossigeno                            VERTEBRATI
              presente nell’acqua
              attraverso le branchie
           – corpo ricoperto di scaglie
           – depongono uova
                                                        hanno uno scheletro interno
                                                        con la colonna vertebrale.
                                                        Sono provvisti di:
                                                        – cranio
                                                        – colonna vertebrale
           Anfibi                                       – costole
           – anfibio significa                         – scheletro degli arti
              “dalla doppia vita”
           – a sangue freddo
           (la temperatura del corpo
           varia al variare della
           temperatura esterna)
           – depongono le uova                                                             Uccelli
                                                                                           – corpo ricoperto
                                                                                              da piume o penne
                                                                                           – a sangue caldo
                                                                                           – depongono le uova
                                          Rettili
                                          – animali sia
                                             terrestri sia acquatici            Mammiferi
                                          – c orpo ricoperto di                – il nome mammifero deriva dalla
                                             squame o placche rigide               presenza nelle femmine delle
                                               – a sangue freddo                   ghiandole mammarie (latte)
                                                – depongono le uova             – a sangue caldo

                                                    Terra: uomini,
                                                       cani, gatti,
                                                        mucche...
                                                                         Acqua:                           Aria:
                                                                         balene, delfini                  pipistrelli

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GLI ANIMALI                                                   Aracnidi:
                                                              ragni,
                                                              scorpioni

     si dividono in

                                              Insetti:              Crostacei:
                                              mosche,               gamberi,
                                              grilli                aragoste,
                      INVERTEBRATI                                  granchi

                        sono privi di
Poriferi                scheletro interno          Artropodi
spugne

                                             Echinodermi
                                             stelle marine,
                                             ricci di mare

                                                                          le seppie hanno
                                                                          una conchiglia
                        Anellidi                                          interna
                        lombrichi

                                            Molluschi
                                                                               polpi e calamari
                                                                               non hanno la
                                                                                   conchiglia
                                                                                     esterna

           Celenterati
           meduse, coralli
                                                 chiocciole, cozze,
                                                 ostriche hanno la
                                                 conchiglia esterna

                                                                                                  5
4-5 Scientifico - Raffaello Digitale
L'INQUINAMENTO
SCIENZE
                     A
          CITTADINANZ

          L’uomo da sempre è intervenuto sull’ambiente mo-
          dificandolo per adattarlo ai suoi bisogni. Fin dalla
          Preistoria ha coltivato campi, allevato bestiame,
          costruito case, strade, mezzi di trasporto. Finché
          l’azione dell’uomo ha rispettato gli ambienti e i
          loro cicli naturali, l’equilibrio di ogni ecosistema
          si è in gran parte mantenuto. Nel corso degli ulti-
          mi decenni, però, l’uomo ha modificato troppo gli
          ambienti naturali: ha disboscato vaste aree di ter-
          reno, ha introdotto sostanze dannose per la natu-
          ra e tossiche per la salute delle persone, come la
          plastica e prodotti chimici non biodegradabili, ha
          riversato nelle acque e disperso nell’aria gli scari-
          chi tossici delle fabbriche. Queste modifiche e al-
          terazioni dell’equilibrio naturale hanno aumenta-
          to l’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo
          e lo hanno danneggiato, fino al punto di uccidere
          gli esseri viventi che vi abitano.

             COME SI PUO SALVARE LA TERRA?
             Per quanto riguarda i rifiuti, prodotti quotidianamente in
             quantità da ognuno di noi, essi vengono portati in discari-
             che (un terreno dove vengono depositati in modo perma-
             nente) o negli inceneritori (dove vengono bruciati). Anche
             queste soluzioni, però, sono inquinanti, perché in entram-
             bi i casi rilasciano sostanze nocive nel terreno o nell’aria.
             Una soluzione possibile è quella di riciclare i rifiuti, cioè
             riutilizzarli per produrre nuovi materiali. Per questo è im-
             portante la raccolta differenziata negli appositi cassonetti.
             In agricoltura, invece, da anni si sta diffondendo un nuo-
             vo modo di coltivare frutta e verdura, senza far ricorso alle
             sostanze chimiche: l’agricoltura biologica. Per concimare
             si usano materiali organici, ad esempio gli escrementi de-
             gli animali o il compostaggio, cioè gli scarti dei cibi delle
             nostre tavole.
             Per combattere gli insetti dannosi alle coltivazioni, ci si ser-
             ve di animali che si nutrono di parassiti. La mela biologica
             forse è meno bella, ma di certo è più sana!

     6
4-5 Scientifico - Raffaello Digitale
CITTADI
                                                                                                NANZA

                                  RIDUCIAMO I RIFIUTI
                                  La quantità di rifiuti domestici che proviene dalle nostre case è
                                  in continuo aumento. Se non vogliamo essere sommersi dall’im-
                                  mondizia, e distruggere la natura intorno a noi, bisogna agire
                                  subito.
    1
                                  I consigli delle 5 R
                                  Il rifiuto migliore è quello che non si crea.
                         2        Ecco cinque regole per iniziare a ridurre i rifiuti.

                                  1 RIDURRE: se si acquistassero prodotti sfusi, senza confezio-
                                  ne, la quantità di plastica e carta per gli imballaggi verrebbe ri-
                                  dotta notevolmente.

                                  2 RIUSARE: una bottiglia di vetro o di plastica può essere riem-
3                                 pita di nuovo altre volte e ci sarebbe un guadagno anche per le
                                  tasche di chi compra.

                                  3 RICICLARE: con la raccolta differenziata, la carta che buttia-
                                  mo via sarebbe riciclata per produrre nuovi quaderni e giornali.

                                  4 RIPARARE: anziché buttare subito via ciò che si rompe, si po-
        4                         trebbe provare a riparare o a riutilizzare. Un oggetto che sembra
                                  ormai inutile può nascondere altre potenzialità.
5                                 5 REGALARE: prima di buttare via un vestito, un libro o un gio-
                                  cattolo, ad esempio, prova a vedere se puoi regalarlo a qualcuno
                                  che ne ha bisogno.

    LO SAPEVI CHE PER DECOMPORRE...
    … la plastica servono … una mela servono … il vetro servono             … l’alluminio servo-
    dai 100 ai 1000 anni. circa 40-50 giorni. circa 400 anni.               no circa 200 anni.

                                                                                                        7
4-5 Scientifico - Raffaello Digitale
BIODIVERSITÀ DA DIFENDERE
SCIENZE

          La biodiversità è la varietà di orga-
          nismi viventi presenti nei vari eco-
          sistemi. Più un ecosistema è vario,
          più è in grado di mantenersi in equi-
          librio, grazie alle numerose relazio-
          ni presenti. La biodiversità è quindi
          fondamentale, anche per la nostra
          sopravvivenza.

                                                                La caccia e la pesca
                                                                eccessive e indiscrimi-
                                                                nate possono portare
            L’inquinamento                                      all’estinzione di alcune
            e i cambiamenti                                     specie animali.
            climatici metto-
            no a rischio mol-
            te specie.

                                                                                           L’introduzione in un
                                                                                           territorio di specie
                                                                                           originarie di altre
                                                                                           aree geografiche
                       Deforestazione e incendi per cre-                                   altera l’equilibrio
                       are aree da coltivare o per il pascolo                              degli ecosistemi.
                       distruggono gli habitat naturali.

     8
CITTADI
                                                                                                        NANZA

                         UN ACCORDO MONDIALE
                           Nel 2011, a Nagoya, in Giappone, oltre 50 Paesi hanno concordato il “Piano
                           strategico per la biodiversità 2011-2020”, in cui sono stati stabiliti 20 obiettivi
                           per tutelare la varietà biologica. Vi si afferma che la biodiversità è un patri-
                           monio dell’umanità che va conservato e protetto con regole sul rispetto degli
                           ambienti e delle specie viventi.

UN IMPEGNO PER TUTTI
La biodiversità si può difendere an-
che attraverso questi piccoli gesti
quotidiani:
• non acquistare piante e animali eso-
   tici inadatti a vivere nelle nostre case
   o giardini;
• non dare da mangiare agli animali
   selvatici: il nostro cibo spesso non è
   adatto a loro;
• non uccidere insetti innocui;
• non raccogliere fiori e piante: meglio
   lasciarli nel loro ambiente naturale;
• non sprecare acqua ed elettricità;
• non sporcare l’ambiente con i rifiuti;
• non giocare con il fuoco: potresti
   causare gravi danni a te stesso e
   all’ambiente;
•p
  referire i prodotti riciclati e biode-
 gradabili, cioè riassorbibili dall’am-
 biente;
• quando è possibile, spostarsi a pie-
   di, in bicicletta o comunque con i
   mezzi pubblici.

                                                                                                                 9
LA STRUTTURA DELLA TERRA
SCIENZE

          La Terra ha una forma semi sferica, schiac-
          ciata al Polo Nord e al Polo Sud e più tonda
          all’Equatore. La sua nascita è datata quattro
          miliardi e mezzo di anni fa con quella del
          Sistema Solare: la nube di gas si raffreddò                         Crosta
          fino a formare la superficie terrestre. La Terra
          ha condizioni ambientali diverse da tutti gli
          altri pianeti del Sistema Solare che, grazie a
          un’atmosfera sufficientemente densa e alla
          presenza di molta acqua, hanno permesso la
          nascita e lo sviluppo della vita.
          Il nostro pianeta si divide in tre parti (gusci                                   Nucleo
          concentrici) dall’esterno verso l’interno: la
          crosta, il mantello e il nucleo.

                                                                                                        Mantello

                                                                                                       Esosfera

             L'ATMOSFERA DELLA TERRA
            L’atmosfera è l’involucro della Terra che ha un’estensione di circa 1 000
            chilometri. È composta da gas: azoto (78%), ossigeno (21%), e un resi-
            duo costituito da argon, vapore acqueo, anidride carbonica, neon, elio,                  Termosfera
            metano, idrogeno, cripto, xenon, ozono.
            La parte più vicina alla crosta è quella più densa (qui si trova l’aria che
            respiriamo e si verificano i fenomeni meteorologici), mentre mano a mano                 Mesosfera
            che si sale verso lo spazio essa diventa più rarefatta. È suddivisa in strati
            dette “sfere”; dalla crosta verso lo spazio esterno si trovano: la troposfe-
                                                                                                     Stratosfera
            ra, la stratosfera (dove i raggi ultravioletti del Sole vengono filtrati), la
            mesosfera, la termosfera (o ionosfera) e la esosfera dove si trovano i
            satelliti artificiali che orbitano attorno al pianeta.                                   Troposfera

    10
La crosta è un involucro
                                                   UN PIANETA CHE
rigido e sottile che si divi-                      CAMBIA NEL TEMPO
de in crosta continentale
e oceanica: scende fino a                          La crosta e la parte superiore del mantello co-
50 chilometri di profondità
                                                   stituiscono la litosfera: questa è suddivisa in
sotto le catene montuose.
                                                   placche o zolle che si spostano nel tempo.
                                                   La teoria della deriva dei continenti risale
                                                   agli studi di Alfred Wegener che già nel 1910
                                                   affermò, in base alla corrispondenza dei mar-
                                                   gini di Africa, America ed Europa e alle loro
       Il mantello si divide in
                                                   simili formazioni geologiche, che in passato
       superiore (lo strato li-
                                                   doveva esistere un unico continente (Pangea),
       quido da cui proviene
       il magma dei vulcani) e                     circondato da un unico oceano (Pantalassa),
       inferiore (lo strato so-                    il quale alla fine dell’Era Paleozoica si divise e
       lido, composto da roc-                      dette origine agli attuali continenti (inizialmen-
       ce): ha uno spessore di                     te due, Laurasia e Gondwana, poi in più parti).
       circa 3 000 chilometri.                     Continenti e oceani si spostano in continua-
                                                   zione, di pochi centimetri ogni anno, e dunque
                                    Pangea              altri cambiamenti avverranno nel futuro:
                                                            è la cosiddetta teoria della tettonica
                                                              a zolle, il movimento delle quali,
                                                                nel breve periodo, causa fenome-
                                                                ni come terremoti, maremoti ed
                                  Pantalassa                    eruzioni vulcaniche.
                                                                Laurasia

                                                                                    I CONTINENTI OGGI

Il nucleo si divide in esterno
(uno strato liquido con tempe-
rature di circa 3 000° Celsius          Mare di
vicino al mantello) e interno           Tetide
(uno strato solido con tem-
peratura pari a circa 4 000°
Celsius): arriva fino al centro                   Gondwana
della Terra e il suo spessore è
di circa 3 500 chilometri.

                                                                                                        11
IL SISTEMA SOLARE
SCIENZE

           La Terra fa parte di un Sistema Solare formato da una stella, il Sole, e dai
           corpi celesti che ruotano intorno ad esso: i pianeti, i satelliti, le comete e gli
           asteroidi. Esso è nato quattro miliardi e mezzo di anni fa: da un’unica nube
           di gas e polveri, a causa della forza di gravità, si formò un nucleo centrale
           che divenne il Sole; c’erano anche ammassi più piccoli da cui hanno avuto
           origine i pianeti; dai raggruppamenti di materiale cosmico minori derivano
           comete e asteroidi. I pianeti ruotano tutti attorno sia al proprio asse (moto
           di rotazione), sia al Sole (moto di rivoluzione) lungo orbite ellittiche che
           sono quasi concentriche. Il Sistema Solare ha un’estensione pari a oltre
           sei miliardi di chilometri.

                      Sole                                                                 Giove

                                                          Terra     Luna
                               Mercurio

                                          Venere                               Marte

                                                                                                                   Saturno

                                                                                                La Terra ha un unico
                                                                                                satellite naturale che le
                                                                                                ruota attorno, la Luna:
                                                                                                è il corpo celeste più
                                                                                                luminoso dopo il Sole
          I PIANETI DEL SISTEMA SOLARE                                                          e splende grazie alla
                                                                                                luce riflessa di questo.
          Il Sole con la sua forza accentratrice tiene “legati” attorno a sé i
          pianeti secondo una traiettoria detta orbita: Mercurio, Venere, la
          Terra e Marte (i pianeti interni, o terrestri o rocciosi: sono i più vicini
          al Sole, hanno dimensioni più piccole, massa ridotta, pochi satelliti
          e nessun anello); Giove, Saturno, Urano e Nettuno (i pianeti gi-
          ganti: sono molto lontani dal Sole, hanno grandi dimensioni ma una
          massa poco densa che è gassosa o liquida, non hanno una superficie
          solida e sono circondati da molti satelliti e sistemi di anelli).
          Plutone è considerato un “pianeta nano” per le sue caratteristiche
          particolari: è troppo piccolo e ha poca densità.

    12
GLI ALTRI CORPI CELESTI
                                     Le stelle sono corpi composti
                                     da gas la cui fusione sprigiona
                                     una grande energia in forma di
                                     calore e luce. Con il passare del
 Il nostro sistema solare si tro-    tempo esse “si consumano”:
 va nella parte esterna della
                                     dimensione e colore mutano
 Galassia Via Lattea: un in-
 sieme, con la forma di un di-
                                     (rosse quando sono giovani, gial-
 sco appiattito, di miliardi di      le nell’età intermedia come il no-
 stelle, pianeti, nubi di polveri    stro Sole, azzurre verso la fine).
 e gas che ruotano attorno a         Sono state unite idealmente da-
 un centro.                          gli uomini in costellazioni.
                                     Le comete sono corpi celesti
                                     di gas, roccia e acqua conge-
                                     lati, composti da un nucleo
                                     circondato da una nebulosi-
                                     tà, chiamata chioma, che in-
                                     sieme formano la testa della
Urano                                cometa. Viaggiando nello
                                     spazio possono avvicinarsi
                           Plutone
                                     a una stella il cui calore va-
                                     porizza il ghiaccio creando
                                     la tipica “coda”, una scia
                                     molto lunga.
            Nettuno                  Nello spazio ci sono milioni
                                     di detriti che hanno avuto
                                     origine con la formazione
                                     dei pianeti: sono gli asteroidi.
                                     Da questi possono staccarsi delle “schegge”, i meteoroidi che
                                     solitamente hanno masse molto piccole. Se entrano in contatto
                                     con l’atmosfera di un pianeta essi vengono vaporizzati dal calo-
                                     re, creando una scia luminosa (è il fenomeno delle meteore o
                                     stelle cadenti) ma a volte rimangono dei frammenti rocciosi che
                                     impattano la superficie: sono i meteoriti.

                                                                                                        13
SCIENZE
           L'APPARATO CIRCOLATORIO
           L’apparato circolatorio è formato da cuore,
           vasi sanguigni (arterie, vene e capillari) e dai
           vasi del sistema linfatico. Esso permette, at-
           traverso un sistema di “doppia circolazione”,
           il flusso continuo di sangue e linfa in tutto
           il corpo umano. In questo modo il sangue
           trasporta dall’apparato digerente le sostanze
           nutritive, favorisce gli scambi dell’apparato
           respiratorio di ossigeno e di anidride carbo-
           nica, aiuta a eliminare i materiali di “scarto”
           nell’apparato urinario.

           Le arterie, con pareti spesse ed ela-
           stiche, partono dal cuore e trasporta-
           no il sangue ricco di ossigeno verso le
           zone periferiche del corpo. L’aorta è
           l’arteria più grande del nostro corpo.

               Le vene sono meno robuste delle arte-
               rie e seguono il percorso inverso: esse
               trasportano il sangue con l’anidride
               carbonica che andrà poi eliminata.

          IL SANGUE
          Il sangue è un tessuto liquido di
          colore rosso scuro. È composto
          quasi al 50% dal plasma (la parte                   I capillari sono i
          liquida che contiene le sostanze nutri-             vasi sanguigni più
          tive derivanti dalla digestione) e vi si trova-     piccoli ma è pro-
          no: i globuli rossi, che trasportano l’ossigeno     prio qui che si svol-
          grazie all’emoglobina; i globuli bianchi, che       ge lo scambio delle
          producono gli anticorpi che ci proteggono da        sostanze tra il san-
          batteri e virus; le piastrine, indispensabili per   gue e le cellule.
          far coagulare il sangue.

    14
IL CUORE
                   Il cuore è un muscolo che si trova nella ca-
                   vità toracica ed è il motore dell’apparato
                   circolatorio: “pompa” il sangue nei vasi san-
                   guigni senza sosta grazie a impulsi nervosi.
                                                                                       Una parete chiama-
                                                                                       ta “setto” divide il
                                                                                       cuore tra parte de-
                                                                                       stra e sinistra: nella
                                                                                       prima scorre il san-
                                                                                       gue con più anidri-
                                                                           aorta       de carbonica, nella
                                                                                       seconda quello ricco
                                                                                       di ossigeno.

                                                                                        Al suo interno esso
                                                                                        è cavo ed è rivestito
                                                                                        all’esterno dal peri-
Ogni sezione del                                                                        cardio, una mem-
cuore si compone                                                                        brana che lo contie-
di un atrio (1), nel-
la parte superiore,                                                  1                  ne come una sorta
                                                                                        di sacco.
e di un ventricolo
(2), in quella infe-                  1                                3
riore: essi comuni-
cano grazie a una
valvola (3) che fa                            3
circolare il sangue
solo dall’atrio al
ventricolo e non in
senso inverso.
                                                      2                        2

       LEGENDA
     flusso arterioso
     flusso venoso                                       LA DOPPIA CIRCOLAZIONE
                                                        La grande circolazione: il sangue ricco di ossigeno dal
                                                        ventricolo sinistro, passando per l’aorta, arriva alle altre
                                                         arterie fino ai capillari che “nutrono” le cellule. Duran-
                                                          te questo percorso si carica di sostanze di “scarto” e
                                                           di anidride carbonica, per tornare attraverso le vene
                                                           all’atrio destro del cuore.
                                                           La piccola circolazione serve a ossigenare di nuo-
                                                           vo il sangue prima che ricominci il suo percorso: dal
                                                          ventricolo destro, attraverso le arterie polmonari, va nei
                                                         polmoni, dove si libera dell’anidride carbonica e si arric-
                                                        chisce di ossigeno, e infine attraverso le vene polmonari
                                                        torna nella parte sinistra del cuore.
                                                                                                                   15
L'APPARATO LOCOMOTORE
SCIENZE

          I sistemi scheletrico e muscolare                                   Il tessuto osseo può essere
          formano un unico apparato che                                       compatto o spugnoso, qui
          permette al corpo sia di rimanere                                   si trova il midollo rosso, che
                                                                       osso   produce i globuli rossi e bian-
          eretto sia di compiere movimenti.                        frontale
          La posizione eretta è possibile gra-                                chi e le piastrine del sangue.
          zie allo scheletro che sostiene il                      mascella
          peso del corpo e che a sua volta è                     mandibola
          sostenuto dai muscoli. Riusciamo                                    sternocleidomastoideo
          a muoverci con un’azione combi-                   clavicola
                                                                                    deltoide
          nata delle ossa che si spostano gra-              sterno                  pettorale
          zie ai muscoli, detti infatti organi
                                                            omero
          di movimento, a cui sono legate                                           dentato
          con i tendini (fibre elastiche).                costole
                                                                                    bicipite
                                                          colonna                   retto dell’addome
                                                        vertebrale
                                                                                     obliquo esterno
                                                         radio
                                                          ulna

              Lo scheletro si divide in tre parti:
                                                                                      sartorio
              scheletro del capo, scheletro del tron-
              co, scheletro degli arti (superiori, le
              braccia, e inferiori, le gambe).

                                                                                     quadricipite

                                                                                                    vertebra

                                                                 rotula

                                1                       2

                     LE FORME DELLE OSSA                                           Le ossa del tronco
                                                                                   comprendono la gabbia
                    Lo scheletro è formato da oltre 200 ossa.                      toracica, la colonna ver-
                    Hanno diverse forme, possono essere                            tebrale (composta da
                    piatte (1) (come il bacino o le ossa del-                      33 vertebre: ossa vuote
                    la testa), corte (2) (come le ossa delle                       che formano un “cana-
                    mani) oppure lunghe (3) (come quelle                           le” in cui passa il midol-
          3         delle gambe, tra cui il femore che è l’osso                    lo spinale) e il bacino.
                    più grande e robusto del corpo).

    16
Nel nostro corpo ci sono circa 750 muscoli,
grandi come il gran pettorale o piccoli come
quelli degli occhi. Tutti sono formati da fasci di                          L’apparato muscolare si suddivi-
tessuto (fibre muscolari) che, allungandosi e                               de in tre grandi gruppi: musco-
contraendosi, permettono il movimento.                                      li volontari, involontari e cuore.

                                                                                  I muscoli volontari vengono
                      osso
                 occipitale                                                       messi in movimento dalla nostra
                                                                                  volontà attraverso il cervello (per
                                                                                  esempio quelli facciali) e si dico-
      colonna vertebrale
                cervicale                                                         no striati perché sono composti
                                                     trapezio                     da “strisce” di cellule di colore
                                                                                  chiaro e scuro.
        scapola

       colonna
     vertebrale
        dorsale                                            tricipite

    colonna                                                     gran
 vertebrale                                                     dorsale
   lombare
      ossa del                                                  medio
       bacino                                                   gluteo
      sacro                                                                       I muscoli involontari si muo-
                                                                grande
                                                                gluteo            vono indipendentemente dalla
                                                                                  nostra volontà per far funziona-
                                                                                  re gli organi interni (per esempio
                                                                                  quelli degli apparati respiratorio
                                                                                  e digestivo). Sono detti lisci per-
                                                       bicipite
              femore
                                                                                  ché formati da fibre di cellule al-
                                                       femorale
                                                                                  lungate e senza striature.
                                                 semitendinoso

                                                                                  Il cuore è l’unico muscolo in-
                                                                                  volontario ma formato da fibre
                  tibia                                                           striate.
                                                      gemello
                                                      (o gastrocnemio)
                 perone

                                                                       L'ARMATURA DEL NOSTRO CORPO
                                                                    Scheletro e muscoli sono anche i protettori degli
                                                                    organi interni: la gabbia toracica custodisce il
                                                                    cuore, i polmoni e parte degli organi digerenti, men-
                                                                    tre le ossa del cranio, che saldate insieme formano
                                                                    la scatola cranica, contengono il cervello; laddove
                                                                    non c’è struttura ossea sono i muscoli che proteggo-
                                                                    no gli organi interni.

                                                                                                                            17
IL SISTEMA NERVOSO
SCIENZE
                                                                                                Il sistema nervoso si
                                                                                                può distinguere in
                                                                         encefalo               due parti: sistema
          Il sistema nervoso è come una “cabina di                                              centrale e sistema
          regia” che controlla e coordina il corpo                                              periferico.
          umano: è formato da encefalo, midollo spi-
          nale, da tre membrane che li proteggono
          dette meningi, e dai nervi. Regola il fun-
          zionamento di apparati e organi; attraverso
          i nervi, encefalo e corpo si scambiamo im-                                                         midollo
          pulsi nervosi e percezioni; anche le funzio-                                                       spinale
          ni superiori (pensiero, memoria, linguaggio
          ecc.) degli esseri umani dipendono da esso.

             Il sistema nervoso centrale comprende
             l’encefalo e il midollo spinale.
             Il midollo spinale, che porta gli impulsi
             motori dall’encefalo agli organi e ai mu-
             scoli, si trova nel canale della colonna ver-
             tebrale e ha le sembianze di un lungo tubo.

                  Il sistema nervoso periferi-
                  co è composto da una rete di               rete di nervi
                  nervi, che si diramano nel cor-               periferici
                  po e che collegano il sistema
                  centrale ai diversi organi e ai
                  recettori sensoriali, e quindi an-
                  che all’ambiente esterno al cor-
                  po. Si compone di nervi sensi-
                  tivi, motori, cranici, spinali.
                                                                                                            sinapsi

                                                                                                       impulso

             I NEURONI                                                                                             2
            I neuroni (1) sono l’unità base del sistema ner-
            voso e sono collegati tra loro dalle sinapsi (2).
            Essi, attraverso i nervi, trasmettono gli impulsi
            nervosi – in cui vengono trasformate le per-                                                     neurone
            cezioni che il nostro corpo recepisce, come i                       1   neurone
                                                                                              assone              1
            suoni – al cervello dove vengono ritrasformati
            in suoni, immagini ecc.

    18
L’encefalo è la parte che comanda
                                    cervello                                tutto il sistema nervoso, sia le azio-
                                                                            ni volontarie sia quelle involontarie.
                                                                            Si trova nella scatola cranica ed è
                                                     encefalo               composto da cervello, cervelletto e
                                    cervelletto                             midollo allungato.
                                    midollo
                                    allungato

                                                                                Il midollo allungato si tro-
                                                                                va alla base dell’encefalo e
                                                                                lo unisce al midollo spinale:
                                                                                controlla i movimenti invo-
                                                                                lontari e riflessi.

                                                  movimenti
                                                  volontari
                                                                  sensibilità
         movimenti
                                                                                  gusto
         complessi
                                                                                        lettura e
                                                                                        linguaggio

 pensiero ed
  emozione                                                                                    visione

        parola

                          olfatto                 udito
                                                                                       equilibrio

Il cervelletto pur essen-                                       IL CERVELLO
do molto più piccolo ha una
struttura simile a quella del                                   Il cervello si divide in due emisferi uguali,
cervello: regola il senso dell’e-                               a loro volta suddivisi in quattro lobi. Ogni
quilibrio e i movimenti volon-                                  emisfero controlla una parte del corpo e al-
tari del nostro corpo.                                          cune funzioni: l’emisfero destro controlla il
                                                                lato sinistro, l’immaginazione e i sentimenti;
                                                                mentre l’emisfero sinistro controlla il lato
                                                                destro, il linguaggio e le funzioni logiche.

                                                                                                                     19
L'APPARATO RESPIRATORIO
SCIENZE

          La respirazione permette al nostro organismo
          di assorbire ossigeno, sostanza fondamentale
          per ricavare energia dal cibo. Sempre grazie                     cavità nasali                         faringe
          alla respirazione, inoltre, viene espulsa l’ani-
          dride carbonica, una sostanza di scarto.                                                            laringe
                                                                             bocca

          Osserviamo insieme il percorso dell’aria. L’aria                                                    trachea
                                                                                  bronchi
          entra nel nostro organismo tramite il naso o la
          bocca; passa poi nella faringe, nella laringe ed                 polmoni
          infine nella trachea. La trachea si divide in due
                                                                                                              bronchioli
          canali chiamati bronchi, che a loro volta si rami-
          ficano in tanti piccoli canali chiamati bronchio-
                                                                                                                   alveoli
          li e terminano in cavità elastiche ricche di vasi                                                        polmonari
          sanguigni, gli alveoli polmonari. Qui avviene lo
          scambio tramite il quale l’ossigeno passa al san-
          gue e l’anidride carbonica all’aria.
          I due organi che racchiudono i bronchioli e gli
          alveoli polmonari si chiamano polmoni.

                                                                                                diaframma

             Inspirare ed espirare
             La respirazione avviene
             attraverso due fasi:
             l’inspirazione
             e l’espirazione.

                                                              aria entra                                          aria esce

                                                             polmoni                                          polmoni

                                                           diaframma                                          diaframma
                                                          che si abbassa                                     che si solleva

                          Durante l’inspirazione l’aria entra nell’ap-                 Attraverso l’espirazione, invece, il
                          parato respiratorio attraverso la bocca o le                 diaframma si solleva, la gabbia to-
                          cavità nasali. Il diaframma, un muscolo alla                 racica si restringe e i polmoni pos-
                          base dei polmoni, si abbassa, la gabbia tora-                sono espellere l’aria di scarto, ricca
                          cica si allarga e l’aria arriva fino ai polmoni.             di anidride carbonica.

    20
L'APPARATO ESCRETORE
  LA PELLE
  Espelle, tramite il                                      Il nostro organismo produce delle sostanze di rifiuto
  sudore, le sostan-                                       che devono essere eliminate. Il sangue le raccoglie e le
  ze tossiche pro-                                         invia a quattro differenti organi che poi le eliminano.
  dotte dal nostro                                         Ecco gli organi che compongono l’apparato escretore.
  organismo.

   I POLMONI                                     L'INTESTINO                            I RENI
  Eliminano l’anidride carbonica per             Espelle sotto forma di feci i         Eliminano, tramite l’urina, par-
  mezzo dell’espirazione.                        residui di cibo che non vie-          te delle sostanze nocive che il
                                                 ne digerito.                          nostro organismo produce.

L'APPARATO RIPRODUTTORE
                                                                                    Nell’uomo gli spermatozoi
  Gli organi che intervengono nella                                                 vengono prodotti da due
  riproduzione sono chiamati organi                                pene             ghiandole, i testicoli, e poi
  genitali e si differenziano tra ma-                                               espulsi dal pene. I testicoli,
  schio e femmina: l’apparato genitale                                              presenti nel corpo dell’uomo
  maschile è prevalentemente esterno,                                               fin dalla nascita, cominciano
  quello femminile è contenuto all’inter-                                           la loro attività in un periodo
  no del corpo. Perché la riproduzione                          testicoli           chiamato pubertà, che coin-
  possa avvenire è necessario che una                                               cide con un’età compresa tra
  cellula sessuale maschile, chiamata          Apparato riproduttore maschile       gli 11 e i 13 anni.
  spermatozoo, e una femminile,
  chiamata ovulo, si incontrino.
                                                                                              ovaie

Nella donna gli ovuli sono prodotti da due ghiandole, le ovaie, che co-
municano con l’utero attraverso le tube. Vi è poi la vagina, un condotto
muscolare dalle pareti molto elastiche che unisce l’utero con l’esterno del           utero
corpo. Anche le ovaie sono presenti nel corpo femminile fin dalla nascita,                            vagina
ma cominciano la loro attività tra i 10 e i 13 anni, durante la pubertà,
periodo in cui le ragazze completano lo sviluppo fisico.                         Apparato riproduttore femminile

                                                                                                                          21
IL SISTEMA DI NUMERAZIONE
MATEMATICA

                                                                                                                                    è
                                                                                           POSIZIONALE                                        DECIMALE
              Ogni cifra, all’interno di un numero, assume un                                                                                Dieci unità di un ordine formano una unità
              valore diverso a seconda del posto che occupa.                                                                                 dell’ordine immediatamente superiore.

                  Classe                                                          Classe                                     Classe                             Classe                  Decimali
               dei Miliardi                                                    dei Milioni                              delle Migliaia                        delle Unità

               hG                daG              uG                     hM                 daM          uM              hK         daK      uK               h     da      u          d           c     m

              12°                11°              10°                        9°             8°           7°               6°        5°       4°              3°     2°      1°        1°          2°     3°
              ordine ordine ordine                                       ordine ordine ordine                           ordine ordine ordine                ordine ordine ordine     ordine ordine ordine
               100 000 000 000

                                 10 000 000 000

                                                  1 000 000 000

                                                                             100 000 000

                                                                                            10 000 000

                                                                                                         1 000 000

                                                                                                                          100 000

                                                                                                                                    10 000

                                                                                                                                             1 000

                                                                                                                                                                                                         0,001
                                                                                                                                                                                                  0,01
                                                                                                                                                             100

                                                                                                                                                                                      0,1
                                                                                                                                                                    10

                                                                                                                                                                           1
              1011 1010 109                                              108                107          106             105        104      103            102    101     100       10 _ 1 10 _ 2 10 _ 3

             DISTANZA TERRA-SOLE                                                                                     POTENZE IN BASE 10
                                                  15                                                                 Permettono la scrittura “compatta” di
                                                          0
                                                                  00                                                 numeri molto grandi o molto piccoli.
                                                                    0
                                                                        00                                                                                                                                  m
                                                                          0                                                                                                                              07
                                                                                       km                            Consentono di esprimere l’ordine di                                             0 0
                                                                                                                                                                                                    0 _6
                                                                                                                     grandezza di una quantità e un rapi-                                        0,0 10
                                                                                                                     do confronto tra misure.
             si può scrivere con la forma
                                                                                                                                                                                       GLOBULO ROSSO
                                   15 x 107

                                                                                                                                             OLTRE IL MILIARDO?
                                                                                                                                                 equivalenza                                 scrittura
                                                                                                                                               		                                             in cifre
                                                                                                                                               1 bilione            1 000 miliardi         1 con 12 zeri
                                                                                                                                               1 biliardo           1 000 bilioni          1 con 15 zeri

                                                  L’ordine di grandezza del numero                                                             1 trilione           1 000 biliardi         1 con 18 zeri
                                                       dei capelli in testa è 105                                                              1 triliardo          1 000 trilioni         1 con 21 zeri
                                                                                                                                               continua...          ...                    ...

      22
Un percorso millenario

TECNOLOGIA                                                       SCRITTURA
DEL CALCOLO                                                      DEI NUMERI
  LE DITA: il primo computer                                       SISTEMI ADDITIVI: somma
  Primordiali conteggi sulle dita di una mano,                     delle cifre uguali
  due mani, mani e piedi, sulle falangi del-
  le dita.

     In Pakistan,
  Turchia e Irak
  ancora oggi
  si conta una
  falange alla
  volta, come            SINISTRA            DESTRA                  Numerazione geroglifica egizia (4 000 a.C.)
  gli antichi            Ogni dito           Il pollice
  Babilonesi             memorizza           digita le
                                                                     Numerazione romana (100 a.C.)
  (1500 a.C.).           una dozzina.        falangi-unità.

  Oltre il limite delle dita                                         1     2     3     4     5    10    50   100     500   1000
  Impiego di tagli (su ossa, legno - 30 000
                                                                   ll segno del 500 era la metà del segno 1000:
  anni fa); gettoni (o sassolini - 4 000 a.C.);
                                                                          finì per trasformarsi nella lettera “D”,
  cordicelle annodate (dal 1 300 a.C.).                                     così come il 1000 diventò una “M”.

                                                                   SISTEMI POSIZIONALI: conta
                           1      4     0    5
                                                                   il posto della cifra
                           3      1     0    5
                                                                   I numeri indiani (400 a.C. – 400 d.C.)
                           2      7     3    2                     – solo dieci cifre
                                                                   – valore posizionale
                          132 + 417 + 3 = 552                      – invenzione dello zero (sunya: “vuoto”,
                                                                      “vento”)
    QUIPU Inca
  Cintura di cordicelle a nodi, con diverso valore
  posizionale, Museo Archeologico di Lima, Perù,                   I numeri arabi (500 d.C.)
  (1300 a.C.).                                                     I numeri indiani si diffondono nel Vicino e
                                                                   Medio Oriente, di lingua araba. Si diffon-
  GLI ABACHI: tavolette per i calcoli                              dono in Europa e nel mondo a partire dal
  Presenti dal 2000 a.C. in molte grandi civiltà.                  XIII secolo d.C..
  Usati in Europa fino al 1500. Sono ancora
  in uso in Asia.                                                  OGGI:
    SOROBAN: abaco giapponese
  In ogni asta si sposta la biglia
  verso la barra separatrice:                                      Cifre indo-arabe scritte nel 1524:
  spostata sotto la barra, ogni
  biglia vale un’unità del suo
  ordine; spostata sopra la barra,
  ogni biglia aumenta di 5 il valore                                 L’evoluzione della grafia delle cifre indo-arabe.
  indicato dalle biglie inferiori.                   1 2 3 4 5

                                                                                                                                  23
LE MISURE
MATEMATICA
                                                                                      sono
              UN VALORE NUMERICO                                        CONVENZIONALI                              OGGETTIVE
              Quante volte una unità di misura                         Intese “collettive” perché           Il risultato della misurazione è
              è contenuta nella grandezza da                           usano le stesse unità di mi-         ripetibile in qualsiasi luogo e
              misurare.                                                sura e regole condivise.             con qualsiasi strumento.

             I sistemi di misura

             LE MISURE ANTROPOMORFE                                                                 I SISTEMI INTERNAZIONALI

              Parti del corpo                                                                Verso l’uniformità delle misure
              umano come                                                                     per tutti i Paesi
                                                                              ito

              primordiali unità
                                                                             cub

                                                                                             Sistema Metrico Decimale (S.M.D.)
              di misura
                                                                                             Francia, 1785.
                                                                            palmo            -M etrico: deriva dal metro, unità fonda-
                a - Cubito ricoperto d’oro
              (52,4 cm), b - cubito ligneo e
                                                                                               mentale per la lunghezza.
              c - cubito pieghevole (52,7 cm),                                               -D ecimale: multipli e sottomultipli in base
              dalla tomba dell’architetto Kha                                                  dieci.
              (1428-1351 a.C.).
              Museo egizio, Torino.

                                       a
                                                                                                                                  Campione
                                                                                                                                internazionale
                                                                    piede                                                       di massa.
                                      b                     passo
                                                                                                                                Ufficio
               c                                                                                                                internazionale
                                                                                                                                di Pesi e Misure,
                                                                                                                                Sèvres, Francia.

             LE MISURE LOCALI

              Varietà di unità di misura tra Paesi e città
                                                                                             Sistema Internazionale (S.I.), dal 1960.
              LOMBARDIA              Piede = 12 pollici           metri 0,435                - Diffuso in Italia e in quasi tutti i Paesi del
                                                                                                mondo.
              PIEMONTE               Piede = 12 once              metri 0,514
                                                                                             - Unità di misura fondamentali (lunghez-
              VENETO                 Piede = 12 once              metri 0,347                   za-massa-intervallo di tempo…) definite
                                                                                                sulla base di fenomeni naturali universali.
              ROMAGNA                Piede = 12 once              metri 0,297
                                                                                                Per esempio, la lunghezza di un metro è
              Antiche misure italiane, convertite in metri. Trattato di aritmetica,             stabilita sulla base della distanza percorsa
              approvato dal Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, 1849.                dalla luce in una frazione di secondo.

      24
Le misure di lunghezza
                    MULTIPLI                                                                          SOTTOMULTIPLI
    chilometro      ettometro               decametro                     metro           decimetro        centimetro               millimetro
        km             hm                     dam                          m                 dm                cm                      mm

                                                                       Equivalenze
    km     hm     dam        m       dm     cm        mn                                   km   hm        dam        m         dm    cm   mn

                             0       0       7        5                                    1    5         0          0
                                     x10    x10                                                 :10       :10        :10

                 0,075 m = 7,5 cm                                                                     1 500 m = 1,5 km

  Le misure di superficie
                    MULTIPLI                                                                          SOTTOMULTIPLI
   chilometro       ettometro               decametro                    metro            decimetro        centimetro               millimetro
    quadrato        quadrato                 quadrato                   quadrato          quadrato          quadrato                quadrato
       km2             hm2                    dam2                        m2                dm2               cm2                     mm2
      da   u            da       u               da     u                da          u     da   u               da         u         da   u

                        ettaro                    ara                    centiara
                          ha                       a                        ca
                        da       u               da     u                da          u
misure agrarie

                         km2               hm2            dam2                m2         dm2        cm2              mm2
  Equivalenze                                2          5          0      0          0

                                                            :100              :100

                                                             25 000 m2 = 2,5 hm2

                                                                                                                                                 25
MATEMATICA
             Le misure di capacità
                                                 MULTIPLI                                                         SOTTOMULTIPLI
                                     ettolitro                   decalitro               litro        decilitro             centilitro                  millilitro
                                        hℓ                         daℓ                     ℓ            dℓ                     cℓ                         mℓ

                                                                                       Equivalenze
                          hℓ     daℓ              ℓ         dℓ         cℓ       mℓ                          hℓ    daℓ         ℓ        dℓ         cℓ         mℓ

                          3          9                                                                                                 7           5          0
                                     x10         x10                                                                                   :10        :10         :10

                                           3,9 hℓ = 390 ℓ                                                             750 mℓ = 0,75 ℓ

             Le misure di massa
                     MULTIPLI                                                           SOTTOMULTIPLI                         SOTTOMULTIPLI
                                                                                                                               DEL GRAMMO
              mega- centinaia                    decine           chilo-               etto- deca- grammo                 deci­ centi- milli-
             grammo   di kg                       di kg          grammo              grammo grammo                      grammo grammo grammo
               Mg       -                           -               kg                  hg    dag     g                    dg     cg    mg

                                                                                       Equivalenze
              Mg   100 kg 10 kg             kg         hg        dag        g                          kg        hg     dag        g         dg         cg          mg

              2      8                                                                                                             1         5           0           0
                    x10        x10         x10                                                                                               :10        :10          :10

                          2,8 Mg = 2 800 kg                                                                           1 500 mg = 1,5 g

                          PESO LORDO                                                                 PESO NETTO         +         TARA       =         PESO LORDO

                   PESO NETTO                     TARA                                               PESO LORDO         –         TARA       =         PESO NETTO

                                                                                                     PESO LORDO         –         PESO NETTO             =          TARA
      26
Costi e misure

                                                                                                            1 m = 100 cm

                   1 dm
                   10 cm
                                    Mezzo metro               € /m : 2

                                    Un metro e mezzo         € /m x 1,5

               Costo di...          Un decimetro             € /m : 10

                                    20 centimetri            € /m x 0,2

                                    Qualsiasi misura        € /m x .... m

                                                                                                                                1
                                      1 kg = 1 000 g                      1 ℓ = 1 000 mℓ                                        —
                                                                                                                                3

                                                                                                                                1
                                                                                                                                —
                                                                                                                                3

                                                                                                                                1
                                                                                                                                —
                                                                                                                                3

                   100 grammi            € /kg : 10                                           Una lattina         € /conf : 6
 Costo di...

                                                                            Costo di...

                   250 grammi             € /kg : 4                                                             € /lattina x 3
                                                                                              Un litro              oppure

                   Qualsiasi peso      € /kg x .... kg                                                            € /conf : 2

                   COSTO TOTALE                          COSTO UNITARIO                   x      QUANTITÀ   =      COSTO TOTALE
                        X
                                                         COSTO TOTALE                     :      QUANTITÀ   =     COSTO UNITARIO
QUANTITÀ                   COSTO UNITARIO
               :                  :                      COSTO TOTALE                     :      COSTO UNITARIO     =    QUANTITÀ

                                                                                                                                    27
LE FRAZIONI
MATEMATICA

                NELL'ANTICHITÀ                                             I TERMINI

             Gli Egizi furono tra i primi a introdurre le frazioni. Per     4            NUMERATORE
                                                                                         linea di frazione
             esprimere le frazioni, veniva usato il geroglifico della
             bocca (che significa “parte”), probabilmente perché la         8            DENOMINATORE

             bocca era associata alla pratica della divisione del cibo.
                                                                                     1

                                                     ventesima
                                                                                 F   8
                                                       parte                         1
                                       10 10                                     R   8
                                                                                     1
                                                     centesima                   A   8
                                                       parte
                                                                                     1
                                         100                                     Z   8

             Vi era l’abitudine di pesare accuratamente i prodotti,                  1
                                                                                 I   8
             come orzo, agrumi, birra. L’unità di capacità per cereali
             e liquidi era espressa in heqat, da “occhio”(circa 4 litri              1
                                                                                 O   8
             e mezzo), frazionato in parti più piccole (3000 a.C.).
                                                                                     1
                                                                                 N   8
             L’occhio di Horus
             Secondo un mito egizio, durante uno scontro Seth                        1
                                                                                 I   8
                                                                                               Unità
                                                                                               frazionaria
             aveva strappato a Horus un occhio e glielo aveva ri-
             dotto in sei parti. Thot, dio della scrittura e della mate-
             matica, riuscì a ricomporlo. Gli Egizi usavano il simbolo
             dell’occhio di Horus per descrivere le frazioni.              FRAZIONI
                           1            1              1                   COMPLEMENTARI
                           2            8             16

                                                                                 1
                                                                                 3        1       1
                           1            1             1
                                                                                          3       3
                           64           4            32
                         1   1   1    1    1    1   63
                           +   +   +    +    +    =
                         2   4   8   16   32   64   64

             Un occhio intero rappresentava l’unità, ma se si som-
             mano si ottiene 63 . Manca 1 , che compariva grazie
                                64          64
                                                                                2   1   3
             all’intervento del dio Thot. Questo a significare che nei
                                                                                  +   =   = 1
             calcoli bisognava sempre fare attenzione, aggiungere il            3   3   3
             proprio ragionamento e infine affidarsi anche agli dei.

      28
FRAZIONI                                              FRAZIONI PROPRIE
EQUIVALENTI                                           E IMPROPRIE
                                                                   FRAZIONI
                               1       1
  1        1                                                       PROPRIE
                           1   8       8   1                       meno di 1
  4        4
                           8               8

  1        1
                           1               1                  1         2           3
                           8   1       1   8
  4        4
                               8       8                      4         4           4

                                                                  IMPROPRIE
                                                                  1 o più di 1

                                                              5
                   X2                                         4             APPARENTI
      2             :2             4                                         1; 2; 3...

                    :2                                        6                 4
      4                            8
                   X2
                                                              4                 4
                                                              7                 8
                                                              4                 4
          Proprietà invariantiva

FRAZIONI
DECIMALI
                                               FRAZIONI OVUNQUE
  7                d
          = 0,7                                  La ricetta del tiramisù
 10
                                                 - 6 uova (separare
                                                   i tuorli e montare
  2           4     d
                = 0,4
          X2
                                                   a neve gli albumi)
          =
  5       X2 10                                    ,5 hg zucchero
                                                 -1

  25     d c                                     - 1 kg mascarpone
     = 0,25                                         2
 100                                             -0 ,5 litri panna da montare
                                                   00 mℓ caffè d’orzo
                                                 -5
 125               d c m

     = 0,125                                     - biscotti da inzuppare
1000                                             -m
                                                   ezz’ora almeno in frigo
                                                 - spolverare di cacao prima di servire
                                                                                           29
LE FRAZIONI COME...
MATEMATICA

             PARTI UGUALI                                          VALORE
             3        1               1   1        1           1         DAL TUTTO ALLA PARTE

             5        5               5   5        5           5

                                                                                  3       di       20 =
                  Unità frazionaria                                       X               :
                                          12
                                                                                  5
                                                                                               20
             2
             3
                              1           1                1
                              3           3                3        4         4           4             4       4
                                                                     1        1           1             1       1
                  Unità frazionaria                                  5        5           5             5       5
                              1                                               ?
                   1          4       1
                   4                  4
                                                                                      20 : 5 = 4
                              1
                              4                                                       4 x 3 = 12

                                  1                1
                                                       1                 DALLA PARTE AL TUTTO
                  1               4   1            4
                                           1           4
                  4       1           4        1                                                        :
                          4
                                           4
                                               4                                  3                                 60
                                                                          X               equilvalgono a
                                                                                  4
             RAPPORTO                                                                     60
              2       due
                      ogni
              3        tre
                                                                         20 20 20
                                                                          1           1             1       1
                                                                          4           4             4       4

                                                                                               ?

                                                                                      60 : 3 = 20
                                                                                      20 x 4 = 80

      30
PROBABILITÀ

                                              3   1          n° casi favorevoli
                                 «Pari?»        =            su
                                              6   2          n° casi possibili

PERCENTUALE                                      UNA DIVISIONE
                          80 alunni

        Femmine                                                        Usa la
                                  25% di 80                            calcolatrice
                                                                       per i calcoli
               25%                                                     complessi
              Maschi

               25                80 =
                                                            n° naturale
          X                 di
              100           :                     6   =6:3=       2
              80 : 100 = 0,80                     3
              0,80 x 25 = 20
                                                       n° decimale limitato

                                                  1               0,5
MISURA                                                =1:2=
                                                  2
1 litro
         = 0,5 ℓ
2       1ℓ
                                                       n° decimale illimitato

                                                  5   =5:7=       0,7142...
                                                  7

         ℓ                                        n° decimale illimitato periodico
      m               ℓ
  500         0,5
                                                  2
                                                      = 2 : 3 = 0,666...      0,6
                                                  3
    1             1                                                    periodo
    2             2                                                   (si ripete)

                                                                                       31
LE FONTI DI ENERGIA
TECNOLOGIA

                                        ENERGIE RINNOVABILI
                                      non si esauriscono, si rinnovano di continuo

                            energia solare (dal Sole)

                                                 energia idroelettrica (dall’acqua)

                                                                        energia eolica (dal vento)

                       energia
                     geotermica
                    (dal calore del
                      sottosuolo)

                                          combustibili non inquinanti
                                               (dalle biomasse)

      32
ENERGIE NON RINNOVABILI
                            la loro disponibilità è limitata nel tempo

                                           combustibili fossili inquinanti
                                         (da petrolio, carbone e gas naturali)

                                                     energia nucleare (dall’uranio)

ENERGIA NUCLEARE: UN CASO PARTICOLARE
L’energia nucleare rappresenta un caso particolare tra le fonti di energia. Essa infatti
non immette direttamente nell’atmosfera sostanze inquinanti, ma il processo di fissione
nucleare emette delle radiazioni che potrebbero essere mortali per l’ambiente e la
popolazione in caso di fuoriuscita dalla centrale.

                                                                                           33
LA CENTRALE IDROELETTRICA
TECNOLOGIA

             L’acqua è una fonte rinnovabile di energia: ovvero è
             un bene che si ricrea, anche se ciò non significa che
             l’uomo possa sfruttarla senza limiti. Quando scorre essa
             genera energia cinetica, tanto più è veloce il suo movi-
             mento tanta più energia potrà essere prodotta.

                                                                        1

                                                                        3
                                                                                     6
                                                                                                       5
                                                                                                                 7
                                                          2
                                                                                         4
                                                                                                            10
                                                                                                   8

               Una centrale idroelettrica trasforma                                                          9
               l’energia cinetica di un corso d’acqua
               in energia elettrica. Essa è composta
               da un bacino di acqua (1), che può
               essere naturale o artificiale, che deve
               essere situato più in alto rispetto alle                 L’acqua è trattenuta nel baci-
               altre parti della centrale.                              no da una diga (2) e scende
                                                                        a valle attraverso dei tubi chia-
                                                                        mati condotti forzati (3).

      34
Alla fine dei condotti, l’acqua arriva
alla turbina (4) che produce un mo-
vimento rotatorio. Collegato alla turbi-
na da un organo di trasmissione detto
albero rotante (5), c’è l’alternatore
(6) che trasforma l’energia ricevuta in
energia elettrica.

                                            L’acqua, uscita dalla turbina, finisce
                                            nel canale di scarico (8) e può es-
                                            sere restituita al fiume oppure essere
                                            convogliata in un bacino a valle (9) e
                                            poi attraverso la pompa di risalita
                                            (10) riportata di nuovo nel bacino a
                                            monte per ricominciare il suo ciclo.

 L’energia elettrica per essere
 trasmessa anche a grande di-              Le centrali idroelettriche non producono
 stanza dalla centrale passa at-           inquinamento ma possono avere un gran-
 traverso un trasformatore (7)             de impatto ambientale. In Cina per co-
 che ne abbassa l’intensità e ne           struire la “Diga delle Tre Gole” sul fiume
 eleva la tensione.
                                           Azzurro sono stati sfollati villaggi, som-
                                           mersi siti archeologici e distrutti habitat
                                           naturali causando danni a specie animali
                                           e vegetali, modificando anche il clima.

                                                                                         35
LA CENTRALE EOLICA
TECNOLOGIA
                                                                           Le centrali eoliche sono for-
                                                                           mate da aerogeneratori
             L’energia eolica deriva dallo sfruttamento delle corren-
                                                                           (1), a loro volta costituiti da
             ti d’aria. Essa era già usata nell’antichità per la naviga-   una navicella (2) montata
             zione e per i mulini. È una fonte pulita e rinnovabile        su una torre (3) alta da 50
             ma deve essere considerato l’impatto ambientale degli         a 80 metri.
             impianti necessari a trasformarla in energia elettrica.

                                                     1                                  2        4
                       4
                                                                                      3
                   5              7           6

                            2

               Le pale (4) ruotando sottraggono ener-
               gia cinetica al vento e la trasformano in
               energia meccanica. Il rotore (5), a cui
               esse sono collegate, aziona il generatore
                                                                                                     8
               elettrico (6) grazie a un moltiplicatore
               di giri (7) e così l’energia meccanica si
               trasforma in energia elettrica.

      36
LA CENTRALE SOLARE
L’energia del Sole può essere sfruttata grazie
al calore e alla luce che esso fornisce ed è una
fonte energetica rinnovabile. L’energia foto-
voltaica in particolare deriva dalla trasforma-
zione dell’energia solare in energia elettrica
grazie all’effetto fotovoltaico, ovvero la capa-
cità di alcuni materiali di generare elettricità
se esposti alla radiazione luminosa.

                                                   I PANNELLI SOLARI
                                                   Oggi il calore del Sole viene sfruttato attra-
                                                   verso pannelli solari (9), che sono diversi
                                                   da quelli fotovoltaici. Essi hanno un fluido
                                                   interno che viene scaldato dai raggi sola-
                                                   ri, il calore prodotto passa attraverso delle
                                                   serpentine e scalda l’acqua contenuta in
                                                   un serbatoio (10) termoisolato. Esistono
                                                   pannelli di dimensioni così ridotte da poter
                                                   essere usati anche su piccole costruzioni.

                                                                                10

  Una centrale fotovoltaica è com-
  posta da pannelli fotovoltaici (8),
  costituiti da moduli a loro volta for-
  mati da cellule collegate in serie.
  Per il suo funzionamento è necessa-
  rio che la centrale sia posizionata in
                                                                                      9
  aree molto soleggiate.

                                                                                                    37
LA CENTRALE GEOTERMICA
TECNOLOGIA

                L’energia geotermica è generata grazie allo sfrut-
                tamento del calore della Terra: il nostro piane-
                ta ha una temperatura interna che sale mano a
                mano che si scende in profondità. Questa forma
                di energia è pulita e rinnovabile ed è stata uti-
                lizzata per la prima volta al mondo nel 1904, in
                Italia, a Larderello (Toscana).

                                                                                             4
                                                                     3
                                                         9

                 Negli strati profondi del
                 sottosuolo (1) si creano
                 delle fratture attraverso
                 le quali l’acqua delle fal-
                 de entra in contatto con il
                 calore del magma, gene-
                 rando quindi il vapore.

                                                                 2
                                                                                    6
             Il vapore viene estratto dal terreno gra-
             zie a un canale fatto con trivellazioni
             e attraverso un vapordotto (2) viene
             mandato alla centrale e in particolare
             alla turbina.

                                                                         La turbina (3) è collegata trami-
                                                                         te un rotore all’alternatore (4)
                                                                         che trasforma l’energia cinetica
                                                                         del vapore in energia meccanica
                                                                         e produce corrente elettrica.
                                                                1

      38
Il vapore uscito dalle turbine è incana-
                                                   lato verso un condensatore (6) che
Il trasformatore (5) riceve la                     lo riconverte in acqua. L’acqua nel con-
corrente elettrica, ne innalza                     densatore viene raffreddata grazie alle
la tensione e la invia tramite                     torri di raffreddamento (7).
le linee dell’alta tensione.

                                 5                              Il vapore ritrasformato in
                                                                acqua torna di nuovo nel
                                                                sottosuolo attraverso un
                                                                altro canale (8), mentre i
                                                                gas (9) non condensabili
                                                                si disperdono nell’aria.

                 7

                             8

                                     Le centrali geotermiche sono considerate a basso im-
                                     patto ambientale, non inquinanti e anche gli scarti
                                     della loro produzione sono riciclabili. Ora è possibile
                                     sfruttare l’energia geotermica anche a bassa tempe-
                                     ratura (14° Celsius) grazie agli impianti a “bassa en-
                                     talpia”. Ciò permette di utilizzare il calore dei terreni
                                     anche con perforazioni superficiali: questa tecnolo-
                                     gia viene per esempio usata per scaldare gli edifici.

                                                                                                 39
LA RETE TECNOLOGICA
TECNOLOGIA

             DELLA CITTÀ
                                                                                        LA RETE IDRICA
                                                                                       È l’insieme delle opere idrau-
             Nel sottosuolo delle città esiste una fitta rete                          liche necessarie per l’approv-
             di impianti tecnologici: la rete di distribuzione                         vigionamento di acqua po-
             dell’acqua potabile, quella fognaria, elettrica, te-                      tabile. Il percorso dell’acqua
             lefonica e del gas metano. La rete elettrica e quel-                      inizia con il prelievo, che può
             la telefonica possono essere anche in superficie.                         avvenire in superficie (da fiu-
                                                                                       mi, laghi e corsi d’acqua) o
                                                                                       (in profondità), dalle falde ac-
                                                                                       quifere effettuato attraverso
                                                                                       l’impiego di pompe.
                                                                                       L’acqua prelevata viene con-
                                                                                       vogliata verso degli impianti
                                                                                       che la rendono potabile e che
                                                                                       rimuovono le sostanze inqui-
                                                                                       nanti o non ingeribili. Poi viene
                                                                                       immagazzinata nell’acque-
                                                                                       dotto e da qui giunge fino alla
                                                                                       rete di distribuzione interna
                                                                                       di ciascun edificio.

                         LA RETE ELETTRICA
                        L’energia prodotta nelle centra-
                        li elettriche viene immessa nella
                        rete urbana attraverso un siste-
                        ma di cavi appesi a pali molto alti.
                        La corrente elettrica arriva così in
                        tutti gli edifici pubblici e privati
                        della città.

                                                                    LA RETE FOGNARIA
                                                                    Si chiama rete fognaria il sistema di
                                                                    tubature e collettori che raccoglie le
                                                                    acque di rifiuto delle case e delle
                                                                    fabbriche e le convoglia all’impian-
                                                                    to di depurazione. Dopo essere
                                                                    stata depurata, l’acqua rientra nella
                                                                    rete di distribuzione.

      40
LA RETE DI DISTRIBUZIONE DEL METANO
Il combustibile fossile attualmente più usato per alimentare gli impianti
di riscaldamento e la fornitura di gas degli edifici è il metano. Dai luoghi
di estrazione, spesso fuori dai confini della nazione, il gas metano tramite
grosse tubature sotterranee viene trasportato fino alle centrali di raccol-
ta e poi, con una rete secondaria, fino ai luoghi di consumo.

     LA RETE TELEFONICA
    Per telefonare a un’altra persona
    all’altro capo del mondo o navi-
    gare in Internet occorre una rete
    di telecomunicazioni. Partendo
    dalle centrali telefoniche, dove
    è concentrata una serie di ap-
    parati per la trasmissione del se-
    gnale, si dirama sul territorio una
    «ragnatela» di cavi telefonici che
    arrivano ai singoli utenti, permet-
    tendo la comunicazione tra due
    o più persone. Tramite apparec-              LA BANDA LARGA
    chi come modem/router danno,                 Il continuo incremento dell’utilizzo
    inoltre, la possibilità di collegare         di Internet provoca a volte nella rete
    il proprio computer alla rete In-            «ingorghi» di traffico di dati che fan-
    ternet.                                      no rallentare la trasmissione e la rice-
                                                 zione delle informazioni. Per risolvere
                                                 il problema si sta sostituendo la rete
                                                 telefonica esistente con una rete a
                                                 fibra ottica, ottenendo così la cosid-
                                                 detta “banda larga”. Questa partico-
                                                 lare tecnologia permette il passaggio
                                                 di una gran quantità di dati a una ve-
                                                 locità maggiore rispetto ai sistemi tra-
                                                 dizionalmente usati.

L'INFOMOBILITÀ
Infomobilità è un termine riferito a una tecnologia che mette a
disposizione degli utenti della strada dei sistemi di comunica-
zione che forniscono le informazioni necessarie per rendere più
agevole la mobilità del traffico. Tali sistemi di comunicazione
utilizzano sistemi intelligenti che monitorano il traffico cittadino
e delle vie di comunicazione. In questo modo vengono segna-
lati in tempo reale rallentamenti, incidenti e deviazioni.

                                                                                            41
I MATERIALI
TECNOLOGIA
                                                        LA PLASTICA
                                                        Le materie plastiche derivano da
                                                        risorse naturali, in particolare pe-
                                                        trolio e gas naturale, trasformate in
                                                        resine sintetiche. L’industria chimi-
                                                        ca è in grado di produrre materia-
                                                        li sempre più complessi e avanzati
                                                        che si adattano a una vastissima
                                                        gamma di applicazioni. Il merito di
                                                        tanto successo è dato dall’estrema
                                                        adattabilità e funzionalità dei
                                                        prodotti in plastica, i cui utilizzi non
                                                        conoscono confini. Infatti, la plasti-
                                                        ca può essere resa flessibile, rigida,
                                                        dura, morbida, opaca, trasparente,
                                                        leggera, resistente alla corrosione,
                                                        ai batteri e alle muffe; in campo
                                                        alimentare e sanitario la plastica è
                                                        compatibile con liquidi e alimenti.

             I METALLI
             I metalli sono elementi chimici che
             vengono estratti da diversi tipi di
             minerali.
             I metalli hanno una colorazione e
             una lucentezza propria. Sono buo-
             ni conduttori di elettricità e di calo-
             re. Sono duttili e malleabili, sotto
             l’effetto del calore si dilatano per ri-
             tornare allo stato iniziale con il raf-
             freddamento. Hanno una notevole
             durezza alle sollecitazioni esterne.
             Tra le varie caratteristiche dei me-
             talli vi è anche quella di potersi le-
             gare con altri metalli attraverso un
             processo di fusione: la lega.
             I metalli vengono usati in ogni cam-
             po: per costruire gli edifici, per fare
             oggetti e gioielli, per costruire mac-
             chinari e apparecchi di ogni tipo.

      42
IL VETRO
                          Il vetro è il prodotto della fusione della silice e di altri elementi, che solidificandosi
                          assumono la caratteristica della trasparenza.
                          Il vetro è un materiale che per le sue qualità si presta a essere usato in molti campi,
                          da quello industriale a quello artistico, ma è impiegato soprattutto nel settore ali-
                          mentare grazie alla sua capacità di non alterare gli alimenti.
                          Oltre al vetro comune esistono altri tipi di vetro: il cristallo, particolarmente brillan-
                          te; il pirex, capace di resistere ad altissime temperature e perciò usato per la cottura
                          degli alimenti; i vetri di sicurezza, che non si frammentano quando si rompono e
                          perciò usati, ad esempio, nella costruzione delle automobili.

LA CERAMICA
La ceramica si ottiene dalla cottura
di un impasto a base di argilla, ac-
qua ed eventuali additivi.
L’argilla è una terra di colore bian-
castro; alcuni tipi di argilla vengono
impiegati nella realizzazione delle
ceramiche più pregiate (porcellane).
Le ceramiche sono classificate se-
condo il tipo di argilla impiegato,
l’impasto, il rivestimento e la tem-
peratura di cottura. I materiali ce-
ramici hanno una buona resistenza
alla compressione e all’usura, una
buona resistenza al fuoco, sono
ottimi isolanti elettrici e difficilmen-
te vengono attaccati dagli agenti
chimici e atmosferici. Sono distinti
in terracotta, terraglia, maiolica,
porcellana e grès.

                                                                                                                       43
LA TRASFORMAZIONE
TECNOLOGIA              A
             CITTADINANZ

             DEGLI ALIMENTI
                                                                  DAL GRANO...
                                                                 Dal grano si ricava la farina, ottenu-
                                                                 ta macinando e setacciando questo
                                                                 cereale. La farina può essere ven-
                                                                 duta in sacchetti oppure usata per
                                                                 produrre il pane (impasto di farina,
                                                                 acqua, lievito e sale) e la pasta (fat-
                                                                 ta con farina di grano duro, detta
                                                                 semola, acqua e sale).

                            Com’è nata la pasta?
                            Pur essendo il prodotto più tipico della cucina italiana, la sua
                            origine viene attribuita da alcuni ai Cinesi e da altri agli Arabi.
                            Di certo è che in Italia fece la sua comparsa nel XVIII secolo nel na-
                            poletano, dove erano concentrate molte coltivazioni di grano duro.

                                                               DAL LATTE...
                                                               Il latte è un alimento ottenuto dalla
                                                               mungitura di alcuni animali, in parti-
                                                               colare le mucche, le pecore e le capre.
                                                               Per poter essere venduto, il latte
                                                               deve subire una serie di tratta-
                                                               menti che garantiscano la sicurez-
                                                               za per la nostra salute e che per-
                                                               mettano la sua conservazione.
                                                               Dalla lavorazione del latte derivano
                                                               molti altri prodotti, detti latticini:
                                                               • il burro si ottiene lavorando la
                                                                  parte grassa del latte;
                                                               • i formaggi si ottengono dalla
                                                                  coagulazione del latte a opera
                                                                  del caglio (sostanza estratta dallo
                                                                  stomaco dei vitelli);
                                                               • lo yogurt è il prodotto della fer-
                                                                  mentazione del latte a opera di
                                                                  alcuni batteri.

      44
DAGLI ANIMALI...
                                            Dagli animali si ottengono molti prodotti alimentari. Da bo-
                                            vini, suini e pollame si ricavano carni e insaccati; pesci, cro-
                                            stacei e molluschi possono essere consumati freschi, conge-
                                            lati oppure conservati sott’olio o sotto sale. Dalle galline si
                                            ottengono le uova, che vengono anche usate nell’industria
                                            alimentare per i dolci, la maionese e la pasta all’uovo.

DALLE OLIVE E DAI SEMI...
Dalla spremitura delle olive si ottiene l’olio d’oli-
va. Dai semi di arachide e di girasole si ottengo-
no oli molto grassi usati soprattutto per friggere,
mentre dal frutto della palma da olio, diffusa nel-
le zone tropicali, si ricava un prodotto molto usato
nell’industria dolciaria.

                                                        DALL'UVA...
                                                        Il vino è il prodotto della fermentazione alcoli-
                                                        ca del mosto dell’uva. A maturazione avvenuta,
                                                        tra luglio e ottobre, l’uva viene vendemmiata
                                                        e portata nelle cantine dove inizia il processo di
                                                        vinificazione, che dura fino a primavera.
                                                        I vini sono classificati come:
                                                        • rossi, ottenuti da uve rosse;
                                                        • bianchi, ottenuti da uva bianca;
                                                        • rosati, ottenuti da uva rossa con una limitata
                                                           macerazione.

                                                                                                               45
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