4-5 Scientifico - Raffaello Digitale
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INDICE SCIENZE TECNOLOGIA Il regno vegetale ..................................................... 2-3 Le fonti di energia ........................................ 32-33 Il regno animale ...................................................... 4-5 La centrale idroelettrica ......................... 34-35 L'inquinamento .......................................................... 6-7 La centrale eolica ................................................... 36 Biodiversità da difendere ............................... 8,9 La centrale solare ................................................... 37 La struttura della Terra ............................... 10-11 La centrale geotermica ............................. 38-39 Il Sistema Solare ............................................... 12-13 La rete tecnologica della città .......... 40-41 L'apparato circolatorio ............................... 14-15 I materiali ............................................................. 42-43 L'apparato locomotore ................................ 16-17 La trasformazione degli alimenti ... 44-45 Il sistema nervoso ............................................. 18-19 I mezzi di comunicazione ........................ 46-47 L'apparato respiratorio ..................................... 20 Visto da dentro ......................................................... 48 L'apparato escretore ............................................. 21 L'apparato riproduttore ..................................... 21 CLIL MATEMATICA Animal classifications: vertebrates........50 Planet Earth ................................................. 51 Il sistema di numerazione .................... 22-23 Body Systems .............................................. 52 Le misure ................................................................ 24-27 Skeletal System .......................................... 53 I sistemi di misura ...................................... 40 Shapes .................................................... 54-55 Le misure di lunghezza .............................. 42 Fractions ....................................................... 56 Le misure di superficie .......................................... 43 Le misure di capacità ................................. 40 Le misure di massa ..................................... 42 Costi e misure ............................................................ 27 Le frazioni ........................................ 28-29 Le frazioni come... ......................................... 30-31
IL REGNO VEGETALE SCIENZE Muschio Felce prive di semi, si riproducono SEMPLICI tramite le spore Lichene Alga si riproducono tramite semi piante a seme “nudo” che GIMNOSPERME si dividono in non producono fiori e frutti piante con il seme formato da un ANGIOSPERME fiore e protetto CONIFERE dal frutto Pino MONOCOTILEDONI alberi con Abete foglie aghiformi DICOTILEDONI e frutti a forma il seme contiene di cono una fogliolina il seme contiene due foglioline Aglio Mela Larice Grano Lenticchia Fagiolo 2
possiedono LE PIANTE la clorofilla, si AUTOTROFE producono il nutrimento da sole Erba sono ETEROTROFE Fungo COMPLESSE prendono sono sono il nutrimento formate da da altre piante Arbusto Vischio RADICI ERBE ALBERI Radice fascicolata succhiano acqua e sali minerali ARBUSTI dalla terra RAMI STELO portano sostiene le piante Radice a fittone Foglie TRONCO Frutti sostiene le piante Filo d’erba Semi Fiore 3
IL REGNO ANIMALE SCIENZE Pesci – respirano l’ossigeno VERTEBRATI presente nell’acqua attraverso le branchie – corpo ricoperto di scaglie – depongono uova hanno uno scheletro interno con la colonna vertebrale. Sono provvisti di: – cranio – colonna vertebrale Anfibi – costole – anfibio significa – scheletro degli arti “dalla doppia vita” – a sangue freddo (la temperatura del corpo varia al variare della temperatura esterna) – depongono le uova Uccelli – corpo ricoperto da piume o penne – a sangue caldo – depongono le uova Rettili – animali sia terrestri sia acquatici Mammiferi – c orpo ricoperto di – il nome mammifero deriva dalla squame o placche rigide presenza nelle femmine delle – a sangue freddo ghiandole mammarie (latte) – depongono le uova – a sangue caldo Terra: uomini, cani, gatti, mucche... Acqua: Aria: balene, delfini pipistrelli 4
GLI ANIMALI Aracnidi: ragni, scorpioni si dividono in Insetti: Crostacei: mosche, gamberi, grilli aragoste, INVERTEBRATI granchi sono privi di Poriferi scheletro interno Artropodi spugne Echinodermi stelle marine, ricci di mare le seppie hanno una conchiglia Anellidi interna lombrichi Molluschi polpi e calamari non hanno la conchiglia esterna Celenterati meduse, coralli chiocciole, cozze, ostriche hanno la conchiglia esterna 5
L'INQUINAMENTO SCIENZE A CITTADINANZ L’uomo da sempre è intervenuto sull’ambiente mo- dificandolo per adattarlo ai suoi bisogni. Fin dalla Preistoria ha coltivato campi, allevato bestiame, costruito case, strade, mezzi di trasporto. Finché l’azione dell’uomo ha rispettato gli ambienti e i loro cicli naturali, l’equilibrio di ogni ecosistema si è in gran parte mantenuto. Nel corso degli ulti- mi decenni, però, l’uomo ha modificato troppo gli ambienti naturali: ha disboscato vaste aree di ter- reno, ha introdotto sostanze dannose per la natu- ra e tossiche per la salute delle persone, come la plastica e prodotti chimici non biodegradabili, ha riversato nelle acque e disperso nell’aria gli scari- chi tossici delle fabbriche. Queste modifiche e al- terazioni dell’equilibrio naturale hanno aumenta- to l’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo e lo hanno danneggiato, fino al punto di uccidere gli esseri viventi che vi abitano. COME SI PUO SALVARE LA TERRA? Per quanto riguarda i rifiuti, prodotti quotidianamente in quantità da ognuno di noi, essi vengono portati in discari- che (un terreno dove vengono depositati in modo perma- nente) o negli inceneritori (dove vengono bruciati). Anche queste soluzioni, però, sono inquinanti, perché in entram- bi i casi rilasciano sostanze nocive nel terreno o nell’aria. Una soluzione possibile è quella di riciclare i rifiuti, cioè riutilizzarli per produrre nuovi materiali. Per questo è im- portante la raccolta differenziata negli appositi cassonetti. In agricoltura, invece, da anni si sta diffondendo un nuo- vo modo di coltivare frutta e verdura, senza far ricorso alle sostanze chimiche: l’agricoltura biologica. Per concimare si usano materiali organici, ad esempio gli escrementi de- gli animali o il compostaggio, cioè gli scarti dei cibi delle nostre tavole. Per combattere gli insetti dannosi alle coltivazioni, ci si ser- ve di animali che si nutrono di parassiti. La mela biologica forse è meno bella, ma di certo è più sana! 6
CITTADI NANZA RIDUCIAMO I RIFIUTI La quantità di rifiuti domestici che proviene dalle nostre case è in continuo aumento. Se non vogliamo essere sommersi dall’im- mondizia, e distruggere la natura intorno a noi, bisogna agire subito. 1 I consigli delle 5 R Il rifiuto migliore è quello che non si crea. 2 Ecco cinque regole per iniziare a ridurre i rifiuti. 1 RIDURRE: se si acquistassero prodotti sfusi, senza confezio- ne, la quantità di plastica e carta per gli imballaggi verrebbe ri- dotta notevolmente. 2 RIUSARE: una bottiglia di vetro o di plastica può essere riem- 3 pita di nuovo altre volte e ci sarebbe un guadagno anche per le tasche di chi compra. 3 RICICLARE: con la raccolta differenziata, la carta che buttia- mo via sarebbe riciclata per produrre nuovi quaderni e giornali. 4 RIPARARE: anziché buttare subito via ciò che si rompe, si po- 4 trebbe provare a riparare o a riutilizzare. Un oggetto che sembra ormai inutile può nascondere altre potenzialità. 5 5 REGALARE: prima di buttare via un vestito, un libro o un gio- cattolo, ad esempio, prova a vedere se puoi regalarlo a qualcuno che ne ha bisogno. LO SAPEVI CHE PER DECOMPORRE... … la plastica servono … una mela servono … il vetro servono … l’alluminio servo- dai 100 ai 1000 anni. circa 40-50 giorni. circa 400 anni. no circa 200 anni. 7
BIODIVERSITÀ DA DIFENDERE SCIENZE La biodiversità è la varietà di orga- nismi viventi presenti nei vari eco- sistemi. Più un ecosistema è vario, più è in grado di mantenersi in equi- librio, grazie alle numerose relazio- ni presenti. La biodiversità è quindi fondamentale, anche per la nostra sopravvivenza. La caccia e la pesca eccessive e indiscrimi- nate possono portare L’inquinamento all’estinzione di alcune e i cambiamenti specie animali. climatici metto- no a rischio mol- te specie. L’introduzione in un territorio di specie originarie di altre aree geografiche Deforestazione e incendi per cre- altera l’equilibrio are aree da coltivare o per il pascolo degli ecosistemi. distruggono gli habitat naturali. 8
CITTADI NANZA UN ACCORDO MONDIALE Nel 2011, a Nagoya, in Giappone, oltre 50 Paesi hanno concordato il “Piano strategico per la biodiversità 2011-2020”, in cui sono stati stabiliti 20 obiettivi per tutelare la varietà biologica. Vi si afferma che la biodiversità è un patri- monio dell’umanità che va conservato e protetto con regole sul rispetto degli ambienti e delle specie viventi. UN IMPEGNO PER TUTTI La biodiversità si può difendere an- che attraverso questi piccoli gesti quotidiani: • non acquistare piante e animali eso- tici inadatti a vivere nelle nostre case o giardini; • non dare da mangiare agli animali selvatici: il nostro cibo spesso non è adatto a loro; • non uccidere insetti innocui; • non raccogliere fiori e piante: meglio lasciarli nel loro ambiente naturale; • non sprecare acqua ed elettricità; • non sporcare l’ambiente con i rifiuti; • non giocare con il fuoco: potresti causare gravi danni a te stesso e all’ambiente; •p referire i prodotti riciclati e biode- gradabili, cioè riassorbibili dall’am- biente; • quando è possibile, spostarsi a pie- di, in bicicletta o comunque con i mezzi pubblici. 9
LA STRUTTURA DELLA TERRA SCIENZE La Terra ha una forma semi sferica, schiac- ciata al Polo Nord e al Polo Sud e più tonda all’Equatore. La sua nascita è datata quattro miliardi e mezzo di anni fa con quella del Sistema Solare: la nube di gas si raffreddò Crosta fino a formare la superficie terrestre. La Terra ha condizioni ambientali diverse da tutti gli altri pianeti del Sistema Solare che, grazie a un’atmosfera sufficientemente densa e alla presenza di molta acqua, hanno permesso la nascita e lo sviluppo della vita. Il nostro pianeta si divide in tre parti (gusci Nucleo concentrici) dall’esterno verso l’interno: la crosta, il mantello e il nucleo. Mantello Esosfera L'ATMOSFERA DELLA TERRA L’atmosfera è l’involucro della Terra che ha un’estensione di circa 1 000 chilometri. È composta da gas: azoto (78%), ossigeno (21%), e un resi- duo costituito da argon, vapore acqueo, anidride carbonica, neon, elio, Termosfera metano, idrogeno, cripto, xenon, ozono. La parte più vicina alla crosta è quella più densa (qui si trova l’aria che respiriamo e si verificano i fenomeni meteorologici), mentre mano a mano Mesosfera che si sale verso lo spazio essa diventa più rarefatta. È suddivisa in strati dette “sfere”; dalla crosta verso lo spazio esterno si trovano: la troposfe- Stratosfera ra, la stratosfera (dove i raggi ultravioletti del Sole vengono filtrati), la mesosfera, la termosfera (o ionosfera) e la esosfera dove si trovano i satelliti artificiali che orbitano attorno al pianeta. Troposfera 10
La crosta è un involucro UN PIANETA CHE rigido e sottile che si divi- CAMBIA NEL TEMPO de in crosta continentale e oceanica: scende fino a La crosta e la parte superiore del mantello co- 50 chilometri di profondità stituiscono la litosfera: questa è suddivisa in sotto le catene montuose. placche o zolle che si spostano nel tempo. La teoria della deriva dei continenti risale agli studi di Alfred Wegener che già nel 1910 affermò, in base alla corrispondenza dei mar- gini di Africa, America ed Europa e alle loro Il mantello si divide in simili formazioni geologiche, che in passato superiore (lo strato li- doveva esistere un unico continente (Pangea), quido da cui proviene il magma dei vulcani) e circondato da un unico oceano (Pantalassa), inferiore (lo strato so- il quale alla fine dell’Era Paleozoica si divise e lido, composto da roc- dette origine agli attuali continenti (inizialmen- ce): ha uno spessore di te due, Laurasia e Gondwana, poi in più parti). circa 3 000 chilometri. Continenti e oceani si spostano in continua- zione, di pochi centimetri ogni anno, e dunque Pangea altri cambiamenti avverranno nel futuro: è la cosiddetta teoria della tettonica a zolle, il movimento delle quali, nel breve periodo, causa fenome- ni come terremoti, maremoti ed Pantalassa eruzioni vulcaniche. Laurasia I CONTINENTI OGGI Il nucleo si divide in esterno (uno strato liquido con tempe- rature di circa 3 000° Celsius Mare di vicino al mantello) e interno Tetide (uno strato solido con tem- peratura pari a circa 4 000° Celsius): arriva fino al centro Gondwana della Terra e il suo spessore è di circa 3 500 chilometri. 11
IL SISTEMA SOLARE SCIENZE La Terra fa parte di un Sistema Solare formato da una stella, il Sole, e dai corpi celesti che ruotano intorno ad esso: i pianeti, i satelliti, le comete e gli asteroidi. Esso è nato quattro miliardi e mezzo di anni fa: da un’unica nube di gas e polveri, a causa della forza di gravità, si formò un nucleo centrale che divenne il Sole; c’erano anche ammassi più piccoli da cui hanno avuto origine i pianeti; dai raggruppamenti di materiale cosmico minori derivano comete e asteroidi. I pianeti ruotano tutti attorno sia al proprio asse (moto di rotazione), sia al Sole (moto di rivoluzione) lungo orbite ellittiche che sono quasi concentriche. Il Sistema Solare ha un’estensione pari a oltre sei miliardi di chilometri. Sole Giove Terra Luna Mercurio Venere Marte Saturno La Terra ha un unico satellite naturale che le ruota attorno, la Luna: è il corpo celeste più luminoso dopo il Sole I PIANETI DEL SISTEMA SOLARE e splende grazie alla luce riflessa di questo. Il Sole con la sua forza accentratrice tiene “legati” attorno a sé i pianeti secondo una traiettoria detta orbita: Mercurio, Venere, la Terra e Marte (i pianeti interni, o terrestri o rocciosi: sono i più vicini al Sole, hanno dimensioni più piccole, massa ridotta, pochi satelliti e nessun anello); Giove, Saturno, Urano e Nettuno (i pianeti gi- ganti: sono molto lontani dal Sole, hanno grandi dimensioni ma una massa poco densa che è gassosa o liquida, non hanno una superficie solida e sono circondati da molti satelliti e sistemi di anelli). Plutone è considerato un “pianeta nano” per le sue caratteristiche particolari: è troppo piccolo e ha poca densità. 12
GLI ALTRI CORPI CELESTI Le stelle sono corpi composti da gas la cui fusione sprigiona una grande energia in forma di calore e luce. Con il passare del Il nostro sistema solare si tro- tempo esse “si consumano”: va nella parte esterna della dimensione e colore mutano Galassia Via Lattea: un in- sieme, con la forma di un di- (rosse quando sono giovani, gial- sco appiattito, di miliardi di le nell’età intermedia come il no- stelle, pianeti, nubi di polveri stro Sole, azzurre verso la fine). e gas che ruotano attorno a Sono state unite idealmente da- un centro. gli uomini in costellazioni. Le comete sono corpi celesti di gas, roccia e acqua conge- lati, composti da un nucleo circondato da una nebulosi- tà, chiamata chioma, che in- sieme formano la testa della Urano cometa. Viaggiando nello spazio possono avvicinarsi Plutone a una stella il cui calore va- porizza il ghiaccio creando la tipica “coda”, una scia molto lunga. Nettuno Nello spazio ci sono milioni di detriti che hanno avuto origine con la formazione dei pianeti: sono gli asteroidi. Da questi possono staccarsi delle “schegge”, i meteoroidi che solitamente hanno masse molto piccole. Se entrano in contatto con l’atmosfera di un pianeta essi vengono vaporizzati dal calo- re, creando una scia luminosa (è il fenomeno delle meteore o stelle cadenti) ma a volte rimangono dei frammenti rocciosi che impattano la superficie: sono i meteoriti. 13
SCIENZE L'APPARATO CIRCOLATORIO L’apparato circolatorio è formato da cuore, vasi sanguigni (arterie, vene e capillari) e dai vasi del sistema linfatico. Esso permette, at- traverso un sistema di “doppia circolazione”, il flusso continuo di sangue e linfa in tutto il corpo umano. In questo modo il sangue trasporta dall’apparato digerente le sostanze nutritive, favorisce gli scambi dell’apparato respiratorio di ossigeno e di anidride carbo- nica, aiuta a eliminare i materiali di “scarto” nell’apparato urinario. Le arterie, con pareti spesse ed ela- stiche, partono dal cuore e trasporta- no il sangue ricco di ossigeno verso le zone periferiche del corpo. L’aorta è l’arteria più grande del nostro corpo. Le vene sono meno robuste delle arte- rie e seguono il percorso inverso: esse trasportano il sangue con l’anidride carbonica che andrà poi eliminata. IL SANGUE Il sangue è un tessuto liquido di colore rosso scuro. È composto quasi al 50% dal plasma (la parte I capillari sono i liquida che contiene le sostanze nutri- vasi sanguigni più tive derivanti dalla digestione) e vi si trova- piccoli ma è pro- no: i globuli rossi, che trasportano l’ossigeno prio qui che si svol- grazie all’emoglobina; i globuli bianchi, che ge lo scambio delle producono gli anticorpi che ci proteggono da sostanze tra il san- batteri e virus; le piastrine, indispensabili per gue e le cellule. far coagulare il sangue. 14
IL CUORE Il cuore è un muscolo che si trova nella ca- vità toracica ed è il motore dell’apparato circolatorio: “pompa” il sangue nei vasi san- guigni senza sosta grazie a impulsi nervosi. Una parete chiama- ta “setto” divide il cuore tra parte de- stra e sinistra: nella prima scorre il san- gue con più anidri- aorta de carbonica, nella seconda quello ricco di ossigeno. Al suo interno esso è cavo ed è rivestito all’esterno dal peri- Ogni sezione del cardio, una mem- cuore si compone brana che lo contie- di un atrio (1), nel- la parte superiore, 1 ne come una sorta di sacco. e di un ventricolo (2), in quella infe- 1 3 riore: essi comuni- cano grazie a una valvola (3) che fa 3 circolare il sangue solo dall’atrio al ventricolo e non in senso inverso. 2 2 LEGENDA flusso arterioso flusso venoso LA DOPPIA CIRCOLAZIONE La grande circolazione: il sangue ricco di ossigeno dal ventricolo sinistro, passando per l’aorta, arriva alle altre arterie fino ai capillari che “nutrono” le cellule. Duran- te questo percorso si carica di sostanze di “scarto” e di anidride carbonica, per tornare attraverso le vene all’atrio destro del cuore. La piccola circolazione serve a ossigenare di nuo- vo il sangue prima che ricominci il suo percorso: dal ventricolo destro, attraverso le arterie polmonari, va nei polmoni, dove si libera dell’anidride carbonica e si arric- chisce di ossigeno, e infine attraverso le vene polmonari torna nella parte sinistra del cuore. 15
L'APPARATO LOCOMOTORE SCIENZE I sistemi scheletrico e muscolare Il tessuto osseo può essere formano un unico apparato che compatto o spugnoso, qui permette al corpo sia di rimanere si trova il midollo rosso, che osso produce i globuli rossi e bian- eretto sia di compiere movimenti. frontale La posizione eretta è possibile gra- chi e le piastrine del sangue. zie allo scheletro che sostiene il mascella peso del corpo e che a sua volta è mandibola sostenuto dai muscoli. Riusciamo sternocleidomastoideo a muoverci con un’azione combi- clavicola deltoide nata delle ossa che si spostano gra- sterno pettorale zie ai muscoli, detti infatti organi omero di movimento, a cui sono legate dentato con i tendini (fibre elastiche). costole bicipite colonna retto dell’addome vertebrale obliquo esterno radio ulna Lo scheletro si divide in tre parti: sartorio scheletro del capo, scheletro del tron- co, scheletro degli arti (superiori, le braccia, e inferiori, le gambe). quadricipite vertebra rotula 1 2 LE FORME DELLE OSSA Le ossa del tronco comprendono la gabbia Lo scheletro è formato da oltre 200 ossa. toracica, la colonna ver- Hanno diverse forme, possono essere tebrale (composta da piatte (1) (come il bacino o le ossa del- 33 vertebre: ossa vuote la testa), corte (2) (come le ossa delle che formano un “cana- mani) oppure lunghe (3) (come quelle le” in cui passa il midol- 3 delle gambe, tra cui il femore che è l’osso lo spinale) e il bacino. più grande e robusto del corpo). 16
Nel nostro corpo ci sono circa 750 muscoli, grandi come il gran pettorale o piccoli come quelli degli occhi. Tutti sono formati da fasci di L’apparato muscolare si suddivi- tessuto (fibre muscolari) che, allungandosi e de in tre grandi gruppi: musco- contraendosi, permettono il movimento. li volontari, involontari e cuore. I muscoli volontari vengono osso occipitale messi in movimento dalla nostra volontà attraverso il cervello (per esempio quelli facciali) e si dico- colonna vertebrale cervicale no striati perché sono composti trapezio da “strisce” di cellule di colore chiaro e scuro. scapola colonna vertebrale dorsale tricipite colonna gran vertebrale dorsale lombare ossa del medio bacino gluteo sacro I muscoli involontari si muo- grande gluteo vono indipendentemente dalla nostra volontà per far funziona- re gli organi interni (per esempio quelli degli apparati respiratorio e digestivo). Sono detti lisci per- bicipite femore ché formati da fibre di cellule al- femorale lungate e senza striature. semitendinoso Il cuore è l’unico muscolo in- volontario ma formato da fibre tibia striate. gemello (o gastrocnemio) perone L'ARMATURA DEL NOSTRO CORPO Scheletro e muscoli sono anche i protettori degli organi interni: la gabbia toracica custodisce il cuore, i polmoni e parte degli organi digerenti, men- tre le ossa del cranio, che saldate insieme formano la scatola cranica, contengono il cervello; laddove non c’è struttura ossea sono i muscoli che proteggo- no gli organi interni. 17
IL SISTEMA NERVOSO SCIENZE Il sistema nervoso si può distinguere in encefalo due parti: sistema Il sistema nervoso è come una “cabina di centrale e sistema regia” che controlla e coordina il corpo periferico. umano: è formato da encefalo, midollo spi- nale, da tre membrane che li proteggono dette meningi, e dai nervi. Regola il fun- zionamento di apparati e organi; attraverso i nervi, encefalo e corpo si scambiamo im- midollo pulsi nervosi e percezioni; anche le funzio- spinale ni superiori (pensiero, memoria, linguaggio ecc.) degli esseri umani dipendono da esso. Il sistema nervoso centrale comprende l’encefalo e il midollo spinale. Il midollo spinale, che porta gli impulsi motori dall’encefalo agli organi e ai mu- scoli, si trova nel canale della colonna ver- tebrale e ha le sembianze di un lungo tubo. Il sistema nervoso periferi- co è composto da una rete di rete di nervi nervi, che si diramano nel cor- periferici po e che collegano il sistema centrale ai diversi organi e ai recettori sensoriali, e quindi an- che all’ambiente esterno al cor- po. Si compone di nervi sensi- tivi, motori, cranici, spinali. sinapsi impulso I NEURONI 2 I neuroni (1) sono l’unità base del sistema ner- voso e sono collegati tra loro dalle sinapsi (2). Essi, attraverso i nervi, trasmettono gli impulsi nervosi – in cui vengono trasformate le per- neurone cezioni che il nostro corpo recepisce, come i 1 neurone assone 1 suoni – al cervello dove vengono ritrasformati in suoni, immagini ecc. 18
L’encefalo è la parte che comanda cervello tutto il sistema nervoso, sia le azio- ni volontarie sia quelle involontarie. Si trova nella scatola cranica ed è encefalo composto da cervello, cervelletto e cervelletto midollo allungato. midollo allungato Il midollo allungato si tro- va alla base dell’encefalo e lo unisce al midollo spinale: controlla i movimenti invo- lontari e riflessi. movimenti volontari sensibilità movimenti gusto complessi lettura e linguaggio pensiero ed emozione visione parola olfatto udito equilibrio Il cervelletto pur essen- IL CERVELLO do molto più piccolo ha una struttura simile a quella del Il cervello si divide in due emisferi uguali, cervello: regola il senso dell’e- a loro volta suddivisi in quattro lobi. Ogni quilibrio e i movimenti volon- emisfero controlla una parte del corpo e al- tari del nostro corpo. cune funzioni: l’emisfero destro controlla il lato sinistro, l’immaginazione e i sentimenti; mentre l’emisfero sinistro controlla il lato destro, il linguaggio e le funzioni logiche. 19
L'APPARATO RESPIRATORIO SCIENZE La respirazione permette al nostro organismo di assorbire ossigeno, sostanza fondamentale per ricavare energia dal cibo. Sempre grazie cavità nasali faringe alla respirazione, inoltre, viene espulsa l’ani- dride carbonica, una sostanza di scarto. laringe bocca Osserviamo insieme il percorso dell’aria. L’aria trachea bronchi entra nel nostro organismo tramite il naso o la bocca; passa poi nella faringe, nella laringe ed polmoni infine nella trachea. La trachea si divide in due bronchioli canali chiamati bronchi, che a loro volta si rami- ficano in tanti piccoli canali chiamati bronchio- alveoli li e terminano in cavità elastiche ricche di vasi polmonari sanguigni, gli alveoli polmonari. Qui avviene lo scambio tramite il quale l’ossigeno passa al san- gue e l’anidride carbonica all’aria. I due organi che racchiudono i bronchioli e gli alveoli polmonari si chiamano polmoni. diaframma Inspirare ed espirare La respirazione avviene attraverso due fasi: l’inspirazione e l’espirazione. aria entra aria esce polmoni polmoni diaframma diaframma che si abbassa che si solleva Durante l’inspirazione l’aria entra nell’ap- Attraverso l’espirazione, invece, il parato respiratorio attraverso la bocca o le diaframma si solleva, la gabbia to- cavità nasali. Il diaframma, un muscolo alla racica si restringe e i polmoni pos- base dei polmoni, si abbassa, la gabbia tora- sono espellere l’aria di scarto, ricca cica si allarga e l’aria arriva fino ai polmoni. di anidride carbonica. 20
L'APPARATO ESCRETORE LA PELLE Espelle, tramite il Il nostro organismo produce delle sostanze di rifiuto sudore, le sostan- che devono essere eliminate. Il sangue le raccoglie e le ze tossiche pro- invia a quattro differenti organi che poi le eliminano. dotte dal nostro Ecco gli organi che compongono l’apparato escretore. organismo. I POLMONI L'INTESTINO I RENI Eliminano l’anidride carbonica per Espelle sotto forma di feci i Eliminano, tramite l’urina, par- mezzo dell’espirazione. residui di cibo che non vie- te delle sostanze nocive che il ne digerito. nostro organismo produce. L'APPARATO RIPRODUTTORE Nell’uomo gli spermatozoi Gli organi che intervengono nella vengono prodotti da due riproduzione sono chiamati organi pene ghiandole, i testicoli, e poi genitali e si differenziano tra ma- espulsi dal pene. I testicoli, schio e femmina: l’apparato genitale presenti nel corpo dell’uomo maschile è prevalentemente esterno, fin dalla nascita, cominciano quello femminile è contenuto all’inter- la loro attività in un periodo no del corpo. Perché la riproduzione testicoli chiamato pubertà, che coin- possa avvenire è necessario che una cide con un’età compresa tra cellula sessuale maschile, chiamata Apparato riproduttore maschile gli 11 e i 13 anni. spermatozoo, e una femminile, chiamata ovulo, si incontrino. ovaie Nella donna gli ovuli sono prodotti da due ghiandole, le ovaie, che co- municano con l’utero attraverso le tube. Vi è poi la vagina, un condotto muscolare dalle pareti molto elastiche che unisce l’utero con l’esterno del utero corpo. Anche le ovaie sono presenti nel corpo femminile fin dalla nascita, vagina ma cominciano la loro attività tra i 10 e i 13 anni, durante la pubertà, periodo in cui le ragazze completano lo sviluppo fisico. Apparato riproduttore femminile 21
IL SISTEMA DI NUMERAZIONE MATEMATICA è POSIZIONALE DECIMALE Ogni cifra, all’interno di un numero, assume un Dieci unità di un ordine formano una unità valore diverso a seconda del posto che occupa. dell’ordine immediatamente superiore. Classe Classe Classe Classe Decimali dei Miliardi dei Milioni delle Migliaia delle Unità hG daG uG hM daM uM hK daK uK h da u d c m 12° 11° 10° 9° 8° 7° 6° 5° 4° 3° 2° 1° 1° 2° 3° ordine ordine ordine ordine ordine ordine ordine ordine ordine ordine ordine ordine ordine ordine ordine 100 000 000 000 10 000 000 000 1 000 000 000 100 000 000 10 000 000 1 000 000 100 000 10 000 1 000 0,001 0,01 100 0,1 10 1 1011 1010 109 108 107 106 105 104 103 102 101 100 10 _ 1 10 _ 2 10 _ 3 DISTANZA TERRA-SOLE POTENZE IN BASE 10 15 Permettono la scrittura “compatta” di 0 00 numeri molto grandi o molto piccoli. 0 00 m 0 07 km Consentono di esprimere l’ordine di 0 0 0 _6 grandezza di una quantità e un rapi- 0,0 10 do confronto tra misure. si può scrivere con la forma GLOBULO ROSSO 15 x 107 OLTRE IL MILIARDO? equivalenza scrittura in cifre 1 bilione 1 000 miliardi 1 con 12 zeri 1 biliardo 1 000 bilioni 1 con 15 zeri L’ordine di grandezza del numero 1 trilione 1 000 biliardi 1 con 18 zeri dei capelli in testa è 105 1 triliardo 1 000 trilioni 1 con 21 zeri continua... ... ... 22
Un percorso millenario TECNOLOGIA SCRITTURA DEL CALCOLO DEI NUMERI LE DITA: il primo computer SISTEMI ADDITIVI: somma Primordiali conteggi sulle dita di una mano, delle cifre uguali due mani, mani e piedi, sulle falangi del- le dita. In Pakistan, Turchia e Irak ancora oggi si conta una falange alla volta, come SINISTRA DESTRA Numerazione geroglifica egizia (4 000 a.C.) gli antichi Ogni dito Il pollice Babilonesi memorizza digita le Numerazione romana (100 a.C.) (1500 a.C.). una dozzina. falangi-unità. Oltre il limite delle dita 1 2 3 4 5 10 50 100 500 1000 Impiego di tagli (su ossa, legno - 30 000 ll segno del 500 era la metà del segno 1000: anni fa); gettoni (o sassolini - 4 000 a.C.); finì per trasformarsi nella lettera “D”, cordicelle annodate (dal 1 300 a.C.). così come il 1000 diventò una “M”. SISTEMI POSIZIONALI: conta 1 4 0 5 il posto della cifra 3 1 0 5 I numeri indiani (400 a.C. – 400 d.C.) 2 7 3 2 – solo dieci cifre – valore posizionale 132 + 417 + 3 = 552 – invenzione dello zero (sunya: “vuoto”, “vento”) QUIPU Inca Cintura di cordicelle a nodi, con diverso valore posizionale, Museo Archeologico di Lima, Perù, I numeri arabi (500 d.C.) (1300 a.C.). I numeri indiani si diffondono nel Vicino e Medio Oriente, di lingua araba. Si diffon- GLI ABACHI: tavolette per i calcoli dono in Europa e nel mondo a partire dal Presenti dal 2000 a.C. in molte grandi civiltà. XIII secolo d.C.. Usati in Europa fino al 1500. Sono ancora in uso in Asia. OGGI: SOROBAN: abaco giapponese In ogni asta si sposta la biglia verso la barra separatrice: Cifre indo-arabe scritte nel 1524: spostata sotto la barra, ogni biglia vale un’unità del suo ordine; spostata sopra la barra, ogni biglia aumenta di 5 il valore L’evoluzione della grafia delle cifre indo-arabe. indicato dalle biglie inferiori. 1 2 3 4 5 23
LE MISURE MATEMATICA sono UN VALORE NUMERICO CONVENZIONALI OGGETTIVE Quante volte una unità di misura Intese “collettive” perché Il risultato della misurazione è è contenuta nella grandezza da usano le stesse unità di mi- ripetibile in qualsiasi luogo e misurare. sura e regole condivise. con qualsiasi strumento. I sistemi di misura LE MISURE ANTROPOMORFE I SISTEMI INTERNAZIONALI Parti del corpo Verso l’uniformità delle misure umano come per tutti i Paesi ito primordiali unità cub Sistema Metrico Decimale (S.M.D.) di misura Francia, 1785. palmo -M etrico: deriva dal metro, unità fonda- a - Cubito ricoperto d’oro (52,4 cm), b - cubito ligneo e mentale per la lunghezza. c - cubito pieghevole (52,7 cm), -D ecimale: multipli e sottomultipli in base dalla tomba dell’architetto Kha dieci. (1428-1351 a.C.). Museo egizio, Torino. a Campione internazionale piede di massa. b passo Ufficio c internazionale di Pesi e Misure, Sèvres, Francia. LE MISURE LOCALI Varietà di unità di misura tra Paesi e città Sistema Internazionale (S.I.), dal 1960. LOMBARDIA Piede = 12 pollici metri 0,435 - Diffuso in Italia e in quasi tutti i Paesi del mondo. PIEMONTE Piede = 12 once metri 0,514 - Unità di misura fondamentali (lunghez- VENETO Piede = 12 once metri 0,347 za-massa-intervallo di tempo…) definite sulla base di fenomeni naturali universali. ROMAGNA Piede = 12 once metri 0,297 Per esempio, la lunghezza di un metro è Antiche misure italiane, convertite in metri. Trattato di aritmetica, stabilita sulla base della distanza percorsa approvato dal Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, 1849. dalla luce in una frazione di secondo. 24
Le misure di lunghezza MULTIPLI SOTTOMULTIPLI chilometro ettometro decametro metro decimetro centimetro millimetro km hm dam m dm cm mm Equivalenze km hm dam m dm cm mn km hm dam m dm cm mn 0 0 7 5 1 5 0 0 x10 x10 :10 :10 :10 0,075 m = 7,5 cm 1 500 m = 1,5 km Le misure di superficie MULTIPLI SOTTOMULTIPLI chilometro ettometro decametro metro decimetro centimetro millimetro quadrato quadrato quadrato quadrato quadrato quadrato quadrato km2 hm2 dam2 m2 dm2 cm2 mm2 da u da u da u da u da u da u da u ettaro ara centiara ha a ca da u da u da u misure agrarie km2 hm2 dam2 m2 dm2 cm2 mm2 Equivalenze 2 5 0 0 0 :100 :100 25 000 m2 = 2,5 hm2 25
MATEMATICA Le misure di capacità MULTIPLI SOTTOMULTIPLI ettolitro decalitro litro decilitro centilitro millilitro hℓ daℓ ℓ dℓ cℓ mℓ Equivalenze hℓ daℓ ℓ dℓ cℓ mℓ hℓ daℓ ℓ dℓ cℓ mℓ 3 9 7 5 0 x10 x10 :10 :10 :10 3,9 hℓ = 390 ℓ 750 mℓ = 0,75 ℓ Le misure di massa MULTIPLI SOTTOMULTIPLI SOTTOMULTIPLI DEL GRAMMO mega- centinaia decine chilo- etto- deca- grammo deci centi- milli- grammo di kg di kg grammo grammo grammo grammo grammo grammo Mg - - kg hg dag g dg cg mg Equivalenze Mg 100 kg 10 kg kg hg dag g kg hg dag g dg cg mg 2 8 1 5 0 0 x10 x10 x10 :10 :10 :10 2,8 Mg = 2 800 kg 1 500 mg = 1,5 g PESO LORDO PESO NETTO + TARA = PESO LORDO PESO NETTO TARA PESO LORDO – TARA = PESO NETTO PESO LORDO – PESO NETTO = TARA 26
Costi e misure 1 m = 100 cm 1 dm 10 cm Mezzo metro € /m : 2 Un metro e mezzo € /m x 1,5 Costo di... Un decimetro € /m : 10 20 centimetri € /m x 0,2 Qualsiasi misura € /m x .... m 1 1 kg = 1 000 g 1 ℓ = 1 000 mℓ — 3 1 — 3 1 — 3 100 grammi € /kg : 10 Una lattina € /conf : 6 Costo di... Costo di... 250 grammi € /kg : 4 € /lattina x 3 Un litro oppure Qualsiasi peso € /kg x .... kg € /conf : 2 COSTO TOTALE COSTO UNITARIO x QUANTITÀ = COSTO TOTALE X COSTO TOTALE : QUANTITÀ = COSTO UNITARIO QUANTITÀ COSTO UNITARIO : : COSTO TOTALE : COSTO UNITARIO = QUANTITÀ 27
LE FRAZIONI MATEMATICA NELL'ANTICHITÀ I TERMINI Gli Egizi furono tra i primi a introdurre le frazioni. Per 4 NUMERATORE linea di frazione esprimere le frazioni, veniva usato il geroglifico della bocca (che significa “parte”), probabilmente perché la 8 DENOMINATORE bocca era associata alla pratica della divisione del cibo. 1 ventesima F 8 parte 1 10 10 R 8 1 centesima A 8 parte 1 100 Z 8 Vi era l’abitudine di pesare accuratamente i prodotti, 1 I 8 come orzo, agrumi, birra. L’unità di capacità per cereali e liquidi era espressa in heqat, da “occhio”(circa 4 litri 1 O 8 e mezzo), frazionato in parti più piccole (3000 a.C.). 1 N 8 L’occhio di Horus Secondo un mito egizio, durante uno scontro Seth 1 I 8 Unità frazionaria aveva strappato a Horus un occhio e glielo aveva ri- dotto in sei parti. Thot, dio della scrittura e della mate- matica, riuscì a ricomporlo. Gli Egizi usavano il simbolo dell’occhio di Horus per descrivere le frazioni. FRAZIONI 1 1 1 COMPLEMENTARI 2 8 16 1 3 1 1 1 1 1 3 3 64 4 32 1 1 1 1 1 1 63 + + + + + = 2 4 8 16 32 64 64 Un occhio intero rappresentava l’unità, ma se si som- mano si ottiene 63 . Manca 1 , che compariva grazie 64 64 2 1 3 all’intervento del dio Thot. Questo a significare che nei + = = 1 calcoli bisognava sempre fare attenzione, aggiungere il 3 3 3 proprio ragionamento e infine affidarsi anche agli dei. 28
FRAZIONI FRAZIONI PROPRIE EQUIVALENTI E IMPROPRIE FRAZIONI 1 1 1 1 PROPRIE 1 8 8 1 meno di 1 4 4 8 8 1 1 1 1 1 2 3 8 1 1 8 4 4 8 8 4 4 4 IMPROPRIE 1 o più di 1 5 X2 4 APPARENTI 2 :2 4 1; 2; 3... :2 6 4 4 8 X2 4 4 7 8 4 4 Proprietà invariantiva FRAZIONI DECIMALI FRAZIONI OVUNQUE 7 d = 0,7 La ricetta del tiramisù 10 - 6 uova (separare i tuorli e montare 2 4 d = 0,4 X2 a neve gli albumi) = 5 X2 10 ,5 hg zucchero -1 25 d c - 1 kg mascarpone = 0,25 2 100 -0 ,5 litri panna da montare 00 mℓ caffè d’orzo -5 125 d c m = 0,125 - biscotti da inzuppare 1000 -m ezz’ora almeno in frigo - spolverare di cacao prima di servire 29
LE FRAZIONI COME... MATEMATICA PARTI UGUALI VALORE 3 1 1 1 1 1 DAL TUTTO ALLA PARTE 5 5 5 5 5 5 3 di 20 = Unità frazionaria X : 12 5 20 2 3 1 1 1 3 3 3 4 4 4 4 4 1 1 1 1 1 Unità frazionaria 5 5 5 5 5 1 ? 1 4 1 4 4 20 : 5 = 4 1 4 4 x 3 = 12 1 1 1 DALLA PARTE AL TUTTO 1 4 1 4 1 4 4 1 4 1 : 4 4 4 3 60 X equilvalgono a 4 RAPPORTO 60 2 due ogni 3 tre 20 20 20 1 1 1 1 4 4 4 4 ? 60 : 3 = 20 20 x 4 = 80 30
PROBABILITÀ 3 1 n° casi favorevoli «Pari?» = su 6 2 n° casi possibili PERCENTUALE UNA DIVISIONE 80 alunni Femmine Usa la 25% di 80 calcolatrice per i calcoli 25% complessi Maschi 25 80 = n° naturale X di 100 : 6 =6:3= 2 80 : 100 = 0,80 3 0,80 x 25 = 20 n° decimale limitato 1 0,5 MISURA =1:2= 2 1 litro = 0,5 ℓ 2 1ℓ n° decimale illimitato 5 =5:7= 0,7142... 7 ℓ n° decimale illimitato periodico m ℓ 500 0,5 2 = 2 : 3 = 0,666... 0,6 3 1 1 periodo 2 2 (si ripete) 31
LE FONTI DI ENERGIA TECNOLOGIA ENERGIE RINNOVABILI non si esauriscono, si rinnovano di continuo energia solare (dal Sole) energia idroelettrica (dall’acqua) energia eolica (dal vento) energia geotermica (dal calore del sottosuolo) combustibili non inquinanti (dalle biomasse) 32
ENERGIE NON RINNOVABILI la loro disponibilità è limitata nel tempo combustibili fossili inquinanti (da petrolio, carbone e gas naturali) energia nucleare (dall’uranio) ENERGIA NUCLEARE: UN CASO PARTICOLARE L’energia nucleare rappresenta un caso particolare tra le fonti di energia. Essa infatti non immette direttamente nell’atmosfera sostanze inquinanti, ma il processo di fissione nucleare emette delle radiazioni che potrebbero essere mortali per l’ambiente e la popolazione in caso di fuoriuscita dalla centrale. 33
LA CENTRALE IDROELETTRICA TECNOLOGIA L’acqua è una fonte rinnovabile di energia: ovvero è un bene che si ricrea, anche se ciò non significa che l’uomo possa sfruttarla senza limiti. Quando scorre essa genera energia cinetica, tanto più è veloce il suo movi- mento tanta più energia potrà essere prodotta. 1 3 6 5 7 2 4 10 8 Una centrale idroelettrica trasforma 9 l’energia cinetica di un corso d’acqua in energia elettrica. Essa è composta da un bacino di acqua (1), che può essere naturale o artificiale, che deve essere situato più in alto rispetto alle L’acqua è trattenuta nel baci- altre parti della centrale. no da una diga (2) e scende a valle attraverso dei tubi chia- mati condotti forzati (3). 34
Alla fine dei condotti, l’acqua arriva alla turbina (4) che produce un mo- vimento rotatorio. Collegato alla turbi- na da un organo di trasmissione detto albero rotante (5), c’è l’alternatore (6) che trasforma l’energia ricevuta in energia elettrica. L’acqua, uscita dalla turbina, finisce nel canale di scarico (8) e può es- sere restituita al fiume oppure essere convogliata in un bacino a valle (9) e poi attraverso la pompa di risalita (10) riportata di nuovo nel bacino a monte per ricominciare il suo ciclo. L’energia elettrica per essere trasmessa anche a grande di- Le centrali idroelettriche non producono stanza dalla centrale passa at- inquinamento ma possono avere un gran- traverso un trasformatore (7) de impatto ambientale. In Cina per co- che ne abbassa l’intensità e ne struire la “Diga delle Tre Gole” sul fiume eleva la tensione. Azzurro sono stati sfollati villaggi, som- mersi siti archeologici e distrutti habitat naturali causando danni a specie animali e vegetali, modificando anche il clima. 35
LA CENTRALE EOLICA TECNOLOGIA Le centrali eoliche sono for- mate da aerogeneratori L’energia eolica deriva dallo sfruttamento delle corren- (1), a loro volta costituiti da ti d’aria. Essa era già usata nell’antichità per la naviga- una navicella (2) montata zione e per i mulini. È una fonte pulita e rinnovabile su una torre (3) alta da 50 ma deve essere considerato l’impatto ambientale degli a 80 metri. impianti necessari a trasformarla in energia elettrica. 1 2 4 4 3 5 7 6 2 Le pale (4) ruotando sottraggono ener- gia cinetica al vento e la trasformano in energia meccanica. Il rotore (5), a cui esse sono collegate, aziona il generatore 8 elettrico (6) grazie a un moltiplicatore di giri (7) e così l’energia meccanica si trasforma in energia elettrica. 36
LA CENTRALE SOLARE L’energia del Sole può essere sfruttata grazie al calore e alla luce che esso fornisce ed è una fonte energetica rinnovabile. L’energia foto- voltaica in particolare deriva dalla trasforma- zione dell’energia solare in energia elettrica grazie all’effetto fotovoltaico, ovvero la capa- cità di alcuni materiali di generare elettricità se esposti alla radiazione luminosa. I PANNELLI SOLARI Oggi il calore del Sole viene sfruttato attra- verso pannelli solari (9), che sono diversi da quelli fotovoltaici. Essi hanno un fluido interno che viene scaldato dai raggi sola- ri, il calore prodotto passa attraverso delle serpentine e scalda l’acqua contenuta in un serbatoio (10) termoisolato. Esistono pannelli di dimensioni così ridotte da poter essere usati anche su piccole costruzioni. 10 Una centrale fotovoltaica è com- posta da pannelli fotovoltaici (8), costituiti da moduli a loro volta for- mati da cellule collegate in serie. Per il suo funzionamento è necessa- rio che la centrale sia posizionata in 9 aree molto soleggiate. 37
LA CENTRALE GEOTERMICA TECNOLOGIA L’energia geotermica è generata grazie allo sfrut- tamento del calore della Terra: il nostro piane- ta ha una temperatura interna che sale mano a mano che si scende in profondità. Questa forma di energia è pulita e rinnovabile ed è stata uti- lizzata per la prima volta al mondo nel 1904, in Italia, a Larderello (Toscana). 4 3 9 Negli strati profondi del sottosuolo (1) si creano delle fratture attraverso le quali l’acqua delle fal- de entra in contatto con il calore del magma, gene- rando quindi il vapore. 2 6 Il vapore viene estratto dal terreno gra- zie a un canale fatto con trivellazioni e attraverso un vapordotto (2) viene mandato alla centrale e in particolare alla turbina. La turbina (3) è collegata trami- te un rotore all’alternatore (4) che trasforma l’energia cinetica del vapore in energia meccanica e produce corrente elettrica. 1 38
Il vapore uscito dalle turbine è incana- lato verso un condensatore (6) che Il trasformatore (5) riceve la lo riconverte in acqua. L’acqua nel con- corrente elettrica, ne innalza densatore viene raffreddata grazie alle la tensione e la invia tramite torri di raffreddamento (7). le linee dell’alta tensione. 5 Il vapore ritrasformato in acqua torna di nuovo nel sottosuolo attraverso un altro canale (8), mentre i gas (9) non condensabili si disperdono nell’aria. 7 8 Le centrali geotermiche sono considerate a basso im- patto ambientale, non inquinanti e anche gli scarti della loro produzione sono riciclabili. Ora è possibile sfruttare l’energia geotermica anche a bassa tempe- ratura (14° Celsius) grazie agli impianti a “bassa en- talpia”. Ciò permette di utilizzare il calore dei terreni anche con perforazioni superficiali: questa tecnolo- gia viene per esempio usata per scaldare gli edifici. 39
LA RETE TECNOLOGICA TECNOLOGIA DELLA CITTÀ LA RETE IDRICA È l’insieme delle opere idrau- Nel sottosuolo delle città esiste una fitta rete liche necessarie per l’approv- di impianti tecnologici: la rete di distribuzione vigionamento di acqua po- dell’acqua potabile, quella fognaria, elettrica, te- tabile. Il percorso dell’acqua lefonica e del gas metano. La rete elettrica e quel- inizia con il prelievo, che può la telefonica possono essere anche in superficie. avvenire in superficie (da fiu- mi, laghi e corsi d’acqua) o (in profondità), dalle falde ac- quifere effettuato attraverso l’impiego di pompe. L’acqua prelevata viene con- vogliata verso degli impianti che la rendono potabile e che rimuovono le sostanze inqui- nanti o non ingeribili. Poi viene immagazzinata nell’acque- dotto e da qui giunge fino alla rete di distribuzione interna di ciascun edificio. LA RETE ELETTRICA L’energia prodotta nelle centra- li elettriche viene immessa nella rete urbana attraverso un siste- ma di cavi appesi a pali molto alti. La corrente elettrica arriva così in tutti gli edifici pubblici e privati della città. LA RETE FOGNARIA Si chiama rete fognaria il sistema di tubature e collettori che raccoglie le acque di rifiuto delle case e delle fabbriche e le convoglia all’impian- to di depurazione. Dopo essere stata depurata, l’acqua rientra nella rete di distribuzione. 40
LA RETE DI DISTRIBUZIONE DEL METANO Il combustibile fossile attualmente più usato per alimentare gli impianti di riscaldamento e la fornitura di gas degli edifici è il metano. Dai luoghi di estrazione, spesso fuori dai confini della nazione, il gas metano tramite grosse tubature sotterranee viene trasportato fino alle centrali di raccol- ta e poi, con una rete secondaria, fino ai luoghi di consumo. LA RETE TELEFONICA Per telefonare a un’altra persona all’altro capo del mondo o navi- gare in Internet occorre una rete di telecomunicazioni. Partendo dalle centrali telefoniche, dove è concentrata una serie di ap- parati per la trasmissione del se- gnale, si dirama sul territorio una «ragnatela» di cavi telefonici che arrivano ai singoli utenti, permet- tendo la comunicazione tra due o più persone. Tramite apparec- LA BANDA LARGA chi come modem/router danno, Il continuo incremento dell’utilizzo inoltre, la possibilità di collegare di Internet provoca a volte nella rete il proprio computer alla rete In- «ingorghi» di traffico di dati che fan- ternet. no rallentare la trasmissione e la rice- zione delle informazioni. Per risolvere il problema si sta sostituendo la rete telefonica esistente con una rete a fibra ottica, ottenendo così la cosid- detta “banda larga”. Questa partico- lare tecnologia permette il passaggio di una gran quantità di dati a una ve- locità maggiore rispetto ai sistemi tra- dizionalmente usati. L'INFOMOBILITÀ Infomobilità è un termine riferito a una tecnologia che mette a disposizione degli utenti della strada dei sistemi di comunica- zione che forniscono le informazioni necessarie per rendere più agevole la mobilità del traffico. Tali sistemi di comunicazione utilizzano sistemi intelligenti che monitorano il traffico cittadino e delle vie di comunicazione. In questo modo vengono segna- lati in tempo reale rallentamenti, incidenti e deviazioni. 41
I MATERIALI TECNOLOGIA LA PLASTICA Le materie plastiche derivano da risorse naturali, in particolare pe- trolio e gas naturale, trasformate in resine sintetiche. L’industria chimi- ca è in grado di produrre materia- li sempre più complessi e avanzati che si adattano a una vastissima gamma di applicazioni. Il merito di tanto successo è dato dall’estrema adattabilità e funzionalità dei prodotti in plastica, i cui utilizzi non conoscono confini. Infatti, la plasti- ca può essere resa flessibile, rigida, dura, morbida, opaca, trasparente, leggera, resistente alla corrosione, ai batteri e alle muffe; in campo alimentare e sanitario la plastica è compatibile con liquidi e alimenti. I METALLI I metalli sono elementi chimici che vengono estratti da diversi tipi di minerali. I metalli hanno una colorazione e una lucentezza propria. Sono buo- ni conduttori di elettricità e di calo- re. Sono duttili e malleabili, sotto l’effetto del calore si dilatano per ri- tornare allo stato iniziale con il raf- freddamento. Hanno una notevole durezza alle sollecitazioni esterne. Tra le varie caratteristiche dei me- talli vi è anche quella di potersi le- gare con altri metalli attraverso un processo di fusione: la lega. I metalli vengono usati in ogni cam- po: per costruire gli edifici, per fare oggetti e gioielli, per costruire mac- chinari e apparecchi di ogni tipo. 42
IL VETRO Il vetro è il prodotto della fusione della silice e di altri elementi, che solidificandosi assumono la caratteristica della trasparenza. Il vetro è un materiale che per le sue qualità si presta a essere usato in molti campi, da quello industriale a quello artistico, ma è impiegato soprattutto nel settore ali- mentare grazie alla sua capacità di non alterare gli alimenti. Oltre al vetro comune esistono altri tipi di vetro: il cristallo, particolarmente brillan- te; il pirex, capace di resistere ad altissime temperature e perciò usato per la cottura degli alimenti; i vetri di sicurezza, che non si frammentano quando si rompono e perciò usati, ad esempio, nella costruzione delle automobili. LA CERAMICA La ceramica si ottiene dalla cottura di un impasto a base di argilla, ac- qua ed eventuali additivi. L’argilla è una terra di colore bian- castro; alcuni tipi di argilla vengono impiegati nella realizzazione delle ceramiche più pregiate (porcellane). Le ceramiche sono classificate se- condo il tipo di argilla impiegato, l’impasto, il rivestimento e la tem- peratura di cottura. I materiali ce- ramici hanno una buona resistenza alla compressione e all’usura, una buona resistenza al fuoco, sono ottimi isolanti elettrici e difficilmen- te vengono attaccati dagli agenti chimici e atmosferici. Sono distinti in terracotta, terraglia, maiolica, porcellana e grès. 43
LA TRASFORMAZIONE TECNOLOGIA A CITTADINANZ DEGLI ALIMENTI DAL GRANO... Dal grano si ricava la farina, ottenu- ta macinando e setacciando questo cereale. La farina può essere ven- duta in sacchetti oppure usata per produrre il pane (impasto di farina, acqua, lievito e sale) e la pasta (fat- ta con farina di grano duro, detta semola, acqua e sale). Com’è nata la pasta? Pur essendo il prodotto più tipico della cucina italiana, la sua origine viene attribuita da alcuni ai Cinesi e da altri agli Arabi. Di certo è che in Italia fece la sua comparsa nel XVIII secolo nel na- poletano, dove erano concentrate molte coltivazioni di grano duro. DAL LATTE... Il latte è un alimento ottenuto dalla mungitura di alcuni animali, in parti- colare le mucche, le pecore e le capre. Per poter essere venduto, il latte deve subire una serie di tratta- menti che garantiscano la sicurez- za per la nostra salute e che per- mettano la sua conservazione. Dalla lavorazione del latte derivano molti altri prodotti, detti latticini: • il burro si ottiene lavorando la parte grassa del latte; • i formaggi si ottengono dalla coagulazione del latte a opera del caglio (sostanza estratta dallo stomaco dei vitelli); • lo yogurt è il prodotto della fer- mentazione del latte a opera di alcuni batteri. 44
DAGLI ANIMALI... Dagli animali si ottengono molti prodotti alimentari. Da bo- vini, suini e pollame si ricavano carni e insaccati; pesci, cro- stacei e molluschi possono essere consumati freschi, conge- lati oppure conservati sott’olio o sotto sale. Dalle galline si ottengono le uova, che vengono anche usate nell’industria alimentare per i dolci, la maionese e la pasta all’uovo. DALLE OLIVE E DAI SEMI... Dalla spremitura delle olive si ottiene l’olio d’oli- va. Dai semi di arachide e di girasole si ottengo- no oli molto grassi usati soprattutto per friggere, mentre dal frutto della palma da olio, diffusa nel- le zone tropicali, si ricava un prodotto molto usato nell’industria dolciaria. DALL'UVA... Il vino è il prodotto della fermentazione alcoli- ca del mosto dell’uva. A maturazione avvenuta, tra luglio e ottobre, l’uva viene vendemmiata e portata nelle cantine dove inizia il processo di vinificazione, che dura fino a primavera. I vini sono classificati come: • rossi, ottenuti da uve rosse; • bianchi, ottenuti da uva bianca; • rosati, ottenuti da uva rossa con una limitata macerazione. 45
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