POSITION PAPER Aerosolterapia in età pediatrica I benefici, il ruolo del medico per il paziente, gli strumenti, in una corretta terapia inalatoria ...

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POSITION PAPER Aerosolterapia in età pediatrica I benefici, il ruolo del medico per il paziente, gli strumenti, in una corretta terapia inalatoria ...
POSITION PAPER
     Aerosolterapia
    in età pediatrica
    I benefici, il ruolo del medico
    per il paziente, gli strumenti,
in una corretta terapia inalatoria
POSITION PAPER Aerosolterapia in età pediatrica I benefici, il ruolo del medico per il paziente, gli strumenti, in una corretta terapia inalatoria ...
POSITION PAPER Aerosolterapia in età pediatrica I benefici, il ruolo del medico per il paziente, gli strumenti, in una corretta terapia inalatoria ...
INDICE

INTRODUZIONE5                                  STRUMENTI ACCESSORI
                                                DEI DISPOSITIVI
AEROSOLTERAPIA6                                PER L’AEROSOLTERAPIA                      20
  Premessa6
  Storia dell’aerosolterapia 7                 CRITERI DI SELEZIONE
                                                DEI DISPOSITIVI AEROSOL                   23
TECNOLOGIA                                9
                                                INDICAZIONI TERAPEUTICHE
  Inquadramento generale                  9
                                                DELL’AEROSOLTERAPIA
  Tipologie di dispositivi                11   IN ETÀ PEDIATRICA                         23
                                                   Indicazioni d’impiego
I NEBULIZZATORI                           12
                                                   dell’aerosolterapia nella gestione
   Nebulizzatori pneumatici                        delle alte e medie vie aeree           24
   o jet o a pistone                      12
                                                   Indicazioni d’impiego
   Nebulizzatori a ultrasuoni             14      dell’aerosolterapia nella gestione
   Nebulizzatori Mesh                     14      delle basse vie aeree                  25
   Vantaggi e svantaggi dei nebulizzatori 15
   Tecnica di Somministrazione            16   ALTRE OPZIONI TERAPEUTICHE                27
   Tecnica per nebulizzatori Pneumatici,          Inalazioni caldo-umide                  27
   Ultrasuoni o Mesh                      16     Irrigazione o lavaggio
   Manutenzione del nebulizzatore         16     delle cavità nasali e del rinofaringe   27
   Doccia nasale micronizzata             17
                                                LA RELAZIONE MEDICO-PAZIENTE
                                                PER UNA MIGLIOR ADERENZA
INALATORI SPRAY pMDI             17
                                                ALLA TERAPIA                              28
  pMDI17
  Vantaggi e svantaggi dei pMDI  18            CONCLUSIONI29
  Tecnica corretta di inalazione 19
                                                BIBLIOGRAFIA30
INALATORI A POLVERE SECCA                19
  Vantaggi e svantaggi dei DPI           20
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Questa iniziativa è resa possibile grazie
  al contributo non condizionato di
INTRODUZIONE

Le patologie respiratorie e allergiche sono in continuo aumento e hanno un impatto
fortemente negativo sulla qualità di vita in particolare della popolazione pediatrica
e delle famiglie.

L’obiettivo di FederAsma e Allergie Onlus, nata nel 1994, è da sempre quello di sostenere
e favorire la conoscenza delle patologie respiratorie per migliorare la vita dei pazienti.
Con questo scopo sosteniamo iniziative, non solo rivolte alla popolazione, ma anche
alla classe medica attraverso un costante confronto con le Società Scientifiche.

Spesso i dubbi e le richieste che raccogliamo attraverso i canali della Federazione evidenziano
la necessità di creare una cultura comune su determinate tematiche, per fare in modo
che i messaggi veicolati dall’informazione generale da un lato e dai medici di riferimento
dall’altro siano coerenti e allineati.
L’aerosolterapia rientra tra gli argomenti sui quali veniamo chiamati a dare supporto
ai pazienti o ai genitori di bambini in cura per patologie respiratorie.

Grazie alla collaborazione e all’egida di IAR (Accademia Italiana di Rinologia), SIAIP
(Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica) e SIMRI (Società Italiana
per le Malattie Respiratorie Infantili), nasce il «POSITION PAPER AEROSOLTERAPIA IN ETÀ
PEDIATRICA. I benefici, il ruolo del medico per il paziente, gli strumenti, in una corretta
terapia inalatoria».

Il Position Paper è un aggiornamento scientifico evidence based, messo a disposizione
della classe medica, sulla moderna aerosolterapia, sulla tecnologia e le sue innovazioni, sui
diversi dispositivi disponibili e il loro utilizzo personalizzato in funzione delle problematiche
e delle capacità respiratorie del singolo paziente.

Federasma e Allergie Onlus, attraverso i contenuti di questo documento, avrà uno strumento
in più per fornire una risposta puntuale sull’utilizzo di questa metodologia nella cura delle
patologie delle alte, medie e basse vie respiratorie.

Per questo i miei più sentiti ringraziamenti vanno a IAR, SIAIP, SIMRI e ai loro Presidenti:
Dr. Alberto Macchi, Prof. Gian Luigi Marseglia, Prof. Giorgio Piacentini.

                                                                              Carlo Filippo Tesi
                                                      Presidente di FederAsma e Allergie Onlus

                                                 5
Position Paper - Aerosolterapia

AEROSOLTERAPIA                                               a scopi terapeutici della terapia inalante. Va
                                                             tuttavia sottolineato come persista ancora nella
Premessa                                                     classe medica una non perfetta conoscenza del
Le patologie respiratorie rappresentano uno                  funzionamento dei diversi dispositivi, situazione
dei problemi più frequenti con cui il pediatra è             che può generare confusione nella scelta della
chiamato a confrontarsi nella sua pratica clinica            tipologia di device, da preferire in funzione delle
quotidiana: circa un quarto dei consulti medici              caratteristiche del paziente, e nelle informazioni
relativi all’assistenza primaria nei bambini                 da trasmettere ai pazienti e ai loro caregivers per
riguarda infatti problemi respiratori.                       un utilizzo corretto.
D’altronde le malattie dell’apparato respiratorio
costituiscono un ambito della patologia umana                Nella real-life le malattie respiratorie croniche
tra i più impattanti a livello socio-economico: in           fanno registrare tassi di aderenza terapeutica
Europa sono infatti la terza causa di morte dopo             tra i più bassi, una situazione in cui le difficoltà
le malattie cardiovascolari e quelle oncologiche             di utilizzo del dispositivo inalatorio giocano un
e incidono sui bilanci dei sistemi sanitari dei 28           ruolo di primo piano. Ai fini di un trattamento
Paesi membri dell’Unione Europea (UE) con                    ragionato delle malattie delle vie aeree mediante
costo totale annuale dell’ordine di 380 miliardi             terapie inalatorie è dunque indispensabile la
di euro per l’assistenza sanitaria e per la perdita          padronanza delle nozioni fondamentali sulla
di produttività. Nei bambini la spesa per il primo           aerosolizzazione dei principi attivi.
intervento assistenziale causato dalle malattie              Sulla base di questo razionale è stato realizzato
respiratorie rappresenta circa la metà del costo             il presente Position Paper sotto l’egida di tre
totale di prima assistenza.                                  società scientifiche, IAR (Accademia Italiana di
Tali affezioni rappresentano quindi un consistente           Rinologia), SIAIP (Società Italiana di Allergologia
driver di spesa, pubblica e privata, ma l’impatto di         e Immunologia Pediatrica), SIMRI (Società
queste affezioni va ben oltre il dato economico.             Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili)
In campo pediatrico, malattie come l’asma, le                e dell’associazione di pazienti FederAsma e
riniti allergiche e non, le rinosinusiti, le infezioni       Allergie Onlus.
delle alte e basse vie respiratorie – solo per
citare alcuni esempi - hanno risvolti sociali e              Il documento offre ai lettori una disamina
implicazioni cliniche di estrema rilevanza.                  attenta delle diverse tipologie di aerosolterapia
                                                             disponibili, addentrandosi sui meccanismi di
Diventa pertanto cruciale una gestione ottimale e            funzionamento dei vari dispositivi, sui campi di
condivisa delle patologie respiratorie pediatriche           applicazione in ambito patologico, sulle tecniche
per consentire al bambino di trarre i maggiori               inalatorie corrette da attuare.
benefici dalle terapie impostate. In quest’ottica            Non bisogna tuttavia dimenticare che nel
bisogna ricordare come in questo tipo di                     contesto della gestione ottimale di un’affezione
malattie un cardine di cura è rappresentato                  respiratoria del bambino, il pediatra rappresenta
dalla terapia inalatoria o inalante, grazie alla             uno dei tre attori in gioco, essendo gli altri due
quale è possibile veicolare un farmaco in modo               rappresentati dal bambino stesso e dai suoi
rapido direttamente nel sito di interesse senza              genitori o caregivers. Diventa allora discriminante
necessità di ricorrere a una somministrazione per            la capacità del clinico di interfacciarsi in
via sistemica, ottenendo così lo stesso effetto              questa triangolazione in maniera empatica,
terapeutico con un dosaggio minore di quello                 accogliente, autorevole e non autoritaria,
richiesto da una terapia orale o parenterale.                per potere motivare il piccolo paziente e la
                                                             famiglia a un utilizzo ottimale e attento delle
Tale modalità di somministrazione di                         terapie prescritte. L’educazione del paziente
medicamenti richiede una approfondita                        è la base per la costruzione di quell’alleanza
conoscenza delle diverse tecnologie con cui è                terapeutica che, specialmente nell’ambito
possibile sfruttare le positive caratteristiche              della cronicità, consente una gestione coerente

                                                         6
con le raccomandazioni della buona pratica                  È tuttavia solo nel 1778 che viene per la prima
clinica. L’intervento educazionale deve essere              volta utilizzato il termine “inalatore” da parte
un processo continuo che prevede periodiche                 del medico inglese John Mudge per descrivere
verifiche, specialmente nell’ambito delle                   il dispositivo da lui ideato con l’obiettivo di
patologie respiratorie.                                     consentire l’inalazione di vapore di oppio per la
                                                            cura della tosse. (Anderson, 2005)
Il coinvolgimento di FederAsma e Allergie
Onlus conferisce pertanto al Position Paper un
valore etico e sociale di prima grandezza, perché
se è vero che il paziente rappresenta il fulcro
attorno a cui ruota tutta l’assistenza sanitaria, è
allora indispensabile fornire ai pazienti stessi gli
strumenti necessari per un reale empowerment
grazie al quale poter agire da protagonisti nella
gestione della propria malattia, dialogando
in modo pro-attivo e costruttivo con la classe
medica per puntare a una sempre migliore
qualità della vita.
Una precisazione è necessaria: a volte accade di
leggere “terapia aerosolica”, “aerosolterapia” o
semplicemente “aerosol” come fossero sinonimi
di “terapia effettuata tramite nebulizzazione”. Ciò
può talvolta creare delle ambiguità, che in questo
documento si cercherà di evitare.

Storia dell’Aerosolterapia
L’utilità della terapia inalatoria per i disturbi del
respiro non è una novità dei nostri giorni.
Le origini di questa modalità terapeutica                   John Mudge
vengono fatte risalire a pratiche della medicina
tradizionale ayurvedica databili circa 4000 anni
or sono. Tali pratiche erano essenzialmente
rappresentate dall’inalazione di vapori prodotti
dalla combustione di piante del genere Datura,
contenenti alcaloidi ad attività anticolinergica
broncodilatatrice. Intorno al 1500 AC anche
in Egitto si ricorreva a vapori prodotti dalla
combustione del giusquiamo nero (Hyoscyamus
niger), per le proprietà broncodilatatrici
che oggi sappiamo essere legate all’attività
anticolinergica. (Anderson, 2005) Nell’antica
Roma, invece, venivano utilizzate stanze dove
veniva prodotta una “nebbia” per la cura dei
problemi respiratori.
Il primo dispositivo appositamente studiato
per una terapia inalatoria viene attribuita al
padre della medicina Ippocrate e consisteva                 Mudge Inhaler 1778
in un piccolo vaso con una pipa attraverso cui              (Acqua bollente e oppio per la cura della tosse
potevano essere inalati i vapori. (Anderson, 2005)          catarrale)

                                                        7
Nel 1863 la rivista The Lancet riporta la              Nelle istruzioni del device si spiegava come
descrizione di un inalatore in terracotta molto        il dispositivo permettesse di “trasformare
diffuso all’epoca, l’inalatore di Nelson, che          la soluzione in una nebbia fine che fluttua
era considerato il dispositivo più efficiente          nell’aria”. (Rau, 2005)
per l’inalazione di vapori terapeutici e che
soddisfaceva tre raccomandazioni ancor oggi            Negli anni ’40 viene anche prodotto
attuali ossia quelle di pulizia, trasportabilità       il nebulizzatore Collison che aveva la
ed economicità. (Anderson, 2005)                       caratteristica di filtrare le particelle di
Il concetto di “nebulizzazione”, lemma                 misura più grande grazie alla presenza
derivato dal latino “nebula” che significa             di un deflettore, permettendo così una
nebbia, è stato formulato per la prima volta           nebulizzazione di particelle più fini.
nel 1872 e il termine “nebulizzatore” è stato          Negli anni ’50 viene realizzato il nebulizzatore
introdotto nel 1874 per indicare uno strumento         Wright, in ebanite e perspex, più compatto
per convertire un liquido in uno spray fine a          e più simile ai nebulizzatori meccanici
scopi medici. Il dispositivo realizzato era noto       attualmente in commercio, capace di rilasciare
come nebulizzatore di Seeger. (Rau, 2005)              particelle fini.
                                                       Il 1956 è l’anno in cui viene progettato
                                                       nei Laboratori Riker il primo inalatore
                                                       pressurizzato predosato (pMDI, pressurized
                                                       Metered Dose Inhaler), dispositivo che ha
                                                       rappresentato una rivoluzione nella terapia
                                                       aerosolica dando il via a studi scientifici di
                                                       estrema rilevanza. (Rau, 2005)
                                                       Nel corso degli anni ’60 in base alle
                                                       osservazioni di una notevole dispersione di
                                                       farmaco nell’orofaringe che si verificava con
                                                       l’attivazione dei dispositivi pMDI vengono
                                                       cercate nuove soluzioni tecnologiche,
                                                       introducendo dapprima degli accessori come
                                                       i distanziatori (spacers) per gli inalatori
                                                       pressurizzati predosati e quindi sviluppando
Esempio di nebulizzatore del 19° secolo:               nuovi device.
Nebulizzatore di Seeger                                Nascono così i primi nebulizzatori ad
                                                       ultrasuoni e durante gli anni ‘70 vedono la luce
                                                       gli inalatori a polvere secca (DPI, Dry Powder
È tuttavia il XX secolo a vedere il maggiore           Inhalers), come lo Spinhaler e il Rotahaler.
sviluppo dei device per aerosolterapia.                (Rau, 2005)
Nei primi anni ’30 in Germania viene prodotto
un nebulizzatore a compressore elettrico, lo
Pneumostat, in cui un reostato permetteva di
variare la tensione elettrica e quindi modulare
la potenza del compressore.
Sempre intorno al 1930 viene realizzato il
nebulizzatore a bulbo di vetro Parke-Davis
Glaseptic, per la nebulizzazione di adrenalina
come broncodilatatore. Il dispositivo
viene poi modificato nei primi anni ’40 con
bulbo di plastica e indicato con il nome di
AsthmaNefrin.

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Position Paper - Aerosolterapia

TECNOLOGIA                                                         per i diversi farmaci inalatori nei diversi
                                                                   settori dell’albero respiratorio. (Licari, 2014;
Inquadramento generale                                             Kantar, 2012)
Il termine terapia aerosolica o aerosolterapia                 •   La ritenzione fa riferimento alla
indica un trattamento che si avvale di device                      concentrazione della sostanza presente nel
(o dispositivi) grazie ai quali è resa possibile la                tratto respiratorio in un dato momento.
somministrazione di un farmaco per via inalatoria.             •   La clearance è il processo di rimozione delle
                                                                   particelle non assorbite dalle membrane
•   I farmaci somministrati per via inalatoria                     delle vie aeree.
    vengono comunemente indicati come                          •   Le dimensioni delle particelle, insieme alla
    aerosol, intendendo con questo termine una                     loro velocità, al tempo di sedimentazione, alla
    sospensione di goccioline liquide o particelle                 densità, alla loro carica elettrica all’igroscopia
    solide in mezzi gassosi.                                       e alla forma rappresentano aspetti cruciali
•   Le particelle di un aerosol sono                               per la deposizione dei principi attivi nelle vie
    caratterizzate da alcune proprietà che le                      aeree. E’ stato documentato come il diametro
    contraddistinguono, rappresentate dai                          delle particelle, indicato come diametro
    processi di penetrazione, deposizione,                         aerodinamico mediano di massa o MMAD
    ritenzione e clearance.                                        (Median Mass Aerodynamic Diameter)
•   La penetrazione indica la distanza percorsa                    condizioni il punto dell’albero respiratorio in
    dalle particelle dell’aerosol nell’organo                      cui le particelle si depositeranno: le particelle
    bersaglio.                                                     più grandi con MMAD > 7,5 µm si depositano
•   La deposizione indica la capacità delle                        principalmente nelle alte vie aeree; quelle con
    diverse particelle a depositarsi nelle vie                     MMAD tra 4,5 e 7,5 µm possono raggiungere
    aeree. Questa caratteristica dipende                           le medie vie aeree e i bronchi di dimensioni
    da tre fattori distinti rappresentati                          maggiori e quelle di dimensioni più piccole,
    dall’impatto inerziale, dalla sedimentazione                   con MMAD < 4,5 µm possono arrivare nelle
    gravitazionale e dalla diffusione browniana                    vie aree periferiche e negli alveoli (figura 1).
    che operano in differente reciproca sinergia                   (Gardenhire, 2017; Licari, 2014)

       1       Alte vie respiratorie +7,5 µm
               Riniti, sinusiti e faringiti, tonsilliti,
               laringiti, raffreddore

               Medie vie respiratorie 4,5 - 7,5 µm
       2       Tracheiti e tracheobronchiti

               Basse vie respiratorie 2 - 4,5 µm
       3
               Asma, BPCO (BroncoPneumopatia
               Cronica Ostruttiva), bronchiti, bronchioliti,
               bronchiectasie, broncopolmonite

Figura 1. Rappresentazione schematica dei diametri aerodinamici mediani di massa (MMAD) per la
deposizione dei principi attivi nelle vie aeree. Modificato da Licari A, et al. RIAP 2014; 01: 32-37; Posa D,
et al. Ital J Pediatr 2017 Sep 29; 43(1): 89

                                                           9
Position Paper - Aerosolterapia

Scendendo nei dettagli, le particelle di 4,5-        Anche la velocità a cui l’aerosol è generato
7,5 µm si depositano primariamente nelle             può influire sulla frazione trasportata alle vie
vie aeree bronchiali centrali, mentre le             respiratorie inferiori. Gli aerosol generati a
particelle più piccole rimangono nel flusso          una velocità molto alta tendono a depositarsi
d’aria e sono trasportate nelle piccole vie          prevalentemente nelle vie aeree superiori
aeree e nelle regioni alveolari. Le cosiddette       piuttosto che in quelle inferiori. Il flusso più
piccole vie aeree dal punto di vista anatomico       lento minimizza la deposizione orofaringea
corrispondono ai bronchioli terminali e a tutto      e sulle vie respiratorie superiori e aumenta il
ciò che vi è a valle (bronchioli respiratori e       trasporto e la deposizione distali. (Licari, 2014;
alveoli polmonari) e, in modo convenzionale,         Kantar, 2012; Dolovich, 2011)
consistono nelle vie aeree caratterizzate da un
calibro < 2 mm. (Lipworth, 2014)                     Fattori legati al pattern respiratorio del paziente
                                                     possono influenzare la deposizione delle
Da un punto di vista farmacologico, bisogna          particelle. Una respirazione lenta e profonda con
tenere presente che i recettori beta-2               una pausa a fine inspirazione di alcuni secondi
adrenergici, pur essendo presenti lungo              (4-10 sec) promuove per gravità la deposizione
tutto l’albero bronchiale, hanno una densità         delle particelle dell’aerosol nelle vie aeree
maggiore nelle vie aeree distali che in quelle       inferiori, mentre una frequenza respiratoria
prossimali; di conseguenza, la dimensione            più elevata aumenta la quantità di particelle
ideale delle particelle dei beta-2 agonisti          che si depositano nell’orofaringe e nelle vie
dovrebbe essere < 2 µm in modo da consentire         aeree superiori. Allo stesso modo, il volume di
una loro deposizione nella regione polmonare         aria inspirata può influenzare la quantità e la
dove è più elevata la presenza di una                profondità di deposizione delle particelle nelle
popolazione recettoriale specifica. (Lipworth,       vie aeree inferiori. (Dolovich, 2005)
2014)
                                                     È importante sottolineare che i diversi
Anche i recettori per i corticosteroidi sono         device per aerosol depositano nei polmoni
presenti in tutto l’albero bronchiale. Anche         differenti percentuali della dose totale
in questo caso, bisogna considerare che più          (detta anche dose “nominale” o
piccolo è il valore di MMAD, più in profondità       “preimpostata”) di un dato farmaco.
si distribuirà il farmaco lungo il tratto
respiratorio quindi la dimensione ideale             La dose nominale di un farmaco in un
delle particelle di CSI dovrebbe collocarsi          nebulizzatore è generalmente più elevata di
all’estremità inferiore dell’intervallo              quella dello stesso farmaco in un pMDI o un
1-5 µm. (Lipworth, 2000; Licari, 2014)               DPI poiché la percentuale di particelle che
I dispositivi per aerosolterapia utilizzati nella    raggiungeranno il polmone risulta più marcata
pratica clinica consentono una deposizione           con questi ultimi due device. (Rau, 2005)
polmonare delle particelle di principi attivi che    Le evidenze scientifiche hanno tuttavia
oscilla tra l’1 e il 50% circa.                      mostrato risultati clinici equivalenti tra i vari
La possibilità che le particelle dell’aerosol        device per aerosolterapia purché il paziente sia
hanno di depositarsi nelle vie aeree dipende         in grado di usare il dispositivo correttamente.
sia dalla formulazione farmacologica sia             (Dolovich, 2005)
dalle proprietà del dispositivo ed è comunque
influenzata dalla tecnica di inalazione del
paziente, dallo stato delle vie aeree e dalla
meccanica polmonare. (Dolovich, 2011;
Dolovich, 2005)

                                                    10
La somministrazione per via inalatoria offre dei vantaggi rispetto alle altre vie, ma presenta anche
alcuni svantaggi, come evidenziato nella tabella 1.

Tabella 1. Vantaggi e svantaggi della aerosolterapia (Gardenhire, 2017)

    VANTAGGI                                                 SVANTAGGI
    •   Dosi farmacologiche inferiori                       •    Deposizione polmonare di una
        rispetto alla via sistemica                              limitata frazione della dose totale
                                                                 di farmaco
    •   Insorgenza dell’effetto più rapida
                                                            •    Deposizione polmonare e
        rispetto alla via orale                                  riproducibilità della dose influenzate
    •   Effetti collaterali sistemici                            dal corretto utilizzo del dispositivo
                                                                 e dal pattern respiratorio
        meno frequenti rispetto alla
        somministrazione per via sistemica                  •    Mancanza di adeguate conoscenze
                                                                 sull’uso ottimale dei diversi device
    •   Migliore accettabilità rispetto a                        per aerosolterapia da parte
        somministrazione per via iniettiva                       di pazienti e medici

Tipologie di dispositivi
I dispositivi che permettono la terapia inalatoria sono di tre tipi:
•   Sistemi che nebulizzano il farmaco (nebulizzatori)
•   Sistemi che erogano dosi prestabilite di farmaco attraverso un gas propellente
    (pMDI – pressurized Metered Dose Inhaler)
•   Sistemi che erogano dosi prestabilite di farmaco come polvere secca (DPI – Dry Powder Inhaler).

                                                   11
I NEBULIZZATORI                                               Nebulizzatori pneumatici o jet o a pistone
                                                              Sono dispositivi funzionanti ad aria compressa
I nebulizzatori convertono soluzioni o sospensioni            o a ossigeno che, sfruttando l’effetto Venturi,
di farmaci in un particolato che si deposita                  permettono di aerosolizzare farmaci in
nelle vie respiratorie con una ridotta necessità              forma liquida. L’effetto Venturi (o paradosso
di collaborazione da parte del paziente. Questi               idrodinamico) è il fenomeno fisico, scoperto e
dispositivi sono progettati per essere utilizzati con         studiato nella seconda metà del 1700 da Giovanni
una grande varietà di formulazioni liquide.                   Battista Venturi, per cui in corrispondenza di
Un nebulizzatore è composto da un’ampolla,                    una strozzatura in una condotta in cui scorre un
un compressore o un cristallo piezoelettrico,                 fluido la velocità aumenta notevolmente mentre
un sistema di alimentazione (a batteria o a rete              diminuisce il valore di pressione del fluido. In
elettrica) e accessori per veicolare l’aerosol che            condizioni stazionarie infatti in base a quanto
possono includere boccaglio, doccia nasale,                   stabilisce l’equazione di continuità applicata alla
maschera facciale e forcelle nasali; alcuni                   fluidodinamica, la portata entrante nella sezione di
dispositivi sono anche dotati di aspiratori delle             area maggiore (A1) deve essere esattamente uguale
secrezioni nasali. Il “cuore” portante di un                  a quella entrante nella sezione di area minore
nebulizzatore è l’ampolla; oggi sono disponibili              (A2). Poiché la portata volumetrica può essere
delle ampolle che permettono di selezionare le                espressa come prodotto della velocità del fluido
dimensioni delle particelle, per favorire una terapia         per la sezione in cui passa, si deduce che si verifica
mirata alle alte, medie e basse vie respiratorie e al         un aumento di velocità nella sezione A2 rispetto
tempo stesso di ridurre la dispersione del farmaco            alla sezione A1. Secondo l’equazione di Bernoulli
e di ridurre i tempi di nebulizzazione.                       in cui pressione e velocità sono inversamente
                                                              proporzionali, all’aumentare della velocità del fluido
Esistono diversi modelli di nebulizzatore:                    si crea necessariamente una diminuzione della
• Nebulizzatori pneumatici o jet o a pistone                  pressione interna al fluido stesso (figura 2).
• Nebulizzatori a ultrasuoni                                  Infatti, l’equazione di Bernoulli stabilisce che:
• Nebulizzatori mesh
                                                                            P+1/2p v2 = costante
Nella scelta del nebulizzatore si deve tener conto
di alcuni fattori importanti:                                 in cui P indica la pressione, p la densità e v la velocità
• Il farmaco che si vuole nebulizzare                         del fluido.
• Le caratteristiche del paziente (età, grado                 Nei nebulizzatori pneumatici il gas (aria
     di collaborazione, durata del trattamento,               compressa o ossigeno) passa da un sistema ad
     soggetto in respiro spontaneo o in                       alta pressione attraverso un ugello di calibro
     ventilazione meccanica)                                  molto ridotto, noto come “Venturi”.
• La patologia che si intende trattare                        In corrispondenza del Venturi, come appena
• L’ambiente in cui si svolge la terapia (ospedale            ricordato, la pressione crolla e la velocità del gas
     o domicilio).                                            aumenta, producendo un fronte coniforme che
                                                              passa ad alta velocità sull’estremità del tubo

Figura 2. Rappresentazione schematica dell’effetto Venturi

         P1
                                                                    V2
              A1                                        A2
        V1                                                        P2

                                    A2 < A1              V2 > V1             P2 < P1

                                                             12
Position Paper - Aerosolterapia

di alimentazione del liquido o di un sistema di            respirabile, cioè la quota di particelle erogate
alimentazione concentrico. In quel punto viene             con diametro compreso tra 0,5 e 5 µm e la
a crearsi così una pressione negativa grazie               possibilità di mirare la terapia. Tuttavia, altri
alla quale la soluzione da aerosolizzare viene             fattori tecnici e fattori legati al paziente
risucchiata per l’effetto Venturi e interagisce            incidono sulla performance del nebulizzatore
con la corrente di gas ad alta velocità dando              pneumatico, come evidenziato
luogo a una dispersione nella fase gassosa,                in tabella 3.
con formazione di un sottile film liquido che
successivamente, sotto l’influenza della tensione
                                                            Tabella 3. Fattori che influenzano la diffusione
superficiale, collassa producendo le particelle (o
                                                            e la deposizione di aerosol terapeutici
goccioline) di aerosol.
                                                            somministrati con nebulizzatori ad aria
La presenza di un deflettore – detto baffle –,
                                                            compressa (Modificato da Gardenhire 2017)
frapposto al getto di aerosol, genera particelle
ancora più piccole. In questo modo le particelle
emesse dal nebulizzatore hanno un range di
grandezza che permette loro di raggiungere l’albero
                                                                Fattori Tecnici
bronchiale e depositarvisi. (Gardenhire, 2017)
Solo lo 0,5% della massa di particelle primarie,                •   Design e modello del nebulizzatore
costituito dalle particelle più piccole, lascia il              •   Flusso di gas e pressione
nebulizzatore direttamente, mentre il restante                  •   Volume di riempimento e volume
99,5% impatta sui deflettori o sulle pareti                         morto del nebulizzatore
interne: il liquido ritorna quindi all’ampolla e                •   Caratteristiche della soluzione
viene nebulizzato nuovamente.                                       farmacologica
La tabella 2 riassume le considerazioni ai fini                 •   Composizione del propellente
della scelta di un nebulizzatore.                               •   Design per migliorare l’output del
                                                                    nebulizzatore
Tabella 2. Considerazioni nella scelta di un buon               •   Somministrazione continua rispetto a
nebulizzatore (Modificato da La Rosa, Miraglia                      quella respiro-attivata
Del Giudice, 2003)

  1.    Conformità agli International Standards                 Fattori Legati al Paziente
        Organization (ISO) ed al marchio di
        conformità europea (CE)                                 •   Pattern respiratorio
  2.    Volume delle particelle (granulometria)                 •   Respirazione nasale versus
  3.    Compressore                                                 respirazione attraverso la bocca
  4.    Farmaco usato                                           •   Ostruzione delle vie aeree
  5.    Capacità del paziente ad usarlo                         •   Necessità di ventilazione meccanica
  6.    Dove è eseguito il trattamento
        (casa/ospedale/Pronto Soccorso)
  7.    Numero di nebulizzazioni richieste al
        giorno
  8.    Uso prolungato o per breve termine
  9.    Costo dello strumento ed il costo del
        suo uso                                            Tra i fattori indicati alcuni in particolare devono
  10.   Malattia da trattare                               essere tenuti presenti:
                                                           Flusso di Gas e Pressione: i nebulizzatori
                                                           pneumatici funzionano con vari livelli di flusso
La caratteristica più importante per valutare la           e pressione di gas compresso. Ogni modello
performance di un nebulizzatore è la frazione              tuttavia è progettato per lavorare al meglio con

                                                      13
Position Paper - Aerosolterapia

uno specifico flusso, in genere compreso tra 2 e 8 L/     cristallo piezoelettrico. Le proprietà del materiale
min, che dovrebbe essere riportato sull’etichetta del     piezoelettrico sono tali che, quando viene applicata
dispositivo. Utilizzare un nebulizzatore pneumatico       una corrente elettrica alternata, il cristallo vibra
ad un flusso o una pressione inferiore aumenta            alla stessa frequenza della corrente. Questo moto
la grandezza delle particelle. Va ricordato che           oscillatorio, trasmesso ad un liquido, determina la
il flusso di gas è inversamente proporzionale al          formazione di onde che si propagano sulla superficie.
tempo di somministrazione: un flusso più elevato          La perturbazione di superficie provoca la formazione
durante l’aerosolterapia ridurrà il tempo necessario      di “fontane” di bolle di cavitazione a bassa frequenza
a somministrare una data quantità di farmaco.             o onde capillari verticali ad alta frequenza che
(Gardenhire, 2017)                                        determinano la formazione dell’aerosol in funzione
Volume di Riempimento e Volume Morto (o residuo):         della frequenza ultrasonica utilizzata.
l’efficienza dei nebulizzatori pneumatici può essere      Esistono diversi modelli di nebulizzatori ultrasonici
migliorata aumentando il volume di riempimento.           e le differenze fondamentali risiedono nella
A bassi volumi di riempimento, infatti, si raggiunge      configurazione del trasduttore, dell’ampolla
il cosiddetto volume morto o volume residuo               (frequenza di vibrazione, ampiezza, configurazione
(variabile tra 0,5 e 2 ml) indicativo della quantità      “focused” o “unfocused”), nei deflettori e nel
di farmaco che rimane nel nebulizzatore alla fine         sistema ausiliario di flusso d’aria. Tra i fattori
di una somministrazione. Maggiore è il volume             che influenzano la massa e la distribuzione delle
morto, minore è la quantità di farmaco nebulizzato.       dimensioni delle particelle sono da considerare le
(Gardenhire, 2017) I normali nebulizzatori                caratteristiche fisiche del farmaco-fluido: la viscosità
pneumatici non aerosolizzano al di sotto del              e densità fluido-dinamiche, la tensione superficiale
volume morto, pertanto è raccomandabile l’utilizzo        e la pressione di vapore. Bisogna considerare
di un volume di riempimento di almeno 4-5 ml,             tuttavia che i nebulizzatori a ultrasuoni, in virtù del
aggiungendo soluzione fisiologica nell’ampolla,           loro meccanismo di funzionamento, trasmettono
a meno che il dispositivo non sia appositamente           una notevole energia alle soluzioni dei farmaci
progettato per volumi di riempimento inferiori.           riscaldandoli e quindi potendone provocare la
(Licari, 2014) La diluizione fa sì che nel volume         degradazione. (Dolovich, 2011)
residuo rimanga in percentuale meno farmaco,              Le proprietà chimico-fisiche dei farmaci possono
anche se aumenta il tempo di somministrazione.            rendere meno efficienti i nebulizzatori a ultrasuoni:
Pattern Respiratorio: il modo di respirare influisce      questi dispositivi, infatti, non nebulizzano i farmaci
sulla deposizione di aerosol nel tratto respiratorio      in sospensione a differenza di quelli in soluzione.
più periferico. Il paziente dovrebbe pertanto essere      Inoltre, questi device generano particelle con MMAD
istruito affinché durante la seduta di aerosolterapia     di valore troppo elevato per penetrare nelle vie aeree
esegua una respirazione normale, a volume corrente,       inferiori e il volume residuo è elevato. (Kantar, 2012)
con la bocca semiaperta e periodicamente effettui         Un nebulizzatore ad ultrasuoni che funzioni in modo
respiri profondi. (Gardenhire, 2017)                      affidabile con le soluzioni e le sospensioni sarebbe
I nebulizzatori attivati dal respiro sono un modello      quindi una novità.
di nebulizzatore pneumatico che consente la
veicolazione di una maggiore dose di farmaco              Nebulizzatori Mesh
somministrata ai pazienti generando aerosol solo          I nebulizzatori “Mesh” sfruttano la vibrazione di
durante la fase inspiratoria. In questo modo è            un cristallo piezoelettrico indotta da elettricità
possibile ridurre significativamente la quantità di       per fare passare le formulazioni liquide attraverso
farmaco persa durante la fase espiratoria.                una sottile membrana con microfori (mesh) che
                                                          genera l’aerosol. Il diametro dei fori della membrana
Nebulizzatori a Ultrasuoni                                determina la grandezza delle particelle generate,
I nebulizzatori a ultrasuoni convertono l’energia         che risultano di dimensioni omogenee.
elettrica in vibrazioni ad alta frequenza utilizzando     Esistono due tipi di nebulizzatori mesh: a membrana
un trasduttore. Il cuore di un nebulizzatore              passiva e a membrana attiva.
ultrasonico è un trasduttore costituito da un             I modelli a membrana passiva presentano, come

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elemento piezoelettrico, un corno trasduttore                     coordinazione del paziente, per questo
a ultrasuoni che spinge il fluido attraverso la                   risulta particolarmente adatta nei bambini,
membrana traforata, creando le particelle di                      nei soggetti anziani e nei soggetti che hanno
aerosol.                                                          difficoltà a utilizzare spray e polveri. Inoltre, i
Il tipo mesh a membrana vibrante attiva utilizza                  nebulizzatori possono essere efficacemente
una membrana sottile e perforata azionata ad                      utilizzati a qualsiasi età e in qualsiasi grado di
opera di un elemento piezoelettrico anulare, che la               severità della patologia, sia in fase cronica che
fa vibrare ad alta frequenza provocando un’azione                 in fase acuta. (Geller, 2005; Bettoncelli, 2007)
di micropompa a livello dell’interfaccia liquido-            •    I nebulizzatori sono inoltre apparecchi
membrana e determinando così il risucchio delle                   “aperti”, in grado di nebulizzare diversi principi
goccioline attraverso i microfori.                                attivi, è possibile somministrare anche alte
I nebulizzatori mesh sono molto efficienti ed hanno               dosi di farmaco, cosa non sempre attuabile
un volume residuo minimo (0.1-0.5 mL), il che                     con gli spray e le polveri, o associare più
consente la somministrazione di una maggiore                      principi attivi, se tra loro compatibili. (Geller,
quantità di farmaco. (Gardenhire, 2017)                           2005; Gardenhire, 2017) Questo dettaglio è
Tuttavia, questi dispositivi presentano il rischio di             considerato vantaggioso soprattutto quando si
intasamento dei piccoli fori della membrana, per cui              deve effettuare una aerosolterapia in pazienti
è particolarmente importante un’attenta pulizia del               ventilati. (Pritchard, 2017)
nebulizzatore.                                               •    Inoltre, la nebbia che si genera durante
                                                                  la nebulizzazione alimenta la confidenza
Vantaggi e svantaggi dei nebulizzatori                            e l’accettabilità da parte dei pazienti in
• La nebulizzazione è un sistema che funziona                     quanto permette la percezione soggettiva
   indipendentemente dalla capacità di                            dell’assunzione della terapia. (Geller, 2005)

Tabella 4. Vantaggi e svantaggi dell’aerosolterapia mediante nebulizzatore (Modificato da Gardenhire 2017)

     VANTAGGI                                                    SVANTAGGI
 •   Non richiede coordinazione da parte del paziente            • Il tempo di somministrazione può variare
 •   Efficace a volume respiratorio corrente                        in base al farmaco erogato
 •   Adatta a tutte le età
 •   Adatta a qualsiasi livello di gravità della malattia        • La strumentazione necessaria può essere
 •   Possibilità di effettuare combinazioni
                                                                    ingombrante
     estemporanee di differenti sostanze, se compatibili
 •   Possibilità di somministrazione di alte dosi
                                                                 • Necessità di una fonte di energia (elettricità,
     di farmaco
 •   Possibilità di aggiustamento                                   batterie, gas compressi)
     e personalizzazione dei dosaggi
 •   Facilita un senso di fiducia nel paziente                   • Variabilità della performance tra i diversi tipi,
     (o nel genitore) perché genera una nebbia                      marche e modelli
     visibile per alcuni minuti, che rassicura
     sull’effettiva somministrazione del trattamento             • Necessità di assemblaggio e pulizia
 •   Adatta a situazioni di emergenza
 •   Intuitiva da utilizzare                                     • Possibile contaminazione se il farmaco viene
 •   Possibilità di essere utilizzata in concomitanza               gestito in modo improprio o se il dispositivo
     all’ossigenoterapia                                            non viene pulito adeguatamente
 •   Efficace in pazienti con bassi flussi respiratori

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Questa funzionalità semplificata va a compensare           Tecnica per nebulizzatori Pneumatici,
alcuni svantaggi dei nebulizzatori, come                   Ultrasuoni o Mesh
trasportabilità, peso, rumore, costo e tempo di            Quando si utilizza un nebulizzatore pneumatico
somministrazione, anche se gli ultimi apparecchi           il paziente dovrebbe:
hanno dimensioni contenute e possono operare               • Assemblare correttamente il nebulizzatore
con batterie in modo autonomo. (Geller, 2005)              • Mettere il farmaco nell’ampolla o nel
                                                                serbatoio del nebulizzatore
Un aspetto che può, in linea di principio,                 • Sedersi con il tronco ben eretto. Accendere
essere maggiormente significativo rispetto a                    il dispositivo
pMDI e DPI è l’efficienza variabile tra i diversi          • Tenere l’ampolla del nebulizzatore verticale
nebulizzatori. Quindi la scelta informata e corretta            durante la somministrazione
dell’apparecchio rappresenta un momento                    • Respirare in base alle indicazioni dello
fondamentale per il successo terapeutico.                       specialista (pediatra, pneumologo,
                                                                otorinolaringoiatra)
Tecnica di Somministrazione                                • Se il trattamento deve essere interrotto
 Poiché esistono diversi tipi di nebulizzatore è                spegnere l’apparecchio per evitare sprechi
necessario conoscerne le istruzioni operative in           • Alla fine del trattamento, smontare e pulire
modo da istruire adeguatamente i pazienti.                      come da raccomandazioni del produttore.
La modalità di respirazione dovrebbe essere
adattata in base alle indicazioni dello specialista.       Manutenzione del nebulizzatore
In generale, nel caso di patologia che interessi le        I nebulizzatori devono essere sottoposti a una
alte vie aeree, la respirazione dovrebbe avvenire in       corretta gestione per il rischio di potenziale
modo normale, a volume corrente; se la patologia           contaminazione, pertanto è necessaria un’attenta
riguarda le vie aeree inferiori, la respirazione           manutenzione dei dispositivi da parte dei pazienti.
dovrebbe essere più lenta e profonda per facilitare        Nella tabella 5 vengono indicate alcune norme
la deposizione delle particelle nelle vie aeree            generali per il mantenimento e l’igiene del
periferiche.                                               nebulizzatore.

Tabella 5. Norme per la manutenzione e l’igiene del nebulizzatore (Gardenhire, 2017)

   •   Lavarsi le mani e asciugarle prima di usare e   •     Operare periodicamente una disinfezione
       maneggiare i nebulizzatori                            delle varie componenti del nebulizzatore
   •   È preferibile usare fiale mono-dose sterili           secondo tempi e modi indicati dal
   •   Controllare le scadenze dei prodotti da               produttore:
       nebulizzare                                           • Ogni componente del sistema
   •   Ultimare la nebulizzazione una volta iniziata           nebulizzatore è sottoposta ad usura e va
       la seduta e gettare via la soluzione residua            periodicamente controllata secondo le
   •   Smontare sempre dopo l’uso ogni pezzo del               indicazioni del costruttore e sostituita.
       sistema nebulizzatore, lavare regolarmente              Se la durata media della nebulizzazione
       ampolla, tubi e boccaglio (o mascherina)                aumenta rispetto al consueto o vi sono
       con acqua e detergente delicato e asciugarle            perdite o lesioni macroscopicamente
       attentamente con fazzoletto di carta                    apprezzabili, il sistema nebulizzatore va
                                                               revisionato
   •   Se rimane condensa nel tubo accendere
                                                             • Quando si utilizza un nebulizzatore
       per qualche secondo il compressore sino
                                                               mesh, non toccare la membrana durante
       ad asciugarla o lasciarla scolare il prima
                                                               la pulizia. Ciò potrebbe danneggiare
       possibile                                               l’elemento

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Position Paper - Aerosolterapia

Doccia nasale micronizzata                                  dal pMDI ed è sospeso o disciolto nella miscela
Un nebulizzatore appositamente studiato                     propellente/eccipiente che rappresenta l’80% della
per nebulizzare preparati nelle alte vie aeree è            miscela. (Gardenhire, 2017)
rappresentato dalla doccia nasale micronizzata.
L’apparecchio è composto da una ampolla e da                La valvola dosatrice permette di distribuire
un compressore che genera un getto di particelle            una quantità nota di farmaco insieme con il
acquose di diametro >10 µm, che giungono                    propellente.
direttamente nelle fosse nasali e nel rinofaringe           I tradizionali pMDI hanno un design del tipo
dove possono svolgere un effetto detergente,                “premi e respira”. Premendo la bomboletta viene
idratante e fluidificante le secrezioni.                    rilasciata dentro l’attivatore la miscela farmaco-
La metodica è indicata in tutte quelle patologie            propellente in quantità predeterminata, che
delle prime vie aeree (naso, seni paranasali,               poi si espande e vaporizza per convertire il
rinofaringe, tuba di Eustachio) caratterizzate dalla        farmaco liquido in aerosol. Il diametro delle
presenza di abbondanti secrezioni catarrali e/o             particelle, l’angolatura e la velocità di emissione
mucopurulente nonché di formazioni crostose.                caratterizzano la piuma di aerosol generata le
(Varricchio, 2004)                                          cui proprietà sono estremamente importanti
                                                            nella deposizione del farmaco a livello delle vie
La doccia micronizzata, in particolare:                     aeree inferiori. Un aspetto da rilevare riguarda
• Produce un’abbondante nebbia costituita da                il tipo di propellente utilizzato nel dispositivo.
      grosse particelle che deterge delicatamente           (Gardenhire, 2017)
      le cavità nasali e i distretti circostanti
• Utilizzando pressioni di getto superiore                  Nel 1987 il Protocollo di Montreal ha vietato i
      (500+/- 100 mm di colonna di acqua) può               clorofluorocarburi (CFC) come propellenti degli
      consentire alle particelle di penetrare in            spray per gli effetti negativi sullo strato di ozono
      distretti non facilmente raggiungibili (seni          nell’atmosfera, ma ha concesso il loro impiego nei
      paranasali e tube di Eustachio), e favorire il        pMDI fino a quando non si fosse resa disponibile
      distacco delle secrezioni dalle mucose.               un’alternativa. La ricerca ha individuato in due
Il dispositivo base comprende una prima camera,             idrofluoroalcani (HFA), in particolare il 134a e il
atta a contenere la soluzione dei farmaci ed una            227, una valida alternativa ai CFC per i pMDI. (Rau
seconda, esterna e sovrapposta alla prima, per la           2005) Gli HFA sono inerti, non infiammabili e non
raccolta del liquido di ritorno dalle cavità nasali.        interagiscono con i principi attivi dei farmaci.
Il sistema consente di eseguire la doccia nasale a
tutte le età.                                               Deposizione delle particelle aerosolizzate a livello
                                                            delle vie aeree.
INALATORI SPRAY pMDI                                        Negli spray predosati, la frazione respirabile di
                                                            un aerosol dipende dal tempo di evaporazione
(pressurized Metered Dose                                   del propellente e dalla distanza di erogazione.
Inhaler)                                                    L’aerosol nel momento dell’erogazione presenta
                                                            una velocità di 50m/sec circa, con un MMAD
pMDI                                                        delle particelle di 30-40 µm che quindi non
Nati alla metà degli anni ’50, gli erogatori                rappresentano una frazione respirabile. In un
di aerosol pressurizzato predosato, noti più                secondo momento, con l’evaporazione del
comunemente come pMDI o inalatore spray,                    propellente, la velocità diminuisce rapidamente
rappresentano il sistema più diffuso di erogazione          ed arriva a 10 m/sec a una distanza di circa
dei farmaci per via inalatoria.                             10 cm dalla valvola. Con questa velocità e un
Il pMDI è composto da una bomboletta, dal                   MMAD delle particelle che si riduce a 1-3 µm,
farmaco, dal propellente/eccipiente, da una valvola         l’aerosol acquista le caratteristiche ottimali per
dosatrice, da un boccaglio e dall’attivatore. Il            una soddisfacente deposizione nelle vie aeree
farmaco rappresenta l’1-2% dell’aerosol emesso              inferiori.

                                                       17
Position Paper - Aerosolterapia

Alcuni fattori possono modificare la piuma di             Tabella 6. Principali vantaggi e svantaggi dei
aerosol emessa, alterando la quantità di farmaco          pMDI (Modificato da Gardenhire, 2017)
erogata dal pMDI.

Bisogna innanzitutto opportunamente ricordare
l’importanza di agitare la bomboletta prima di                VANTAGGI
ogni erogazione. Questo aspetto è superfluo                   •   Trasportabili, leggeri e compatti
per i pMDI che contengono principi attivi in                  •   Disponibilità di dosi multiple
soluzione, ma è di fondamentale importanza                    •   Trattamento di breve durata
per i pMDI che contengono principi attivi in                  •   Dosi erogate riproducibili
sospensione. Il device deve essere agitato                    •   Non necessità di preparazione del
prima della erogazione al fine di riempire la                     farmaco
camera di dosaggio con una sospensione in                     •   Contaminazione difficile
cui principi attivi, eccipienti e propellenti siano
adeguatamente miscelati, al punto da dare
luogo a un composto i cui costituenti siano
presenti in una corretta proporzione, nonché
allo scopo di prevenire la separazione in due fasi
della sospensione, dando luogo a fenomeni di                  SVANTAGGI
sedimentazione e/o di flocculazione.
                                                              •   Richiesta attivazione da parte del paziente,
Scuotere l’inalatore prima dell’uso è quindi
necessario per ottenere una miscelazione                          corretta inalazione e pausa inspiratoria
omogenea dei diversi costituenti presenti nella               •   Concentrazione fissa di farmaco e di dosi
bomboletta, prima di riempire la camera di                    •   Reazioni ai propellenti in alcuni soggetti
dosaggio (Hatley 2017).                                       •   Difficoltà nel determinare l’esaurimento
Si rammenta che il non agitare vigorosamente il                   negli erogatori sprovvisti di conta dose
pMDI un istante prima di ogni erogazione non è
un errore per i pMDI con medicinali in soluzione,
ma è un errore per i pMDI con medicinali in
sospensione, che si può verificare nel 14-21%.
(Oliveira 2014; Marguet 2001)                             Un problema tipico dei pMDI privi di contadose
                                                          è capire quando il dispositivo debba essere
Vantaggi e svantaggi dei pMDI                             smaltito. Dopo che il pMDI ha erogato il numero
Il pMDI è stato progettato e sviluppato come              di puff riportato sulla confezione, potrebbe
una combinazione tra farmaco e dispositivo al             sembrare ancora funzionante. Questo “effetto
fine di fornire dosi predefinite di una specifica         residuo” può durare a lungo, anche se il farmaco
formulazione farmacologica. Si tratta di un               è effettivamente terminato. Metodi indiretti,
dispositivo di facile portabilità e per il suo            come far galleggiare la bomboletta nell’acqua,
utilizzo non è richiesta alcuna preparazione e            sono approssimativi e possono alterare il corretto
manipolazione.                                            funzionamento del pMDI. Di conseguenza, non
Tuttavia, il pMDI richiede una tecnica di utilizzo        dovrebbero essere utilizzati per stabilire la quantità
che è la più difficile tra i device per aerosolterapia    di farmaco rimanente nella bomboletta. (Cain,
soprattutto per i pazienti pediatrici o comunque          2001; Brock, 2002) L’unico metodo attendibile per
poco collaboranti. Inoltre, per l’elevata velocità        determinare il numero di dosi rimanenti nel pMDI è
di erogazione, un’alta percentuale di farmaco si          contare le dosi effettive, annotandole su un diario
deposita a livello dell’orofaringe.                       giornaliero per segnare ogni singola attivazione.
La tabella 6 riassume i principali vantaggi e             Sottraendo il numero di dosi riportato sulla
svantaggi dei pMDI.                                       confezione da quello annotato si ha un’idea della
                                                          quantità di farmaco disponibile.

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Il paziente dovrebbe calcolare quanto durerà                   INALATORI A POLVERE SECCA
il pMDI dividendo il numero totale di puff
disponibile nel pMDI per il numero totali di puff
                                                               (DPI - Dry Powder Inhaler)
previsti dallo schema terapeutico prescritto dal
                                                               Gli inalatori a polvere secca (DPI-Dry Powder
medico, ricordando che il farmaco finirà prima se
                                                               Inhaler) sono dispositivi portatili azionati da
il pMDI viene utilizzato più del previsto.
                                                               un flusso inspiratorio per la somministrazione
Va tuttavia sottolineato come il conteggio
                                                               nei polmoni di farmaci formulati in polvere
manuale sia poco pratico e inattendibile,
                                                               secca, costituita da un eccipiente (o carrier) e
soprattutto nei pazienti che utilizzano tali
                                                               dal principio attivo a questo adeso. I DPI non
farmaci durante varie attività. L’unica vera
                                                               contengono propellente e sono respiro-attivati.
possibilità di sapere con certezza se il device
                                                               Lo sforzo inspiratorio del paziente, insieme
vada sostituito è rappresentata dalla presenza
                                                               all’entità del flusso inspiratorio e al volume
nel dispositivo di un contadose. (Holt, 2005)
                                                               nebulizzato, creano l’energia necessaria per
                                                               generare piccole particelle e disperderle come
Tecnica corretta di inalazione nel bambino
                                                               aerosol dal dispositivo.
È essenziale che il bambino sia educato alla
                                                               In base al modello del contenitore di dose, i DPI
tecnica corretta perché questa garantisce
                                                               si dividono in dispositivi mono-dose, dispositivi a
l’assunzione della dose terapeutica del farmaco
                                                               unità-dose multiple e dispositivi multi-dose.
e influenza la probabilità di insorgenza di effetti
                                                               A prescindere dal numero di dosi erogate, i DPI
collaterali sistemici e/o locali.
                                                               sono costituiti dagli stessi componenti, montati
Con l’utilizzo del pMDI la deposizione
                                                               sull’inalatore, rappresentati da un serbatoio
polmonare del farmaco è variabile in funzione
                                                               o contenitore, un corpo ed un boccaglio. Nel
della modalità inspiratoria e della tecnologia di
                                                               serbatoio o nelle unità delle singole dosi sono
erogazione del device che può permettere alle
                                                               contenute le particelle del principio attivo sotto
particelle di farmaco di raggiungere anche le
                                                               forma di aggregati di dimensioni fino a 60 µm.
piccole vie aeree.
                                                               All’interno del corpo dell’erogatore vi sono i
L’uso corretto del pMDI nel bambino è riassunto
                                                               “canali di aspirazione” attraverso i quali
in tabella 7, dove si evidenzia la necessità del
                                                               vengono trascinate le dosi di farmaco fino
ricorso a un distanziatore.

Tabella 7. Procedura da seguire per una corretta tecnica di inalazione con pMDI nel bambino

   •   Togliere il coperchio di protezione ed agitare      •     Espirare profondamente e lentamente
       bene la bomboletta                                  •     Serrare tra le labbra il boccaglio
   •   Tenere la bomboletta verticale con il boccaglio     •     Iniziare ad inspirare lentamente
       in basso                                            •     Ad inspirazione appena iniziata attivare
   •   L’uso di un distanziatore migliora l’assunzione           l’erogatore senza interrompere l’inspirazione
       e riduce i potenziali effetti collaterali           •     Terminata l’inspirazione, trattenere per alcuni
   •   Nei bambini di età ≤ 3 anni utilizzare un pMDI            secondi il respiro
       più distanziatore con maschera facciale             •     Espirare lentamente
   •   Nei bambini dai 4 anni utilizzare pMDI più
       distanziatore con boccaglio

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al boccaglio. La conformazione interna di                  Tabella 8. Principali vantaggi e svantaggi degli inalatori
questi erogatori permette di creare con una                a polvere secca (Modificato da Gardenhire, 2017)
manovra inspiratoria forzata (inspirazione
rapida e profonda) una turbolenza sufficiente a
disgregare la polvere in particelle di dimensioni              VANTAGGI
adeguate.
                                                               •   Piccoli e trasportabili
Alcuni fattori influenzano il funzionamento                    •   Presenza frequente di conta-dosi
dei DPI. Innanzitutto, l’abilità del paziente nel                  incorporato
generare un flusso inspiratorio adeguato. Poiché
                                                               •   Assenza di propellenti
l’utilizzo ottimale di questi dispositivi richiede
                                                               •   Attivazione con respiro
flussi inspiratori adeguati, il dispositivo non è
indicato per i bambini di età inferiore a 6 anni.              •   Tempi contenuti per la preparazione
(Ahrens, 2005)                                                     e per la somministrazione

Dal momento che flussi inspiratori molto bassi
causano una minor erogazione di farmaco,
soprattutto di particelle molto piccole, i                     SVANTAGGI
pazienti virtualmente candidati all’utilizzo di
DPI dovrebbero essere valutati per verificarne
                                                               •   Dipendenti dal flusso inspiratorio del
l’abilità di generare un flusso inspiratorio minimo
                                                                   paziente
sufficiente.
                                                               •   Pazienti meno consapevoli della dose
Un altro aspetto da considerare è la necessità di
                                                                   erogata
una idonea conservazione di questi dispositivi,
                                                               •   Funzionamento influenzato
poiché il loro funzionamento può essere alterato
                                                                   dall’umidità ambientale e dall’umidità
dall’umidità e dalla condensa, che possono
                                                                   dell’espirato nel boccaglio
causare grumi, ridurre la disgregazione e
                                                               •   Estesa gamma di DPI differenti
limitare la creazione di piccole particelle durante
l’inalazione. (Gardenhire, 2017)

Con i DPI vi è il rischio che il paziente espiri l’aria
nel boccaglio, soprattutto dopo che il dispositivo
è stato posizionato verticalmente e caricato, e
                                                           STRUMENTI ACCESSORI
quando il farmaco in polvere si è già reso fruibile,       DEI DISPOSITIVI PER
portando così umidità all’interno del dispositivo          AEROSOLTERAPIA
con conseguente impatto sulla terapia.
I pazienti devono quindi essere addestrati ad              Alcuni strumenti accessori sono stati
espirare lontano dal DPI prima dell’inspirazione.          sviluppati per migliorare l’efficienza dei
(Gardenhire, 2017)                                         dispositivi per aerosolterapia soprattutto
                                                           nei casi di difficoltà di utilizzo del singolo
Vantaggi e Svantaggi dei DPI                               device o per migliorare la deposizione di
Gli inalatori di polvere secca presentano sia              farmaco in distretti particolari come le alte vie
vantaggi sia svantaggi. Dato che non richiedono            respiratorie.
una coordinazione manuale tra attivazione del
dispositivo e inspirazione, il flusso inspiratorio         Per superare i problemi riscontrati nell’utilizzo
del paziente deve essere sufficiente per                   dei pMDI in età pediatrica, sono stati realizzati
assumere il farmaco contenuto nel dispositivo.             dispositivi accessori indicati con il termine
È fondamentale che il paziente capisca come                “distanziatori”, cioè camere di espansione,
funziona il DPI e come deve essere utilizzato. La          disponibili in diverse forme e dimensioni,
tabella 8 riassume vantaggi e svantaggi dei DPI.           interposte fra il paziente e il pMDI. Il farmaco viene

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Position Paper - Aerosolterapia

dapprima spruzzato all’interno del dispositivo          utilizzati distanziatori muniti di maschera.
e, successivamente, inalato dal paziente                Tuttavia, si tratta di un limite indicativo,
attraverso un boccaglio o una maschera                  poiché la mascherina è richiesta fintanto che
facciale: in questo modo non è necessaria               il bambino non acquisisce le competenze per
una fine coordinazione mano-respiro, che                utilizzare un dispositivo dotato di boccaglio.
si sviluppa di norma dopo i 5-6 anni di età             (Linee Guida SIAIP)
e, inoltre, il tempo utile per l’inalazione             È stato evidenziato come il boccaglio sia
aumenta. (Everard, 2006; Linee Guida SIAIP)             efficace anche nei bambini e garantisca
Il distanziatore migliora l’efficacia della terapia     una maggior dose di farmaco nei polmoni
aerosolica perché consente una minore                   rispetto ad una maschera pediatrica
deposizione in orofaringe e facilita la riduzione       standard. (Nikander, 2000; Lowenthal, 1992)
del diametro delle particelle di aerosol che            Di conseguenza, l’utilizzo del boccaglio
quindi possono raggiungere più facilmente le            dovrebbe essere sempre incoraggiato, a patto
vie aeree inferiori. (Linee Guida SIAIP)                che sia usato appropriatamente, altrimenti
I distanziatori sono dotati di una valvola              è preferibile una maschera usata nel modo
unidirezionale (che si apre quando il paziente          corretto.
inspira e si chiude quando espira) o di due
valvole separate (inspiratoria ed espiratoria).         Va sottolineato che una buona aderenza della
È utile ricordare che la quantità di farmaco            maschera al volto rappresenta un fattore
effettivamente erogata dal distanziatore può            rilevante per garantire un’ottimale deposizione
essere influenzata da alcuni fattori strutturali.       del farmaco ed evitarne il contatto con gli
In generale la quantità di farmaco reso                 occhi.
disponibile da un distanziatore aumenta                 Anche piccoli scostamenti della maschera
proporzionatamente al suo diametro e alla               di 0.5 cm dal volto possono diminuire di
sua lunghezza.                                          più del 50% la quantità di farmaco inalata.
Un altro aspetto da considerare è il volume             (Smaldone, 2005; Amirav, 2001)
dello spazio “morto”. Lo “spazio morto” di
un distanziatore è rappresentato dal volume             Occorre ricordare come l’applicazione di
compreso fra la camera di espansione                    maschere facciali sia spesso mal sopportata
e la bocca del paziente. Tale spazio ha                 dal bambino che tende ad agitarsi e a piangere.
un’importanza considerevole in quanto può               Il pianto, caratterizzato da lunghe esalazioni
ridurre, anche di molto, la dose di farmaco             e brevi e rapide inalazioni ostacola la
disponibile per il paziente.                            deposizione del farmaco a livello polmonare,
                                                        che invece tende a depositarsi nelle vie aeree
La quantità di farmaco inalata può essere               superiori o in faringe, per poi essere deglutito.
inoltre ridotta e la dose somministrata                 (Ari, 2016)
resa variabile dalla presenza di cariche                Diventa dunque importante adottare strategie
elettrostatiche quando si utilizza un                   che riducano al minimo il distress prima di
distanziatore costruito in un materiale non             un’eventuale somministrazione: giocare,
conduttore. È possibile limitare questo                 confortare il bambino ed altre forme efficaci
problema immergendo il distanziatore in                 di distrazione possono ridurre la scarsa
acqua con poche gocce di un detergente ionico           tolleranza a questo tipo di interfaccia e quindi
e/o eseguire il priming dell’apparecchio. (Linee        aumentare la dose di aerosol somministrata.
Guida SIAIP)                                            (Ari, 2016)
Un punto fondamentale riguarda la scelta del
terminale del distanziatore per l’erogazione            In merito alla tecnica inalatoria ottimale in
dell’aerosol, cioè il boccaglio o la maschera           caso di utilizzo di un pMDI con distanziatore,
facciale.                                               la tabella 9 riassume le raccomandazioni delle
Nei bambini di età ≤ 4 anni dovrebbero essere           Linee Guida SIAIP.

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