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POSITION PAPER Aerosolterapia in età pediatrica I benefici, il ruolo del medico per il paziente, gli strumenti, in una corretta terapia inalatoria
INDICE INTRODUZIONE5 STRUMENTI ACCESSORI DEI DISPOSITIVI AEROSOLTERAPIA6 PER L’AEROSOLTERAPIA 20 Premessa6 Storia dell’aerosolterapia 7 CRITERI DI SELEZIONE DEI DISPOSITIVI AEROSOL 23 TECNOLOGIA 9 INDICAZIONI TERAPEUTICHE Inquadramento generale 9 DELL’AEROSOLTERAPIA Tipologie di dispositivi 11 IN ETÀ PEDIATRICA 23 Indicazioni d’impiego I NEBULIZZATORI 12 dell’aerosolterapia nella gestione Nebulizzatori pneumatici delle alte e medie vie aeree 24 o jet o a pistone 12 Indicazioni d’impiego Nebulizzatori a ultrasuoni 14 dell’aerosolterapia nella gestione Nebulizzatori Mesh 14 delle basse vie aeree 25 Vantaggi e svantaggi dei nebulizzatori 15 Tecnica di Somministrazione 16 ALTRE OPZIONI TERAPEUTICHE 27 Tecnica per nebulizzatori Pneumatici, Inalazioni caldo-umide 27 Ultrasuoni o Mesh 16 Irrigazione o lavaggio Manutenzione del nebulizzatore 16 delle cavità nasali e del rinofaringe 27 Doccia nasale micronizzata 17 LA RELAZIONE MEDICO-PAZIENTE PER UNA MIGLIOR ADERENZA INALATORI SPRAY pMDI 17 ALLA TERAPIA 28 pMDI17 Vantaggi e svantaggi dei pMDI 18 CONCLUSIONI29 Tecnica corretta di inalazione 19 BIBLIOGRAFIA30 INALATORI A POLVERE SECCA 19 Vantaggi e svantaggi dei DPI 20
INTRODUZIONE Le patologie respiratorie e allergiche sono in continuo aumento e hanno un impatto fortemente negativo sulla qualità di vita in particolare della popolazione pediatrica e delle famiglie. L’obiettivo di FederAsma e Allergie Onlus, nata nel 1994, è da sempre quello di sostenere e favorire la conoscenza delle patologie respiratorie per migliorare la vita dei pazienti. Con questo scopo sosteniamo iniziative, non solo rivolte alla popolazione, ma anche alla classe medica attraverso un costante confronto con le Società Scientifiche. Spesso i dubbi e le richieste che raccogliamo attraverso i canali della Federazione evidenziano la necessità di creare una cultura comune su determinate tematiche, per fare in modo che i messaggi veicolati dall’informazione generale da un lato e dai medici di riferimento dall’altro siano coerenti e allineati. L’aerosolterapia rientra tra gli argomenti sui quali veniamo chiamati a dare supporto ai pazienti o ai genitori di bambini in cura per patologie respiratorie. Grazie alla collaborazione e all’egida di IAR (Accademia Italiana di Rinologia), SIAIP (Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica) e SIMRI (Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili), nasce il «POSITION PAPER AEROSOLTERAPIA IN ETÀ PEDIATRICA. I benefici, il ruolo del medico per il paziente, gli strumenti, in una corretta terapia inalatoria». Il Position Paper è un aggiornamento scientifico evidence based, messo a disposizione della classe medica, sulla moderna aerosolterapia, sulla tecnologia e le sue innovazioni, sui diversi dispositivi disponibili e il loro utilizzo personalizzato in funzione delle problematiche e delle capacità respiratorie del singolo paziente. Federasma e Allergie Onlus, attraverso i contenuti di questo documento, avrà uno strumento in più per fornire una risposta puntuale sull’utilizzo di questa metodologia nella cura delle patologie delle alte, medie e basse vie respiratorie. Per questo i miei più sentiti ringraziamenti vanno a IAR, SIAIP, SIMRI e ai loro Presidenti: Dr. Alberto Macchi, Prof. Gian Luigi Marseglia, Prof. Giorgio Piacentini. Carlo Filippo Tesi Presidente di FederAsma e Allergie Onlus 5
Position Paper - Aerosolterapia AEROSOLTERAPIA a scopi terapeutici della terapia inalante. Va tuttavia sottolineato come persista ancora nella Premessa classe medica una non perfetta conoscenza del Le patologie respiratorie rappresentano uno funzionamento dei diversi dispositivi, situazione dei problemi più frequenti con cui il pediatra è che può generare confusione nella scelta della chiamato a confrontarsi nella sua pratica clinica tipologia di device, da preferire in funzione delle quotidiana: circa un quarto dei consulti medici caratteristiche del paziente, e nelle informazioni relativi all’assistenza primaria nei bambini da trasmettere ai pazienti e ai loro caregivers per riguarda infatti problemi respiratori. un utilizzo corretto. D’altronde le malattie dell’apparato respiratorio costituiscono un ambito della patologia umana Nella real-life le malattie respiratorie croniche tra i più impattanti a livello socio-economico: in fanno registrare tassi di aderenza terapeutica Europa sono infatti la terza causa di morte dopo tra i più bassi, una situazione in cui le difficoltà le malattie cardiovascolari e quelle oncologiche di utilizzo del dispositivo inalatorio giocano un e incidono sui bilanci dei sistemi sanitari dei 28 ruolo di primo piano. Ai fini di un trattamento Paesi membri dell’Unione Europea (UE) con ragionato delle malattie delle vie aeree mediante costo totale annuale dell’ordine di 380 miliardi terapie inalatorie è dunque indispensabile la di euro per l’assistenza sanitaria e per la perdita padronanza delle nozioni fondamentali sulla di produttività. Nei bambini la spesa per il primo aerosolizzazione dei principi attivi. intervento assistenziale causato dalle malattie Sulla base di questo razionale è stato realizzato respiratorie rappresenta circa la metà del costo il presente Position Paper sotto l’egida di tre totale di prima assistenza. società scientifiche, IAR (Accademia Italiana di Tali affezioni rappresentano quindi un consistente Rinologia), SIAIP (Società Italiana di Allergologia driver di spesa, pubblica e privata, ma l’impatto di e Immunologia Pediatrica), SIMRI (Società queste affezioni va ben oltre il dato economico. Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili) In campo pediatrico, malattie come l’asma, le e dell’associazione di pazienti FederAsma e riniti allergiche e non, le rinosinusiti, le infezioni Allergie Onlus. delle alte e basse vie respiratorie – solo per citare alcuni esempi - hanno risvolti sociali e Il documento offre ai lettori una disamina implicazioni cliniche di estrema rilevanza. attenta delle diverse tipologie di aerosolterapia disponibili, addentrandosi sui meccanismi di Diventa pertanto cruciale una gestione ottimale e funzionamento dei vari dispositivi, sui campi di condivisa delle patologie respiratorie pediatriche applicazione in ambito patologico, sulle tecniche per consentire al bambino di trarre i maggiori inalatorie corrette da attuare. benefici dalle terapie impostate. In quest’ottica Non bisogna tuttavia dimenticare che nel bisogna ricordare come in questo tipo di contesto della gestione ottimale di un’affezione malattie un cardine di cura è rappresentato respiratoria del bambino, il pediatra rappresenta dalla terapia inalatoria o inalante, grazie alla uno dei tre attori in gioco, essendo gli altri due quale è possibile veicolare un farmaco in modo rappresentati dal bambino stesso e dai suoi rapido direttamente nel sito di interesse senza genitori o caregivers. Diventa allora discriminante necessità di ricorrere a una somministrazione per la capacità del clinico di interfacciarsi in via sistemica, ottenendo così lo stesso effetto questa triangolazione in maniera empatica, terapeutico con un dosaggio minore di quello accogliente, autorevole e non autoritaria, richiesto da una terapia orale o parenterale. per potere motivare il piccolo paziente e la famiglia a un utilizzo ottimale e attento delle Tale modalità di somministrazione di terapie prescritte. L’educazione del paziente medicamenti richiede una approfondita è la base per la costruzione di quell’alleanza conoscenza delle diverse tecnologie con cui è terapeutica che, specialmente nell’ambito possibile sfruttare le positive caratteristiche della cronicità, consente una gestione coerente 6
con le raccomandazioni della buona pratica È tuttavia solo nel 1778 che viene per la prima clinica. L’intervento educazionale deve essere volta utilizzato il termine “inalatore” da parte un processo continuo che prevede periodiche del medico inglese John Mudge per descrivere verifiche, specialmente nell’ambito delle il dispositivo da lui ideato con l’obiettivo di patologie respiratorie. consentire l’inalazione di vapore di oppio per la cura della tosse. (Anderson, 2005) Il coinvolgimento di FederAsma e Allergie Onlus conferisce pertanto al Position Paper un valore etico e sociale di prima grandezza, perché se è vero che il paziente rappresenta il fulcro attorno a cui ruota tutta l’assistenza sanitaria, è allora indispensabile fornire ai pazienti stessi gli strumenti necessari per un reale empowerment grazie al quale poter agire da protagonisti nella gestione della propria malattia, dialogando in modo pro-attivo e costruttivo con la classe medica per puntare a una sempre migliore qualità della vita. Una precisazione è necessaria: a volte accade di leggere “terapia aerosolica”, “aerosolterapia” o semplicemente “aerosol” come fossero sinonimi di “terapia effettuata tramite nebulizzazione”. Ciò può talvolta creare delle ambiguità, che in questo documento si cercherà di evitare. Storia dell’Aerosolterapia L’utilità della terapia inalatoria per i disturbi del respiro non è una novità dei nostri giorni. Le origini di questa modalità terapeutica John Mudge vengono fatte risalire a pratiche della medicina tradizionale ayurvedica databili circa 4000 anni or sono. Tali pratiche erano essenzialmente rappresentate dall’inalazione di vapori prodotti dalla combustione di piante del genere Datura, contenenti alcaloidi ad attività anticolinergica broncodilatatrice. Intorno al 1500 AC anche in Egitto si ricorreva a vapori prodotti dalla combustione del giusquiamo nero (Hyoscyamus niger), per le proprietà broncodilatatrici che oggi sappiamo essere legate all’attività anticolinergica. (Anderson, 2005) Nell’antica Roma, invece, venivano utilizzate stanze dove veniva prodotta una “nebbia” per la cura dei problemi respiratori. Il primo dispositivo appositamente studiato per una terapia inalatoria viene attribuita al padre della medicina Ippocrate e consisteva Mudge Inhaler 1778 in un piccolo vaso con una pipa attraverso cui (Acqua bollente e oppio per la cura della tosse potevano essere inalati i vapori. (Anderson, 2005) catarrale) 7
Nel 1863 la rivista The Lancet riporta la Nelle istruzioni del device si spiegava come descrizione di un inalatore in terracotta molto il dispositivo permettesse di “trasformare diffuso all’epoca, l’inalatore di Nelson, che la soluzione in una nebbia fine che fluttua era considerato il dispositivo più efficiente nell’aria”. (Rau, 2005) per l’inalazione di vapori terapeutici e che soddisfaceva tre raccomandazioni ancor oggi Negli anni ’40 viene anche prodotto attuali ossia quelle di pulizia, trasportabilità il nebulizzatore Collison che aveva la ed economicità. (Anderson, 2005) caratteristica di filtrare le particelle di Il concetto di “nebulizzazione”, lemma misura più grande grazie alla presenza derivato dal latino “nebula” che significa di un deflettore, permettendo così una nebbia, è stato formulato per la prima volta nebulizzazione di particelle più fini. nel 1872 e il termine “nebulizzatore” è stato Negli anni ’50 viene realizzato il nebulizzatore introdotto nel 1874 per indicare uno strumento Wright, in ebanite e perspex, più compatto per convertire un liquido in uno spray fine a e più simile ai nebulizzatori meccanici scopi medici. Il dispositivo realizzato era noto attualmente in commercio, capace di rilasciare come nebulizzatore di Seeger. (Rau, 2005) particelle fini. Il 1956 è l’anno in cui viene progettato nei Laboratori Riker il primo inalatore pressurizzato predosato (pMDI, pressurized Metered Dose Inhaler), dispositivo che ha rappresentato una rivoluzione nella terapia aerosolica dando il via a studi scientifici di estrema rilevanza. (Rau, 2005) Nel corso degli anni ’60 in base alle osservazioni di una notevole dispersione di farmaco nell’orofaringe che si verificava con l’attivazione dei dispositivi pMDI vengono cercate nuove soluzioni tecnologiche, introducendo dapprima degli accessori come i distanziatori (spacers) per gli inalatori pressurizzati predosati e quindi sviluppando Esempio di nebulizzatore del 19° secolo: nuovi device. Nebulizzatore di Seeger Nascono così i primi nebulizzatori ad ultrasuoni e durante gli anni ‘70 vedono la luce gli inalatori a polvere secca (DPI, Dry Powder È tuttavia il XX secolo a vedere il maggiore Inhalers), come lo Spinhaler e il Rotahaler. sviluppo dei device per aerosolterapia. (Rau, 2005) Nei primi anni ’30 in Germania viene prodotto un nebulizzatore a compressore elettrico, lo Pneumostat, in cui un reostato permetteva di variare la tensione elettrica e quindi modulare la potenza del compressore. Sempre intorno al 1930 viene realizzato il nebulizzatore a bulbo di vetro Parke-Davis Glaseptic, per la nebulizzazione di adrenalina come broncodilatatore. Il dispositivo viene poi modificato nei primi anni ’40 con bulbo di plastica e indicato con il nome di AsthmaNefrin. 8
Position Paper - Aerosolterapia TECNOLOGIA per i diversi farmaci inalatori nei diversi settori dell’albero respiratorio. (Licari, 2014; Inquadramento generale Kantar, 2012) Il termine terapia aerosolica o aerosolterapia • La ritenzione fa riferimento alla indica un trattamento che si avvale di device concentrazione della sostanza presente nel (o dispositivi) grazie ai quali è resa possibile la tratto respiratorio in un dato momento. somministrazione di un farmaco per via inalatoria. • La clearance è il processo di rimozione delle particelle non assorbite dalle membrane • I farmaci somministrati per via inalatoria delle vie aeree. vengono comunemente indicati come • Le dimensioni delle particelle, insieme alla aerosol, intendendo con questo termine una loro velocità, al tempo di sedimentazione, alla sospensione di goccioline liquide o particelle densità, alla loro carica elettrica all’igroscopia solide in mezzi gassosi. e alla forma rappresentano aspetti cruciali • Le particelle di un aerosol sono per la deposizione dei principi attivi nelle vie caratterizzate da alcune proprietà che le aeree. E’ stato documentato come il diametro contraddistinguono, rappresentate dai delle particelle, indicato come diametro processi di penetrazione, deposizione, aerodinamico mediano di massa o MMAD ritenzione e clearance. (Median Mass Aerodynamic Diameter) • La penetrazione indica la distanza percorsa condizioni il punto dell’albero respiratorio in dalle particelle dell’aerosol nell’organo cui le particelle si depositeranno: le particelle bersaglio. più grandi con MMAD > 7,5 µm si depositano • La deposizione indica la capacità delle principalmente nelle alte vie aeree; quelle con diverse particelle a depositarsi nelle vie MMAD tra 4,5 e 7,5 µm possono raggiungere aeree. Questa caratteristica dipende le medie vie aeree e i bronchi di dimensioni da tre fattori distinti rappresentati maggiori e quelle di dimensioni più piccole, dall’impatto inerziale, dalla sedimentazione con MMAD < 4,5 µm possono arrivare nelle gravitazionale e dalla diffusione browniana vie aree periferiche e negli alveoli (figura 1). che operano in differente reciproca sinergia (Gardenhire, 2017; Licari, 2014) 1 Alte vie respiratorie +7,5 µm Riniti, sinusiti e faringiti, tonsilliti, laringiti, raffreddore Medie vie respiratorie 4,5 - 7,5 µm 2 Tracheiti e tracheobronchiti Basse vie respiratorie 2 - 4,5 µm 3 Asma, BPCO (BroncoPneumopatia Cronica Ostruttiva), bronchiti, bronchioliti, bronchiectasie, broncopolmonite Figura 1. Rappresentazione schematica dei diametri aerodinamici mediani di massa (MMAD) per la deposizione dei principi attivi nelle vie aeree. Modificato da Licari A, et al. RIAP 2014; 01: 32-37; Posa D, et al. Ital J Pediatr 2017 Sep 29; 43(1): 89 9
Position Paper - Aerosolterapia Scendendo nei dettagli, le particelle di 4,5- Anche la velocità a cui l’aerosol è generato 7,5 µm si depositano primariamente nelle può influire sulla frazione trasportata alle vie vie aeree bronchiali centrali, mentre le respiratorie inferiori. Gli aerosol generati a particelle più piccole rimangono nel flusso una velocità molto alta tendono a depositarsi d’aria e sono trasportate nelle piccole vie prevalentemente nelle vie aeree superiori aeree e nelle regioni alveolari. Le cosiddette piuttosto che in quelle inferiori. Il flusso più piccole vie aeree dal punto di vista anatomico lento minimizza la deposizione orofaringea corrispondono ai bronchioli terminali e a tutto e sulle vie respiratorie superiori e aumenta il ciò che vi è a valle (bronchioli respiratori e trasporto e la deposizione distali. (Licari, 2014; alveoli polmonari) e, in modo convenzionale, Kantar, 2012; Dolovich, 2011) consistono nelle vie aeree caratterizzate da un calibro < 2 mm. (Lipworth, 2014) Fattori legati al pattern respiratorio del paziente possono influenzare la deposizione delle Da un punto di vista farmacologico, bisogna particelle. Una respirazione lenta e profonda con tenere presente che i recettori beta-2 una pausa a fine inspirazione di alcuni secondi adrenergici, pur essendo presenti lungo (4-10 sec) promuove per gravità la deposizione tutto l’albero bronchiale, hanno una densità delle particelle dell’aerosol nelle vie aeree maggiore nelle vie aeree distali che in quelle inferiori, mentre una frequenza respiratoria prossimali; di conseguenza, la dimensione più elevata aumenta la quantità di particelle ideale delle particelle dei beta-2 agonisti che si depositano nell’orofaringe e nelle vie dovrebbe essere < 2 µm in modo da consentire aeree superiori. Allo stesso modo, il volume di una loro deposizione nella regione polmonare aria inspirata può influenzare la quantità e la dove è più elevata la presenza di una profondità di deposizione delle particelle nelle popolazione recettoriale specifica. (Lipworth, vie aeree inferiori. (Dolovich, 2005) 2014) È importante sottolineare che i diversi Anche i recettori per i corticosteroidi sono device per aerosol depositano nei polmoni presenti in tutto l’albero bronchiale. Anche differenti percentuali della dose totale in questo caso, bisogna considerare che più (detta anche dose “nominale” o piccolo è il valore di MMAD, più in profondità “preimpostata”) di un dato farmaco. si distribuirà il farmaco lungo il tratto respiratorio quindi la dimensione ideale La dose nominale di un farmaco in un delle particelle di CSI dovrebbe collocarsi nebulizzatore è generalmente più elevata di all’estremità inferiore dell’intervallo quella dello stesso farmaco in un pMDI o un 1-5 µm. (Lipworth, 2000; Licari, 2014) DPI poiché la percentuale di particelle che I dispositivi per aerosolterapia utilizzati nella raggiungeranno il polmone risulta più marcata pratica clinica consentono una deposizione con questi ultimi due device. (Rau, 2005) polmonare delle particelle di principi attivi che Le evidenze scientifiche hanno tuttavia oscilla tra l’1 e il 50% circa. mostrato risultati clinici equivalenti tra i vari La possibilità che le particelle dell’aerosol device per aerosolterapia purché il paziente sia hanno di depositarsi nelle vie aeree dipende in grado di usare il dispositivo correttamente. sia dalla formulazione farmacologica sia (Dolovich, 2005) dalle proprietà del dispositivo ed è comunque influenzata dalla tecnica di inalazione del paziente, dallo stato delle vie aeree e dalla meccanica polmonare. (Dolovich, 2011; Dolovich, 2005) 10
La somministrazione per via inalatoria offre dei vantaggi rispetto alle altre vie, ma presenta anche alcuni svantaggi, come evidenziato nella tabella 1. Tabella 1. Vantaggi e svantaggi della aerosolterapia (Gardenhire, 2017) VANTAGGI SVANTAGGI • Dosi farmacologiche inferiori • Deposizione polmonare di una rispetto alla via sistemica limitata frazione della dose totale di farmaco • Insorgenza dell’effetto più rapida • Deposizione polmonare e rispetto alla via orale riproducibilità della dose influenzate • Effetti collaterali sistemici dal corretto utilizzo del dispositivo e dal pattern respiratorio meno frequenti rispetto alla somministrazione per via sistemica • Mancanza di adeguate conoscenze sull’uso ottimale dei diversi device • Migliore accettabilità rispetto a per aerosolterapia da parte somministrazione per via iniettiva di pazienti e medici Tipologie di dispositivi I dispositivi che permettono la terapia inalatoria sono di tre tipi: • Sistemi che nebulizzano il farmaco (nebulizzatori) • Sistemi che erogano dosi prestabilite di farmaco attraverso un gas propellente (pMDI – pressurized Metered Dose Inhaler) • Sistemi che erogano dosi prestabilite di farmaco come polvere secca (DPI – Dry Powder Inhaler). 11
I NEBULIZZATORI Nebulizzatori pneumatici o jet o a pistone Sono dispositivi funzionanti ad aria compressa I nebulizzatori convertono soluzioni o sospensioni o a ossigeno che, sfruttando l’effetto Venturi, di farmaci in un particolato che si deposita permettono di aerosolizzare farmaci in nelle vie respiratorie con una ridotta necessità forma liquida. L’effetto Venturi (o paradosso di collaborazione da parte del paziente. Questi idrodinamico) è il fenomeno fisico, scoperto e dispositivi sono progettati per essere utilizzati con studiato nella seconda metà del 1700 da Giovanni una grande varietà di formulazioni liquide. Battista Venturi, per cui in corrispondenza di Un nebulizzatore è composto da un’ampolla, una strozzatura in una condotta in cui scorre un un compressore o un cristallo piezoelettrico, fluido la velocità aumenta notevolmente mentre un sistema di alimentazione (a batteria o a rete diminuisce il valore di pressione del fluido. In elettrica) e accessori per veicolare l’aerosol che condizioni stazionarie infatti in base a quanto possono includere boccaglio, doccia nasale, stabilisce l’equazione di continuità applicata alla maschera facciale e forcelle nasali; alcuni fluidodinamica, la portata entrante nella sezione di dispositivi sono anche dotati di aspiratori delle area maggiore (A1) deve essere esattamente uguale secrezioni nasali. Il “cuore” portante di un a quella entrante nella sezione di area minore nebulizzatore è l’ampolla; oggi sono disponibili (A2). Poiché la portata volumetrica può essere delle ampolle che permettono di selezionare le espressa come prodotto della velocità del fluido dimensioni delle particelle, per favorire una terapia per la sezione in cui passa, si deduce che si verifica mirata alle alte, medie e basse vie respiratorie e al un aumento di velocità nella sezione A2 rispetto tempo stesso di ridurre la dispersione del farmaco alla sezione A1. Secondo l’equazione di Bernoulli e di ridurre i tempi di nebulizzazione. in cui pressione e velocità sono inversamente proporzionali, all’aumentare della velocità del fluido Esistono diversi modelli di nebulizzatore: si crea necessariamente una diminuzione della • Nebulizzatori pneumatici o jet o a pistone pressione interna al fluido stesso (figura 2). • Nebulizzatori a ultrasuoni Infatti, l’equazione di Bernoulli stabilisce che: • Nebulizzatori mesh P+1/2p v2 = costante Nella scelta del nebulizzatore si deve tener conto di alcuni fattori importanti: in cui P indica la pressione, p la densità e v la velocità • Il farmaco che si vuole nebulizzare del fluido. • Le caratteristiche del paziente (età, grado Nei nebulizzatori pneumatici il gas (aria di collaborazione, durata del trattamento, compressa o ossigeno) passa da un sistema ad soggetto in respiro spontaneo o in alta pressione attraverso un ugello di calibro ventilazione meccanica) molto ridotto, noto come “Venturi”. • La patologia che si intende trattare In corrispondenza del Venturi, come appena • L’ambiente in cui si svolge la terapia (ospedale ricordato, la pressione crolla e la velocità del gas o domicilio). aumenta, producendo un fronte coniforme che passa ad alta velocità sull’estremità del tubo Figura 2. Rappresentazione schematica dell’effetto Venturi P1 V2 A1 A2 V1 P2 A2 < A1 V2 > V1 P2 < P1 12
Position Paper - Aerosolterapia di alimentazione del liquido o di un sistema di respirabile, cioè la quota di particelle erogate alimentazione concentrico. In quel punto viene con diametro compreso tra 0,5 e 5 µm e la a crearsi così una pressione negativa grazie possibilità di mirare la terapia. Tuttavia, altri alla quale la soluzione da aerosolizzare viene fattori tecnici e fattori legati al paziente risucchiata per l’effetto Venturi e interagisce incidono sulla performance del nebulizzatore con la corrente di gas ad alta velocità dando pneumatico, come evidenziato luogo a una dispersione nella fase gassosa, in tabella 3. con formazione di un sottile film liquido che successivamente, sotto l’influenza della tensione Tabella 3. Fattori che influenzano la diffusione superficiale, collassa producendo le particelle (o e la deposizione di aerosol terapeutici goccioline) di aerosol. somministrati con nebulizzatori ad aria La presenza di un deflettore – detto baffle –, compressa (Modificato da Gardenhire 2017) frapposto al getto di aerosol, genera particelle ancora più piccole. In questo modo le particelle emesse dal nebulizzatore hanno un range di grandezza che permette loro di raggiungere l’albero Fattori Tecnici bronchiale e depositarvisi. (Gardenhire, 2017) Solo lo 0,5% della massa di particelle primarie, • Design e modello del nebulizzatore costituito dalle particelle più piccole, lascia il • Flusso di gas e pressione nebulizzatore direttamente, mentre il restante • Volume di riempimento e volume 99,5% impatta sui deflettori o sulle pareti morto del nebulizzatore interne: il liquido ritorna quindi all’ampolla e • Caratteristiche della soluzione viene nebulizzato nuovamente. farmacologica La tabella 2 riassume le considerazioni ai fini • Composizione del propellente della scelta di un nebulizzatore. • Design per migliorare l’output del nebulizzatore Tabella 2. Considerazioni nella scelta di un buon • Somministrazione continua rispetto a nebulizzatore (Modificato da La Rosa, Miraglia quella respiro-attivata Del Giudice, 2003) 1. Conformità agli International Standards Fattori Legati al Paziente Organization (ISO) ed al marchio di conformità europea (CE) • Pattern respiratorio 2. Volume delle particelle (granulometria) • Respirazione nasale versus 3. Compressore respirazione attraverso la bocca 4. Farmaco usato • Ostruzione delle vie aeree 5. Capacità del paziente ad usarlo • Necessità di ventilazione meccanica 6. Dove è eseguito il trattamento (casa/ospedale/Pronto Soccorso) 7. Numero di nebulizzazioni richieste al giorno 8. Uso prolungato o per breve termine 9. Costo dello strumento ed il costo del suo uso Tra i fattori indicati alcuni in particolare devono 10. Malattia da trattare essere tenuti presenti: Flusso di Gas e Pressione: i nebulizzatori pneumatici funzionano con vari livelli di flusso La caratteristica più importante per valutare la e pressione di gas compresso. Ogni modello performance di un nebulizzatore è la frazione tuttavia è progettato per lavorare al meglio con 13
Position Paper - Aerosolterapia uno specifico flusso, in genere compreso tra 2 e 8 L/ cristallo piezoelettrico. Le proprietà del materiale min, che dovrebbe essere riportato sull’etichetta del piezoelettrico sono tali che, quando viene applicata dispositivo. Utilizzare un nebulizzatore pneumatico una corrente elettrica alternata, il cristallo vibra ad un flusso o una pressione inferiore aumenta alla stessa frequenza della corrente. Questo moto la grandezza delle particelle. Va ricordato che oscillatorio, trasmesso ad un liquido, determina la il flusso di gas è inversamente proporzionale al formazione di onde che si propagano sulla superficie. tempo di somministrazione: un flusso più elevato La perturbazione di superficie provoca la formazione durante l’aerosolterapia ridurrà il tempo necessario di “fontane” di bolle di cavitazione a bassa frequenza a somministrare una data quantità di farmaco. o onde capillari verticali ad alta frequenza che (Gardenhire, 2017) determinano la formazione dell’aerosol in funzione Volume di Riempimento e Volume Morto (o residuo): della frequenza ultrasonica utilizzata. l’efficienza dei nebulizzatori pneumatici può essere Esistono diversi modelli di nebulizzatori ultrasonici migliorata aumentando il volume di riempimento. e le differenze fondamentali risiedono nella A bassi volumi di riempimento, infatti, si raggiunge configurazione del trasduttore, dell’ampolla il cosiddetto volume morto o volume residuo (frequenza di vibrazione, ampiezza, configurazione (variabile tra 0,5 e 2 ml) indicativo della quantità “focused” o “unfocused”), nei deflettori e nel di farmaco che rimane nel nebulizzatore alla fine sistema ausiliario di flusso d’aria. Tra i fattori di una somministrazione. Maggiore è il volume che influenzano la massa e la distribuzione delle morto, minore è la quantità di farmaco nebulizzato. dimensioni delle particelle sono da considerare le (Gardenhire, 2017) I normali nebulizzatori caratteristiche fisiche del farmaco-fluido: la viscosità pneumatici non aerosolizzano al di sotto del e densità fluido-dinamiche, la tensione superficiale volume morto, pertanto è raccomandabile l’utilizzo e la pressione di vapore. Bisogna considerare di un volume di riempimento di almeno 4-5 ml, tuttavia che i nebulizzatori a ultrasuoni, in virtù del aggiungendo soluzione fisiologica nell’ampolla, loro meccanismo di funzionamento, trasmettono a meno che il dispositivo non sia appositamente una notevole energia alle soluzioni dei farmaci progettato per volumi di riempimento inferiori. riscaldandoli e quindi potendone provocare la (Licari, 2014) La diluizione fa sì che nel volume degradazione. (Dolovich, 2011) residuo rimanga in percentuale meno farmaco, Le proprietà chimico-fisiche dei farmaci possono anche se aumenta il tempo di somministrazione. rendere meno efficienti i nebulizzatori a ultrasuoni: Pattern Respiratorio: il modo di respirare influisce questi dispositivi, infatti, non nebulizzano i farmaci sulla deposizione di aerosol nel tratto respiratorio in sospensione a differenza di quelli in soluzione. più periferico. Il paziente dovrebbe pertanto essere Inoltre, questi device generano particelle con MMAD istruito affinché durante la seduta di aerosolterapia di valore troppo elevato per penetrare nelle vie aeree esegua una respirazione normale, a volume corrente, inferiori e il volume residuo è elevato. (Kantar, 2012) con la bocca semiaperta e periodicamente effettui Un nebulizzatore ad ultrasuoni che funzioni in modo respiri profondi. (Gardenhire, 2017) affidabile con le soluzioni e le sospensioni sarebbe I nebulizzatori attivati dal respiro sono un modello quindi una novità. di nebulizzatore pneumatico che consente la veicolazione di una maggiore dose di farmaco Nebulizzatori Mesh somministrata ai pazienti generando aerosol solo I nebulizzatori “Mesh” sfruttano la vibrazione di durante la fase inspiratoria. In questo modo è un cristallo piezoelettrico indotta da elettricità possibile ridurre significativamente la quantità di per fare passare le formulazioni liquide attraverso farmaco persa durante la fase espiratoria. una sottile membrana con microfori (mesh) che genera l’aerosol. Il diametro dei fori della membrana Nebulizzatori a Ultrasuoni determina la grandezza delle particelle generate, I nebulizzatori a ultrasuoni convertono l’energia che risultano di dimensioni omogenee. elettrica in vibrazioni ad alta frequenza utilizzando Esistono due tipi di nebulizzatori mesh: a membrana un trasduttore. Il cuore di un nebulizzatore passiva e a membrana attiva. ultrasonico è un trasduttore costituito da un I modelli a membrana passiva presentano, come 14
elemento piezoelettrico, un corno trasduttore coordinazione del paziente, per questo a ultrasuoni che spinge il fluido attraverso la risulta particolarmente adatta nei bambini, membrana traforata, creando le particelle di nei soggetti anziani e nei soggetti che hanno aerosol. difficoltà a utilizzare spray e polveri. Inoltre, i Il tipo mesh a membrana vibrante attiva utilizza nebulizzatori possono essere efficacemente una membrana sottile e perforata azionata ad utilizzati a qualsiasi età e in qualsiasi grado di opera di un elemento piezoelettrico anulare, che la severità della patologia, sia in fase cronica che fa vibrare ad alta frequenza provocando un’azione in fase acuta. (Geller, 2005; Bettoncelli, 2007) di micropompa a livello dell’interfaccia liquido- • I nebulizzatori sono inoltre apparecchi membrana e determinando così il risucchio delle “aperti”, in grado di nebulizzare diversi principi goccioline attraverso i microfori. attivi, è possibile somministrare anche alte I nebulizzatori mesh sono molto efficienti ed hanno dosi di farmaco, cosa non sempre attuabile un volume residuo minimo (0.1-0.5 mL), il che con gli spray e le polveri, o associare più consente la somministrazione di una maggiore principi attivi, se tra loro compatibili. (Geller, quantità di farmaco. (Gardenhire, 2017) 2005; Gardenhire, 2017) Questo dettaglio è Tuttavia, questi dispositivi presentano il rischio di considerato vantaggioso soprattutto quando si intasamento dei piccoli fori della membrana, per cui deve effettuare una aerosolterapia in pazienti è particolarmente importante un’attenta pulizia del ventilati. (Pritchard, 2017) nebulizzatore. • Inoltre, la nebbia che si genera durante la nebulizzazione alimenta la confidenza Vantaggi e svantaggi dei nebulizzatori e l’accettabilità da parte dei pazienti in • La nebulizzazione è un sistema che funziona quanto permette la percezione soggettiva indipendentemente dalla capacità di dell’assunzione della terapia. (Geller, 2005) Tabella 4. Vantaggi e svantaggi dell’aerosolterapia mediante nebulizzatore (Modificato da Gardenhire 2017) VANTAGGI SVANTAGGI • Non richiede coordinazione da parte del paziente • Il tempo di somministrazione può variare • Efficace a volume respiratorio corrente in base al farmaco erogato • Adatta a tutte le età • Adatta a qualsiasi livello di gravità della malattia • La strumentazione necessaria può essere • Possibilità di effettuare combinazioni ingombrante estemporanee di differenti sostanze, se compatibili • Possibilità di somministrazione di alte dosi • Necessità di una fonte di energia (elettricità, di farmaco • Possibilità di aggiustamento batterie, gas compressi) e personalizzazione dei dosaggi • Facilita un senso di fiducia nel paziente • Variabilità della performance tra i diversi tipi, (o nel genitore) perché genera una nebbia marche e modelli visibile per alcuni minuti, che rassicura sull’effettiva somministrazione del trattamento • Necessità di assemblaggio e pulizia • Adatta a situazioni di emergenza • Intuitiva da utilizzare • Possibile contaminazione se il farmaco viene • Possibilità di essere utilizzata in concomitanza gestito in modo improprio o se il dispositivo all’ossigenoterapia non viene pulito adeguatamente • Efficace in pazienti con bassi flussi respiratori 15
Questa funzionalità semplificata va a compensare Tecnica per nebulizzatori Pneumatici, alcuni svantaggi dei nebulizzatori, come Ultrasuoni o Mesh trasportabilità, peso, rumore, costo e tempo di Quando si utilizza un nebulizzatore pneumatico somministrazione, anche se gli ultimi apparecchi il paziente dovrebbe: hanno dimensioni contenute e possono operare • Assemblare correttamente il nebulizzatore con batterie in modo autonomo. (Geller, 2005) • Mettere il farmaco nell’ampolla o nel serbatoio del nebulizzatore Un aspetto che può, in linea di principio, • Sedersi con il tronco ben eretto. Accendere essere maggiormente significativo rispetto a il dispositivo pMDI e DPI è l’efficienza variabile tra i diversi • Tenere l’ampolla del nebulizzatore verticale nebulizzatori. Quindi la scelta informata e corretta durante la somministrazione dell’apparecchio rappresenta un momento • Respirare in base alle indicazioni dello fondamentale per il successo terapeutico. specialista (pediatra, pneumologo, otorinolaringoiatra) Tecnica di Somministrazione • Se il trattamento deve essere interrotto Poiché esistono diversi tipi di nebulizzatore è spegnere l’apparecchio per evitare sprechi necessario conoscerne le istruzioni operative in • Alla fine del trattamento, smontare e pulire modo da istruire adeguatamente i pazienti. come da raccomandazioni del produttore. La modalità di respirazione dovrebbe essere adattata in base alle indicazioni dello specialista. Manutenzione del nebulizzatore In generale, nel caso di patologia che interessi le I nebulizzatori devono essere sottoposti a una alte vie aeree, la respirazione dovrebbe avvenire in corretta gestione per il rischio di potenziale modo normale, a volume corrente; se la patologia contaminazione, pertanto è necessaria un’attenta riguarda le vie aeree inferiori, la respirazione manutenzione dei dispositivi da parte dei pazienti. dovrebbe essere più lenta e profonda per facilitare Nella tabella 5 vengono indicate alcune norme la deposizione delle particelle nelle vie aeree generali per il mantenimento e l’igiene del periferiche. nebulizzatore. Tabella 5. Norme per la manutenzione e l’igiene del nebulizzatore (Gardenhire, 2017) • Lavarsi le mani e asciugarle prima di usare e • Operare periodicamente una disinfezione maneggiare i nebulizzatori delle varie componenti del nebulizzatore • È preferibile usare fiale mono-dose sterili secondo tempi e modi indicati dal • Controllare le scadenze dei prodotti da produttore: nebulizzare • Ogni componente del sistema • Ultimare la nebulizzazione una volta iniziata nebulizzatore è sottoposta ad usura e va la seduta e gettare via la soluzione residua periodicamente controllata secondo le • Smontare sempre dopo l’uso ogni pezzo del indicazioni del costruttore e sostituita. sistema nebulizzatore, lavare regolarmente Se la durata media della nebulizzazione ampolla, tubi e boccaglio (o mascherina) aumenta rispetto al consueto o vi sono con acqua e detergente delicato e asciugarle perdite o lesioni macroscopicamente attentamente con fazzoletto di carta apprezzabili, il sistema nebulizzatore va revisionato • Se rimane condensa nel tubo accendere • Quando si utilizza un nebulizzatore per qualche secondo il compressore sino mesh, non toccare la membrana durante ad asciugarla o lasciarla scolare il prima la pulizia. Ciò potrebbe danneggiare possibile l’elemento 16
Position Paper - Aerosolterapia Doccia nasale micronizzata dal pMDI ed è sospeso o disciolto nella miscela Un nebulizzatore appositamente studiato propellente/eccipiente che rappresenta l’80% della per nebulizzare preparati nelle alte vie aeree è miscela. (Gardenhire, 2017) rappresentato dalla doccia nasale micronizzata. L’apparecchio è composto da una ampolla e da La valvola dosatrice permette di distribuire un compressore che genera un getto di particelle una quantità nota di farmaco insieme con il acquose di diametro >10 µm, che giungono propellente. direttamente nelle fosse nasali e nel rinofaringe I tradizionali pMDI hanno un design del tipo dove possono svolgere un effetto detergente, “premi e respira”. Premendo la bomboletta viene idratante e fluidificante le secrezioni. rilasciata dentro l’attivatore la miscela farmaco- La metodica è indicata in tutte quelle patologie propellente in quantità predeterminata, che delle prime vie aeree (naso, seni paranasali, poi si espande e vaporizza per convertire il rinofaringe, tuba di Eustachio) caratterizzate dalla farmaco liquido in aerosol. Il diametro delle presenza di abbondanti secrezioni catarrali e/o particelle, l’angolatura e la velocità di emissione mucopurulente nonché di formazioni crostose. caratterizzano la piuma di aerosol generata le (Varricchio, 2004) cui proprietà sono estremamente importanti nella deposizione del farmaco a livello delle vie La doccia micronizzata, in particolare: aeree inferiori. Un aspetto da rilevare riguarda • Produce un’abbondante nebbia costituita da il tipo di propellente utilizzato nel dispositivo. grosse particelle che deterge delicatamente (Gardenhire, 2017) le cavità nasali e i distretti circostanti • Utilizzando pressioni di getto superiore Nel 1987 il Protocollo di Montreal ha vietato i (500+/- 100 mm di colonna di acqua) può clorofluorocarburi (CFC) come propellenti degli consentire alle particelle di penetrare in spray per gli effetti negativi sullo strato di ozono distretti non facilmente raggiungibili (seni nell’atmosfera, ma ha concesso il loro impiego nei paranasali e tube di Eustachio), e favorire il pMDI fino a quando non si fosse resa disponibile distacco delle secrezioni dalle mucose. un’alternativa. La ricerca ha individuato in due Il dispositivo base comprende una prima camera, idrofluoroalcani (HFA), in particolare il 134a e il atta a contenere la soluzione dei farmaci ed una 227, una valida alternativa ai CFC per i pMDI. (Rau seconda, esterna e sovrapposta alla prima, per la 2005) Gli HFA sono inerti, non infiammabili e non raccolta del liquido di ritorno dalle cavità nasali. interagiscono con i principi attivi dei farmaci. Il sistema consente di eseguire la doccia nasale a tutte le età. Deposizione delle particelle aerosolizzate a livello delle vie aeree. INALATORI SPRAY pMDI Negli spray predosati, la frazione respirabile di un aerosol dipende dal tempo di evaporazione (pressurized Metered Dose del propellente e dalla distanza di erogazione. Inhaler) L’aerosol nel momento dell’erogazione presenta una velocità di 50m/sec circa, con un MMAD pMDI delle particelle di 30-40 µm che quindi non Nati alla metà degli anni ’50, gli erogatori rappresentano una frazione respirabile. In un di aerosol pressurizzato predosato, noti più secondo momento, con l’evaporazione del comunemente come pMDI o inalatore spray, propellente, la velocità diminuisce rapidamente rappresentano il sistema più diffuso di erogazione ed arriva a 10 m/sec a una distanza di circa dei farmaci per via inalatoria. 10 cm dalla valvola. Con questa velocità e un Il pMDI è composto da una bomboletta, dal MMAD delle particelle che si riduce a 1-3 µm, farmaco, dal propellente/eccipiente, da una valvola l’aerosol acquista le caratteristiche ottimali per dosatrice, da un boccaglio e dall’attivatore. Il una soddisfacente deposizione nelle vie aeree farmaco rappresenta l’1-2% dell’aerosol emesso inferiori. 17
Position Paper - Aerosolterapia Alcuni fattori possono modificare la piuma di Tabella 6. Principali vantaggi e svantaggi dei aerosol emessa, alterando la quantità di farmaco pMDI (Modificato da Gardenhire, 2017) erogata dal pMDI. Bisogna innanzitutto opportunamente ricordare l’importanza di agitare la bomboletta prima di VANTAGGI ogni erogazione. Questo aspetto è superfluo • Trasportabili, leggeri e compatti per i pMDI che contengono principi attivi in • Disponibilità di dosi multiple soluzione, ma è di fondamentale importanza • Trattamento di breve durata per i pMDI che contengono principi attivi in • Dosi erogate riproducibili sospensione. Il device deve essere agitato • Non necessità di preparazione del prima della erogazione al fine di riempire la farmaco camera di dosaggio con una sospensione in • Contaminazione difficile cui principi attivi, eccipienti e propellenti siano adeguatamente miscelati, al punto da dare luogo a un composto i cui costituenti siano presenti in una corretta proporzione, nonché allo scopo di prevenire la separazione in due fasi della sospensione, dando luogo a fenomeni di SVANTAGGI sedimentazione e/o di flocculazione. • Richiesta attivazione da parte del paziente, Scuotere l’inalatore prima dell’uso è quindi necessario per ottenere una miscelazione corretta inalazione e pausa inspiratoria omogenea dei diversi costituenti presenti nella • Concentrazione fissa di farmaco e di dosi bomboletta, prima di riempire la camera di • Reazioni ai propellenti in alcuni soggetti dosaggio (Hatley 2017). • Difficoltà nel determinare l’esaurimento Si rammenta che il non agitare vigorosamente il negli erogatori sprovvisti di conta dose pMDI un istante prima di ogni erogazione non è un errore per i pMDI con medicinali in soluzione, ma è un errore per i pMDI con medicinali in sospensione, che si può verificare nel 14-21%. (Oliveira 2014; Marguet 2001) Un problema tipico dei pMDI privi di contadose è capire quando il dispositivo debba essere Vantaggi e svantaggi dei pMDI smaltito. Dopo che il pMDI ha erogato il numero Il pMDI è stato progettato e sviluppato come di puff riportato sulla confezione, potrebbe una combinazione tra farmaco e dispositivo al sembrare ancora funzionante. Questo “effetto fine di fornire dosi predefinite di una specifica residuo” può durare a lungo, anche se il farmaco formulazione farmacologica. Si tratta di un è effettivamente terminato. Metodi indiretti, dispositivo di facile portabilità e per il suo come far galleggiare la bomboletta nell’acqua, utilizzo non è richiesta alcuna preparazione e sono approssimativi e possono alterare il corretto manipolazione. funzionamento del pMDI. Di conseguenza, non Tuttavia, il pMDI richiede una tecnica di utilizzo dovrebbero essere utilizzati per stabilire la quantità che è la più difficile tra i device per aerosolterapia di farmaco rimanente nella bomboletta. (Cain, soprattutto per i pazienti pediatrici o comunque 2001; Brock, 2002) L’unico metodo attendibile per poco collaboranti. Inoltre, per l’elevata velocità determinare il numero di dosi rimanenti nel pMDI è di erogazione, un’alta percentuale di farmaco si contare le dosi effettive, annotandole su un diario deposita a livello dell’orofaringe. giornaliero per segnare ogni singola attivazione. La tabella 6 riassume i principali vantaggi e Sottraendo il numero di dosi riportato sulla svantaggi dei pMDI. confezione da quello annotato si ha un’idea della quantità di farmaco disponibile. 18
Il paziente dovrebbe calcolare quanto durerà INALATORI A POLVERE SECCA il pMDI dividendo il numero totale di puff disponibile nel pMDI per il numero totali di puff (DPI - Dry Powder Inhaler) previsti dallo schema terapeutico prescritto dal Gli inalatori a polvere secca (DPI-Dry Powder medico, ricordando che il farmaco finirà prima se Inhaler) sono dispositivi portatili azionati da il pMDI viene utilizzato più del previsto. un flusso inspiratorio per la somministrazione Va tuttavia sottolineato come il conteggio nei polmoni di farmaci formulati in polvere manuale sia poco pratico e inattendibile, secca, costituita da un eccipiente (o carrier) e soprattutto nei pazienti che utilizzano tali dal principio attivo a questo adeso. I DPI non farmaci durante varie attività. L’unica vera contengono propellente e sono respiro-attivati. possibilità di sapere con certezza se il device Lo sforzo inspiratorio del paziente, insieme vada sostituito è rappresentata dalla presenza all’entità del flusso inspiratorio e al volume nel dispositivo di un contadose. (Holt, 2005) nebulizzato, creano l’energia necessaria per generare piccole particelle e disperderle come Tecnica corretta di inalazione nel bambino aerosol dal dispositivo. È essenziale che il bambino sia educato alla In base al modello del contenitore di dose, i DPI tecnica corretta perché questa garantisce si dividono in dispositivi mono-dose, dispositivi a l’assunzione della dose terapeutica del farmaco unità-dose multiple e dispositivi multi-dose. e influenza la probabilità di insorgenza di effetti A prescindere dal numero di dosi erogate, i DPI collaterali sistemici e/o locali. sono costituiti dagli stessi componenti, montati Con l’utilizzo del pMDI la deposizione sull’inalatore, rappresentati da un serbatoio polmonare del farmaco è variabile in funzione o contenitore, un corpo ed un boccaglio. Nel della modalità inspiratoria e della tecnologia di serbatoio o nelle unità delle singole dosi sono erogazione del device che può permettere alle contenute le particelle del principio attivo sotto particelle di farmaco di raggiungere anche le forma di aggregati di dimensioni fino a 60 µm. piccole vie aeree. All’interno del corpo dell’erogatore vi sono i L’uso corretto del pMDI nel bambino è riassunto “canali di aspirazione” attraverso i quali in tabella 7, dove si evidenzia la necessità del vengono trascinate le dosi di farmaco fino ricorso a un distanziatore. Tabella 7. Procedura da seguire per una corretta tecnica di inalazione con pMDI nel bambino • Togliere il coperchio di protezione ed agitare • Espirare profondamente e lentamente bene la bomboletta • Serrare tra le labbra il boccaglio • Tenere la bomboletta verticale con il boccaglio • Iniziare ad inspirare lentamente in basso • Ad inspirazione appena iniziata attivare • L’uso di un distanziatore migliora l’assunzione l’erogatore senza interrompere l’inspirazione e riduce i potenziali effetti collaterali • Terminata l’inspirazione, trattenere per alcuni • Nei bambini di età ≤ 3 anni utilizzare un pMDI secondi il respiro più distanziatore con maschera facciale • Espirare lentamente • Nei bambini dai 4 anni utilizzare pMDI più distanziatore con boccaglio 19
al boccaglio. La conformazione interna di Tabella 8. Principali vantaggi e svantaggi degli inalatori questi erogatori permette di creare con una a polvere secca (Modificato da Gardenhire, 2017) manovra inspiratoria forzata (inspirazione rapida e profonda) una turbolenza sufficiente a disgregare la polvere in particelle di dimensioni VANTAGGI adeguate. • Piccoli e trasportabili Alcuni fattori influenzano il funzionamento • Presenza frequente di conta-dosi dei DPI. Innanzitutto, l’abilità del paziente nel incorporato generare un flusso inspiratorio adeguato. Poiché • Assenza di propellenti l’utilizzo ottimale di questi dispositivi richiede • Attivazione con respiro flussi inspiratori adeguati, il dispositivo non è indicato per i bambini di età inferiore a 6 anni. • Tempi contenuti per la preparazione (Ahrens, 2005) e per la somministrazione Dal momento che flussi inspiratori molto bassi causano una minor erogazione di farmaco, soprattutto di particelle molto piccole, i SVANTAGGI pazienti virtualmente candidati all’utilizzo di DPI dovrebbero essere valutati per verificarne • Dipendenti dal flusso inspiratorio del l’abilità di generare un flusso inspiratorio minimo paziente sufficiente. • Pazienti meno consapevoli della dose Un altro aspetto da considerare è la necessità di erogata una idonea conservazione di questi dispositivi, • Funzionamento influenzato poiché il loro funzionamento può essere alterato dall’umidità ambientale e dall’umidità dall’umidità e dalla condensa, che possono dell’espirato nel boccaglio causare grumi, ridurre la disgregazione e • Estesa gamma di DPI differenti limitare la creazione di piccole particelle durante l’inalazione. (Gardenhire, 2017) Con i DPI vi è il rischio che il paziente espiri l’aria nel boccaglio, soprattutto dopo che il dispositivo è stato posizionato verticalmente e caricato, e STRUMENTI ACCESSORI quando il farmaco in polvere si è già reso fruibile, DEI DISPOSITIVI PER portando così umidità all’interno del dispositivo AEROSOLTERAPIA con conseguente impatto sulla terapia. I pazienti devono quindi essere addestrati ad Alcuni strumenti accessori sono stati espirare lontano dal DPI prima dell’inspirazione. sviluppati per migliorare l’efficienza dei (Gardenhire, 2017) dispositivi per aerosolterapia soprattutto nei casi di difficoltà di utilizzo del singolo Vantaggi e Svantaggi dei DPI device o per migliorare la deposizione di Gli inalatori di polvere secca presentano sia farmaco in distretti particolari come le alte vie vantaggi sia svantaggi. Dato che non richiedono respiratorie. una coordinazione manuale tra attivazione del dispositivo e inspirazione, il flusso inspiratorio Per superare i problemi riscontrati nell’utilizzo del paziente deve essere sufficiente per dei pMDI in età pediatrica, sono stati realizzati assumere il farmaco contenuto nel dispositivo. dispositivi accessori indicati con il termine È fondamentale che il paziente capisca come “distanziatori”, cioè camere di espansione, funziona il DPI e come deve essere utilizzato. La disponibili in diverse forme e dimensioni, tabella 8 riassume vantaggi e svantaggi dei DPI. interposte fra il paziente e il pMDI. Il farmaco viene 20
Position Paper - Aerosolterapia dapprima spruzzato all’interno del dispositivo utilizzati distanziatori muniti di maschera. e, successivamente, inalato dal paziente Tuttavia, si tratta di un limite indicativo, attraverso un boccaglio o una maschera poiché la mascherina è richiesta fintanto che facciale: in questo modo non è necessaria il bambino non acquisisce le competenze per una fine coordinazione mano-respiro, che utilizzare un dispositivo dotato di boccaglio. si sviluppa di norma dopo i 5-6 anni di età (Linee Guida SIAIP) e, inoltre, il tempo utile per l’inalazione È stato evidenziato come il boccaglio sia aumenta. (Everard, 2006; Linee Guida SIAIP) efficace anche nei bambini e garantisca Il distanziatore migliora l’efficacia della terapia una maggior dose di farmaco nei polmoni aerosolica perché consente una minore rispetto ad una maschera pediatrica deposizione in orofaringe e facilita la riduzione standard. (Nikander, 2000; Lowenthal, 1992) del diametro delle particelle di aerosol che Di conseguenza, l’utilizzo del boccaglio quindi possono raggiungere più facilmente le dovrebbe essere sempre incoraggiato, a patto vie aeree inferiori. (Linee Guida SIAIP) che sia usato appropriatamente, altrimenti I distanziatori sono dotati di una valvola è preferibile una maschera usata nel modo unidirezionale (che si apre quando il paziente corretto. inspira e si chiude quando espira) o di due valvole separate (inspiratoria ed espiratoria). Va sottolineato che una buona aderenza della È utile ricordare che la quantità di farmaco maschera al volto rappresenta un fattore effettivamente erogata dal distanziatore può rilevante per garantire un’ottimale deposizione essere influenzata da alcuni fattori strutturali. del farmaco ed evitarne il contatto con gli In generale la quantità di farmaco reso occhi. disponibile da un distanziatore aumenta Anche piccoli scostamenti della maschera proporzionatamente al suo diametro e alla di 0.5 cm dal volto possono diminuire di sua lunghezza. più del 50% la quantità di farmaco inalata. Un altro aspetto da considerare è il volume (Smaldone, 2005; Amirav, 2001) dello spazio “morto”. Lo “spazio morto” di un distanziatore è rappresentato dal volume Occorre ricordare come l’applicazione di compreso fra la camera di espansione maschere facciali sia spesso mal sopportata e la bocca del paziente. Tale spazio ha dal bambino che tende ad agitarsi e a piangere. un’importanza considerevole in quanto può Il pianto, caratterizzato da lunghe esalazioni ridurre, anche di molto, la dose di farmaco e brevi e rapide inalazioni ostacola la disponibile per il paziente. deposizione del farmaco a livello polmonare, che invece tende a depositarsi nelle vie aeree La quantità di farmaco inalata può essere superiori o in faringe, per poi essere deglutito. inoltre ridotta e la dose somministrata (Ari, 2016) resa variabile dalla presenza di cariche Diventa dunque importante adottare strategie elettrostatiche quando si utilizza un che riducano al minimo il distress prima di distanziatore costruito in un materiale non un’eventuale somministrazione: giocare, conduttore. È possibile limitare questo confortare il bambino ed altre forme efficaci problema immergendo il distanziatore in di distrazione possono ridurre la scarsa acqua con poche gocce di un detergente ionico tolleranza a questo tipo di interfaccia e quindi e/o eseguire il priming dell’apparecchio. (Linee aumentare la dose di aerosol somministrata. Guida SIAIP) (Ari, 2016) Un punto fondamentale riguarda la scelta del terminale del distanziatore per l’erogazione In merito alla tecnica inalatoria ottimale in dell’aerosol, cioè il boccaglio o la maschera caso di utilizzo di un pMDI con distanziatore, facciale. la tabella 9 riassume le raccomandazioni delle Nei bambini di età ≤ 4 anni dovrebbero essere Linee Guida SIAIP. 21
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