PIANO DI COMUNICAZIONE AZIENDALE - TRIENNIO 2016 2018 - Pianificare la comunicazione per migliorare l'organizzazione - irccs crob
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PIANO DI COMUNICAZIONE AZIENDALE IRCCS CROB TRIENNIO 2016 – 2018 Pianificare la comunicazione per migliorare l'organizzazione
INDICE Premessa Pag. 6 Il contesto normativo Pag. 9 Gli obiettivi di comunicazione delle Aziende Sanitarie Pag. 11 I flussi di comunicazione nelle Aziende Sanitarie Pag. 13 L’esigenza di coerenza nei programmi di comunicazione sviluppati Pag. 15 Le iniziative regionali Pag. 17 PIANO DI COMUNICAZIONE 2016 - 2018 I’IRCCS CROB Pag. 19 Cosa facciamo Pag. 21 I servizi offerti agli utenti Pag. 25 La comunicazione Pag. 36 Il CROB controllato dall’anticorruzione Pag. 39 Il rapporto con i Media Pag. 40 L’Ufficio relazioni con il pubblico Pag. 42 Il web Pag. 45 Gli strumenti di comunicazione on-line Pag. 47 La comunicazione interna Pag. 49 Comunicazione di crisi Pag. 51 I nostri stakeholder Pag. 53 La trasparenza Pag. 54 La trasparenza amministrativa Pag. 55 Il responsabile della trasparenza dell’IRCCS CROB Pag. 57 I dati Pag. 58 Quanto siamo trasparenti Pag. 59 Corruzione Pag. 62 Il responsabile anticorruzione dell’IRCCS CROB Pag. 63 Il Programma triennale per la prevenzione della corruzione dell’IRCCS CROB Pag. 64 L’accesso civico Pag. 65 L’altra faccia della trasparenza: la trasparenza interna Pag. 69 Trasparenza anche in intranet Pag. 71 Le linee strategiche per l’anno 2016 Pag. 74 Progetto: Realizzazione di un House Organ aziendale IRCCS CROB Pag. 79 3
Progetto: Multimedia IRCCS CROB 2.0 Pag. 82 Monitoraggio e misurazione dei risultati Pag. 83 Modalità di comunicazione del Piano Pag. 84 Finanziamenti e budget Pag. 85 PIANO DI COMUNICAZIONE 2016 - 2018 4
"I nostri clienti ci osservano da vicino. Ogni giorno non dobbiamo fare altro che ascoltarli con la massima attenzione e rispetto, ricordandoci che per ogni parere espresso ci sono innumerevoli clienti che la pensano nello stesso modo e non ce lo dicono" Isama Haga (manager della Tokyo Green Counter)
PREMESSA La comunicazione può essere definita come il processo attraverso il quale si trasferisce un messaggio o un’informazione da una parte, che chiamiamo fonte ad un’altra parte che chiamiamo ricevente. Comunicare vuol dire anche stabilire una relazione con altre persone allo scopo di avere in comune informazioni su un certo oggetto o fatto. Assioma base della comunicazione enunciato dallo psicologo e PIANO DI COMUNICAZIONE 2016 - 2018 filosofo Paul Watzlawick è "non si può non comunicare". Risultando evidente il valore della dimensione comunicativa, diventa necessario utilizzarla al meglio ed in tutte le sue potenzialità. Ciò significa "progettare e verificare i risultati delle iniziative di comunicazione in un processo ciclico che porta al progressivo miglioramento dell'efficacia comunicativa". La comunicazione in un'organizzazione complessa è uno strumento primario del rapporto interpersonale. Permette di scambiare informazioni, influenza e modifica i comportamenti, lega le parti di un contesto, coinvolge assolutamente tutti, è portavoce della cultura organizzativa, collega l’ interno con l’ esterno e veicola l’ immagine dell’organizzazione all’esterno. Nel settore pubblico la comunicazione non ha avuto la stessa importanza che essa contestualmente ha assunto nel settore privato, per cui raramente si cercava di attivare processi di comunicazione con i fruitori, mentre, nei casi in cui tali processi si sviluppavano, molto spesso la comunicazione era gestita non come un dovere dell’ente o azienda pubblica, ma come un qualcosa in più, rispecchiando la visione che considerava il cittadino/fruitore come un semplice amministrato. Nonostante per molto tempo il rapporto delle amministrazioni pubbliche con i fruitori sia stato caratterizzato dalla esistenza di un diaframma di incomunicabilità, negli ultimi anni, sulla scia delle esperienze maturate con successo in altri paesi europei e grazie soprattutto a varie disposizioni normative, è riemersa l’esigenza di comunicare con i cittadini/fruitori, dando luogo ad una politica di comunicazione adeguata al crescente rilievo che le istituzioni pubbliche vanno assumendo nella vita del paese. Con l'entrata in vigore della legge 7 giugno 2000, n. 150, e l'emanazione del regolamento di attuazione del 21 settembre 2001, n. 422, le pubbliche 6
amministrazioni dispongono di un nuovo indispensabile strumento per sviluppare le loro relazioni con i cittadini, potenziare e armonizzare i flussi di informazioni al loro interno e concorrere ad affermare il diritto dei cittadini ad un'efficace comunicazione. Il Piano di Comunicazione è lo strumento che permette di descrivere come si intendono comunicare i messaggi giusti alle persone giuste al momento giusto, PIANO DI COMUNICAZIONE 2016 - 2018 tenendo tutti informati, in modo che si possa comunicare un messaggio coerente al pubblico di destinazione. L’insieme delle attività che un’impresa intraprende per inserirsi nel mercato, mantenere la sua posizione e creare un’immagine, coerentemente con i suoi obiettivi, verso il consumatore, rappresenta una forma di comunicazione organizzativa. L’obiettivo della comunicazione organizzativa è il mutamento organizzativo. Poiché la comunicazione cambia a seconda del periodo storico, del contesto in cui l’azienda opera, dell’impianto giuridico, in base a fattori non sempre controllabili, tantomeno prevedibili, la funzione primaria della comunicazione organizzativa è coordinare in modo efficace gli strumenti di cui l’impresa si può servire per comunicare se stessa, con lo scopo di favorirne gli scambi con i suoi Stakeholder, cioè di tutti coloro che hanno qualche interesse nell’azienda. La comunicazione in un’azienda sanitaria è un processo trasversale che può essere considerato una vera leva strategica a disposizione del management. Essa infatti agisce direttamente sui processi di percezione dei servizi da parte dell’utenza e allo stesso tempo rappresenta una risorsa interna capace di creare sinergia tra gli operatori e senso di appartenenza alla stessa azienda. Inoltre come effetto di refluenza favorisce il realizzarsi di energie sul territorio in termini di dialogo inter- istituzionale e, quindi, di dialogo tra le differenti parti del tessuto sociale. La comunicazione assume dunque un ruolo centrale per l’agire amministrativo, come strumento di governo della complessità sociale e della complessità organizzativa. 7
A fianco della funzione di relazione biunivoca con i cittadini sul piano dell’ascolto, dell’informazione, dell’accesso, della valutazione della qualità dei servizi, la comunicazione assume valore come strumento di governo per elaborare e attuare politiche pubbliche sempre più articolate e complesse. PIANO DI COMUNICAZIONE 2016 - 2018 8
IL CONTESTO NORMATIVO PIANO DI COMUNICAZIONE 2016 - 2018 Dal punto di vista legislativo, si sono succedute, riforme e normative: • Legge 142/1990 “Ordinamento delle autonomie locali”; • Legge 241/1990 “Norme in materia di procedimento amministrativo e di accesso ai documenti amministrativi”, modificata in seguito dalla Legge n. 15/2005; • D.Lgs. n. 29/1993 “Razionalizzazione dell’organizzazione delle misure pubbliche e revisione della disciplina in materia di pubblico impiego”; • Leggi Bassanini (Legge n. 59/1997 “Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa", Legge n. 127/1997 “Misure urgenti per lo snellimento dell’attività amministrativa e dei procedimenti di decisione e controllo”, Legge n. 191/1998 “Modifiche e integrazioni alla Leggi 59/1997 e 127/1997”); • Legge n. 150/2000 “Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni”; • D.P.R. 422/2001 “regolamento recante norme per l’individuazione dei titoli professionali del personale da utilizzare presso le pubbliche amministrazioni per le attività di informazione e comunicazione e disciplina degli interventi informativi”; • D.Lgs. n. 165/2001 “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”; 9
• Direttiva del 7 febbraio 2002 sulle attività di comunicazione delle pubbliche amministrazioni. La Legge n. 150 del 7 giugno 2000 identifica e specifica, per la prima volta, le aree e le attività di comunicazione ed informazione istituzionale, le forme, gli strumenti, i prodotti, ma anche le tipologie di messaggi e le loro finalità, distinguendo pubblici target ed obiettivi. PIANO DI COMUNICAZIONE 2016 - 2018 Con la Direttiva del Ministro della Funzione Pubblica sulle “attività di comunicazione delle pubbliche amministrazioni” nel 2002, vengono precisati i macro obiettivi di comunicazione delle amministrazioni: • informazione trasparente ed esauriente; • efficienza ed efficacia dei servizi anche attraverso il sistema di comunicazione interna; • pubblicizzazione e semplificazione dell’accesso ai servizi, promuovendo nuove relazioni con i cittadini. Tale normativa precisa anche la natura e le finalità del Piano di Comunicazione che ogni amministrazione è tenuta a redigere: • definizione degli obiettivi e della strategia di comunicazione integrata; • descrizione delle singole azioni con l’indicazione dei tempi di realizzazione (calendarizzazione per fasi); • scelta dei mezzi di diffusione e budget; • pianificazione delle attività di monitoraggio e valutazione dell’efficacia delle azioni (sia in itinere al progetto sia ex post). Esso coinvolge i collaboratori interni e tutti i soggetti esterni in qualche modo interessati o in contatto con l’azienda. 10
GLI OBIETTIVI DI COMUNICAZIONE DELLE AZIENDE SANITARIE (Adelaide Ippolito -IL RUOLO DEGLI STRUMENTI DI COMUNICAZIONE NELLE AZIENDE SANITARIE) Gli obiettivi che le aziende sanitarie pubbliche possono perseguire attraverso lo sviluppo di una politica di comunicazione sono vari ma anche abbastanza articolati. Essi, in particolare, possono consistere: PIANO DI COMUNICAZIONE 2016 - 2018 • Nella costruzione dell’immagine aziendale: L’immagine, “intesa come la manifestazione percepibile di un complesso di elementi interni ed esterni dell’azienda, che nel loro insieme concorrono alla formazione dell’idea che si ha di tale azienda in quanto erogatrice di certi servizi”, rappresenta per le aziende sanitarie pubbliche un elemento di enorme rilevanza sia per l’intangibilità del processo di erogazione, il servizio, e sia per le peculiarità del settore sanitario. • Nella esigenza di informare: In particolare, attraverso questo obiettivo l’azienda sanitaria comunica ai suoi fruitori e alla collettività in generale la performance aziendale, gli obiettivi raggiunti, i riconoscimenti, le prestazioni, le iniziative e le prospettive future. • Nella promozione dei servizi sanitari offerti: Essa assolve al compito di sollecitare nei fruitori un interesse nei confronti dei sanitari offerti, le modalità stabilite per la loro erogazione come, ad esempio, i tempi in cui è possibile usufruire dei servizi sanitari, l’esistenza o meno di una procedura di prenotazione, i luoghi della struttura sanitaria in cui sono ubicati i servizi deputati all’erogazione delle prestazioni sanitarie e dei percorsi per raggiungerli, le tariffe stabilite e le procedure stabilite per il pagamento. • Nella esigenza di educare i fruitori: Attraverso questa politica di comunicazione l’azienda sanitaria persegue lo scopo di modificare il comportamento e le abitudini dei fruitori, come, ad esempio, nella prevenzione delle malattie e nelle giornate dedicate a tematiche specifiche, e di assumere un atteggiamento più consapevole e partecipativo nel processo di erogazione del servizio. 11
• Nella raccolta di informazioni e dati utili sul livello di gradimento dei fruitori sui servizi offerti: Tale politica di comunicazione assolve al compito importantissimo di monitorare il livello di soddisfazione dei fruitori e di rilevare le situazioni di insoddisfazione e le loro cause, in modo da poter adottare in modo tempestivo degli interventi correttivi. • Nella esigenza di comunicare con gli operatori interni dell’azienda: Questa particolare tipologia di comunicazione, usualmente denominata marketing PIANO DI COMUNICAZIONE 2016 - 2018 interno, è finalizzata a coinvolgere ed informare gli operatori sanitari ed amministrativi sui programmi adottati dall’azienda sanitaria o dal singolo reparto. Immagine Marketing Informare interno GLI OBIETTIVI DI COMUNICAZIONE Analisi DELLE AZIENDE epidemiologiche SANITARIE Promuovere Analisi soddisfazione Educare 12
I FLUSSI DI COMUNICAZIONE NELLE AZIENDE SANITARIE La comunicazione nelle aziende sanitarie, così come nelle altre aziende pubbliche e private, ha il compito di stabilire “un clima di reciproca comprensione, fiducia e favorevole disponibilità con l’insieme differenziato degli interlocutori aziendali”, PIANO DI COMUNICAZIONE 2016 - 2018 attraverso la creazione di un legame interattivo che coinvolga attivamente tutta l’azienda sanitaria. Questo legame interattivo si sostanzia in diversi flussi di comunicazione: in particolare è possibile individuare un flusso di comunicazione discendente, avente come origine l’azienda sanitaria e come destinatari non solo i fruitori ma tutto il complesso degli interlocutori aziendali (quindi oltre ai fruitori sono inclusi anche i fornitori di merci e servizi, gli operatori, la collettività in generale, ecc…..). AZIENDA SANITARIA INTERLOCUTORI AZIENDALI Il flusso di comunicazione discendente ha come suoi obiettivi la creazione dell’immagine dell’azienda, la diffusione di informazioni sull’azienda sanitaria e sui servizi erogati, la promozione dei servizi sanitari offerti e la razionalizzazione dei comportamenti dei fruitori. Un secondo flusso di comunicazione è quello ascendente, avente come origine il complesso degli interlocutori aziendali e come destinatario l’azienda sanitaria. 13
AZIENDA SANITARIA INTERLOCUTORI AZIENDALI PIANO DI COMUNICAZIONE 2016 - 2018 Il flusso di comunicazione ascendente ha come suoi obiettivi la raccolta di informazioni sul livello di gradimento dei fruitori per i servizi sanitari ricevuti, sull’esistenza di eventuali disservizi e sull’evoluzione dei bisogni, caratteristiche ed esigenze dei fruitori. Un ulteriore flusso di comunicazione è quello che si genera all’interno dell’azienda sanitaria e che ha al contempo come origine e destinatari i soggetti impegnati nel processo di erogazione del servizio sanitario, ossia i fruitori, gli operatori sanitari, i visitatori dei pazienti, i fornitori di merci e servizi ecc. Questo flusso di comunicazione, che ha come obiettivo quello di facilitare le attività di interazione tra l’azienda sanitaria ed i suoi interlocutori, è proprio delle aziende di servizi; infatti, queste ultime si caratterizzano, nella generalità dei casi, per l’esistenza di un processo di interazione fra la fase della produzione e quella del consumo dei servizi, che determina frequenti contatti tra i fruitori e l’azienda erogatrice, anzi, il fruitore molto spesso partecipa attivamente all’erogazione del servizio, interagendo con il personale di contatto, con il supporto fisico, o con entrambi. AZIENDA SANITARIA INTERLOCUTORI AZIENDALI 14
L’ESIGENZA DI COERENZA NEI PROGRAMMI DI COMUNICAZIONE SVILUPPATI Un problema di primaria importanza che si pone, tuttavia, nell’elaborazione del PIANO DI COMUNICAZIONE 2016 - 2018 programma di comunicazione è quello di assicurare l’esistenza di una coerenza tra i vari messaggi che esplicitamente od implicitamente le aziende sanitarie inviano, in modo che essi siano inseriti in un unico disegno strategico che assicuri lo sviluppo di un legame di fiducia, consenso e fedeltà con i propri fruitori ed, in generale, con gli interlocutori aziendali. Ciò rende impellente l’esigenza di sviluppare una strategia di comunicazione che pianifichi e coordini i diversi strumenti della comunicazione esplicita ed implicita anche in armonia con le finalità di carattere strategico che l’azienda sanitaria vuole perseguire. In particolare, i messaggi trasmessi attraverso gli strumenti della comunicazione esplicita devono caratterizzarsi per la loro veridicità, altrimenti si incorre nel rischio di creare una distonia con quanto l’azienda comunica attraverso gli strumenti della comunicazione implicita, la quale caratterizzandosi per la sua trasparenza rappresenta la vera identità dell’azienda. L’esistenza, invece, di una positiva coerenza tra l’immagine che si vuole comunicare e l’effettiva identità aziendale sviluppa un legame di consenso, fiducia e collaborazione sia nei fruitori e sia nel più ampio gruppo degli interlocutori aziendali, che consentirà all’azienda sanitaria di conseguire in modo più agevole le proprie finalità strategiche, con un effetto positivo sulle performance aziendali raggiunte. Un’ulteriore elemento che deve caratterizzare un’efficace strategia di un’azienda sanitaria deve essere il suo carattere di continuità e costanza nel tempo; infatti, i programmi di comunicazione saltuari non consentono di costituire un valido legame di interazione e fedeltà con il complesso degli interlocutori aziendali. 15
Come ogni programmazione anche quella contenuta nel piano di comunicazione, relativa a un’intera organizzazione e a un arco temporale annuale, potrà spingersi solo fino a un certo livello di dettaglio: costruire linee guida o rimandare a programmi successivi può essere in qualche caso la massima specificità possibile. Inoltre occorre mettere in conto che esigenze specifiche possono manifestarsi solo in corso d’opera: non è dato di poter sempre programmare con anticipo le necessità PIANO DI COMUNICAZIONE 2016 - 2018 della comunicazione. Nella sostanza, l’approccio alla costruzione del piano di comunicazione deve coniugare rigore e flessibilità, schematismo e libertà, razionalità e creatività. STRATEGIA DI COMUNICAZIONE IMPLICITA ESPLICITA VISIBILITÀ VERIDICITÀ IDENTITÀ IMMAGINE POSITIVA COERENZA CONSENSO E COLLABORAZIONE INTERLOCUTORI FRUITORI AZIENDALI PERFORMANCE AZIENDALI 16
LE INIZIATIVE REGIONALI Il governo regionale della Basilicata vuole operare una rivisitazione organizzativa interaziendale dell'assetto della comunicazione della sanità lucana allo scopo di svolgere un'azione coordinata di sviluppo e di promozione della stessa. Il Presidente della Regione con nota prot. 2032413/11A1 del 02/10/2015 ha demandato all'Azienda PIANO DI COMUNICAZIONE 2016 - 2018 Sanitaria locale di Matera l'attivazione e la gestione in Ura della procedura di gara riguardante la realizzazione del Piano Strategico di Comunicazione del sistema sanitario regionale. L'Asm ha approvato lo schema dell'avviso di manifestazione di interesse relativo alla gara in Ura con delibera n°28 del 18/01/2016 condivisa da tutte le aziende sanitarie della Regione. Per tanto il presente Piano di Comunicazione traccia le linee che l'Irccs Crob intende intraprendere nel prossimo futuro in attesa del Piano strategico di comunicazione interaziendale. 17
18 PIANO DI COMUNICAZIONE 2016 - 2018 BASILICATA
L’IRCCS CROB 19 PIANO DI COMUNICAZIONE 2016 - 2018
Il Logo dell’I.R.C.C.S. C.R.O.B. è il seguente: PIANO DI COMUNICAZIONE 2016 - 2018 I.R.C.C.S. C.R.O.B. Esso si compone della dicitura: Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico CENTRO DI RIFERIMENTO ONCOLOGICO DELLA BASILICATA Rionero in Vulture (PZ) 85028 Rionero in Vulture (PZ) – Via Padre Pio, 1 P. IVA. 01323150761 C.F. 93002460769 - Tel. 0972- 726111 Fax 0972-723509 20
COSA FACCIAMO L'Istituto opera nel campo oncologico ed eroga prestazioni sanitarie di prevenzione, diagnosi e cura in regime di ricovero (ordinario, day surgery e day hospital) e in regime ambulatoriale oltre ad effettuare attività di ricerca, clinica e traslazionale. La gestione ottimale del paziente oncologico mira all'attivazione di un programma multidisciplinare, adeguato e precoce, di cura ed assistenza. A tal fine l'Istituto PIANO DI COMUNICAZIONE 2016 - 2018 opera secondo il modello assistenziale del Continuous Care, così come riportato nelle figura che segue: Punto di partenza del modello "Continuous care" è rappresentato dalla prevenzione e screening che comprende: • la gestione ed il coordinamento degli screening oncologici regionali (cervico uterino, colon retto e mammografico) in linea con quanto definito dalle DGRn.365/2010 e DGRn. 668/2012. Presso il CROB, inoltre, è costituita l'Unità di Organizzazione e Monitoraggio dei tre screening oncologici, presieduta dal Direttore Sanitario, avente la funzione di organizzare, coordinare e monitorare in maniera operativa, le attività di screening; • Il Registro Tumori regionale: l'IRCCS- CROB è sede del Registro Tumori, istituito e confermato dalla legge regionale 14 del 2011. L'attività del Registro Tumori della Basilicata nel corso degli anni è stata centrata sulla definizione dei flussi e sulla analisi dei dati, finalizzata al miglioramento della qualità del dato e all'efficienza dei 21
sistemi automatici. L'attività svolta ha portato alla costruzione di database che raccoglie dati su base regionale a partire dal 2005. Secondo "tassello" del modello è rappresentato dall’Inquadramento clinico e diagnosi, che comprende l'insieme dei servizi clinici e diagnostici organizzati con team di specialisti per un approccio multidisciplinare che possono disporre delle più moderne diagnostiche e di laboratori all'avanguardia. PIANO DI COMUNICAZIONE 2016 - 2018 Il Management e Trattamenti, comprende l'insieme integrato ed ad alta specializzazione di trattamenti chirurgici, medici, radioterapici e radio metabolici per neoplasie solide ed ematologiche. L'Istituto garantisce personalizzati piani terapeutici e di continuità assistenziale con la logica della centralità del paziente nella sua globalità e con i suoi bisogni. L'obiettivo è offrire al paziente la certezza della presa in carico globale, espressione di un percorso di cura definito come un insieme di collegamenti tra i diversi servizi del sistema di assistenza, strutturato in maniera patient-centred. Quarto tassello del modello è l'insieme dei servizi a favore di coloro che, sottoposti a trattamenti per neoplasie, sono liberi da malattia, pur mantenendo il rischio di una ricaduta variabile nel tempo a seconda della patologia. In quest'area sono inoltre inseriti i servizi di cure palliative. Ultimo elemento del modello è rappresentato dal Supporto e follow-up, l'Istituto garantisce al personale medico dei PSun servizio di consulenza e teleconsulto specialistici di supporto nella gestione clinica dei pazienti oncologici seguiti presso l'IRCCSCROB. La forte vocazione del CROB verso il miglioramento continuo della qualità dell'assistenza, l'impegno costante nelle attività di ricerca scientifica, la partecipazione alle reti scientifiche con gli altri IRCCS e la dotazione tecnologica e professionale pongono l'IRCCSCROB come naturale 'hub' della rete oncologica regionale, tra l'altro come raccomandato nel documento della Conferenza Permanente per i Rapporti fra lo Stato e le Regioni e le Province Autonome (Intesa del 10.02.2011) dove al punto 5.4.1 "... è previsto che ogni rete possa fare 22
riferimento ad un IRCCS monotematico oncologico ..." e come stabilito nel P.S.R. che gli assegna il ruolo di "polo di riferimento per la rete dei servizi sanitari regionali e sovra regionali". A riferimento per le attività di assistenza si pone un'intensa attività di ricerca in campo biomedico articolata in ricerca di base, traslazionale e clinica. L'attività di ricerca è definita, indirizzata e coordinata dal Direttore Scientifico, in coerenza con gli indirizzi strategici indicati dal Consiglio di Indirizzo e Verifica e con gli obiettivi programmatici dell'Istituto. L'Istituto svolge la propria attività sulla base di PIANO DI COMUNICAZIONE 2016 - 2018 programmi annuali e pluriennali che pianificano l'attività di ricerca e di assistenza secondo un principio di stretto collegamento. In particolare, l'Istituto programma la propria attività di ricerca coerentemente con il programma di ricerca sanitaria, come previsto dall'art. 12 bis comma 5 del D.Lgs. n. 229/199, e con gli atti di Linea di ricerca n. 1: Prospettive terapeutiche e caratterizzazione molecolare dei tumori solidi: nuovi target e biomarcatori per la personalizzazione dei trattamenti medici e chirurgici; Linea di ricerca n. 2: farmaci innovativi, tecnologie diagnostiche avanzate e nuovi biomarcatori per la definizione di "tailored therapies" nelle emopatie neoplastiche; Linea di ricerca n. 3: Innovazione nelle alte tecnologie in Oncologia: applicazione e integrazione di nuove strategie diagnostico/terapeutiche in Radiologia, Medicina Nucleare e Radioterapia Linea di ricerca n. 4: Epidemiologia dei tumori: dalla Medicina Preventiva e Predittiva alla Qualità di Vita e delle Cure. La ricerca finalizzata attua gli obiettivi prioritari, biomedici e sanitari, del Piano sanitario nazionale. I finanziamenti per la ricerca finalizzata sono allocati attraverso bandi competitivi tramite il quale il Ministero della Salute invita alla presentazione di progetti di ricerca clinico-assistenziale e biomedica, prevalentemente traslazionale. L'Istituto attualmente è coinvolto in 2 progetti di Ricerca Finalizzata condotti da giovani ricercatori. L'Istituto dispone di moderni laboratori di ricerca ed una banca biologica in cui sono impegnati a tempo pieno circa 40 ricercatori. L'Istituto partecipa attivamente a reti finalizzate alla ricerca operanti in campo 23
oncologico, come "Alleanza contro il Cancro". L'Istituto ha completato l'accreditamento OECI (ORGANISATION OF UROPEAN CANCER INSTITUTES) con il riconoscimento di Clinical Cancer Center. Inoltre è insignito di due Bollini Rosa, assegnati dal Osservatorio nazionale sulla salute della donna, come ospedale che offre servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili, riservando particolare attenzione alle specifiche esigenze dell'utenza rosa. Presso l'IRCCS-CROB ha sede la neo istituita Fondazione per la Ricerca scientifica socio - PIANO DI COMUNICAZIONE 2016 - 2018 sanitaria che: • realizza programmi di ricerca preclinica e clinica in ambito socio-sanitario con particolare riguardo alla ricerca nel settore delle patologie emergenti, quelle cronico- degenerative, le malattie rare e quelle indotte da inquinamento ambientale; • promuove l'aggiornamento culturale e la crescita professionale degli operatori del settore, nonché la promozione dello sviluppo tecnologico di tutta la filiera compresa quella terapeutica; • tra gli altri compiti è prevista, anche, la tutela brevettuale e la divulgazione dei risultati raggiunti oltre a sinergie e collaborazioni con altri organismi pubblici e privati nazionali ed internazionali che operano nel settore. 24
I SERVIZI OFFERTI AGLI UTENTI ASSISTENZA RELIGIOSA Al quinto piano dell’Istituto è presente la cappella dove viene celebrata la S. Messa di rito cattolico. La messa domenicale e festiva si tiene alle ore 10:00 il giovedì, l’adorazione alle ore 16:30 e a seguire la messa. I primi venerdì del mese la funzione è alle ore 11:15. PIANO DI COMUNICAZIONE 2016 - 2018 MOVIMENTAZIONE DISABILI All’interno della struttura, nei pressi del parcheggio con panneli solari, è presente una camera calda indicata da apposita segnaletica. La camera calda consente ai pazienti disabili di arrivare direttamente con la propria auto all'interno della struttura in un apposito spazio riscaldato. Sono presenti carrozzine utilizzabili liberamente per il trasporto dei disabili. ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO Presso l’I.R.C.C.S. C.R.O.B. operano diverse associazioni di volontariato: • AIRO (Associazione Italiana Rionero Onlus) L'Associazione di volontariato e solidarietà per i malati oncologici in cura presso l'Irccs Crob con l'obiettivo del miglioramento della qualità della vita di persone affette da malattie altamente invalidanti e dei loro familiari. L'Airo ha una casa famiglia in via Giorgio Amendola 12 dove ospita i malati e i loro familiari. • ARCIPELAGO EVA - nella convinzione che per il paziente oncologico avere un bell’aspetto porti a sentirsi meglio, organizza attività di consulenza legata ai trattamenti estetici e ai consigli di trucco correttivo. Promuove incontri, presso la stanza di Eva (piano -1 di fronte auditorium Cervellino) per l’insegnamento di tecniche e strategie per gestire, dal punto di vista estetico, gli effetti dei trattamenti antitumorali. • AVIS (Associazione Volontari Italiani Sangue) Presso l’I.R.C.C.S. C.R.O.B. l’Avis ha un punto raccolta al piano terra per le donazioni di sangue. 25
• AVO (Associazione Volontari Ospedalieri) Sita al 5° piano, si propone di intervenire attivamente, all’interno delle strutture ospedaliere, con lo scopo di: contribuire ad umanizzare la vita in ospedale, testimoniare la solidarietà della comunità, offrire ai degenti sostegno nella solitudine e nelle difficoltà. I volontari dell’AVO operano nell’U.O. di Oncologia Medica e nell’U.O. di Ematologia e Trapianto Cellule Staminali. • GIGI GHIROTTI BASILICATA ONLUS Obiettivo dell’associazione è volto al sostegno PIANO DI COMUNICAZIONE 2016 - 2018 delle Cure Palliative mediante azioni di promozione delle cure domiciliari a pazienti oncologici, e non, in fase critica, con particolare attenzione dedicata alla umanizzazione dell’assistenza per i malati terminali. • INFERMIERE VOLONTARIE DI CROCE ROSSA Le allieve del primo e secondo anno eseguono il tirocinio all’interno della struttura operando tra i diversi reparti. Le infermiere volontarie effettuano 30 giorni di presenza all’interno della struttura lavorando come Operatori Socio Sanitari Specializzati. Sono riconoscibili dalla divisa bianca con la croce rossa. • IRIS (Insieme per Realizzare Iniziative di Solidarietà nel campo della prevenzione, cura e ricerca in Oncologia Ginecologica) promuove tre progetti: Prevenzione a misura di donna, la campagna vaccinale contro il virus HPV, principale responsabile del carcinoma alla cervice uterina; Spazio prevenzione donna, un progetto pilota con il sostegno scientifico e logistico dell’Irccs Crob ed il coinvolgimento di medici specialisti in forza nell'Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico di Rionero in Vulture con l’obiettivo di rafforzare sull’intero territorio regionale la cultura della salute di genere; Riflessi di specchio – trucco e parrucco in oncologia un programma completamente gratuito sulle tecniche di make-up correttivo e sul setting della parrucca che nasce dalla volontà di fornire un servizio consulenziale alle donne colpite da alopecia post chemio. • INSIEME CONTRO IL DOLORE L’associazione, in collaborazione con la sanità pubblica, si occupa della realizzazione di un servizio di assistenza domiciliare che abbia come obiettivo primario la dignità del malato con particolare attenzione al diritto di non soffrire, nella speranza di migliorare la qualità di vita. 26
• VOLONTARI DEL SOLLIEVO L’ONLUS si occupa di effettuare prestazioni di soccorso e trasporto malati, trasporto persone anziane, portatori di handicap presso centri di cura e di riabilitazione. • TRIBUNALE DEL DIRITTI DEL MALATO Il Tribunale è costituito da cittadini comuni, ma anche da operatori dei diversi servizi e da professionisti che si PIANO DI COMUNICAZIONE 2016 - 2018 impegnano a titolo volontario. L’attività del TDM è volta alla ricerca di tutte le soluzioni utili a rimuovere condizioni di sofferenza inutile e di ingiustizia rimediando agli intoppi istituzionali per il soddisfacimento dei diritti violati. Il tribunale non ha sede presso l’I.C.C.S. C.R.O.B. ma agisce su richiesta dei pazienti. 27
PIANO DI COMUNICAZIONE 2016 - 2018 LA CAMERA CALDA A RIONERO LA NUOVA CASA FAMIGLIA Il 19 Dicembre 2015 è stata inaugurata la nuova CASA FAMIGLIA per ospitare malati e familiari, di questi, che ricorrono alle cure e alle terapie del CROB. 28
CUP IN LINEA Sistema di prenotazione, disdetta e pagamento delle prestazioni specialistiche ambulatoriali, al momento riservato ai soli cittadini residenti in Basilicata, attivo h24, che consente di prenotare le ricette contenenti una sola prestazione e non in classe di priorità, erogate dalle strutture sanitarie regionali pubbliche e private accreditate. PIANO DI COMUNICAZIONE 2016 - 2018 29
30 PIANO DI COMUNICAZIONE 2016 - 2018 REFERTI ON-LINE
SPORTELLO ATM Situato al Piano Terra dell’Istituto, è installato uno sportello atm del Gruppo Banca Popolare di Bari. Oltre ai prelevamenti contanti con Bancomat e Carte di Credito, presso lo sportello atm è possibile effettuare le seguenti operazioni: PAGAMENTO TICKET SANITARI PIANO DI COMUNICAZIONE 2016 - 2018 • I.R.C.C.S. C.R.O.B. • OSPEDALE SAN CARLO POTENZA RICARICHE TELEFONICHE • TIM • VODAFONE • WIND • POSTE MOBILE • RICARICHE 3 • TISCALI • COOP VOCE • CARREFOUR BOLLO ACI • BOLLO ACI AUTO • BOLLO ACI MOTO CARTE PREPAGATE MEDIASET BOLLETTE TELECOM ATTIVAZIONE ALERT SMS CANONE RAI PAGAMENTO MAV (BPB) 31
32 PIANO DI COMUNICAZIONE 2016 - 2018
PIANO DI COMUNICAZIONE 2016 - 2018 ASSISTENZA SPECIALISTICA ONCOLOGICA IN TELEMEDICINA E TELECONSULTO INFERMIERISTICO 20 Ottobre 2015 Il presidente della Regione Basilicata è intervenuto all’Irccs Crob per tenere a battesimo il nuovo modello di assistenza specialistica che permetterà ai pazienti atraverso il web di consultare specialisti, medici e infermieri della struttura Obiettivo del progetto è garantire ai oncologica lucana. medici di medicina generale, agli . operatori dell’Adi, della riabilitazione, e agli specialisti ambulatoriali, un servizio di “telemedicina specialistica e telecooperazione multi-disciplinare” di supporto nella gestione clinica dei pazienti oncologici seguiti presso l’Irccs Crob, al fine ed assicurare livelli di assistenza più elevati attraverso un insieme coordinato di attività. 33
Il progetto "Assistenza specialistica oncologica in telemedicina e Teleconsulto Infermieristico" è un'iniziativa avviata dall'Irccs Crob che prende le mosse a partire dal “Patto per la salute 2014-2016”, dalla “Strategia delle Aree Interne” del Ministero della Salute nell’ambito dei temi dell' “umanizzazione delle cure ed attenzione alla persona nella sua totalità”, dalla “continuità ospedale-territorio”. Integra in maniera multidisciplinare diverse professionalità, con la finalità della presa in carico globale della persona e la continuità delle cure PIANO DI COMUNICAZIONE 2016 - 2018 Tramite videoconferenze e la condivisione di informazioni, anche multimediali, per mezzo del web ed in alta qualità, il paziente potrà essere seguito, dove risiede, dagli stessi specialisti che lo hanno avuto in cura presso l'ospedale. “Soltanto attraverso l'innovazione tecnologica è possibile sciogliere il nodo del rapporto fra ospedale e territorio. Ci sono ancora molte criticità, ma dobbiamo superare il modello di sanità immaginato nel passato”. Queste le parole del presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, alla conferenza stampa di presentazione organizzata dall'Irccs Crob che diventa capofila di un progetto importante, mettendone in campo un primo segmento. La Regione è al fianco del Crob per l'assistenza dei pazienti a casa in un territorio difficile fatto da tanti piccoli comuni e cercherà di creare le condizioni per implementare il nuovo 34
sistema. Un progetto che da concretezza al concetto di umanizzazione. Infatti, chi viene dimesso dall'Istituto è un paziente fragile, che ora avrà la possibilità di essere ancora in contatto con lo specialista che lo ha in cura, magari semplicemente attraverso un tablet. Saranno in rete l'oncologo, il medico che si occupa del dolore, ma anche il chirurgo e l'infermiere. E' un progetto importante, che l’Istituto porterà avanti insieme alle aziende sanitarie di Potenza e di Matera e al San Carlo di Potenza la Federazione Italiana Medici Di Medicina Generale e l'Associazione Nazionale Tumori di PIANO DI COMUNICAZIONE 2016 - 2018 Potenza. La realizzazione del progetto è possibile grazie alla collaborazione con la Cisco - una delle aziende leader a livello mondiale nella fornitura di apparati di networking - che ha consentito all'Irccs Crob di disporre di innovative tecnologie. 35
LA COMUNICAZIONE ESTERNA La comunicazione esterna costituisce uno snodo importantissimo nell’ambito del sistema della qualità percepita. In PIANO DI COMUNICAZIONE 2016 - 2018 questo senso diventa fondamentale promuovere ed agevolare la partecipazione del cittadino. Una parte importante di questo lavoro può essere svolta coinvolgendo attivamente gli stakeholder che operano nell’ambito sanitario e che, nel loro contatto continuo con i cittadini, possono svolgere attività capillare di promozione ed informazione sugli obiettivi del sistema di qualità percepita e sulle modalità e gli strumenti disponibili per valutare la propria esperienza. Sono obiettivi di comunicazione esterna dell’I.R.C.C.S. C.R.O.B.: • promuovere la cultura della partecipazione da parte dell’utenza; • agevolare il cittadino nell’espressione della propria opinione; • comunicare l’attendibilità e continuità del sistema di qualità percepita dall’Istituto, al fine di motivare la partecipazione dei cittadini; • Aumentare la conoscenza dei servizi e delle attività realizzate dall’Istituto; • Comunicazione del ruolo specifico dell’I.R.C.C.S. C.R.O.B. nel sistema sanitario regionale e su aree tematiche specifiche, al fine di aumentare l’evoluzione e l’impatto dei miglioramenti attesi rispetto al bisogno di salute dei cittadini; • Informazione e promozione alla salute, la prevenzione e l’orientamento della domanda verso le prestazioni di assistenza più appropriate ed efficaci. La comunicazione esterna è rivolta: • Cittadini: pazienti, famiglie, cittadini residenti e turisti, cittadini stranieri, studenti, anziani, minori, lavoratori, invalidi ed altri soggetti fragili; 36
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ORGANIZZAZIONE DELLA COMUNICAZIONE DIRETTORE GENERALE Comunicazione e marketing PIANO DI COMUNICAZIONE 2016 - 2018 Ufficio stampa U.R.P. • redazione di comunicati stampa • fornisce informazioni su servizi e riguardanti l'attività dell'Istituto allo scopo prestazioni; di informare e promuovere i servizi offerti • raccoglie segnalazioni in merito a ai cittadini; disservizi o criticità; • raccolta, sintetizzazione e aggiornamento • raccoglie informazioni in merito ad dei contenuti del sito web istituzionale; apprezzamenti su accoglienza, • predisposizione della rassegna stampa assistenza, qualità dei servizi; anche attraverso strumenti informatici; • monitora la qualità percepita • organizzazione di conferenze stampa, dall’utenza attraverso la incontri, eventi stampa e convegni; somministrazione di questionari di • partecipazione alla stesura del Piano di gradimento. Comunicazione Aziendale e della Carta dei Servizi; • realizzazione di campagne stampa in occasione di eventi rilevanti, anche tramite l'acquisto di spazi pubblicitari; • tenuta dell'archivio informativo dell'Istituto comprendente articoli cartacei, on line, registrazioni audio/video; • promozione di azioni intese a valorizzare l'immagine dell'Istituto anche mediante la produzione di opuscoli e materiale informativo; • direzione e coordinamento di news letters, house organ, web tv, canali social o altri prodotti editoriali promossi dall'Istituto; • collaborazione alla redazione di strumenti di comunicazione interna. • elaborazione dei contenuti della cartella stampa; • programmazione e realizzazione di trasmissioni televisive e radiofoniche trasmesse da emittenti sia a carattere locale che nazionale; • pianificazione di interviste. 38
IL CROB CONTROLLATO DALL’ANTICORRUZIONE INDAGINE A CAMPIONE DELL’ANAC DI CANTONE PIANO DI COMUNICAZIONE 2016 - 2018 39
IL RAPPORTO CON I MEDIA I mezzi di comunicazione di massa (i media) sono al tempo stesso un “pubblico” ed un “canale” attraverso il quale gli altri “Pubblici” (investitori, gruppi di pressione, fornitori, PIANO DI COMUNICAZIONE 2016 - 2018 dettaglianti, consumatori, semplici cittadini,…..): • Ricevono informazioni • Si formano opinioni sulle organizzazioni. L’UFFICIO STAMPA L’Istituto deve essere aperto, tarsparente e partecipato. Da qui la necessità di comunicare con i propri interlocutori di riferimento allo scopo di individuare gli stimoli per meglio gestire, cambiare, innovare. Il tutto ponendo la massima attenzione alla centralità del paziente, soggettoultimo fruitore dei servizi erogati. A stretto contatto e dipendenza con la Direzione Generale, la Direzione Scientifica, i Dipartimenti e le Unità Operative, l’Ufficio Stampa, si occupa della raccolta, dello sviluppo e dell’approfondimento di notizie relative all’Istituto, temi di interesse generale in ambito istituzionale e scientifico, per dare massima trasparenza e visibilità alle attività cliniche e di ricerca. Progetta e realizza gli eventi di comunicazione estrena. Gestisce le relazioni con i media, organizza interviste con i medici e i ricercatori, cura e aggiorna l’area delle news del portale dell’Istituto. Collabora con l’URP per massimizzare l'utilizzo delle risorse umane ed economiche, e creare sinergie ed integrazione tra le azioni di comunicazione per contribuire a rendere efficaci e soddisfacenti le relazioni con i cittadini. 40
L’Ufficio Stampa è la struttura primaria dell’informazione giornalistica verso l’esterno. L’attività dell’Ufficio Stampa è in via prioritaria indirizzata ai mezzi di informazione di massa e, come previsto dalla legge 150/2000, gli uffici stampa sono costituiti da personale iscritto all’albo nazionale dei giornalisti. Il giornalista che vi opera è tenuto ad osservare la Carta dei doveri che è il fondamentale documento deontologico di riferimento per tutti gli iscritti all’Ordine dei Giornalisti, a prescindere PIANO DI COMUNICAZIONE 2016 - 2018 dalla natura contrattuale e dal tipo di incarico ricoperto e da eventuale altra attività svolta, e le norme deontologiche fissate dalla legge professionale oltre a quelle enunciate in documenti ufficiali dell’Ordine (Carta dei doveri, Carta di Treviso sui minori), Carta dei doveri dell’informazione economica e finanziaria, Carta di Roma, Carta di Firenze) ed a quelle che verranno adottate in futuro dall’Ordine. Il giornalista che opera negli Uffici Stampa delle amministrazioni pubbliche agisce in conformità a due principi fondamentali contenuti nella legge 150/2000: il diritto dei cittadini di essere informati e il diritto/dovere delle istituzioni pubbliche di informare. I giornalisti che lavorano negli Uffici Stampa sono tenuti a partecipare alle attività di formazione e aggiornamento professionale permanente, promosse direttamente o indirettamente dal Consiglio Nazionale, seguendo i percorsi formativi definiti per i giornalisti sia professionisti sia pubblicisti. In ogni caso, sia nelle strutture pubbliche che nel privato, il giornalista, in armonia con quanto prescrivono la legge 69/1963 istitutiva dell’ordine professionale, le norme deontologiche, e – per gli enti pubblici – la legge 150/2000, è tenuto, pur in un doveroso ambito di collaborazione, a separare nettamente il proprio compito da quello di altri soggetti che operano nel campo della comunicazione. La qualificazione di ufficio stampa e la denominazione di addetto stampa o capo ufficio stampa sono riservate unicamente agli iscritti all’ODG . 41
L’UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO PIANO DI COMUNICAZIONE 2016 - 2018 L’URP dà visibilità all’attività dell’ente, favorisce un ruolo più attivo, consente ai cittadini di partecipare in qualche modo alle scelte amministrative. E’ servizio di comunicazione che riconosce/valorizza il diritto all’informazione, il diritto all’ascolto, il diritto a ricevere risposte chiare ed esaurienti alle domande degli utenti. L’URP provvede a dare soluzione immediata a segnalazioni e osservazioni riguardanti fatti di agevole definizione al fine di consentire all’utente la fruizione della prestazione richiesta in armonia con i principi che sanciscono la semplificazione delle procedure. Anno 2012 2013 2014 2015 N. reclami formali 53 12 9 20 N. indagine di soddisfazione 1 (annuale) 1 (annuale) 1 (annuale) 1 (annuale) utenti 42
Quando non vi è possibilità di soluzione immediata l’URP riceve le istanze in via amministrativa predisponendo l’istruttoria e la proposta di lettera da inviare al cittadino secondo le modalità e i tempi definiti dal Regolamento di Pubblica Tutela. Se necessario l’URP può anche programmare un incontro conciliativo tra il segnalante e il responsabile della struttura coinvolta nel disservizio al fine di ristabilire il rapporto di fiducia tra cittadino e servizio sanitario. Non accoglie solo segnalazioni negative per eventuali PIANO DI COMUNICAZIONE 2016 - 2018 disagi e disservizi; riceve anche apprezzamenti ed elogi che poi comunica al personale direttamente interessato. Dalle segnalazioni ricevute elabora reportistiche periodiche che trasmette alla Direzione Strategica e ai Responsabili delle Strutture e dei Servizi. Si occupa periodicamente di monitorare la qualità percepita dall’utenza attraverso la somministrazione di questionari di gradimento. Nella tabella, sono raccolte, suddivise per pubblico, le indagini che consentono di avere tante letture dell’IRCCS CROB anche allo scopo di provare, in maniera critica e non autoreferenziale, a migliorare l’offerta, sempre nell’ottica di operare con la massima professionalità e umanità. Gli indirizzi normativi e legislativi in ambito sanitario hanno da tempo promosso il passaggio da un modello di lavoro di tipo burocratico amministrativo ad uno economico aziendale. Questo cambiamento ha prodotto una vera e propria trasformazione della comunicazione. Le finalità che alimentano la comunicazione con il cittadino sono tese a garantire la corretta conoscenza delle attività istituzionali. Pertanto l’impegno della Direzione mira ad assicurare un ampia offerta informativa, adottando strumenti e linguaggi diversificati al fine di garantire tempestività e facilità di accesso, nel rispetto delle esigenze informative di ognuno. Nel 2014, la centralizzazione dei reclami, ha consentito alla cittadinanza di esporre all’ufficio preposto qualunque criticità riscontrata, incrementando la fiducia dei pazienti nell’Istituto. La Direzione intende dare maggiore voce ai cittadini migliorando le modalità di informazione sulla procedura per inoltrare il reclamo e distribuendo, all’interno dell’Azienda degli espositori per riviste, locandine e le cassette per le segnalazioni degli utenti; il reclamo rappresenta un valido strumento di miglioramento. 43
Nella scelta degli strumenti e del loro utilizzo per relazionarsi e comunicare con il cittadino, si è tenuto conto delle caratteristiche degli strumenti stessi, in termini di qualità, criticità, e punti di forza da veicolare. Gli strumenti e i canali di comunicazione ad uso consolidato sono: campagne di prevenzione; strumenti cartacei e multimediali: depliant, brochure, manifesti, locandine, pannelli e PIANO DI COMUNICAZIONE 2016 - 2018 volantini, cartellonistica, ecc……; iniziative ed eventi pubblici: seminari, conferenze, convegni, presentazioni, ecc……; sito internet e intranet istituzionali; URP, Uffici di ricevimento, punti di informazione e sportelli di front office; telefono e fax; posta elettronica; posta certificata; stampa; bacheche ecc……. 44
IL WEB Favorisce, attraverso lo strumento informatico, la circolazione delle informazioni e la comunicazione tra l’Istituto e i cittadini utenti e tra gli operatori dell’Istituto medesimo, allo scopo di erogare servizi adeguati e di capitalizzare le potenzilaità di tutti. Il sito web istituzionale dell’I.R.C.C.S. C.R.O.B. è un servizio informativo di facile accesso rivolto ai cittadini – utenti che in modo intuitivo digitando l’indirizzo www.crob.it possono trovare tutte le informazioni utili relative all’Istituto suddivise mediante PIANO DI COMUNICAZIONE 2016 - 2018 l’ausilio dei colori. Nella home page ampio spazio è dedicato alle iniziative poste in campo dall’Istituto e comunicate alla stampa in modo da darne più ampia diffusione possibile. Nella sezione posta a destra della home page sono visualizzate tutte le news, così da avere visione immediata di tutte le novità relative a, bandi, concorsi, gare, comunicazioni del dipartimento regionale della Sanità, ecc….. 45
Inoltre è possibile recuperare l’archivio storico delle news digitando la parola chiave in un apposito motore di ricerca. A sinistra del portale sono presenti tutte le informazioni istituzionali dell’I.R.C.C.S. C.R.O.B. come il riconoscimento ministeriale, la carta dei servizi, la sezione “Amministrazione trasparente” (D.Lgs. n. 33/2013) al fine di far fronte agli obblighi di pubblicazione dei dati previsti dal decreto, dando la possibilità ai cittadini di avere accesso diretto all’interno del patrimonio informativo PIANO DI COMUNICAZIONE 2016 - 2018 dell’Istituto, l’albo aziendale, l’elenco dei siti tematici, l’URP ecc……. Per i cittadini- utenti è disponibile il servizio “Chi è”. Si tratta di uno strumento di ricerca con cui l’utente digitando il nome di un dipendente dell’Istituto trova tutti i riferimenti utili al suo inquadramento come l’indirizzo email, il numero di telefono e l’unità operativa di appartenenza. In basso, invece, è situato un box informativo in cui i pazienti possono trovare le informazioni sulle modalità per prenotare e per accedere al primo appuntamento, le informazioni su come raggiungere l’Istituto e il “trova un medico”, un motore di ricerca che consente di recuperare le informazioni utili su tutti i medici dell’Istituto. Nella sezione “prenotazioni” è inoltre attivo il link al cupweb che consente di prenotare on line le prestazioni presso il centro unico di prenotazione regionale. Nella home page del sito è poi presente un box denominato “neoplasie ed informazioni” in cui, digitando il nome di una patologia neoplastica, compaiono le principali indicazioni in merito. 46
GLI STRUMENTI DI COMUNICAZIONE ON-LINE La comunicazione istituzionale on-line è pianificata per gestire, sviluppare e migliorare la relazione con i cittadini. Permette di raggiungere i cittadini e di rilevare facilmente i loro bisogni ed i loro gradimenti dei servizi e delle informazioni diffuse grazie alle caratteristiche della velocità, connettività universale, bassi costi ed PIANO DI COMUNICAZIONE 2016 - 2018 interattività. Servizi on-line al cittadino e operatori sanitari 47
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LA COMUNICAZIONE INTERNA La comunicazione interna riguarda il passaggio interno di informazioni che ha il principale obiettivo di coinvolgere tutti gli operatori che sinergicamente PIANO DI COMUNICAZIONE 2016 - 2018 contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi della Direzione Generale. Essa supporta la rilevazione sistematica della qualità percepita e costituisce lo strumento più consono per diffondere all’interno dell’Istituto la cultura del servizio orientato all’utente e favorire negli operatori conoscenze, atteggiamenti e comportamenti idonei a garantire la piena realizzazione dei processi posti in essere. Sono obiettivi della comunicazione interna dell’I.R.C.C.S. C.R.O.B.: • sviluppare la cultura del servizio orientato all’utente; • contribuire a facilitare la conoscenza da parte degli operatori delle finalità della rilevazione della qualità percepita; • promuovere la consapevolezza di ogni operatore del proprio ruolo all’interno del progetto aziendale; • valorizzare il coinvolgimento di tutti gli operatori; • sensibilizzare tutti i soggetti aziendali coinvolti nel processo di comunicazione e stimolare motivazione nel processo della qualità percepita; • tendere allo sviluppo del senso di appartenenza aziendale. 49
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