ROMA: Una nobile causa a Belgrado FESTIVAL CINEMA - SERBO
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ROMA: Una nobile causa a Belgrado FESTIVAL CINEMA SERBO Approda al Festival del Cinema Italo Serbo Una nobile causa, il film di Emilio Briguglio dedicato a raccontare con i toni della commedia agrodolce il dramma del gioco d’azzardo. Il lungometraggio vanta un cast sicuramente brillante: Giorgio Careccia, Rossella Infanti, Antonio Catania, Roberto Citran, Francesca Reggiani, Guglielmo Pinelli, Giulia Greco, Simona Marchini, Massimo Bonetti, Nadia Rinaldi, Massimo Foschi, Carla Stella, Eleonora Fuser, Vasco Mirandola, Nina Senicar. Un’importante soddisfazione per il cast e per il suo regista soprattutto perché questo film pieno di ironia e di coraggio sarà a Belgrado assieme a film decisamente importanti: dai recentissimi Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese, Noi e la Giulia di Edoardo Elo, Il più grande sogno di Michele Vannucci. A capolavori storici come A pugni chiusi di Pierpaolo de Sanctis. Prodotto da Rebecca e Tarcisio Basso su un soggetto di Riccardo Fabrizi, Francesco Costa ed Emilio Briguglio, Una nobile causa racconta la vicenda parallela di Gloria, una giocatrice incallita reduce da una folgorante vittoria di un milione di euro alle slot machine, e della sua famiglia, terrorizzata che sperperi il bottino miracolosamente vinto; e del Marchesino Alvise Fantin, a sua volta malato di gioco, piccolo truffatore, condannato a risarcire con il proprio lavoro due delle sue vittime, due pescivendoli, padre e figlia. Dopo essersi perdutamente innamorato della giovane Tania, Alvise pare redimersi, ma non tutto è come sembra. A raccordo di entrambi la saggia figura del Dottor Aloisi, psicologo specializzato nella cura del gioco di azzardo a cui
Gloria e la sua famiglia si affidano per un percorso di terapia. In un’escalation di colpi di scena, un fattore mette in comune tutti i protagonisti della vicenda e diventa fondamentale strumento di comicità: l’intelligenza perversa ed acuta, la furbizia di chi, in nome di un’ossessione quale quella del gioco, si condanna alla piccola e alla grande truffa per poter alimentare la propria malattia. Andrea Forliano Campagna abbonamenti al via al Teatro Nuovo Giovanni da Udine: si parte domani 13 settembre Previste come di consueto tre fasi: conferme (dal 13 settembre al 2 ottobre), variazioni (4 e 5 ottobre) e nuovi abbonati (dal 7 ottobre). In cartellone musical, spettacoli di prosa di autori classici e contemporanei, concerti con le più applaudite orchestre internazionali, balletti, opere liriche e molto altro ancora, per un’offerta sempre più ampia e di qualità. Molti i nomi di spicco del teatro italiano e internazionale, fra i quali il clown giallo più famoso del mondo Slava Polunin, Gabriele Lavia, Ennio Fantastichini, Giorgio Barberio Corsetti, Eros Pagni, Antonio Catania, Luca Ward, Monica Guerritore, Francesca Reggiani, Angela Finocchiaro, Serena Autieri, Marco Paolini, e il giornalista Federico Rampini. Per la musica sinfonica, sarà la “prima volta” al Giovanni da Udine per la Mariinsky Orchestra;
nuovamente sul podio Valery Gergiev, Yuri Temirkanov e Iván Fischer. Mancano ormai pochissime ore all’avvio della campagna abbonamenti per la ventunesima stagione di prosa, musica e danza del Teatro Nuovo Giovanni da Udine. Si parte infatti mercoledì 13 settembre con la fase delle conferme (fino al 2 ottobre), durante la quale gli abbonati alla scorsa stagione potranno replicare tipo e formula di sottoscrizione eventualmente cambiando posto, settore e turno. Per le variazioni di abbonamento e formula ci saranno invece a disposizione le date del 4 e 5 ottobre. Dal 7 ottobre, spazio ai nuovi abbonati che potranno scegliere la formula a posto fisso o a posto libero. L’abbonamento potrà essere sottoscritto nella biglietteria del teatro (dal lunedì al sabato, orario 9.30-12.30 e 16.00-19.00) ma anche, per alcune specifiche tipologie, sul sito www.teatroudine.it (dal 7 ottobre). Sempre il 13 settembre partiranno anche le prevendite per le Lezioni di Storia – speciale. La storia nell’arte, 6 conferenze con in collaborazione con Editori Laterza. Intanto, la ventunesima stagione del Giovanni da Udine si annuncia ricca di grandi appuntamenti. 43 gli spettacoli in calendario, di cui 27 per la prosa, 14 per la musica sinfonica e lirica e 2 per la danza, cui si aggiungono numerosi altri eventi speciali e per le scuole. L’inaugurazione ufficiale della nuova stagione è fissata per giovedì 26 ottobre alle 20.45 con Per te, il visionario spettacolo di circo-teatro della Compagnia Finizi Pasca, famosa in tutto il mondo per le sue collaborazioni con il Cirque du Soleil e per le sue emozionanti coreografie per le Olimpiadi di Torino e Soči. La stagione di prosa firmata dal direttore artistico Giuseppe Bevilacqua continuerà quindi con compagnie di fama internazionale e grandi produzioni, fra
musical (il travolgente Mamma mia! in lingua italiana con Luca Ward, diretto da Massimo Romeo Piparo e coporodotto dal Teatro Sistina di Roma, con scenografie da capogiro e tantissima musica dal vivo),spettacoli di danza aerea e nouveau cirque(Per Te. della compagnia Finzi Pasca che come detto inaugurerà ufficialmente la stagione il 24 ottobre, ma anche l’ipnotico, stupefacente, enorme Slava’s Snowshow del clown più famoso del mondo, Slava Polunin),commedie contemporanee (Hollywood, dedicata alla nascita leggendaria di Via col vento con Antonio Catania e Gigio Alberti; Mariti e Mogli con Monica Guerritore e Francesca Reggiani dall’omonimo film di Woody Allen; Calendar Girls con Angela Finocchiaro e Ariella Reggio; l’avvincente versione teatrale del capolavoro di Umberto Eco, Il nome della Rosa, firmata da Stefano Massini con Eugenio Allegri e Luca Lazzareschi). E poi un poker di grandi classici(Il giocatore da Dostoevskijcon la regia di Gabriele Russo; Sei Personaggi in cerca d’autore di Pirandellocon Eros Pagni; Re Lear di Shakespearediretto da Giorgio Barberio Corsetti e interpretato da Ennio Fantastichini; Il Padre di Strindbergdi e con Gabriele Lavia) nuove produzioni con un colpo d’occhio particolare sul nostro presente (La rassegna “Tempi Unici – Storia e Storie”), l’operetta che quest’anno si estende ad altri incanti (fra gli artisti in scena anche Serena Autieri), gli spettacoli per le famiglie e i più piccoli (“Teatro Insieme” e “Teatro Bambino”). Ricca di appuntamenti di assoluto prestigio anche la stagione di musica e danza 2017/18 proposta dal sovrintendente e direttore artistico Marco Feruglio, con l’arrivo di grandi orchestre internazionali. Il cartellone di musica aprirà il 3 novembre con la BBC Scottish Symphony e la star del violino Nikolaj Znaider. Fra le compagini attese, molte delle quali per la prima volta ospiti del Giovanni da Udine, anche la mitica Mariinsky Orchestra con l’altrettanto mitico direttore Valery Gergiev, l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo con il conductor senza bacchetta Yuri Temirkanov e la Budapest Festival Orchestra con Iván Fischer, oltre ai solisti
superstar Viktoria Mullova, Vilde Frang e Nikolaj Znaider al violino e Khatia Buniatishvili e Seong-Jin Cho al pianoforte. Confermata anche la lirica con quattro capolavori del genere, tutti prodotti dal Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste: l’Eugenij Onegindi Čajkovskij, l’opera russa più famosa e interpretata al mondo; il divertente Gianni Schicchi di Giacomo Puccini in abbinata con Il segreto di Susanna, piccolo gioiello di Ermanno Wolf-Ferrari e Così fan tutte, ultima e raffinata opera del trittico Mozart-da Ponte. Per la danza, due gli appuntamenti in calendario: Cenerentola, rilettura contemporanea del celebre balletto musicato da Sergei Prokof’evproposta dalMalandain Ballet di Biarritz, e un grande classico della danza, Don Chisciotte affidato allo strepitoso Balletto Nazionale di Sofia, compagnia che ha fatto della grande tradizione del balletto russo e poi bulgaro la propria cifra distintiva. Orari e recapiti Biglietteria durante la campagna abbonamenti (13 settembre -14 ottobre 2017): Orari e recapiti Biglietteria durante la campagna abbonamenti (13 settembre -14 ottobre 2017): da lunedì a sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.00 giorni di chiusura: festivi e 3 e 6 ottobre (date riservate ai rappresentanti di Associazioni e Circoli convenzionati, su appuntamento) tel. 0432 248418 (dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 19.00) biglietteria@teatroudine.it Per informazioni, modalità di sottoscrizione abbonamenti e prevendite: www.teatroudine.it
5^ edizione / 19-24 settembre 2017, Cervignano del Friuli (UD) Ventuno cortometraggi internazionali, 21 videoclip da tutta Europa (più uno dal Cile), 3 corti regionali e 5 realizzati dalle scuole superiori italiane: una selezione severissima fra le oltre 600 opere arrivate in segreteria. Sono i numeri record della quinta edizione del Cervignano Film Festival, una manifestazione nata da un’idea del Ricreatorio San Michele e di Piero Tomaselli, sviluppatasi nel corso degli anni come evento sempre più maturo e oggi approdato all’attenzione di registi e produttori di tutto il mondo, come dimostrano le provenienze delle opere finaliste: Francia, Spagna, Germania, Belgio, Croazia, Bulgaria, Lettonia, Ungheria, Svezia, Iran, Afghanistan, Corea del Sud, Giappone, Benin, Cile, Argentina. Il festival, organizzato dal Ricreatorio San Michele con il sostegno del Comune di Cervignano e della Regione Friuli Venezia Giulia (e quest’anno anche con il patrocinio dell’Università di Udine), è dedicato al “cinema del confine e del limite”. L’obiettivo della
rassegna è studiare l’ibridazione dei linguaggi come strumento ideale per raccontare e interpretare il mondo di oggi. Quattro i concorsi previsti: documentari e cortometraggi internazionali, videoclip musicali, cortometraggi delle scuole italiane e “Finestra sul cinema Fvg”. Per i concorsi “documentari e cortometraggi” e “Finestra sul cinema Fvg” i giurati saranno Mariapia Comand, docente di sceneggiatura al Dams di Udine/Gorizia, Marco Pistoia, noto critico cinematografico, professore di cinema all’Università di Salerno, il regista Cristian Cappucci e il critico letterario Mario Brandolin. Per il concorso videoclip, diretto da Cristian Natoli, la giuria sarà affidata al collettivo BlackCut Video di Bologna (Marco Chiusole, Federico Ermini, Elia Giordani, Beatrice Cassarini, Gabriele Pasca). «Al di là della competizione ‒ sottolinea il direttore artistico, Vanni Veronesi ‒ il vero obiettivo del festival è educare il pubblico, in particolar modo quello giovanile, alla fruizione consapevole dell’opera cinematografica e, più in generale, dell’immagine, quest’anno seguendo il filo conduttore del rapporto fra cinema e letteratura». La cerimonia inaugurale, alla presenza di numerose autorità, tra cui l’assessore regionale alla cultura Gianni Torrenti, è in programma martedì 19 settembre, alle 21, al teatro Pasolini. Sarà il caporedattore del Messaggero Veneto, Paolo Mosanghini, a presentare la serata. Sarà proiettato il documentario “Pier Paolo Pasolini e i confini. Memorie a nord est del Corsaro del Novecento”, piccolo gioiello firmato da Martina Vocci che racconta i lati meno conosciuti della vita del più controverso
intellettuale del secolo scorso, legatissimo a Cervignano, patria del suo grande amico Giuseppe Zigaina. Mercoledì 20 settembre, alle 9.45, alla Casa della Musica, il primo dei matinée scolastici aprirà il ciclo “Parole e immagini di emigrazione”: un libro e un film per capire un fenomeno che ha radici lontane e che oggi è tragicamente attuale. A inaugurare la rassegna saranno due opere sull’emigrazione italiana di ieri: il romanzo “Il sogno di una cosa” di Pier Paolo Pasolini e il film “Pane e cioccolata”, classico del cinema italiano con Nino Manfredi. Nel pomeriggio, in Sala Aurora, prenderà il via il concorso, con la visione dei cortometraggi internazionali e Fvg (dalle 16 alle 19). Alle 21, sempre in Sala Aurora, un appuntamento eccezionale, condotto da Mario Brandolin: la serata “Sguardi sulla (Mittel)Europa” sarà infatti dedicata alla presentazione del documentario “I Talk Otherwise” di Cristian Cappucci, ispirato al libro di Claudio Magris “Danubio” (in programma giovedì 21 settembre), e del film “Il processo” di Orson Welles (che chiuderà il festival domenica 24 settembre), tratto dall’omonimo romanzo di Franz Kafka. A guidare il pubblico in questo viaggio fra storia, libri e film ci saranno quattro ospiti d’eccezione: Angelo Floramo, responsabile scientifico della Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli, Georg Meyr, professore di Storia delle relazioni internazionali presso la Facoltà di Scienze internazionali e diplomatiche dell’Università di Trieste, Andrea Caciagli, cineasta e direttore della rivista L’Eco del Nulla, e lo sceneggiatore Giovanni Galavotti, pluripremiato per L’uomo che verrà di Giorgio Diritti.
Giovedì 21 settembre, alle 9.45, Casa della Musica, la seconda parte del ciclo “Parole e immagini di emigrazione” porterà all’attenzione degli studenti il mito antico (e sempre nuovo) di un’Europa senza confini, con “Il mondo di ieri”, memorabile romanzo di Stefan Zweig, e “Grand Budapest Hotel” di Wes Anderson. Nel pomeriggio, in Sala Aurora, riprenderanno le proiezioni dei cortometraggi internazionali e Fvg, mentre alle 21, al teatro Pasolini, sarà proposto un evento in anteprima per il Cervignano Film Festival: la visione del film “I Talk Otherwise” di Cristian Cappucci, straordinario road movie ambientato lungo il corso del Danubio. Realizzato attraversando 8 paesi e 9 idiomi, dalla Germania alla Romania, da Ovest a Est, dal Capitalismo al Comunismo, dalla Foresta Nera al Mar Nero, il film rappresenta una istantanea del XX secolo, dove il fiume diviene scia allegorica dei suoi cambiamenti, scorrendo imperterrito in un corpo a corpo con le sue identità. Venerdì 22 settembre, sempre alla Casa della Musica, si chiuderà il ciclo “Parole e immagini di emigrazione”, dedicato alle scuole di Cervignano, con uno speciale sui migranti di oggi: alle 9.45 spazio al romanzo “La mia casa è dove sono” di Igiaba Scego mentre, alle 10, sarà la volta del film “Io sono Li” di Andrea Segre. Alle 16, in Sala Aurora, si svolgerà l’ultimo pomeriggio con i cortometraggi internazionali e Fvg. Alle 20.30, invece, piazza Indipendenza ospiterà un evento speciale targato “Pixxelmusic”: tre vj (Zenlux, Virage Visuals e OchoReSotto Visual Art) animeranno la serata con musica e visual art, alternandosi alle proiezioni dei 22 videoclip finalisti del Premio “Michel Gondry”.
Sabato 23 settembre, alle 10, Sala Aurora, cinque scuole italiane si sfideranno con i rispettivi cortometraggi, all’interno dell’ormai tradizionale concorso scuole, quest’anno diretto dalla professoressa Alessandra Purpura. Alle 17, in piazza San Girolamo, ci sarà l’incontro “L’inintegrabile – Pasolini ieri e oggi”: il giornalista del quotidiano Il Piccolo, Roberto Covaz, intervisterà Andrea Purgatori, uno dei più apprezzati giornalisti d’inchiesta italiani . Alle 21, in Sala Aurora, la serata dedicata delle premiazioni sarà impreziosita dal pianista Mario Mariani, che torna – attesissimo – al Cervignano Film Festival dopo tre anni, per una serata fra musica, immagini e poesia. Domenica 24 settembre, dopo le proiezioni delle opere vincitrici (ore 16, in Sala Aurora), alle ore 21, al teatro Pasolini, “Il processo”, capolavoro assoluto di Orson Welles, sarà l’ideale chiusura del tema “cinema e letteratura”. IL RUSSO GRYAZIN VINCE IL 6° RALLY NOVA GORICA, SECONDO IL FRIULANO CLAUDIO DE CECCO.
Nikolay Gryazin-Yaroslav Fedorov E’ andato ad un concorrente arrivato da molto lontano il 6° Rally Nova Gorica disputatosi venerdì e sabato scorso in Slovenia, a ridosso del confine italiano nei pressi di Gorizia. Il russo Nikolaj Gryazin, a bordo della sua Skoda Fabia R5 e navigato da Yaroslav Fedorov, ha infatti sbaragliato la nutrita concorrenza; Gryazin ha sin dall’inizio lasciato ben poco spazio agli avversari andando a vincere tutte le 12 prove speciali in programma. La lotta per il secondo gradino del podio è vissuta quindi fra Claudio De Cecco, con Jean Campeis alle note, e lo sloveno Rok Turk (Peugeot 208 R5 T16) risoltasi poi a favore del pilota friulano (su Hyundai i20 R5) con Rok Turk classificatosi infine solo al 5° posto.
De-Cecco-Campeis
Laurencich-Florean Sicuramente soddisfatto Claudio De Cecco per il 2° posto assoluto e 1° di campionato sloveno che così si porta a casa punti pesanti per il campionato dove compete; soddisfatto, anzi raggiante, anche Federico Laurencich che, con i colori della Gorizia Corse e navigato da Emanuela Florean, ha conquistato il terzo gradino del podio al debutto con la Ford Fiesta R5 by RB Motorsport dopo aver piazzato un paio di “temponi” (secondi tempi assoluti) in alcune speciali. A seguire, nell’ordine, le immagini dei concorrenti piazzatisi dal 4° al 10° posto della classifica assoluta:
Tlustak-Vybiral Turk-Kacin
Bisaha-Krajca Hideg-Kerek
Puskadi-Godor Humar-Cevc
Mrevlje-Gomizel Giunto alla 6^ edizione il Rally Nova Gorica è via via cresciuto attirando sempre più concorrenti, basti pensare che fra i 111 iscritti erano rappresentate ben 14 nazioni e 3 continenti (presenti anche un sud coreano ed un neozelandese); la gara è stata caratterizzata dalle – previste – mutevoli condizioni climatiche che hanno messo a dura prova i concorrenti e contribuito anche a qualche ritiro per uscita di strada, così che tre prove sono state sospese per incidente e non sono state disputate da una parte degli equipaggi.
Assistenza alla vettura del vincitore Gryazin
Il coreano LIM Assistenza Friulmotor A parte queste vicissitudini il Rally Nova Gorica ha visto, come sempre, una notevole affluenza di pubblico sulle strade interessate dal passaggio dei concorrenti ed ha ricevuto l’apprezzamento dei piloti in gara. Le classifiche al link https://results.omikronplus.si/live/gorica2017/live.html Testo e foto Dario Furlan
s Marco Paolini inaugura il 18 ottobre con “Le avventure di Numero Primo” la Stagione 2017-2018 del Teatro Stabile del FVG È stata presentata la Stagione 2017-2018 del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Introdotta dal Presidente dello Stabile Sergio Pacor e dal saluto delle autorità presenti, la conferenza stampa – rivolta ai giornalisti, ma tradizionalmente aperta a tutti coloro che amano il teatro – si è tenuta lunedì 11 settembre alle ore 11 al Politeama Rossetti. Sotto le stelle della grande platea si è dunque dato simbolicamente “il La” alla magia teatrale e alle emozioni che avvolgeranno il pubblico nei i prossimi mesi. “Il colore delle tue emozioni” è infatti lo slogan scelto per Foto Andrea Forliano
“dipingere” una Stagione che, alle linee di ricerca individuate e sviluppate dal direttore Franco Però nei due anni passati, intreccia molte interessanti novità: ne risulta un’esplosione di temi, emozioni, riflessioni, linguaggi, e colori che si espande attraverso più di 50 spettacoli. Una proposta teatrale molto ricca che esprime la vocazione dello Stabile al dialogo con il panorama europeo e internazionale, e al contempo la sua forte attenzione alla cultura e all’identità del proprio territorio. Ecco allora che nei prossimi otto mesi d’attività, il Rossetti avrà modo di ospitare nei propri cartelloni gli spettacoli dei maggiori Teatri e compagnie italiane, di proseguire le proprie collaborazioni con i Teatri e le istituzioni culturali della città e della regione, di presentare diverse eccellenze internazionali. Nello stesso tempo circuiterà in tournée i propri spettacoli di produzione. Proprio la produzione e la Prosa rappresentano il fulcro di una stagione che si articola in più percorsi di genere: Prosa, Altri Percorsi, Danza, Musical & Eventi. Degli spettacoli firmati dallo Stabile, 5 – già applauditi a Trieste – saranno ripresi per le tournée (Play Strindberg, Caracreatura, La domanda della regina, Das Kaffeehaus e Paurosa Bellezza che andrà in scena al Teatro Nazionale Sng Maribor nell’ambito del prestigioso Festival Borštnikovo srečanje). Das Kaffeehaus di Fassbinder, notevole successo dello scorso anno diretto da Veronica Cruciani, sarà replicato anche alla Sala Bartoli, inoltre sarà riproposto al pubblico A Sarajevo il 28 giugno di Gilberto Forti, al Museo “de Henriquez” in collaborazione con il Comune di Trieste.
Saranno invece varati nella nuova Stagione La guerra di Carlo Goldoni per la regia di Franco Però e Anomalie tratto da tre racconti di Mauro Covacich e diretto da Igor Pison: in entrambi vedremo impegnati gli ottimi attori della Compagnia Stabile, Filippo Borghi, Adriano Braidotti, Ester Galazzi, Andrea Germani, Lara Komar, Riccardo Maranzana, Francesco Migliaccio, Maria Grazia Plos a cui quest’anno si aggiungeranno Federica De Benedittis e – quale attore ospite – Mauro Malinverno. Figurano inoltre fra le produzioni Il caos e la farfalla coprodotto con la compagnia di danza Arearea, e a dicembre la serata Trieste per Giorgio Strehler in collaborazione con il Civico Museo “C.Schmidl” e con la Rai – Sede regionale del Friuli Venezia Giulia; successivamente partirà il progetto de I Miserabili di Victor Hugo. La prima produzione in scena a Trieste sarà La guerra di Carlo Goldoni: Franco Però vi dirige la Compagnia Stabile e Mauro Malinverno in una prosecuzione dell’indagine nell’universo goldoniano avviata lo scorso anno con la riscrittura fassbinderiana de La bottega del caffè. Poco frequentata, La guerra è in realtà una commedia molto avvincente, capace di dare prova della modernità di pensiero di Goldoni e nel contempo di evidenziare forti assonanze con l’attualità: fra tutte il legame – acutamente esplicato dall’autore veneziano – fra denaro, arricchimento e conflitti. La guerra sarà una linea tematica che attraverserà in più occasioni la Stagione: sul piano della produzione oltre ad essere al centro di A Sarajevo il 28 giugno, si rivela anche argomento portante di Anomalie che Igor Pison adatta e porta in scena da tre racconti dell’omonimo libro di Mauro Covacich. Lo scrittore triestino, con il suo stile efficace e incisivo offre tre diversi “sguardi” sulla guerra nell’ex Jugoslavia (quello di alcuni ragazzi, di un cecchino, di due innamorati) che si compongono infine, in una denuncia dell’insensatezza e bestialità di ogni conflitto. Ne saranno protagonisti Filippo Borghi, Federica De Benedittis, Andrea Germani e Riccardo
Maranzana. Il 4 dicembre, si terrà invece Trieste per Giorgio Strehler una serata in ricordo del più grande poeta del Teatro del Novecento nel ventennale della scomparsa. Nato a Trieste, Strehler sarà ricordato in città attraverso più iniziative: lo Stabile ha scelto una serata palpitante della magia del palcoscenico. Un collage che gioca fra passato e presente, alternando video (patrimonio delle Teche Rai), documenti (messi a disposizione dal Museo “Schmidl”) e testimonianze di chi – come i suoi attori – lo ha conosciuto e ammirato come uomo e come artista. Con Il caos e la farfalla, infine, prende sostanza la collaborazione con la compagnia di danza Arearea, costantemente presente in questi anni al TSDanza. La coproduzione ha debuttato con successo all’ultima edizione di Mittelfest. Le coreografie di Roberto Cocconi sulle musiche di Philip Glass e sul violoncello di Anna Molaro tratteggiano una comunità umana in conflitto fra ordine e caos, cui anche il battito d’ali d’una farfalla può provocare cospicui mutamenti. Coerentemente alle linee e ai temi che determinano il lavoro di produzione, anche gli spettacoli ospiti del cartellone Prosa e Altri Percorsi alternano il fascino eterno dei classici agli spunti più attuali: il futuro, la famiglia, la guerra, la scienza, lo sport. E portano una decisa attenzione ai linguaggi e alle ottiche più giovani. Materia di un teatro che vuol essere necessario luogo d’incontro e confronto fra punti di vista e generazioni, e che si esprime attraverso artisti eccellenti. A partire da Marco Paolini che inaugura la Stagione 2017-2018 il 18 ottobre con Le avventure di Numero Primo: un momento di pregevole teatro di narrazione che porta sulla scena un esperimento di fantascienza. Lo spettacolo – presentato a
Trieste nella sua edizione compiuta, dopo molte elaborazioni e verifiche con il pubblico – dà infatti spazio all’inquietudine del futuro che ci travolge velocissimo con le sue novità etiche e tecnologiche. In Tempi nuovi si ritroveranno gli stessi turbamenti e riflessioni, modulati attraverso l’ironico linguaggio registico e drammaturgico di Cristina Comencini e nell’interpretazione di Iaia Forte ed Ennio Fantastichini. Attengono all’attualità anche gli argomenti affrontati con sensibilità e leggerezza da due commedie, Il padre del contemporaneo francese Florian Zeller e Mariti e Mogli di Woody Allen. Nella prima – che vanta in Alessandro Haber un protagonista in stato di grazia, affiancato da Lucrezia Lante della Rovere, per la regia di Piero Maccarinelli – si analizza fra commozione e sorriso il rapporto fra un padre colpito dal morbo di Alzheimer e la figlia; nella seconda è invece l’insoddisfazione della coppia borghese ad essere messa sotto la lente del graffiante autore americano, nella regia di Monica Guerritore anche protagonista dello spettacolo assieme a Francesca Reggiani. La famiglia, con i suoi rapporti laceranti e gli inscindibili legami, è al centro di un classico del secondo Novecento come Lunga giornata verso la notte di Eugene O’Neill nella regia di Arturo Cirillo. Ma il cartellone Prosa dà spazio anche al messaggio universale dei classici: una punta di diamante sarà di certo lo shakespeariano Richard II che riconduce al Rossetti il gesto registico potente di un Maestro della statura di Peter Stein con la bravissima Maddalena Crippa nel ruolo del titolo. In Intrigo e amore Friedrich Schiller dipinge secondo i canoni dello Sturm und Drang la lotta fra passione pura e corruzione, e Marco Sciaccaluga affida la sua rilettura al talento di un giovane cast. Un’altra folle passione – quella per l’arte – è tema de Il gabbiano di Cechov, che va in scena nell’edizione realizzata nel 2000 da Giancarlo Nanni, un allestimento applaudito, che esprime la poetica del poliedrico artista prematuramente scomparso. È stato mantenuto il più possibile il cast originale capeggiato da Manuela Kustermann. Luca de
Fusco affronta invece il Pirandello dei Sei personaggi in cerca d’autore, attraverso una contaminazione di linguaggi, fra teatro e cinema. Di alto livello la compagine con Gaia Aprea, Angela Pagano e una nuova magistrale interpretazione di Eros Pagni. Foto Andrea Forliano Riflettendo su arte e follia, lo spettacolo Vincent Van Gogh – l’odore assordante del bianco riporta al Politeama un protagonista amato, Alessandro Preziosi, e un drammaturgo contemporaneo altrettanto apprezzato: Stefano Massini. Lo stesso autore firma la versione teatrale di uno dei titoli più attesi, Il nome della rosa di Umberto Eco: imponente allestimento, notevoli interpretazioni di Luca Lazzareschi, Eugenio Allegri, Luigi Diberti e di un cast di qualità diretto da Leo Muscato, lo spettacolo segna un trait-d’union fra teatro e letteratura, pregno di senso e di interessanti rifrazioni. Nel cartellone lo si ritroverà – oltre che nel già citato Anomalie, da Covacich – anche ne Il giocatore diretto da Gabriele Russo, che Vitaliano Trevisan trae da Fëdor Dostoevskij. Sullo straordinario scrittore russo si focalizza poi il progetto de Il sogno di un uomo ridicolo che corona la Stagione Prosa con il ritorno di Gabriele Lavia, in una prova d’interpretazione e di regia impeccabili: tre settimane di repliche alla Sala Bartoli e un corollario d’iniziative d’approfondimento su quella che Lavia definisce la più sconcertante delle opere dostoevskijane. Completa le visioni suggerite dal cartellone della Prosa, la
proposta racchiusa negli Altri Percorsi, attenta al teatro d’autore contemporaneo e ai linguaggi della ricerca. Nell’intento di assicurare al pubblico la miglior fruizione e ad ogni allestimento il contesto più appropriato, il cartellone si sviluppa su spazi differenti che sono principalmente la Sala Generali e la Sala Bartoli, per alcuni appuntamenti il Teatro Sloveno e il Teatro Miela, e quest’anno anche il Museo “de Henriquez”. Le prospettive della ricerca – sembra evidenziare l’itinerario di Altri Percorsi – sanno interpretare il repertorio classico e dare voce all’attualità e aprono il loro orizzonte alle contaminazioni. Ecco allora che la scrittura di Euripide diviene materia della sperimentazione di un assoluto protagonista del teatro del Novecento come Luca Ronconi, di cui si ripropone Medea con Franco Branciaroli in un sentito omaggio. Ed ecco che il meticoloso lavoro sull’attore compiuto da Monica Conti genera una singolare edizione de Il Misantropo di Molière, mentre il sofisticato e colto linguaggio di Anagoor – uno dei gruppi di ricerca più riconosciuti – mette in scena Virgilio brucia. Declinano la ricerca secondo linee del tutto originali, ma altrettanto efficaci e dirompenti, gli artisti di Carrozzeria Orfeo, anch’essi nuovamente in programma dopo il successo riscosso lo scorso anno. Tratteggiano nel loro stile irriverente un duro quadro della nostra quotidianità in Animali da bar. È altrettanto livido il ritratto della società e del mondo del lavoro dipinto attraverso la sferzante scrittura del londinese Mike Bartlett in Bull che espone le violente e massacranti dinamiche psicologiche di gruppo, messe in atto contro i più deboli negli uffici o in altre collettività. Una drammaturgia limpida e un teatro che attinge ai coinvolgenti stilemi del cabaret rendono magnetico e assieme doloroso La nave fantasma di Renato Sarti che ne è anche il protagonista con Bebo Storti. Un testo che denuncia
un inquietante presagio e narra del primo – taciuto – naufragio di migranti nel mare di Sicilia. Ci si sposta dalla cronaca ad un problema sociale più intimo con Cronache del bambino anatra che fa del teatro lo strumento per addentrarsi nel difficile mondo dell’autismo, grazie all’attenta scrittura di Sonia Antinori e alla toccante regia di Gigi Dall’Aglio: in scena Maria Ariis e Carla Manzon. Sulla denuncia delle storture e degli eccessi del mondo sportivo contemporaneo ha lavorato Roberto Scarpetti in 28 Battiti trovando ispirazione nell’odissea dell’olimpionico Alex Schwazer: l’atleta al centro del monologo ha il volto di Giuseppe Sartori. Andrea Zorzi – mitico campione della pallavolo – accetta invece in prima persona la nuova sfida del palcoscenico e si racconta ne La leggenda del pallavolista volante diretto da Nicola Zavagli e affiancato da Beatrice Visibelli. Anche la linea tematica incentrata sulla guerra trova sviluppi in Altri Percorsi: se da un lato si ripropone la produzione A Sarajevo il 28 giugno, un’altra affascinante riflessione sulla Grande Guerra è rappresentata dal premiato monologo di Mario Perrotta, Milite ignoto. Giuliana Musso – applaudita lo scorso anno ne La fabbrica dei preti – evoca invece in Mio Eroe le vicende di alcuni giovani militari caduti in tempo di pace, nella missione in Afghanistan: un cortocircuito sul mito dell’eroe caduto che rivela il prezzo eccessivo di ogni guerra. Una prezioso spettacolo che pone attenzione ad un’importante figura del territorio, Padre Turoldo, è Il canto e la fionda che Massimo Somaglino e Fabiano Fantini hanno concepito per l’udinese CSS. Suggestive contaminazioni fra musica e teatro sono quelle proposte da Giuseppe Cederna nel monologo Mozart. Il sogno di un clown in cui ripercorre – con Sergio D’Onofrio al
pianoforte – vita e opere del grande compositore. Peppe Servillo assieme a cinque straordinari musicisti rivisita invece – in chiave jazz – il flusso raffinato delle musiche di Lucio Battisti in Pensieri e parole. Infine una presenza molto significativa, quella di Gabriella Greison. Il suo 1927- Monologo quantistico traccia un filo di continuità nel dialogo fra Teatro e Scienza aperto lo scorso anno con la produzione de La domanda della regina di Guido Chiarotti e Giuseppe Manfridi: un dialogo che si intende incrementare molto, in collaborazione con il mondo scientifico della città, nelle stagioni che ci accompagneranno a ESOF 2020 Trieste. Anche la stagione Musical & Eventi si apre ai linguaggi dei più giovani, delineando un itinerario stimolante che va dalle classiche arie di Rodgers e Hammerstein II, alle meravigliose melodie di Andrew Lloyd Webber e arriva alle note graffianti del punk-rock americano. Tutto ciò regalando al pubblico della regione il prestigio di un esclusivo evento internazionale: Sunset Boulevard. Il musical con la straordinaria partitura di Webber, basato sul celebre film di Billy Wilder, arriverà a marzo a Trieste – unica città d’Italia a ospitarlo – nell’edizione originale inglese per il tour. La storia della “diva al tramonto” Norma Desmond intreccia la denuncia del cinismo dello starsystem, ad un amore appassionato e ossessivo, in un allestimento accuratissimo con un cast in cui brilla una vera e propria star del West End, Ria Jones che interpreta il ruolo e le splendide canzoni di Norma. Repliche solo a Milano e a Trieste anche per l’originalissima proposta dei Blue Man Group: un fenomeno che da 25 anni conquista le platee di tutto il mondo e che sarà per la prima volta in Italia. Acclamati protagonisti della performance sono tre geniali artisti dalla pelle blu che mescolano con ironia arte, musica, teatro, divertimento, energia, tecnologia d’avanguardia e tanto colore, per creare una celebrazione euforica della vita e dell’interazione tra persone in
un’esperienza multisensoriale. Acceso di modernità e della rabbia graffiante del punk dei Green Day sarà poi American Idiot che approda al Rossetti nell’ottima edizione italiana firmata da Marco Iacomelli. Il regista ha puntato sull’energia di un cast preparato e fresco, su un allestimento ingegnoso ispirato alla pittura di Basquiat, sulla band dal vivo… e su una colonna sonora travolgente. Per presentare al pubblico italiano un titolo contemporaneo che ha suscitato negli Stati Uniti e a Londra strepitoso successo. Il musical abbraccia poi la danza e le suggestioni di un film “culto” degli anni Ottanta. Dirty Dancing di Eleanor Bergstein sarà in scena nell’allestimento diretto da Federico Bellone. La sua regia è stata così apprezzata che la produzione del format originale inglese l’ha scelta quale regia ufficiale del tour internazionale. Coreografie vivaci, una colonna sonora dolce e incandescente, per raccontare la storia d’amore fra Baby Houseman e il maestro di ballo Johnny Castle. Ancora musiche immortali, ancora un linguaggio melodico diverso e tanta voglia di ballare per Jersey Boys di Marshall Brickman e Rick Elice: il musical racconta la storia dei mitici Four Seasons e del loro front man Frankie Valli in un’irresistibile atmosfera pop. Dal debutto a Broadway nel 2005 ad oggi Jersey Boys ha meritato 54 premi, compresi i più prestigiosi. Arriva in Italia in una lodevole edizione firmata da Claudio Insegno e con un cast capitanato da Alex Mastromarino (miglior attore all’Italian Musical Awards 2016). Infine un ritorno, certamente molto gradito: la nuova edizione italiana di Tutti insieme appassionatamente capolavoro di Richard Rodgers e Oscar Hammerstein II che dal 1959 ha attraversato il mondo sui palcoscenici teatrali e al cinema, conquistando generazioni di spettatori. Andrà in scena nella
regia di Fabrizio Angelini, un nome sicuro del musical italiano, e con gli ottimi artisti della Compagnia dell’Alba già applauditi al Rossetti in Aggiungi un posto a tavola. Se si volesse sintetizzare in un solo titolo l’essenza del cartellone Danza, si potrebbe scegliere quello di una delle sue punte di diamante: From Bach to Bowie del Complexions Contemporary Ballet. Il gruppo statunitense, già molto ammirato a Trieste in due passate occasioni, propone infatti un itinerario che va dalla musica del repertorio più classico e ricercato, a quella tradizionale, fino a giungere a un omaggio a David Bowie, di cui saranno danzate molte canzoni nelle incantevoli coreografie di Dwight Rhoden. È infatti una contaminazione fra i linguaggi e le ispirazioni della tradizione e i più accesi modelli giovani e innovativi quello che offre il programma di quest’anno. In Break the Tango fa incontrare sulla scena addirittura il tango e la break dance, le coreografie eleganti di German Cornejo e dei suoi splendidi ballerini e quelle di Björn “Buz”Meier con i suoi streetdancer. Ne scaturisce un’espressività nuova, rispettosa di entrambi i mondi, ma più ricca, energica, attuale. Con #Hashtag dei francesi Pockemon Crew l’hip hop d’altissimo livello interpreta il mondo contemproraneo e – attraverso le coreografie Riyad Fghani – si fa beffe dei tic di chi oggi è dipendente dalla “connessione”, dai social, dallo schermo del telefonino. E alla street dance guarda anche Hopera dell’italiana E.Sperimenti GDO Dance Company che concretizza la bella intuizione di avvicinare i giovani al repertorio della lirica, interpretando arie eccelse: da Verdi, a Mozart, a Leoncavallo, attraverso i movimenti del ballo di strada, immediati, diretti
e coinvolgenti. C’è poi spazio per i coreografi italiani e stranieri con grandi compagnie di danza contemporanea: sarà in prima nazionale la nuova edizione di Mediterranea forse la più nota e amata coreografia di Mauro Bigonzetti eseguita dai solisti e dal corpo di ballo della Daniele Cipriani Entertainment. Poi si presenterà un rilevante ospite internazionale grazie alla collaborazione con il Teatro Stabile Sloveno di Trieste. Si tratta dell’SNG Opera e Balletto di Maribor che danzerà il Romeo e Giulietta sulle musiche di Prokofiev nella coreografia di Valentina Turcu. Le tre giovani coreografe italiane più apprezzate a livello internazionale, sono al centro di Bolero/Trip-Tic. Giorgia Nardin, Chiara Frigo e Francesca Pennini vi hanno creato tre balletti su musiche di Debussy e Ravel – un trittico che comprende una rivisitazione del Bolero – che sarà applaudito nella esecuzione del Balletto di Roma. Il linguaggio contemporaneo dell’italiano Michele Merola e dello spagnolo Gustavo Ramirez Sansano reinterpretano invece due balletti classici: rispettivamente Pulcinella di Stravinskij e Le silfidi su musiche di Chopin. Affronta in una sola sera due coreografie così diverse la MM Contemporary Dance già applaudita al Rossetti nelle passata edizione di TSDanza. Ma la danza può anche ironizzare senza nulla togliere alla perfezione tecnica e alla qualità coreografica: ne dà prova Tutu dei Chicos Mambo compagnia francese en-travestì diretta da Philippe Lafeuille che diverte il pubblico attraversando la “storia della danza” e canzonandone le manie e i cliché. Infine nella sezione degli Eventi Speciali che non rientrano nei regolari percorsi d’abbonamento vanno sicuramente evidenziati alcuni prestigiosi titoli: innanzitutto il ritorno di Ute Lemper, la straordinaria interprete proporrà un raffinato concerto intitolato Songs for eternity. Sul piano
musicale figurano inoltre la serata natalizia con l’Harlem Gospel Choir e il concerto di Massimo Ranieri. Mentre una chicca adatta al pubblico di ogni età è Au Bonheur des Vivants incantevole gioco teatrale fra fantasia, mimo e clownerie con cui Cécile Roussat & Julien Lubek hanno trionfato al Festival di Avignone 2016. La conferenza stampa è stata impreziosita da alcuni momenti musicali a cura del Quartetto Iris. La campagna abbonamenti sarà aperta da martedì 12 settembre, giorno in cui ci si potrà rivolgere per informazioni, acquisti e prenotazioni in tutti i punti vendita dello Stabile regionale. La conferma degli abbonamenti a turno fisso va effettuata entro venerdì 29 settembre: i posti non confermati verranno messi in vendita a partire dal 2 ottobre. Ulteriori informazioni sul sito www.ilrossetti.it e al tel 040-3593511. A.F. AL VIA MILANO FILM FESTIVAL – STAGIONE 22^ DAL 28 SET. ALL’8 OTT.BASE, MUDEC, CINEMA DUCALE È tempo di Milano Film Festival, da giovedì 28 settembre a domenica 8 ottobre. Il Festival è promosso dal Comune di Milano – Assessorato alla Cultura e realizzato in collaborazione con Gruppo CAP, storico partner della
manifestazione, e un nuovo partner d’eccezione, Fastweb Digital Academy.Il Festival animerà per undici giorni il distretto Tortona tra BASE Milano, MUDEC e Cinema Ducale con proiezioni, anteprime italiane, rassegne, incontri, mostre, serate musicali e altri eventi speciali.Cuore del programma sarà il concorso lungometraggi: otto opere prime e seconde presentate in anteprima italiana e girate da registi provenienti da tutto il mondo – alla ricerca di chi osa di più. In giuria quest’anno un tris di assi: Abel Ferrara, a Venezia con “Piazza Vittorio”, Rinaldo Censi, critico indipendente e curatore della retrospettiva dell’ultimo Festival di Locarno e Monika Willi, regista e montatrice.Torna il concorso cortometraggi, 41 film brevi girati da giovani registi, esclusivamente under 40. A giudicare i cortometraggi una commissione composta dai rappresentanti della Cineteca Italiana di Milano che, proprio quest’anno, festeggia i suoi 70 anni.
Tra le novità di quest’anno, oltre alle tante anteprime dei film in concorso e fuori concorso – tra le quali England is Mine di Mark Gill, Manifesto di Julian Rosenfeldt con Cate Blanchett, Columbus di Kogonada -, due mostre con ingresso gratuito negli spazi di BASE Milano: “NOI”, una video installazione multischermo che ripercorre gli anni delle rivolte studentesche tra il ’67 e il ’77 a Milano con i filmati del Collettivo Cinema Militante di Milano e “Enrico Appetito per Michelangelo Antonioni sui set 1959-1964”, mostra fotografica che scandaglia l’archeologia del set di Antonioni che inaugurerà il 29 settembre con una performance musicale firmata da Boosta.
Nella mostra anche un ciclorama che include i vari Falsiritorni rifilmati da Enrico Ghezzi.Confermati gli storici appuntamenti del Festival: COLPE DI STATO, la rassegna dedicata al documentario politico; AUDIOVISIVA, che propone eventi costruiti sulle sinergie tra musica, arte e nuove tecnologie; DEBUT, una serie di appuntamenti pensati per chi vuole entrare nel cinema scoprendone le professionalità; la storica maratona di animazione, una lunga notte di corti animati d’autore, come sempre di lunedì; VideoEspanso, l’esplorazione delle nuove traiettorie dei video musicali e il Milano Film Festivalino con tanti appuntamenti per i più piccoli tra BASE e Cascina Cuccagna.Prosegue inoltre con successo l’iniziativa “Adotta un regista”, che permette ai milanesi di ospitare un regista del Festival a casa propria, offrendo occasioni di incontri e scambi culturali.
CINEMA, 40 ANNI MARIA CALLAS, ARRIVA IL FILM CHE RACCONTA L’AMORE IMPOSSIBILE CON P.P. PASOLINI GRADO – Lo scrittore-regista più scomodo e provocatorio del momento e la cantante lirica più acclamata del mondo: Pier Paolo Pasolini e Maria Callas. Il film che li fece incontrare fu “Medea”, l’anno il 1969. Quasi 50 anni dopo riemerge – attraverso i ricordi e gli aneddoti dei componenti della troupe e degli amici più cari – il racconto di un amore impossibile. L’incontro così speciale di Maria Callas e Pier Paolo Pasolini viene raccontato da un film altrettanto sapido, “L’isola di Medea”, una produzione scritta e diretta dal regista Sergio Naitza, Nastro d’argento 2013 per il docufilm su Tiberio Murgia, e firmata da Lagunamovies (lo spin off produttivo del progetto Lagunafest di Grado) con Karel produzioni, con il sostegno del produttore associato Erich Jost, della FVG Film Commission e della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura. In anteprima assoluta il film sarà in onda su RAI 5 proprio nei 40 anni dalla scomparsa di Maria Callas, sabato 16 settembre alle 23.05 con replica domenica 17 alle 17.05 e successiva replica nel mese di ottobre sulle frequenze RAI Friuli Venezia Giulia. E in anteprima internazionale sarà l’Athens international Film Festival, la più prestigiosa rassegna cinematografica del Paese patria di Maria Callas, a
presentare il film venerdì 29 settembre. Nell’occasione alla proiezione farà seguito l’intervento del regista Sergio Naitza, accompagnato dal coordinamento produttivo del film – Erich Jost, Daniela Volpe, Paola Sain – con il direttore della fotografia Luca Melis e il direttore del montaggio Davide Melis. Info www.lagunamovies.com “L’Isola di Medea”, realizzata con la collaborazione di Banca di Cividale, Fondazione Carigo e Comune di Grado, è un’indagine su due anime sensibili e molto fragili nel 1969, allorchè prendevano il via le riprese di “Medea”. Callas e Pasolini seppero creare un rapporto artistico e umano profondo, delicato e speciale. Il documentario indaga su un momento particolare della vita della “divina”: il film “Medea” fu la sua prima e unica prova d’attrice al cinema, un momento di riscatto contro l’umiliazione subita da Onassis e un mettersi alla prova poiché come cantante d’opera era ormai al tramonto, mentre l’incontro con Pasolini, uomo colto e sensibile, le diede
nuovaforzaelinfaartistica.Daquelsetnacqueunatenera amicizia e, in Maria, una visione d’amore illusoria e irraggiungibile.“L’isola di Medea” intreccia le voci di Ninetto Davoli, che condivise con Pasolini momenti privati e artistici; di Nadia Stancioff, l’assistente personale che inizio’ il suo lavoro proprio sul set di “Medea”; dei costumisti Piero Tosi e Gabriella Pescucci, del direttore di produzione Fernando Franchi, dell’attore Giuseppe Gentile (all’epoca campione olimpionico di salto triplo), dell’attrice Piera Degli Esposti (che debuttò con “Medea”), della scrittrice Dacia Maraini (che con Pasolini, Moravia e Callas fece due lunghi viaggi in Africa), dello storico del cinema Roberto Chiesi (che è anche il direttore del Centro Studi-Archivio Pasolini presso la Cineteca di Bologna). Valore aggiunto, con le musiche di Marco Rocca, sono i disegni animati dell’artista Davide Toffolo, illustratore notissimo oltre che rocker celebrato. Per “L’isola di Medea” Davide Toffolo ha interpretato l’incontro e il legame specialissimo che unì Pier Paolo e Maria sul set di “Medea”. Particolari inediti illuminano quel legame nel film, insieme a ricordi del set dell’isola di Grado e della laguna: un luogo dove Pasolini ritrovava le sue radici friulane e dove amava ritirarsi per scrivere e pensare e nel quale soggiornò spesso anche la Callas. Alcuni frammenti delle lettere e poesie che il regista e la cantante si scambiarono, letti da voci off e illustrati dai disegni di Davide Toffolo, segnano come capitoli il documentario, approfondendo i dettagli di un rapporto delicato e sincero. A far da corollario le voci delle
comparse del film, reclutate nell’isola di Grado: un punto di vista popolare, ricco di piccole curiosità. Serie A: terzetto al comando con il Milan al palo! Terza di A con il plotone delle prime che inizia a perdere qualche pezzo. Alle squadre che comandano a punteggio pieno, Juventus, Inter e Napoli si stacca il Milan che stecca la sua prima partita stagionale. Per la squadra di Montella pesante passo falso in casa della solita brillante Lazio, dietro al trio di testa a 7 punti assieme al Torino, che batte per 1 a 0 in Campania il Benevento grazie ad un gol di Iago Falque al 93’. La gara dell’Olimpico, posticipata alle 16 per le forti piogge su Roma, è decisa da un super Immobile, tripletta con reti al 38’ su rigore, 42’ e 48’ e da Alberto un minuto più tardi. Al 56’ gol della bandiera per i rossoneri con Montolivo. Continuano a vincere andando avanti a braccetto Juventus, Napoli e Inter. Per i bianconeri facile 3 a 0 casalingo contro il Chievo grazie ad un autogol di Hetemaj al 17’ e alle reti dei soliti Higuain al 58’ e Dybala all’83’. L’Inter con qualche difficoltà in più ma con una buona prestazione ha la meglio per 2 a 0 sulla SPAL: nel tabellino Icardi su rigore al 27’ e un’eurogol di Perisic all’87’. 3 a 0 anche per il Napoli a Bologna, capace di vincere una partita non semplice con Callejon al 66’, Mertens all’83’ e Zielinsk all’88’. Prime vittorie e primi 3 punti in classifica per Fiorentina,
Atalanta, Cagliari e Udinese. La viola schiaccia l’Hellas Verona con un imponente 0 a 5. Le reti del successo ospite di Simeone al 2’, il nuovo acquisto Thereau su rigore al 10’, Astori al 24’, Veretout al 62’ e Dias all’89’. Hellas Verona che resta fermo ad 1 punto come lil Sassuolo che va in vantaggio a Bergamo con Sensi al 27’ ma si fa raggiungere prima con Cornelius al 35’ e superare successivamente con Petagna al 77’ per un’Atalanta che si prepara al meglio al debutto in Europa League di giovedì contro l’Everton. Non fallisce il debutto nella splendida Sardegna Arena il Cagliari che supera per 1 a 0 il Crotone grazie alla rete di Sau al 33’. Stesso punteggio anche a Udine dove i padroni di casa battono il Genoa con la rete di Jankto al 15’. Rinviata per allerta meteo su Genova, con recupero alla fine del 2017 o all’inizio del 2018 Sampdoria-Roma. Foto classifica da www.legaseriea.it Rudi Buset rudibuset@live.it @RIPRODUZIONE RISERVATA Prima vittoria in campionato: Udinese-Genoa 1 a 0 Terza di A con l’Udinese ancora a 0 punti contro un Genoa reduce dalla sconfitta contro la Juve e con 1 punto in classifica.
Dopo le scelte finali, non così apprezzate dai tifosi, del mercato, al Friuli ci si aspetta una buona prestazione condita magari da una vittoria. Delneri sceglie tre nuovi per gli undici iniziali, uno per reparto: Larsen in difesa che fa compagnia Danilo, Nuytinck e Samir, Barak a metà campo con Behrami e Jankto con De Paul a sostegno di Lasagna e della new entry Maxi Lopez, a cui si affidano molte delle speranze dell’attacco friulano. Udinese che approccia bene il match con qualche buona trama offensiva. Nel primo quarto d’ora solo un tiro di De Paul alto. Al 15’ punizione dalla destra con palla che arriva a Nuytinck che la stampa sulla traversa, sulla ribattuta è bravo Jankto a mettere alle spalle di Perin per il vantaggio casalingo. Al 24’ cross dalla destra, testa di Maxi Lopez con Lasagna che non arriva, per poco, all’impatto con il pallone per il facile tap-in. Tre minuti più tardi ancora Lasagna dalla sinistra, tiro ben angolato, di poco fuori. Si fa vivo anche il Genoa con un tiro da fuori area, deviato in corner. Al 38’ espulsione “via VAR” di Bertolacci reo di un fallo su Lasagna. De Paul calcia la punizione con splendida parata di Perin e ribattuta di Jankto, fuori. Bianconeri vicini al raddoppio e con un uomo in più. Finisce così il primo tempo, con il risultato di 1 a 0. Ripresa e subito Genoa pericoloso con Taarabt bravo a saltare mezza difesa bianconera, Scuffet si rifugia in angolo. Risponde subito l’Udinese con una conclusione da fuori di Lasagna, palla di poco alta. Al 4’ ancora Jankto, decisamente in palla oggi, dalla sinistra con Perin che la mette in angolo. Al 19’, sotto una pioggia intensa, prima conclusione di Barak dalla sinistra, ancora Perin senza grossi problemi. Al 34’ parità numerica ristabilita vista l’espulsione di Pezzella, entrato 6 minuti prima al posto di Samir. Altri cambi per l’Udinese: Hallfredsson per Jankto e Ali Adnan al posto di un buon Maxi Lopez, con il primo coro a suo favore dalla curva nord. Il Genoa si butta in avanti ed è Danilo a
salvare su una pericolosa incursione in area di rigore. Più tardi ancora gli ospiti prima con un bella girata di Rossettini parata da Scuffet e poi con un tiro a lato di Taarabt. Genoa che prova l’assalto finale per arrivare al pari senza riuscirci. Primi tre punti in cascina per i bianconeri, in palla in modo particolare nel primo tempo, poi nella ripresa la gara è calata di intensità con i friulani che hanno controllato il match, con qualche rischio negli ultimi minuti. Non male la prima gara dei nuovi, Larsen, Barak e soprattutto Maxi Lopez, non particolarmente attivo in zona gol, ma vivace per tutto il match. Soddisfatto Delneri, in particolare nelle prima frazione in 11 contro 11. Buone notizie dai nuovi, che hanno interpretato bene ruoli che conoscono e che mancavano nelle scorse gare. Per il mister è molto importante aver vinto questa gara, che da fiducia per il futuro. Rammaricato per qualche occasione non sfruttata negli ultimi minuti, Juric, il tecnico degli ospiti, che non ha visto i suoi inferiori all’Udinese, ma qualche prestazione non sufficiente di qualche suo giocatore. Ora il calendario dell’Udinese prevede la trasferta a Milano contro il Milan con più fiducia rispetto alle prime due giornate di campionato. Rudi Buset rudibuset@live.it @RIPRODUZIONE RISERVATA
Quaino fa brillare l’Extrema nel Supercross Tamai (Pn) – Ottima prestazione per Massimo Quaino del Team Extrema nella gara di Supercross tenutasi nel pordenonese. Hanno partecipato alla manifestazione sportiva molti piloti di livello quali Quas Kevin, Turchet Davide e Cescon Andrea. Il Supercross, evoluzione moderna del classico Motocross, si distingue per l’estrema difficoltà legata alle piste in cui viene praticato; i percorsi più angusti e caratterizzati da una serie di salti contigui richiedono doti tecniche e fisiche importanti. Inoltre questo sport può essere svolto anche dentro gli stadi o in palazzetti indoor. Dopo le prove libere, atte a valutare le condizioni del tracciato, partono le qualifiche che suddividono i piloti nelle varie categorie. I primi sei classificati entrano nel girone A del gruppo Open Pro, mentre i piloti che non riescono a qualificarsi per il gruppo A possono partecipare alla Last Chance Qualifier e tentare nell’ultima prova di entrare nella competizione contro i più forti.
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