REVOLUTION REVIEW - E SE NON FOSSE STATO INTERNET A DISTRUGGERE BLOCKBUSTER? Business Customers Technology - Market Revolution

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REVOLUTION REVIEW - E SE NON FOSSE STATO INTERNET A DISTRUGGERE BLOCKBUSTER? Business Customers Technology - Market Revolution
REVOLUTION
    REVIEW

            Business    E SE NON FOSSE STATO
                        INTERNET A DISTRUGGERE
NUMERO 4

           Customers
           Technology   BLOCKBUSTER?
            Design      DA VIDEO NOLEGGIO A MINIMARKET: CRONACA
                        DI UN FALLIMENTO EVITABILE PAGINA 32
REVOLUTION REVIEW - E SE NON FOSSE STATO INTERNET A DISTRUGGERE BLOCKBUSTER? Business Customers Technology - Market Revolution
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REVOLUTION REVIEW - E SE NON FOSSE STATO INTERNET A DISTRUGGERE BLOCKBUSTER? Business Customers Technology - Market Revolution
WHO
        Cambiano le persone, cambiano
         i modelli di business, cambia
          il mercato. E tu cosa aspetti
           a cambiare punto di vista?

WE
               Siamo l’Inspiration Lab
                   di Futureberry
        e la nostra missione è intercettare
              e interpretare i fenomeni
         di business, sociali e tecnologici
             più innovativi, per ispirare
      a manager, professionisti e team idee
                per progetti innovativi

ARE
           e anche un po’ rivoluzionari.

        Come lo facciamo? Con report,
         eventi e workshop e la nostra
        piattaforma digitale per trovare
         la giusta dose di innovazione
                  ogni giorno.

          www.marketrevolution.com
REVOLUTION REVIEW - E SE NON FOSSE STATO INTERNET A DISTRUGGERE BLOCKBUSTER? Business Customers Technology - Market Revolution
COSA IMPARARE DA
BLOCKBUSTER? IL PEGGIOR
   NEMICO DEL RETAIL
   NON È IL DIGITALE

                                     N
                                                 el 2000 uno sconosciuto di nome Reed Hastings prese un volo da Los Gatos, California, diretto a
                                                 Dallas con una particolare missione in mente: incontrare John Antioco, il CEO del colosso dell’home
                                                 entertainment Blockbuster, una delle compagnie più potenti degli anni ’90 con ricavi che si aggiravano
                                                 attorno ai $6 miliardi di dollari. Cosa voleva dall’impero dei film a noleggio quel tipo che aveva fondato
                                     la sua compagnia di video-on-demand via posta soltanto 3 anni prima? Semplice, offrire una partnership in cui
                                     la sua giovane compagnia di nome Netflix avrebbe gestito il brand di Blockbuster creando un servizio online,
                                     mentre la creatura di Hastings avrebbe trovato posto tra le offerte presentate ai clienti in store. Inutile dire che la
                                     risposta di Antioco e del suo team fu quella di rifiutare tra risatine complici la proposta. Ma il finale della stagione
                                     di Blockbuster lo conosciamo già: tra scaffali con DVD di film d’azione in svendita e Netflix diventata un impero
                                     globale dello streaming, la storia è spoiler free al 100%. Oppure no? Perché forse tra i ricordi sempre più lontani
                                     degli ultimi store stipati di sconti che nemmeno Amazon durante il Black Friday, c’è l’indizio di qualcosa d’altro: il
                                     fatto che Blockbuster non sia un esempio di come una rivoluzione tecnologica possa mettere sul viale del tramonto
                                     un business che sembrava andare a gonfie vele e nemmeno che le opportunità da 1 miliardo di dollari passano una
                                     sola volta nella vita. No, qui si tratta piuttosto di una storia di mancanza di visione, attitudine all’innovazione e
                                     coraggio. Perché prima che la rivoluzione dello streaming fosse iniziata, e se ne potesse davvero comprendere il
                                     potenziale, da Blockbuster era stato deciso che l’online non era un affare interessante (!) e che per aumentare i ricavi
                                     bastasse aggiungere ai film cestoni di junk food e giocattoli, aspettando che teenager e bambini facessero il resto. Ma
                                     quando la promessa è quella di avere “il cinema a casa tua” perché ti dovresti accontentare di entrare in un discount
                                     dell’entertainment? Oggi la domanda sembra retorica e dare per scontati i propri clienti è la prima voce nella lista
                                     delle cose da non fare in questa epoca di “total business disruption”. Ma siamo veramente sicuri che la storia non
                                     possa ripetersi? Che un gigante non potrà crollare creandosi da solo il suo tallone d’Achille? Forse no. E d’altronde
                                     quando si parla di creare innovazione e di costruire il futuro di un business la cosa migliore è sempre non cercare

      VALENTINA LUNARDI              scorciatoie e ricordarsi delle sagge parole del vecchio Yoda, “Fare, o non fare! Non c’è provare!”. Soprattutto se
                                     quello che stai provando è evitare la Market Revolution.

        Insight & Research manager
             Market Revolution
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SOMMARIO

   Modelli di business - Strategia - Media&Telco

               DA VIDEO NOLEGGIO
               A MINIMARKET:

IN COPERTINA
               CRONACA DI UN
               FALLIMENTO EVITABILE
   Il giro poteva durare anche un’oretta, in un alternarsi
   di piccole sorprese e grandi indecisioni: come fare
   a scegliere quando davanti a te c’era uno scaffale
   stipato di film che la tua cineteca personale si sognava
   e la televisione mandava in onda solo ad orari così
   improbabili che l’avvento del tasto record
   programmabile nel tuo registratore è stata una delle
   innovazioni tecnologiche più influenti degli anni ’90?
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SOMMARIO                                                                                                           SOMMARIO

                                                              Modelli di business - Strategia - Fashion&Luxury     Digital&Tech - Strategia - Tech

                                                                        DA BULGARI                                           ALEXA,
                                                                        A BREWDOG,                                           L’ARMA SEGRETA

                                                                                                                 PAGINA 38
                                                            PAGINA 12
                                                                        PERCHÉ I BRAND                                       DI AMAZON
                                                                        APRONO HOTEL?
                                                              Modelli di business - Strategia - Retail&FMCG
                                                                                                                   Consumatori - Strategia - Retail&FMCG

                                                                        NÉ ONLINE                                            IL FUTURO
                                                                        NÉ OFFLINE,                                          È ANALCOLICO:

                                                            PAGINA 18

                                                                                                                 PAGINA 46
                                                                        IL FUTURO DEL                                        PAROLA DI
                                                                        RETAIL SECONDO                                       HEINEKEN
                                                                        ALIBABA

                                                              Modelli di business - Strategia - Retail&FMCG        Digital&Tech - Strategia - Tech

                                                                        L’INNOVAZIONE                                        LA REALTÀ
                                                                        DEL RETAIL?                                          VIRTUALE NON

                                                                                                                 PAGINA 60
                                                            PAGINA 24
   Consumatori - Strategia - Retail&FMCG                                LA TROVI ALLE                                        È FATTA PER
                                                                        MACCHINETTE                                          I MILLENIALS
              IL FUTURO
IN EVIDENZA

              DELLA CUSTOMER                                                                                                                                   COLOPHONE

              EXPERIENCE
                                                                                                                                      ARTISTA IN COPERTINA
   Per qualsiasi organizzazione di qualunque settore                                                                                   Andrea Q. - Illustratore
                                                                                     TEAM
   la sfida più difficile da vincere è diventata catturare
                                                                                                                        Nato a Milano nel 1974, si laurea in Pittura
   l’attenzione dei consumatori. Ma come riuscirci?                                                                     all’Accademia di Belle Arti di Brera con Luciano Fa-
                                                                                Valentina Lunardi                       bro. La sua giornata è ricca di libri che legge, cura e
   Il nostro Head of Strategy & Foresight Stefano ne ha                         Direttore Editoriale                    modella collaborando con studio pym.
                                                                                                                        Ma anche di immagini e visioni, di
   parlato a The Future of Customer Experience, il primo                        Enrico M. Mondelli                      ricami e pitture che lo accompagnano
                                                                                 Direttore Creativo                     rendendogli sopportabile (e a tratti
   evento che abbiamo organizzato con TrendWatching
                                                                                                                        magnifica) la frenetica vita cittadina.
   a Milano. E se te lo sei perso, corri all’articolo per                       Giacomo Guizzardi                       Insieme a Gianluca Bavagnoli è autore
                                                                                   Content editor                       del Grande libro illustrato delle Fobie
   scoprire il The Future of Customer Experience Toolkit                                                                (Baldini&Castoldi, 2017).

   che abbiamo presentato in anteprima all’evento.                                                                      www.andreaq.it / IG: andrea_q
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DA BULGARI
         A BREWDOG,
       PERCHÉ I BRAND
       APRONO HOTEL?
                                               di
                         Valentina Lunardi - Insight & Reasearch Manager

          Modelli di business - Strategia - Fashion&Luxury

                   L’ARTE DI VENDERE
                   UNO STILE DI VITA

     L
                ’appartamento è spazioso, nuovo e con qualche elemento di design;
                i servizi accessibili fantastici: pulizia della stanza, cambio della
                biancheria, social dinner e classi di yoga. Solo che questo non è un
                residence per le vacanze, ma uno di quegli spazi abitativi condivisi
     come WeWork o The Collective. Per $2000 puoi andare a vivere con altre 10
     persone e rendere realtà il sogno della tua piccola comune millennial e dallo
     stile di vita fluido e condiviso.Certo, è una comune abbastanza upmarket, ma
     il prezzo non va confrontato con il normale mercato degli affitti, perché qui
     c’è di mezzo un elemento che, se c’è davvero qualcosa che di certo accomuna
     i tanto citati Millennials o l’evoluzione dei consumatori e spinge a spendere
     di più è solo questo: l’esperienza e il sentirsi parte di uno stile di vita.

     La lezione del Live like a local di Airbnb ci ha insegnato che lo spunto è quello
     giusto per attirare i consumatori – non solo nella stanza in più dei simpatici
     studenti che abitano nel centro di San Francisco, ma anche in sistemazioni
     più areate e lussuose – e un numero sempre più alto di brand sembra aver
     intuito l’occasione: estendere l’elemento dell’esperienza di branding nella
     vita quotidiana delle persone.
     Ma come? La risposta che brand diversissimi per settore, posizionamento
     di mercato e target hanno trovato è aprire le porte di propri spazi di living:
     hotel, residenze e persino piccole comunità.

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Ma se non ricordo male
 gli hotel aperti dai brand
 di lusso non sono proprio
        una novità...
Giusta osservazione: che si possa andare a fare l’aperitivo al
Bulgari Hotel a Milano è già da una decina di anni che si sa e
il cambiamento per il brand di lusso è stato piuttosto il suo
spostamento verso oriente, con nuove location a Shanghai,
Dubai, Mosca e Pechino.
E se Bulgari nel 2001 è stato un apripista del concetto di hotel
di lusso brandizzato insieme ad Armani (con proprietà a
Milano e Dubai) e Versace (anche questo nella solita Dubai
e in Australia), una new entry dell’hôtellerie fashion è Karl
Lagerfeld, che sta aprendo il suo primo hotel a Macao, a cui
ne seguiranno molti altri sparsi per il mondo. Qual è quindi
la cosa interessante? Che a parte i soliti brand del club
dell’extra-luxury, sembra essere in atto una corsa all’oro
per utilizzare l’hospitality come mezzo per diventare dei
“provider di lifestyle” per i consumatori.

          Vivere il prodotto,
            letteralmente.
Sei un tipo che ama gli alberghi a 4 stelle, ma con un tocco
british e anticonformista? Dal 2015 i Virgin Hotels sono in
espansione in tutti gli Stati Uniti, da Chigaco a Nashville. In
giro per il Canada in cerca di un posticino chic e di tendenza?
Nobu, il ristorante giapponese più amato dalle celebrità sta

                                                                                                                                              E capisci che è una
espandendo il suo brand a Toronto con un progetto che
include (ovviamente) un hotel, ma anche 660 suite abitative             Ma se non ti senti esattamente Daniel Craig e non sei in cerca
                                                                                                                                              E capisci che è una                                               dopo aver avviato una ricerca tra i propri membri e aver
                                                                        di una soluzione abitativa permanente, con investimenti                tendenza quando
                                                                                                                                               tendenza quando
e un ristorante.                                                                                                                                                                                                ricevuto la conferma che il 95% sarebbero stati interessati
                                                                        un po’ più contenuti si può vivere qualche giorno di ferie
                                                                                                                                            arrivano i neologismi…                                              a soggiornare in un hotel Equinox, l’obiettivo dell’azienda è
Si spinge un po’ più in là Aston Martin che sta pensando a              nell’atmosfera boho chic dell’hotel di Parachute Home a             arrivano i neologismi…                                              arrivare all’apertura di 79 location in giro per il mondo.
una convivenza più duratura con i suoi ospiti: per il 2021 è            Venice Beach, oppure scegliere di evitare il classico tour del
prevista l’apertura a Miami delle Aston Martin Residences e             sabato a IKEA e volare in Svezia direttamente al suo IKEA        Non molto conosciuta in Italia, Equinox è una catena di
i fan dell’auto britannica potranno pagare un affitto mensile           Hotell & Restaurang Värdshuset, a due passi anche dal suo        palestre di lusso famosa negli Stati Uniti che per il 2019
per vivere come James Bond in una brand experience a 360°               quartier generale e dal museo. Oppure optare per una scelta      aprirà il suo primo hotel focalizzato sulla sua visione
in un condominio di iper-lusso con beach club e spazio                  più anticonformista e soggiornare nel “beer-oriented hotel”      dell’esperienza fitness e già etichettato come l’avvio del trend
portuale per gli yacht.                                                 della birra punk di BrewDog.                                     della sportspitality. E la compagnia sta pensando in grande:

                                                                   14                                                                                                                                      15
REVOLUTION REVIEW - E SE NON FOSSE STATO INTERNET A DISTRUGGERE BLOCKBUSTER? Business Customers Technology - Market Revolution
REVOLUTION
                                                                                            INSIGHTS

         …e il primo caso in cui                                                   A lifestyle brand with more life
              puoi parlare
           di hotel as a store                                          I consumatori vedono i brand come una promessa di esperienze più che di prodotti e
                                                                        la corsa a entrare nella loro vita, conquistando la loro (limitata) attenzione sta portando
                                                                        sempre più compagnie a pensare veramente out of the box. E l’hospitality in questo
     Altro brand non molto conosciuto in Europa, il retailer di         senso sembra rappresentare un’occasione unica di brand experience: i consumatori,
     arredamento West Elm si prepara l’anno prossimo a entrare          in questo caso in veste di ospiti, possono essere completamente immersi nella visi-
     nel business dell’hospitality con l’apertura di almeno tre         one e nei valori del brand e connettere ad esso ricordi ed emozioni durature.
     branded properties a Savannah, Detroit e Minneapolis.
     Ma non solo come risposta al desiderio di “vivere il brand”
     dei consumatori: se per molti retailer il problema del
                                                                                                    Brand Theaters
     mantenimento di uno store fisico significa necessariamente
                                                                        I brand veramente focalizzati sui consumatori sanno che la disruption digitale non ha
     investire nell’e-commerce, per il presidente di West Elm Jim
                                                                        necessariamente come risultato la rinuncia a qualunque infrastruttura fisica. Spazi in-
     Brett è altrettanto sensato investire in concierges, camerieri
                                                                        novativi, focalizzati su funzioni rilevanti per i consumatori (semplificare o migliorare
     e un hotel quasi interamente acquistabile. Pensi che il
                                                                        il loro stile di vita, aumentarne le conoscenze, contribuire alla loro identità off e online
     divanetto della tua camera sia comodo? Compralo subito!
                                                                        e creare emozioni e relazioni durature), hanno la capacità di riunire le persone e cat-
     In altre parole nella strategia del brand gli hotel possono
                                                                        turarne l’attenzione in profondità. E per un tempo molto più lungo che con il semplice
     svolgere meglio di uno store la funzione di immergere i
                                                                        stupore dato dall’ennesimo iper curato pop-up store.
     consumatori nell’esperienza, nell’immaginario e nei valori di
     West Elm: con capsule collection di prodotti legate alle singole
     destinazioni, arredi e oggetti direttamente acquistabili e
     un’app click&buy per rendere l’intera esperienza seamless.

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REVOLUTION REVIEW - E SE NON FOSSE STATO INTERNET A DISTRUGGERE BLOCKBUSTER? Business Customers Technology - Market Revolution
NÉ ONLINE
   NÉ OFFLINE,
 IL FUTURO DEL
RETAIL SECONDO
     ALIBABA
                                      di
                      Giacomo Guizzardi - Content Editor

      Modelli di business - Strategia - Retail&FMCG

      DI COSA PARLA JACK MA
          QUANDO PARLA
       DI “MODELLO IBRIDO”
          FISICO-DIGITALE

I
     mmagina di entrare in un supermercato e trovare schiere di persone
     vestite tutte uguali che insacchettano prodotti e li posizionano
     su un rullo automatico diretto verso una destinazione nascosta
     e inaccessibile, mentre altri avventori selezionano crostacei vivi
da consegnare ai cuochi perché li trasformino in portata principale
nel tempo di una spesa e una giovane madre lascia scansionare al
figlio il codice a barre dello yogurt con lo smartphone. Una vignetta
distopica (e un po’ retorica) sul futuro alienante che ci aspetta?
No, una scena di vita quotidiana a Shanghai. Con più precisione, una
scena di vita quotidiana in un supermarket Hema, a Shanghai. Non hai
idea di cosa sia un supermarket Hema? Molto semplice: un supermercato
come tutti gli altri, solo senza casse, senza etichette applicate sui prodotti,
senza magazzino.

Daniel Zhang, CEO di Alibaba Group, adotta una formula molto più efficace
e attraente per spiegarlo: “What you get when you imagine a seamless blend
of the online and offline shopping experience”.

                                                              18                  19
algoritmi per la pianificazione dell’itinerario di consegna, il           E questa cosa del New Retail inizia a sembrare veramente
                                                                                                                                          tempo d’attesa massimo è 30 minuti.                                      indispensabile…

                                                                                                                                          Se ancora non ti fossi deciso ad includere l’apertura di un
                                                                                                                                                                                                                         Bando alle manie di
                                                                                                                                          supermercato simile vicino casa nella prossima lettera per
                                                                                                                                          Babbo Natale, un ulteriore incentivo che ti lascerà senza                     grandezza. O forse no.
                                                                                                                                          scuse (e ti farà sembrare anche un bambino più buono):
                                                                                                                                          tra gli obiettivi di Alibaba c’è quello di rendere Hema                  Come detto, Alibaba non mira a creare una grande catena di
                                                                                                                                          una compagnia a zero sprechi. I contenitori riutilizzabili               generi (anche) alimentari, ma intende mostrare coi fatti di
                                                                                                                                          impiegati per le consegne ne sono testimonianza.                         cosa parla quando parla di modello ibrido fisico-digitale.
                                                                                                                                                                                                                   Del resto, di trasformarsi in una catena di negozi fisici Alibaba
                                                                                                                                                                                                                   non avrebbe certo bisogno: al momento, l’e-commerce
                                                                                                                                                 Home times: Alibaba                                               rappresenta circa il 15% del mercato totale delle vendite al

                                                                                                                                                    prende casa                                                    dettaglio in Cina. Per stessa ammissione di Jack Ma, ottenere
                                                                                                                                                                                                                   progressi incrementali su quel 15% non interessa al colosso
                                                                                                                                          In principio era Ikea, poi è venuto Muji e adesso la febbre              sua creatura, che invece aspira a ristrutturare in senso
                                                                                                                                          da lifestyle sembra aver contagiato anche i retailer. D’altra            digitale l’85% di mercato residuo.
                                                                                                                                          parte, se non c’è casa senza cibo, perché non dovrebbe valere
                                                                                                                                          il principio inverso?                                                    Eppure, girano notizie che attesterebbero una parziale
                                                                                                                                          Considerazioni teoriche a parte, quelli di Alibaba devono                smentita. Secondo la testata finanziaria di Pechino “Caixin”,

  Ma quindi, in sostanza,                                               supermercato? Panico da scelta assicurato.                        aver pensato che vendere alimentari “in real life” non fosse
                                                                                                                                          sufficiente. Nei primi giorni di ottobre, infatti, la compagnia
                                                                                                                                                                                                                   Alibaba ha in programma di costruire il suo primo centro
                                                                                                                                                                                                                   commerciale, che dovrebbe aprire ad Hangzhou in aprile col
 di cosa stiamo parlando?                                               Nei negozi Hema non ci sono etichette informative sulla           cinese ha inaugurato Home Times, uno store specializzato                 nome di “More Mall”. Nel complesso di 40.000 mq distribuiti
                                                                        merce, ma tutti gli articoli presentano un codice a barre         nella vendita di mobili, complementi d’arredo e oggettistica             in 5 piani, sarebbe compreso anche un grande supermercato
Risposta semplice: supermercati di quartiere con una                    che, scansionato con l’applicazione, permette di conoscere        per la casa.                                                             Hema.
struttura e un business model fortemente ispirati al digitale.          prezzo, origine e altre informazioni di prodotto. L’unico                                                                                  Voci di corridoio o Jack Ma ci sta nascondendo qualcosa?
Risposta meno semplice: negozi-vetrina che mostrino i                   metodo di pagamento previsto è quello via app. Anche se ci        L’idea alla base è la stessa che ha portato alla nascita di Hema:
vantaggi del modello che Jack Ma, fondatore del colosso                 si reca fisicamente nel supermercato, infatti, non è possibile     porsi come termine di paragone e ispirare anche altre realtà
cinese dell’e-commerce Alibaba, chiama “New Retail”.                    pagare in contanti, ma solo attraverso postazioni di checkout     a introdurre nel mercato il modello New Retail.
                                                                        che completano l’acquisto su Alipay.                              Gli articoli in vendita all’interno di Home Times, oltre 20.000,
Andiamo per gradi: dal 2015 a oggi, Alibaba ha aperto 13 negozi                                                                           sono per la gran parte oggetti già disponibili su Tmall, un’altra
fisici. Si chiamano Hema supermarket, sono tutti in Cina e               Ogni spesa viene registrata di modo che Hema conosca le           piattaforma di retail B2C di proprietà di Alibaba. Anche in
vendono cibo, bevande e altri prodotti da supermercato.                 preferenze d’acquisto del singolo utente. La piattaforma          questo caso, i dati rivestono un ruolo fondamentale: il team
Fare la spesa in un negozio Hema è un’esperienza piuttosto              può così proporre, nel caso della spesa online, una scelta di     di negozio progetta infatti l’allestimento dello store sulla
diversa da quella tipica di un comune rivenditore di alimentari.        prodotti modellata sul consumatore.                               base di comportamenti e preferenze degli utenti Tmall.
Innanzitutto, per poter acquistare in questi store è necessario         Ti ricorda qualcosa? Anche a me, ma siamo sulla strada            Esattamente come i prodotti alimentari dei supermercati
scaricare su smartphone un’app dedicata e collegarsi a un               sbagliata: niente pervasività e copertura globale à la Amazon,    Hema, mobili e oggetti di Home Times riportano un QR
account Alipay o Taobao (rispettivamente, una piattaforma               gli “Hemamarket” sono pensati per servire una base clienti        scansionabile con tutte le informazioni da conoscere prima
di pagamento e una di shopping online gestite da Alibaba).              entro un raggio di 3km. Questo modello iperlocalizzato            di procedere all’acquisto. È superfluo dire che il pagamento
Dopodiché, arriva il momento delle decisioni. Vuoi cibo                 garantisce un servizio veloce e di alto livello. I responsabili   avviene tramite Alipay.
fresco da cucinare o prodotti pronti? Vuoi uscire o aspettare           degli ordini online prelevano i prodotti direttamente
la spesa seduto sul divano? O forse vuoi che qualcuno cucini            nel negozio, che funge quindi anche da magazzino, e li            In più, IKEA docet, degli schermi touch screen integrati nelle
per te mentre scegli personalmente i prodotti che ti saranno            posizionano su un rullo automatico che li trasporta in un         pareti consentono al cliente di organizzare virtualmente la
consegnati a casa, per poi pranzare nell’area ristorante del            centro consegne adiacente allo store. Grazie all’impiego di       disposizione dei mobili negli spazi domestici.

                                                                   20                                                                                                                                         21
EXTRA                                                                                TMALL DIVENTA UNA

                                                                              2011
                                                                                     PIATTAFORMA INDIPENDENTE
                                                                                     DA TAOBAO

 DA UN PICCOLO
 APPARTAMENTO
                                                                                     TAOBAO E TMALL, LE PIATTAFORME
                                                                                     DI E-COMMERCE B2C E B2B DI ALIBABA
                                                                                     CONTENENTI OGNUNA QUASI UN

AL MONDO INTERO                                ALIBABA SI QUOTA IN BORSA
                                                                                     MILIARDO DI PRODOTTI, SONO TRA
                                                                                     I 20 SITI WEB PIÙ VISITATI AL MONDO.

                                                                              2014
                                                           A WALL STREET             NEL SETTEMBRE DELLO STESSO
                                                                                     ANNO, LE VENDITE DEI SITI
   La storia di Alibaba                                                              DI ALIBABA GROUP RAPPRESENTANO
                                                                                     L’80% DELLE VENDITE ONLINE
                                                                                     DI TUTTA LA CINA.

                   JACK MA FONDA ALIBABA
            1999

                   NEL SUO APPARTAMENTO
                   DI HANGZHOU
                                                                                     ALIBABA LANCIA OS’CAR, IL
                                                                                     PRIMO SISTEMA OPERATIVO
                                                                                     SU BASE ANDROID PER L’AUTO,

                                                                              2016
                   IN SOLI DUE ANNI IL PRIMO
                                                                                     IN COLLABORAZIONE CON
            2002

                   GRANDE DOT-COM CINESE
                   DIVENTA PERFORMATIVO                                              SAIC MOTOR, IL MAGGIORE
                                                                                     CAR MAKER DELLA CINA

                   NASCE LA PIATTAFORMA
                   DI E-COMMERCE TAOBAO,
            2003

                   SEMPRE NELL’APPARTAMENTO     IN MAGGIO, ALIBABA SUPERA
                   DI JACK MA AD HANGZHOU                                            IN OCCASIONE DEL SINGLE’S
                                                  IL VALORE DI 300 MILIARDI
                                                                                     DAY, ALIBABA INCASSA 25,4
                                                    DI DOLLARI, TRAGUARDO
                                                                                     MILIARDI DI DOLLARI IN UN
                                                RAGGIUNTO IN PRECEDENZA

                                                                              2017
                   YAHOO! ACQUISISCE IL 40%                                          SOLO GIORNO, BATTENDO
                                                 IN CINA SOLO DA TENCENT.
            2005

                   DELLE AZIONI DI ALIBABA                                           IL RECORD DI 17,7 MILIARDI
                                               ALIBABA DIVENTA UNA DELLE             STABILITO L’ANNO
                   PER 1 MILIARDO DI DOLLARI
                                                10 COMPAGNIE PIÙ VALUTATE            PRECEDENTE
                                                                AL MONDO.
                   NASCE TAOBAO MALL, OGGI
                   TMALL, UNA PIATTAFORMA
            2008

                   DI E-COMMERCE PER BRAND
                   E RETAILER ESTERNI
L’INNOVAZIONE
            DEL RETAIL?
          LA TROVI ALLE
          MACCHINETTE
                                          di
                            Kevin Wang - Business Designer

           Modelli di business - Strategia - Retail&FMCG

            NIENTE PIÙ CIBO
             SPAZZATURA:
         LE VENDING MACHINE
       DIVENTANO AGGREGATORI
                DI DATI

     C
                 osa accomuna biglietti da visita, ombrelli, cibo dall’aspetto
                 poco invitante e pacchi da 12 uova fresche? Niente, a parte
                 il fatto che sono tutte cose (insieme a infinite altre) che puoi
                 comprare in un distributore automatico in Giappone! Con ben
     1 distributore automatico ogni 23 persone e vendite annuali che ammontano
     a più di 60 miliardi di dollari, le macchinette in Giappone sono famose per
     offrire praticamente qualsiasi prodotto. Ma qual è il motivo di tale successo?
     Sicuramente un’affascinante combinazione di fattori culturali e sociali.Ma se
     pensi che i distributori automatici siano solamente macchine piene di cibo
     poco salutare o un fenomeno del lontano oriente, dovrai ricrederti.

     Dalla scelta di Snapchat di lanciare gli Spectacles tramite Snapbot, fino ad
     arrivare alle recenti polemiche intorno a Bodega, la startup che vuole mettere
     un distributore automatico iper tecnologico al posto di ogni negozietto
     d’America: le vending machine sembrano la nuova frontiera del retail.
     Per non parlare dei distributori automatici di oro, champagne, abbigliamento,
     libri e tecnologia che stanno comparendo ovunque in aeroporti, stazioni
     e centri commerciali in Italia e in tutto il mondo. Per caso ai brand negozi
     fisici ed e-commerce non bastano più? In realtà la storia che c’è dietro non
     riguarda (solamente) l’avere un ulteriore canale di distribuzione.

24                 25
interattivi che oltre ad offrire un’ampia gamma di prodotti,
                                                                                                                                                                                                                fanno advertising, collezionano dati e interagiscono con il
                                                                                                                                                                                                                consumatore. Che sia un selfie con il logo dell’azienda o la
                                                                                                                                                                                                                risposta ad un paio di domande, i brand hanno l’opportunità
                                                                                                                                                                                                                di raggiungere per un istante clienti che oggi sono sempre
                                                                                                                                                                                                                più distanti e insensibili alle iniziative di brand promotion.

                                                                                                                                                                                                                       “Cargo”: un servizio
                                                                                                                                                                                                                            a 5 stelle
                                                                                                                                                                                                                La maggior preoccupazione di ogni autista di car sharing?
                                                                                                                                                                                                                Ricevere a fine corsa una valutazione inferiore a 5 stelle. Ed
                                                                                                                                                                                                                è anche sfruttando questa paura e ovviamente il desiderio di
                                                                                                                                                                                                                un maggiore guadagno che si presenta Cargo, la startup che
                                                                                                                                                                                                                vuole trasformare ogni veicolo in un piccolo negozio mobile.
                                                                                                                                                                                                                L’idea è molto semplice: si installa un mini distributore
                                                                                                                                                                                                                automatico a bordo di un’auto e per ogni vendita l’autista ha
                                                                                                                                                                                                                un ricavo aggiuntivo di $0,50, con alcuni prodotti addirittura
                                                                                                                                                                                                                gratis. Fondamentalmente, si tratta di distribuire e far
                                                                                                                                                                                                                conoscere nuovi brand e prodotti. Quindi, solo una geniale
                                                                                                                                                                                                                trovata commerciale? Non proprio, perché quello che
                                                                                                                                                                                                                veramente Cargo raccoglie e vende alle aziende sono i dati.
                                                                                                                                                                                                                Perché per un’azienda quello che ha veramente valore non è
                                                                                                                                                                                                                vendere un certo numero di snack in più, ma conoscere i dati
                                                                                                                                                                                                                anagrafici di chi acquista e sapere dove e in quale preciso
                                                                                                                                                                                                                momento i prodotti vengono acquistati. Questo permette di
                                                                                                                                                                                                                individuare pattern di acquisto e analytics fuori dal comune
                                                                                                                                                                                                                e utilissimi per progettare la strategia di distribuzione.
                                                                                                                                                                                                                Per esempio, non interesserebbe a Ferrero sapere se i loro
                                                                                                                                                                                                                prodotti sono super richiesti dagli Uber che portano a casa le
                                                                                                                                                                                                                persone dalla palestra?

                                                                      e infatti c’è molto di più. Uno dei problemi principali che deve   chissà quale trovata pubblicitaria per attirare l’attenzione,                 Le macchinette di
  I distributori automatici                                           affrontare chi ogni giorno ha a che fare con il marketing è        bastasse dire: “Hey, se partecipi a questo sondaggio o ci lasci
                                                                                                                                                                                                                      Uniqlo alla conquista
     “Vengo”: la tua mail                                             quello di catturare l’attenzione delle persone, che ormai non
                                                                      hanno interesse che per il proprio smartphone.
                                                                                                                                         la tua mail o posti una foto con questo hashtag , avrai gratis
                                                                                                                                         questo prodotto!”                                                                dell’America
        per uno snack                                                                                                                    Il segreto di Vengo è aver pensato una forma di incentivazione
                                                                      Ed è nel rispondere a questo problema che il modello di            che, a differenza dell’advertising online, dei banner, dei             Aeroporto di Orio al Serio, hai appena fatto la corsa della
Steven e Brian, fondatori di Vengo, vantano già un primato:           business di Vengo si distingue come modello di successo.           prodotti spediti a casa in cambio di risposte a questionari, è         vita credendo che mancassero solo 50 min al tuo volo per
sono riusciti a strappare uno dei migliori accordi nel                I due imprenditori non offrono ai potenziali investitori           semplice e soprattutto immediata.                                      Amsterdam e invece ti ritrovi con 2 ore di attesa e per colpa
programma TV Shark Tank. La loro idea di business vincente?           solamente un canale di distribuzione, ma soprattutto un            Grazie alle innovazioni digitali, il consumatore non deve              della fretta non hai neanche messo nel bagaglio a mano una
Distributori automatici digitali per tutta New York. Ok, se           efficace mezzo di advertising in un luogo fisico.                   più interfacciarsi con una fredda scatola di metallo dotata            giacca né un maglioncino. Ma ecco che proprio di fronte
fosse stato tutto qui non sarebbero usciti vivi dal programma,        Come funziona? Immagina se, invece di dover inventare              di un vetro e un paio di molle, ma con schermi digitali                al tuo gate vedi una fila di distributori automatici, e fra

                                                                 26                                                                                                                                        27
una macchinetta che vende oro e una che vende libri trovi
l’iconico logo di Uniqlo stampato su una di queste, che vende
esattamente quello che stai cercando.

Anche se il business dei distributori automatici negli
aeroporti può essere molto profittevole, per Uniqlo la scelta
di questo particolare canale di distribuzione sembra avere
ragioni più strategiche che prettamente economiche. Uniqlo
è senza dubbio il leader indiscusso nel fast fashion in Asia,
ma lo stesso non si può dire per il mercato statunitense,
dove l’azienda ha riscontrato ostacoli di brand awareness e
ha sofferto della poca familiarità con il cliente americano,
conseguendo risultati per il 2016 ben “al di sotto delle
aspettative.”

I distributori automatici “Uniqlo To Go” fanno parte di una
strategia rivisitata che il brand giapponese ha intrapreso
proprio in seguito a questi risultati deludenti. Le vending
machine infatti rappresentano        una modalità molto più
conveniente dei negozi fisici per far conoscere i propri
prodotti, perché se è vero che nessuno comprerebbe una
Ralph Lauren da una macchinetta collocata in un angolo
all’aeroporto, la situazione è ben differente per una maglietta
da poco più di €15. Gli Uniqlo To Go assomigliano quindi ad
un “test and trial” per conoscere il consumatore e introdurre
a una nuova audience i propri prodotti. Infatti, proprio grazie
alle peculiari caratteristiche del distributore automatico e alle
tecnologie digitali integrate, Uniqlo riesce a ottenere insight
sulle preferenze d’acquisto del consumatore americano
e in base a questi può velocemente adattare l’offerta dei
propri prodotti, cambiando l’assortimento o semplicemente
spostando il punto vendita in altre location.

Le innovazioni digitali stanno radicalmente modificando il
panorama del retail e, anche se potrebbe sembrare strano, i
distributori automatici fanno parte di questo cambiamento.
Quelle vecchie fredde scatole di metallo collocate in qualche
angolo sperduto di centri commerciali o aeroporti si stanno
trasformando in sofisticati sistemi automatizzati dotati di
machine learning e modalità di pagamento a riconoscimento
facciale (o almeno così sperano i due fondatori, ex ingegneri
Google, di Bodega), che ormai non forniscono più solamente
biscotti Baiocchi e patatine Fonzies dopo averti liberato di un
quintale di fastidiose monetine.

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Luxury car

     EXTRA
                                                                                                Situazione critica tipo: sei a Singapore, sei uscito di casa   5.5 milioni i distributori
                                                                                                e accidentalmente hai dimenticato di portare con te la         automatici presenti in
                                                                                                tua Porsche, sta anche per mettersi a piovere e tu vai         Giappone, il paese con più
                                                                                                nel panico, ma poi ti torna in mente quella cosa e tiri un     macchinette al mondo
                                                                                                grande respiro di sollievo: la Autobahn Motors ha pen-

    TUTTE LE COSE                                                                               sato a te. Non ci segui? È probabile che ti sia sfuggita la
                                                                                                più grande vending machine di autovetture nel mondo.
                                                                                                                                                               4.6 milioni il numero
                                                                                                                                                               stimato di distributori

 CHE PUOI COMPRARE
                                                                                                Alta quindici piani e contenente sessanta automobili, la
                                                                                                                                                               automatici in USA
                                                                                                torre targata Autobahan Motors è una vera trappola per

 A UNA MACCHINETTA
                                                                                                gli acquirenti compulsivi di auto di lusso. Il touchscreen
                                                                                                collocato al piano terra dell’edificio permette di selezi-
                                                                                                                                                               1:23 il rapporto macchinette
                                                                                                onare con estrema facilità la propria macchina preferita,
                                                                                                                                                               per persona in Giappone

(E QUALCHE NUMERO)
                                                                                                per poi riceverla dopo solo due minuti di attesa. Quello
                                                                                                di Singapore è il distributore di questo tipo più alto di      37 gli americani uccisi da un
                                                                                                tutti, ma non il primo: se ne possono trovare di simili in     distributore automatico nel
                                                                                                Giappone e negli Stati Uniti. D’ora in poi, puoi dormire       periodo 1978-1995
Pensa a un oggetto qualsiasi: la probabilità che tu possa trovarlo in vendita dentro un
                                                                                                sonni tranquilli: uscire senza luxury car non sarà più un
distributore automatico è molto più alta di quanto tu creda. C’è chi le macchinette le ha
pensate davvero in grande, e anche qualcuno che le ha scosse un po’ troppo e non ha fatto
                                                                                                problema.                                                      1.16$ la transazione di
                                                                                                                                                               denaro media in una vendita
una bella fine (37, per essere precisi).
                                                                                                   Likes’ Vending Machine                                      da distributore automatico
                                                Healthy food                                                                                                   (dato 2013)
                                                                                                Quanto tieni alla tua reputazione social? Rapido test
                                  Ricette ispirate alle tradizioni culinarie di tutto il mon-   per stabilire il tuo grado di attaccamento alla questio-       3 le vending machine che
                                  do, prodotti di aziende a km zero, piatti senza zucchero,     ne: compreresti mai dei like? Spenderesti 0.89$ per 100        vendono caviale, a Los Angeles
                                  senza conservanti e senza additivi. L’offerta di un risto-    like a un post? E 1.77$ per 100 follower su Instagram? Se
                                  rante healthy e upmarket? No, quella di un distributore       hai risposto affermativamente a tutte le domande prec-         30% la percentuale di
                                  automatico di pasti pronti. È la scommessa di leCup-          edenti, non ti resta che prenotare un volo per la Rus-         vendite provenienti dalle
                                  board, azienda di San Francisco che distribuisce cibo         sia. Come testimoniato su Twitter dal giornalista Alex-        scuole sulle vendite totali da
                                  sano e di qualità in luoghi dove normalmente si trova-        ey Kovalev, nel centro commerciale di Mosca Okhotny            distributore automatico
                                  no solo snack e prodotti a lunga conservazione: uffici,       Ryad è possibile acquistare molti like per pochi spiccioli.
                                  ospedali, fermate dei mezzi, scuole e università. Ogni
                                  distributore leCupboard è dotato di Wifi così da pot-
                                                                                                Come? Ovviamente, attraverso un distributore automa-
                                                                                                                                                               56% percentuale di vendite
                                                                                                tico dedicato. Oltre al target sorprendentemente nutri-
                                                                                                                                                               di bevande fredde sulle
                                  er mostrare informazioni sui prodotti, mentre un’app          to dei like-addicted, Snatap, la compagnia proprietaria
                                                                                                                                                               vendite totali da distributore
                                  permette di prenotare il pasto per poi ritirarlo dal dis-     di questa vending machine, si rivolge a chiunque abbia
                                  tributore. Il sistema impiega 30 secondi per preparare
                                                                                                                                                               automatico
                                                                                                un profilo Instagram, offrendo la possibilità di stampare
                                  il piatto scelto, indipendentemente dalle sue preferen-
                                                                                                                                                               98.1% le compagnia
                                                                                                istantaneamente qualsiasi foto postata sul social. E se la
                                  ze e necessità dietetiche. Per assicurare freschezza e        Russia ti viene proprio difficile, non disperare: sembra
                                  ampia scelta, un distributore leCupboard può essere           che macchinette simili arriveranno presto anche in Ger-        proprietarie di distributori
                                  rifornito fino a tre volte in un solo giorno. Chiamatela       mania, Polonia e Repubblica Ceca.                              automatici con meno di 100
                                  macchinetta…                                                                                                                 dipendenti
E SE NON FOSSE
       STATO INTERNET
       A DISTRUGGERE
        BLOCKBUSTER?
                                           di
                     Valentina Lunardi - Insight & Reasearch Manager

            Modelli di business - Strategia - Media&Telco

           DA VIDEONOLEGGIO
         A MINIMARKET: CRONACA
            DI UN FALLIMENTO
                EVITABILE

     I
          l giro poteva durare anche un’oretta, in un alternarsi di piccole
          sorprese e grandi indecisioni: come fare a scegliere quando davanti
          a te c’era uno scaffale stipato di film che la tua cineteca personale si
          sognava e la televisione mandava in onda solo ad orari così improbabili
     che l’avvento del tasto record programmabile nel tuo registratore è stata
     una delle innovazioni tecnologiche più influenti degli anni ’90?
     Questo era Blockbuster: oltre 50 milioni di iscritti a livello globale, dalla
     sua comparsa nel 1994 in Italia c’era una nuova apertura alla settimana e
     una tessera da 10.000 lire assicurava di poter portare il “cinema a casa tua”.
     Tutto questo finché il digitale non ha fatto la sua comparsa polverizzando
     l’home entertainment così come lo conoscevamo.
     Ma siamo proprio sicuri che sia andata così? Come la caduta dell’impero
     romano non è stata solo una questione di barbari invasori, così i fattori che
     hanno messo la parola game over al business di Bluckbuster nel 2013 sono
     molteplici e riguardano quasi più elementi interni che esterni – tanto che,
     **spoiler**, le cose sarebbero potute andare molto diversamente -.

32                33
“Questo business non può
andare che a gonfie vele!”
Negli anni ’90 il modello del noleggio di film sembrava
perfetto: cresceva in modo organico e rispondeva
perfettamente alla necessità dei consumatori di ottenere
il prodotto media che desideravano quando lo volevano,
permettendo anche a titoli non esattamente popolari di
essere monetizzati.

E qui stava uno degli aspetti più interessanti del
funzionamento di Blockbuster: in un’epoca pre Big Data,
il management, in particolare dopo l’acquisizione da
parte di Viacom nel 1994 e l’ingresso di senior manager
provenienti da Walmart, aveva iniziato a curare con
maggior attenzione distribuzione, inventory e selezione
in-store. I giusti titoli nei giusti store, scelti sulla base
del comportamento di noleggio dei tesserati, portavano a
migliori performance per il punto vendita.

       Blockbuster di nome
            e di fatto
Tutto fantastico, se non fosse che sappiamo che niente
sarebbe andato nel verso giusto. Negli Stati Uniti il
cambiamento iniziò già a metà degli anni ’90, con i box
office che mostravano i segni di come VHS e TV via cavo
potessero essere più amati del vecchio grande schermo.
Cosa spingeva ancora le persone al cinema? La popolarità
del film. Perché quindi complicarsi la vita con selezione e
esperienza in-store quando puoi semplicemente importi
come la risposta alla necessità delle persone di vedere i
blockbuster a casa propria?

Ed è stato a questo punto che il management ha iniziato a
focalizzare la strategia su un nuovo parametro: aumentare
il valore delle singole transazioni attraverso dolci, giocattoli
e altri articoli da acquisto compulsivo. Blockbuster
era stato re-immaginato come un minimarket. (E
significativamente in questa fase sono arrivati nell’azienda
dirigenti della catena di convenience store 7-Eleven).

                                                                   34   35
REVOLUTION
                                                                                                                                                    INSIGHTS
             L’online?                                                                                                                                   Add-on, lose more
        Nah, non fa per noi                                                                                                      Il problema con il tentativo di Blockbuster di alzare i ricavi di ogni singola transazione
                                                                                                                                 diventando una sorta di discount di junk food, giocattoli e film (praticamente in questo
È con questa pericolosa strategia retail che Blockbuster
                                                                                                                                 ordine) è che la compagnia ha diversificato la sua offerta senza aggiungere nessun
si è affacciato agli anni 2000 e all’ascesa del digitale.
                                                                                                                                 valore e azionando una strategia rigidamente sales-driven. Dimenticando una pic-
Decidendo di evitare di affrontare l’argomento. Come ha
                                                                                                                                 cola questione fondamentale: ma se le persone non vanno più da Blockbuster per l’es-
raccontato in una recente intervista l’ex chief marketing
                                                                                                                                 perienza di retail legata alla promessa di trovare il film per la serata, per quale ragi-
officer di Blockbuster UK, Bryn Owen: “Avevamo
                                                                                                                                 one dovrebbero entrare in una specie di Autogrill con più DVD? Quello di Blockbuster
una divisione online, ma era completamente separata
                                                                                                                                 non è stato un problema di trasformazione digitale o tecnologica – la rivoluzione dello
dal lato retail del business. Era considerata come un
                                                                                                                                 streaming non era ancora veramente iniziata – ma piuttosto l’epilogo scontato di una
fattore di minore importanza. Il board, che aveva una
                                                                                                                                 compagnia che non ha più nulla da dire ai suoi clienti.
visione profondamente focalizzata sul retail, vedeva
l’avvicinamento all’online come una minaccia per il
futuro di Blockbuster”.                                                                                                                                   Understand what
Risultato: gli store furono stipati di altro junk food, DVD
                                                                                                                                                          business you’re in
player e sezioni dedicate ai video game, un assaggio di
                                                                                                                                 Cosa sarebbe successo se Blockbuster avesse accettato l’offerta di Reed Hastings per
quello che saranno i punti vendita degli ultimi anni con
                                                                                                                                 Netflix? Forse la storia non si sarebbe riscritta. Questo perché la compagnia ha con-
i loro scaffali pieni di DVD e giochi usati. Ripensando
                                                                                                                                 tinuato a considerarsi nel business della grande distribuzione specializzata in film,
all’esperienza che offrivano gli ultimi punti vendita esistiti
                                                                                                                                 mentre in realtà era un provider di entertainment che posizionandosi come “movie
non stupisce quindi che a nessuno sia venuto in mente di
                                                                                                                                 expert” avrebbe potuto migrare il brand verso qualsiasi altra piattaforma distributiva.
utilizzare la marea di dati comportamentali forniti dalle
                                                                                                                                 Ma la compagnia non aveva meccanismi interni per valutare il contesto e adattarsi al
tessere degli abbonati per fare un’inversione strategica a
                                                                                                                                 cambiamento e questo prima che Netflix diventasse Netflix.
U e puntare su personalizzazione dell’offerta e push dei
noleggi online. Esattamente ciò che ha fatto Reed Hastings
(Netflix ha cominciato la sua carriera nel noleggio di                 per $50 milioni per farne la propria divisione di online
film via posta!). Che quando nel 2001 offrì al CEO di                  business fu rispedito al mittente. Inutile ricordare chi
Blockbuster John Antioco di acquisire la compagnia                    oggi ha oltre 100 milioni di iscritti a dargli ragione.

                                                                 36
ALEXA,
   L’ARMA SEGRETA
      DI AMAZON
                                       di
                         Kevin Wang - Business Designer

                  Digital&Tech- Strategia - Tech

            PRIME HA TROVATO
            UNA DEGNA EREDE

P
            apà, mi stai forse dicendo che la tua casa non ti rispondeva?!”
             Se i giovani d’oggi si chiedono come si faceva a vivere senza uno
            smartphone e poter accedere a tutta la conoscenza del mondo
            con soli 4 tap su uno schermo, in un futuro non tanto lontano le
domande potrebbero essere più del tipo di quella sopra. Perché il riferimento
a “case parlanti”? Con un po’ di numeri e news ti sarà tutto più chiaro:

35,6 milioni → gli americani che hanno usato o useranno almeno una volta al
mese l’assistente vocale Alexa di Amazon nel 2017, +129% rispetto al 2016
$10 miliardi → i ricavi stimati dei device Echo e Dot di Amazon entro il 2020
24 milioni → gli smart speakers venduti nel 2017
da 1.000 a 5.000 persone → l’aumento dal giugno 2016 ad oggi del personale
Amazon dedicato esclusivamente ad Alexa
da 7.000 a 15.069 → l’aumento esponenziale delle abilità di Alexa acquisite da
gennaio a luglio 2017
Echo Plus, Spot, Dot, Connect, Show → sono solo alcuni nomi di device che
compongono la famiglia dei prodotti Echo che è stata espansa coprendo ogni
tipo di necessità e fascia di prezzo
Amazon Echo → il prodotto più venduto durante il Prime Day di luglio 2017
BMW, Ford, Sears, Kohls, Best Buy → qualche esempio dei numerosi brand
che hanno integrato assistenti vocali nei propri prodotti e servizi.

                                                               38                39
Alexa infatti ora può risponderti nelle auto BMW, Ford ed                                                                                                                                                    fashion specialist, aiutarti a scegliere l’abbigliamento giusto
esserti d’aiuto nei negozi Sears, Kohls e Best Buy oltre che per                                                                                                                                             per il tempo previsto per la giornata, farti conoscere nuovi
ordinare pizze e fare la spesa quando guardi il tuo frigorifero                                                                                                                                              brand con stile/forme perfettamente adatti al tuo fisico e
LG vuoto.                                                                                                                                                                                                    anche farti foto da condividere con i tuoi amici.
                                                                                                                                                                                                             Ma se ti immagini Alexa solo come un commesso a costo
Insomma un mercato molto interessante in cui Amazon                                                                                                                                                          zero e disponibile 24h al giorno 7 giorni su 7, in realtà c’è ben
certamente non è solo: Apple con Siri, Microsoft con Cortana                                                                                                                                                 altro…
e Google con Google Assistant. Ma con ben il 70,6% dei
possessori di un assistente vocale che parla con Alexa, e                                                                                                                                                    1/ Gli acquisti di impulso
solo il 23,8% con un Google Assistant, Jeff Bezos per ora ha                                                                                                                                                 Sei in cucina a preparare la cena e ti accorgi che hai
in mano il mercato.                                                                                                                                                                                          finito le mele e le bustine del tè. Niente corse prima che il
                                                                                                                                                                                                             supermercato chiuda, basta dire: “Alexa, prendimi 4 mele Bio

   “Alexa, spiegami perché                                                                                                                                                                                   su Whole Food e un confezione di bustine di tè su Amazon
                                                                                                                                                                                                             Fresh e già che ci siamo anche dei biscotti al burro” e il
       Jeff ci tiene così                                                                                                                                                                                    gioco è fatto. Ma aspetta, esattamente come se fossi andato

         tanto a te”                                                                                                                                                                                         al supermercato sotto casa, nel carrello non hai messo
                                                                                                                                                                                                             solo quello che ti serviva, ma qualcosa in più, ed è bastato

Un momento, ma è chiara a tutti la differenza fra Amazon                                                                                                                                                     pronunciare sovrappensiero che avevi voglia di qualcosa

Echo ed Alexa? Ok, se la sapete saltate le prossime 22                                                                                                                                                       di dolce per far sì che Amazon sia entrato nella sfera degli

parole, altrimenti eccola qui: mentre Echo è la “scatola”, lo                                                                                                                                                acquisti d’impulso (aumentando i suoi ricavi).

smart speaker (l’hardware), Alexa è invece “quello che c’è
dentro”, il voice assistant (il software) a cui chiedere dove                                                                                                                                                2/ Omnipresence e User Friendliness
stasera andare a mangiare la pizza. È quindi Alexa la vera                                                                                                                                                   Scenario diverso, sei in casa a svolgere un po’ di faccende

assistente virtuale a cui chiedere idealmente qualunque cosa                                                                                                                                                 domestiche o a rilassarti sul divano e mentre pieghi il bucato

– e coerentemente Amazon le ha dato un nome che omaggia                                                                                                                                                      o guardi la tua serie TV preferita, ti accorgi di non avere più

la biblioteca di Alessandria, oltre a contenere il suono “xa”                                                                                                                                                mollette o si è scaricato il telecomando della TV:

sconosciuto a molte lingue e utile per non far attivare Echo                                                                                                                                                 – “Alexa comprami delle batterie AAA e delle mollette”

per sbaglio -. Affascinante, ma perché per Amazon sembra                                                                                                                                                     – “Certo Kevin, da 30, 50 o 200?”

che sia diventato di essenziale importanza far sì che Alexa                                                                                                                                                  – “30”

entri nelle nostre case? Per avere una risposta dobbiamo                                                                                                                                                     – “Il tuo ordine arriverà domani”.

prima capire cosa realmente porta valore all’offerta di
Amazon, e questa cosa si riassume in una sola parola: Prime.                                                                                                                                                 Senza la semplicità del processo d’acquisto e l’immediatezza
                                                                                                                                                                                                             di Alexa avresti forse comprato le tue mollette o batterie su

                                                                                                                                                   Store experience
                                                                        Ma se fino ad ora tutto questo ha funzionato alla grande,                                                                             Amazon? Magari sì o forse le avresti prese al supermercato
Con un trend di crescita delle subscription Prime talmente              si sa che se sei il “primo della classe” devi costantemente                                                                          mentre fai il resto della spesa o te ne saresti dimenticato,
elevato per cui il numero di americani abbonati è maggiore              guardarti le spalle, soprattutto se i tuoi avversari sono dei                in your home                                            tutte opportunità d’acquisto che Amazon andrebbe a
di quelli con la televisione via cavo e con una spesa media pari        giganti come Walmart. Cosa potrebbe andare storto? Un                                                                                perdere. Si stima infatti che i possessori di un dispositivo
a quasi il doppio dei non-Prime, è evidente per quale motivo            recente studio di BusinessWire riporta che l’82% dei clienti    Per i retailer tradizionali la sfida con Amazon è di quelle           Echo spendano in media il 10% in più su Amazon. Da una
Amazon cerchi di convertire utenti non iscritti al servizio in          Prime cancellerebbe la sua iscrizione se Amazon non offrisse    che sembrano perse in partenza. Ma gli store tradizionali            strategia omnichannel in cui i retailer cercano di presiedere
Prime members. Dai prezzi super competitivi alle consegne               più le spedizioni gratis in 2 giorni e con sempre più aziende   possono contare su un punto di forza: gli addetti vendite che        il maggior numero possibile di punti di contatto, con gli
lampo, dagli sconti speciali a un mix di prodotti differenziati         in grado di promettere lo stesso servizio, l’introduzione       spesso possono rendere la customer experience in negozio             assistenti vocali si passerebbe ad una strategia omnipresence
con un ecosistema di servizi intorno, dai film in streaming al           di Alexa ed Echo, i prodotti più recenti dell’ecosistema        più semplice e piacevole. Fino ad oggi. Perché con Echo              e di polverizzazione del device per cui un unico canale
cloud, i motivi per passare ad un account Prime sembrano                Amazon, costituisce la prossima grande mossa verso la           Look e Style Check Amazon vuole dotare i suoi clienti di un          immediato all’uso può raccogliere in sé la maggior parte
indiscutibili.                                                          differenziazione del business model di Jeff Bezos.              assistente vocale capace di fornire consigli di stile come un        dei momenti d’acquisto di una persona.

                                                                   40                                                                                                                                   41
3/ “1-word” purchase                                                       Oltre a dover stringere accordi con i produttori di device
Grazie alla rimozione di ogni tipo di ostacolo nel processo                come Echo e produrre applicazioni vocali, per i brand la sfida
di acquisto online, Alexa può facilmente diventare l’unico                 maggiore è però quella di ripensare le proprie strategie

                                                                                                                                                           EXTRA
canale per un numero infinito d’acquisti, supportando                       di marketing. Se fino a oggi è stata l’immagine l’elemento
l’ingresso di Amazon in sempre più aree di prodotto (si stima              chiave attraverso cui i consumatori hanno interagito con i
che competa testa a testa con almeno 129 grandi aziende                    brand, nel prossimo futuro al baffo di Nike a al giallo Lego
in altrettanti mercati ed è sempre in costante espansione).                dovranno essere associati altrettanto riconoscibili elementi
Un elemento essenziale in un momento in cui moltissime                     sonori per creare un nuovo ecosistema di contenuti,
aziende sono al lavoro per innovare la user experience                     messaggi, advertising e comandi. Altrimenti non resterà che

                                                                                                                                                      PROGETTARE SCHERMI
dell’utente semplificando al massimo il processo d’acquisto.                Alexa a scegliere quale brand farti acquistare nel suo scaffale
Amazon si era già portata avanti con il 1-Click, ma con                    virtuale.

                                                                                                                                                           INVISIBILI
Alexa può ulteriormente abbassare il numero di passaggi
necessari, perché il vero valore di un assistente vocale è la
                                                                                                                                                 :)
sua facilità d’uso (basta saper parlare).                                                                                                    Hi!

Dover fare dei tap su uno schermo ti sembra già abbastanza
semplice? Ripassiamo un momento il processo:                                                                                                          Prima le tastiere, poi gli schermi touchscreen, adesso la voce e i gesti: il modo in cui
sblocca il device > apri l’app > naviga sulla super interattiva                                                                                       le persone interagiscono col mondo digitale è in continua trasformazione.
interfaccia dell’applicazione > completa l’azione desiderata.                                                                                         Si sta avvicinando il momento in cui la stessa idea di schermo apparirà anacronistica.
E ora ripetilo per un numero possibilmente infinito di app,                                                                                            Quel che resta, è l’importanza mai superata di offrire esperienze human-centered.
ognuna con la sua personale user experience, magari su
device differenti (da dove controllerai il tuo termostato smart,
dalla sua interfaccia, il cellulare o lo smart watch?). La voce
permette di ridurre a 0 gli 8 click necessari per aggiungere
                                                                                                                                                              L’arte di porre le domande giuste
una foto su Instagram, i 4 per una canzone su Spotify e i
                                                                                                                                                      Oggi più che mai, le persone tendono a stancarsi facilmente. La soglia delle frustrazione
7 click per prenotare un ristorante su OpenTable, facendo
                                                                                                                                                      è molto bassa: se un prodotto non dà i risultati sperati, lo si accantona in pochissimo
sparire ogni tipo di processo e difficoltà di utilizzo (o quasi).
                                                                                                                                                      tempo. Un’interfaccia vocale è costantemente sotto esame, per dimostrarsi utile deve

  E i brand che fine fanno?
                                                                                                                                                      rispondere esattamente e immediatamente alle domande che gli vengono poste. Se si
                                                                                                                                                      vuole realizzare un’esperienza efficace bisogna quindi guidare l’utente nel porre le
                                                                                                                                                      domande nel modo giusto, perché ottenga ciò che vuole e non si disaffezioni subito.
Gartner prevede che entro il 2018 il 30% delle nostre
interazioni con la tecnologia avverrà senza uno schermo,
con conseguenze tutt’altro che trascurabili. Questo significa                                                                                                                  Gli assistenti vocali
per esempio che lasceremo agli smart device la possibilità                                                                                                                      sono tipi logici
di suggerirci prodotti e decidere quale brand associare alla
parola “biscotti al burro”.                                                                                                                           Un’interfaccia vocale è molto diversa da un tradizionale menù a schermo: non pro-
                                                                                                                                                      ponendo delle scelte, si dispone a rispondere potenzialmente a qualunque domanda.
Ma i brand già stanno correndo ai ripari. Nestlé per esempio                                                                                          Chi progetta un sistema di questo tipo deve allora pensare innanzitutto a un modello
ha lanciato GoodNes, un’applicazione vocale (esiste già                                                                                               sequenziale, un pattern che imponga un percorso logico di domanda-risposta sem-
l’integrazione con Alexa) che funge da assistente in cucina in                                                                                        pre uguale, ma che non comprometta la facilità di utilizzo e l’interazione fluida con
grado di fornirti ricette e indicazioni sui valori nutrizionali: un                                                                                   l’interfaccia. Inserire elementi sonori non verbali può essere una soluzione al proble-
primo prodotto dell’azienda per il mondo post-smartphone                                                                                              ma: segnali acustici codificati possono funzionare come veicolo di informazioni utili
a cui Nestlé si sta preparando avendo creato anche un team                                                                                            alla relazione, un po’ come avere emoji e illustrazioni ma in un sistema basato esclu-
di conversational brand engagement.                                                                                                                   sivamente sul suono.

                                                                      42
Meno assistente,                                                                                                                                                      Be open (minded)
     più motore di ricerca                                                                                                                                       Perché gli utenti percepiscano immediatamente il valore
                                                                                                                                                                 di una nuova tecnologia è fondamentale che questa sap-
Google ha tantissime belle qualità, ma il suo aspetto più
                                                                                                                                                                 pia interagire con quelle che l’hanno preceduta. E se è
gratificante è senza dubbio questo: ha sempre una ris-
                                                                                                                                                                 vero che interfacce e device progettati per la voce sono la
posta. Utenti abituati a relazionarsi con motori di ricerca
                                                                                                                                                                 nuova frontiera del mondo tech, è ingenuo pensare che
che propongono sempre un risultato non prenderebbero
                                                                                                                                                                 sostituiranno completamente quelli basati su immagini e
granché bene un messaggio di errore come riscontro. È
                                                                                                                                                                 testi. I nuovi strumenti non rimpiazzeranno i vecchi, ma
fondamentale immaginare le interfacce vocali non come
                                                                                                                                                                 vi si aggiungeranno. Rendere la propria interfaccia vo-
sistemi che rispondono a un comando con una soluzione
                                                                                                                                                                 cale capace di interagire con gli altri device già presenti
unica, ma come motori di ricerca che aumentano la raf-
                                                                                                                                                                 in modo importante nella vita delle persone è quindi
finatezza delle soluzioni proposte all’aumentare della
                                                                                                                                                                 prioritario per garantirne il successo.
precisione della richiesta.

                                                     Ogni cosa a suo tempo
                                                           (e luogo)                                                      Errare è umano
                                                 Come in tutte le cose, nella progettazione di un’interfac-   La comunicazione è molto più che un semplice scambio
                                                 cia vocale considerare il contesto è fondamentale. Hai       di informazioni, comunicare significa anche negoziare e
                                                 mai provato a utilizzare i comandi vocali dello smart-       costruire relazioni. Quando questo processo avviene tra
                                                 phone in metropolitana? Le prime integrazioni di questo      un uomo e una macchina, le cose non dovrebbero essere
                                                 tipo nei nostri device hanno dimostrato come le inter-       diverse: l’empatia rimane una componente indispens-
                                                 facce pensate per la voce siano adatte agli spazi privati    abile per la costruzione di un rapporto soddisfacente.
                                                 e agli ambienti controllabili: nella progettazione non bi-   Dotare di una personalità specifica un’interfaccia vo-
                                                 sogna trascurare questo elemento, chiarendo quali sia-       cale permette di sviluppare proprio questo sentimento,
                                                 no i momenti e i luoghi non compatibili con un sistema       settando le aspettative e spingendo l’utente a perdonare
                                                 voice-based.                                                 con più facilità gli errori. Inoltre, inserire elementi car-
                                                                                                              atteristici significa assicurare l’immediata riconoscibilità
                                                                                                              del brand di cui l’interfaccia è, letteralmente, la voce.
LA PROSSIMA
               BIRRA SARÀ
              ANALCOLICA,
                 PAROLA
              DI HEINEKEN
                                           di
                           Giacomo Guizzardi - Content Editor

                Consumatori- Strategia - Retail&FMCG

                        L’ACQUA POTRÀ
                          COMPETERE
                        CON LA BIRRA?

     T
                 i è mai capitato di sederti a un tavolo per un aperitivo e ordinare
                 una bevanda analcolica? Se sì, avrai ben presente quello sguardo
                 tra lo sconcerto e la compassione che ti è stato riservato per
                 l’occasione. Immagina di dover ripetere un’esperienza simile
     ogni volta che qualcuno dei tuoi amici propone di uscire: avrai ottenuto
     qualcosa di molto vicino a un girone infernale, ovvero una vita da astemio.

     Che le bevande analcoliche siano confinate alla voce “roba da sfigati/
     ammalati/alieni” è cosa nota, tanto più se non di bevande naturalmente
     analcoliche si tratta, ma di qualcosa che finge d’essere qualcos’altro: la birra
     analcolica, per dire. E se mentre si forma nella tua mente l’immagine del nerd
     con l’apparecchio ai denti e gli occhiali tondi (nell’immaginario collettivo il
     parente più diretto dell’adulto che non beve alcol) ti dicessi che un’azienda
     come Heineken ha scelto di investire nel mercato delle birre analcoliche
     tanto da coltivare l’aspirazione di diventare leader mondiale nel settore?

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