BENI LIBERATI BUONE PRATICHE DI RIUSO DEI BENI CONFISCATI NEL COMUNE DI CASAL DI PRINCIPE
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Report di ricerca a supporto del “Percorso di monitoraggio e valutaluzione Comune di dei beni confiscati” in collaborazione con: Casal di Principe Realizzato nell’ambito del progetto “Catalogo delle buone pratiche di riuso dei beni comuni e dei beni confiscati” promosso dal CSV Asso.Vo.Ce. in collaborazione con A cura di Umberto De Santis Coordinatore del progetto per il CSV Asso.Vo.Ce. Grafica, impaginazione ed elaborazione del materiale fotografico a cura di: Foto di copertina e delle buone pratiche di riuso istituzionale a cura di Mauro Pagnano Foto delle buone pratiche di riuso sociale a cura di Mauro Pagnano e Francesco Natale
INDICE 1. INTRODUZIONE pag. 5 1.1 Il Catalogo delle buone pratiche di riuso dei beni comuni e dei beni confiscati 1.2 Una panoramica sui beni confiscati destinati al comune di Casal di Principe 1.3 L’utilizzo dei beni confiscati nel comune di Casal di Principe 2. BUONE PRATICHE ISTITUZIONALI pag.13 2.1 L’utilizzo dei beni confiscati per potenziare l’edilizia scolastica 2.2 Spazi e servizi per i cittadini attraverso il riuso dei beni confiscati 3. BUONE PRATICHE DI RIUSO SOCIALE pag. 29 La forza del silenzio Casa Lorena e il Punto luce La Nuova Cucina Organizzata Il centro di agricoltura sociale La cioccolateria Dulcis in fundo Casa don Diana La sede della Croce Rossa Italiana 4. ESPERIENZE DI RIUSO SOCIALE, UNO SGUARDO DI INSIEME pag.65 4.1 Il modello Casal di Principe per il riuso sociale dei beni confiscati 4.2 L’impatto delle esperienze sulla comunità 4.3 L’impatto del Covid e la resilienza delle esperienze di riuso sociale
1.1 CATALOGO DELLE BUONE PRATICHE DI RIUSO DEI BENI COMUNI E DEI BENI CONFISCATI Questa pubblicazione rappresenta uno dei Il Percorso di monitoraggio e valutazione risultati del “Percorso di monitoraggio e valu- dei beni confiscati tazione dei beni confiscati” che il CSV Asso. Nell’ambito delle attività progettuali e a se- Vo.Ce. ha avviato nella seconda metà del guito della firma di un protocollo di collabo- 2020 in collaborazione con il Comune di razione tra il CSV Asso.Vo.Ce. e il Comune Casal di Principe. di Casal di Principe si è deciso di sperimen- tare un Percorso di monitoraggio e valutazio- L’intervento si inserisce nell’ambito del pro- ne dei beni confiscati presenti sul territorio getto “Catalogo delle buone pratiche di riu- di Casal di Principe, da estendere succes- so dei beni comuni e dei confiscati” che dal sivamente ad altri comuni della provincia di 2019 il CSV Asso.Vo.Ce. promuove per co- Caserta. struire una mappa delle buone pratiche ter- ritoriali in tema di riuso sociale dei beni con- Nel periodo ottobre 2020 - aprile 2021 il CSV fiscati e dei beni comuni, ad opera degli Enti Asso.Vo.Ce., ha analizzato il modello di riu- del Terzo settore della provincia di Caserta. so dei beni confiscati diffuso nel comune di Casal di Principe e ha rilevato informazioni Il Catalogo delle buone pratiche di riuso quali lo stato degli immobili, le caratteristi- dei beni comuni e dei beni confiscati che dei soggetti gestori dei beni, la tipologia Si tratta di un’attività di ricerca che rende delle attività svolte, i percorsi di economia visibile e racconta la comunità delle buone sociale attivati. La rilevazione è stata effet- pratiche di riuso dei beni comuni e dei beni tuata attraverso analisi documentali, intervi- confiscati già esistente in provincia di Ca- ste e visite in loco presso i beni. serta, e allo stesso tempo fornisce un sup- porto agli Enti del terzo settore e ai volontari L’indagine pur concentrandosi maggior- che vogliono impegnarsi nella loro gestione. mente sulle esperienze di riuso sociale ad I protagonisti del catalogo sono quindi quei opera di Enti del terzo settore, ha riguardato beni, prima abbandonati o sottoutilizzati, in misura minore anche le esperienze di riu- che, grazie all’opera dei volontari e dei citta- so istituzionale presenti sul territorio. dini, tornano a disposizione della comunità e diventano incubatori di innovazione socia- A questa pubblicazione è associato anche le, luoghi di partecipazione e di cittadinanza un videoreportage delle esperienze di riuso attiva. sociale dei beni confiscati. L’obiettivo del CSV è favorire la circolazione Il videreportage è visionabile, insieme agli delle esperienze di uso dei beni comuni in altri risultati del percorso di ricerca, sul sito un sistema di mutuo interesse: gli Enti del https://benicomuni.csvassovoce.it/ Terzo Settore possono accedere a un da- tabase di esperienze da mutuare e di po- tenziali partner progettuali; le Istituzioni pro- prietarie di beni possono verificare, a partire dalle attività realizzate su altri territori, l’im- patto positivo generato dal riuso sociale. Il progetto è stato realizzato in collaborazio- ne con Agenda 21 per Carditello e i Regi Lagni, Comitato don Peppe Diana, LAB- SUS, Libera coordinamento di Caserta. 8
1.2 UNA PANORAMICA SUI BENI CONFISCATI DESTINATI AL COMUNE DI CASAL DI PRINCIPE Casal di Principe è uno dei comuni della COMUNE BENI DESTINATI provincia di Caserta, con il maggior numero Santa Maria la fossa 124 di beni confiscati destinati. Castel Volturno 98 Prendendo come riferimento i dati pubblica- Casal di Principe 79 ti sul portale Open Regio dell’Agenzia Na- zionale per l’amministrazione e la desti- ANNO BENI DESTINATI TOTALE nazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC), Ca- 1999 7 7 sal di Principe con 79 beni, si colloca al ter- 2000 2 9 zo posto tra i comuni della provincia per nu- 2001 4 13 mero di beni confiscati destinati. Al 30 aprile 2002 7 20 2021, sono destinatari di un numero mag- 2003 6 26 giori di beni, solo i comuni di Santa Maria la fossa (124 beni) e Castel Volturno (98 beni). 2004 2 28 2005 2 30 Il percorso che ha portato a questi nume- 2006 0 30 ri è stato graduale. Per quanto concerne il 2007 16 46 comune di Casal di Principe si è partiti nel 1999 con la destinazione di 7 beni confi- 2008 5 51 scati. In media ogni anno, dal 1999 al 2020, 2009 0 51 sono stati destinati 3,6 beni, con un picco 2010 2 53 di 16 beni registrato nell’anno 2007. Negli 2011 0 53 ultimi anni grazie a una maggiore operatività dell’ANBSC si è registrato un ulteriore incre- 2012 0 53 mento dei beni destinati. 2013 0 53 2014 0 53 Occorre precisare che i dati diffusi dall’ANB- 2015 7 60 SC attraverso la piattaforma Open Regio, si 2016 1 61 riferiscono alle singole particelle catastali confiscate. Ad ogni particella catastale non 2017 5 66 corrisponde sempre un bene dotato di auto- 2018 1 67 nomia funzionale ma, ad esempio, ci si può 2019 11 78 ritrovare di fronte alla casistica di un fabbri- 2020 1 79 cato con annesso giardino che corrispondo- no a due differenti particelle catastali. Ai fini dell’utilizzo andranno trattati come un’unica comune di Casal di Principe, per il secondo unità dotata di autonomia funzionale, ma nel il comune conta nel proprio patrimonio indi- conteggio dell’ANBSC verranno considerati sponibile 58 beni confiscati. come due differenti beni. Il Comune di Casal di Principe ha pubblica- Da ciò deriva, almeno in parte, l’incoerenza to sul proprio portale web l’elenco dei beni tra l’elenco dei beni confiscati scaricabile confiscati ad esso destinati e grazie al la- dal sito Open Regio e l’elenco dei beni con- voro del personale interno ha operato una fiscati pubblicato dal comune di Casal di ricostruzione delle particelle catastali ricon- Principe sul proprio sito istituzionale. Se per ducibili a singole unità immobiliari e ha re- il primo sono 79 i beni confiscati destinati al datto un elenco esaustivo che riporta con 9
un buon livello di dettaglio le informazioni l’elenco dell’ente comunale (aggiornato ad previste dalla legge. L’elenco, sicuramente ottobre 2020) come unico riferimento del ancora migliorabile e da aggiornare con fre- percorso di monitoraggio attivato. quenza, è stata una buona base di partenza per la conduzione del percorso di monito- I dati e le informazioni che saranno presen- raggio attivato. tati nelle pagine seguenti sono stati ricavati a partire dall’elenco dei beni confiscati pub- In considerazione della maggiore quantità e blicato dal Comune e da successivi appro- della migliore qualità di dati riportati nell’e- fondimenti realizzati attraverso visite presso lenco dei beni confiscati diffuso dal comune i beni, analisi di documenti, interviste, collo- di Casal di Principe, e della difficile possibi- qui con il Sindaco, il Consigliere comunale lità di comparazione con i dati riportati attra- delegato e il funzionario dedicato alla ge- verso Open Regio, si è deciso di utilizzare stione dei beni confiscati. ELENCO ELENCO COMUNE OPEN REGIO CASAL DI PRINCIPE 79 58 BENI BENI I beni confiscati destinati per anno nel comune di Casal di Principe (Fonte: https://openregio.anbsc.it/ 16 12 8 4 0 1999 2010 2020 10
1.3 L’UTILIZZO DEI BENI CONFISCATI DESTINATI AL COMUNE DI CASAL DI PRINCIPE Su 58 beni confiscati riportati nell’elenco dei tale da poterli considerare come beni in cor- beni confiscati del comune di Casal di Prin- so di utilizzo. Un discorso a parte meritano i cipe, al 31 maggio 2020 erano 24 i beni con- beni che, seppur acquisiti al patrimonio co- fiscati risultati utilizzati. Su 10 beni sono in munale, sono al momento inutilizzabili per corso o in progettazione avanzata interventi ragioni non dipendenti dall’ente comunale grazie ai quali si auspica nel breve-medio (parliamo di 18 beni pari al 31% dei beni de- periodo una restituzione alla collettività degli stinati): in 2 casi si tratta di quote di immobili immobili confiscati. in corso di divisione, mentre in altri 16 casi Dall’analisi dell’elenco dei beni e in seguito parliamo di beni che non sono stati ancora a successivi approfondimenti è emerso che effettivamente consegnati dall’ANBSC. sono 6 i beni confiscati presenti sul territorio di Casal di Principe non utilizzati e non inte- I beni utilizzati ressati da interventi o progettazioni che ne Casal di Principe, oltre ad essere uno dei po- garantiranno un pronto utilizzo. chi Comuni ad aver reso pubblico un elenco esaustivo dei beni confiscati, è anche uno di In relazione ai beni non utilizzati (pari al 10% quei pochi comuni della provincia di Caser- dei beni destinati al Comune), 3 sono beni ta ad avere un Regolamento per la gestione sono stati oggetto nel 2020 di un avviso pub- dei beni confiscati. blico per l’affidamento del bene ad Enti del I beni da Regolamento, possono essere terzo settore, ma non sono state presentate utilizzati con finalità istituzionali, sociali, di proposte. Il Comune, quindi, ha proposto un emergenza abitativa e di lucro (con reinve- nuovo avviso pubblico (maggio 2021) di cui stimento degli introiti in attività sociali o di sono ancora in corso gli esisti. I restanti beni ristrutturazione di beni confiscati non asse- sono stati acquisiti di recente e nonostante il gnati a terzi). Analizzando nello specifico i Comune abbia espresso delle idee in merito beni confiscati utilizzati emerge che la mag- all’utilizzo ancora non si è arrivati a una fase gior parte dei beni sono utilizzati dagli Enti avanzata di progettazione degli interventi, del Terzo Settore o dallo stesso Comune. I beni confiscati presenti sul territorio per stato di utilizzo Beni u�lizza� 31% 42% Beni con interven� in corso o in stato avanzato di proge�azione Beni non u�lizza� 10% 17% Beni non ancora consegna� 11
BENI CONFISCATI UTILIZZATI 24 Utilizzati dal Comune di Casal di Principe 10 Utilizzati da Enti del terzo settore 10 Utilizzati da un ente ecclesiastico (Santuario della Madonna di Briano) 2 Utilizzati dall’ASL 1 Utilizzato da Agrorinasce 1 I beni confiscati utilizzati 8% 4% 4% Utilizzati da ETS Utilizzati dal Comune 42% Utilizzati da Agrorinasce Utilizzati dall'ASL 42% Utilizzati da altri enti Volendo considerare gli anni di effettivo av- Dal 2017 in poi sono state avviate le attivi- vio delle attività all’interno dei beni confisca- tà su 1 bene confiscato gestito dall’ASL e ti, nel periodo che va dal 2000 al 2007 si su 7 beni confiscati gestiti direttamente dal segnala l’effettivo utilizzo dell’Università per Comune. Nell’anno 2020 non c’è stato l’av- la legalità e lo sviluppo, che ha rappresen- vio di nuove attività sui beni confiscati, ma tato un progetto pilota per il riuso dei beni è stato un anno comunque importante sul confiscati. Tutte le esperienze di riuso socia- fronte del riuso dei beni, perché nonostante le, attualmente attive e in capo ad Enti del il Covid-19 sono proseguiti i lavori di ristrut- terzo settore, sono state avviate nel periodo turazione di vari immobili in attesa di una compreso tra il 2009 e il 2017. successiva restituzione alla collettività. 30 Beni utilizzati per anno di effettivo avvio delle attività 25 20 15 10 5 0 1995 2000 2005 2010 2015 2020 2025 12
N° ANNO AVVIO EFFETTIVO DELLE ATTIVITÀ SUI BENI CONFISCATI 1 2000 Università per la legalità e lo sviluppo 2 2008 Teatro della legalità 3 2009 Centro di agricoltura sociale A. Di Bona – località Cesa Volpe 4 2009 Centro di agricoltura sociale A. Di Bona – località Difesa Casale 5 2009 Spazio sportivo Nuvoletta 6 2009 Spazio sportivo Nuvoletta 7 2010 Scuola media Dante Alighieri 8 2010 Scuola media Dante Alighieri 9 2010 La Forza del silenzio 10 2012 Casa Lorena 11 2015 Casa don Diana 12 2015 Centro don Milani 13 2016 Casa delle associazioni 14 2016 Asilo Nido “Il Sogno” 15 2016 Centro sociale per utenti adolescenti affetti da autismo 16 2017 Croce Rossa Italiana - Comitato di Casal di Principe 17 2017 Isola Ecologica 18 2017 Segreteria Didattica IC Spirito Santo 19 2018 Scuola Montessori 20 2019 Villa Liberazione 21 2019 Scuola Nuvoletta 22 2021 Aule aggiuntive per la Scuola Dante Alighieri 23 2021 Comando della polizia municipale 24 2021 Parco Arcobaleno 13
2. BUONE PRATICHE ISTITUZIONALI Negli ultimi anni il comune di Casal di Ad oggi, l’utilizzo dei beni confiscati Principe ha avviato una serie di inter- con finalità istituzionali è avvenuto per venti per il riuso dei beni confiscati per potenziare l’edilizia scolastica, per la realizzazione di attività istituzionali. l’allestimento di spazi messi da met- Ai 10 beni confiscati attualmente uti- tere a disposizione della cittadinanza, lizzati direttamente dal Comune con per l’erogazione di servizi pubblici e finalità istituzionali, nel breve o medio per lo svolgimento di attività proprie termine se ne aggiungeranno altri. dell’amministrazione comunale. 15
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2.1 L’UTILIZZO DEI BENI CONFISCATI PER POTENZIARE L’EDILIZIA SCOLASTICA Un paese che vuole voltare pagina, liberar- getti di riuso istituzionale dei beni confiscati si dalla criminalità organizzata, prevenire finalizzati al potenziamento dell’edilizia sco- il risorgere di organizzazioni criminali, non lastica. In questo modo si è avviato un pro- può non investire in istruzione e cultura. La gressivo abbattimento dei fitti scolastici e particolarità di quanto si sta realizzando nel nel contempo numerosi beni confiscati sono Comune di Casal di Principe è che, da alcu- stati pienamente restituiti alla collettività, a ni anni, ciò avviene valorizzando beni confi- beneficio degli studenti del territorio e della scati alla criminalità organizzata. loro formazione. Il Comune soffriva di una carenza di edifici Un primo bene confiscato ad essere utiliz- scolastici: fino al 2014 alcuni plessi scola- zato per l’eliminazione dei fitti passivi è stato stici dell’Istituto comprensivo “Spirito Santo” un fabbricato localizzato in via Boccaccio avevano sede in locali privati in fitto. Que- 5, a pochi passi da uno dei plessi scolastici sta situazione oltre a restituire agli studenti del territorio. spazi poco funzionali allo svolgimento delle All’interno dell’immobile, destinato al Co- attività didattiche comportava per il comune mune di Casal di Principe nel 2015, sono un esborso di circa 85.000€€ euro annui, per stati trasferiti la segreteria e gli uffici di di- far fronte ai vari fitti passivi. rezione dell’IC Spirito Santo(1). I lavori di adeguamento sono stati finanziati con fondi La necessità di far fronte a questa proble- comunali e l’inaugurazione degli uffici è av- matica ha portato alla realizzazione di pro- venuta il 28 settembre 2017. (1) 17
(2) (2) Un secondo bene confiscato, localizzato in di comunali e in tempi relativamente brevi. via Val d’Osta 20 e destinato al comune di L’apertura della Scuola dell’infanzia Ma- Casal di Principe nel 2017, è stato invece ria Montessori (2) è avvenuta il 7 maggio adeguato affinché potesse ospitare 4 sezio- 2018, a poco più di un anno dalla destina- ni della scuola dell’infanzia dello stesso isti- zione dell’immobile al comune di Casal di tuto scolastico. Il plesso, intitolato a “Maria Principe. Montessori”, è stato adeguato grazie a fon- 18
Un terzo bene confiscato, localizzato in Via livelli con annesse aree interne ed esterne Toscana, ha richiesto invece tempi un po’ per realizzare laboratori educativi, locali per più lunghi prima di essere restituito alla po- la mensa e aree di servizio, nonché servizi polazione studentesca di Casal di Principe. igienici e spazi per l’amministrazione. I lavo- Su un terreno confiscato di oltre 1700 metri ri sono stati avviati a marzo 2018 per essere quadrati, già destinato al comune alla fine conclusi ad agosto 2019, dopo tre anni di del 2007 ma rimasto per molti anni inutiliz- rinvii burocratici connessi soprattutto al re- zato e senza una destinazione, è stata co- perimento e alla gestione dei fondi. struita la Scuola dell’infanzia “Salvatore Nuvoletta” (3). I lavori, finanziati dal MIUR La scuola - inaugurata il 10 ottobre 2019 - e gestiti da Invitalia, in qualità di Centrale può ospitare circa 120 bambini, suddivisi in di Committenza per il Comune, hanno visto 9 sezioni ed è stata intitolata al carabiniere nella fase della gara d’appalto la partecipa- Salvatore Nuvoletta, vittima innocente della zione di 174 operatori economici. criminalità organizzata e medaglia d’oro al merito civile per il gesto eroico di aver al- I lavori hanno consentito, dopo la demoli- lontanato da sé un bambino con cui stava zione di un fabbricato preesistente, la co- giocando nel momento dell’uccisione, avve- struzione di tre unità pedagogiche su due nuta a Marano il 2 luglio del 1982. (3) 19
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Già alla fine degli anni 2000, il comune di so scolastico. L’amministrazione comunale Casal di Principe aveva destinato due beni - registrando una carenza di aule dovuta sia confiscati in via Bach che erano confinanti all’incremento della popolazione studente- a sede della Scuola media Dante Alighie- sca che alle disposizioni per la riapertura ri. L’attuale plesso di scuola secondaria di in sicurezza degli istituti scolastici in conse- primo grado dell’Istituto Comprensivo Spiri- guenza all’emergenza sanitaria del Covid-19 to Santo, da settembre 2010 ha accolto gli che intanto era sopraggiunta – si è attivata studenti di Casal di Principe. affinché la consegna effettiva dell’immobile da parte dell’ANBSC avvenisse in tempi ce- A luglio del 2018, dopo varie problematiche leri e per reperire i fondi per l’adeguamento tecniche e burocratiche dovute al mancato dell’immobile, con lo scopo di ricavare ulte- accatastamento del terreno di riferimento e riori aule per gli studenti di Casal di Prin- al mancato allacciamento della rete elettri- cipe (4). ca, sono stati completati anche i lavori per la realizzazione all’interno della struttura di Per l’adeguamento del fabbricato il Comune una palestra dedicata ad attività sporti- aveva chiesto dapprima un finanziamento ve e ricreative (5). Sono, tra l’altro, in pre- alla Regione, ma in seguito a ritardi nell’e- visione ulteriori interventi e in particolare la rogazione dai fondi si è deciso di utilizzare i realizzazione di ulteriori servizi igienici per fondi messi a disposizione dal Governo per consentire l’utilizzo della palestra anche in la riapertura in sicurezza degli istituti scola- orario extrascolastico a cura di associazioni stici in relazione all’emergenza Covid-19 e sportive. fondi comunali. I lavori sono stati conclusi all’inizio dell’anno scolastico 2020-2021, ma Nel frattempo, a dicembre 2019 il Comune a causa dell’emergenza Covid-19 gli stu- ha acquisito al proprio patrimonio un ulte- denti hanno potuto prendere possesso delle riore bene confiscato, sempre in via Bach, nuove aule solo alla fine di gennaio 2021. confinante proprio con la palestra del ples- (4) 21
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Ulteriori interventi per potenziare l’edilizia scolastica attraverso l’impiego di beni confi- scati alla camorra, sono tutt’ora in corso. In un terreno confiscato localizzato a via Son- drio sono in corso i lavori di realizzazione di un asilo nido comunale (6). Il terreno si trova in una zona periferica del territorio dove ha attualmente sede il mer- cato comunale, ma allo stesso tempo è in prossimità di una zona residenziale. Per rendere conforme l’intervento alla normativa urbanistica vigente è stato opportuno ese- guire una variante allo strumento urbanistico vigente: il terreno, infatti, rientrava origina- riamente in una zona agricola di salvaguar- dia urbana mentre oggi è identificato come un’area per l’Istruzione. La struttura, in corso di realizzazione, si svilupperà su un unico livello, impostato a quota zero rispetto agli spazi esterni, sarà quindi privo di barriere architettoniche. Il progetto è stato redatto da tecnici dello (6) stesso Comune. Infine, è prevista la realizzazione di un ulte- riore plesso scolastico all’interno di un fab- bricato confiscato localizzato in via Molise. Il fabbricato, sviluppato in più livelli, nel 2017 è stato affidato con una delibera di Consi- glio Comunale alla Caritas Diocesana che però dopo circa 3 anni lo ha restituito all’am- ministrazione comunale. L’immobile, che già necessitava di cospicui interventi di ristrut- turazione, intanto è stato vandalizzato. Considerata anche la vicinanza con altri plessi scolastici del territorio, l’amministra- zione comunale sta lavorando per la valoriz- zazione dell’immobile attraverso la realizza- zione di un ulteriore plesso scolastico per l’Istituto Comprensivo Spirito Santo (7). A tal proposito gli uffici comunali stanno lavo- rando a un progetto per la ristrutturazione e l’adeguamento funzionale dell’immobile€. Il comune già si è attivato per sbloccare i finanziamenti necessari. (7) 23
2.2 SPAZI E SERVIZI PER I CITTADINI ATTRAVERSO IL RIUSO DEI BENI CONFISCATI Complessivamente l’amministrazione comu- favore dei Comuni per il finanziamento di nale utilizza direttamente 10 beni confiscati progetti di riutilizzo di beni confiscati” – An- per l’erogazione di servizi pubblici o lo svol- nualità 2019. gimento di attività istituzionali. Oltre ai 6 beni confiscati che al momen- La realizzazione della nuova sede del Co- to ospitano istituti scolastici, sono gestiti mando di Polizia Municipale consente alla direttamente dal Comune anche un bene Polizia Municipale di assolvere meglio ai confiscato in Via Madrano, dove è stata re- propri compiti e di avere a disposizione alizzata un’isola ecologica inaugurata il 30 adeguati spazi per tutte le proprie attività. novembre 2017 e il Teatro della legalità, in Il piano seminterrato del bene confiscato è precedenza gestito da Agrorinasce e dal un luogo idoneo per la collocazione del par- 2018 restituito. co automezzi della Polizia Municipale che è L’amministrazione ha programmato e sta stato recentemente rinnovato grazie all’ac- realizzando una serie di interventi che van- quisizione da parte del comune di vari auto- no nella direzione del riuso istituzionale dei mezzi confiscati, messi a disposizione dal- beni confiscati. la banca dei beni mobili dell’ANBSC. Nella parte alta dell’edificio è stata predisposta È in corso il trasferimento del Comando di una sala connessa agli impianti di videosor- Polizia Municipale in una villa confiscata veglianza installati o in corso di installazione ubicata in via Circumvallazione n°179, con sul territorio, in modo da garantire maggio- un secondo accesso su strada in via Madra- re sicurezza al territorio e da contrastare lo no e a pochi passi da un altro bene confi- sversamento illegale di rifiuti. scato recentemente riqualificato. Una scelta che ha un impatto importante in quanto con- La Giunta Comunale ha deciso per l’intitola- sente di liberare spazi presso la Casa Co- zione della nuova sede del Comado di poli- munale, così dedicabili ad altre attività. zia municipale a Michele Liguori, “vittima del dovere”, tenente del Corpo di polizia locale Come spesso capita nel caso dei beni con- di Acerra scomparso il 19 gennaio 2014 a fiscati, contestualmente alla destinazione al causa del cancro, dopo aver lottato contro Comune, l’immobile è stato vandalizzato e l’inquinamento ambientale. quindi per consentirne l’utilizzo è stato ne- cessario realizzare adeguati interventi. A pochi passi dal Comando della Polizia Municipale è stato realizzato Parco Arco- Facendo affidamento sul personale tecnico baleno (8). Si tratta di un parco pubblico interno, il Comune di Casal di Principe ha costruito su un terreno confiscato con un realizzato uno studio di fattibilità e succes- piccolo fabbricato che per un periodo di sivamente un progetto per la realizzazione tempo è stato utilizzato come deposito di degli interventi di manutenzione necessari automezzi comunali funzionali alla raccolta ad adibire la villa a sede del Comando di differenziata dei rifiuti, ma che successiva- Polizia Municipale, precedentemente ospi- mente è diventato un luogo di sversamento tato presso la Casa Comunale che mette- illecito di rifiuti. Nell’ambito di un progetto di va a disposizione spazi poco adeguati allo riqualificazione urbana che ha interessato il svolgimento delle proprie funzioni. quartiere in cui è localizzato il bene, l’ammi- Per il progetto il Comune di Casal di Prin- nistrazione comunale di Casal di Principe ha cipe è stato beneficiario di un finanziamen- così deciso di trasformazione un luogo che to regionale a valere sull’ Avviso pubblico aveva arrecato non pochi disagi ai residenti denominato “Legge Regionale del 16 apri- in un luogo con un’importante funzione so- le 2012, n. 7 e ss.mm.ii. Avviso pubblico a ciale, come un parco pubblico attrezzato. 24
(8) I lavori per la realizzazione e l’allestimento Per il parco è stata scelta la denominazione del parco sono stati ultimati nel corso del “Parco Arcobaleno”, in ricordo delle vittime 2020, ma a causa dell’emergenza sanitaria dell’emergenza Covid19 e come segno di da Covid19 la cittadinanza non ha potuto speranza per il futuro. La scelta è frutto di immediatamente fruirne. un processo partecipato in quanto durante il primo periodo di lockdown, conseguente Il fabbricato preesistente è stato destinato alla pandemia, il Sindaco di Casal di Princi- ad ospitare un chiosco per la somministra- pe attraverso i social ha chiesto ai bambini zione di bevande che, a seguito di un av- della Città di proporre un nome per il nuovo viso pubblico, è stato affidato a un’impresa Parco di Via Madrano e da molti è stato pro- locale che contestualmente ha il compito di posto il nome “Parco Arcobaleno”, facendo provvedere alla manutenzione del parco e riferimento all’arcobaleno diventato il sim- di garantire, nella fascia di apertura del par- bolo della speranza nel periodo di blocco co, una corretta fruizione degli spazi. totale. 25
(8) Anche in Corso Umberto I, un parco pub- nei pressi del Santuario della Madonna di blico consentirà di restituire alla collettività Briano, cui è affidato dal 2009. due terreni confiscati, l’uno delimitato da mura e l’altro non recintato, separati da una Un quarto parco pubblico è stato già realiz- strada non asfaltata. zato più di recente nello spazio adiacente a Villa Liberazione (10). Nello spazio anti- In risposta all’”Avviso pubblico a favore dei stante la villa, anch’esso facente parte del Comuni per il finanziamento di progetti di ri- bene confiscato, il Comune infatti ha realiz- utilizzo di beni confiscati – annualità 2020”, zato un parco pubblico intitolato a “Fran- l’amministrazione ha presentato un progetto cesco Aversano” (9), un bambino di soli 9 per la trasformazione di uno dei due terre- anni vittima innocente della camorra, ucciso ni in un parco pubblico, mentre il secondo nei pressi della vicina Parrocchia Santa Ma- verrà utilizzato per la realizzazione di un ria Preziosa da un proiettile vagante esploso parcheggio. Il progetto è stato finanziato e dai camorristi nel corso di un conflitto a fuo- sono in corso di avvio i lavori di recupero e co. Morì dopo due mesi, il 30 settembre del valorizzazione. 1973, e a distanza di quasi cinquant’anni non è stato ancora riconosciuto vittima inno- Un terzo parco pubblico intitolato a Salva- cente della criminalità organizzata. Il parco è tore Nuvoletta è stato realizzato da alcuni stato inaugurato il 17 maggio 2019 ed è ac- anni su due terreni confiscati è localizzati cessibile per la cittadinanza dall’ingresso di 26
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Via Tasso.In riferimento a Villa Liberazione, sta nuova denominazione si è voluto fare in è importante precisare che l’immobile non modo che diventasse invece simbolo della è gestito direttamente dal comune di Casal liberazione del territorio dalla criminalità or- di Principe ma dall’ASL Caserta che al suo ganizzata. La denominazione “Villa Libera- interno gestisce un Centro Riabilitativo per zione” e la scelta di realizzare al suo inter- la salute mentale con annessi laboratori te- no un parco pubblico intitolato a Francesco rapeutici. Ciò nonostante, l’amministrazione Aversano, rappresentano, quindi, l’invito a comunale ha voluto fortemente che l’immo- non dimenticare le brutalità che il territorio bile fosse denominato “Villa Liberazione”. ha dovuto subire a causa della camorra, ma Si trattava infatti di un bene confiscato che, allo stesso tempo anche un’ulteriore occa- più di ogni altro, rappresentava il simbolo sione per riappropriarsi del beni confiscati, del potere criminale sul territorio. E con que- ormai liberati dalla proprietà criminale. (10) 28
In via Firenze, su tre beni confiscati di cui due fabbricati e un terreno, è in corso di realizzazione il Polo per l’accoglienza dei minori (11). Grazie al riuso sociale dei due fabbricati nascerà una Comunità residen- ziale per minori in area penale che sarà ge- stita dalla Congregazione Poveri Servi Divi- na Provvidenza Casa dei Fanciulli – Istituto Don Calabria e una Comunità residenziale per minori con disagio familiare. Sul terreno localizzato in via Firenze n°53 il Comune di Casal di Principe sta realizzando un campo da gioco multiuso (12), in cui sarà possibi- le praticare sport come il basket o il calcio. Il recupero e la valorizzazione dei tre beni confiscati è stato oggetto di un progetto fi- nanziato dalla Regione Campania, di cui è stato beneficiario e stazione appaltante il Comune di Casal di Principe. I lavori sono in stato avanzato e si avviano ormai verso la conclusione. Restando in tema di spazi messi a dispo- sizione dei cittadini attraverso il riuso isti- tuzionale dei beni confiscati occorre infine citare anche la Casa delle associazioni. Il bene confiscato in Via De Gasperi che ospi- ta la Cioccolateria sociale Dulcis in fundo, è dotato anche di spazi dedicati al Forum dei giovani e alle associazioni iscritte all’albo comunale. Questi possono fruire di alcuni locali collocati al primo piano della struttura e di un’ampia sala che si presta ad acco- gliere convegni, iniziative ed eventi. (11) (12) 29
3. BUONE PRATICHE DI RIUSO SOCIALE 31
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LA FORZA DEL SILENZIO: Beni confiscati e autismo, per uscire dal silenzio CENTRO SOCIALE PER BAMBINI AFFETTI DA AUTISMO Tipologia dell’immobile Fabbricato Localizzazione Via Bologna 10 Identificativi Catastali Foglio 21 P.lla 31 sub 1 e 2 Confiscato a Schiavone Francesco cl.54 Data sequestro 07.02.2002 Soggetto gestore Associazione La Forza del silenzio Avvio effettivo delle attività Febbraio 2010 Il percorso di riuso sociale L’immobile confiscato a Francesco Schiavone “Sandokan” fa- ceva parte di un unico complesso abitativo con due abitazioni, di cui una non confiscata, che condividevano lo stesso ingres- so. Per molti anni è stato occupato dai familiari dell’ex proprie- tario. È stato poi ristrutturato dal comune di Casal di Principe e dal Provveditorato alle OOPP della Campania grazie a fondi regionali. A seguito di una procedura di evidenza pubblica, l’immobile è stato affidato in gestione in comodato d’uso gratu- ito all’associazione “La Forza del Silenzio” per la realizzazione di un “Centro sociale per bambini affetti da autismo” CENTRO SOCIALE PER UTENTI ADOLESCENTI AFFETTI DA AUTISMO Tipologia dell’immobile Fabbricato Localizzazione Via Bologna 1 Identificativi Catastali foglio 21 p.lle 55 e 245 Confiscato a Schiavone Francesco cl.54 Data sequestro 12.03.1999 Soggetto gestore Associazione La Forza del Silenzio Avvio delle attività Dicembre 2016 Il percorso di riuso sociale Villa situata in via Bologna angolo Via Croce e confiscata defi- nitivamente a Francesco Schiavone “Sandokan”, poi affidata in gestione all’Associazione ‘La Forza del Silenzio’ per destinarlo a ‘Centro sociale per utenti adolescenti affetti da autismo’. I lavori di ristrutturazione sono stati realizzati e finanziati dalla stessa associazione. Il soggetto gestore gruppo di operatori alle prime esperienze. L’Associazione “La Forza del Silenzio” na- L’associazione, presieduta da Vincenzo sce nel 2008 per migliorare la qualità di vita Abate, si occupa di informazione e forma- dei ragazzi affetti dal disturbo autistico e zione rispetto alla tematica dell’autismo, e del loro nucleo familiare. A costituirla sono dell’erogazione di servizi specifici che dan- i genitori di Gennaro e Maurizio Abate (due no una risposta concreta ai bisogni assisten- gemelli autistici monozigoti) insieme a un ziali e formativi delle persone del territorio 33
che vivono disturbi dello spettro autistico. I beni confiscati rappresentano una cabina di regia e un punto di riferimento per tutta Da straordinario esempio di genitori che si una serie di attività che si svolgono anche mobilitano e si organizzano in associazione all’esterno: dalla formazione del corpo do- per fornire delle risposte ai bisogni dei pro- cente degli istituti scolastici ai servizi erogati pri figli, in pochi anni La Forza del silenzio è a domicilio, dalle attività di sensibilizzazione diventata un punto di riferimento importante rispetto alla problematica dell’autismo ai la- per centinaia di famiglie che convivono con boratori esterni. la problematica dell’autismo, ma anche per i professionisti della materia che intendono Le attività di economia sociale ulteriormente specializzarsi. 1. Farinò L’associazione ha promosso anche la costi- Farinò è un laboratorio di pasticceria e pro- tuzione di due cooperative sociali che col- dotti da forno senza glutine, che consente di laborano nella gestione delle attività svolte impegnare, in alcune fasi della lavorazione, all’interno dei beni confiscati e nello svilup- dei ragazzi autistici ad alto funzionamento po di laboratori di impresa sociale: con la presenza di un supervisore. • La cooperativa sociale “LFS Global Care”; • La cooperativa sociale “La Forza del Si- I ragazzi accompagnati da tutor qualificati e lenzio”. da personale esperto realizzano soprattut- to prodotti di qualità ma senza glutine. Tra i Il sodalizio che opera all’interno dei beni prodotti di punta ci sono la polacca, il casa- confiscati, oggi conta circa 70 dipendenti e tiello, le zeppole, prodotti tipici del territorio dà servizi a circa 80 famiglie. che un celiaco spesso fa difficoltà a trovare. L’associazione con la costituzione e l’auto- determinazione delle due cooperative, oggi Oggi i prodotti realizzati da Farinò sono rico- si occupa prevalentemente di formazione nosciuti dal Ministero della Salute ed inseriti e informazione nell’ambito della tematica nel Registro Nazionale dei prodotti erogabili dell’autismo. a carico del Sistema Sanitario Nazionale, e quindi sono in vendita anche presso farma- Le attività sociosanitarie cie e parafarmacie, oltre che nel punto ven- I due beni confiscati utilizzati si configurano dita presente all’interno del bene confiscato. come un centro Polifunzionale per l’eroga- Attraverso questo laboratorio, gestito dal- zione di interventi polivalenti sull’autismo. la cooperativa sociale LFS Global Care, si In cogestione con le ASL vengono erogati intende promuovere attività terapeutiche, servizi sociosanitari come PTRI (Progetti Te- percorsi di inserimento lavorativo e borse rapeutici e Riabilitativi Individualizzati) e te- lavoro a beneficio di ragazzi autistici, crea- rapie ABA. re degli indotti che possano finanziare nuovi interventi sulla tematica dell’autismo. All’interno degli immobili vengono organiz- zati periodicamente incontri formativi e infor- L’idea di realizzare un laboratorio di pastic- mativi sui disturbi dell’apprendimento, sulla ceria e prodotti da forno nasce nel corso valutazione e il trattamento dei disturbi dello delle stesse attività terapeutiche organizza- spettro autistico, sull’analisi comportamen- te per i ragazzi. La realizzazione di biscotti tale applicata, nonché corsi di formazione ed altri prodotti da forno, la manipolazione per operatori RBT sull’Analisi del Comporta- di acqua e farina, venivano utilizzati per mento Applicata. consentire ai ragazzi di sperimentare la mo- tricità fine motoria e la motricità grosso mo- Vengono forniti anche sostegno psicologi- toria. Gli ottimi risultati terapeutici e il buon co e percorsi di parent training, e vengono sapore dei prodotti realizzati furono la spinta erogate consulenze e interventi sull’analisi che portò alla realizzazione di un vero e pro- comportamentale applicata (ABA) per scuo- prio laboratorio. le e privati. 34
La scelta di realizzare prodotti senza gluti- POL.I.S. che ha sostenuto l’iniziativa anche ne nasce anche dal fatto che molti ragazzi dando la possibilità di acquistare le materie affetti da autismo mostrano un’intolleranza prime per lo startup delle attività. In parti- al glutine anche perché la celiachia, di pari colare, Fondazione POL.I.S. ha spronato la passo con l’autismo, è una patologia in cre- compagine a cominciare, perché “si doveva scita. dimostrare che sui beni confiscati anche nei periodi di crisi si aveva la forza di reagire”. 2. Everytink Everytink – stampa ciò che vuoi, è un labo- Oggi LFS Social Lab consente di impiega- ratorio di stampa serigrafica e digitale su re 4 ragazzi autistici ad alto funzionamento abbigliamento, tessuti e gadget che fa uso che partecipano alle attività di packaging e di tecnologie a basso impatto ambientale e di personalizzazione delle mascherine. promuove il lavoro artigianale e creativo. Il laboratorio è gestito dalla cooperativa so- Vengono prodotte mascherine, certificate, ciale La Forza del silenzio. Come Farinò an- sicure e lavabili (fino a 10 volte). Ne sono che Everytink sostiene le attività educative, disponibili di varie tipologie, da quelle per terapeutiche e riabilitative messe in campo, bambini a quelle personalizzate. Si tratta di e crea nuove opportunità di avviamento al un prodotto di qualità e a basso impatto am- lavoro in contesti protetti per le persone au- bientale, per i quali vengono scelti i migliori tistiche ad alto funzionamento. materiali in commercio, affinché si riducano Il laboratorio collabora stabilmente con gli sprechi e potessero essere usate il più grandi multinazionali della GDO, fornendo possibile. Alcune persone e soprattutto don- supporto tecnico e creativo. In particolare, ne che anche a causa del Covid si trovava- il laboratorio è partner dell’azienda francese no senza lavoro, grazie all’avvio di questo Decathlon. nuovo progetto hanno potuto formarsi, riot- tenere un lavoro e aiutare le persone a pro- 3. LFS Social Lab teggersi. Il Covid19 e l’esigenza anche interna di avere mascherine adeguate per i numero- I ragazzi autistici danno una mano nelle fasi si operatori e per i ragazzi seguiti, hanno di personalizzazione delle mascherine e nel spinto la cooperativa “La Forza del silenzio” packaging, nel confezionamento delle sin- a riconvertire parzialmente la produzione gole mascherine. del laboratorio di serigrafia, stampa digita- le e subliminale. All’interno di una porzione del laboratorio è stata allestita una sartoria (LFS Social Lab) e grazie all’aiuto di sarte professioniste è stata avviata la produzio- ne di mascherine lavabili e personalizzabili. Dall’iniziale soddisfacimento di un bisogno interno, si è passati alla strutturazione di una vera e proprio attività imprenditoriale. Dopo una prima fase di studio della normativa e di sperimentazione, il 23 giugno del 2020 il prodotto definitivo ha ricevuto la certifica- zione ed è stato possibile offrire al mercato mascherine chirurgiche/medicali a marchio CE, realizzate con tessuti che garantiscono la massima protezione dal virus. L’attività è stata resa possibile grazie al con- tributo di Fondazione con il sud nell’acqui- sto delle attrezzature necessarie alla produ- zione, e grazie al contributo di Fondazione 35
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CASA LORENA E IL PUNTO LUCE: I beni confiscati accolgono donne e minori CASA LORENA Tipologia dell’immobile Fabbricato Localizzazione Via Benevento 26 Identificativi Catastali Foglio 20 p.lla 1236 e 612 Confiscato a Apicella Dante Data sequestro 21.03.2000 Soggetto gestore Cooperativa sociale EVA Avvio effettivo delle attività Marzo 2012 Il percorso di riuso sociale Villa costruita su due livelli e con ampio cortile di circa 400mq che nel 2011 è stata affidata in comodato d’uso gratuito alla cooperativa sociale EVA. I lavori di ristrutturazione dell’immobi- le sono stati gestiti dalla stessa cooperativa sociale EVA grazie a un finanziamento della Fondazione Vodafone Italia. Il bene confiscato è stato inaugurato il 12 marzo 2012. ASILO NIDO “IL SOGNO” E “PUNTO LUCE” Tipologia dell’immobile Fabbricato Localizzazione Via Bologna 33 Identificativi Catastali Foglio 21 p.lle 958 e 959 Confiscato a Schavone Francesco cl.53 Data sequestro 14.12.2001 Soggetto gestore Cooperativa sociale EVA Avvio effettivo delle attività Giugno 2016 Il percorso di riuso sociale La villa è stata assegnata nel 2009 dal comune ad Agrorinasce che ha realizzato il progetto preliminare per la destinazione ad Asilo Nido e una richiesta di finanziamento alla Regione Campania che è stata accolta nel 2010. Nel 2009, l’immobile è stato affidato in gestione con procedura di evidenza pubblica alla cooperativa sociale E.V.A. Il soggetto gestore lizzati all'inclusione sociale e lavorativa dei La Cooperativa Sociale E.V.A., con sede a soggetti svantaggiati, servizi di orientamen- Santa Maria Capua Vetere (CE), è stata fon- to al lavoro e di conciliazione dei tempi di data nel 1999 da un gruppo di donne attive vita familiare e professionale, servizi per l'in- nelle politiche di genere. tegrazione delle donne migranti. In più di 20 anni di attività, la Cooperativa Gestisce prevalentemente in provincia di ha progettato e realizzato servizi di preven- Caserta, ma anche in alcuni ambiti territo- zione e contrasto della violenza maschile riali della provincia di Napoli e di Beneven- contro le donne e i minori, servizi volti alla to, Centri antiviolenza e case per donne promozione della qualità della vita dell’in- maltrattate, servizi per la prevenzione e il fanzia e dell’adolescenza, interventi fina- contrasto degli abusi ed il maltrattamento 39
all’infanzia; nidi e centri socio educativi per della violenza sulle donne che per creare la prima infanzia; sportelli per l’orientamento opportunità lavorative per le donne di Casa al lavoro per le giovani donne. Promuove ini- Lorena. ziative culturali e di sensibilizzazione, ricer- ca e formazione. L’Asilo Nido “Il Sogno” e il Punto Luce Il 16 giugno 2016 all’interno del bene con- Casa Lorena fiscato in via Bologna 33 è stato inaugura- “Casa Lorena” è un centro di accoglienza to l’Asilo Nido “Il Sogno”. La struttura può per donne vittime di violenza che può ospi- ospitare 20 neonati ed è stata regolarmene tare 6 donne. in funzione per circa un anno. I Comuni pur- La struttura, in via Benevento 26, accoglie e troppo però allo stato attuale non forniscono sostiene donne vittime di maltrattamento e copertura finanziaria necessaria per fornire abuso intra ed extra familiare. Negli anni è accoglienza gratuita ai neonati, pertanto l’o- diventata un luogo di riferimento per i temi peratività dell’asilo stesso è legata a speci- della violenza di genere, uno spazio di in- fici progetti e alla necessità di reperire fonti contro, confronto, informazione, ricerca, dif- di finanziamento. L’operatività della struttura fusione e promozione culturale che diffonde è comunque costantemente garantita dall’a- una cultura di contrasto alla violenza di ge- pertura del “Punto Luce”, avvenuta a dicem- nere in ogni sua forma: violenza fisica, psi- bre 2016. cologica, economica, stalking. Il Punto Luce è un centro ad alta densità Casa Lorena si prende cura integralmente educativa aperto a tutti i bambini e i ragaz- delle donne di cui si occupa, non limitan- zi del territorio, dai 6 ai 17 anni. Si tratta di dosi solo ad offrire rifugio e sostegno, ma un servizio gratuito di contrasto alla povertà promuovendone anche l’autonomia. Svolge educativa che la cooperativa EVA gestisce infatti anche la funzione di luogo di orienta- in collaborazione con l’associazione Save mento alla formazione e al lavoro, che cer- the Children e in sinergia con le scuole e le ca di incidere sulle opportunità delle donne altre agenzie educative del territorio. Vengo- del territorio attraverso percorsi individuali no offerti spazi educativi a minori e famiglie personalizzati volti alla loro emancipazione in difficoltà, con lo scopo di prevenire pro- socioeconomica. blematiche legate alla povertà e alla margi- nalità. Per sostenere e favorire l’autonomia e l’inse- rimento lavorativo di donne in condizioni di Il Punto Luce garantisce ai bambini e agli particolare difficoltà che si sono liberate dal- adolescenti un luogo accogliente e a loro la violenza, la cooperativa ha avviato un’atti- misura dove possono beneficiare di una vità di catering e la produzione artigianale di ricca e adeguata offerta educativa, e di op- vare tipologie di alimenti (soprattutto confet- portunità di crescita e sviluppo. Bambini e ture e prodotti da forno) e bomboniere, con adolescenti, dal lunedì al venerdì dalle ore il marchio “Le Ghiottonerie di Casa Lorena”. 15 alle ore 19, hanno la possibilità di svol- gere gratuitamente molteplici attività legate Nel 2021, la cooperativa insieme a La Reggia allo studio, all’utilizzo sicuro del computer e di Caserta ha avviato un progetto sperimen- di internet, alla lettura, ai laboratori artistici, tale di raccolta degli agrumi del Parco Reale culturali e ricreativi, al movimento e al gioco e la conseguente produzione di confetture creativo. all’interno del laboratorio presente nel bene confiscato. Un’iniziativa di co-branding tra Una peculiarità del Punto Luce, in continui- Reggia di Caserta e Casa Lorena, che se da tà con la missione della cooperativa Eva, è un lato sottrae dalla macerazione naturale o quella di contrastare gli stereotipi di genere allo smaltimento oneroso gli agrumi prodotti anche attraverso le proposte laboratoriali. da circa 300 alberi del Parco Reale, dall’al- Per alcuni beneficiari vengono attivate an- tro diventano un’ulteriore occasione sia per che delle specifiche “doti educative”, ovve- sensibilizzare la cittadinanza sulla tematica ro piani formativi personalizzati per bambini 40
in condizioni accertate di povertà, che pre- del singolo bambino. vedono anche un contributo economico per A tre anni dall’apertura del Punto Luce, at- l’acquisto, ad esempio, di libri e materiale tualmente partecipano alle attività circa un scolastico, l’iscrizione a un corso di musica centinaio di ragazze e ragazzi del territorio. o sportivo, la partecipazione ad un campo Sono invii spontanei, con un passaparola estivo o altre attività educative individuate del territorio, o provenienti da servizi sociali, sulla base anche delle inclinazioni e talenti scuole, parrocchie. 41
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LA NUOVA CUCINA ORGANIZZATA: Un centro di aggregazione e avviamento al lavoro CENTO DON MILANI Tipologia dell’immobile Fabbricato Localizzazione Via Giacosa 25 Identificativi Catastali Foglio 17 p.lle 1166,1167, 1168, 1169 e 5273, Sub 3-5-6 Confiscato a Mario Caterino Data sequestro 02.03.2000 Soggetto gestore Cooperativa sociale Agropoli onlus Avvio effettivo delle attività Luglio 2015 Il percorso di riuso sociale La villa è stata utilizzata per la prima volta nel 2008, nell’ambito del Festival dell’impegno civile “Le Terre di don Peppe Diana”. Successivamente Agrorinasce ha avviato un progetto per la realizzazione di un Centro di avviamento al lavoro per persone svantaggiate, finanziato dal Ministero dell’Interno, nell’ambito del PON Sicurezza. Nel 2013 il bene confiscato è stato affidato, dopo una proce- dura di evidenza pubblica, in comodato d’uso gratuito a un raggruppamento di cooperative sociali con capofila la coope- rativa Agropoli e componenti le cooperative Osiride, Eureka, Un fiore per la vita. L’attività scelta per l’avviamento al lavoro è stata l’attività di ristorante-pizzeria sociale NCO Nuova Cuci- na Organizzata, che è stata trasferita al Centro don Milani. La NCO è attiva al piano sopraelevato, il cantinato è usato come deposito di attrezzature e magazzino per il supporto alle at- tività, mentre al piano superiore sono presenti gli uffici della cooperativa e un open space per le attività formative e di ani- mazione territoriale. Il soggetto gestore sugli aspetti relazionali per ridare dignità alle La cooperativa sociale Agropoli, evoluzio- persone si è mostrata una sfida alla portata ne di una storica esperienza di volontariato, della cooperativa: dal 2002 al 2007 sono nasce nel 2000 per promuovere percorsi di stati creati dei percorsi virtuosi riconosciuti inclusione sociale per Persone in difficoltà, e anche a livello nazionale e internazionale. lo fa, dal 2002, attraverso la metodologia so- cio-sanitaria dei P.T.R.I. (Progetti Terapeutici Le problematiche sono subentrate rispet- e Riabilitativi Individualizzati) sostenuta da to all’inserimento lavorativo delle persone Budget di Salute: un dispositivo di integra- svantaggiate, d’altronde la cooperativa si zione socio-sanitaria che nasce da una spe- colloca in un contesto sociale caratterizzato rimentazione dell’ex ASL Ce2 e ha portato la da un alto tasso di disoccupazione. cooperativa ad occuparsi di persone lavo- rando sui tre assi fondamentali della casa, Queste difficoltà hanno fatto maturare la delle relazioni e dell’inserimento lavorativo. consapevolezza che non era possibile oc- cuparsi delle persone senza occuparsi, nel Superate alcune difficoltà iniziali, soprattutto frattempo, anche del territorio in cui esse con il “vicinato”, ridare una casa e lavorare abitano. 43
Diventava sempre più sentita la necessità di e nazionali, e nel 2012 ha deciso di fondare occuparsi del territorio e di costruire forme insieme ad altre cooperative sociali del terri- di economia alternative. torio il Consorzio NCO Nuova Cooperazione Organizzata, con cui ne condivide la mis- Così nel 2007 la cooperativa promuove la sion e la vision. nascita del ristorante-pizzeria sociale N.C.O. Nuova Cucina Organizzata. I soci della co- Il Centro don Milani e le attività della operativa, capovolgendo ironicamente il Nuova Cucina Organizzata significato delle parole dell'acronimo NCO Il Centro don Milani è un centro di avviamen- della Nuova Camorra Organizzata di Cuto- to al lavoro artigianale per persone svantag- lo, decisero di organizzarsi e promuovere giate e in particolare persone con disabilità un’attività di ristorante-pizzeria sociale che affette da disagio psichico, ex tossicodipen- potesse restituire dignità, lavoro e diritti a denti, ex detenuti. persone svantaggiate. Le attività di avviamento al lavoro, si con- cretizzano in percorsi laboratoriali, borse Ad ospitare l’attività fu inizialmente un im- formazione-lavoro, tirocini formativi e veri e mobile nelle disponibilità della cooperativa propri inserimenti lavorativi. Queste si ispi- in via Po a San Cipriano d’Aversa. Essendo rano alla dinamica dell’apprendere facendo: un’attività di economia sociale che mira a non si trasferiscono titoli ma competenze. generare utili per reinvestirli in attività socia- L’attività scelta per l’avviamento al lavoro è le, nel 2009 i soci della cooperativa decisero stata quella di ristorante-pizzeria sociale. di investire i primi utili generati dal ristoran- te-pizzeria sociale per ristrutturare un bene All’interno dell’immobile è stata quindi tra- confiscato localizzato in via Ruffini 15 a San sferita la NCO Nuova Cucina Organizzata, il Cipriano d’Aversa. All’interno dell’immobile, progetto sociale avviato alcuni anni prima a una villa con un ampio giardino, si decise San Cipriano d’Aversa, con la finalità dell’in- quindi di realizzare un “Gruppo di conviven- serimento lavorativo di persone svantaggia- za per persone con disagio psichico” e il te. Attività che dà la possibilità di inserire va- “Centro di aggregazione giovanile La Fab- rie figure professionali con caratteristiche e brica delle idee”. mansioni diverse: cuoco, aiuto cuoco, lava- piatti, pizzaiolo, responsabile di sala, came- Consapevole che solo facendo rete era rieri, responsabile dell’attività e altre figure di possibile vincere la sfida del riuso sociale supporto. La ristorazione, con le varie man- dei beni confiscati e dell’inclusione sociale sioni che comporta, si è mostrata un’attività attraverso il Budget di Salute, la coopera- particolarmente indicata per l’inserimento tiva ha attivato sin da subito vari scambi e lavorativo delle persone svantaggiate, per- percorsi di collaborazione con realtà locali ché permette di valorizzare le abilità delle 44
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