Retoriche urbane al tempo della pandemia - FUPRESS
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Retoriche urbane al tempo 50 della pandemia RETORICHE URBANE AL TEMPO DELLA PANDEMIA crisis, does not require generic Romeo Farinella answers but precise field choices. Professore associato di Urbanistica, Università di Ferrara The considerations in this text fll@unife.it address several topics. First of all, Received: November 2020 the relationship between pandemic, Accepted: December 2020 © 2020 The Author(s) environmental crisis and inequality. This article is published with Creative Commons Premessa This problematic interweaving has tema più ampio che associa cambiamenti license CC BY-SA 4.0 Firenze University Press. E’ ormai opinione condivisa tra gli zoo- repercussions on the organisation of climatici e modello di sviluppo, liberismo DOI: 10.13128/contest-12289 www.fupress.net/index.php/contesti/ logi che la distruzione degli ecosistemi cities and processes of urban “neo- economico e ruolo della governance pub- potrà generare altre pandemie. Del resto colonialism” that fail to recognise the blica, capacità di prevedere e gestire il ri- molte delle malattie di questi ultimi de- complexity of the urban phenomenon schio e pratiche dell’emergenza. Significa cenni (es. Ebola, Zika) sono delle zoonosi in the world. Finally, the association anche interrogarsi sui caratteri dell’urba- generate da contatti tra uomo e anima- between the pandemic, the nizzazione nel mondo che stanno renden- le, in contesti profondamente alterati environmental crisis and the city, do le nostre città europee delle eccezioni. dalle attività umane. Il nesso pandemia/ which presupposes urban visions Gli scenari urbani futuri ci parlano di città salute, cambiamenti climatici/ambiente, and shared projects, but appears sempre più affollate ed estese, in parti- diseguaglianze/equità sociale è stato ap- increasingly directed towards colare in Africa, Cina, India, Sud America. profondito da numerosi ri- marketing strategies, to the detriment La metà della popolazione mondiale vive keywords The urban problems that the cercatori anche in ambito of governance practices. ormai in aree urbane di varia grandezza e environmental crisis inequalities pandemic poses are not new medico come testimonia forma e si stima che questa progressione project southern urbanism problems, they have been the il concetto di ‘patoceno- vendo. L’intreccio tra fattori ecologici, so- arriverà nel 2050 al settanta per cento. object of urban planning reflection si’, introdotto dallo stori- ciali e politici, che ritroviamo alla base dei Una popolazione concentrata nel due, tre since the founding of the discipline co della medicina Mirko cambiamenti climatici in corso, è evidente. per cento del territorio mondiale. Molte with the industrial revolution. The Grmek (1983), al cui in- Esso deriva direttamente da scelte e mo- di queste mega città stanno crescendo policies of growth and development terno rientrano anche le delli di sviluppo che il mondo occidentale in territori estremamente delicati e vul- have thus become an opportunity determinanti ambientali ha imposto al pianeta condizionandone lo nerabili come le coste e i delta. Le metro- CONTESTI CITTÀ TERRITORI PROGETTI for the accumulation of wealth for come causa della malattia sfruttamento. Secondo lo storico indiano poli costiere, ad esempio, in questi ultimi small groups, while the negative (Corbellini 2020). Defore- Dipesh Chakranbasty (2014) i più basilari trent’anni, sono passate da sette a dodici effects on the environment as well stazione e cambiamenti processi fisici della terra sono stati mo- dislocate in gran parte in Asia e, in misura as social inequalities have not climatici ritornano quin- dificati dall’uomo che è divenuto “agente minore, in Sud America e Africa. Sono le been (and do not constitute) a di al centro delle nostre biologico”. Per tale motivo riflettere oggi città a maggior rischio, a causa dei cambia- source of concern. The time has riflessioni, come cause sulle ricadute della pandemia in corso sui menti generati dai cambiamenti climatici. come to question the ethics of associabili anche alla si- nostri stili di vita e sull’organizzazione del- La gran parte della popolazione di queste doing and governing architecture tuazione che stiamo vi- le nostre città, significa riflettere su di un aree urbane vive faticosamente perché 49 and urban planning, Covid-19, like the current environmental
52 RETORICHE URBANE AL TEMPO DELLA PANDEMIA non ha accesso ai servizi, il trasporto col- indirizza la riflessione verso il ruolo delle no impermeabilizzato suoli e devastato e azioni identificabili, ad uno sguardo at- lettivo non funziona e quello privato ge- visioni urbane, e la predisposizione di pro- paesaggi. Queste dinamiche sono studia- tento, con il vecchio paradigma. L’accordo nera imbottigliamenti continui. Lo svilup- getti, oggi identificabili più nelle strategie te da decenni e sono state prospettate so- di Parigi del 2015 evidenzia la globalità del po urbano ha modificato profondamente di marketing che nelle pratiche di governo. luzioni che presuppongono decisioni radi- problema ed è importante che tanti paesi la geomorfologia dei siti sui quali le città cali, ma le politiche e le azioni sono andate grandi e piccoli l’abbiano sottoscritto ma sono sorte. Fiumi e canali sono scomparsi, Pandemia, crisi ambientale, disuguaglianze in altre direzioni. Dobbiamo anche avere poi, se verifichiamo le pratiche, ci rendia- trasformati spesso in autostrade urbane Da più parti si sente ribadire che per con- chiara la natura del nuovo paradigma che mo conto che in molti casi si tratta per o, quando rimasti, sono diventati delle di- trastare i cambiamenti climatici o per con- non può limitarsi alle soluzioni del tec- l’appunto di cosmesi. La crisi ambientale scariche informali. Stiamo parlando di me- solidare un’economia circolare è necessa- no-ecologismo ma deve interrogarsi sui coinvolge politiche e comportamenti di tropoli che non sono inclusive, dove anzi rio cambiare paradigma (Farinella 2019). modelli neoliberisti che in questi decenni tutti, ma non vi è dubbio che graviti più la separazione tra ricchi e poveri diviene Per rendere questo cambio reale dobbia- hanno governato il mondo, sostituendo pesantemente attorno ad alcuni paesi tra sempre più evidente. Anche in queste cit- mo innanzitutto intenderci sulla natura l’economia alla politica. Un mondo nel cui USA, Russia, Brasile, Cina, India. L’as- tà si dovrebbe praticare il distanziamento del vecchio paradigma; di questo la ricerca quale gli estremi: opulenza e povertà, ten- sociazione fatta da molti scienziati tra sociale ma, conoscendo le dinamiche che scientifica parla da decenni, basti citare dono a radicalizzarsi con una netta preva- l'esplosione di quest’ultima pandemia e governano la quotidianità della gran parte Barry Commoner (1977) o il Club di Roma. lenza numerica, in termini di popolazione, i problemi ecologici alla base dei cambia- degli abitanti di queste metropoli, questa Attraverso lo sfruttamento dei combu- della seconda, come ci rammenta Amar- menti climatici in corso significa porre le prescrizione appare quasi come una presa stibili fossili il petrolio, estratto dal sot- tya Sen (2018). Rimane vitale, in questo basi di un nuovo modello di sviluppo in in giro. Le condizioni abitative in situazioni tosuolo, diventa carburante ed alimenta momento di transizione, interrogarsi su grado di diminuire le concentrazioni di gas di Southern urbanism sono caratterizzate automobili generatrici di smog mentre il quello che succederà (se succederà) nella serra in atmosfera ma anche di affrontare dalla promiscuità e autorevoli studiosi carbone alimenta industrie e centrali elet- fase di passaggio. In fondo la transizione è in maniera efficace e strutturale le criticità dei fenomeni urbani di diversi paesi han- triche generando scorie e rifiuti da smalti- una soglia che ci dovrebbe indurre a lascia- che riscontriamo globalmente nella quo- no messo in evidenza le condizioni di vita re in un qualche modo. Oggi riscontriamo re le vecchie consuetudini e abitudini al di tidianità di gran parte della popolazione in questi contesti precari (Farinella et al., un tale percorso lineare anche nelle tec- fuori della porta per prepararci ad indossa- del mondo (Morin, 2020). Non è possibile 2019). Le riflessioni che seguiranno cer- nologie green che usano ‘materie prime’ re i nuovi abiti che connoteranno il nostro affrontare la diffusione di una pandemia, cano di intrecciare i seguenti aspetti. Il ovvero minerali necessari per produrre, ad essere cittadini e attori nel nuovo paradig- come quella che stiamo vivendo, senza CONTESTI CITTÀ TERRITORI PROGETTI primo riguarda il rapporto tra pandemia, esempio, le batterie per gli smart phone o ma. Questo riguarda tutti: dai governi ai affrontare il tema delle diseguaglianze e crisi ambientale e disuguaglianze. Tale in- le auto elettriche, senza porsi grossi pro- cittadini, dalla sfera pubblica (le politiche) della povertà che significa, per la comu- treccio problematico ha delle ripercussioni blemi di riciclo (e di lavoro minorile nelle a quella privata (i comportamenti). Ma at- nità internazionale, contrasto del rischio sulla organizzazione delle città e sui pro- miniere africane). Analoga considerazione tenzione ai “falsi amici” che, come nell’ap- alimentare, sanitario e ambientale, distri- cessi di “neocolonialismo” urbano che non potremmo fare per i processi di urbaniz- prendimento delle lingue, minano i nostri buzione equa delle risorse, garanzia dei di- riconoscono la complessità del fenomeno zazione sempre più pervasivi (possiamo percorsi. Nel nostro caso riguardano chi, in ritti di genere, delle minoranze, contrasto urbano nel mondo. Infine l’associazio- limitare lo sguardo anche solo alla nostra maniera cosmetica, assume gli argomenti dello sfruttamento minorile, governo dei ne tra pandemia, crisi ambientale e città pianura padana per farci un’idea) che han- del nuovo paradigma per compiere scelte processi migratori e di pacificazione del 51
54 RETORICHE URBANE AL TEMPO DELLA PANDEMIA pianeta. Gli effetti delle pandemie si so- da affitti stellari, di abitazioni di fortuna vrappongono quindi a quelli generati dai in attesa di un alloggio popolare a canone cambiamenti climatici, quali carestie e mi- calmierato, ecc. Di queste riflessioni oscil- grazioni climatiche, che richiedono, come lanti tra l’isolamento creativo e il ritorno auspicato da diversi ricercatori, un gover- alla campagna si sono alimentati molti no globale fondato su una cooperazione quotidiani e trasmissioni televisive che in grado di pensare a soluzioni improntate hanno generalizzato condizioni che ap- alla massima complessità di processo e di partengono a pochi privilegiati. In fondo progetto. È necessario investire massic- è un’occasione persa, perché è mancata Favela a Rio de Janeiro, ciamente sulla riconversione delle nostre una seria riflessione sulle reali condizioni Brasile. economie e delle nostre città e territori, dell’abitare nel nostro paese e in un mon- Fig. 1 Foto: R. Farinella tenendo insieme gli aspetti politici, etici, do che si appresta a diventare sempre più gestionali, locali e globali che questo com- urbano. La mediatizzazione del Covid-19 porta. ha reso ancora più evidente il corto circuito che esiste tra la ricerca, la conoscenza e la in generale di sostenibilità, dobbiamo in- o a un paese come l’India, dove milioni di Città e insediamenti ai tempi del Covid-19 formazione dell’opinione pubblica. La gran terrogarci sulla natura delle pratiche di so- persone vivono in slums senza assistenza Il dibattito sulle sorti della città ai tempi parte delle persone si alimenta di informa- stenibilità applicate a paesi e città diverse: sanitaria. Un quadro lucidamente descrit- del Covid-19 ha privilegiato aspetti che zioni fornite dai mass media e non dalla le dichiarazioni dei documenti program- to da Arundhati Roy (2020) in un articolo Camillo Boano ha definito come una rin- divulgazione scientifica: una informazione matici non sono più sufficienti. Inoltre la comparso sul Financial Times e dedicato novata forma di colonialismo (2020). Si spesso banalizzata e associata all’effica- mondializzazione delle soluzioni (studiate alla faccia nascosta (a noi occidentali) del- è ragionato da un lato, sui nostri spazi cia di parole d’ordine e metafore che non per le città occidentali) non può essere una la pandemia. Chi ha avuto esperienza di di vita più intimi: la nostra casa, il nostro restituiscono la complessità del mondo soluzione accettabile, ci si dimentica spes- favelas brasiliane non può non pensare al appartamento, proponendo tipologie (le che stiamo vivendo. Al di là delle visioni so che esiste anche una dimensione socia- groviglio delle baracche aggrappate ai ri- case con giardino) e caratteri distributivi onirico-ecologiche e dei tentativi di ripo- le e culturale dei luoghi. Dobbiamo quindi pidi pendii dei morri dove abitano migliaia in grado di permettere lo smart working sizionamento dei promotori immobiliari riferirci alle città (e alle culture urbane) di persone affiancate una all’altra. Sempre CONTESTI CITTÀ TERRITORI PROGETTI e la coesistenza distanziata dei membri su temi ecologico/prestazionali, associati esistenti cercando di migliorarle per quello in Brasile va segnalata anche la condizione della famiglia, dall’altro si è proposto di all'edificio o al quartiere, ciò che manca, che sono e lavorando sui meccanismi che di vita degli “invisibili” ovvero i moradores lasciare le città per ritornare a vivere nei nonostante gli appelli e le carte elabora- le regolano. Gli effetti del neoliberismo de rua che vivono stabilmente nelle piaz- borghi abbandonati. Posizioni non prive di te dagli organismi internazionali (es. UN sulla organizzazione delle città (Pinson ze, lungo le strade o sotto i viadotti di São fascino ma impraticabili in tante parti del Habitat, Unesco, FAI), è un serio dibattito 2020) e sulle disuguaglianze sono eviden- Paulo e di altre città brasiliane, una condi- mondo e anche per molti italiani e euro- sul futuro del mondo urbano associato a ti e continuano a progredire se pensiamo zione diversa dalla vita in favelas. pei che si trovano a vivere una quotidia- pratiche inquadrabili nel nuovo paradigma a quanto sta capitando in Africa, il conti- nità fatta di convivenze forzate causate di cui parlavamo. Non ha più senso parlare nente a più alto tasso di crescita urbana, 53
56 RETORICHE URBANE AL TEMPO DELLA PANDEMIA della grande foresta ha determinato la Città, disuguaglianze, risorse diffusione del virus presso le popolazio- Thomas Piketty (2020) in un suo recen- ni indigene, mettendo in evidenza la loro te articolo dedicato ai ‘nuovi abiti’ delle difficoltà di accedere ai servizi sanitari di disuguaglianze mondiali propone una ri- base. La diffusione del virus in Amazzonia flessione a commento dei primi dati che sta avvenendo a seguito dei contatti tra emergono dalla lettura del World Inequa- le popolazioni indigene e chi lavora nelle lity Database che incrocia dati sulla ripar- imprese petrolifere dell’Ecuador o chi è tizione dei redditi riferiti a 173 paesi (il Il borgo dei pescatori di impegnato nei processi di disboscamen- novantasette per cento della popolazione Saint Louis du Sénégal. to finalizzati allo sfruttamento agricolo mondiale) dai quali emerge una geografia Fig. 2 Foto: R. Farinella del territorio. Le vicende della costruzio- inquietante della disuguaglianza che evi- ne in corso della strada federale BR 163, denzia gli effetti della decolonizzazione che attraversa il Brasile da sud a nord per occidentale ma anche l’impatto dell' “iper- circa tremilaseicento chilometri, e che so- capitalismo” mondiale sulla distribuzio- prattutto al nord, nello stato del Parà, è ne delle risorse del pianeta. Il quadro che divenuta l’infrastruttura di supporto per emerge è che il pianeta è attraversato da il disboscamento illegale della foresta molteplici inegalità che l’attuale pandemia Dell’Africa è stata messa in evidenza l’im- mondo il novanta per cento della popola- amazzonica, rappresenta un caso emble- ha aggravato, mentre sul fronte della tra- possibilità di gestire il distanziamento in zione è costituita da immigrati dall’India, matico di contaminazione con effetti de- sparenza democratica e finanziaria la stra- quanto i mercati sono gli unici luoghi dove Pakistan o Bangladesh che vivono in gran- vastanti per la natura (il disboscamento) e da da percorrere è ancora lunga ma questo CONTESTI CITTÀ TERRITORI PROGETTI le donne possono al mattino recarsi a fare di camerate senza aria condizionata e, a la diffusione della pandemia tra le popola- tragitto appare ineludibile. Quando si par- le loro spese o ancora l’informalità di inse- causa del Covid-19, hanno perso il lavoro e zioni indigene. Crisi ambientale, conflitti, la di ecologia, di rinnovamento urbano, di diamenti commerciali e residenziali sorti non riescono a ritornare nei loro paesi per pandemie dimostrano che nel mondo non economia e città circolari le riflessioni che lungo le strade percorse dai camion che le ristrettezze imposte dalla pandemia. ci sono frontiere, non possiamo quindi non si leggono sul web o sulla stampa propen- attraversano la brousse africana o la cor- Infine appaiono sempre più inquietanti le porci il problema delle condizioni dell'abi- dono per una accezione più prestazionale digliera andina. A Dubai, che viene presen- indagini sulla diffusione del virus nell’area tare nelle dense megalopoli del sud del che strutturale nella ricerca di soluzioni o tata dagli imprenditori immobiliari degli amazzonica dove il mai interrotto sfrut- mondo senza associarlo ai temi della po- di linee guida. Le soluzioni tecnologiche Emirati Arabi, come la città più felice del tamento economico delle risorse naturali vertà, delle disuguaglianze e dei diritti. specifiche, riguardanti particolari problemi 55
58 RETORICHE URBANE AL TEMPO DELLA PANDEMIA o processi, sono certamente importanti, conseguente urbanizzazione dilagante, riflessione sulla città come spazio colletti- poli costituita dal ritorno ai borghi o dal ma su quali riflessioni ontologiche si ponessero un problema di risorse era noto vo, sulla mobilità pubblica vs mobilità pri- decentramento urbano in un territorio va- basano se non mettono in discussione anche a Patrick Geddes che, nel suo testo vata, sulle forme dell’abitare collettivo e sto. Entrando in città, il terzo aspetto lo o non prendono posizione nei confronti dedicato alle città in evoluzione del 1915, aggregato o, al contrario, il vivere isolati in possiamo associare alla prossimità vs di- del modello di sviluppo neoliberista che a un certo punto metaforicamente ribadi- una dimensione unifamiliare. In ogni caso stanziamento e all’immagine della città governa il mondo? Nella ricostruzione sce che il nostro processo di sviluppo va a il diritto alla città (e al territorio) è per tut- dei “15 minuti”. Temi ricorrenti nei dibattiti dell'impatto di tale visione del mondo gonfie vele finché durano le risorse, “ma ti e non possiamo generalizzare pratiche sulla rigenerazione della città in corso da appare inquietante la parte finale se non si provvede a tempo ci ritrova poi e modelli abitativi pensati per particolari diversi decenni. Della natura in città, come della riflessione del politico americano con una crosta ispessita di città-fungo, segmenti sociali benestanti. Non porsi il sistema strutturale di trame e corridoi, se Woodrow Wilson, che nel 1919, alla sitibonda e brulicante di spore, ma senza problema delle disuguaglianze nelle po- ne parla da centosettanta anni ma se con- Conferenza di pace tenutasi a Versailles, più marmellata nel vaso” (Geddes, 1984, litiche urbane significa negare il diritto di sideriamo anche l’Abate Laugier e la sua affermava che la libertà insita nello p.76). Le politiche della crescita e dello cui parlavamo sopra. Il ragionamento sui idea di città come foresta, arriviamo al scambio di merci deve essere tutelata dai sviluppo sono diventate così una oppor- modelli urbani e sui luoghi di vita diviene 1755; lo svuotamento delle aree interne è ‘segretari di stato’ senza porsi il problema tunità di accumulo di ricchezza per grup- a questo importante per lo sviluppo della una conseguenza della mancanza di stra- delle sovranità nazionali perché l’obiettivo pi ristretti mentre le ricadute negative nostra riflessione. tegie integrate città-territorio nonostante era di costruire colonie affinché nessun sull’ambiente e le disuguaglianze sociali, le riflessioni novecentesche proposte dalla angolo del mondo non fosse lasciato non hanno costituito (e non costituisco- Retoriche urbane in tempo di pandemia cultura urbanistica e infine, cosa è la ricer- inutilizzato. Viene esplicitato il concetto no) fonte di preoccupazione. È dunque I vari interrogativi che sono emersi in que- ca di mixitè urbana, perseguita in tanti di mondo come spazio da usare, secondo possibile pensare a soluzioni tecno-eco- sti mesi sul futuro ‘post Covid-19’ delle no- progetti urbani francesi e europei in questi rapporti di forza e al quale viene attribuito logiche e modelli abitativi performanti in stre città e dei nostri luoghi di vita ruotano anni, se non la città dei 15 minuti? A tale CONTESTI CITTÀ TERRITORI PROGETTI un valore d’uso, ai fini del potenziamento termini di impatto energetico al di fuori attorno espressioni o potremmo dire reto- proposito potremmo citare anche il con- del mercato e della ricchezza individuale. di riflessioni su nodi strutturali di questo riche, particolarmente enfatizzate dai me- flitto degli anni Sessanta del Novecento, Gli anni che seguiranno saranno anni tipo? Si tratta di aspetti che la situazio- dia. Si tratta innanzitutto del rapporto tra tra Jane Jacobs e Robert Moses sul proget- di intenso sfruttamento delle risorse ne generata dal Covid-19 ha riattualizzato, città e natura, attraverso la mediazione to del Lomex, l’autostrada urbana che, se naturali, a scapito dei diritti delle comunità pensiamo solamente al rapporto tra città della forestazione urbana. Un altro rile- realizzata, avrebbe cancellato le strade che ospitavano (e ospitano) tali risorse. pubblica e collettiva e privatizzazione del- vante aspetto lo possiamo individuare promiscue e vitali attorno a Canal Street a Del resto, che la rivoluzione industriale, la vita urbana. Il distanziamento sociale nella forma e dimensione della città e nel- Manhattan. Su questi temi, in questi la crescita economica capitalistica e la sta mettendo in discussione decenni di le possibili alternative alla forma-metro- mesi, la retorica è stata ampia e ha coin- 57
60 RETORICHE URBANE AL TEMPO DELLA PANDEMIA volto mass media, politici, archistar e L’approccio igienico alla riforma della città mali e di batteri che le vivono. Può essere tanti ed esclusive del Messico, su di un commentatori. Quello che è mancato è industriale individua nella circolazione chiamata foresta urbana (o bosco vertica- sito che doveva diventare un centro com- una riflessione su quanto in questi decen- dell’aria e nel verde due modalità di risa- le) un quartiere per ricchi che possono per- merciale. L'immagine che circola in rete è ni la ricerca abbia prodotto in termini di ri- namento urbano e per tale ragione i rifor- mettersi di mantenere viva della vegeta- angosciante: una città artificialmente ver- flessioni sulla città affrontando temi che matori preconizzano l’apertura di larghe zione alloggiata nei balconi o sui tetti o su de dentro una grande foresta tropicale. oggi appaiono innovatori. “È grave che la strade dentro le città dense. A Londra l’a- pareti verticali? A Parigi si è dato molto Ma la guerra ai cambiamenti climatici non politica abdichi apertamente alla scienza” pertura nel 1845 del Victoria Park nell’East risalto sulla stampa al fatto che la Sindaca si fa anche contrastando il consumo di dichiara Donatella Di Cesare (2020, p.41) in London avvia un processo di introduzione Anne Hidalgo vuole “forestare” la città ad- suolo naturale e agricolo? Evitando che una sua recente riflessione su virus e del verde nelle città che avrà in seguito i ducendo dati di scienziati che dimostrano campagne e foreste vere vengano trasfor- asfissia capitalistica, ma questa è la situa- suoi riferimenti più noti in Frederick L. Ol- che gli alberi riducono le polveri sottili, ab- mate in centri commerciali o foreste urba- zione di una governance sempre meno po- msted, con i suoi interventi a New York e bassano il calore estivo, riducendo l’ozono. ne fittizie dove bisogna comunque garan- litica e sempre più locale e priva di visione. Boston, e nella Parigi di Haussmann. Il Cose sapute e risapute da tempo e propo- tire abitazioni, servizi e strade per i I problemi urbani posti dalla pandemia verde inizia ad essere pensato non sola- ne, tra le altre cose, quattro piccole fore- numerosi abitanti? E tutto questo non ha non sono dunque nuovi, e sono oggetto di mente come parco o come porzione natu- ste urbane nel centro di Parigi: Gare de un costo ecologico? Dopo avere edificato i riflessione urbanistica fin dalla fondazione rale dentro al tessuto urbano ma come Lyon, Opéra, Hotel de Ville e lungo la Sen- deserti del Golfo Persico ora mettiamo fal- della disciplina, avvenuta con la rivoluzio- corridoio, come sistema integrato di aree na, dimostrando di non sapere cosa sia la se foreste al posto di vere foreste o di aree ne industriale. Questa segna il punto di verdi dalle differenti caratteristiche attra- complessità di una foresta e soprattutto che potrebbero essere rinaturalizzate sen- rottura nel rapporto tra uomo e ambiente, versanti la città e il territorio. Inizia a defi- di non essere consapevole della storia ar- za costruire case per ricchi, con grande gio- associata al ruolo centrale del carbone nirsi il ruolo fondativo e strutturale della chitettonica e urbanistica della sua città. ia dei promotori immobiliari internaziona- come fonte energetica primaria che trova salute e del ricorso alla natura, nella piani- L’attuale dibattito sulla forestazione urba- li. Il tema del verde urbano è un tema CONTESTI CITTÀ TERRITORI PROGETTI la sua esaltazione nella Big Smoke (Lon- ficazione delle nostre città (Dorato, 2020). na sembra viziato da una ideologia green complesso e strutturale che ci porta a ri- dra). Un fumo per tanto tempo scambiato Oggi è tutto un parlare di foreste urbane. che punta più alla cosmesi che non a inter- flettere sulla forma della città e sulla ur- per nebbia che, secondo Charles Dickens, è Se le parole hanno un senso e un significa- venti strutturali sulla città. La stampa ha banizzazione territoriale che ormai anche in Londra pervasivo come l’edera. Traspor- to le foreste sono innanzitutto degli ecosi- dato risalto nei mesi scorsi alla foresta nel nostro paese contraddistingue ampie tato da venti che arrivano da ovest ha ge- stemi nei quali le differenti popolazioni di urbana di Cancun. Si tratta di un insedia- parti del paese. Ci consentirebbe di ragio- nerato anche una distribuzione sociale alberi e arbusti intrattengono delle rela- mento residenziale di 557 ettari di resi- nare sul valore delle relazioni e delle trame degli abitanti della città, relegando all’E- zioni complesse con il suolo, con il clima, la denze di lusso piene di alberi, guarda caso che attraverso il verde potremmo costrui- ast London il ruolo di “città dei poveri”. temperatura, le comunità vegetali, ani- in una delle località turistiche più impor- re mettendo in relazione le città e i territo- 59
La strada tra Quito e la 62 costa del Manabì, Ecuador. RETORICHE URBANE AL TEMPO DELLA PANDEMIA Fig. 2 Foto: R. Farinella anche nel mondo occidentale; ricorso in- ria dei sistemi insediativi” (Gregotti 2010, tenso ai combustibili fossili; svuotamento p.43). L’impressione è che, come al solito, delle “aree interne” e dei borghi, ma anche si preferiscano immagini forti e semplifi- delle piccole città, private di servizi fonda- cate, facilmente vendibili da imprenditori mentali, come le scuole, gli ospedali e la immobiliari globali e da politici e ammini- medicina territoriale; politiche orientate stratori in cerca di facili suggestioni. Im- più sugli incentivi che non su interventi magini che anche nelle città del Global strutturali; priorità alla mobilità privata a South vengono utilizzate per promuovere scapito del trasporto pubblico e dolce; pre- la modernizzazione (es. la retorica del carizzazione del lavoro (mascherata per grattacielo o della città smart) di città e flessibilità) che rende più difficile per ampi paesi dove una grande parte della popola- strati di popolazione la gestione di situa- zione vive al di sotto della soglia di pover- ri circostanti. Ma sembrano prevalere sug- città, non è emerso il ricco lavoro che da zioni di emergenza come questa. Ma se tà. gestioni estetizzanti. Il Covid-19 sta anni viene svolto nelle università italiane e prestiamo attenzione alla comunicazione rendendo evidente, qualora ce ne fosse internazionali su temi importanti per tut- di massa il mondo urbano globale sta an- Attualmente in Africa sono in corso di pro- stato bisogno, la nostra difficoltà nel ra- ti: città circolari, città attive, città resilien- dando spedito verso la costruzione di città gettazione una decina di città tra Senegal gionare in termini di complessità. La sem- ti, bioregioni, lotta al consumo di suolo, presentate come energeticamente perfor- e Angola con progetti gestiti da società plificazione nei processi di governo e la città e salute, mobilità dolce, abitare so- manti, ipersostenibili e smart, identifica- immobiliari orientali e americane che im- sua associazione con immagini-faro serve ciale. Si tratta di aspetti che non possono bili in una “fallocrazia” urbana che sta ri- pongono soluzioni che non tengono con- per rassicurare o per rappresentare un non intrecciarsi con le riflessioni e le solu- empiendo le città di grattacieli storti o to minimamente della realtà culturale e CONTESTI CITTÀ TERRITORI PROGETTI mondo che non si misura con la difficoltà zioni che si intendono adottare per l’emer- avvitati e pieni di verde artificiale. Emerge professionale locale e delle condizioni ge- dei processi. Da un lato si dichiara l’asso- genza in corso. Le soluzioni ecologiche ur- un manierismo omologante che privilegia ografiche di questi luoghi. Si tratta di pro- ciazione dei fondi del Recovery Found a bane enfaticamente propagandate, quello che Vittorio Gregotti chiama getti elaborati da società di ingegneria e strategie green dall’altro si rilancia (o non pongono problemi seri che possono essere “stramberia” contorta orientata verso una in seguito calati sul tavolo di governi com- si smentisce) la costruzione del ponte o risolti solo se ci interroghiamo sui nostri crescita infinita anziché puntare su un piacenti. Singapore e Dubai appaiono, ad del tunnel, sullo stretto di Messina. In modelli di sviluppo. I temi sono sul tavolo, equilibrio tra ideazione e riflessioni sul esempio, i modelli di riferimento di Akon questi mesi, mediaticamente molto in- come già ricordato, da almeno quarant’an- contesto inteso come “relazione con il City in Senegal mentre a New Cairo dal tensi anche per i dibattiti sul futuro delle ni: accentuazione di povertà e ricchezza, suolo come antropogeografia e come sto- 2001 si sta costruendo una nuova città in 61
64 RETORICHE URBANE AL TEMPO DELLA PANDEMIA Bibliografia pieno deserto, per liberare il centro denso pagna. Perché, sostiene Piano, la campa- Boano C. 2020, Un progetto cieco e complice: decoloniz- Grmek M.D. 1983, Les maladies à l’aube de la civilisa- zare per respirare, in Farinella R. a cura di, 2020, Città e tion occidentale. Recherches sur la réalité pathologique della capitale del Cairo. Una città ricca di gna non è in opposizione alla città mentre Covid-19. Riflessioni dal mondo, Urbanistica-informa- dans le monde grec préhistorique, archaïque et classi- aree verdi e boschi verticali per una popo- lo è il deserto, non ricordandosi che anche zioni, n. 289 INU Edizioni. que, Payot, Paris. lazione di quattro milioni di abitanti anche lì sono sorte delle straordinarie culture Chakranbasty D. 2014, Climate and Capital: On Conjoi- Morin E. 2020, Cambiamo strada. Le 15 lezioni del se, per il momento, ne risiede solamente urbane. Si presume, dal racconto poetico, coronavirus, Raffaello Cortina Editore, Milano. ned Histories, Critical Inquiry, vol. 41, fasc. 1, pp. 1–23. un milione a causa dei costi esorbitanti che egli pensi a una città dove non esiste Piketty T. 2020, Les habits neuf des inégalités mondia- Commoner B. 1977, Il cerchio da chiudere, Garzanti, degli alloggi. Il problema dell’urbanizza- il conflitto, dove non esiste la disugua- Milano. les, «Le Monde» 15/11. zione dell’Africa e in generale del Southern glianza, dove non si dorme per strada per- Corbellini G. 2020, Patocenosi di Covid-19: un tributo Pinson G. 2020, La ville néolibérale, PUF, Paris. urbanism e il suo impatto sui cambiamen- ché tutti hanno un confortevole alloggio, a Mirko Grmek, «Scienza in rete», disponibile on-line: Roy A. 2020, L’altra pandemia, «Internazionale», n. ti in corso, sono sottovalutati. Il mondo dove i grattacieli delle archistar vengono https://www.scienzainrete.it/articolo/patoceno- 1353, 10 Aprile. urbano è più complicato, come già sottoli- costruiti da lavoratori in regola, senza la si-di-covid-19-tributo-mirko-grmek/gilberto-corbelli- Sen A. 2018, Lo sviluppo è libertà. Perché non c’è cresci- ni/2020-05-09 neato, e stanno crescendo delle situazioni mediazione violenta dei caporali, dove il ta senza democrazia, Mondadori, Milano. urbane esplosive, con città residenziali in- benessere dei benestanti non si fonda Di Cesare D. 2020, Virus sovrano? L’asfissia capitalisti- Szymborska W. 2012, Basta così, Adelphi, Milano. ca, Bollati Boringhieri, Torino. formali o composte da centinaia di derelit- sullo sfruttamento dei poveri, dove le auto Dorato E. 2020, Preventive Urbanism. The role of Health ti che vivono nei marciapiedi, sotto i ponti sono elettriche e i trasporti pubblici effi- in Designing Active Cities, Quodlibet, Macerata. o nelle piazze delle città del Sud America cienti. In sostanza si potrebbe chiudere Farinella R. 2019, Come rendere circolare Leonia. o dell’India, ma anche di Parigi, o Tor Bel- questa riflessione riprendendo la poetes- Rigenerazione urbana, etica del progetto e retorica la Monaca. Credo sia arrivato il momento sa Wislawa Szymborska (2012, p.43-45) dell’ambiente, XV Rapporto sulla Qualità dell’ambiente di interrogarsi sull’etica del fare e del go- che, riferendosi alle mappe, afferma di urbano, Focus su Cambiamenti climatici, ambiente e vernare l'architettura e l'urbanistica: il Co- amare queste visioni perché parlano di un salute, città circolari, Edizioni ISPRA Roma. CONTESTI CITTÀ TERRITORI PROGETTI vid-19, come del resto la crisi ambientale mondo che non è di questo mondo. Farinella R. a cura di, 2020, Città e Covid-19. Riflessioni in corso, non richiede risposte generiche dal mondo, «Urbanistica-informazioni», n. 289 INU Edizioni. ma precise scelte di campo. Renzo Piano Geddes P. 1984, Città in evoluzione, Il Saggiatore, ha recentemente tracciato sulle pagine Milano. del quotidiano La Repubblica un sogno ur- Gregotti V. 2010, Tre forme di architettura mancata, bano di un'Europa come una grande città Einaudi, Torino. diffusa dove la campagna diventa un po' più città e la città un po' più natura e cam- 63
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