EUROPA mosaico - Camera di Commercio di Cosenza

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EUROPA mosaico - Camera di Commercio di Cosenza
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Newsletter Numero 18
                                                             EUROPA            30 ottobre 2020
                                                                                                                in collaborazione con Unioncamere Europa asbl

L’INTERVISTA
On. Carlo Calenda, Membro della Commissione per l’Industria, la Ricerca e l’Energia del Parlamento Europeo
                                                  A pochi mesi dalla pubblicazione della              ci per raggiungere quegli obiettivi. L’arrivo
                                                  strategia della Commissione Europea                 del Covid-19 ha ovviamente avuto un effetto
                                                  sulla politica industriale, la Commissione          particolarmente grave, tanto che la Com-
                                                  Industria del Parlamento Europeo ha ap-             missione riadatterà la strategia pubblicata a
                                                  provato pochi giorni fa un importante rap-          marzo al nuovo scenario, integrando anche
                                                  porto, di cui lei è titolare. Quali modifiche       i punti che sono stati votati in Commissio-
                                                  propone?                                            ne ITRE la scorsa settimana. La Relazione
                                                                                                      del Parlamento ha dunque, in quest’ottica,
                                                  Uno degli aspetti più importanti di questa          un’importante occasione per aprire la stra-
                                                  Relazione è la possibilità di strutturare final-    da. L’aspetto che più di tutto il resto deve
                                                  mente una strategia industriale che troppo          cambiare rispetto al primo documento della
                                                  a lungo è mancata in Europa, oltre a poter          Commissione è la previsione di una fase uno,
                                                  instaurare un dialogo fattivo tra Parlamento        dedicata alla ripresa del sistema produttivo,
                                                  e Commissione sui temi di maggiore rilievo          e una fase due, volta a realizzare gli obiet-
                                                  per l’industria Europea. L’idea iniziale pre-       tivi industriali dell’Unione come identifica-
                                                  vedeva che dopo la pubblicazione della stra-        ti prima dello scoppio della pandemia, che
                                                  tegia industriale della Commissione, sarebbe        ruotano ovviamente intorno alle due grandi
                                                  seguita la Relazione di cui sono responsabi-        transizioni verde e digitale. Se da una parte
                                                  le, con lo scopo di proporre strumenti prati-       è giusto sottolineare le numerose opportuni-
                                                                                                                                   (continua a pag. 2)
PA S SA PA RO L A
2021: “dal piano all’azione” per contrastare la pandemia
Con il nuovo programma annuale di lavoro,         connettività, competenze e servizi pubblici         anche inclusione di odio e incitamento all’o-
presentato pochi giorni fa, la Commissione        (apertura sui dati e identificazione elettroni-     dio tra gli “euroreati”. Riusciranno queste
europea propone il suo piano di interventi re-    ca europea). Sulla promozione dello stile di        misure a rispondere alle attese dei cittadini?
golamentari per ridare slancio all’economia       vita europeo, la novità più importante è la         Il quadro che ci restituisce l’ultimo Euroba-
UE. 44 obiettivi politici, 86 nuove disposizio-   proposta di costruire un’Unione sanitaria,          rometro disegna un’Unione ma soprattutto
ni di cui 58 legislative, 50 norme già inserite   in risposta alla riduzione dei fondi setto-         un’Italia non ottimista. Un Paese che vede
nel processo legislativo da finalizzare, 41 da    riali voluta dal Consiglio europeo in luglio.       un 2021 più complicato dell’anno in corso, in
rivedere e 14 da ritirare. Un menù ricco e, in    A questo si aggiungerà una revisione sulla          linea peraltro con il sentimento europeo, di-
questa più che in altre occasioni, orientato      strategia Schengen e misure sulla migra-            soccupazione come primo elemento critico,
alla profonda trasformazione di alcuni settori    zione. Sull’economia anche un’attenzione al         fiducia calante nelle istituzioni nazionali ed
dell’economia europea. Ben 12 norme, tutte        sociale, con l’implementazione del Pilastro         europee. Riscontri meno negativi sul fronte
legislative, riguardano le misure di impatto      dei diritti sociali e l’accesso a servizi sanita-   tematico, con un supporto generalizzato alle
per il clima (cd pacchetto 55%) con alcuni        ri e istruzione per i più giovani. Per quanto       priorità politiche europee, a parte il proces-
delicatissimi dossier, come la revisione del      riguarda la politica estera, priorità su multila-   so di allargamento, mentre l’impegno sugli
Meccanismo di Scambio delle emissioni             teralismo, attenzione all’Artico e soprattutto,     obiettivi “verdi” dell’UE dovrà concentrarsi
(ETS) e di tutta la legislazione di efficien-     garanzia di un vaccino sicuro e accessibile a       soprattutto, per i cittadini italiani, su rinno-
tamento energetico, fino alla creazione del       tutti. Infine, il rafforzamento della democra-      vabili, riduzione di inquinamento e consumi
Meccanismo di aggiustamento alle frontie-         zia europea, concentrandosi sulle categorie         energetici.
re per il carbonio. Sul digitale interventi su    svantaggiate (disabili, violenza di genere) ma
                                                                                                      flavio.burlizzi@unioncamere-europa.eu
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30 ottobre 2020                                                                                                               Newsletter N° 18/2020   2
tà legate a queste transizioni, dall’altra non si    permettercelo. Dobbiamo però mantenere la             verde. Meno spesso sento invece parlare del
devono negarne i relativi rischi e, considerando     guardia alta anche dopo la fase più acuta del-        fatto che, senza un adeguato meccanismo vol-
i danni enormi che i sistemi produttivi europei      la crisi. Deve essere prioritario in tal senso un     to ad evitare il carbon leakage o senza nuove
stanno subendo a causa del Covid-19, aggiun-         rafforzamento sostanziale e duraturo degli at-        misure per compensare le imprese dei costi in-
gere ulteriore stress alle imprese senza passare     tuali strumenti di difesa commerciale, i TDIs,        diretti delle emissioni, molte delle industrie ad
prima per una fase dedicata esclusivamente alla      soprattutto per quel che riguarda i nostri settori    alte emissioni si ricollocheranno al di fuori dei
ripresa sarebbe irresponsabile. Un altro aspetto     più strategici. Inoltre, se vogliamo che l’Unione     confini dell’UE, con il risultato di diminuire
da tenere in conto alla luce del nuovo scenario è    Europea sia capace di riacquistare una condi-         drasticamente la produttività e la competitività
quello del corretto funzionamento del mercato        zione di parità rispetto a partner commerciali        europea e di aumentare la quantità di emissioni
unico. Quest’ultimo è infatti a rischio poiché       caratterizzati da un più alto livello di concen-      inquinanti nel mondo. Non proprio gli obiettivi
in uno scenario come questo bisogna evitare          trazioni di mercato, è prioritaria una revisione      che l’UE si sta ponendo di raggiungere con le
che solamente gli Stati membri con un’ampia          delle regole antitrust che garantisca sia l’attua-    grandi transizioni del nostro tempo.
capacità di spesa siano capaci di salvare le         zione del diritto europeo in termini di concor-
proprie imprese, cosa che sta già succedendo         renza che la competitività globale dell’Unione.       Il suo rapporto rappresenta un importante
con il Temporary State aid Framework e che           A tal riguardo l’obiettivo deve essere quello di      contributo al dibattito interistituzionale in
comporterebbe danni irrimediabili alla com-          trovare un equilibrio tra il necessario sostegno      atto sulla politica industriale europea. Come
petizione intra-UE. Per evitare disparità tra        a dei cosiddetti “campioni europei” e la prote-       si è arrivati a questo risultato?
Stati membri dobbiamo quindi prevedere degli         zione della catena di approvvigionamento dalla
strumenti finanziati direttamente dall’Unione        concorrenza sleale.                                   Dopo un anno intero di lavoro sulla relazione
Europea, mentre per compensare l’inevitabile                                                               di strategia industriale, sono molto soddisfatto
indebitamento delle imprese dobbiamo adot-           Dai recenti interventi della Presidente della         di questo primo risultato: venerdì 16 ottobre la
tare soluzioni che prediligano le sovvenzioni        Commissione Ursula von der Leyen, non si              Commissione per l’industria, l’energia e la ri-
rispetto ai prestiti e fare in modo che siano di     vedono cambiamenti di rotta sulle priorità            cerca (ITRE) ha approvato a larga maggioran-
facile utilizzo per le imprese. Per questo nel-      del digitale e del green. Un approccio a suo          za il testo della strategia industriale, riflettendo
la Relazione insisto molto sulla possibilità di      avviso giustificato dal nuovo quadro di rife-         l’approccio inclusivo che ho deciso di adottare
co-finanziare crediti di imposta con i fondi         rimento?                                              sin dall’inizio. Ho lavorato ad una condivisio-
strutturali europei e di permettere alle imprese                                                           ne ampia della relazione, così da poter rap-
di convertire parte delle sovvenzioni ottenute       Io non penso che il Covid-19 debba portarci           presentare con decisione la posizione di tutto
con Next Generation EU in aumenti di capita-         a cambiare le priorità che ci eravamo posti in        il Parlamento Europeo nel suo dialogo con la
le. Solo con misure come queste si può veni-         precedenza, come ho già detto, la pandemia sta        Commissione e riflettere allo stesso tempo le
re incontro all’immediato bisogno di liquidità       funzionando da amplificatore, i problemi che          istanze e le necessità di tutto il sistema pro-
delle imprese ed evitare allo stesso tempo che       avevamo prima sono aggravati, ma sono gli             duttivo; dal primo giorno abbiamo organizza-
la somma degli aiuti nazionali ed europei si tra-    stessi, e allo stesso modo le priorità da seguire     to innumerevoli incontri, bilaterali, scambi di
duca in un massiccio indebitamento del sistema       non sono mutate. Tuttavia, trovo sia necessaria       opinione, meeting tecnici e negoziazioni tra
produttivo.                                          una svolta nell’approccio alla grande transi-         gruppi politici. Questo approccio ha infine dato
                                                     zione verde e digitale. Troppo spesso l’Unione        i suoi frutti, assicurando alla relazione 52 voti
In un’economia mondiale fortemente inter-            Europea tende a sottolineare le opportunità e         favorevoli contro 7 contrari e 12 astenuti, un ri-
connessa, l’attuale mutato contesto interna-         i benefici delle proprie decisioni, omettendo         sultato non scontato e particolarmente positivo.
zionale può avere un impatto significativo.          larga parte dei rischi che inevitabilmente si         Un risultato tutt’altro che scontato perché il te-
Quali i rischi possibili?                            accompagnano a ogni decisione politica, spe-          sto è molto ampio e tocca tematiche che si sono
                                                     cialmente quando così ambiziosa e di lungo            dimostrate molto divisive durante le negozia-
Il contesto internazionale era fortemente mu-        periodo. Il mio ruolo fin dalle prime fasi del-       zioni. È stata invece una grande soddisfazione
tato ben prima dello scoppio del Covid-19, la        la Relazione sulla strategia industriale è stato      il deciso supporto ricevuto in blocco dal mio
pandemia ha solo accelerato i cambiamenti in         quello di evidenziare come ogni politica volta a      gruppo politico, la famiglia dei Socialisti e
atto, spesso infatti faccio riferimento a quella     velocizzare la transizione debba essere accom-        Democratici, che fin dall’inizio ha dato un
che considero una globalizzazione 2.0, molto         pagnata da una corrispettiva politica che abbia       prezioso supporto in questo appassionante
diversa rispetto a quella che si siamo abituati      l’obiettivo di gestirne gli inevitabili rischi. Per   percorso. La nostra sfida è stata quella di
a conoscere. Questa nuova globalizzazione è          decenni i paesi occidentali hanno insistito sulla     mettere d’accordo il programma dei Popolari
caratterizzata da livelli più elevati di concen-     deregolamentazione delle economie di mercato          del PPE con quello dei Verdi, gruppi con visioni
trazioni di mercato, da una concorrenza non          senza un’adeguata gestione delle transizioni,         talvolta comuni, ma diametralmente opposte
sempre leale e da una partecipazione pubblica        con il risultato di un aumento drammatico del-        su temi di importanza chiave come l’equilibrio
più attiva nell’economia, talvolta anche aggres-     le disuguaglianze economiche e sociali. Dob-          tra l’accelerazione della transizione verde e
siva, di alcuni nostri partner commerciali. I        biamo impedire che il copione si ripeta con la        il supporto alla competitività dell’industria
rischi sono numerosi e l’Unione Europea deve         transizione verde e digitale. Dire che i nuovi        europea. Data la complessità di molti dei temi
farsi trovare pronta per non essere investita dai    posti di lavoro che nasceranno con la rivolu-         trattati, posso dire con orgoglio che ottenere il
cambiamenti in atto. Uno dei principali rischi è     zione green e la digitalizzazione andranno a          voto favorevole dei Popolari e dei Verdi, oltre
l’aumento di acquisizioni predatorie da parte di     compensare quelli persi a causa di queste stes-       naturalmente a quello del gruppo S&D, è stata
imprese pubbliche provenienti da Stati terzi o       se transizioni è semplicemente troppo ottimi-         una vera vittoria e dimostrazione plastica degli
da parte di fondi sovrani. Fino a che perdura la     sta, per non dire falso. Per questo motivo nella      sforzi che sono stati fatti per arrivare a questo
crisi legata al Covid-19 troviamo opportuno un       Relazione insisto, ad esempio, sull’importanza        voto. Il risultato è ovviamente ancora parziale e
blocco delle acquisizioni estere e dei foreign di-   di misure volte alla riqualificazione dei lavo-       in attesa del voto in Plenaria di metà novembre,
rect investments, che aumenterebbero ulterior-       ratori. Allo stesso modo, sento spesso parlare        bisogna quindi tenere la guardia alta e conti-
mente la dipendenza dell’Unione da potenze           di un innalzamento del prezzo delle emissioni         nuare questo importante lavoro.
straniere in un momento in cui non possiamo          nel sistema ETS per accelerare la transizione                      carlo.calenda@europarl.europa.eu
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30 ottobre 2020                                                                                                     Newsletter N° 18/2020   3

OSSERVATORIO EUROCHAMBRES
Le Camere europee in vetrina

                                                forma mette attualmente in evidenza circa        rimane scarsa la mobilità del lavoro. Per
                                                1400 proposte operando un matchmaking            quanto riguarda la procedura di adesione
                                                professionale tra imprese. Lo strumento è        all’UE, la Turchia ha continuato ad alli-
                                                diviso in tre sezioni, tramite le quali gli      nearsi all’acquis comunitario, anche se a
                                                utenti possono pubblicare le proprie ri-         un ritmo molto ridotto, denotando passi
                                                chieste di acquisto, vendita o collabora-        indietro in materia di concorrenza, a cau-
                                                zione senza pagare alcuna commissione.           sa dell’aumento degli aiuti di Stato, società
                                                La seconda è la sezione più popolata dal         dell’informazione e media, politica mone-
                                                punto di vista delle proposte – 853, mentre      taria, unione doganale, relazioni esterne
La piattaforma di business                      la terza quella che vede il maggior numero       ed estere, politica di sicurezza e difesa. A
matchmaking delle Camere turche                 di paesi coinvolti – 49. Tra i settori mag-      complicare questo quadro generale sono
                                                giormente interessati quello manifattu-          intervenuti, in queste ultime settimane,
Fin dagli albori di internet negli anni         riero, quello del commercio all’ingrosso,        l’inasprimento delle manovre nel Medi-
Novanta, l’Unione delle Camere turche           quello dello smaltimento e del riciclaggio       terraneo Orientale e il più recente invito
TOBB ha avuto un ruolo pionieristico            dei rifiuti e quello edile.                      al boicottaggio dei prodotti francesi. La
nell’ambito delle iniziative sul web: ope-                                                       reazione di EUROCHAMBRES, attraver-
rativo da oltre 20 anni, il portale TOBB2B        stefano.dessi@unioncamere-europa.eu            so un comunicato stampa di queste ulti-
è un sistema di mercato che riguarda l’a-                                                        me ore, mostra la compattezza del mondo
spetto commerciale del marketing inte-          Turchia: EUROCHAMBRES e                          economico europeo rispetto a scenari che
raziendale e delle pratiche di vendita. Lo      TOBB per il libero commercio                     mettono a rischio la capacità imprendito-
scopo dello strumento è quello di fornire                                                        riale di far fronte al momento di forte crisi
soluzioni per migliorare l’efficienza delle     Come risulta dal Report 2020 pubblicato          dovuto all’emergenza epidemiologica. Il
aziende dal punto di vista, ad esempio, del     ad inizio ottobre dalla Commissione, la          messaggio, condiviso con l’associazione
posizionamento sul mercato, della man-          situazione economica in Turchia si man-          camerale turca TOBB, ribadisce la neces-
canza di informazioni o dell’insoddisfa-        tiene positiva ma la mancata registrazio-        sità di preservare ad ogni costo il libero
zione del cliente. “Collegando proposte di      ne di progressi di rilievo in diversi settori    commercio evitando azioni unilaterali e
business con un click”, il portale assiste le   denuncia preoccupazione per il futuro.           mantenendo saldo il partenariato tra due
PMI nel commercio internazionale abbi-          Con lo scoppio della crisi COVID-19, le          aree che stanno da tempo, e con risultati
nando le richieste provenienti dall’estero      autorità turche hanno adottato una serie         non sempre risolutivi, costruendo un per-
con le offerte delle imprese turche al fine     di misure per attutire l’impatto economico       corso di collaborazione.
di agevolarne la cooperazione. Attraverso       della pandemia, spesso limitate dal calo
il sito le imprese iscritte possono infat-      di fiducia degli investitori e da debolezze        stefano.dessi@unioncamere-europa.eu
ti facilmente presentare i propri prodotti      istituzionali e fiscali. L’inflazione, pur es-
e le proprie attività, così da accedere ad      sendo in discesa, resta elevata e si manten-
opportunità di business e di partenaria-        gono elevati il livello di disoccupazione,
to. Con oltre 4500 membri e 2619 iscritti       in particolare tra i giovani e le donne, la
provenienti da 108 paesi diversi, la piatta-    percentuale di lavoro sommerso, mentre

                                                volontarie. La strategia per incentivare le      anche per sensibilizzare sull’uguaglianza
                                                imprese femminili si basa su un pilastro         di genere. Il modello di business promos-
                                                ben preciso: condividere le competenze           so dalla rete è immaginato per le imprese
                                                e metterle a disposizione della rete, per        del domani: fondere solidarietà e innova-
                                                sgretolare il muro dell’isolamento che           zione per coniugare sviluppo sostenibile
  Femmes de Bretagne, unitevi!                  frena le donne che vogliono fare impresa.        e rendimento economico. Per spingere le
                                                Un primo modo per farlo è promuovere             realtà imprenditoriali ad aderire a questo
  Nel fazzoletto di terra più a nord-o-         esempi positivi di donne imprenditrici,          paradigma, nel 2018 Femmes de Bretagne
  vest della Francia, dal 2014 la rete di       affinché anche le più scoraggiate si in-         ha assegnato cinque premi ÉcoVisionnair-
  collaborazione Femmes de Bretagne             dentifichino con modelli di successo. Per        es ad altrettante aziende votate alla con-
  stimola l’imprenditoria femminile e           questo, attraverso accordi con emittenti         servazione dell’ambiente e all’economia
  incoraggia le donne a fondare imprese         locali e nazionali, la rete punta a dare più     responsabile. La Bretagna osserva l’Atlan-
  innovative. Presente in oltre 40 città        risalto nei media alle imprese femminili.        tico e scorge l’Inghilterra, ma le Femmes
  della Bretagna e della Loira Atlantica,       Inoltre, Femmes de Bretagne organizza            de Bretagne guardano al futuro.
  la rete delle donne intraprendenti conta      più di 500 eventi all’anno per creare un
  più di 7 mila membri e 80 coordinatrici       terreno fertile di scambio e confronto, ma         stefano.dessi@unioncamere-europa.eu
EUROPA mosaico - Camera di Commercio di Cosenza
30 ottobre 2020                                                                                                  Newsletter N° 18/2020   4

A MISURA CAMERALE
Un focus sulla legislazione UE
                                               Apprendistato: gli sviluppi a breve termine

                                               A metà ottobre la Commissione
                                               europea ha presentato il piano
                                               d’azione 2020 2021 dell’EAFA,
                                               l’Alleanza europea per l’Appren-
                                               distato (vedi ME N°9 – 2015). Sei
                                               le priorità messe in evidenza nel
                                               documento: incoraggiare l’impe-
                                               gno tra gli Stati membri e le im-
                                               prese a favore di apprendistati ef-
OCSE:                                          ficaci e di qualità promuovendo allo stesso    Politica di coesione 2007 - 2013:
passi incerti verso un governo digitale        tempo le coalizioni in ambito nazionale;       RST in evidenza
                                               incentivare il sostegno alle piccole e me-
Il Digital Government Index (DGI) 2019         die imprese (PMI) nel fornire un’offerta       Recentemente pubblicato dalla Commis-
dell’OCSE è uno strumento chiave per la        stabile di apprendistati; mobilitare le au-    sione uno studio sull’efficacia, l’efficienza
misurazione dei progressi delle riforme        torità locali e regionali come volani di       e l’impatto degli investimenti in tema di
del governo digitale nei paesi membri e        apprendistati nell’ambiente imprendito-        ricerca e sviluppo tecnologico (RST) ope-
in quelli partner dell’Organizzazione.         riale locale; rafforzare il dialogo sociale    rati nell’ambito della politica di coesione
Alla base dell’Index vi è l’OECD Digi-         attraverso un coinvolgimento più attivo da     nel periodo 2007-2013, che mira ad iden-
tal Government Policy Framework, che           parte delle organizzazioni nazionali delle     tificare i fattori che hanno contribuito ad
mira a supportare gli Stati a identifica-      parti sociali; coinvolgere proattivamen-       un esito positivo o negativo dell’impiego
re i fattori determinanti per un’efficace      te i comitati di dialogo sociale settoriale    dei fondi. 17.2 miliardi di euro l’ammon-
progettazione e attuazione delle strate-       europeo del settore, al fine di ottenere un    tare del budget previsto dalla politica di
gie di governo digitale e a sostenerli nel     accordo sugli impegni congiunti; soste-        coesione per il settore, che raggiunge i 23
raggiungimento delle sei dimensioni che        nere la rappresentanza degli apprendisti       miliardi considerando i contributi sia eu-
caratterizzano un sistema maturo. I ri-        negli Stati membri rilanciando la Rete eu-     ropei che nazionali destinati ai programmi
sultati generali del DGI sono promettenti      ropea degli Apprendisti (EAN – vedi ME         compresi nel Fondo europeo per lo svilup-
ma modesti: mentre la maggior parte dei        N°15 - 2020). Confermata l’integrazione        po regionale (FESR). Due le categorie di
Pae­si ha stabilito modelli istituzionali      in molte attività dell’EAfA di importanti      spesa legate a RST: attività ed infrastrut-
che forniscono il necessario supporto          tematiche orizzontali, legate alle 6 prio-     ture e centri di competenza. Tra i progetti
politico e operativo per le riforme del go-    rità, come l’uguaglianza di genere, l’in-      in esame, mentre quest’ultima categoria
verno digitale, mancano gli sforzi neces-      clusione sociale, la salute e la sicurezza     assorbe la percentuale maggiore di risor-
sari per la transizione dall’eGovernment       e l’internazionalizzazione dell’istruzione     se provenienti dal FESR, la prima copre il
al digital government. Lo dimostrano le        e della formazione professionale. Come         maggior numero di progetti implementati.
scarse prestazioni in termini di innova-       previsto dall’Agenda europea per le com-       Polonia, Germania e Repubblica Ceca tra
zione “user-driven” e “data-driven” del        petenze per la competitività sostenibile,      i destinatari di oltre il 50% dei finanzia-
settore pubblico. Open by default è al         l’equità sociale e la resilienza, l’Alleanza   menti, a fronte peraltro dell’aver stanziato
contrario la dimensione con punteggio          sarà inserita nel Patto per le Competenze,     i maggiori contributi per quanto riguarda
più alto del DGI, che riflette lo slancio      che punta alla riqualificazione della forza    le infrastrutture RST. Polonia ed Italia,
politico per i dati aperti nell’ambito delle   lavoro attraverso lo sviluppo di queste ul-    invece i principali contribuenti in tema di
riforme degli ultimi anni. Il deficit di ta-   time, creando partenariati fra le parti in-    attività. Istituti di istruzione superiore ed
lenti digitali per il successo delle politi-   teressate per rispondere alle esigenze del     organizzazioni di ricerca e tecnologia gli
che di governo resta tra i principali osta-    mercato del lavoro, a supporto della tran-     enti che hanno maggiormente beneficiato
coli di questa transizione; se è vero che i    sizione verde e digitale come strategia di     del sostegno dei finanziamenti, ricevendo
Paesi hanno inserito i dati e le competen-     crescita locale e regionale.                   in totale oltre l’80% delle risorse. Meno del
ze telematiche quali componenti fonda-                                                        10%, invece, il budget destinato a piccole
mentali delle loro strategie, rimangono          stefano.dessi@unioncamere-europa.eu          e medie imprese. La presenza delle PMI
limitate le iniziative per attrarre, formare                                                  acquisisce tuttavia maggiore rilievo dalla
e riqualificare. In questo quadro, l’Italia                                                   prospettiva dei progetti finanziati: essendo
si posiziona a metà strada ma al di sopra                                                     rivolti principalmente alla promozione di
della media OCSE, facendosi notare per                                                        collaborazioni tra scienza ed industria, più
la sua proattività nell’anticipare e rispon-                                                  della metà di essi nasce dallo sforzo con-
dere tempestivamente alle esigenze dei                                                        giunto di imprese e centri di ricerca.
cittadini, con servizi orientati all’utente.
                                                                                              stefano.dessi@unioncamere-europa.eu
 chiara.gaffuri@unioncamere-europa.eu
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30 ottobre 2020                                                                                                     Newsletter N° 18/2020   5

PROcamere
PROgrammi e PROgetti europei
                                                 2020 dell’Istituto europeo per la parità
                                                 di genere (EIGE). Con 68 punti su 100,
                                                 l’Unione avanza troppo lentamente: appe-
                                                 na mezzo punto in più ogni anno. Tra gli
Una nuova casa digitale                          Stati membri, Svezia, Danimarca e Fran-
per le startup europee                           cia restano sul podio, mentre Italia, Lus-
                                                 semburgo e Malta vengono premiate per
Startup Europe Club nasce come natu-             aver guadagnato circa 10 punti ciascuno
rale proseguimento di Startup Europe             dal 2010. Nonostante registri il 65% di tut-
(vedi ME N.1, 2019), creata nel 2011 per         ti i progressi negli ultimi anni, il dominio
supportare il Mercato Interno Europeo            della parità di genere nel processo decisio-
digitale attraverso la creazione di un eco-      nale detiene il punteggio più basso. I mi-      Una nuova finestra sul mondo
sistema capace di permettere alle nuove          glioramenti sono più evidenti nel settore
imprese europee di svilupparsi e sfruttare       privato, soprattutto grazie alle azioni di      La Commissione europea ha proposto un
a pieno il loro potenziale. La piattaforma,      genere intraprese nei consigli di ammini-       nuovo ‘EU Single Window Environment
nel corso delle sue attività, ha supportato      strazione delle imprese di Belgio, Germa-       for Customs’, un sistema di sportello unico
direttamente circa 60 ecosistemi locali at-      nia, Italia, Paesi Bassi, Finlandia, Svezia,    doganale che mira ad agevolare gli scambi
traverso il finanziamento di svariati pro-       che contano quasi un terzo delle donne          commerciali e migliorare la cooperazione
getti. Questo ha permesso la nascita e la        nei CdA. L’Indice EIGE si focalizza sugli       tra stati. Lo strumento è stato immaginato
crescita di startup, connettendole a inve-       effetti della digitalizzazione sulla vita la-   per semplificare la verifica automatizzata
stitori, acceleratori e università. Il portale   vorativa, mostrando che le donne corrono        delle formalità non doganali: consentirà
ha permesso anche agli imprenditori attivi       un rischio maggiore di essere sostituite        agli operatori commerciali di presentare
nel settore tecnologico di rendere note le       dai robot, e sono sottorappresentate nello      dati in un unico portale in un solo Stato
proprie posizioni ai legislatori durante il      sviluppo dell’intelligenza artificiale, nel-    membro, e queste informazioni saranno
processo di policymaking europeo. Star-          le start-up digitali e nei prodotti ad alta     poi scambiate elettronicamente tra le di-
tup Europe Club ha l’obiettivo di prose-         tecnologia. Nel complesso, gli uomini           verse autorità di frontiera, riducendo così
guire nel solco di quanto fatto finora, con      dominano lo sviluppo delle nuove tecno-         i tempi e i costi. Quando il sistema funzio-
l’ambizione di migliorare ulteriormente le       logie in tutta l’UE. Gli elementi chiave        nerà a pieno regime e i processi saranno
proprie performance. Oggi il club finanzia       per un’inversione di questi trend negativi      digitalizzati, si otterrà un approccio coor-
14 progetti attivi, supportando 197 ecosi-       sono la promozione di role model, e l’in-       dinato allo sdoganamento delle merci e un
stemi locali che coinvolgono più di mille        coraggiamento delle giovani donne ver-          quadro più chiaro dei prodotti che entrano
nuove imprese. Il sito promuove eventi le-       so le STEM, oltre all’adozione di misure        ed escono dall’UE. La proposta dell’Ese-
gati a temi di grande attualità come quello      vincolanti a livello nazionale. Essenziali      cutivo europeo è una delle iniziative con-
dedicato al 5G, a esperienze di successo         anche la raccolta, analisi e diffusione dei     tenute nel Piano d’azione per l’Unione Do-
degli startupper come l’Ask Me Anything          dati di genere nei settori strategici, ruolo    ganale adottato lo scorso settembre (vedi
alle founder di impresa, a iniziative volte      che Unioncamere porta avanti da anni con        ME N° 16 – 2020) con l’obiettivo di por-
al miglioramento delle prestazioni delle         l’Osservatorio Imprenditoria Femminile e        tare l’Unione Doganale a un livello suc-
startup. Startup Europe Club non promuo-         un Rapporto nazionale dedicato di prossi-       cessivo. L’Unione europea è il più grande
ve solo eventi, ma pubblica bandi e ha una       ma pubblicazione.                               blocco commerciale del mondo e ogni
sezione riservata ad illustrare quali proce-                                                     anno i suoi confini fluidi ospitano scambi
dure e servizi hanno permesso alle nuo-           chiara.gaffuri@unioncamere-europa.eu           di beni e servizi per un valore di oltre 3500
ve imprese di avere successo, indicando                                                          miliardi di euro, nonché il 15% del com-
le aree di specializzazione principale e i                                                       mercio mondiale. Nel 2018 sono state ef-
pae­si in cui il Club è più attivo.                                                              fettuate quasi 343 milioni di dichiarazioni
                                                                                                 doganali da oltre duemila uffici europei.
  stefano.dessi@unioncamere-europa.eu                                                            Rendere più intelligenti e innovativi questi
                                                                                                 procedimenti, facilitando ulteriormente i
Piena parità di genere                                                                           meccanismi e garantendone l’efficienza,
nell’UE? Sì, ma nel 2080                                                                         è fondamentale per sfruttare al massimo
                                                                                                 le potenzialità dell’Unione, riscuotere le
Per raggiungere una completa gender                                                              entrate, e proteggere la sicurezza dei cit-
equality nell’UE ci vorranno ancora 60                                                           tadini e delle imprese dell’UE.
anni, al ritmo attuale. È uno dei risultati
più impressionanti resi noti dall’Indice                                                         stefano.dessi@unioncamere-europa.eu
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30 ottobre 2020                                                                                                                   Newsletter N° 18/2020   6
EsperienzEUROPA
Le best practice italiane

Impianti portuali per la gestione dei porti transfrontalieri e rifiuti –
l’esperienza della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno nel progetto IMPATTI-NO

Le aree portuali rappresentano una ri-        CCI de l’Haute Corse e la CCI du Var.                       conclusione, considerata la natura tran-
sorsa strategica fondamentale per lo          Impatti NO, coerentemente con la stra-                      sfrontaliera dell’iniziativa, seguirà un
sviluppo economico e sociale di un            tegia della Nazioni Unite “Sustainable                      Piano di azione congiunto per la defi-
territorio, perché favoriscono la cresci-     Development Goals” e quella dell’UE                         nizione di un modello di gestione del
ta occupazionale, fungono da moltipli-        in materia di economia circolare, in-                       ciclo dei rifiuti e dei reflui coerente con
catore degli investimenti e da volano         tende migliorare la gestione del tratta-                    l’approccio metodologico circular por-
per l’economia. D’altra parte le attività     mento dei rifiuti attraverso lo sviluppo                    ts, trasferibile a tutti i sistemi portuali
portuali e di trasporto marittimo deter-      di un modello di economia circolare                         dello spazio di cooperazione dell’Alto
minano impatti rilevanti sull’ambiente,       che favorisce l’aumento della quantità                      Tirreno. Per dare concretezza a quanto
in termini di peggioramento della qua-        di rifiuti e di reflui prodotti dai natanti                 definito nei Piani territoriali ed in quel-
lità dell’acqua e dell’aria, dell’aumento     e nelle aree portuali non smaltiti come                     lo transfrontaliero, il progetto intende
della quantità di emissioni in atmosfe-       scarti, ma trattati e valorizzati dal pun-                  attuare in via sperimentale nuove misu-
ra e del consumo di suolo e di risorse,       to di vista economico e reinseriti nel                      re di gestione dei rifiuti e reflui secon-
di una maggiore produzione di rifiuti.        mercato come beni capaci di produrre                        do i criteri dell’economia circolare. In
Questi effetti negativi risultano tan-        economie. Per conseguire questo obiet-                      questa fase del progetto contraddistinta
to più critici quanto più queste attività     tivo i partner hanno in primis effettuato                   dall’implementazione di una serie di
vengono svolte in prossimità di aree          un’approfondita analisi dello stato di                      azioni pilota, la Camera di Commercio
fortemente urbanizzate. Per contribui-        fatto dell’attuale sistema di gestione dei                  svolge un ruolo importante, in linea con
re a rendere le realtà portuali dei volani    rifiuti e reflui portuali per conoscere la                  le sue funzioni istituzionali: sostiene
di sviluppo sostenibile, il programma         tipologia e l’entità di rifiuti e di reflui                 l’avvio di imprese innovative nel setto-
di cooperazione transfrontaliera Italia       prodotti all’interno dei porti di Geno-                     re dell’economia circolare. Sarà infatti
Francia Marittimo 2014/2020 ha fi-            va, La Spezia, Livorno, Bastia e Tolone,                    compito della Camera di Commercio
nanziato il progetto “Impianti portuali       per mappare gli impianti di trattamento                     della Maremma e Tirreno, in collabora-
per la gestione dei porti transfronta-        attualmente operativi, per caratteriz-                      zione con la Chambre de Commerce du
lieri e rifiuti – IMPATTI-NO” (http://        zare l’esistente sistema di domanda ed                      Var, attivare un concorso per l’identifi-
interreg-maritime.eu/web/impattino/).         offerta e metterne in luce i requisiti e                    cazione e lo start-up di idee innovative
L’iniziativa, della durata di tre anni,       le esigenze ai fini della predisposizione                   finalizzate alla valorizzazione dei rifiu-
interessa 5 territori (Toscana, Sarde-        di nuovi piani di gestione coerenti con                     ti prodotti nei porti e sulle navi, come
gna, Liguria, Corsica, Région Sud) e 7        le politiche ed i principi dell’economia                    materia prima secondaria, nell’ottica di
partner: coordinati dall'Università degli     circolare. Gli elementi raccolti in que-                    un riuso in ambito portuale ed urbano.
Studi di Cagliari (capofila) partecipa-       sta analisi ricognitiva rappresentano il                    I vincitori “innovatori” riceveranno un
no al progetto la CCIAA Maremma e             punto di partenza per l’elaborazione dei                    voucher per lo sviluppo della propria
Tirreno, l’Autorità di Sistema Portuale       Piani di azione per la gestione integrata                   idea imprenditoriale.
del Mar Tirreno Settentrionale, l’Au-         dei rifiuti e reflui prodotti dalle attività
torità di Sistema Portuale del Mar Li-        portuali e dalle navi per i porti target                                     luca.bilotti@lg.camcom.it
gure Orientale, l’Autorità di Sistema         del progetto. I partner sono attualmen-                                 selene.bottosso@lg.camcom.it
Portuale del Mar Ligure Occidentale, la       te impegnati in questa attività, alla cui                                   promozione@lg.camcom.it

                                              Lo staff di Unioncamere Europa
                                              Flavio BURLIZZI
                                              Coordinamento, Rapporti con EUROCHAMBRES, digitalizzazione, turismo, internazionalizzazione,
Supplemento a La bacheca di Unioncamere       ambiente
Anno 13 N. 9                                  flavio.burlizzi@unioncamere-europa.eu
Mensile di informazione tecnica               Chiara GAFFURI
Registrazione presso il tribunale             Aiuti di Stato, e-Government, imprenditorialità, legalità, regolazione e vigilanza di mercato
civile di Roma n. 330/2003                    chiara.gaffuri@unioncamere-europa.eu
del 18 luglio 2003
Editore: Unioncamere – Roma                   Stefano DESSÌ
                                              Monitoraggio bandi, Info-desk sistema camerale, Eventi, Comunicazione, Sito web e Newsletter
Redazione: p.zza Sallustio, 21 – 00187 Roma   stefano.dessi@unioncamere-europa.eu
Tel. 0647041                                  Diana MARCELLO
Direttore responsabile: Willy Labor           Competenze e occupazione, Affari generali
                                              diana.marcello@unioncamere-europa.eu
EUROPA mosaico - Camera di Commercio di Cosenza
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