DOCUMENTO DI PROGETTAZIONE - UNIVERSITA' DI MODENA E REGGIO EMILIA

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UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA
Laurea Triennale in Educazione Digitale (Digital Education)
(Classe L19 - Scienze dell’Educazione)
Modalità Didattica: Prevalentemente Telematica

DOCUMENTO DI PROGETTAZIONE

DIPARTIMENTI:
- Dipartimento di Educazione e Scienze Umane (Struttura Didattica di Riferimento);
- Dipartimento Chirurgico, Medico, Odontoiatrico e di Scienze Morfologiche

Presentato da:
‣ Prof. Tommaso Minerva
‣ Prof. Luciano Cecconi
‣ Prof.ssa Anna Dipace
‣ Prof. Sandro Rubichi
‣ Prof. Stefano Calabrese
‣ Prof. Giovanni Pellacani
LAUREA TRIENNALE IN EDUCAZIONE DIGITALE (DIGITAL EDUCATION)
(CLASSE L19 - SCIENZE DELL’EDUCAZIONE

INDICE

PREMESSA                                                                                     5
A. MOTIVAZIONE DELLA PROPOSTA                                                                6
  A1. INSERIMENTO NEI PIANI TRIENNALI DEL MIUR E INNOVAZIONE DIDATTICA.                      6
  A2. SE IN ATENEO ESISTE GIÀ UN CDS DELLA MEDESIMA CLASSE, QUALI SONO LE MOTIVAZIONI
       PER ATTIVARNE UN ALTRO?                                                               7
  A3. QUALI SONO GLI ESITI OCCUPAZIONALI CONSEGUITI DAI CDS DELLA MEDESIMA CLASSE
       PRESENTI IN ATENEI DELLA STESSA REGIONE O IN REGIONI LIMITROFE?                      18
  A4. QUALORA GLI ESITI OCCUPAZIONALI CONSEGUITI DAI CDS DELLA MEDESIMA CLASSE GIÀ
       PRESENTI IN ATENEI DELLA REGIONE O DI REGIONI LIMITROFE RISULTINO POCO
       SODDISFACENTI, QUALI SPECIFICHE RAGIONI INDUCONO A PROPORRE L’ATTIVAZIONE DEL
       CDS?                                                                                 20
  A5. CON RIFERIMENTO ALLA PRESENZA DI ANALOGO CDS NELLA STESSA REGIONE O IN REGIONI
       LIMITROFE, QUALI SONO LE MOTIVAZIONI PER ISTITUIRE IL CDS?                    20
  A6. QUALORA NELL’ATENEO VI SIANO CDS, ANCHE DI ALTRA CLASSE, CHE HANNO COME
       OBIETTIVO FIGURE PROFESSIONALI ED ESITI FORMATIVI SIMILI A QUELLI DEL CORSO
       PROPOSTO, QUALI SONO LE MOTIVAZIONI PER L’ATTIVAZIONE?                               21

B. ANALISI DELLA DOMANDA DI FORMAZIONE                                                      22
  B1. LA GAMMA DELLE ORGANIZZAZIONI CONSULTATE, O DIRETTAMENTE O TRAMITE STUDI DI
       SETTORE, È ADEGUATAMENTE RAPPRESENTATIVA A LIVELLO REGIONALE, NAZIONALE O
       INTERNAZIONALE?                                                                      22
  B2. MODALITÀ E TEMPI DELLE CONSULTAZIONI SONO ADEGUATE? SI SONO CONSIDERATI STUDI DI
      SETTORE AGGIORNATI A LIVELLO REGIONALE, NAZIONALE O INTERNAZIONALE? SE SÌ, COME?
      CON QUALI ESITI E CON QUALI RISCONTRI?                                         25
  B3. E’ PREVISTA NEL PROGETTO DI CDS UNA SUCCESSIVA INTERAZIONE CON LE PARTI SOCIALI, AL
       FINE DI VERIFICARE IN ITINERE CHE LA CORRISPONDENZA, INIZIALMENTE PROGETTATA, TRA
       ATTIVITÀ FORMATIVE E OBIETTIVI SI TRADUCA IN PRATICA?                             25

C. PROGETTO FORMATIVO, ANALISI DEI PROFILI DI COMPETENZA E RISULTATI DI
   APPRENDIMENTO ATTESI                                                27
  C1. IL PROGETTO FORMATIVO E GLI OBIETTIVI SPECIFICI DEL CORSO DI LAUREA                   27
  C2. IN BASE A QUALI FONTI È STATA SVOLTA L’ANALISI PER DETERMINARE FUNZIONI
       PROFESSIONALI E LORO COMPETENZE?                                                     29
  C3. FIGURE PROFESSIONALI, FUNZIONI E COMPETENZE A ESSE ASSOCIATE SONO COERENTI TRA
       LORO E CON I FABBISOGNI ESPRESSI DALLA SOCIETÀ E DAL MONDO DEL LAVORO?        29
  C4. FUNZIONI E COMPETENZE CHE CARATTERIZZANO CIASCUNA FIGURA PROFESSIONALE SONO
       DESCRITTE IN MODO ADEGUATO E COSTITUISCONO UNA BASE PER DEFINIRE CHIARAMENTE I
       RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI?                                           31
        DIGITAL INSTRUCTOR DESIGNER                                                          31

        EDUCATORE/ESPERTO DELL’IMPLEMENTAZIONE DELLA FORMAZIONE DIGITALE NEI CONTESTI SOCIO/
            SANITARI                                                                         32

        EDUCATORE NEI CONTESTI DIGITALI                                                      33

        DIGITAL CONTENT DESIGNER PER LA FORMAZIONE                                           33
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(CLASSE L19 - SCIENZE DELL’EDUCAZIONE

  C5. LE ORGANIZZAZIONI CONSULTATE SONO STATE INTERPELLATE IN MERITO A FUNZIONI E
       COMPETENZE? IN QUALE MISURA SI È TENUTO CONTO DEL LORO PARERE?                            34
  C6. LE ORGANIZZAZIONI CONSULTATE SONO STATE INTERPELLATE IN MERITO AI RISULTATI DI
       APPRENDIMENTO ATTESI SPECIFICI E A QUELLI GENERICI? IN CHE MISURA SI È TENUTO CONTO
       DEL LORO PARERE?                                                                 35
  C7. I RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI SONO STATI CONFRONTATI CON QUELLI DI CORSI DI
       STUDIO INTERNAZIONALI, CONSIDERATI PUNTO DI RIFERIMENTO PER L’AMBITO DISCIPLINARE
       DEL CDS?                                                                         35
  C8. SE I RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI SONO STATI CONFRONTATI CON QUELLI CHE, A
       LIVELLO NAZIONALE O INTERNAZIONALE, SONO CONSIDERATI IMPORTANTI PUNTI DI
       RIFERIMENTO, SI PREGA DI PRECISARE CON QUALI CORSI RITENUTI SIGNIFICATIVI, O CON
       QUALI SPECIFICHE INDICAZIONI DI NETWORKS SPECIALIZZATI, IL CONFRONTO È STATO FATTO,
       ED EVIDENZIARE I TERMINI DEL CONFRONTO STESSO.                                    35
  C9. I RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI, IN PARTICOLARE QUELLI SPECIFICI (DESCRITTORI DI
       DUBLINO 1 E 2) TROVANO RISCONTRO NELLE ATTIVITÀ FORMATIVE PROGRAMMATE?              35
D. L’ESPERIENZA DELLO STUDENTE                                                                   36
  D1. QUALI SONO LE MODALITÀ CHE VERRANNO ADOTTATE PER GARANTIRE CHE L’ANDAMENTO
      DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE E DEI RISULTATI DEL CDS SIA COERENTE CON GLI OBBIETTIVI E SIA
      GESTITO CORRETTAMENTE RISPETTO A CRITERI DI QUALITÀ CON UN FORTE IMPEGNO ALLA
      COLLEGIALITÀ DA PARTE DEL CORPO DOCENTE?                                            36
        D1.1. E’ GARANTITO CHE IL MONITORAGGIO DELL’ANDAMENTO DEL CDS AVVENGA CON UN FORTE
              IMPEGNO PARTECIPATIVO DELL’INTERO CORPO DOCENTE?                                   36

        D1.2. QUALI SONO LE MODALITÀ PREVISTE PER IL COORDINAMENTO TRA I DIVERSI INSEGNAMENTI?   36

        D1.3. SONO PREVISTE INDICAZIONI TRASPARENTI CIRCA LE MODALITÀ DELLO SVOLGIMENTO DELLE
              PROVE DI VALUTAZIONE?                                                              37

        D1.4. NEL CASO IN CUI AL CORSO CONTRIBUISCANO IN MISURA RILEVANTE DOCENTI INQUADRATI IN
              DIPARTIMENTI DIVERSI, COME SONO DEFINITE LE RESPONSABILITÀ OPERATIVE PER UNA
              ARMONICA GESTIONE DIDATTICA DEL CORSO STESSO, OLTRE A QUELLE RELATIVE ALLA GESTIONE
              AMMINISTRATIVA?                                                                   37

  D2. PER I CORSI DI LAUREA, COME SONO DISCIPLINATE LA VERIFICA DELLE CONOSCENZE
       ALL’INGRESSO E LE MODALITÀ DI “RECUPERO” DELLE EVENTUALI INSUFFICIENZE?                   38
  D3. ORIENTAMENTO IN INGRESSO                                                                   39
  D4. ORIENTAMENTO E TUTORATO IN ITINERE                                                         40
  D5. SUPPORTO ALLE ATTIVITÀ DI STAGE/TIROCINIO E ACCOMPAGNAMENTO AL LAVORO                      42
  D6. PERCORSI FLESSIBILI E METODOLOGIE DIDATTICHE                                               42
        D6.1 SERVIZI SPECIFICI PER STUDENTI LAVORATORI O CON DISCONTINUITÀ DI FREQUENZA (MA
             COMUNQUE A BENEFICIO DI TUTTI GLI STUDENTI)                                         42

        D6.2 ACCESSIBILITÀ E SERVIZI PER STUDENTI CON DISABILITÀ                                 43

  D7. MODALITÀ DI VERIFICA DELL’ APPRENDIMENTO                                                   44
E. RISORSE DEL CDS                                                                               46
  E1. I DOCENTI E I TUTOR SONO ADEGUATI SIA IN TERMINI QUALITATIVI SIA IN TERMINI QUANTITATIVI?
        46
  E2. DOTAZIONE DI PERSONALE DI SUPPORTO ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE                                47
  E3. SONO PREVISTE AULE E ALTRE INFRASTRUTTURE (LABORATORI, AULE, BIBLIOTECHE, ECC.)
       ADEGUATE ALLE CARATTERISTICHE DEL CDS E AL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
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      FORMATIVI DICHIARATI?                                                            48
F. ASSICURAZIONE DELLA QUALITÀ, MONITORAGGIO E REVISIONE DEL CDS                       50
  F1. LA DESCRIZIONE DEL PROCESSO DI AQ DI ATENEO APPARE COMPLESSIVAMENTE ADEGUATA? 50
  F2. IL TIPO DI ORGANIZZAZIONE PROGETTATA PER IL CDS SI CONNETTE CORRETTAMENTE ALLE
       PROCEDURE DEL PROCESSO DI AQ?                                                   51
  F3. ATTIVITÀ COLLEGIALI DI COORDINAMENTO DIDATTICO E REVISIONE DEI PERCORSI          51
G. INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLA DIDATTICA                                              53
H. OPEN EDUCATION                                                                      53
ALLEGATO 1: COMUNICAZIONI DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO
   SUL PIANO D’AZIONE PER L’ISTRUZIONE DIGITALE; BRUXELLES 17 GENNAIO
   2018                                                               54
ALLEGATO 2: DOCUMENTAZIONE RELATIVA ALLE CONSULTAZIONI DELLE PARTI
   SOCIALI                                                         54
ALLEGATO 3: PIANO DEGLI STUDI                                                          54
ALLEGATO 4: CARTA DEI SERVIZI, DIDATTICA ON-LINE E INFRASTRUTTURA
   TECNOLOGICA                                                                         54
ALLEGATO 5: FORMAT DOCUMENTO DI PROGETTAZIONE DIDATTICA (SYLLABUS)
   DEGLI INSEGNAMENTI                                              54
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PREMESSA
Il documento è stato redatto considerando le Linee Guida di ANVUR per le valutazioni pre-attivazione di nuovi
Corsi di Studio.

Le Linee guida prevedono la presentazione della seguente documentazione:

    1. Un documento di “Politiche di Ateneo e Programmazione”

    2. Un documento di “Progettazione del CdS”

    3. La compilazione della SUA-CdS

Gli aspetti trattati in questo documento saranno utili per la stesura della documentazione richiesta da ANVUR.

Il modello di erogazione della didattica proposto per il Corso di Laurea Triennale è la modalità ‘Prevalentemente
Telematica’ di cui al DM 635 del 8 Agosto 2016.

Le Linee Guida per la valutazione pre-attivazioni dei Corsi di Studio da parte delle Commissioni di Esperti della,
ai sensi dell’art. 4, comma 4 del DM 30 gennaio 2013 n. 47, (di seguito Linee Guida) pubblicate sul sito di
ANVUR fanno riferimento alla modalità di erogazione della didattica “tradizionale” (11 febbraio 2014) o
“telematica” (23 dicembre 2013).

La proposta e la progettazione sono, inoltre, in piena aderenza con le politiche della Commissione Europea sul
piano d’azione per l’istruzione digitale (vedi Allegato 1: Comunicazioni della Commissione al Parlamento
Europeo sul Piano d’Azione per l’Istruzione Digitale; Bruxelles 17 Gennaio 2018).
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A. MOTIVAZIONE DELLA PROPOSTA
A1. INSERIMENTO NEI PIANI TRIENNALI DEL MIUR E INNOVAZIONE DIDATTICA.

La progettazione del CdS ha tenuto in considerazione le indicazioni sia della Programmazione
Triennale delle Università 2013-2015 sia della Programmazione Triennale delle Università 2016-2018
del MIUR per una serie di aspetti. Ha inoltre tenuto conto del DM6 del 7 Gennaio 2019.

Nella Programmazione Triennale 2013-2015, Le “Linee guida e obiettivi di sistema “ (art. 2)
prevedono la “Promozione della qualità del sistema universitario” attraverso “Azioni di miglioramento
dei servizi per gli studenti”. Fra queste azioni è prevista la “formazione a distanza erogata dalle
Università non telematiche”. Il progetto di Corso di Laurea Triennale in Digital Education (d’ora in
avanti LT-DE prevede l’erogazione della didattica in modalità ‘Prevalentemente Telematica’ (DM
635/2016, Allegato 3, art. 1c) e DM6/2019.

Un’altra linea di azioni previste dal Piano Triennale 2013-2015 riguarda il “Dimensionamento
sostenibile del sistema universitario” suggerendo il riassetto dell’offerta formativa attraverso il
dimensionamento dell’offerta formativa su base regionale o nazionale.

Il progetto è in accordo anche con il suggerimento di condivisione dei servizi informatici: l’erogazione
della didattica in modalità telematica infatti avviene nell’ambito del Centro Interateneo EDUNOVA e
del Network nazionale EduOpen per il coordinamento dei servizi informatici e delle metodologie
necessarie alle varie forme di didattica a distanza

Per quanto riguarda la Programmazione Triennale 2016-2018, si fa riferimento all’art 2, comma 1B
del DM635/2016 relativo all’obiettivo di sistema “Modernizzazione degli ambienti di studio e ricerca,
innovazione delle metodologie didattiche’. UNIMORE ha ampiamente sperimentato e adottato un
approccio didattico denominato ‘Didattica per Competenze’ che in tale proposta trova ampio
margine di applicazione su larga scala e una dimensione strutturale dell’approccio di didattica on-
line. Inoltre la dimensione di innovazione delle metodologie si sostanzia anche nell’adozione di un
modello formativo Open basato sulla esperienza del portale EduOpen.

Nel recente DM6 del 7 Gennaio 2019 ill MIUR ha inoltre incentivato l’adozione di modalità didattiche
innovative rimodulando i requisiti di docenza necessari per l’attivazione e la sostenibilità dei corsi di
studio in modalità Prevalentemente Telematica e Completamente Telematica.

Il CdS LT-DE si caratterizzerà, quindi, sia per l’approccio didattico innovativo sia - per l’inserimento
tra gli obiettivi curriculari - per la formazione all’innovazione didattica e alla cittadinanza digitale.
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(CLASSE L19 - SCIENZE DELL’EDUCAZIONE

A2. SE IN ATENEO ESISTE GIÀ UN CDS DELLA MEDESIMA CLASSE, QUALI SONO LE
MOTIVAZIONI PER ATTIVARNE UN ALTRO?

In UNIMORE esiste già un Corso di Laurea Triennale nella classe L-19 (Scienze dell’Educazione) erogato in
modalità mista, d’ora in avanti LT-SEDU.
Di seguito le motivazioni per l’attivazione di un nuovo Corso di Laurea Triennale in Modalità Prevalentemente
Telematica nella classe L-19 (Scienze dell’Educazione), d’ora in avanti LT-DE.

L’attivazione è ritenuta strategica da parte dell’ Ateneo per i seguenti motivi:

    -   Il CdS-L19-SEDU-mista è molto richiesto da parte degli studenti. Il DM 987/16 stabilisce a 250 la
        numerosità massima dei CdS L-19 (Gruppo C2).
        Il CdS-L19-SEDU-mista è stato trasformato in modalità ‘mista’ a partire dall’Anno Accademico
        2016-2017, essendo attualmente al terzo anno di attivazione.
        Dalla trasformazione in modalità ‘mista’ si registra un notevole incremento degli iscritti che ha
        raggiunto la quota di 736 nell’Anno Accademico 2018-2019 con un incremento del 190% rispetto
        all’anno di riferimento 2015/2016 e un incremento costante nel triennio 2016-2017 (Figura 1).

                                   L19 - Andamento Iscrizioni al primo anno 2009-2018
                      800

                                                                                                                736
                      600
                                                                                                     615
             Iscri9

                                                                                            488
                      400
                                                                 398               387
                                              311      307                325
                                     296
                      200   268

                       0
                            2009     2010    2011     2012     2013     2014      2015     2016     2017        2018

                                                                   Anno

                            Figura 1: Andamento del numero di iscritti al CdS-L19-DESU nel decennio 2009-2018

    -   La percentuale di studenti iscritti e residenti in regioni diverse da quella di erogazione del corso di
        laurea è praticamente raddoppiata (e tende ad aumentare) all’atto dell’attivazione della modalità
        ‘mista’, che prevede una quota significativa di didattica a distanza (Figura 2).
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(CLASSE L19 - SCIENZE DELL’EDUCAZIONE

                               Percentuale Iscri9 al primo anno da Fuori Regione
                                                                                                                       22,2%
       23,0%
                                                                                                            20,2%
                                                                                                 19,1%
       19,5%

       16,0%                                                                          14,4%
                                        14,1%
                          13,2%
                                                                 12%       12,3%
                                                     11,7%
       12,5%
               9,7%

        9,0%
               2009       2010          2011         2012        2013      2014       2015       2016       2017       2018

                                                                    Anno

                         Figura 2: Andamento della percentuale di iscritti residenti fuori regione CdS-L19-SEDU

                                     nel decennio 2009-2018.

      La percentuale di studenti iscritti al primo anno con età maggiore o uguale a 23 anni
      (studenti in recupero o in formazione continua) è aumentata di oltre il 10% negli ultimi tre
      anni dall’attivazione della modalità ‘mista’, con una tendenza ad aumentare (Figura 3).

                                  Percentuale iscri9 al primo anno con età >= 23 anni
           28,0%                                                                                                         26,5%
                                                                                                               25,6%

           24,0%

                                                                                                    19,7%
           20,0%                  18,9%
                                                                                         18,3%
                                                         17,9%
                                                                   17,2%
                      16,8%                  16,6%

           16,0%
                                                                              14,1%

           12,0%
                      2009        2010       2011        2012      2013       2014       2015       2016       2017      2018

                              Figura 3: Andamento della percentuale di iscritti al primo anno con età >= a 23 anni
                                     nel decennio 2009-2018
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      Per meglio conoscere gli studenti iscritti al CdS in Scienze dell’Educazione ‘Blended’ è stato
      proposto un questionario anonimo (tramite SurveyMonkey) cui hanno risposto 477 studenti
      su un totale di 1506 (31,67% della popolazione di riferimento). Il Questionario è stato
      somministrato nella settimana dal 21 al 28 Novembre 2018.

      Tra le altre sono stati indagati aspetti relativi alla condizione occupazionale degli studenti
      iscritti e aspetti relativi alle aspettative di una didattica mista presenza-telematica (Blended).
      Per quanto riguarda gli aspetti occupazionali si nota che 65,9% degli studenti svolge una
      attività lavorativa in contemporanea con la frequenza del corso di studi (Figura 4). Di cui ben il
      14,3% con impiego a tempo indeterminato e il 16,4% con impiego a tempo determinato.
      Mentre circa il 18,8% ha un lavoro occasionale non contrattualizzato (o altro tipo di lavoro)
      tipico di studenti-lavoratori che svolgono qualche lavoretto per mantenersi agli studi.
      Si potrebbe dire che il campione si ripartisce tra il 34% di studenti puri, il 19% di studenti-
      lavoratori e il restante 47% di lavoratori-studenti.

                       Figura 4: Impegno degli studenti in una attività lavorativa in contemporanea con la
                                frequenza del corso di studi.

      Di questi oltre il 61% (quindi circa il 45% dell’intero campione) è impegnato lavorativamente
      per almeno 4 giorni alla settimana (Figura 5). Questo 45% è coerente con la definizione di
      lavoratore-studente indicata in riferimento alla Figura 4.
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                       Figura 5: Giornate di impegno lavorativo per settimana per gli studenti che hanno
                                dichiarato di svolgere una attività lavorativa.

      Per quanto riguarda le tipologie di impiego si nota che quella con frequenza maggiore è
      quella di Educatore (32,14%) - sebbene non maggioritaria - coerente con il profilo
      professionale proposto dal corso di studi. Seguito da Impiegate/i (15,71%) e Operaie/i
      (9,29%) e poi da altre professioni o impieghi. E’ presente, seppur in forma abbastanza
      residuale, una figura di insegnante (circa il 3,5%).

                       Figura 6: Tipologia di impiego per gli studenti che hanno

                                dichiarato di svolgere una attività lavorativa.
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      Un altro insieme di domande ha cercato di analizzare quanto la modalità didattica Blended
      abbia influito sulla scelta del Corso di Studi e il valore che gli studenti assegnano a tale
      modalità didattica.

      In Figura 7 (Q11) sono riportati i dati sulla influenza della modalità didattica BLENDED nella
      scelta di iscriversi al corso di laurea BLENDED.

      Per meno del 44% degli studenti, inizialmente, tale opzione non ha influenzato (poco o nulla)
      la scelta.
      Per circa il 19% è stata una scelta che ha influito ‘abbastanza’.
      Per il 37,4% degli studenti è stata una scelta che ha influito Molto o Moltissimo.
      Ciò indica che tale modalità ha influito in modo significativo (per oltre il 56% degli studenti)
      sulla scelta di iscriversi a tale corso di Laurea.

                        Figura 7: Influenza della modalità Blended nella scelta di immatricolarsi al CdS

      Un’altra domanda (Q12) ha invece investigato se gli studenti si sarebbero comunque
      iscritti al corso di laurea se fosse stato proposto solo in modalità tradizionale in
      presenza.

      Oltre il 31% degli studenti ha dichiarato che non si sarebbe affatto iscritta (15,3%) o,
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      addirittura, che avrebbe scelto una Università Telematica (16,2%) - Figura 8.

                          Figura 8: Influenza della modalità Blended nella scelta di immatricolarsi al CdS

      I dati riportati nelle Figure 7 e 8 indicano che la modalità di erogazione della didattica ha
      avuto un ruolo importante nella scelta di iscrizione da parte degli studenti e che oltre il 31%
      di questi sicuramente non si sarebbe iscritto o avrebbe optato per un altro ateneo.
      Questo è un fatto importante. La modalità Blended è stata vista, al momento
      dell’immatricolazione, come una modalità positiva e capace di attivare un canale di
      reclutamento specifico che altrimenti si sarebbe disperso verso altri atenei o verso
      la non iscrizione.
      Ancora più interessanti sono i risultati relativi al valore che gli studenti assegnano a tale
      modalità didattica.

      In Figura 9 (Q13) è riportata l’opinione degli studenti su una eventuale trasformazione (o
      offerta) del CdL solo in modalità in Presenza.

      Oltre il 62% degli intervistati esprime un parere nettamente negativo a tale ipotesi, mentre
      solo il 20,5% esprime un parere nettamente positivo.
      Se analizzati insieme ai dati delle figure precedenti si nota che preventivamente solo il 31%
      ha scelto il CdL per tale modalità mentre, da studente iscritto, una valutazione di merito sale
      a 62% come espressione di apprezzamento per l’esperienza in corso contro una alternativa
      più tradizionale.
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                         Figura 9: Opinione degli studenti in merito a una ipotesi di trasformazione del CdS

                                  in modalità in presenza

      Questa lettura è confortata anche dalla successiva Figura 10 (Q14) in cui la stragrande
      maggioranza degli studenti (il 57,1%) esprime una notevole utilità della modalità Blended per
      la preparazione agli esami contro un esiguo 14,3% che ne esprime una valenza negativa e
      un 29% circa che comunque ne attribuisce un valore significativo (‘Abbastanza’).

                         Figura 10: Opinione degli studenti in merito alla utilità della didattica BLENDED

                                    per la preparazione degli esami

      Quale valore (punteggio) gli studenti attribuiscano alle varie tipologia di attività didattica è il
      tema della Figura 11 (Q15).
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       In una scala da 1 a 5 gli studenti hanno potuto attribuire un punteggio alle varie attività.
       Da un confronto a coppie tra modalità tradizionali e modalità on-line si nota che i punteggi
       attribuiti sono confrontabili (Lezione in presenza vs Videoregistrazione; Libro di testo vs
       Video-pillole; Esercitazioni on line vs Attività di Laboratorio; Materiali di approfondimento vs
       Forum) con una leggera prevalenza dell’apprezzamento verso le attività on-line eccetto che
       per le attività di approfondimento (Forum vs Materiali di approfondimento.

                                 Figura 10: Opinione degli studenti in merito alla utilità delle diverse attività della

                                            didattica BLENDED per la preparazione degli esami

       I dati riportati precedentemente indicano che la modalità ‘mista’, includente una quota non
       inferiore al 50% di modalità telematica, ha incontrato un forte favore da parte degli studenti
       ampliando in misura significativa il bacino di utenza sia in termini territoriali (reclutamento da
       fuori regione) sia in termini anagrafici (reclutamento di studenti ‘anziani’. (dati forniti
       dall’Anagrafe degli Studenti e dal Sistema Informativo di Ateneo) sia rispetto ad altre offerte
       formative delle Università Telematiche con un notevole apprezzamento della modalità
       didattica e delle sue espressioni in termini di singole tipologie di attività.

   -   Il CdS L-SEDU (già attivo in Unimore) propone un percorso formativo ‘classico’ centrato su due
       curricula peraltro di interesse per il territorio ed ‘è stato progettato con la finalità di creare una figura di
       educatore polivalente, in grado di operare in differenti e specifici contesti educativi per il sociale rivolti
       alle età della vita (infanzia, adolescenza, giovani, adulti, anziani)’. Si configura quindi come un corso di
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(CLASSE L19 - SCIENZE DELL’EDUCAZIONE

       laurea indirizzato ai contesti educativi per il sociale con due curricula in: Educatore di nido e dei servizi
       per la prima infanzia e in Educatore Sociale.
       E’ inoltre in atto un processo di adeguamento del percorso formativo del CdL-SCEDU
       caratterizzandone maggiormente le finalità verso l’Educatore di nido e dei servizi per la prima infanzia,
       come richiesto dalle recenti normative di riferimento.

       L’attuale CdL-SCEDU non include, quindi, alcun riferimento ai ruoli di educatore o formatore
       nei nuovi contesti digitali o nei contesti socio/sanitari (sempre con riferimento alle modalità
       digitali) ed è fortemente differenziato dalla attuale proposta sia in termini di figura
       professionale di riferimento sia in termini di sbocchi occupazionali e di intervento, pertanto
       le due offerte formative, sebbene nella stessa classe di laurea, preparano figure
       professionali completamente differenti e che operano in contesti non sovrapponibili.

       La figura di un educatore e formatore nei contesti digitali e socio/sanitari richiede, e in questo si
       differenzia, una forte preparazione e professionalizzazione in aree disciplinari non contemplate nel
       percorso attualmente attivo: tecnologie digitali, instructional design, cultura medico-sanitaria, diritto nei
       contesti digitali, learning analytics, analisi delle digital addictions, interventi formativi per l’utilizzo delle
       tecnologie digitali, etc….

   -   Dalla consultazione con le parti sociali è emersa chiaramente la necessità di formare laureati con
       competenze specifiche per operare nei contesti formativi digitali e nei contesti formativi dei servizi
       socio/sanitari;

   -   Le parti sociali hanno, inoltre, evidenziato la necessità di prevedere un corso di laurea specifico (in
       alternativa all'attivazione di un curriculum all'interno dell'attuale CdS) viste le peculiarità delle
       competenze professionali di riferimento, anche in relazione ai livelli di occupabilità;

   -   Dal punto di vista culturale emerge la necessità di formare figure professionali capaci di operare
       nell'ambito dei processi formativi mediati dalle tecnologie, nell'ambito dei processi educativi all'utilizzo
       delle tecnologie e di cittadinanza digitale e di operatori nell'ambito dei processi formativi nei contesti
       dei servizi socio/sanitari;

   -   In UNIMORE, a partire dalla fine degli anni ’90, l’ateneo ha investito progressivamente nell’area
       umanistico-sociale, portando le facoltà da due (Economia e Commercio, Giurisprudenza) a cinque
       (con l’aggiunta di Lettere e Filosofia, Scienze delle Comunicazione e dell’Economia, Scienze della
       Formazione). La consistenza di queste scelte ha trovato conferma nel mantenimento di queste
       strutture di didattica e ricerca in fase di riordino dell’organizzazione di UNIMORE in seguito
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(CLASSE L19 - SCIENZE DELL’EDUCAZIONE

       all’applicazione della normativa della Legge 240/2010. Allo stato attuale, infatti, fanno parte di
       UNIMORE i Dipartimenti di: Studi Linguistici e Culturali (ex Lettere e Filosofia), Comunicazione ed
       Economia; Educazione e Scienze Umane (ex Scienze della Formazione). Per quello che riguarda la
       valutazione di didattica e ricerca, le “nuove” realtà in ambito umanistico e sociale di UNIMORE hanno
       sempre ottenuto posizionamenti medio-alti, raggiungendo in alcuni casi livelli di eccellenza.
       Anche in termini di offerta formativa i dipartimenti di area umanistica-sociale, e in particolare di
       Educazione e Scienze Umane, hanno incontrato un favore crescente da parte dell’utenza con un
       costante aumento di studenti nel corso degli anni. Tale incremento dell’utenza ha, peraltro, trovato
       riscontro anche negli elevati esiti occupazionali (vedi paragrafo dedicato) dei corsi di studi sia in termini
       assoluti sia in riferimento alle medie nazionali.

   -   UNIMORE a partire dai primi anni 2000 ha fortemente investito nell’innovazione didattica. Sin dall’A.A.
       2002-2003 sono stati attivati corsi di laurea in modalità FAD (Frequenza a Distanza) che via via si sono
       evoluti sia dal punto di vista metodologico sia dal punto di vista tecnologico e progettuale.
       Attualmente UNIMORE propone 4 CdS in modalità ‘mista’ (blended) e oltre 100 insegnamenti in
       modalità BLECS (Blended Courses). Gli investimenti si sono sostanziati nella attivazione, nel 2005, del
       Centro e-Learning di Ateneo, poi diventato Centro Interateneo Edunova con l’adesione delle Università
       di Parma, Ferrara e Venezia Ca’ Foscari.
       In ambito formativo sono numerose le iniziative di innovazione didattica sostenute da UNIMORE
       tramite il Centro Interateneo Edunova. Si ricorda soltanto la costituzione del Network EduOpen, di cui
       UNIMORE è coordinatore nazionale e gestore delle attività e che vede la collaborazione di 19 Atenei e
       della Rete Universitaria per l’Istruzione e l’Apprendimento Permanente.

   -   In ambito regionale tutti gli atenei dell’Emilia-Romagna (Bologna, Parma e Ferrara) offrono corsi di
       laurea nella classe L-19.

           o    UNIMORE
                Offre un corso di laurea nella classe L-19: Scienze dell’Educazione con due curricula in
                Educatore di nido e dei servizi per la prima infanzia e in Educatore Sociale (modalità ‘mista’);

           o    UNIBO
                Offre due corsi di laurea nella classe L-19: Educatore nei servizi per l’infanzia e Educatore
                sociale e culturale (modalità tradizionale in presenza);

           o    UNIFE
                Offre un corso di laurea nella classe L-19: Scienze Filosofiche e dell’Educazione con due
                curricula in Filosofia e in Scienze dell’Educazione (modalità tradizionale in presenza);
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(CLASSE L19 - SCIENZE DELL’EDUCAZIONE

           o   UNIPR
               Offre un corso di laurea nella classe L-19: Scienze dell’Educazione e dei processi formativi
               con due curricula in Indirizzo Infanzia e Indirizzo Socio-Pedagogico (modalità tradizionale in
               presenza).

       Dall’analisi dei CdS regionali si nota una esistente sovrapposizione di proposte sia nell’ambito
       dell’educazione per l’infanzia sia nell’ambito dell’educazione sociale e in quello filosofico-pedagogico.
       Nessun corso di laurea erogato in regione propone curriculum formativi relativi
       all’educazione nei contesti digitali e nella formazione in ambito sanitario.
       Nessun corso di laurea erogato in regione propone la modalità telematica di erogazione
       della proposta formativa.

   -   Nella proposta di attivazione del nuovo CdS è stata analizzata anche l’offerta formativa in ambito
       nazionale con particolare riferimento alla modalità telematica e quindi all’offerta delle Università
       Telematiche.
       In ambito nazionale sono proposti 50 CdS nella classe L-19 da 43 atenei. Di questi 8 sono proposti
       in modalità telematica, 7 da Università Telematiche e 1 da Università tradizionali (Roma
       TRE). Tra questi ultimi solo il CdS in Metodi e Tecniche delle Interazioni Educative della Italian
       University Line (Università Telematica di Firenze partecipata da INDIRE) propone contenuti e obiettivi
       formativi parzialmente sovrapponibili a quanto previsto in questa proposta di nuova attivazione.
       Peraltro con una connotazione professionalizzante estremamente ridotta e non prevedendo
       esplicitamente le figure di Instructional Designer e Learning Analyst nei contesti digitali, di Educatore
       Digitale, di Digital Humanities per la formazione e di Formatore nei contesti sanitari.

   -   Dalla analisi dei contesti locali, regionali e nazionali e delle diverse modalità di erogazione
       dei CdS attualmente erogati si evince chiaramente che la proposta di istituzione di un Corso
       di Laurea Triennale in Educazione Digitale (Digital Education) in modalità prevalentemente
       telematica rappresenta una novità assoluta in ambito nazionale sia per quanto riguarda i
       contenuti e i profili professionali che si intende formare sia per quanto riguarda la modalità
       di erogazione e va a colmare un gap di offerta negli ambiti della Digital Education, che
       sempre più si sta mostrando un ambito in cui sono necessari interventi e profili qualificati.

   -   Si è anche valutato il panorama internazionale delle proposte formative (limitatamente all’ambito EU).
       Non sono molte le iniziative confrontabili. Si cita solo la proposta del Master in Digital Education della
       University of Edinburgh. Quindi anche rispetto al panorama europeo la proposta qui descritta si
       propone come una offerta con i caratteri di unicità e innovazione.
LAUREA TRIENNALE IN EDUCAZIONE DIGITALE (DIGITAL EDUCATION)
(CLASSE L19 - SCIENZE DELL’EDUCAZIONE

    -     In ultimo, ma non meno importante, è stata valutata la coerenza della proposta di istituzione del Corso
          di Laurea in Digital Education con le linee politiche di indirizzo dell’Unione Europea. La proposta e la
          progettazione sono in piena aderenza con le politiche della Commissione Europea sul piano d’azione
          per l’istruzione digitale (vedi Allegato 1: Comunicazioni della Commissione al Parlamento Europeo sul

                                            ITALIA   UNIMORE       UNIBO          UNIFE            UNIPR

        Tasso occupazione (Istat)           63,1%      84,1%        69,0%          57,1%           65,6%

        Tasso disoccupazione (Istat)        16,1%       7,2%        12,8%          25,6%           11,3%

        Prosegue con laurea magistrale      39,2%      27,5%        35,8%          32,1%           34,4%

        Tempo dalla laurea al reperimento
                                             3,9         2,7         4,2            4,1             3,6
        del primo lavoro (mesi) (*)

          Piano d’Azione per l’Istruzione Digitale; Bruxelles 17 Gennaio 2018).

A3. QUALI SONO GLI ESITI OCCUPAZIONALI CONSEGUITI DAI CDS DELLA MEDESIMA
CLASSE PRESENTI IN ATENEI DELLA STESSA REGIONE O IN REGIONI LIMITROFE?

Per quanto riguarda gli esiti occupazionali, è necessario premettere che il Corso di Laurea proposto, per scelta
consapevole, non rispetta i requisiti per formare gli Educatori di Nido e della Prima Infanzia. Pertanto i laureati
in tale CdL-DE non potranno acquisire la qualifica di Educatore di Nido e della Prima Infranzia.

La natura fortemente innovativa della proposta formativa non consente di effettuare una analisi delle
opportunità lavorative basata su statistiche pregresse specificatamente riferibili ai profili professionali dei vari
curricula.

In termini generali si può fare riferimento a tre argomentazioni di fondo:

- l’utilizzo di metodologie e tecnologie proprie dei contesti digitali sta diventando sempre più pervasivo negli
   ambiti formativi e sono, praticamente, assenti le proposte formative di natura accademica;

- i contesti digitali stanno (sono) diventando ambiti quotidiani della vita delle persone e, soprattutto, delle
   fasce più giovani di età a cominciare anche dall’infanzia. Questo genera una distribuzione comportamentale
   tra la popolazione che va da comportamenti patologici (digital addiction) a comportamenti a rischio al
   cyberbullismo alla dissonanza generazionale. Le nuove figure di educatori psico-sociali devono saper agire
   all’interno di tali scenari, peraltro in rapida evoluzione;

- la formazione nei contesti digitali non può fare a meno dei linguaggi tipici di tali ambienti che favoriscono il
   linguaggio mediale a quello scritto e anche quello scritto subisce delle notevole trasformazioni.
LAUREA TRIENNALE IN EDUCAZIONE DIGITALE (DIGITAL EDUCATION)
(CLASSE L19 - SCIENZE DELL’EDUCAZIONE

- L’occupabilità di un laureato con le competenze previste dal CdS in oggetto è stata anche
   valutata tramite la consultazione delle parti sociali che hanno definito un livello di occupabilità
   compreso tra Elevato e Molto Elevato e dichiarando quasi unanimemente la disponibilità ad
   accogliere studenti in stage (Vedi Rapporto Consultazione con le parti sociali).

Per quanto riguarda, in genere, gli esiti occupazionali dei laureati triennali nella classe L19 si fa riferimento alle
indagini ALMALAUREA sull’occupazione dei laureati.

In Tabella 1 sono riportati alcuni dati desunti dal rapporto annuale AlmaLaurea sulla condizione occupazionale
dei laureati a un anno dalla laurea (XX Indagine, Rapporto 2018, Laureati nel 2017).

                            Tabella 1: Dati occupazionali laureati L19 a un anno dalla laurea negli Atenei dell’Emilia-Romagna,
                            confrontati con il dato del collettivo nazionale. (*) sugli occupati

Dal confronto con il dato del collettivo nazionale e di quello relativo ai laureati negli altri atenei regionali emerge
che:

- Il tasso di occupazione dei laureati di UNIMORE è estremamente elevato già a un anno dalla laurea e in linea
   con laureati in classi di laurea di indirizzo tecnologico;

- i laureati L19 UNIMORE trovano una occupazione più velocemente sia rispetto al collettivo nazionale sia
   rispetto agli altri atenei di riferimento regionali;

- La quota di laureati di primo livello che prosegue il percorso formativo verso una Laurea Magistrale è, per
   UNIMORE, il più basso sia rispetto al collettivo nazionale sia rispetto agli altri atenei della stessa regione;

- I dati di UNIFE sono particolarmente negativi sia rispetto agli altri atenei regionali sia rispetto al collettivo
   nazionale.

Dai dati emerge un quadro della condizione occupazionale dei laureati L-19 in UNIMORE particolarmente
positivo e inaspettato per la tipologia di CdS soprattutto rispetto ad analoghi corsi di studio regionali e al
collettivo nazionale. Ciò identifica sia la ricettività del territorio per le figure di educatori e formatori (Reggio
Emilia è la città che ospita Reggio Children, esperienza nota e riferimento mondiale nell’ambito educativo) sia la
buona capacità di progettare CdS con un elevato profilo professionalizzante.
LAUREA TRIENNALE IN EDUCAZIONE DIGITALE (DIGITAL EDUCATION)
(CLASSE L19 - SCIENZE DELL’EDUCAZIONE

Ciò è confermato dai dati particolarmente negativi dei laureati di UNIFE in cui, all’interno di un bacino
abbastanza omogeneo rispetto a Modena-Reggio Emilia (le province di Modena e Ferrara confinano), le
attitudini occupazionali risultano particolarmente ridotte. Ciò è da ricondurre a una offerta formativa della L-19
di UNIFE che privilegia i contenuti di ambito filosofico rispetto a una caratterizzazione professionalizzante in
ambito educativo e formativo.

A4. QUALORA GLI ESITI OCCUPAZIONALI CONSEGUITI DAI CDS DELLA MEDESIMA
CLASSE GIÀ PRESENTI IN ATENEI DELLA REGIONE O DI REGIONI LIMITROFE
RISULTINO POCO SODDISFACENTI, QUALI SPECIFICHE RAGIONI INDUCONO A
PROPORRE L’ATTIVAZIONE DEL CDS?

Secondo quanto riportato nel punto precedente (A3), gli esiti occupazionali dai CdS L-19 della medesima
classe sono buoni e ottimi per i laureati L-19 in UNIMORE.

A5. CON RIFERIMENTO ALLA PRESENZA DI ANALOGO CDS NELLA STESSA REGIONE
O IN REGIONI LIMITROFE, QUALI SONO LE MOTIVAZIONI PER ISTITUIRE IL CDS?

Le motivazioni sono state ampiamente illustrate nei punti precedenti. Qui sono riassunte per punti:

- il numero di iscritti al CdS L-19 in UNIMORE (CdS già in offerta) è in rapida crescita raggiungendo
  nell’A.A. 2018-2019 la quota di 736 neo-immatricolati. Tale crescita è principalmente dovuta alla
  modalità di erogazione della didattica che include una quota significativa (il 50%) di attività
  formative on-line ed è presumibile che parte degli iscritti possa preferire una modalità
  prevalentemente telematica nell’ambito della stessa classe di laurea;

- gli esiti occupazionali dei laureati L-19 in UNIMORE a un anno dalla laurea sono particolarmente
  positivi e in linea con lauree di tipo tecnologico-economico;

- non esiste in ambito regionale e in ambito nazionale (e anche europeo) una proposta formativa
  caratterizzata nei contesti digitali;

- la metodologia didattica ‘mista’ (blended) che prevede una significativa quota di didattica a
  distanza ha consentito l’ampliamento della popolazione studentesca a studenti da fuori regione e
  a studenti di età superiore a 23 anni.
LAUREA TRIENNALE IN EDUCAZIONE DIGITALE (DIGITAL EDUCATION)
(CLASSE L19 - SCIENZE DELL’EDUCAZIONE

A6. QUALORA NELL’ATENEO VI SIANO CDS, ANCHE DI ALTRA CLASSE, CHE HANNO
COME OBIETTIVO FIGURE PROFESSIONALI ED ESITI FORMATIVI SIMILI A QUELLI DEL
CORSO PROPOSTO, QUALI SONO LE MOTIVAZIONI PER L’ATTIVAZIONE?

In Ateneo, e negli Atenei della regione, non vi sono CdS, anche di altra classe, che hanno come obiettivo figure
professionalizzanti ed esiti formativi simili a quelli del Corso proposto.
LAUREA TRIENNALE IN EDUCAZIONE DIGITALE (DIGITAL EDUCATION)
(CLASSE L19 - SCIENZE DELL’EDUCAZIONE

B. ANALISI DELLA DOMANDA DI FORMAZIONE
B1. LA GAMMA DELLE ORGANIZZAZIONI CONSULTATE, O DIRETTAMENTE O
TRAMITE STUDI DI SETTORE, È ADEGUATAMENTE RAPPRESENTATIVA A LIVELLO
REGIONALE, NAZIONALE O INTERNAZIONALE?

La consultazione delle parti interessate è avvenuta in tre fasi, nei mesi di Novembre 2018-Gennaio 2019:

- pre-consultazione (informale);

- consultazione formale sui profili di competenze e dei livelli occupazionali (consultazione on-line);

- valutazione del progetto di CdS (Assemblea Programmatica - 14 Gennaio 2019).

La fase di pre-consultazione è avvenuta mediante incontri diretti con i singoli rappresentanti.
La prima fase di consultazione formale è avvenuta con un questionario on-line a causa della dispersione delle
parti sociali sul territorio nazionale. Questa fase mirava a indagare i seguenti aspetti:

- ci può essere un interesse per un percorso formativo di primo livello nell’ambito della Digital Education?

- quali possono essere i profili maggiormente interessanti per le capacità occupazionali sia del bacino locale
  sia del bacino regionale e nazionale?

- quale può essere l’attrattività occupazionale nei diversi bacini per i profili di cui al punto precedente?

Nella seconda fase della consultazione formale (in presenza) è stata sottoposta alle parti sociali la
progettazione didattica del CdS per raccogliere eventuali indicazioni e suggerimenti di modifica/miglioramento.

Gli esiti sono raccolti nel documento: ‘Rapporto sulla Consultazione delle Parti Sociali’.

Un altro tema di interesse è quello di raccogliere esigenze, suggerimenti e disponibilità per lo svolgimento del
tirocinio previsto a completamento del percorso formativo e quindi di attivare la stipula di convenzioni con
aziende ed enti interessati non limitandosi esclusivamente agli ambiti territoriali.

In sintesi le parti interessate hanno espresso le seguenti indicazioni:

- Tirocinio: favorevoli a prevedere almeno 300 ore di tirocinio formativo per caratterizzarlo in termini
  professionalizzanti;

- Profili: gli ambiti di intervento e di necessità possono essere varie e vanno dalle figure di Educatore a quella
  di Progettista formativo a quello di Analista e valutatore degli interventi e dei contenuti formativi digitali a
LAUREA TRIENNALE IN EDUCAZIONE DIGITALE (DIGITAL EDUCATION)
(CLASSE L19 - SCIENZE DELL’EDUCAZIONE

  quello di formatore nei contesti socio/sanitari sino a profili più specificatamente connessi alla realizzazione di
  contenuti multimediali;

- Ambiti occupazionali: non esiste al momento un settore occupazionale ‘maturo’. Le parti sociali consultate
  hanno tutte evidenziato un crescente interesse, anche diretto, per tali figure professionali indicando un livello
  Elevato/Molto Elevato per l’occupabilità dei laureati seppur sollecitando cautela e attenzione;

- Suggerimenti: tutte le parti interessate hanno accolto con favore l’indicazione di proporre un percorso
  formativo strutturato in diversi curricula ma tutti aventi un elevato indice di professionalizzazione. Si ritiene,
  infatti, che già i laureati di primo livello con tali competenze possano attivamente e velocemente essere
  introdotti nel mercato del lavoro. Altre indicazioni sono state quelle di proporre una prova finale che rielabori
  in forma critica l’esperienza di tirocinio formativo e di destinare un congruo numero di crediti a libera scelta
  per il completamento formativo personale dello studente. Inoltre è stato messo l’accento sulla necessità di
  sviluppare le soft-skill adottamento metodologie didattiche appropriate, di sviluppare adeguate ed elevate
  competenze informatiche e digitali e di proporre almeno due lingue straniere di cui una (inglese) almeno al
  livello B2.

Le indicazioni delle parti sociali sono state - fin qui - acquisite dal gruppo di progetto e rielaborate e introdotte
all’interno di una proposta formativa che, nel rispetto dei vincoli tabellari, proponendo quattro curricula:

- Digital Instructional Designer;

- Esperto di Formazione Digitale nei Contesti Socio/Sanitari;

- Educatore nei Contesti Digitali;

- Digital Humanities per la Formazione.

I diversi curricula si differenziano per 42 CFU, prevedono Inglese come lingua veicolare da acquisire al livello
B2 e una seconda lingua almeno al livello B1 e prevedono almeno altri 12 CFU a libera scelta. Al tirocinio sono
destinati 12 CFU e 6 alla Prova Finale.

La proposta di struttura di corso di studio è stata sottoposta alle parti interessate accogliendo ulteriori
suggerimenti fino alla completa approvazione di tutte le parti consultate.

Per l’individuazione delle parti sociali abbiamo considerato Reggio Emilia come territorio locale di riferimento e
la Regione Emilia-Romagna come ambito regionale e infine una caratterizzazione nazionale.

Le parti interessate consultate - e che diventeranno un Comitato di Indirizzo per una consultazione continua -
sono state:
LAUREA TRIENNALE IN EDUCAZIONE DIGITALE (DIGITAL EDUCATION)
(CLASSE L19 - SCIENZE DELL’EDUCAZIONE

- Assessore alla Educazione del Comune di Reggio Emilia;
- Assessore alla Città Digitale del Comune di Reggio Emilia;
- Presidente Reggio Children s.r.l., Reggio Emilia
- Presidente e Dirigente Istituzione Nido e Scuole dell’Infanzia, Reggio Emilia
- Presidente Fondazione Reggio Children, Reggio Emilia
- Presidente Telefono Azzurro, Roma
- Direttore Generale Fondazione Carolina Picchio, Milano
- Responsabile Formazione, IREN - Torino
- CEO, Idea Management Milano
- Responsabile Formazione, Assessorato Sanità ReR, Bologna
- Responsabile Formazione, Credem, Reggio Emilia
- CEO, Future Education, Modena;
- Vice-Presidente, Società Italiana di e-Learning, Milano;
- Presidente, Conferenza Italiana E-Learning and Media Education Moot, Genova;
- Presidente, Società Italiana di Ricerca sull’Educazione Mediale, Macerata;
- Amministratore e Formatore, Manta Communication Società Cooperativa, Reggio Emilia;
- Presidente e Direttore, Fondazione Nidi e Scuole dell’Infanzia, Reggio Emilia;
- Dirigente, Ufficio Scolastico Provinciale, Reggio Emilia;
- Dirigente, Ufficio Scolastico Provinciale, Modena;
- Presidente, Cooperativa Sociale Dar Voce, Reggio Emilia;
- Presidente, Consorzio Cooperative Sociali ‘Consorzio Romero’, Reggio Emilia;
- Direttore Tecnico, Cooperativa Sociale Coopselios, Reggio Emilia;
- Presidente, Caritas, Reggio Emilia;
- Presidente, CEIS, Reggio Emilia;
- Presidente, CEIS, Modena;
- Dirigente, ConfCooperative, Reggio Emilia;
- Dirigente, ConfCooperative, Modena;
- Presidente, Fondazione Manodori, Reggio Emilia.

Le parti sociali sono state consultate in vari step:
• Consultazione informale per prime indicazioni sul profilo di competenze del laureato e sui potenziali sbocchi
  occupazionali (Novembre-Dicembre 2018);
• Questionario on-line per definire sia i vari profili di competenze sia la struttura e la classe del corso di laurea
  (4-11 Gennaio 2019);
• Conferenza Programmatica e costituzione del Comitato di Indirizzo locale e nazionale (14 Gennaio 2019)

Nella consultazione on-line emergono i seguenti esiti:
• l'80,0% dei rispondenti indica l'utilità/necessità dell'istituzione di un percorso formativo negli ambiti indicati
  dal CdS in oggetto;
LAUREA TRIENNALE IN EDUCAZIONE DIGITALE (DIGITAL EDUCATION)
(CLASSE L19 - SCIENZE DELL’EDUCAZIONE

• l'86,7% indica che le figure professionali prefigurate dal CdS possono godere di un grado elevato/molto
  elevato di occupabilità;
• l'86,7% delle parti sociali consultati si dichiara disponibile ad accogliere in stage formativo almeno uno
  studente per volta (il 40% più di uno);
• per il 73,3% si ritiene idonea la collocazione nell'ambito della classe L-19;
• per il 66,7% è opportuno un CdS autonomo e distinto dall'attuale Corso di Laurea in Scienze
  dell'Educazione rispetto all'attivazione di un curriculum;

Le motivazioni culturali e professionali vengono indicate nella necessità di una maggiore alfabetizzazione
digitale delle figure di formatori/educatori e nelle innovazioni introdotte nelle pratiche formative ed educative
dall'avvento pervasivo delle nuove tecnologie.

Viene inoltre messa in evidenza la necessità di formare educatori capaci di operare nell'ambito dei processi di
educazione all'utilizzo delle tecnologie della comunicazione e alla cittadinanza digitale con particolare
riferimento ai fenomeni di digital-addiction e di comportamenti a rischio.

Vengono, inoltre, messe in evidenza le necessità formative nell'utilizzo delle tecnologie digitali nei processi
formativi a complemento delle competenze pedagogiche, psicologiche e relazionali.

Nella consultazione in presenza (Riunione del Comitato di Indirizzo) le parti sociali hanno manifestato interesse
e apprezzamento per la proposta in essere ponendo un particolare accento sulla necessità di inserire la
formazione in un adeguato processo pedagogico.

In allegato 2 i verbali e la documentazione relativa alle risultanze analitiche della consultazione

B2. MODALITÀ E TEMPI DELLE CONSULTAZIONI SONO ADEGUATE? SI SONO
CONSIDERATI STUDI DI SETTORE AGGIORNATI A LIVELLO REGIONALE, NAZIONALE
O INTERNAZIONALE? SE SÌ, COME? CON QUALI ESITI E CON QUALI RISCONTRI?

Le consultazioni si sono svolte tra Novembre 2018 e Gennaio 2019 e sono state precedute da materiale
informativo mandato per posta elettronica che include un questionari di rilevazione dei fabbisogni formativi e
delle opportunità lavorative e le caratteristiche principali della proposta, gli obiettivi formativi e il piano didattico
provvisorio per la fase di valutazione della proposta formativa.

B3. E’ PREVISTA NEL PROGETTO DI CDS UNA SUCCESSIVA INTERAZIONE CON LE
PARTI SOCIALI, AL FINE DI VERIFICARE IN ITINERE CHE LA CORRISPONDENZA,
INIZIALMENTE PROGETTATA, TRA ATTIVITÀ FORMATIVE E OBIETTIVI SI TRADUCA IN
PRATICA?
LAUREA TRIENNALE IN EDUCAZIONE DIGITALE (DIGITAL EDUCATION)
(CLASSE L19 - SCIENZE DELL’EDUCAZIONE

Si è costituito un Comitato di Indirizzo cui partecipano i rappresentanti delle parti sociali e si terranno riunioni
periodiche - almeno una l’anno - per accertare l’adeguatezza dei contenuti e dei percorsi della laurea. Inoltre,
le riunioni periodiche del Comitato di Indirizzo e la stesura dei vari Rapporti di Riesame permetteranno di
monitorare in itinere la realizzazione del progetto formativo.
LAUREA TRIENNALE IN EDUCAZIONE DIGITALE (DIGITAL EDUCATION)
(CLASSE L19 - SCIENZE DELL’EDUCAZIONE

C. PROGETTO FORMATIVO, ANALISI DEI PROFILI DI
COMPETENZA E RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
C1. IL PROGETTO FORMATIVO E GLI OBIETTIVI SPECIFICI DEL CORSO DI LAUREA

Il CdS intende fornire le conoscenze teoriche e le competenze operative fondamentali per l'impiego
professionale nei settori dell'educazione e della formazione nei contesti digitali e della formazione nei servizi
socio/sanitari.

Si propone come obiettivo la formazione di figure professionali di livello 'junior' che abbiano:
- capacità di analisi e di supporto alla progettazione e valutazione di interventi formativi mediante l'utilizzo di
ambienti digitali di apprendimento e la produzione di contenuti formativi multimediali;
- capacità di supportare l'analisi dei bisogni, il planning della formazione, la valutazione degli esiti formativi e la
strutturazione di percorsi di studio nei contesti digitali e nei servizi socio/sanitari;
- capacità di supportare la progettazione, la gestione e le procedure di riesame al fine migliorare i processi
formativi nei contesti digitali e nei servizi socio/sanitari anche applicando le conoscenze apprese in tirocini nei
quali potranno sperimentare le metodologie nel campo della comunicazione formativa multimediale, con
particolare attenzione alla implementazione di processi formativi e alla produzione di prodotti formativi in
ambito digitale e multimediale;
- capacità di supportare la progettazione e l'attuazione di progetti educativi - e rieducativi - riferibili a contesti
digitali e multimediali

La proposta formativa si basa su un percorso comune e una articolazione in 4 curricula.

Il percorso comune si sviluppa nei primi tre semestri del triennio in cui sono comunque proposte le
conoscenze fondamentali e sviluppate le competenze generali.
In particolare prevede le seguenti aree tematico-disciplinari:

Area Pedagogico-Didattica: vengono proposte le conoscenze teoriche di base nelle scienze pedagogiche e
metodologico/didattiche, nei loro fondamenti e nelle loro interazioni con le altre discipline con riferimenti
metodologici alla educazione mediale e alla formazione professionale.

Area Psicologica: vengono proposte le conoscenze teoriche di base della Psicologia Generale e della
Psicologia Sociale e vengono introdotti i primi elementi delle basi cognitive dell'apprendimento e della
Psicologia dell'Educazione con riferimenti alle interazioni e relazioni interpersonali, di gruppo e sociali - anche di
tipo formativo - negli ambienti e nei contesti digitali e nei contesti professionali;

Area Sociologica: vengono proposte le conoscenze teoriche di base dei sistemi sociali nei processi
comunicativi con riferimento agli ambiti mediali e digitali;
LAUREA TRIENNALE IN EDUCAZIONE DIGITALE (DIGITAL EDUCATION)
(CLASSE L19 - SCIENZE DELL’EDUCAZIONE

Area Tecnologica: vengono proposte le conoscenze di base delle tecnologie della comunicazione, dei sistemi
di comunicazione mediata dalle tecnologie e degli ambienti digitali per l'apprendimento e la formazione e delle
tecnologie per la produzione di contenuti formativi multimediali;

Area Giuridica: vengono proposti contenuti giuridici di base con particolare interesse alle normative - in
continua evoluzione - relative agli ambienti formativi e professionali nei contesti digitali e nei contesti socio/
sanitari;
Area Statistico/Quantitativa: vengono proposti contenuti statistici di base finalizzati alla analisi descrittiva e
inferenziale di dati prodotti nei processi formativi con particolare riferimento ai contesti digitali e socio/sanitari;
Area Linguistica: vengono proposti contenuti che mirano a evidenziare le strutture fondamentali di una lingua in
continua e rapida evoluzione congiunta a una integrazione di pluralità di linguaggi e di culture (multimodality e
multiliteracies).

Il Corso favorisce la conoscenza della lingua inglese (livello B2) e la conoscenza (livello B1) di una seconda
lingua comunitaria a scelta tra Francese, Spagnolo, Tedesco. Il Corso di Studi viene erogato in lingua italiana
ma i contenuti verranno veicolati in tre lingue: italiano, inglese e spagnolo utilizzando le più avanzate tecnologie
della comunicazione e della formazione.

Ampio margine è riservato al tirocinio presso aziende o enti e alla prova finale.

Il Corso di Studi prevederà una articolazione in diversi curricoli, che condivideranno la base metodologico-
disciplinare indicata nel percorso comune e che si differenzieranno in relazione alle caratterizzazioni del profilo
di competenze e agli sbocchi occupazionali che valorizzano le peculiarità della figura professionale in uscita in
base ai contesti in cui opera.

In particolare i 4 curricula verranno finalizzati a formare le seguenti tipologie di figure professionali:

Digital Instructional Designer: vengono proposti contenuti di progettazione e valutazione di interventi formativi
negli ambiti digitali e di progettazione e valutazione di prodotti digitali per la formazione; vengono, inoltre,
proposti contenuti di analisi quantitativa dei processi formativi in ambito digitale e approfonditi i contenuti
relativi alle tecnologie per la formazione e per la produzione di contenuti mediali. Le competenze che si
intendono sviluppare sono quelle di un operatore che coadiuva la progettazione di interventi formativi nei
contesti digitali e possiede strumenti raffinati per l'analisi quantitativa e per l'utilizzo delle tecnologie nella
formazione;

Esperto di formazione digitale nei contesti socio/sanitari: oltre ai contenuti di progettazione e valutazione di
interventi formativi in ambito digitale - condivisi con il curriculum di Digital Instructional Designer - vengono
proposti elementi di base relativi ai bisogni e alle modalità formative nei vari contesti socio/sanitari differenziati
per le varie aree di intervento formativo.
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