Introduzione - eduskills.plus
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Introduzione Informazioni di base e prospettive didattiche L'ideologia antigitana è fondata sulla stigmatizzazione di individui e gruppi come 'zingari'. Questa stigmatizzazione trae la sua presunta legittimità dal presupposto che coloro che appartengono al gruppo etichettato come 'zingari' formano un'entità omogenea con caratteristiche immutabili. Un'ulteriore caratteristica dell'antigitanismo è l'attribuzione generalizzata a questo gruppo di tratti stereotipati e anormali, che possono trovare espressione in affermazioni come 'gli zingari ce l'hanno nel sangue' o 'il popolo Rom è 14-18 incline al furto'. Il nocciolo di questi stereotipi è formato da 3 x 45 min. credenze che sono spesso esistite per secoli e riemergono lavagna/lavagna a fogli mobili; ripetutamente nelle società in risposta a situazioni smartphone/computer con accesso a internet contemporanee. per gli studenti; computer con accesso a Internet e L'esclusione, la discriminazione e la persecuzione proiettore; postazioni computer o terminali mobili; antigitana si riferiscono a questa ideologia. Solitamente, e Questo argomento esplora il funzionamento e i molto spesso, tali azioni e strutture sociali prendono di mira meccanismi del pregiudizio e del razzismo nei le persone rom, ma - a seconda delle circostanze sociali e confronti dei Rom e di altri gruppi stigmatizzati come storiche - possono influenzare anche altri gruppi o individui 'zingari' (antigitanismo) percepiti come 'zingari'. Etica/Religione Studi politici Il lavoro con i post di Facebook e i resoconti dei media in questa serie di lezioni hanno lo scopo di consentire agli studenti di criticare la rappresentazione di questo gruppo nei mass media e nei social media. Lo scopo del gioco di ruolo è quello di fornire un'opportunità pratica incentrata sull'allievo, per dare la possibilità agli alunni di sperimentare processi di dinamiche di gruppo che generano discriminazione e provare empatia con coloro che ne sono soggetti. Risultati di apprendimento Competenze Riassumere accuratamente e valutare criticamente i contenuti dei media analizzandoli in base alle attività impostate; imparare le opportunità e i rischi associati ai social media (competenze sui media) Spiegare e analizzare accuratamente come funziona la discriminazione usando l'esempio dell'antigitanismo Mettersi al posto dell'altro e enfatizzare quella prospettiva (prospettive multiple) Arrivare a un proprio punto di vista su questioni politiche e sociali su cui riflettere Descrivere i modi per affrontare la discriminazione Lavorare con successo in un gruppo eterogeneo e contribuire al gruppo di propria iniziativa Capacità di discutere apertamente e in modo non- violento e di risolvere i conflitti; impegnarsi con gli altri e con il loro punto di vista in modo rispettoso (orientamento ai valori)
Argomenti / Curriculum nazionale Antigitanismo, discriminazione, razzismo, violenza e conflitto, minoranze, popolo Rom, media, differenza e rispetto della diversità, azioni che possono essere prese individualmente e collettivamente, comportamento eticamente responsabile Piano della lezione Abbreviations: A = Attività CC = Compiti a casa OA = Opinioni degli alunni D = Discussione LP = Lavoro con un partner PA = Presentazioni degli alunni LG = Lavoro di gruppo SPI = Studio preventivo PI = Presentazione dell'insegnante dell'insegnante
Lezione No 1: Il caso di 'Maria' Fase Contenuti Tipo di attività Media, Materiali Introduzione Obiettivi PI M1 (15 min.) Gli alunni apprendono le informazioni chiave sugli D Video, eventi riguardo a 'Maria' e il dibattito pubblico che si è trascrizione "Non sono un sviluppato in seguito. imbroglione, non Preparazione sono un'imbrogliona" L'insegnate distribuisce a tre gruppi di alunni delle copie dei materiali 3, 4 e 5 e garantisce le condizioni tecniche per la proiezione dei video dei materiali 1 e 2. Si può usare una lavagna, una lavagna a fogli o una lavagna interattiva. L'insegnante può prepararsi leggendo la storia dei Rom (vedi per esempio il 'Foglio informativo sulla storia dei Rom', https://www.coe.int/t/dg4/education/roma/histoculture_EN.asp) Svolgimento Fase 1 L'insegnante mostra il video prodotto dalla Fundación Secretariado Gitano (Materiale 1) e distribuisce la trascrizione. Sono disponibili i sottotitoli in diverse lingue. Fase 2 L'insegnante introduce l'argomento del modulo e risponde a qualunque domanda gli studenti pongano sul materiale. Gli alunni possono fare domande come: Chi o cosa sono i 'Rom'? Cosa intendono le persone quando dicono 'zingaro'? Cos'è l'antigitanismo? L'insegnante dovrebbe evitare di sovraccaricare gli alunni con informazioni su questo punto e dovrebbe semplicemente fornire informazioni sufficienti per acquisire una comprensione di base del video sul caso di Maria. Il resto della lezione, in particolare la fase del lavoro di gruppo, offrirà l'opportunità di analizzare tutte le domande che seguiranno. Sezione Fase 1 L'insegnante mostra il video prodotto da Deutsche A principale Welle (Materiale 2) e distribuisce la trascrizione. (15 min.) Fase 2 L'insegnante divide gli alunni in tre gruppi. Fase 3 Il gruppo 1 legge le informazioni contenute nel Materiale 3 e risponde alle domande sul foglio di lavoro. Fase 4Nel frattempo, il gruppo 2 legge il comunicato stampa rilasciato dal Consiglio centrale dei Sinti e dei Rom tedeschi (Materiale 4) e compila il foglio di lavoro corrispondente.
Fase 5Il gruppo 3 legge il pezzo informativo di Benjamin M2 Ignác sul caso di 'Maria' visto dalla prospettiva delle ONG Video, rom (Materiale 5) e completa il foglio di lavoro. trascrizione "Il popolo rom Fase 6 Durante questa fase l'insegnante supporta il lavoro protesta contro il degli alunni, rispondendo alle loro domande e aiutandoli reportage su nella comprensione. 'Maria'" Fase 7 L'insegnante può incoraggiare i gruppi a cercare degli esempi di discriminazione tratti dalla loro esperienza M3 Foglio di lavoro personale e a riferirli al resto della classe. In questo caso "Il caso 'Maria' sarà d'obbligo segnalare e discutere sui fattori di secondo i discriminazione presenti all'interno dell'esempio o degli media" esempi riportati. Questi possono includere: Generalizzazioni inappropriate M4 Generalizzazioni approssimative e/o conclusioni Foglio di lavoro scorrette "Comunicato Domande allusive che sono in realtà affermazioni stampa del L'uso di affermazioni discriminatorie o di parole Consiglio riportate per sentito dire senza commenti o centrale dei Sinti contestualizzazioni e Rom tedeschi" Racconti selettivi, immagini stereotipate M5 Linguaggio emotivo o drammatico Foglio di lavoro "Il caso di 'Maria' dal punto di vista delle ONG rom" Presentazione Fase 1 Ora gli alunni descrivono brevemente i risultati del PA Materiali dei risultati loro lavoro di gruppo con il resto della classe. supplementari (15 min.) lavagna/lavagna Fase 2 A seconda della disponibilità si può utilizzare una a fogli lavagna interattiva o in alternativa scrivere le informazioni rilevanti sulla lavagna o su una lavagna a fogli mobili. mobili Fase 3 L'insegnante corregge eventuali informazioni inesatte o aggiunge qualcosa che gli studenti hanno perso o altri dettagli rilevanti. Fase 4 Risultati chiave: Maria attirò l'attenzione degli agenti di polizia perché il colore della pelle e dei capelli della bambina non corrispondevano alla loro percezione razziale. I media di tutto il mondo hanno riportato il caso perché la storia si adatta allo stereotipo profondamente radicato sugli 'zingari' che rapiscono i bambini. Le azioni della polizia in Grecia hanno avuto conseguenze per i Rom in tutto il mondo, poiché essi erano sospettati di essere sequestratori di minori e la gente viveva col timore che i propri figli potessero essere rapiti.
Lavoro dettagliato sul pregiudizio antigitanista Lezione No 2: riguardo al presunto rapimento di minori Fase Contenuti Tipo di attività Media, Materiali Introduzione Obiettivi PI (10 min.) Esaminando alcuni esempi, gli alunni interagiscono strettamente con con il pregiudizio antigitano che sostiene che i cosiddetti 'zingari' abitualmente rapiscono i bambini. Preparazione L'insegnante fornisce copie sufficienti di {1}Fake news{/1} (Materiale 6), {2}Attacchi in Italia{/2} (Materiale 7) e {3}Il gobbo di Notre Dame{/3} (Materiale 8) (tre gruppi). SI può usare una lavagna, una lavagna a fogli mobili o una lavagna interattiva. Svolgimento Fase 1 L'insegnante spiega che le idee negative sui cosiddetti 'zingari' esistono da secoli e che ci sono ancora vecchi pregiudizi, non importa quanto siano assurdi. Fase 2 L'insegnante passa alla fase successiva dicendo agli alunni che uno di questi pregiudizi secolari si incentra sull'idea che i cosiddetti 'zingari' rapiscono abitualmente i bambini e che adesso osserveranno più da vicino questo pregiudizio nel gruppo lavoro. Sezione Divisi in tre gruppi, gli studenti ora esplorano una serie LG M6 principale di esempi del pregiudizio antigitano che riguarda il Foglio di lavoro (15 min.) presunto rapimento di minori da parte di 'zingari' e "Fake news: svolgono il compito assegnato al loro gruppo: esempi dalla Gruppo 1: {1}Fake news{/1} (Materiale 6) Germania" Gruppo 2: {1}Attacchi in Italia{/1} (Materiale 7) M7 Gruppo 3: {1}Il gobbo di Notre Dame{/1} Foglio di lavoro (Materiale 8) "Attacchi in Italia" M8 Foglio di lavoro "Il gobbo di Notre Dame" Presentazione Fase 1 Ogni gruppo presenta agli altri i propri risultati. PA Materiali dei risultati Nell'esempio di cui si sono occupati, gli alunni dovrebbero OA supplementari (20 min.) concentrarsi sul ruolo del pregiudizio riguardo il presunto lavagna/lavagna rapimento di minori . a fogli mobili
Fase 2 Risultati chiave: Gli alunni riconoscono le somiglianze tra gli esempi presentati e vedono la connessione con le notizie della stampa su Maria. Gli studenti comprendono come questo stereotipo possa portare all'esclusione e alla violenza contro i Rom. Gli studenti comprendono che lo stereotipo non è basato su una falsa generalizzazione, ma su una paura profondamente radicata nelle società che viene proiettata sulle persone rom. Fase 3 Gli alunni passano poi a una discussione su eventuali somiglianze o differenze che notano tra i loro esempi e il caso di 'Maria'. Fase 4 L'insegnante potrebbe cercare di scoprire se gli alunni hanno sentito parlare di questo pregiudizio in qualche altro contesto.
Lezione No 3: Lavoro dettagliato sull'essenza delle idee di 'razza', 'cultura' ed 'etnia' Fase Contenuti Tipo di attività Media, Materiali Introduzione Obiettivi PI Materiali (5 min.) supplementari Gli alunni apprenderanno e rifletteranno sui modi in palline cui la costruzione di gruppi di persone definite da adesive caratteristiche essenzialistiche può dar luogo a colorate discriminazione, esclusione e ostracismo. Alla fine della lezione, gli alunni dovrebbero acquisire la consapevolezza dei processi di essenzializzazione e attribuzione (delle caratteristiche) come due passaggi o fasi nella formazione del pregiudizio antigitano. Preparazione L'insegnante si procura degli adesivi colorati (da negozi di articoli per ufficio) che abbiano al massimo due differenze, per esempio il colore (rosso, blu, giallo ecc.) e i segni (ad esempio, alcuni hanno un punto nero più piccolo al centro mentre altri no). Svolgimento 'Un punto sulla fronte' Fase 1 L'insegnante chiede agli alunni di sedersi in cerchio e di chiudere gli occhi per circa un minuto e li avverte che non è consentito parlare durante l'esercizio. Fase 2 L'insegnante spiega agli studenti che quando avranno aperto gli occhi vedranno un piccolo cambiamento nell'aspetto degli altri, ma non indica quale sarà il cambiamento. L'insegnante dovrebbe prestare attenzione a evitare di riprodurre, quando distribuisce i punti, raggruppamenti e gerarchie esistenti all'interno della classe (ad esempio dando a tutti i membri di un particolare gruppo di amici lo stesso punto colorato). Gli alunni che non vogliono partecipare a causa della natura inizialmente 'segreta' dell'esercizio si possono allontanare dal cerchio; in questo caso si può dire loro che il 'cambiamento' è un piccolo adesivo attaccato sulla fronte dei compagni e delle compagne. Fase 3 Quando gli studenti hanno chiuso gli occhi, l'insegnante fa il giro e attacca gli adesivi sulla fronte di tutti eccetto uno. In nessun caso quest'ultimo deve essere uno di quelli che, nella vita scolastica quotidiana, il resto della classe considera un 'outsider'.
Fase 4 Una volta che l'insegnante ha terminato il suo giro, gli studenti sono invitati ad aprire gli occhi. Il gioco di ruolo qui utilizzato si ispira all'esercizio 'Un punto sulla fronte' (Punkt auf der Stirn) tratto da un manuale tedesco per uso scolastico ed extra-scolastico sull'antigitanismo (Methodenhandbuch zum Thema Antiziganismus für die schulische und außerschulische Bildungsarbeit) pubblicato da Alte Feuerwache eV Jugendbildungsstätte Kaubstraße, 2014, pp. 110-113. Gioco di ruolo Fase 1L'insegnante assegna agli alunni il seguente (10 min.) compito: 'Avete sette minuti per formare dei gruppi in silenzio'. Fase 2 Durante i sette minuti che seguono, l'insegnante osserva principalmente ciò che accade. Dovrebbe prestare particolare attenzione alle dinamiche che sorgono tra gli alunni in modo che possano essere supportati per qualsiasi stato emozionale che potrebbe emergere durante il processo. Gli alunni non devono essere obbligati a partecipare a qualcosa per cui si possono sentire a disagio. L'insegnante deve inoltre assicurarsi che gli alunni non parlino, mentre avvisa a cadenze regolari del tempo rimanente. L'esercizio dovrebbe durare sempre sette minuti, anche quando la formazione dei gruppi sembra completata prima del tempo e gli alunni dichiarano di aver 'finito'. Continuare fino alla fine del periodo di tempo assegnato può consentire l'emergere di ulteriori processi dinamici nella formazione dei gruppi e, in alcuni casi, di atti creativi da parte di individui o gruppi. Se ciò dovesse accadere, l'insegnante dovrebbe osservare attentamente cosa avviene. Fase 3 Trascorsi sette minuti, l'insegnante dice agli alunni che possono parlare di nuovo e chiede loro di riunirsi in cerchio, rimanendo nei gruppi in cui si sono organizzati. Analisi e Lo scopo della discussione che segue è di consentire D discussione agli alunni di riflettere insieme sull'esercizio e di OA (30 min.) collegare l'esperienza al tema dell'antigitanismo.
L'insegnante potrebbe porre le seguenti domande per avviare una discussione: Perché avete formato i gruppi in questo modo? Come avete vissuto (individualmente) il processo di formazione dei gruppi? Vi siete sentiti benvenuti nel vostro gruppo, o vi è sembrato che gli altri vi stessero solo tollerando? Come avete vissuto il fatto di essere 'etichettati' con gli adesivi? (All'alunno/a senza l'adesivo) Come ti sei sentito/a durante l'esercizio? Ti sentivi svantaggiato/a e escluso/a, o speciale e libero/a? (Passando ora all'esperienza quotidiana degli alunni) Chi decide chi siamo e determina la nostra identità? Come si formano i gruppi durante la vostra vita scolastica di tutti i giorni? In che modo la formazione di un gruppo può causare problemi? Come possiamo essere più consapevoli dei processi attraverso i quali alcune persone finiscono per essere escluse? Quando passano dall'esercizio al tema dell'antigitanismo, gli insegnanti dovrebbero esplorare gli aspetti dei processi sociali in cui si attribuiscono certe caratteristiche, comprese le contraddizioni emergenti tra l'immagine che una persona ha di sé e l'immagine che ne hanno gli altri, le influenze della società su tali attribuzioni, quelle fatte nei confronti di individui o gruppi e i problemi che riguardano l'identità.
L'insegnante dovrebbe assicurarsi che dalla discussione emergano i seguenti problemi: Il processo di formazione dei gruppi svoltosi durante l'esercizio era fuori dal controllo dei singoli alunni in due modi: a) i punti (come marchi) venivano applicati da un'autorità esterna e b) gli alunni ricevevano un certo numero di segnali da altri alunni riguardo a quale gruppo 'si supponeva' dovessero appartenere. Non c'è mai un modo del tutto inequivocabile di dividere le persone in gruppi in base alle differenze esteriori effettive o presunte. Sono sempre alcune persone particolarmente intraprendenti che riuniscono i gruppi e guidano il processo della loro formazione. Dobbiamo esaminare più da vicino il loro ruolo e come fanno ciò che fanno. I processi di formazione dei gruppi avvengono sempre sulla base di categorie strutturate socialmente - questo significa che le persone creano tali categorizzazioni. Non si tratta del colore della pelle o dei capelli di una persona (o di altre caratteristiche distintive), ma piuttosto delle percezioni sociali di queste caratteristiche. Questo punto richiederà un'enfasi particolare se gli alunni iniziano a tracciare analogie tra i 'punti' e il colore della pelle o altre caratteristiche.
Trasferire la nostra nuova consapevolezza sugli Lezione No 4: eventi che riguardano 'Maria'; Riepilogo dell'unità Fase Contenuti Tipo di attività Media, Materiali Introduzione Obiettivi D M2 (20 min.) OA Video, Alla fine di questa lezione, gli alunni saranno in grado trascrizione "Il comprendere il processo di essenzializzazione che ha popolo rom guidato gli eventi attorno a 'Maria' e di identificare e protesta contro il distinguere i processi di essenzializzazione e attribuzione (delle caratteristiche) come due passaggi reportage su 'Maria'" o fasi nella formazione del pregiudizio antigitano. Preparazione Gli insegnanti possono prepararsi leggendo 'Come funziona il pregiudizio antigitano' (informazioni di base, Materiale 9). Essi garantiscono i requisiti tecnici per la proiezione di un'immagine fissa (codice temporale 00:04) dal video del Materiale 2. Svolgimento Fase 1 Per riportare l'attenzione degli alunni sull'antigitanismo, l'insegnante chiede loro di riflettere sull' 'esercizio del punto' e di provare a identificare una caratteristica (come i punti diversi) che ha svolto un ruolo decisivo nella categorizzazione degli individui coinvolti nel caso di 'Maria'. Fase 2Per aiutare gli alunni, l'insegnante può ricordare loro il comunicato stampa rilasciato dal Consiglio centrale dei Sinti e dei Rom tedeschi (Materiale 4): (Citazione dal comunicato stampa) 'Il Consiglio centrale ritiene che le azioni della polizia in questo caso si siano basate esclusivamente su criteri pseudo-etnici, ovvero che i bambini biondi trovati con genitori o tutori rom abbiano costituito per la polizia motivo di sospetto di attività illecite'. Fase 3 In seguito, l'insegnante mostra agli alunni l'immagine fissa di 'Maria' e dei suoi genitori adottivi tratta dal film di Deutsche Welle (Materiale 2) e chiede loro se riescono a pensare perché questa particolare immagine è apparsa in quasi tutti i resoconti dei media sul caso. Fase 4 L'insegnante può inoltre chiedere agli alunni - se il problema non si pone da solo - cosa credono sarebbe potuto succedere se i genitori fossero stati biondi e la bambina scura.
Fase 5 È importante sottolineare che i 'criteri pseudo- etnici' cui si fa riferimento nel comunicato stampa del Consiglio centrale influenzano non solo i settori della società che tendono ad aderire a opinioni di destra o populiste, ma anche - spesso in modo inconsapevole - le organizzazioni e i media convenzionali che si considerano in possesso di elevati livelli editoriali. Schema Fase 1 L'insegnante ora crea uno schema (vedi Materiale PI M9 riassuntivo di 10) che presenta una panoramica approssimativa di come Informazioni di apprendimento si presenta il pregiudizio antigitano. base "Come (20 min.) funziona il Fase 2 È più utile per l'insegnante completare lo schema pregiudizio dando la spiegazione piuttosto che mostrare lo schema antigitano" completo e poi spiegare. M10 Fase 3 L'insegnante dovrebbe fornire una spiegazione Schema "Come particolarmente dettagliata delle fasi 1 e 2 del processo. In nasce il questo modo può fare riferimento sia al fenomeno della pregiudizio categorizzazione basato sul presupposto del colore della antigitano" pelle 'Rom' (passo 1), sia al pregiudizio riguardo al presunto rapimento di minori come assegnazione di una Materiali caratteristica ai Rom (passaggio 2) e collegarli ai principi più supplementari generali che sono alla base del funzionamento del lavagna/lavagna pregiudizio. a fogli mobili Fase 4 Per concludere, l'insegnante potrebbe spiegare che le percezioni antigitane gettano le basi per ripetuti episodi di discriminazione, ostracismo e persecuzione, portando a incidenti come le aggressioni degli 'italiani' ai residenti innocenti degli edifici attaccati a Napoli.
M1 Video, trascrizione "Non sono un imbroglione, non sono un'imbrogliona" Bambina 1 Ciao, mi chiamo Samara ... Bambina 2 Io sono Lolita. Bambina 3 Mi chiamo Rosa. Bambina 1 ... Ho otto anni e quello che mi piace di più è giocare a mamma e papà con i miei amici. Bambino 1 Mi piace andare in vacanza e se avessi una barca, andrei a fare un viaggio. Bambino 2 Alle Hawaii. Bambino 1 A Miami Bambina 4 Quello che mi piace di più è mangiare il gelato. Bambina 5 Mettere lo smalto alle unghie. Bambino 3 Mi piacerebbe studiare legge. Bambina 6 Matematica, spagnolo, tutto. Bambino 4 E voglio portare i capelli così. Voce fuori Ora vorrei che tu prendessi il dizionario e cercassi la parola 'Rom'. campo Bambina 1 È pesante. Bambina 4 Come si scrive 'Rom'? Bambino 2 Fammi vedere… Bambino 1 Rom:... Bambino 3 Rom... Bambino 2 Una persona appartenente a una comunità ... Bambino 1 ... originaria dell'India ... Bambino 3 Dalla parola "egiziano" poiché inizialmente si credeva venissero dall'Egitto. Bambino 2 5. Imbroglione. Bambina 5 Imbroglione. Voce fuori campo Sai cosa significa imbroglione? Bambina 3 No. Bambino 3 No. Bambino 1 No. Voce fuori campo Potresti cercarlo, per favore? Bambino 1 Solo un secondo. Bambina 1 Imbroglione... Bambino 3 Imbroglione. Bambina 1 ... chi imbroglia ... Bambina 1 ... chi con astuzia ... Bambina 6 ... inganna ... Bambina 3 ... e mente. Bambino 3 Cerca di derubare qualcuno ... Bambino 1
... di qualcosa. Bambino 4 Noi non lo facciamo. Bambino 2 Ma anche altre persone possono farlo. Bambina 2 Non mi piace quello che il dizionario dice di noi. Bambina 6 Dice cose cattive su di noi. Bambina 3 Non mi sembra giusto. Bambina 1 Perché questa è una bugia. Bambina 2 Non sono un'imbrogliona. Bambina 4 Dizionario della lingua spagnola. Testo Non sono un imbroglione. Non sono un'imbrogliona. Fonti: Fundación Secretariado Gitano, broadcast 8 April 2015 The Fundación Secretariado Gitano is a Spanish NGO working for the inclusion and support of the Romani community in Europe
M2 Video, trascrizione "Il popolo rom protesta contro il reportage su 'Maria'" Link: https://www.youtube.com/watch?v=NfIM4qandVs (01:05 min.) La polizia greca ha notato Maria durante un'incursione in un insediamento Rom - perché era bionda e non assomigliava a quelli che sostenevano di essere i suoi genitori. Un certo numero di media è saltato subito alle conclusioni, alludendo al fatto che - nelle loro parole - gli 'zingari' rapiscono i bambini. Questo non era chiaramente il caso; la supposizione, afferma [l'attivista per i diritti dei Rom] Romani Rose, è emersa da pregiudizi profondamente radicati contro il suo popolo. Un esperto di razzismo commenta che il crimine si verifica in tutte le parti della società, 'ma quando una famiglia Rom povera ha un bambino con i capelli del colore sbagliato, l'intero meccanismo fatto di vecchi pregiudizi e macabri fantasmi si manifesta ... [Wolfgang Benz, esperto di razzismo]'. E questo sembra accadere non solo tra i sostenitori delle ideologie di estrema destra, ma anche in moltissimi media, e tra un'ampia fetta della società. Romani Rose è anche dell'opinione che l'antigitanismo abbia avuto una rinascita in Germania negli ultimi anni. Fonti: Deutsche Welle, DW Nachrichten, trasmessa il 5 novembre 2013 Udo Bauer, 'Roma gegen "Maria"-Berichterstattung'
M3Foglio di lavoro "Il caso 'Maria' secondo i media" Lo scandalo su 'Maria' è iniziato nell'ottobre 2013. Vari media in Germania, e in numerosi altri stati europei e non, hanno riferito di un raid della polizia in un campo rom nella città greca di Farsala, durante il quale gli agenti hanno 'notato' una bambina per la differenza tra il suo aspetto e quello della coppia, Eleftheria D. e Christos S., i quali affermavano di essere i suoi genitori. I giornalisti hanno raccontato come questi due individui sono stati poi arrestati e trattenuti in custodia cautelare per sospetto di sottrazione di minori e altri reati. Hanno anche informato i lettori e gli spettatori che un test del DNA aveva rivelato che la bambina non era la figlia biologica dei suoi presunti genitori e che i documenti della coppia contenevano incongruenze relative ad altri bambini. I media non hanno esitato a riportare immediatamente l'ipotesi della polizia greca che vi fosse in atto un 'giro di traffico di minori'. Numerosi articoli descrivevano come gli eventi abbiano suscitato nei genitori di Madeleine McCann ('Maddie'), una bambina britannica scomparsa in Portogallo nel 2007, una nuova speranza di potersi ricongiungere con la figlia. Molti resoconti dei media riportavano le fotografie dei due arrestati e della bambina con l'intento di enfatizzare le differenze del loro aspetto. Gli aggettivi usati frequentemente per descrivere Maria includevano 'bionda', 'pelle chiara' e 'occhi verdi'. Pochi giorni dopo i primi resoconti, alcuni media hanno dichiarato che quello di Maria era un caso 'probabilmente non isolato', confermando le loro affermazioni con le notizie di un altro caso di 'presunto traffico di bambini' in Grecia e dell'allontanamento di un'altra bambina bionda da [una] famiglia Rom in Irlanda. Anche le affermazioni fatte da Kostas Giannopoulos, a capo dell'ente benefico per bambini 'Il sorriso del bambino', che si era occupato di Maria dopo essere stata allontanata dalle cure di Eleftheria D. e Christos S., servirono ai media come prova dell'ipotesi che esistesse un diffuso fenomeno di rapimenti di minori. Giannopoulos sosteneva che alcuni dei rapimenti erano stati ideati dalla criminalità organizzata rom, con legami in Romania, Bulgaria e Albania, che aveva preso di mira bambini provenienti dall'Europa settentrionale e dai paesi dei Balcani. In Irlanda, dove due bambini sono stati allontanati dalle loro case, i test del DNA hanno rivelato, a due giorni dall'allontanamento, che in realtà erano stati separati entrambi dai loro genitori biologici. Le autorità hanno promesso un'indagine approfondita, che ha portato nel luglio 2014 alla pubblicazione di un rapporto di quasi 140 pagine di Emily Logan, l'allora Difensore civico irlandese per i bambini, che ha definito il caso un esempio di profilazione razziale. I genitori di uno dei bambini hanno ricevuto un risarcimento di 60.000 euro nel 2015. Il caso 'Maria' si è concluso alcuni giorni dopo con la scoperta della madre biologica della bambina, una donna rom bulgara, il cui racconto di aver affidato Maria alle cure dei due adulti arrestati, perché lei stessa non era in grado di occuparsene, era coerente con le dichiarazioni dei genitori adottivi non ufficiali. Nonostante questo la coppia ha ricevuto una pena detentiva per vari reati e Maria è stata affidata alle cure dello stato. I media hanno riferito che un tribunale aveva tolto alla coppia il diritto all'affidamento di Maria nel maggio 2014; allo stesso tempo, è stata rifiutata una richiesta da parte delle autorità bulgare di prendersi cura della bambina. L'accusa nei confronti della coppia di sottrazione di minori non è caduta fino al novembre del 2015. In Germania, il tono del resoconto sul caso è cambiato dopo il 5 novembre 2013, quando il Consiglio centrale dei Sinti e dei Rom tedeschi ha tenuto una conferenza stampa in cui ha criticato aspramente i media e accusato i suoi organi di stampa di stigmatizzare e criminalizzare l'intera minoranza rom. Tra la proliferazione dei resoconti dei media su questa critica, pochi hanno attuato una qualche riflessione sul proprio modo di riportare il caso in precedenza. Fonti: Deutscher Presserat (2014): Pressemitteilung vom 12 March 2014: Spekulationen um Limburger Bischof/Diskriminierende Bildunterschrift. http://www.presserat.de/presserat/news/pressemitteilungen/datum/2014/ Irland: Weiteres blondes Mädchen aus Roma-Familie genommen (2013), In: Die Welt. 22 October 2013. http://www.welt.de/vermischtes/article121116789/Weiteres-blondes-Maedchen-aus-Roma-Familie-genommen.html Kálnoky, Boris/ Moutzouri, Dimitra (2013): Findelkind: Maria erst seit Juni in Griechenland gemeldet. In: Die Welt. 21 October 2013. http://www.welt.de/vermischtes/article121086484/Maria-erst-seit-Juni-in-Griechenland-gemeldet.html Logan, Emily (2014): Garda Sfochana Act 2005 (Section 42). Special Inquiries relating to Garda Sfochana. Order 2013. Report of Ms Emily Logan. http://www.justice.ie/en/JELR/Emily%20Logan%20report.pdf/Files/Emily%20Logan%20report.pdf Maddie Kindesentführung: Vierjähriges Mädchen entdeckt (2013). In: Frankfurter Rundschau. 19 October 2013. http://www.fr-online.de/panorama/maddie-kindesentfuehrung-vierjaehriges-maedchen-entdeckt,1472782,24683648.html Statement von Romani Rose, Zentralrat Deutscher Sinti und Roma, zur Pressekonferenz. 05 November 2013.
http://zentralrat.sintiundroma.de/wp-content/uploads/presse/294.pdf Roma Griechenland: Fall Maria ist wohl kein Einzelfall (2013). In: Frankfurter Rundschau. 25 October 2013. http://www.fr-online.de/panorama/roma-griechenland-fall-maria-ist-wohl-kein-einzelfall,1472782,24782178.html Tichomirowa, Katja (2013): Griechenland: Ist Maria Opfer von Kinderhändlern? In: Frankfurter Rundschau. 22 October 2013. http://www.fr-online.de/panorama/griechenland-ist-maria-opfer-von-kinderhaendlern-,1472782,24743076.html Zieheltern Sorgerecht entzogen: Roma-Mädchen Maria bleibt in Griechenland. RP Online. 31 May 2014. http://www.rp-online.de/panorama/ausland/roma-maedchen-maria-bleibt-in-griechenland-aid-1.4280161
Obiettivi 1. Descrivi cosa è realmente accaduto in Grecia nel modo più neutrale ed obiettivo possibile. 2. Allo stesso modo, descrivi cosa è successo realmente in Irlanda. Se hai tempo, puoi cercare online esempi di racconti discriminatori sul caso. Utilizza termini di ricerca come 'Maria', 'Rom', 'Grecia' e 'rapimento'. Troverai la maggior parte degli esempi di resoconti discriminatori negli articoli scritti prima del novembre 2013.
M4Foglio di lavoro "Comunicato stampa del Consiglio centrale dei Sinti e Rom tedeschi" 'Bambini rapiti'? Denigrazione pubblica dei rom in Europa e responsabilità dei media Il Consiglio centrale dei Sinti e dei Rom tedeschi è profondamente preoccupato per le conseguenze delle notizie riportate dai media nazionali e internazionali, che riferiscono di presunti casi di 'rapimento di bambini biondi' da parte dei Rom in Grecia e Irlanda. I raid della polizia, prima in Grecia e successivamente in Irlanda, hanno portato all'allontanamento di bambini dai loro genitori o tutori, e affidati all'assistenza statale. Il Consiglio centrale ritiene che le azioni della polizia in questo caso si siano basate esclusivamente su criteri pseudo- etnici, vale a dire che i bambini biondi trovati con genitori o tutori rom costituiscono per la polizia motivo di sospetto di attività illegali. Successivamente a questi eventi, la speculazione dei media ha prodotto presunte connessioni tra i raid e ogni tipo di attività criminale, dal rapimento, l'abuso di minori e il matrimonio forzato a presunti traffici di organi umani. Alcuni resoconti dei media hanno creato bizzarre versioni degli eventi e immagini evidentemente inaccurate di una presunta 'bambina traumatizzata rapita dai Rom', che si sono riversati di conseguenza sull'intera minoranza rom in Germania e in tutto il mondo. Una volta emersi i dettagli del caso, solo alcuni media hanno ammesso di essere stati influenzati da vecchi pregiudizi e astio antigitani. È del tutto comprensibile che le centinaia di genitori i cui figli sono scomparsi abbiano reagito a queste notizie con una speranza rinnovata che i loro figli possano essere vivi e che risiedano con i loro rapitori rom. Tuttavia questo trasforma di fatto tutti i Sinti e i Rom in potenziali ladri di bambini. L'impatto sulle comunità Sinti e Rom in Germania è già grave. In Germania alcuni Sinti hanno detto al Consiglio centrale di provare vergogna e sentirsi umiliati nelle loro relazioni con i vicini di casa e i colleghi di lavoro. I compagni di scuola di bambini sinti e rom chiedono loro se rapiscono i bambini o siano stati essi stessi rapiti. In questo modo, in tutta Europa e oltre, l'intera minoranza rom ha sofferto per essere stata bollata e criminalizzata, ed è stata sospettata in tutto il mondo di trattenere con sé i bambini scomparsi dai loro veri genitori. In Serbia gli skinhead hanno aggredito una famiglia Rom con un bambino biondo; in Irlanda alcuni bambini sono stati allontanati dai propri genitori durante raid polizieschi assolutamente spropositati, eseguiti sulla sola base di cosiddette 'segnalazioni pubbliche' e della presenza di bambini biondi. Successivi test del DNA hanno dimostrato che questi bambini erano stati separati dai loro genitori biologici. Il Consiglio Centrale accoglie gli appelli lanciati dalle organizzazioni irlandesi per i diritti umani al governo per condurre un'indagine dettagliata sulle circostanze di questi raid ingiustificati della polizia e chiedere scusa alla minoranza [Rom irlandese]. Il modo in cui sono state condotte queste operazioni di polizia e i successivi resoconti dei media, incentrati esclusivamente sull'aspetto 'bianco' e 'biondo' dei bambini in questione, si sono basati essenzialmente su ipotesi razziste che ora stanno esercitando un forte impatto sull'intera minoranza in Germania e in tutta Europa. Il Consiglio centrale dei Sinti e dei Rom tedeschi desidera sottolineare la consapevolezza che è compito della polizia e delle autorità statali intraprendere azioni contro i casi di tratta di esseri umani e adozioni illegali. Tuttavia consideriamo inappropriato e illegittimo suscitare nella coscienza pubblica rappresentazioni che riattivino e rinforzino i pregiudizi razzisti. Il Consiglio centrale invita quindi il nuovo Bundestag a nominare un gruppo di esperti per documentare e quantificare ostilità e astio nei confronti dei Sinti e dei Rom in Germania e di riferire al {1}Bundestag{/1} una volta per ogni legislatura. Consideriamo tale azione essenziale in considerazione della storia della Germania e degli effetti omicidi dell'ideologia razziale nazionalsocialista che ha sistematicamente attribuito caratteristiche negative alla minoranza [Rom] al fine di legittimare il genocidio commesso nell'Europa occupata dai nazisti. Romani Rose Presidente, Consiglio centrale dei sinti tedeschi e rom Fonte: Press release issued by Central Council of German Sinti and Roma, 5 November 2013.
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Obiettivi 1. Quali critiche fa il Consiglio centrale dei Sinti e dei Rom tedeschi ai media che riportano il caso di 'Maria'? 2. Dai la tua opinione su queste critiche.
M5 Foglio di lavoro "Il caso di 'Maria' dal punto di vista delle ONG rom" Articolo informativo di Benjamin Ignác1 "Il caso di 'Maria' dal punto di vista delle ONG rom" Dopo che i media locali hanno riportato il caso dell' 'angelo biondo' Maria - una bambina bionda con la pelle chiara e gli occhi verdi, trovata sotto la custodia di una coppia di Rom dalla pelle scura - il mondo intero si è improvvisamente indignato e interessato a questa famiglia rom. Il caso di Maria è interessante sia dal punto di vista della comunicazione dei media sia come esempio perfetto di come i media possano essere utilizzati per far risorgere stereotipi dimenticati da lungo tempo e incitare l'odio contro determinati gruppi di persone - in questo caso i Rom. Maria iniziò a comparire sui media nell'ottobre 2013, poco dopo essere stata affidata alle cure dello stato perché le autorità non credevano che una bambina dai capelli biondi e la carnagione chiara potesse essere figlia di una coppia rom dalla carnagione scura. Secondo Panayiotis Pardalis, portavoce dell'ente benefico "Il sorriso del bambino", che ha preso in custodia Maria, 'era ovvio' che non fosse una bambina rom. Nel 2014, le autorità hanno condotto un'indagine e hanno scoperto che Maria è di fatto rom, ma i suoi genitori biologici vivono in Bulgaria. Hanno restituito Maria alla coppia greco-rom, che ama la bambina, l'ha cresciuta come propria e non ha intenzione di venderla, come hanno sostenuto alcuni rapporti. Secondo Natasha Dukatch, esperta di Rom ucraini, "le notizie internazionali abbondavano di dettagli sulla situazione di Maria, incitando l'opinione pubblica contro i Rom e risvegliando stereotipi da Medioevo. [...] Dal momento in cui la storia è esplosa, i media internazionali hanno creato un'immagine malvagia della coppia rom, descrivendo i due come rapitori e creature povere e spregevoli. [...] Nel ripetere informazioni pregiudizievoli, i media di tutto il mondo non hanno verificato le informazioni della stampa locale greca, e non hanno mai fatto notare che la coppia rom stava dicendo la verità sin dall'inizio. " L'Osservatorio dei diritti umani ha riportato alcuni dei titoli dei giornali greci: "Rom rapiscono i bambini!" "Il DNA" ha 'parlato': la bambina di 4 anni trovata in un insediamento rom non è una zingara," " Amber Alert: Un giro di pericolosi Rom rapisce i bambini!!!". Nel 2013, in una dichiarazione pubblica, il Centro europeo per i diritti dei Rom (ERRC) ha chiesto ai media "di agire responsabilmente nel riportare la situazione, soprattutto perché non sono ancora stati dimostrati tutti i fatti del caso". La dichiarazione dell'ERRC ha sottolineato che "l'irresponsabile resoconto potrebbe avere conseguenze gravi e negative per le famiglie rom in tutta Europa. Se un crimine è stato commesso in Grecia, e questo non è ancora chiaro, coloro che lo hanno commesso dovrebbero essere trattati come individui, non come rappresentanti della loro appartenenza etnica. La criminalità non è legata all'etnia." Secondo Romea - un'agenzia di stampa rom della Repubblica Ceca - "I media hanno creato il panico nei campi rom e hanno continuato a cercare bambini biondi. Se conoscessero la comunità, saprebbero che molti bambini rom sono biondi. C'è una completa ignoranza dei problemi dei Rom e un disinteresse a conoscerli. Una comunità già vulnerabile è stata danneggiata ed emarginata ulteriormente". L'organizzazione "Il sorriso del bambino" ha ricevuto oltre 8.000 chiamate ed e-mail da genitori di tutto il mondo che sostenevano che gli 'zingari' avessero rapito le loro figlie. Tre coppie, provenienti dalla Grecia, dalla Gran Bretagna e dall'Irlanda, insistevano sul fatto che Maria sembrava la loro bambina scomparsa. Il racconto di quanto accaduto in Grecia potrebbe aver spinto la polizia irlandese ad allontanare dai loro genitori rom, in parti diverse del paese, due bambini biondi, una bambina di 7 anni e un bambino di 2 anni. In entrambi i casi non collegati, i test del DNA hanno dimostrato che i bambini vivevano con i loro veri genitori. I media serbi hanno riferito che nella città serba di Novi Sad un gruppo di skinheads ha cercato di rapire un bambino rom fuori dalla sua casa, perché la sua pelle era più chiara di quella di suo padre. In Italia la Lega Nord anti-immigrati ha reagito alle notizie sul presunto rapimento di Maria chiedendo ispezioni in tutte le comunità rom per cercare i bambini scomparsi.
Nemmeno un solo articolo ha menzionato la possibilità che fossero stati violati i diritti umani nei confronti della coppia Rom. Poiché avevano adottato Maria illegalmente e avevano problemi con i loro documenti, nessuno ha tenuto conto dei loro diritti. I media non sono riusciti a riportare questo punto di vista e nemmeno a chiedersi se i Rom abbiano diritti umani. Sembra che i Rom siano sempre colpevoli di presunti crimini fino a quando non si prova che sono innocenti. In un'intervista con il New York Times, l'ex direttore del Centro europeo per i diritti dei Rom, Dezideriu Gergely, ha dichiarato: "Immaginate la situazione a rovescio: se i bambini fossero stati scuri e i genitori bianchi, sarebbero mai stati portati via? La conseguenza più pericolosa di questa isteria è che ora dobbiamo vivere con la paura che i nostri figli possano essere allontanati da noi sulla base di una percezione sbagliata. Nessuno dovrebbe essere bollato sulla base della propria etnia. [...] Applicare una responsabilità collettiva all'intera comunità rom è inaccettabile ". Negli anni seguenti solo pochissimi media e ONG rom continuarono a parlare dell'ingiustizia subita da Maria e dai suoi genitori. Alcune delle accuse contro i genitori furono lasciate cadere e Maria rimase a lungo in affidamento allo stato. Il mondo non ne è più interessato, quindi ora sarà di nuovo invisibile. L'unica cosa che rimarrà è la percezione pubblica negativa sui Rom come rapitori di bambini. 1 Benjamin Ignác è il responsabile della comunicazione digitale presso il Centro europeo per i diritti dei Rom. Fonti: Apostolou, Nikolia: Breaking News No More: Life for Roma in Greece a Year after “Maria”. In: Romea.cz News. 27 October 2014. http://www.romea.cz/en/features-and-commentary/breaking-news-no-more-life-for-roma-in-greece-a-year-after-maria Bilefsky, Dan: Roma, Feared as Kidnappers, See Their Own Children at Risk. In: The New York Times. 25 October 2013. https://www.nytimes.com/2013/10/26/world/europe/for-the-roma-fears-of-kidnapping-in-europe-only-mirror-their-own.html Cossé, Eva: Europe: Time to Drop the Roma Myths. In: Human Rights Watch. 4 November 2013. https://www.hrw.org/news/2013/11/04/europe-time-drop-roma-myths Dukach, Natasha: Media Promote Stereotypes Against Roma People, in: Fair Observer. Make sense of the world. 26 June 2015. https://www.fairobserver.com/region/europe/media-promote-stereotypes-against-roma-people-54078/ Gökçen, Sinan: ERRC Urges Restraint and Responsible Reporting in Child Removal Cases. Budapest, 22 October 2013. http://www.errc.org/cikk.php?cikk=4212 Gökçen, Sinan: Guilty until proven innocent: injustice, racism and the Roma. European Roma Rights Centre. http://www.errc.org/news/guilty-until-proven-innocent-injustice-racism-and-the-roma Jovanovic, Zelico: Maria is Roma – so now she will become invisible once more. In: The Guardian. 28 October 2013. http://www.theguardian.com/commentisfree/2013/oct/28/maria-roma-invisible ROMEA: Greece: Attorney for Romani couple says they adopted girl with her mother\s consent. In: Romea.cz News. 22 October 2013. http://www.romea.cz/en/news/greece-attorney-for-romani-couple-says-they-adopted-girl-with-her-mother-s-consent ROMEA: Some charges dropped against Romani couple in Greece who cared for Romani child from Bulgaria. In: Romea.cz News. 12. November 2015. http://www.romea.cz/en/news/world/some-charges-dropped-against-romani-couple-in-greece-who-cared-for-romani-child-from-bulgaria
Obiettivi 1. Quali sono le critiche sollevate dai rappresentanti della comunità Rom sui media che hanno trattato il caso di 'Maria‘? 2. Che impatto ha questo modo di riportare la notizia sulla comunità Rom?
M6Foglio di lavoro "Fake news: esempi dalla Germania" I social network come Facebook fungono spesso da canale per 'report' inventati che si diffondono rapidamente e largamente attraverso i 'mi piace' e le 'condivisioni' e guadagnano considerevole attenzione. Di volta in volta Internet, e-mail e social network fungono da canali per 'report' e allarmi inventati che gli utenti, spesso senza pensarci, trasmettono a un gran numero di contatti. Questi sono chiamati 'bufale' 'leggende metropolitane' o 'fake news'. Un particolare tipo di fake news, che ha girato per anni in varie forme, raccogliendo un gran numero di 'mi piace' e di condivisioni, si riferisce a presunti sequestri di minori da parte di una presunta 'mafia' che traffica in organi umani. Ci sono due variazioni fondamentali su questo tema, ognuna delle quali viene aggiornata e 'adattata' più e più volte a nuovi luoghi. La prima consiste in una segnalazione sui rapimenti di minori da parte di una 'mafia bulgara e rumena dedita al traffico di organi' il cui scopo è quello di espiantare e vendere gli organi delle vittime. Le storie contengono generalmente indicazioni su 'targhe automobilistiche straniere' e 'zingari'. Il secondo tipo riguarda segnalazioni su 'zingari', 'donne rumene' o 'europei dell'est' che presumibilmente bighellonano in una sezione di una grande catena di abbigliamento (negozi diversi cambiano il nome in base alla località), drogano i bambini e rasano loro la testa nello spogliatoio del negozio per fuggire con loro e non essere arrestati. In questo caso lo scopo dei 'rapimenti' sarebbe anche quello dell'espianto di organi. La polizia è costretta a intervalli regolari ad affrontare le conseguenze di queste storie; per esempio, ha ricevuto chiamate da madri preoccupate che chiedevano informazioni dopo che esse, o i loro figli, avevano ricevuto via e-mail la seguente segnalazione riguardante certi rapitori bulgari: 'Tieni d'occhio i tuoi figli!!! Ci sono due uomini a Bad Nauheim e Friedberg in un furgone bianco con targa BG (bulgara) che stanno cercando di rapire i bambini! Si pensa che facciano parte della mafia [trafficante] di organi! Anche a Butzbach la polizia [li] ha cercati tutto il giorno. Non far uscire da soli i tuoi figli!' Questi messaggi erano stati condivisi molte volte e inoltrati ad altri utenti con commenti simili. Alla fine questo 'avvertimento' circolava in tutta la Germania, con riferimenti a una serie di città diverse. Storie simili erano già girate in precedenza. Anche se è sempre ragionevole riservarsi dal giudicare, questa storia è sicuramente una bufala che non si basa su nessun fatto. Varie fonti sostengono che sia nata dalla trama di un episodio tratto dalla popolare fiction poliziesca (Tatort) trasmessa in televisione nel 2011, poiché le prime storie di questo tipo sono apparse dopo la sua messa in onda in TV. Il pericolo di storie inventate come queste è che ci sono numerose persone che ci credono. La polizia della città tedesca di Gütersloh è stata costretta il 20 gennaio 2014 a rilasciare il seguente comunicato stampa in risposta a un post basato sulla versione della leggenda relativa al 'bambino drogato e rasato': 'Ormai da qualche mese circolano voci su Internet, in particolare su Facebook, riguardo a un bambino che è stato rapito in un grande supermercato (a volte la storia parla di grandi magazzini di arredamento per la casa o di centri commerciali) a Gütersloh. Le voci sostengono che il bambino sia stato portato in bagno da una coppia rumena che gli ha rasato la testa al fine di poterlo rapire per il traffico di organi. La polizia del distretto di Gütersloh desidera chiarire qui che un tale evento non è MAI avvenuto. Queste sono semplicemente storie allarmistiche che circolano su internet e NON hanno alcun fondamento.' Fonti: Facebook contributions from the years 2014 and 2012, documented from Mimikama.at http://www.mimikama.at/allgemein/die-organmafia-in-essen-und-duisburg-ein-fake-verbreitet-angst/#up6 http://www.mimikama.at/allgemein/vom-einbrecher-zum-chirurgen-so-etwas-geht-nur-auf-facebook/
Obiettivi 1. Descrivi le paure condivise che motivano le fake news. 2. Le storie usano vari termini per descrivere i presunti criminali. Discuti se e in che misura i termini 'zingari', 'Europei dell'Est', 'Bulgaro' e 'Rumeno' sono applicati a diversi gruppi di persone e se potrebbero riferirsi di fatto allo stesso stereotipo negativo.
3. Sei a conoscenza di fake news simili sul tuo paese condivise sui social media? Descrivi i dettagli. 4. Pensi che ci sia una connessione tra questa bufala e la notizia su 'Maria'? Spiega il tuo punto di vista
5. Dai e spiega la tua opinione sulla seguente affermazione: 'Queste fake news sono solo variazioni moderne del vecchio pregiudizio sugli "zingari" che rapiscono i bambini.'
M7 Foglio di lavoro "Attacchi in Italia" Dal 2008 l'Italia è stata ripetutamente testimone di incidenti antigitani che hanno implicato aggressioni ai Rom. Alcuni di questi incidenti si sono verificati a Napoli. Nel distretto napoletano di Ponticelli, un insediamento di fortuna popolato dalla minoranza etnica rom, è stato attaccato violentemente. Data la natura organizzata della violenza i media hanno riferito di 'rivolte simili a pogrom'. Sono state lanciate pietre e un team di giornalisti ha ripreso alcuni giovani sui motorini mentre lanciavano Molotov contro le baracche. La folla che si era radunata lanciava insulti ai pompieri che tentavano di spegnere le fiamme. Centinaia di Rom sono fuggiti con i propri mezzi di trasporto e 500 di loro sono stati scortati fuori città dalla polizia. Un gruppo di 56 Rom, tra cui 30 bambini, è scomparso dal momento dell'incidente. Non ci sono state notizie di arresti tra i rivoltosi e quelli che hanno appiccato il fuoco. Circa 160.000 Rom vivono in Italia, principalmente ai margini delle città. Circa la metà di loro possiede la cittadinanza italiana. Insieme ai Sinti del paese, costituiscono una popolazione che le cifre ufficiali stimano di circa 342.000 persone. La Caritas ritiene che la cifra reale sia considerevolmente più alta, pari a un totale di 556.000. Un caso avvenuto a Napoli, che faceva leva sul pregiudizio familiare degli 'zingari che rapiscono i bambini', ha alimentato l'indignazione popolare nella città fino all'estremo. Una ragazzina di 16 anni, che era stata arrestata, aveva presumibilmente, nel fine settimana precedente ai violenti attacchi, tentato di rapire un bambino di sei mesi. Affermazioni come questa si presentano a intervalli regolari sui media italiani. I giornalisti dedicano molto spazio alle notizie su questi presunti incidenti, contribuendo così a un clima di ostilità e risentimento nei confronti dei Rom. Oltre al lancio di pietre e agli attacchi con bombe incendiarie, ci sono state anche aggressioni fisiche contro singoli Rom; ne è di esempio un caso in cui due donne rom che andavano a fare la spesa sono state cacciate da un supermercato. Come notato sopra, nessuno di coloro che ha lanciato le pietre o le bottiglie incendiarie è stato arrestato; la classe politica di allora non avrebbe visto di buon occhio gli arresti, a giudicare dalla dichiarazione, fatta da Rosa Russo Iervolino, sindaco di Napoli e membro del Partito Democratico, riguardo a una 'comprensione parziale' del comportamento della folla. Pochi giorni dopo gli eventi, l'ufficio italiano dell'organizzazione per i diritti umani EveryOneGroup ha pubblicato un rapporto che indicava che il resoconto dell'incidente fatto dalla polizia e dai media non poteva essere preciso. Lo staff di EveryOneGroup crede che Angelica V., la sedicenne arrestata, sia stata attirata in una trappola, e che Flora M., la madre del bambino, e suo padre, il nonno del bambino, facessero parte di un gruppo di residenti locali che si era incontrato diverse volte per discutere come sbarazzarsi dell'insediamento rom nel loro quartiere. L'accusa di sottrazione di minore avrebbe potuto servire da catalizzatore per i successivi attacchi alle abitazioni rom, che a loro volta avrebbero determinato gli sgomberi. Il tribunale italiano ha condannato Angelica V. a quasi quattro anni di carcere sulla base delle dichiarazioni di Flora M. e senza ulteriori prove attendibili. Ora, uscita dalla prigione dopo aver scontato la pena, Angelica V. continua ad affermare che è stata ingiustamente accusata e condannata e di non aver mai visto la figlia di Flora M. Fonti: Wikinews of 17.05.2008: https://de.wikinews.org/wiki/Ausschreitungen_gegen_Roma_in_Italien Braun, Michael (2008): Pogrome in Neapel: Molotow-Cocktails auf Roma-Baracken. In: Online edition of taz of 15. Mai 2008. http://www.taz.de/!5182179/ EveryOneGroup (2008): Anti-gypsy sentiments out of control in Italy. The truth about the kidnapping in Naples. http://everyonegroup.com/EveryOne/MainPage/Entries/2008/5/18_Anti- gypsy_sentiments_out_of_control_in_Italy._The_truth_about_the_kidnapping_in_Naples.html Manzo, Guiseppe/Viscardi, Alessio (2012): Interview with Angelica Varga: Angelica tona a Ponticelli e racconta la sua verità. http://www.fanpage.it/angelica-torna-a-ponticelli-e-racconta-la-sua-verita-reportage/
Obiettivi 1. Descrivi gli eventi di Napoli. 2. Spiega il ruolo svolto negli eventi dalla supposizione che una ragazza rom abbia tentato di rapire un bambino.
3. Supponendo che Angelica V. intendesse davvero rapire il bambino, spiega perché i residenti locali della zona hanno attaccato altri rom, rumeni e non, e hanno distrutto le loro case. 4. Pensi che ci sia una connessione tra gli eventi italiani e le fake news su 'Maria'?
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