Per una parrocchia fraterna, ospitale, prossima - Parrocchia di ...

Pagina creata da Nicolo' Galli
 
CONTINUA A LEGGERE
Per una parrocchia fraterna, ospitale, prossima - Parrocchia di ...
In questo modo, la speranza è la virtù che ci mette in cammino, ci dà le ali per andare
       avanti, perfino quando gli ostacoli sembrano insormontabili. Papa Francesco                        Nella Comunità

La figura di parrocchia con connotazione missionaria e il ministero presbiterale

Per una parrocchia fraterna, ospitale, prossima

   La parrocchia, comunità eucaristica al cui centro c’è il                sempre più la forma di una “Fraternità ospitale e prossi-
mistero dell’Incarnazione, non è una realtà umana che                      ma, generata dal Vangelo e dalla Grazia”.... Si tratta di ge-
prima si pensa, poi si progetta e si pone in atto, ma è il                 nerare, alimentare e sviluppare relazioni nel segno della
luogo in cui la Chiesa “avviene” nella docilità all’azione                 fraternità evangelica e quindi alimentata dal Vangelo e
dello Spirito. È casa e scuola di comunione dove, «prima                   dalla Grazia, capaci di manifestare un’attenzione altret-
di programmare iniziative concrete, si promuove una spi-                   tanto evangelica nei confronti di coloro che sperimenta-
ritualità della comunione, facendola emergere come prin-                   no condizioni di povertà, fragilità, esclusione e nello stes-
cipio educativo in tutti i luoghi dove si plasma l’uomo e il               so tempo capaci di una presenza “prossima” sulle “so-
cristiano, dove si educano i ministri dell’altare, i consa-                glie, terre, periferie esistenziali” abitate da tutti. (Dal Te-
crati, gli operatori pastorali, dove si costruiscono le fami-              sto base)
glie e le comunità». In quanto realtà di comunione, la par-
rocchia non può essere intesa come un’entità autosuffi-                      L’approfondimento condiviso di questa prospettiva deve
ciente. Essa ha bisogno dell’apertura alle altre parrocchie                avvenire declinando costantemente la “fondamentale que-
e alle altre realtà ecclesiali, mediante «gesti di visibile                stione della fede” e quella delle modalità di esercizio del
convergenza, all’interno di percorsi costruiti insieme, poi-               ministero presbiterale.
ché la Chiesa non è la scelta di singoli, ma un dono dal-
l’alto, in una pluralità di carismi e nell’unità della missio-               La prima attenzione consiste nel considerare la dinami-
ne». […] La comunione è grazia, ma è anche impegno a                       ca che esiste tra fede e comunità fraterna. La fraternità
«saper “fare spazio” al fratello e a respingere le tentazio-               della comunità parrocchiale nasce dalla fede, nutre la fe-
ni egoistiche che continuamente insidiano la vita della co-                de, testimonia la fede, diventando “segno e primizia” del
munità e generano competizione, carrierismo, diffidenza,                   Regno di Dio.
gelosie. Non ci facciamo illusioni: senza questo cammino                     La seconda attenzione: nell’approfondire la dimensione
spirituale, a ben poco servirebbero gli strumenti esteriori                fraterna della comunità parrocchiale, non bisogna separa-
della comunione. Diventerebbero apparati senz’anima,                       re la dimensione dell’ospitalità, altrimenti scivoliamo in
maschere di comunione più che sue vie di espressione e di                  direzione di una “chiusura” (vedi ad esempio: “nativi” e
crescita». (Costituzioni sinodali 37° Sinodo della Chiesa                  “arrivati”; “impegnati” e “non impegnati”; “praticanti” e
di Bergamo, n. 29)                                                         “non praticanti”). Neppure va tralasciata la dimensione
                                                                           della prossimità, altrimenti scivoliamo nell’autoreferen-
 Alla luce di questo intenso percorso emergono i linea-                    zialità, nell’involuzione, nello svuotamento, nella stru-
menti del volto missionario della parrocchia che prende                    mentalità.

                                                                                                 COLOGNOLA        Gennaio 2020         5
Per una parrocchia fraterna, ospitale, prossima - Parrocchia di ...
Nella Comunità                                  In questo modo, la speranza è la virtù che ci mette in cammino, ci dà le ali per andare
                                                avanti, perfino quando gli ostacoli sembrano insormontabili. Papa Francesco

Prepariamo alla preghiera per i defunti, viventi nell’eternità di Dio

DAL BATTESIMO ALLA VITA ETERNA
  Ci prepariamo interiormente a vivere l’appuntamento annuale
della preghiera in suffragio dei defunti, il Triduo dei morti. Que-
st’anno il filo conduttore del cammino comunitario e diocesano
fa riferimento al tema del battesimo e all’esigenza di essere mis-
sionari nel nostro tempo. Per dare continuità a questo percorso
proponiamo il testo dell’Angelus di papa Benedetto XVI del 14
gennaio 2013 dove, in modo magistrale richiama il tema del bat-
tesimo legandolo alla vita nuova ed eterna. Un modo per coglie-
re il legame tra il nostro battesimo e la vita eterna, oltre la morte.

  Con la domenica dopo l’Epifania si conclude il Tempo liturgi-
co del Natale: tempo di luce, la luce di Cristo che, come nuovo
sole apparso all’orizzonte dell’umanità, disperde le tenebre del
male e dell’ignoranza. Celebriamo oggi la festa del Battesimo di
Gesù: quel Bambino, figlio della Vergine, che abbiamo contem-
plato nel mistero della sua nascita, lo vediamo oggi adulto im-
mergersi nelle acque del fiume Giordano, e santificare così tutte
le acque e il cosmo intero – come evidenzia la tradizione orien-
tale. Ma perché Gesù, in cui non c’era ombra di peccato, andò a
farsi battezzare da Giovanni? Perché volle compiere quel gesto
di penitenza e conversione, insieme con tante persone che così
volevano prepararsi alla venuta del Messia? Quel gesto – che se-
gna l’inizio della vita pubblica di Cristo – si pone nella stessa li-
nea dell’Incarnazione, della discesa di Dio dal più alto dei cieli
all’abisso degli inferi. Il senso di questo movimento di abbassa-
mento divino si riassume in un’unica parola: amore, che è il no-
me stesso di Dio. Scrive l’apostolo Giovanni: «In questo si è ma-
nifestato l’amore di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo il suo
Figlio unigenito, perché noi avessimo la vita per mezzo di lui», e
lo ha mandato «come vittima di espiazione per i nostri peccati»
(1 Gv 4,9-10). Ecco perché il primo atto pubblico di Gesù fu ri-
cevere il battesimo di Giovanni, il quale, vedendolo arrivare, dis-
se: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo»
(Gv 1,29).
  Narra l’evangelista Luca che mentre Gesù, ricevuto il battesi-
mo, «stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo
Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una
voce dal cielo: “Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio
compiacimento”» (3,21-22). Questo Gesù è il Figlio di Dio che è
totalmente immerso nella volontà di amore del Padre. Questo
Gesù è Colui che morirà sulla croce e risorgerà per la potenza
dello stesso Spirito che ora si posa su di Lui e lo consacra. Que-
sto Gesù è l’uomo nuovo che vuole vivere da figlio di Dio, cioè
nell’amore; l’uomo che, di fronte al male del mondo, sceglie la
via dell’umiltà e della responsabilità, sceglie non di salvare se
stesso ma di offrire la propria vita per la verità e la giustizia. Es-
sere cristiani significa vivere così, ma questo genere di vita com-
porta una rinascita: rinascere dall’alto, da Dio, dalla Grazia.
Questa rinascita è il Battesimo, che Cristo ha donato alla Chie-
sa per rigenerare gli uomini a vita nuova. Afferma un antico te-
sto attribuito a sant’Ippolito: ”Chi scende con fede in questo la-
vacro di rigenerazione, rinuncia al diavolo e si schiera con Cri-
sto, rinnega il nemico e riconosce che Cristo è Dio, si spoglia
della schiavitù e si riveste dell’adozione filiale”.

6    COLOGNOLA           Gennaio 2020
Per una parrocchia fraterna, ospitale, prossima - Parrocchia di ...
Il cammino della riconciliazione richiede pazienza e fiducia. Non si ottiene la pace se
       non la si spera. Papa Francesco                                                                 Nella Comunità
TRIDUO DEI MORTI 07 – 09 FEBBRAIO 2020

BATTESIMO FONTE DI VITA ETERNA
“Quanti siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo” (Gal 3,27).

  Con queste parole san Paolo ci                 VENERDÌ 07 FEBBRAIO
insegna che il Battesimo ci ha as-
sociati a Cristo, dedicati a lui, fi-            ore 08.00 S. Messa
no a trasformarci in lui, assumen-               ore 08.30 Esposizione, Lodi mattutine adorazione fino alle 10.00;
                                                 ore 10.00 S. Messa pro defunti;
do quasi i tratti della sua perso-
                                                 ore 16.00 Esposizione, Vespro adorazione eucaristica;
na. Rivestirsi di Cristo significa
                                                 ore 20.00 S. Messa solenne suffragio defunti anno 2019, al termine
appunto divenire come lui, dive-                           Benedizione eucaristica.
nire lui. Sant’Agostino, con impa-               ore 21.00 In Sala parrocchiale: Incontro con la figura e la spiritualità
reggiabile acume, spiega: “Ral-                            di Sant’Ignazio di Loyola.
legriamoci, rendiamo grazie a                              Interviene il gesuita padre Massimo Tozzo.
Dio, non soltanto perché ci ha
fatti diventare cristiani, ma per-               SABATO 08 FEBBRAIO
ché ci ha fatto diventare Cristo                 ore   08.00    S. Messa
stesso. Vi rendete conto, fratelli,              ore   08.30    Esposizione, Lodi mattutine adorazione fino alle 10.00;
di quale grazia ci ha fatto Dio,                 ore   10.00    S. Messa pro defunti;
donandoci Cristo come Capo?                      ore   16.00    Esposizione, Vespro adorazione eucaristica;
Esultate, gioite, siamo divenuti                 ore   20.00    S. Messa solenne, al termine Benedizione eucaristica.
Cristo. Se egli è il Capo, noi sia-
mo le membra: siamo un uomo                      DOMENICA 09 FEBBRAIO
completo, egli e noi. Qual è la Te-              ore   08.00 S. Messa
sta, e quali sono le membra? Cri-                ore   08.30 Esposizione, Lodi mattutine adorazione fino alle 10.00;
sto e la Chiesa”. Sant’Agostino ci               ore   10.00 S. Messa pro defunti;
dice che, con il Battesimo, si                   ore   16.00 Esposizione, Vespro adorazione eucaristica;
compie un cambiamento radica-                    ore   18.30 S. Messa solenne per tutti i defunti, al termine
le: è una trasformazione che ri-                             Benedizione eucaristica.
porta il cristiano al possesso di
Dio che il peccato aveva fatto                    Nei giorni del Triduo, poi, si potranno raccogliere delle intenzioni di S. Messe
perdere insieme con l’immagine                      per i defunti che saranno celebrate dai sacerdoti durante l’anno in corso
divina.

                                                                                                 COLOGNOLA   Gennaio 2020       7
Per una parrocchia fraterna, ospitale, prossima - Parrocchia di ...
Nella Comunità                                 La tratta
                                               Si
                                               la
                                                   Quaresima
                                               nostro
                                                         prima giunge
                                                  capacità
                                                       stesso
                                                                di tuttoadinoi
                                                            di reagire
                                                                            credere
                                                                               come nella
                                                               bisognodidifronte
                                                                            pace.alla
                                                                                     tempo
                                                                                  Papa
                                                                                           possibilità
                                                                                      realtà
                                                                                             provvidenziale
                                                                                         Francesco
                                                                                                       della pace,
                                                                                                              per cambiare
                                                                                                                   di credere
                                                                                                                           rotta,
                                                                                                                              cheper
                                                                                                                                  l’altro
                                                                                                                                       recuperare
                                                                                             del male che sempre ci sfida.” Papa Francesco
                                                                                                                                          ha il

11 febbraio
Giornata mondiale del malato
   Papa Francesco: “no ad atti di natura eutanasica, di          de in Dio autore della vita”. Attenzione focalizzata an-
suicidio assistito o soppressione della vita”                    che sull’obiezione di coscienza che “in certi casi è per
   “Il vostro agire sia costantemente proteso alla dignità       voi la scelta necessaria per rimanere coerenti a questo
e alla vita della persona, senza alcun cedimento ad at-          ‘sì’ alla vita e alla persona”. “Quando non potrete gua-
ti di natura eutanasica, di suicidio assistito o soppres-        rire, potrete sempre curare con gesti e procedure che
sione della vita, nemmeno quando lo stato della malat-           diano ristoro e sollievo al malato”. Il pensiero di Fran-
tia è irreversibile”. Lo scrive Papa Francesco nel Mes-          cesco è anche per “alcuni contesti di guerra e di con-
saggio per la Giornata mondiale del malato, che ricor-           flitto violento” in cui “sono presi di mira il personale
re l’11 febbraio, rivolgendosi in particolare agli opera-        sanitario e le strutture che si occupano dell’accoglien-
tori sanitari, cui ricorda che “il sostantivo ‘persona’,         za e assistenza dei malati”. “Attaccare coloro che sono
viene sempre prima dell’aggettivo ‘malata’”. Nelle sue           dedicati al servizio delle membra sofferenti del corpo
parole la convinzione che “nell’esperienza del limite e          sociale non giova a nessuno”, esclama il Pontefice.
del possibile fallimento anche della scienza medica di           Che, pensando ai “tanti fratelli e sorelle che, nel mon-
fronte a casi clinici sempre più problematici e a dia-           do intero, non hanno la possibilità di accedere alle cu-
gnosi infauste, siete chiamati ad aprirvi alla dimensio-         re, perché vivono in povertà”, lancia un appello: “Mi ri-
ne trascendente, che può offrirvi il senso pieno della           volgo alle istituzioni sanitarie e ai Governi di tutti i
vostra professione”. Ricordando che “la vita è sacra e           Paesi del mondo, affinché, per considerare l’aspetto
appartiene a Dio”, il Papa evidenzia che “pertanto è in-         economico, non trascurino la giustizia sociale. Auspico
violabile e indisponibile”. “La vita va accolta, tutelata,       che si cooperi perché tutti abbiano accesso a cure ade-
rispettata e servita dal suo nascere al suo morire: lo ri-       guate per la salvaguardia e il recupero della salute”.
chiedono contemporaneamente sia la ragione sia la fe-            (Sir)

8    COLOGNOLA          Gennaio 2020
Per una parrocchia fraterna, ospitale, prossima - Parrocchia di ...
Che il Dio della pace ci benedica e venga in nostro aiuto. Papa Francesco
                                                                                                  Nella Comunità

Gli auguri dei nostri MISSIONARI

 G   razie, grazie infinite carissimi.
 Siete sempre più che puntuali e il segno presente
 della Provvidenza. Grazie. I dati bancari sono
 sempre gli stessi. Niente è combiato. Posso con
 allegria comunicare che il costruttore ha deciso di
 aiutatci e di fare comunque la copertura del
 seminterrato dandoci tempo per pagare fino a
 fine anno. Ci siamo buttati. La Provvidenza aiuta
 gli audaci e chi cerca di aver fede!!!! Del resto
 sempre più sentiamo la mancanza di luoghi per
 un minimo di attività pastorali e sociali.
 Vi mando qualche foto della copertura del
 seminterrato.
 Un anno nuovo di continue ascensioni verso la santità.

 Concludo la giornata della quarta domenica e
 trovo il vostro messaggio. Grazie, grazie.
 La presenza del gruppo missionario e con lui di
 tutta una comunità parrocchiale nel cammino
 missionario ti rianima e ti fa sentire la presenza
 viva del Dio vivo. Mi sembra sia sparito
 immediatamente ogni segno di stanchezza.
 Oggi ho parlato del Padre e delle sue sorprese,
 dell’Amore che si fa debolezza, quasi a voler
 comprendere meglio le mie debolezze, e della gioia
 di avere un fratello che non ha vergogna di
 dichiararsi fratello mio, fratello nostro.
 Un grande abbraccio e il desiderio per tutti di ogni
 bene e benedizione.
 Ciao, ciao, ciao.
 Vostro Alfiero s.x.

 Grazie Amici per gli auguri di Natale.
 Li ho messi nel cuore in questi giorni in                                 Cristo è nato duemila anni fa e non lo
 cui sono influenzato. Ricambio di cuore,                                 abbiamo ancora capito…
 assicurandovi un posto nella messa
                                                                            … Se un Dio è diventato bambino ed è
 della vigilia. Alle ore 22.30.
                                                                          morto vittima della civiltà romana e del
 Grazie per aver saputo continuare ad                                     Sinedrio, possibile che noi, dopo secoli,
 essere gruppo missionario negli anni in                                  siamo ancora capaci, in nome dei Governi
 cui sta maturando il passaggio dalla                                     europei, di lasciare morire in mezzo al mare
 missione che facevano solo i missionari                                  i diversi per i quali Cristo venti secoli fa è
 alla missione dei laici, di tutti i battezzati!                          vissuto ed è morto?...

 Che il Signore vi aggiunga al gruppo                                       Antonio Mazzi
 dei suoi apostoli.                                                         (Famiglia Cristiana 22 dic 2019)
 Ciao,
             P. Lino Maggioni                                               Buon Santo Natale e felice 2020

                                                                                       COLOGNOLA         Gennaio 2020      9
Per una parrocchia fraterna, ospitale, prossima - Parrocchia di ...
Nella Comunità                                  La Quaresima
                                                Che
                                                la
                                                e ci
                                                     Maria, Madre
                                                   capacità
                                                     sostenga
                                                                giunge
                                                                    del aPrincipe
                                                            di reagire
                                                               nel cammino
                                                                          noi come
                                                                       di fronte
                                                                                   della
                                                                                      tempo
                                                                                         paceprovvidenziale
                                                                                               e Madre di tutti
                                                                              di riconciliazione,
                                                                                  alla realtà del male
                                                                                                  passoche
                                                                                                            peri popoli
                                                                                                         dopo
                                                                                                           sempre
                                                                                                                 cambiare
                                                                                                                passo.
                                                                                                                         della
                                                                                                                             rotta,
                                                                                                                    ci sfida.”
                                                                                                                               terra,
                                                                                                                                    per
                                                                                                                       Papa Francesco
                                                                                                                                      ci recuperare
                                                                                                                                          accompagni
                                                                                                                               Papa Francesco

  NUOVO
  PAGANESIMO
  AMBIENTALISTA

   L’essenza del paganesimo è rap-        e della venalità degli uomini, la                   quale all’ONU ha detto ai vari leader
presentata dal naturalismo secondo        nostra razza si sarebbe scavata la                  che hanno fallito nei confronti dei
il quale l’origine e il principio delle   fossa.                                              bambini e che la storia non sarebbe
cose è la natura e tutto ciò che è na-      Nel racconto l’astronave era rica-                stata gentile nei loro confronti.
turale è giusto e legittimo e , di con-   duta sulla terra, sconvolta dalle                      I progressisti, i quali sono per lo
seguenza, è ingiusto e illegittimo        esplosioni atomiche e nell’ultima                   più composti da esponenti della
ciò che ad essa si oppone.                scena, davanti ai resti della statua                borghesia ultra-privilegiata, hanno
   Questa visione è stata corretta dal    della libertà Charlton Heston escla-                immediatamente abbracciato que-
Cristianesimo il quale ricorda agli       mava con amarezza estrema: “Voi                     sta tesi perché abbracciandola si
uomini che non tutto, nella natura,       uomini l’avete distrutta!”.                         sentono giustificati da un nobile
è buono per sé stesso: che non tutti        Oggi, alla paura atomica si è so-                 scopo, appunto il paganesimo am-
gli istinti e le passioni sono buoni e    stituita la paura ecologica, ma l’ac-               bientalista con i suoi riti e i suoi
che nemmeno la natura è sempre            cusato è sempre lo stesso: l’uomo                   santi.
buona infatti esistono le malattie e      occidentale soprattutto se ispirato                    La sinistra soprattutto ha creato
le deformità e che non si può e non       da valori Giudaico/Cristiani.                       una crisi climatica e la adora e la
si devono gettare i figli deformi dal       E pazienza se nel frattempo, la                   cavalca.
monte Taigeto come facevano gli           Cina di Mao, la Cambogia di Pol                        500 scienziati di fama mondiale
spartani.                                 Pot o il Ruanda degli Hutu hanno                    che i media hanno completamente
   Ogni vita è infatti infinitamente      sterminato una buona parte della                    ignorato, hanno scritto e firmato
preziosa e unica perché ogni uomo         loro popolazione.                                   una lettera nella quale sollecitano
è dotato di un’anima immortale              I progressisti europei, indifferenti              le Nazioni Unite ad aprire un dibat-
unica e insostituibile.                   a ciò che davvero accade alla mag-                  tito tra scienziati di entrambe le
   Questa è la premessa che si deve       gioranza delle popolazioni dell’A-                  parti dell’argomento apocalittico in
considerare prima di affrontare la        frica, dell’Asia, dell’America meri-                questione, affermando inoltre che
tematica ambientalista la quale sot-      dionale e del Medio Oriente, per lo                 non esiste nessuna emergenza cli-
tintende che il Cristianesimo e i va-     più asserviti a dittature post colo-                matica.
lori Giudaico/Cristiani sono i primi      niali, preferiscono lamentarsi, in in-                 Come ha scritto il filosofo france-
responsabili del disastro ecologico       numerevoli manifestazioni, per de-                  se Pascal Bruckner nel suo libro:
e del cambiamento climatico per-          nunciare l’uso della plastica e del-                “Il fanatismo dell’Apocalisse: Sal-
ché hanno consentito agli uomini di       l’eccessivo riscaldamento globale                   va la Terra, punisci gli esseri uma-
“sfruttare” la natura (terra, mare,       con le conseguenti variazioni cli-                  ni”, il nuovo paganesimo ambienta-
piante, animali e persone) per trar-      matiche.                                            lista ha tutte le caratteristiche di un
ne profitto.                                Addirittura nella civilissima Sviz-               religione: santi, peccatori, fine
   Nel 1968 usciva un film america-       zera, poco tempo fa, circa 250 per-                 provvidenziale, paura apocalittica,
no di grande successo di pubblico:        sone in abiti funebri piangevano                    punizione e penitenza.
“Il pianeta delle scimmie”.               l’apparente avvicinarsi della morte
   Nel film in questione, si asseriva     di un ghiacciaio.                                     Non cadiamo nel tranello!
che a causa del progresso della             Ora c’è “santa” Greta, la nostra
scienza e della tecnica, dell’avidità     perpetua adolescente del dolore la                                               Enrico Boselli

10    COLOGNOLA          Gennaio 2020
Per una parrocchia fraterna, ospitale, prossima - Parrocchia di ...
La pace è un bene prezioso, oggetto della nostra speranza, al quale aspira tutta
       l’umanità. Papa Francesco                                                                    Nella Comunità

  Sono Mattia, un appassionato di                                                            Per quanto riguarda invece le va-
campane e vorrei raccontarvi la                                                            rie suonate registrate nella centrali-
storia delle vostre campane.                                                               na vorrei spiegare come e quando
  Le campane poste sul campanile                                                           vengono utilizzate. Qualche anno
della Chiesa moderna sono 8 in                                                             fa, da un mio conoscente sono state
Sib2 e sono state fuse dalla fonde-                                                        registrate delle suonate a festa ed un
ria Angelo Ottolina nel 1948. Esse                                                         nuovo concerto. Esso però non vie-
sono state elettrificate appena sono                                                       ne mai programmato perché, come
state spostate sul campanile moder-                                                        sapete, non tutti gradiscono il suono
no. So per certo che prima dell’at-                                                        delle campane e la sua durata non è
tuale concerto erano presenti 8                                                            indifferente (ben 10 minuti)! Solo
campane della stessa tonalità fuse                                                         nelle solennità vengono program-
dalla fonderia Giorgio Pruneri di                                                          mati i concerti che ho registrato io e
Grosio, in Valtellina.                                                                     alcune suonate a festa, mentre nelle
  Come ben sapete l’attuale con-                                                           domeniche del tempo ordinario esse
certo ha subìto tempo fa un impor-                                                         suonano solo a distesa e ovviamen-
tante restauro. Infatti, se ricordate,                                                     te non suonano a festa. In generale
per qualche anno ben 2 campane                                                             la programmazione viene gestita dal
non suonavano più, infatti i motori                                                        parroco e dal sottoscritto. Ne appro-
della quarta e settima campana era-                                                        fitto per ringraziare la ditta Fratelli
no stati scollegati dall’impianto                                                          Pagani di Castelli Calepio per la
elettrico perché mi ero accorto,                                                           manutenzione annuale alle campa-
quando le campane suonavano an-                                                            ne e il parroco per la fiducia.
cora, che si era staccato un pezzo
                                                                                                          Il campanaro Mattia
esterno dell’isolatore. Se la campana avesse continuato
a suonare in quelle condizioni si sarebbe potuto verifi-
care il reale rischio che si staccasse dall’isolatore stes-
so precipitando nel giardino parrocchiale. Fortuna vuo-
le che mi ero accorto per tempo salendo sul campanile,
ovviamente avvertii subito il vostro parroco per far
chiamare la ditta e fermare il motore. Rimasta ferma
per qualche anno per mancanza di fondi, ora che final-
mente l’isolatore è stato sostituito e suona con tutte le
altre 7 sorelle.
  Alcuni anni fa, salendo sul campanile, avevo fatto
una interessante scoperta, e cioè che oltre le attuali 8
campane, nella cella sono presenti altre 2 campane fuo-
ri concerto e, molto probabilmente, una delle 2 veniva
usata come richiamo per le varie S. Messe, essendo a
corda. Attualmente una delle 2 campane è stata posta in
oratorio visto che non suonava mai.

                                                                                          COLOGNOLA        Gennaio 2020       11
Per una parrocchia fraterna, ospitale, prossima - Parrocchia di ...
Nella Comunità                                  In questo modo, la speranza è la virtù che ci mette in cammino, ci dà le ali per andare
                                                avanti, perfino quando gli ostacoli sembrano insormontabili. Papa Francesco

2 febbraio 2020 - 42ª GIORNATA PER LA VITA

Aprite le porte alla Vita
La vita è una promessa di bene
   Si intitola “Aprite le porte alla Vita” il Messaggio che
il Consiglio Permanente della CEI ci affida per la 42ª
Giornata per la vita, per il prossimo 2 febbraio 2020.
   È l’occasione per dar luce al desiderio di vita buona e
sensata che si genera negli uomini e nelle donne di que-
sto tempo. Infatti, “la vita non è un oggetto da posse-
dere o un manufatto da produrre, è piuttosto una pro-
messa di bene, a cui possiamo partecipare, decidendo
di aprirle le porte”. Spesso sono proprio le situazioni di
prova, le relazioni da ricostruire, le crisi da superare a
nascondere l’opportunità di dare un senso nuovo all’e-
sistenza, schiudendo i chiavistelli del proprio cuore al-
lo Spirito che risana gli animi. Questa Grazia «purifi-
cherà i figli di Levi, li affinerà come oro e argento, per-
ché possano offrire al Signore un'offerta secondo giu-           lui ogni giorno, fino agli ultimi istanti: «I miei occhi
stizia» (Ml 3,3).                                                hanno visto la tua salvezza: luce per rivelarti alle genti
   Accompagniamo allora Maria e Giuseppe che offro-              e gloria del tuo popolo, Israele» (cfr. Lc 2, 30-32).
no il Figlio nella Festa della Presentazione al Tempio,
unendo idealmente ogni piccolo concepito che chiede              Nelle prove della vita non siamo soli
un abbraccio.
                                                                   Così, attraverso le belle famiglie che colorano di
                                                                 gioia i nostri Paesi e le nostre città, «lo stile della fra-
La custodia della vita fragile
                                                                 ternità si irradia come una promessa sull’intera so-
   “È vero. Non tutti fanno l’esperienza di essere accol-        cietà» (AL 194). Infatti, “non è possibile vivere se non
ti da coloro che li hanno generati: numerose sono le for-        riconoscendoci affidati gli uni agli altri. Il frutto del
me di aborto, di abbandono, di maltrattamento e di abu-          Vangelo è la fraternità”… Vi invitiamo quindi a coglie-
so”. Questa catena di rifiuto con l’apporto di tutti noi e       re questa occasione per diffondere semi di speranza e di
con la forza della Grazia può essere interrotta e trasfor-       nuova operosità, stringendo valide alleanze educative
mata in un’azione di cura, capace di custodire ogni vi-          fra le istituzioni e anche tra le stesse famiglie.
ta dal concepimento al suo naturale termine.                       Osiamo sperare che la Giornata per la vita divenga
   «Infatti, proprio per essere stato messo alla prova e         sempre più un’occasione per spalancare le porte a nuo-
avere sofferto personalmente, Gesù è in grado di veni-           ve forme di fraternità solidale. Un abbraccio di pace e
re in aiuto a quelli che subiscono la prova» (cfr. Eb            bene,
2,18). Lui, che è stato in agonia sulla croce e che è Ri-
sorto, può darci il coraggio di non cedere a scorciatoie                                                      Fra Marco Vianelli
dinanzi all’umanità fragile e agli stati di malattia termi-                      Direttore dell’Ufficio Nazionale per la pastorale
nale. Ci guida la saggezza di Simeone, per dire come                                                     della famiglia della CEI

12   COLOGNOLA           Gennaio 2020
Per una parrocchia fraterna, ospitale, prossima - Parrocchia di ...
In questo modo, la speranza è la virtù che ci mette in cammino, ci dà le ali per andare
       avanti, perfino quando gli ostacoli sembrano insormontabili. Papa Francesco                         Nella Comunità

Il richiamo del Papa e la necessità di un vero dialogo in famiglia

SE IL CELLULARE CI CONDANNA
ALL’ANALFABETISMO DELL’ANIMA
   «Il telefonino ri-                                                                                                quella tavola non
duce la comunica-                                                                                                    comunicano tra di
zione a semplici                                                                                                     loro». Nell’illusio-
contatti. Ma la vita                                                                                                 ne di vivere “con-
non è per “contat-                                                                                                   nessi” con il mondo
tarsi”, la vita è per                                                                                                intero, ci abituiamo
comunicare». E an-                                                                                                   a tacere con chi ci
cora: «Il cellulare è                                                                                                siede di fronte,
un grande progres-                                                                                                   nemmeno lo vedia-
so, è bello che tutti                                                                                                mo più. Non è un’i-
sappiano usarlo, ma                                                                                                  perbole, è una
quando tu ne diven-                                                                                                  realtà con cui. stia-
terai schiavo perde-                                                                                                 mo già facendo i
rai la tua libertà» ...                                                                                              conti. E non solo
Già in passato e in                                                                                                  per l’insorgenza di
più occasioni papa Francesco, certamente il pontefice più                  vere e proprie patologie denunciate dagli psicoterapeuti,
“digitale” della storia, ha messo in guardia dall’abuso del                che rilevano la crescente compromissione di alcune atti-
cellulare, splendido mezzo di comunicazione e di naviga-                   vità cognitive e ancor più delle emozioni, l'empatia in pri-
zione nel cosmo dei saperi, ma spesso anche vera e pro-                    mo luogo, ma per la non meno tragica rinuncia ai rappor-
pria droga, che come tale può dare dipendenza.                             ti umani: dobbiamo riprendere il dialogo in famiglia, ha
   Un accorato appello era stato lanciato la scorsa prima-                 chiesto il Papa, tutti, «padri, genitori, figli, nonni e fratel-
vera, quando Francesco rivolto ai liceali del classico “Vi-                li», e non da domani, «questo è un compito da fare oggi».
sconti” di Roma li aveva esortati a riscoprire la bellezza                    A cominciare dagli adulti. Quante coppie nascondono
del silenzio: «Non abbiate paura del silenzio, di stare so-                dietro un touchscreen i propri silenzi interiori? Quanti fi-
li, di scrivere un vostro diario», aveva meditato insieme a                gli nei ristoranti vengono acquietati con un telefonino,
loro, «il silenzio può annoiare, ma andando avanti non an-                 purché stiano zitti e non chiedano di giocare?
noia più. Liberatevi dalla dipendenza dal telefonino, per                     Che scherzi fa il progresso. Se anni fa ci avessero detto
favore!». Perché c'è un rumore di fondo, oggi, e sembra                    che i nostri bambini a Natale non ci avrebbero più chiesto
che non se ne possa fare a meno: nei negozi o nei risto-                   giocattoli ma telefoni, non avremmo compreso. A ben
ranti, nelle stazioni o sulle spiagge, «esiste la dipendenza               guardare, qual è l’ attrattiva reale? Che cosa ci affascina?
dal chiasso, se non c’è chiasso non mi sento bene ... Ma la                Non il comunicare con l’altro ma con noi stessi, con quel-
dipendenza dal telefonino è molto sottile, può diventare                   l'io da "postare" e sottoporre all’altrui consenso, e guai se
una droga».                                                                questo non arriva: la nostra gratificazione si pasce di
   Ancora prima, nel novembre di due anni fa, aveva bac-                   “contatti” (followers) e adesioni (like), più ne abbiamo e
chettato i fedeli in piazza San Pietro, troppo concentrati a               più il chiasso interiore ci stordisce come un’overdose, il-
inquadrarlo e postarlo sui social.                                         ludendoci di essere immersi in una folla mentre siamo
   «Quando il sacerdote a Messa dice “in alto i nostri cuo-                estremamente soli.
ri”, non dice “in alto i nostri telefonini per prendere la fo-                Quando da strumento per aprirci al prossimo il cellula-
tografia”, no, è una cosa brutta», aveva esclamato, «a me                  re si trasforma in una sorta di buco nero dentro il quale
dà tanta tristezza quando celebro qui in piazza o in basili-               precipita il mondo a noi esterno, risucchiato senza lascia-
ca e vedo tanti telefonini alzati... non solo fedeli, ma an-               re traccia; quando diventa lo specchio di Narciso, nel qua-
che preti, anche vescovi. Ma per favore!»                                  le non ci interessa vederci per come siamo, ma millantare
   All’Angelus di domenica scorsa, però, la festa liturgica                un simulacro di come vorremmo essere, è allora che ab-
dedicata alla Sacra Famiglia è stata l’occasione per ritor-                biamo perso noi stessi.
nare con più forza su un tema che ormai preoccupa anche                       Per questo il Papa che sta al passo con i tempi, il Papa
il mondo scientifico e gli esperti dell’età evolutiva: «Ge-                che per primo è sbarcato su Instragram (proprio il giorno
sù, Giuseppe, Maria si aiutavano reciprocamente a scopri-                  di san Giuseppe di tre anni fa), il Papa che sorride nei di-
re il progetto di Dio.                                                     splay dei giovani quando si scattano un selfie insieme a
   Loro pregavano, lavoravano, comunicavano». Da qui,                      lui (i primi furono alcuni scout dell’oratorio di Fiorenzuo-
impietoso, il paragone con molte nostre famiglie. E un tu                  la nell’agosto del 2013 e fecero notizia), non ci chiede
rivolto a ciascuno di noi: «Tu, nella tua famiglia, sai co-                anacronistiche rinunce, ma di non regredire all’analfabe-
municare o sei come quei ragazzi a tavola, ognuno con il                   tismo dell’anima.
suo telefonino, mentre stanno chattando?». Non è il silen-                                                             Lucia Bellaspiga
zio fecondo consigliato agli studenti del liceo romano, «in

                                                                                                 COLOGNOLA        Gennaio 2020        13
Per una parrocchia fraterna, ospitale, prossima - Parrocchia di ...
Nella Comunità                                 Il cammino della riconciliazione richiede pazienza e fiducia. Non si ottiene la pace se non la
                                               si spera. Papa Francesco

 L’ERBA DI CASA MIA…
 Droga. Cassazione: coltivare cannabis in casa non è (più) reato
 Lo si cantava già quarant’anni fa… Una storia disonesta di Stefano Rosso

 Si discuteva dei problemi dello stato
 Si andò a finire sull’hascish legalizzato
 Che casa mia pareva quasi il parlamento
 Erano in 15 ma mi parevan 100.
 Io che dicevo “Beh ragazzi andiamo piano
 Il vizio non è stato mai un partito sano”.
 E il più ribelle mi rispose un po’ stonato
 E in canzonetta lui polemizzò così:
 “Che bello
 Due amici una chitarra e lo spinello
 E una ragazza giusta che ci sta
 E tutto il resto che importanza ha?
 Che bello
 Se piove porteremo anche l’ombrello
 In giro per le vie della città
 Per due boccate di felicità”.
 “Ma l’opinione - dissi io - non la contate?
 E che reputazione, dite un pò, vi fate?
 La gente giudica voi state un po’ in campana
 Ma quello invece di ascoltarmi continuò:
 “Che bello
 Col pakistano nero e con l’ombrello
 E una ragazza giusta che ci sta
 E tutto il resto che importanza ha?”
 Così di casa li cacciai senza ritegno
 Senza badare a chi mi palesava sdegno
 Li accompagnai per strada e chiuso ogni sportello
 Tornai in cucina e tra i barattoli uno che...
 “Che bello
 Col giradischi acceso e lo spinello
 Non sarà stato giusto si lo so
 Ma in 15 eravamo troppi o no?”.
 E questa
 Amici miei è una storia disonesta
 E puoi cambiarci i personaggi ma
 Quanta politica ci puoi trovar.

Così va il mondo: l’“erba”, sul proprio balcone, non c’è reato.
 La sentenza depositata lo scorso 19 dicembre, proprio mentre in Parlamento infuriava la polemica sulla le-
galizzazione della “cannabis light”, poi bocciata. I giudici: «Attività di coltivazione minime»

  «È reato vendere i prodotti derivanti da “cannabis li-        reato. O meglio, non lo è più, visto che la Corte costi-
ght”» tuonava la Cassazione a Sezioni unite lo scorso           tuzionale in passato è intervenuta più volte sul tema,
luglio, vietando di fatto la vendita dei prodotti ottenuti      sposando una linea rigorosa, poi seguita da tutta la
dalla canapa e commercializzati nei cannabis shop. Fa           giurisprudenza: ovvero che la coltivazione di cannabis
specie scoprire che nei giorni precedenti al Natale, pro-       è sempre reato, a prescindere dal numero di piantine e
prio mentre in Parlamento infuriava la polemica sull’e-         dal principio attivo ritrovato dalle autorità e anche se la
mendamento inserito all’ultimo momento dal Movi-                coltivazione avviene per uso personale. Perché? Sem-
mento 5 stelle per legalizzare la cosiddetta “cannabis li-      plice: «La condotta di coltivazione di piante da cui so-
ght”, la Cassazione a sezioni unite prendeva una deci-          no estraibili i principi attivi di sostanze stupefacenti -
sione epocale sulla cannabis normale: ovvero che colti-         sostenevano i giudici - può valutarsi come “pericolosa”,
varla in casa propria, per farne uso personale, non è           ossia idonea ad attentare al bene della salute dei singo-

14   COLOGNOLA          Gennaio 2020
Nella Comunità
       Si tratta prima di tutto di credere nella possibilità della pace, di credere che l’altro ha il nostro
       stesso bisogno di pace. Papa Francesco

li, per il solo fatto di arricchire la provvista esistente di
materia prima e quindi di creare potenzialmente più oc-
casioni di spaccio».                                                                            UNA SOCIETÀ
                                                                                                SENZA REGOLE
TUTTI GLI ARTICOLI SULLA CANNABIS
  Ora invece - anche se per avere un quadro più chiaro
                                                                                                È DESTINATA A PERIRE
bisognerà attendere le motivazioni della sentenza, de-
positata il 19 dicembre - cambia tutto: «Il reato di col-                                         Quando un fatto di cronaca nera richiama l’at-
tivazione di stupefacente - si legge nella massima prov-                                        tenzione di una comunità intera toccata a fondo
visoria emessa dalla Corte - è configurabile indipen-                                           nelle sue sensibilità, l’evento in questione assume
dentemente dalla quantità di principio attivo ricavabile                                        le sembianze di un fatto sociale totale.
nell’immediatezza, essendo sufficienti la conformità                                              L’incidente d’auto, che a Roma ha strappato, re-
della pianta al tipo botanico previsto e la sua attitudine,                                     centemente, dal mondo due giovani vite, ci co-
anche per le modalità di coltivazione, a giungere a ma-                                         stringe, ancora una volta, a ricordare che il valo-
turazione e a produrre sostanza stupefacente». E fin qui                                        re della vita in questo tipo di società che si di-
tutto bene. «Devono però ritenersi escluse - ecco il pun-                                       chiara civile sta scadendo verso mete negative
to dirompente della pronuncia -, in quanto non ricon-                                           dalle quali sarà oltremodo difficile tornare indie-
ducibile all’ambito di applicazione della norma penale,                                         tro. Questi incidenti sono ormai all’ordine del
le attività di coltivazione di minime dimensioni, svolte                                        giorno: giovani, figli di papà, immigrati, drogati,
in forma domestica che per le rudimentali tecniche uti-                                         ubriachi percorrono a grande velocità le nostre
lizzate, lo scarso numero di piante, il modestissimo                                            strade non tenendo conto che sulle medesime so-
quantitativo di prodotto ricavabile, la mancanza di ulte-                                       no presenti migliaia di uomini, donne e ragazzi
riori indici di un loro inserimento nell’ambito del mer-                                        che devono essere rispettati e tutelati nel loro di-
cato degli stupefacenti, appaiono destinate in via esclu-                                       ritto alla vita: perché la vita è sacra.
siva all’uso personale del coltivatore». In sostanza chi                                          Questa situazione, però, ci parla di una società
coltiva per consumare da sé non compie più reato. Vie-                                          slabbrata, senza più valori e punti di riferimento,
ne propugnata così la tesi per cui il bene giuridico                                            priva di istituzioni sociali in grado di educare al
della salute pubblica non viene in alcun modo pre-                                              rispetto del prossimo. La stessa famiglia, che da
giudicato o messo in pericolo dal singolo assuntore                                             sempre è il luogo in cui si imparano e si trasmet-
di marijuana che decide di procurarsela da sé, colti-                                           tono le regole del gioco educativo, giace ormai
vandola.                                                                                        agonizzante sotto i colpi della cosiddetta moder-
                                                                                                nità e se essa si dimostra oggi fragile e inesisten-
  La sentenza si abbatte come una scure sul dibattito                                           te anche l’autorità dei genitori può poco o nulla.
in corso nel Paese sulla legalizzazione della canna-                                            Se padri e madri faticano a farsi ascoltare o, ad-
bis, aprendo di fatto una nuova breccia culturale nel                                           dirittura, giustificano il figlio responsabile di un
processo di “normalizzazione” di questa sostanza.                                               grave fatto, come può questa famiglia tramettere
Che una droga è a tutti gli effetti, è pericolosa per la sa-                                    un’idea, un valore o un’immagine di ordine?
lute e il cui consumo - lo ha certificato lo Stato, appe-                                         La nostra è ormai una società in cui predomina
na qualche settimana fa, nella Relazione del Diparti-                                           non la conclamata libertà, ma la licenza che con-
mento delle politiche antidroga al parlamento sul feno-                                         sente oggi all’individuo narcisista di trasferire in
meno delle tossicodipendenze - è in drammatico au-                                              diritto i propri conati di prepotenza. Il tutto inizia
mento: la cannabis è la sostanza più diffusa in assoluto,                                       negli anni Sessanta quando si contesta e si vuole
con un terzo dei ragazzini che l’hanno consumata al-                                            cancellare la ‘società repressiva’ che era quella
meno una volta, 150mila fra questi a rischio e un’“ini-                                         delle regole, delle tradizioni, delle consuetudini
ziazione” scesa ai 15 anni. Numeri i cui effetti, per al-                                       sociali alle fonte delle quali si sono educate le no-
tro, si misurano sulla strada a ogni nuovo incidente (e                                         stre generazioni. Chissà se saremo ancora a tem-
omicidio) stradale, proprio come quello di Gaia e Ca-                                           po, non solo a tornare indietro, ma almeno a co-
milla che ha scosso il Paese in queste ore.                                                     struire un tessuto sociale con nuove regole e nuo-
  «La cannabis crea dipendenza, è dannosa e il parlare                                          vo ordine: un tessuto che tenga almeno conto che
in modo inadeguato di “uso ricreativo” (così come di                                            la vita è sacra e il prossimo è assolutamente de-
“uso domestico”, ndr) abbassa la percezione della sua                                           gno di essere rispettato.
pericolosità» hanno ricordato compatte le comunità di                                             Se non è più accettabile che giovani corrano
recupero a proposito del dibattito in Aula sulla canna-                                         verso il fine vita dopo una serata in discoteca o in
bis light, ammonendo lo Stato «a non fare soldi sulla                                           una qualsiasi festa, è maggiormente inaccettabile
pelle dei giovani». E proprio allo Stato le comunità                                            che automobilisti sballati uccidano pedoni incol-
chiedono una riforma del testo unico sulle dipendenze,                                          pevoli. È ora di dire basta!
                                                                                                                                    Gianni Barachetti
fermo a trent’anni fa mentre in Italia ogni giorno si re-
gistra una vittima di droga… (AVVENIRE)
                                                                                                               COLOGNOLA         Gennaio 2020       15
Nella Comunità                                 La Quaresima giunge a noi come tempo provvidenziale per cambiare rotta, per recuperare
                                               la capacità di reagire di fronte alla realtà del male che sempre ci sfida.” Papa Francesco

                                                                l e 2019 -2020
                                                         pastora
I genitori devono essere affidabili, non perfetti. I figli devono essere felici, non farci
felici.
                                                                    Madre Teresa di Calcutta

GENNAIO 2020                                                    FEBBRAIO 2020
19 DOMENICA II DEL TEMPO ORDINARIO
                                                                01 SABATO Candelora
            S. Messe orario Festivo:
            7.30 – 10.00 – 11.30 – 18.30                        02 DOMENICA IV DEL TEMPO ORDINARIO
20 Lunedì      SCUOLA DI COMUNITÀ:                                          FESTA DI S. GIOVANNI BOSCO – e
               catechesi adulti (in chiesa parr.:                           Presentazione del Signore
               ore 8.35 e ore 17.30)                                        (Candelora)
                                                                            S. Messe orario Festivo:
DAL 26 GENNAIO: FESTE IN OCCASIONE DEL                                      7.30 – 10.00 – 11.30 – 18.30
RICORDO DI S. GIOVANNI BOSCO                                                Presentazione dei fanciulli Messa di
PATRONO E PROTETTORE DELL’ORATORIO                                          Prima comunione
(Fino al 02 febbraio p.v. con programma parte)                              (ore 10.00 chiesa parr.)
26 DOMENICA III DEL TEMPO ORDINARIO                                         DOMENICA È FESTA (genitori e
            SETTIMANA S GIOVANNI BOSCO                                      ragazzi III anno in oratorio ore 14.45)
            corteo con la statua del Santo                      03 Lunedì            S. Biagio martire
            (ore 9.50 oratorio)                                                      SCUOLA DI COMUNITÀ:
               S. Messe orario Festivo:                                              catechesi adulti (in chiesa parr.:
               7.30 – 10.00 – 11.30 – 18.30                                          ore 8.35 e ore 17.30)
                                                                04 Martedì           Conferenza S. Vincenzo (ore 14.30
               PRESENTAZIONE RAGAZZI CRESIMA
                                                                                     Casa della comunità)
               con PADRINI/MADRINE (ore 10.00
               chiesa parr.)                                    06 Giovedì           Gruppo Biblico (ore 9.15 Oratorio)
               DOMENICA È FESTA (genitori e
                                                                07 – 09 TRIDUO DEI MORTI (Programma a parte)
               ragazzi VI anno in oratorio ore 14.45)
27 Lunedì      SCUOLA DI COMUNITÀ:                              09 DOMENICA V DEL TEMPO ORDINARIO
               catechesi adulti (in chiesa parr.:                           S. Messe orario Festivo: 7.30 – 10.00
               ore 8.35 e ore 17.30)                                        11.30 – 18.30 (Chiusura Triduo morti)
28 Martedì     Conferenza S. Vincenzo (ore 14.30                11 Martedì           Festa della B. Vergine di Lourdes –
               Casa della comunità)                                                  Giornata dell’ammalato
                                                                                     Conferenza S. Vincenzo (ore 14.30
30 Giovedì     Gruppo Biblico (ore 9.15 Oratorio)                                    Casa della comunità)
               Adorazione eucaristica
               (ore 17.00 Chiesa parr.)                         13 Giovedì           Gruppo Biblico (ore 9.15 Oratorio)
                                                                                     Adorazione eucaristica
                                                                                     (ore 17.00 Chiesa parr.)
                                                                16 DOMENICA VI DEL TEMPO ORDINARIO
                                                                            S. Messe orario Festivo:
                                                                            7.30 – 10.00 – 11.30 – 18.30
                                                                17 Lunedì            SCUOLA DI COMUNITÀ:
                                                                                     catechesi adulti (in chiesa parr.:
                                                                                     ore 8.35 e ore 17.30)
                                                                18 Martedì           Conferenza S. Vincenzo (ore 14.30
                                                                                     Casa della comunità)
                                                                20 Giovedì           Gruppo Biblico (ore 9.15 Oratorio)
                                                                                     Adorazione eucaristica
                                                                                     (ore 17.00 Chiesa parr.)
                                                                21 Venerdì           Oggi esce il notiziario parrocchiale di
                                                                                     febbraio
                                 Auguri a Ornella!
                                                                23 DOMENICA VII DEL TEMPO ORDINARIO
                                                                            S. Messe orario Festivo:
38   COLOGNOLA        Gennaio 2020                                          7.30 – 10.00 – 11.30 – 18.30
Puoi anche leggere