NAUTILUS PARCHI NavigAzioni tra locale e Globale - Vivi Piombino e la Val di Cornia

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NAUTILUS PARCHI NavigAzioni tra locale e Globale - Vivi Piombino e la Val di Cornia
Nautilus. NavigAzioni tra locale e globale
          Rivista mensile di Cultura e Territorio

                       N. 5 – Novembre 2021

        NAUTILUS
NavigAzioni tra locale e Globale

                PARCHI
  UN CAMMINO DI LUNGO RESPIRO

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            Direttore responsabile
                Monica Pierulivo

                     Redazione
                    Marco Bracci
                  Benedetta Celati
                    Patrizia Lessi
                  Francesca Passeri
                  Rossano Pazzagli
                    Elena Pecchia

    Hanno collaborato a questo numero
               Giuliana Biagioli
               Fabio Canessa
             Giovanni Cannata
             Alessandra Casini
                 Sara Guiati
               Nunzio Marotti
             Paolo Mazzucchelli
              Sergio Paglialunga
           Alessandra Somaschini
              Massimo Zucconi

Illustrazione di copertina e logo di Massimo Panicucci

              Info: redazione@nautilusrivista.it

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                                    SOMMARIO

Editoriale
Parchi, un cammino di lungo respiro
di Monica Pierulivo                                                     p. 5

I Parchi della Val di Cornia
Ascesa, declino e speranze di un progetto territoriale
Intervista a Massimo Zucconi
di M.P.                                                                 p. 7

I parchi devono fare i parchi?
All’origine della creazione dei parchi nazionali
di Giuliana Biagioli                                                    p. 11

Il parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
100 anni di natura protetta
di Giovanni Cannata                                                     p. 13

I 25 anni del Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano
Una sfida culturale che si è trasformata in un sogno
Con Giuseppe Tanelli, primo presidente
di Nunzio Marotti                                                       p. 15

Toscana regione dei Parchi
di Sergio Paglialunga                                                   p. 18

Ossigeno
La regione Lazio guarda al futuro
con Alessandra Somaschini                                               p. 20

Paesaggio geominerario e sostenibilità l’esperienza del Parco delle
Colline Metallifere – Tuscan Mining UNESCO Global Geopark
di Alessandra Casini                                                    p. 23

Il parco minerario dell’isola d’Elba
Erede delle miniere del ferro e di una miniera di carta
di Sara Guiati                                                          p. 25

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Città o parchi di divertimento?
di Marco Bracci                                                      p. 27

All’armi siam turisti!
di Fabio Canessa                                                     p. 29

Non aprite quella porta!
di Elena Pecchia                                                     p. 31

Le immagini green della musica
di Paolo Mazzucchelli                                                p. 33

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                                                   Editoriale
    Parchi, un cammino di lungo
               respiro
                                                 di Monica Pierulivo

“La foresta è in tutte le mitologie un luogo sacro, come le       naturale, parla proprio di questo. Con il 2021 si
querce tra i druidi e il boschetto di Egeria; e anche nella       aprono i dieci anni fondamentali per avviare
vita più quotidiana e familiare si parla con rispetto di
foreste celebri, come quella di Sherwood. Se Robin Hood           concretamente il nostro mondo sulla strada della
non avesse avuto Sherwood come rifugio, sarebbe difficile         sostenibilità, in linea con gli impegni derivanti
                                                                  dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile,
investire la sua storia di tutto il fascino che possiede. È
                                                                  dal Green Deal europeo e dalle nuove Strategie
sempre la parte della storia che non viene narrata, le
                                                                  Europee per la Biodiversità e Farm to Fork.
gesta compiute e la vita vissuta nell’inesplorata
segretezza del bosco, che ci incanta e ci fa tornare              Una parte significativa del capitale naturale italiano,
bambini”.                                                         più del 10% del territorio, è riservato alle 871 aree
                                                                  naturali protette del nostro Paese, di cui 24 parchi
Henry David Thoreau, Ascoltare gli alberi, Diario, 23
                                                                  nazionali, 134 parchi regionali, 147 riserve statali, 536
dicembre 1841
                                                                  riserve e altre aree protette regionali, 27 aree e
L’Italia è un Paese molto ricco, non solo di arte e               riserve marine, 3 altre aree naturali protette statali
cultura, ma anche di natura e risorse ambientali                  per un totale di 3.163.000 ettari di superficie protetta
estremamente eterogenee e diversificate, definite                 (10’,5 % del territorio nazionale) e quasi altrettanti
come “capitale naturale”. Una ricchezza essenziale                ettari a mare secondo il 6º aggiornamento approvato
per garantire la vita, la salute e il benessere                   il 27 aprile 2010.
dell’umanità, attraverso la produzione di ossigeno e
                                                                  Questo risultato si deve principalmente alla “Legge
acqua potabile, la disponibilità di materie prime
                                                                  Quadro sulle aree naturali protette”, (n. 394 del 6
naturali, la diminuzione degli inquinanti nell’aria, nelle
                                                                  dicembre 1991) considerata una delle migliori leggi di
acque e nei suoli, la prevenzione dalle alluvioni, di
                                                                  carattere ambientale del nostro Paese.
medicinali necessari alla ricerca biomedica e molto
altro.
                                                                  È opinione diffusa ritenere che i parchi naturali siano
La rottura degli equilibri in questo settore può                  nati per “salvare la natura”. Questo è in parte vero,
causare danni gravi, come la crisi pandemica che                  perché le aree protette italiane sono enormi serbatoi
stiamo vivendo che ha reso più chiara l’urgenza di un             di biodiversità, ospitando 5.600 specie vegetali, cioè
radicale cambiamento culturale e sistemico, a favore              il 50% di quelle europee, e 57.000 specie animali ma
di una società e di un sistema economico imperniati               sono anche un fattore importante di promozione dello
sull’importanza centrale della natura per il futuro di            sviluppo locale, realtà dinamiche in grado di produrre
tutta l’umanità (One Planet – One Health, 2019).                  ricchezza nel Paese, permettendo all’agricoltura e al
                                                                  turismo di generare rispettivamente il 6,5% e il 5,9%
Il 4° Rapporto sullo Stato del capitale naturale in Italia
                                                                  del valore aggiunto nazionale. Nei soli parchi
(2021), realizzato dal Comitato per il capitale
                                                                  nazionali il settore primario è responsabile della
                                                                  produzione di 150 prodotti DOP, IGP, DOC, DOCG
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e 180 prodotti alimentari censiti da Slow Food che              progetti legati ai territori, della storia dei Parchi
devono alla biodiversità di interesse agricolo presente         nazionali e regionali nel nostro Paese, dell’impatto
nei parchi la loro varietà unica ((La ricerca scientifica       del turismo di massa sui centri storici e sulle aree
fa bene ai Parchi). I parchi, quindi, in virtù della            naturalistiche.
biodiversità che sarebbero predisposti a tutelare, sono
potenziali acceleratori di crescita economica, oltre a          L’auspicio è che la conoscenza di questo nostro
essere custodi della salute dell’uomo. Inoltre le aree          grande patrimonio, delle sue enormi potenzialità,
protette non sono realtà a sé stanti, ma sono                   insieme alle azioni che dovranno essere intraprese per
inevitabilmente connesse agli spazi che abitiamo.               limitare i danni causati fino a oggi in campo
                                                                ambientale, portino a una sempre maggiore
Parlando di questi temi quindi, il n. 5 di Nautilus             attenzione, anche in termini di risorse, nei confronti
propone articoli di vario genere, che incrociano il             di un settore strategico per la conservazione della
tema ambientale con quello più propriamente                     natura, della sua bellezza, della sua complessità, con
culturale, sociale ed economico, intrecciando il locale         uno sguardo rivolto al futuro.
con il globale, parlando della nascita e del declino di

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       I Parchi della Val di Cornia
          Ascesa, declino e speranze di un
               progetto territoriale
                               Intervista a Massimo Zucconi

                                        di Monica Pierulivo

1. Il sistema dei Parchi della Val di Cornia           dotarono di una società strumentale. Alla
affonda le sue radici nella pianificazione             luce di ciò che è accaduto nei decenni
coordinata tra i Comuni di Campiglia M.,               successivi si può affermare che ebbero
Piombino, Sassetta, San Vincenzo e                     grande lungimiranza politica, volontà di
Suvereto e prende forma con la                         cooperazione istituzionale e capacità
costituzione della Società mista pubblico-             innovativa.
privata Parchi Val di Cornia Spa nel 1993.
Da subito si configura come un progetto                2. C’è stata nel tempo, da parte degli enti
fortemente innovativo, come è nato e quali             locali, una forte progettualità e capacità di
erano gli aspetti innovativi che lo                    attrarre finanziamenti. Oggi non è più così.
caratterizzavano?                                      Cosa è successo?
A metà degli anni ’70 del secolo scorso la             La maggior parte degli interventi nei parchi
Val di Cornia era caratterizzata dalla                 sono stati realizzati tra il 1993 e il 2007.
monocoltura siderurgica e la popolazione               Allora la società Parchi agiva per conto del
tendeva a concentrarsi nella città di                  Circondario (la forma associativa di cui
Piombino.                                              si erano dotati i Comuni) con ampia
È in quello scenario che prese forma                   autonomia        operativa.     Curava      le
l’esperienza        dei piani         regolatori       progettazioni, valutava le priorità degli
coordinati con l’obiettivo di riequilibrare il         interventi e la sostenibilità economica
rapporto tra coste e colline per contenere             della gestione.
lo spopolamento delle aree interne e                   L’obiettivo non era quello di realizzare
ridurre l’inurbamento lungo le coste.                  singoli parchi o musei, ma il sistema
Dal punto di vista economico l’obiettivo era           territoriale nel suo insieme.
la diversificazione. Il sistema dei parchi fu          Agli occhi dei finanziatori, in primis l’UE, il
una delle leve fondamentali di quella                  suo prestigio crebbe per tre ragioni
strategia. Era contemporaneamente un                   sostanziali: attuava un progetto culturale
progetto      culturale,     territoriale    ed        di area vasta, garantiva la sostenibilità dei
economico. Per attuarlo i Comuni                       servizi e contribuiva alla diversificazione
dovevano agire uniti e per questo si                   dell’economia in un’area che, a partire

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degli anni ‘90, fu segnata dalla crisi della          Montioni, Poggio Neri. Qui come ci siamo
siderurgia. Dopo lo scioglimento del                  mossi e con quali risultati?
Circondario, nel 2010, ha prevalso invece             Il sistema dei parchi unisce in modo
il rapporto bilaterale tra i singoli Comuni e         indissolubile storia e natura perché
la società Parchi. È per queste ragioni che           insieme configurano il paesaggio culturale
non riescono più ad elaborare progetti                di questa parte della Maremma. All’inizio
sistemici e ad intercettare finanziamenti             Comuni e società Parchi si sono mossi in
come in passato.                                      questa direzione, ma con il tempo la
                                                      componente         naturalistica   è    stata
3. Negli anni sono stati fatti molti interventi       colpevolmente trascurata. I parchi naturali
e investimenti, per quanto riguarda il parco          della costa (Rimigliano e Sterpaia) sono
archeologico di Baratti e Populonia e                 oggi considerati prevalentemente per la
quello archeo-minerario di San Silvestro              loro funzione balneare e per le entrate dei
attivando collaborazioni importanti con               parcheggi che i Comuni di Piombino e San
Università, Soprintendenza, Ministero.                Vincenzo incamerano nei propri bilanci. I
Qual è stato il legame con il mondo della             parchi naturali di Montioni e Poggio Neri
ricerca e della formazione?                           sono stati colpevolmente dimenticati. I fatti
Alla base dei successi c’è stato lo stretto           dicono che nei Comuni si è ridotta la
collegamento          tra      pianificazione         sensibilità per il patrimonio naturale e per
urbanistica, ricerca scientifica, tutela e            la sua valorizzazione sistemica.
valorizzazione. Per realizzare il secondo             È in questo scenario che nel 2020 è
lotto del parco di Baratti e Populonia, ad            maturata la decisone del Comune di San
esempio, lavorarono insieme, su un                    Vincenzo di sottrarre il parco di Rimigliano
progetto di ricerca condiviso, la                     dalla gestione unitaria e nel 2021 quella
Soprintendenza archeologica, cinque                   del Comune di Piombino che, con il piano
università italiane e la stessa società               strutturale, ha previsto un insediamento
Parchi. Il giorno in cui terminarono gli              turistico-ricettivo nel bosco della Sterpaia
scavi, nel 2007, le aree furono aperte al             sospendendo anche la proposta di
pubblico ed incluse organicamente nel                 inserirlo tra le “riserve naturali regionali”
sistema culturale.                                    per timore di non poterlo attuare. E
Oggi i Comuni tornano invece ad agire                 pensare che la Sterpaia ha anche un
separatamente, con azioni frammentate                 elevato valore simbolico dopo lotta
anche nel campo della ricerca, senza                  ventennale contro l’abusivismo edilizio.
coordinamento e senza garanzie per la
gestione unitaria dei beni.                           5. In alcuni casi si sono evidenziate criticità
È un arretramento politico-amministrativo             nella convivenza con attività preesistenti,
destinato a mortificare la stessa ricerca             come nel caso del rapporto tra il parco
scientifica, a ridurre le ricadute sociali e a        arche-minerario di San Silvestro e le cave
marginalizzare il ruolo della società                 di Campiglia, problemi che a tutt’oggi non
Parchi.                                               sembrano risolti. Come sono state
                                                      affrontate?
4. Oltre ai parchi a carattere culturale ci           Il percorso dei parchi è costellato di
sono poi quelli in cui prevalgono gli aspetti         contraddizioni. Il caso del parco di San
naturalistici, come a Rimigliano, Sterpaia,           Silvestro (insieme a quello di Rimigliano
                                                      ridotto ormai alla sola fascia costiera) è
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uno dei più eclatanti. Quando il Comune di           Nel 2007 la società Parchi raggiunse il
Campiglia, negli anni ’90, decise di                 99,68% nel rapporto ricavi/costi divenendo
realizzare il parco, lo fece respingendo la          un punto di riferimento nazionale. Un
pressione della società proprietaria che in          risultato che non aveva tolto nulla alla
quelle aree chiedeva di aprire cave in               tutela dei beni, tant’è che nel 2008 il
sostituzione delle miniere dismesse nel              sistema dei parchi fu candidato unico
1976. Allora su Monte Calvi era attiva solo          italiano per il premio europeo per il
la cava di proprietà delle Acciaierie di             paesaggio.
Piombino con una concessione comunale                Quel risultato poteva migliorare, invece è
che prevedeva di scavare 4,8 milioni di              stato vanificato dai Comuni che hanno
metri cubi di calcare per le sole necessità          sottratto dal bilancio della loro società le
del ciclo siderurgico locale con scadenza            entrate generate dalle aree di sosta dei
al 2014. Invece dopo l’apertura del parco,           parchi costieri. Una scelta sbagliata che ha
nel 1996, il Comune ha autorizzato la                indebolito la società Parchi e l’intero
libera vendita del calcare sul mercato, la           sistema.
cava è stata scorporata dalla proprietà
delle Acciaierie di Piombino e ceduta ad             6. Quale può essere in sintesi il bilancio
altri proprietari, il Comune ha autorizzato          territoriale di questa esperienza in termini
altri 4 milioni di metri cubi di escavazioni         di tutela, valorizzazione e integrazione
ed ha prorogato le concessioni fino al 2026          delle risorse culturali e ambientali? Cosa è
e la Regione fino a oltre il 2040. I tentativi       possibile fare in questa direzione?
dell’attuale amministrazione di ottenere             La pianificazione territoriale del secolo
compensazioni dalla cava non cancellano              scorso, non senza contraddizioni, ha
la storia di questa vicenda segnata da               rappresentato senza dubbio un argine
cedimenti e conflitti che dovevano essere            contro le speculazioni immobiliari nelle
evitati.                                             zone di maggiore interesse culturale e
                                                     paesaggistico. Senza quella pianificazione
5. Come I parchi della Val di Cornia sono            sul promontorio di Populonia sarebbero
diventati un caso nazionale, dimostrando             sorte le ville che oggi vediamo a Punta Ala,
che l’investimento in ambiente e cultura             sulla costa di Rimigliano ci sarebbero
non è solo un costo, ma un fondamentale              alberghi, nel bosco della Sterpaia sarebbe
fattore di sviluppo? Quale è stato il                stato condonato un villaggio turistico
modello di gestione che ha permesso il               abusivo con 2000 costruzioni, le spiagge
successo del progetto?                               libere si sarebbero drasticamente ridotte,
Qui è stato dimostrato che la visione                su Monte Calvi le cave avrebbero
sistemica dei beni culturali e naturali può          frantumato la storia secolare delle miniere,
generare nuove economie e riorientare lo             lo spopolamento dei centri collinari
sviluppo. Ha dimostrato anche come la                sarebbe stato ancora maggiore, così
gestione integrata di beni naturali capaci di        come il consumo di suolo.
generare maggiori entrate (come i parchi             Pur indebolito, quel disegno resiste
naturali sulle coste) e di beni culturali            tutt’oggi, ma richiede che il patrimonio
deboli (come i musei) consenta una                   sottratto alla distruzione sia correttamente
maggiore sostenibilità dei processi di               valorizzato in forma sistemica per restituire
valorizzazione.                                      alla comunità benessere e occupazione.
                                                     Questa era la mission che i Comuni
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avevano affidato alla società Parchi, ma          rappresenta pur sempre un’impresa
che progressivamente hanno smarrito.              culturale     che    ha    maturato      una
Si può ancora fare molto, ma bisogna fare         straordinaria esperienza e può aiutare lo
presto. Molte risorse richiedono ancora di        sviluppo culturale e la rigenerazione
essere valorizzate, mentre altre se ne            economica. Per rilanciare il processo
sono aggiunte e sono a rischio. Penso alle        occorre però che i Comuni tornino ad agire
straordinarie testimonianze di archeologia        unitariamente con una visione strategica
industriale,    come     l’altoforno, che         di cui oggi, purtroppo, non c’è traccia.
inopinatamente stanno per essere
demolite a Piombino. La stessa società
Parchi, pur indebolita e disorientata,

        Piani coordinati anni 70-80 Aree protette P.S. 2007    Eliminazione ANPIL

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              I parchi devono fare i
                     parchi?
 All’origine della creazione dei parchi nazionali
                                         di Giuliana Biagioli

    1. Yellowstone come metafora                           febbre dell’oro e poi da quella delle ferrovie.
                                                           Le esplorazioni organizzate tra i 1869 e il 1870
                                                           fecero conoscere Yellowstone attraverso la
Esistono diverse storie sul come, quando e                 stampa popolare. Uno dei partecipanti,
perché furono fondati i parchi nazionali nel               Nathaniel P. Langford, fu uno dei
mondo. Si tende oggi a interpretarli come il               responsabili della creazione del mito. Secondo
risultato dell’azione di una generale rivolta              il suo racconto, i partecipanti alla sua
contro la distruzione dell’ambiente naturale.              spedizione si sarebbero seduti attorno al fuoco
L’idea dei parchi nazionali non scaturì però               di un bivacco per discutere le prospettive di
all’origine dall’amore per la natura, da un                profitti personali con la spartizione delle terre
pensiero ecologista o ambientalista ancora di là           senza proprietari tra loro, decidendo alla fine
da venire.                                                 che tutto il territorio esplorato dovesse essere
Gran parte dei parchi creati al mondo sono nati            dedicato alla creazione di un grande Parco
per un intreccio di motivi e di interessi, da              nazionale ad uso e godimento di tutti.
quelli culturali a quelli sociali ed economici,            Ê un racconto non sostenuto da alcuna
coinvolgendo forze diverse e lobbies a livello             documentazione storica, e tuttavia perfetto
sia locale sia nazionale.                                  come mito nazionale: uomini avventurosi,
La vicenda della fondazione nel 1872 del più               spinti alla conquista dell’Ovest da motivi
antico di questi parchi nazionali, quello di               economici, avevano preposto il bene comune
Yellowstone, è di una tale complessità, per                all’arricchimento personale. Un’operazione
antefatti, motivazioni, svolgimenti del progetto           culturale e pubblicitaria che copriva
e risultati, da apparire di per sé come una                probabilmente un interesse concreto di
metafora di quanto avviene oggi.                           Langford come promoter della Northern
                                                           Pacific Railroad: sfruttare la spettacolarità del
Il parco nacque con una schizofrenia iniziale              sito per favorire la sua destinazione a parco
tra una rappresentazione all’esterno di tipo               pubblico, dove portare i turisti con una ferrovia
mitologico, ed una contemporanea dipendenza                costruita dalla Northern Pacific. Esattamente
da interessi economici, conflittuali con le                quello che accadde in seguito.
finalità istitutive. Attraverso la sua lunga
storia, poi, si può cogliere l’evoluzione                  Certo non tutto può ridursi ad un contrasto tra
dell’idea stessa di parco. Il mito fu costruito nel        un mito di difesa della natura ed una realtà di
tempo. Situato a Ovest, nel Wyoming, era                   affari e profitti. Nella nascita dei parchi
lontano dalla civilizzazione degli europeizzati            americani i due elementi convissero anche se
territori dell’East Coast. Esploratori e                   in maniera conflittuale.
professionisti andavano in quel periodo alla               La wilderness fu del resto un elemento centrale
conquista del West spinti soprattutto dalla                nel progetto di creazione di una identità
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culturale nazionale, distinta da quella europea           parchi nel Nord della Svezia. Erano
delle origini. Gli Stati Uniti non potevano               amministrati in maniera efficiente e
competere con il vecchio continente in tema di            all’avanguardia nella tutela ambientale, e
monumenti, città d’arte e paesaggi curati come            tuttavia furono numerosi i conflitti con le
giardini; ma erano superiori in tema di                   comunità locali non interpellate sulla loro
spettacolarità della natura selvaggia e lo fecero         creazione.
valere come orgoglioso e vittorioso paragone.
Yellowstone è dunque realmente una metafora               Ben presto si fece anche sentire negativamente
di un insieme composito di interessi che                  l’influenza del regime fascista, indifferente ai
mossero e muovono le iniziative per la                    temi ambientali e ostile a forme di autonomia
creazione e la vita successiva dei parchi                 nella gestione amministrativa.
nazionali.                                                Negli anni successivi furono istituiti due nuovi
 2.La storia dei parchi in Europa e in Italia             parchi nazionali, il Circeo e lo Stelvio, ma
                                                          senza più alcuna comunicazione con il mondo
In Europa il percorso per la creazione di parchi          scientifico e associazionistico. L
nazionali fu diverso, anche per le diversità
territoriali. Anche qui però la protezione non fu         a situazione migliorò nel secondo dopoguerra,
un sentimento che nacque dal basso, dai                   ma i conflitti con le comunità locali sulla stessa
residenti in quei territori. I primi movimenti            esistenza dei parchi non sparirono.
per la protezione della natura ebbero origine tra         I parchi erano stati imposti dall’alto e
le élites urbane come reazione ai processi di             continuarono ad essere sentiti come estranei ed
industrializzazione e ai sempre più negativi              esproprianti di diritti radicati nelle comunità.
segni che essi comportavano in campo
ambientale. Le stesse élites però lottarono               Nessun nuovo parco fu istituito in Italia fino al
anche contro i modelli tradizionali di uso delle          1968, con il Parco Nazionale della Calabria,
risorse delle comunità locali, pretendendo di             poi altri vent’anni di vuoto finché si aprì, nel
vietarli in nome della difesa di un paesaggio e           1988. una nuova grande stagione di creazione
di un’ambiente ideale. Inizialmente, quindi, fu           di parchi nazionali con l’appoggio del
un punto di vista prettamente urbano e di classe          movimento ambientalista,
che dettò alle comunità locali il verbo di che
cosa fosse naturale, da salvaguardare e in nome           Nel frattempo l’Italia era passata da una
di quali principi. Quando in gran parte                   posizione di avanguardia in questo campo a
dell’Europa      occidentale      e    soprattutto        uno di retroguardia, senza più riprendere le più
dell’Italia, dopo millenni di storia di                   alte posizioni in vetta alla classifica.
popolamenti sempre più fitti e di                         La legge quadro sui parchi promulgata nel
antropizzazione di ogni possibile territorio, la          1991 è da tempo tornata in discussione,
natura era ed è tutt’oggi un’illusione                    facendo ancora una volta emergere le due
estetizzante, un’aspirazione più che una realtà.          visioni dei parchi: quella del parco come tutela
L’Italia fu il quarto paese europeo a istituire           della biodiversità, il “parco che in primo
parchi nazionali, dopo la Svezia, Svizzera e              luogo fa il parco” che deve essere finanziato
Spagna.                                                   con denaro pubblico, e quella del parco come
Creati a cavallo tra 1922 e 1923, i parchi                fruizione generale da parte di tutti, coniugata
nazionali di Abruzzo e Gran Paradiso erano                con fini turistici ed economicamente
secondi per dimensione solo a due giganteschi             redditizia.

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        Il Parco nazionale
    d’Abruzzo, Lazio e Molise,
                100 anni di natura protetta
                                           di Giovanni Cannata

Alla fine dell’800 sulle montagne del Parco                     racconterebbero storie lunghe e complesse, tant’è che
sopravvivevano gli ultimi orsi marsicani e gli ultimi           nel luglio del 2017 a seguito di un lungo e articolato
camosci dell’Appennino.                                         percorso è arrivato anche il riconoscimento delle
                                                                faggete vetuste quale Patrimonio mondiale
Il 9 settembre 1922, per iniziativa di un Direttorio            dell'UNESCO. Non molti sanno che all’interno delle
provvisorio, presieduto dal parlamentare locale                 faggete vetuste del Parco sono presenti alberi con più
Erminio Sipari, un’area di 12.000 ettari, dei comuni            di 560 anni: i più vecchi d’Europa.
di Opi, Bisegna, Civitella Alfedena, Gioia dei Marsi,
Lecce dei Marsi, Pescasseroli e Villavallelonga,                 Per capire il luogo meraviglioso in cui ci si trova, una
divenne Parco Nazionale. Più tardi lo Stato italiano,           delle attività consigliate è curiosare tra i graziosi
con decreto legge 11 gennaio 1923, ne riconobbe per             paesini medievali. Per fare escursioni, invece, ci sono
legge l’istituzione.                                            153 sentieri, di varia difficoltà, segnalati e riportati su
                                                                una carta turistica che è possibile acquistare nei
Oggi, dopo successive integrazioni, il Parco                    Centri visita del Parco e negli infopoint, importanti
comprende un territorio di 50.000 ettari con un’area            anche per informarsi sulle diverse attività che si
contigua di circa 80.000 ettari, 24 Comuni e 3                  possono svolgere all’interno dell’area protetta.
Regioni, Abruzzo, Lazio e Molise.
                                                                 Inoltre esiste la possibilità per tutti i visitatori di
Montagne e valli selvagge, foreste, praterie, fiumi,            partecipare ad attività escursionistiche e di
torrenti, laghi e un clima relativamente temperato              educazione ambientale con Guide e operatori locali
durante tutto l’anno fanno del Parco un ambiente                durante tutto l’arco dell’anno proprio per avvicinarsi
ideale per numerose specie vegetali e animali; tra              in modo “dolce” alla Natura e alle sue meraviglie,
queste ultime ce ne sono alcune, rare e misteriose, che         fonti di energia, riflessione e divertimento.
talvolta, seppur da lontano è possibile osservare,
come l’orso bruno marsicano, il camoscio                         Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise sin
appenninico, il lupo e l’aquila. Non è da meno la flora         dalle sue origini, ormai 100 anni fa, ha da sempre
del Parco che annovera in totale circa 2000 specie di           cercato di coniugare una rigorosa tutela su basi
piante superiori, senza contare il variegato mondo dei          scientifiche, con uno sviluppo sostenibile delle
muschi, alghe, funghi e licheni.                                comunità locali. In un secolo di vita i cambiamenti
                                                                sono stati molti: conoscenze, strumenti, strategie ed
Il patrimonio vegetale del Parco è prevalentemente              approcci, ma rimangono confermate, sia pure con
costituito da foreste di faggio che occupano il 60%             nuove declinazioni, le missioni del Parco che si
dell’intera superficie e concorrono a creare un                 traducono in strategie di gestione con riferimento alla
paesaggio ricco di colori che varia al trascorrere delle        conservazione della biodiversità, della natura e del
stagioni. Questi alberi se potessero parlare
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paesaggio, allo sviluppo di una ricerca scientifica            Gestire un Parco nazionale non è certamente
focalizzata, all’educazione ambientale.                       un’operazione facile tenuto conto anche della
                                                              limitatezza di risorse finanziarie (il Parco vive di
 In sintesi l’obiettivo a tendere del Parco in questo
nuovo secolo di vita sarà quello dello sviluppo               trasferimenti da parte dello stato) ed umane. Occorre
sostenibile così come emerge dagli Obiettivi del              quella visione politica alla quale si è fatto cenno,
Millennio, uno sviluppo fondato certamente sulla              l’individuazione e la condivisione a vari livelli
                                                              (locale, regionale, nazionale) di obiettivi e strategie
conservazione della natura ma attento anche alla              da rendere compatibili con le risorse disponibili e da
dimensione economica, sociale, culturale e                    tradurre in interventi concreti, in risultati misurabili
istituzionale, mettendo particolare cura nella                rendendo conto di ciò ai differenti portatori di
valorizzazione e fruizione delle risorse.                     interesse

 Questa visione è quella che riteniamo più adeguata           Ed è ciò che facciamo da quest’anno con il nostro
ad un Parco insediato in un territorio antropizzato in        Bilancio sociale.
cui uomo e natura debbono coesistere come accade in
molti territori dei parchi della dorsale appenninica.          Le celebrazioni dei cento anni di vita del Parco
                                                              Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise che celebriamo
 La sfida dei prossimi 100 anni, insieme alla                 congiuntamente con l’altro centenario, il Parco
conservazione della biodiversità, sarà anche quella di        Nazionale del Gran Paradiso, (“100 anni insieme per
porre attenzione ad un’attenta comunicazione                  la natura” è il nostro claim) debbono costituire un
sull’importanza di mantenere integri i territori dei          momento centrale per richiamare ancor più il valore
parchi che costituiscono, anche alla luce dei                 della conservazione, per segnalarne il rilievo alle
cambiamenti sanitari in atto, la vera ricchezza del           future generazioni (invero già molto sensibili almeno
futuro: il capitale naturale. Questa comunicazione            in alcuni segmenti delle popolazioni) per rinnovare il
dovrà fare un vero salto di qualità, dove la parola           patto di alleanza con i territori interessati.
d’ordine     sarà   “reimpostare      il   paradigma
comunicativo” trasformando il vincolo in                       Celebrare i cento anni in un programma di iniziative
opportunità, l’economia predatoria nella gestione             messo a punto dai due Parchi nazionali, in
sostenibile e non sfruttamento incondizionato delle           coincidenza anche con le celebrazioni dei 150 anni
risorse, declinando la ricchezza nel soddisfacimento          della costituzione di quello che è considerato il parco
dei bisogni essenziali e non accumulo talvolta                simbolo a livello mondiale, il Parco di Yellowstone,
insensato di beni materiali.                                  sarà un’occasione per realizzare degli scambi di
                                                              esperienze, ma anche di confronti per la
 Voglio segnalare ancora le potenzialità di                   sperimentazione di nuove iniziative in una stagione
occupazione in professioni “verdi” che potrebbero             nella quale l’importanza dell’ambiente è quanto meno
essere innescate avvalendosi anche di una formazione          fortemente dichiarata nei programmi e nelle politiche
finalizzata alla gestione dei parchi nei molteplici           a livello locale, nazionale e internazionale .
aspetti.

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             I 25 anni del Parco nazionale
                dell'Arcipelago Toscano
  Una sfida culturale che ha trasformato un
            "incubo" in un sogno

        Con Giuseppe Tanelli, primo presidente
                                       di Nunzio Marotti

                                                      anche       a     livello   nazionale     ed
Ricorre quest'anno il venticinquesimo
                                                      internazionale, attraverso la certificazione
dell'istituzione    del Parco     Nazionale
                                                      della Carta     Europea      del     Turismo
dell'Arcipelago Toscano (Pnat), avvenuta
                                                      Sostenibile di Europarc Federation, con lo
il 22 luglio 1996.
                                                      straordinario                riconoscimento
Tra alti e bassi, oggi il Pnat gode di buone
                                                      come Riserva         della  Biosfera     Mab
relazioni con il territorio e di credibilità
                                                      Unesco e il prestigioso inserimento
internazionale, come più volte sottolinea
                                                      nella Green                List-Iucn (Unione
l'attuale presidente Giampiero Sammuri.
                                                      Internazionale per la Conservazione della
                                                      Natura), primo standard globale per la
Eppure, nei primi anni Novanta, ci fu nelle
                                                      valutazione delle Aree Protette e massimo
isole una forte opposizione sociale e
                                                      attestato mondiale per le aree naturali
istituzionale alla nascita del Parco.
                                                      protette (solo 59 in tutto il mondo e 3 in
Fu il ministro Edo Ronchi a portare a
                                                      Italia).
compimento      l'iter,   definendone      la
                                                      Ripercorrere questi 25 anni qui non è
perimetrazione dopo un lungo confronto
                                                      possibile e rinvio al sito www.islepark.it,
con         le        esigenze         locali.
                                                      ma ho comunque pensato di fare una
Negli anni è cresciuta nell'opinione
                                                      chiacchierata con Giuseppe (Beppe)
pubblica         la        consapevolezza
                                                      Tanelli, docente di Geologia all'Università
dell'importanza             della protezione
                                                      di Firenze, testimone significativo di
ambientale e dello sviluppo sostenibile a
                                                      questa esperienza in qualità di primo
supporto        dell'economia         locale.
                                                      presidente del Pnat che non ha mai
                                                      cessato, con intelligente partecipazione-
Oggi l'Ente Parco ha raggiunto una
                                                      distanza, di seguirne le vicende fino ad
credibilità e un ruolo sempre più
                                                      oggi.
consolidati, non solo in ambito locale, ma
                                                      Alla fine del suo mandato (2002), è seguito
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un quadriennio di commissariamenti e poi               solidarietà e del rispetto dovuto alla madre
la nomina alla presidenza di Mario Tozzi               Terra e alle sue diversità biologiche e
(2006-2011)         e       di Giampiero               geologiche».
Sammuri, ancora in carica fino al 2022.
                                                       Tanelli ricorda come, grazie al Parco, sono
Gli inizi non furono facili. L'Elba si colorò          riqualificate e migliorate tante realtà quali
di scritte, vivaci manifestazioni, prese di            l'ex tonnara dell'Enfola (ora sede del
posizione, ricorsi.                                    Parco), le dune di Lacona, la sentieristica,
 «Come docente di geologia – ricorda                   le strutture di Capraia, i luoghi (e le
Tanelli - ero stato invitato a commentare              iniziative) dell'educazione ambientale. E
agli studenti, riuniti all'Auditorium De               poi il Volterraio, acquistato sotto la sua
Laugier di Portoferraio, un filmato sul ferro          presidenza, dove «incendiari e cumuli di
dell'Elba. Era il 30 novembre 1996, ed era             sassi sono il passato e, dai suoi spalti che
stato da poco nominato presidente del                  dominano                 la             rada
Parco. Quando fu annunciato il mio                     di Portoferraio, finalmente restaurati e
intervento, citando il Parco nazionale,                percorribili, si apre un paesaggio magico
dalle ultime file si levò un brusio che                di natura e di storia».
crebbe, nell'imbarazzo degli insegnanti, e
sfociò in una rumorosa contestazione.                  Negli           anni       Novanta,          i
Ricordo ancora le scuse di un professore,              concetti dello sviluppo sostenibile e degli
il quale dimenticava, come gli dissi per               effetti del riscaldamento globale non erano
tranquillizzarlo, che anche io ero un                  diffusi.
insegnante. Tornata la calma, visto e                  I tempi sono cambiati. Anche grazie ad
commentato il filmato, giungemmo a                     Internet viviamo in un “villaggio globale” di
parlare del Parco nazionale. Più o meno                7,8 miliardi di persone, che hanno diritto a
con queste parole conclusi il mio                      cibo, acqua e dignità, e popoliamo un
intervento: il Parco è stato ed è un incubo            pianeta dotato di una quantità limitata di
per molti, un sogno per altri. Di fatto                risorse e di una capacità finita di assorbire
una sfida culturale. Una sfida che potrà               rifiuti.
essere vinta solo se il Parco saprà                    La consapevolezza di tutto ciò è cresciuta
trasformare l'incubo in sogno, ed il sogno             sia nei decisori politici ed economici che
in una realtà condivisa. Una realtà della              nelle nostre pratiche quotidiane. Ma il
quale voi dovrete essere custodi e guide».             cammino è lungo e difficile (la Conferenza
                                                       sul Clima di Glasgow insegna) e la Terra
Da allora molto è stato fatto.                         non aspetta.
«Il cammino del Parco Nazionale, fra
qualche passo indietro e qualche passo di              «I valori della ecologia solidale per una vita
lato, i è fatto più sicuro – continua Tanelli -        sana e produttiva in armonia con la natura,
accompagnato             dalla       crescente         come dice la Carta di Rio de Janeiro del
consapevolezza istituzionale e sociale di              1992, vanno conquistati e difesi giorno
quale prezioso valore aggiunto esso sia,               per giorno – sottolinea Tanelli -
per            l'ecologia e        l'economia          L'Arcipelago è ancora sede di una grande
turistica dell'Arcipelago, e per promuovere            sfida      culturale    e      materiale»..
i valori universali della                              Per lui, assumono importanza alcuni
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ambiti in cui il Parco può dare un                   «Dobbiamo in tempi brevi uscire da quel
significativo contributo sotto diversi punti         limbo normativo in cui, da un quarto di
                                                     secolo, si trovano le aree marine protette
di vista. Il primo ambito è quello turistico.        dal Parco Nazionale, rivedendone
                                                     intelligentemente la perimetrazione e le
«Benissimo – dice - l'adozione della Carta           norme di tutela, come è stato fatto
Europea del Turismo Sostenibile: occorre             a Capraia ed     estendendole al    mare
organizzarsi tenendo conto del territorio e          dell'Elba e del Giglio». conclude Tanelli.
delle sue risorse e dell'impatto delle
presenze».                                           Il primo quinquennio del Pnat credo che
Il secondo è il rispetto degli obiettivi             sia stato produttivo proprio in virtù delle
dell'Agenda 2030 e degli accordi di Parigi           capacità di incontro e di dialogo del suo
sul clima.                                           presidente. Elementi sempre necessari e
«È utopia dimezzare le emissioni di                  da non trascurare, in questo tempo in cui
anidride carbonica entro il 2030? “È utopia          cresciamo nella coscienza di essere tutti
lavorare per un Arcipelago “carbon free?»            sulla stessa barca e di dover
E infine, il tema di vitale e globale                coniugare globale e locale.
importanza per noi e per le nuove
generazioni, il mare.

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                Toscana regione di parchi
                                         di Sergio Paglialunga

La natura domina il paesaggio toscano e si                 fortificazioni, ville, case isolate, miniere
integra con l’attività dell’uomo che nei secoli ha         abbandonate, carceri ancora attive e dismesse
fatto di questa regione uno degli angoli più
suggestivi d’Italia e non solo. La Toscana è un            costituiscono la suggestiva visione che si offre a
alternarsi ed integrarsi di natura ed emergenze            chi visita il parco. La vegetazione è costituita in
storico-architettoniche, paesaggi ben ordinati e           prevalenza da macchia mediterranea e registra
paesaggi selvaggi che hanno al loro interno                la presenza di numerosi ed importanti
habitat di particolare ricchezza e diversità               endemismi. Ricca è la fauna marina e terrestre.
biologica.                                                 Il Parco è Riserva della Biosfera del programma
                                                           MAB dell’UNESCO.
A partire dalla prima metà del XX secolo la
delicatezza di questo equilibrio, riconosciuto             Il Parco regionale della Maremma è primo per
come patrimonio nazionale, non è stata lasciata            istituzione tra i parchi toscani (1976). Si estende
alla saggezza dei singoli, ma salvaguardata con            sulla costa in provincia di Grosseto tra Principina
uno       specifico       sistema       normativo,         a Mare e Talamone. Con una superficie di 8.900
successivamente incrementato delle Regioni e               ettari. Qui è possibile ammirare il classico
integrato con le politiche comunitarie.                    paesaggio maremmano. La vegetazione è
                                                           quella tipica della macchia mediterranea, con
Nella Toscana il sistema delle aree protette è             aree palustri, colline boscate, coltivi, arenili
costituito da 3 parchi nazionali, 1 area marina            sabbiosi e dune. Il parco ha ottenuto il diploma
protetta, 3 parchi regionali, 2 Parchi                     europeo delle aree protette del Consiglio
provinciali, 35 riserve statali, 47 riserve                d’Europa.
naturali regionali e 53 Aree Naturali Protette
di Interesse Locale. A questo sistema si                   Il Parco Regionale Migliarino San Rossore
affianca Rete Natura 2000, che risponde alla               Massaciuccoli è ubicato sulla costa a cavallo
direttiva comunitaria “Habitat” formata da                 tra le provincie di Pisa e di Lucca, per una
complessivi 158 siti.                                      estensione di 14.000 ettari. Tale territorio era
                                                           stato organizzato in tenute e fattorie a partire dal
Soffermiamoci ad una breve descrizione dei tre             XVI secolo. Tale gestione ha permesso che si
parchi nazionali e dei tre regionali che                   conservassero alcune aree resistendo alla
costituiscono uno spaccato esemplificativo della           spinta del modello turistico di sviluppo che ha
realtà toscana.                                            modificato radicalmente la costa settentrionale
                                                           della Toscana. Il parco è zona di transizione in
Il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano                 cui la macchia mediterranea convive con la
comprende le isole di Montecristo, Giannutri,              vegetazione tipica della pianura continentale,
Pianosa e Gorgona, e gran parte del territorio             con alcuni residui di piante tipiche di ere glaciali.
delle isole del Giglio, dell’Elba, e di Capraia, e         Anche la fauna è ricchissima e tra l’avifauna
una ampia zona di mare con un’estensione                   sono state censite 273 specie. Il parco ha
totale di 61.000 ettari. La ricca varietà di               ottenuto il diploma europeo per le aree protette
paesaggi terrestri e marini, il fascino delle isole        del Consiglio d’Europa ed è Riserva della
e del mare, il susseguirsi di golfi, di scogli, di         Biosfera del programma MAB dell’UNESCO
spiagge rocciose e sabbiose, di rilievi con la
presenza di boschi e coltivi, di paesi, torri,             Il Parco Nazionale delle Foreste casentinesi
                                                           si estende tra la Toscana e la Romagna per una

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estensione di 36.000 ettari. Prevalentemente                più alte dell’Appennino Settentrionale La
boscato, si presenta con una pendenza più dolce             composizione geologica è caratterizzata
nel versante Toscano e più accentuata nel                   dall’arenaria Macigno che ha dato origine al
versante Romagnolo. La presenza umana più                   profilo ondulato dei crinali che contrastano con
significativa di questo territorio è legata alla            le vette aguzze delle vicine Alpi Apuane. Il parco
religiosità delle popolazioni, a patire dal lago            è caratterizzato dalle tracce degli antichi
degli Idoli, sul monte Falterona, luogo di                  ghiacciai che dalle vette scendevano verso valle,
devozione degli Etruschi, per arrivare, attraverso          da una copertura forestale che arriva sino ai
i secoli, al santuario della Verna e al Monastero           1700 m. con la presenza del faggio nella parte
ed eremo di Camaldoli luoghi di pellegrinaggio e            più alta e, sotto i 1.000 m., di querceti, con
di riflessione per molte persone. La vegetazione            prevalenza di cerro, molti dei quali trasformati in
è caratterizzata dalla presenza di estese faggete           castagneti da frutto. Sopra i 1.700 m. si stende
alcune delle quali secolari. La fauna vede al               la brughiera e la prateria. Il parco è Riserva della
presenza di diversi branchi di lupi e l’aquila reale        Biosfera del programma MAB dell’UNESCO.
che nidifica all’interno della più antica riserva
italiana Sasso Fratino. Questa riserva ha                   Il Parco Regionale delle Alpi Apuane si
ottenuto il Diploma Europeo per le aree                     sviluppa a cavallo tra le province di Massa
protette e gran parte del parco è all’interno del           Carrara e Lucca per un’estensione di circa
sito delle Faggete Vetuste, riconosciuto                    20.000 ettari. Gli aspri rilievi che contrastano con
patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco.               le forme addolcite degli Appennini che si
                                                            stendono alle loro spalle, hanno motivato la
Il Parco nazionale dell’Appennino Tosco                     denominazione di Alpi. Il parco che presenta una
Emiliano è ubicato a cavallo tra Toscana ed                 particolare bellezza e suggestione, ricco di
Emilia per una estensione di circa 22.800 ettari.           habitat e di endemismi da sempre ha dovuto
Il parco include nei suoi confini alcune delle vette        convivere con lo storico sfruttamento delle cave
                                                            di marmo, famoso per il particolare pregio.

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                   Ossigeno
       La Regione Lazio guarda al futuro
              Ne parliamo con Alessandra Somaschini
                                                  di M.P.

Trasformare il Lazio in una regione green,                 lanciata lo scorso maggio dalla Commissione UE
attenta alle sfide della qualità dell’aria e alla          prevede che entro i prossimi dieci anni siano
cura del territorio, delle aree verdi e dei parchi.        messi a dimora almeno 3 miliardi di nuovi alberi,
È da questi presupposti che nel 2019 è nato                quale azione prioritaria per l’assorbimento delle
Ossigeno, il progetto della Regione che mira               emissioni di CO2 e di mitigazione dei
nel lungo termine a piantare 6 milioni di nuovi            cambiamenti climatici.
alberi e arbusti autoctoni, uno per ogni
                                                           Ossigeno si inserisce proprio nel solco di
abitante del Lazio.
                                                           questa strategia europea finalizzata anche a
Gli obiettivi sono quelli di contrastare i                 mitigare l’isola di calore.
cambiamenti climatici provocati dall’effetto
                                                           Per entrare nel vivo di questa esperienza,
serra, conservare la biodiversità, ridurre
                                                           attualmente in corso, e per comprenderne la
l’inquinamento dell’aria e di conseguenza le
                                                           portata, ne abbiamo parlato con Alessandra
malattie e la mortalità spesso collegate,
                                                           Somaschini, biologa e dirigente della
garantire un ambiente più sano per le future
                                                           Direzione regionale Ambiente, area progetti
generazioni.
                                                           speciali e coordinatrice del progetto.
Gli alberi sono fondamentali per la nostra
                                                           «Si tratta di un’esperienza unica a livello
sopravvivenza e per la nostra salute perché
                                                           regionale nel nostro Paese – spiega Alessandra
svolgono una serie di funzioni indispensabili per
                                                           – in Italia ci sono molte altre iniziative simili
la vita sulla Terra.
                                                           ma si tratta prevalentemente di iniziative di
Producono l’ossigeno che respiriamo e
                                                           città, più limitate e più piccole nei numeri, vedi
sottraggono dall’atmosfera anidride carbonica e
                                                           Forestami a Milano, oppure altri progetti simili
altre molecole responsabili dell’effetto serra,
                                                           a Bologna, Torino ecc,
nonché sostanze inquinanti prodotte dalle nostre
attività.                                                  In questo caso il progetto è nato da una forte
Riducono la temperatura e regolano l’umidità,              volontà politica. La Regione ha deciso di
mitigano i venti e prevengono pericolose                   investire ben 12 milioni di euro di risorse
alluvioni e inondazioni.                                   proprie per la forestazione delle zone urbane e
Ogni albero favorisce la biodiversità e offre              periurbane facendo riferimento al Piano
riparo e cibo a numerose specie animali, oltre a           Territoriale Paesistico Regionale.
garantire a noi esseri umani risorse alimentari e
                                                           Si parte dal presupposto che l’albero sia un
medicinali, legname e benessere. Per tutti questi
                                                           bene collettivo diffuso, concepito come un
motivi la strategia europea per la biodiversità
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vero e proprio bene comune, con un grande                prevede la messa a dimora di 103 piante
valore sociale, la cui gestione è regolata dalla         appartenenti a 31 specie.
recente legge regionale sui beni comuni n. 10
                                                         In una seconda fase invece sono stati destinati
del 2019.
                                                         10 milioni di euro in 3 anni (2019-2021)
Ossigeno ha quindi preso il via con il                   all’acquisto     di      alberi    ed     arbusti
coinvolgimento di scuole, università,                    preferenzialmente           autoctoni         con
ospedali, centri anziani, aree naturali protette,        l’espletamento di una gara di appalto europea
istituti culturali, dimore storiche, musei,              per selezionare gli operatori economici in
biblioteche, beni demaniali, e molti altri che           grado di rifornire quanto richiesto. Le piante
hanno raccolto l’appello della Regione a                 acquistate da Regione Lazio sono un bene
ospitare i primi alberi».                                comune che viene dato in affidamento ai
                                                         beneficiari che ne fanno richiesta, i quali
Come si è strutturato il progetto?
                                                         dovranno occuparsi della manutenzione per
«La prima fase è entrata nel vivo il 21                  garantire i benefici alle generazioni future.
novembre 2019, in occasione della Giornata
                                                         Per il reperimento delle aree di piantumazione
Nazionale degli Alberi, con la messa a dimora
                                                         è stata decisa una metodologia di raccolta
dei primi 1910 alberi e arbusti provenienti dal
                                                         delle istanze dal basso attraverso la
Vivaio del Parco Regionale dei Monti
                                                         pubblicazione di avvisi di manifestazione
Aurunci che assorbono 196 tonnellate di
                                                         d’interesse.
C02/anno – spiega ancora Alessandra
Somaschini - La piantumazione è stata curata             Il primo avviso, pubblicato nel 2020, si è
dai volontari delle Associazioni di Protezione           chiuso recentemente con la selezione dei
Civile e dal personale delle Aree Naturali               progetti migliori proposti da enti pubblici, enti
Protette con il supporto tecnico regionale ed è          del terzo settore su terreni pubblici e enti
proseguita fino a dicembre 2019 per poi                  privati accreditati dalla Regione. Sono stati
interrompersi bruscamente per l’emergenza                ammessi 84 progetti presentati soprattutto da
epidemiologica da Covid-19. A questi primi               Comuni, su 110 istanze pervenute.
dati si sono aggiunti gli impianti arborei               Entro la fine dell’anno si procederà invece con
finanziati con i fondi del PSR (più di mezzo             una seconda manifestazione d’interesse ed
milione di alberi da mettere a dimora, pari a            entro fine gennaio verranno messe a dimora
oltre 18.000 tonnellate di CO2/anno) e gli               oltre 30.000 piante appartenenti a 69 specie,
impianti pianificati a titolo di compensazione
                                                         (tra le più comuni: roverella, leccio, acero,
nell’ambito delle conferenze di servizi
                                                         cerro, albero di giuda, lavanda, viburno,
regionali pari a oltre 11.000 alberi equivalenti
                                                         agazzino, sanguinella).
a oltre 1.900 tonnellate CO2/anno.
                                                         Nella terza fase del progetto è stato previsto
Parallelamente è stata inoltre avviata la                il coinvolgimento dei privati che possono
realizzazione degli interventi di piantumazione          contribuire al progetto Ossigeno mettendo a
proposti da altri enti regionali. Tra questi             disposizione le proprie risorse economiche,
spiccano i Boschi del respiro realizzati negli           terreni da piantumare, competenze e personale.
Ospedali Pertini e Spallanzani di Roma e
Ospedale di Frosinone, il Parco Ricreativo               Ad oggi i soggetti privati che hanno aderito al
Tevere Marconi a Roma con 12.726 piante da               progetto sono: Fondazione RomaEuropa
mettere a dimora; il Parco di Villa Iaccarini            che, attraverso la piantumazione di 676 piante
(Itri, P.R. Monti Aurunci) per il quale si               appartenenti a 17 specie messe a dimora nei
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pressi del Castello di Santa Severa provvederà           territoriali omogenei sulla base delle specie
a compensare le emissioni dei trasporti aerei            legnose esistenti.
degli artisti che hanno partecipato al festival
                                                         Siamo riusciti pertanto ad assemblare i territori
del 2020, con il tasso di 16 tonnellate di
                                                         identificando 11 tipologie di ambiti
CO2/anno; Videocittà srl che attraverso la
                                                         geografico-forestali omogenei sui quali
piantumazione di 61 piante che saranno messe
                                                         intervenire in modo appropriato per preservare
a dimora nel Parco ricreativo dell’area
                                                         la biodiversità ed evitando il rischio di
golenale di Tevere Marconi a Roma,
                                                         introdurre piante alloctone che potrebbero
provvederà a compensare le emissioni di CO2
                                                         risultare infestanti producendo un danno
generate dai trasporti degli artisti del festival
                                                         ambientale».
2021».
                                                         Le prospettive future
Cosa e dove piantare?
«Per la scelta delle aree è stato seguito un             Il progetto di forestazione urbana e periurbana
approccio scientifico partendo dal censimento            del territorio è stato inserito come priorità
regionale della Flora pubblicato neall’Atlante           dalla Regione Lazio per i fondi del Piano
della Flora Vascolare del Lazio di Ferdinando            regionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) con
Lucchese (2018).                                         un fabbisogno finanziario di 100 milioni di
                                                         euro per la realizzazione di vivai forestali e
Sulla base di questo è stata effettuata una              per intraprendere nuove azioni di
classificazione del territorio regionale in unità        forestazione.
forestali omogenee con l'indicazione delle
specie presenti. Per ogni unità forestale,               Una grande sfida per generare ossigeno alla
attraverso la cosiddetta Cluster Analysis, sono          quale tutti possono contribuire, con l’augurio
state verificate le similarità arboree. In questo        che molti altri territori si impegnino nella
modo sono stati individuati dei settori                  stessa direzione.

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                  Paesaggio geominerario e
                       sostenibilità
  L’esperienza del Parco delle Colline Metallifere –
      Tuscan Mining UNESCO Global Geopark
                                       di Alessandra Casini

Il territorio del Parco delle Colline                     Lo sfruttamento delle risorse minerarie e
Metallifere si estende nella Provincia di                 geotermiche ha lasciato numerosissime
Grosseto in una zona a carattere                          tracce che hanno contribuito a creare un
prevalentemente collinare, ricoperta da                   paesaggio unico e irripetibile.
estese aree boschive su una superficie di
1087 kmq e comprende i territori di sette                 Resti di antichi pozzi minerari e di aree di
comuni: Follonica, Scarlino, Gavorrano,                   scorie metallurgiche si trovano ovunque
Massa          Marittima,       Montieri,                 nella zona, testimoni di un’attività
Monterotondo Marittimo, Roccastrada                       economica connessa nel periodo etrusco
e costituisce un segmento della lunga                     con le città di Vetulonia e Populonia. Il
catena preappenninica alla quale Paolo                    sistema insediativo collinare è, comunque,
Savi dette il nome di “Catena Metallifera”.               dominato dalla presenza di Massa
                                                          Marittima, città murata medievale di
Le Colline Metallifere sono state oggetto di              elevatissimo valore storico e artistico,
sfruttamento            minerario       dall'epoca        autorevole capitale del distretto minerario.
protostorica fino al XIX secolo per i                     Proviene, infatti, da Massa uno dei primi
minerali di argento, rame, piombo, per                    codici minerari medievali d'Europa.
l'alunite, la lignite picea e la pirite.                  Nella pianura si trova Follonica, il cui centro è
Il territorio, infatti, è stato nel secolo scorso         caratterizzato dalla presenza dell’insediamento
uno dei distretti minerari più importanti                 produttivo siderurgico Ilva,          con edifici
d'Italia per l'estrazione della pirite                    ottocenteschi (ma con tracce precedenti del XVI,
(Gavorrano, Niccioleta, Boccheggiano)                     XVII e XVIII secolo) e caratteristici arredi urbani
per la produzione di acido solforico, una                 in ghisa.
delle       materie       prime      fondamentali
dell’industria chimica moderna.                           Nel 2002, a seguito della chiusura delle miniere,
                                                          l’allora Ministero dell’Ambiente con proprio
Oggi, dopo la chiusura delle miniere, il                  decreto istituisce il Parco delle Colline Metallifere
territorio è ancora attivo grazie allo                    costituito da 34 siti: 21 aree minerarie, 5 impianti
sfruttamento dei fluidi endogeni dei campi                metallurgici e siderurgici, 4 castelli medievali, 2
geotermici di Monterotondo Marittimo e                    impianti di trasporto del minerale, 2 impianti
Travale per la produzione di energia                      geotermici.
elettrica, teleriscaldamento e anche a                    Nel 2010 entra a far parte della Rete Mondiale
supporto di alcune attività produttive                    dei Geoparchi UNESCO IGGP- International
(caseifici, birrifici).                                   Geoscience and Geoparks Programme-

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