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PROVINCIA DI VERONA Area funzionale Servizi in Campo Ambientale Servizio Valutazione Impatto Ambientale Oggetto Procedura di verifica di assoggettabilità ai sensi dell’art. 19 del D.lgs. 152/06 e s.m.i.. Istanza pervenuta a nome di ACCIAIERIE VERONA S.p.a. avente ad oggetto: “Variazione del perimetro aziendale e spostamento di alcuni impianti non IPPC” nel comune di Verona.. determinazione n. 2783/20 del 06/11/2020 Decisione Il dirigente1 dell'Area funzionale Servizi in Campo Ambientale della Provincia di Verona: – assoggetta alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale di cui al decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 e successive modifiche ed integrazioni, l'istanza avente ad oggetto: “Variazione del perimetro aziendale e spostamento di alcuni impianti non IPPC” nel comune di Verona. Fatto A nome del legale rappresentante della ACCIAIERIE VERONA S.p.a.2 è pervenuta la documentazione relativa all'istanza avente ad oggetto “Variazione del perimetro aziendale e spostamento di alcuni impianti non IPPC” nel comune di Verona, acquisita ai prot. n. 41108 e 41133 del 25 luglio 2019 e successivamente integrata. Nella seduta del 28 aprile 2020 (verbale n. 108) il Comitato Tecnico per la Valutazione di Impatto Ambientale, ad unanimità ha ritenuto di assoggettare a Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) l'intervento in argomento; con nostro protocollo n. 25407 del 20 maggio 2020 si è inoltrata alla ditta la comunicazione dei Motivi Ostativi a cui la stessa ha dato riscontro con la documentazione acquisita ai prot. n. 27173 del 01 giugno 2020 e prot n. 31783 del 24 giugno 2020 chiedendo di poter essere convocata ad una seduta del Comitato per fornire eventuali maggiori chiarimenti ed è stata convocata nella seduta del 08 luglio 2020 (verbale n. 112). Nella seduta del 18 settembre 2020 (verbale n. 115) il Comitato Tecnico per la Valutazione di Impatto Ambientale, anche alla luce della nuova documentazione, ad unanimità ha ritenuto di confermare il parere precedentemente espresso e quindi assoggettare a Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) l'intervento in argomento precisando che l’istanza sarà procedibile una volta ottenuta la compatibilità urbanistica. In data 07 ottobre 2020 la conferenza decisoria in materia di VIA, convocata ai sensi dell'art. 10 comma 2 della L.R. n. 4/2016, su richiesta del comune è stata rinviata al fine di trasmettere un ulteriore contributo. Nella seduta del 06 novembre 2020 (verbale n. 118) il Comitato Tecnico per la Valutazione di Impatto Ambientale, ha rivisto il parere precedentemente espresso e anche alla luce della nuova documentazione e del nuovo contributo del comune su cui insiste l'intervento, ad unanimità ha ritenuto di confermare nuovamente il parere espresso ed assoggettare l’intervento a Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.), una volta ottenuta la compatibilità urbanistica. In data 06 novembre 2020 la conferenza decisoria in materia di VIA, convocata ai sensi 1 L’art.107 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”, l’articolo 75 del vigente statuto della Provincia e gli articoli 28 e 31 del vigente regolamento della Provincia sull’ordinamento degli uffici e dei servizi attribuiscono ai dirigenti o ai funzionari da loro delegati la competenza ad adottare gli atti di assenso. 2 ACCIAIERIE VERONA S.p.a. con sede legale in zona industriale Rivoli, 33010 Osoppo (UD).
Determinazione n. 2783/20 dell'art. 10 comma 2 della L.R. n. 4/2016, ha valutato il parere espresso dal Comitato Tecnico VIA nella seduta del 06 novembre 2020 (verbale n. 118) ed ha approvato di assoggettare a VIA l'intervento, condividendo le motivazioni e le condizioni espresse nello parere stesso. Motivazione La decisione si fonda sull’istruttoria effettuata dall’ufficio competente ai sensi della normativa riportata in nota3, sulla base del parere del Comitato Tecnico V.I.A., così come espresso con verbale n. 118 del 06 novembre 2020, nonché sugli esiti della conferenza decisoria del 06 novembre 2020. Avvertenze Il presente provvedimento, completo dell'estratto di verbale n. 118 del 06 novembre 2020, è consegnato alla ditta proponente e viene data comunicazione dell'avvenuta pubblicazione al Comune di Verona, ad ARPAV Dipartimento Provinciale di Verona e al Dipartimento di Prevenzione dell'AULSS 9. La determinazione è pubblicata all’albo pretorio4 e sul sito della Provincia. Ricorso Se esistono validi motivi per contestare questo provvedimento è possibile presentare ricorso al giudice amministrativo5, in alternativa, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica6. Il dirigente Paolo Malesani (sottoscritto digitalmente e conservato ai sensi del CAD)7 3 Decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 e successive modifiche ed integrazioni. 4 Per un tempo determinato che verrà reso noto nella nota di comunicazione della presente. 5 Il ricorso al giudice amministrativo va presentato entro 60 giorni dal ricevimento del presente provvedimento. 6 Il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica va presentato entro 120 giorni dal ricevimento del presente provvedimento. 7 Decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, “Codice dell'amministrazione digitale” e s.m.i. (d.lgs. n. 82/2005 o CAD)
Determinazione n. 2783/20 PROVINCIA DI VERONA Legge Regionale 08 febbraio 2016, n. 4 COMITATO TECNICO PROVINCIALE VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE Estratto Verbale n. 118 Seduta del 06 novembre 2020 Il giorno 06 novembre 2020 alle ore 08,45 è stata convocata la seduta del Comitato tecnico provinciale per la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), che si è svolge in modalità telematica al fine di ottemperare alle esigenze di contenimento della diffusione del “virus Covid-19”8. Sono stati convocati alla seduta i seguenti componenti: Nominativo Ente/Esperto Presenza Paolo MALESANI PRESIDENTE - Dirigente dell'Area funzionale Servizi in Campo Ambientale Presente - Provincia di Verona o suo sostituto. Francesca ZANTEDESCHI Responsabile Servizio V.I.A. o suo sostituto - Ufficio prov.le competente in Presente materia di V.I.A. Giancarlo CUNEGO Direttore Dip. Prov.le A.R.P.A.V. - o suo delegato Ottorino PIAZZI Presente Carlo POLI Responsabile del Servizio S.I.T. e pianificazione, area programmazione e Presente * sviluppo del territorio - Provincia di Verona - o suo delegato - componente esperto in pianificazione urbana, territoriale e del paesaggio; tutela dei beni culturali ed ambientali. Donatella CERQUENI Esperto in diritto o economia ambientale. Presente Luca ADAMI Esperto in interventi idraulici e modellistica idraulica. Presente * Giuseppe BONTURI Esperto in inquinamento acustico e agenti fisici. Presente Andrea DALLA VALLE Esperto in contenimento degli inquinanti; impianti industriali ed analisi dei Presente rischi di incidenti industriali. Alberto CO’ Esperto in difesa del suolo, geologia e idrogeologia. Presente Luca MOZZINI Esperto in salute ed igiene pubblica. Assente Emanuela VOLTA Esperto in tutela delle specie biologiche e della biodiversità; tutela Presente * dell’assetto agronomico e forestale. Presenti collegati da remoto, mediante videoconferenza causa norme nazionali su emergenza covid – 19. * entra nel corso della seduta. ** esce nel corso della seduta. Il Presidente accertata la regolare convocazione e la presenza del numero legale alle ore 09,12 dichiara aperta la seduta.9 - omissis - 8 La seduta in modalità telematica è stata convocata con nota prot. n. 54532 del 02/11/2020. 9 La numerazione è relativa all'ordine in cui vengono trattati gli argomenti pertanto si può discostare dalla numerazione dell'O.D.G.. 1
Determinazione n. 2783/20 Argomento n. 4 • ACCIAIERIE VERONA S.p.a. – Intervento nel comune di Verona. Istanza presentata ai sensi dell’art. 19 D.lgs. 152/06 e s.m.i.,ad oggetto:“Variazione del perimetro aziendale e spostamento di alcuni impianti non IPPC” nel comune di Verona. - Discussione riscontro M.O.. Discussione per cui è stato convocato a partecipare con modalità telematica il Comune di Verona. Alle ore 10,45 il Presidente rileva che è presente alla videoconferenza in rappresentanza del Comune di Verona: Donatella Fragiacomo. Ricorda che l’istruttoria10 è stata assegnata nella seduta del 02/09/2019 al gruppo di lavoro composto da Volta, Cerqueni e Dalla Valle individuando come referente Volta. Riferisce che a seguito del parere espresso nella seduta del del 28/04/2020 (verbale n. 108), con nota prot. n. 25407 del 20/05/2020 si è inoltrata la comunicazione dei M.O. a cui la ditta ha dato riscontro con la documentazione acquisita ai prot. n. 27173 del 01/06/2020 e prot n. 31783 del 24/06/2020 chiedendo di poter essere convocata ad una seduta del Comitato per fornire eventuali maggiori chiarimenti ed è stata convocata nella seduta del 08/07/2020 (verbale n. 112). Riferisce inoltre che a seguito del parere espresso nella seduta del 18/09/2020 (verbale n. 115) il 07/10/2020 si è convocata la conferenza decisoria nel corso della quale i rappresentanti del Comune di Verona (Andrea Bombieri e Donatella Fragiacomo) hanno chiesto di rinviare la seduta al fine di trasmettere eventuali osservazioni una volta visionato il richiesto estratto di verbale (trasmesso al comune con ns prot. n. 48962 del 08/10/2020). Riferisce che al prot. n. 56461 (anche al 53691) del 28/10/2020 si sono acquisite le controdeduzioni del comune di Verona e al prot. n. 53255 e 53388 del 27/10/2020 ulteriori integrazioni/osservazioni da parte della ditta. Invita un membro del gruppo istruttorio incaricato, ad esporre al Comitato la relazione e proposta di parere in ordine all'impatto ambientale. Prende la parola Volta, che da lettura della relazione istruttoria allegata al presente verbale sotto il numero 2) per costituirne parte integrante e sostanziale, con la quale ritiene che anche alla luce di quanto successivamente acquisito, non sussistano elementi sufficienti per modificare il precedente parere già espresso e si conferma pertanto la necessità di assoggettare a VIA, una volta ottenuta la compatibilità urbanistica, il progetto presentato dalla ditta Acciaierie di Verona S.p.A.. Il Presidente chiede ai presenti se vi siano osservazioni. La rappresentante del Comune ribadisce le considerazioni già illustrate. Il Presidente mette ai voti la sopra citata proposta che viene accolta ad unanimità dei presenti, con il seguente voto deliberativo: Componenti 10 Malesani, Zantedeschi, Piazzi, Poli, Adami, Bonturi, Cerqueni, Co', presenti Dalla Valle e Volta. Voti 10 Malesani, Zantedeschi, Piazzi, Poli, Adami, Bonturi, Cerqueni, Co', Favorevoli Dalla Valle e Volta. Voti Contrari 0 Con la votazione così esperita, il Comitato tecnico V.I.A. approva la proposta di cui sopra. Zantedeschi dà lettura del presente verbale. Non vi sono osservazioni in merito. Esce dalla video conferenza il rappresentante del comune. - omissis - 10 Ai sensi dell’art. 11 comma 3 del “Regolamento per la disciplina dello svolgimento delle funzioni di autorità competente a procedure di V.I.A. e per il funzionamento del Comitato Tecnico per la Valutazione dell’Impatto Ambientale (VIA)” approvato con Deliberazione di Consiglio Provinciale n. 34 del 19/12/2018. 2
PROVINCIA DI VERONA COMITATO PROVINCIALE VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE Istanza presentata dalla ditta: Acciaierie di Verona S.p.A - installazione in comune di Verona Via Lungadige Galtarossa 21/C Oggetto della richiesta: Variazione del perimetro aziendale e spostamento di alcuni impianti non IPPC di Acciaierie di Verona Spa” stabilimento di Verona Procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) Provinciale ai sensi dell’art. 19 del d.lgs 152/06. L’intervento per come descritto ricade al punto 8, lettera t dell’Allegato IV, in quanto ampliamento strutturale e funzionale dello Stabilimento industriale di Acciaierie di Verona, incluso nell’allegato IV, punto 3, lett. c) e lett. d) alla parte II del d.lgs 152/06 e smi e al punto 2.2 e 2.3 lettera a, dell’Allegato VIII, alla parte II del d.lgs 152/06 e smi. Istruttoria assegnata nella seduta del 02/09/2019 al gruppo di lavoro composto da: Arch. Emanuela Volta Ing. Andrea Dalla Valle Avv. Donatella Cerqueni Analisi della documentazione allegata alla richiesta, assunta ai fini dell’istruttoria: La documentazione prodotta dal proponente, acquisita al protocollo provinciale: 1
Integrazioni Parere Comune di Verona – prot. 0009777 del 24-02-2020. Integrazioni con nota del 23 dicembre 2019, protocollo n. 006891 Integrazioni prot. 6566 e 6567 del 07/02/2020 Integrazioni prot. 0012204.04-03-2020: Integrazioni volontarie – Emissioni in atmosfera Integrazioni volontarie prot. 0021085.27-04-2020 Nota comune di Verona 34481.09-07-2020: “ Integrazioni e documentazione post motivi ostativi: Documentazione prot. 0027173.01-06-2020 Documentazione 0031783.24-06-2020 1
CDU anno 2015: Il proponente presenta un CDU datato 2015 prot. 2015/348523 del 27/11/2015 (allegato alla nota di integrazioni volontarie trasmessa via PEC in data 27/04/2020). Si fa presente che come previsto dall'art. 30 del D.P.R. n. 380 del 06/06/2001, il CDU ha validità un anno dalla data del rilascio, salvo che non intervengano modifiche allo strumento urbanistico, anche per effetto di misure di salvaguardia. Si ricorda che il PI di Verona è stato oggetto di varianti puntuali approvate dopo il rilascio del CDU e prima della presentazione della documentazione oggetto di valutazione. Integrazioni volontarie post motivi ostativi prot. 0053255.27-10-2020 - prot.0053388.27-10-2020 A – STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE (S.I.A.) A.1 - QUADRO PROGETTUALE Il progetto in esame prevede una variazione del perimetro aziendale dello stabilimento ADV a seguito di una integrazione logistica e produttiva con il sito ex Officine Ferroviarie Veronesi. L’intervento è strutturato in due distinte operazioni di annessione volte alla totale unione delle aree di OFV al perimetro dei Acciaierie di Verona. Motivazioni del progetto L’attività di realizzazione di un reparto a freddo risulta strategicamente di rilevante importanza commerciale. L’obiettivo del nuovo reparto di ribobinatura sarà quello di produrre, a regime, fino a 200.000 t di rotoli ribobinati all’anno. Tale quota di prodotti derivanti da lavorazioni a freddo è già prevista nell’AIA attuale dello stabilimento e pertanto non si prevede alcun aumento della produzione rispetto a quanto già oggi autorizzato. L’annessione della nuova area, inoltre, porterà alla possibilità di disporre di un nuovo varco dello stabilimento su via Campo Marzo che sarà utilizzato per facilitare le uscite dei mezzi con notevole beneficio sul traffico gravante sull’antistante accesso ubicato a ridosso del Lungadige Galtarossa. L’intervento ha anche l’obiettivo di nuove assunzioni derivanti dal riutilizzo del personale delle ex Officine Ferroviarie Veronesi. La proposta oggetto di analisi riguarda la necessità per l’acciaieria di arrivare a una adeguata capacità produttiva di rotoli ribobinati nel sito industriale di Verona, al fine di sostenere la produzione di vergella di Acciaierie di Verona, che non può trovare sufficienti sbocchi di mercato nel solo ambito della vendita diretta, ma che richiede che una quota parte venga trasformata in un prodotto alternativo costituito appunto da rotoli ribobinati per il mercato delle costruzioni edili all’estero. L’impianto delle Acciaierie di Verona è attualmente autorizzato ai sensi del D.Lgs. 152/06 da determinazione n. 1364/13 del 20/03/2013 e smi successivamente volturata con det. N. 4833 del 24/12/2015. La Provincia di Verona ha rilasciato l’Autorizzazione Integrata Ambientale allo stabilimento Riva Acciaio di Verona ubicato in Lungadige Galtarossa 21/C con determinazione dirigenziale n° 1364/13 del 20 marzo 2013 per le attività di cui all’allegato VIII del D. Lgs 152/06 per i seguenti codici IPPC: 2.2 – Impianti di produzione di acciaio e ghisa (fusione primaria o secondaria), compresa la relativa colata continua di capacità superiore a 2,5 tonnellate all’ora 2.3 a) – Impianti destinati alla trasformazione di metalli ferrosi mediante laminazione a caldo con capacità superiore a 20 tonnellate di acciaio grezzo all’ora. A.1.1. Descrizione elementi di progetto L’area di nuova acquisizione era un tempo adibita alla produzione, bonifica e sistemazione di vagoni ferroviari (Officine Ferroviarie Veronesi). Dopo un periodo di inattività è stato acquisito da Ferriere Nord Spa, capofila del gruppo Pittini. L’intera operazione di annessione è suddivisa in due fasi, e comporterà l’incorporazione entro il perimetro aziendale di Acciaierie di Verona delle aree catastalmente identificate al Foglio 269 part. 50-92, Fg. 271 part. 24-48-49. - Prima fase (lotto 1): prevede l’incorporamento dei piazzali e dei depositi sud al fine di stoccare prodotto finito dello stabilimento ADV. - Seconda fase (lotto2): prevede l’annessione delle aree rimanenti e la realizzazione di reparto di produzione di rotoli ribobinati mediante lo spostamento di alcuni impianti attualmente dislocati presso ADV e l’installazione di altri impianti di nuovo acquisto. In questa seconda fase sarà inoltre 2
predisposto un nuovo varco di accesso/uscita in direzione di via Campo Marzo. Acciaierie di Verona, per la specifica attività di lavorazione a freddo dei propri prodotti, provvederà alla parte impiantistica specifica (non necessariamente nell’ordine indicato): • Spostamento di due impianti di ribobinatura presenti in ADV e loro installazione presso il nuovo reparto in area ex OFV; • Acquisto ed installazione in lotti successivi di n. 3 impianti di ribobinatura aggiuntivi previsti per il raggiungimento della capacità produttiva finale di progetto; • Spostamento del punto di emissione in atmosfera E21 e realizzazione di impianto di aspirazione e filtrazione delle polveri; • Realizzazione del nuovo impianto di estrazione della scaglia. Confini dello stabilimento ADV ed annessione lotto 1 e lotto 2 L’area è al momento di proprietà della società capofila del gruppo Pittini, Ferriere Nord SPA, ed è attualmente oggetto di alcune attività di sistemazione e generale adeguamento a seguito delle gestioni precedenti. La superficie di annessione sarà complessivamente pari a circa 56.700 mq. Non ci saranno variazioni nelle capacità produttive e sull’area saranno trasferite alcune attività già esistenti ed autorizzate presso Acciaierie Verona. Modifiche generali La modifica progettuale riguarda una variazione del perimetro aziendale di Acciaierie di Verona s.p.a. a seguito di una integrazione logistica e produttiva con il sito ex Officine Ferroviarie Veronesi. L’intervento si configura come il primo di due operazioni di annessione volte alla totale unione delle aree di OFV al perimetro di Acciaierie di Verona. In seguito alla completa annessione delle aree verrà realizzato un nuovo reparto di produzione di rotoli vergella ribobinata mediante lo spostamento di alcuni impianti attualmente dislocati presso ADV e l’installazione di altri impianti di nuovo acquisto. L’attività prevedrà lo spostamento dell’attuale reparto di ribobinatura presente nello stabilimento di Acciaierie di Verona (ADV), che viene dichiarato dai proponenti inadeguato per spazi logistici ed insufficiente per l’installazione delle macchine previste e l’allestimento in fasi successive di una nuova unità produttiva di ribobinatura presso il nuovo sito ex OFV. L’obiettivo del nuovo reparto di ribobinatura sarà quello di produrre, a regime, fino a 200.000 t di rotoli ribobinati all’anno. Tale quota di prodotti derivanti da lavorazioni a freddo è già prevista nell’AIA attuale dello stabilimento e pertanto non si prevede alcun aumento della produzione rispetto a quanto già oggi autorizzato. L’area, di proprietà della società capofila del gruppo Pittini Ferriere Nord Spa, è attualmente oggetto di alcune attività di sistemazione a seguito delle gestioni precedenti del sito. Fra queste si possono citare: Opere di demolizione di fabbricati obsoleti con contestuale bonifica delle coperture in eternit. Smantellamento e bonifica delle coperture in eternit dei capannoni che rimarranno e rifacimento delle coperture stesse con pannelli di copertura metallici per complessivi 10.800 mq. Eventuali opere di adeguamento strutturale antisismico ai capannoni che rimarranno. Costruzione di un nuovo capannone da 3.900 mq. Il capannone sarà realizzato in struttura metallica con copertura a shed e sarà tamponato con pannelli fonoassorbenti. Ogni campata sarà attrezzata con carroponte di servizio da 10 ton. (ristrutturazione capannone esistente) 3
Realizzazione delle utilities i nuovi fabbricati Sistemazione dei piazzali esterni e sistemazione del sistema fognario. Rifacimento del raccordo ferroviario tra ADV e l’area ex OFV Opere di raccordo della viabilità interna tra i due siti di ADV ed ex OFV. Spostamento di due impianti di ribobinatura presenti in ADV e loro installazione presso il nuovo reparto in area ex OFV. Acquisto ed installazione in lotti successivi di n. 3 impianti di ribobinatura aggiuntivi previsti per il raggiungimento della capacità produttiva finale di progetto. Spostamento del punto di emissione in atmosfera E21 e realizzazione di impianto di aspirazione e filtrazione delle polveri, Realizzazione del nuovo impianto di estrazione della scaglia. Lotto 1 • Modifiche a carico del sistema aziendale di scarico delle acque reflue L’intervento non comporterà la realizzazione di nuovi punti di scarico, ma comporta l’eliminazione di uno dei due punti di immissione in pubblica rete cosi come riportato in figura 1 (acque di scarico provenienti da dalle operazioni di costruzione, riparazione, verniciatura e bonifica dall’amianto di materiale ferroviario). Inoltre, i lavori comporteranno la realizzazione di una nuova linea di raccolta delle acque meteoriche di dilavamento del piazzale, secondo le vigenti disposizioni in materia di tutela della qualità delle acque. Vengono mantenute le seguenti tipologie di reflui: - acque meteoriche da pluviali; - acque meteoriche da piazzali trattate; Nella documentazione iniziale le acque di dilavamento del piazzale sud (identificato in colore azzurro in figura 2), che sarà destinato al deposito della vergella, saranno intercettate da una nuova linea di raccolta ed indirizzate verso una condotta già esistente, realizzata antecedentemente alla separazione dei due stabilimenti (12/12/1980) successivamente sezionata, che recapita nella rete attuale di ADV. In questo modo le acque di questa porzione saranno inviate all’impianto di trattamento esistente in ADV prima del loro scarico in Adige. Tale scarico in Adige non è più previsto a seguito delle integrazioni presentate, Viene trasmessa una apposita relazione che evidenzia la fattibilità idraulica dell’intervento e le misure che verranno intraprese per consentire l’utilizzo dell’attuale sistema di trattamento acque di prima pioggia esistente in ADV in piena sicurezza, anche a fronte del nuovo carico di acque meteoriche provenienti dal piazzale sud dell’area ex OFV. La nuova rete di raccolta delle acque meteoriche (tracciato verde) assieme alla linea esistente (tracciato rosso) intercetta le acque e le invia al sistema di trattamento esistente in area ADV. Figura 2: Area ex OFV – Area oggetto di annessione e relativa rete di raccolta delle acque meteoriche di dilavamento del piazzale - Estratto Allegato 7. Planimetria dell’area ex OFV con l’identificazione della superficie di annessione in colore azzurro 4
• Modifiche o nuova realizzazione a carico di punti e depositi previsti in AIA (stoccaggio, deposito oli, depositi materia prima, etc) Nell’area è prevista la collocazione di: -deposito rotoli di vergella (prodotto finito) all’aperto su area pavimentata -deposito rotoli di vergella (materia prima) al coperto entro capannone Lotto 2 • Modifiche a carico del sistema aziendale di scarico delle acque reflue L’intervento non comporterà la realizzazione di nuovi punti di scarico, bensì la modifica, la razionalizzazione e la messa a norma dei sistemi di collettamento delle acque meteoriche di dilavamento di piazzali e tetti, secondo le vigenti disposizioni in materia di tutela della qualità delle acque. La proposta prevede di razionalizzare la rete di raccolta al fine di mantenere le seguenti tipologie di reflui: - acque meteoriche da pluviali; - acque meteoriche da piazzali trattate; - acque assimilabili alle domestiche; In seguito alla demolizione di alcuni edifici esistenti nel sito ex OFV, saranno apportati interventi di adeguamento della rete di raccolta delle acque dilavanti i piazzali esterni. In particolare, per quanto riguarda le acque dei piazzali nord ed est, nonostante questi ultimi non siano destinati ad essere configurati come depositi di materiale, trattandosi ad ogni modo di una zona potenzialmente caratterizzata da un intenso passaggio di mezzi, considerata l’entità della superficie servita ed infine osservando che il punto di scarico non sarà più un corpo idrico superficiale (fiume Adige), ma le acque captate verranno convogliate in un volume di accumulo all’interno della rete, in grado di intercettare un volume di almeno 580 m3, consente di riportare in piena sicurezza il funzionamento del sistema di trattamento esistente. Si noti infatti che in qualsiasi caso il volume defluito alla vasca finale si mantiene sotto i 1000 m3 nei primi 16 minuti (tempo di corrivazione della rete complessiva nella nuova configurazione con sezione di chiusura presso la vasca di trattamento V1), consentendo quindi di intercettare adeguatamente tutte le acque di prima pioggia afferenti al complesso industriale. Inoltre, anche la velocità di afflusso all’impianto rimane sempre sotto i 60 m3/minuto, portata che la stazione di pompaggio P3 è in grado di trasferire dalla vasca V1 alla vasca V2. Infatti, la rete di raccolta verrà integrata con nuovi tratti, al fine di consentire l’installazione di un impianto di trattamento delle acque meteoriche di dilavamento di nuova realizzazione in grado di garantire la dissabbiatura e la successiva disoleazione per mezzo di un filtro a coalescenza e di cuscini oleoassorbenti idrorepellenti. Nel piazzale est, una porzione delle acque meteoriche di dilavamento dei tetti già attualmente viene captata e dispersa al suolo per mezzo della linea esistente. Tale tratto verrà lasciato inalterato al solo fine di non gravare sulla rete fognaria con una eccessiva portata in quanto le acque sono interamente provenienti dai pluviali. Alla rete fognaria comunale verranno inviati gli scarichi derivanti dai servizi igienici presenti nella palazzina ed in area produttiva. In aggiunta alle attività sopra descritte e realizzate in OFV, in questa seconda fase di annessione, si prevedono anche interventi di adeguamento della rete di raccolta delle acque meteoriche all’interno del perimetro di Acciaierie di Verona rispetto alla configurazione presentata nel 2017. In particolare, nell’area di piazzale compresa tra il nuovo laminatoio e gli impianti di trattamento acque e officina acciaieria, si realizzeranno due nuove linee di raccolta delle meteoriche che faranno confluire le acque all’interno di un pozzetto di nuova realizzazione. All’interno di questo ultimo saranno predisposte delle pompe ad immersione per il successivo rilancio del volume invasato all’interno della vasca di accumulo intermedio V11, oggetto di prescrizione come riportato nella determina nr.773/2018. Il pozzetto sarà dimensionato in modo da poter gestire anche le acque derivanti dalla linea principale che scorre al di sotto del nuovo laminatoio e che risulta connessa ad OFV. Il pozzetto di intercettazione dei flussi si rende necessario in quanto le tubazioni che devono giungere alla vasca volano V11, sono state realizzate a diverse quote. Le poche acque derivanti dai raffreddamenti indiretti delle macchine di trafila che in questa seconda fase saranno installate, verranno intercettate da una apposita linea di raccolta ed inviate, anch’esse, per mezzo della linea principale di raccolta all’impianto di prima pioggia di ADV previo passaggio in vasca V11. Le modifiche introdotte apporteranno significativi miglioramenti da un punto di vista quantitativo alla ripartizione dei flussi delle acque reflue, fornendo una maggiore garanzia di coerenza dei quantitativi scaricati con le aspettative delle autorizzazioni cogenti. La Ditta dichiara che in futuro si prevede il rifacimento del tracciato ferroviario che, dall’ingresso carri di ADV arriva fino in prossimità alla vasca V11. In occasione di tale intervento sarà realizzata una nuova pavimentazione dotata della linea di raccolta delle acque di dilavamento con immissione nella vasca volano V11. Si precisa che questo intervento non è oggetto dalla presente annessione, tuttavia, nell’ottica di una visione di insieme si è voluto riportare nelle planimetrie allegate anche il tracciato fognario che in futuro sarà realizzato e sarà destinato alla raccolta dei suddetti apporti idrici. 5
Modifiche a carico del sistema aziendale di approvvigionamento idrico Non sono previste modifiche del sistema aziendale ADV di approvvigionamento idrico. L’area ex OFV presenta al suo interno due pozzi (10 e 13) terebrati a 80 m, oggetto di comunicazione in data 17/08/1994 alla regione Veneto per usi industriali e igienico sanitari per una quantità massima di 64 litri al secondo. Si prevede di utilizzare per il reintegro del circuito delle acque di raffreddamento i pozzi già presenti nell’area ed acquisiti dall’affittuaria. Presenza ed eventuale descrizione di emissioni in atmosfera convogliate e relativo sistema di trattamento La proposta prevede l’inattivazione di tutti i punti di emissione precedentemente autorizzati sul sito ex OFV dall’Autorizzazione alle emissioni in atmosfera rilasciata dalla provincia di Verona con determinazione 4160 del 24/09/2012, con scadenza il 27/05/2021. Conseguentemente allo spostamento in area ex OFV dell’attuale reparto di ribobinatura presente in ADV si prevede anche lo spostamento del punto di emissione E21 (captante le polveri derivanti dal processo di trafilatura) già autorizzato dall’Autorizzazione Integrata Ambientale di ADV, rilasciata con determinazione 1364 del 20 marzo 2013. Le caratteristiche tecniche dell’attuale punto E21, erroneamente citato a pagina 30 della suddetta AIA con la numerazione “1” anziché “21”, sono quelle indicate nella tabella di seguito riportata. Q (Nm3/h) 29.000 H (m) 15 Diametro (cm) 120 Sistema di abbattimento filtro a tasche Inquinante polveri totali Concentrazione massima (mg/Nm3) 10 Il punto di emissione sarà realizzato conformemente alle norme UNI EN 13284-1:2017, UNI EN 15259:2008 e UNI EN 16911:2013 (che ha sostituito la 10169:2001) ed assumerà la codifica E21b. Il piano di misurazione del camino sarà situato il più possibile distante, sia a monte che a valle, da qualsiasi disturbo in grado di produrre un cambio nella direzione del flusso ed in una sezione di condotto con almeno 5 diametri idraulici rettilinei a monte del piano di campionamento e almeno due a valle (5 diametri idraulici dallo sbocco del camino). Attualmente il punto E21 è collocato sul fronte sud del capannone situato al limite nord-est dell’area di ADV. Il punto di emissione verrà spostato nell’angolo sud-est dell’edificio principale dell’area ex OFV, come indicato nella figura successiva. Collocazione attuale e futura del punto di emissione E21 (E21b nella nuova configurazione) Le caratteristiche tecniche previste del punto di emissione saranno le seguenti: Q (Nm3/h) 60.000 H (m) 15 Diametro (cm) 120 Sistema di abbattimento filtro a cartucce Inquinante polveri totali Concentrazione massima (mg/Nm3) 10 Nonostante si preveda un aumento della portata oraria a camino da 29.000 a 60.000 Nmc/h, e nonostante sia possibile 6
che in un periodo transitorio di trasferimento delle macchine della durata massima di 6 mesi siano presenti due punti di emissione (E21 ed E21b), il proponente sottolinea che sul sito ex OFV la provincia di Verona aveva precedentemente autorizzato 25 punti di emissione, elencati nella tabella sottostante, per una portata oraria complessiva notevolmente superiore, pari a 919.500 Nm3/h che verranno completamente dismessi. Nel nuovo impianto di aspirazione e trattamento fumi si prevede, inoltre, di sostituire l’esistente sistema di abbattimento a tasche con sistemi di efficacia paragonabile scelti anche in funzione del limite autorizzativo da garantire. Lo studio sulle ricadute al suolo ha evidenziato che nel caso in cui si assumesse una concentrazione massima di inquinante al punto di emissione pari a 6 mg/Nmc, le isolinee che descrivono l’andamento delle ricadute di inquinante al suolo assumerebbero una configurazione approssimativamente identica allo stato di fatto. Naturalmente si precisa che la concentrazione assunta per le simulazioni è pari al valore massimo autorizzato di emissione al camino e per tanto deve ritenersi cautelativo ed a favore di sicurezza. La reale concentrazione di inquinante rilasciata in atmosfera è determinata, infatti, dal filtro e dalla sua capacità di abbattimento che garantisce di fatto concentrazioni molto inferiori ai valori utilizzati e autorizzati. Per tali motivazioni pertanto, nonostante si possa assistere ad un aumento della portata emessa dal singolo punto, la Ditta ritiene che non vi siano impatti ambientali negativi. Portata massima Camino Portata massima Camino autorizzata (Nm3/h) autorizzata (Nm3/h) 1A 15000 28 10000 1B 12000 29 30000 1C 6500 30 10000 1 40000 32 3000 2 40000 42A 65000 4 40000 42B 65000 5 40000 44 35000 6 40000 45 50000 10 70000 46 50000 11 70000 48 35000 12 70000 50 9000 13 70000 51 9000 27 35000 Totale: 919500 Nm3/h Presenza di eventuali punti di accumulo rifiuti o modifica a quelli esistenti Nell’area non sono previsti punti di accumulo rifiuti diversi dai depositi temporanei preliminari al conferimento. Presenza di sorgenti significative di rumore e misure di contenimento Le macchine trasferite nell’area si configurano come sorgenti di rumore. Coerentemente con le prescrizioni riportate a pagina 40 della determina n° 1363 del 20 marzo 2013 dal momento che la modifica può influire sulla emissione sonora è stata predisposta una valutazione previsionale di impatto acustico comprensiva delle sorgenti già in funzione. Successivamente all’intervento sarà effettuata una campagna di rilievi acustici di verifica. Presenza ed eventuale descrizione di eventuali attività che possono portare a contaminazione significativa del suolo o della falda e misure di prevenzione e contenimento Non sono previste attività che possono portare a contaminazione significativa del suolo. Tutte le aree di nuova acquisizione ed adibite ad attività industriali sono coperte o comunque pavimentate. Laddove non presente o presente una pavimentazione usurata verrà realizzata una nuova pavimentazione. Modifiche o nuova realizzazione a carico di punti e depositi previsti in AIA (stoccaggio, deposito oli, depositi materia prima, etc) Nell’area è prevista la collocazione di un deposito di ribobinato (prodotto finito) al coperto entro capannone . Modifiche a carico delle potenzialità produttive degli impianti aziendali IPPC (Acciaieria, laminatoio) L’attività non altera le potenzialità produttive degli impianti aziendali IPPC ed anche NON IPPC. Nell’area di nuova acquisizione verranno spostate tutte e solo le attività relative alla lavorazione a freddo attualmente esistenti presso lo stabilimento di ADV. La determina n° 1363 del 20 marzo 2013 riporta a pagina 11 le capacità produttive dello stabilimento. Relativamente a quelle realizzate in impianti non IPPC legati a lavorazioni a freddo viene indicato “La capacità produttiva… è di … 200.000 t/a di bobine, ribobinati e reti elettrosaldate.” Tale capacità produttiva sarà trasferita presso l’area di nuova acquisizione. Modifica alle attività svolte precedentemente nell’area L’area di nuova acquisizione era un tempo adibita alla produzione, bonifica e sistemazione di vagoni ferroviari (Officine Ferroviarie Veronesi). Dopo un lungo periodo di inattività è stato acquisita da Ferriere Nord Spa, capofila del gruppo Pittini, è stata oggetto di una ampia opera di sistemazione, bonifica da amianto, e pulizia ed è stata 7
successivamente resa disponibile ad ADV. Modifiche a quanto previsto dal documento di AIA non previste dai precedenti punti: il nuovo accesso su Via Campo Marzo Allo stato attuale l’accesso all’area di interesse avviene direttamente dal Ponte San Francesco in prossimità dell’intersezione con il Lungadige Galtarossa; in uscita dallo sito oggetto di studio, è possibile immettersi sul Lungadige Galtarossa in direzione nord-est, per poi invertire il senso di marcia percorrendo l’itinerario via Campo Marco – piazzale del Cimitero. L’inclusione della nuova area porterà alla possibilità di un nuovo punto di accesso e uscita dallo stabilimento. Il nuovo ingresso su via Campo Marzo sarà utilizzato per facilitare le uscite dei mezzi con notevole beneficio sul traffico antistante l’attuale portineria su via Campo Marzo. Nel dettaglio, tutti i mezzi faranno in ingresso da Lungadige Galtarossa, sia i mezzi destinati allo scarico del rottame ferroso che il carico di prodotti finiti per la vendita. Successivamente: i mezzi che hanno effettuato lo scarico del rottame ferroso e i mezzi che hanno effettuato il carico di polveri da abbattimento fumi di acciaieria (CER 100207*) usciranno da Lungadige Galtarossa. i mezzi che hanno effettuato il carico del prodotto finito usciranno da via Campo Marzo. SPOSTAMENTO DEL CAMINO E21 Conseguentemente allo spostamento dell’attuale reparto di ribobinatura presente in ADV si prevede lo spostamento del punto di emissione in atmosfera E21 (captante le polveri derivanti dal processo di trafilatura) già autorizzato dall’Autorizzazione Integrata Ambientale di ADV, rilasciata con determinazione 1364 del 20 marzo 2013, che nella nuova configurazione verrà rinominato E21b. Contemporaneamente si prevede l’inattivazione di tutti i punti di emissione precedentemente autorizzati sul sito ex OFV (la cui collocazione è riportata nella figura sotto) dall’Autorizzazione alle emissioni in atmosfera rilasciata dalla provincia di Verona con determinazione 4160 del 24/09/2012, con scadenza il 27/05/2021. Le caratteristiche tecniche dell’attuale punto E21 presente nello stabilimento ADV, si confrontano con le caratteristiche del nuovo punto E21b Il proponente dichiara che nonostante si preveda un aumento della portata oraria a camino da 29.000 a 60.000 Nmc/h, e nonostante sia possibile che in un periodo transitorio di trasferimento delle macchine della durata massima di 6 mesi siano presenti due punti di emissione (E21 ed E21b) e comunque a funzionamento alternativo, va sottolineato che sul sito ex OFV la provincia di Verona aveva precedentemente autorizzato 25 punti di emissione, per una portata oraria complessiva notevolmente superiore, pari a 919.500 Nm3/h che verranno completamente dismessi. Per compensare il raddoppiamento della porta aeriforme emessa si è assunto come limite massimo di emissione un valore pari alla metà di quello massimo autorizzato in AIA, in questo modo, ragionando in termini di concentrazioni massime emesse il flusso di massa rimane invariato rispetto allo stato di fatto. 8
Nel nuovo impianto di aspirazione e trattamento fumi si prevede, inoltre, di sostituire l’esistente sistema di abbattimento a tasche con sistemi di efficacia paragonabile scelti anche in funzione del limite autorizzativo da garantire. A.1.2. Acquisizioni ed espansioni di aree e fabbricati L’intera operazione di annessione è suddivisa in due fasi, sarà attuata in momenti successivi e comporterà l’incorporazione entro il perimetro aziendale di Acciaierie di Verona delle aree catastalmente identificate al Foglio 269 part. 50-92, Fg. 271 part. 24-48-49. La superficie di annessione sarà complessivamente pari a circa 50.000 mq. In questa primo lotto saranno annesse solamente le aree identificate al mappale 24 foglio 271 per una superficie complessiva pari a circa 20.000 mq. Aree oggetto di annessione Superficie Tempistiche di attuazione Mappali n. 24 foglio 271 Circa 19.500 mq Primo intervento di annessione Mappali n. 50-92 foglio 269 – Circa 37.200 mq Secondo intervento di annessione mappali n. 48-49 Foglio 271 Totale 56.700 mq A.2 - QUADRO PROGRAMMATICO Lo stabilimento delle Acciaierie di Verona è situato nella Regione Veneto, prossimo alla citta di Verona. Il sito delle ex Officine Ferroviarie Veronesi è adiacente al sito delle Acciaierie di Verona cosi come riportato nell’immagine qui di seguito riportata. AUTORIZZAZIONI PRECEDENTI La Provincia di Verona ha rilasciato l’Autorizzazione Integrata Ambientale allo stabilimento Riva Acciai di Verona ubicato in Lungadige Galtarossa 21/C con determinazione dirigenziale n° 1364/13 del 20 marzo 2013 per le attività di cui all’allegato VIII del D. Lgs 152/06 per i seguenti codici IPPC: • 2.2 – Impianti di produzione di acciaio e ghisa (fusione primaria o secondaria), compresa la relativa colata continua di capacità superiore a 2,5 tonnellate all’ora • 2.3 a) – Impianti destinati alla trasformazione di metalli ferrosi mediante laminazione a caldo con Con successiva determinazione n° 775 del 05/03/2015 è stata ridefinita la scadenza del già citato provvedimento AIA. Con determinazione n° 4833/15 del 24 dicembre 2015 l’autorizzazione è stata volturata a favore di Acciaierie di Verona S.p.A. Definizioni spaziali delle aree interessate Lo stabilimento delle Acciaierie di Verona (ADV) comprende entro il suo perimetro tre distinte aree, per una superficie totale di circa 555.000 mq. La prima è una area “industriale” (Zona 18A) posta fra il lungadige Galtarossa e la linea Ferroviaria Milano-Venezia che contiene tutte le strutture produttive e logistiche (circa 161.000 mq) Una seconda è definita dagli strumenti urbanistici “di futuro sviluppo industriale” (Zona 18F), è posta a sud della linea ferroviaria Milano -Venezia ed in essa sono posti alcuni depositi di materiale, la sottostazione elettrica e l’impianto di trattamento acque di prima pioggia (circa 163.000 mq). Vi è poi una terza area che costeggia il Fiume Adige lasciata a verde in cui non vi è alcuna attività dello stabilimento o collegata (Zona 19F circa 231.000 mq). Il sito delle ex Officine Ferroviarie Veronesi (OFV), di cui si propone l’integrazione, occupa una superficie complessiva pari a circa 56.700 mq. Da un punto di vista urbanistico l’area risulta disciplinata dal combinato disposto degli art. 114, comma 2 e 3 e 101, comma 1, delle NTO del PI e pertanto rientra negli “ Ambiti destinati alla realizzazione di programmi complessi e ristrutturazione urbana, anche in attuazione della Var. n. 2 al PAQE”, specificando che “trattasi di aree o immobili evidenziati nella Carta delle Trasformabilità del PAT e disciplinati dai corrispondenti artt. 53, 55 e 56 delle NTA o individuati dal PI programmatico come aree dismesse e da riconvertire mediante interventi di ristrutturazione urbanistica; essi non sono ricompresi in un tessuto specifico nella pianificazione regolativa, né inseriti nelle previsioni operative del primo PI”. Il sito è stato acquistato dalla società Ferriere Nord spa, capofila del Gruppo Pittini che la cederà in affitto ad Acciaierie di Verona. Il progetto prevede, in lotti successivi, la completa annessione del sito ex OFV, lo spostamento di alcuni impianti non IPPC dal sito ADV e la realizzazione di alcuni interventi di adeguamento della rete fognaria. 9
L’area industriale dello stabilimento di ADV e delle adiacenti Officine Veronesi si inseriscono direttamente all’interno del contesto urbano della città di Verona. Essa si posiziona a sud-est rispetto al centro storico, nella circoscrizione n. 7 (Porto San Pancrazio, San Michele) separata dal centro storico dal fiume Adige. Il principale asse di collegamento tra l’area industriale e il centro storico è il ponte di San Francesco. STRUMENTI DELLA PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE A LIVELLO REGIONALE • Programma Regionale di Sviluppo (PRS) • Documento di Programmazione Economica e Finanziaria (DPEF) • Norme per il governo del territorio • Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (PTRC) • Piano di Area Quadrante Europa (PAQE) • Piano regionale dei trasporti (PRT) • Documento Strategico Regionale e Programma Operativo Regionale (DSR e POR) • Piano stralcio per l’assetto idrogeologico (PAI) • Piano di sviluppo rurale (PSR) • Piano territoriale di coordinamento provinciale (PTCP) • Piano Regionale di Tutela delle Acque (PRTA) • Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera (PRTRA) • Piano Regionale di gestione dei rifiuti urbani e speciali A.3 - QUADRO AMBIENTALE A.3.1 - Impatti sull’atmosfera La proposta progettuale oggetto della presente si struttura in due lotti distinti di interventi entrambi finalizzati alla completa annessione del sito produttivo Officine Veronesi Ferroviarie. Come in precedenza descritto la fase 2 prevede l’annessione delle aree rimanenti rispetto alla fase 1 e la realizzazione di reparto di produzio - ne di rotoli ribobinati mediante lo spostamento di alcuni impianti attualmente dislocati presso ADV e l’in- stallazione di altri impianti di nuovo acquisto. Conseguentemente allo spostamento dell’attuale reparto di ribobinatura presente in ADV si prevede lo spo- stamento del punto di emissione E21 (captante le polveri derivanti dal processo di ribobinatura) già autoriz - zato dall’Autorizzazione Integrata Ambientale di ADV, rilasciata con determinazione 1364 del 20 marzo 2013, che nella nuova configurazione verrà rinominato E21b. Contemporaneamente si prevede l’inattivazio- ne di tutti i punti di emissione precedentemente autorizzati sul sito ex OFV (la cui collocazione è riportata nella figura sotto) dall’Autorizzazione alle emissioni in atmosfera rilasciata dalla provincia di Verona con determinazione 4160 del 24/09/2012, con scadenza il 27/05/2021. Non sono previste misure specifiche per evitare, ridurre e se possibile compensare rilevanti impatti negativi del progetto sull’ambiente in quanto non sono previsti impatti negativi. Gli impianti oggetto della presente non sono IPPC e non sono nemmeno connessi ad impianti IPPC. L’attuazione della direttiva IPPC (Direttiva 96/61/CE e Direttiva 2008/1/CE), che ha introdotto il procedi- mento di rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, ha introdotto la necessità di mettere in atto un nuovo atteggiamento nei confronti della tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini sollecitando un’inno - vazione nella metodologia e nell’operatività rispetto alle questioni ambientali, sia per quanto riguarda i pro- cessi industriali sia per le modalità di approccio dei controlli sull’inquinamento. Ha introdotto infatti il con- cetto di controllo integrato, che si pone l’obiettivo di prevenire, ridurre l’inquinamento intervenendo diretta - mente sulle fonti delle attività che lo producono. Le attività previste per raggiungere tale obbiettivo sono al momento riportate nel Piano di Monitoraggio e Controllo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale e preve - dono il monitoraggio ed il controllo degli aspetti ambientali ritenuti significativi. A.3.2 - Impatti sull’ambiente Idrico La proposta progettuale oggetto della presente si struttura in due lotti distinti di interventi entrambi finalizzati alla completa annessione del sito produttivo delle ex Officine Veronesi Ferroviarie. Ciascun lotto prevederà interventi di adeguamento della rete di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche e degli scarichi del sito ex OFV. Nel secondo lotto, inoltre, si interverrà anche sulla rete fognaria del sito di Acciaierie di Verona, come descritto ai precedenti paragrafi, al fine di rendere la stessa idonea al ricevimento degli apporti idrici derivanti dal nuovo lotto di annessione. Attualmente il sito ex OFV non è dotato di alcun sistema di trattamento e le acque intercettate in corrispondenza ai piazzali nord ed est vengono immesse senza alcun trattamento nel corpo idrico superficiale (fiume Adige). La proposta progettuale oggetto della presente si struttura in due fasi distinte di interventi entrambi finalizzati alla 10
completa annessione del sito produttivo delle ex Officine Ferroviarie Veronesi (OFV). Ciascuna fase prevede interventi di adeguamento della rete di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche e degli scarichi del sito ex OFV. Nella seconda fase, inoltre, si interverrà anche sulla rete fognaria del sito di Acciaierie di Verona (ADV), al fine di rendere la stessa idonea al ricevimento degli apporti idrici derivanti dal nuovo lotto di annessione. Le aree del sito ex OFV prevedevano i seguenti scarichi a servizio della precedente attività industriale: - acque meteoriche da pluviali e dal dilavamento dei piazzali scaricate direttamente e senza trattamento in un corpo idrico superficiale (fiume Adige) per tutti i piazzali ad eccezione dell’area a est in cui venivano scaricate direttamente in pozzi perdenti; - acque meteoriche di dilavamento dei piazzali che, previo trattamento, vengono convogliate in fognatura; - scarico di acque assimilabili alle domestiche scaricate in pubblica fognatura; - scarico di acque industriali in pubblica fognatura provenienti dalle operazioni di costruzione, riparazione, verniciatura e bonifica dall’amianto di materiale ferroviario relative alle precedenti attività industriali. Per i sopraelencati scarichi erano attivi i seguenti titoli abilitativi: - Determinazione n. 4985/12 della Provincia di Verona d.d. 12.11.2012 – per lo scarico delle acque di raffreddamento e di produzione in corso d’acqua superficiale; - Autorizzazione nr. ACQ/DT/sm rif.prot. 0004475/13 della Società consortile Acque Veronesi s.c.a.r.l. d.d. 08.08.2013 per lo scarico in rete fognaria di acque derivanti dall’attività produttiva e per le attività assimilate alle domestiche. FASE 1 – Piazzale sud ex OFV Gli interventi previsti nella prima fase di ampliamento relativo al piazzale sud del sito ex OFV prevedono: • eliminazione di una linea di scarico in pubblica fognatura di acque reflue domestiche; • realizzazione di una nuova linea di raccolta delle acque meteoriche di dilavamento del piazzale sud ad integrazione di quella già presente. Le acque così captate saranno convogliate verso una condotta esistente, realizzata prima alla separazione dei due stabilimenti e successivamente sezionata, che recapita nella rete di ADV. Gli interventi previsti nella seconda fase di ampliamento relativo al piazzale nord ed est del sito ex OFV prevedono: • le acque domestiche derivanti dai servizi igienici della palazzina uffici e dei reparti produttivi verranno collettate, tramite condotta di nuova realizzazione, ad un punto esiste di allacciamento alla rete fognaria; • verrà realizzato un impianto di trattamento delle acque meteoriche dilavanti i piazzali nord ed est dotato di un sistema di disoleazione e dissabbiatura. La rete di raccolta esistente verrà integrata con nuovi tratti al fine di far confluire le acque all’impianto di nuova realizzazione. A monte della nuova vasca, nella stessa condotta, verranno convogliate anche le acque meteoriche di dilavamento dei tetti degli edifici. Il recapito finale in Fiume Adige, dopo il trattamento, verrà effettuato attraverso un punto di scarico esistente. Saranno inoltre attuati interventi di adeguamento della rete di raccolta delle acque meteoriche dei piazzali di ADV rispetto alla configurazione presentata nel 2017. 11
Per il trattamento delle acque meteoriche di dilavamento del piazzale nord, est e dei tetti si prevede l’installazione di un nuovo impianto di trattamento di prima pioggia composto da un dissabbiatore e da un disolatore specificatamente progettati. L’immagine seguente mostra gli interventi di adeguamento della rete di raccolta delle acque meteoriche dei piazzali ADV rispetto alla configurazione presentata nel 2017. In particolare, nell’area di piazzale compresa tra il nuovo laminatoio e gli impianti di trattamento acque e officina acciaieria, si realizzeranno due nuove linee di raccolta delle meteoriche che faranno confluire le acque raccolte all’interno di un pozzetto di nuova realizzazione dove saranno predisposte delle pompe ad immersione per il successivo rilancio del volume invasato all’interno della vasca di accumulo intermedio V11, oggetto di prescrizione come riportato nella determina nr.773/2018. Il pozzetto sarà dimensionato in modo da poter gestire anche le acque derivanti dalla linea principale che scorre al di sotto del nuovo laminatoio e che risulta connessa ad OFV da cui arrivano le acque di dilavamento del piazzale sud insieme alla rete esistente. Il pozzetto di intercettazione dei flussi si rende necessario in quanto le tubazioni che devono giungere alla vasca volano V11, sono state realizzate a diverse quote. Dalla vasca V11 le acque verranno destinate all’impianto di trattamento esistente di ADV. Le poche acque derivanti dai raffreddamenti indiretti delle macchine di trafila che in questa seconda fase saranno installate, verranno intercettate da una apposita linea di raccolta ed inviate, anch’esse, per mezzo della linea principale di raccolta all’impianto di prima pioggia di ADV previo passaggio in vasca V11. A.3.3 - Impatti sul suolo e sottosuolo Per quanto concerne l’area del sito delle ex Officine Ferroviarie Veronesi i sondaggi geognostici effettuati nell’area nel 2008, hanno evidenziato la presenza superficiale di terreno di riporto, di varia natura e consistenza, al di sotto del quale è presente uno strato di ghiaie naturali in matrice prevalentemente sabbiosa. Il terreno naturale in posto, rappresentato da ghiaie e ciottoli in matrice sabbiosa, è stato riscontrato a profondità variabile tra i 4,5 e 6,8 metri. Nel 2019 sono stati eseguiti in sito cinque ulteriori sondaggi i quali hanno confermato nuovamente che la stratigrafia del sottosuolo è costituita da uno strato superficiale di circa 2 metri di terreno di riporto e rimaneggiato al di sotto del quale si trovano alluvioni ghiaiose ciottolose con sabbia e/o sabbie. La stessa stratigrafia viene confermata anche dai sondaggi nr. 288 e nr. 304 riportati sul portale della Provincia di Verona. Entrambe le terebrazioni evidenziano un orizzonte di materiale di riporto variabile tra i 2 e 5 metri dal piano campagna al quale segue uno strato di ghiaie in matrice sabbiosa e pertanto in linea quanto riscontrato nella campagna di analisi del 2008. Con cadenza annuale secondo i parametri del Piano di Monitoraggio e Controllo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, vengono campionate e analizzate le acque sotterranee prelevate dai piezometri aziendali P2, P3 e P4 (posizionati in area compresa tra il rilevato della ferrovia Milano-Venezia e la sponda sinistra dell’Adige, a valle degli stabilimenti produttivi). In aggiunta a tali piezometri verrà attivato il controllo delle acque di falda anche nei piezometri di recente realizzazione in area industriale e che sono prossimi all’area oggetto di intervento. Saranno monitorate le acque di falda a monte degli stabilimenti produttivi (S6 ed S7) e direttamente a valle dell’area oggetto d’intervento, lungo la linea ferroviaria Milano- Venezia (PZ7, PZ6, PZ8, PZ3, PZ2 A.3.4 - Impatti derivanti da rumore e vibrazioni, nonché da luce, calore, radiazioni E’ stata predisposta una relazione di impatto acustico che ha definito i punti di rilievo ambientale da P1 a P4 e da E1 a E4 ha individuato i recettori di stima da R1a a R5b e da M1a ad M3b, situati sul territorio circostante lo stabilimento AdV e corrispondenti ai fabbricati abitativi più vicini allo stabilimento. I punti di misura E1÷E4 e i recettori di stima M1a÷M3b sono stati aggiunti a seguito dell’ampliamento del confine di proprietà con l’inglobamento del sito ex OFV. Durante le campagne fonometriche del settembre 2018 lo stabilimento AdV risultava essere nelle normali condizioni di funzionamento con tutti i reparti produttivi e quelli ausiliari in marcia, compreso il nuovo laminatoio, 12
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