PROTAGONISTI - I CONSULENTI DEL LAVORO PER L'ITALIA: UNITI SI RIPARTE - NEL MONDO DEL LAVORO - ANCL
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PROTAGONISTI N E L M O N D O D E L L A V O R O Ottobre 2020 I CONSULENTI DEL LAVORO PER L’ITALIA: UNITI SI RIPARTE
SOMMARIO In questo numero EDITORIALE I Consulenti del lavoro per l’Italia: uniti si riparte di Alessandro Graziano............................................................... 3 INTERVISTA CON MARINA CALDERONE “Le sfide da affrontare nei prossimi tre anni: alta formazione, innovazione tecnologica degli studi, ingresso dei giovani consulenti”....... 4 INTERVISTA CON DARIO MONTANARO “TeleConsul, mercato difficile ma bilancio positivo; ANCL, intendo completare il lavoro avviato nel 2016”.......................................................... 7 INTERVISTA CON ALESSANDRO VISPARELLI “Il nostro vero patrimonio sono gli iscritti, per questo mettiamo in campo ogni risorsa possibile per sostenerli”............................... 9 INTERVISTA CON ANDREA ASNAGHI PROTAGONISTI N E L M O N D O D E L L A V O R O “Vi presento il CSR, luogo Organo ufficiale dell’A.N.C.L. di confronto aperto e appassionato, (Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro) officina di idee e fulcro Unione Provinciale di Milano della formazione continua”.................... 11 SEDE Via Aurispa, 7 - 20122 - Milano GIUSTIZIA Tel. 02-58.31.72.41 Sconfessato l’INPS sulla revoca www. ancl-mi.it delle agevolazioni per un DURC Mensile - Reg. Tribunale di MIlano N° ritenuto irregolare 884 del 20/12/88 di Claudio Della Monica.............................................................. 14 EDITORE A.N.C.L Unione Provinciale di Milano I martedì dell’ANCL................................................ 16 Via Aurispa, 7 - 20122 - Milano Tel. 02-58.31.72.41 - Fax 02-58.31.02.53 Incontri monografici............................................ 17 DIRETTORE RESPONSABILE Alessandro Graziano COMITATO DI REDAZIONE Marco Cassini Stella Crimi Enrico Vannicola 2
EDITORIALE XXXXX I CONSULENTI del LAVORO per l’ITALIA: UNITI si riparte di Alessandro Graziano C are colleghe, cari colleghi, lettori tutti, che hanno generato spesso incomprensioni con utenti e professionisti: in questo numero ospitiamo le interviste a Marina Calderone, così ci sono state rigettate richieste di cassa integrazione per vizi for- Dario Montanaro e Alessandro Visparelli, cioè i vertici na- mali ed errori veniali facilmente risolvibili. Speriamo che il legislatore zionali del CNO, dell’ANCL (e TeleConsul) e dell’ENPACL. Li ringrazio approvi presto una sanatoria per questo tipo di situazioni. molto per il tempo e le riflessioni che hanno voluto dedicarci in un mo- Nulla sembra cambiato, oggi. Come Consulenti del Lavoro abbiamo mento che è insieme di bilancio delle cose fatte, ma anche di proget- fatto precise proposte per ovviare agli innumerevoli inconvenienti buro- tualità e di sguardo sul prossimo futuro. Nelle parole di ognuno di loro, cratici registrati da imprese e lavoratori durante la prima ondata pan- ma soprattutto in ciò che di positivo hanno fatto e stanno facendo, vi è demica. In particolare, il Centro Studi di Milano ANCL/CPO ha proposto forte assunzione di responsabilità, sia nei confronti della categoria che di introdurre un ammortizzatore sociale unico e universale, così come di fronte al Paese. si è fatto per la disoccupazione con la Naspi (vedi tutte le proposte su Molto più rivolto al presente, invece, questo mio editoriale, che conden- Sintesi, la rivista di giurisprudenza e dottrina del Consiglio Provincia- sa idee e considerazioni scambiate con tanti colleghi, in particolare con le dell’Ordine di Milano: consulentidellavoro.mi.it). In questo numero Potito di Nunzio. L’attualità, dicevo: lo vediamo tutti, siamo in una nuova di Protagonisti ne parla anche uno dei coordinatori del CSR, il collega fase emergenziale, con la pandemia che dopo alcuni mesi di apparente Andrea Asnaghi. tregua si è ripresentata con una nuova ondata di contagi ancora più Le nostre proposte, e in generale quelle della categoria, sono state il- virulenta della precedente. Oggi siamo, forse, più preparati, ma fino a lustrate ed enfatizzate nella recentissima edizione “telematica” del Fe- un certo punto perché sembra di rivedere un film già visto con i pronto stival del Lavoro, e sono state mandate anche alla Commissione per la soccorso in default, i posti letto che cominciano a mancare, le terapie riforma degli ammortizzatori sociali insediata dalla ministra del Lavoro intensive in affanno, i morti in aumento. E una situazione economica e Nunzia Catalfo. Ma l’impressione è che si continui a legiferare senza te- sociale che soffre enormemente a causa di questo secondo impatto. nere nel dovuto conto il nostro contributo, lo dico senza falsa modestia, Non voglio soffermarmi oltre sull’efficacia o sulla crisi del nostro si- di massimi esperti di questa materia. stema sanitario, sulle misure e sulle contromisure prese o non prese È evidente che, per quello che ci riguarda, il nostro grido di dolore de- dalle autorità preposte, nazionali o locali che siano. Mi preme qui, in- riva anche dall’esasperazione accumulata da parte di tutti noi. Quanto vece, esprimere tutta la mia preoccupazione per la seconda ondata dei al legislatore, lo vediamo anche questa volta impegnato a cercare di provvedimenti legislativi che sta per abbattersi nuovamente sui nostri non scontentare nessuno, continuando a erogare contributi a pioggia studi. Ancor prima di considerare la bontà e la correttezza dei Decreti e a fondo perduto e insistendo sul blocco dei licenziamenti. Ma dare del Presidente del Consiglio dei Ministri, delle ordinanze e circolari che soldi a tutti è solo assistenzialismo, che ha come conseguenza quella di stabiliranno che cosa potremo fare e che cosa no, sono preoccupato aumentare in modo esponenziale deficit e debito pubblico. dalla burocrazia che gestirà il previsto grande flusso degli aiuti al red- Per ripartire, invece, bisogna dare un forte sostegno e un forte con- dito, dei ristori, delle casse integrazioni in deroga, degli ammortizzato- tributo agli imprenditori, ai lavoratori, ai professionisti, cioè a coloro ri. E poiché la burocrazia è sempre stata un’emergenza nazionale essa che garantiscono davvero la tenuta economica del Paese. Solo unendo stessa, c’è da aspettarsi che si ripetano la confusione e la farraginosità queste forze, solo agendo con grande senso di responsabilità potremo viste, e subìte, la primavera scorsa: ricordiamo che nel caos generale uscire da questa crisi epocale. I Consulenti del Lavoro, anche questa di allora, sono state emanate circolari per spiegarci la differenza tra volta, sapranno dare il loro fattivo contributo. quarantena e isolamento! La gestione da parte dell’INPS della maggioranza dei provvedimenti Per ripartire, governativi è stata, da questo punto di vista, “esemplare” delle proble- maticità riscontrate, ammesse persino dal suo presidente Tridico. Ad bisogna dare oggi vi sono ancora 13 mila lavoratori che stanno aspettando la cassa un forte sostegno integrazione da marzo. e un forte contributo La nostra categoria ha fatto uno sforzo immane negli ultimi mesi lavo- rando da casa, o rischiando in ufficio, insieme a tutti i propri collabora- agli imprenditori, tori, e lavorando il doppio, anche per le carenze di gestione dell’emer- ai lavoratori, genza da parte dell’Istituto della previdenza sociale, ma non c’è dubbio ai professionisti, che il legislatore non può pensare di far gestire tutto all’INPS: quando si creano situazioni emergenziali si devono costruire strutture emergen- cioè a coloro ziali con un commissario in grado di prendere decisioni e non cinquanta che garantiscono istituti che gestiscono, per esempio, la cassa integrazione. davvero la tenuta Noi abbiamo sempre cercato a livello nazionale e territoriale, la colla- borazione con l’Istituto, ma nella pratica, le rigide procedure informati- economica del Paese 3
INTERVISTA CON MARINA CALDERONE “Le SFIDE da affrontare nei prossimi TRE ANNI: alta FORMAZIONE, INNOVAZIONE tecnologica degli studi, ingresso dei GIOVANI consulenti” FRESCA DI RICONFERMA ALLA GUIDA DELLA NOSTRA CATEGORIA, LA PRESIDENTE DEL CNO ILLUSTRA A PROTAGONISTI LA STRATEGIA E GLI OBIETTIVI DEL NUOVO MANDATO I l prossimo 24 ottobre si terranno le elezioni sforzo che gli iscritti hanno fatto in questi ultimi per il rinnovo del CNO: che bilancio fai mesi e proprio questa consapevolezza mi ha por- della tua presidenza? tato a rinnovare la mia disponibilità e il mio impe- Guidare la nostra Categoria è un compito impegnati- gno per i prossimi tre anni. Da quando è scoppiata vo, che ho cercato di svolgere con la determinazione la pandemia non abbiamo fatto mancare, come e la dedizione al lavoro che da sempre caratterizzano il nostro nome: essere Consulenti “del” e “per” il La- voro. L’obiettivo principale, perseguito in questi anni dal Consiglio Nazionale, è stato quello di valorizzare il nostro ruolo di professionisti di riferimento per impre- se e lavoratori nel panorama giuslavoristico, a partire dall’acquisizione di nuove competenze trasversali, co- me quelle che ci sono state riconosciute, da ultimo, con il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza. Senza dimenticare il dialogo costante con le istituzio- ni e la politica, che ha raggiunto l’apice nelle ultime edizioni del Festival del Lavoro. L’evento è divenuto un appuntamento imprescindibile per dibattere sulle riforme che servono all’Italia: dal sostegno al lavoro autonomo come fonte di ricchezza per l’intero Paese all’impegno quotidiano per superare la crisi occupa- zionale generata da questi mesi di emergenza sanita- ria ed economica. Fin dalla videoconferenza del 30 settembre scorso hai dato la disponibilità a proseguire il percorso alla guida del Consiglio Nazionale, come richiestoti dalle Consulte degli ordini regionali. Ora che sei stata rieletta al vertice della categoria, quali obiettivi ti proponi di raggiungere per il prossimo triennio? Il mandato del nuovo Consiglio Nazionale partirà in un contesto molto particolare in cui il Legisla- tore continuerà ad intervenire – causa Covid – in materia di lavoro. Sono consapevole del grande Marina Calderone, presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine 4
INTERVISTA CON MARINA CALDERONE Il mandato del nuovo Consiglio IL NUOVO CONSIGLIO Nazionale partirà in un contesto NAZIONALE DELL’ORDINE molto particolare in cui Si sono svolte sabato 24 ottobre, a Roma, le elezioni il Legislatore continuerà per il rinnovo del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro per il triennio 2020-2023. ad intervenire – causa Covid – I votanti sono stati 270. Marina Calderone, capolista in materia di lavoro. della lista unica presentata, ha ricevuto il 97% Sono consapevole del grande delle preferenze. Questo il nuovo Consiglio Nazionale: sforzo che gli iscritti hanno fatto Calderone Marina (Cagliari); De Luca Rosario (Reggio Calabria); in questi ultimi mesi e proprio Duraccio Francesco (Napoli); questa consapevolezza Marcantonio Giovanni (Torino); mi ha portato a rinnovare De Compadri Luca (Mantova); Ricci Antonella (Bologna); la mia disponibilità e il mio Braghin Massimo (Rovigo); impegno per i prossimi tre anni Sette Francesco (Bari); Paone Luca (Milano); Sassara Stefano (Udine); di Categoria nei territori. Inoltre, dobbiamo con- D‘Angelo Giuseppe (Viterbo); tinuare a farci guidare dalla formazione, che si è Plevano Elisabetta (Pescara); rivelata “chiave di volta” anche in questi mesi di Ansideri Stefano (Perugia); emergenza; per questo vogliamo promuovere una Puppo Paolo (Genova); scuola per dirigenti di categoria e corsi di alta for- Bensi Alessandro (Prato). mazione mediante una Academy che certifichi le Per il collegio dei revisori sono stati eletti: competenze dei Consulenti del Lavoro. Così come De Carolis Marcello (L’Aquila); Buscema Giuseppe favorire l’ingresso dei più giovani nel nostro mondo (Catanzaro); Cassarino Rosario (Ragusa). professionale anche mediante la nascita di hub di scambio di conoscenze e opportunità. Continuere- mo ancora a promuovere l’innovazione tecnologica degli studi, il rispetto della deontologia e dell’etica Consiglio nazionale a livello istituzionale e con la professionale e proseguiremo l’interlocuzione con Fondazione Studi a livello più scientifico, la nostra le istituzioni e la politica per sostenere le nostre azione di proposta di semplificazioni e di approfon- battaglie: da quella per la semplificazione norma- dimento della normativa. Ma ci sono ancora grandi tiva alla riforma del jobs act autonomi, dall’equo sfide da affrontare, a partire da un’attenzione sem- compenso dei professionisti alla promozione delle pre maggiore al rapporto tra tutte le componenti politiche attive del lavoro. I Consulenti del Lavoro manifestano indossando le mascherine davanti a Montecitorio. Tra loro, Marina Calderone, promotrice dell’evento. 5
INTERVISTA CON MARINA CALDERONE Da febbraio a oggi, pandemia, burocrazia Continueremo a chiedere e provvedimenti governativi hanno messo a dura prova i Consulenti del lavoro: come hai vissuto sostegni alla professione, e come giudichi i mesi dell’emergenza Covid-19 ma anche interventi a favore dall’osservatorio del CNO? della semplificazione L’emergenza Covid-19 ha aperto un nuovo scenario di crisi, nel quale i Consulenti del Lavoro hanno dimo- e dell’informatizzazione strato ancora una volta di svolgere un ruolo essenziale dei processi amministrativi nel mercato del lavoro, pur nelle mille difficoltà dovute che agevolino il nostro lavoro al lockdown e ai suoi effetti su imprese e lavoratori. I Consulenti del Lavoro hanno gestito il 90% delle istan- quotidiano e, di conseguenza, ze di accesso agli ammortizzatori sociali emergenziali, una crescita economica aiutando le aziende a districarsi nella rete di provvedi- senza inutili lacci burocratici menti operativi per rendere efficaci le misure anti-crisi e fra i notevoli ritardi della burocrazia. I nostri studi hanno lavorato senza guardare agli orari o alle festi- ficazione e dell’informatizzazione dei processi ammi- vità, al fine di far arrivare prima possibile ai lavoratori nistrativi che agevolino il nostro lavoro quotidiano e, quanto necessario per mantenere le loro famiglie. Ab- di conseguenza, una crescita economica senza inutili biamo segnalato al Governo ripetutamente le numero- lacci burocratici. se difficoltà riscontrate, chiedendo soluzioni concrete oltre che interventi emergenziali. Soprattutto, abbiamo Dall’Europa l’Italia attende l’arrivo di 209 miliardi chiesto un supporto per i tanti lavoratori autonomi che per far ripartire il Paese: se tu fossi sulla poltrona hanno visto azzerarsi i propri fatturati. Una situazione di Conte, come li spenderesti quei soldi? pesantissima negli studi professionali che è rimasta Sicuramente in interventi strutturali finalizzati a so- inascoltata. Ma non per questo ci fermeremo. stenere i settori produttivi colpiti dalla crisi. Valorizza- re le politiche attive del lavoro, anche attraverso una Istanze e proposte dei Consulenti del Lavoro riforma del reddito di cittadinanza che renda la misu- non sono state recepite dal Governo ra più incisiva; investire in infrastrutture, sostenere le e la categoria è scesa in piazza, anche perché piccole e medie imprese, soprattutto delle aree svan- esclusa da alcune misure di sostegno: taggiate del Paese, che sono quelle meno capitaliz- quali sono le tue sensazioni, oggi? zate e quindi più esposte ai rischi può creare posti di Credi che il Governo voglia finalmente ascoltare lavoro Queste dovrebbero essere le prime azioni da il grido di dolore dei professionisti italiani? compiere per assicurare un utilizzo efficace delle ri- Come dicevo, il Governo fino ad oggi non ha ascoltato sorse a disposizione. Ma credo che occorra fare anche i corpi intermedi. Ma per uscire dalla drammatica si- una riflessione sul metodo: per indirizzare energie e tuazione in cui siamo è fondamentale un grande patto investimenti nella giusta direzione bisognerebbe coin- tra forze sociali da cui i professionisti non possono volgere chi, per professione e competenze, conosce essere esclusi. Se pensiamo al grande contributo che il mercato del lavoro e può contribuire al meglio alla nella lotta alla pandemia hanno già dato le professioni realizzazione di progetti per il rilancio del Paese. Co- sanitarie per la “salute” degli italiani e i Consulenti me i Consulenti del Lavoro. del lavoro nella gestione degli ammortizzatori sociali capiamo quanto è centrale il nostro ruolo. In questi Da presidente del Comitato Unitario mesi abbiamo assistito le nostre imprese-clienti con delle Professioni, hai parlato del rischio forte preoccupazione e disagio, privati di indicazioni di un’emergenza sociale in autunno puntuali per procedere ad applicare integralmente nel caso si ripresenti forte la pandemia: le nuove e numerose disposizioni, che quasi sempre c’è da preoccuparsi? arrivavano con ritardi cronici, generando confusione Purtroppo sì. Per quanto riguarda il lavoro dipendente, e ulteriori complicazioni al nostro lavoro. Oggi sono il blocco dei licenziamenti ha solo spostato più in là il oltre 2 milioni gli iscritti agli ordini in Italia e il 14% problema della tenuta occupazionale del Paese dopo del PIL prodotto nel nostro Paese è frutto delle atti- l’emergenza sanitaria. Così come il mancato sostegno vità degli studi professionali. Dall’Esecutivo deve ar- al lavoro autonomo mette a rischio la sopravvivenza di rivare una risposta subito, perché senza di noi non un settore essenziale per il Paese. Non dimentichia- può esserci una vera ripresa. Per questo, insieme ai moci che i professionisti, come i Consulenti del Lavoro, rappresentanti di tutti gli ordini professionali, a giugno offrono servizi fondamentali ad imprese e lavoratori abbiamo organizzato gli “Stati Generali delle Profes- e, in funzione della loro terzietà, sono impegnati con sioni” e presentato le nostre idee per il Rilancio del il proprio lavoro ad agevolare il rapporto fra Stato e Paese, rivendicando l’accesso ai contributi a fondo cittadino. Bisogna andare subito oltre l’emergenza, perduto. Continueremo a chiedere sostegni alla pro- per evitare che la crisi economica nata a seguito della fessione, ma anche interventi a favore della sempli- pandemia diventi inarrestabile. 6
INTERVISTA CON DARIO MONTANARO “TELECONSUL, mercato difficile ma bilancio positivo; ANCL, intendo COMPLETARE il LAVORO avviato nel 2016” LE RIFLESSIONI E LE RISPOSTE A PROTAGONISTI NELLA DOPPIA VESTE DI PRESIDENTE DELLA SOCIETÀ EDITRICE DI CATEGORIA NONCHÉ DI PRESIDENTE NAZIONALE DELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE SINDACALE T eleConsul opera su un fronte assai variegato di prestazioni, dai software più diversi all’editoria, dai corsi alle utilities: in tempo di Covid quali sono state e come sono state soddisfatte le esigenze dei clienti? L’emergenza pandemica ha messo a dura prova le strut- ture organizzative di tutte le imprese ed anche quella di Teleconsul non è stata risparmiata dalla crisi. Dopo un primo brevissimo periodo di riassetto organizzati- vo, la società ha rintracciato le corrette modalità per affrontare il nuovo scenario. La gestione ha riguardato l’organizzazione interna, con l’incremento dello Smart working per tutto il personale tecnico-informatico, con la gestione del lavoro da remoto con il personale ammi- nistrativo e con l’implementazione di percorsi di gestio- ne delle attività attraverso supporti e piattaforme sof- tware con cui operare a distanza. Rispetto alla gestione della clientela, la società ha incrementato i servizi di assistenza già esistenti ed incrementato i sistemi di con- tatto commerciale attraverso mezzi alternativi alle visite clienti. Inoltre, come noto, ha continuato nella produzio- ne editoriale, messo a disposizione attività convegnistica online ed ha ha aderito all’iniziativa di solidarietà digitale promossa dal Ministero per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione offrendo a tutti i Consulenti del Lavo- ro e Professionisti la consultazione gratuita della banca Dario Montanaro, presidente di TeleConsul e dell’ANCL Nazionale dati TC Lavoro. Dando accesso temporaneo gratutio ad un patrimonio di contenuti fondamentali: più di 1000 Il mercato non è facile e l’acquisto settori contrattuali; oltre 6000 contratti integrativi; dati del software per l’amministrazione retributivi e contributivi; guide pratiche correlate alla normativa, alla giurisprudenza e supportate dalla dot- del personale presenta trina di Fondazione Studi. caratteristiche molto diverse rispetto al mercato dell’editoria. In che modo TeleConsul supporta l’aggiornamento professionale dei Consulenti del Lavoro? Inoltre, il senso di responsabilità e Negli ultimi tre anni, le scelte di supporto editoriale de- la sensibilità della Teleconsul verso stinate all’aggiornamento professionale dei clienti sono il mercato di riferimento, state molteplici e sempre tarate sull’obiettivo di consen- tire ai professionisti di avere un supporto operativo per ci impegnano ad essere affidabili svolgere in modo più efficace l’attività di studio. Per la e al fianco dei professionisti 7
INTERVISTA CON DARIO MONTANARO TeleConsul, il libero professionista non è un soggetto a A detta dei dirigenti locali cui “vendere qualcosa”, ma colui al quale fornire stru- e degli iscritti, l’associazione menti di aggiornamento e formazione utili a svolgere in modo più brillante e sereno i servizi professionali for- sta vivendo una nuova primavera, niti ai propri clienti. Da questo concetto nasce la nuo- sia rispetto all’entusiasmo verso va iniziativa editoriale denominata “TC Procedure”, che l’utilità di un soggetto che curi rappresenta un innovativo supporto allo svolgimento quotidiano dell’attività professionale ed è destinata sia gli interessi degli iscritti, sia verso ai professionisti in fase di avvio dell’attività che agli studi le iniziative intraprese che operano già con esperienza sul mercato. Ci sono nuovi software pronti ad essere offerti? il fermento è tanto e l’ANCL ha cercato con forza di Si parla di un nuovo programma, se è così, ci puoi confermare la sua funzione strategica e di ricercare anticipare qualcosa? un suo ruolo ed una sua collocazione all’interno del Sì, certamente possiamo ormai dire che il progetto che sistema di categoria e direi che c’è riuscita. Certo, il prevedeva l’ingresso nel mercato dei sofware gestiona- lavoro da fare è ancora tanto! li per l’amministrazione del personale, ha raggiunto il primo obiettivo: il software nella versione “beta” è stato L’esperienza del lockdown nell’area milanese, rilasciato nell’ultima settimana di settembre. Da questo pur se durissima, ha tuttavia fatto emergere momento si stanno organizzando tutte le verifiche e le un grande spirito di solidarietà tra i Consulenti attività necessarie per completare la procedure di ven- del Lavoro: è successo anche a livello nazionale? dita, distribuzione ed organizzare l’assistenza. Assolutamente sì! In tutta Italia, tra i colleghi seriamen- te impegnati a gestire le attività di studio è stato pal- In generale, qual è lo stato dell’arte di TeleConsul pabile l’incremento della condivisione della conoscen- e che bilancio ti senti di fare della sua operatività za e dell’esperienza e da ciò si è generato un naturale e della tua presidenza? modello di solidarietà operativa, che si è espressa con Il bilancio è certamente positivo. È un’iniziativa compli- diverse modalità sia più strutturate che più smart. cata e difficile, ma la società è determinata nella volontà di riuscire. Certamente il mercato non è facile e l’acqui- Come giudichi la manifestazione del 29 luglio sto del software per l’amministrazione del personale, in piazza Monte Citorio, a Roma, organizzata dal CNO? presenta caratteristiche tecniche, organizzative e pro- L’organizzazione è stata di tutta la categoria su proposta cedurali molto diverse rispetto al mercato dell’editoria. del CNO. Il giudizio è certamente positivo perché a fine Inoltre, il senso di responsabilità e la sensibilità della luglio si erano realizzate e concretizzate tutte le paure Teleconsul verso il mercato di riferimento, ci impegnano ed i problemi che i CdL aveva ipotizzato fin dall’inizio ad essere affidabili e al fianco dei professionisti; questo della crisi pandemica. Era necessario chiarire che la no- modello organizzativo e di business non ha precedenti stra posizione esprimeva critiche tecnico-operative che, nello scenario delle case software ad oggi operanti sul ovviamente, avevano risvolti sociali e politici ed andava mercato di riferimento, per questo è più complicato do- fatto in pubblico e nei luoghi di governo della nazione. vendo analizzare ed avviare tutte le attività senza poter Per l’ennesima volta, i CdL non si sono tirati indietro contare su modelli organizzativi precedenti. Ovviamen- ed hanno fornito suggerimenti e proposte per gestire il te, la valutazione sulle attività della società la lascio ai futuro, infatti molte proposte sono state poi recepite in clienti ed utilizzatori dei prodotti di TC. norme di legge e disposizioni amministrative. Passando al Dario Montanaro presidente nazionale Hai intenzione di ricandidarti a presidente dell’ANCL ANCL, l’anno prossimo scade il Consiglio Nazionale: nazionale? E, se sì, hai già in mente su quale che consuntivo ti senti di fare? piattaforma programmatica? Non mi piace sovrapporre i due piani e i due impegni, Come noto, sono già state avviate le operazioni con- ma direi che, a detta dei dirigenti locali e degli iscrit- gressuali, che prevedono lo svolgimento del congresso ti, l’associazione sta vivendo una nuova primavera, sia elettivo nel mese di aprile 2021. Intendo completare il rispetto all’entusiasmo verso l’utilità di un soggetto lavoro avviato nel 2016 e provare a dare senso compiu- che curi gli interessi degli iscritti e sia verso le ini- to al secondo ed ultimo mandato da presidente nazio- ziative intraprese. Certo, con la pandemia si rischia nale ANCL. Le linee programmatiche sono legate alla di dare valore solo all’esperienza dell’ultimo periodo continuità nei progetti avviati, se pur con il necessario che è stata caratterizzata da innumerevoli attività di adattamento alla nuova situazione determinata dalla supporto e vicinanza ai colleghi, con particolare ri- pandemia, intensificando l’ascolto delle necessità del ferimento ad esperienze professionali che per molti territorio e strutturando maggiori servizi associativi che colleghi erano “nuove”, come quelle sulle integrazioni consentano ad ANCL di essere realmente e concreta- salariali. Molti progetti dell’associazione sono partiti mente un supporto operativo, strategico e politico per e molti altri devono ancora essere implementati, ma ogni singolo collega associato o che decida di associarsi. 8
INTERVISTA CON ALESSANDRO VISPARELLI “Il nostro vero PATRIMONIO sono gli ISCRITTI, per questo mettiamo in campo ogni RISORSA possibile per SOSTENERLI” IL PRESIDENTE DELL’ENPACL: NON SOLO CONTI IN ORDINE, NEL 2021 ARRIVERÀ LA PIATTAFORMA INFORMATICA E UN NUOVO SOFTWARE PAGHE I l bilancio consuntivo 2019 dell’Enpacl – patrimonio, risultato economico ed entrate in crescita – dimostra ancora una volta la sostenibilità dell’Ente, ma anche la capacità dei suoi amministratori di saperlo gestire: ci spieghi come sono stati ottenuti questi risultati così positivi? Si può affermare che il nostro Ente go- de di buona salute, tutti i fondamen- tali (gettito contributivo e demografia iscritti) sono in linea con le previsioni dell’ultimo bilancio tecnico. Il patri- monio, inoltre, è superiore a quello previsto, mentre le spese di gestione sono stabili da oltre dieci anni. È il risultato di un grande lavoro di squadra partito con la riforma del 2012 e che prosegue anno dopo anno. Tuttavia non ci possiamo rilassare, i conti devono essere sempre in ordine, anche per questo abbiamo inserito nel nostro organico un attuario. Una risorsa fondamentale per studiare e governare le tendenze previdenziali e prendere per tempo gli opportuni Alessandro Visparelli, presidente dell’Ente Nazionale di Previdenza provvedimenti. L’Ente ora può con- tare su una struttura organizzativa di primo ordine e questo ci permette di I conti devono essere sempre guardare al futuro con fiducia. in ordine, anche per questo In un anno funestato dalla pandemia, abbiamo inserito nel nostro l’Enpacl è stato sempre al fianco organico un attuario. della categoria: vuoi ricordare Una risorsa fondamentale qualcuno dei numerosi provvedimenti messi in campo per garantire l’attività per studiare e governare degli studi durante il lockdown? le tendenze previdenziali 9
INTERVISTA CON ALESSANDRO VISPARELLI Come dico sempre, il nostro “vero Le delibere con le quali patrimonio” sono gli iscritti per cui, soprattutto in un momento così par- l’Assemblea dei delegati aveva ticolare e difficile, era ed è doveroso previsto una forte riduzione mettere in campo ogni risorsa possi- del contributo soggettivo bile per sostenerli. Per questo, fin da subito abbiamo 2020, non hanno ottenuto agito sul fronte della liquidità sotto- l’approvazione. Per cui, preso atto scrivendo una convenzione con Ban- della non favorevole decisione ca Popolare di Sondrio, ancora pie- namente operativa, per consentire ministeriale, il CdA ha deliberato ai colleghi di ottenere finanziamenti il pagamento della contribuzione fino ad un massimo di 100 mila eu- con una lunga rateazione ro al tasso del 2%, con un periodo di preammortamento. Sono state inoltre stanziate risorse Il rapporto con il ministero per erogare sussidi ai colleghi colpiti del Lavoro è spesso stato dal Covid-19 o ai quali era stato impo- problematico: ora ha bocciato sto lo stato di isolamento fiduciario. la delibera assembleare Abbiamo, inoltre, sospeso ogni obbli- che prevede un piano straordinario go contributivo e rinviato la dichiara- di misure a favore dei Consulenti zione 2020 al 30 novembre. del Lavoro. Quali sono le Infine, è stato deliberato anche un ri- controdeduzioni dell’Enpacl? levante aumento dello stanziamento Come andrà a finire? per prestazioni di assistenza e prov- Purtroppo, le delibere con le quali videnza a favore degli iscritti per 14,5 l’Assemblea dei delegati aveva previ- milioni (la delibera è ancora in attesa sto una forte riduzione del contributo di approvazione Ministeriale). soggettivo 2020, non hanno ottenuto l’approvazione. L’Ente non amministra più solo Per cui, preso atto della non favore- previdenza e pensioni dei Consulenti vole decisione ministeriale, il CdA ha del Lavoro, ma è ormai da anni deliberato il pagamento della con- diventato erogatore di welfare tribuzione con una lunga rateazione. e servizi per la categoria: ci sono Naturalmente resta salva la possibi- nuove iniziative allo studio lità, per chi può, di versare la contri- o progetti che vorresti realizzare? buzione entro l’anno. Ricordo che una quota del contributo integrativo non destinato a pensione, In generale, come ti sembra circa 4 milioni, è destinata ogni anno abbia agito il governo nella fase all’assistenza sanitaria e alle provvi- più acuta della pandemia e quali denze straordinarie, nonché all’aiuto provvedimenti dovrebbe prendere a favore dei figli minori di età dei col- oggi per garantire la ripresa leghi prematuramente deceduti. dell’economia? Un’altra quota, di circa 2 milioni, è La pandemia ha generato una stra- destinata ad una serie di iniziative a ordinaria emergenza sanitaria, pur- sostegno e sviluppo dell’attività pro- troppo non ancora superata, ma fessionale, dalla formazione su nuove come era prevedibile anche una attività professionali (sicurezza, pia- gravissima emergenza economica nificazione previdenziale), all’accollo che occorre impedire diventi anche degli interessi sui prestiti destinati sociale. all’acquisto delle attrezzature di stu- A mio avviso è necessario che il Go- dio, al contributo per il passaggio ge- verno per superare l’emergenza agi- nerazionale, etc. sca per sostenere la ripresa economi- Ma nel 2021 arriverà, finalmente, la ca delle nostre aziende, solo così sarà piattaforma informatica con servizi possibile sperare di poter superare a favore dei Consulenti del Lavoro l’attuale emergenza. tra cui un software paghe moder- E’ il sistema delle imprese che ge- no e dalle prestazioni in linea con nera lavoro e, conseguentemente, le attese. gettito fiscale e contributivo. 10
INTERVISTA CON ANDREA ASNAGHI “Vi presento il CSR, luogo di CONFRONTO aperto e appassionato, officina di IDEE e fulcro della FORMAZIONE continua” DALL’ATTIVITÀ DI STUDIO, PROPOSTA E RICERCA ALLA COLLABORAZIONE CON LE UNIVERSITÀ E CON LA RIVISTA SINTESI: IL CENTRO STUDI E RICERCHE DI MILANO È UN PUNTO DI RIFERIMENTO DELLA CATEGORIA I l Centro Studi e Ricerche unificato dell’UP AN- CL e del CPO di Milano svolge un’intensa e va- sta attività, tra cui l’analisi e l’interpretazione di leggi e norme, suggerendo proposte di modifica e semplificazione. Ma è solo una parte del suo lavoro. Ne abbiamo parlato con Andrea Asnaghi, che insie- me a Riccardo Bellocchio e Stella Crimi ne coordina le attività. L’attività scientifica del Centro Studi e Ricerche – che si occupa dell’analisi e interpretazione di dati e giurisprudenza in materia di Lavoro – è meno conosciuta di quanto meriterebbe. Vuoi riassumerne e ricordarne obiettivi e finalità ai lettori? Il Centro Studi ha vari filoni le cui attività si interse- cano: vi è l’attività di studio, più analitica e dottrinale, dalla quale si dipanano i due grossi rami della for- mazione (un fiore all’occhiello dell’area milanese) e della semplificazione (intesa come proposte di mo- difiche normative o operative: ne sforniamo almeno una al mese); chiudono il cerchio (ma non ultime) le attività rivolte al sociale e al sostegno dei colleghi ed i rapporti con le università e le istituzioni. Si sta sviluppando pian piano anche l’attività di ri- Andrea Asnaghi, uno dei tre coordinatori del Centro Studi cerca: collezione ed analisi statistiche, che aiutano e Ricerche CPO/ANCL di Milano a comprendere e commentare i fenomeni che stu- diamo. Dal classico Centro Studi che emana circo- Mi piace ricordare che il CSR lari interpretative, insomma, abbiamo fatto diversi è unificato e vede convergere passi in avanti. Mi piace ricordare, infine, che il CSR è unificato e le energie del Sindacato (ANCL) vede convergere le energie del Sindacato (ANCL) e e dell’Ordine di Milano: questa dell’Ordine di Milano: questa doppia anima e questa collaborazione mi sembra collaborazione mi sembra un modello esportabile anche al di fuori del nostro territorio: ne scaturisco- un modello esportabile anche no solo buoni frutti. al di fuori del nostro territorio 11
INTERVISTA CON ANDREA ASNAGHI Come vengono selezionati i componenti del CSR? La semplificazione è un processo Questa domanda mi permette di spiegare meglio le finalità del Centro Studi e Ricerche, che deve essere che funziona solo se opera inteso come un’officina di idee e di confronto. C’è ov- “a monte”, cioè se parte viamente un’attività di direzione e coordinamento (a da una generale chiarezza proposito, credo sia giusto citare Potito di Nunzio, che ha voluto dare questa impronta al Centro Studi e ne concettuale e di intenti; quando, sostiene e incoraggia le attività), ma il CSR accoglie tutti invece, opera “a valle” i colleghi, giovani o meno che siano. Siamo addirittura (come nei rari e infelici tentativi aperti ai praticanti che volessero partecipare. Quindi, direi che il CSR è un punto di incontro di tutti i colleghi che ci hanno spacciato in questi o futuri colleghi di buona volontà che, partecipando alle anni come semplificazione) varie attività, danno il loro contributo e contribuiscono è un vero disastro alla propria crescita personale e alla crescita comune. Chi l’ha detto che un giovane consulente non abbia idee innovative e la voglia di fare? semplici da descrivere: sulle varie tematiche ci si divide Credo che ciascuno dei colleghi giovani (o meno giova- in gruppi di lavoro e poi vi sono sessioni plenarie dove ni, o magari solo meno conosciuti) abbia potuto riscon- si scambiano idee e si condividono i risultati e i nuovi trare questo spirito del CSR, non un luogo di “eletti” progetti. Ogni membro del CSR ha molta libertà di azio- ma semplicemente di gente con la voglia di fare e di ne, ovviamente si cerca di refertare e supportare ogni mettere a frutto la propria intelligenza e passione. Ogni attività per raggiungere un risultato di qualità. membro è considerato “alla pari” ed ha uguale dignità. Voglio solo citare la nostra Rivista mensile SINTESI, Questa potrebbe sembrare una caratteristica di debo- una vera sintesi della nostre attività in cui confluiscono lezza del CSR ed invece è la sua vera forza e lo dimostra ricerca, rapporti, confronti, analisi, proposte, critiche. la ricchezza di idee e di intenti, ma ancor di più la rete Ma nel CSR c’è una ricchezza di progetti forse ancora di rapporti e le possibilità di crescita professionale e troppo poco conosciuti e che è un fiume sotterraneo, personale che si sono sviluppate in questi anni. Detto in pronto ad emergere. altre parole, il CSR non è un punto d’arrivo di cui “glo- riarsi” o un riconoscimento professionale, ma un luogo Che rapporto avete con la Fondazione Studi? sempre vivo e aperto con cui confrontarsi, che proprio in virtù di questa vitalità attira colleghi anche al di fuori La Fondazione Studi resta un importante ed autorevole dell’area milanese. Mi pare, inoltre, che i lavori e le ini- punto di riferimento a livello nazionale e non credo ci ziative che abbiamo presentato testimonino un livello sia bisogno nemmeno di dirlo. Per quanto ci riguarda, di qualità, professionalità e proattività davvero elevato. siamo ovviamente aperti a qualsiasi tipo di collabora- E forse, lo dico senza falsa modestia, il CSR rappre- zione. Un vecchio e saggio adagio diceva: “quando dividi senta un piccolo modello nel panorama professionale un pane con un altro ognuno dei due ha mezzo pane, odierno, spesso fatto di gelosie reciproche e smania di quando dividi un’idea con un altro ognuno dei due ha protagonismo. La competenza dei più esperti, dunque, due idee”. Questa, unita a nessuna smania di protago- è un dono da condividere. Dovessi coniare uno slogan, nismo o supremazia, è la nostra filosofia. Ritengo indi- direi: “meno Soloni e più passioni”! spensabile la valorizzazione delle ricchezze di energie e passione presenti sul territorio con vari Centri Studi Come vengono affrontate le tematiche oggetto come il nostro: non ci deve essere subalternità ma leale di studio e con quale modalità vengono approfondite confronto. Ovvio che la Fondazione Studi possa e debba e riscontrate? essere un naturale punto di sbocco e di confronto del Diciamo che ci sono tre filoni principali di scelta: 1) gli nostro lavoro, ma abbiamo sviluppato importanti col- interessi, le passioni e le esperienze professionali di laborazioni, formali ed informali, anche con università, ognuno dei membri, che confluiscono nelle proposte di parti sociali, enti di formazione, enti pubblici ed istitu- studio e lavoro che si condividono; 2) le iniziative e i la- zioni. Non ci deve essere limite alla circolazione delle vori ricorrenti (vado a a memoria: il Premio letterario, la idee, al confronto e alla collaborazione. E ognuno ha rivista SINTESI, l’attività dei Consulenti per il Sociale, le qualcosa da portare e/o da ricevere. varie e ricchissime attività formative, le risposte ai Que- siti, le notizie Flash, etc.); 3) le esigenze del momen- Annus horribilis, il 2020, che ha impegnato come to, cioè le modifiche normative, i lavori e le fattispecie non mai i Consulenti del Lavoro nel districarsi tra emergenti, l’evoluzione dottrinale e giurisprudenziale, mille provvedimenti emergenziali non meno che le nuove tecnologie etc.).C’è un filo conduttore: la pro- contradditori: come lo ha affrontato il CSR e quali fessione del Consulente del Lavoro è un importante contributi specifici sono stati richiesti dai colleghi? crocevia di competenze ed esperienze, centrale nella Se devo rispondere personalmente, la prima cosa che vita delle imprese e nello sviluppo della società. mi viene in mente e che non posso nascondere è la pro- Le modalità di funzionamento sono invece abbastanza fonda delusione personale e professionale per come la 12
INTERVISTA CON ANDREA ASNAGHI burocrazia, la mancanza di chiarezza e la contradditto- La vostra proposta comprende anche un nuovo rietà delle misure adottate abbiano reso difficile – anzi strumento, la CIGE, una cassa integrazione per le mostruosamente complicato – il nostro lavoro e le ri- emergenze: come dovrebbe funzionare? cadute che esso ha sulla popolazione lavorativa e sulle La CIGE l’abbiamo pensata come uno strumento imprese. Situazione che continua tuttora, ma adesso, che, per semplicità, dovrebbe funzionare – nei mec- a distanza di mesi, non più nemmeno giustificabile dal canismi operativi – esattamente come la CIGO, pe- clima di impreparazione che forse poteva essere invo- rò abbiamo voluto differenziarla in ragione proprio cato a marzo del 2020. della natura emergenziale dello strumento. Abbia- I Colleghi hanno ovviamente chiesto tanta informazione mo avuto il Covid (e purtroppo pare che l’abbiamo sui vari argomenti legati all’emergenza: credo che sotto ancora), ma le emergenze possono essere diver- questo profilo l’Ordine e l’ANCL, con il contributo del CSR, se, basta solo pensare a fenomeni di vasta portata abbiano fatto del loro meglio, viste le limitazioni imposte territoriale, come quelli del dissesto idrogeologico, dalla situazione. Purtroppo il fiume di adempimenti e di oppure a fenomeni di crisi economica mondiale. In problemi che ci sono stati, spesso per incuria ed incompe- questi casi la risposta non può che essere politica tenza, scaricati addosso ha rallentato anche le attività del e le forme di sostegno alle imprese e alle persone, CSR, che, ricordiamolo, vive grazie al contributo volontario ammortizzatori sociali compresi, non possono che e gratuito di ciascuno dei soggetti che vi partecipano. avere una decretazione, una destinazione ed un fi- nanziamento ad hoc. Su SINTESI, la rivista di giurisprudenza e di dottrina del Consiglio provinciale dell’Ordine di Milano, avete C’è poi tutto il capitolo delle politiche attive: qual è recentemente pubblicato alcune proposte di riforma la vostra ricetta? degli ammortizzatori sociali, in particolare della Cassa Non parlerei di ricetta: chi vende ricette facili vende integrazione guadagni: che cosa proponete, in concreto? illusioni o cerca consensi. Oppure fa discorsi sempli- Direi che l’universalizzazione delle tutele nel campo de- cistici. Piuttosto la definirei una riflessione operativa e gli ammortizzatori sociali è ormai un concetto a cui pa- concreta. Le politiche attive sono un nodo fondamen- re sia arrivato (dopo mesi di insistenza) anche il legisla- tale per il mercato del lavoro e tutte le componenti tore, così almeno pare da alcune anticipazioni apparse che vi ruotano attorno – non solo gli ammortizzatori, sulla stampa. Ma, a mio parere, l’unificazione degli ma anche le attività di formazione e orientamento, la strumenti di cassa integrazione è fin banale e scontata scuola, i servizi sociali – devono formare una profonda (se posso, semplicistica) se dietro non c’è una riflessio- sinergia volta al benessere e alla qualità della vita delle ne più profonda sui meccanismi degli ammortizzatori, persone. Se non si comprende tutto questo (che è poi sulla classificazione delle imprese e sulla calibrazione quella visione d’insieme che invocavo prima) avremo delle esigenze e degli strumenti di attuazione, di ren- solo politiche zoppe. Direi che l’esperienza dei navi- dicontazione e di controllo. Che è un po’ la filosofia che gator e del reddito di emergenza è significativa: indi- sta dietro alla nostra proposta, di cui quella su SINTESI pendentemente da quello che se ne possa pensare, era solo un’anticipazione. Certo, c’è dietro una visone sono provvedimenti non privi di significato ed utilità, che comprende anche il ruolo delle parti sociali e dei se vogliamo, ma che, lasciati senza coordinamento e professionisti, una parte anche sanzionatoria, le attività interconnessione, hanno finito per dare il peggio di se di semplificazione operativa, tanti dettagli non insignifi- stessi. D’altronde, mica l’ho detto io che la via dell’In- canti (qualcuno lo abbiamo ritrovato anche nel progetto ferno è lastricata di buone intenzioni... che hanno diffuso: non diciamo che ce l’hanno copiato, ma se anche fossimo stati di ispirazione… meglio an- La cultura del lavoro è materia ostica da cora: le idee sono patrimonio comune, come ho detto maneggiare se non se ne hanno le competenze… prima).Solo, vorrei aggiungere che la semplificazione Rimpiango il progetto di una borsa lavoro dei tempi è un processo che funziona solo se opera “a monte”, di Biagi, rimpiango una profonda riforma della scuola cioè se parte da una generale chiarezza concettuale e capace di connettersi con il mondo del lavoro e con di intenti; quando, invece, opera “a valle” (come nei rari una vera attività educativa. E,in fondo, mi rammarico e infelici tentativi che ci hanno spacciato in questi anni che qualsiasi riflessione non metta a tema la cultu- come semplificazione) è un vero disastro. ra del lavoro e della sua concezione, senza la quale Quello di cui si è sentita la mancanza nella produzio- parlare di diritti e doveri è un esercizio vuoto o è una ne legislativa e anche nelle soluzioni operative di que- dannaziona sena fine. sti anni è una visione sistemica e di insieme: spesso Ecco, se c’è uno scopo scientifico ultimo del CSR è pro- abbiamo avuto la sensazione che si corresse dietro a prio questo: formulare e sostenere una concezione del sensazioni ed annunci. Solo uno sguardo globale, starei lavoro che imprese, persone e parti sociali sembrano per dire olistico, è capace poi di scendere anche nel aver smarrito. E costruire intorno a questa idea e al- dettaglio minimo senza perdere di vista il disegno com- le responsabilità che a ciascuna parte ne derivano, un plessivo. Altrimenti è spontaneismo, velleità, ideologia, sistema di regole e di adempienti semplici ed efficaci: sensazionalismo, incompetenza, particolarismo, inte- oggi sono per lo più inutilmente complessi e anche per resse. E mi fermo qui per carità di patria. questo inefficaci. 13
GIUSTIZIA SCONFESSATO l’INPS sulla revoca delle agevolazioni per un DURC ritenuto IRREGOLARE IL GIUDICE DEL LAVORO DI MILANO, CON SENTENZA DEL 24 SETTEMBRE 2020, HA DATO RAGIONE AL RICORRENTE DATORE DI LAVORO E TORTO ALL’ISTITUTO DI PREVIDENZA IN UNA CAUSA PORTATA AL SUCCESSO DALL’AVVOCATO VINCENZO COMUNE, COLLABORATORE DELLA NOSTRA UNIONE PROVINCIALE ANCL di Claudio Della Monica C ome è noto, l’art. 1, co. 1175, della L. 27 dicembre mente tutti i benefici di legge precedentemente usufruiti 2006, n. 296 testualmente recita “A decorrere dal dall’azienda e con l’obbligo di restituire le differenze con- 1° luglio 2007, i benefici normativi e contributivi tributive anche se all’epoca ne sussistevano tutti i requisiti previsti dalla normativa in materia di lavoro e legislazione e i presupposti di legge. sociale sono subordinati al possesso, da parte dei datori Ed è quanto accaduto nella fattispecie che andiamo a de- di lavoro, del documento unico di regolarità contributiva, scrivere e a cui il Giudice del Lavoro di Milano ha posto fermi restando gli altri obblighi di legge ed il rispetto degli rimedio con la sentenza n. 1373 del 24 settembre 2020. accordi e contratti collettivi nazionali nonché di quelli regionali, territoriali o aziendali, laddove sottoscritti, La vicenda trae origine dalla notifica da parte dell’Inps al stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro ricorrente datore di lavoro di diverse note di rettifica emes- e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul se a partire dal gennaio 2019 in conseguenza del DURC piano nazionale”. ritenuto irregolare a causa dell’omesso invio delle denunce uniemens relative ai mesi di aprile, maggio, giugno e luglio Su queste poche righe l’Inps continua a costruire procedure 2015, nonchè della mancata comunicazione di sospensione e controlli automatizzati che hanno come conseguenza, in della matricola aziendale. caso di DURC non regolare, la perdita dei benefici contri- butivi anche in tempi remoti fruiti dalle aziende. L’Istituto, ritenendo applicabile l’art. 1, comma 1175 della Ciò accade, innanzitutto, a causa di una interpretazione legge 296/2006, anche se i contributi erano stati regolar- ampia della norma sopra richiamata - quella attuata ne- mente versati, annulla gli sgravi contributivi dei quali il ri- gli accertamenti ispettivi e professata in alcune circolari corrente aveva usufruito nel periodo dal gennaio 2016 al dell’Inps e del Ministero del Lavoro - che ha inteso condi- luglio 2018 per l’assunzione agevolata di un dipendente, zionare il godimento di agevolazioni ed esoneri a un triplice richiedendone la restituzione oltre alle sanzioni. requisito: il possesso del DURC regolare, il rispetto delle condizioni di lavoro e l’adeguamento alla contrattazione Per meglio chiarire i termini della questione è opportuno collettiva comparativamente più rappresentativa. ripercorrere la cronologia dei fatti precisando che il ricor- Ebbene, con riguardo al primo requisito, nella prospetti- rente è un piccolo imprenditore, titolare di una ditta indivi- va dell’Istituto neppure possedere il DURC regolare offre duale, che non ha mai avuto più di un dipendente nella sua garanzie certe. Non solo, infatti, la scoperta di “infrazioni” breve storia lavorativa. - formali o sostanziali - può mettere a repentaglio quanto In data 17 novembre 2015 il ricorrente decide di assumere goduto in forza della già ottenuta certificazione di regola- un dipendente potendo usufruire degli sgravi contributivi rità ma, addirittura, ciò può avvenire con perversi effetti previsti dalla normativa in vigore. retroattivi. Come dire che se l’azienda usufruisce oggi di Il rapporto di lavoro dura poco meno di tre anni e si conclu- un’agevolazione in costanza di DURC regolare, anche un de nel luglio 2018; durante tale periodo il nostro impren- ritenuto accertamento, magari tra anni, di situazioni di ditore versa regolarmente i contributi previdenziali dovuti non regolarità aziendale, anche solo di natura puramente e riconosce la corretta retribuzione al proprio dipendente. formale, può ricondurre il contribuente a una condizione In data 9 novembre 2018 l’Inps invia via pec al ricorrente equipollente a quella di una (passata) inesistente regola- un invito a regolarizzare le inadempienze formali riferite: 1) rità del DURC. Con la conseguenza di travolgere intera- alla mancata presentazione delle denunce uniemens per i 14
GIUSTIZIA mesi di aprile, maggio, giugno e luglio 2015; 2) a tre pre- lative denunce contributive”, è del tutto evidente la corre- sunti insoluti relativi ai mesi di agosto, settembre e ottobre lazione tra irregolarità contributive sostanziali dell’impresa 2015; 3) a un’anomalia relativa al mese di febbraio 2016. ed impossibilità di ottenere l’attestazione di regolarità con- Il nostro imprenditore, per il tramite del proprio consulen- tributiva (DURC regolare). te del lavoro, risponde prontamente all’Inps, producendo Al contrario, ove l’impresa incorra in mere irregolarità attraverso il cassetto previdenziale tutte le informazioni formali correlate ad errori commessi nella presentazione utili per risolvere l’anomalia segnalata con riferimento al delle denunce, nulla osta al rilascio del documento di re- mese di febbraio 2016. E, infatti, con comunicazioni del 13 golarità, e ciò ove l’errore formale sia modesto, non poten- novembre 2018 e 19 novembre 2018 la situazione viene re- dosi ritenere integrati gli estremi della omessa denuncia golarizzata entro il termine dei 15 giorni previsti e l’Inps (o denuncia infedele). prende atto della regolarità del mese di febbraio 2016. Ad avvalorare questa tesi, il comma 3 del citato art. 3 del Per quanto riguarda gli uniemens non trasmessi e i tre DM 31.1.2015 prevede che la regolarità contributiva sussi- presunti insoluti relativi ai mesi di agosto, settembre e ste comunque anche “in presenza di uno scostamento non ottobre 2015, il consulente del lavoro del ricorrente riesce grave tra le somme dovute e quelle versate, con riferimento solo in data 11 gennaio 2019 a inoltrare all’Inps, per il a ciascun Istituto previdenziale ed a ciascuna Cassa edile tramite del cassetto previdenziale aziendale, gli uniemens e che non si considera grave lo scostamento tra le somme richiesti nonché la comunicazione di sospensione della dovute e quelle versate con riferimento a ciascuna Gestio- matricola Inps dal 31 luglio 2015 al 15 novembre 2015, ne nella quale l’omissione si è determinata che risulti pari periodo durante il quale il nostro imprenditore non ha o inferiore ad € 150,00 comprensivi di eventuali accessori avuto dipendenti. Dimostrando così all’Inps che i presunti di legge”. E tale fattispecie è ben più grave e sostanziale di tre insoluti di agosto, settembre e ottobre 2015, indicati quella in trattazione. nell’avviso, sono inesistenti. Sul punto si è espressa recente Giurisprudenza di merito. L’Inps risponde però che ai fini della regolarità del DURC In particolare il Tribunale di Roma che, con la decisione non risultano ancora le denunce di aprile, maggio, giugno n 1490/2019, ha argomentato quanto segue: “Il sistema e luglio 2015. Pertanto, in data 14 gennaio 2019, sempre normativo mostra di perseguire un bilanciamento tra la tramite cassetto previdenziale aziendale, il ricorrente co- necessità di accertamento immediato della situazione munica all’Inps gli ID di trasmissione delle suddette de- contributiva dell’impresa e la necessità che il contribuente nunce uniemens. non si veda negare il DURC per inadempienze inesistenti, Nonostante questo l’Inps emette DURC non regolare, tanto dando per esistenti le violazioni già accertate e comunicate che, in data 26 febbraio 2019, il consulente del lavoro chie- alla data della richiesta (nella quale la situazione viene, de, tramite cassetto previdenziale, l’immediata rettifica del per cosi dire, come dice la difesa dell’Inps, “fotografata”), provvedimento. L’Inps risponde che non è possibile acco- o risultanti come tali da autodichiarazioni, con atti contro gliere la richiesta “stante la mancata regolarizzazione de- i quali il contribuente non abbia a quella data azionati i nunce x 4–5–6–7/2015 nei termini prestabiliti (15 gg.)”. Tali rimedi. Anche alla luce di tale ricostruzione complessiva denunce sono state infatti inviate “solo” l’11 gennaio 2019. del sistema, negare il DURC solo perché il contribuente Pertanto, a causa di tale ritardo nella presentazione dei non è stato in grado in 15 giorni di mettere capo ad una quattro uniemens, l’Inps ritiene il DURC non regolare. Da incongruenza intrinseca di qualche denuncia contributiva, ciò scaturisce l’emissione delle note di rettifica con le quali oltre ad apparire illegittimo per mancanza di fondamento si annullano, in applicazione dell’art. 1, comma 1175 della normativo (e le circolari non sono fonti di diritto oggettivo: legge 296/2006, tutti gli sgravi contributivi di cui il ricorren- Cass. 15482/2018, 10595/2016), appare anche contraddit- te ha usufruito negli anni precedenti e, più precisamente, torio ed irriconducibile a qualunque riconoscibile canone di dal gennaio 2016 al luglio 2018. razionalità/ragionevolezza”. In conclusione, per una mera omissione formale, il nostro imprenditore si è visto privato, a distanza di anni, di quei In conclusione, non esiste una disposizione di legge benefici contributivi dei quali aveva goduto per l’assunzione che esplicitamente ricolleghi al mero ritardo dell’im- agevolata del proprio dipendente. presa ad ottemperare all’invito alla regolarizzazione La vicenda viene quindi sottoposta al Giudice del Lavo- nei 15 giorni emesso da INPS l’accertamento di una ro di Milano che dà ragione al ricorrente e giustamente irregolarità contributiva sostanziale. E non si com- sconfessa l’Inps. Questo il percorso logico-giuridico del prendono le ragioni per le quali determinati obblighi Giudice adito. graverebbe sul datore di lavoro a fronte di una circola- Partendo dall’art. 3 del DM 30.1.2015 secondo cui “la ve- re INPS e non a fronte di una legge. Non sussistendo rifica della regolarità contributiva in tempo reale riguarda pertanto i presupposti sostanziali di irregolarità con- i pagamenti dovuti dall’impresa in relazione ai lavoratori tributiva, né potendo quindi l’Ente conseguentemen- subordinati e a quelli impiegati con contratto di collabora- te emettere DURC irregolare, non a fronte cioè della zione coordinata e continuativa, che operano nell’impresa mera tardiva rettifica dell’impresa adempiente sotto stessa, nonché i pagamenti dovuti dai lavoratori autonomi, il profilo contributivo, non si determina nel caso di scaduti sino all’ultimo giorno del secondo mese antece- specie per parte ricorrente alcuna decadenza ex art 1 dente a quello in cui la verifica è effettuata, a condizione comma 1175 della L.296/2006 dai benefici contributivi che sia scaduto anche il temine di presentazione delle re- dei quali aveva fruito. 15
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