Prospettive Megatrend - temi d'investimento al centro dell'attenzione - Mercati finanziari e congiuntura

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Prospettive Megatrend - temi d'investimento al centro dell'attenzione - Mercati finanziari e congiuntura
prospettive
Mercati finanziari e congiuntura

Megatrend – temi
d’investimento al centro
dell’attenzione

                                   3/2021
Prospettive Megatrend - temi d'investimento al centro dell'attenzione - Mercati finanziari e congiuntura
«Con la disponibilità di vaccini,
la crisi climatica sta tornando
a suscitare l’interesse degli
investitori.»
Dr. Sandro Merino, Chief Investment Officer
Prospettive Megatrend - temi d'investimento al centro dell'attenzione - Mercati finanziari e congiuntura
Editoriale

       Megatrend – temi d’investimento
          al centro dell’attenzione

                                                                           Dr. Sandro Merino
                                                                           Chief Investment Officer

Care lettrici, cari lettori,

anche dopo quasi due anni di pandemia da coronavirus e nonostante l’aumento dei tassi di
vaccinazione e delle misure di contenimento, come tamponi, mascherine, distanziamento, ecc,
l’emergenza non è ancora completamente superata. Tuttavia, operatori di mercato e comuni
cittadini possono tornare man mano a concentrarsi anche su altri temi, almeno qui da noi.

In questo numero di «Prospettive» proviamo quindi a guardare oltre la pandemia per soffermarci
su vari megatrend che plasmeranno il futuro della nostra società, offrendo al contempo opportunità
d’investimento interessanti.

Ad esempio il costante «stato di emergenza» per gli investitori dovuto ai tassi bassi, ma anche
tematiche «green» come le energie rinnovabili, le sfide legate alle materie prime per le batterie,
la necessità di innovare nell’ambito delle risorse idriche, le città del futuro e il greenwashing.
Inoltre daremo uno sguardo alle possibilità offerte dalle società che compongono il Nasdaq 100,
analizzeremo gli sviluppi sul fronte tecnologico nonché i rischi e le opportunità per chi investe nelle
aziende fintech.

Al termine della nostra analisi proponiamo alcune idee d’investimento concrete, ossia fondi che
a nostro giudizio meritano un posto in portafoglio. Non ci resta che augurarvi buona lettura e
ancora grande successo con gli investimenti.

Cordialmente

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Prospettive Megatrend - temi d'investimento al centro dell'attenzione - Mercati finanziari e congiuntura
In questo numero
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                                                                     verde»: una grande
  Energie rinnovabili                                                sfida per l’industria
  e fonti «obsolete»                                                 mineraria

                                                                   22
                                                                   Acqua: l’«oro blu»,
                                                                   in futuro ancora più
                                                                   prezioso

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Editoriale                                                       Investimenti sostenibili e accuse di greenwashing
                                                                 Anche dopo aver ponderato le critiche legittime ad
                                                                 alcuni prodotti, ci sentiamo di consigliare a tutti i
6                                                                nostri clienti di optare per gli investimenti sostenibili.

Lo «stato di emergenza» negli investimenti
non è ancora finito
La politica monetaria messa in campo negli ultimi anni
                                                                 18
ha amplificato il trend al ribasso dei tassi d’interesse,        La «rivoluzione verde»: una grande sfida
ma la loro parabola discendente è iniziata già prima             per l’industria mineraria
del 2015.                                                        L’industria mineraria deve nettamente incrementare la
                                                                 capacità di estrazione delle materie prime necessarie,
                                                                 senza perdere di vista l’evoluzione delle batterie.
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Energie rinnovabili e fonti «obsolete»
La transizione energetica è un passaggio obbligato se
                                                                 22
si vogliono raggiungere gli obiettivi climatici di Parigi.       Acqua: l’«oro blu», in futuro ancora più prezioso
Ne sono sempre più persuasi anche gli operatori                  L’acqua è il presupposto fondamentale per l’equilibrio
dell’industria energetica fossile.                               degli ecosistemi. Risorse idriche e cambiamenti climatici
                                                                 sono strettamente correlati. Un bene prezioso anche per
                                                                 gli investitori.

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Prospettive Megatrend - temi d'investimento al centro dell'attenzione - Mercati finanziari e congiuntura
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                                                                avanti tutta
  Azioni tecnologiche:
  perché non possono
  mancare in portafoglio

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Città del futuro – le carote degli Champs-Elysées             Fintech: 3.0: un trend destinato a durare
Già oggi sui tetti di Parigi si raccoglie qualcosa come       Il settore della fintech offre grandi opportunità a fronte
una tonnellata di frutta e verdura al giorno. Ora la          di rischi altrettanto elevati. Non è facile capire quali
capitale francese intende coltivare altri 100 ettari di       prodotti e tecnologie riusciranno ad affermarsi, quali
superficie cittadina.                                         finiranno in una nicchia e quali usciranno di scena.

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                                                              Prospettive per il mercato finanziario
Azioni tecnologiche: perché non possono mancare
                                                              Anche nel 2022 bisognerà evitare, per quanto possibile,
in portafoglio
                                                              i rischi identificabili e cogliere le opportunità che si
Vent’anni fa molte società del Nasdaq 100 non
                                                              presentano. Per conseguire gli obiettivi di medio-lungo
realizzavano profitti, oggi sono anche più redditizie
                                                              termine è importante diversificare gli investimenti.
di numerose imprese tradizionali.

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Progresso tecnologico: avanti tutta
Le innovazioni avanzano a ritmi così travolgenti che
gli investitori fanno fatica a raccapezzarsi. Un aiuto
ci arriva dai fondi con un’ampia diversificazione,
che hanno già conseguito buoni risultati in passato.

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Lo «stato di emergenza» negli investimenti non è ancora finito

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Prospettive Megatrend - temi d'investimento al centro dell'attenzione - Mercati finanziari e congiuntura
A cura del Dr. Stefan Kunzmann, responsabile Investment Research

     Lo «stato di emergenza»
         negli investimenti
        non è ancora finito
             All’inizio del 2015 la Banca nazionale svizzera ha inaugurato una nuova
             era sui mercati obbligazionari introducendo tassi d’interesse negativi.
             I rendimenti dei titoli di Stato svizzeri a dieci anni sono scesi sotto la
             fatidica soglia dello zero per cento, per poi raggiungere punte inferiori
             a –1 % nel 2019. Ciò significa che chi ha acquistato nel 2019 un prestito
             per 10 000 CHF finirà per versare alla Confederazione 1000 CHF di
             interessi sulla sua intera durata: paradossalmente, pagherà per aver
             prestato denaro allo Stato. La politica monetaria messa in campo
             negli ultimi anni ha amplificato il trend, ma la parabola discendente
             dei tassi d’interesse è iniziata già prima del 2015.

Sono molti i fattori che incidono sui tassi d’interesse nel         inflazione nel tempo. Oltre ai tassi nominali, nel corso dei
breve, medio e lungo periodo: ad esempio le prospettive             decenni sono però progressivamente diminuiti anche quelli
di crescita delle economie, gli aumenti di produttività, le         reali, ossia gli interessi dedotto il tasso di incremento dei
aspettative di inflazione e il debito pubblico, ma anche            prezzi (fig. 1) o le aspettative di inflazione.
questioni come la ripartizione del reddito e della ricchezza
e l’andamento demografico. Uno studio commissionato                 Come si vede in figura, i tassi reali negativi non sono una
dalla SECO1 sostiene, rinviando a lavori scientifici, che la        novità assoluta. Di nuovo c’è però il fatto che oggi non
flessione dei tassi nominali negli ultimi tre decenni dipende       sono dovuti ad aumentate aspettative di inflazione quanto
in misura non trascurabile dal calo delle aspettative di            piuttosto al calo dei tassi d’interesse nominali.

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Lo «stato di emergenza» negli investimenti non è ancora finito

Fig. 1: Tassi reali negativi in Svizzera

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12
10
 8
 6
 4
 2
 0
–2
–4
–6
–8

        01/73 01/76 01/79 01/82 01/85 01/88 01/91 01/94 01/97 01/00 01/03 01/06 01/09 01/12 01/15 01/18 01/21

     Rendimenti BNS reali (dedotto il tasso d’inflazione)               Rendimenti BNS nominali                     Tasso d'inflazione in Svizzera

Fonte: Banca Cler, Bloomberg, dati al 30.9.2021. Rendimenti dei titoli di Stato svizzeri a dieci anni al netto del tasso d’inflazione
nella Confederazione

L’influenza della struttura demografica sui tassi reali                    Svizzera fino al 2010 al maggior numero di 40–64enni sul
Secondo i ricercatori, il calo subìto dai tassi reali negli scor-          totale dei cittadini. Al contempo gli autori smentiscono le
si decenni è in buona parte legato all’andamento della                     previsioni secondo cui un eventuale futuro cambiamento
struttura demografica. Nel periodo di riferimento ha                       della struttura demografica, ad esempio l’aumento della
giocato un ruolo importante, in particolare, la quota di                   quota di «over 65» sul totale della popolazione, potrebbe
popolazione fra i 40 e i 64 anni. Questa fascia d’età evi-                 indurre una netta risalita dei tassi d’interesse.
denzia una propensione al risparmio di gran lunga supe-
riore, probabilmente perché l’aspettativa di vita si è in                  Disuguaglianze nella distribuzione del reddito
generale allungata e, se si vive di più, al momento del pen-               e carenza di investimenti sicuri
sionamento servono più risparmi per mantenere il proprio                   Un altro fattore che potrebbe incidere sui tassi d’interesse
standard di vita più a lungo.                                              e sui rendimenti delle obbligazioni riguarda le disugua-
                                                                           glianze nella ripartizione dei redditi e della ricchezza. Di
                                                                           norma le persone con redditi elevati presentano un livello
                                                                           di consumi nettamente inferiore in rapporto al reddito
           Un’aspettativa di vita                                          disponibile, motivo per cui possono risparmiare somme
        più elevata richiede risparmi                                      più consistenti. Maggiori sono le disuguaglianze di distri-
                                                                           buzione a favore dei redditi elevati, maggiori saranno
                 più elevati.                                              teoricamente i risparmi accantonati e quindi anche la
                                                                           pressione sui tassi d’interesse. Se nel frattempo mancano
                                                                           investimenti sufficientemente sicuri, come avviene quan-
Di conseguenza, essendo aumentata la quota di persone                      do la pubblica amministrazione persegue obiettivi di
in questa fascia d’età in rapporto alla popolazione totale,                risparmio, i capitali accumulati entrano in competizione
è cresciuto anche il capitale di risparmio complessivo e con               per aggiudicarsi le poche obbligazioni disponibili. Di con-
esso la domanda di opportunità d’investimento. Ecco perché                 seguenza i corsi obbli­gazionari salgono e i relativi rendi-
lo studio attribuisce buona parte del calo dei tassi reali in              menti finiscono sotto pressione.

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Lo «stato di emergenza» negli investimenti non è ancora finito

   Un numero sempre più esiguo
di persone guadagna cifre sempre
  più elevate, che poi accantona
 e vuole investire in modo sicuro.                                           Come potete contrastare
    Questa domanda esercita                                                  lo «stato di emergenza»
     pressioni sui rendimenti.                                               negli investimenti?
                                                                             I nostri consulenti alla clientela
                                                                             saranno lieti di illustrarvi le
Lo «stato di emergenza» negli investimenti durerà                            opportunità a vostra disposizione.
ancora per un po’
Molti autori ed economisti tendono a imputare il basso                       cler.ch/richiedere-consulenza
livello dei tassi unicamente alle banche centrali. È una
visione troppo semplicistica: se i tassi sono scesi ai livelli
attuali è anche per le basse aspettative di inflazione e i
cambiamenti strutturali sul piano economico e sociale.                  1
                                                                            Reto Föllmi, Niklas Isaak, Philipp Jäger, Torsten Schmidt e
Con ogni probabilità lo «stato di emergenza» negli inve-                    Pascal Seiler (2021): «Ursachen und Wirkungen der Tiefzins-
stimenti durerà quindi per parecchio tempo, anche se i                      phase – Eine empirische Analyse mit Mikro- und Makrodaten»
                                                                            (Cause e conseguenze della fase di tassi bassi: un’analisi empirica
rendimenti dovessero lievemente salire. Chiunque voglia
                                                                            supportata da microdati e macrodati). Grundlagen für die
conseguire un guadagno non potrà quindi fare a meno di                      Wirtschaftspolitik Nr. 26. Segreteria di Stato dell’economia SECO,
inserire in portafoglio anche investimenti più rischiosi. ■                 Berna, Svizzera

Risparmiare in vista della vecchiaia. Da studi attuali emerge che tra i 40 e i 64 anni di età
accumuliamo più riserve per la pensione. Poiché la nostra aspettativa di vita aumenta
costantemente, il fabbisogno di capitale risparmiato aumenta.

                                                                    9
Prospettive Megatrend - temi d'investimento al centro dell'attenzione - Mercati finanziari e congiuntura
A cura di Nicolas Hefti, senior investment advisor

   Energie rinnovabili
        e fonti
      «obsolete»
La transizione energetica è un passaggio obbligato se si vogliono
raggiungere gli obiettivi climatici di Parigi. E il tempo stringe, come
ha evidenziato di recente una relazione speciale del Comitato
Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC). Per abbassare
le emissioni globali di CO₂ urgono interventi drastici nei settori
che ne generano i volumi maggiori (energia, trasporti e industria).

                                        10
Energie rinnovabili e fonti «obsolete»

Chi ha pronunciato le tre frasi seguenti?
                                                                                              «Quest’anno
                                                                                         bisogna fermare
                                                                                           lo sviluppo e lo

          «
                                                                                            sfruttamento
            Stop alla                                                                   di nuovi giacimenti
                                                                                              di petrolio
                                                                                                                »
          costruzione
       di nuove centrali                                                                         e gas.
          a carbone.
                              »
                                            «   Dal 2035
                                        la vendita di veicoli
                                            con motori a
                                         combustione deve
                                          cessare in tutto
                                              il mondo.
                                                                     »

Forse radicali attivisti per il clima? No, l’autore di queste        bonizzazione, in particolare incrementando la quota di
richieste perentorie è nientemeno che l’AIE, l’Agenzia inter-        fonti rinnovabili nel mix energetico globale.
nazionale dell’energia. E sulla stessa linea di pensiero è
anche il colosso gaspetrolifero britannico BP (British Petro-        Il settore energia verso un massiccio potenziamento
leum): secondo il suo capo economista Spencer Dale, per              delle energie rinnovabili
raggiungere gli obiettivi climatici di Parigi bisognerebbe           Se l’industria energetica è al primo posto fra i produttori di
replicare ogni anno il notevole calo delle emissioni globali         gas serra, lo deve al massiccio impiego di centrali a carbone
di CO₂ registrato nel 2020 a causa del coronavirus (–6,3 %).         nel mondo. La generazione di energia da carbone è però
Queste e altre dichiarazioni dimostrano che le evidenze              destinata a perdere rilevanza, non solo per la crescente
scientifiche pubblicate nel 2018 dall’IPCC circa la necessità        attenzione alla sostenibilità ma anche per motivi econo-
di ridurre le emissioni di CO₂ su scala mondiale sono sempre         mici. Sia l’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili
più riconosciute anche tra gli operatori dell’industria ener-        (IRENA) che BloombergNEF (BNEF) sono giunte alla con-
getica fossile.                                                      clusione che, nei paesi più popolosi al mondo come Cina e
                                                                     India ma anche in gran parte d’Europa, è già più conve-
I tre settori con le maggiori emissioni di gas serra                 niente generare energia costruendo nuove centrali eoliche
Malgrado il costante impegno a ridurre le emissioni e gli            o solari che non continuando a sfruttare le centrali a car-
ingenti investimenti in energie rinnovabili negli ultimi 20          bone e a gas esistenti. L’IRENA prevede che entro il 2050
anni, il settore energia è pur sempre responsabile di ca.            si produrrà il triplo dell’energia rispetto a oggi, di cui il 90 %
il 30 % dei volumi complessivi di gas serra. Insieme ai              (2018: 25 %) di origine rinnovabile. Il potenziale maggiore
trasporti e all’industria, la percentuale sale oltre il 60 %.        è attribuito all’energia eolica e a quella solare, mentre il
Per stabilizzare il riscaldamento globale, questi tre grandi         resto dovrebbe provenire dal gas naturale (6 %) e dal
produttori di gas a effetto serra devono attuare la decar-           nucleare (4 %). Un ruolo importante nel processo di de-

                                                                11
Energie rinnovabili e fonti «obsolete»

carbonizzazione della produzione di elettricità lo avranno
anche altre fonti rinnovabili mature come energia idraulica,
bioenergia e fonti geotermiche, oltre a tecnologie emer-
genti come il solare termico a concentrazione e l’energia
marina. A tal fine bisognerebbe quasi decuplicare, da qui
al 2050, la capacità installata di produzione di energia                 Volete investire nel promet-
elettrica da energie rinnovabili nonché più che triplicare
l’espansione su base annua. Con queste prospettive, non
                                                                         tente settore delle energie
manca qualche critica per il fatto di dover «sacrificare alla            rinnovabili e coglierne le
causa» vaste porzioni di territorio. Secondo lo scenario
migliore ipotizzato da BNEF, si parla di ca. 1,4 milioni di km2          opportunità di rendimento?
su scala globale: un’area grande più o meno tre volte la
Francia (esclusi i territori d’oltremare).                               Vi consigliamo il DNB Fund Renewable Energy
                                                                         (LU1706372593), un fondo che punta su
La decarbonizzazione dei trasporti passa                                 energie rinnovabili ed efficienza energetica
per la mobilità elettrica                                                investendo in particolare in imprese che, con
Il secondo maggiore produttore di gas a effetto serra è il               le loro tecnologie e i loro prodotti e servizi,
settore dei trasporti, complici soprattutto i motori a com-              aiutano altre realtà a ridurre le emissioni di gas
bustione con alimentazione a petrolio impiegati nel tra-                 serra contrastando i cambiamenti climatici.
sporto aereo, nella navigazione e nei veicoli stradali, con
questi ultimi a fare la parte del leone. Oggi i veicoli elet-            Per scoprire come integrare questo
trici offrono un’opzione economicamente praticabile e                    fondo nel vostro portafoglio
già disponibile in commercio per accelerare il processo di               contattate il vostro consulente,
decarbonizzazione nel settore. In primis per quanto riguar-              che vi fornirà tutte le informazioni
da automobili, autobus, motocicli e ciclomotori. Grazie a                necessarie.
batterie sempre più economiche, la competitività dei
veicoli elettrici rispetto a quelli con motore a combustione             cler.ch/richiedere-consulenza
sta migliorando. Tra il 2010 e il 2020 il prezzo medio delle
batterie agli ioni di litio è calato dell’89 % attestandosi a
137 USD/kWh, e il trend potrebbe ulteriormente accelerare.

I probabili costi della transizione energetica                         consumi finali, reti elettriche, innovazioni per garantire
Per realizzare la transizione energetica nei prossimi tre              la flessibilità (idrogeno) e tecnologie di rimozione del
decenni, l’IRENA prevede un fabbisogno di investimenti                 carbonio. Probabilmente questi colossali volumi d’investi-
per 131 000 miliardi di USD, pari a circa 4400 miliardi l’anno         mento innescheranno effetti collaterali positivi, come
ovvero poco più del 5 % del PIL globale annuo (stato al                l’aumento dell’occupazione nel settore delle energie rin-
2020). Al momento siamo intorno ai 1700 miliardi di USD.               novabili. Le buone ragioni per accelerare la trasformazione
Gli investimenti dovrebbero confluire integralmente in                 dell’economia mondiale non mancano. Staremo a vedere
tecnologie dedicate alla transizione energetica, come ener-            se l’umanità riuscirà a soddisfare le richieste dell’AIE e a
gie rinnovabili, efficienza energetica, elettrificazione dei           conseguire gli obiettivi climatici di Parigi. ■

                                                                  12
Energie rinnovabili e fonti «obsolete»

Il trasporto su ruote rimane una delle maggiori cause
di emissioni di gas serra poiché la maggior parte dei
camion è ancora alimentata da motore a combustione.
Un problema che va risolto. Per contro, la competitività
dei veicoli elettrici nel trasporto privato continua
a migliorare grazie al calo dei prezzi delle batterie.

                                                               13
A cura del Dr. Sandro Merino, Chief Investment Officer

                      Investimenti
                   sostenibili e accuse
                    di greenwashing
             Si definisce «greenwashing» una condotta per cui, attraverso la scelta
             di prodotti d’investimento sostenibili, si vuole veicolare l’immagine di
             un operato orientato alla sostenibilità, quando invece le misure efficaci
             in tal senso sono molto limitate o del tutto assenti. Soprattutto per gli
             investimenti di privati nel mercato secondario di azioni e obbligazioni
             sulle grandi Borse mondiali, non è chiaro se e quanto privilegiare titoli
             sostenibili produca di fatto un impatto misurabile per il raggiungimento
             di obiettivi ecologici e sociali. In alcuni casi le rivelazioni di cosiddetti
             «whistleblower» nel settore finanziario hanno persino dato luogo a
             contenziosi giudiziari per accuse di greenwashing.

Negli ultimi anni la volontà di comprendere a fondo le                 mente rilevante per gli investitori privati) non esistono
«catene degli effetti» innescate dagli investimenti è mol-             solide evidenze empiriche dell’auspicato effetto sul clima
to aumentata e lo sperimentiamo ogni giorno nei colloqui               di approcci alla sostenibilità che contemplano criteri di
con i clienti. Spesso i discorsi ruotano attorno alla crisi            esclusione (screening e divestment) o l’esplicita integra-
climatica, ma la tutela del clima non è l’unico aspetto in             zione di aspetti sostenibili (ESG integration) in fase di
gioco. I clienti si informano anche sul rispetto di condizio-          costruzione del portafoglio. Al contempo, però, non esclu-
ni di lavoro eque e dignitose, o chiedono di privilegiare              de che simili approcci possano avere un impatto maggio-
imprese con un management di comprovata integrità e                    re in futuro e specifica a quali condizioni. Ad esempio, le
una struttura dirigenziale priva di controversi conflitti d’in-        imprese con un bilancio ecologico poco positivo dovreb-
teresse. Noi ne teniamo conto nel nostro approccio alla                bero trovarsi ad affrontare costi del capitale sempre più
sostenibilità, che considera, oltre al tema dell’ambiente,             elevati e valutazioni sistematicamente più ridotte. Se og-
anche criteri sociali e di buona gestione aziendale.                   gi questo fatto non è ancora dimostrabile con dati empi-
                                                                       rici è forse perché gli investimenti sostenibili sono tuttora
Le catene degli effetti sul fronte del clima                           poco diffusi su scala globale e perché gli standard e i van-
Per quanto riguarda le catene degli effetti specificamen-              taggi di una simile strategia d’investimento non sono an-
te legate al clima, a novembre 2020 l’Ufficio federale                 cora adeguatamente fissati e comprovati.
dell’ambiente (UFAM) ha pubblicato uno studio che for-
nisce un’ampia panoramica delle attuali cognizioni scien-              Per questo, organizzazioni come Greenpeace invocano
tifiche circa l’efficacia climatica ottenuta fino a oggi attra-        precisazioni sugli standard minimi e norme più rigorose a
verso le misure degli operatori del mercato finanziario. Lo            livello statale, soprattutto per prodotti d’investimento
studio mostra che per il mercato secondario (particolar-               reclamizzati come sostenibili o «clima-compatibili».

                                                                  14
Investimenti sostenibili e accuse di greenwashing

                      15
Investimenti sostenibili e accuse di greenwashing

Si possono promuovere come «clima-compatibili»                       Il nostro comitato d’investimento è ben consapevole del
prodotti d’investimento diversificati su scala globale?              problema. Oggi investire sui mercati secondari mantenen-
Nell’ambito di un’indagine di «mistery shopping» condotta            do necessariamente un’ampia diversificazione per motivi
a settembre 2021 presso 19 banche svizzere, tra cui la               di rischio non si può definire rispettoso del clima. Per il
Banca Cler, Greenpeace ha verificato la compatibilità                semplice motivo che la stessa economia globale, forte-
climatica dei prodotti d’investimento proposti rispetto              mente interconnessa, non può essere clima-compatibile
all’obiettivo di contenimento del riscaldamento globale a            in quanto si fonda su modalità di approvvigionamento
1,5 °C. Risultato: nessun prodotto sarebbe compatibile con           energetico che palesemente non lo sono. Da un punto di
tale obiettivo. L’accusa di Greenpeace è che, nonostante ciò,        vista scientifico, la capacità dell’economia mondiale di
molte banche presentano i loro prodotti d’investimento               raggiungere la piena compatibilità climatica in pochi
come «clima-compatibili».                                            decenni rappresenta per l’umanità una questione di por-
                                                                     tata esistenziale.
Dal canto nostro, ci siamo sempre astenuti dall’avanzare
la promessa di prestazione della compatibilità climatica             Cambiamenti nei costi del capitale: forse c’è speranza
riguardo alle nostre strategie d’investimento sostenibili            Nel concepire i nostri investimenti sostenibili sapevamo
sviluppate internamente. Greenpeace lo ha riconosciuto               bene che il nostro contributo a mitigare la crisi climatica
nel suo studio e non ha accusato il nostro istituto di pro-          poteva essere solo molto modesto, forse simbolico. Scon-
muovere indebitamente come clima-compatibili prodotti                sigliare di investire in società che gestiscono centrali a
che in realtà non lo sono.                                           carbone o continuano ad aumentare a oltranza le capacità
                                                                     di estrazione di materie prime fossili non è una soluzione
L’economia globale è ancora fortemente dipendente dai                di comprovata efficacia al problema del clima. Se non
combustibili fossili                                                 altro, però, contribuiamo a evidenziare la portata del pro-
Nonostante la crescente diffusione delle energie rinnova-            blema – oltre a offrire e sviluppare soluzioni nell’ambito
bili, l’approvvigionamento energetico globale è ancora               del nostro limitato raggio di azione.
fortemente legato all’energia primaria di origine fossile:
un dato davvero poco incoraggiante. Per avere un’idea di             Investimenti sostenibili consigliati anche
cosa comporterebbe rispettare l’Accordo sul clima di                 per motivi di rischio
Parigi, basti pensare questo: nel 2020 i lockdown per                In ogni caso la speranza è che, in futuro, i cambiamenti nel
la pandemia hanno fatto diminuire – peraltro in modo                 comportamento degli investitori incidano sistematica-
«involontario» – le emissioni di gas serra su scala mondiale         mente sui costi del capitale – questione trattata anche
di circa il 6 %. Ora, la stessa flessione dovrebbe ripetersi         nello studio dell’UFAM. Inoltre, in vista del riassetto del
ogni anno per i prossimi 25 anni. Ciò significa che nel 2021         sistema di approvvigionamento energetico previsto su
dovremmo di nuovo riprodurre l’effetto pandemia regi-                scala globale, i rischi d’investimento salgono se ci si ostina
strato nel 2020, vale a dire una riduzione nell’ordine del           a puntare su settori economici poco orientati al futuro.
4-6 %. Idem per gli anni successivi.                                 E anche ragioni puramente egoistiche, come il desiderio
                                                                     di proteggere il proprio capitale, sono un motivo più che
Un altro dato allarmante riguarda un riscontro scientifico           sufficiente per decidere di disinvestire da certe aziende e
pubblicato nell’ultima relazione dell’IPCC (IPCC-AR6,                optare per alternative più sostenibili.
ago. 2021): nella migliore delle ipotesi, potremo ancora
emettere circa 1000 gigatonnellate di CO₂ in totale, do-
podiché supereremo in modo irreversibile la soglia dei
2 gradi. Se pensiamo che il volume annuo di emissioni nel
mondo si aggira intorno a 40 gigatonnellate e che il trend
è in continua crescita, c’è poco da stare tranquilli.

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Investimenti sostenibili e accuse di greenwashing

Il finanziamento del riassetto del sistema                           Nonostante alcune critiche legittime, consigliamo
di approvvigionamento energetico apre nuove                          le forme d’investimento in chiave sostenibile
possibilità d’investimento                                           Nel complesso riteniamo valida e promettente la nostra
Per conseguire gli obiettivi climatici è necessario finanzia-        offerta di prodotti d’investimento sostenibili nel mercato
re la riorganizzazione del sistema di approvvigionamento             secondario globale. Cerchiamo sempre di ascoltare le
energetico. Se lo Stato non aumenta il debito pubblico,              critiche fondate e riesaminiamo costantemente il nostro
in futuro la funzione di finanziamento potrebbe spettare             approccio all’investimento, modificandolo in funzione dei
sempre più a società veicolo pubbliche o private. Con                nuovi sviluppi. Anche dopo aver ponderato le critiche legit-
l’emissione di obbligazioni con destinazione specifica               time ad alcuni prodotti, ci sentiamo di consigliare a tutti
(green bond), gli investimenti in questo campo potrebbero            i nostri clienti di optare per gli investimenti sostenibili. Ne
acquistare ulteriore rilevanza. Gli sviluppi su questo fronte        siamo convinti: una strategia d’investimento che punta
influenzeranno anche i nostri prodotti d’investimento                costantemente su aziende con performance ESG superiori
sostenibili.                                                         alla concorrenza è una strategia valida, perché prepara il
                                                                     portafoglio d’investimento per le sfide di domani. ■

Da dove proviene e quali sono i motivi? La domanda in termini di beni sostenibili
è in aumento – anche nel portafoglio d’investimento. Criteri come ecologia,
condizioni di lavoro eque e orientamento strategico stanno acquisendo sempre
più importanza in riferimento ai prodotti d’investimento.

                                                                17
La «rivoluzione verde»: una grande sfida per l’industria mineraria

                              18
A cura di Hans Peter Schmidlin, senior investment advisor

 La «rivoluzione verde»:
   una grande sfida
per l’industria mineraria
 Per raggiungere gli obiettivi climatici, i politici premono per una rapida
 messa al bando dei motori a combustione e puntano sull’alternativa
 elettrica. Il conseguente boom del settore stimola la domanda di
 componenti per batterie e delle materie prime necessarie per produrli.
 La «rivoluzione verde» può realizzarsi solo se i gruppi minerari poten-
 zieranno notevolmente le corrispondenti attività estrattive. Come
 conciliare spinta a soddisfare la domanda ed esigenza di sostenibilità?
 Il conflitto di obiettivi sembra inevitabile.

                                           19
La «rivoluzione verde»: una grande sfida per l’industria mineraria

Le decisioni di politica climatica possono scatenare
«effetti domino» difficilmente preventivabili. Si stima, ad
                                                                            La «rivoluzione verde»
esempio, che nei prossimi anni la domanda di litio e co-                alimenta la domanda di metalli
balto aumenterà rispettivamente di sei e tre volte, e anche
quella di nichel per le batterie decollerà massicciamente.          Il progresso tecnico fa sì che la composizione chimica delle
Inoltre, i propulsori per le auto elettriche richiedono una         batterie sia in costante evoluzione. Attualmente circa
quantità di rame quattro volte superiore a quella dei               l’85 % dell’offerta globale di nichel viene destinato alla
motori a combustione (fig. 2).                                      fabbricazione di acciaio inossidabile e leghe, solo il 5 % è
                                                                    impiegato nella produzione di batterie. Da qui al 2025,
                                                                    però, secondo gli analisti di mercato, la domanda di questo
                                                                    metallo crescerà a tassi annui compresi tra il 27,5 e il 35 %.

Fig. 2: Forte aumento della domanda di metalli per le batterie agli ioni di litio

Milioni di tonnellate
16
14
12
10
 8
 6
 4
 2
 0
          2020                2022p                   2024p                  2026p                     2028p              2030p
  Litio                     Nichel                       Manganese                   Fosforo                    Rame
  Cobalto                   Grafite                      Ferro                       Alluminio

Fonte: Banca Cler, BloombergNEF

La tendenza, indotta da preoccupazioni per la catena                  contraltare l’opinione di altri secondo cui la catena di for-
di fornitura, è quella di prediligere il nichel a scapito del         nitura sarebbe garantita solo nello scenario «best case».
cobalto, che nei prossimi anni perderà presumibilmente
di importanza come materia prima per la produzione di                 • Albermarle Corp., uno dei più grandi produttori mondiali
batterie. Tesla ha già annunciato l’avvento di batterie                 di litio, prevede che nel 2025 la domanda complessiva del
«cobalt-free», per dissipare le perplessità legate ai metodi            settore delle batterie ammonterà a 1,14 mio. di tonnel-
di estrazione e alla provenienza del metallo (prodotto per              late. Ciò corrisponde a una crescita annua del 30 %
il 65 % circa nella Repubblica democratica del Congo).                  rispetto ai livelli attuali, che il mercato fatica già a sod-
                                                                        disfare. I grandi produttori però hanno già dato il via
L’offerta di materie prime per batterie deve aumentare                  libera a progetti su giacimenti consistenti. Oggi l’Australia
considerevolmente                                                       produce circa il 40 % del materiale estratto a livello
I giganti minerari sono consci di questo rialzo della do-               mondiale, ma è incalzata dal Cile, che con i suoi grandi
manda e hanno reagito di conseguenza. Restano ancora                    giacimenti ad alta quota nelle Ande – nel deserto di
dubbi, soprattutto per i prossimi due anni, sulla disponibi-            Atacama, all’incrocio con Bolivia e Argentina – si sta
lità di litio e nichel: all’ottimismo di alcuni analisti fa da          affermando come nuovo hot spot.

                                                                 20
La «rivoluzione verde»: una grande sfida per l’industria mineraria

• Anche per il rame si delinea uno scenario analogo. La                • Gli standard sociali e ambientali si fanno più rigorosi e
  domanda mondiale di questo metallo, attualmente                        rendono più complicata e costosa la realizzazione di
  pari a circa 28 mio. di tonnellate all’anno, dovrebbe                  nuovi progetti minerari. Inoltre, la cattiva fama che
  avvicinarsi, da qui al 2030, ai 38 milioni annui: un au-               circonda sovente i gruppi minerari in materia di soste-
  mento di quasi il 40 % che genererà nell’industria mine-               nibilità può dare adito a una minore disponibilità sul
  raria investimenti per circa 100 mia. di USD. La maggior               piano dei finanziamenti.
  parte delle nuove capacità estrattive sarà localizzata
  probabilmente in Perù, nella Repubblica democratica                  • Il settore deve adattarsi sempre più spesso a una diversa
  del Congo e in Russia.                                                 qualità dei materiali estratti, con un ridotto contenuto
                                                                         di metalli e la presenza di elementi tossici.
• Per quanto riguarda il nichel, a incrementare la produ-
  zione saranno di certo Australia e Indonesia, con quest’ul-          • L’evoluzione tecnologica nella produzione di batterie è
  tima che, dal 2017, ha portato la propria quota globale                rapidissima e ciò fa sì che la domanda dei singoli com-
  dal 16,7 al 33 % circa e non intende arrestare la corsa.               ponenti sia esposta a sensibili variazioni, rendendo più
                                                                         incerta la pianificazione delle attività estrattive.
L’industria mineraria fa i conti con numerose incertezze
Si presume che lungo i prossimi dieci anni la pressante                Gli esperti in materie prime sono concordi: la «rivoluzione
domanda di metalli necessari per la «rivoluzione verde»                verde» farà salire alle stelle la domanda di metalli. Benché
potrà essere soddisfatta. Ma non si possono escludere                  l’industria mineraria cerchi in tutti i casi di far fronte all’au-
fasi di impasse. Ad oggi, in ogni modo, non si può ancora              mentato fabbisogno, non vi è alcuna garanzia che l’offerta
parlare di offerta garantita, poiché l’industria mineraria             crescerà in maniera lineare. Peraltro, non c’è chiarezza
deve far fronte a varie sfide. Oltre all’intensità di capitale,        circa l’effettiva entità del fabbisogno, anche a causa
tradizionalmente altissima, dei nuovi progetti, al rischio di          dell’evolvere delle tecnologie, ad es. riguardo alla futura
oscillazioni dei prezzi e ai problemi di fornitura indotti dai         composizione delle batterie. Una cosa è chiara, per contro:
conflitti commerciali, nonché al mutare delle condizioni               la «rivoluzione verde» non può realizzarsi senza la collabora­
politiche, occorre considerare anche altri fattori:                    zione dei gruppi minerari. Alcuni di questi, purtroppo,
                                                                       presentano zone d’ombra quanto a condizioni di lavoro,
• La geografia delle capacità estrattive si conferma in                metodi di estrazione e rispetto dei vincoli ambientali e
  mutamento, con un crescente accento su paesi a più                   quindi non rispondono ancora ai nostri rigorosi criteri di
  alto rischio politico.                                               sostenibilità. ■

Oggetti del desiderio: metalli preziosi e altre materie prime necessari
per la produzione di batterie e accumulatori. Le attività estrattive lasciano
segni profondi e la domanda è in continuo aumento.

                                                                  21
Acqua: l’«oro blu», in futuro ancora più prezioso

                      22
A cura di Daniel Breitenstein, analista finanziario

                    Acqua: l’«oro blu»,
                     in futuro ancora
                        più prezioso
        La regola dice che un uomo può sopravvivere tre minuti senza ossigeno,
        tre giorni senz’acqua e tre settimane senza cibo. Sono molti gli ambiti in
        cui l’acqua riveste una funzione di rilievo. È il presupposto fondamentale
        non solo per l’esistenza degli esseri viventi, ma anche per l’equilibrio
        degli ecosistemi. Con una popolazione mondiale in crescita, il mutare
        delle esigenze in materia di alimentazione e igiene fa aumentare anche
        il fabbisogno di acqua. Urge quindi il ricorso a tecnologie innovative per
        l’impiego di questa preziosa risorsa.

I mari e gli oceani hanno una capacità di immagazzinare           potabile è distribuita in modo molto disomogeneo, in fun-
CO₂ superiore di 16 volte a quella della biosfera terrestre e     zione delle condizioni climatiche e geografiche locali. E i
di 60 volte a quella dell’atmosfera. E continuano ad assor-       cambiamenti climatici non fanno che accentuare questo
birne, sono un gigantesco «pozzo di carbonio». Questo             squilibrio. Le regioni già contraddistinte da precipitazioni
fatto, a prima vista positivo, cela però un temibile effetto      abbondanti diventano ancora più umide, quelle con clima
secondario: l’acidificazione delle acque, a cui vanno ad          secco si fanno ancora più aride. L’efficienza idrica, quindi,
associarsi anche altri fenomeni di origine antropica come         acquisirà un rilievo ancora maggiore.
la pesca eccessiva e l’inquinamento causato da rifiuti e
acque reflue. I mari rappresentano allo stesso tempo un           Urbanizzazione: una sfida per l’approvvigionamento
habitat e una fonte di sostentamento, e svolgono altresì          idrico
una funzione di regolazione del clima. Mantenere intatto          A ostacolare la disponibilità di acqua può concorrere anche
l’ecosistema oceanico è quindi fondamentale. Occorre              una domanda eccessiva a livello regionale, come accade
adottare subito un approccio più sostenibile nella gestione       nei grandi agglomerati urbani. La città di New York, ad
delle risorse idriche.                                            esempio, abitata da oltre 8 milioni di persone, necessita
                                                                  ogni giorno di 5 miliardi di litri d’acqua. Con una popola-
                                                                  zione quasi comparabile, la Svizzera ne consuma solo
      Gli oceani sono giganteschi                                 circa la metà. E questo malgrado la densità nel nostro
            pozzi di carbonio                                     paese sia notevolmente inferiore: circa 220 abitanti per
                                                                  km2 contro i 10 000 della Grande mela. Un simile contesto
                                                                  non permette a New York di approvvigionarsi con acque
I cambiamenti climatici aggravano le disparità                    di falda, come invece accade in prevalenza in Svizzera. Ma
nella distribuzione delle riserve idriche                         i newyorchesi vanno molto fieri della loro acqua potabile,
In relazione all’«oro blu» ci troviamo di fronte a sfide com-     sostenendo che sia l’ingrediente segreto dei bagel e delle
plesse. La quantità d’acqua presente sulla Terra è costante       pizze per cui la città è famosa. Naturalmente essa non
e di per sé basterebbe a coprire il nostro fabbisogno. Non        proviene dall’inquinatissimo fiume Hudson, bensì da ser-
è invece garantito che in ogni luogo sia disponibile acqua        batoi distanti circa 200 chilometri e collegati alla città
qualitativamente compatibile con le varie esigenze. L’acqua       da acquedotti, come al tempo degli antichi Romani. Il
ricopre oltre due terzi della superficie del nostro pianeta,      trasporto non richiede energia, ma avviene per forza di
ma solo il tre per cento di essa è dolce, e la metà di questa     gravità. Anche in futuro crescerà l’esigenza di adottare
piccola quota è sotto forma di ghiaccio. In più, l’acqua          simili soluzioni innovative.

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Acqua: l’«oro blu», in futuro ancora più prezioso

Igiene e alimentazione fanno lievitare la domanda                         L’acqua: un tema d’investimento dai risvolti etici?
Il fattore principale che alimenta la domanda di acqua                    Gli investitori, con le loro scelte responsabili, possono con-
potabile pulita è l’incessante crescita demografica. Se nel               tribuire al superamento delle sfide poste in quest’ambito.
1950 la Terra era popolata da 2,5 miliardi di persone, oggi               Occorre individuare le aziende che propongono soluzioni
sfioriamo gli 8 miliardi e secondo le previsioni dell’ONU                 idonee a far fronte alle difficoltà sopra descritte ed evitare
entro il 2100 potremmo avvicinarci agli 11 o, nell’ipotesi                invece quelle che svaligiano le riserve freatiche per trarne
estrema, ai 15 miliardi di abitanti. Poiché già attualmente               profitto. Adottando con rigore un approccio orientato alla
oltre 2 miliardi di persone non hanno un accesso garantito                sostenibilità si può evitare di ritrovarsi «pecore nere» in
all’acqua potabile, è chiaro che i problemi potranno solo                 portafoglio. Da parte nostra raccomandiamo il fondo
aumentare, specialmente se si considera che un’ampia                      tematico BNP Paribas Aqua (LU1165135440), che soddisfa
fetta di popolazione ambisce a un maggior benessere.                      sia i nostri severi requisiti in materia di sviluppo sostenibile
A un miglioramento delle condizioni di vita corrisponde                   sia i criteri adottati nell’ambito della selezione dei fondi
automaticamente un consumo di acqua più elevato. Le                       secondo il principio «best-in-class». Ad amministrare il
esigenze sul fronte dell’igiene aumentano, e così anche i                 fondo, su incarico di BNP Paribas, è il gestore patrimoniale
consumi in generale, compresi quelli di alimenti. Oltre due               britannico Impax, tra i primi a dedicarsi integralmente agli
terzi dei prelievi mondiali di acqua sono riconducibili                   investimenti sostenibili e, come tale, altamente credibile.
all’agricoltura. I sistemi di irrigazione sono perlopiù obso-
leti e inadeguati e questo fa sì che venga sprecata acqua
preziosa. Acqua che altrove viene a mancare.

Fig. 3: Performance del fondo BNP Paribas Aqua a confronto con MSCI World Index e fondi concorrenti

500
450
400
350
300
250
200
150
100

 09/11        09/12         09/13        09/14         09/15        09/16         09/17      09/18        09/19        09/20       09/21

  BNP Paribas Aqua                                          MSCI World Index                                      Fondi concorrenti (media)

Fonte: Banca Cler, Morningstar Direct. Dati al 30.9.2021, in CHF, indicizzati a 100

                                                                     24
Acqua: l’«oro blu», in futuro ancora più prezioso

Già nel 1999 aveva definito un universo proprietario per i
mercati ambientali. Una qualità di questo fondo che non
mancherà di convincere gli investitori è la sua capacità di
conciliare al meglio sostenibilità e rendimento. BNP Paribas
Aqua infatti si distingue sia rispetto all’indice azionario
mondiale che ai fondi concorrenti (fig. 3). ■

                                                               Sempre più persone hanno bisogno di quantità di acqua
                                                               sempre maggiori. Dalla produzione alimentare agricola
                                                               all’igiene personale quotidiana. Servono soluzioni innovative
                                                               per un consumo rispettoso delle risorse.

                                                               25
A cura del Dr. Rolf Wetzer, analista finanziario

               Città del futuro –
                le carote degli
               Champs-Elysées
I film di fantascienza sono pieni di metropoli futuristiche sorvolate da innumerevoli
navicelle spaziali. Ma le città del XXII secolo avranno davvero questo aspetto?
In quell’epoca i «cittadini» saranno presumibilmente quasi 10 miliardi. Già oggi, ogni
settimana, un milione di persone si trasferisce nelle città. Su appena il 2 per cento
della superficie terrestre si genera la maggior parte della performance economica
del pianeta, e per il 2100 questa forbice si allargherà ancora. I paesi industrializzati
invecchiano e la loro popolazione cala, mentre crescono Asia e Africa. Già nel prossimo
decennio 160 nuove città supereranno il milione di abitanti. Nel 2100 il mondo sarà
digitale e CO₂ neutrale, farà conquiste straordinarie in campo tecnico e medico
e dovrà affrontare le conseguenze dei cambiamenti climatici causati dall’uomo.

                                                  26
Città del futuro – le carote degli Champs-Elysées

La città offre tante cose che restano precluse a chi vive in            zione che potrebbero seguire le grandi città in tema di
campagna. Attrae molti, ma rischia di non avere risorse                 traffico e tutela del clima:
sufficienti per tutti. Le odierne megalopoli spesso non
creano abbastanza lavoro, le case sono care, l’acqua pulita             • Parigi punta a diventare CO₂ neutrale entro il 2050, per
scarseggia e i livelli delle falde calano. Secondo l’ONU                  cui dal 2030 ammetterà solo veicoli elettrici. Già oggi il
circa un miliardo di persone vive in tuguri. Senza contare i              limite di velocità è fissato a 30 km/h. Si punta a una
drammi ambientali legati al consumo sfrenato di suolo e                   rinuncia totale alle auto. Per il traffico individuale ba-
allo smaltimento carente di rifiuti e acque reflue. Molte                 sterebbero così strade più piccole e meno parcheggi, e
aree urbane soffocano per lo smog prodotto dal traffico                   si avrebbe più spazio per pedoni, biciclette e aree verdi.
e dalle industrie. Sono problemi che l’Europa quasi non
conosce. La spiegazione è semplice: nella capitale del                  • Spesso nelle città il clima impazzito provoca ondate di
Bangladesh vivono circa 37 000 persone per km2, a Basilea                 afa. Parigi reagisce rinverdendo la città quale misura di
solo 5300.                                                                climatizzazione naturale. Nelle aree densamente edifi-
                                                                          cate, oltre ai parchi sono soprattutto le facciate verdi a
Le metropoli dovranno affrontare grandi sfide                             far calare la temperatura percepita anche di 13 gradi.
Le città consumano due terzi dell’energia e generano tre
quarti delle emissioni di CO₂. In futuro, quindi, dovranno              • C’è anche l’agricoltura urbana: già oggi i tetti di Parigi
risolvere tre problemi: 1°: impiego delle risorse (suolo, acqua,          danno un raccolto giornaliero di frutta e verdura pari a
aria ed energia), 2°: gestione della mobilità e 3°: conse-                circa una tonnellata. E si pensa di coltivare altri 100
guenze dei cambiamenti climatici. La tecnologia svolgerà                  ettari di superficie cittadina. Il risultato? Temperatura e
un ruolo cruciale. Milioni di sensori collegati in rete, conta-           rumore calano e la qualità dell’aria migliora.
tori intelligenti e telecamere misureranno consumi energe-
tici, pressione dell’acqua, traffico, inquinamento atmosfe-             Le nuove città, per contro, sorgono in regioni periferiche e
rico e molto altro. I calcolatori utilizzeranno i dati in tempo         vengono progettate fin dall’inizio sulla carta, un po’ come
reale per gestire in modo mirato circolazione e fabbisogno              nel gioco SimCity. Ne è un esempio King Abdullah Econo-
di risorse. Le energie rinnovabili miglioreranno la qualità             mic City, in via di costruzione dal 2005 nel deserto saudi-
dell’aria. Per non sprecare le risorse idriche si ricorrerà a           ta per accogliere due milioni di abitanti su una superficie
limitazioni di utilizzo, condutture intelligenti e depurazione          pari a sette volte quella di Basilea. Il progetto comprende
biologica delle acque industriali. Contro la cementifica-               un centro economico con un porto di acque profonde per
zione si densificherà o si costruirà ex novo su superfici già           le merci, un aeroporto, una rete ferroviaria moderna e
urbanizzate. In futuro il traffico sarà elettrico, regolamen-           strade di grande comunicazione efficienti. La città è sud-
tato, concentrato su vettori collettivi o rimpiazzato da                divisa in sei zone (porto, zona industriale, formazione e
mezzi di trasporto moderni, impianti a fune o biciclette.               ricerca, tempo libero, area residenziale e quartiere degli
                                                                        affari) collegate tra loro in modo da minimizzare tempi
                                                                        di percorrenza e consumo di energia. Una rete di condut-
       Traguardo futuro di Parigi:                                      ture moderna preserva le risorse idriche e si sta realizzan-
                                                                        do un impianto di desalinizzazione. Resta da vedere se
           famiglie senz’auto                                           queste città artificiali sapranno offrire una qualità di vita
                                                                        apprezzabile. Il futuro è tutto da scrivere, e magari dav-
Le città già esistenti devono svilupparsi tenendo conto                 vero vedremo i taxi volanti sfrecciare lungo le pareti dei
della propria struttura. L’esempio di Parigi mostra la dire-            grattacieli. ■

                                                                        Meno traffico nelle città = miglior qualità della vita.
                                                                        Gli spazi aperti che vi risultano offrono aree per
                                                                        il giardinaggio e per l’autoapprovvigionamento di
                                                                        frutta e verdura fresca.

                                                                   27
A cura di Brigitta Lehr, analista finanziaria

         Azioni tecnologiche:
         perché non possono
        mancare in portafoglio
             Gli investitori che hanno vissuto la bolla delle dotcom tendono a non
             vedere di buon occhio le azioni tecnologiche. Per lo più a torto. Perché
             i gruppi tecnologici compresi oggi nell’indice Nasdaq 100 hanno poco
             a che vedere con le imprese della «new economy» che hanno messo
             in crisi le borse mondiali a marzo 2000. Spezziamo quindi una lancia
             a favore delle aziende tecnologiche di oggi.

Negli anni ‘90, quando il diffondersi di Internet e dei PC           Più di recente, soprattutto dopo la crisi finanziaria del
ha fatto spuntare come funghi nuovi modelli aziendali,               2008/2009, il Nasdaq 100 è di nuovo salito alle stelle
gli analisti finanziari hanno sviluppato metodi di valuta-           polverizzando i record precedenti e superando ampiamente
zione «creativi» per la miriade di start-up che man mano             i titoli dello S&P 500 (fig. 4). Qualcuno segue con appren-
si quotavano in borsa. E così si sono affermati parametri            sione questa impennata dei corsi, chiedendosi se sia para-
come il numero di clic o il tasso di «cash burn». Al centro          gonabile alla bolla delle dotcom.
di tutto c’era il Nasdaq, la prima borsa elettronica nata
negli USA nel 1971, apprezzata dalle neonate società tec-
nologiche per i requisiti di ammissione relativamente poco
stringenti.                                                                   Elevata redditività delle
                                                                                 società comprese
L’indice Nasdaq 100, che riproduce l’andamento dei prezzi
delle 100 società Nasdaq non finanziarie con la maggiore                          nel Nasdaq 100
capitalizzazione di mercato, è stato lanciato nel 1983 e
fino all’ottobre del 1990 aveva registrato performance
inferiori rispetto all’indice S&P 500, rappresentativo delle         Oggi la situazione è fondamentalmente diversa dalla
imprese tradizionali. A marzo del 2000 il suo valore era             bolla delle dotcom
cresciuto di 25 volte, mentre quello dello S&P 500 era               Se vent’anni fa molte società del Nasdaq 100 non realizza-
«solo» quintuplicato. Poco più di due anni dopo, il Nasdaq           vano profitti, oggi presentano livelli di redditività anche
100 aveva perso oltre l’80% del suo valore massimo mentre            superiori rispetto alle imprese tradizionali. Il margine di
lo S&P 500 aveva subìto un più modesto crollo del 46%.               utile medio delle aziende che lo compongono si attesta
Ma al punto di minimo, a settembre 2002, il valore del               intorno a un ottimo 16 %, contro l’11 % circa dello S&P 500.
Nasdaq 100 era aumentato di 4,8 volte rispetto all’ottobre           Oggi le large cap comprese nel Nasdaq 100 dominano
del 1990 mentre quello dell’indice S&P 500 solo di 2,7 volte.        anche l’indice S&P 500, con un peso di oltre il 40 %.

                                                                28
Azioni tecnologiche: perché non possono mancare in portafoglio

                            29
Azioni tecnologiche: perché non possono mancare in portafoglio

      In termini di rapporto corso/utile (P/E), in genere il Nasdaq                    Volete usare le azioni tecnologiche come integrazione
      100 presenta un significativo premio di valutazione. Cosa                        strategica in portafoglio?
      che sta avvenendo anche oggi, ma a livelli di gran lunga                         Il settore in crescita dei titoli tecnologici, pressoché assente
      inferiori rispetto alla bolla delle dotcom e comunque sotto                      dal mercato azionario svizzero, offre un buon potenziale
      la media storica (fig. 5). Peraltro, un P/E più elevato per i                    a lungo termine seppure con forti fluttuazioni. L’iShares
      titoli di crescita è sostanzialmente giustificato in quanto                      NASDAQ 100 UCITS ETF (IE00B53SZB19) replica l’indice
      si prospetta una crescita degli utili superiore alla media.                      e, oltre a investire in aziende informatiche come settore
                                                                                       principale (ad es. Apple, Microsoft), comprende anche so-
      Infine, in un contesto di tassi bassi come quello odierno, le                    cietà di crescita di altri settori, come servizi di comunica­
      valutazioni possono essere più alte perché gli utili futuri                      zione (ad es. Google, Facebook) e beni di consumo discre-
      vengono attualizzati applicando un minore fattore di scon-                       zionali (ad es. Amazon, Tesla). È ideale come integrazione
      to e quindi il loro valore attuale risulta più elevato. Inoltre,                 strategica in un portafoglio azionario sovrappesato in
      durante le fasi congiunturali caratterizzate da una bassa                        azioni svizzere (fig. 6). In alternativa c’è il fondo tecnolo-
      crescita tendenziale – che spesso coincidono con periodi                         gico a gestione attiva Fidelity Global Technology Fund
      di tassi bassi – gli investitori accordano un premio agli                        (LU1560650563), che presenta minori rischi di concentra-
      investimenti con potenziale di crescita superiore alla media.                    zione nei grandi colossi fortemente rappresentati negli
      Ad ogni modo le valutazioni elevate sono più soggette a                          indici. ■
      correzioni.

      Fig. 4: Andamento dei corsi azionari di Nasdaq 100 e S&P 500 dal lancio dell’indice Nasdaq 100
                         14 000                                                                                                              300 %

                         12 000                                                                                                              250 %

                                                                                                                                                     Performance relativa cumulata
                         10 000                                                                                                              200 %
Indice, 1.1.1983=100

                          8000                                                                                                               150 %

                          6000                                                                                                               100 %

                          4000                                                                                                                50 %

                          2000                                                                                                                 0%

                              0                                                                                                              -50 %

                                  1983 1985 1987 1989 1991 1993 1995 1997 1999 2001 2003 2005 2007 2009 2011 2013 2015 2017 2019 2021

                       Performance relativa cumulata Nasdaq 100 versus S&P 500                 Nasdaq 100                          S&P 500

      Fonte: Banca Cler, Datastream. Dati fino al 30.9.2021

                                                                                  30
Azioni tecnologiche: perché non possono mancare in portafoglio

       Fig. 5: Andamento delle valutazioni di Nasdaq 100 e S&P 500 in base al rapporto corso/utile
                                   100                                                                                                                       50
                                    90                                                                                                                       45
                                    80                                                                                                                       40
Rapporto corso/utile (P/E)

                                    70                                                                                                                       35
                                    60                                                                                                                       30

                                                                                                                                                                   Differenza P/E
                                    50                                                                                                                       25
                                    40                                                                                                                       20
                                    30                                                                                                                       15
                                    20                                                                                                                       10
                                    10                                                                                                                        5
                                     0                                                                                                                        0

                                            1985        1989         1993      1997       2001      2005          2009          2013      2017      2021

                             Differenza P/E Nasdaq 100 versus S&P 500                                Nasdaq 100                                  S&P 500

       Fonte: Banca Cler, Datastream. Dati fino al 30.9.2021

       Fig. 6: Allocazione settoriale Swiss Performance Index (SPI) e indice Nasdaq 100
                                                Energia
                              Servizi di pubblica utilità
                              Servizi di comunicazione
                                            Immobiliare
         Tecnologia dell’informazione
                                         Beni voluttuari
                                               Materiali
                                     Prodotti industriali
                                                Finanza
                               Beni di prima necessità
                                                   Sanità

                                                            0%      5%       10 %      15 %      20 %      25 %          30 %      35 %     40 %      45 %        50 %

                             SPI                             Nasdaq 100

       Fonte: Banca Cler, Bloomberg, iShares. Dati al 30.9.2021

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A cura di Corina Hennig, senior investment advisor

          Progresso tecnologico:
              avanti tutta
             Automazione, digitalizzazione, B2B, stampa 3D, cloud computing,
             blockchain, intelligenza artificiale, NFT: non fa in tempo a uscire
             una nuova tecnologia che già ne spunta una ancora più innovativa.
             A ritmi così travolgenti che gli investitori fanno fatica a tenervi il passo.
             La difficoltà sta nell’identificare i temi non solo interessanti, ma anche
             redditizi. Un aiuto ci arriva dai fondi con un’ampia diversificazione,
             che hanno già conseguito buoni risultati in passato.

La pandemia ha dato grande impulso al processo di digi-             La società di ricerche di mercato Gartner ha rivisto al rialzo
talizzazione. Le aziende hanno capito di dover reagire con          le previsioni sull’andamento degli investimenti nel settore
flessibilità per restare a galla in tempi di crisi. Home office,    IT su scala mondiale. Secondo i nuovi dati, per il 2021 si
riunioni virtuali anziché in presenza e misure per garantire        prevede un aumento dell’8,4 % (contro la precedente stima
le catene di fornitura sono solo alcuni degli insegnamenti          del 6,2 %), che porta il totale a oltre 4000 miliardi di USD.
che abbiamo tratto dal Covid-19. A beneficiarne è soprat-           Per il 2022 la crescita attesa è del 5,5 % (fig. 7).
tutto chi riesce a soddisfare al meglio le esigenze di trasfor-
mazione digitale. La domanda di soluzioni su questo fronte
continua a crescere, facendo lievitare i bilanci dei fornitori
del settore.

Fig. 7: Investimenti globali nel settore IT per segmenti, in mia. di USD, 2020-2022p

		 2020                                            Crescita 2021p                      Crescita 2022p                    Crescita
			                                                  (in %)		                            (in %)		                          (in %)
Data Center System               219,9                  2,3          236,8                     7,7      247,5                 4,5
Enterprise Software              466,6                 –2,1          516,9                    10,8      571,7                10,6
Devices                          663,2                 –6,9          755,8                    14,0      778,9                 3,1
IT Services                     1021,2                 –1,8         1112,6                     9,0     1193,5                 7,3
Communication Services          1386,5                 –0,7         1450,4                     4,6     1504,7                 3,7
Totale                          3757,5                 –2,2         4072,5                     8,4     4296,4                 5,5

Fonte: Gartner 2021

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