Prospettive Megatrend - temi d'investimento al centro dell'attenzione - Mercati finanziari e congiuntura
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prospettive Mercati finanziari e congiuntura Megatrend – temi d’investimento al centro dell’attenzione 3/2021
«Con la disponibilità di vaccini, la crisi climatica sta tornando a suscitare l’interesse degli investitori.» Dr. Sandro Merino, Chief Investment Officer
Editoriale Megatrend – temi d’investimento al centro dell’attenzione Dr. Sandro Merino Chief Investment Officer Care lettrici, cari lettori, anche dopo quasi due anni di pandemia da coronavirus e nonostante l’aumento dei tassi di vaccinazione e delle misure di contenimento, come tamponi, mascherine, distanziamento, ecc, l’emergenza non è ancora completamente superata. Tuttavia, operatori di mercato e comuni cittadini possono tornare man mano a concentrarsi anche su altri temi, almeno qui da noi. In questo numero di «Prospettive» proviamo quindi a guardare oltre la pandemia per soffermarci su vari megatrend che plasmeranno il futuro della nostra società, offrendo al contempo opportunità d’investimento interessanti. Ad esempio il costante «stato di emergenza» per gli investitori dovuto ai tassi bassi, ma anche tematiche «green» come le energie rinnovabili, le sfide legate alle materie prime per le batterie, la necessità di innovare nell’ambito delle risorse idriche, le città del futuro e il greenwashing. Inoltre daremo uno sguardo alle possibilità offerte dalle società che compongono il Nasdaq 100, analizzeremo gli sviluppi sul fronte tecnologico nonché i rischi e le opportunità per chi investe nelle aziende fintech. Al termine della nostra analisi proponiamo alcune idee d’investimento concrete, ossia fondi che a nostro giudizio meritano un posto in portafoglio. Non ci resta che augurarvi buona lettura e ancora grande successo con gli investimenti. Cordialmente 3
In questo numero 18 10 La «rivoluzione verde»: una grande Energie rinnovabili sfida per l’industria e fonti «obsolete» mineraria 22 Acqua: l’«oro blu», in futuro ancora più prezioso 3 14 Editoriale Investimenti sostenibili e accuse di greenwashing Anche dopo aver ponderato le critiche legittime ad alcuni prodotti, ci sentiamo di consigliare a tutti i 6 nostri clienti di optare per gli investimenti sostenibili. Lo «stato di emergenza» negli investimenti non è ancora finito La politica monetaria messa in campo negli ultimi anni 18 ha amplificato il trend al ribasso dei tassi d’interesse, La «rivoluzione verde»: una grande sfida ma la loro parabola discendente è iniziata già prima per l’industria mineraria del 2015. L’industria mineraria deve nettamente incrementare la capacità di estrazione delle materie prime necessarie, senza perdere di vista l’evoluzione delle batterie. 10 Energie rinnovabili e fonti «obsolete» La transizione energetica è un passaggio obbligato se 22 si vogliono raggiungere gli obiettivi climatici di Parigi. Acqua: l’«oro blu», in futuro ancora più prezioso Ne sono sempre più persuasi anche gli operatori L’acqua è il presupposto fondamentale per l’equilibrio dell’industria energetica fossile. degli ecosistemi. Risorse idriche e cambiamenti climatici sono strettamente correlati. Un bene prezioso anche per gli investitori. 4
32 28 Progresso tecnologico: avanti tutta Azioni tecnologiche: perché non possono mancare in portafoglio 26 36 Città del futuro – le carote degli Champs-Elysées Fintech: 3.0: un trend destinato a durare Già oggi sui tetti di Parigi si raccoglie qualcosa come Il settore della fintech offre grandi opportunità a fronte una tonnellata di frutta e verdura al giorno. Ora la di rischi altrettanto elevati. Non è facile capire quali capitale francese intende coltivare altri 100 ettari di prodotti e tecnologie riusciranno ad affermarsi, quali superficie cittadina. finiranno in una nicchia e quali usciranno di scena. 28 38 Prospettive per il mercato finanziario Azioni tecnologiche: perché non possono mancare Anche nel 2022 bisognerà evitare, per quanto possibile, in portafoglio i rischi identificabili e cogliere le opportunità che si Vent’anni fa molte società del Nasdaq 100 non presentano. Per conseguire gli obiettivi di medio-lungo realizzavano profitti, oggi sono anche più redditizie termine è importante diversificare gli investimenti. di numerose imprese tradizionali. 32 Progresso tecnologico: avanti tutta Le innovazioni avanzano a ritmi così travolgenti che gli investitori fanno fatica a raccapezzarsi. Un aiuto ci arriva dai fondi con un’ampia diversificazione, che hanno già conseguito buoni risultati in passato. 5
A cura del Dr. Stefan Kunzmann, responsabile Investment Research Lo «stato di emergenza» negli investimenti non è ancora finito All’inizio del 2015 la Banca nazionale svizzera ha inaugurato una nuova era sui mercati obbligazionari introducendo tassi d’interesse negativi. I rendimenti dei titoli di Stato svizzeri a dieci anni sono scesi sotto la fatidica soglia dello zero per cento, per poi raggiungere punte inferiori a –1 % nel 2019. Ciò significa che chi ha acquistato nel 2019 un prestito per 10 000 CHF finirà per versare alla Confederazione 1000 CHF di interessi sulla sua intera durata: paradossalmente, pagherà per aver prestato denaro allo Stato. La politica monetaria messa in campo negli ultimi anni ha amplificato il trend, ma la parabola discendente dei tassi d’interesse è iniziata già prima del 2015. Sono molti i fattori che incidono sui tassi d’interesse nel inflazione nel tempo. Oltre ai tassi nominali, nel corso dei breve, medio e lungo periodo: ad esempio le prospettive decenni sono però progressivamente diminuiti anche quelli di crescita delle economie, gli aumenti di produttività, le reali, ossia gli interessi dedotto il tasso di incremento dei aspettative di inflazione e il debito pubblico, ma anche prezzi (fig. 1) o le aspettative di inflazione. questioni come la ripartizione del reddito e della ricchezza e l’andamento demografico. Uno studio commissionato Come si vede in figura, i tassi reali negativi non sono una dalla SECO1 sostiene, rinviando a lavori scientifici, che la novità assoluta. Di nuovo c’è però il fatto che oggi non flessione dei tassi nominali negli ultimi tre decenni dipende sono dovuti ad aumentate aspettative di inflazione quanto in misura non trascurabile dal calo delle aspettative di piuttosto al calo dei tassi d’interesse nominali. 7
Lo «stato di emergenza» negli investimenti non è ancora finito Fig. 1: Tassi reali negativi in Svizzera 14 12 10 8 6 4 2 0 –2 –4 –6 –8 01/73 01/76 01/79 01/82 01/85 01/88 01/91 01/94 01/97 01/00 01/03 01/06 01/09 01/12 01/15 01/18 01/21 Rendimenti BNS reali (dedotto il tasso d’inflazione) Rendimenti BNS nominali Tasso d'inflazione in Svizzera Fonte: Banca Cler, Bloomberg, dati al 30.9.2021. Rendimenti dei titoli di Stato svizzeri a dieci anni al netto del tasso d’inflazione nella Confederazione L’influenza della struttura demografica sui tassi reali Svizzera fino al 2010 al maggior numero di 40–64enni sul Secondo i ricercatori, il calo subìto dai tassi reali negli scor- totale dei cittadini. Al contempo gli autori smentiscono le si decenni è in buona parte legato all’andamento della previsioni secondo cui un eventuale futuro cambiamento struttura demografica. Nel periodo di riferimento ha della struttura demografica, ad esempio l’aumento della giocato un ruolo importante, in particolare, la quota di quota di «over 65» sul totale della popolazione, potrebbe popolazione fra i 40 e i 64 anni. Questa fascia d’età evi- indurre una netta risalita dei tassi d’interesse. denzia una propensione al risparmio di gran lunga supe- riore, probabilmente perché l’aspettativa di vita si è in Disuguaglianze nella distribuzione del reddito generale allungata e, se si vive di più, al momento del pen- e carenza di investimenti sicuri sionamento servono più risparmi per mantenere il proprio Un altro fattore che potrebbe incidere sui tassi d’interesse standard di vita più a lungo. e sui rendimenti delle obbligazioni riguarda le disugua- glianze nella ripartizione dei redditi e della ricchezza. Di norma le persone con redditi elevati presentano un livello di consumi nettamente inferiore in rapporto al reddito Un’aspettativa di vita disponibile, motivo per cui possono risparmiare somme più elevata richiede risparmi più consistenti. Maggiori sono le disuguaglianze di distri- buzione a favore dei redditi elevati, maggiori saranno più elevati. teoricamente i risparmi accantonati e quindi anche la pressione sui tassi d’interesse. Se nel frattempo mancano investimenti sufficientemente sicuri, come avviene quan- Di conseguenza, essendo aumentata la quota di persone do la pubblica amministrazione persegue obiettivi di in questa fascia d’età in rapporto alla popolazione totale, risparmio, i capitali accumulati entrano in competizione è cresciuto anche il capitale di risparmio complessivo e con per aggiudicarsi le poche obbligazioni disponibili. Di con- esso la domanda di opportunità d’investimento. Ecco perché seguenza i corsi obbligazionari salgono e i relativi rendi- lo studio attribuisce buona parte del calo dei tassi reali in menti finiscono sotto pressione. 8
Lo «stato di emergenza» negli investimenti non è ancora finito Un numero sempre più esiguo di persone guadagna cifre sempre più elevate, che poi accantona e vuole investire in modo sicuro. Come potete contrastare Questa domanda esercita lo «stato di emergenza» pressioni sui rendimenti. negli investimenti? I nostri consulenti alla clientela saranno lieti di illustrarvi le Lo «stato di emergenza» negli investimenti durerà opportunità a vostra disposizione. ancora per un po’ Molti autori ed economisti tendono a imputare il basso cler.ch/richiedere-consulenza livello dei tassi unicamente alle banche centrali. È una visione troppo semplicistica: se i tassi sono scesi ai livelli attuali è anche per le basse aspettative di inflazione e i cambiamenti strutturali sul piano economico e sociale. 1 Reto Föllmi, Niklas Isaak, Philipp Jäger, Torsten Schmidt e Con ogni probabilità lo «stato di emergenza» negli inve- Pascal Seiler (2021): «Ursachen und Wirkungen der Tiefzins- stimenti durerà quindi per parecchio tempo, anche se i phase – Eine empirische Analyse mit Mikro- und Makrodaten» (Cause e conseguenze della fase di tassi bassi: un’analisi empirica rendimenti dovessero lievemente salire. Chiunque voglia supportata da microdati e macrodati). Grundlagen für die conseguire un guadagno non potrà quindi fare a meno di Wirtschaftspolitik Nr. 26. Segreteria di Stato dell’economia SECO, inserire in portafoglio anche investimenti più rischiosi. ■ Berna, Svizzera Risparmiare in vista della vecchiaia. Da studi attuali emerge che tra i 40 e i 64 anni di età accumuliamo più riserve per la pensione. Poiché la nostra aspettativa di vita aumenta costantemente, il fabbisogno di capitale risparmiato aumenta. 9
A cura di Nicolas Hefti, senior investment advisor Energie rinnovabili e fonti «obsolete» La transizione energetica è un passaggio obbligato se si vogliono raggiungere gli obiettivi climatici di Parigi. E il tempo stringe, come ha evidenziato di recente una relazione speciale del Comitato Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC). Per abbassare le emissioni globali di CO₂ urgono interventi drastici nei settori che ne generano i volumi maggiori (energia, trasporti e industria). 10
Energie rinnovabili e fonti «obsolete» Chi ha pronunciato le tre frasi seguenti? «Quest’anno bisogna fermare lo sviluppo e lo « sfruttamento Stop alla di nuovi giacimenti di petrolio » costruzione di nuove centrali e gas. a carbone. » « Dal 2035 la vendita di veicoli con motori a combustione deve cessare in tutto il mondo. » Forse radicali attivisti per il clima? No, l’autore di queste bonizzazione, in particolare incrementando la quota di richieste perentorie è nientemeno che l’AIE, l’Agenzia inter- fonti rinnovabili nel mix energetico globale. nazionale dell’energia. E sulla stessa linea di pensiero è anche il colosso gaspetrolifero britannico BP (British Petro- Il settore energia verso un massiccio potenziamento leum): secondo il suo capo economista Spencer Dale, per delle energie rinnovabili raggiungere gli obiettivi climatici di Parigi bisognerebbe Se l’industria energetica è al primo posto fra i produttori di replicare ogni anno il notevole calo delle emissioni globali gas serra, lo deve al massiccio impiego di centrali a carbone di CO₂ registrato nel 2020 a causa del coronavirus (–6,3 %). nel mondo. La generazione di energia da carbone è però Queste e altre dichiarazioni dimostrano che le evidenze destinata a perdere rilevanza, non solo per la crescente scientifiche pubblicate nel 2018 dall’IPCC circa la necessità attenzione alla sostenibilità ma anche per motivi econo- di ridurre le emissioni di CO₂ su scala mondiale sono sempre mici. Sia l’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili più riconosciute anche tra gli operatori dell’industria ener- (IRENA) che BloombergNEF (BNEF) sono giunte alla con- getica fossile. clusione che, nei paesi più popolosi al mondo come Cina e India ma anche in gran parte d’Europa, è già più conve- I tre settori con le maggiori emissioni di gas serra niente generare energia costruendo nuove centrali eoliche Malgrado il costante impegno a ridurre le emissioni e gli o solari che non continuando a sfruttare le centrali a car- ingenti investimenti in energie rinnovabili negli ultimi 20 bone e a gas esistenti. L’IRENA prevede che entro il 2050 anni, il settore energia è pur sempre responsabile di ca. si produrrà il triplo dell’energia rispetto a oggi, di cui il 90 % il 30 % dei volumi complessivi di gas serra. Insieme ai (2018: 25 %) di origine rinnovabile. Il potenziale maggiore trasporti e all’industria, la percentuale sale oltre il 60 %. è attribuito all’energia eolica e a quella solare, mentre il Per stabilizzare il riscaldamento globale, questi tre grandi resto dovrebbe provenire dal gas naturale (6 %) e dal produttori di gas a effetto serra devono attuare la decar- nucleare (4 %). Un ruolo importante nel processo di de- 11
Energie rinnovabili e fonti «obsolete» carbonizzazione della produzione di elettricità lo avranno anche altre fonti rinnovabili mature come energia idraulica, bioenergia e fonti geotermiche, oltre a tecnologie emer- genti come il solare termico a concentrazione e l’energia marina. A tal fine bisognerebbe quasi decuplicare, da qui al 2050, la capacità installata di produzione di energia Volete investire nel promet- elettrica da energie rinnovabili nonché più che triplicare l’espansione su base annua. Con queste prospettive, non tente settore delle energie manca qualche critica per il fatto di dover «sacrificare alla rinnovabili e coglierne le causa» vaste porzioni di territorio. Secondo lo scenario migliore ipotizzato da BNEF, si parla di ca. 1,4 milioni di km2 opportunità di rendimento? su scala globale: un’area grande più o meno tre volte la Francia (esclusi i territori d’oltremare). Vi consigliamo il DNB Fund Renewable Energy (LU1706372593), un fondo che punta su La decarbonizzazione dei trasporti passa energie rinnovabili ed efficienza energetica per la mobilità elettrica investendo in particolare in imprese che, con Il secondo maggiore produttore di gas a effetto serra è il le loro tecnologie e i loro prodotti e servizi, settore dei trasporti, complici soprattutto i motori a com- aiutano altre realtà a ridurre le emissioni di gas bustione con alimentazione a petrolio impiegati nel tra- serra contrastando i cambiamenti climatici. sporto aereo, nella navigazione e nei veicoli stradali, con questi ultimi a fare la parte del leone. Oggi i veicoli elet- Per scoprire come integrare questo trici offrono un’opzione economicamente praticabile e fondo nel vostro portafoglio già disponibile in commercio per accelerare il processo di contattate il vostro consulente, decarbonizzazione nel settore. In primis per quanto riguar- che vi fornirà tutte le informazioni da automobili, autobus, motocicli e ciclomotori. Grazie a necessarie. batterie sempre più economiche, la competitività dei veicoli elettrici rispetto a quelli con motore a combustione cler.ch/richiedere-consulenza sta migliorando. Tra il 2010 e il 2020 il prezzo medio delle batterie agli ioni di litio è calato dell’89 % attestandosi a 137 USD/kWh, e il trend potrebbe ulteriormente accelerare. I probabili costi della transizione energetica consumi finali, reti elettriche, innovazioni per garantire Per realizzare la transizione energetica nei prossimi tre la flessibilità (idrogeno) e tecnologie di rimozione del decenni, l’IRENA prevede un fabbisogno di investimenti carbonio. Probabilmente questi colossali volumi d’investi- per 131 000 miliardi di USD, pari a circa 4400 miliardi l’anno mento innescheranno effetti collaterali positivi, come ovvero poco più del 5 % del PIL globale annuo (stato al l’aumento dell’occupazione nel settore delle energie rin- 2020). Al momento siamo intorno ai 1700 miliardi di USD. novabili. Le buone ragioni per accelerare la trasformazione Gli investimenti dovrebbero confluire integralmente in dell’economia mondiale non mancano. Staremo a vedere tecnologie dedicate alla transizione energetica, come ener- se l’umanità riuscirà a soddisfare le richieste dell’AIE e a gie rinnovabili, efficienza energetica, elettrificazione dei conseguire gli obiettivi climatici di Parigi. ■ 12
Energie rinnovabili e fonti «obsolete» Il trasporto su ruote rimane una delle maggiori cause di emissioni di gas serra poiché la maggior parte dei camion è ancora alimentata da motore a combustione. Un problema che va risolto. Per contro, la competitività dei veicoli elettrici nel trasporto privato continua a migliorare grazie al calo dei prezzi delle batterie. 13
A cura del Dr. Sandro Merino, Chief Investment Officer Investimenti sostenibili e accuse di greenwashing Si definisce «greenwashing» una condotta per cui, attraverso la scelta di prodotti d’investimento sostenibili, si vuole veicolare l’immagine di un operato orientato alla sostenibilità, quando invece le misure efficaci in tal senso sono molto limitate o del tutto assenti. Soprattutto per gli investimenti di privati nel mercato secondario di azioni e obbligazioni sulle grandi Borse mondiali, non è chiaro se e quanto privilegiare titoli sostenibili produca di fatto un impatto misurabile per il raggiungimento di obiettivi ecologici e sociali. In alcuni casi le rivelazioni di cosiddetti «whistleblower» nel settore finanziario hanno persino dato luogo a contenziosi giudiziari per accuse di greenwashing. Negli ultimi anni la volontà di comprendere a fondo le mente rilevante per gli investitori privati) non esistono «catene degli effetti» innescate dagli investimenti è mol- solide evidenze empiriche dell’auspicato effetto sul clima to aumentata e lo sperimentiamo ogni giorno nei colloqui di approcci alla sostenibilità che contemplano criteri di con i clienti. Spesso i discorsi ruotano attorno alla crisi esclusione (screening e divestment) o l’esplicita integra- climatica, ma la tutela del clima non è l’unico aspetto in zione di aspetti sostenibili (ESG integration) in fase di gioco. I clienti si informano anche sul rispetto di condizio- costruzione del portafoglio. Al contempo, però, non esclu- ni di lavoro eque e dignitose, o chiedono di privilegiare de che simili approcci possano avere un impatto maggio- imprese con un management di comprovata integrità e re in futuro e specifica a quali condizioni. Ad esempio, le una struttura dirigenziale priva di controversi conflitti d’in- imprese con un bilancio ecologico poco positivo dovreb- teresse. Noi ne teniamo conto nel nostro approccio alla bero trovarsi ad affrontare costi del capitale sempre più sostenibilità, che considera, oltre al tema dell’ambiente, elevati e valutazioni sistematicamente più ridotte. Se og- anche criteri sociali e di buona gestione aziendale. gi questo fatto non è ancora dimostrabile con dati empi- rici è forse perché gli investimenti sostenibili sono tuttora Le catene degli effetti sul fronte del clima poco diffusi su scala globale e perché gli standard e i van- Per quanto riguarda le catene degli effetti specificamen- taggi di una simile strategia d’investimento non sono an- te legate al clima, a novembre 2020 l’Ufficio federale cora adeguatamente fissati e comprovati. dell’ambiente (UFAM) ha pubblicato uno studio che for- nisce un’ampia panoramica delle attuali cognizioni scien- Per questo, organizzazioni come Greenpeace invocano tifiche circa l’efficacia climatica ottenuta fino a oggi attra- precisazioni sugli standard minimi e norme più rigorose a verso le misure degli operatori del mercato finanziario. Lo livello statale, soprattutto per prodotti d’investimento studio mostra che per il mercato secondario (particolar- reclamizzati come sostenibili o «clima-compatibili». 14
Investimenti sostenibili e accuse di greenwashing 15
Investimenti sostenibili e accuse di greenwashing Si possono promuovere come «clima-compatibili» Il nostro comitato d’investimento è ben consapevole del prodotti d’investimento diversificati su scala globale? problema. Oggi investire sui mercati secondari mantenen- Nell’ambito di un’indagine di «mistery shopping» condotta do necessariamente un’ampia diversificazione per motivi a settembre 2021 presso 19 banche svizzere, tra cui la di rischio non si può definire rispettoso del clima. Per il Banca Cler, Greenpeace ha verificato la compatibilità semplice motivo che la stessa economia globale, forte- climatica dei prodotti d’investimento proposti rispetto mente interconnessa, non può essere clima-compatibile all’obiettivo di contenimento del riscaldamento globale a in quanto si fonda su modalità di approvvigionamento 1,5 °C. Risultato: nessun prodotto sarebbe compatibile con energetico che palesemente non lo sono. Da un punto di tale obiettivo. L’accusa di Greenpeace è che, nonostante ciò, vista scientifico, la capacità dell’economia mondiale di molte banche presentano i loro prodotti d’investimento raggiungere la piena compatibilità climatica in pochi come «clima-compatibili». decenni rappresenta per l’umanità una questione di por- tata esistenziale. Dal canto nostro, ci siamo sempre astenuti dall’avanzare la promessa di prestazione della compatibilità climatica Cambiamenti nei costi del capitale: forse c’è speranza riguardo alle nostre strategie d’investimento sostenibili Nel concepire i nostri investimenti sostenibili sapevamo sviluppate internamente. Greenpeace lo ha riconosciuto bene che il nostro contributo a mitigare la crisi climatica nel suo studio e non ha accusato il nostro istituto di pro- poteva essere solo molto modesto, forse simbolico. Scon- muovere indebitamente come clima-compatibili prodotti sigliare di investire in società che gestiscono centrali a che in realtà non lo sono. carbone o continuano ad aumentare a oltranza le capacità di estrazione di materie prime fossili non è una soluzione L’economia globale è ancora fortemente dipendente dai di comprovata efficacia al problema del clima. Se non combustibili fossili altro, però, contribuiamo a evidenziare la portata del pro- Nonostante la crescente diffusione delle energie rinnova- blema – oltre a offrire e sviluppare soluzioni nell’ambito bili, l’approvvigionamento energetico globale è ancora del nostro limitato raggio di azione. fortemente legato all’energia primaria di origine fossile: un dato davvero poco incoraggiante. Per avere un’idea di Investimenti sostenibili consigliati anche cosa comporterebbe rispettare l’Accordo sul clima di per motivi di rischio Parigi, basti pensare questo: nel 2020 i lockdown per In ogni caso la speranza è che, in futuro, i cambiamenti nel la pandemia hanno fatto diminuire – peraltro in modo comportamento degli investitori incidano sistematica- «involontario» – le emissioni di gas serra su scala mondiale mente sui costi del capitale – questione trattata anche di circa il 6 %. Ora, la stessa flessione dovrebbe ripetersi nello studio dell’UFAM. Inoltre, in vista del riassetto del ogni anno per i prossimi 25 anni. Ciò significa che nel 2021 sistema di approvvigionamento energetico previsto su dovremmo di nuovo riprodurre l’effetto pandemia regi- scala globale, i rischi d’investimento salgono se ci si ostina strato nel 2020, vale a dire una riduzione nell’ordine del a puntare su settori economici poco orientati al futuro. 4-6 %. Idem per gli anni successivi. E anche ragioni puramente egoistiche, come il desiderio di proteggere il proprio capitale, sono un motivo più che Un altro dato allarmante riguarda un riscontro scientifico sufficiente per decidere di disinvestire da certe aziende e pubblicato nell’ultima relazione dell’IPCC (IPCC-AR6, optare per alternative più sostenibili. ago. 2021): nella migliore delle ipotesi, potremo ancora emettere circa 1000 gigatonnellate di CO₂ in totale, do- podiché supereremo in modo irreversibile la soglia dei 2 gradi. Se pensiamo che il volume annuo di emissioni nel mondo si aggira intorno a 40 gigatonnellate e che il trend è in continua crescita, c’è poco da stare tranquilli. 16
Investimenti sostenibili e accuse di greenwashing Il finanziamento del riassetto del sistema Nonostante alcune critiche legittime, consigliamo di approvvigionamento energetico apre nuove le forme d’investimento in chiave sostenibile possibilità d’investimento Nel complesso riteniamo valida e promettente la nostra Per conseguire gli obiettivi climatici è necessario finanzia- offerta di prodotti d’investimento sostenibili nel mercato re la riorganizzazione del sistema di approvvigionamento secondario globale. Cerchiamo sempre di ascoltare le energetico. Se lo Stato non aumenta il debito pubblico, critiche fondate e riesaminiamo costantemente il nostro in futuro la funzione di finanziamento potrebbe spettare approccio all’investimento, modificandolo in funzione dei sempre più a società veicolo pubbliche o private. Con nuovi sviluppi. Anche dopo aver ponderato le critiche legit- l’emissione di obbligazioni con destinazione specifica time ad alcuni prodotti, ci sentiamo di consigliare a tutti (green bond), gli investimenti in questo campo potrebbero i nostri clienti di optare per gli investimenti sostenibili. Ne acquistare ulteriore rilevanza. Gli sviluppi su questo fronte siamo convinti: una strategia d’investimento che punta influenzeranno anche i nostri prodotti d’investimento costantemente su aziende con performance ESG superiori sostenibili. alla concorrenza è una strategia valida, perché prepara il portafoglio d’investimento per le sfide di domani. ■ Da dove proviene e quali sono i motivi? La domanda in termini di beni sostenibili è in aumento – anche nel portafoglio d’investimento. Criteri come ecologia, condizioni di lavoro eque e orientamento strategico stanno acquisendo sempre più importanza in riferimento ai prodotti d’investimento. 17
La «rivoluzione verde»: una grande sfida per l’industria mineraria 18
A cura di Hans Peter Schmidlin, senior investment advisor La «rivoluzione verde»: una grande sfida per l’industria mineraria Per raggiungere gli obiettivi climatici, i politici premono per una rapida messa al bando dei motori a combustione e puntano sull’alternativa elettrica. Il conseguente boom del settore stimola la domanda di componenti per batterie e delle materie prime necessarie per produrli. La «rivoluzione verde» può realizzarsi solo se i gruppi minerari poten- zieranno notevolmente le corrispondenti attività estrattive. Come conciliare spinta a soddisfare la domanda ed esigenza di sostenibilità? Il conflitto di obiettivi sembra inevitabile. 19
La «rivoluzione verde»: una grande sfida per l’industria mineraria Le decisioni di politica climatica possono scatenare «effetti domino» difficilmente preventivabili. Si stima, ad La «rivoluzione verde» esempio, che nei prossimi anni la domanda di litio e co- alimenta la domanda di metalli balto aumenterà rispettivamente di sei e tre volte, e anche quella di nichel per le batterie decollerà massicciamente. Il progresso tecnico fa sì che la composizione chimica delle Inoltre, i propulsori per le auto elettriche richiedono una batterie sia in costante evoluzione. Attualmente circa quantità di rame quattro volte superiore a quella dei l’85 % dell’offerta globale di nichel viene destinato alla motori a combustione (fig. 2). fabbricazione di acciaio inossidabile e leghe, solo il 5 % è impiegato nella produzione di batterie. Da qui al 2025, però, secondo gli analisti di mercato, la domanda di questo metallo crescerà a tassi annui compresi tra il 27,5 e il 35 %. Fig. 2: Forte aumento della domanda di metalli per le batterie agli ioni di litio Milioni di tonnellate 16 14 12 10 8 6 4 2 0 2020 2022p 2024p 2026p 2028p 2030p Litio Nichel Manganese Fosforo Rame Cobalto Grafite Ferro Alluminio Fonte: Banca Cler, BloombergNEF La tendenza, indotta da preoccupazioni per la catena contraltare l’opinione di altri secondo cui la catena di for- di fornitura, è quella di prediligere il nichel a scapito del nitura sarebbe garantita solo nello scenario «best case». cobalto, che nei prossimi anni perderà presumibilmente di importanza come materia prima per la produzione di • Albermarle Corp., uno dei più grandi produttori mondiali batterie. Tesla ha già annunciato l’avvento di batterie di litio, prevede che nel 2025 la domanda complessiva del «cobalt-free», per dissipare le perplessità legate ai metodi settore delle batterie ammonterà a 1,14 mio. di tonnel- di estrazione e alla provenienza del metallo (prodotto per late. Ciò corrisponde a una crescita annua del 30 % il 65 % circa nella Repubblica democratica del Congo). rispetto ai livelli attuali, che il mercato fatica già a sod- disfare. I grandi produttori però hanno già dato il via L’offerta di materie prime per batterie deve aumentare libera a progetti su giacimenti consistenti. Oggi l’Australia considerevolmente produce circa il 40 % del materiale estratto a livello I giganti minerari sono consci di questo rialzo della do- mondiale, ma è incalzata dal Cile, che con i suoi grandi manda e hanno reagito di conseguenza. Restano ancora giacimenti ad alta quota nelle Ande – nel deserto di dubbi, soprattutto per i prossimi due anni, sulla disponibi- Atacama, all’incrocio con Bolivia e Argentina – si sta lità di litio e nichel: all’ottimismo di alcuni analisti fa da affermando come nuovo hot spot. 20
La «rivoluzione verde»: una grande sfida per l’industria mineraria • Anche per il rame si delinea uno scenario analogo. La • Gli standard sociali e ambientali si fanno più rigorosi e domanda mondiale di questo metallo, attualmente rendono più complicata e costosa la realizzazione di pari a circa 28 mio. di tonnellate all’anno, dovrebbe nuovi progetti minerari. Inoltre, la cattiva fama che avvicinarsi, da qui al 2030, ai 38 milioni annui: un au- circonda sovente i gruppi minerari in materia di soste- mento di quasi il 40 % che genererà nell’industria mine- nibilità può dare adito a una minore disponibilità sul raria investimenti per circa 100 mia. di USD. La maggior piano dei finanziamenti. parte delle nuove capacità estrattive sarà localizzata probabilmente in Perù, nella Repubblica democratica • Il settore deve adattarsi sempre più spesso a una diversa del Congo e in Russia. qualità dei materiali estratti, con un ridotto contenuto di metalli e la presenza di elementi tossici. • Per quanto riguarda il nichel, a incrementare la produ- zione saranno di certo Australia e Indonesia, con quest’ul- • L’evoluzione tecnologica nella produzione di batterie è tima che, dal 2017, ha portato la propria quota globale rapidissima e ciò fa sì che la domanda dei singoli com- dal 16,7 al 33 % circa e non intende arrestare la corsa. ponenti sia esposta a sensibili variazioni, rendendo più incerta la pianificazione delle attività estrattive. L’industria mineraria fa i conti con numerose incertezze Si presume che lungo i prossimi dieci anni la pressante Gli esperti in materie prime sono concordi: la «rivoluzione domanda di metalli necessari per la «rivoluzione verde» verde» farà salire alle stelle la domanda di metalli. Benché potrà essere soddisfatta. Ma non si possono escludere l’industria mineraria cerchi in tutti i casi di far fronte all’au- fasi di impasse. Ad oggi, in ogni modo, non si può ancora mentato fabbisogno, non vi è alcuna garanzia che l’offerta parlare di offerta garantita, poiché l’industria mineraria crescerà in maniera lineare. Peraltro, non c’è chiarezza deve far fronte a varie sfide. Oltre all’intensità di capitale, circa l’effettiva entità del fabbisogno, anche a causa tradizionalmente altissima, dei nuovi progetti, al rischio di dell’evolvere delle tecnologie, ad es. riguardo alla futura oscillazioni dei prezzi e ai problemi di fornitura indotti dai composizione delle batterie. Una cosa è chiara, per contro: conflitti commerciali, nonché al mutare delle condizioni la «rivoluzione verde» non può realizzarsi senza la collabora politiche, occorre considerare anche altri fattori: zione dei gruppi minerari. Alcuni di questi, purtroppo, presentano zone d’ombra quanto a condizioni di lavoro, • La geografia delle capacità estrattive si conferma in metodi di estrazione e rispetto dei vincoli ambientali e mutamento, con un crescente accento su paesi a più quindi non rispondono ancora ai nostri rigorosi criteri di alto rischio politico. sostenibilità. ■ Oggetti del desiderio: metalli preziosi e altre materie prime necessari per la produzione di batterie e accumulatori. Le attività estrattive lasciano segni profondi e la domanda è in continuo aumento. 21
Acqua: l’«oro blu», in futuro ancora più prezioso 22
A cura di Daniel Breitenstein, analista finanziario Acqua: l’«oro blu», in futuro ancora più prezioso La regola dice che un uomo può sopravvivere tre minuti senza ossigeno, tre giorni senz’acqua e tre settimane senza cibo. Sono molti gli ambiti in cui l’acqua riveste una funzione di rilievo. È il presupposto fondamentale non solo per l’esistenza degli esseri viventi, ma anche per l’equilibrio degli ecosistemi. Con una popolazione mondiale in crescita, il mutare delle esigenze in materia di alimentazione e igiene fa aumentare anche il fabbisogno di acqua. Urge quindi il ricorso a tecnologie innovative per l’impiego di questa preziosa risorsa. I mari e gli oceani hanno una capacità di immagazzinare potabile è distribuita in modo molto disomogeneo, in fun- CO₂ superiore di 16 volte a quella della biosfera terrestre e zione delle condizioni climatiche e geografiche locali. E i di 60 volte a quella dell’atmosfera. E continuano ad assor- cambiamenti climatici non fanno che accentuare questo birne, sono un gigantesco «pozzo di carbonio». Questo squilibrio. Le regioni già contraddistinte da precipitazioni fatto, a prima vista positivo, cela però un temibile effetto abbondanti diventano ancora più umide, quelle con clima secondario: l’acidificazione delle acque, a cui vanno ad secco si fanno ancora più aride. L’efficienza idrica, quindi, associarsi anche altri fenomeni di origine antropica come acquisirà un rilievo ancora maggiore. la pesca eccessiva e l’inquinamento causato da rifiuti e acque reflue. I mari rappresentano allo stesso tempo un Urbanizzazione: una sfida per l’approvvigionamento habitat e una fonte di sostentamento, e svolgono altresì idrico una funzione di regolazione del clima. Mantenere intatto A ostacolare la disponibilità di acqua può concorrere anche l’ecosistema oceanico è quindi fondamentale. Occorre una domanda eccessiva a livello regionale, come accade adottare subito un approccio più sostenibile nella gestione nei grandi agglomerati urbani. La città di New York, ad delle risorse idriche. esempio, abitata da oltre 8 milioni di persone, necessita ogni giorno di 5 miliardi di litri d’acqua. Con una popola- zione quasi comparabile, la Svizzera ne consuma solo Gli oceani sono giganteschi circa la metà. E questo malgrado la densità nel nostro pozzi di carbonio paese sia notevolmente inferiore: circa 220 abitanti per km2 contro i 10 000 della Grande mela. Un simile contesto non permette a New York di approvvigionarsi con acque I cambiamenti climatici aggravano le disparità di falda, come invece accade in prevalenza in Svizzera. Ma nella distribuzione delle riserve idriche i newyorchesi vanno molto fieri della loro acqua potabile, In relazione all’«oro blu» ci troviamo di fronte a sfide com- sostenendo che sia l’ingrediente segreto dei bagel e delle plesse. La quantità d’acqua presente sulla Terra è costante pizze per cui la città è famosa. Naturalmente essa non e di per sé basterebbe a coprire il nostro fabbisogno. Non proviene dall’inquinatissimo fiume Hudson, bensì da ser- è invece garantito che in ogni luogo sia disponibile acqua batoi distanti circa 200 chilometri e collegati alla città qualitativamente compatibile con le varie esigenze. L’acqua da acquedotti, come al tempo degli antichi Romani. Il ricopre oltre due terzi della superficie del nostro pianeta, trasporto non richiede energia, ma avviene per forza di ma solo il tre per cento di essa è dolce, e la metà di questa gravità. Anche in futuro crescerà l’esigenza di adottare piccola quota è sotto forma di ghiaccio. In più, l’acqua simili soluzioni innovative. 23
Acqua: l’«oro blu», in futuro ancora più prezioso Igiene e alimentazione fanno lievitare la domanda L’acqua: un tema d’investimento dai risvolti etici? Il fattore principale che alimenta la domanda di acqua Gli investitori, con le loro scelte responsabili, possono con- potabile pulita è l’incessante crescita demografica. Se nel tribuire al superamento delle sfide poste in quest’ambito. 1950 la Terra era popolata da 2,5 miliardi di persone, oggi Occorre individuare le aziende che propongono soluzioni sfioriamo gli 8 miliardi e secondo le previsioni dell’ONU idonee a far fronte alle difficoltà sopra descritte ed evitare entro il 2100 potremmo avvicinarci agli 11 o, nell’ipotesi invece quelle che svaligiano le riserve freatiche per trarne estrema, ai 15 miliardi di abitanti. Poiché già attualmente profitto. Adottando con rigore un approccio orientato alla oltre 2 miliardi di persone non hanno un accesso garantito sostenibilità si può evitare di ritrovarsi «pecore nere» in all’acqua potabile, è chiaro che i problemi potranno solo portafoglio. Da parte nostra raccomandiamo il fondo aumentare, specialmente se si considera che un’ampia tematico BNP Paribas Aqua (LU1165135440), che soddisfa fetta di popolazione ambisce a un maggior benessere. sia i nostri severi requisiti in materia di sviluppo sostenibile A un miglioramento delle condizioni di vita corrisponde sia i criteri adottati nell’ambito della selezione dei fondi automaticamente un consumo di acqua più elevato. Le secondo il principio «best-in-class». Ad amministrare il esigenze sul fronte dell’igiene aumentano, e così anche i fondo, su incarico di BNP Paribas, è il gestore patrimoniale consumi in generale, compresi quelli di alimenti. Oltre due britannico Impax, tra i primi a dedicarsi integralmente agli terzi dei prelievi mondiali di acqua sono riconducibili investimenti sostenibili e, come tale, altamente credibile. all’agricoltura. I sistemi di irrigazione sono perlopiù obso- leti e inadeguati e questo fa sì che venga sprecata acqua preziosa. Acqua che altrove viene a mancare. Fig. 3: Performance del fondo BNP Paribas Aqua a confronto con MSCI World Index e fondi concorrenti 500 450 400 350 300 250 200 150 100 09/11 09/12 09/13 09/14 09/15 09/16 09/17 09/18 09/19 09/20 09/21 BNP Paribas Aqua MSCI World Index Fondi concorrenti (media) Fonte: Banca Cler, Morningstar Direct. Dati al 30.9.2021, in CHF, indicizzati a 100 24
Acqua: l’«oro blu», in futuro ancora più prezioso Già nel 1999 aveva definito un universo proprietario per i mercati ambientali. Una qualità di questo fondo che non mancherà di convincere gli investitori è la sua capacità di conciliare al meglio sostenibilità e rendimento. BNP Paribas Aqua infatti si distingue sia rispetto all’indice azionario mondiale che ai fondi concorrenti (fig. 3). ■ Sempre più persone hanno bisogno di quantità di acqua sempre maggiori. Dalla produzione alimentare agricola all’igiene personale quotidiana. Servono soluzioni innovative per un consumo rispettoso delle risorse. 25
A cura del Dr. Rolf Wetzer, analista finanziario Città del futuro – le carote degli Champs-Elysées I film di fantascienza sono pieni di metropoli futuristiche sorvolate da innumerevoli navicelle spaziali. Ma le città del XXII secolo avranno davvero questo aspetto? In quell’epoca i «cittadini» saranno presumibilmente quasi 10 miliardi. Già oggi, ogni settimana, un milione di persone si trasferisce nelle città. Su appena il 2 per cento della superficie terrestre si genera la maggior parte della performance economica del pianeta, e per il 2100 questa forbice si allargherà ancora. I paesi industrializzati invecchiano e la loro popolazione cala, mentre crescono Asia e Africa. Già nel prossimo decennio 160 nuove città supereranno il milione di abitanti. Nel 2100 il mondo sarà digitale e CO₂ neutrale, farà conquiste straordinarie in campo tecnico e medico e dovrà affrontare le conseguenze dei cambiamenti climatici causati dall’uomo. 26
Città del futuro – le carote degli Champs-Elysées La città offre tante cose che restano precluse a chi vive in zione che potrebbero seguire le grandi città in tema di campagna. Attrae molti, ma rischia di non avere risorse traffico e tutela del clima: sufficienti per tutti. Le odierne megalopoli spesso non creano abbastanza lavoro, le case sono care, l’acqua pulita • Parigi punta a diventare CO₂ neutrale entro il 2050, per scarseggia e i livelli delle falde calano. Secondo l’ONU cui dal 2030 ammetterà solo veicoli elettrici. Già oggi il circa un miliardo di persone vive in tuguri. Senza contare i limite di velocità è fissato a 30 km/h. Si punta a una drammi ambientali legati al consumo sfrenato di suolo e rinuncia totale alle auto. Per il traffico individuale ba- allo smaltimento carente di rifiuti e acque reflue. Molte sterebbero così strade più piccole e meno parcheggi, e aree urbane soffocano per lo smog prodotto dal traffico si avrebbe più spazio per pedoni, biciclette e aree verdi. e dalle industrie. Sono problemi che l’Europa quasi non conosce. La spiegazione è semplice: nella capitale del • Spesso nelle città il clima impazzito provoca ondate di Bangladesh vivono circa 37 000 persone per km2, a Basilea afa. Parigi reagisce rinverdendo la città quale misura di solo 5300. climatizzazione naturale. Nelle aree densamente edifi- cate, oltre ai parchi sono soprattutto le facciate verdi a Le metropoli dovranno affrontare grandi sfide far calare la temperatura percepita anche di 13 gradi. Le città consumano due terzi dell’energia e generano tre quarti delle emissioni di CO₂. In futuro, quindi, dovranno • C’è anche l’agricoltura urbana: già oggi i tetti di Parigi risolvere tre problemi: 1°: impiego delle risorse (suolo, acqua, danno un raccolto giornaliero di frutta e verdura pari a aria ed energia), 2°: gestione della mobilità e 3°: conse- circa una tonnellata. E si pensa di coltivare altri 100 guenze dei cambiamenti climatici. La tecnologia svolgerà ettari di superficie cittadina. Il risultato? Temperatura e un ruolo cruciale. Milioni di sensori collegati in rete, conta- rumore calano e la qualità dell’aria migliora. tori intelligenti e telecamere misureranno consumi energe- tici, pressione dell’acqua, traffico, inquinamento atmosfe- Le nuove città, per contro, sorgono in regioni periferiche e rico e molto altro. I calcolatori utilizzeranno i dati in tempo vengono progettate fin dall’inizio sulla carta, un po’ come reale per gestire in modo mirato circolazione e fabbisogno nel gioco SimCity. Ne è un esempio King Abdullah Econo- di risorse. Le energie rinnovabili miglioreranno la qualità mic City, in via di costruzione dal 2005 nel deserto saudi- dell’aria. Per non sprecare le risorse idriche si ricorrerà a ta per accogliere due milioni di abitanti su una superficie limitazioni di utilizzo, condutture intelligenti e depurazione pari a sette volte quella di Basilea. Il progetto comprende biologica delle acque industriali. Contro la cementifica- un centro economico con un porto di acque profonde per zione si densificherà o si costruirà ex novo su superfici già le merci, un aeroporto, una rete ferroviaria moderna e urbanizzate. In futuro il traffico sarà elettrico, regolamen- strade di grande comunicazione efficienti. La città è sud- tato, concentrato su vettori collettivi o rimpiazzato da divisa in sei zone (porto, zona industriale, formazione e mezzi di trasporto moderni, impianti a fune o biciclette. ricerca, tempo libero, area residenziale e quartiere degli affari) collegate tra loro in modo da minimizzare tempi di percorrenza e consumo di energia. Una rete di condut- Traguardo futuro di Parigi: ture moderna preserva le risorse idriche e si sta realizzan- do un impianto di desalinizzazione. Resta da vedere se famiglie senz’auto queste città artificiali sapranno offrire una qualità di vita apprezzabile. Il futuro è tutto da scrivere, e magari dav- Le città già esistenti devono svilupparsi tenendo conto vero vedremo i taxi volanti sfrecciare lungo le pareti dei della propria struttura. L’esempio di Parigi mostra la dire- grattacieli. ■ Meno traffico nelle città = miglior qualità della vita. Gli spazi aperti che vi risultano offrono aree per il giardinaggio e per l’autoapprovvigionamento di frutta e verdura fresca. 27
A cura di Brigitta Lehr, analista finanziaria Azioni tecnologiche: perché non possono mancare in portafoglio Gli investitori che hanno vissuto la bolla delle dotcom tendono a non vedere di buon occhio le azioni tecnologiche. Per lo più a torto. Perché i gruppi tecnologici compresi oggi nell’indice Nasdaq 100 hanno poco a che vedere con le imprese della «new economy» che hanno messo in crisi le borse mondiali a marzo 2000. Spezziamo quindi una lancia a favore delle aziende tecnologiche di oggi. Negli anni ‘90, quando il diffondersi di Internet e dei PC Più di recente, soprattutto dopo la crisi finanziaria del ha fatto spuntare come funghi nuovi modelli aziendali, 2008/2009, il Nasdaq 100 è di nuovo salito alle stelle gli analisti finanziari hanno sviluppato metodi di valuta- polverizzando i record precedenti e superando ampiamente zione «creativi» per la miriade di start-up che man mano i titoli dello S&P 500 (fig. 4). Qualcuno segue con appren- si quotavano in borsa. E così si sono affermati parametri sione questa impennata dei corsi, chiedendosi se sia para- come il numero di clic o il tasso di «cash burn». Al centro gonabile alla bolla delle dotcom. di tutto c’era il Nasdaq, la prima borsa elettronica nata negli USA nel 1971, apprezzata dalle neonate società tec- nologiche per i requisiti di ammissione relativamente poco stringenti. Elevata redditività delle società comprese L’indice Nasdaq 100, che riproduce l’andamento dei prezzi delle 100 società Nasdaq non finanziarie con la maggiore nel Nasdaq 100 capitalizzazione di mercato, è stato lanciato nel 1983 e fino all’ottobre del 1990 aveva registrato performance inferiori rispetto all’indice S&P 500, rappresentativo delle Oggi la situazione è fondamentalmente diversa dalla imprese tradizionali. A marzo del 2000 il suo valore era bolla delle dotcom cresciuto di 25 volte, mentre quello dello S&P 500 era Se vent’anni fa molte società del Nasdaq 100 non realizza- «solo» quintuplicato. Poco più di due anni dopo, il Nasdaq vano profitti, oggi presentano livelli di redditività anche 100 aveva perso oltre l’80% del suo valore massimo mentre superiori rispetto alle imprese tradizionali. Il margine di lo S&P 500 aveva subìto un più modesto crollo del 46%. utile medio delle aziende che lo compongono si attesta Ma al punto di minimo, a settembre 2002, il valore del intorno a un ottimo 16 %, contro l’11 % circa dello S&P 500. Nasdaq 100 era aumentato di 4,8 volte rispetto all’ottobre Oggi le large cap comprese nel Nasdaq 100 dominano del 1990 mentre quello dell’indice S&P 500 solo di 2,7 volte. anche l’indice S&P 500, con un peso di oltre il 40 %. 28
Azioni tecnologiche: perché non possono mancare in portafoglio 29
Azioni tecnologiche: perché non possono mancare in portafoglio In termini di rapporto corso/utile (P/E), in genere il Nasdaq Volete usare le azioni tecnologiche come integrazione 100 presenta un significativo premio di valutazione. Cosa strategica in portafoglio? che sta avvenendo anche oggi, ma a livelli di gran lunga Il settore in crescita dei titoli tecnologici, pressoché assente inferiori rispetto alla bolla delle dotcom e comunque sotto dal mercato azionario svizzero, offre un buon potenziale la media storica (fig. 5). Peraltro, un P/E più elevato per i a lungo termine seppure con forti fluttuazioni. L’iShares titoli di crescita è sostanzialmente giustificato in quanto NASDAQ 100 UCITS ETF (IE00B53SZB19) replica l’indice si prospetta una crescita degli utili superiore alla media. e, oltre a investire in aziende informatiche come settore principale (ad es. Apple, Microsoft), comprende anche so- Infine, in un contesto di tassi bassi come quello odierno, le cietà di crescita di altri settori, come servizi di comunica valutazioni possono essere più alte perché gli utili futuri zione (ad es. Google, Facebook) e beni di consumo discre- vengono attualizzati applicando un minore fattore di scon- zionali (ad es. Amazon, Tesla). È ideale come integrazione to e quindi il loro valore attuale risulta più elevato. Inoltre, strategica in un portafoglio azionario sovrappesato in durante le fasi congiunturali caratterizzate da una bassa azioni svizzere (fig. 6). In alternativa c’è il fondo tecnolo- crescita tendenziale – che spesso coincidono con periodi gico a gestione attiva Fidelity Global Technology Fund di tassi bassi – gli investitori accordano un premio agli (LU1560650563), che presenta minori rischi di concentra- investimenti con potenziale di crescita superiore alla media. zione nei grandi colossi fortemente rappresentati negli Ad ogni modo le valutazioni elevate sono più soggette a indici. ■ correzioni. Fig. 4: Andamento dei corsi azionari di Nasdaq 100 e S&P 500 dal lancio dell’indice Nasdaq 100 14 000 300 % 12 000 250 % Performance relativa cumulata 10 000 200 % Indice, 1.1.1983=100 8000 150 % 6000 100 % 4000 50 % 2000 0% 0 -50 % 1983 1985 1987 1989 1991 1993 1995 1997 1999 2001 2003 2005 2007 2009 2011 2013 2015 2017 2019 2021 Performance relativa cumulata Nasdaq 100 versus S&P 500 Nasdaq 100 S&P 500 Fonte: Banca Cler, Datastream. Dati fino al 30.9.2021 30
Azioni tecnologiche: perché non possono mancare in portafoglio Fig. 5: Andamento delle valutazioni di Nasdaq 100 e S&P 500 in base al rapporto corso/utile 100 50 90 45 80 40 Rapporto corso/utile (P/E) 70 35 60 30 Differenza P/E 50 25 40 20 30 15 20 10 10 5 0 0 1985 1989 1993 1997 2001 2005 2009 2013 2017 2021 Differenza P/E Nasdaq 100 versus S&P 500 Nasdaq 100 S&P 500 Fonte: Banca Cler, Datastream. Dati fino al 30.9.2021 Fig. 6: Allocazione settoriale Swiss Performance Index (SPI) e indice Nasdaq 100 Energia Servizi di pubblica utilità Servizi di comunicazione Immobiliare Tecnologia dell’informazione Beni voluttuari Materiali Prodotti industriali Finanza Beni di prima necessità Sanità 0% 5% 10 % 15 % 20 % 25 % 30 % 35 % 40 % 45 % 50 % SPI Nasdaq 100 Fonte: Banca Cler, Bloomberg, iShares. Dati al 30.9.2021 31
A cura di Corina Hennig, senior investment advisor Progresso tecnologico: avanti tutta Automazione, digitalizzazione, B2B, stampa 3D, cloud computing, blockchain, intelligenza artificiale, NFT: non fa in tempo a uscire una nuova tecnologia che già ne spunta una ancora più innovativa. A ritmi così travolgenti che gli investitori fanno fatica a tenervi il passo. La difficoltà sta nell’identificare i temi non solo interessanti, ma anche redditizi. Un aiuto ci arriva dai fondi con un’ampia diversificazione, che hanno già conseguito buoni risultati in passato. La pandemia ha dato grande impulso al processo di digi- La società di ricerche di mercato Gartner ha rivisto al rialzo talizzazione. Le aziende hanno capito di dover reagire con le previsioni sull’andamento degli investimenti nel settore flessibilità per restare a galla in tempi di crisi. Home office, IT su scala mondiale. Secondo i nuovi dati, per il 2021 si riunioni virtuali anziché in presenza e misure per garantire prevede un aumento dell’8,4 % (contro la precedente stima le catene di fornitura sono solo alcuni degli insegnamenti del 6,2 %), che porta il totale a oltre 4000 miliardi di USD. che abbiamo tratto dal Covid-19. A beneficiarne è soprat- Per il 2022 la crescita attesa è del 5,5 % (fig. 7). tutto chi riesce a soddisfare al meglio le esigenze di trasfor- mazione digitale. La domanda di soluzioni su questo fronte continua a crescere, facendo lievitare i bilanci dei fornitori del settore. Fig. 7: Investimenti globali nel settore IT per segmenti, in mia. di USD, 2020-2022p 2020 Crescita 2021p Crescita 2022p Crescita (in %) (in %) (in %) Data Center System 219,9 2,3 236,8 7,7 247,5 4,5 Enterprise Software 466,6 –2,1 516,9 10,8 571,7 10,6 Devices 663,2 –6,9 755,8 14,0 778,9 3,1 IT Services 1021,2 –1,8 1112,6 9,0 1193,5 7,3 Communication Services 1386,5 –0,7 1450,4 4,6 1504,7 3,7 Totale 3757,5 –2,2 4072,5 8,4 4296,4 5,5 Fonte: Gartner 2021 32
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