Prime valutazioni sulla proposta di "velocizzazione" di alcuni treni regionali fatta dalla Regione Liguria
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Prime valutazioni sulla proposta di “velocizzazione” di alcuni treni regionali fatta dalla Regione Liguria Dopo aver finalmente potuto vedere il famoso piano per “velocizzare” alcuni treni regionali, possiamo esprimere alcune prime valutazioni: le modifiche introdotte non rispondono ai criteri richiesti dai pendolari per introdurre la categoria dei “regionali veloci” in quanto si limitano a tagliare, per lo più, fermate che non vengono interamente riattribuite ad altri treni in fascia oraria analoga. I tempi di percorrenza sono diminuiti, specie a Ponente, in misura molto modesta, e dubitiamo che il rapporto costi (taglio fermate) e benefici (minore tempo di percorrenza) sia davvero favorevole a questo piano. Globalmente, questi interventi non arrivano a rappresentare un valido supporto agli IC, specie per chi abita nelle ali più lontane dal capoluogo ligure, che resta il centro di gravitazione della mobilità regionale. Il cadenzamento si allontana sempre di più e viene fuori in maniera sempre più incisiva la necessità di riscrivere da zero un nuovo orario. Dato che la Regione parla di “velocizzazione” richiesta dai pendolari, è importante precisare alcune cose: 1. Cosa si intende per Regionale Veloce: è un treno che sosta nelle principali stazioni (tipo IC). Tale treno va necessariamente integrato con altri treni che sostano in tutte le stazioni e hanno anche lo scopo di permettere coincidenze con i treni regionali veloci. 2. Treni metropolitani: servono le stazioni dell’area di Genova, da Nervi (o, preferibilmente, da Recco) fino a Voltri. Anch’essi devono permettere coincidenze nelle principali stazioni con i regionali veloci. 3. Il bilancio finale dev’essere un miglioramento complessivo del sistema, con diminuzione globale dei tempi di percorrenza a parità di servizio reso. Cosa propone la Regione: 1. Le modifiche si riferiscono a 4 coppie di treni giornalieri, e la “velocizzazione” di alcuni di questi è stata ottenuta in gran parte togliendo fermate, che solo in parte però (stando ai documenti ricevuti) sono state riattribuite ad altri treni in analoga fascia oraria. 2. Sono stati introdotti alcuni nuovi treni con le caratteristiche di “regionali lenti” che fermano cioè in tutte le stazioni. 3. Sulla linea di Milano, è stata introdotta una coppia di treni serali da e per Voghera per “riallacciare” i collegamenti da Genova con Milano attualmente interrotti nel tardo pomeriggio. 4. Vista la scarsità di utilizzo della prima classe (5% dei posti disponibili) le relative carrozze verranno diminuite sui regionali, aumentando la disponibilità per la seconda classe.
Tempi di percorrenza Nella fascia del mattino da La Spezia verso Genova, l’11252 impiega oggi 2,12 ore, mentre con il nuovo orario ne impiegherà 2,23, ossia 11 minuti in più e acquisterà 3 fermate, diventando quindi ancora più lento. Il 21022 viene ridotto e partirà non più da Recco ma da Nervi, perdendo quindi le relative fermate e con un tempo di percorrenza per le fermate rimaste superiore di tre minuti rispetto a quello attuale. L’11254 impiega oggi da La Spezia a Genova 2,06 ore e ne impiegherà 1,49 (‐17 minuti e ‐3 fermate). Il 2044 impiega oggi 1,35 ore e ne impiegherà 1,07 (‐28 minuti e ‐5 fermate). Tra Genova e Ventimiglia il 21025 presenta con il nuovo orario un allungamento di traccia ma senza grandi modifiche ai tempi di percorrenza. L’11247 presenta con il nuovo orario una variazione che gli porta ad avere più fermate sul Ponente e una riduzione di fermate nell’area di Genova (‐5) che gli fa risparmiare su tale tratta 16 minuti. L’11249, perde le fermate a Ponente partendo da Alberga e nella tratta rimanente perde 6 fermate (Ceriale, Borghetto S.S., Pietra Ligure, Borgio Verezzi, Spotorno, Quiliano, Cogoleto) e ne acquista una (Genova Prà), che portano a una diminuzione del tempo di percorrenza di 19 minuti. Il 21027 perde 3 minuti e mantiene le stesse fermate; l’11251 resta invariato; l’11253 perde 3 fermate e risparmia 5 minuti di tempo. Il tempo di percorrenza tra Voltri e Brignole resta quasi lo stesso se si confronta l’attuale 21025 e il nuovo 21025; lo stesso dicasi per l’attuale 21027 e il nuovo 21027. Quello che non cambia sono sempre gli attuali lunghi 8 minuti previsti tra Principe e Brignole. Tra Ventimiglia e Genova Brignole si passa dalle attuali 3,10 ore (11249) alle 2,58 ore (11247) e 3,03 (nuovo treno). Nel primo caso sono state però tagliate 5 fermate così come nel caso del 11249 rispetto all’attuale eppure i risparmi di tempo sono esigui. E’ positivo il prolungamento della partenza da Albenga a Ventimiglia dell’11253. Prime valutazioni sulla proposta di “velocizzazione” di alcuni treni regionali fatta dalla Regione Liguria 2
Ritorno da Genova Alla sera, verso La Spezia l’11258 perde “ben” 7 minuti ma in questo caso senza perdere fermate. Un raro esempio positivo, che dimostra come velocizzare senza tagliare fermate si può, e pensiamo che tale risultato sia ottenibile anche in molti altri casi. E’ anche previsto un “nuovo” collegamento Voltri‐Sestri L. che però presenta un anomalo “salto” tra Santa Margherita e Sestri Levante, senza fermate intermedie. In realtà questa non è una vera novità, ma il ripristino di un treno cancellato dal 5 settembre scorso. Oltre alle fermate a dir poco “strambe”, rischia di sovrapporsi a due altri treni che partono da Brignole appena 14 minuti prima e 14 minuti dopo. Nel Ponente, l’11210 impiega oggi 1,06 ore e ne impiegherà dopo 0,55 (meno 11 minuti, ma perde 5 fermate); l’11306 impiega oggi 3,19 ore e ne impiegherà 3,01 (‐ 18 minuti, ma perde 8 fermate). L’11212 arriva prima a Savona ma resta poi 24 minuti fermo per “aspettare” il 21078 e proseguire verso Ventimiglia. Una scelta davvero molto discutibile, a nostro avviso. Sono già arrivate segnalazioni circa la soppressione della fermata delle 7.15 a Pietra Ligure che porrebbe gravi problemi ai pendolari locali. Anche Albisola appare particolarmente penalizzata. Nonostante il suo bacino demografico sia di oltre 20.000 abitanti vi si fermeranno in proporzione molti meno treni rispetto ad altre località meno popolate. Altre criticità sono segnalate su Quiliano, Varazze e Arenzano a causa della prevista soppressione delle fermate del R11249 e per chi rientra su Ventimiglia da Quiliano che vede soppressa la fermata serale del R11306. A Vado si trovano importanti realtà produttive come Bombardier, Tirreno Power, Nordiconad; a breve partirà anche la nuova piattaforma Maersk, portando altri potenziali utenti in questa zona. Collegamento serale Genova – Milano La regione Liguria e la DPR Liguria di Trenitalia a partire da lunedì 11 giugno e sperimentalmente per sei mesi, fino al 7 dicembre 2012, hanno deciso di accogliere, almeno in parte, le pressanti richieste espresse dai comitati e da numerosi cittadini genovesi che si erano visti sottrarre l’ultimo collegamento serale utilissimo soprattutto per 2 tipologie di viaggiatori: • lavoratori turnisti che finiscono di lavorare a Milano alle 21.00 • viaggiatori liguri provenienti con voli serali che hanno fatto scalo negli aeroporti di Linate, Malpensa, Orio al Serio e che intendono tornare a Genova senza pernottare a Milano Prima di analizzare quanto deciso ieri da Regione Liguria e Trenitalia, vediamo la situazione prima dell’agosto 2011: Prime valutazioni sulla proposta di “velocizzazione” di alcuni treni regionali fatta dalla Regione Liguria 3
A partire dal 1° agosto 2011 e fino al 10 giugno 2012 il 2199 non esisteva più, sostituito fino a Voghera da un 2199 finanziato dalla Regione Lombardia con questa traccia: La soluzione decisa da regione Liguria e DPR Liguria di Trenitalia prevede la partenza di un RV “ligure” da Voghera alle 23.28 (8 minuti dopo l’arrivo del RV Trenord da Milano) con arrivo a Genova Brignole alle 0.52. In contemporanea il materiale utile ad esercitare il Voghera‐Genova sarà offerto da un nuovo treno RV in partenza da Genova Brignole alle 22.07 con arrivo a Voghera alle 23.14. Questo treno usufruirà di una coincidenza a Voghera con il RV Trenord 3998 in partenza da Voghera alle 33.34 con arrivo a Milano C.le alle alle 0.40. Problematiche Il vecchio 2199 Milano‐Genova registrava un carico maggiore nei giorni festivi. Ora il surrogato del 2199 circolerà solo nei feriali. La positiva introduzione del RV Genova Brignole‐Voghera delle 22.07 sarebbe anch’essa utilissima soprattutto nei festivi, ma anche in questo caso sarà limitata ai feriali. Il vecchio 2199 Milano‐Genova, arrivava a Genova PP alle 0.28 assicurando trasbordi su regionali diretti a Ponente (le coincidenze per il levante non esistevano già più a partire dal febbraio 2011 a causa dei tagli ai treni serali operati dalla regione Liguria). Con il nuovo surrogato del 2199, che arriverà a Genova PP alle 0.43 questa coincidenza (reg 11234 in partenza proprio alle 0.43) verrà a mancare, così come le coincidenze con le ultime partenze Amt dei bus serali da Principe e Brignole verso le zone periferiche genovesi. Prime valutazioni sulla proposta di “velocizzazione” di alcuni treni regionali fatta dalla Regione Liguria 4
Due treni spezzati rischiano di non essere adeguatamente comunicati al 99% dei viaggiatori (ovvero quelli non pendolari quotidiani e non troppo addentro alle informazioni ferroviarie). Ovvero, chi mai si accorgerà della possibilità di poter tornare a Genova dopo le 21.10 da MIlano? Non vorremmo che tutte motivazioni sopraelencate portino ad uno scarsissimo utilizzo del treno che sarà immesso da giugno e, conseguentemente, al fallimento della sperimentazione. Regione Liguria e Regione Lombardia (ovvero chi finanzia le 2 coppie di treni) verificata la fattibilità di interazione fra Trenitalia DPR Liguria e Trenord (ovvero le 2 imprese ferroviarie coinvolte) debbono iniziare da subito un dialogo che porti alla riunificazione, da dicembre 2012, in 2 unici treni (uno Genova Brignole – Milano, l’altro Milano – Genova Brignole) molto più utili al viaggiatore, probabilmente anche gestionalmente più economici e soprattutto più “comunicabili”. Conclusioni Le modifiche introdotte non rispondono ai criteri richiesti dai pendolari per introdurre la categoria dei “regionali veloci” in quanto si limitano a tagliare, per lo più, fermate che non vengono interamente riattribuite ad altri treni in fascia oraria analoga. Stiamo a questo proposito ricevendo le lamentele di utenti, specie dal ponente, che vedono tagliata la loro fermata ricevendone un aggravio pesante di tempo di percorrenza. Il riordino delle tipologie di treno andava fatta, se attuata parzialmente, a cominciare dall’area metropolitana, dove è più semplice rimodulare l’offerta combinando treni metropolitani con treni a più lunga percorrenza. Non si è fatto abbastanza per guadagnare tempo limando gli attuali tempi di percorrenza, nonostante si sia più volte rimarcato come essi appaiano esageratamente allungati (si pensi alle famose soste a Terralba o ai molti minuti di sosta previsti, in alcuni casi, in stazioni come Principe o Nervi). L’11254 è, ad esempio uno dei treni che ha la traccia più “lunga” e che può essere ancora compressa senza togliere fermate come Nervi che dovrebbe essere di interscambio con l’area genovese, o come Rapallo e Santa Margherita. Riguardo i nuovi treni da e per Voghera appare una soluzione deludente perché cambiare treno a quell’ora non sembra essere una buona prospettiva, sarebbe stato più sensato fare un unico treno Mi‐ Ge e Ge‐Mi senza cambi. Globalmente, questi interventi non arrivano a rappresentare un valido supporto agli IC, specie per chi abita nelle ali più lontane dal capoluogo ligure, che resta il centro di gravitazione della mobilità regionale. Il cadenzamento si allontana sempre di più e viene fuori in maniera sempre più incisiva la necessità di riscrivere da zero un nuovo orario. Prime valutazioni sulla proposta di “velocizzazione” di alcuni treni regionali fatta dalla Regione Liguria 5
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