SICCITÀ, DESERTIFICAZIONE, CAMBIAMENTI CLIMATICI E AGRICOLTURA - Università degli Studi di Milano, DISAA - Lombardia Quotidiano

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SICCITÀ, DESERTIFICAZIONE, CAMBIAMENTI
CLIMATICI E AGRICOLTURA
Workshop per l’VIII Commissione del Consiglio Regionale della Lombardia

Contributo di Luigi Mariani
Università degli Studi di Milano, DISAA
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Schema di analisi proposto e dataset utilizzati

Dati previsti (scenari realizzati con GCM)
- livello globale -> Ipcc - Cmip5

Dati pregressi
- livello globale -> CRU - East Anglia university UK, Global
  Historical Climatology Network NOAA (GHCN), Global Precipitation
  Climatology Project DWD (GPCC)
- livello Europeo -> datset di temperature da Mariani e Zavatti,
  2017
- livello italiano -> GSOD NOAA
- livello lombardo -> GSOD NOAA e CREA Cma
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Struttura e funzioni del sistema climatico
   - Sistema più complesso del pianeta (coinvolge atmosfera,
   idrosfera, criosfera, biosfera -> tutto è clima, anche noi)
   - E’ frutto dello squilibrio energetico continuamente
     reimposto dalla radiazione solare sulla superficie (es: fra
     basse e alte latitudini, fra il lato al sole e in ombra di una
     via)
   - Lo squilibrio scatena la circolazione atmosferica e
     oceanica che operano a una gamma di scale enorme (dalle
     turbolenze a microsala che vendete osservando il fumo di
     una candela a sistemi varie migliaia di chilometri - onde
     planetarie)
   - Gode di un vigoroso effetto serra di +33°C (causato in
     primis dall’acqua (vapore e nubi) e poi da CO2, CH4, N2O,…)
      senza il quale oggi non saremmo qui
   - E’ soggetto a cambiamenti climatici a volte graduali, a
     volte bruschi) per effetto di variazioni dei fattori geofisici
     (inclusi quelli antropici) e astronomici.
   - E’ caotico (es: a piccole perturbazioni possono conseguire
     grandi effetti e viceversa -> vincoli in termini di prevedibilità).
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Scenari da GCM e confronto con le misure

      Fonte: IPCC AR5 (2013)
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Analisi - Livello globale
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Precipitazioni medie annue globali 1900-2016

In media a livello globale piovono 1050 mm (10500 m3/ha).
Rispetto a tale valore le anomalie sono modeste e l’analisi visiva
dello scostamento dalla media 1961-90 indica che la serie è
stazionaria.

Fonte: Blunden, J., and D. S. Arndt, Eds., 2017: State of the Climate in 2016. Bull. Amer. Meteor.
Soc., 98 (8), Si–S277, doi:10.1175/2017BAMSStateoftheClimate.1 – figure 2.20 pag S26.
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Dati globali da stazioni al suolo (CRU East Anglia University)

Ventennio 1999-2018 vs ventennio 1850-1869 (*)
- aumento temperature terre emerse: +1,26°C (Crutem4)
- aumento temperature oceani: +0,69°C (HadSST3)
- aumento temperature globali: + 0,84°C (Hadcrut4)

(*) Elaborazioni su dati CRU East Anglia university - https://crudata.uea.ac.uk/cru/data/temperature/
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YEARLY TEMPERATURE
         YEARLY TEMPERATURE
                   CHANGE (1991-2016
                            (1991
                            (1961 – 2016)
                                    1990)
                                     vs 1961-1990)
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YEARLY PRECIPITATION
YEARLY PRECIPITATION         (1991
                             (1961 – 2016)
                     CHANGE (1991-2016 vs 1961-1990)
                                     1990)
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Produzione 5 principali colture agrarie (70% delle calorie)
Analisi - Livello europeo
TEMPERATURE EUROPEE DAL 1655 AL 2017
Serie storica di temperature misurate più lunga del mondo. Grande
variabilità interannuale e multidecadale visibile sull’intera serie.

                                    Anni più caldi

                                                                                         1987
                                                                                    Cambiamento
                                                                                   climatico brusco

                     1740          Mariani L., Zavatti F., 2017. Multi-scale approach to Euro-Atlantic
                                   climatic cycles based on phenological time series air temperatures
               L’anno più freddo   and circulation indexes, Science of the Total Environment 593–594
                                   (2017) 253–262
Trend ghiacciai europei
Analisi - Livello italiano
Temperature medie annue 1973-2018 (fonte: S.Pinna)
Precipitazioni medie annue (mm) (fonte: Gsod)
TREND - Intensità pluviometriche per l’area italiana 1973-2017
 (Elaborazioni su dati di 202 stazioni della rete NOAA GSOD)
Significatività dei trend di intensità pluviometrica per l’area italiana

  Test Z di Mann Kendall eseguito con il pacchetto statistico Makesens 1_0 (Salmi
  et al., 2002)
Trend di intensità pluviometrica per l’area italiana (Libertino et al., 2019)

A seconda degli intervalli considerati l'86-91% delle stazioni non presenta alcun
trend, il 4-7% mostra un trend significativo crescente e il 5-7% un trend
significativo decrescente.
Analisi - Lombardia
Montanaso - ondate di calore (Tx>33 e >35°C) [Dati AM e Crea]

                                                     Dati
                                                     aggiornati al
                                                     5 ottobre
                                                     2019
Montanaso - Giorni con gelo (T
Lombardia - Radiazione fotosinteticamente attiva (media di 19 stazioni Gsod)

                                                          Dati
                                                          aggiornati al
                                                          5 ottobre
                                                          2019
Lombardia - Risorse termiche per il mais (media di 17 stazioni Gsod con hh
Lombardia - Eccesso termico per il mais (media di 17 stazioni Gsod con hh
Precipitazioni medie annue (media di 19 stazioni Gsod)
Lodi - Esigenze irrigue nette per mais cl 600 – ibrido Costanza (1948-2019)
Lodi - Produzione mais cl 600 – ibrido Costanza (1948-2019)

                                      Calo delle rese frutto di
                                      maggiore stress termico
                                      e accorciamento del
                                      ciclo
Riflessioni sull’innovazione in ambito agricolo
Innovazione e sostenibilità
Sostenibilità: economica, sociale, ambientale
Non c’è sostenibilità senza innovazione

Esempi:
- se negli anni ‘60 non avessimo innovato le emissioni di
  CO2 del settore agricolo sarebbero oggi di 6,1 GTC contro
  le 1,4 attuali (Burney et al., 2010)
- un litro di latte prodotto da zootecnia intensiva emette
  sull’intera filiera 1 kg di CO2 (se prodotto con le tecniche
  degli anni 40 emetterebbe otre 3 kg) (Capper et al, 2009)

Burney J.A., Davis S.J., Lobell D.B., 2010. Greenhouse gas mitigation by agricultural intensification,
Proceedings of the National Academy of Sciences, p. 107, 12052-12057.
Capper J.L., Cady R.A., Bauman D.E., 2009. The environmental impact of dairy production: 1944 compared
with 2007, J Anim Sci. 2009 Jun;87(6):2160-7
SISTEMA AGRICOLO-ALIMENTARE
                    Filiera a monte
(macchinari, concimi, agrofarmaci, sementi, magimi, ecc.)

           Produzione agricola e zootecnica

              Prodotti agricoli e zootecnici

           Conservazione e trasformazione

                      Prodotti finali

           Commercio all’ingrosso, trasporti,
                     logistica

                 Commercio al dettaglio

                     Consumatori
Banche del germoplasma
INNOVAZIONE NELLE
PRODUZIONI VEGETALI                                              tecniche di selezione
                                        Genetica
                                        mendeliana               ibridi
              Genetica
                                     Biotecnologie                        OGM

                                                                      Genome editing
                                      Sistemazioni
                                      idraulico-agrarie
Innovazioni                                                           Proteomica,
nelle                                Nutrizione e gestione            metabolomica
produzione                           fertilità
vegetali
                                     Irrigazione

                                     Controllo delle malerbe
              Tecniche
              colturali                 Difesa fitosanitaria

                                         Meccanizzazione

                                        Agricoltura integrata (di precisione, IPM,
                                        conservativa).

                          Tecnologie di supporto (Informatica, telematica, remote
                          sensing, robotica, agrometeorologia, pedologia, ecc.)
Agricoltura e gestione del ciclo del carbonio
In agricoltura CO2 è un fondamentale fattore di produzione
CO2 come gas serra: agisce dando luogo a un forcing (3.8 W
m-2 passando da 280 ppm a 560). Applicando la legge di
Stefan Boltzmann l’aumento delle temperature globali
conseguente è di 1°C. Il punto chiave è costituito dai feedback
(vapore acqueo, nubi, ecc.) che potrebbero amplificare (o,
perché no, ridurre) l’effetto di CO2. A mio avviso grossomodo il
50% degli 0,85°C che ho indicato prima è dovuto alla crescita
dei livelli di CO2.

CO2 come gas della vita: tramite la fotosintesi dei vegetali
genera la sostanza organica da cui attingono tutte le catene
alimentari.
Effetto dell’aumento di CO2 nel XX secolo (Campbell etal 2017)
In un secolo la produzione
delle piante spontanee e
coltivate è aumentata del
31% per concimazione
carbonica -> se togliessimo
dall’atmosfera l’eccesso di
CO2 accumulatosi dal
periodo pre-industriale
avremmo un calo delle rese
delle colture del 30% che non
sarebbe certo positivo in
termini di sicurezza
alimentare globale.
ARRETRAMENTO DEI DESERTI
          (global greening – aumento della biomassa globale 1981 – 2010)

http://www.csiro.au/en/Portals/Media/Deserts-greening-from-rising-CO2.aspx
References
Herrmann S.M., Anyambab A., Tucker C.J., 2005. Recent trends in vegetation dynamics in the African Sahel and their
relationship to climate, Global Environmental Change, Volume 15, Issue 4, December 2005, Pages 394-404
Helldén U. and Tottrup C., 2008. Regional desertification: A global synthesis. Global and Planetary Change 64 (2008) 169–
176
Sitch, S., et al. 2015. “Recent trends and drivers of regional sources and sinks of carbon dioxide.” Biogeosciences 12:653–
679. http://www.biogeosciences.net/12/653/2015/
CONTRIBUTO DELL’AGRICULTURA AL GLOBAL GREENING

Zeng et al 2014. Agricultural Green Revolution as a driver of increasing
atmospheric CO2 seasonal amplitude, Nature, vol 5015, 20 nov. 2014,
Agricoltura come gestore del ciclo del carbonio
Il ruolo dell’agricoltura come gestore del ciclo del carbonio
attraverso al fotosintesi dovrebbe produrre un interesse più ampio
verso tale settore che oggi viene visto solo come emettitore
trascurando il suo potente ruolo di assorbitore/mitigatore.

Esempio:
Assorbimento lordo mais: 8.8 t/ha di CO2 (30/44 * 6 t/ha di resa media
mondiale del mais)
Emissioni mais da carburanti, concimi, fitofarmaci, ecc.: 1,6 t/ha (269 g kg di
ss-1 - Kim etal 2014 )
Assorbimento netto mais: = 7,7 t/ha (8,8-1,6)
Assorbimento netto globale mais: 1,42 m.di di t di CO2. : 7,7 t/ha * 197
milioni di ha.

Le produzioni di punta del mais sono di 18 tonnellate per ettaro -> cosa
potrebbe dare in termini di assorbimento di CO2 una massiccia innovazione
tecnologica in agricoltura (genetica, OGM inclusi, tecniche colturali innovative)
in grado di aumentare in modo sostanziale le rese globali?
Agricoltura e irriguazione
Importanza dell’agricoltura irrigua
E’ fondamentale in termini di sicurezza alimentare
globale (occupa solo il 25% degli arativi ed è
responsabile del 40% della produzione agricola
mondiale).

Non possiamo permetterci di ridurre le superfici irrigue
ma anzi dovremo incrementarle con lo scopo di:
- ampliare gli areali delle diverse colture (mais, riso,
frumento, soia, ecc.).
- aumentare e stabilizzare le rese.
Agricoltura irrigua e ampliamento areali delle colture

            Areale viticolo commerciale globale
   (in rosso ove l’irrigazione assolutamente necessaria)
Agricoltura irrigua e aumento/stabilizzazione rese
L’effetto di gran lunga più rilevante sui consumi idrici
Il caso del mais: rilevantissimo incremento produttivo
fra 1945 e 1990 (+340%), dovuto al miglioramento in
agrotecniche (concimazioni, irrigazioni, diserbi, difesa
fitosanitaria, ecc.) e genetica (es: ibridi più performanti).

                                           Rese ettariali del
                                           mais in Italia dal
                                           1921 al 2009
                                           (fonte: ISTAT) ->
                                           rese
                                           sestuplicate

Il mais richiede 220 kg di acqua per kg di sostanza secca ->
dove si facevano 1-2 irrigazioni se ne fanno oggi 4-6.
Come valorizzare l’agricoltura irrigua in Lombardia
Ottimizzare l’apporto irriguo per mitigare lo stress
idrico e da caldo

Passare a metodi irrigui più efficienti (es: da
scorrimento con efficienza del 30-50% a microirrigazione
con efficienza 85-90%). Per adottare tali metodi occorre
superare il sistema basato su turni mantenendo al
contempo i livelli attuali di ricarica delle falde. Ciò
comporta investimenti pubblici significativi.
Fine
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