PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA - aa.ss. 2016-2019

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PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA - aa.ss. 2016-2019
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
            aa.ss. 2016-2019
PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA - aa.ss. 2016-2019
INDICE ANALITICO

      PREMESSA                                                 pag 3
      a) Priorità, traguardi ed obiettivi operativi

CAP. 1 - GLI STUDENTI E I LORO PERCORSI FORMATIVI
           a) CURRICOLO VERTICALE                              pag. 8
           b) PERCORSI PER L’INCLUSIONE                        pag. 15
           c) PERCORSI INTERDISCIPLINARI TRASVERSALI           pag. 21
           d) PERCORSI DI CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO           pag. 25
CAP. 2 - FLESSIBILITA’ DIDATTICA E ORGANIZZATIVA
   a) DIDATTICHE SPECIALI                                      pag. 29
   b) PROGETTO CLASSI APERTE                                   pag. 34
CAP. 3 - PROGETTI PER L’ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA   pag.35
    a) PSND                                                    PAG 38
CAP. 4 - VALUTAZIONE
   a) VERIFICA E VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI                      pag.40
CAP. 5 - PIANO DI FORMAZIONE                                   PAG 48
    a) Formazione docenti                                      pag 48
    b) Formazione ATA                                                 pag 50
CAP 6 - ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA
  a) In nostri plessi                                          pag 51
  b) FUNZIONIGRAMMA E COMPITI                                  pag 56
  c) Organico dell’autonomia                                   pag 63
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I.C.S. "Rita Levi Montalcini"
                                          Piazza San Paolo n. 4 - 90135 PALERMO (PA) – Fax 091/ 6735705 - tel. 091/311054
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                                                                         PREMESSA
L’emanazione e la successiva entrata in vigore della Legge 13 luglio 2015, n. 107, costituiscono un forte stimolo all’innovazione per le scuole e un forte
impegno di pianificazione strategica da parte delle scuole al fine di rendere reale pratica l’autonomia scolastica. Questo senza dimenticare l’esperienza
capitalizzata negli anni passati.
 Il nostro Istituto, pur di giovane formazione poiché la costituzione dell’Istituto comprensivo risale all’anno scolastico 2013-2015, con l’elaborazione
di questo piano triennale intende infatti fare tesoro dell’esperienza pregressa affinchè questa possa costituire le fondamenta del processo di
evoluzione dell’autonomia scolastica tenendo conto dei bisogni del territorio e coniugandoli con i risultati del Rapporto di Autovaluzione e con il Piano
di miglioramento, con particolare riguardo alle priorità, ai traguardi di miglioramento nel medio e lungo periodo prefissati e agli obiettivi di processo
che permettono il loro perseguimento.
L'articolo 3 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275 è sostituito dal seguente:
«Art. 3 (Piano triennale dell'offerta formativa). –
1.Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il piano triennale dell'offerta formativa, rivedibile
annualmente. Il piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la
progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia.
2.Il piano è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti
dal dirigente scolastico. Il piano è approvato dal consiglio d'istituto.
5. Ai fini della predisposizione del piano, il dirigente scolastico promuove i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali,
culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio; tiene altresì conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei
genitori e, per le scuole secondarie di secondo grado, degli studenti».

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Priorità, traguardi ed obiettivi operativi

Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo
elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie,
strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici
messi in atto.
 Attraverso l’elaborazione del RAV si è avuta l’opportunità di andare ad individuare le priorità e i traguardi di lungo periodo raggiungibili attraverso
l’individuazione di obiettivi di processo. Infatti bisogna considerare le priorità come gli obiettivi generali che la scuola si prefigge di realizzare nel lungo
periodo attraverso l’azione di miglioramento e, quindi, i traguardi di lungo periodo come i risultati attesi in relazione alle priorità strategiche.
 Gli obiettivi di processo rappresentano una definizione operativa delle attività su cui si intende agire concretamente per raggiungere le priorità
strategiche individuate. Essi costituiscono degli obiettivi operativi da raggiungere nel breve periodo (un anno scolastico).

Le priorità e i traguardi individuati dalla scuola per il prossimo triennio riguardano in particolare :
     i Risultati scolastici degli studenti e in particolare la Riduzione del Gap a livello di risultati tra alunni con forte svantaggio socio culturale e
        alunni non svantaggiati, incrementando la percentuale di studenti che si collocano nelle fasce medie di voto,

       i Risultati nelle prove standardizzate nazionali e in particolare il miglioramento dei risultati delle prove standardizzate del 30% specie in
        matematica per le classi V e in italiano e matematica per classe II primaria;

       lo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza attraverso un percorso condiviso e trasversale a discipline e agli ordini di scuola;

       lo sviluppo di un sistema di monitoraggio sui risultati a distanza che segua gli alunni almeno fino all'obbligo formativo.

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Le motivazioni che hanno portato ad individuare tali priorità e traguardi derivano dal fatto che dal rapporto di autovalutazione si evince che i punti
di debolezza legati sono molteplici, ma dato che la scuola insiste su un contesto deprivato dal punto di vista economico e socio culturale si ritiene
fondamentale come scuola operare in modo prioritario sui risultati degli alunni che presentano uno svantaggio socio culturale poichè dal rapporto si
evince come in tutte le classi esista un forte divario tra il numero di alunni che conseguono ottimi risultati e la maggior parte degli alunni che si
attestano su risultati molto bassi o appena sufficienti nonostante siano seguiti con piani didattici personalizzati. Lo svantaggio ha effetti sullo sviluppo
delle competenze cognitive e su quelle non cognitive e ciò potrebbe avere ripercussioni anche gravi per la vita futura.
Si lavorerà poi per migliorare i risultati INVALSI partendo dalla formazione docenti per l'utilizzo in classe di metodologie che portino all'apprendimento
attivo e allo sviluppo della metacognizione. Si prevederà inoltre nel PTOF un curricolo verticale legato allo sviluppo delle competenze di cittadinanza
fondamentali in un'area come il nostro quartiere, partendo dalla conoscenza di sè, dal rispetto dell'altro e del gruppo fino ad arrivare alla realtà
naturale in raccordo con le competenze chiave individuate in seno al Consiglio d’Europa. Infine si svilupperà un sistema di monitoraggio interno che
cercherà, attraverso il raccordo e la rete istituzionale di monitorare i percorsi al di fuori dall'istituto

Queste priorità strategiche verranno raggiunte attraverso obiettivi operativi esplicitati all’interno del Pof Triennale :
    Portare a termine lo sviluppo di un curricolo verticale,

      sviluppare strumenti atti a valutare il livello di competenze e il valore aggiunto apportato dalla scuola alla crescita individuale,

      mettere in atto strategie e metodologie didattiche efficaci a supportare adeguatamente gli alunni svantaggiati,

      accompagnare il passaggio da un ordine all'altro di scuola anche attraverso lo sviluppo di forme di orientamento alla persona,

      sviluppare forme adeguate di monitoraggio e documentazione dei percorsi che permettano la verifica e la ripetibilità delle esperienze positive,

       sviluppare forme di flessibilità in orario curricolare ed extracurricolare,

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      sviluppare percorsi formativi e di ricerca azione per i docenti sulla valutazione delle competenze,

      sviluppare percorsi formativi pratici e di ricerca azione sull'azione didattica da portare avanti con gli alunni individuati come BES

e le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:
i docenti hanno spesso fatto presente la loro difficoltà nell'operare in classi eterogenee dove sono presenti alunni con forte svantaggio che necessitano
di un piano didattico personalizzato con obiettivi che si confanno alle potenzialità dell'alunno, i docenti registrano difficoltà nell'operare da un punto
di vista metodologico e strategico. La formazione dei docenti si pone quindi a come propedeutica al loro lavoro in classe, formazione laboratoriale
pratica durante la quale possano, attraverso il fare, far propri strumenti di lavoro e che procederà come ricerca azione.
Ciò è fortemente legato alla capacità di mettere successivamente in atto strategie e metodologie didattiche efficaci a supportare adeguatamente gli
alunni svantaggiati all'interno delle classi e in orario extra curricolare senza bisogno che ci si concentri esclusivamente sugli obiettivi minimi ma, anche,
sullo sviluppo delle competenze cognitive e non cognitive così fondamentali per lo sviluppo della cittadinanza attiva. La scuola in tal senso opererà
all'interno dell'autonomia, utilizzando forme di flessibilità che permettano di facilitare i processi.
Fondamentale appare la necessità di dotarsi di un curricolo verticale completo, operando scelte metodologiche, che definisca non solo i traguardi al
termine di ogni ordine di scuola ma i traguardi di competenze da raggiungere al termine di ogni classe. Si dovranno utilizzare strumenti valutativi atti
a valutare lo sviluppo di competenze che non siano quindi solo quantitativi ma qualitativi.

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Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo “Rita Levi Montalcini” di Palermo, è elaborato ai sensi di quanto
previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni
legislative vigenti”;
- il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione
     definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo Prot. n. 5705/A2 del 30 settembre 2015;

-   il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nelle sedute del 18 dicembre 2015 e 13 gennaio 2016;

-   il piano è stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del 13 gennaio 2016 con Delibera 6.2;

-   il piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i
    limiti di organico assegnato;

-   il piano, all’esito della verifica in questione, ha ricevuto il parere favorevole, comunicato con nota prot. ______________ del ______________ ;

-   il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.

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                                        CAPITOLO 1. GLI STUDENTI E I LORO PERCORSI FORMATIVI
1.a. CURRICOLO VERTICALE
Il recente Regolamento recante le Indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, a norma dell’art.1
comma 4 del Documento del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n.89, esprime l’ampio consenso dei docenti appartenenti alle scuole di ogni
ordine e grado, di volersi confrontare con i grandi quesiti che la società odierna pone e a cui la scuola è chiamata a rispondere.

Inoltre propone un impianto educativo votato all’accoglienza e all’inclusione. Si delinea un core curriculum che possa condurre ciascun alunno ad
affrontare il mondo dotandolo di un bagaglio di competenze che gli possa garantire il raggiungimento di quanto espresso negli articoli 2 e 3 della
Costituzione, ossia il pieno riconoscimento e la garanzia della libertà e dell’uguaglianza.

I traguardi per lo sviluppo delle competenze suggeriscono all’insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare piste di lavoro…finalizzate
a promuovere competenze intese in modo globale e unitario. A seguito dei monitoraggi e dei risultati scolastici raggiunti dagli allievi dai tre ai
quattordici anni, si reputa necessario assumere un modo di fare scuola coerente con le caratteristiche culturali degli studenti che cercano esperienze
autentiche per affermare la loro identità e che, nel contempo, contrastino l’ insuccesso scolastico.

La scuola si propone di sviluppare una formazione efficace, che pone al centro del suo compito il“ formare tutti”, senza esclusione di nessuno.

Ecco la necessità di pensare, scientificamente, ad un curricolo che riesca a colmare il background sociale dei nostri allievi. Occorre puntare su un
curricolo verticale, cioè scegliere di offrire a ciascun alunno un percorso formativo unitario che riesca a condurlo, mano nella mano, al raggiungimento
del successo formativo a partire dalla scuola dell’Infanzia fino al termine della scuola secondaria di primo grado e, là dove possibile, raccordandosi
con il primo biennio della scuola secondaria di secondo grado.

La scelta di investire sul rendere ciascun alunno competente, di conseguenza a riuscire a padroneggiare le proprie conoscenze per applicarle a
situazioni e problemi reali, comporta la scelta di una metodologia educativa che debba tenere in considerazione le seguenti caratteristiche :

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      Natura comunicativa della scuola (Rispondere alle difficoltà delle famiglie)
      Personalizzazione (Percorsi di apprendimento individualizzati)
      Unità del sapere (Stesura di un piano formativo unitario e personalizzato)
      Insegnamento vitale (Riflettere su “come apprendono gli alunni”, personalizzare le scelte didattiche, introdurre compiti reali)
      Corresponsabilità educativa della società (Realizzare una continuità orizzontale con il territorio)
      Mobilitazione del potenziale degli allievi ( Agire nel pieno rispetto delle potenzialità emotive, cognitive, operative di ciascun soggetto)
      Educazione morale (Condivisione di progetti comuni nel pieno rispetto delle norme che regolano la vita comunitaria)

Il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Unione europea definisce le otto competenze-chiave per l’apprendimento permanente, al fine di poter
garantire a ciascun alunno la capacità di affrontare in autonomia e responsabilità, le situazioni tipiche della propria età.

      La comunicazione nella madrelingua
      La comunicazione nelle lingue straniere
      La competenza matematica
      La competenza in campo scientifico
      La competenza in campo tecnologico
      La competenza digitale
      Imparare ad imparare
      Le competenze sociali e civiche
      Il senso di iniziativa ed imprenditorialità
      Consapevolezza ed espressione culturale

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Il Piano Triennale non conterrà tutta la parte relativa ai Piani di studio e alle attività ordinamentali, (obbligatori e noti per altre fonti) , che sono
esplicitati nel Curricolo Verticale di istituto, pubblicato sul sito istituzionale e guida per l’elaborazione dei piani di studio dei diversi ordini formativi. Si
sceglie invece di specificare le competenze trasversali di cittadinanza, legate alle competenze chiave individuate in seno al Consiglio d’Europa, poiché
esse risultano essere indispensabili alla formazione del cittadino consapevole, capace di “agire” un ruolo attivo all’interno della società
contemporanea.

                               CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE TRASVERSALI DI CITTADINANZA

 Competenze chiave           Competenze di             Obiettivi in uscita INFANZIA          Obiettivi formativi in uscita    Obiettivi formativi in uscita
 europee                     cittadinanza                                                    PRIMARIA                         SECONDARIA PRIMO GRADO

                                                              Ambito COSTRUZIONE DEL SE’

 Imparare ad imparare                                  Riconoscere i propri pensieri, i      Analizzare le proprie capacità   Valutare criticamente le proprie
                             Conoscenza di sé          propri stati d’animo, le proprie      nella vita scolastica            prestazioni.
                             (limiti, capacità..)      emozioni.                             riconoscendone i punti di        Essere consapevoli del proprio
                                                       Utilizzare informazioni,              debolezza e i punti di forza e   comportamento, delle proprie
                             Uso di strumenti          provenienti dalle esperienze          saperli gestire.                 capacità e dei propri punti deboli e
                             informativi               quotidiane (a scuola, a casa, con                                      saperli gestire.
                                                       gli altri), in modo appropriato       Essere consapevoli dei propri
                             Acquisizione di un        alla situazione.                      comportamenti Iniziare ad        Riconoscere le proprie situazioni di
                             metodo di studio e di                                           organizzare il proprio           agio e disagio.
                             lavoro                                                          apprendimento utilizzando le
                                                                                             informazioni ricevute, anche

                                                                                                                                                                     10
I.C.S. "Rita Levi Montalcini"
                                       Piazza San Paolo n. 4 - 90135 PALERMO (PA) – Fax 091/ 6735705 - tel. 091/311054
                                                               Codice Meccanografico: PAIC8A000C
                                               e-mail paic8a000c@istruzione.it - PEC paic8a000c@pec.istruzione.it
                                                    Avere fiducia in se stesso          in funzione dei tempi             Organizzare il proprio
                                                   affrontando serenamente anche        disponibili.                      apprendimento scegliendo ed
                                                   situazioni nuove.                    Acquisire un personale            utilizzando varie fonti e varie
                                                                                        metodo di studio                  modalità di informazione, anche in
                                                                                                                          funzione dei tempi disponibili.

                                                                                                                          Acquisire un efficace metodo di
                                                                                                                          studio.
Spirito di iniziativa e   Uso delle conoscenze     Scegliere, organizzare e             Elaborare e realizzare semplici   Elaborare e realizzare prodotti di
imprenditorialità         apprese per realizzare   predisporre materiali, strumenti,    prodotti di genere diverso        vario genere, riguardanti lo sviluppo
                          un prodotto              spazi, tempi e interlocutori per     utilizzando le conoscenze         delle proprie attività di studio,
                                                   soddisfare un bisogno primario.      apprese                           utilizzando le conoscenze apprese,
                          Organizzare del                                                                                 stabilendo autonomamente le fasi
                          materiale per            Realizzare un gioco.                                                   procedurali e verificare i risultati
                          realizzare un prodotto                                                                          raggiunti.
                                                   Trasmettere un messaggio
                                                   mediante il linguaggio verbale e
                                                   non verbale

                                                                    Ambito RELAZIONE CON GLI ALTRI

                                                                                                                                                               11
I.C.S. "Rita Levi Montalcini"
                                       Piazza San Paolo n. 4 - 90135 PALERMO (PA) – Fax 091/ 6735705 - tel. 091/311054
                                                               Codice Meccanografico: PAIC8A000C
                                               e-mail paic8a000c@istruzione.it - PEC paic8a000c@pec.istruzione.it
Comunicazione nella     Comprensione e uso        Comprendere il linguaggio orale       Comprendere semplici                 Comprendere messaggi di vario
madrelingua             dei linguaggi di vario    di uso quotidiano, (narrazioni,       messaggi di genere diverso           genere trasmessi utilizzando
 Comunicazione nelle    genere                    regole, indicazioni operative).       anche mediante supporti              linguaggi e supporti diversi (cartacei,
lingue straniere                                  Comprendere e utilizzare gesti,       cartacei e informatici.              informatici e multimediali) .
Competenza digitale     Uso dei linguaggi         immagini, suoni.
Consapevolezza ed       disciplinari                                                    Utilizzare i linguaggi di base       Utilizzare i vari linguaggi e
espressione culturale                             Esprimere le proprie esperienze,      appresi per descrivere eventi,       conoscenze disciplinari, mediante
                                                  sentimenti, opinioni, avvalendosi     fenomeni, norme, procedure,          diversi supporti (cartacei, informatici
                                                  dei diversi linguaggi                 e le diverse conoscenze              e multimediali) per esprimere
                                                  sperimentati.                         disciplinari, anche mediante         eventi, fenomeni, principi, concetti,
                                                                                        vari supporti (cartacei,             norme, procedure
                                                                                        informatici e multimediali).

Competenze sociali e    Interagire nel gruppo.    Partecipare a giochi e attività       Confrontarsi e collaborare con       Interagire in gruppo, comprendendo
civiche                                           collettivi, collaborando con il       gli altri nelle attività di gruppo   i diversi punti di vista, gestendo la
                        Essere disponibili al     gruppo, riconoscendo e                e nelle discussioni,                 conflittualità, contribuendo
                        confronto                 rispettando le diversità              apportando il proprio                all’apprendimento comune e alla
                                                                                        contributo nel rispetto dei          realizzazione delle attività collettive
                                                   Stabilire rapporti corretti con i    diritti di tutti                     nel rispetto dei diritti di tutti.
                        Rispetto dei diritti      compagni e gli adulti
                        altrui                                                          Assolvere gli obblighi scolastici
                                                  Esprimere i propri bisogni.           con responsabilità.

                        Agire in modo             Portare a termine il lavoro           Rispettare le regole condivise
                        autonomo e                assegnato.
                        responsabile

                                                                                                                                                                   12
I.C.S. "Rita Levi Montalcini"
                                         Piazza San Paolo n. 4 - 90135 PALERMO (PA) – Fax 091/ 6735705 - tel. 091/311054
                                                                 Codice Meccanografico: PAIC8A000C
                                                 e-mail paic8a000c@istruzione.it - PEC paic8a000c@pec.istruzione.it
                                                         Capire la necessità di regole,                                     Assolvere gli obblighi scolastici con
                           Assolvere gli obblighi       condividerle e rispettarli                                          responsabilità rispettando le
                           scolastici.                                                                                      scadenze.

                           Rispettare regole di                                                                             Rispettare le regole condivise
                           convivenza positiva

                           Agire in modo
                           autonomo e
                           responsabile

                           Assolvere gli obblighi
                           scolastici

                                                           Ambito RAPPORTO CON LA REALTA’ NATURALE E SOCIALE

-Competenze in                                                                            Riconoscere situazioni che        Affrontare problematiche
Matematica e               Risolvere     situazioni     Riconoscere situazioni che        richiedono una risposta.          formulando ipotesi di soluzione,
Competenze di base in      problematiche                           o richiedono una                                         individuando le fonti e le risorse
Scienze e Tecnologia       utilizzando contenuti e                      risposta.         Cercare di formulare ipotesi di   adeguate, raccogliendo e valutando i
                           metodi delle diverse                                           soluzione, raccogliendo e         dati, proponendo soluzioni
                           discipline                   Formulare la domanda              valutando i dati, proponendo      utilizzando, secondo il tipo di
                           Individuare                                                    soluzioni utilizzando, secondo    problema, contenuti e metodi delle
-Spirito di iniziativa e   collegamenti          e      Risolvere semplici situazioni     il tipo di problema, contenuti    diverse discipline.
imprenditorialità          relazioni                    problematiche legate              e metodi delle diverse
                                                        all’esperienza.                   discipline.                       Individuare e rappresentare,
                           Individuare              e                                                                       collegamenti e relazioni tra
                           rappresentare                                                                                    fenomeni, eventi e concetti diversi,

                                                                                                                                                                    13
I.C.S. "Rita Levi Montalcini"
                                     Piazza San Paolo n. 4 - 90135 PALERMO (PA) – Fax 091/ 6735705 - tel. 091/311054
                                                             Codice Meccanografico: PAIC8A000C
                                             e-mail paic8a000c@istruzione.it - PEC paic8a000c@pec.istruzione.it
                       collegamenti            e Utilizzare parole, gesti, disegni    Individuare e rappresentare       anche appartenenti a diversi ambiti
                       relazioni tra fenomeni, per comunicare in modo                 fenomeni ed eventi                disciplinari e lontani nello spazio e
                       eventi e concetti efficace.                                    disciplinari, cogliendone         nel tempo, individuando analogie e
                       diversi                                                        analogie e differenze, cause      differenze, coerenze ed incoerenze,
                                                 Cogliere relazioni di spazio,        ed effetti sia nello spazio che   cause ed effetti.
                       Individuare               tempo, grandezza varie               nel tempo.
                       collegamenti fra le informazioni attraverso l’ascolto                                            Acquisire la capacità di analizzare
                       varie aree disciplinari   e supporti iconografici.             Ricavare informazioni da          l'informazione ricevuta nei diversi
                                                                                      immagini e testi scritti di       ambiti ed attraverso diversi
                       Acquisire            ed Avvalersi di informazioni utili per    contenuto vario                   strumenti comunicativi, valutandone
                       interpretare            assumere comportamenti                                                   l’attendibilità e l’utilità, distinguendo
                       l’informazione          adeguati alle situazioni               Essere disponibile a ricercare    fatti e opinioni con senso critico.
                                                                                      informazioni utili al proprio
                       Analizzare                                                     apprendimento, anche in
                       l’informazione                                                 contesti diversi da quelli
                       Valutare l’attendibilità                                       disciplinari e prettamente
                       e l’utilità                                                    scolastici

                       Distinguere fatti ed
                       opinioni

1.b: PERCORSI PER L’INCLUSIONE

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                                        Piazza San Paolo n. 4 - 90135 PALERMO (PA) – Fax 091/ 6735705 - tel. 091/311054
                                                                Codice Meccanografico: PAIC8A000C
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L’istituto comprensivo statale di Rita Levi Montalcini di Palermo ha individuato come mission condivisa verso cui tendere, come premessa
imprescindibile alle priorità formative, come “sfondo valoriale” delle azioni e della progettualità, l’INCLUSIONE attraverso il seguente slogan:

                       SCUOLA SPAZIO DI INCLUSIONE per il BENESSERE e la FORMAZIONE PERSONALE - PERCHE’ IO VALGO!

Priorità formative

La Circolare Ministeriale 8/13 dichiara
 “Per gli studenti in possesso di diagnosi, in via di certificazione o dalla cui osservazione si evidenziano particolari necessità educative o didattiche,
come previsto anche dalla L. 53/2003, sta ai vari team o Consigli di classe decidere e verbalizzare chiaramente se adottare percorsi personalizzati con
l’utilizzo di strategie didattiche, strumenti dispensativi, compensativi, di rinforzo, di potenziamento, di semplificazione, ecc., senza dimenticare di
adattare le conseguenti forme di valutazione formativa e sommativa. Una volta stabilito il percorso personalizzato, anche sulla scorta di eventuale
documentazione o diagnosi presentata dalla famiglia, è determinante il coinvolgimento dei genitori (entrambi, se possibile) o, su loro esplicita e
formale richiesta, di tavoli di lavoro anche insieme a terapeuti o professionisti che affiancano le famiglie, per concordare e comunicare le linee di
intervento didattiche decise dai docenti. Pertanto, durante l’anno scolastico (in seguito ad osservazione scritta del team o del consiglio di classe),
oppure ad inizio anno scolastico (in caso di bisogni già evidenziati e noti), viene stilato dai docenti nei tempi previsti di programmazione il percorso
personalizzato completo di criteri di valutazione formativa e sommativa che viene comunicato tempestivamente alla famiglia e a quanti operano a
favore dello studente.”

La consapevolezza che alcuni alunni necessitino di un percorso personalizzato, deve essere necessariamente affiancata da una sua ufficializzazione,
nel caso in cui vengano evidenziate problematiche da parte dei docenti intesa come assunzione formale di impegni e responsabilità da parte della
scuola e dalla famiglia. L’inclusività non è quindi un “aiuto” per scalare la normalità ma una condizione connaturata e intrinseca della normalità.

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                                          Piazza San Paolo n. 4 - 90135 PALERMO (PA) – Fax 091/ 6735705 - tel. 091/311054
                                                                  Codice Meccanografico: PAIC8A000C
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L’inclusione interviene sul contesto non meno che sul soggetto. In altri termini, inclusività implica l’abbattimento di quelli che nell’”INDEX FOR
INCLUSION” di Tony Booth and Mel Ainscow vengono chiamati “ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione”.
La Direttiva del 27 dicembre 2012 trasmessa con C.M. n. 8 del 6 marzo 2013 definisce quelli che sono gli “Strumenti di Intervento per alunni con
bisogni educativi speciali e organizzazioni territoriali per l’inclusione scolastica” e descrive la strategia inclusiva finalizzata a promuovere il diritto
all’apprendimento per tutti gli alunni in difficoltà. Il BES è “qualsiasi difficoltà evolutiva, in ambito educativo ed apprenditivo, espressa in un
funzionamento problematico anche per il soggetto, in termini di danni, ostacolo o stigma sociale, indipendentemente dall’eziologia, e che necessita di
educazione speciale individualizzata.”
La C.M. n. 8 del 6 marzo 2013 sottolinea che lo scopo del Piano annuale per l’Inclusività (P.A.I.) è fornire un elemento di riflessione nella predisposizione
del POF Triennale, di cui il P.A.I. è parte integrante. La Direttiva del 27 dicembre 2012 trasmessa con C.M. n. 8 del 6 marzo 2013 definisce quelli che
sono gli “Strumenti di Intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazioni territoriali per l’inclusione scolastica” e descrive la
strategia inclusiva finalizzata a promuovere il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in difficoltà. Il BES è “qualsiasi difficoltà evolutiva, in ambito
educativo ed apprenditivo, espressa in un funzionamento problematico anche per il soggetto, in termini di danni, ostacolo o stigma sociale,
indipendentemente dall’eziologia, e che necessita di educazione speciale individualizzata.”
evolutiva, in ambito educativo ed apprenditivo, espressa in un funzionamento problematico anche per il soggetto, in termini di danni, ostacolo o stigma
sociale, indipendentemente dall’eziologia, e che necessita di educazione speciale individualizzata.”
La C.M. n. 8 del 6 marzo 2013 sottolinea che lo scopo del Piano annuale per l’Inclusività (P.A.I.) è fornire un elemento di riflessione nella predisposizione
del POF Triennale, di cui il P.A.I. è parte integrante.
Per tutta l’impostazione del PAI si fa esplicito riferimento all’ultima circolare del MIUR (2563 del 22/11/2013 del Dipartimento per l’Istruzione) in
cui si definiscono chiaramente opportunità e limiti dell’azione dell’Istituzione Scolastica.

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Una scuola inclusiva deve progettare se stessa e tutte le sue variabili ed articolazioni, per essere aperta a tutti e provvedere al superamento di
eventuali ostacoli che impediscano ad ogni alunno l’acquisizione delle competenze -chiave. Saranno messi in opera interventi pedagogico-didattici,
percorsi di didattica individualizzata e personalizzata, utilizzando strumenti compensativi e misure dispensative contenuti nei percorsi didattici
individualizzati e personalizzati.

L’indicazione terminologica di Bisogni Educativi Speciali, va correttamente intesa nell’ottica della scuola inclusiva. Non implica alcuna forma di
“categorizzazione” degli alunni in quanto persone. Né certamente significa che essere poveri o stranieri, o infelici, o pieni di rabbia, costituisca di per
sé una patologia anziché una condizione umana condivisa da tanti, che richiede di essere riconosciuta, accolta, affrontata con saggezza e competenza
professionale e non etichettata e collocata in una qualche parte”
L’identificazione degli alunni che manifestano difficoltà, richiede uno specifico intervento da parte dell’ istituzione scolastica, affinché possa
progettare ed attuare le strategie d’intervento atte a cogliere l’eterogeneità dei bisogni specifici e che di conseguenza possa proporre a ciascun
alunno, percorsi di apprendimento differenziati.

Sono destinatari dell’intervento a favore dell’inclusione scolastica tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali comprendenti:
-disabilità (ai sensi della Legge 104/92, Legge 517/77);
-disturbi evolutivi specifici (Legge 170/2010, Legge 53/2003);
-alunni con svantaggio socio-economico;
- alunni svantaggio linguistico e/o culturale.

ALUNNI CON DISABILITA’

Per quanto riguarda gli alunni disabili la scuola opera con particolare attenzione per la loro inclusione, favorendone la socializzazione, l’acquisizione
di autonomia rispetto alla gestione di sé ed all’acquisizione di competenze inerenti la sfera cognitiva, sempre nel rispetto delle potenzialità e dei
bisogni educativi, attraverso una didattica individualizzata.

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                                                                  Codice Meccanografico: PAIC8A000C
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 La comunità scolastica, opera in stretto raccordo con i servizi locali che hanno il compito di “prendere in carico” e di occuparsi della cura educativa
e della crescita complessiva della persona con disabilità, fin dai primi anni di vita. Tale impegno collettivo ha una meta ben precisa: predisporre le
condizioni per la piena partecipazione della persona con disabilità alla vita sociale, eliminando tutti i possibili ostacoli e le barriere, fisiche e culturali,
che      possono       frapporsi     fra   la     partecipazione        sociale    e     la     vita    concreta       delle    persone      con     disabilità.
Le Legge 104/92 riconosce e tutela la partecipazione alla vita sociale delle persone con disabilità, in particolare nei luoghi per essa fondamentali: la
scuola, durante l’infanzia e l’adolescenza (artt. 12, 13, 14, 15, 16 e 17) e il lavoro, nell’età adulta (artt. 18, 19, 20, 21 e 22). Una ricostruzione dell’iter
legislativo riguardante l’integrazione, e dei relativi principi, è presente nelle “Linee guida per l’integrazione degli alunni con disabilità”, diramate con
nota del 4 agosto 2009.
A livello territoriale altri organismi hanno il compito di proporre iniziative per realizzare e migliorare il processo di integrazione: i GLIP (“Gruppi di
Lavoro Interistituzionali Provinciali”, formati da rappresentanti degli Enti Locali, delle ASL e delle Associazioni dei disabili) e i GLH (“Gruppi di lavoro
per l'integrazione degli handicappati”, formati dal dirigente della scuola, dai docenti interessati, dai genitori e dal personale sanitario).
Il compito del GLH è particolarmente significativo, in quanto ha la finalità di mettere a punto, tra l’altro, il Piano Educativo Individualizzato, che
determina il percorso formativo dell’alunno con disabilità e garantisce un intervento adeguato allo sviluppo delle sue potenzialità. Tutti i documenti
utilizzati da questa scuola sono condivisi ed omogenei.

-DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI
Per "disturbi evolutivi specifici" intendiamo, oltre i disturbi specifici dell'apprendimento, anche i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della
coordinazione motoria, ricomprendendo - per la comune origine nell'età evolutiva - anche quelli dell'attenzione e dell'iperattività.
Anche per quanto attiene ai casi di DSA, l’osservazione del team docente risulta di grande importanza perché permette di indirizzare la famiglia verso
l’ASL di competenza per eventuale visita. Vengono utilizzati gli strumenti di segnalazione sviluppati dall’ufficio H dell’USP per la Sicilia e un modello di
piano personalizzato concordato con le famiglie

-ALUNNI CON SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO E ALUNNI SVANTAGGIO LINGUISTICO E/O CULTURALE

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Nell’elaborare i percorsi personalizzati per gli alunni in situazione di disagio e svantaggio non certificati tutti i consigli di classe utilizzeranno gli stessi
documenti condivisi creati dal gruppo inclusione insieme al Dirigente Scolastico quali la griglia di osservazione e il modello di percorso personalizzato
che prende in esame i seguenti indicatori :

Anamnesi scolastica dell’alunno:
- Individuare i punti di forza, le abilità e le capacità presenti;
-Descrivere lo stile di apprendimento dell’allievo per adattarvi lo stile di insegnamento;
- Individuare gli interessi e le predisposizioni su cui si può far leva per facilitare l’apprendimento;
-Segnalare eventuali difficoltà o problemi attraverso accurate descrizioni di comportamenti osservabili e dei contesti in cui si realizzano;
-Descrivere situazioni e condizioni che favoriscono le performance positive dell’allievo quanto quelle che ne condizionano negativamente i risultati;
- Individuare gli ambiti di lavoro per l’anno scolastico, gli obiettivi, i contenuti e i metodi per raggiungerli;
-Indicare le modalità di verifica e di valutazione dell’efficacia del lavoro svolto e l’eventuale modifica degli aspetti che non hanno fornito i risultati
sperati (è essenziale comprendere che espressioni del tipo “adeguato progresso” o altre generiche formulazioni non sono significative se non
accompagnate da precise indicazioni sul cosa, sul quanto, sul come e sul perché e rispetto a quali standard previsti).

Strategie per la realizzazione dei percorsi personalizzati e la definizione di traguardi ed obiettivi di apprendimento:
-Identificare i contenuti essenziali delle discipline;
-Scegliere obiettivi realistici (cioè che l’alunno possa effettivamente raggiungere);
-Scegliere obiettivi significativi (cioè che abbiano rilevanza per lui, anche in vista della vita adulta);
-Scegliere obiettivi razionali, di cui l’alunno possa comprendere e condividere il significato e la rilevanza;
-Definire un curricolo funzionale, cioè che miri ai diritti educativi essenziali per la qualità della vita presente e futura dell’allievo.

Strumenti e ambiti di intervento nella realizzazione dei percorsi personalizzati in chiave inclusiva:
    -Riduzione/semplificazione degli argomenti;

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-Verifiche differenziate/semplificate;
-Utilizzo di strumenti compensativi (mappe, software, linguaggi multimediali, ipad, pc, ecc.);
-Peer tutoring;
-Lavoro differenziato casa-scuola;
-Lavoro di gruppo;
-Utilizzo di tempi diversi;
-Utilizzo di spazi diversi;
-Gestione del rapporto scritto/orale;
-Interventi personalizzati (compresenza /classi aperte/percorsi recupero).

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                                          Piazza San Paolo n. 4 - 90135 PALERMO (PA) – Fax 091/ 6735705 - tel. 091/311054
                                                                  Codice Meccanografico: PAIC8A000C
                                                  e-mail paic8a000c@istruzione.it - PEC paic8a000c@pec.istruzione.it
1.c Percorsi interdisciplinari trasversali
I percorsi interdisciplinari trasversali nascono dall’esigenza di favorire nell’allievo lo sviluppo di competenze chiave o macro competenze caratterizzate
da un alto grado di trasferibilità a compiti e contesti diversi. In tali percorsi l’azione sinergica ed interattiva delle varie discipline fra loro, rappresenta
un elemento essenziale sia per il coinvolgimento motivazionale dello studente sia per una “centralità formativa”, che cerchi di favorire il successo
formativo di tutti gli allievi indipendentemente dai diversi livelli e “stili” di insegnamento e di apprendimento. Questi percorsi coinvolgono tutti gli
                                                                                                                     “Crescere
                                                                                                                      Insieme"
ordini di scuola e sono parte integrante del progetto d’Istituto Continuità e Orientamento                                              che si propone di
accompagnare l’allievo nella sua crescita umana e formazione scolastica dall’ingresso nella scuola dell’Infanzia sino alla conclusione del suo ciclo di
studi.
Le tematiche che legano i diversi ordini scolastici sono state individuate nell’ambito delle tre Macroaree progettuali triennali scelte dal Collegio : Area
del Benessere , Area dell’Inclusione, Noi e il territorio.
Per l’anno scolastico 2016-2017 il Percorso trasversale è stato individuato nell’ambito dell’Area progettuale INCLUSIONE (UGUAGLIANZA NELLA
DIVERSITA’)
Per l’anno scolastico 2017-2018 il Percorso trasversale è stato individuato nell’ambito dell’Area progettuale NOI E IL TERRITORIO (CITTADINANZA
ATTIVA)
Per l’anno scolastico 2018-2019 il Percorso trasversale è stato individuato nell’ambito dell’Area progettuale BENESSERE (ALIMENTAZIONE)

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I.C.S. "Rita Levi Montalcini"
Piazza San Paolo n. 4 - 90135 PALERMO (PA) – Fax 091/ 6735705 - tel. 091/311054
                        Codice Meccanografico: PAIC8A000C
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1.d Orientamento e Continuità
L'Orientamento, quale attività istituzionale delle scuole di ogni ordine e grado, costituisce parte
integrante dei curriculi di studio e, più in generale, del processo educativo e formativo sin dalla
scuola dell'infanzia. Esso si esplica in un insieme di attività che mirano a formare e a potenziare la
capacità delle studentesse e degli studenti di conoscere se stessi, l'ambiente in cui vivono, i
mutamenti culturali e socio-economici, le offerte formative, affinché possano essere protagonisti di
un personale progetto di vita e possano partecipare allo studio e alla vita familiare e sociale in modo
attivo, paritario e responsabile.
Questo approccio comporta una nuova concezione di orientamento, considerato non più come una
attività principalmente informativa, concentrata solo in particolari momenti della vita scolastica e
professionale e da affiancare alle altre discipline, bensì come un'azione formativa, trasversale a tutte
le discipline ed intrinseca a tutto l'insegnamento.
L'orientamento è ufficialmente un’attività curriculare. Ciò significa che ad ogni singolo settore del
sistema educativo è richiesto un coinvolgimento strategico ed operativo. Le istituzioni scolastiche di
ogni ordine e grado, in collaborazione con i vari enti istituzionali, le famiglie e la realtà territoriale
specifica, sono chiamate ad organizzare e svolgere azioni di orientamento non più a carattere
occasionale, ma in maniera strutturale e continuativa, integrandole nella didattica e realizzando
pertanto la Continuità orizzontale. In altre parole, l'orientamento è divenuto una dimensione del
processo educativo che riguarda il soggetto fin dalla nascita e che trova la sua giustificazione nella
natura stessa della persona. Dato che l'apprendimento è considerato un processo graduale, si può presumere che la necessità di orientamento non
si collochi solo in momenti particolari ma si sviluppi lungo tutto il percorso formativo. L'orientamento ha perso, la caratteristica di essere svolto
esclusivamente in corrispondenza del momento di uscita dalla scuola dell'obbligo o del passaggio dalla scuola superiore all'università. L’Orientamento
risulta dunque oggi indissolubilmente legato al processo di formazione di ogni persona lungo tutto l'arco della vita.

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L'intervento orientativo si è pertanto progressivamente anticipato, allargando il proprio target di riferimento, che ha visto un continuo incremento
del numero di classi d'età prima escluse, quali quelle della scuola dell’infanzia e primaria. Le attività orientative del nostro Istituto sono state perciò,
introdotte fin dall'inizio della scolarizzazione e si sviluppano fino al biennio della Secondaria di secondo grado.
Nell’ottica di salvaguardare il diritto di ogni bambino e di ogni ragazzo ad un percorso scolastico unitario, organico e completo che valorizzi le
competenze già acquisite, che riconosca la specificità e la pari dignità educativa, la scuola ha posto come obiettivo prioritario anche quello di
attenuare le difficoltà che spesso si presentano nel passaggio tra i diversi ordini di scuola e quindi si adopera per proporre un itinerario scolastico che
crei “continuità” nello sviluppo delle competenze che l’alunno può acquisire. In particolare è stato elaborato per la continuità verticale il progetto
d’Istituto:
Il Progetto continuità/orientamento rappresenta uno dei punti nodali dell’azione educativa dell’Istituto Comprensivo Rita Levi Montalcini. Si è
maturata infatti la consapevolezza che la continuità/orientamento è un modo di intendere la scuola come un servizio “continuo” in cui ogni alunno
può trovare l’ambiente e le condizioni più favorevoli per realizzare un percorso formativo completo. L’educazione è un processo continuo che dura
tutta la vita e coinvolge tutte le forme di comunicazione culturale e di partecipazione sociale. La continuità “non significa uniformità e mancanza di
cambiamento: significa considerare il percorso formativo secondo una logica di sviluppo coerente, che valorizzi le competenze già acquisite e insieme
riconosca la specifica e la pari dignità educativa dell’azione di ciascuna scuola nella dinamica della diversità di ruoli e funzioni”. La scuola deve prendere
atto delle caratteristiche generali e specifiche dei soggetti e tenere conto di queste diversità per evitare che si trasformino in diseguaglianze sul piano
sociale, con particolare riferimento agli alunni che presentano difficoltà e che nel nostro bacino d’utenza costituiscono un gran numero..
Per garantire un percorso formativo sereno improntato sulla continuità educativa e didattica l’Istituto propone annualmente nell’ambito del progetto
“Crescere Insieme” la realizzazione di un’unità di apprendimento “continua” ed ”orientante per sviluppare le competenze che l’alunno può acquisire
dall’ingresso nella scuola dell’infanzia fino ad indirizzarlo nelle scelte future (continuità verticale), in continuità con l’ambiente familiare e sociale
(continuità orizzontale). Verranno altresì predisposte attività di continuità tra le classi terminali della secondaria di primo grado e Istituti presenti nel
territorio. In particolare verranno realizzate in relazione alla tematica scelta attività di continuità con l’I.I.S.S: E. Ascione con sede in via Centuripe, nel
quartiere di Borgo Nuovo. La continuità/ orientamento si realizza infatti, in relazione alla mission dell’Istituto che è quella di favorire il superamento
delle difficoltà di apprendimento, presenti nella maggior parte dei nostri allievi, nella quotidianità dei rapporti interpersonali, nella solidarietà
operativa, nella condivisione degli intenti, tenendo conto che essa non si costruisce solamente con le norme, ma con idee e comportamenti.

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                                        Piazza San Paolo n. 4 - 90135 PALERMO (PA) – Fax 091/ 6735705 - tel. 091/311054
                                                                Codice Meccanografico: PAIC8A000C
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La finalità del progetto è quella di promuovere un processo di collaborazione e di interscambio tra i docenti e allievi dell’Istituto connotato da una
forte dimensione comunitaria e di predisporre percorsi aperti con gli ordini scolastici precedenti e successivi in un’ottica di continuità educativa,
didattica e culturale alfine di consentire ad un numero sempre maggiore di allievi di conseguire un adeguato successo formativo.
Il passaggio delle informazioni che deve accompagnare l’inserimento di un alunno da un ordine di scuola all’altro - dalla scuola dell’infanzia alla
secondaria di primo grado e al biennio della secondaria di secondo grado– ha un duplice scopo:
     rendere più agevole la conoscenza dell’alunno/a nella scuola d’accesso individuandone i bisogni formativi;
     verificare il processo di apprendimento e la valutazione di tale processo fatta dalla scuola di provenienza promuovendo un linguaggio comune.
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      Rispettare la progettazione educativa che unisce e qualifica i tre ordini di scuola armonizzando gli stili educativi
      Garantire opportunità educative adeguate attraverso la conoscenza degli alunni/e
      Conoscere le strategie utilizzate per favorire gli apprendimenti e/o superare le difficoltà
      Integrare i sistemi valutativi
      Confrontare le metodologie utilizzate
      Condividere il significato di SAPERE (sviluppo delle competenze e formazione culturale), SAPER FARE (sviluppo dell’autonomia personale) ,
       SAPER ESSERE (crescita personale e valoriale), SAPER SCEGLIERE (assunzione di regole e impegni nella vita comunitaria).

                                                       CLASSI INTERESSATE E DOCENTI COINVOLTI
Il progetto continuità/orientamento coinvolge docenti ed alunni del nostro Istituto Comprensivo ma anche docenti e allievi di Istituti superiori presenti
nel territorio. Nello specifico:
      le sezioni terminali della scuola dell’infanzia; le classi della Scuola Primaria; le classi della scuola Secondaria di primo grado;
      il biennio della Scuola secondaria di secondo grado Ascione.

                                    CAPITOLO 2. FLESSIBILITA’ DIDATTICA E ORGANIZZATIVA
DIDATTICA PER
 COMPETENZE                                                                                                                  ROLE PLAYING             27
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                                         Piazza San Paolo n. 4 - 90135 PALERMO (PA) – Fax 091/ 6735705 - tel. 091/311054
                                                                 Codice Meccanografico: PAIC8A000C
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                                                                DIDATTICA
                                                                                                                               PROBLEM
                                                                     E                                                         SOLVING
  METACOGNIZIONE
                                                                DIDATTICHE
                                                                 SPECIALI

                 COOPERATIVE LEARNING
                                                                                                                  RICERCA-AZIONE

   2.a LA DIDATTICA E LE DIDATTICHE SPECIALI
Da un’attenta disamina del RAV relativo all’a.s. 2014/15 si evidenzia che, in seguito all’analisi degli esiti delle prove Invalsi, la maggior parte dei nostri
studenti si collocano ai livelli 1 e 2 sia in relazione all’ambito linguistico che logico-matematico rispetto alla media nazionale. I discenti usano

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                                         Piazza San Paolo n. 4 - 90135 PALERMO (PA) – Fax 091/ 6735705 - tel. 091/311054
                                                                 Codice Meccanografico: PAIC8A000C
                                                 e-mail paic8a000c@istruzione.it - PEC paic8a000c@pec.istruzione.it
prevalentemente un codice linguistico con molteplici inferenze dialettali, caratterizzato da un lessico ristretto. I discenti inoltre faticano ad intuire i
significati impliciti di un testo ascoltato o letto poiché non sono indotti fin da piccoli a problematizzare la realtà e a cercare soluzioni. Tutto ciò ha
ripercussioni anche e soprattutto nell’ambito logico-matematico dove gli alunni evidenziano notevoli difficoltà nell’individuare e collegare le
informazioni utili, confrontare strategie di soluzione, individuare schemi risolutivi di problemi come ad esempio sequenza di operazioni, esporre il
procedimento risolutivo. Gli studenti palesano difficoltà ad acquisire progressivamente forme tipiche del pensiero matematico: congetturare,
verificare, giustificare, definire, generalizzare.
Nella scuola sono presenti numerosi alunni con BES ed un elevato numero di alunni diversamente abili per i quali si realizzano attività sia in orario
curriculare che extracurriculare che favoriscono l’inclusione. Per tali alunni sia i docenti curriculari che quelli di sostegno elaborano Piani Educativi
Individualizzati e Piani Didattici Personalizzati al fine di eliminare il gap esistente tra i suddetti alunni e quelli in grado di seguire una progettazione
elaborata per l’intero gruppo classe. All’interno di ciascuna classe si possono, altresì, individuare un esiguo numero di “eccellenze” per le quali
raramente viene elaborata una progettazione specifica per l’acquisizione di conoscenze e/o abilità diversificate e per lo sviluppo delle relative
competenze.
I docenti faticano a realizzare per gli alunni con BES ciò che prevedono in ambito progettuale sia per la mancanza di risorse umane ( spesso il docente
di sostegno non ha un adeguato numero di ore di presenza all’interno della classe o mancano figure specializzate) che per la mancanza di risorse
materiali (misure compensative, software didattici ecc.). Da ciò la necessità di ripensare a nuovi assetti classe e a didattiche speciali soprattutto in
orario curriculare poiché in orario extracurriculare, attraverso progetti di arricchimento dell’offerta formativa, i docenti realizzano già modalità
didattiche innovative volte a promuovere il confronto e la cooperazione tra pari e l’apprendimento attraverso il fare, attraverso l’operare, attraverso
le azioni.
Da tempo ormai l'Unione Europea sta promuovendo l'adozione di stili educativi volti a formare competenze spendibili nella complessità di un mondo
in continuo cambiamento.
La scuola è chiamata ad interpretare tutto ciò, a diventare laboratorio di formazione, contesto in cui più che trasmettere conoscenze si crei supporto
verso la formazione di una cittadinanza attiva.
Al centro di essa non è più l'insegnamento ma l'apprendimento : Non più le conoscenze, il sapere, ma il saper fare, il sapere agito, che renda capaci
di comprendere i costanti cambiamenti e di muoversi agevolmente in essi.

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