PTOF - Piano Triennale dell' Offerta Formativa - Comune di Solferino
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
ARCHÉ Cooperativa Sociale - o.n.l.u.s. Scuola dell’infanzia parificata Ermanno Baccaglioni Comune di Solferino PTOF - Piano Triennale dell’ Offerta Formativa Scuola dell’infanzia parificata Ermanno Baccaglioni 2016-2019 Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019 -Scuola dell’infanzia E. Baccaglioni Solferino 1
ARCHÉ Cooperativa Sociale - o.n.l.u.s. PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA Cos’è il piano triennale dell’offerta formativa .......................................................... 3 La storia della scuola........................................................................................... 4 la situazione attuale.................................................................................... 4 Il contesto socio-culturale e demografico ............................................................... 6 CAPITOLO 1 - Orientamenti pedagogici di riferimento........................................ 7 Le scelte educative e l’idea di bambino .................................................................. 7 Le iniziative a favore dell’inclusione scolastica ......................................................12 Interculturalismo e promozione delle differenze culturali.........................................13 CAPITOLO 2 -Curricolo, didattica e valutazione ................................................ 16 Programmazione e attività ..................................................................................16 Attività particolari......................................................................................19 Attività previste dal piano diritto allo studio ..................................................19 Documentazione delle attività .....................................................................20 Osservare e Valutare..........................................................................................20 Gli strumenti.............................................................................................21 Gli spazi ...........................................................................................................22 Organizzazione delle sezioni ................................................................................28 Le routines........................................................................................................28 CAPITOLO 3 - La scuola nel contesto sociale: i rapporti con le famiglie e con il territorio........................................................................................................... 32 I rapporti scuola-famiglia ....................................................................................32 Le relazioni con il territorio: la scuola dell’infanzia nella comunità ............................33 CAPITOLO 4 - Scelte organizzative ................................................................... 35 Risorse umane : persone e definizione dei ruoli .....................................................35 Modalità di lavoro ..............................................................................................36 Il lavoro in team........................................................................................36 Documenti di gestione del servizio...............................................................37 Sostituzioni e contenimento del turn over .....................................................38 Organi collegiali ........................................................................................39 Formazione del personale in organico ...................................................................40 I servizi per la scuola dell’infanzia ........................................................................41 Mensa ......................................................................................................41 Servizi di pulizia ........................................................................................42 Prevenzione e sicurezza .............................................................................42 Materiali e attrezzature ..............................................................................44 Sostenibilità economica ..............................................................................44 Modalità di accesso alla scuola e costi a carico delle famiglie...........................45 CAPITOLO 5 - Piano di miglioramento .............................................................. 46 Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019 -Scuola dell’infanzia E. Baccaglioni Solferino 2
ARCHÉ Cooperativa Sociale - o.n.l.u.s. PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA Cos’è il piano triennale dell’offerta formativa “Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il piano triennale dell’offerta formativa, rivedibile annualmente. Il piano è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nel piano della loro autonomia” Art 3 Legge 107, 2015. L’istituzione scolastica effettua il piano triennale dell’offerta formativa per il potenziamento dei saperi e delle competenze e per l’apertura della comunità scolastica al territorio, con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali. Il piano contiene inoltre anche la programmazione delle attività formative rivolte al personale docente ed è lo strumento attraverso il quale la scuola rende trasparente e leggibile il suo operatori e le motivazioni che ne stanno alla base. Il PTOF quindi: Si rivolge agli utenti (bambini e famiglie) che ne sono i destinatari privilegiati Si realizza nella sede della scuola nell’ambito del suo funzionamento ordinario È condotto dal personale e dagli insegnanti che lo promuovono durante tutto il corso dell’anno scolastico attraverso le attività programmate Ha la funzione di illustrare: Gli OBIETTIVI EDUCATIVI, ovvero le mete, i punti di arrivo e le attività che ad essi sono correlate. Il METODO EDUCATIVO ovvero le modalità organizzative ed operative. Gli STRUMENTI D’OSSERVAZIONE, di VERIFICA e di DOCUMENTAZIONE adottati. I COLLEGAMENTI tra i vari Organi collegiali e con le scuole presenti sul territorio. I RAPPORTI con il territorio. Infine, ha lo scopo di condividere con gli utenti il pensiero e i criteri che orientano e accompagnano la formazione prescolare dei bambini. Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019 -Scuola dell’infanzia E. Baccaglioni Solferino 3
ARCHÉ Cooperativa Sociale - o.n.l.u.s. La storia della scuola La scuola dell'Infanzia comunale di Solferino ha iniziato l'attività nel maggio del 1940. La sua storia ha però radici più lontane, dato che l'edificio in cui fu aperta sorge su un terreno donato, con atto del 7 febbraio 1928, n. 8028 di repertorio del notaio Giampietro Bogatta di Castiglione, dalla signora Brotti Santa, vedova Baccaglioni. La quale concedeva un appezzamento di terreno per realizzarvi un fabbricato da adibire a ricovero di vecchi poveri del paese, intestato al di lei figlio Ermanno Baccaglioni, morto in seguito a malattia contratta in guerra. Data la necessità di avere un servizio per l'infanzia, che prima veniva svolto in un'abitazione privata in forma di “sala di custodia dei bambini e bambine del paese”, ed a fronte dell'impossibilità economica per il Comune di gestire un ricovero per anziani, con assenso degli eredi fu utilizzata la donazione Baccaglioni per aprire una scuola materna comunale. A tal fine, il 24 maggio del 1940, il Comitato di gestione dell'asilo, in persona del Parroco don Valentino Aliasi, stipulò una convenzione con l'Ordine delle Benedettine di Carità affidando la direzione didattica ad una suora, affiancata da altre tre consorelle. Il Comune di Solferino assunse la gestione diretta della scuola con deliberazione del Consiglio comunale in data 29 dicembre 1946. Un'ulteriore ed ancora vigente convenzione con le Suore Benedettine della Carità fu stipulata dal Comune con atto del 22 febbraio 1961. la situazione attuale Dal 2012 la scuola è gestita con la Cooperativa sociale Archè di Castel Goffredo(Mn) . Chi è Archè? Arché è una cooperativa sociale con sede a Castel Goffredo (Mn) che da oltre 20 anni opera nel territorio dell’Alto mantovano con interventi a favore della famiglia e dei bambini/ragazzi con lo scopo di promuovere e valorizzare la famiglia e tenere “in testa ai propri pensieri” i bambini e le bambine. Oggi può contare su una base sociale formata da professionisti in campo educativo e socio-sanitario e genitori, volontari ed a una solida organizzazione amministrativa gestionale. E' costituita da: n° 54 soci (tra ordinari e volontari) e 73 dipendenti. Archè lavora per sostenere il benessere delle comunità, valorizzando la famiglia, ponendosi come soggetto attivo delle politiche sociali, offrendo servizi sociali educativi e Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019 -Scuola dell’infanzia E. Baccaglioni Solferino 4
ARCHÉ Cooperativa Sociale - o.n.l.u.s. socio-sanitari come previsto dalla legge 381/91 sulla cooperazione sociale all’art.1 comma 1. Le principali aree d’intervento in cui opera sono. prima infanzia (Asili Nido, Micro Nidi, Spazi gioco, Scuola dell’Infanzia…) educativa aggregativa/espressiva (Ludoteche, Centri di aggregazione, Attività animative teatrali ed educative nella scuole, nelle parrocchie e di comicoterapia negli ospedali, attività di promozione sociale nel territorio) sostegno alla famiglia con Ghenesis Spazio di ben-essere familiare, (servizi educativi e di sostegno effettuati anche presso la famiglia, la scuola, prestazioni di carattere socio-sanitario quali logopedia, psicomotricità, psicoterapia,.., gruppi di mutuo aiuto per le famiglia, progetto “affido famigliare” , sostegno alla maternità.). Ghenesis è accreditato anche come Consultorio Familiare da Regione Lombardia con dgr n. 2301 del 13/10/2011). La realtà lavorativa del distretto industriale di Castel Goffredo e il forte tasso dell’occupazione femminile, hanno portato, nei primi anni del 2000, all’idea di aprire spazi educativi per i più piccoli: prendono avvio così nel settembre 2002 i progetti di due “nidi famiglia” a Castel Goffredo e Casaloldo, che vengono allora pensati e avviati dall’associazione Arché in collaborazione con i Comuni ed alcune associazioni di volontariato dei territori, ma soprattutto con la partecipazione delle famiglie interessate al progetto e successivamente fruitrici. Visto il grande successo ed interesse per queste iniziative, negli anni successivi nascono: Nido “La Farfalla” Castel Goffredo (settembre 2003) Nido “Il girotondo” Piubega (aprile 2004) Nido “Il sorriso dei bimbi” Mariana Mantovana (gennaio 2005) Tutte queste realtà sono inizialmente nidi famiglia e a partite dal 2009 diventano veri e propri Asili Nido. Si aggiungono poi la gestione del nido comunale di Carpenedolo “Primo Tuffo” e di Castel Goffredo “La Coccinella”. Nell’estate del 2008 la cooperativa vince il bando per la gestione della Scuola dell’infanzia “Rosina Boselli Marconi” di San Fermo, nel 2012 inizia la collaborazione con il Comune di Solferino per la Scuola d’infanzia “Ermanno Baccaglioni” e nel Settembre 2015 la gestione della Scuola dell’infanzia comunale “Teresa Chizzoni” di Mariana Mantovana. A Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019 -Scuola dell’infanzia E. Baccaglioni Solferino 5
ARCHÉ Cooperativa Sociale - o.n.l.u.s. ciò si aggiungono i servizi integrativi (tempo prolungato) per le scuole dell’infanzia di Castel Goffredo. Il contesto socio-culturale e demografico Il contesto socio-culturale in cui opera la scuola dell'Infanzia comunale 'Baccaglioni' di Solferino è di una realtà di piccole dimensioni, legata alla tradizione rurale e, più recentemente, turistico-ricettiva, con una moderata vocazione commerciale ed una limitata presenza di attività industriali. L'andamento demografico rispecchia il dato provinciale e nazionale, con una presenza significativa di cittadini non italiani e di immigrati italiani provenienti da altre località, spesso fuori provincia. Riguardo ai nati, il numero di residenti registrati allo Stato civile al momento della nascita, che avviene sempre fuori dal territorio comunale, è andato calando dal 2010 al 2015, e pare stabilizzarsi nel 2016, stando ai primi nove mesi dell'anno in corso. Stando alle cifre, si è passati dai 26 nati nel 2010 ai 16 del 2015 (- 38,5% in cinque anni). Nel dettaglio, nel 2010 i nati sono stati 26; nel 2011 sono stati 23; nel 2012, 21; nel 2013, 20; nel 2014, 20; nel 2015, 16; nei primi 9 mesi del 2016, 14. Dato che la popolazione residente complessiva al 31/12/2015 risultava essere di 2.642 unità e che per il 2016 il trend è in crescita, risulta palese che l'età media degli abitanti sia in significativa crescita, a discapito della fascia più giovane dei solferinesi. Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019 -Scuola dell’infanzia E. Baccaglioni Solferino 6
ARCHÉ Cooperativa Sociale - o.n.l.u.s. CAPITOLO 1 - Orientamenti pedagogici di riferimento Le scelte educative e l’idea di bambino “La massima parte di ciò che veramente mi serve sapere su come vivere, cosa fare e in che modo comportarmi l’ ho imparata all’asilo. La saggezza non si trova al vertice della montagna degli studi superiori, bensì nei castelli di sabbia del giardino dell’infanzia. Queste sono le cose che ho appreso: Dividere tutto con gli altri. Giocare correttamente. Non fare male alla gente. Rimettere le cose al posto. Sistemare il disordine. Non prendere ciò che non è mio. Dire che mi dispiace quando faccio del male a qualcuno. Lavarmi le mani prima di mangiare. I biscotti caldi e il latte freddo fanno bene. Condurre una vita equilibrata: imparare qualcosa, pensare un po’ e disegnare, dipingere, cantare, ballare, suonare e lavorare un tanto al giorno. Fare un riposino ogni pomeriggio. Nel mondo, badare al traffico, tenere per mano e stare vicino agli altri. Essere consapevole del meraviglioso. Ricordare il seme nel vaso: le radici scendono, la pianta sale e nessuno sa veramente come e perché, ma tutti noi siamo così. I pesci rossi, i criceti, i topolini bianchi e persino il seme nel suo recipiente: tutti muoiono e noi pure. Non dimenticare, infine, la prima parola che ho imparato, la più importante di tutte: GUARDARE. Tutto quello che mi serve sapere sta lì, da qualche parte: le regole Auree, l’amore, l’igiene alimentare, l’ecologia, la politica e il vivere assennatamente. Basta scegliere uno qualsiasi tra questi precetti, elaborarlo in termini adulti e sofisticati e applicarlo alla famiglia, al lavoro, al governo, o al mondo in generale, e si dimostrerà vero, chiaro e incrollabile. Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019 -Scuola dell’infanzia E. Baccaglioni Solferino 7
ARCHÉ Cooperativa Sociale - o.n.l.u.s. Pensate a come il mondo sarebbe migliore se noi tutti, l’intera umanità prendessimo latte e biscotti ogni pomeriggio alle tre e ci mettessimo poi sotto le coperte per un pisolino, o se tutti i governi si attenessero al principio basilare di rimettere ogni cosa dove l’ hanno trovata e di ripulire il proprio disordine. Rimane sempre vero, a qualsiasi età, che quando si esce nel mondo è meglio tenersi per mano e rimanere uniti”. Robert Fulghum Partire dal bambino e metterlo al centro del Progetto Pedagogico, dell’agire nella Scuola dell’Infanzia, significa esplicitare l'idea che gli operatori ne hanno per arrivare ad averne una consapevolezza sempre più chiara. L’idea che si ha di bambino è infatti uno degli aspetti che condiziona il modo che ogni insegnante ha di relazionarsi e agire con i “piccoli” che gli sono affidati e distingue il suo lavoro da quello di chi si occupa di bambini senza una specifica professionalità che sostenga il proprio fare. Il pensiero, inteso come attività psichica per cui l'uomo acquista coscienza di sé e del mondo, infatti, supporta il lavoro con i bambini e ogni azione alla Scuola è sostenuta proprio da un pensiero profondo. Per costruire questo tipo di sapere è necessario so-stare nei luoghi e nelle situazioni, osservare quanto accade e darsi il tempo che serve alla riflessione in uno spazio che sia al di fuori della quotidianità lavorativa. Inoltre l'idea di bambino si costruisce anche a partire dall'opera di “pensatori pensanti” che, attraverso il loro lavoro, hanno contribuito a sviluppare una cultura dell'infanzia in grado di sostenere e dare forma agli interventi che si possono attuare con i bambini. In questa sede si è deciso di fare riferimento in particolare a Jerome Bruner, Lev Semënovič Vygotskij, Urie Bronfenbrenner e Howard Gardner. L’idea di bambino a cui facciamo riferimento lo comprende nell’interezza delle sue diverse sfaccettature: il bambino globale (unità mente-corpo, sintesi dei processi di maturazione biologica, affettiva, di conoscenza, dove il movimento è anche strumento di conoscenza e di comunicazione); il bambino unico, irripetibile (il bambino è soggetto che chiede di essere valorizzato nella propria identità e differenza); il bambino competente (il bambino è persona che “sa” e “sa fare”, anche da solo, producendo cambiamenti inattesi); Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019 -Scuola dell’infanzia E. Baccaglioni Solferino 8
ARCHÉ Cooperativa Sociale - o.n.l.u.s. il bambino diversamente intelligente (il bambino ha diversi campi d’esperienza in relazione alle diverse intelligenze, tutte parimenti importanti e da sostenere/promuovere); il bambino in relazione (il bambino impara e cresce grazie alle relazioni che instaura con l’ambiente in cui vive, fatto di persone, spazi, oggetti e situazioni); il bambino in “gioco” (nelle sue molteplici forme è la modalità principale per esprimersi, conoscere e modificare la realtà, conoscere e controllare le emozioni). Le scelte educative sono quindi orientate: all’autonomia, alla cittadinanza, al comportamento etico verso l’altro e verso l’ambiente che ci circonda e alla capacità di problem solving, aspetti fondamentali dell'identità personale del bambino inteso come essere umano e adulto in divenire e allo stesso sono ritenuti fondamentali : Il diritto al corpo… Il diritto alla realtà e alla percezione reale del sé … I diritti naturali dei bambini e delle bambine ispirati al pensiero di Gianfranco Zavalloni… Il diritto alla differenza… L’alleanza educativa… Il rispetto del contesto di provenienza... Il valore della sobrietà, verso una progettazione educativa sostenibile. Alla luce di tutto ciò, sopra indicato, viene qui delineato un modello d’intervento pedagogico che ha alla base l’idea di bambino come individuo pieno di potenzialità che devono essere sviluppate ed utilizzate e che possono permettere lo sviluppo conseguente di abilità specifiche già in età prescolare: Autonomia degli spazi: ad ogni bambino viene affidato un piccolo spazio/ armadietto che rimarrà solo suo per tutto il tempo dell’anno scolastico; esso sarà contrassegnato da un immagine che diventerà il simbolo di riconoscimento del bambino alla scuola materna. In sezione inoltre ognuno disporrà di una casella personale per riporre i propri lavori e i propri disegni liberi e che dovrà tenere in ordine. Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019 -Scuola dell’infanzia E. Baccaglioni Solferino 9
ARCHÉ Cooperativa Sociale - o.n.l.u.s. Autonomia nelle routine: come per la gestione degli spazi anche nella gestione routine si mira a far acquisire una certa autonomia al bambino. Egli deve, con l’aiuto dell’insegnate, acquisirle, interiorizzarle e cooperare al loro regolare e quotidiano svolgimento. Queste prevedono: appello ( chi c’è stamattina? Io sono presente?); il tempo (che tempo fa oggi? Che giorno è? In che stagione siamo?); le mansioni della giornata (cameriere, segretario della maestra, controllore dei turni in bagno); distribuzione autonoma e ordinata della merenda e dei bicchieri quando si beve; l’igiene personale ( andare in bagno da soli, sapersi risistemare, lavarsi le mani); momento del sonno (sapersi addormentare da soli). Autonomia nello sviluppo del pensiero: in linea con il pensiero costruttivista. Il costruttivismo propone tre principi fondamentali per la formazione: la conoscenza viene costruita dal bambino non è trasmessa o immagazzinata, l’apprendimento richiede l’impegno di un discente attivo, che costruisce le proprie rappresentazioni grazie a delle interazioni con il materiale o le persone e il contesto gioca un ruolo determinante all’interno del processo di apprendimento. Vista l’importanza di questo contesto e dell’utilizzo di attività autentiche per il discente, sono dunque indispensabili delle attività che integrino l’aspetto cognitivo, meta cognitivo, affettivo e psicomotorio. Questo nuovo paradigma in educazione esige una rottura in termini di concezioni che vengono generalmente seguite in ciò che concerne l’insegnamento, l’apprendimento e i ruoli delle insegnanti e dei bambini. Promozione della narrazione: i bambini, con ricchezza imprevedibile di contenuti e dettagli, quando parlano fra loro, integrano idee, costrutti linguistici, lessico,esprimono commenti e tentativi di spiegazione, si interrogano sulle questioni, fanno domande e cercano fra loro e l’adulto possibili risposte. È quindi importante verificare come l’insegnate comunica con il bambino attraverso forme che prevedono conferme, rispecchiamento, rilancio, sintesi parziali, chiarimenti o provocazioni. L’insegnante può confermare o correggere, deve sostenere la comunicazione mostrando interesse facendo in modo che il bambino si senta accolto, capito, propenso a narrare di sé e degli altri e attento a cogliere contributi diversi di informazioni vivendo così relazioni comunicative positive. Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019 -Scuola dell’infanzia E. Baccaglioni Solferino 10
ARCHÉ Cooperativa Sociale - o.n.l.u.s. Libera costruzione delle competenze: la mente del bambino, lungi dall’essere una tabula rasa o un vortice di confusione appare in realtà un meccanismo molto ben programmato. Gli apprendimenti devono poggiare sui vincoli e sulle tendenze che ogni bambino normale porta con sé quando viene al mondo (Gardner 1991). In modo da sviluppare quindi le tendenze innate è necessario fornire ai bambini varie e diverse occasioni di gioco e apprendimento, strutturando spazi e angoli che stimolino il bambino nello sviluppo di determinate e specifiche abilità, consentendogli di sviluppare i suoi punti di forza e di potenziare le sue debolezze. La sezione potrà venire così strutturata: angolo del naturalista (vengono messi a disposizione dei bambini campioni di cose biologicamente interessanti perché li esaminino e li confrontino con altri materiali, lavorando sulle capacità sensoriali e sulle doti logico-analitiche); area della narrativa ( dove i bambini creano racconti utilizzando una serie di materiali stimolanti e hanno l’opportunità di rappresentare i loro racconti, sviluppando la capacità linguistica. drammatica e creativa); angolo delle costruzioni( sviluppo dell’intelligenza spaziale e corporea). La ripetizione delle azioni e le sperimentazione delle diverse combinazioni di oggetti si avvicina molto ai procedimenti scientifici di sperimentazione ed elaborazione delle teorie. Educazione all’empatia: lavorare sulle emozioni e sul loro riconoscimento negli altri e in noi stessi permette di prendere coscienza dei propri stati d’animo e di quelli degli altri, avere un rapporto sereno con le proprie emozioni ed imparare ad esprimerle in modo equilibrato. Educazione alla cittadinanza e all’interculturalità: riconoscere sempre più l’altro da sé, attribuendogli progressiva importanza , rispettare la visione dell’altro e le diversità di genere e di cultura, ponendo le basi per un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell’ambiente e della natura. Educazione all’ambiente e allo sviluppo sostenibile: amare e rispettare l’ambiente e la natura in cui viviamo, considerandola come un posto accogliente che ci ospita e che va difeso e preservato per le generazioni future. Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019 -Scuola dell’infanzia E. Baccaglioni Solferino 11
ARCHÉ Cooperativa Sociale - o.n.l.u.s. Le iniziative a favore dell’inclusione scolastica I servizi educativi per la prima infanzia, in collaborazione con i servizi competenti delle Aziende Socio Sanitarie Territoriali (Asst), di Neuropsichiatria Infantile e i servizi sociali dei Comuni, garantiscono il diritto all’inserimento e all'integrazione dei bambini disabili, secondo quanto previsto all'art. 12 della legge 5 febbraio del 1992, n°104, “Legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate" nonché di bambini in situazione di disagio relazionale e socio-culturale, e svolgono altresì un'azione di prevenzione contro ogni forma di svantaggio e di emarginazione. La Scuola accoglie tutti i bambini “diversamente abili” e, oltre che un diritto sociale e civile, l’inserimento a Scuola, costituisce una opportunità educativa molto efficace. La presenza di bambini in situazione di disabilità o di disagio, tuttavia, è fonte di una dinamica di rapporti e di interazioni così unica e preziosa da costituire a sua volta, una significativa e rilevante occasione di maturazione per tutti. Grazie a questa presenza infatti, non solo ogni bambino impara a considerare ed a vivere la diversità come una dimensione esistenziale e non come una caratteristica emarginante, ma è stimolato a ricercare inedite soluzioni relazionali, comunicative ed organizzative che vanno a vantaggio di tutti perché ampliano gli orizzonti di possibilità disponibili a questi diversi livelli. La scuola offre ai bambini diversamente abili adeguate sollecitazioni educative, realizzando l'effettiva integrazione secondo un articolato progetto educativo e didattico che costituisce parte integrante della ordinaria programmazione di sezione. Questo comprende: l'osservazione attenta e puntuale; il riconoscimento e l'accoglienza del bambino portatore di handicap e/o disagio; il confronto con il coordinamento pedagogico; il confronto con gli specialisti del nostro Centro “Ghenesis”, accreditato anche come consultorio familiare; gli incontri con i referenti dell'Asst – Azienda socio sanitaria territoriale, e con essi quelli in particolare della Neuropsichiatria infantile e/o altri professionisti implicati nel percorso di sostegno al bambino e alla famiglia; gli incontri con i genitori, la verifica in itinere del lavoro svolto. Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019 -Scuola dell’infanzia E. Baccaglioni Solferino 12
ARCHÉ Cooperativa Sociale - o.n.l.u.s. Queste le modalità privilegiate affinché avvenga l'integrazione in un contesto di autentica relazione e perché la scuola possa essere una reale opportunità di crescita e di integrazione. I servizi all'Infanzia Archè, in collaborazione con le amministrazioni comunali di residenza dei bambini, adottano nel loro modello educativo e gestionale, laddove si renda necessario, l'insegnante di sostegno come risorsa aggiuntiva alle sezioni ove siano inseriti bambini in situazione di disabilità, che annualmente, redigerà il PDP (piano didattico personalizzato) secondo le specifiche esigenze e potenzialità del bambino, che poi verrà elaborato e condiviso sempre in una logica di lavoro in team, con la rete di operatori che seguono il minore. Interculturalismo e promozione delle differenze culturali La presenza nei nostri servizi educativi di bambine e bambini appartenenti a nuclei famigliari che giungono in Italia da Paesi lontani ci conduce ad approfondire i valori dell'educazione interculturale, e a cercare ogni giorno le strategie più adatte a mostrarli nella pratica ai nostri piccoli utenti, perché li facciano propri nel loro sviluppo relazionale. Educare all'intercultura, infatti, significa favorire il dialogo tra varie forme di diversità, generando nei bambini che lo vivono un'apertura mentale che permetterà loro di superare le barriere che inevitabilmente ogni cultura alza di fronte al diverso. Nelle scuole dell’infanzia di Arché la differenza culturale è ritenuta una ricchezza, una risorsa che porta ogni cultura a rendersi più consapevole della propria specificità proprio laddove si arrischia ad uscire dai propri confini verso il diverso. Nell’ottica della nostra pedagogia sono proprio i servizi 0-6 a rappresentare il momento ideale nell’apprendimento dell’intercultura, sia per i bambini che per le loro famiglie. La scuola dell’infanzia è l’ambiente in cui ogni piccolo viene accolto per tutto ciò che è, in cui grazie all’esperienza sempre più raffinata di ascolto dei linguaggi non verbali emergono le somiglianze che rendono ogni bambino ugualmente prezioso, oltre le diverse provenienze. Nella quotidianità della Scuola dell’infanzia, l'integrazione dei bambini figli di genitori “stranieri” avviene spontaneamente tra i nostri piccoli ospiti, che trovano nelle nostre operatrici la stessa disponibilità scevra di giudizio, la stessa attenzione allo sviluppo di ognuno in quanto soggetto di diritti e attore di solidarietà. È proprio qui infatti, secondo la prospettiva pedagogica di Arché, che può prendere avvio in modo del Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019 -Scuola dell’infanzia E. Baccaglioni Solferino 13
ARCHÉ Cooperativa Sociale - o.n.l.u.s. tutto naturale quello che diverrà nel futuro dei bambini il processo di costruzione della cittadinanza basata su un'appartenenza plurale, che rappresenta l’obiettivo di una cultura di pace. Nell’entusiasmo di ogni incontro nel gioco, nello stupore del reciproco riconoscimento tra i bambini, che comunicano in una lingua semplicemente umana, anteriore ad ogni linguaggio verbale, l’evoluzione delle competenze relazionali al Scuola dell’infanzia si configura come la radice di quella passione per l’umanità che dovrà contraddistinguere la ricerca in ogni grado di scuola. Il rapporto tra gli operatori della Scuola dell’infanzia e la famiglia immigrata va tuttavia pensato come inevitabilmente caratterizzato all’origine da una complessità particolare: la partenza dal proprio Paese e la separazione dalla propria cultura è un'esperienza di trauma, spesso segnata da vissuti di violenza, e la mancanza delle competenze linguistiche e culturali all’arrivo in Italia rende i migranti più esposti a forme di discriminazione e sfruttamento. Laddove questi ultimi si rivolgano a un Scuola dell’infanzia, solo solide competenze nell’area interculturale rendono possibile agli operatori la gestione del rapporto di cura. Quest’ultimo spesso ricopre un’autentica funzione di prima accoglienza non solo per il bambino, ma per la sua famiglia: i servizi all’infanzia divengono sempre più un luogo speciale in cui l’incontro e il confronto avvengono in una dimensione protetta, nella quale i genitori stranieri possono scoprire più che altrove le loro possibilità di interazione e oltrepassare l’isolamento e la solitudine, trovando negli scambi formali previsti la possibilità di rapporti informali costruttivi, che diverranno i primi strumenti necessari al passaggio in una cultura estranea, essenziali nel proseguimento della loro nuova vita. La capacità di entrare in sintonia con il vissuto delle madri, in particolare, emergerà come essenziale nell’empatia con il bambino da parte delle educatrici, e per questo è necessario a queste ultime decriptare i messaggi nascosti che, per timore o per pudore, le mamme immigrate non possono esplicitare. Per tutti questi motivi, Arché intende fornire un aiuto costante che sostenga il lavoro dei suoi operatori nello sforzo comunicativo supplementare che dovranno indirizzare alle famiglie straniere, a partire dall’attenzione nel fornire le informazioni in modo chiaro e puntuale ad un parlante non italiano fino alla comprensione della situazione del bambino nel sistema familiare di cui fa parte. Arché si propone pertanto di promuovere per gli operatori del Scuola dell’infanzia, oltre alle forme ordinarie della formazione pedagogica, centrata sull’attitudine all’ascolto profondo del bambino e della sua famiglia, momenti di Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019 -Scuola dell’infanzia E. Baccaglioni Solferino 14
ARCHÉ Cooperativa Sociale - o.n.l.u.s. studio e ricerca interculturale. Essi si declineranno nel concreto come sostegno alla coordinatrice e alle educatrici nella realizzazione cooperativa di attività di accoglienza rivolte ai bambini giunti da Paesi stranieri, ma anche ai genitori o ai bambini e ai genitori insieme. A partire dal primo colloquio d’iscrizione per proseguire nella fase di inserimento, si progetteranno situazioni volte a favorire processi di conoscenza reciproca tra i genitori, sia nei momenti strutturati (riunioni, feste) che in quelli non strutturati come il ritiro dei bambini. A livello teorico, i momenti di studio consisteranno invece nell’approfondimento delle rappresentazioni concettuali relative all’infanzia nelle culture non occidentali, che coinvolgono inevitabilmente i rapporti anche nelle famiglie immigrate di seconda e terza generazione. Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019 -Scuola dell’infanzia E. Baccaglioni Solferino 15
ARCHÉ Cooperativa Sociale - o.n.l.u.s. CAPITOLO 2 -Curricolo, didattica e valutazione Programmazione e attività Il quadro normativo di riferimento è il D.P.R. n.89/2009 “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione“ e l’Atto di indirizzo. Pertanto sono applicate le Indicazioni nazionali comprese quelle che troviamo indicate nella nuova legge della “Buona Scuola” (Legge 107, 2015), in particolare nei nostri servizi sono considerati fondamentali: porre al centro dell’azione della scuola il bambino e il suo itinerario di formazione personale e di apprendimento; mantenere in primo piano l’obiettivo di formare i cittadini di oggi e di domani; operare per una scuola dell’inclusione; verificare periodicamente e sistematicamente i progressi di ogni bambino. L’attività didattica, nella sua programmazione annuale è organizzata seguendo un TEMA DELL’ANNO suddiviso in unità di apprendimento, e ciascuna di queste costituisce un pezzetto che forma il percorso che il bambino compie. Le attività qui delineate lavorano sul potenziamento dei campi di esperienza espressi nelle ultime linee guida ministeriali per la scuola dell’infanzia, in particolare per il raggiungimento di obiettivi specifici per ogni area esperienziale delineata: Sviluppo del sé e percezione dell’altro. Corporeità e movimento. Immagini, suoni e colori: approccio a nuovi linguaggi espressivi. I discorsi e le parole: Utilizzare la lingua italiana, arricchire il proprio lessico. La conoscenza del mondo e della realtà circostante. Area Obiettivi Sviluppo del Sé e • Giocare in modo costruttivo con gli altri. percezione • Sviluppare il senso dell’identità personale. dell’altro • Saper riconoscere le proprie esigenze e i propri sentimenti ed esprimerli in modo adeguato. • Saper discutere con gli adulti e con i pari riconoscendo la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta. • Saper orientarsi nelle prime generalizzazioni temporali di passato presente e futuro, e sapersi orientare negli spazi Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019 -Scuola dell’infanzia E. Baccaglioni Solferino 16
ARCHÉ Cooperativa Sociale - o.n.l.u.s. che gli sono familiari. Corporeità e • Saper percepire il potenziale comunicativo ed espressivo movimento: della propria corporeità. • Riconoscere i segnali e i ritmi del proprio corpo, adottando pratiche corrette di igiene e cura di sé. • Provare piacere nel movimento sperimentando nuovi schemi posturali e motori applicandoli a giochi individuali e di gruppo. • Controllare l’esecuzione dei movimenti nelle interazioni di gioco e valutare il rischio. • Riconoscere il proprio corpo, le sue diverse parti, e saperlo rappresentare. Immagini, suoni e • Comunicare ed esprimere le proprie emozioni utilizzando colori: approccio a diversi linguaggi. nuovi linguaggi • Inventare storie e saperle esprimere attraverso il disegno, la pittura , le attività manipolative e la drammatizzazione. espressivi • Utilizzare diversi strumenti, tecniche espressive e creative. • Seguire con interesse spettacoli di vario tipo. • Sperimentare e combinare gli elementi musicali di base. I discorsi e le • Utilizzare la lingua italiana, arricchire il proprio lessico. parole • Comprendere parole, discorsi e fare ipotesi sui significati. • Ascoltare e comprendere le narrazioni. • Inventare nuove storie. • Comprendere e definire le regole del contesto. La conoscenza del • Raggruppare e classificare gli oggetti secondo criteri mondo e della diversi. realtà circostante • Collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana. • Acquisire familiarità con le attività del contare. • Riconoscere e spiegare posizioni di oggetti e persone nello spazio. Le attività sotto delineate fanno parte della programmazione annuale lavorando sul potenziamento dei campi di esperienza espressi nelle ultime linee guida ministeriali per la scuola dell’infanzia, in particolare si lavora per il raggiungimento di obiettivi specifici per ogni area esperienziale delineata. Attività Il lavoro è improntato sulla conoscenza del sè, con l'acquisizione neuro- psico- motoria della consapevolezza di ciò che si è e di ciò che è diverso da me e sul controllo del proprio corpo, attraverso giochi motori. I semplici movimenti che l’essere umano apprende nei primi anni di vita sono fondamentali per lo sviluppo dei prerequisiti neuro-motori per l’apprendimento della lettura e della scrittura e sono quindi alla base dello sviluppo cognitivo del bambino. Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019 -Scuola dell’infanzia E. Baccaglioni Solferino 17
ARCHÉ Cooperativa Sociale - o.n.l.u.s. Lettura e Ascoltare, rielaborare le informazioni acquisite e saper riutilizzare il drammatizzazione lessico e le parole nuove per esprimere le proprie opinioni e sentimenti. Nel momento in cui il bambino ascolta una lettura è chiamato ad ripensare ciò che ha ascoltato e a far emergere un po' del suo vissuto. Atelier Attività di diverso tipo che prevedono l’uso di diversi materiali e l’interfacciarsi del bambino con nuovi linguaggi d’espressione (grafico-pittorica- musicale- manipolatoria) nelle quali il bambino produce un lavoro e si confronta con le proprie abilità, esterna stati d’animo e paure attraverso modalità diverse da quelle verbali. Attività di Attività per il potenziamento dei prerequisiti logico-matematici, Potenziamento laboratori grafo motori, lavoro con linee e tracciati, primi approcci metacognitivo con il concetto di quantità e meccanismo del contare, classificazione degli oggetti e raggruppamento per categorie, potenziamento delle capacità di problem solving. ATTIVITA’ CON I GRANDI NEL MOMENTO DEL RIPOSO Gite ed uscite Per comprendere il funzionamento del contesto in cui si vive, le sul territorio regole del vivere comune e acquisire il senso di cittadinanza consapevole. Sono previste uscite nei contesti che caratterizzano la vita locale e gite coerenti con il tema trattato durante l’anno. Lab. di logopedia Vengono previsti laboratori specifici di attività e gioco per il potenziamento dello sviluppo del linguaggio. PERSONALE SPECIALISTICO DEL NOSTRO CENTRO GHENESIS, MESSO A DISPOSIZIONE COME RISORSA AGGIUNTIVA Laboratorio di lingua Un simpatico orsetto inglese con cappello e valigia accompagna i inglese bambini una volta alla settimana, al primo approccio, in modalità esclusivamente ludica, alla conoscenza della lingua inglese, presentando loro alcuni semplici vocaboli e dei giochi per favorirne la memorizzazione. PERSONALE MESSO A DISPOSIZIONE COME RISORSA AGGIUNTIVA Insegnamento della è previsto con cadenza settimanale l’insegnamento della religione religione cattolica cattolica, con possibilità di astensione da parte di bambini di altre culture. L’insegnamento segue il tema dell’anno scolastico ed è scandito dalle diverse festività. Progetto di Sono proposte una serie di attività volte ad “osservare lo sviluppo “Osservazione e delle competenze prescolari” nei bambini. Avviene annualmente in stimolazione primavera per i bambini “grandi”, dando l'opportunità di individuare precocemente eventuali necessità di potenziamento dei delle prerequisiti scolastici per i singoli bambini. Alla fine del percorso le competenze pre-scolari”logopediste (che fanno parte di Arché/Centro Ghenesis), restituiscono alle insegnanti una valutazione scritta, che va ad integrare le osservazioni delle insegnanti nei colloqui con i genitori. Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019 -Scuola dell’infanzia E. Baccaglioni Solferino 18
ARCHÉ Cooperativa Sociale - o.n.l.u.s. Attività particolari Ai bambini della scuola dell’infanzia, fatti di curiosità e voglia di imparare e conoscere, si propongono alcune esperienza specifiche e/o particolare dove potersi misurare con le proprie abilità: GITA DI UN GIORNO in linea con il programma /tema didattico dell’anno. Momento di scoperta, confronto, gioco, esplorazione, sperimentazione delle proprie autonomie. PROGETTO CONTINUITÀ per il gruppo grandi per incontrare e conoscere i bambini della scuola primaria che vivono accanto a noi, per condividere il progetto continuità, gli spettacoli di natale e di fine anno, nella palestra, luogo comune dove ogni scuola vive le proprie attività. ATTIVITÀ PER GLI ANTICIPATARI E/O SEZIONE PRIMAVERA: verranno previste attività ad hoc con laboratori sensoriali di diverso tipo calibrati all’età e alle esigenze dei bambini. ATTIVITÀ EXTRACURRICOLARI con l’obiettivo di favorire la partecipazione delle famiglie e l’instaurarsi di relazioni positive tra bambini/insegnanti e genitori. ATTIVITÀ PER BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI in caso di presenza di bambini diversamente abili o con bisogni educativi speciali, verranno previste attività alternative e un piano di lavoro personalizzato in linea con la legge 104. Inoltre si garantisce un lavoro di rete con gli operatori sociali e socio-sanitari del territorio che hanno in carico il minore e con l’educatore di sostegno, per l’inserimento e l’assistenza. Attività previste dal piano diritto allo studio finalità Laboratorio favorire la manipolazione, la sperimentazione e la fusione di artistico linguaggi grafici, plastici, pittorici che possano essere funzionali e alternativi a quelli verbali e simbolici. Si svolgeranno attività manipolative individuali e di gruppo, riflessioni guidate e non, osservazioni. Progetto DSA Rilevare precocemente disturbi specifici di apprendimento. Gestito dai Piani di zona. PROGETTO Il progetto propone un percorso di attività educative e Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019 -Scuola dell’infanzia E. Baccaglioni Solferino 19
ARCHÉ Cooperativa Sociale - o.n.l.u.s. Movi-Mente motorie specifiche, fondamentali per lo sviluppo delle competenze motorie e relazionali, ma soprattutto intellettive dei bambini in età prescolare. Recepisce le più recenti acquisizioni della pedagogia speciale e delle neuro-scienze trasformandole in interventi educativi mirati, specifici e sensibili alle caratteristiche di questa delicata fascia di età. Muoversi bene per apprendere meglio. Il progetto Movi-Mente presso la scuola dell’Infanzia di Solferino ha visto l’organizzazione di un percorso di formazione per tutte le insegnanti delle tre sezioni nel periodo da febbraio a giugno 2016 al fine di fornire le conoscenze e le competenze per poter gestire l’attività neuro-motoria. LABORATORIO Sentire la musica è diverso da “ascoltare” la musica. La voce CANTO CORALE è uno strumento di comunicazione fondamentale. I primi anni di vita sono importanti per definire l'identità vocale. L'educazione vocale è un percorso che va affrontato con delicatezza e gradualità, proprio in quanto la vocalità è intrinseca al respiro che è il primo, immediato ed indispensabile contatto con il mondo. Il metodo si prefigge di essere molto pratico e intende affrontare una materia così complessa come l'ascolto e la vocalità nel bambino in modo chiaro e facilmente riproducibile. Il gioco, attraverso il quale si sviluppano le capacità sensoriali, espressive, socio-affettive, è l'elemento guida in questo percorso. Documentazione delle attività La documentazione che si effettua delle attività è costituita da: CARTELLINA DELLE ATTIVITÀ: cartellina in cui vengono raccolti tutti i lavori fatti durante l’anno, più i disegni e le attività libere, divise per attività a seconda del tema trattato. Se richiesto dalla scuola primaria, viene fornito anche il PORTFOLIO DELLE COMPETENZE. Osservare e Valutare Fare valutazione all’interno della scuola dell’infanzia si configura come un processo rigoroso e continuo, si fa valutazione sempre ed essenzialmente a due livelli: Sul singolo bambino: Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019 -Scuola dell’infanzia E. Baccaglioni Solferino 20
ARCHÉ Cooperativa Sociale - o.n.l.u.s. ex ante: prima del suo inserimento alla scuola dell’infanzia attraverso colloqui di conoscenza con i genitori. In itinere: durante tutto il suo percorso all’interno della scuola con supervisioni periodiche, équipe delle insegnanti, specifiche osservazioni dei bambini e colloqui con i genitori. Ex post: alla fine di ogni anno sempre attraverso i medesimi strumenti che servono qui per fare un bilancio complessivo dello sviluppo delle abilità del bambino e del suo ben-essere durante l’anno scolastico. Il profilo di ogni bambino viene poi utilizzato in sede di colloquio con i genitori. Sull’andamento generale del servizio: anche questa è una valutazione continuativa, che si basa su una programmazione iniziale del lavoro, continui controlli e verifiche in itinere sull’effettivo funzionamento ed efficacia delle attività proposte e su una valutazione finale fatta in sincronia con le famiglie attraverso la somministrazione di questionari di gradimento. È importante sottolineare come le due tipologie di valutazione non siano nella realtà indipendenti, ma bensì strettamente interconnesse, alla valutazione di ogni singolo bambino è legato l’andamento generale di tutto il servizio. Per mantenere un’offerta formativa di qualità è necessario monitorare periodicamente e in modo rigoroso entrambi gli aspetti e prevedere ripensamenti e revisioni del percorso nel caso di mancato raggiungimento degli obiettivi. Il mettersi periodicamente in discussione è indice di professionalità e permette di avere un buon servizio in sintonia con il contesto e le situazioni di famiglie e bambini, evitando quelle progettazioni fittizie ed anacronistiche poco funzionanti a livello pratico che molto spesso ci si ostina a mettere in pratica. Gli strumenti Per ogni momento della valutazione, è necessario utilizzare uno strumento specifico, che sia quantitativo o qualitativo, che sia facilmente fruibile quando deve essere riutilizzato per fare valutazioni sommative, rendendo i risultati leggibili anche a distanza di tempo e consentendo Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019 -Scuola dell’infanzia E. Baccaglioni Solferino 21
ARCHÉ Cooperativa Sociale - o.n.l.u.s. la comprensione del percorso evolutivo e delle eventuali difficoltà, con conseguenti azioni di ri- pianificazione in base agli aspetti che sono emersi. L’impianto valutativo del servizio è riassunto nello schema seguente: Gli spazi Gli spazi all’interno della struttura sono così organizzati: Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019 -Scuola dell’infanzia E. Baccaglioni Solferino 22
ARCHÉ Cooperativa Sociale - o.n.l.u.s. Ingresso: caratterizzato dalla presenza del mobile-armadietti, separato dal salone. Qui ogni bambino identifica il suo armadietto grazie alla presenza di un contrassegno, che viene scelto all’arrivo alla scuola dell’infanzia e mantenuto per tutti e tre gli anni. Nell’armadietto il bambino ripone i suoi effetti personali: giubbino, oggetti transazionali, disegni liberi fatti durante la mattinata o piccoli tesori ritrovati in giardino durante i momenti di gioco libero. Questo spazio si configura come angolo proprio e personale, spazio che simbolicamente fa da tramite tra il contesto scuola e il contesto famiglia: vi vengono riposti i giochi portati da casa dopo aver svolto la funzione consolatoria e i “tesori” creati o trovati durante la giornata da mostrare con orgoglio una volta tornati a casa. All’ingresso si trova inoltre la bacheca per i genitori;uno spazio di comunicazione dove viene esposto il menù, la programmazione e i vari avvisi per le famiglie, in un’ottica di essenziale importanza del coinvolgimento della famiglia intera nella vita scolastica del bambino. Salone: essendo direttamente adiacente all’ingresso è qui che alla mattina si svolge l'accoglienza; in questo modo i bambini che arrivano da casa hanno modo di salutare in modo sereno chi li accompagna per poi andare a giocare con gli amici. Il salone è strutturato in diversi micro contesti di gioco ai quali i bambini hanno libera scelta di accedere secondo le loro personali attitudini: Angolo lettura: spazio morbido dove i bambini possono sedersi in tutta tranquillità e sfogliare i loro libri preferiti; Spazi gioco: che hanno le caratteristiche di vari contesti di vita quotidiana (meccanico, cuoco, mamma casalinga, negozio) in modo da favorire la funzione simbolica. Spazi vuoti: nel salone non tutti gli spazi sono riempiti, alcuni sono lasciati liberi per la libera espressione dei bambini e la possibilità di gioco con materiali diversi, strutturati e non (puzzle, lego, trenini, incastri, infili). Vengono proposti al bambino anche materiali leggermente più complessi, nell’utilizzo dei quali l’insegnante fa da mediatrice, aiutando il bambino nello svolgimento di un compito nel quale può avere difficoltà, portandolo alla risoluzione del problema utilizzando modalità di Scaffolding (Bruner 1976). Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019 -Scuola dell’infanzia E. Baccaglioni Solferino 23
ARCHÉ Cooperativa Sociale - o.n.l.u.s. La sezione: la scuola è costituita da due sezioni comunali parificate ed una sezione statale, qui si condivide lo spuntino del mattino, l’appello ( gioco del “Chi c’è oggi”), l’osservazione del tempo atmosferico, si definisce la data del giorno e la stagione attraverso l’uso del calendario di classe, dopodiché si inizia l’attività vera e propria; questo partendo dall’idea che la progettazione e l’attività educativa si collocano sempre in un contesto di “qui” ed “ora”. La programmazione didattica alla scuola dell’infanzia non può essere sganciata dal contesto quotidiano di vita (giorno e ricorrenze speciali, mesi, stagioni dell’anno) nel quale i bambini vivono e che sarà alla base della costruzione delle idee e concezioni di tempo e spazio. L’attività didattica è il momento in cui i bambini iniziano dar forma e organizzazione alle loro conoscenze, sviluppando e potenziando i prerequisiti necessari per gli apprendimenti successivi sempre più complessi, è importante quindi che lo spazio ad essa adibito sia appropriato, con tavoli e sedie della giusta misura, confortevoli e che non rendano difficile il momento in cui è richiesto stare seduti in modo da agevolare la concentrazione e l’apprendimento. Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019 -Scuola dell’infanzia E. Baccaglioni Solferino 24
ARCHÉ Cooperativa Sociale - o.n.l.u.s. I bagni: ogni sezione ha i suoi servizi, questi sono strutturati in modo da favorire l'autonomia dei bambini. Il bagno è anche luogo di cura, di intimità, di conoscenza del proprio corpo dove i bambini sperimentano il “far da soli”: mi lavo, mi asciugo, ascolto il mio corpo e rispondo in modo adeguato ai miei bisogni primari. Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019 -Scuola dell’infanzia E. Baccaglioni Solferino 25
Puoi anche leggere