Peter Pan nei Giardini di Kensington - Audiobook gratis

Pagina creata da Salvatore Marconi
 
CONTINUA A LEGGERE
Peter Pan nei Giardini di Kensington - Audiobook gratis
Peter Pan nei Giardini di Kensington
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Peter Pan nei Giardini di Kensington (Peter Pan in
                                                                      Peter Pan nei Giardini di
Kensington Gardens) è un romanzo di James Matthew Barrie
pubblicato nel 1906.                                                        Kensington
                                                                    Titolo originale Peter Pan in
Il libro raccoglie i capitoli de L'uccellino bianco nei quali                        Kensington
Barrie accenna la figura di Peter Pan. Il Peter Pan di questi
                                                                                     Gardens
due libri è un neonato di appena sette giorni, mentre quello
delle successive opere è un ragazzino preadolescente.

L'uccellino bianco è un romanzo che descrive il rapporto di
amicizia tra un Barrie scapolo e David, il figlio di una sua
vicina, e dei loro spensierati giochi ai Giardini di Kensington.
Peter Pan non era che un personaggio minore, ma pur sempre
di rilievo rispetto ad altri come ad esempio Mab la regina
delle fate o il corvo Salomon.

Due anni dopo andò per la prima volta in scena Peter Pan, o
il ragazzo che non voleva crescere, opera teatrale da cui poi
sarebbe stato tratto il romanzo Peter e Wendy, di certo il
maggior successo di Barrie. La popolarità del personaggio del
bambino che non voleva crescere fu tale che l'autore si decise
a ripubblicare, come opera editoriale autonoma e con un titolo
diverso, i capitoli de L'uccellino bianco in cui questi
compariva.                                                           statua di Peter Pan a Kensington
                                                                            Autore J. M. Barrie
Peter Pan nei Giardini di Kensington è sostanzialmente
identica ai capitoli dal 13 al 18 del primo libro. Viene            1ª ed. originale 1906
raccontato l'arrivo di Peter ai Giardini e di come impara a                Genere romanzo
volare. Viene descritta una visita a sua madre, in cui egli           Sottogenere fantastico
osserva da una finestra che questa ha avuto un altro figlio che
l'ha rimpiazzato: per tal motivo Peter decide di non tornare       Lingua originale inglese
più nel mondo degli adulti.                                          Preceduto da L'uccellino bianco
                                                                        Seguito da Peter e Wendy

Indice
Trama
Ambientazione
Temi
Personaggi
   Peter Pan
   Famiglia Mannering
Abitanti dei giardini
      Visitatori dei giardini
 Collegamenti con il seguito, Peter e Wendy
 Influenza nella cultura di massa
 Note
 Altri progetti
 Collegamenti esterni

Trama
                                          Nei Giardini di Kensington vi è un lago, il Serpentine, dove c'è
                                          un'isola, l'Isola degli Uccelli. Qui comanda incontrastato il corvo
                                          Salomone. A lui le donne indirizzano lettere supplichevoli:
                                          desiderose di diventare madri chiedono a Salomone i figli per loro
                                          più belli. E Salomone dirige stormi di fringuelli, tordi e passeri nelle
                                          case di Londra, a diventare bambini.

 Illustrazione di Arthur Rackham di   Peter ha solo sette giorni di vita, e come tutti i neonati è per metà un
 Peter che vola via di casa.          uccello e per metà essere umano; per questo, quando sua madre
                                      lascia inavvertitamente una finestra aperta, lui riesce a volare via
                                      dalla sua casa di Londra e torna ai Giardini di Kensington. Qui
Salomone gli spiega che non è più né un uccello né un bambino, è un mezzo-mezzo.

Quando Peter apprende la realtà, perde automaticamente la facoltà di volare, ma poiché non sa neanche
nuotare dovrà rimanere a vita sull'isola. Impara dagli uccelli moltissime cose, tranne che dalle anatre: per
loro nuotare è talmente semplice che non riescono a capire come Peter non ci riesca.

Il sogno di Peter è comunque quello di raggiungere i Giardini: per questo si fa aiutare dai tordi a costruire
un grande nido che utilizzerà come naviglio per andare e venire dall'isola.

Gli esseri fatati che abitano i Giardini, dapprima spaventati da Peter,
gradualmente ne diventano amici. Anche dalle fate Peter impara
tante cose, tranne come i bambini del Parco giocano: per esempio,
un cerchio trovato per terra viene da lui utilizzato come barca nella
fontana; pensa che i passeggini siano degli animali; non sa cosa sia
un bacio.

Peter impara a suonare il Flauto di Pan guadagnandosi il
soprannome di Pan; le fate gli permettono di suonarlo durante le
loro feste notturne. Deliziata dal suo suono, Mab, la regina delle          Illustrazione di Arthur Rackham di
fate, gli concede di esaudire due desideri. Il bambino non ha mai           Peter su di un nido di uccello, mentre
dimenticato sua madre, così come primo desiderio chiede di poter            attraversa il lago della Serpentina.
volare per rivederla. Gli si stringe il cuore, eppure poiché ha ancora
un desiderio da esaudire, decide di aspettare a mostrarsi a sua
madre. Quando sarà il momento, ritornerà.

Le fate, tuttavia, sono molto tristi per l'addio di Peter, e decidono di salutare il loro amico con una festa e la
sera dopo ne viene fatta un'altra, e poi un'altra ancora e così via. Quando finalmente il bambino si decide a
tornare a casa ha un'amara sorpresa: senza che lui se ne accorgesse è passato tantissimo tempo e
contemporaneamente sua madre ha dato alla luce un altro bambino. La finestra di casa sua, un tempo
lasciata sempre aperta perché Peter potesse tornare, è ora chiusa e sbarrata da spranghe di ferro perché
l'altro bambino non voli via come lui. Peter capisce di aver perso l'amore di sua madre e col cuore in pezzi
tornerà, stavolta definitivamente, ai Giardini di Kensington.

Tempo dopo Peter incontra Maimie Mannering, una bambina che si è persa nei Giardini; i due diventano
amici e Peter ne rimane talmente invaghito che le chiederà addirittura di sposarla. Maimie vorrebbe
acconsentire, ma si rende conto che sposare Peter vorrebbe dire abbandonare per sempre sua madre, che di
sicuro ne sarebbe devastata; così la bambina ritorna a casa, ma non dimenticherà mai Peter e da grande gli
regalerà una capretta immaginaria perché Peter non rimanga mai solo.

Ambientazione
La storia si svolge nei Giardini di Kensington, uno dei Parchi Reali
di Londra, riprodotti abbastanza fedelmente da Barrie, dandole
tuttavia una connotazione magica, soprattutto dopo l'orario di
chiusura. Dopo la chiusura dei cancelli infatti, fate ed altri magici
abitanti del parco possono muoversi più liberamente che durante il
giorno, durante il quale si nascondono dalle persone ordinarie[1].
Gli abitanti fatati dei giradini furono per primi descritti nella poesia
di Thomas Tickell, intitolata Kensington Gardens (1722).
                                                                           Kensington Gardens.
Nei giardini sono presenti anche le celebri "tombe" dei due bambini
descritte nel libro; quella di Phoebe Phelps, morta a 3 mesi (che
riporta "13a P.P. 1841"), e quella di Walter Stephen Matthews (che riporta "W. St. M."). Le pietre in realtà
non sono altro che dei cippi di confine, che marcano il limite di confine tra le aree di amministrazione locale
di Westminster St Margaret (W.St. M) e quella di Paddington, detta anche Parish of Paddington (P.P.).

 Cancello di Miss           La notte i giardini di     Peter tenta di volare Vista notturna del
 Mabel Gray, dove si        Kensington          si     via dall'Isola degli lago Serpentine.
 incontrano il viale        popolano di creature       Uccelli. Un'isola che
 dei fiori e viale          fatate.                    sta realmente al
 grande.                                               centro           della
                                                       Serpentine.

Temi
La tematica principale delle avventure di Peter Pan nei Giardini di Kensington è sicuramente il mito
dell'eterna giovinezza e della celebrazione della volontà di non volere crescere. Tema che era già stato
dichiaratamente posto come pilastro centrale del dialogo tra Alice e Humpty Dumpty in Attraverso lo
specchio di Lewis Carol[3]: "sette anni e sei mesi. Un'età molto scomoda! Se tu avessi seguito il mio
consiglio, ti avrei detto: fermati a sette! Ma ormai è troppo tardi"[4].

Coincidenza vuole che proprio all'età di sette anni, lo stesso James
M. Barrie, si sia trovato costretto a sostituirsi, più o meno
consapevolmente, al fratello maggiore per consolare la madre per la
sua prematura scomparsa[2]. David morì all'età di quattordici anni
cadendo con i pattini in un lagno ghiacciato[2]. Molti biografi
concordano nell'attribuire a questo episodio la "svolta esistenziale"
dello scrittore[5][6][7][8][9]. In questo modo lo scrittore perse
irrimediabilmente la sua infanzia, costretto dalla madre ad
immergersi nello studio ed aspettandosi da lui un comportamento            Peter Pan a cavallo della sua capra.
da persona adulta. Barrie dichiarò:                                        Riferimento al Dio Pan e alla natura
                                                                           ambigua e demoniaca del
                                                                           personaggio di Peter[2].
      «Il terrore della mia infanzia era la consapevolezza
      che sarebbe venuto un tempo in cui anche io avrei
      dovuto rinunciare ai giochi e non sapevo come
      avrei fatto (questo tormento mi ritorna ancora nei
      sogni quando mi scopro a giocare a palline di vetri
      e mi giudico con severa riprovazione); sento che
      devo continuare a giocare in segreto[10]»

Ricorre anche qui il mito classico del giardino come salvezza[3], in grado di poter compensare la frenetica
vita di città. I giardini di Kensington, che dopo l'ora di chiusura si trasformano in un paese delle fate, sono
visti come un mondo magico e sovrannaturale a sé stante. Lo scrittore troverà spesso consolazione nelle
passeggiate nei Giardini di Kensington insieme al suo cane sanbernardo Porthos. Durante queste incontrerà
cinque bambini, a cui lui si affezionerà molto (George, jack, Peter, Michael e Nico - vedi Ragazzi Llewelyn
Davies) e che saranno di ispirazione per la stesura delle avventure di Peter Pan[2]. Lo stesso George
(George Llewelyn Davies), ribattezzato David, avrà un importante ruolo in L'uccellino bianco e in Peter
Pan nei Giardini di Kensington, romanzi basati sul rapporto tra il narratore e David, "il ragazzino che mi
chiama padre"[2].

Il mito dell'infanzia e la sua apologia, unitamente alla nostalgia del passato e alla paura di invecchiare sono
sempre esistiti, ma Barrie ha voluto dire qualcosa di più inquietante[2]. Quello che cerca di esprimere Barrie
non è soltanto l'angoscia dopo il parto ma anche quella di trasmettere l'idea di una storia "intensamente
funerea": la morte che si contrappone al voler crescere. Peter Pan non è ormai più umano, ma un vero e
proprio fantasma[3], fermo immobile in un limbo oltre il quale si celano gli orrori dell'età adulta.

      «J. M. Barrie, come Lewis Carol, era un uomo solitario, un emarginato psicologico, e
      non è un caso che i libri per l'infanzia abbiano solidi fondamenti nell'angoscia, nel mito
      puerile di essere perduti, perduti una volta per tutte all'atto per la nascita, segnati da
      una perdizione che la madre potrebbe stornare, ma non lo farà.[3]»

Peter Pan è l'archetipo dell'infantilismo moderno[2][11][12], e ne rappresenta anche la tragedia (da qui anche il
nome della Sindrome di Peter Pan). È infatti impossibile, senza pagare un prezzo altissimo, restare o tornare
ad essere bambini. Questo perché non si viene accettati dagli adulti e, soprattutto, perché l'infanzia è un
mondo tutt'altro che innocente[2].
Viene quindi meno anche la visione pura e innocente dell'infanzia. Peter Pan viene descritto come un
bambino insieme dolcissimo e senza cuore, con delle caratteristiche che lo accomunano ad un demone.
"Non vi traspare il demone che è in Peter" esclamò Barrie all'inaugurazione della statua dedicata all'eterno
bambino, nei giardini di Kensington. Oltre al nome, Peter ha molti punti in comune con il dio Pan, dio dalla
duplice natura umana e animale. Il flauto a più canne (detto appunto flauto di Pan) suonato con gran
maestria da Peter Pan e il suo andare a cavallo di una capra sono dei simboli evocativi di ciò[2].

Personaggi

Peter Pan
    Peter Pan – In questo primo libro, Peter ha solo sette giorni di vita,
    e come tutti i neonati è per metà un uccello e per metà essere
    umano; per questo, quando sua madre lascia inavvertitamente una
    finestra aperta, lui riesce a volare via dalla sua casa di Londra per
    tornare nei Giardini di Kensington. Qui Salomone gli spiega che
    non è più né un uccello né un bambino, è un mezzo-mezzo (o
    "traquestoequello"). Questo farà sì che Peter non possa più
    invecchiare. Nel secondo libro, Peter e Wendy, Peter dichiarerà di
    essersi trasferito all'isola che non c'è per poter stare con i bimbi
    sperduti.
    La madre di Peter – Viene descritta da Barrie come una bella
    donna dai capelli castani. La prima volta che Peter torna a farle
    visita, essa dorme nel letto con aria triste, lasciando la finestra            Peter Pan.
    spalancata in attesa del ritorno di suo figlio. Quando Peter                   Contrariamente al
    deciderà tornare di nuovo da lei, e questa volta per sempre, sarà              seguito Peter e Wendy
    troppo tardi; la troverà al di là di una finestra sprangata e in               (in cui è adolescente), il
    compagnia di un nuovo bambino.                                                 bambino ha solo sette
                                                                                   giorni di età.

Famiglia Mannering
    Maimie Mannering – descritta da Barrie come una bambina
    "piuttosto straordinaria" di quattro anni, è considerata il
    predecessore letterario di Wendy[13]. Riesce a rimanere all’interno
    dei Giardini di Kensington anche dopo l’orario di chiusura, e pur
    essendo felice del suo tempo trascorso nei giardini di Kensington
    e del suo nuovo sentimento di amicizia e ammirazione per Peter
    (tanto che Peter chiederà di sposarla per averla per sempre con
    sé), Maimie realizza ben presto che sua madre avrebbe molto
    sofferto la sua mancanza, quindi decide di tornare a casa. Anche
    quando cresce, continua a pensare a Peter, omaggiandogli regali
    e lettere. In ricordo di Maimie, Peter cavalca la capra che lei gli
    aveva regalato.                                                         Maimie Mannering.
    Tony Mannering – bambino di sei anni inizialmente molto
    ammirato dalla sorella Maimie (che tenta più volte di imitarlo),
    prima che la deludesse disattendendo la sua promessa di rimanere nei giardini di
    Kensington oltre l’orario di chiusura.
    Tata ayah – governante di colore con il compito di badare ai due fratelli Mannering.
    Mamma Mannering – Madre di Maimie e Tony che ama l’arte e si interessa di versi. È lei a
    suggerire a Maimie di regalare a Peter una capra, la stessa capra che la sorella usava per
    terrorizzare il fratello di notte.
Abitanti dei giardini
    Corvo Salomone Cra (or. crow Solomon Caw) – Custode
    dell’isola degli uccelli. A lui le donne indirizzano lettere
    supplichevoli: desiderose di diventare madri chiedono a
    Salomone i figli per loro più belli. E Salomone dirige stormi di
    fringuelli, tordi e passeri nelle case di Londra, a diventare bambini.
    Quando Peter ritorna volando sull'isola, Salomone gli rivela che
    non è più un uccello, ma più simile ad un umano – definendolo
    "Traquestequello" ("Betwixt-and-Between"). Peter Pan impara da
    Salomone i costumi degli uccelli (tra cui la capacità di difendersi
    dal freddo) e si guadagna la sua eterna amicizia regalandogli un
    penny, questo spingerà il corvo ad aiutarlo a convincere I tordi a
    costruirgli un nido, e poterlo usare come imbarcazione per
    attraversare il lago Serpentine.
    Regina Mab (or. Queen Mab) – Regina delle fate che, incantata
    dal suono del flauto di Peter, decide esaudire il suo desiderio di            Il corvo Salomone Cra.
    volare di nuovo per poter tornare di nuovo da sua madre. Il
    personaggio della Regina Mab apparve per la prima volta nel
    dramma di Shakespeare Romeo e Giulietta, per poi ricomparire anche in altre opere della
    letteratura del XVII secolo, e successivamente in varie forme nella poesia, nella
    drammaturgia e nel cinema).
    Brunella (or. Brownie) – Fata di modeste origini (una povera cantatrice di strada) che, nel
    punto di affogare in una pozzanghera, viene salvata da Maimie. Da allora la fata le sarà
    sempre riconoscente e la salverà a sua volta dalla furia delle fate, dopo esser diventata
    duchessa (sposando Il duca delle stelle di natale) grazie agli incoraggiamenti di Maimie.
    Il duca delle stelle di natale (or. Duke of Christmas Daisies) – Fata di nobili origini con il
    cuore afflitto dal male del ghiaccio, che consiste nell'incapacità di amare. La regina Mab
    organizza un grande ballo per poter trovare la giusta fata che possa curare il suo cuore:
    questa sarà l'umile Brunella.
    Amorini – Sono un insieme di mitiche creature associate all'amore divino e alla sessualità,
    spesso presenti all'interno della poesia e della letteratura. La Regina Mab aveva ordinato a
    queste creature di portare delle berrette da matti coi sonaglini attaccati, finché non fossero
    riusciti a fare sgelare il cuore ghiacciato del Duca.
    Uccelli – Animali che hanno un importante ruolo in questo romanzo e che abitano i giardini
    di Kensington. Alcuni di loro sono destinati a diventare umani, proprio come Peter. Si
    incontrano passeri, fringuelli (tra cui la sig.ra Kate Fringuelli), tordi (che aiutano Peter a
    costruire il nido/imbarcazione) e corvi (vedi Corvo Salomone Cra).
    Piante – Anche le piante dei Giardini di Kensington, dopo l’orario di chiusura, prendono vita
    (tra questi si annoverano i Fichi di David, gli olmi che camminano, gli agrifogli di Minorca, i
    lillà, i sambuchi, i salici piangenti - che fungono da ombrelli, i meli cotogni, i crisantemi,
    ecc…)

Visitatori dei giardini

Nel libro non viene descritta solamente la vita nei giardini dopo l’orario di chiusura, ma anche durante le
ore di apertura al pubblico. Diversi sono i personaggi, in gran parte ispirati a persone reali conosciute da
Barrie, che fanno la loro comparsa nel romanzo: Mabel Grey, Cecco Hewlett[14], Marmaduke Perry,
Malcom, Angela Clare, Mr Salford, Jenny Scriccioli, Oliver Bailey. Barrie nomina come suoi compagni di
passeggiate, David[15] (ragazzo realmente conosciuto dallo scrittore e già apparso in L'uccellino bianco,
oltre che accreditato come ispiratore della storia di Peter Pan[2]) e Porthos, il suo cane sanbernardo (che
ispirerà anche la scrittura del personaggio Nana, in Peter e Wendy[2]).
Bambini che si sono perduti – I bambini perduti non sono altro
    che bambini che sono caduti per sbaglio dalla carrozzina, o che si
    sono persi nei giardini, e che sono rimasti all'interno dei giardini
    dopo l'orario di chiusura. Diversi possono essere i loro destini al
    suo interno: morire di freddo, venire aggrediti delle fate maligne
    oppure essere soccorsi in tempo da Peter Pan, che provvederà a
    trasportare i bimbi all'interno di casetta magica costruita dalle fate
    per proteggerli dal freddo. La casetta, costruita per la prima volta
    per salvare la vita a Maimie, viene ricostruita ogni notte feriale
    (ogni notte in cui non ci sia il grande ballo delle fate) per paura che
    ci sia qualche piccolo essere umano sperduto nei giardini. Nel
    caso in cui Peter arrivi troppo tardi e li trovi già morti, provvede egli
    stesso a procuragli un'adeguata sepoltura. Questo sarà il caso dei
    due bimbi Phoebe Phelps e Walter Stephen Matthews, le cui lapidi          Bimbo smarrito che
    sono realmente visibili ancora oggi nei giardini (anche se in realtà      viene aggredito dalle fate
    sono dei cippi di confine, vedi paragrafo "Ambientazione"). Dopo          maligne.
    l’episodio del salvataggio di Maimie, le fate buone costruiscono
    una cassetta attorno a chi la notte, essendosi perso, rischia di
    morire di freddo. Solo chi ci dorme dentro è in grado di poterla vedere con i propri occhi.
    Sarà solo nel secondo libro che si introdurrà la regola del fatto che, se dopo sette giorni non
    vengono reclamati dai propri genitori, i bambini perduti vengono inviati all'isola che non c'è.

Collegamenti con il seguito, Peter e Wendy
La trama del romanzo Peter Pan nei Giardini di Kensington risale
al 1902 (quando fu pubblicata in alcuni capitoli del libro L'uccellino
bianco), mentre la trama di Peter e Wendy risale al 1904, quando
venne messa in scena attraverso l'opera teatrale intitolata Peter Pan;
o, Il bambino che non voleva crescere. Nonostante le due storie
godano di una certa autonomia e possano esser lette anche non
consecutivamente, diversi sono gli elementi e persino parti di trama
che li accomunano e che li rendono parte dello stesso universo.

    In entrambi i libri, Peter Pan non invecchia neanche di
    un giorno. Tuttavia mentre nel primo libro Peter ha solo
    sette giorni, nel secondo è un adolescente di 12-13 anni
    (della stessa età di Wendy Darling).
    Nel primo libro viene descritto nel dettaglio la genesi del
    personaggio di Peter Pan (bambino a metà strada tra un
    umano e un uccello - lo stadio che precede quella del
    neonato), che nel seguito viene solo accennata. Nel               Copertina della prima edizione del
    secondo libro, Peter dichiara solamente di aver vissuto           seguito di Peter Pan nei Giardini di
    per un periodo nei Giardini di Kensington, luogo in cui si        Kensington, intitolata Peter e Wendy
    è rifugiato subito dopo esser volato via di casa (e dove è
                                                                      e pubblicata nel 1911.
    interamente ambientato il primo libro), per poi trasferirsi
    nell'isola che non c'è, insieme ai bambini perduti.
    I bambini perduti fanno la loro prima comparsa in Peter Pan nei Giardini di Kensington, ma
    non si fa alcun accenno all'isola che non c'è. I bambini perduti non sono altro che bambini
    che sono caduti per sbaglio dalla carrozzina e che sono rimasti all'interno dei giardini dopo
    l'orario di chiusura. Diversi possono essere i loro destini al suo interno: morire di freddo,
    venire aggrediti delle fate maligne oppure essere soccorsi in tempo da Peter Pan e quindi
    tornare dai propri genitori. Nel caso in cui Peter arrivi troppo tardi e li trovi già morti,
    provvede egli stesso a procuragli un'adeguata sepoltura. Sarà solo nel secondo libro che si
introdurrà la regola del fatto che, se dopo sette giorni non vengono reclamati dai propri
    genitori, i bambini perduti vengono inviati all'isola che non c'è.
    In entrambi i libri, la dipartita dei protagonisti da casa avviene tramite il volo da una finestra.
    Ciò che distingue la storia di Peter Pan dalla storia di Wendy e dei suoi fratelli è che, al suo
    ritorno, Peter ha trovato la finestra sprangata e la propria madre con in braccio un altro
    bambino. Nonostante avesse trovato in un primo tempo la finestra aperta, Peter aveva
    procrastinato per troppo tempo il momento del suo ritorno a casa.
    In entrambi i libri sono presenti creature come uccelli e fate. In entrambi i libri le fate
    vengono descritte come essere ambigui, buoni e maligni: "Le fate possono essere soltanto
    una cosa o l'altra, e non tutte e due insieme perché, essendo così piccole, hanno spazio
    sufficiente per ospitare un solo sentimento alla volta. Naturalmente possono cambiarlo via
    via, però devono cambiarlo per intero"[16].
    Nel primo libro, fa la sua apparizione per la prima volta il nido di tordo, che servì a Peter per
    attraversare il laghetto della Serpentine. Questo perché i nidi di tordo hanno la particolarità
    di essere impermeabilizzati dall'argilla. In Peter e Wendy, fa di nuovo la sua comparsa il
    nido di tordo nell'isola che non c'è, che aiuterà Peter ad attraversare la laguna delle sirene.
    In Peter e Wendy il tordo sostituirà il suo nido con un cappello; da qui spiegazione di Barrie
    sulla ragione della somiglianza dei nidi di tordo ai cappelli.
    Maimie può essere considerata il predecessore letterario di Wendy[13]. Come Wendy, si
    innamora di Peter (e l'amore in questo caso sarà ricambiato dallo stesso Peter che avrebbe
    voluto anche sposarla), ma deciderà allo stesso modo di voler crescere e andare avanti per
    la sua strada.
    Quando Maimie, durante l'inseguimento delle fate che la vogliono aggredire, cade stanca e
    stremata sulla neve addormentandosi, viene salvata dell'amica fata Brunella (o Brownie).
    Questa spiega alle altre fate di essere una sua amica e di essere stata aiutata da questa a
    diventare la moglie del Duca delle Stelle di Natale. Preso atto di ciò e intimorite dal fatto che
    la bimba possa morire per il freddo, tutte le fate decidono di aiutarla costruendole una
    piccola casa attorno. Una dinamica simile avviene quando, intorno a Wendy, dopo essere
    stata colpita a morte da uno dei bambini sperduti, viene costruita la stessa piccola casa.
    Tra Peter e Maimie avviene quasi l'esatto scambio di battute che avviene tra Peter e Wendy
    durante la scena del bacio. C'è lo stesso scambio di "bacio" (che è poi un ditale per non
    umiliare Peter, che non sa cosa sia un bacio), e poi la richiesta di scambiarsi un "ditale"
    (intenso questa volta come un bacio vero e proprio da parte di Maimie/Wendy).

Influenza nella cultura di massa
Negli anni settanta la cantante italiana Patty Pravo interpretò una cover del brano Walk on the Wild Side di
Lou Reed intitolata I Giardini di Kensington; come il titolo stesso suggerisce, il testo italiano non traduce
quello originale ma è creato ex novo ispirandosi all'opera di Barrie, della quale costituisce in effetti un breve
riassunto.

Note
 1. ^ J. M. Barrie, Peter Pan in Kensington Gardens and Peter and Wendy, a cura di Peter
    Hollindale, Oxford Press, 1999, pp. 31, ISBN 0-19-283929-2.
 2. James Barrie, Il dramma dell'immaturità. Prefazione a cura di Francesco M. Cataluccio, in
    Peter Pan, Il bambino che non voleva crescere, Milano, Feltrinelli, 2015.
 3. James M. Barrie, Prefazione:Peter Pan amore mio di Giorgio Manganelli, in Peter Pan: Peter
    Pan nei Giardini di Kensington. Peter e Wendy, Torino, Einaudi, 2008.
 4. ^ Lewis Carol, Humpty Dumpty, in Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò, Torino,
    Einaudi, 1993.
5. ^ The Story of J.M. Barrie D. Mackail, Peter Davies, Londra.
 6. ^ J.M. Barrie. The Man behind the Image J. Dumbar, Collis, Londra.
 7. ^ Glamor of Twilight 1970 e J.M. Barrie, The Ramsay Head Press, Edimburgo.
 8. ^ J.M. barrie and the Lost Boys 1979, Constable, Londra.
 9. ^ Sir James Barrie 1983, Kaye Adlington, WeyBridge, Surrey.
10. ^ James M. Barrie, Prefazione e traduzione a cura di Renato Gorgoni, in Peter Pan: Peter
    Pan nei Giardini di Kensington. Peter e Wendy, Milano, Rizzoli, 1981.
11. ^ L'età dell'oro A. Fabbrini e A. Melucci, Feltrinelli, Milano.
         «Si è giovani non in quanto si ha una certa età, ma perché si partecipa a certi stili di
         consumo e si assumono codici di comportamento, abbigliamento, e di linguaggio. Ciò
         sfuma o cancella il confine biologico e crea figure ibride di adolescenti invecchiati, di
         giovani permanenti.»
    .
12. ^ Il libro del riso e dell'oblio Milan Kundera, Bompiani, Milano.
         «I bambini non sono l'avvenire perché un giorno saranno adulti, ma perché l'umanità si
         avvicina sempre di più a loro perché l'infanzia è l'immagine dell'avvenire.»
    .
13. Rose, Jacqueline. The Case of Peter Pan, Or, The Impossibility of Children's Fiction.
    University of Pennsylvania Press, 1984. Pg. 28.
14. ^ Cecco Hewlett era il nome di un figlio di un amico di Barrie, lo scrittore Maurice Hewlett. Lo
    stesso nome verrà destinato ad uno dei componenti della ciurma di pirati del secondo
    capitolo, Peter e Wendy: il bel pirata italiano Cecco.
15. ^ George Llewelyn Davies, ribattezzato David, era il figlio della vicina Mary A., a cui Barrie
    era molto legato: "Il ragazzo che mi chiama padre".
16. ^ Peter e Wendy, capitolo "La casetta".

Altri progetti
       Wikimedia Commons (https://commons.wikimedia.org/wiki/?uselang=it) contiene
    immagini o altri file su Peter Pan nei Giardini di Kensington (https://commons.wikimedi
    a.org/wiki/Category:Peter_Pan_in_Kensington_Gardens?uselang=it)

Collegamenti esterni

    (EN) Edizioni e traduzioni di Peter Pan nei Giardini di Kensington, su Open Library, Internet
    Archive.
    (EN) Edizioni di Peter Pan nei Giardini di Kensington, su Internet Speculative Fiction
    Database, Al von Ruff.

Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Peter_Pan_nei_Giardini_di_Kensington&oldid=121535980"

Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 25 giu 2021 alle 20:39.

Il testo è disponibile secondo la licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo; possono
applicarsi condizioni ulteriori. Vedi le condizioni d'uso per i dettagli.
Puoi anche leggere