Otizia - Fondazione Mantovani
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facciamo Case Famiglia per anziani di Busto Garolfo - Inveruno - San Vittore Olona - Villa Cortese otizia Dicembre 2016 Stampato in proprio e pluribus unum Periodico di Fondazione Mantovani ONLUS e Sodalitas ONLUS “PROGETTO VITA” “PROGETTO CASA APERTA” per una migliore qualità della vita Busto Garolfo 4Un concerto speciale pag. 14 Inveruno 4Un Natale aperto al territorio pag. 21 Villa Cortese 4In pellegrinaggio pag. 32 ARRIVEDERCI ESTATE: San Vittore Olona I piedi sull’erba ... ... e l’estate in testa a pag. 2 4Appuntamento col Natale pag. 41
SOMMARIO “Facciamo Notizia” EDITORIALE • 1 e pluribus unum in primo piano • 2 I PIEDI NELL’ERBA E ... l’estate in testa Dicembre 2016 • 4 21 SETTEMBRE xxiii GIORNATA MONDIALE ALZHEIMER • 6 2 OTTOBRE festa dei nonni Stampato in proprio ad uso esclusivo di • 7 PROGETTO STAR BENE A TAVOLA 8 pagina della salute - natale a tavola Fondazione Mantovani e Sodalitas 9 pagina della salute dell’anima - natale festa del dono Case Famiglia di: VIVERE IN CASA FAMIGLIA BUSTO GAROLFO Busto Garolfo, Inveruno, • 10 GLI ANGELI E Gli abitanti di casa FAMIGLIA • 11 un sabato da protagonisti San Vittore Olona, Villa Cortese • 12 2 ottobre NOI L’ABBIAMO VISSUTO COSì • 13 BRINDIAMO TANTI AUGURI A .... CASA FAMIGLIA CASA APERTA • 14 un concerto speciale Redazione VIVERE IN CASA FAMIGLIA inveruno • 16 gli ospiti si raccontano • 18 festa del volontariato - CASTAGNATA - ciao tere - AUGURI A I residenti di Casa Famiglia, • 19 TANTO DI CAPPELLO Marinella Restelli, Laura Vismara, CASA FAMIGLIA CASA APERTA • 20 GELATI DI FINE ESTATE - cassÖeulata al circolo Simona Crivelli, Elena Zanzottera, • 21 UN natale aperto al territorio Ilaria Genoni, Silvia Gussoni, Fabio Porta, Maria Vittoria Gualdoni. VIVERE IN CASA FAMIGLIA san vittore olona • 22 L’estate in testa ... e L’ACQUOLINA IN BOCCA • 23 BUON COMPLEANNO! • 24 fotoGRAFIE E ricordI hanno collaborato CASA FAMIGLIA CASA APERTA a QUESTO NUMERO: • 25 I LEGAMI con il mondo che ci circonda • 26 mostra fotografica • 27 università della terza età i residenti e gli operatori delle Case Famiglia, i Coordinatori Renato Pobbiati, Daria Chiodini, VIVERE IN CASA FAMIGLIA villa cortese • 28 conosciamo meglio i nostri ospiti Carmen Galli, Monsignor Sergio Salvini, • 29 dei nostri nonni vi vogliamo parlare il dr. Ivo Cilesi, • 30 una GARA DI TORTE PER LA FESTA DELLE STREGHE • 31 laboratorio delle FIABE - 1, 2, 3 TANTI AUGURI A TE le animatrici: Chiara Giani, Martina Zurlo, CASA FAMIGLIA CASA APERTA Francesca Costantino, Antonella Piantanida, • 32 in pellegrinaggio - il giubileo della misericordia le impiegate Pinuccia Scappagnini, di tutto un po’ Rosa Calloni, la volontaria Lucia Nizzolini. • 34 parole in rima - poesie • 35 lo scaffale - recensioni Grafica di MVG • 36 NOTE SOCIALI - il mondo dei disabili - la terra ha tremato • 37 parliamone - NATALE: DECORAZIONI CLASSICHE O MODERNE? Stampa PRESS POINT s.r.l. Abbiategrasso • 38 peccati di gola - DOLCI D’AUTUNNO • 39 L’ANGOLO DEL benessere il carciofo • 40 UN PO’ DI sport - STORIE DI CALCIO • 41 appuntamento col natale - calendari festività • 45 CONTINUAZIONE ARTICOlo di PAG. 4
editoriale LA REDAZIONE “E PLURIBUS UNUM” da molti uno 4 Una favola africana racconta che un piccolo colibrì, al divampare di un grande incendio, scop- piato nella foresta, volava dal laghetto agli albe- ri divorati dal fuoco, portando gocce d’acqua nel suo becco nel tentativo di spegnere le fiamme, sen- za mai scoraggiarsi. Gli altri animali, superando lo stupore e la diffidenza iniziali, preso esempio dal piccolo il gruppo di animazione colibrì, fecero come lui, riuscendo così a domare le fiamme. Ognuno nel suo piccolo ha contribuito al raggiungimento di rispetto però delle peculiarità di un obiettivo comune. ciascuna struttura. “E PLURIBUS UNUM” è la frase la- tina riportata sullo stemma degli Come il piccolo colibrì, i coordi- coordinato dalla Sig.ra Marinella Stati Uniti D’America. natori e gli animatori delle Case Restelli, di riunirsi periodicamente, Le 13 colonie originarie nel 1787, Famiglia di Busto Garolfo, Inve- favorendo così un sano interscam- hanno rinunciato a parte della loro runo, San Vittore e Villa Corte- bio di idee e progetti. sovranità per unirsi in un unico Sta- se hanno collaborato all’unisono Il nuovo Giornalino ha un titolo e to. Come le colonie d’America per dare vita all’evento “L’Esta- un sottotitolo. Il titolo “FACCIAMO ogni Casa Famiglia ha rinunciato te in Testa”, svoltosi a Palazzo NOTIZIA” esprime lo spirito del ad avere un proprio Giornalino Clerici a Cuggiono nel mese di periodico: informare i residenti, per creare un unico periodico settembre. Ciascuno con il pro- gli operatori, i volontari, i pa- che contenga rubriche comuni a prio contributo, incoraggiandosi renti e gli amici di tutto ciò che tutte le strutture, ma che sappia reciprocamente e creando così gravita intorno al mondo delle anche dar spazio alla vita quoti- un bellissimo momento di aggre- nostre Case Famiglia e che, in- diana di ciascuna. gazione, non solo fra di loro, ma credibile, ma vero ... molto spesso Un’ultima considerazione: il anche fra gli anziani, i parenti e “FA NOTIZIA”. grande impegno e la collabo- i volontari delle Case Famiglia. Il sottotitolo “E PLURIBUS UNUM” razione individuale di ciascun IN PRIMO PIANO è anche grazie a questa positi- è più criptico, ma spiega la no- membro dello staff di anima- va esperienza che è nata l’idea stra scelta, che vuole significare zione durante l’organizzazione di dar vita a un nuovo Giorna- l’intensa collaborazione e unione dell’evento “L’Estate in Testa”, lino che accorpi tutti i Giornalini dell’equipe di animazione e di sono l’emblema “DELL’INSIEME SI delle nostre strutture. tutto il personale delle Case Fa- PUO’, cioè del fatto che la co- Questo darà occasione allo staff miglia che perseguono e condivi- esione aiuta a raggiungere gli di animazione del gruppo So- dono la realizzazione di un unico obbiettivi anche più difficili da dalitas e Fondazione Mantovani, progetto: “IL PROGETTO VITA”, nel concretizzare. 3
IN PRIMO PIANO MARINELLA RESTELLI • referente animazione I PIEDI SULL’ERBA E ... l’estate in testa “Sarà di nuovo da attendere come il dì di festa per sette s’attende. E lo farò come un dovere, una promessa: attenderò la stagione che d’attimi è piena”. (Zefiro da Angeli Scalzi di V.M.) 4 Dicono che quando si è E’ successo lo scorso settembre, in frescati e dai camini imponenti vecchi si diventa inutili e non si occasione di una giornata parti- e immerso nella luce dorata di ha più voglia di niente. Special- colare trascorsa con gli abitan- sole del suo parco secolare. mente se si deve affrontare una ti delle Case Famiglia di Busto La notizia è che loro, gli an- malattia che limita la propria Garolfo, Inveruno, San Vittore ziani, quelli che dovrebbero autosufficienza. Olona, Villa Cortese, nelle sale starsene seduti in poltrona ad O addirittura una nuova vita, in e nel parco di “Palazzo Cleri- aspettare che tutto si compia, un ambiente diverso dalla pro- ci”. Un luogo antico e suggestivo hanno ripagato l’impegno di pria casa. che si presenta ai visitatori av- tutti noi che abbiamo organiz- Dicono! volto nella penombra discreta zato l’evento, regalandoci una Chiediamolo a loro. delle sue stanze dai soffitti af- giornata indimenticabile conclu- A tutti quelli, e sono tanti, che, nonostante la vecchiaia, gli ac- ciacchi, la malinconia inevitabile del distacco dalle proprie abi- tudini, la perdita di una parte della propria autosufficienza, hanno voglia di vivere, di pro- vare emozioni, di aggiornarsi, di conoscere e farsi conoscere, di esprimere le proprie opinioni, comunicarle e far parlare di sé. A quelli che, pur provati nel cor- po e nello spirito, “incredibile, ma vero”… molto spesso FAN- NO NOTIZIA. 4
IN PRIMO PIANO sasi con una sfilata singolare. di beltà, ma non la voglia di Cappelli di tutti i tipi e per ogni vivere e neppure il senso esteti- occasione, la maggior parte co e l’amore per il bello. Siamo dei quali confezionati da loro vanitose e amiamo la cipria che con l’aiuto degli animatori e dei spiana le rughe e il rossetto sul- volontari, durante i laboratori le labbra. Sappiamo essere chic creativi e da loro indossati ed ed eleganti, ma anche ironiche e esibiti con naturalezza ed ele- divertenti”. ganza. Una “botta di vita”. Chapeau! è il caso di dirlo. Una lezione di stile e di digni- Esposti in mostra nelle Case in tà. Un successo così commenta- questi giorni autunnali, i cap- to da una delle protagoniste pelli della sfilata ci ricordano i di fronte alla stupita incredu- giorni della passata stagione e lità del pubblico intervenuto ci restituiscono un po’ di sole e per l’occasione: “Abbiamo per- di calore in attesa di una nuova so la giovinezza e forse un po’ promessa di sereno. IN PRIMO PIANO 5
IN PRIMO PIANO DR. IVO CILESI • PSICOPEDAGOGISTA esperto delle terapie non farmacologiche bambola terapeutica 21 settembre XXIII GIORNATA MONDIALE ALZHEIMER Le Terapie non Farmacologiche attivate in Casa Famiglia Negli ultimi anni stiamo assi- dei pazienti come ad esempio stendo, da parte di chi si occu- i processi della memoria, o in pa dei servizi alla persona, a altre situazioni incidono sulle richieste sempre più numerose problematiche comportamentali di interventi che impieghino le dei pazienti affetti ad esempio terapie espressive, le terapie da demenza senile. non farmacologiche, nelle loro Le TNF sono attive in queste 2 diverse modalità, in progetti aree: area cognitiva - area preventivi, riabilitativi e tera- comportamentale - una terza peutici. area riguarda l’ambiente che Le terapie non farmacologiche, in questo caso ha una forte in- come dice la parola stessa, fa- cidenza per la gestione dei di- Premessa voriscono sensibili diminuzioni sturbi cognitivi e comportamen- del carico farmacologico che tali. Sono state inserite in fase viene somministrato al malato e sperimentale: 4 La malattia di Alzheimer, migliorano in modo concreto la nel suo procedere, toglie gra- qualità di vita dei pazienti. • musicoterapia recettiva dualmente alla persona che è importante considerare che • musicoterapia ambientale ne è colpita, la capacità di l’utilizzo delle terapie non far- • terapia della bambola comprendere il mondo circo- macologiche in situazioni di de- • stimolazione cognitiva stante e di comunicare con ficit cognitivo e importanti pro- • terapie sensoriali ciò che la circonda. blematiche comportamentali • terapie del viaggio Permane invece integra e for- deve essere di supporto e non te, anche nelle fasi più avan- sostituire le terapie farmacolo- Avere a che fare con una perso- zate della malattia, quella giche. La cura inizia dal saper na affetta da una patologia, sia ascoltare. Le TNF (terapie non essa psichica, fisica o entrambe spinta emotiva e affettiva farmacologiche) sono utili se le cose, vuol dire entrare in con- che parla attraverso il corpo, tutte le componenti operative tatto con una diversa maniera il gesto e lo sguardo. (area socio assistenziale, area di vivere. Il nostro corpo è come uno sanitaria) collaborano in modo Questi individui, hanno innanzi- specchio che riflette fedel- sinergico, inoltre assumono una tutto bisogno che li si ascolti e mente tutti i nostri senti- forte valenza di intervento pre- che li si comprenda. menti, i pensieri, l’umo- ventivo. Per poter fare questo, le perso- re, i ricordi e racconta, nel Le TNF, oltre a ridurre il rischio ne che li vogliono aiutare, de- suo linguaggio silenzioso, per il malato di sovradosaggio vono affacciarsi, sporgersi fuori di farmaci che vanno a influire dalla finestra della propria con- i moti della mente e del cuo- sugli stati depressivi e ansioge- dizione di normalità e cercare re che le parole non riescono ni, favoriscono una stimolazione di entrare nel mondo della di- più a tradurre. delle residue capacità cognitive versità. 6
IN PRIMO PIANO TNF inserite nelle Case Famiglia di Musicoterapia recettiva verso il contesto, ambiente so- Fondazione Mantovani e Sodalitas Sarà attivato un percorso te- noro, atto a: rapeutico di musicoterapia re- La Terapia della Bambola cettiva sia da realizzare in uno • favorire alcune attività o compiti La valenza terapeutica nell’uti- spazio dedicato, o nello spazio specifici di precisi momenti della gior- lizzo della bambola con pa- della quotidianità. Dopo una nata (risveglio, pasti, riposo); zienti affetti da demenza senile valutazione sonoro musicale si • contribuire ad alleviare tensioni o che presentano disturbi com- inseriranno in ascolto musiche e dolori e a sostenere il tono dell’umore. portamentali importanti, assume suoni significativi per la persona significati simbolici. dal punto di vista emotivo rela- Saranno attivati momenti di La bambola è uno strumento che zionale. “ascolti terapeutici”, in modo da favorisce l’attivazione di memo- Si utilizzano per l’attivazione di favorire l’orientamento tempo- rie favorendo l’accudimento so- questa terapia delle cuffie da rale e cadenzare i diversi tempi prattutto materno. L’utilizzo del- usare nei diversi momenti della della giornata. la bambola terapeutica evoca giornata. Le diverse stimolazio- è prevista l’attivazione di un dinamiche relazionali significa- ni potranno essere proposte sia protocollo di osservazione con tive e nella progressiva perdi- con sedute individuali collegate periodiche verifiche rispetto ta delle capacità e abilità nelle ad interventi mirati ad affron- all’applicazione dello strumen- persone affette da demenze tare specifici disturbi comporta- to e agli effetti osservabili, sia importanti, la bambola diviene mentali o con interventi al biso- attraverso momenti di osserva- uno strumento simbolico conte- gno, anche in collegamento con zione diretta degli ospiti, sia at- nitore dei vissuti materni e pa- gli interventi sanitari e socio- as- traverso la raccolta di osserva- terni. sistenziali. zioni effettuate dagli operatori La bambola è il bambino da ac- Questi interventi potranno es- o dai familiari: gli stessi saranno cudire, da curare, da accarez- sere effettuati durante la gior- preventivamente sensibilizzati zare, da guardare, da stringere nata o nelle fasi notturne se ne e formati a tali rilevazioni che e in questa alternanza, stimo- viene rilevata l’esigenza. seguiranno criteri di semplice lando emozioni arcaiche i pa- applicabilità all’interno delle zienti riconoscono vero l’oggetto Musicoterapia ambientale procedure e compiti quotidiani. inanimato e la cura della bam- L’obiettivo di tale intervento è è prevedibile una variazione nel bola favorisce la diminuzione di svolgere un’azione di supporto tempo delle proposte musicali in gravi disturbi comportamentali. e facilitazione indiretta attra- base alle rilevazioni effettuate. Stanza Multisensoriale Un particolare e specialistico aspetto di questo metodo è rap- presentato dall’attivazione di una stanza di stimolazione mul- tisensoriale per gli ospiti dei Nu- IN PRIMO PIANO clei Alzheimer e del CDI. Questo metodo, all’estero, rap- presenta una realtà scientifi- camente riconosciuta. La pro- spettiva è quella di attivare una stanza multisensoriale per la riabilitazione cognitiva e uti- stanza le per attivare dinamiche di ri- multisensoriale lassamento. I sensi dei pazienti possono essere diretti, coordinati continua a pag. 45 >> 7
IN PRIMO PIANO SIMONA CRIVELLI • ANIMATRICE CF VILLA CORTESE 2 ottobre Festa dei nonni 4 Questa festa è stata istituita come ricorrenza civile per il giorno 2 ottobre di ogni anno come occasione per celebrare l’importanza del ruolo svolto dai nonni all’interno della famiglia e della società. Tale data coincide, non a caso, con il ricordo li- turgico degli Angeli Custodi. Il fiore ufficiale di questa festa è il “nontiscordardimé”. Secondo la tradizione germanica il nome di questo fiore deriva da una leggenda. Dio stava dando il nome alle piante e una piantina ancora priva di nome gridò: “Dio non ti scordar di me”. Dio replicò: “Quello sarà il tuo nome”. Q uesta breve premessa con- dettaglio, fa parte della nostra senza, ringraziano il loro Caro tiene il senso di questo scritto. filosofia di vita e di lavoro. per ciò che ha fatto nella vita I nonni sono per noi, tutti noi, La musica accompagna la mag- e ravvivano il senso di famiglia, angeli, protettori di grandi gior parte dei nostri eventi per- di condivisione che si respira e piccini. La loro esperienza è ché è veicolo di emozioni vec- nell’aria. Festa che diventa di- scolpita nei loro volti, segna- chie, nuove e ascoltata insieme, vertimento, allegria, spensiera- ti dal tempo, ma dolci nello in un momento speciale diventa tezza e questo clima cambia gli sguardo e nelle parole. vera poesia. Ogni Casa festeg- umori, rilassa i visi e spazza via Il loro compito è tramandare gia, secondo le sue peculiarità, la malinconia, i pensieri a volte quello che è stato, i valori, l’in- questa ricorrenza speciale e lo pesanti, la solitudine. segnamento. Spesso ci trovia- fa coinvolgendo i parenti, i ni- La solitudine è ciò che dobbia- mo in balia degli eventi, non poti, i volontari e gli stessi ope- mo sconfiggere, ogni giorno sappiamo quale strada per- ratori. I parenti, con la loro pre- con mille strategie. correre o quale comportamen- to adottare; allora le parole dei nostri cari nonni riaffiorano alla mente, saggezza infinita che sgorga da un ricordo, da una carezza. I nostri anziani sono genitori, nonni che hanno consigliato, sgridato, accarez- zato e che continuano a farlo perché in loro l’amore non ha età, non ha confini. Nelle no- stre Case Famiglia, lo stare insieme, il ricordare, il presta- re attenzione ad ogni minimo 8
IN PRIMO PIANO LA REDAZIONE servizio e assistenza - cura dell’estetica della sala progetto Star bene a Tavola pranzo e della presentazione dei Il poeta Lord Byron afferma, a piatti. Bello il programma, molto alto ragione, che “la felicità dell’uomo l’interesse a partire dalla con- dipende molto dal pranzo” siderazione delle particolari situazioni degli ospiti che in di- versi casi sono in condizioni tali da richiedere un’assistenza spe- 4 Alimentarsi per i residenti di Casa Famiglia non significa solo cifica, senza comunque compro- acquisire sostanze che consentano di mantenersi in vita ma, anche mettere il rispetto delle regole principalmente, provare piacere e benessere, identificarsi e sentirsi del Bon Ton. Tante sono state le parte della Casa in cui vivono. iniziative e diverse le occasioni per realizzarle, tutte a favore dell’incremento del benessere è da questa considerazione che zione che ha coinvolto e continua degli ospiti e della soddisfazio- è nata l’idea di aiutare il perso- a coinvolgere tutto il personale: ne di fare la differenza in una nale di Casa Famiglia a migliora- le cuoche, le Asa, gli animatori, i sfera dove, a volte, certi mo- re sempre di più il rapporto e il volontari. menti vengono dati per scontati. servizio agli anziani. Prende così Gli argomenti affrontati e messi in Abbiamo potuto apprezzare forma il progetto “Star bene a ta- pratica sono: l’impegno del personale che vola”, che prosegue e si evolve - dialogo con ospiti e familiari ri- si avverte nel rigoroso rispetto ormai da due anni. spetto alle loro esigenze e gusti delle norme di pulizia e igiene, Una combinazione di fattori - miglioramento e flessibilità nell’or- ma ancor più nell’attenzione estetici, funzionali e di lavoro di ganizzazione degli orari che viene dedicata agli ospiti e squadra per la preparazione, la - cura delle relazioni, modalità di alle loro esigenze. distribuzione e l’as- sistenza a tavola. Nel progetto ven- gono coinvolte tutte le Case Famiglia del Gruppo Fonda- zione Mantovani e Sodalitas. Ognuna IN PRIMO PIANO porta esperienze e suggerimenti atti a rendere il momen- to della “tavola” piacevole e fami- gliare. Si è steso un programma di in- tervento e di forma- pranzo a Palazzo Clerici in occasione dell’evento “Arrivederci Estate” 9
PAGINA DELLA SALUTE LA REDAZIONE NATALE IN TAVOLA 4 Natale è alle porte e tutti sappiamo che nei prossimi giorni la nostra alimenta- zione verrà scombussolata da cibi elabo- rati, innaffiati con vino, spumanti e perché no un bicchierino di amaro, limoncello o al- tro alcolico a fine pasto. Una bella festa si vede in sgrassato. Privilegiare le cot- tavola così come è vero che ture al vapore, alla piastra e MEGLIO DI STAGIONE mangiare insieme alle perso- alla griglia evitando fritture. ne a cui vogliamo bene è una Per condire utilizzare olio di 4Le feste natalizie possono an- gioia per il cuore e per lo sto- oliva extravergine, ma anche che trasformarsi in un’opportuni- maco. Ma come farà il nostro aceto, aceto balsamico e li- tà: preparando un menu con pro- corpo a “sopportare” e smal- mone. Preferire il pesce alla dotti stagionali, possiamo trarre tire tutto ciò che stiamo per carne rossa. Infine largo spa- da essi tutto il meglio in termini accumulare? Sarebbe meglio zio alla frutta e per quanto di gusto e proprietà; gestendo le pensarci prima, creando piat- riguarda il dolce non esage- quantità e le portate in relazione ti gustosi poiché il gusto, più rare con cioccolata e dolci alle reali necessità, otterremo un che la quantità, ci dona una natalizi. minor spreco di cibo ed un rispar- sensazione di sazietà legata Bere molta acqua meglio fuori mio economico. Scegliendo gli al piacere. dai pasti e limitare il consumo alimenti e gli abbinamenti giusti, Ecco alcuni accorgimenti da di bibite e bevande alcoliche. con un occhio attento alla salute, osservare per le festività: in- Ma soprattutto non eccedere regaleremo benessere e allegria nanzitutto limitare il consumo mai nelle dosi! in tavola per tutti. Il Natale, infat- di insaccati, antipasti elabo- Un altro trucco per affrontare ti, porta sugli scaffali dei negozi rati e formaggi grassi. il pasto è masticare lentamen- molti cibi della salute che dovreb- Utilizzare poco sale e sostitu- te e fare nel pomeriggio una bero sempre essere presenti sul- irlo con erbe aromatiche. bella passeggiata all’aria le nostre tavole: noci, mandorle, Per il soffritto è meglio ban- aperta, al fine di facilitare la lenticchie, datteri, uvetta, spezie, dire olio e burro sostituendo- digestione. etc., tutti alimenti sani e di stagio- lo con aglio e cipolla soffritto È bene ricordare che la pre- ne con cui è possibile preparare con vino bianco o con brodo venzione inizia a tavola. tantissime ricette gustose. 10
PAGINA DELLA SALUTE ... ... DELL’ANIMA MONSIGNOR SERGIO SALVINI • PRESIDENTE DI FONDAZIONE MANTOVANI stati autori ed attori di molte pa- gine. Le prime persone alle quali NATALE fu data notizia della presenza di Gesù Bambino venuto nel mondo, festa del dono furono dei pastori, una classe so- ciale che non aveva nessun valo- re nella società del tempo. Nella considerazione degli uomi- ni erano meno di niente. Sono loro che avvolti di luce, hanno generato la consapevo- lezza della dignità sublime della persona. Certamente nella loro vita esteriore non cambiava nul- la. Ma qualcosa di assolutamen- te nuovo era accaduto dentro di loro: sentivano che Dio stesso si interessava di loro. Così di Voi! Se per il mondo l’an- ziano conta poco, perché non più produttivo, un anziano è come uno scrigno ricco di preziosi te- sori: emozioni, storie, esperienze, acquisizioni. Uno scrigno che si arricchisce 4Buon Natale, carissimi amici, quale il Natale parla a tutti è: con il passare del tempo e che residenti nelle nostre Case. DARE. è il verbo che traduce il deve essere condiviso, donato Ancora, un’altra volta, è Natale: verbo AMARE: C’è più gioia nel e trasmesso, per aiutare anche la festa dell’Amore! Fare Natale dare che nel ricevere. altri ad arricchirsi interiormen- è entrare nella dimensione della Se Natale è la festa del dono, te; inevitabilmente, se trattenu- semplicità, per rigenerare il cuo- prestiamo attenzione affinché i to, si trasformerà nel tempo in re, cercando l’essenzialità, an- doni secondari non ci facciano metallo ossidato, rappresentan- dando oltre. è un tempo in cui se dimenticare il vero dono: Gesù. do un potenziale non espresso, stiamo un po’ attenti, il Signore I presepi allestiti nelle nostre un’energia destinata ad implo- ci dice: ”Tu mi fai felice”, perché case Vi invitano a questa rifles- dere. Del resto, non solo l’anzia- ognuno di noi è “festa di Dio”. sione. Natale non è una occa- no, ma ciascun essere umano, si Ecco il bisogno di far festa e di sione di spreco di sentimenti, ma completa solo nello scambio con essere festa e ancora una volta deve dimostrare la nostra vita. l’altro, nella relazione, nel con- SALUTE ci spinge a rinnovare dei gesti Se Natale è l’incarnazione del tatto, ritrovando così quella unità natalizi: il presepe, l’albero, fare Figlio di Dio nella storia, bisogna interiore, che fornisce senso alla un regalo. Il Natale da sempre credere nella nostra storia di nostra esistenza. parla in maniera misteriosa, ma vita; e Voi siete maestri nel te- Auguri amici carissimi, buon parla al cuore. Il verbo con il stimoniarla la storia, poiché siete Natale…per Voi il più bello. 11
VIVERE IN CASA FAMIGLIA - BUSTO GAROLFO Francesca Barbaro • ASA Iris Uboldi • ospite Gli Angeli di Casa Famiglia Presentiamo gli abitanti e la loro “Pagella” di Casa Famiglia “Finalmente mi sento “QUI STO BENISSIMO” appagata e utile” 4Mi chiamo 4Mi chiamo Iris Francesca Bar- Uboldi sono nata il baro e da 3 anni 6 gennaio del 1926 lavoro in Casa Fa- a Busto Garolfo. La miglia come Ausi- mia numerosa fami- liaria Socio Assi- glia era formata da stenziale. mia madre Virginia, Prima di intra- domestica, mio pa- prendere questo dre Giovanni, carret- ruolo ho svolto tiere, e da noi 7 figli: diversi lavori, ma Luigi, Pietro, Bice, nessuno di questi Angela, Riccardo, mi appagava pienamente anche perché ho sem- Rita ed io. Ho frequentato la scuola elementare e pre desiderato lavorare nel sociale. In realtà, vo- nel tempo libero seguivo i miei genitori in campa- levo fare l’infermiera, ma non avendo superato gna. A 14 anni ho trovato impiego nella tessitura il test di ammissione ho optato per il corso ASA Guaniellini, poi nella ditta Pessina infine presso la ed eccomi qua. Questo lavoro mi piace moltissimo Manifattura di Legnano dove sono rimasta fino al perché finalmente mi sento appagata e utile. Con 1960. Nel 1968 mi sono trasferita in Svizzera gli anziani ho instaurato un bellissimo rapporto, e dove ho lavorato come cuoca presso una fami- con le colleghe sono entrata in sintonia e mi tro- glia benestante. A 21 anni mi sono fidanzata con vo molto bene. Nonostante questo lavoro presenti Giordano. Dopo 2 anni di fidanzamento ci siamo anche dei risvolti negativi poiché vi sono dei casi sposati il 30 giugno del 1949 a Busto Garolfo. difficili da gestire, io mi sento davvero realizzata. Ho indossato un tailleur beige e come festeggia- Ho ricevuto anche molti insegnamenti: innanzitutto mento solo un semplice brindisi. Abbiamo vissuto ho aumentato il mio livello di pazienza e provo a Legnano e non abbiamo avuto figli. Mio marito ancora più rispetto e attenzione per le persone lavorava all’estero, ma io non l’ho mai seguito nei in difficoltà. suoi viaggi; mi sono limitata ad ascoltare i suoi racconti. Nel 1996 sono rimasta vedova e ho vis- Maria P.: “è una ragazza molto gentile e sempre suto sola. Quando la salute ha iniziato a vacillare sorridente”. ed essendo i miei parenti tutti a Busto Garolfo, ho Maria P.: “Le propri una brava tusa!”. deciso di trasferirmi in Casa Famiglia. Iris U.: “Non ho nulla da dire se non che è una Qui sto benissimo, sono in compagnia, il persona- brava ragazza, educata, e molto attenta ai nostri le è gentile e preparato, il cibo ottimo. bisogni”. I miei parenti vengono a trovarmi spesso perché Annamaria M.: “Bravissima e poi è molto simpa- essendo in paese sono più comodi. tica. Precisa nel suo lavoro e ha tanta pazienza”. Insomma, non mi sono pentita della mia scelta. 12
VIVERE IN CASA FAMIGLIA - BUSTO GAROLFO le animatrici Un sabato DA PROTAGONISTI 4Il grande successo della sfilata “L’Estate in testa” svoltasi a Palazzo Clerici, si è ripetuto sabato 5 novembre presso la nostra Casa con il coinvolgimento di tutti gli anziani. Sono stati infatti veri protagonisti e per un giorno si sono improvvisati modelli in passerella indossando i cappelli delle nostre creazioni e quelli stile vintage. Molto emozionati si sono sottoposti a trucco e parrucco per poi entrare in scena accompagnati dai nostri volontari Pie- ra, Carletto, Alberto, Pinuccia, Franca e Rita. Per l’occasione è stata allestita la mostra dei cappelli. BUSTO GAROLFO 13
VIVERE IN CASA FAMIGLIA - BUSTO GAROLFO ELENA zanzottera • ANIMATRICE E GLI OSPITI DI CASA 2 ottobre Noi l’abbiamo vissuto così 4Festa dei nonni! Per l’occasione abbiamo orga- nizzato un pomeriggio musicale in compagnia di Sergio e Lucia. Canti e balli hanno allietato re- sidenti e amici … e per meren- da un’ottima crostata offerta a tutti i presenti. 14
VIVERE IN CASA FAMIGLIA - BUSTO GAROLFO BRINDIAMO! TANTI AUGURI A... SETTEMBRE 07 Girace Francesca 15 Salmoiraghi Martina 17 Manfredi Angela OTTOBRE 02 Rondanini Emma 02 Dalla Villa Liliana 02 Paroni Gemma 23 Tebaldini Maria Rosa 24 Parodi Maria Iole 25 Tosi Irma 27 Pelucchi Gabriella 30 Bottini Emma NOVEMBRE 02 Pretti Pierina 22 Trazzi Olga 29 Parotti Giovanna BUSTO GAROLFO DICEMBRE 01 Sambinelli Giuseppa 08 Pinciroli Regina 08 Pianta Maria 10 Musazzi Annamaria 10 Mariano Sabina 27 Santi Maria 15
CASA FAMIGLIA CASA APERTA - BUSTO GAROLFO ELENA, SIMONA • ANIMATRICI E GLI OSPITI DI CASA UN CONCERTO SPECIALE con la Banda Musicale della Polizia Locale di Milano Grazie ad alcuni parenti pre- senti in struttura abbiamo avu- to l’onore di avere la Banda in 4La Banda Musicale della Polizia Locale di Milano Casa Famiglia. L’evento, avve- è nata alla fine del 2011 come progetto sperimentale nuto sabato 24 settembre, ha e poi ufficializzata con delibera comunale del 2014. riscosso grande successo e ciò Composta da Agenti e Ufficiali che continuano ad es- non può che farci piacere. Cir- sere operatori di Polizia Locale, ma che con entusia- ca trenta elementi accompagnati smo e dedizione vogliono contribuire a dare, attra- dal loro Maestro Giorgio Poli si verso la musica, una nuova immagine della Polizia sono esibiti davanti a ospiti, pa- Locale. renti, volontari e amici lasciando- li letteralmente a bocca aperta. 16
CASA FAMIGLIA CASA APERTA - BUSTO GAROLFO M. Rosa T.: “Un vero spettacolo. Mameli; tutti abbiamo cantato a Mi è piaciuto molto anche quan- C’erano tanti bei giovanotti tutti squarciagola e con la mano sul do prima di suonare accordava- in divisa”. petto! Poi in ricordo di questa no gli strumenti”. Amedeo R.: “Hanno suonato bellissima giornata ho scattato benissimo per un’ora e mezza, il una foto ricordo”. Un ringraziamento tempo è volato!”. Iris U.: “Io ho pianto, e non mi al Sig. Luigi Intini che ci ha Maria P.: “Abbiamo ascoltato vergogno a dirlo, quando han- messi in contatto con il Com- tanta bella musica, secondo me no proposto “O mia bèla Ma- missario Responsabile del- migliore di quella che ascoltano i dunina”. la Banda e ci ha permesso di giovani di oggi!” È la canzone che ho nel cuore!”. ascoltare questi grandi talenti! Celestina B.: “Prima del concerto Artilla B.: “Giornata fantasti- ci hanno raccontato la storia della ca! Quando li ho visti entrare ho Banda, quando è nata e perché”. pensato che forse non ci sareb- Assunta C.: “Che emozione! Il bero stati tutti. Ci hanno regalato suono degli strumenti faceva ve- un bellissimo spettacolo”. nire la pelle d’oca. Qualcuno si è Liliana D.: “La Banda è sempre persino commosso”. stata fonte di commozione. Domenica T.: “Al termine del loro Abbiamo ascoltato pezzi mai concerto hanno suonato l’Inno di sentiti, ma comunque bellissimi. BUSTO GAROLFO gli Ospiti con il corpo musicale della Polizia Locale di Milano nel giardino di Casa Famiglia 17
O ale i N rn VIVERE IN CASA FAMIGLIA - INVERUNO NNI de Gio Ilaria Genoni • animatrice Gli Ospiti si raccontano Il GIOVANNA CASTOLDI Ospite in Casa Famiglia dal 25/02/2015 4“Non mi hai neanche fatto digerire il risotto di Natale!”. Mia mamma mi ripeteva spesso questa frase, sorridendo e pensando alla mia nascita, il giorno 26 dicembre del 1928. Il mio nome, infatti, doveva essere Stefanina ma, in onore di un nonno mancato poco tempo prima, si pre- ferì Giovanna. I miei genitori erano contadini di Inveruno ed io, in- sieme a mia sorella maggiore e al mio fratellino, ho iniziato presto a darmi da fare con piccoli compiti “campagnoli”. Andavo in cascina a raccogliere il fieno e lo schiac- ciavo, raccoglievo le uova nel pollaio, aiutavo a fare il formaggio. Un’infanzia semplice, a contatto con la natura, felice nonostante le ristrettezze. D’inverno spesso mangiavamo nella stalla, in compa- gnia della mucca e del vitellino, fonti di riscaldamento “a buon mercato”. In tempo di guerra ero già abbastanza grande da ri- cordare le fughe quando suonava l’allarme dei bom- bardamenti; famiglie intere correvano in campagna a nascondersi nei piccoli canali, con un telo in testa per non farsi vedere. Dopo la scuola ho iniziato a la- vorare in tessitura, inizialmente ad Inveruno. Si andava al lavoro pedalando, anche con il freddo del turno del mattino. Una volta durante il tragitto mi venne incontro un cane ed io mi spaventai tanto che tornai a casa a chiama- re aiuto. I miei genitori morirono molto giovani, a di- la signora Giovanna con il marito durante il viaggio di nozze a Roma 18
VIVERE IN CASA FAMIGLIA - INVERUNO stanza di pochi mesi uno dall’altra, lasciando mio fratello ancora piccolo. Io nel frattempo avevo conosciuto mio marito Aristide e stavamo pro- grammando il matrimo- nio, ma non me la senti- vo di lasciare solo il mio fratellino Luigi allora, dopo aver rimandato per un po’, ci sposam- mo e andammo a vive- re ad Ossona, a casa di mio marito, portando con noi il bambino. Questo non ci impedì la signora Giovanna con i figli e una nipote però di fare un breve, ma memorabile viaggio di nozze a Roma. Mio marito “Te vé a sta’ ben!”, mi dicevano Invitavamo persino il nostro cu- Aristide era un uomo intelligen- prima che mi sposassi. ginetto a lavarsi nella vasca, te ed eclettico, un gran lavora- Ho avuto il primo figlio Ange- non si poteva sprecare un simile tore che aveva superato già da lo nel 1954 e Maria Rosa nel lusso! ragazzo molte difficoltà. 1956. Vivevamo tutti insieme in Mentre mi occupavo dei miei Fu prigioniero di guerra in Ger- una casa di corte che, in prati- figli e della casa, lavoravo a mania, dove per le sue capa- ca, era una fattoria. Busto Garolfo, sempre come cità di meccanico era trattato I miei figli sono cresciuti giocan- tessitrice. civilmente, nonostante la fame do all’aria aperta, saltando Mi sono goduta poi gli anni che si faceva sempre sentire. sulla montagna di foglie secche della pensione con mio marito Riuscì un giorno a scappare, lasciate dalla trebbiatrice o viaggiando e facendo la nonna. nascondendosi in un camion di correndo in mezzo agli animali. Ho visitato le Canarie, la Tuni- carbone. Ricordo lo spavento di Maria sia, ho festeggiato il Capodan- Rientrato ad Ossona fu accolto Rosa piccolina quando vide en- no a Sorrento. dal paese con gioia, anche se trare in casa un maiale...saltò Adesso vivo in Casa Famiglia, non dimenticò mai la madre del subito sul tavolo vedendolo più ma ricevo spesso le visite dei suo compagno che lo implora- grande di lei! miei tre nipoti, due ragazze e va di darle notizie del figlio, Dopo qualche anno abbiamo un ragazzo, con i loro quattro INVERUNO che lui aveva perso di vista. ereditato un pezzo di terra a bambini...tutti maschi! Era anche un uomo gentile e Inveruno e abbiamo costruito, Che terremoti... conquistò subito i miei genito- con grandi sacrifici, la nostra Chissà, magari in futuro una ri portando in dono salsicce e villetta. bella bambina... salamini quando veniva a tro- Non si può descrivere l’entusia- varmi. smo nell’avere il bagno in casa. 19
VIVERE IN CASA FAMIGLIA - INVERUNO Antonella Piantanida • animatrice Festa del Volontariato di Inveruno Ciao Tere 425 settembre Foto del gruppo 4In memoria della volontari della nostra cara volontaria Casa Famiglia, Teresina Garavaglia, con la parteci- venuta a mancare il pazione dello 26/10/2016. staff e del Sin- daco di Inveruno Ciao Tere, Sara Bettinelli. non è facile per noi della Casa Famiglia spiega- re con poche frasi e parole il tuo contributo di volontaria, in tutti questi anni. CASTAGNATA D’AUTUNNO Sono tanti gli aggettivi che ci vengono in mente pensando a te: altruista, generosa negli affetti e 430 ottobre nel fare, disponibile, gentile, leale, onesta, alle- In Casa Famiglia, gra, coinvolgente. c’è aria di festa: Tu Tere che abbracciavi tutti noi, ospiti e operatori, sia alla presenza di fisicamente che con i tuoi modi delicati, mai invadenti ospiti, parenti, e sempre rispettosi, carichi di ottimismo e forza. volontari e ami- Tu Tere, donna unica nella tua semplicità, spesso sei ci si è svolta la stata messa alla prova, ma, invece di versare lacri- consueta casta- gnata, in colla- me, hai deciso di asciugare quelle degli altri; hai borazione con gli risposto alle amarezze con carezze e baci; “Amici del Fulò”. non ti sei piegata sotto il peso degli anni, ma sei stata è stata un’occa- fino all’ultimo sostegno per chi era sul punto di cadere. sione anche per festeggiare i compleanni del mese ed Anche nella vita di tutti i giorni, spesso difficile, ti sei assegnare il premio della lotteria d’Autunno: un gran- mostrata con forza nelle tue fragilità, hai indossato il de cesto di prodotti tipici di questo periodo dell’anno. tuo sorriso migliore e l’hai regalato a chi ti circondava. Fortunato il vincitore, il sig. Antonio Longoni, speriamo E ora, la vita continua, purtroppo senza di te; gli piaccia la zucca. Un ringraziamento particolare agli te ne sei andata con un inchino, lontano dalle luci, “Amici del Fulò” e ad Elena, oltre che ai nostri preziosi umile nonostante il tuo ruolo da protagonista. volontari che sono tornati a casa con le mani nere! Permettici, allora, di salutarti con un applauso: sen- za di te tutti questi anni non sarebbero stati così AUGURI A ... ottobre belli. Grazie di tutto….ciao, Tere. La Casa Famiglia per Anziani di Inveruno Corpisi Luigi Viganò Lilliana settembre Colombo Giuseppina dicembre Colombo Maria novembre Casella Maria Croci Enrico Turino Orestina Paola Longoni Garavaglia Angela Garavaglia Rosa Carenzio Adele Branca Irma Colombo Renata Sainaghi Mario Pomiro Maria Crespi Rosa Castoldi Giovanna Poretti Angelo Provasi Giuseppina COZZI Maria ANTONIETTA 20
VIVERE IN CASA FAMIGLIA - INVERUNO daria chiodini • coordinatrice Tanto di ... Cappello! 4Il 12 ottobre scorso, anziani, volontari ed operatori hanno ripro- posto in Casa Famiglia la sfilata “Estate … in testa”, in modo che tutti potessero godere di uno spettacolo tanto bello, quanto inusuale che ha segnato, di fatto, la fine estate 2016. Abbiamo voluto riempire di contenuto questa esperienza, dedicando un allestimento particolare nel salone centrale e una mostra al protagonista dell’evento: il cappello. Il cappello, oggi poco diffuso, Il Settecento barocco è epoca ge e le altezze: cappelli per nel passato è stato un indispen- di eccessi…non solo nastri, fiori ogni occasione, da giorno, da sabile elemento del guardaro- e piume decoravano i cappelli, sera, per l’uscita in barca, per ba, soprattutto femminile. ma tutto ciò che la fantasia sug- la serata danzante. Usato inizialmente per proteg- geriva. Compaiono sui cappelli I primi anni del 1900 segnano gere la testa dal freddo e dallo persino gli uccelli imbalsamati! un cambio nella moda, dove sporco, nel Settecento appare In epoca Regency, la moda dei tutto, anche il cappello, ripren- sulla testa imparruccata di re cappelli cambia: le falde an- de misure più umane: in questo e regine in Francia. è proprio in teriore e posteriori diventano periodo, anche il cappello da questo periodo che diventano sempre più corte. Il cappello di- donna si avvale delle forme di di moda grandi cappelli, di pa- venta solo un ornamento, diven- quello da uomo. Sarà solo dopo glia o stoffa, per coprire spal- ta grazioso e soprattutto pre- la Seconda Guerra Mondiale le e viso dal sole, che scoloriva zioso. Chi non ricorda Rossella che pian piano il cappellino da l’incarnato eburneo. O’Hara in lutto in Via col ven- donna tramonta nell’uso quoti- I cappelli dovevano anche copri- to? Il cappellino era tutto seta, diano, restando appannaggio re il collo, considerata una zona nastri e pizzi…. di una classe elevata, sinonimo troppo erotica da mostrare. Si moltiplicano i modelli, le fog- di ricchezza e di agiatezza. INVERUNO 21
CASA FAMIGLIA CASA APERTA - INVERUNO Ilaria Genoni • animatrice rosa calloni • impiegata Gelati di fine estate Cassöeulata al Circolo 4L’autunno 2016 è arrivato C 4 ircolo Italia in punta di piedi. A settembre, la di Inveruno 26/10 voglia di passeggiate e di sorrisi ore 12. all’aria aperta non ci aveva ancora Abbiamo accet- abbandonato e ci sembrava giusto tato il graditissi- goderci gli ultimi giorni d’estate con mo invito del sig. gusto. Allora abbiamo accettato gli GIORGIO che in- inviti della Gelateria Colombo, da sieme al suo staff anni punto di riferimento per tutti i gestisce questo po- buongustai di Inveruno e dintorni. sto accogliente, ed La “storica” signora Teresina e sua eccoci qui in un bel nipote Barbara ci hanno riservato gruppo tra ospiti, operatori, volontari e parenti. All’arrivo, a lato dell’ingresso, noto subito che la bella lava- gna con frasi di benvenuto, riservate solitamente ai clienti del circolo, oggi è dedicata a noi! Un pensiero davvero gentile e delicato. Il pranzo è succulento e abbondante; la polenta e la cassöeu- la sono molto appetitose e graditissime quasi tutti fanno il bis. Sulla via del ritorno faccio questa riflessione: pensiamo sem- pre al benessere personale dei nostri anziani nella vita quo- tidiana all’interno della Casa Famiglia, tuttavia, organizzare un evento che li porti fuori dalla realtà di tutti i giorni, è gratificante e stimolante perché spinge a relazionarsi, socia- lizzare e provare un senso di appartenenza. Aiuta a sentirsi importanti gli uni per gli altri, rafforzandone i legami. Penso infine che sia bello stare coi nostri anziani che sono le nostre radici, perché da loro possiamo attingere saggezza. un trattamento da vip, mettendo a disposizione la veranda del locale, dalla quale i nostri ospiti potevano ammirare la piazza, culla di dolci ricordi di vita. 22
CASA FAMIGLIA CASA APERTA - INVERUNO ilaria genoni • animatrice razionali, laboratori manuali, salotti cul- turali, feste in musica o spettacoli teatrali. Un Natale Ecco riproposti alcuni momenti di incontro de- gli anni passati, sperando di ricreare questa aperto al territorio piacevole atmosfera anche questa volta. 2012: gli zampognari allietano gli ospiti della Casa con i loro strumenti tipici. - Vincere la solitudine - Ricreare l’atmosfera di casa e l’armonia di vita con se stessi e con gli altri - Mantenere saldi, costanti ed aggiornati i legami con il mondo che ci circonda (DAL PROGETTO VITA) 4Il periodo dell’anno delle feste natali- zie è quello dove tutti abbiamo più biso- gno di calore e convivialità. Il fulcro di questa atmosfera si ritrova in- torno alle tavole di Natale: lì si riuniscono diverse generazioni e diversi nuclei fami- liari ed i bambini, con la loro vivacità, sono l’anima della festa. Il nostro intento è di riprodurre questo clima caldo e gioviale anche in Casa Famiglia, per tutto il perio- do delle festività, affinché nessuno possa abbandonarsi alla malinconia. Per questi motivi, tutti gli anni prestiamo particolare attenzione al calendario na- talizio e ai suoi appuntamenti, cercando di aprire la Casa al territorio e offrendo diverse occasioni di partecipazione alle 2014: concerto dei giovani del Corpo Bandistico di Inveruno. persone di differenti età e interessi. Ogni anno si alternano incontri intergene- INVERUNO 2015: laboratorio manuale “Gli alberelli segnaposto” 23 con i bambini della Scuola Primaria.
VIVERE IN CASA FAMIGLIA - SAN VITTORE OLONA CHIARA, FRANCESCA E FABIO • ANIMATORI 4L’evento organizzato a Palazzo Clerici nel mese di L’estate in testa e ... settembre, oltre alla Santa Messa e alla sfilata di cap- pelli, è stato contrassegnato da un altro momento felice, l’acquolina in bocca! quello del pranzo che ha riempito di colori e soddisfa- zione il cuore e le “pance” dei partecipanti. Il pranzo è un momento di comu- nicazione, di condivisione e di so- cializzazione; nel caso di persone non in ottima salute è anche una occasione di benessere quotidia- no. A Palazzo Clerici l’atmosfera è stata subito familiare. Un thé cal- do, un caffè e degli ottimi biscotti serviti sotto lo splendido porticato del Palazzo hanno accolto gli an- ziani e i loro accompagnatori. La cura meticolosa con cui sono state apparecchiate le tavole e servite le vivande hanno sottolineato l’im- pegno che Fondazione Mantova- ni e Sodalitas stanno sostenendo molto apprezzato da tutti i con- per raggiungere gli obiettivi del viviali. progetto “Star bene a Tavola”. Un plauso speciale va alle ragaz- “Si mangia prima con gli occhi!” ze che hanno servito le pietanze Infatti i tavoli apparecchiati con ai tavoli: l’ottimo cibo condito con i fantasia e le pietanze presenta- sorrisi e la cortesia delle ragazze te ad arte hanno piacevolmente hanno rifocillato a dovere i mo- sorpreso tutti gli ospiti e hanno delli e le modelle che hanno poi contribuito a consolidare l’aspet- affrontato il momento clou della to familiare dell’intera giornata: giornata: la sfilata dei cappelli ogni persona presente è stata preparati nelle Case Famiglia. resa speciale e protagonista. Durante quest’ultimo momento ci Come primo abbiamo potuto gu- si è nutriti assaporando la gioia stare delle lasagne squisite, arro- degli anziani, protagonisti e non, sto di pollo con contorno di pa- della sfilata, messi al centro di tut- tate al forno, frutta con gelato e to l’evento come dei veri e propri caffè, questo il menù che è stato Vip. 24
VIVERE IN CASA FAMIGLIA - SAN VITTORE OLONA ...E GLI OSPITI DI CASA BUON COMPLEANNO SETTEMBRE CARSENZUOLA MARIA NAZZARI CARLA RESTELLI LAURA RIZZON MARGHERITA OTTOBRE DONATO MARIO FERRARIO ERINA GALLI LIDIA RAIMONDI COSTANTINO NOVEMBRE DELL’ACQUA ROSA GASPARRI ANTONIETTA OLDANI ANTONIA RAIMONDI GIOVANNA SAN VITTORE OLONA DICEMBRE FARIOLI FIORANGELO FRANCHI ANTONIO GALLI GIUSEPPINA MONTALBETTI MARIA VARALTA RITA 25
VIVERE IN CASA FAMIGLIA - SAN VITTORE OLONA Chiara, Francesca, Fabio • ANIMATORI fotoGRAFIE E ricordI 4La Festa dei Nonni è una ri- correnza civile diffusa in tutto il mondo; in gran parte dei Paesi l’evento è festeggiato nel mese di settembre o di ottobre. In Italia autori ed ideatori della Festa dei Nonni dal 1978, sono Maria Zanni e Michele Armet- ta. La festa è il momento per celebrare l’importanza delle fi- gura dei Nonni all’interno della società e nello specifico delle famiglie. Quest’anno, in occasione della festa dei Nonni abbiamo or- ganizzato la proiezione delle fotografie dei momenti più di- vertenti e spensierati vissuti in IL VALORE DELLA VITA, IL CALORE DELLA FAMIGLIA, Casa Famiglia, e abbiamo dato LA FORZA DELLA SOLIDARIETà modo agli anziani qui residenti di commentarle ed emozionar- si rivedendosi ballare, ridere e scherzare. Tutti insieme abbiamo prosegui- to la giornata facendo una dol- ce merenda preparata dalle nostre preziose cuoche: un po- meriggio unico !! 26
CASA FAMIGLIA CASA APERTA - SAN VITTORE OLONA Chiara, Francesca, Fabio • ANIMATORI I LEGAMI con il mondo che ci circonda quindi a: Scuola parificata Dame di San Vincenzo, grup- di San Vittore Olona, Istitu- po teatrale UALZ, Lions Club to Dell’Acqua di Legnano, al di San Vittore Olona e, un rin- Gruppo degli Alpini e della graziamento molto speciale va Banda di San Vittore Olona, a Don Davide parroco di San l’Amministrazione comuna- Vittore Olona e grande amico le, gli Amici di Villa Adele, le della Casa Famiglia. C 4 ome ogni anno abbiamo preso contatto con le associa- zioni della comunità Sanvittore- se che ci aiutano a mantenere vivo il legame che ogni anno si solidifica e si rafforza tra la no- stra Casa Famiglia e il territo- rio; anche se, da qualche tempo ormai, sono le stesse associa- zioni a “pretendere” un po’ del tempo dei nostri anziani; fortu- natamente le loro piacevoli visi- te si distribuiscono durante tutto l’arco dell’anno, ma, sicuramen- SAN VITTORE OLONA te, il periodo più sentito è quello che ci porta al Natale. Infatti molte delle Associazioni di San Vittore Olona e non solo, si sono già proposte per riscal- dare alcuni pomeriggi con la loro presenza e le loro iniziative molto gradite ai nostri nonni. Un ringraziamento speciale va 27
CASA FAMIGLIA CASA APERTA - SAN VITTORE OLONA carmen galli • coordinatrice MOSTRA FOTOGRAFICA “A different order: viaggio emozionale nella galassia Alzheimer” 4La mostra fotografica “A different order: viaggio emo- zionale nella galassia Alzhei- mer” ha aperto la XXIII Gior- nata Mondiale Alzheimer ed è stata allestita presso il salone Università Papa Francesco, uno spazio collegato alla nostra Casa Famiglia. Da sempre l’ar- te interpreta e racconta la ma- lattia, con la mostra si è voluto mettere in gioco i sentimenti e porre il focus dell’attenzione sul parroco di San Vittore Olona. vivono costantemente: la per- lato umano della malattia. Il perché della mostra ce lo ha dita, il non riconoscimento de- “A different order” ha offerto spiegato la sua ideatrice, Dott. gli oggetti quotidiano e il loro un modo differente di avvici- ssa Mara Barbieri, che da anni utilizzo” continua Mara Barbieri narsi al mondo dell’Alzheimer, collabora a progetti e servizi “Credo che questa mostra, oltre ai più sconosciuto, anteponen- attivi per malati di Alzheimer e a far cogliere aspetti impressi do alle statistiche il volto umano dei familiari sul territorio negli occhi attraverso le foto- della malattia. “La mostra ha rappresentato grafie, ha fatto imprimere nel Hanno curato la mostra, dalle una vera e propria opera d’arte cuore e nell’anima dei visitatori, fasi di progettazione, realizza- educativa, divulgativa e di sen- un’emozione unica ed irripetibi- zione delle foto e allestimento sibilizzazione, per far conosce- le, come tale malattia per ogni del tavolo sensoriale, la Dott.ssa re, riflettere ed agire a favore malato e i suoi cari diventa.” Mara Barbieri e due giovani dei bisogni dei malati e dei loro Pertanto il messaggio di tutti designer Sara Monacchi e Luca cari. Attraverso il tavolo sen- coloro che hanno collaborato Toscano; l’evento è un service soriale, la scelta degli oggetti, rimane…”TO BE CONTINUED”. concretizzato dal Lions Club San la spiegazione del compito ha Infiniti sono i sogni che troveran- Vittore Olona, dall’Università permesso allo spettatore di di- no la loro realizzazione, soprat- Lions “Papa Francesco” e soste- ventare attore di un’esperienza tutto con più forze istituzionali e nuto da Don Davide Bertocchi, che i malati e chi è a loro vicino con realtà non convenzionali. 28
CASA FAMIGLIA CASA APERTA - SAN VITTORE OLONA Chiara, Francesca, Fabio • ANIMATORI UNIVERSITA’ DELLA TERZA ETA’ “PAPA FRANCESCO” Nuovo anno accademico 2016/17 4Anche quest’anno abbiamo parecchio tempo. A Vittorio, fi- riaperto le porte all’Università glio di Sonia che è stata una no- della Terza Età “Papa France- stra validissima collaboratrice, sco”, ormai riferimento, non solo è stata consegnata dalla nostra per i nostri ospiti, ma anche per Coordinatrice Carmen Galli, l’intera comunità Sanvittorese. una pergamena che lo ha reso Per propiziare questo nuovo socio onorario del Lions Club di anno accademico, ci è venuta San Vittore Olona e una piccola a far visita una figura di spic- motocicletta per auspicare una co nel mondo della solidarie- sua ripresa. Anche quest’anno tà: la Dott.ssa Paola Severini l’università proporrà vari ed Melograni, specializzata nella interessanti appuntamenti che comunicazione sociale, giorna- spazieranno su ogni tipo di ar- lista, autrice e conduttrice ra- gomento. diofonica e televisiva, che ha Questo progetto permette di tenuto una lectio magistralis sul consolidare il rapporto tra i no- messaggio di Papa Francesco e stri ospiti e il territorio. la sua interpretazione sui me- I prossimi incontri dia. All’evento erano presenti anche i bambini della classe 14 /12: quarta elementare della Scuo- Natale alla ricerca della la Parificata di San Vittore Olo- verità, del coraggio, della SAN VITTORE OLONA pace interiore e con la na, che hanno letto una lettera speranza nel cuore rivolta al mondo degli adulti, in cui chiedevano di consegnare 18/1/17: loro un mondo migliore. Lions 100 anni nel mondo Successivamente abbiamo rice- Past Governatore Letizia vuto la straordinaria visita di Ongaro e Past Governatore un loro compagno che sta af- Salvo Trovato frontando una dura battaglia contro la leucemia ormai da 25/1/17: Mozart e il suo tempo Dott. Francesco Provasi 29
VIVERE IN CASA FAMIGLIA - VILLA CORTESE martina zurlo • animatrice Conosciamo meglio i nostri Ospiti La Fiera del mio Paese LA CONTADINELLA 4Quando si festeggia qui a Villa Cortese, 4Sono nata in una famiglia di contadini, abi- c’è molta gente; ci sono i bambini, gli anziani tavamo in una casa con la scala e avevamo le pe- e persone di tutte le età. Il 26 settembre di core e gli agnellini. A otto anni ho incominciato a questo anno sono andata alla Fiera con mia portare a pascolare le pecorelle con mia zia Tina. figlia ed alcuni amici della Casa Famiglia. A Pasqua un agnellino veniva ucciso per mangiar- Abbiamo mangiato la frittella con lo zucche- lo e gli altri venivano venduti. Invece a Natale ro, comperato le caramelle, le olive e la frut- regalavamo un altro agnellino al prete e gli met- ta della Scuola di Agraria. tevamo un grosso fiocco rosso al collo. Quando Girando per le bancarelle ha visto tanti vesti- portavo a spasso le mucche, loro mangiavano l’er- ti carini e ci ho fatto un pensiero per me. ba del prato ed io mi arrampicavo sugli alberi C’erano bancarelle con borse, bigiotteria, per prendere le foglie più buone e darle a loro. tappeti e fiori… insomma c’era molta roba. Facevamo formaggi e ricotta, un po’ la vende- Finito il giro siamo andati a chiacchierare vamo e un po’ la mangiavamo; il formaggio fre- vicino alla scuola e poco dopo sono usciti i sco con la piadina mi bambini che si sono messi a giocare e far fe- piaceva tanto. Non sta perché la giornata di scuola era finita. erano tempi belli, ma è stata stupenda la giornata perché abbia- la vita era genuina e mo incontrato persone simpatiche e ci siamo l’importante era la divertiti. salute. ENZA C. DORINA M. 30
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