I Concerti - Conservatorio Tartini

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I Concerti - Conservatorio Tartini
i Concerti                                        primavera
                                                      estate   2019

10 aprile 2019 ore 20.30
Sala Tartini
Sinead Nava – violino
Pier Luigi Maestri – flauto
Pietro Serafin – violoncello
Daniele Proni – clavicembalo
musiche di Johann Sebastian Bach

14 aprile 2019 ore 20.30
Sala Victor de Sabata, Ridotto Teatro “G. Verdi” – Trieste
Orchestra d'archi del Conservatorio "G. Tartini" di Trieste
Fabio Pirona – Docente preparatore
“INTORNO A BELJAEV” musiche di autori russi

17 aprile 2019 ore 20.30
Sala Tartini
Matteo Alfonso – pianoforte
Giovanni Maier – contrabbasso
musica di Charles Mingus

2 maggio 2019 ore 20.30
Sala Tartini
Stefano Sciascia – contrabbasso
Yoshihiro Utsumi – contrabbasso
David Giovanni Leonardi – pianoforte
I Concerti - Conservatorio Tartini
Sala Tartini

i Concerti                                          primavera
                                                        estate   2019
                                                                                                 Conservatorio di Musica "Giuseppe Tartini"
                                                                                                              Via Carlo Ghega, 12 – Trieste

8 maggio 2019 ore 20.30                                                 5 giugno 2019 ore 20.30
Sala Tartini                                                            Sala Tartini
Premio "Lilian Caraian"                                                 Manuel Staropoli – flauto dolce e traversiere
XXXIII Edizione – Pianoforte                                            Daniele Proni – maestro al cembalo
Concerto dei vincitori                                                  Harmonicus Concentus
                                                                        musiche di Giuseppe Tartini

15 maggio 2019 ore 20.30
Sala Tartini                                                            12 giugno 2019 ore 20.30
Mario Perestegi – organo                                                Sala Tartini
in collaborazione con Akademija za glasbo Univerze Ljubljana            Federico De Stefani – pianoforte
musiche di J.S.Bach, C. Franck, F. Dugan, C. Debussy, J. Alain          musiche di D. Šostakovič, A. Skrjabin, C. Debussy

22 maggio 2019 ore 20.30                                                19 giugno 2019 ore 20.30
Sala Tartini                                                            Sala Tartini
Leonardo da Vinci musicista                                             Tartini Nova Ensemble
Odhecaton                                                               musiche di A. Pärt, K. Jarret, J. Zorn, P. Glass, D. Romano
Paolo Da Col – direzione

                                                                        28 giugno 2019 ore 20.30
27 maggio 2019 ore 20.30                                                Sala Tartini
Sala Tartini
                                                                        Premio “Roberto Di Cecco” 2019
Gruppo Percussioni Trieste
                                                                        III Edizione
Fabián Pérez Tedesco – direzione
                                                                        Concerto dei vincitori

29 maggio 2019 ore 20.30
Sala Tartini
Giada Visentin – violino
Paola Possamai – pianoforte
musiche di J. Brahms, A. Dvorák, S. Prokof’ev
                                                                                                          i Concerti del Conservatorio | primavera_estate 2019
I Concerti - Conservatorio Tartini
10 aprile 2019 ore 20.30
Sala Tartini

Sinead Nava – violino
Pier Luigi Maestri – flauto
Pietro Serafin – violoncello
Daniele Proni – clavicembalo

Johann Sebastian Bach da Musikalisches Opfer BWV 1079:
1685 – 1750		 Sonata in trio sopra il Soggetto Reale per flauto,
			                   violino e basso continuo
			Largo
			Allegro
			Andante
			Allegro
                                                                   Queste Trio Sonate di Johann Sebastian Bach, composte in periodi diversi, sottolineano molte-
                                                                   plici aspetti della sua ricerca spirituale e visione sugli affetti del mondo. Rappresentano comples-
                                                                   se forme architettoniche, in cui vivono strutture continuamente crescenti che realizzano davanti
			 Sonata per flauto, violino e continuo                          ai nostri occhi una visione quasi materica della ricerca della tonalità.
			 in sol maggiore BWV 1038                                       Nel 1747, Bach visita Federico il grande. Dal tema donato dal grande Re al vecchio Maestro,
			Largo                                                           nascerà l’“Offerta musicale”. Alla fine del mirabile capolavoro, egli introduce una sonata a trio
                                                                   per flauto, violino e cembalo. Questa meravigliosa opera appare come ulteriore ringraziamento
			Vivace
                                                                   verso l’illuminato Re, egli stesso flautista e compositore. La Trio Sonata in do minore, nei movi-
			Adagio                                                          menti Largo, Allegro, Andante e Allegro, si sviluppa in ampiezza e complessità armonica di grandi
			Presto                                                          proporzioni; la sua struttura lascia al contempo trasparire una molteplicità di affetti ed emozioni.
                                                                   La Trio Sonata in sol minore è una trascrizione per due flauti (o due violini) e clavicembalo dalla
                                                                   sonata per viola da gamba e basso continuo; esiste un’ulteriore sonata per due flauti e cembalo
			 Sonata per viola da gamba in sol minore BWV 1029               - composta dallo stesso Bach - identica ad una delle sonate per viola da gamba che induce a
                                                                   presumere siano state tutte composte, in un primo momento, per due flauti e cembalo e suc-
			Vivace                                                          cessivamente per viola da gamba. Questa è la ragione che supporta la trascrizione delle altre
			Adagio                                                          due sonate per viola da gamba. Il risultato è sicuramente più elaborato e articolato rispetto alle
			Allegro                                                         originali, ma l'intima struttura ne è rispettata.
                                                                   La Trio Sonata in sol maggiore, delicata e breve nei quattro movimenti, inizia con un Largo che
                                                                   contrappone il primo tema più legato ad un secondo di ritmo sereno e puntato, seguito da un
                                                                   Vivace molto scorrevole; il meraviglioso Adagio in cui un semplicissimo tema passa da uno stru-
                                                                   mento all’altro con trasparenza precede il Presto, in forma di fuga, che inizia con colori chiari ma
                                                                   allontana le voci fino a raggiungere proporzioni sempre più ricche.

                                                                   Pier Luigi Maestri, Sinead Nava, Pietro Serafin e Daniele Proni, docenti di questo Con-
                                                                   servatorio, hanno frequentato J.S. Bach in momenti diversi della loro vita; questo importante
                                                                   incontro nel percorso di un musicista solleva numerosi quesiti, problematiche e stupori. Nell’ese-
                                                                   guire Bach ci si sente come davanti ad una montagna o improvvisamente in un bosco, ma spes-
                                                                   so come accanto ad un ruscello. L’acqua scorre continuamente come le note di questa musica,
                                                                   dalla prima tutto fluisce come se non dovesse mai aver fine.

                                                                                                               i Concerti del Conservatorio | primavera_estate 2019
I Concerti - Conservatorio Tartini
14 aprile 2019 ore 20.30
Sala Victor de Sabata, Ridotto Teatro “G. Verdi” – Trieste

Orchestra d'archi del Conservatorio "G. Tartini" di Trieste
Fabio Pirona – Docente preparatore

“INTORNO A BELJAEV”
Variazioni su un tema popolare russo
Tema (Adagio)
Nikolaj V. Arcˇybusev       Variazione I - Allegretto
Aleksandr N. Skrjabin       Variazione II - Allegretto
Aleksandr K. Glazunov       Variazione III - Andantino
Nikolaj Rimskij-Korsakov    Variazione IV - Allegro
Anatolij K. Ljadov          Variazione V - Canone - Adagio
Jazeps Vıtols 		            Variazione VI - Allegretto
Feliks M. Blumenfel’d       Variazione VII - Allegro
Viktor Eval’d 		            Variazione VIII - Andante cantabile
                                                                  Orchestra d'archi
Alexandèr A. Vinkler        Variazione IX - Fugato - Allegro
                                                                  del Conservatorio "G. Tartini" di Trieste
Nikolaj Sokolov 		          Variazione X - Finale - Allegro       L'Orchestra d'archi del Conservatorio                Nel 2012 e nel 2013 è stata invitata al
                                                                  "G. Tartini", suona senza l'ausilio di un di-        Quirinale a Roma dove ha eseguito due
Nikolaj Rimskij-Korsakov Canto Indiano dall' Opera Sadko          rettore perché il lavoro svolto in sede di           concerti alla presenza del Presidente della
                                                                  preparazione mira ad una concezione del              Repubblica Italiana.
1844 - 1908		            trascrizione di Lorenzo Visintini        quartetto d'archi esteso all'orchestra in-           Nell’estate del 2017 è stata invitata ad
			Giada Visentin - violino                                       tera. L'Orchestra ha già eseguito un vasto           eseguire un programma vivaldiano al Fe-
                                                                  repertorio, dal barocco al '900 storico e,           stival di Minsk in Bielorussia.
                                                                  oltre che in Regione, ha eseguito nume-
Vasilij Sergeevič Kalinnikov Serenata                             rosi concerti anche in Austria, Slovenia e
1866 – 1901                                                       Bielorussia.

Quartetto sul nome di Belaieff (Beljaev) (B-la-F)
Versione per orchestra d’archi
Nikolaj Rimskij-Korsakov    Sostenuto assai - Allegro

Anatolij K. Ljadov          Scherzo - Vivace                      Mitrofan Petrović Beljaev (1836 – 1904), ricco commerciante di legname, con una grande pas-
                                                                  sione per la musica, fu il grande mecenate dei compositori russi della seconda metà dell’ 800.
1855 - 1914                                                       Čajkovskij, Borodin, Skrjabin, Rimskij-Korsakov, Glazunov, Balakirev ed innumerevoli altri compo-
Aleksandr P. Borodin        Serenata alla spagnola - Allegretto   sitori minori, gli devono il successo di numerose loro opere, lavori sinfonici e musica da camera
                                                                  commissionate dal grande mecenate. Nel 1885 fondò la casa editrice “Belaieff “ con un impor-
1833 - 1887                                                       tante filiale a Lipsia, ottenendo così la diffusione in occidente della musica russa. Creò inoltre la
Aleksandr K. Glazunov       Finale – Allegro                      prima stagione di concerti sinfonici a S. Pietroburgo, formando così l’Orchestra Filarmonica, an-
                                                                  cora oggi fra le più prestigiose orchestre nel mondo. Per il suo 50° compleanno Rimskij-Korsakov,
1865 – 1936                                                       Ljadov, Borodin e Glazunov gli dedicarono un quartetto per archi sul suo nome B-La-F (sib-la-fa).
                                                                                                              i Concerti del Conservatorio | primavera_estate 2019
I Concerti - Conservatorio Tartini
17 aprile 2019 ore 20.30
Sala Tartini

Matteo Alfonso – pianoforte
Giovanni Maier – contrabbasso

musica di Charles Mingus
arrangiamenti di Giovanni Maier e Matteo Alfonso

Mingus low_res                                                                              Matteo Alfonso                                  Giovanni Maier
                                                                                            Matteo Alfonso è un pianista le cui doti si     Nel 1988 si diploma in Contrabbasso pres-
La musica di Charles Mingus a bassa risoluzione, ovvero ciò che rimane dei grandi
                                                                                            distinguono per qualità del suono e ricer-      so il Conservatorio "G. Tartini" di Trieste.
capolavori firmati dal grande compositore e contrabbassista afroamericano dopo
                                                                                            catezza interpretativa. Nato a Venezia nel      Dal 1989 ad oggi ha partecipato (anche
la “scrematura armonica” a cui li hanno sottoposti Matteo Alfonso e Giovanni Maier.
                                                                                            1976 si avvicina da subito alla musica Jazz     con gruppi guidati da lui stesso o in solo)
La strategia con la quale è stato deciso di personalizzare il repertorio mingusiano
                                                                                            per poi completare la sua formazione pres-      a svariati jazz festivals in tutto il mondo
infatti è la stessa che Mingus ha adottato nella versione originale del brano “Pithe-
                                                                                            so il Conservatorio di Castelfranco Veneto,     (Francia, Yugoslavia, Cecoslovacchia, Gre-
cantropus Erectus”: dopo un tema che si snoda attraverso diverse sezioni armonica-
                                                                                            dove consegue i diplomi di Pianoforte e         cia, Macedonia, Germania, Austria, Belgio,
mente difformi, l’improvvisazione viene sviluppata su una struttura armonica molto
                                                                                            Composizione, e in quello di Venezia dove       Slovenia, Finlandia, Croazia, Svizzera, Tuni-
semplice e scarna, di poche battute; questo approccio permette maggiore libertà
                                                                                            ottiene il Master in Musica Jazz con il mas-    sia, Spagna, Inghilterra, Canada, Giappo-
d’azione e possibilità di “fuga” da un contesto musicale tradizionale per inserire in-
                                                                                            simo dei voti e la lode. Con un ingaggio di     ne, Olanda, Danimarca, Norvegia, Turchia,
vece all’interno del flusso musicale tutte le tecniche interpretative originali che i due
                                                                                            un mese presso la Rainbow Room, storico         Stati Uniti, Giordania, Brasile). Ha suonato
musicisti hanno sviluppato con la loro attività di ricerca sullo strumento.
                                                                                            locale all’ultimo piano del Rockefeller di      con molti musicisti di fama internazionale:
Questo omaggio a Mingus prende spunto dalla ricorrenza del quarantesimo anni-
                                                                                            New York, inaugura la sua attività profes-      E. Rava, G. Trovesi, C. Taylor, A. Braxton, K.
versario della sua morte (avvenuta a Cuernavaca in Messico, identica sorte spettata
                                                                                            sionale poco più che ventenne, ed inizia la     Tippett, J. Tippett, R. Rudd, H. Bennink, F.
ad un altro grande contrabbassista dei nostri giorni, Stefano Scodanibbio...) ed è il
                                                                                            collaborazione con grandi musicisti come        D’Andrea e molti altri.
proseguimento ideale del percorso artistico del duo formato da Matteo Alfonso e
                                                                                            Bobby Watson, Ray Mantilla, Toquinho,           È stato votato dai critici della rivista "Musi-
Giovanni Maier, dopo la pubblicazione del loro CD “Naked Songs”, uscito nel 2014
                                                                                            Francisco Mela, Jack Walrath, Fabrizio          ca Jazz" come uno dei dieci migliori nuovi
per l’etichetta Palomar Records.
                                                                                            Bosso, Pietro Tonolo, Roberto Gatto e molti     talenti dell’anno 1996. Nell’ambito dello
                                                                                            altri.                                          stesso referendum, per l’anno 2001, il suo
                                                                                            Ha suonato in numerosi festival in Italia ma    CD "Mosaic Orchestra vol. 1" è stato segna-
                                                                                            anche in Europa, Russia, Canada e Ameri-        lato come uno tra i dieci migliori dischi di
                                                                                            ca Latina. Count your blessings, il suo pri-    Jazz italiano, ed il suo gruppo, la Mosaic
                                                                                            mo lavoro discografico, lo vede alla guida      Orchestra, si è classificato al quinto posto
                                                                                            di un formidabile quartetto impreziosito        tra i migliori gruppi italiani. Nell’anno 2007
                                                                                            dalla presenza di Eliot Zigmund, leggen-        è stato premiato con il secondo posto nella
                                                                                            dario batterista già al fianco di Bill Evans    categoria comprendente i contrabbassisti.
                                                                                            e Michel Petrucciani. Dal 2009 è docente        Ha inciso per diverse importanti etichet-
                                                                                            di Pianoforte Jazz presso il Conservatorio      te discografiche: ECM (Germania), ENJA
                                                                                            "Giuseppe Tartini" di Trieste.                  (Germania), Clean Feed (Portogallo), Fonit
                                                                                                                                            Cetra (Italia), Soul Note (Italia), Black Saint
                                                                                                                                            (Italia), Venus (Giappone), CAM Jazz (Ita-
                                                                                                                                            lia), Label Bleu (Francia), BMG Ricordi (Ita-
                                                                                                                                            lia), Symphonia (Italia), Wide Sound (Italia),
                                                                                                                                            Splasch (Italia), Long Song Records (Italia)
                                                                                                                                            ecc..

                                                                                                                                     i Concerti del Conservatorio | primavera_estate 2019
I Concerti - Conservatorio Tartini
2 maggio 2019 ore 20.30
Sala Tartini

Stefano Sciascia – contrabbasso
Yoshihiro Utsumi – contrabbasso
David Giovanni Leonardi – pianoforte

Tradizionale (Spagna)            Cancion de Amor
Georg Friedrich Händel           Lascia ch’io pianga
1685 – 1759
Giovan Battista Pergolesi Se tu m’ami
1710 – 1736 		                                                                                       Yoshihiro Utsumi
Antonio Vivaldi		                Sposa son disprezzata                                               Autobiografia
                                                                                                     Ho ascoltato mille volte il CD “Quella           a Kobe, Kochi-Pref, Fukuoka Pref, Tokyo,
1678-1741
                                                                                                     Fiamma” di Stefano Sciascia e D. G. Leo-         Osaka e nel 2017 abbiamo tenuto un con-
Gabriel Faurè		                  Après un rêve                                                       nardi nel 1998 quando lo trovai, per caso,       certo a Hong Kong in Cina. Nel Natale del
1845 – 1924		                                                                                        in un negozio di dischi della mia città,         2018 abbiamo suonato alla Steinway&-
                                                                                                     Kobe. Ho pensato così di proporre questo         Sons Hall di Kobe nell’anniversario della
Maurice Ravel		                  Pavane pour une infante défunte                                     disco alla Casa Discografica King Record         sua fondazione. Ho tenuto diverse Master
1875 – 1937		                                                                                        Japan di Tokyo che ha deciso di pubbli-          Class sulla qualità e bellezza del Suono
                                                                                                     care 3 CD di Stefano Sciascia tra cui “The       alla Osaka University, Kobe University,
Pietro Mascagni		                Intermezzo                                                          King of Bass”, una raccolta che compren-         Konan University e Kobe Gakuin Universi-
1863 – 1945		                                                                                        de, tra gli Artisti presenti, il grande capo-    ty. Ho composto il brano Aijyou nel 2001,
                                                                                                     scuola della Scuola di Contrabbasso Rus-         brano che dà il titolo al Concerto di que-
Yoshihiro Utsumi		               Aijyou (italian way)
                                                                                                     sa Sergej Koussevitzky. Da quel momento          sta sera. Sono responsabile del settore del
1966			                                                                                              ho fondato e mi sono imposto come pro-           branding presso il Ministero dell’Economia
Rentaro Taki		 Kojo no Tsuki                                                                         duttore di SEJ “Sciascia Ensemble Japan”         e del Commercio, Industry (METI Japan).
                                                                                                     nel 2002 a Kobe. Ho tenuto molti concerti
1879-1903
Tradizionale (Giappone)          Oboro Tsukiyo
Tarou Hakase		                   Jyo NeTsu Tairiku
1968
Yoshihiro Utsumi		 Aijyou (japanese way)

La storia di un’Amicizia che corre su un filo d’oro che lega avvenimenti casuali e fantastici, che
portano questa sera a Trieste Yoshihiro Utsumi come portarono nel 2004 Stefano Sciascia in
Giappone.
                                                                                                                                               i Concerti del Conservatorio | primavera_estate 2019
I Concerti - Conservatorio Tartini
Stefano Sciascia
Inizia lo studio del contrabbasso all’età
di sedici anni. Molto presto comincia a
collaborare con le orchestre della Rai di
Torino, con i Solisti Veneti di Claudio Sci-
mone, con l’Orchestra da Camera di Pa-
dova e del Veneto, con le quali suona nelle
maggiori capitali europee e del mondo.
Contemporaneamente si dedica alla ri-
cerca di nuova musica trascrivendola per
contrabbasso ed arricchendo così il re-
pertorio solistico per il suo strumento. Ha
registrato, come solista, numerosi CD per                                                    David Giovanni Leonardi
le case discografiche Rivo Alto di Vene-                                                     È nato a Udine nel 1966, si è diplomato         critiche ed ha pubblicato contributi musi-
zia e la King Records Japan di Tokyo. La                                                     in pianoforte al Conservatorio di Udine e       cologici su incarico della Società Italiana
Newton Classics ha deciso di ripubblicare                                                    laureato in Musicologia alla Scuola di Pa-      di Musicologia, della Società Filologica
i suoi primi CD con distribuzione Naxos                                                      leografia e Filologia Musicale di Cremona       Friulana e dell’Associazione Corale Gori-
Records. Dal giugno 2001 è invitato alle                                                     ed è titolare della cattedra di Storia della    ziana “C. A. Seghizzi”. Partecipa a confe-
Conventions organizzate dalla ISB (Inter-                                                    Musica presso il Conservatorio “J. Toma-        renze, programmi radiofonici e convegni
national Society of Bassist) U.S.A.: Butler                                                  dini” di Udine. Svolge attività di pianista     di studio, pubblicando, quale critico e sto-
University – Indianapolis - 2001, Rich-        basso appartenuto a Sergej Koussevitzky       nel settore cameristico vocale e strumen-       rico musicale, su quotidiani, settimanali e
mond University Virginia – 2003, Western       in un recital alla Rochester New York Uni-    tale e ha partecipato alla produzione e         periodici specializzati. Più volte membro
Michigan University Kalamazoo – 2005,          versity durante la ISB Convention 2013. Il    registrazione di dieci Compact Disc, cin-       di giuria in concorsi di esecuzione stru-
Oklahoma City University – 2007, Penn          suo ultimo lavoro discografico è “Soli Deo    que dei quali in duo con il contrabbassista     mentale e vocale e di composizione, col-
State University Philadelphia – 2009, San      Gloria”, un CD per Contrabbasso Solo con      Stefano Sciascia. Dal 1996 svolge il ruolo      labora a livello pianistico e di consulenza
Francisco University – 2011. Nel 2004 in       Suite e Partite di J. S. Bach. Nel settem-    di pianista accompagnatore ufficiale del        musicologica con i più noti assiemi orche-
Giappone ha tenuto una serie di master         bre 2016 ha tenuto un recital solistico       Concorso Internazionale di Canto da Ca-         strali e corali della regione Friuli Venezia
classes e concerti a Tokyo, Osaka e Kobe.      alla Praga Bass 2016 Convention presso        mera “C. A. Seghizzi” di Gorizia. Si dedica     Giulia e con le case discografiche Bongio-
Ha tenuto master classes in Italia, Nor-       l’HAMU Academy. Ha recentemente suo-          all’approfondimento del Novecento musi-         vanni, Nota, RealSound, RivoAlto.
vegia (Oslo Academy), Finlandia (Sibelius      nato in duo con D. G. Leonardi al Teatro      cale friulano, cura catalogazioni, edizioni
Academy),Svezia (Gothenburg Academy),          del Giglio nell’ambito del Bass2018 Lucca
Copenhagen (Opera House), Londra (Tri-         European Festival 30 Luglio – 5Agosto. Ha
nity College), Riga (Latvian Academy),         composto la colonna sonora del pluripre-
Zagabria (Zagreb Academy), Salisburgo          miato film “Across the River” di Lorenzo
(Mozarteum University), Gerusalemme            Bianchini proiettato in anteprima al Fe-
(Jerusalem Music Academy), Vienna (Uni-        stival di Taormina nel giugno del 2013. È
versität für Musik und darstellende Kunst).    docente di Contrabbasso al Conservatorio
Ha pubblicato musica inedita per Ludwin        di Musica “G. Tartini” di Trieste. Suona un
Music U.S.A.. Nell’agosto 2012 ha tenuto       Contrabbasso Ruggeri del 1700.
un recital alla Copenhagen Opera Hou-
se durante la European Bass 2012 Con-
vention e nell’ottobre dello stesso anno
ha suonato la sua composizione Mantra
22.22 al Mozarteum di Salisburgo. Nel
giugno del 2013 ha suonato il contrab-
                                                                                                                                      i Concerti del Conservatorio | primavera_estate 2019
I Concerti - Conservatorio Tartini
8 maggio 2019 ore 20.30
Sala Tartini

Premio "Lilian Caraian"
XXXIII Edizione – Pianoforte
Concerto dei vincitori

                         Interpreti e programma saranno resi noti
                                nello specifico programma di sala

                                                                    Alla versatile, originalissima e benemerita artista Lilian Caraian è intitolato il Concorso musicale,
                                                                    dedicato quest'anno alla Musica da camera e giunto alla XXXII edizione.
                                                                    Il concerto dei vincitori renderà dunque omaggio alla polivalente artista, nata a Trieste nel 1914,
                                                                    capace di eccellere nelle arti figurative, in campo musicale e nella poesia, ottenendo significativi
                                                                    risultati e riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale. Diplomata in pianoforte a Trieste
                                                                    nel 1934, Lilian Caraian perfezionò i suoi studi a Roma e a Parigi e fino al 1954 fu insigne con-
                                                                    certista a livello internazionale. Dal 1952 iniziò ad insegnare Pianoforte presso il Conservatorio di
                                                                    musica "G. Tartini" di Trieste, impegno che si protrasse fino al 1979.
                                                                    Fu un lascito testamentario di Lilian Caraian a disporre la costituzione, dopo la sua scomparsa,
                                                                    della Fondazione, che ha tuttora lo scopo di incoraggiare e premiare quei giovani che si dimo-
                                                                    strino particolarmente meritevoli nelle arti figurative e nella musica.
                                                                    La Fondazione "Lilian Caraian" fu costituita nell'ottobre 1984 e la sua presidenza venne affidata,
                                                                    nel primo ventennio di attività, a Bianca De Rosa Di Giorgio, attualmente è presieduta da Anna
                                                                    Rosa Rugliano e promuove concorsi dedicati sia alla musica che alle arti figurative fin dal 1986.
                                                                    Molti sono stati gli artisti e i musicisti di valore che hanno partecipato alle varie commissioni giu-
                                                                    dicatrici e numerosissimi i giovani concorrenti premiati dalla Fondazione nel corso dei suoi anni
                                                                    di attività, molti dei quali ormai affermati in campo artistico. Nell'ambito musicale la Fondazione
                                                                    Caraian ha indetto concorsi per pianoforte, flauto, composizione, musica da camera, canto,
                                                                    direzione d'orchestra, pianisti collaboratori e maestri di palcoscenico, chitarra, violino, oboe, cla-
                                                                    rinetto, fagotto, organo, jazz, percussioni, ottoni, contrabbasso e violoncello.

                                                                                                                 i Concerti del Conservatorio | primavera_estate 2019
I Concerti - Conservatorio Tartini
15 maggio 2019 ore 20.30
Sala Tartini

Mario Perestegi – organo
in collaborazione con Akademija za glasbo Univerze Ljubljana

Johann Sebastian Bach             Fantasia super:
1685 – 1750		                     Komm’, Heiliger Geist, Herre Gott BWV 651

			                               Concerto in sol maggiore BWV 592
		                                Allegro – Grave – Presto

			                               Fantasia e fuga in sol minore BWV 542
                                                                                                         Mario Perestegi
                                                                                                         Nato a Zagabria nel 1971, Mario Pereste-            presso l’Accademia di musica di Zagabria.
César Franck		                    Prélude, Fugue et Variation op. 18
                                                                                                         gi ha iniziato la sua carriera concertistica        A oggi, Mario Perestegi ha tenuto oltre
1822 – 1890                                                                                              in giovane età, già prima del compimento            450 concerti in 4 continenti. Tra le sedi più
                                                                                                         degli studi musicali di base a Zagabria, sot-       prestigiose che lo hanno ospitato, si cita-
                                                                                                         to la guida di Anđelko Klobučar. Laureatosi         no la Sala da Concerto Vatroslaw Lisinski
Franjo Dugan		                    Toccata in sol minore                                                  in Organo e Musica Sacra, ha proseguito i           di Zagabria e la Janáček Hall di Brno, così
1874 – 1948		                     Fuga (Cromatica) in do minore                                          suoi studi conseguendo un dottorato sotto           come le cattedrali di Parigi Notre – Dame),
                                                                                                         la guida di Hubert Bergasnt presso l’Acca-          Salisburgo, Berlino, Zagabria, Bruxelles,
                                                                                                         demia di Musica di Lubiana. Il suo interesse        Riga, Liublijana, Maribor, Olomuc, Helsinki,
Claude Debussy                    da Preludi, Libro I:                                                   per la musica francese lo ha portato a Pari-        Trieste, Frombork, Melbourne, Sidney, Wa-
1862 – 1918		                     La Cathédrale engloutie (trascrizione)                                 gi, per lavorare all’approfondimento di tale        shington, Boston, New York e Praga. Mario
                                                                                                         repertorio con la leggendaria organista             Perestegi è oggi Professore di Organo pres-
                                                                                                         Marie – Claire Alain. Tra il 2002 e il 2003,        so l’Accademia di Musica di Lubiana, dove,
Jean Alain		                      Litanies JA 119                                                        ha inoltre seguito un corso di interpreta-          attraverso le sue lezioni, cerca di trasmet-
                                                                                                         zione sui Corali dell’autografo di Lipsia di        tere le sue conoscenze e il suo entusiasmo
1911 – 1940                                                                                                                                                  per la musica alle future generazioni.
                                                                                                         J. S. Bach, tenuto dal prof. Mario Penzar,

«Das ist kein Bach, das ist ein Meer!». Con questo curioso Witz verbale, il grande Beethoven espri-      Fugue et Variation di César Franck, se da una parte esprime già un lessico tipicamente ottocen-
meva nella maniera più sincera l’entusiasmo per la creatività bachiana. Vero e proprio Alpha et          tesco, dall’altra, nelle forme, nella severa e essenziale conduzione delle parti, si configura come
Omega della storia della musica, Johann Sebastian Bach ha legato il meglio della propria pro-            una creazione ove la lezione dei secoli precedenti continua a vivere. Questo si può dire a maggior
duzione al “Re degli strumenti”. E da allora, è prassi consolidata per ogni organista “santificare” il   ragione per Franjo Dugan. Il cosiddetto “Reger croato” ha preservato in pieno XIX secolo la cultu-
proprio concerto con un gesto di riverenza al Grande di Eisenach. Questa sera ben tre saranno i          ra della scrittura in polifonia, rivissuta questa volta con élan brahmsiano.
brani che renderanno ragione del suo genio: la Fantasia sul Corale Komm’ Heiliger Geist – para-          Il concerto evapora infine nella mistica impressionista ed espressionista. Ad una curiosa versione
frasi luterana della Sequenza Veni Sancte Spiritus – con la sua polifonia «giosamente disordina-         organistica della Cathédrale engloutie, preludio concepito originariamente per pianoforte da
ta» (M. Radulescu), ci introdurrà al fragoroso mistero del giorno di Pentecoste, mentre il Concerto      Claude Debussy, succederà il brano per organo forse più grandiosamente tragico e presagioso
in sol maggiore e la fuga in sol minore parleranno i profani accenti delle corti di Weimar e Cöthen,     del repertorio moderno: le Litanies (1937) del compositore e organista francese Jehan Alain, pre-
un omaggio alla tradizione tutta italiana del Conserto. Trattazione a parte merita la titanica           maturamente abbattuto dalle armi naziste nel 1940. Il brano è percorso da cima a fondo da un
Fantasia in sol minore, in cui elementi dello Stylus Phantasticus nordico e consonanze stravaganti       breve motivo ripetuto fino all’ossessione, per culminare in un cluster che sembra volere raccogliere
di derivazione italica si fondono in un monumentale tombeau, che la musicologia moderna ha               e lanciare al cielo le urla atterrite dell’umanità, ostaggio di una guerra che si preannunciava
ipotizzato essere stato ispirato a Bach dalla morte della sua prima moglie, Maria Barbara.               terribile. In molti hanno ravvisato in questo brano il parallelo musicale del celebre Urlo di Munch.
Il Meer bachiano inonda e impregna di sé tutta la stagione romantica. Il sognante Prelude,                                                                                                  Wladimir Matesic
                                                                                                                                                     i Concerti del Conservatorio | primavera_estate 2019
I Concerti - Conservatorio Tartini
22 maggio 2019 ore 20.30
Sala Tartini

ODHECATON                                                         Gasparo Visconti		 Nel tempo de la guerra sarà un Julio
                                                                  1461 – 1499		 a Ludovico il Moro, aria per ottave
Alessandro Carmignani – controtenore
                                                                  			E a Milano che si fa?
Gianluigi Ghiringhelli – controtenore                             			aria per ottave
Alberto Allegrezza – tenore, flauto dolce
                                                                  Franchino Gaffurio Adoramus te, Christe
Massimo Altieri – tenore
                                                                  1451 – 1522
Marco Scavazza – baritono
Davide Benetti – basso                                            Bernardo Bellincioni Di che ti adiri?
                                                                  1452 – 1492		 Sonetto «Sopra il ritratto di Madonna Cecilia,
Elisa La Marca – liuto
                                                                  			qual fece Leonardo»

Paolo Da Col – direzione                                          Mantova 1499, Isabella d’Este

con la partecipazione di:                                         Johannes Martini		         Fortuna desperata
                                                                  1430/40 – 1497		           ms. Roma, Casanatense 2856, omaggio a Isabella d’Este
Giovanni Cantarini – tenore
Gabriele Russo – lira da braccio                                  Bartolomeo Tromboncino Poi che’l ciel contrario e adverso
                                                                  ca 1470 – post 1535

                                                                  Giovanni Ambrogio Dalza Poi che’l ciel contrario e adverso liuto

                                                                  Marco Cara		   O mia cieca e dura sorte
                                                                  ca 1470 – 1525 Dolce mal, dolce guerra
Firenze 1469, imago Virginis
                                                                  			«aer de capitoli», testo di P. Bembo

Anonimo 		                  Lauda di Nostra Donna, a 2
                                                                  De divina proportione
Agnolo Poliziano		          O trionfante sopra ogni altra bella
1454 – 1494		               rispetto XXVII, aria per strambotti   Josquin Desprez 		         Ut Phoebi radiis
                                                                  ca 1450 – 1521		           Salve Regina, a 5

Milano 1482, Academia Leonardi Vinci
                                                                  Venezia, 1500

Gaspar van Weerbecke        Ave, stella matutina		                Vincenzo Capirola          Padoana, ala francese bella, e aierosa liuto
ca 1445 – post 1516         Christi mater, ave			                 1474 – post 1548

Giovanni Ambrogio Dalza Tastar de Corde e Ricercare liuto         Anonimo			                 El piove? Mo lassa piovere!
fl. 1508

                                                                                                     i Concerti del Conservatorio | primavera_estate 2019
22 maggio 2019 ore 20.30
Sala Tartini

Bartolomeo Tromboncino Ala guerra, ala guerra
			                    Hor che’l ciel e la terra
			«aer de sonetti», testo di F. Petrarca

Urbino 1502, Cesare Borgia

Filippo de Lurano		               Donna contro la mia voglia
ca 1470 – ca 1520                 «Questa canzone era la favorita del duca Valentino»

Roma, 1514

Giovanni Ambrogio Dalza Ricercare
			Calata alla Spagnola liuto

Michele Pesenti		                 O Dio che la brunetta mia
ca 1470 – post 1524               Dal lecto me levava
                                                                                                       Ensemble Odhecaton
                                                                                                       Sin dal suo esordio nel 1998, ha ottenuto         segne in Europa e America e ha ottenu-
Amboise, 1517                                                                                          alcuni dei più prestigiosi premi discografici     to i maggiori riconoscimenti discografici:
                                                                                                       e il riconoscimento, da parte della critica,      Grand prix international de l’Académie du
Jean Mouton 		  Nesciens Mater, a 8
                                                                                                       di aver inaugurato nel campo dell’esecu-          disque lyrique, 2 diapason d’or de l’année,
ca 1459 – 1522				                                                                                     zione polifonica un nuovo atteggiamento           5 diapason (Diapason), choc (Classica), di-
                                                                                                       interpretativo, che fonda sulla declama-          sco del mese (Amadeus e CD Classics), cd
                                                                                                       zione della parola la sua lettura mobile ed       of the Year (Goldberg), Editor’s choice (Gra-
Leonardo da Vinci musicista                                                                            espressiva della polifonia. L’ensemble vo-        mophone). Negli ultimi anni Odhecaton ha
                                                                                                       cale deriva il suo nome da Harmonice Mu-          rivolto grande parte del proprio impegno
Come molti altri pittori e scultori del Rinascimento, Leonardo da Vinci fu un eccellente musicista,
noto ai suoi contemporanei per il suo eccezionale talento d’interprete. Cantava versi improvvisati     sices Odhecaton, il primo libro a stampa          interpretativo alla musica sacra di Claudio
e si accompagnava con la lira da braccio, uno strumento presente in Italia fra 1450 e 1550. La         di musica polifonica (Venezia, O. Petrucci        Monteverdi e al repertorio contemporaneo
pratica del canto monodico accompagnato con la lira da braccio era una moda che attraver-              1501). Il suo repertorio d’elezione è rappre-     (Sciarrino, Scelsi, Pärt, Rihm, de Pablo, de
sava ambiti sociali molto diversi, dalle popolari piazze alle corti principesche. Il programma di      sentato dalla produzione musicale euro-           Stefani). Per le celebrazioni monteverdiane
questo concerto propone di far scoprire il mondo musicale di Leonardo, mostrando sia la pra-           pea tra Quattro e Settecento. Odhecaton           del 2017 Odhecaton ha partecipato all’e-
tica musicale da lui stesso esercitata sia quella dei contesti frequentati da Leonardo a Firenze,      riunisce alcune delle più scelte voci maschili    secuzione del film documentario per la
quando lavorava nella bottega del Verrocchio e per Lorenzo il Magnifico, a Milano, nell’ambito         italiane specializzate nell’esecuzione della      televisione ARTE «Monteverdi, aux sources
dell’Accademia Leonardi Vinci e della corte di Ludovico il Moro, e poi negli anni di viaggio fra
                                                                                                       musica rinascimentale e preclassica sotto         de l’Opéra» con regia di Philippe Béziat
Mantova, Venezia, Firenze, Roma e, infine, ad Amboise, in Francia. Il programma prevede aeri
per cantare ottave, capitoli e sonetti, brani per liuto e altri strumenti, composizioni polifoniche    la direzione di Paolo Da Col. L’ensemble ha       e ha realizzato una nuova registrazione
(mottetti e frottole) di autori italiani, fiamminghi e francesi che sono stati in relazione con Leo-   registrato una quindicina di CD, dedica-          dedicata alla produzione sacra della ma-
nardo o che hanno animato la vita musicale dei centri nei quali Leonardo risiedette o transitò         ti rispettivamente a musiche di Gombert,          turità del compositore cremonese (Monte-
nel corso della sua vita.                                                                              Isaac, Josquin, Peñalosa, ai maestri della        verdi in San Marco, Arcana). A Odhecaton
                                                                                                       Picardie, ai compositori spagnoli e porto-        è stato conferito nel 2018 il Premio Abbiati
                                                                                                       ghesi attivi nel Seicento nelle isole Canarie,    della critica musicale italiana per le sue
                                                                             in collaborazione con     a Palestrina, Monteverdi, Carlo Gesualdo,         esecuzioni, che la giuria ha indicato quale
                                                                                                       Orlando di Lasso, Alessandro Scarlatti e          «paradigma di stile, chiarezza espositiva
Si ringrazia Camilla Cavicchi                                                                          Loyset Compère. Con questi programmi              e nobilitazione degli spazi sonori nei quali
(Tours, Centre d’Études Supérieures de la Renaissance)                                                 Odhecaton è ospite nelle principali ras           risuonano».
per la consulenza musicologica
                                                                                                                                                  i Concerti del Conservatorio | primavera_estate 2019
Paolo Da Col                                            Giovanni Cantarini
Ha compiuto studi musicali al Conservato-               È un rinomato esecutore di musica antica,
rio di Bologna e musicologici all’Università            soprattutto al di fuori dei confini nazionali,
di Venezia. Sin da giovanissimo ha orienta-             con una carriera che lo ha portato a esi-
to i propri interessi al repertorio della mu-           birsi nei migliori festival europei e in venues
sica rinascimentale e preclassica, unendo               esclusive (Bervely Hills, Daitoku-ji Temple
costantemente ricerca ed esecuzione. Ha                 di Kyoto, Santuario del Quince Ecuador
fatto parte per oltre vent’anni di numero-              etc…) nel resto del mondo; ha eseguito
se formazioni vocali italiane, tra le quali la          musiche dalla Grecia antica, al medioe-
Cappella di S. Petronio di Bologna e l’En-              vo e al barocco con i migliori gruppi della
semble Istitutioni Harmoniche. È bibliote-              early music (Huelgas Ensemble, Ensemble
cario del Conservatorio di Trieste. Dal 1998            Gilles Binchois, La Venexiana, Micrologus,
dirige l’ensemble vocale Odhecaton. Ha                  Melpomen, Le Miroir de Musique, La Mor-
collaborato con Luigi Ferdinando Tagliavi-              ra, Leones, Perlaro, Cantar lontano) con i
ni alla redazione della rivista L’Organo e in           quali ha fatto premiate incisioni fra cui si
qualità di critico musicale con varie riviste           segnalano: Monteverdi, Ottavo Libro dei
specializzate, ha diretto il catalogo di mu-            Madrigali, ens. La Venexiana; Sulla lira, ens.
sica dell’editore Arnaldo Forni di Bologna, è           Miroir de Musique e ora Fons luminis, ens.
curatore di edizioni di musica strumentale              Gilles Binchois che toccano alcuni fra i più
e vocale, autore di cataloghi di fondi mu-              bei repertori della musica occidentale. For-
sicali e di saggi sulla storia della vocalità.          matosi con Dominique Vellard e Gerd Türk
Collabora all’edizione critica delle opere di           presso la Schola Cantorum Basilienis, con-
C. Gesualdo da Venosa, G. Tartini e G. Ros-             tinua a trattenere rapporti professionali
sini. Attualmente svolge un lavoro di ricer-            con l’istituzione tenendo workshops spe-
ca sulla vocalità del Rinascimento presso il            cializzati e portando avanti la sua forma-
Centre d’Études Supérieures de la Renais-               zione dottorale presso l’Università di Basi-
sance di Tours.                                         lea. I progetti più recenti, vedono Giovanni
                                                        Cantarini impegnato in repertori dove po-
                                                        esia e pratiche di improvvisazione musica-
                                                        le sono più legate. Con Conrad Steinmann
                                                        (ens. Melpomen) performa su testi lirici e
                                                        epici antichi, musiche scritte per lui sulla Ki-
                                                        thàra, mentre con Baptiste Romain (Miroir
                                                        de Musique), riporta in scena il repertorio
                                                        umanistico e rinascimentale per lira da
                                                        braccio; in duo con il liutista Ariel Abramo-
                                                        vich esplora il mondo del primo madrigale
                                                        e della frottola e infine con il tiorbista Ju-
                                                        lian Behr si dedica alla riscoperta della mo-
                                                        nodia barocca di Francesco Rasi.

                                                 i Concerti del Conservatorio | primavera_estate 2019
27 maggio 2019 ore 20.30
Sala Tartini

Gruppo Percussioni Trieste
Ivan Boaro, Marko Bulajich, Mila Comel, Pierluigi Corvaglia,
Lorenzo Dari, Lorenzo Elia, Luca Gobbato, Karlo Kralj, Marco Mauri,
Sebastiano Micheli, Alessio Morpurgo, Vito Muznevic, Francesco
Neri, Francesco Pandolfo, Nicola Pisano, Luca Vidonis, Marco Viel
Fabián Pérez Tedesco – direzione

Siegfried Fink 		                Kanonade
1928 – 2006
Thierry De Mey 		                Musique de Table
1956
Alexandre Esperet                Ceci n’est pas une balle
1987
Manfred Menke 		                 Eine kleine Tischmusik                                              Gruppo Percussioni Trieste
                                                                                                     Il Gruppo Percussioni Trieste è formato da-       al suo attivo diverse prime esecuzioni as
1993
                                                                                                     gli allievi degli anni superiori del Conser-      solute di vari compositori. Si è presenta-
Steve Reich 		                   Music for pieces of wood                                            vatorio “G. Tartini” di Trieste delle classi di   to in pubblico a Buttrio, per l’Erdisu e per
1936                                                                                                 percussione di Giorgio Ziraldo e di Fabián        l’Università di Trieste e in varie sedi: Piaz-
                                                                                                     Pérez Tedesco. Nasce sotto la guida di Fa-        za della Borsa di Trieste, Teatro Savoia
Dennis Kuhn 		                   Gegenstandlich: Mein Name ist...                                    bián Pérez Tedesco nell’ambito della pro-         di Campobasso, Palazzo Jacopo Peri di
1957                                                                                                 grammazione del corso di Musica d’insie-          Reggio Emilia, Teatro Romano di Trieste,
                                                                                                     me per strumenti a percussione, dall’anno         Sala Consiliare di Venzone, Teatro Mode-
Thierry De Mey 		                Silence must be prima esecuzione assoluta                           2002 inclusa nel Triennio Superiore. Il GPT       na di Palmanova, Sala Grande del Teatro
1956                                                                                                 si pone come obbiettivo l’ampliamento             Verdi di Trieste (per il ciclo ”Concerti aperi-
                                                                                                     degli orizzonti musicali degli allievi for-       tivo”), Sagrado, Asolo, Gorizia, Sala Tripco-
Alessio Morpurgo 		              Give me five                                                        nendo loro l’occasione di approfondire il         vich di Trieste, Piazza del Popolo di Sacile,
1997                                                                                                 repertorio d’insieme. In questi anni il re-       Biennale d’arte FVG presso il Magazzino
                                                                                                     pertorio si è arricchito con numerosissimi        26 del Porto Vecchio, Teatro Miela ecc.
Ed Argenziano 		                 Stinkin’ Garbage                                                    brani originali e arrangiamenti. Ha inoltre
1958
Ernst Toch 		                    1930 Geografical Fugue
1887 – 1964
Fabián Pérez Tedesco             Pingpong Machine prima esecuzione assoluta
1963

Il programma di questa sera è composto da 11 brani “diversamente percussivi”. Un’esperienza
dove appaiono in primo piano tecniche e approcci molto diversificati, nei quali il gesto e la spa-
zialità hanno pari importanza rispetto al suono.
                                                                                                                                                i Concerti del Conservatorio | primavera_estate 2019
29 maggio 2019 ore 20.30
Sala Tartini

Giada Visentin – violino
Paola Possamai – pianoforte

Johannes Brahms		 Sonata per violino e pianoforte
1833 – 1897		 in La maggiore n. 2 op. 100
			Allegro amabile                                                                                       Giada Visentin
                                                                                                         Nata nel 1998, Giada Visentin si è diplo-              cademia Musicale Chigiana tenuti da Sal-
			Andante tranquillo, Vivace
                                                                                                         mata in violino al Conservatorio “G. Tarti-            vatore Accardo e sotto la sua guida fre-
			Allegretto grazioso (quasi Andante)                                                                   ni” di Trieste con il massimo dei voti, lode e         quenta il corso di alto perfezionamento
                                                                                                         menzione d’onore sotto la guida del prof.              all’Accademia “W. Stauffer” di Cremona.
                                                                                                         Giancarlo Nadai e attualmente frequenta
Antonín Dvorák		 4 Pezzi Romantici op. 75                                                                il Biennio Specialistico presso il medesimo
1841 – 1904		 Allegro moderato                                                                           Conservatorio con il prof. Massimo Belli.              Paola Possamai
			Allegro maestoso                                                                                      Ha vinto numerosi Concorsi nazionali ed                Nata nel 1998, Paola Possamai inizia lo
                                                                                                         internazionali e ha tenuto diversi concerti            studio del pianoforte all’età di sei anni
			Allegro appassionato
                                                                                                         anche in qualità di solista per prestigiose            presso la Fondazione musicale “Santa Ce-
			Larghetto                                                                                             istituzioni musicali in Italia all’estero come         cilia” di Portogruaro sotto la guida dappri-
                                                                                                         “I Solisti Veneti” e la Nuova Orchestra da             ma di Claudia Dazzan e successivamente
                                                                                                         Camera “Ferruccio Busoni”. Nel 2015 è sta-             di Lucrezia De Vecchi, concludendo nel
Sergej Prokof’ev		 Sonata per violino e pianoforte n. 1 op. 80                                           ta selezionata per partecipare alla Ma-                2016 il percorso interno con il massimo dei
1891 – 1953		 Andante assai                                                                              sterclass dell’Accademia dei Solisti Veneti            voti e la lode. Ha partecipato a numerosi
			Allegro brusco                                                                                        diretta da Claudio Scimone e ha vinto una              concorsi pianistici nazionali ed internazio-
			Andante                                                                                               borsa di studio assegnatale dal Rotary                 nali riportando lusinghiere affermazioni in
                                                                                                         Club di Padova come migliore allieva. Nel              quelli di Albenga, Piove di Sacco, “Thomaz
 			               Allegrissimo – Andante assai, come prima                                              2017 ha debuttato alle Sale Apollinee del              Holmar”, “Riviera della Versilia”, “Musica
                                                                                                         Teatro La Fenice con il Concerto di Mozart             Insieme” di Musile di Piave ed è destina-
                                                                                                         in Sol maggiore KV 216. Nel 2018 ha par-               taria di molte borse di studio offerte dal
Composta nel 1886 tra le suggestive montagne svizzere di Thun, la Sonata op. 100 di Johannes                                                                    Rotary Club di Portogruaro. Ha frequenta-
                                                                                                         tecipato ad una tournée organizzata dal
Brahms, detta anche Thunersonate, trova la propria ispirazione nel liederismo nostalgico e sen-
                                                                                                         CIDIM come solista con la Nuova Orche-                 to masterclass tenute da Giorgio Lovato e
timentale caratteristico del Romanticismo tedesco. Infatti nel primo tempo, Allegro amabile, si
possono cogliere citazioni di Lieder brahmsiani, proposte in un rapporto sempre ben stretto tra          stra da Camera “F. Busoni” con la quale                Alberto Miodini. Attualmente studia pres-
violino e pianoforte. L’Andante si articola in due variazioni di cui la seconda dalla tessitura più      ha recentemente inciso per Bam Music.                  so il Conservatorio “G. Tartini” di Trieste
leggera. Il tutto realizzato con naturalezza e freschezza. Il finale Allegretto grazioso è strutturato   Nell’estate 2018 ha ricevuto il Diploma di             nella classe di Massimo Gon.
su due momenti psicologici intrecciati tra loro in un clima da rondò, di disincantata Stimmung           Merito ai corsi di perfezionamento all’Ac
tardo-romantica.
Il Romanticismo di Antonín Dvoràk si traduce essenzialmente nella ricerca di un linguaggio ar-
monico che ripropone gli aspetti più brillanti e immediati dell’elemento popolare. Testimonianza
lo sono i Quattro pezzi romantici op. 75, quattro miniature per violino e pianoforte, risalenti al       che e melodiche tipici del suo stile. Il primo movimento, Andante Assai, è caratterizzato da una
1887 e originariamente scritte per due violini e viola. Nell’Allegro moderato il canto è affidato        melodia presente nelle armonie del pianoforte e in procinto di sbocciare nel violino, che sembra
al violino; l’Allegro maestoso richiama l’eco di una danza popolare; il terzo movimento, Allegro         rimanga in una posizione di attesa, per poi sfociare in brevi sprazzi affidati al violino. L’Allegro bru-
appassionato, è caratterizzato da un partecipato lirismo che nel Larghetto conclusivo assume             sco è risoluto e spigliato in un dialogo più libero ma comunque frammentato fra i due strumenti.
un carattere dolente.                                                                                    L’Andante ha carattere di studio per la tecnica e l’espressione, ornato di preziosità timbriche e
Di gusto neoclassico invece, la Sonata in fa minore n. 1 op. 80 di Sergej Prokofiev, fu composta         armoniche però cesellate attorno a ritmi ostinati. L’Allegrissimo, fortemente ritmato e popola-
tra il 1938 e il 1946 in collaborazione con David Oistrach. Il linguaggio del compositore appare         resco, riconduce all’inizio della Sonata in segno di un atteggiamento quasi di raccoglimento e
melodioso e chiaro, sensibile ed eloquente e contornato da quegli slanci e scabrosità armoni-            meditazione.
                                                                                                                                                       i Concerti del Conservatorio | primavera_estate 2019
5 giugno 2019 ore 20.30
Sala Tartini

                                                                      Giuseppe Tartini Sonata in Re maggiore per due violini e basso continuo
                                                                      1692 – 1770      (Brainard D 2)
                                                                      		Allegro
                                                                      		Andante
                                                                      		Allegro assai

                                                                      		 Concertino in Fa maggiore per flauto dolce,
       tARTini                                                        		 due violini e basso continuo (n.3, MS. 9937)
                                                                      		Andante
                                                                      		Largo assai
                                                                      		Presto

Progetto tARTini

                                                                         Sonata in Do maggiore per due violini e basso continuo
                                                                         (Brainard C 3)
Turismo culturale all’insegna di Giuseppe Tartini                     		Largo
Kulturni turizem v znamenju Giuseppeja Tartinija                      		Allegro assai
Finanziato dal programma Interreg V-A Italia – Slovenia 2014 – 2020
                                                                      		 Concerto in Sol Maggiore per flauto traversiere,
                                                                      		 archi e basso continuo Gro 383
Manuel Staropoli – flauto dolce e traversiere                         		 Allegro non molto
                                                                      		Andante
Daniele Proni – maestro al cembalo                                    		Allegro

Harmonicus Concentus                                                  		 Sonata in Re minore per due violini e basso continuo
                                                                      		 (Brainard D 2)
Gabriele Raspanti, Manuel Vignoli – violini
                                                                      		Allegro
Francesca Camagni – viola                                             		Largo Andante
Vincenzo De Franco – violoncello                                      		Presto
Giovanni Valgimigli – violone
                                                                      		 Concerto in Sol Maggiore per flauto traversiere,
Pedro Alcacer – arciliuto
                                                                      		 archi e basso continuo Gimo 293
                                                                      		Allegro
                                                                      		Largo andante
                                                                      		Allegro

                                                                                                        i Concerti del Conservatorio | primavera_estate 2019
Nella vasta produzione strumentale di Giuseppe Tartini, si collocano in una posizione numeri-
camente abbastanza rilevante i concerti genericamente denominati per “Flauto”. In mancanza
di un catalogo definitivo di tutta l’opera omnia del compositore Istriano, e alla luce di continue
e nuove scoperte, non vi è ancora la certezza sull’originalità di tutte le opere e in alcuni casi
nemmeno della loro precisa destinazione strumentale. In particolare, dopo un attento esame dei
manoscritti dei 7 concerti per Flauto va subito notato che in 6 concerti la denominazione è pre-
cisamente “Flauto Traversiero” (nel caso dei 4 concerti conservati presso la Universitetbiblioteket
di Uppsala S-Uu Gimo 291, 292, 293, 294), “Flauto Traverso” nel caso di Gro.384 e “Flauto Tra-
versiere” nel caso di Gro.383 (ambedue conservati presso la Statens Musikbibliotek di Stoccolma.
Caso a parte invece è il concerto in Fa maggiore conservato presso la biblioteca del Conserva-
torio di Napoli in cui lo strumento è denominato semplicemente “Flauto”. Anche se a prima vista
potrebbe risultare sottintesa la destinazione per Flauto Traverso, è caratteristica fondamentale
dei compositori soprattutto della prima metà del Settecento, sottintendere al termine “Flauto” il
“Flauto Dolce” o Flute a Bec nella sua terminologia più frequente in area francese. Molti elementi
rinforzano la destinazione di questo concerto verso il flauto dolce contralto in fa, la tonalità
d’impianto del concerto (in Fa maggiore) e l’estensione che delimita il range strumentale tra il
fa’ e il fa’’’, assolutamente calzante con l’estensione del flauto dolce in questione; il che rinforza
l’ipotesi che il concerto non sia (come ipotizzato da alcuni musicologi) stato scritto per Federico
II di Prussia, che come ben sappiamo era un grande virtuoso di flauto traverso e non di flauto.
Recentemente sono venute alla luce alcune fonti che potrebbero far ripensare alla paternità tar-         mazioni cameristiche e orchestre, in oltre          borando con Dorothee Oberlinger. Sem-
tiniana di questo lavoro (attribuito forse ad un allievo), che verrà eseguito in questo programma        800 concerti in Italia e all’estero parteci-        pre per Brilliant ha registrato l’integrale
di concerto, che comunque rimane con molta probabilità per flauto diritto.                               pando a importanti rassegne concertisti-            della musica da camera di R. de Visée.
Gli altri due concerti in programma sono Gimo 293 (conservato a Uppsala) e Gro 383 (conservato           che e festivals internazionali (Festival van        Si occupa della rubrica intitolata “Flauto
a Stoccolma). Il primo concerto “Gimo 293” contiene concordanze con un concerto per violino              Vlaanderen; Teatro Alla Scala di Milano,            Dolce & Dintorni” sulla rivista trimestrale
(sempre in Sol maggiore) le cui partiture autografe si trovano nell’Archivio Musicale della Cap-         Early Music Festival di Greenwich – Lon-            per Flauto FaLaUt. Ha tenuto Masterclass
pella Antoniana di Padova (ms.1902/n.59) e alla Bibliothèque National de Paris (ms. 11227/34).
                                                                                                         don, ecc.) e per gli Istituti italiani di cultura   e seminari sul flauto dolce, il traversiere
Il secondo “Gro 383” in sol maggiore riporta l’indicazione manoscritta di “Concerto a 5 - Del sig.       all’estero (Londra, Amburgo, Wolfsburg,             e l’interpretazione della musica antica
N.N.”, indicazione successivamente modificata con l’aggiunta del nome Giuseppe Tartini, ma a             Madrid, Bratislava, Osaka). Solista dell’Ac-        presso la “MusikHockschule” di Mannheim
quanto sembra dallo stesso copista che l’ha eseguito.
                                                                                                         cademia del Ricercare, collabora con I              e Duisburg-Essen (Germania), Royal Aca-
Ambedue i concerti sono indubbiamente per flauto traversiere, strumento in 4 pezzi con una sola          Sonatori della Gioiosa Marca, l’Orchestra           demy of Music di Londra, l’Università
chiave, e sfruttano una estensione diversa dal precedente concerto in fa maggiore, utilizzando in        Montis Regalis, Collegium Pro Musica,               “Béla-Bartòk” di Miskolc (Ungheria), la
questo caso anche le note più gravi fino al Re’ ma mantenendo una estensione in acuto capace
                                                                                                         l’Orchestra barocca e l’orchestra sinfonica         “Musikschule” di St Georgen im Attergau
di sfruttare tutte le possibilità del flauto dell’epoca. Il flauto traverso infatti attorno alla prima
metà del Settecento si afferma sempre più come strumento prediletto da amatori e compositori             dell’Orchestra Verdi di Milano. In qualità          (Salisburgo), e presso la Landesmusikschu-
(certamente grazie anche alla sua flessibilità ed estensione) a discapito del flauto diritto che         di flautista e recentemente di composi-             le di Linz (Austria). Dal 2005 è direttore del
vedrà il suo declino dopo la metà del secolo.                                                            tore ha partecipato alle registrazioni di           “Corso Internazionale di Musica Antica” di
                                                                                                         tutti i CD della Heavy Metal Band Rhap-             Romano Canavese (TO), il quale da sva-
                                                                                                         sody of Fire distribuiti in tutto il mondo.         riati anni ospita docenti tra i più qualifi-
Manuel Staropoli                                                                                         Ha inciso per le case discografiche Sony,           cati nel panorama della musica antica. È
Si è diplomato in Flauto Dolce al Conser-            artisti di fama internazionale quali Do-            Decca, Glossa, Erato, Stradivarius, Tactus,         stato docente presso vari Conservatori e
vatorio “G. Tartini” di Trieste con S. Casac-        rothee Oberlinger, Maurice Steger, Gu-              Amadeus, Brilliant Classic, Dinamic. Con            attualmente insegna Flauto Dolce pres-
cia, perfezionandosi con L. Cavasanti e              drun Heyens, Dan Laurin, Pamela Thorby.             le incisioni “Vivaldi, Sonate a Tre” e “R. de       so il Conservatorio “G. Tartini” di Trieste e
in Flauto Traversiere al Conservatorio “G.           Ha studiato anche Oboe barocco con G.               Visée, La Musique de la Chambre du Roy –            Flauto Traversiere presso il Conservatorio
Verdi” di Torino con F. Odling; ha inoltre           Caviglia e P. Faldi, specializzandosi inoltre       Vol 1” si è aggiudicato 5 stelle sulla rivista      “A. Pedrollo” di Vicenza.
seguito seminari e masterclass con Kees              nell’esecuzione con strumenti a doppia              Diapason, mentre ha ottenuto il Diapason
Boeke, Walter Van Hauwe e Barthold Kui-              ancia del rinascimento come cromorni e              D’or partecipando all’incisione “Il flauto
jken. Ha collaborato inoltre con flautisti e         bombarde. Si è esibito come solista, in for-        Veneziano” per l’etichetta SONY, colla-

                                                                                                                                                      i Concerti del Conservatorio | primavera_estate 2019
Daniele Proni                                                                                       Harmonicus Concentus
Ha tenuto concerti coi maggiori strumen-         il Concorso Internazionale per Direttori di        L’Harmonicus Concentus nasce a Bologna            la Messa in si minore di J.S.Bach. Ha inol-
tisti e solisti di canto nelle più prestigiose   Coro “Mariele Ventre”. Tiene stage di mu-          nel 2002 con l’obiettivo di valorizzare i         tre inciso il Vespro della Beata Vergine di
sale europee. Con l’Ensemble Respighi ha         sica corale ed è chiamato in giuria in con-        tesori del Barocco, attraverso l’esecuzio-        Pergolesi, per la rivista “Amadeus” e si è
inciso numerosi CD per Tactus con musiche        corsi nazionali ed internazionali. Ha tenuto       ne filologica e la scelta di un repertorio,       esibito nella stagione del Ravenna Festival
di Vivaldi, Bononcini, Haim, Bellinzani, Tar-    masterclass per direttori di coro presso l’Ac-     per quando possibile, meno conosciuto.            e al MITO di Torino, ampliando il proprio
tini e Guarnieri. Ha suonato per le maggiori     cademia Motive Planning di Seoul (Korea).          L’ensemble unisce le forze di musicisti che       orizzonte fino a produzioni operistiche ros-
emittenti radiofoniche e televisive euro-        Ha curato la creazione del Coro Giovanile          affrontano questo àmbito musicale in              siniane e donizettiane. Dal 2015 partecipa
pee. Ha registrato le opere strumentali di       Città di Bologna, progetto sperimentale            maniera più approfondita e consapevole,           ai concerti dell'Accademia Bizantina e ha
Giovanni Battista Martini in qualità di so-      dedicato alla formazione di giovani co-            esplorando particolarmente i repertori ca-        inaugurato l'anno della lingua italiana del
lista con l’Accademia degli Astrusi (concerti    risti (2016). Iniziati gli studi musicali con il   meristici e la letteratura sonatistica del Sei    mondo al Teatro dell'Istituto Italiano di Cul-
per clavicembalo) per Warner Classic. Per        padre Walter, si è diplomato in pianoforte         e Settecento. L’Harmonicus Concentus si è         tura di Colonia.Nel 2017 si è esibito a Rimini
SONY-Deutsche Harmonia Mundi ha rea-             e quindi in clavicembalo sotto la guida di         esibito nel 2007 a Milano nella prestigiosa       nella stagione della Sagra Malatestiana
lizzato il DVD “Don Chisciotte” e “Il Maestro    Annaberta Conti. Diplomato inoltre in mu-          rassegna “San Maurizio, musica e poesia”          e al Teatro del Giglio di Lucca con l’allesti-
di Musica” di Martini, coproduzione con il       sica corale e direzione di coro ed in com-         con un concerto a programma: “Il Furore           mento dell’opera di Antonio Vivaldi Orlando
Teatro Comunale di Bologna con scene             posizione ha studiato con Tito Gotti, Pier         e la Follia” e nello stesso anno con Diego        furioso. Negli ultimi anni ha dedicato parti-
tratte dai bozzetti originali di Dario Fo e      Paolo Scattolin e Francesco Carluccio. Ha          Fasolis in un programma di musiche sam-           colare cura alla divulgazione della cultura
il doppio cd “Semiramide”, vincitore degli       studiato direzione d’orchestra con Paolo           martiniane. Ha tenuto nel 2008 il concer-         musicale attraverso una serie di progetti a
International Opera Awards 2015. Per Con-        Arrivabeni e Luciano Acocella ed ha conse-         to inaugurale dei restauri pittorici alla Ba-     tema, che spaziano dalla letteratura alle
certo Classics ha inciso musiche di Girola-      guito la laurea in D.A.M.S. presso l’Univer-       silica del Monte di Cesena, nel 2009 una          arti figurative.
mo Frescobaldi al clavicembalo e all’orga-       sità di Bologna. È stato direttore artistico       tournée che è approdata a Salisburgo con
no. È autore di scritti e curatore di edizioni   di “Caleidoscopio Musicale”. Ha insegnato
critiche musicali (F. Margola, G. Tartini, G.    in vari Conservatori italiani e ora al “G. Tar-
B. Martini, edizione integrale della musica      tini” di Trieste, dove insegna lettura della
strumentale in 80 volumi e Intermezzi) e di      partitura, clavicembalo e musica d’insieme
atti di convegni. In ambito corale, ha tenu-     per strumenti antichi. Nel 2016 (350° anni-
to seminari e concerti con la Società Cora-      versario della fondazione dell’Accademia
le Euridice, è stato direttore della Cappella    Filarmonica di Bologna) è stato direttore
Musicale dei Servi di Bologna e del Coro         artistico e musicale dei corsi di alto perfe-
Gaudeamus e ha diretto il Coro del Teatro        zionamento di musica barocca, dirigendo
Comunale di Bologna. Nel 2001 ha ideato          inoltre l’ensemble Unitate Melos.

                                                                                                                                               i Concerti del Conservatorio | primavera_estate 2019
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