Novembre 2021 parrocchia dei santi Vito e Modesto - N 362 - NET
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Il Faro - Anno XXXIV - Numero 362- Novembre 2021 - POSTE ITALIANE S. p. A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L.353/2003 (conv. In L.27/01/2004 n.46) art. 1 comma 2, DCB Lecco Bollettino informativo della ilfaro.civate@gmail.com Novembre 2021 parrocchia dei santi Vito e Modesto N° 362
Calendario Novembre L 1 TUTTI I SANTI solennità L 15 7.40 Rosario - Lodi (sante messe con orario festivo) 8.30 santa messa (int def Pantaleone, 15.00 vesperi e processione al cimitero Caterina, Giacomo) M 2 COMMEMORAZIONE DEI M 16 7.40 Rosario - Lodi DEFUNTI 8.30 santa messa (int def Valerio e Ro- 7.40 Rosario – Lodi 8.30 santa messa saria) (int Filomena) 15.00 santa messa al Cimitero M 17 sant’Elisabetta d’Ungheria 20.45 santa messa e Ufficio dei defunti 7.40 Rosario - Lodi in parrocchia 8.30 santa messa (int def fam Maggi) G 18 7.40 Rosario - Lodi M 3 7.40 Rosario – Lodi 2 8.30 santa messa (int def Tocchetti Luigi 8.30 santa messa (int def Stefano e fam) V 19 7.40 Rosario - Lodi e fam) 21.00 Fondo famiglia caritas 8.30 santa messa (int def fam Cesana e G 4 san Carlo Borromeo Canali) 7.40 Rosario - Lodi S 20 18.00 santa messa prefestiva (int def 8.30 santa messa (int def Carlo) Valsecchi Fabio) V 5 7.30 Adorazione primo venerdì - Lodi D 21 (sante messe con orario festivo) 8.30 santa messa (int def Valsecchi Carlo DOMENICA DELLA COMUNITA’ e Antonio) ore 17.00 incontro formativo adulti con 21.00 Consiglio Pastorale e catechisti Marina Ricci S 6 anniversario consacrazione della chiesa L 22 santa Cecilia parrocchiale 7.40 Rosario - Lodi 7.40 Rosario - Lodi 8.30 santa messa (int def Domenico e 8.30 santa messa (int def Carlo) Vincenzo) 18.00 santa messa prefestiva (int Carlo e 20.45 santa messa per le corali e i corpi Giuseppe Valsecchi) musicali D 7 (sante messe con orario festivo) M 23 7.40 Rosario - Lodi 16.00 primo incontro CONSIGLIO 8.30 santa messa (int def Maggi Daniele DELL’ORATORIO e Maria) L 8 7.40 Rosario - Lodi M 24 martiri Coreani 8.30 santa messa (int def Carlo, Giusep- 7.40 Rosario - Lodi pina, Pasquale Castagna) 8.30 santa messa (int def Dorina) M 9 dedicazione della basilica lateranense G 25 7.40 Rosario - Lodi 7.40 Rosario - Lodi 8.30 santa messa (int def Silvano e Ivan) 8.30 santa messa (intenzione particolare) V 26 7.40 Rosario - Lodi M 10 7.40 Rosario - Lodi 8.30 santa messa (int def Letterio e 8.30 santa messa (intenzione def Moleri Carmela) Placida) S 27 18.00 santa messa prefestiva (int def 20.45 redazione Faro Francesca e Rosario Cupane) G 11 memoria di san Martino 7.40 Rosario - Lodi D 28 (sante messe con orario festivo) 8.30 santa messa (int def Rusconi Gio- PRIMA DOMENICA DI AVVENTO vanni) Romano V 12 7.40 Rosario - Lodi L 29 7.40 Rosario - Lodi 8.30 santa messa (int def Alfio, Elia e 8.30 santa messa (int def Sironi Edoardo, Gabriella) Sandionigi Alfredo e fam) M 30 7.40 Rosario - Lodi S 13 18.00 santa messa prefestiva (int def 8.30 santa messa (intenzione def Gioac- Roberta e ricordo di Michele Folino) chino e Rosina) D 14 (sante messe con orario festivo) Ore 20.45 santa messa a Isella, S.Andrea ore 15.00 Battesimi comunitari (int def Giuseppe, Carlo e Elvira)
La copertina: “sottrazione” a cura di Pinuccia Castelnovo “La santificazione non è un parrocchia, ho sentito il catechi- la confessione. Uscendo dal con- processo di aggiunta ma di sot- sta paragonare la confessione alla fessionale mi sono sentito leggero, trazione”. In questo mese ci la- mongolfiera. Diceva che l’anima felice… Avevo voglia di abbrac- sciamo accompagnare da queste è come la mongolfiera, fatta per ciare tutti e dirgli quanto sono parole del beato Carlo Acutis. Ab- salire a Dio. Però viene spesso felice. Mi sono sentito rinnovato, biamo scelto come immagine di ostacolata dalle nostra colpe che con nuove forze, per ricomincia- copertina una mongolfiera a par- ci tengono ancorati a terra. È ne- re da capo il cammino verso la tire da una pagina del suo diario, nella quale si legge: “caro diario, cessaria la confessione per buttare giù queste pietre e poter volare in santità, il cammino dell’amore”. 3 una volta, mentre facevo cate- alto. E’ questo il sentimento che chismo nell’oratorio della nostra ho provato oggi, dopo aver fatto Avvento giovani in decanato Editore: parrocchia santi Vito e Modesto - P. zza della chiesa, 7 - 23862 Civate (LC) Direttore Responsabile: Dr. Filippo Buraschi Tipografia: Tipolitografica Mauri s.n.c. - Via delle Industrie, 3 - 23862 Civate (LC) Registrazione Tribunale di Lecco n. 9/88 del 5/7/1988
4 La resurrezione non è il Suo riempire spazi lasciati vuoti dalla nostra incredulità” (don Alessandro Deho’) “Sottrazione” “La santificazione non è un processo di aggiunta ma di sottrazione, meno io per lasciare spazio a Dio” di don Gianni Quando ho iniziato a leggere que- sta”, e non per stanchezza o sfidu- moltitudine di attività….. Leg- sto capitoletto mi sono sentito cia nel mondo, non per mancanza go e rileggo questo passaggio di come preso in un vortice ed in un di entusiasmo o per aver raccolto Carlo Acutis e in questa frase sen- attimo sono giunto alla fine, tal- troppe delusioni, no, solo perché to tanto silenzio. Come se Carlo mente era “denso” e concentrato sente pericolosa la strada dell’ac- avesse fatto scendere tra quelle pa- … non ho altre parole che ripor- cumulo. Tanto ci sarà sempre role il bisogno di prendere fiato. tarvi l’essenziale delle sue, c’è già qualcosa che manca. Perché siamo Il bisogno di togliere. Togliere tutto per camminare e lavorare mancanti. Mendicanti. Continua- le parole, togliere l’accumulo di davvero su se stessi: “A volte acca- re ad accumulare non serve, peg- suoni e di segni, di togliere fino de, non è detto che succeda sempre, giora le cose, meglio accogliere la a rimanere nudi e veri, immersi ma a volte succede. Forse nei cuo- profezia della sottrazione. Carlo lo nel silenzio di un incontro con ri più raffinati, negli sguardi più intuisce a quindici anni e credo sia il Vivente. Leggo e rileggo questa lucidi e coraggiosi, forse nelle vite una precocissima predisposizione. frase e credo che sia miracoloso a che si lasciano segnare dagli eventi Può succedere di non accorgerse- quindici anni, nel pieno di un’e- e che si interrogano davanti al pas- ne mai, e allora ci si confonde e splosione di forza e di curiosità, saggio della morte. A volte accade, si spaccia per santità la corsa alla nel cuore dell’adolescenziale fame purtroppo non sempre, tanto che il moltiplicazione delle esperienze, di vita che tende a moltiplicare pensiero comune, anche il pensiero delle preghiere, dei pellegrinaggi, stimoli, comprendere che è solo religioso, continua a muoversi in dei piani pastorali, delle proposte sottraendo che si può crescere direzione opposta. A volte accade, e di riflessione, dei libri... un consu- in un percorso di saggezza. “La Carlo lo fa accadere con precoce in- mismo che stordisce senza trovare santificazione non è un processo di tuizione, quando anche lui inizia a mai una fine. Come se il cristiano aggiunta ma di sottrazione”, leggo e dire: “Basta!”. Semplicemente “ba- fosse solo quello impegnato in una rileggo questo passaggio di Carlo e
sento una povertà profonda muover- mere la nostra immagine e somi- riempie mai. Ma questo lo intuisci si tra queste parole, una povertà sin- glianza. Troppo poco. Non basta solo quando, alla fine, ti spingi fin cera, per nulla di facciata, lontana svuotarci, occorre che anche “Lui” oltre la croce. Dopo il Calvario. da ogni moralismo, l’essere poveri di rimanga svuotato. Viene in mente chi ha compreso che la sottrazione Elia, sul limite esterno della caver- La croce pur essendo un momen- come atteggiamento è da abitare. na, Dio è un soffio, un Vuoto, un to decisivo è in qualche modo Una sottrazione non transitoria, Silenzio, come un vento, è libero, comprensibile, perché accadono una sottrazione che rende mendi- non ha la forma della caverna ma cose. E sono cose che in fondo ci canti e bisognosi, una sottrazione cammina nell’Infinito. Se ne va. Si aspettiamo. L’uomo cattivo non che non deve passare fino al gior- sottrae dalle immagini invadenti comprende e condanna e il Dio no in cui, finalmente, rinasceremo di potenza. Se l’amore agisce per che è buono subisce ingiustamen- a vita eterna. A vita “piena”! Che eterna sottrazione, anche Dio è te la morte e perdona. Quello poi solo chi ama davvero, solo chi è cosi, anche Lui si sottrae alle de- che vediamo in qualche modo lo innamorato lo sa, che l’amato non riempie i nostri vuoti ma li dilata, finizioni, alle impalcature di pen- siero, anche Lui non si limita a comprendiamo. E lo narriamo in mille modi. In un accumulo di pa- 5 che l’amore rende eterni “mendi- un bieco riempimento dei nostri role e di immagini, basta pensare canti”. Che se ami una persona ti vuoti. alla rappresentazione della croce condanni a non bastarti più, agisci L’amore è l’incontro tra due sot- nell’arte. Un accumulo, appunto. di sottrazione: perdi il sonno, per- trazioni, trasforma entrambi i Il sepolcro no. Il sepolcro è sottra- di interesse per una vita che non protagonisti della storia in men- zione. I primi testimoni entrano preveda la presenza dell’amato/a, dicanti. Anche Dio è mendican- nel sepolcro e comprendono che perdi la centratura sui tuoi biso- te di noi. Per amore si sottrae a la vita va osservata da lì. Dall’in- gni, perdi l’ansia di essere felice da se stesso. Come “canta” san Paolo terno del sepolcro. La santità, il solo/a, vuoi che la felicità “baci” nell’inno della lettera ai Filippesi: cammino di crescita di ogni uomo chi stai amando. L’amore è una “Cristo Gesù non considerò un te- e di ogni donna non è l’annulla- sottrazione da se stessi!! soro geloso la sua uguaglianza con mento di se stessi per dare terreno Come la morte. Come se Carlo si Dio, ma svuotò se stesso facendosi alla potenza di Dio, ma la “mino- stesse preparando a una sottrazio- simile a servo” (Fil 2,6). rità” profonda di un Amore che si ne da questo mondo, che sareb- La santità è uscire dalla logica di fa trovare esattamente lì. In una be poi effettivamente avvenuta, e un rapporto con Dio oppositivo, contrazione di potenza, un Dio presto, troppo presto! Rileggo la dualista. Ma si impara con il tem- sottratto. Un vuoto nel sepolcro. frase di Carlo e mi chiedo come po e la frequentazione intima. E L’amore lascia spazio. possano le nostre liturgie, così con un Dio non più cercato solo E Dio non è invadente, forse troppo piene di tutto, parlare di fuori, in alto, oggetto eterno delle nemmeno “potente”, nel senso “Infinito”, come possono le no- nostre preghiere ma come “allea- che abbiamo in mente noi, sicura- stre preghiere osare la ricerca e to”, compagno di viaggio, inti- mente non riempie, non chiede a l’abbandono al mistero della re- mo amico. Dio non è alternativo noi di lasciargli spazio, solamente surrezione se sono così sovracca- all’uomo. Dio non gioca a riem- sta, nel cuore della nostra men- riche. Come possiamo credere se pire lo spazio che noi lasciamo dicanza di vita. Eterna fame d’a- non lasciamo spazio al silenzio vuoto, il rapporto con il Vivente more, come ogni innamorato. che sottraendo rumore svela il è un rapporto vivo, una specie di Suo volto? Ma occorre stare anche danza in cui c’è “Alleanza” pro- Ti auguro, in questo Avvento che attenti, non cedere alla tentazione fonda. bussa alle porte un’ennesima volta che lega la sottrazione del nostro di avere il coraggio di fare final- “io”, alla sicurezza di un qualche L’Amore abita le nostre parole e mente questo “spazio”, di vivere “Dio” pronto a riempire il vuoto abita i nostri silenzi. L’Amore abi- questa “sottrazione” perché tu lasciato. Dio non è il riempitivo ta i sorrisi e le lacrime. L’Amore possa finalmente fare “esperienza” dei nostri vuoti, sarebbe troppo accompagna, incarna, non smarri- di Lui che vuole “abitare” in mez- rischioso, sarebbe limitativo, Dio sce. L’Amore non è mai dall’altra zo a noi. prenderebbe la forma del nostro parte, l’Amore guarda il mondo io svuotato, si limiterebbe ad assu- dai nostri occhi. L’Amore non Buon Avvento!
La Domenica della Comunita’ di Chiara Valsecchi la pena di spendere i tuoi giorni? vivere la sua vita dedicandosi Nella Bibbia i DONI sono qual- all’altro, donandosi: attraverso cosa con cui Dio ci dà parola, le guarigioni e i miracoli vuole provoca la nostra responsabilità a mostrarci che la vita quando è mettersi in movimento (il dono vissuta nella dedizione produce della donna per Adamo, Isacco energie rivitalizzanti; ricostruisce per Abramo, la manna nel de- spazi di esistenza perduta (sfa- serto, l’acqua che scaturisce dalla ma). Dagli incontri con Gesù se 6 roccia). Nel dono c’è presente il ne esce più ricchi e più liberi (an- donatore e la relazione con Lui che di andarsene...). Anche sulla AMA! QUESTA SI’ CHE E’ (come Lo guardi? Fiducioso o croce non è invadente, non scon- VITA... diffidente? Come pensi di vivere fina, non prende spazi. Gesù lot- Amare, custodire, difendere il il rapporto con Lui?). La vita an- ta contro tutti quei sistemi impo- dono della vita stati su logiche non di dono: il tempio e i suoi custodi perchè Don Cristiano Mauri ha in- avevano fatto di quel luogo qual- trodotto il percorso per questo cosa che teneva al guinzaglio la anno pastorale della domenica vita della gente; la struttura della della comunità attorno al tema società che limitava e teneva in della vita. Il rischio di fare di- schiavitù donne e bambini. scorsi retorici parlando di “vita” Gesù stesso non disdegna di esse- è molto elevato: frasi fatte, colori re curato, assistito, sfamato. Egli pastello dicono solo parzialmen- si fa garante della vita, ma lascia te la realtà dell’esistenza perchè anche andare, non costringe, dà ci sono spesso delle condizio- libertà. ni in cui è difficile definirla un Alcune domande ci possono ac- “dono”. E’ possibile “maledire la compagnare nel lavoro personale vita” quando si soffre, si attraver- che per noi oggi ha la caratteri- in attesa del secondo incontro: sa una malattia, si è perso il lavo- stica della provocazione, diventa - Quali sistemi ostacolano l’eco- ro o un amico. L’ha fatto lo stesso risposta, occasione di mettere nomia del dono? Quali logiche Giobbe e leggiamo delle sue dure in campo qualcosa di nuovo, di spingono nella direzione opposta parole nel libro della Bibbia, la mio, di originale. Quel che conta al donarsi, al dedicarsi? Parola di Dio, testo sacro! è PRENDERE PAROLA. Anche - La chiesa di oggi dove e come Cos’è allora la vita? Come tenia- Gesù assume questa prospetti- sa raccontare il volto di Gesù che mo insieme il fatto che è SACRA va, come modo di vivere. Rac- restituisce la coscienza, la possi- e a volte è SOFFERENZA? conta di essere immerso dentro bilità, uno spazio di responsabi- Le domande vere sulla vita na- una gratuità che lo precede. Nel lità? Come lotta e contro quali scono nell’animo e affiorano sul- cuore della sua predicazione ci sistemi? le labbra proprio nei giorni più tiene a far sentire che abbiamo Ripartiamo dall’immagine del- tragici. E’ possibile parlarne vera- una chance di cui prenderci la la “ciotola” che l’artista Stefano mente solo dentro un orizzonte responsabilità. Il regno di Dio Nava ci ha consegnato lo scorso di GRATUITA’: vita è rispondere sono le circostanze che viviamo giugno, come segno che racco- alla gratuità di essere stati “but- dentro le quali c’è qualcosa che glie tutte le nostre domande tati” nell’esistenza. Vivere non ci sta chiamando, provocando a sulla vita, luogo di condivisio- è altro che il continuo tentativo vivere... e a rispondere. ne e confronto, spazio di Van- di rispondere a questa domanda Gesù per primo si preoccupa di gelo che genera percorsi nuovi. provocatoria: come pensi valga
L’irrompere del Mistero di Dio Carissime Famiglie, cari fratelli e parano a festeggiare il Natale: la purtroppo riduce i numeri delle sorelle in Cristo. nonna, la ragazzina, il bambino famiglie che possiamo visitare Eccoci, siamo pronti a rimetter- vivace, il medico, il sindaco, il giornalmente. ci in cammino per bussare alle parroco, lo straniero… per con- vostre case, per visitare le vostre cludere con un pensiero dedicato Vi chiediamo di preparare un famiglie, per incontrarvi perso- a chi il giorno della festa lavorerà. piccolo segno della fede: una cio- nalmente… tola con l’acqua benedetta (o da Siamo convinti che c’è una Parola Una lettera che porta una benedi- benedire), un ramoscello verde che il Signore vuole far emergere zione, un messaggio di vicinanza d’ulivo, una piccola candela ac- 7 in quel momento così particolare e di speranza per superare i mo- cesa… segni, ma che dicono la della storia, una Parola pronun- menti difficili e gioire della nasci- disponibilità e l’apertura dell’ani- ciata e resa “viva” per ciascuno. ta di Gesù. mo a vivere quel momento come Ci stiamo preparando così, io e “attesa” di Dio. don Erminio, per arrivare da voi La lettera ve la consegneremo in con cuore libero ed animo aper- parrocchia nelle domeniche di Con la gioia di potervi incontra- to, perché quel momento possa Avvento che precedono il Natale re LA DOMENICA SEGUEN- essere di lode o di pianto, di gioia (o lo seguono immediatamente) TE NEL POMERIGGIO (ore o di implorazione, per condivide- con l’acqua benedetta per bene- 15.00) per lo scambio della PIA- re un sorriso e una benedizione o dire la mensa il giorno di Natale STRELLA e un DONO, vi salu- anche lacrime e sofferenza. prima del tradizionale pranzo (o tiamo e vi affidiamo fin d’ora al quello della festa della Famiglia Signore. Siamo certi che in ogni famiglia, l’ultima domenica di gennaio). in ogni casa, il Signore sta scri- don Gianni e don Erminio vendo una “storia” e soprattutto Passeremo tra le 18.00 e le sta accompagnando un cammi- 21.00 perché ci siamo accorti in no… a noi, insieme, il compito questi anni che è uno dei pochi di discernerlo, amarlo e viverlo. orari accessibili per trovare “qua- Veniamo volentieri, per ascoltare si” tutta la famiglia… e questo e condividere, per benedire ed in- vocare l’aiuto e la Grazia del Si- gnore, perché questo tempo che stiamo vivendo ed attraversando ci renda sempre più consapevo- li su: chi è Lui, chi siamo noi ai Suoi occhi e chi siamo chiamati ad essere per Lui davanti al mon- do! Anche il nostro Arcivescovo per la lettera che scrive alle fami- glie ha immaginato quest’anno che a scrivere fosse la “Mamma di famiglia”, Gianna Beretta Molla. Si rivolge così, attraverso una serie di lettere “firmate” dal- la Santa, alle persone che si pre-
I nostri Alpini e la Sec Carissimi amici, Con san Francesco, tutti noi possia- secchi Formaggi che ha recuperato mentre stiamo celebrando la novena mo cantare le sue parole, con la voce e un contatto dal Caseificio Storico in preparazione alla festa del nostro con la vita… di Amatrice di cui gli allevatori padre san Francesco, il pensiero corre Un abbraccio da tutte noi erano fornitori di latte prima del inevitabilmente a questi giorni pas- “laudate et benedicite mi’ Signore et sisma. sati insieme. ringratiate et servitelo con grande hu- Dal 2018, poi, la Sec in collabora- La gioia per avervi rivisti, dopo questi militate” zione con il Gruppo Alpini di Ci- 8 anni difficili per tutti, è stata grande! Vedervi di nuovo lavorare in questo Suor Sara Donata e le consorelle vate ha iniziato a raccogliere fondi, per aiutare i due allevatori a rico- luogo, ci ha aperto il cuore; sentire le struire le loro case e le loro stalle, vostre voci (non sempre pacate) ci ha organizzando una festa che ha luo- spesso aperto il volto ad un sorriso. go nel mese di Settembre. Vi aspettavamo come degli amici sen- Nel 2020 la pandemia ha rallenta- za dei quali alla vita sembra mancare to, ma non fermato, questa opera qualcosa! E non è solo per i lavori che benefica. fate (che non sono certo poca cosa), Nel 2021 oltre ad aver organizzato ma è il cuore con cui lo fate e l’amore la manifestazione per raccogliere con cui vi prendete cura di noi! fondi, alcuni soci Sec si sono ripe- tutamente recati ad Amatrice per aiutare concretamente i due amici. Il legame che unisce Civate ad Amatrice è sempre più solido e an- che se il percorso per tornare alla normalità è ancora lungo la stra- da fatta con degli amici al proprio fianco risulta essere meno dura. Con il padre san Francesco anche noi quest’oggi possiamo dire “Laudato sii mi’ Signore”, e ci verrebbe un po’ di Non si deve rimpiangere il tempo azzardo di aggiungere una strofa a impiegato a far del bene. (Joseph questa bellissima preghiera: “Lauda- Joubert) to sii mi’ Signore, per quelli che dona- Il 24 Agosto 2016 il terremoto ha no senza misura!” colpito il Centro Italia. In quella E’ la nostra preghiera per voi! Certe data Pietro e Stefano, due alleva- che il Signore darà ascolto anche alle tori di Amatrice hanno perso tutto nostre piccole voci, perché non si la- quello che avevano: le loro case, al- scia mai vincere in generosità. cuni dei loro parenti e le loro stalle. Grazie dunque! Vi affidiamo all’in- La SEC ha così deciso di tendere la tercessione della Vergine Maria, del mano ai due uomini, dopo essere padre san Francesco, della madre venuta a conoscenza della loro sto- santa Chiara… ria nell’inverno del 2017. Tutto ciò grazie alla collaborazione con Val-
Un libro e un bilità di educare alla fede i piccoli civatesi. Tuttavia, non si tratta di una privazione: tutte le volte che facciamo spazio dalla frenesia della nostra vita per permettere a Dio di posto a tavola entrarci e di parlare al nostro cuore, stiamo in realtà guadagnando tantissimo. Si tratta di un momento di “ricarica” per ritrovare il centro e il senso del nostro impegno ver- In questo numero vogliamo riservare un pic- so la comunità. Solo lasciando spazio alla colo spazio per raccontare ai nostri piccoli Parola possiamo permettere che entri nella e grandi lettori un’iniziativa che ormai pro- nostra vita per poi risuonare al di fuori nel segue da alcuni anni. Ogni mese, il gruppo momento della catechesi. E voi? Ritagliate catechisti al completo si riunisce intorno ad nella vostra frenesia uno spazio di riflessio- un libro e ad una tavola. Strano abbinamen- ne? to, direte voi... no, non siamo matti e non usiamo le posate per girare le pagine! Ora vi spiego meglio. Un libro, anzi, il libro di quest’anno è intitolato “Itinerario di preghie- ra“ e costituisce un’educazione e uno stimo- lo per la fede. La lettura avviene in modo personale, ogni mese un capitolo diverso di cui, quando ci ritroviamo, condividiamo gli spunti, le citazioni, ciò che parla alla vita di ciascuno di noi. Una tavola, o meglio, un posto a tavola è quello che prepariamo in- sieme ogni volta per condividere anche un pezzo di vita all’interno della comunità edu- cante. La forma della cena condivisa ci aiuta a costruire un senso di gruppo e di unità, ci sprona a collaborare portando ciascu- no una parte di sè per donarla agli altri. In questo modo, allora, scegliamo di togliere un po’ di spazio al nostro io, rinunciamo a una serata sul divano per trascorrerla con chi condivide con noi la grande responsa-
nonn a ni: q Miranda e Un caro uand signifi o ha nonno Gi cato nn an hanno del m o saputo - io no il dizion detto che e m e di D ro un e mi io a ben e- saluto a... Teo, 2 media re al mio papà e l e m enta che ricordo con amore a, 5 Ludovic o- l l i , dim e on B r usad fede; n - a e Pier grande re le pr - iu lia n a non one di a recita evi inse i r v - ai no Matteo e G straz o anco ià mi a ella cro s e v g o d ne si tri nonn sap e e tu segn e i, i e r e i l il do te andati anche s gh far lc tr e n a to a comp e ricord oppo pre ve g a o s pre n gnia res della vo to, ce. ei no terà stra mo b s p ene! tri cuori. er sem- ! Vi Vo glia- 2m edia Gemma, Elvira e vi non - e s e lia n i : anch vi vog a on to d n o s tri n onosciu mo che ai c ia b b iamo e sapp e. a e t ben gge mo ci prote Teo, 2 lassù media
La porta aperta All’inizio del cammino di quinta elementa- re, incentrato sul tema della santità, abbia- mo visitato con i ragazzi la Casa sul Pozzo di Lecco. Un luogo di accoglienza per tutte le persone in difficoltà, nessuno escluso come è evidenziato ad esempio dalla cartina di tutti i paesi del mondo dipinta all’ingresso, simbolo di apertura. Un altro simbolo signi- ficativo è la parola “pace” presente in più di 200 lingue diverse, ma anche la presenza dei simboli di tutte le religioni del mondo ci ha lasciati senza parole. Un luogo, insomma, che tramite la sua porta sempre aperta ci in- segna ad avere un cuore aperto per far en- trare il prossimo. Ringraziamo Padre Angelo che ci ha lasciato paragonandoci ad un pic- colo seme di un albero: anche noi piantati su questa terra per portare frutto con i ge- sti di tutti i giorni, gesti semplici ma che possono parlare di santità. i t o c r e a t o r e S p i r Abbiamo iniziato il nostro cammino in pre- parazione al sacramento della cresima de- corando una ciotola, metafora della nostra vita: ricevo doni e li condivido. "La mia cio- tola mi ricorda la terra. Quando piove que- sta terra terra contiene il cielo: il cielo bussa gocciolando e inizia a versarsi lentamente nella ciotola. Da infinito si fa finito. Poi il cie- lo si affaccia poco a poco e le stelle e la luna ci si specchiano dentro la ciotola”. “Siamo polvere di stelle”: eccoci al Plane- tario. I mattoni della nostra vita sono stati costruiti nelle stelle. Più conosciamo l’uni- verso più ci accorgiamo che la sua storia è importante per accogliere la vita. L’universo è come una immensa casa preparata per ospitare la nostra vita.
Tante novita’ Come sarà composta la dirigenza dopo il rinnovo delle cariche? per il San Vito Come ogni associazione periodicamente siamo chiamati al rinnovo del consiglio di- rettivo. Siamo sempre aperti a nuove colla- borazioni, quindi chiunque abbia a cuore lo Su un nuovo campo da calcio, rinnovato nel sport in Oratorio è il benvenuto! Nel corso manto erboso e nelle luci, abbiamo inter- dell’anno vorremmo ampliare il gruppo di vistato Marcello per scoprire anche le altre volontari che da anni si impegna a favo- novità legate alla stagione appena comin- re della Polisportiva e speriamo di riuscire ciata. nell’intento. Quando riparte il San Vito? Quali sono le squadre quest’anno? Quale augurio per quest’anno? Dopo l’ultima stagione un po’ complica- ta, abbiamo cercato di ripartire pensando soprattutto ai bambini/e e ragazzi/e. Per Direi che per quest'anno l'augurio non pos- quanto riguarda il calcio il sabato mattina in sa che essere rivolto a ritrovare una conti- oratorio si ritrovano i bambini della scuola nuità nel corso dei prossimi mesi, dando la calcio. Quest’anno è in versione “allarga- possibilità di offrire un bel percorso di sport ta” accogliendo le età dal 2013 al 2016 per e crescita a tutti i nostri ragazzi/e. E aggiungo i più piccoli e 2011/2012 per la categoria anche un auspicio rivolto a tutti noi "grandi". under 12. Per la pallavolo proponiamo il Credo sia importante riscoprire la centralità minivolley (anni 2013/2014/2015) il martedì dello sport in Oratorio, cioè di uno sport, dalle 16 alle 17.30 e il venerdì dalle 17.00 per usare le parole del Card. Tettamanzi, ca- alle 18.15 oltre alle squadre under 14 (mar- pace di fare crescere ragazze e ragazzi tedì 17.30-19.00) e juniores (martedì dalle autentici, intelligenti, liberi, 19.00 alle 21.00). Tutti gli allenamen- responsabili e fe- ti si svolgono presso la pa- lici. lestra delle scuole.
Villa Sacro Cuore informa NEL MESE DI NOVEMBRE... “Quando ero bambina il giorno di San Carlo (4 novembre) era festa non si andava a scuola e neppure al lavoro. Al mio paese, c’era una Chiesa dedicata al Santo per cui era una vera e propria giornata di festa con la Messa so- lenne e tante bancarelle lungo la strada; mia mamma mi comprava lo zucchero a velo o la frittella ed io ero proprio contenta di fare que- sta prelibata e rara merenda. A San Marti- no (11 novembre) suonavano le campane di buon mattino, per ricordare che bisognava pagare l’affitto; bisognava andare in comune e mettersi in fila per poter pagare. Quando ero giovane, non c’erano le bollette, ad esempio per quella della luce veniva un incaricato in casa a riscuotere. A novembre iniziava a fare fred- do per cui i lavori nel campo diminuivano, ci si ritrovava nelle stalle, col calore emanato dalle bestie, si approfittava per fare alcuni la- 13 vori come realizzare gerle, fare le scope di sag- gina, sgranare il granturco oppure realizzare caldi scalfarott per tenere i piedi caldi durante il lungo inverno. Un altro lavoro che si faceva all’inizio dell’inverno, era andare nel bosco a GIORNO DI MERCATO raccogliere le foglie cadute, che sarebbero servi- te per fare il letto alle mucche. Vi lasciamo con Da qualche mese abbiamo introdotto come un proverbio popolare: “November l’è cain o se attività mensile il Mercato dove i nostri paga il fecc o se fa San Martin” cioè Novem- ospiti possono venire a “comprare” e a bre è caino o si paga l’affitto oppure bisogna rovistare alla ricerca di un affare. Un ma- traslocare”. glione per se stesse o qualcosa da regalare ai nipoti e figli, uno sfizio che purtroppo in RSA è difficile togliersi visto che le uscite sono complicate a livello organizzativo e Per il mese di NOVEMBRE facciamo gli con il Covid sono state sospese. Ma questo auguri di COMPLEANNO a Ermelinda momento riesce a stimolare la curiosità e Sacchi giovedì 11, a Teresina Rusconi sa- a riattivare quel passatempo dalle donne bato 13 e a Carolina Fontana lunedì 15. tanto amato, “de nà al mercà”.
Notizie dalla Casa del Cieco Nonostante sia arrivato l’autunno, venerdì 90° DI FONDAZIONE 8 ottobre gli ospiti della Casa del Cieco si “CASA DEL CIECO” sono recati al bar del Paese, accompagnati Il 16 ottobre 1931 venivano accolti i primi dalle animatrici e dalle Suore. La mattina- ospiti nella “Casa del Cieco” di Civate ta, molto fresca e frizzante, è trascorsa in fondata da Mons. Edoardo Gilardi. Abbia- un clima di serenità e di tranquillità; gli mo voluto ricordare questa ricorrenza con ospiti hanno potuto rivivere, dopo più di una Santa Messa celebrata da Mons. Rolla 14 un anno e mezzo, la “normalità” di poter nella Chiesa di San Calocero, seguita da un gustare un buon caffè, un cremoso cap- momento di saluti e di festa nel nostro bel puccino o una deliziosa cioccolata calda, il Chiostro. Nel pomeriggio poi la Banda di tutto accompagnato da dolci di pasticceria. Civate ha intrattenuto i nostri ospiti suo- Gli ospiti sono stati accolti, all’esterno del nando per loro rallegrando l’atmosfera. E’ bar, dalla responsabile e da alcuni abitanti stata allestita una mostra fotografica aperta del paese. Mantenendo, sempre, le dovute al pubblico per due giorni all’interno del distanze per il rispetto delle normative an- Chiostro per ricordare questi 90 anni. ticovid_19, alcuni civatesi si sono fermati a dialogare con gli ospiti, anche solamente COMPLEANNI DI OTTOBRE per cinque minuti. La mattinata è trascorsa in compagnia di un civatese che ha suonato Anche nel mese di ottobre, i compleanni una canzone per loro con il flauto di Pan. festeggiati alla Casa del Cieco, dal servizio Grazie mille anche a Marta, titolare del Animazione, sono stati numerosi. bar, per la bellissima accoglienza!! Vogliamo nuovamente fare gli auguri a: Crotti Francesca (97 anni!!!) Negri Antonio (95 anni!!!) Colombo Giovanna (91 anni!!!) Anghileri Carlo (89 anni!!!) Rumi Marilena (87 anni!!!) Crippa Pasquale (81 anni!!!)
Anno della famiglia I primi anni del nostro matrimonio sono stati particolarmente impe- a cura di Pinuccia Castelnovo gnativi, perché non eravamo d’ac- cordo sull’educazione dei figli […]. Abbiamo imparato a comunicare in modo rispettoso, ad avere cura del dono della famiglia e a prendere le decisioni quotidiane in funzione dell’amore per l’altro e per i nostri figli. Oggi facciamo parte di una comunità di famiglie. Le coppie hanno bisogno di aiuto per cresce- re in una relazione e per essere dei 15 buoni modelli per i loro figli. Ed è qui che la Chiesa ha un ruolo im- portante da svolgere.” Il 19 MARZO 2021 Papa France- Infine cita le parole di Paolo VI: In questo cammino di riflessione sco ha indetto un anno di iniziati- “Nazareth ci ricordi che cos’è la ci vengono suggeriti anche gesti e ve ispirate al messaggio dell’Amo- famiglia, cos’è la comunione di preghiere. ris Laetitia. A partire dai capitoli amore, la sua bellezza austera e Gesto: Organizzate una serata in di questa Esortazione Apostolica, semplice, il suo carattere sacro e famiglia sul tema dell’amore, nel- è stato pensato dal Dicastero per i inviolabile; ci faccia vedere come la quale ogni componente della Laici, la Famiglia e la Vita un per- è dolce ed insostituibile l’edu- famiglia scriverà o farà un disegno corso di 10 video che ci accompa- cazione in famiglia, ci insegni la su che cosa significhi amare una gnano verso il X Incontro Mon- sua funzione naturale nell’ordine persona. Ad ognuno sarà poi dato diale delle Famiglie, che si terrà a sociale”. un tempo per spiegare quanto ha Roma e in contemporanea nelle La coppia testimone di questo scritto/ disegnato. diocesi di tutto il mondo. primo incontro sono Michael e Preghiera: Donaci, Signore, di cre- Abbiamo pensato di proporvi un Hun Ching: “Noi crediamo che i scere giorno per giorno nella capaci- estratto mensile di tali video, che giovani abbiano ancora nostalgia tà di guardarci potete trovare inquadrando il QR della famiglia, perché siamo tutti con sincerità, di ascoltarci con at- Code pubblicato nella pagina. fatti a immagine di Dio. Per questo tenzione, di parlarci nella verità, di Nel primo video, che si riferisce c’è il desiderio di relazioni d’a- offrirci l’un l’altro gesti di accoglien- ai numeri 1-7 e 31-57, il Papa more e sappiamo che la famiglia è za, di attenzione, di amore, così che esorta ad avviare una “conversio- sempre il posto migliore per coltivar- attraverso la nostra famiglia la Tua ne missionaria per camminare le. Tuttavia, ciò può essere reso più luce possa risplendere nel buio del insieme alle famiglie e aiutarle ad difficile a causa della complessità mondo. Amen affrontare con fiducia e serenità del mondo in cui viviamo oggi… le sfide che troppo spesso stanno affrontando da sole”. Richiama le famiglie cristiane a “coltivare tra loro un amore forte, ben radicato in Cristo e pieno di valori, come la generosità, l’impegno, la fedel- tà e la pazienza”. Inoltre desidera incoraggiare ciascuno di noi “ad essere segno di misericordia e di vicinanza lì dove la vita familiare non si realizza perfettamente o non si svolge con pace e gioia.”
Rinuncia e dono di don Erminio Giovanni, che era in carcere, sen- gno per la loro salvezza. Non c’è I Santi sono superflui – che cosa tendo parlare delle opere di Cri- amore più grande di questo: do- ha ‘prodotto’ la vita di Carlo sto, mandò i suoi discepoli a dir- nare la vita per gli amici. Non vi Acutis? Ma non inutili. Sono lie- gli: “Sei tu colui che deve venire chiamo più servi ma amici. (Gv vito e sale: nascosti nel pane ma o dobbiamo aspettare un altro?”. 15) Dal farsi servire al servire. necessari per dargli buon sapore Gesù rispose: “Andate e riferite a E’ la follia cristiana che il ‘mon- e renderlo nutriente. Giovanni ciò che udite e vedete: do’ non comprende ma di cui ha 16 i ciechi riacquistano la vista, gli un estremo bisogno. zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!”. Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: ... “Dai giorni di Giovanni il Batti- sta fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono”. (Mt 11) L’interpretazione di questa sor- prendente parola di Gesù è di- scussa, ma, se la riferiamo a Giovanni – è di lui che Gesù sta parlando – è preferibile intende- re: il Regno di Dio va acquistato al prezzo delle più dure rinunce (violenza a se stessi). Giovanni è in carcere per aver osato predica- re in pubblico la necessità della conversione anche ai potenti. E sa bene di non avere scampo. Avrebbe un gran bisogno di con- forto dalla vicinanza dei suoi di- scepoli. Invece, per il loro bene, li spinge a diventare discepoli di Gesù: lui è solo un profeta, an- che se il più grande. Sarà Gesù a dare realtà e ad aprire a tutti il Regno di giustizia e di pace, do- nando la vita sulla Croce. La rinuncia ad avere per sé i di- scepoli; il dono di sé come pe-
Arte & Spazi IL CAMPANONE DELLA BRIANZA a cura di Franca Albini 17 “La costa del Monte di Brianza che la chiesa dedicata a San Vittore guarda verso il piano di Dolzago (unica superstite di quattro chie- e la valle di Rovagnate è un susse- se presenti nel XIII secolo) e dal- guirsi di articolati paesaggi, da cui le poche abitazioni rimaste attor- emergono antichi abitati e il leg- no al sito. La campana è del 1878 gendario colle della mitica città di e quando suonava a distesa, con Brianza, che si vuole distrutta dai rintocchi lunghi e ininterrotti, Milanesi nelle campagne contro il segnalava agli abitanti della zona Barbarossa. La suggestiva collina, un possibile pericolo imminente spaccata ad ovest dal solco della (il 31 marzo dello scorso anno il Bevera e attorniata da folti boschi, Campanone è tornato a risuona- ha una spianata prativa cinta da re a lutto - non accadeva da oltre resti di muraglie e da rocce a for- vent’anni - per commemorare ma poligonale […] e nel mezzo, a tutte le vittime del coronavirus). 625 metri d’altezza, svetta la torre Visitabile in poche ricorrenze nel detta Campanone di Brianza…” corso dell’anno, il Campanone è (Angelo Borghi, La Brianza Lec- divenuto il simbolo della Brianza chese). stessa e dall’altura su cui si trova La Torre Campanaria, oggi di “si può ammirare un meraviglio- proprietà della famiglia Basset- so paesaggio, costellato di monti e ti, è un rifacimento posteriore laghi. Nelle giornate limpide, la al XVI secolo di una precedente catena delle Alpi, e in particolare torre della cui funzione ci sono il monte Rosa, appaiono come stu- tutt’oggi pareri discordi. È alta penda cornice a quella torre che su circa 23 metri e già nel primo tutto domina piena di mistero, di Settecento sorgeva isolata dal- leggenda e di sacralità.”
L’ acqua del Abbandonare L’ albero dei lago non è un gatto ricordi mai dolce di Haruki Murakami di Britta Teckentrup di Giulia Caminito 18 Volpe aveva avuto una vita lun- ga e felice, ma ormai era molto stanca. Diede un ultimo sguardo al suo amato bosco, chiuse gli oc- chi e si addormentò per sempre. Nei suoi romanzi e racconti Un inno alla vita e ai ricordi che Odore di alghe, sabbia densa, Murakami ha creato un’infinità restano con noi e ci danno forza piume bagnate. È un antico cra- di mondi, e ne ha svelato ogni anche quando chi abbiamo ama- tere, ora pieno d’acqua: è il lago segreto ai lettori. Ma c’è una to non c’è più. di Bracciano, dove approda la famiglia di Antonia, donna fiera dimensione in cui la sua penna non si è quasi mai avventurata: Nel corso dei giorni, delle settima- che da sola si occupa di un marito la sua vita. ne e dei mesi che seguirono, disabile e di quattro figli. Antonia In questo libro Murakami scrive gli animali ricordarono molte altre non scende a compromessi, crede per la prima volta della sua fami- storie su Volpe. nel bene comune eppure vuole in- segnare alla sua unica figlia fem- glia, e in particolare di suo padre. Ne nasce un ritratto toccante, il Il peso nei loro cuori si alleggerì. mina a contare solo sulla propria capacità di tenere alta la testa. E racconto sincero del «figlio qua- lunque di un uomo qualunque». Più ripensavano a lei, / più l’albe- Gaia impara: a non lamentarsi, a E forse proprio per questo spe- ro cresceva e si faceva bello, / finché salire ogni giorno su un regionale ciale. A tradurre in immagini diventò l’albero più alto del bosco, per andare a scuola, a leggere li- questo delicato racconto auto- / Un albero fatto di ricordi e pieno bri, a nascondere il telefonino in biografico, le invenzioni di uno d’amore. una scatola da scarpe, a tuffarsi nel lago anche se le correnti ti- dei più importanti illustratori rano verso il fondo. Alla banalità contemporanei, Emiliano Pon- insapore della vita, a un torto su- zi, che con i suoi colori aggiunge bito Gaia reagisce con violenza… poesia alla poesia in un’edizione La sua voce ci accompagna lungo unica al mondo. una giovinezza che sfiora il dram- ma e il sogno e che pone doman- “Mi sono tenuto dentro questa de graffianti… storia per molto tempo, come una spina rimasta in gola. Finché, per Libro vincitore caso, mi sono ricordato che una Premio Campiello 2021 volta, da bambino, ero andato con mio padre ad abbandonare un gat- to su una spiaggia...”
È stata la mano di Dio Squid Game e la Regia di Paolo Sorrentino fragilità dei genitori di don Mauro Leonardi 19 Le riflessioni davvero profonde e straordinaria- mente efficaci che il capolavoro di Hwang Dong hyuk suscita non sono assolutamente decifrabili da un bambino. Non ne ha le competenze di vita semplicemente perché è troppo giovane. Eppure molti insegnanti segnalano come siano ormai tanti gli alunni che, durante gli intervalli scolastici del- la primaria, giocano prendendosi a schiaffi come nella serie. Un tempo la società proteggeva i bambini e i pre-a- dolescenti da certe esperienze con un divieto che Anni Ottanta: Napoli accoglie il goleador Diego era efficace. Con la nascita del web e degli smar- Maradona; un giovane di nome Fabio, detto “Fa- tphone ogni argine è superato. Squid Game può bietto”, vive uno dei sogni più grandi degli amanti essere guardato sul televisore di casa, sullo scher- del calcio. Ma questa immensa gioia sarà accom- mo del pc ma, soprattutto, sullo smartphone. Il pagnata da una tragedia inaspettata, che sconvol- genitore che proibisse al figlio di usare il cellulare gerà la sua vita. Fabietto avrà modo di imparare potrebbe essere certo che l’unico effetto della sua come felicità e sconforto siano intrecciati tra loro azione sarebbe quello di spingere il minore ad agi- così tanto da determinare insieme il suo futuro... re di nascosto, con la complicità di qualche amico. Attraverso questo film il regista Paolo Sorrentino I bambini sanno che il sangue della fiction è in elabora il dolore per la perdita tragica dei genito- realtà succo di pomodoro ma non sanno dare ri- ri a 17 anni, in quella fase adolescenziale in cui sposta alle domande che la serie pone, a partire non è ancora certa la strada e in cui gli incontri dalla più importante: quanto vale la vita umana? oltre che la vocazione indicano un percorso: que- quando si vuole guadagnare, esiste un limite da sta volta non guarda, ma si fa guardare, nella sua non valicare? il senso dell’esistenza è divertirsi? umanità, senza nascondere nessuna fragilità. Nella Squid Game mette in luce senza nessuna pietà, seconda parte del film spegne i fuochi d’artificio non solo la terribile fragilità della nostra società, e lascia posto all’assenza, depura il suo cinema di ma ancor prima quella di noi adulti, genitori ed ogni ingombro estetizzante per spogliarsi nudo da- educatori compresi. La nostra è una società che vanti alla realtà della solitudine improvvisa, a tu non è più in grado di proteggersi con divieti e per tu con quel mondo “deludente” per cui l’unico proibizioni. E, prima che tecnico, il problema è antidoto è l’immaginazione. personale. Morale. Fonte AGI: https://mauroleonardi.it/2021/10/21/ agi-la-verita-messa-a-nudo-da-squid-game-riguar- da-la-fragilita-dei-genitori/
Anagrafe parrocchiale Morti nel Signore 29) Moiana don Guido di anni 89 30) Scola Antonia di anni 80 Nati alla vita di Dio 11) Astori Alma 12) Spreafico Achille Scrivi alla Redazione... RICERCA LETTORI Servizio liturgico lettori: chi vuole rendersi disponibile come lettore per le Sante Messe - la prefestiva del sabato e le festive della domenica - può segnalare il proprio nome in sacrestia o mandare una mail a: ilfaro.civate@gmail.com MARINA RICCI alla Domenica della comunità: La nota vaticanista Marina Ricci, giornalista romana oggi in pensione, ma ancora atti- vissima, dalla santa di Calcutta ha ricevuto un dono assolutamente unico: suo figlio Govindo. . «Sapevo che non sarebbe diventato grande, ma volevo solo dargli una famiglia, scalcinata, inadeguata, ma una famiglia. Anche se mi prendevano per pazza». Un “allargamento del cuore” che ha avuto effetti sorprendenti. DOMENICA 21 NOVEMBRE ORE 17.00 NEL SALONE DELL’ORATORIO la fragilità della vita: una crepa che può far entrare luce
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