DIVO BARSOTTI RELAZIONI DI UN PELLEGRINO DA UN MANOSCRITTO DEL MONTE ATHOS A CURA DI
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Inserto Novembre 201 7 Tenendo conto dell’argomento trattato nelle Adunanze di quest’anno, La CFD e la Santa Russia, pubblichiamo in questo Inserto due scritti di don Divo: la Prefazione alla I Edizione (1949) dei “Racconti di un pellegrino russo” e un estratto dal volume “Le grandi scuole della spiritualità cristiana” (Teresianum - Roma 1984) dal titolo Santità e dottrina del monachesimo russo, in cui il padre cura l’articolo: Gli startzi del XIX secolo. R ELAZIONI DI UN PELLEGRINO DA UN MANOSCRITTO DEL M ONTE ATHOS A CURA DI DIVO BARSOTTI Prefazione Chi era il pellegrino? Le relazioni di un pellegrino al suo padre spirituale [contadino], ma il libro anche se non ha pretese furono stampate la prima volta a Kazan nel 1 881 ; letterarie, è ritenuto ormai un classico della oggi sono già divenute il libro più conosciuto e letteratura. Avventure succedono ad avventure, diffuso della spiritualità russa. Tradotte in tedesco incontri a incontri: in poche pagine il pellegrino ci dà dopo la guerra del 1 91 4, hanno avuto da allora un quadro quasi completo e perfetto ‒ anche se un un’altra traduzione in tedesco, due traduzioni in po' idealizzato ‒ della Russia di un secolo fa: briganti francese, altre traduzioni in inglese: oggi hanno la e soldati, guardaboschi sperduti nel deserto delle loro traduzione in italiano. L’immediatezza del immense foreste siberiane, scrivani increduli e linguaggio parlato, il procedere confuso della motteggiatori, ragazze che fuggono alla vigilia del narrazione, l'assenza di ogni ombra di letteratura e matrimonio, giudici ubriachi, polacchi cattolici, insieme la ricchezza delle scene e delle contadini, signori ospitali, nobili, pii sacerdoti, osservazioni, l’ingenuità fresca e saporosa del monache... Il pellegrino nelle sue soste ora fa racconto, la vivacità popolare, la sincerità della l'eremita col guardaboschi, ora, sagrestano in una testimonianza di una esperienza rara di vita mistica, piccola cappella; fa la lettura della Filocalia ai devoti, la plenitudine di gioia che tutto lo pervade e ora insegna a scrivere al figliolo di un contadino. l'illumina, fanno di questo, un libro forse unico in tutte Derubato dai briganti, vien giudicato poi come le lingue del mondo. Si tratta di un testo delizioso seduttore di ragazze; per alcuni è un matto, altri lo che racconta in quattro relazioni fatte al padre ritengono un santo e un taumaturgo. Vien bastonato, spirituale, i pellegrinaggi di uno strannik [monaco o cade nell'acqua ghiacciata, si sperde nelle foreste, è laico itinerante russo] attraverso l'immensità della tentato da una donna: attraverso tutti i suoi casi, egli steppa e la campagna siberiana. È certo il continua a lodare Dio e il suo cuore trabocca di una documento più prezioso e interessante della gioia senza fine. religiosità popolare russa di un tempo che sembra È uno dei più grandi libri di avventure: fantastico, ormai remoto. Chi scrive, e sembra davvero che parli vario, avvincente e, quello che più conta, vero. tanta è la freschezza e la vivacità del racconto, è un Libro strano, senza riscontro, di cui non sai dire paesano della Russia centrale che si è consacrato con precisione né dove né quando fu scritto, né chi alla vita ascetica del pellegrinaggio, così frequente e l'abbia composto. Quanto raccogliamo dalla lettura è caratteristica nella Russia di allora: tutti i romanzi di tuttavia sufficiente a determinare pressappoco la Tolstoj, Dostojevsky, di Turgenev, di Ljeskov data della sua composizione. Sembra di dover fissar conoscono questi tipi di pellegrini. Il vocabolario, la questo tempo fra la guerra di Crimea 1 853-54 e la sintassi, le immagini sono quelle di un mugik liberazione del servi avvenuta nel 1 862. Ma questo
Inserto Novembre 201 7 tempo non ci direbbe piuttosto l'epoca nella quale ultimi anni del secolo scorso e sopratutto certe sarebbero avvenute le peregrinazioni del nostro digressioni filosofiche e teologiche, che qua e là strannik, invece che la data della composizione del rompono la narrazione o commentano e spiegano gli libro? Il libro infatti da una parte reca tracce stati e le esperienze del pellegrino, si debbono dell'epoca di Alessandro I ‒ primi decenni invece a una revisione, e quasi con certezza a più dell'ottocento ‒ e forse del romanticismo revisioni fatte successivamente, con più o meno occidentale, dall’altra ha caratteristiche che scrupolo e con mano più o meno felice, prima, forse, sembrano proprie invece degli scritti monastici russi dallo staretz medesimo che accolse le confidenze degli ultimi decenni del secolo scorso. La medesima del pellegrino, e poi dai monaci che trascrissero e incertezza riguardo al luogo. Il libro fu stampato la pubblicarono le Relazioni. Sembra anche di dover prima volta a Kazan nel 1 881 da Paissio, abate del ammettere che il manoscritto avuto in mano da monastero di san Michele Arcangelo, il quale aveva Ambrogio non fosse concorde altro che ricopiato un manoscritto veduto molti anni prima in lontanamente con le Relazioni che noi possediamo. un monastero del Monte Athos; d’altra parte sembra Dopo la morte dello staretz infatti furono trovate fra le che il manoscritto l'abbia avuto invece fra mano il sue carte altre tre relazioni che avrebbero continuato celebre staretz Ambrogio di Optina verso il 1 860 e il nostro libro ma le tre relazioni, pubblicate nel 1 91 1 , fosse di proprietà di una sua penitente. Lo staretz hanno soltanto una vaga somiglianza con le altre Ambrogio credeva anzi di aver conosciuto l'autore quattro già conosciute. La loro composizione delle relazioni: un certo mercante Nemytov che era tradisce troppo il fine di propaganda religiosa e la stato discepolo per qualche tempo dello staretz mano di un dotto. Macario di Optina. Si può dunque pensare che fra il 1 840 e il 1 860 un uomo del popolo, forse un piccolo mercante della Autobiografia? provincia di Orel, inabile per qualche motivo al Oggi il manoscritto che ebbe Ambrogio fra mano è lavoro, si sia dato all’ascesi del pellegrinaggio scomparso e quello del Monte Athos è introvabile, e divenendo uno strannik. Si può supporre che il suo non possiamo confrontare nemmeno la prima con la padre spirituale stesso l'abbia sollecitato a scrivere seconda edizione delle Relazioni stampate a Kazan le sue esperienze spirituali, comunque non ci sembra nel 1 884 dopo la revisione di Teofano il recluso. possibile mettere in dubbio il fondo autobiografico Nonostante l’incertezza finale, tuttavia non è difficile delle Relazioni. Se il padre spirituale al quale il avvicinarci alla soluzione del problema che, in fondo, pellegrino confidava le sue esperienze era un certo è unico, ed è quello dell’autore delle Relazioni. Le monaco Atanasio del Monte Athos che in quegli anni tracce dell’epoca di Alessandro e l'influenza del si trovava in un monastero della Russia centrale, romanticismo tedesco si possono spiegare con sarebbe facilmente spiegabile il duplice manoscritto: relativa facilità in un uomo del popolo non quello che ebbe fra mano lo staretz Ambrogio e il assolutamente digiuno di cultura che sia vissuto in manoscritto del Monte Athos. Il manoscritto dello Russia verso la metà del secolo scorso. Di fatto il staretz Ambrogio sarebbe stato soltanto una copia pellegrino, che ci narra in queste Relazioni le sue delle Relazioni del pellegrino fatta dal suo padre esperienze spirituali, ha cura di farci sapere che sa spirituale, che voleva diffondere la preghiera di Gesù leggere e scrivere tanto da poter insegnare e forse col far conoscere le esperienze spirituali di un suo guadagnarsi con questo mezzo la vita – confrontare penitente. Il vero manoscritto egli invece l'avrebbe nella III Relazione le parole del nonno: «Poiché Dio ti conservato per sé e sarebbe finito poi al Monte ha dato questo talento, potrai diventar ricco», dove Athos. magnificamene si esprime l’ingenua fede di un Tuttavia più semplice di tutto è che il pellegrino illetterato nell’onnipotenza della “scienza” –. Anche abbia scritto le sue Relazioni, come risulterebbe la professione di mercante si può conciliare con proprio dal libro, per un monaco di Irkutsk. Ci quanto dice il pellegrino, di aver avuto cioè un sembra che la soluzione più vera debba essere albergo, certo di infimo ordine. Concorda anche in quella che è più conforme a quanto vien narrato nel questo quanto diceva lo staretz Ambrogio con libro; fino a prova contraria, la revisione, pure quanto dice di sé il pellegrino, che Nemytov o innegabile, non è stata una rifusione del libro e noi comunque l'autore delle Relazioni sarebbe stato di dobbiamo far credito più all'ingenuo scrittore che alla una provincia della Russia centrale. Le nostra fantasia. Come il manoscritto sia giunto al caratteristiche proprie degli scritti spirituali degli Monte Athos e l'abbia avuto quasi
Inserto Novembre 201 7 contemporaneamente fra mano lo staretz Ambrogio libera esperienza alle dottrine e ai metodi mistici rimarrà sempre un mistero. P. Dumont, conoscitore dell’esicasmo. I due libri concordano nello spirito di profondo dell'Oriente, ha veduto nelle Relazioni un una generosa larghezza che estende anche ai laici «trattato della preghiera» che secondo un piano e l'invito alle più alte esperienze della vita mistica e una progressione didattica, dopo aver insegnato giustificano, anche per i cattolici, certe dottrine cos'è la preghiera e la sua necessità primordiale per specificamente orientali che se hanno avuto delle la vita cristiana, dopo aver detto qual è il libro che interpretazioni e degli svolgimenti pericolosi ed può illuminarci e guidarci nella nostra vita interiore, erronei – in Gregorio Palamas e nell'esicasmo –, di una importanza non inferiore quasi alla Sacra possono avere però un'interpretazione e uno Scrittura (Prima Relazione del Pellegrino), attraverso svolgimento che noi pure possiamo accettare: voglio i molteplici episodi descritti nella seconda e nella dire in particolare la dottrina della trasfigurazione o quarta Relazione, risolve le obiezioni che si possono della luce e l'altra della perpetua preghiera. È da fare a questa vita interiore di preghiera specialmente notare del resto che queste dottrine non sono affatto insistendo sulla possibilità di consacrarvisi anche dottrine orientali del secolo XIV: la dottrina della per la gente del mondo: insegna l'uso della Filocalia perpetua preghiera o della preghiera di Gesù risale e vuol dimostrare, dopo aver imparato in modo con Diadoco di Fotichea ai Padri del deserto, e la perfetto a praticarla, l'efficacia della preghiera di dottrina della luce e della trasfigurazione, oltre che Gesù e i suoi effetti nell’anima che vi si è consacrata. gettar le sue radici nella liturgia, può riconoscersi in Non dobbiamo esagerare: il libro è letterariamente germe nelle opere dei più grandi e autorevoli Padri troppo bello perché sia nato come libro didattico e orientali. Tutte e due queste dottrine, molto prima del sopratutto perché sia stato scritto da un monaco che secolo XIV, hanno avuto il loro maestro nel più avrebbe inventato tutto e avrebbe preferito la forma grande mistico che forse abbia avuto l'Oriente e che aneddotica alla forma didattica. È più probabile che appartiene alla Chiesa indivisa perché morto nel questo capolavoro letterario sia il frutto spontaneo di 1 022, trent'anni prima dello scisma: Simeone il un pellegrino quasi senza cultura che pensarlo al Nuovo Teologo. contrario una finzione letteraria. Sarebbe un miracolo Se è particolare delle Relazioni la dottrina della troppo grande in un monaco russo un così vivo continua preghiera, non mancano però cenni alle senso dell’arte. Si può invece pensare che il revisore dottrine sulle quali insiste più particolarmente il o i revisori abbiano scelto gli episodi, togliendone Colloquio. Anche per il pellegrino la santità è il ritorno alcuni che forse con più verità ritraevano il livello al Paradiso perduto; non soltanto, si badi, al medio della vita russa e lasciando i racconti che possesso della grazia ma, con la grazia, al possesso ritraevano invece il tipo ideale della vita evangelica anche dell'integrità naturale. Tutto ritorna soggetto per ogni classe della società: nobili, soldati, clero, all’uomo, il miracolo diviene l'azione del Santo, contadini. Ai revisori poi si dovrebbero, e questo con esprime il suo dominio sulla natura e la sua libertà. maggiore probabilità se il libro è divenuto la guida Il maestro di scuola dice al pellegrino: «Tu sai per il miglior uso della Filocalia nello stabilire l'ordine bene che quando il nostro padre Adamo era delle letture, le indicazioni pratiche per il modo di innocente e santo, tutti gli animali gli erano interpretare quello che insegna la Filocalia stessa. obbedienti e gli stavano docilmente vicino, mentre dava loro dei nomi. Il vecchio a cui apparteneva il La via della santità rosario era un Santo. Ora, cosa vuol dire esser Comunque, lasciando da parte la questione Santo? Per noi peccatori, vuol dire ritornare allo dell’autenticità, la dottrina delle Relazioni è stata stato primitivo d’innocenza, poiché quando l'anima è riconosciuta e approvata dallo staretz Ambrogio e santa, anche il corpo diventa santo. Il rosario del dal vescovo Teofane il recluso, e pochi altri libri ci Santo, che era sempre nelle sue mani, poteva possono dare un'idea più vera della spiritualità contenere la forza del primo uomo avanti la sua russa: forse un’altra breve Relazione soltanto ha la caduta. Le bestie sono sensibili anche oggi a questa sua stessa importanza, quella del colloquio di forza». Serafino di Sarov con Motovilov ed esse rimangono Mediante l'ascesi l'anima si districa dalla schiavitù le testimonianze più alte del Cristianesimo russo. Il dei sensi e «ritrova le sue facoltà e agisce nella Colloquio di san Serafino ci è giunto senza pienezza delle sue forze. Allora molte cose cangiamenti, la revisione innegabile delle Relazioni incomprensibili divengono naturali», spiega il del pellegrino ha forse adattato invece una viva e più pellegrino al cieco sulla via di Tobolsk.
Inserto Novembre 201 7 Più che cenno a una dottrina mistica, è regno di Dio può schiudersi, sulla terra, nel nostro testimonianza mirabile di vera esperienza, nelle cuore». Se si tratta di una dipendenza bisogna Relazioni, la trasfigurazione di tutta la realtà, di tutta pensare che Dostojevsky ha conosciuto le Relazioni, la natura. «Quando, in seguito, io pregavo nell’intimo perché supera ogni verosimiglianza supporre che raccoglimento del mio cuore, tutto quello che mi Teofano, il conoscitore profondo di tutta la tradizione circondava mi pareva stupendo e miracoloso: gli spirituale dell'Oriente, non soltanto abbia aggiunto alberi, le erbe, gli uccelli, la terra, l'aria, la luce l'episodio del principe, ma si sia ispirato a sembravano dirmi che tutto era creato per l'uomo, Dostojevsky per divulgare, con le Relazioni, i metodi che tutto era la prova dell'amore di Dio per l'uomo, della spiritualità monastica orientale. Dostojevsky del che tutto pregava Dio e tutto gli presentava lode e resto ha potuto conoscere le Relazioni dallo staretz adorazione». E ancora: «Ciò che sentivo non era Ambrogio col quale più volte volle incontrarsi. Ed è soltanto dentro di me: tutto quello che esisteva stato notato come la spiritualità dello scrittore si ispiri intorno mi appariva sotto una luce nuova, più bella; alla religiosità popolare. Molto verosimilmente ci tutto mi spingeva a lodare, a ringraziare Dio. Gli troviamo dinanzi a una delle fonti più importanti della uomini, gli alberi, le piante, gli animali, tutto mi grande letteratura russa. sembrava come se avesse un’anima sola, dappertutto trovavo l'immagine di Gesù». Come non San Serafino e il pellegrino ricordare Macario Ivanovic nell'Adolescente di Non soltanto la dottrina che vede nella santità e Dostojevsky? La stessa visione estatica della nella vita mistica il ritorno allo stato primitivo bellezza ineffabile dell'universo penetrato dalla luce d'innocenza avvicina le Relazioni al colloquio di di Dio, lo stesso intenerimento, la medesima purezza Serafino, ma molto di più la dottrina della luce divina. di gioia. L'uomo ritornato uno con Dio, ritorna anche Nel colloquio di Serafino la trasfigurazione dello uno con tutte le cose; non è più smarrito nella vasta staretz davanti agli occhi stupefatti di Motovilov e la solitudine del mondo, egli si sente circondato da visione di questa luce rappresentano il punto più alto amore. Una divina consonanza lo unisce a tutta la di tutto il colloquio, come nella mistica orientale creazione nella lode di Dio e tutto ora gli è vicino, questa stessa visione è la più alta esperienza di Dio. amico: gli uomini, gli alberi, gli animali; tutto è come Il pellegrino nelle Relazioni non ha la stessa se avesse un’anima sola e una sola è la bellezza e la esperienza di Serafino di Sarov; nel grande staretz la vita dell'universo. Ora si rivela all'anima del trasfigurazione e la visione è così libera, pura da ogni pellegrino il mistero della creazione e la creazione legame o riferimento a una dottrina già intera ritorna ad essere nuovamente l'antico precedentemente conosciuta, così pura da ogni Paradiso nel quale Dio non era lontano dall’uomo ma vanità dottrinale, così pura da ogni ripiegamento viveva con lui. psicologico che non possiamo metterla in dubbio. Ci Moltissimi sono i punti di contatto fra quello che sentiamo davvero dinanzi a una manifestazione dice il nostro pellegrino e quanto scrive Dostojevsky. stupenda della grazia divina, a una testimonianza La visione di Macario Ivanovic nell'Adolescente veritiera e meravigliosa nella sua semplicità della ripete la visione del pellegrino, l'atto di baciare la mistica orientale. Noi non possiamo mettere in terra di Alioscia risponde al gesto di gratitudine dubbio la buona fede del pellegrino, ma le commossa del pellegrino nelle Relazioni: «Pregai, esperienze che egli narra della luce divina, tranne le baciai la terra in cui Dio aveva mostrato la sua grazia illuminazioni interiori, ci persuadono assai meno, non a me, indegno, presi il mio sacco e me ne andai». hanno lo stesso tono di verità, la stessa pura, Finalmente la conversione del principe nelle semplice grandezza. Egli ci parla di un cieco col Relazioni brulica di espressioni e di atteggiamenti quale viaggia verso Tobolsk: «Di quando in quando familiari all'arte di Dostojevsky. La conversione di gli pareva di veder la luce, senza distinguere gli Zosima nei Karamazov come quella del principe oggetti. Qualche volta discendendo nel proprio nelle Relazioni è provocata dal rimorso per uno cuore, gli pareva di scorgere come la fiamma di una schiaffo dato senza ragione a un dipendente. Le candela che si accendeva all’improvviso lì dentro e apparizioni e gli incubi paurosi del principe ricordano usciva dalla gola. Questa fiamma lo illuminava e gli uguali incubi e apparizioni in Stravoghin. Le permetteva di vedere a distanza». espressioni del principe dopo la conversione ci In generale il pellegrino immiserisce, forse per una ripetono le espressioni del fratello di Zosima: «Allora più stretta aderenza ai testi monastici, forse per una seppi per esperienza che cos’è il Paradiso e come il sua esperienza meno sublime, la grandezza, la
Inserto Novembre 201 7 semplicità, la generosità dell'insegnamento di degnerà visitarci e verrà a noi nella pienezza della Serafino di Sarov, anche quando concorda con lui. sua inesprimibile grazia, allora occorre abbandonare Così qui nella visione della luce, così prima di anche la preghiera. L'anima parla mentre prega, ma estendere ai laici l'invito alle più sublimi esperienze al giungere dello Spirito Santo, occorre mantenere il spirituali. «Per quel che riguarda il fatto che io sono silenzio più pieno per poter udire con chiarezza e un monaco mentre voi non lo siete, non bisogna profitto le parole che Egli ci vorrà manifestare». Non neanche parlarne», dice Serafino. Ma il pellegrino soltanto il pellegrino è più legato di Serafino di insegna: «Caro Signore, non dite così! Che la Sarov, ma perfino del suo revisore. E questo ci preghiera continua è impossibile ai laici. Perché se sembra molto importante anche per giudicare che fosse stata impossibile, Dio non ce l'avrebbe affatto dunque è il pellegrino che parla, e non un monaco raccomandata... Certo per gli eremiti questi mezzi che abbia trasformato interamente le relazioni per sono maggiormente elevati, ma ve ne sono anche farle servire alla propaganda di metodi monastici. per i laici...». Teofane il recluso infatti ha scritto queste parole L'anima del pellegrino possiede meno libertà di luminose: «Quando questa scintilla di fuoco che è la quella dello staretz di Sarov; questo anche riguardo grazia si trova nel cuore, la preghiera di Gesù la alla dottrina della continua preghiera di cui tuttavia rianima e la trasforma in una fiamma. E tuttavia non Serafino non parla. Certo il pellegrino è ben lontano è questa preghiera che produce la scintilla, ma dona da aderire servilmente ai metodi e alle tesi soltanto la possibilità di riceverla, unificando i dell'esicasmo: nel suo buon senso paesano egli si è pensieri e volgendo l'anima a Dio. La cosa principale tenuto all'essenziale e ha lasciato da parte quanto vi è tenersi davanti a Dio, aspirando a Lui dalla è di scabroso e anche di erroneo in quelle tesi e in profondità del cuore. Così debbono fare tutti coloro quei metodi. P. Dumont prima, poi Gauvain hanno che cercano il fuoco della grazia: quanto alle parole o riconosciuto che nei metodi e nella dottrina della alle posizioni del corpo durante l'orazione, son cose continua preghiera, com’è praticata e insegnata dal secondarie. Dio guarda il cuore». Il pellegrino è pellegrino, non sembra vi sia nulla che possa esigere troppo preoccupato di quello che dice la Filocalia e un particolare avviso, una particolare riserva da questa preoccupazione mi sembra che riveli più parte cattolica. Una certa disciplina del respiro è l'impaccio di un pellegrino laico che voglia tenersi raccomandata, per alcune forme di preghiera, anche scrupolosamente alle regole, a una certa “ortodossia da sant’Ignazio di Lojola negli Esercizi. D’altra parte letterale”, che la dottrina di un monaco che voglia far non sembra che il pellegrino veda nel metodo una propaganda di un metodo ascetico, sopratutto ricetta tecnica che ottiene infallibilmente l'effetto: perché, nonostante la sua fedeltà alla Filocalia e la l'esperienza mistica cioè rimane per lui una grazia sua volontà di attenersi alle regole, il pellegrino, nella cui possiamo e dobbiamo disporci, ma che non sua semplicità e nel suo abbandono alla grazia, possiamo concederci o procurarci a piacimento. La supera poi facilmente le strettezze e le stranezze del preghiera incessante di Gesù, esigendo il distacco metodo. Protesta teorica di fedeltà e superamento da ogni immaginazione o pensiero vano, esigendo pratico del sistema: ecco quello che mi sembra un estremo raccoglimento e un abbandono pieno a distinguere l'esperienza del nostro strannik. Dio, non fa che disporre l’anima purificata, vuota di Ma qual è questa dottrina e quale questo metodo ogni fantasma e libera da ogni affetto, tranne della della continua preghiera che il pellegrino vuole sua aspirazione, a ricevere il dono divino. Però il insegnare con la sua esperienza? È la dottrina e il pellegrino rimane, nonostante tutto, troppo ancora metodo che egli ha trovato nella Filocalia. «Siediti legato alle formule e ai metodi, e preoccupato di silenzioso e solitario, china la testa e chiudi gli occhi realizzare l'insegnamento della Filocalia; assai più respira più dolcemente, penetra con la tua mente legato di Serafino di Sarov. «Bisogna pregare – nell'interno del tuo cuore, raccogli la tua intelligenza questi dice – solo fintanto che lo Spirito Santo non cioè il tuo pensiero dalla testa nel cuore e ad ogni scenda su di noi, dandoci la grazia nella misura a lui respiro, muovendo dolcemente le labbra o col tuo nota e quando si degnerà di visitarci occorre spirito, dì: Signore Gesù Cristo abbiate misericordia interrompere anche la preghiera». E spiega poi in di me. Sforzati di scacciare ogni pensiero, abbi che consista questa preghiera pura di silenzio e di calma e pazienza ripeti più spesso che puoi questo abbandono a Dio che egli raccomanda. «lo vi dico esercizio». Lo strannik sotto la condotta di uno nel nome di Dio che quando lo Spirito Santo, per la staretz lo ripete vocalmente prima tremila volte, poi virtù onnipotente della fede e della preghiera, si seimila, finalmente dodicimila volte per giorno;
Inserto Novembre 201 7 coll’andare del tempo egli impara, mediante la Non c'è bisogno d'impararla, è innata in noi». disciplina del respiro, a recitarla indipendentemente Col metodo e l'insegnamento della Filocalia, il dal labbro, col cuore. Qualcosa di molto strano per pellegrino «la scoprirà in se stesso, la sentirà poi nel noi è la tecnica di questa preghiera interiore suo cuore, la comprenderà con l'intelletto, la nell'“attenzione” che presta ai vari “luoghi” del corpo. riconoscerà con la volontà, possederà la gioia e sarà Questa attenzione, secondo quanto spiegava un finalmente illuminato giungendo alla salvezza». In monaco russo, nell'ultimo congresso internazionale queste semplici parole in una sola frase di psicologia religiosa ad Avon - Fontainebleau, meravigliosamente densa, è descritto tutto il sarebbe soltanto un interessamento di diverse parti cammino dell'anima a Dio, secondo la mistica del corpo nell’attività orante, interessamento di cui orientale. Come il Padre eternamente genera il l’anima si accorge quando, per qualche motivo Verbo, così tutta la creazione aspira a Dio nel nome esterno, interrompe inaspettatamente la sua di Gesù. La vita di tutto l'universo esala in questa preghiera: se stava ragionando avverte che era aspirazione: «Tutto pregava Dio e tutto gli occupata la parte superiore del capo, se si trovava presentava lode e adorazione». Quando il pellegrino nella orazione affettiva si accorge di una certa stesso vivrà di preghiera, egli sarà in armonia con attività del cuore. Secondo padre Gabriele di S. tutta la creazione. Allora frutto della sua preghiera Maria Maddalena la tecnica esicasta della preghiera sarà uno stato di pace e di rapimento, «purezza nei si avvicina molto più alla meditazione cattolica che pensieri, leggerezza e vigore in tutte le membra, un alla tecnica indiana della contemplazione. Noi non lo benessere generale... intelligenza del linguaggio di sappiamo. Ci sembra tuttavia che l'“attenzione” che tutte le creature e certezza della vicinanza di Dio e il pellegrino presta, durante la preghiera, al suo del suo amore per tutti». Tutto il libro canta con cuore sia molto più che un semplice interessamento divina semplicità questa esperienza perché la del cuore nella preghiera ed è questa l'unica cosa preghiera non è soltanto il legame che unisce tutte le che non riusciamo a capire e non sappiamo ancora cose, ma è veramente l'anima e la vita del tutto. La approvare nella dottrina della continua preghiera, luce che trasfigura ogni fatto, la pace che penetra come ci viene insegnata dalle Relazioni del ogni cosa è proprio il sentimento della presenza di pellegrino. Dio, anzi la chiara coscienza della grazia, la certezza Questa dottrina e questo metodo di preghiera è di un Amore divino che abbraccia e riempie la tuttavia della migliore tradizione spirituale russa. San creazione intera. Nilo di Sora lo importò dal Monte Athos nel secolo XV e subito ebbe grande fortuna. Ma dal secolo Estratto dal volume seguente i movimenti mistici furono soppressi fino a "Le grandi scuole della spiritualità cristiana” che non li fece rivivere il grande Paissio Teresianum – Roma 1 984 Velitchkowski dopo essere emigrato nei Balcani, al SANTITÀ E DOTTRINA DEL MONACHESIMO Monte Athos in Romania. La tradizione spirituale di RUSSO Paissio passò poi a Optina dove il pellegrino, GLI «STARTZI» DEL XIX SECOLO secondo lo staretz Ambrogio, avrebbe forse appreso (Startzi è il plurale di staretz corrispondente al il metodo dallo staretz Macario che sarebbe stato greco geros, cioè, letteralmente «anziano, vecchio». per qualche tempo suo direttore. Il metodo non In generale è un monaco di età avanzata che dopo farebbe che liberare l'aspirazione inconscia e anni di preghiera e purificazione silenziose diventa profonda dell'essere umano che creato da Dio tende «uomo apostolico», dotato del carisma del a Lui con tutto il desiderio di cui è capace. «Un discernimento degli spiriti e della guida d’anime). maestro di spirito aveva ragione a dirmi che nel fondo del cuore umano vive una preghiera segreta: Il Cristianesimo orientale ha conosciuto poche l'uomo non lo sa, ma qualche cosa di misterioso è epoche così ricche di santità come il secolo XIX in nella sua anima e lo spinge a pregare come può, Russia. Dopo la decadenza della Chiesa russa nei secondo la sua comprensione». E il maestro di secoli XVII e XVIII un grande asceta russo ritornò scuola spiega al pellegrino: «Non è scritto nel Nuovo alla sorgente prima del Cristianesimo orientale, al Testamento che l'uomo e tutta la creazione Monte Athos. Il contatto vivo che egli prese con obbediscono per loro istinto al governo di Dio? I questa meravigliosa sorgente della vita cristiana nostri sospiri misteriosi, l’aspirazione naturale di tutte ortodossa non solo corroborò la sua anima ma fu le anime verso Dio, questa è la preghiera interiore. l’inizio di un rinnovamento profondo di tutto il
Inserto Novembre 201 7 Cristianesimo russo, prima nei monasteri poi anche il metropolita Filarete di Mosca, ma soprattutto al di fuori. Come il profeta Elia dopo l’apostasia della innumerevoli furono le anime che nei monasteri nazione sentì il bisogno di pellegrinare e di scendere cercarono Dio e vissero nella solitudine, nel silenzio, fino al Monte Oreb per rinnovare l’alleanza d’Israele una continua preghiera. con Dio là dove Dio stesso l’aveva conclusa all'inizio, Furono celebri soprattutto i monasteri di Sarov e di così Paissij Velickovskij (1 722-1 794) dopo alcuni Optina, ma non furono i soli. A Sarov vissero anni di vita monastica in patria discendeva al Monte l’archimandrita Nazario (1 735-1 809) e soprattutto Athos per attingere alla tradizione pura del uno dei santi più popolari che abbia avuto la Russia, monachesimo orientale una forza eroica, un ardore e certo uno dei più grandi: s. Serafino (1 759- 1 833). inesausto che doveva rinnovare il Cristianesimo A Optina in una catena ininterrotta di vita della sua patria. Egli non ritornò in Russia, ma fra il carismatica si succedettero l’archimandrita Mosè Monte Athos e la Russia si stabilì nella Moldavia e vi (1 782-1 862), lo staretz Leonida (1 768-1 841 ), fondò due monasteri che in pochissimo tempo si Macario (1 788-1 860), Ambrogio (1 81 2-1 891 ), popolarono di centinaia e centinaia di anime Anatolio (1 824-1 894). sitibonde di Dio. A Kiev visse Partenio (1 780-1 855), a Fu un lavoratore indefesso, non scrisse opere Novospassky Filarete (1 758-1 842), a Vischen, come originali ma tradusse opere e opere, soprattutto di recluso, il vescovo Teofano (1 81 5- 1 894). Nella ascesi monastica degli antichi Padri orientali; fu celebre laura Troitzko-Sergievskaia lo staretz soprattutto una grande anima religiosa che seppe Barnaba (1 830-1 906). formare una pleiade di discepoli che gli furono poi Nel monastero di Zosima lo staretz Alessio che fedeli per tutta la vita e seppero trasmettere il suo morirà (1 922) dopo la rivoluzione di ottobre e messaggio e fecero vivere il suo spirito in tutti i finalmente, ultimo di tutti, in esilio, al Monte Athos da monasteri dell’immensa regione russa. dove era partito il movimento, lo staretz Silvano (1 866-1 938). 1. SANTITÀ DEL MONACHESIMO RUSSO A questi grandi asceti si devono aggiungere Non si può dire che il secolo XVIII in Russia sia almeno il grande missionario dell’Altai nella Siberia, stato del tutto negativo e non abbia conosciuto la Macario Glucarev (1 782-1 847), l’arciprete Simeone santità, ma la santità di Demetrio di Rostov, di Sokolov (1 772-1 860) di Mosca e Giovanni Serghiev Metrofane e di Innocenzo di Ircutsk, di Tichon di di Kronstadt (1 829-1 909). Sadonsk non soltanto fu eccezionale – la santità è Non sono da dimenticare neppure due grandi sempre eccezionale – , fu anche rara: la loro santità vescovi: uno scrittore spirituale fra i più importanti sembra garantire soltanto la continuità fra la Russia che abbia avuto la Russia, Ignazio Briantchaninov di Sergio di Radonez (1 31 4-1 392) e s. Nilo di Sora (1 807-1 867), e l’altro, che domina tutta la vita (1 433-1 508) e la Russia di S. Serafino di Sarov e di ecclesiastica del suo secolo, Filarete Drozdov, Macario di Optina. Di fatto la santità dei più grandi metropolita di Mosca (1 782-1 867). monaci e la grandezza dei più grandi vescovi che ha Certo, ogni anima ha il suo volto, doti naturali e avuto la Russia nel secolo scorso ripete i tratti carismi soprannaturali diversi. Anche i santi startzi essenziali della santità che la Russia aveva già della Russia sono l’uno dall'altro ben riconoscibili e conosciuta in Demetrio di Rostov (1 651 -1 709) e distinti; tutti coloro che hanno scritto del soprattutto di Tichon di Sadonsk (1 724-1 783). monachesimo russo sembrano essersi compiaciuti a Questa continuità di un Cristianesimo autentico e rilevare, nella continuità di una funzione carismatica grande che unisce gli ultimi santi ed asceti russi che fu propria del monastero di Optina per più di tre attraverso Tichon a Sergio di Radonez, su su fino a generazioni, la differenza degli startzi che si S. Teodosio di Petcersk (1 074) non può farci succedettero via via nell’esercitarla: Leonida che del disconoscere la missione di Paissij Velickovskij. Per buon popolano conserva la prestanza fisica e il lui la santità non si trasmise attraverso vene vigore, un po’ rude a volte, ma semplice, schietto, sotterranee a pochi privilegiati ma scoppiò come una generoso; Macario, al contrario, di gusti raffinati, primavera miracolosa in tutta l'immensa steppa della malaticcio, dotto e studioso, sobrio, umile, silenzioso; Russia cristiana. Vi furono nel secolo XIX in Russia Ambrogio che, se non fu il più grande, fu certo il più nobili figure di laici: pellegrini perpetui, padri di famoso degli startzi di Optina, dall’intelligenza famiglia, lottatori della verità, anime impegnate intuitiva e acuta, pieno di amore per tutti, sempre nell’amore attivo; grandissime figure di vescovi come malato ma sempre anche sereno e buono.
Inserto Novembre 201 7 Le differenze non sono poi tali da nasconderci Kaluga che era l’ordinario del monastero; difficoltà l’unità di questo mondo spirituale di cui essi ci danno più o meno gravi ebbero dalla gerarchia Macario e testimonianza. Conoscere la vita di uno è conoscere Ambrogio, mentre Serafino di Sarov doveva subire un poco la vita di tutti, conoscere la dottrina l’astiosa lotta che gli faceva l’igumeno del spirituale esposta da uno di loro è conoscere la monastero, invidioso della sua santità eccezionale. dottrina spirituale alla quale tutti si ispirano e che tutti Quanto più erano santi tanto più dovevano insegnano allo stesso modo. caricarsi del peso del peccato degli uomini, Possono essere vescovi che si ritirano dal soprattutto l’incomprensione e l’invidia di coloro che governo di una diocesi per nascondersi e chiudersi avrebbero dovuto essere a loro più vicini. in un monastero, come Tichon di Sadonsk e Teofano Del resto, la santità degli startzi anche se di Vischen che hanno finito la loro vita in una conforme esteriormente al tipo di santità monastica reclusione assoluta; possono essere al contrario dei che l'Oriente aveva espresso da secoli è tuttavia una semplici monaci laici che nell’umiltà e nell’esercizio testimonianza di santità nuova e originaria: è come di una continua preghiera hanno raggiunto la vera una trasfigurazione della prima. Lo staretz, aldilà di sapienza e accolgono ora, come Leonida di Optina, ogni irrigidimento giuridico dell’istituto monastico, pellegrini di tutta la Russia per comunicare i tesori di ritrova l’ispirazione dei primi Padri del deserto nella quella pace, di quella dolcezza ineffabile di cui si è libertà e nella semplicità pura dell'amore. fatto colmo il loro cuore: gli uni han cominciato col Serafino, più che essere un confratello dei monaci ministero, hanno esercitato funzioni gerarchiche e si che vivono nel suo monastero, risale tutto il corso dei seppelliscono ora nel silenzio, gli altri riaffiorano ora secoli e diviene il compagno di Antonio di Tebe. dal silenzio per comunicarci una parola divina di Come lui, egli emerge dal silenzio, per proclamare al consolazione e di pace. Ma non si può contrapporre mondo il messaggio della gioia pasquale; come lui la vita degli uni e degli altri: tutti vivono nella nella solitudine genera a una vita di luminosa solitudine una durissima ascesi, una continua bellezza tanti discepoli. Il rapporto che si stabilisce preghiera: brevissimo il sonno, scarso e povero il fra lo staretz e i discepoli non è un rapporto giuridico: cibo. è il rapporto di una vera paternità esigente e reale. In generale vivono ai margini della comunità L’obbedienza del discepolo è l’espressione dell’unità monastica e lontano dal monastero in una piccola di una vita spirituale che lo lega ontologicamente al cella perduta nella foresta, come per lunghi anni suo maestro come un figlio al padre. Il suo oggetto Serafino di Sarov, o, pur nella cinta del monastero, in non si esprime nelle regole di un istituto, nelle norme disparte, come Tichon. Del resto, dal momento che di una tradizione: lo stabilisce volta per volta la per una ispirazione divina o per una evidente profondità della vita spirituale dell’uno e l’umile designazione dall’Alto si mettono a disposizione di fedeltà dell’altro; abbraccia tutta la vita del discepolo tutti coloro che chiedono un loro conforto, essi non e la sottopone alla direzione sempre precisa e possono esser più padroni di sé, non possono più concreta dello staretz. vivere una vita come gli altri. È proprio la folla che li richiede per sé e vuole una loro parola che li strappa 2. LA DOTTRINA SPIRITUALE alla vita regolare, alla vita di comunità per farli anche più solitari, per isolarli fra tutti. La Filocalia La loro paternità così esigeva la solitudine e non Non sono molti gli scritti di dottrina che gli startzi sempre i monaci con i quali prima avevano vissuto della Russia ci hanno lasciato. L’opera di dottrina da fratelli, ora capivano e facevano più lieve il peso che li ha formati è per tutti la Filocalia, che per primo di questa solitudine; più spesso rendevano anche più Paissij Velickovskij tradusse dal greco e poi fu penosa questa solitudine con la loro invidia, con la nuovamente tradotta e pubblicata da Ignazio loro incomprensione, col loro disprezzo; anche la Briantchaninov e finalmente dal recluso di Vischen gerarchia spesso mal tollerava quella che Teofano, prima vescovo di Tambov e di Vladimir. La presumeva fosse libertà e disordine ed era al Dobrotolubiè [Filocalia in lingua russa], fu l’opera che contrario una schiavitù cui li legava un amore vivo rinnovò il monachesimo e ravvivò la vita spirituale dei per tutti. Tichon era oggetto continuo di scherno da monasteri e fuori. Non era solo un libro, ma una parte di monaci rozzi e ignoranti, da parte biblioteca: praticamente vi era raccolto il meglio di dell’igumeno presuntuoso e invidioso; Leonida di tutta la letteratura patristica orientale in ordine alla Optina fu ostacolato e umiliato dal Vescovo di vita ascetica e alla preghiera.
Inserto Novembre 201 7 Che cosa potevano desiderare di più e di meglio? della spiritualità primitiva. Nelle sue istruzioni Non mancarono tuttavia opere originali. Ignazio e sull’importanza di questo alimento divino per Teofano furono i più fecondi scrittori di ascesi e di corroborare la debolezza dell’anima evidentemente pietà, mentre di gran lunga Filarete di Mosca fu il più egli ci rivela la sua stessa esperienza interiore. Frutto grande teologo esegeta ed oratore sacro del secolo. di questa perseveranza è la purezza o meglio ancora la pace. San Serafino Nella pace l’uomo tutto intero vive come al disopra Di tutte le opere originali di dottrina spirituale oggi di questo mondo di turbamento e di pena. Già vive le cose più celebri sono tuttavia dei brevi opuscoli: le con gli angeli e con gli angeli contempla «il sole della istruzioni spirituali e il colloquio di S. Serafino di santità: Cristo». L’uomo non appartiene più a questo Sarov con Motovilov . Indubbiamente la loro mondo di peccato ma vive nel mondo per celebrità è dovuta anche all’autore, uno dei santi più comunicare alle anime turbate la sua medesima popolari della Russia, certamente uno dei più grandi pace. Illuminato della luce divina egli illumina, pieno che la Russia abbia mai conosciuto, ma non è della pace di Dio egli la comunica agli altri. Ma il dovuta soltanto alla loro paternità. monaco non vive in questo stato di perfetta Queste brevi pagine sono un documento di tranquillità se non conserva gelosamente il dottrina fra i più significativi della spiritualità sentimento della divina presenza, se non si mantiene orientale. L’autore che non era certamente un dotto, in un’attenzione umile ma piena di amore a Dio. deve quasi esclusivamente alla propria altissima Sempre desto, non si lascia sorprendere da esperienza la dottrina che insegna. Il carattere di nessun moto del cuore o dello spirito; uguale a se testimonianza dà perciò a questi scritti un valore stesso non si lascia trasportare da vampate di unico e un calore comunicativo singolare. È la entusiasmo; diffida di ogni grazia straordinaria, testimonianza di una santità che garantisce già di sobrio in ogni sua espressione egli vive la sua unione per sé la dottrina. con Dio nella continua preghiera e gode nell'intimo La vita spirituale è un combattimento senza tregua l'ineffabile dolcezza della presenza del Cristo. La sua e senza patteggiamenti contro la sensualità e anima vive nella luce ma egli custodisce il tesoro l’orgoglio dello spirito. La natura sensibile dell’uomo divino in un sentimento costante e vivo di deve essere pienamente assoggettata, deve anzi profondissima umiltà, in un silenzio raccolto e raggiungere attraverso una lunga ascesi una sua pacifico. La persecuzione non lo atterra, la trasfigurazione. Il monaco, che è il cristiano perfetto, stanchezza non lo abbatte: egli è divenuto tutto deve essere come il testimone della vita celeste, amore. deve vivere fra gli uomini, nella carne, la vita stessa Qualunque cosa egli faccia, qualunque cosa egli degli angeli. dica non rivela più che questa sua intima natura: Il cammino dell’ascesi ha perciò come meta, per accoglie tutti come una madre, prega per tutti. Non Serafino come per tutti i Padri del deserto, l'apateia vive più per sé, non pensa più a se stesso, e gli o, per usare il termine di Cassiano, la puritas cordis. uomini vanno a lui da ogni parte. Tuttavia lo staretz È un’ascesi dura e richiese da Serafino un lungo e avverte che l’amore del prossimo non deve far durissimo tirocinio. Per molti anni egli è vissuto dimenticare al solitario il primo e principale solitario nella foresta, per tre anni ha rinnovato il comandamento che è l’amore di Dio! Se questo prodigio degli antichi stiliti in ginocchio su di una venisse meno, immediatamente anche l’amore del pietra notte e giorno invocando il nome di Gesù. Per prossimo non sarebbe più; divenuto vuoto di Dio egli altri sette anni poi, ritornato nel monastero, si non comunicherebbe più nulla, gli uomini non seppellì come in una tomba in una piccolissima cella riceverebbero più nulla da lui. in perpetuo silenzio. Nessun gusto della Nel Colloquio con Motovilov la dottrina di Serafino mortificazione per la mortificazione: tutto è in ordine di Sarov si arricchisce di nuovi temi, diviene anche alla purezza del cuore, alla libertà dello spirito. più profonda e originale. Egli ci insegna in che Ci meraviglia dopo tanta austerità che egli ci parli consista precisamente la perfezione della vita di discrezione, che egli raccomandi di non fiaccare la cristiana. «La meta vera della vita cristiana consiste forza dello spirito. Dovette essere ben gigantesca nell’assicurarsi il possesso dello Spirito Santo». questa forza in lui se non valse a fiaccarla una così Tutto è ordinato a questo fine: la preghiera, il terribile ascesi. Questa forza egli alimentò con la digiuno, la veglia, ogni mortificazione, ogni opera lettura assidua delle Sacre Scritture e dei documenti buona; ma nulla di tutto quello che egli fa, avrebbe
Inserto Novembre 201 7 valore se non fosse compiuto in nome di Cristo. Le per questo alcuni uomini poterono riconoscerlo virtù, anche la mortificazione più dura, anche quando Egli venne. Tuttavia solo dopo la sua morte il l'elemosina, perfino la verginità, sarebbero per sé dono è concesso con larghezza infinita. La inefficaci senza la fede nel Cristo. Quando lo starez Pentecoste è di fatto il dono dello Spirito «a tutti i esalta la verginità come la virtù che potrebbe fedeli cristiani», i quali lo conservano in sé come un sostituire tutte le altre, egli vede indubbiamente in prezioso tesoro. Per questo la Cresima vien detta il questa virtù la perfezione dell’ascesi, la puritas sigillo della grazia dello Spirito Santo. Chi liberandosi cordis, la pace, e non esita a dire che perfino questa dal peccato si decide a obbedire ai comandamenti perfezione dell’ascesi non solo è per sé inefficace, divini e partecipa al mistero eucaristico consegue il ma potrebbe essere espressione di una volontà frutto dell'albero della vita. Mentre se uno morirà demoniaca. spiritualmente per qualche peccato, per questa L'uomo può divenire un angelo, ma Serafino di grazia risusciterà, perché la luce del Cristo, Sarov sa che l’angelo può essere anche un demonio. nonostante i peccati, risplende sempre nell’intimo Quello che dà alla virtù umana un carattere cuore dell’uomo. soprannaturale è la fede nel Cristo, è la ricerca di In questa luce del Cristo si riconosce la presenza Dio, è la grazia dello Spirito Santo. L'olio delle vergini dello Spirito e questa luce è quella medesima che sagge che attendono lo sposo è precisamente illuminava Mosè dopo il suo colloquio con Dio; è la questa grazia che trasforma le opere dell’uomo e fa luce soprattutto che rifulse ai discepoli nella dell’uomo un tempio divino. trasfigurazione del Cristo. Questa luce risplende nel Il mezzo che lo staretz raccomanda di più è la cuore dei fedeli e si può irradiare da loro anche preghiera fatta nel nome di Gesù ed è il mezzo più sensibilmente, li riempie di pace, di sovrumana universale, il più adatto a ciascuno, il più facile, ed è dolcezza, di purissima gioia, di fervore. È il Regno nello stesso tempo il più efficace. Anche un stesso di Dio nel quale è concesso entrare ad alcuni peccatore può ottenere da Dio tutto quello che prima ancora della morte. chiede. E quale felicità per l’anima poter conversare Non è necessario esser monaci, è necessario con Dio. Tuttavia anche la preghiera è un mezzo, la soltanto l’amore di Dio e del prossimo, e Serafino dà parola tende al silenzio. Quando Dio risponde a Motovilov la missione di comunicare a tutto il all’anima e discende, e si effonde nell’intimo, l’anima mondo questa dottrina. Dai monasteri che l’hanno nel silenzio deve gustare Dio e rimanere con Lui. tramandato di generazione in generazione, questo Essa è ora nello Spirito Santo, nulla deve più segreto di gioia ora è rivelato a tutti gli uomini di cercare, nulla deve chiedere; il suo compito ora è buona volontà: Dio di fatto vuole con la sua luce solo quello di custodire la grazia che ha ricevuta, dilagare nel mondo. custodirla con la vigilanza, con la sobrietà. La dottrina è la testimonianza di una esperienza. È Come l'uomo può conoscere di essere nello naturale che il più grande santo ci dica di più, ma Spirito Santo, di possedere la sua grazia? Tutto è tutti ci dicono praticamente lo stesso. Anche per semplice e chiaro per chi nella semplicità della fede Macario di Optina, anche per Teofano il recluso si abbandona dolcemente alle ispirazioni di Dio. vivere nel monastero o vivere nel mondo può essere Quando Dio si comunica all’anima, l’anima non la medesima cosa: Dio è ovunque e ama ciascuno. potrebbe più dubitare; anche se non l’ha mai Quello che rimane necessario per tutti è l’amore: un conosciuto, sembra che sia la sua presenza stessa a amore forte, generoso, per intraprendere un garantirla, ad assicurare l’anima che lo possiede. Chi cammino duro e difficile. l’ha conosciuto anche solo una volta non può più E poi l’umiltà, la preghiera. La meta che si deve dubitarne, e chi non l’ha conosciuto non può raggiungere non sarà in fondo che la perfezione parlarne, non ne sa nulla. stessa dell’umiltà e dell’amore, nella preghiera La vita mistica per Serafino è come un ritorno alla continua, anzi, nel silenzio ineffabile dell’unione. vita paradisiaca di Adamo prima del peccato: egli L'anima vive allora raccolta nella visione della Luce e era veramente re della creazione, non soggetto che in questa Luce s’inabissa e si perde. L’amore del a Dio; per un dono pieno di sapienza divina egli prossimo che distingue gli startzi è precisamente la contemplava Dio, conversava con gli angeli, viveva luce che non brilla più solo nell’intimo ma in fraterna comunione con tutte le creature. spontaneamente s’irradia da loro. In Serafino anche Questa divina sapienza non era del tutto negata sensibilmente, e sempre spiritualmente. La loro vita anche dopo il peccato prima della venuta di Cristo, non è soltanto eroismo di virtù, ma bellezza, luce di
Inserto Novembre 201 7 bontà. La maggior parte degli scritti sono lettere di genuino della direzione degli starzi, per il modo direzione. Nessun sentimentalismo e nessuna discreto, ma chiaro e sicuro onde egli parla, Macario retorica. In un linguaggio semplice, puro, essi di Optina. La sobrietà della spiritualità orientale si insistono sulla vigilanza del cuore, sulla rivela tutta nella diffidenza che Macario manifesta perseveranza nella lotta. Perseguitano ogni minimo costantemente nei confronti di ogni grazia moto di amor proprio, esigono la più pronta e piena straordinaria, non solo riguardo ai penitenti, ma obbedienza, ma quanta dolcezza di pace, quanta anche riguardo a se stesso: pretendere da lui un purezza di umiltà ispirano le loro parole! consiglio, un avvertimento senza che gli siano fatti Attraverso la corrispondenza molti di loro non noti perfettamente i termini di quello che egli facevano che continuare a svolgere un'attività che li dovrebbe definire è la cosa che più lo adombra e lo impegnava spesso tutta la giornata a vivere il loro mette in guardia contro il suo corrispondente. impegno di amore universale nel ricevere contadini e Il carisma che ha ricevuto da Dio si rivela tuttavia professori di università, uomini dell’esercito e della nella tranquilla sicurezza delle sue parole. A tutti, in Corte, dignitari ecclesiastici e gente del popolo, la ogni loro caso, sa dire la giusta parola. Monaco che più umile, la più disprezzata. Chi chiedeva allo vive solitario nella più austera sobrietà di vita, stanco staretz un conforto nella sua sventura, chi andava da e malato, assediato da una folla che continuamente lui come spinto da una incoercibile forza interiore si rinnova, egli si adatta a ciascuno, di tutti sa capire semplicemente per poterlo vedere e avere una i bisogni, le ansie e i problemi. Non fa di tutto il certezza e credere in Dio, chi gli chiedeva consiglio mondo un monastero né di tutta la vita una sola per i suoi affari, chi, ed erano certo i più, si rivolgeva preghiera, ma esige che ognuno compia la volontà a lui per un consiglio di vita spirituale. Erano anime del Signore, al suo posto, con umile fedeltà, con che avevano bisogno di una guida e di un sostegno semplicità, con amore. Del resto egli non insegna nel loro cammino; tutti erano sicuri di poterlo trovare nulla di nuovo. Non fa che richiamarsi ai suoi maestri in questi uomini che avevano consacrato la loro vita che debbono essere i maestri di ogni anima precisamente ad ascoltare e ad accogliere ogni sinceramente impegnata a rispondere a Dio, anima in pena. soprattutto s. Giovanni Climaco, s. Barsanufio e Non sempre però era possibile a tutti andare in Isacco il Siriaco. Grande editore delle opere dei monastero, né il rapporto che si era stretto una volta Padri, quasi spontaneamente le cita come cita il durante una visita al monastero poteva bastare ad Nuovo e l’Antico Testamento. un'anima incerta e irresoluta, a un’anima bisognosa Nella sua umiltà sente il bisogno di appoggiarsi di luce. Per questo la corrispondenza deve supplire alla loro dottrina ed alle parole ispirate, ma il all’incontro personale sempre più vivo ed efficace. richiamo continuo dona forza al suo insegnamento, Gli scritti degli startzi sono in massima parte gli lo fa perentorio. Proprio perché ripete la loro Parola epistolari che la pietà e la venerazione dei fedeli ha egli può esigere obbedienza. Parla della preghiera raccolto dopo la morte; famosi soprattutto rimangono interiore, insiste sulla vigilanza, ma soprattutto gli epistolari di Teofano il recluso, di Macario di incessantemente ritorna sull’umiltà. Senza l’umiltà Optina, di Ambrogio. non c’è vita spirituale: l’umiltà è il criterio per La dottrina degli startzi si esprime nel modo più giudicare l’impegno dell’anima e la grazia che Dio felice in qualche lettera di direzione. Essi rifuggono dona con l’umiltà è la perfezione medesima. istintivamente dalla tentazione di esporre una loro Egli sa smascherare implacabilmente ogni più dottrina e non rispondono che a casi concreti e segreta e sottile manovra dell’amor proprio, della personali. Non si sentono e non vogliono essere vanità, dell’orgoglio e non perdona a un loro minimo maestri, essi non vogliono che applicare ai casi moto. Eppure non si stanca di essere paziente particolari i principi e le leggi dell’ascesi comune. nell’esortare, illuminando, incoraggiando, Proprio in questa applicazione sta, essi lo sentono assicurando il ricordo e la preghiera. Non lascia una bene, il dono che hanno ricevuto da Dio per essere lettera senza risposta, e, rispondendo, si mette al al servizio degli uomini. Di qui una certa mancanza di livello di colui che gli ha scritto; non trova mai che si originalità, ma il senso vivo di una fedeltà umile e abusi di lui. Servitore di tutti si sente debitore di amorosa alla tradizione. ciascuno, è sempre pronto, risponde anche alla lettera più banale, alla domanda più strana. Macario di Optina Dell’umiltà che egli chiede egli è l’esempio più Fra tutti ci sembra eccellere come rappresentante commovente nella pazienza, nella bontà, nella
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