Piano Triennale dell'Offerta Formativa 2016/2019 - Scuola dell ...
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Scuola dell’Infanzia Paritaria “Mater Divini Amoris” Via Aldo Moro 37 35020 Campagnola di Brugine (Padova) Tel. e Fax 0499735019 Mail: scuolainfanziacampagnola@gmail.com www.scuolainfanziacampagnola.altervista.org Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016/2019 1
Indice Premessa…………………………………………………………………………………………...…4 Storia identità e mission della scuola………………………………………………………………...5 Il contesto…………………………………………………………………………………………….9 - Il territorio…………………………………………………………………………………....9 - La situazione demografica…………………………………………………………………..10 Organizzazione, risorse e gestione della scuola……………………………………………..……...11 - Spazi……………………………………………………………………….………………..11 - Il tempo scuola……………………………………………………………………………...14 - Criteri di formazione delle sezioni……………………………………………………….....15 - Organigramma e risorse umane…………………………………………………………..…16 - Risorse finanziarie……………………………………………………..……………………17 Linee guida dei percorsi educativo- didattici……………………………………………………….18 - Introduzione………………………………………………………………………………...18 - Il nostro curricolo……………………………...……………………………………………18 - Le fasi della Programmazione………………………………………………………………20 - Progetti di potenziamento dell’offerta formativa…………………………………………..21 - Progetti extra-curricolari……………………………………………………………………22 - Progetto continuità………………………………………………………………………….22 - Progetto sicurezza………………………………………………………………………...…22 - Partecipazione dei genitori alla vita della scuola…………………...………………………23 - Rapporti con il territorio…………………………………………………………………….24 Inclusione scolastica……………………………………………………………………………...…25 Formazione, autovalutazione, interventi di miglioramento…………………………………...…….26 - Formazione e aggiornamento per il personale……………………………………………....26 - Strumenti di valutazione e autovalutazione della scuola……………………………………26 2
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Premessa Il PTOF, piano triennale dell'offerta formativa, si sostituisce al vecchio POF, agli albori il documento identificativo per eccellenza delle scuole di ogni ordine e grado, costituendo una novità contenuta nella legge 107 del 2015, La Buona Scuola. Esso potrà essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre, infatti ai sensi del comma 12 della suddetta legge la tempistica è così definita “le istituzioni scolastiche predispongono il piano entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente al triennio di riferimento […]. Il PTOF è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche, in esso si esplica la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa, che le scuole adottano nell'ambito della loro autonomia. La sua stesura avviene con la partecipazione di tutti componenti della scuola e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale. Oltre alla versione cartacea esso dovrà comparire anche portale on line apposito “Scuola in chiaro”, in modo da essere consultato e visionato dalle famiglie dei bambini frequentanti la scuola e dalle famiglie dei futuri iscritti. Infatti l'articolo 1 comma 17 della legge 107 dice: “Le istituzioni scolastiche, anche al fine di permettere una valutazione comparativa da parte degli studenti e delle famiglie, assicurano la piena trasparenza e pubblicità dei piani triennali dell'offerta formativa, che sono pubblicati nel Portale unico di cui al comma 136. Sono oltresì ivi pubblicate tempestivamente eventuali revisioni del piano triennale”. 4
STORIA, IDENTITA' E MISSION DELLA NOSTRA SCUOLA La Scuola dell'Infanzia parrocchiale “Mater Divini Amoris” è nata alla fine degli anni Trenta come espressione della comunità locale. E' stata gestita dalle suore Salesie di “San Francesco di Sales” fino al 1990. Da allora le suore Zelatrici del Sacro Cuore all'interno della scuola svolgono servizio di assistenza e supporto, mentre le attività didattiche e di insegnamento sono svolte esclusivamente da personale laico. La nostra scuola dell’Infanzia intende proporsi come un ambiente educativo che aiuta il bambino a sentirsi protagonista del proprio sviluppo intellettivo, sociale, affettivo. La scuola, essendo stata fortemente pensata e voluta dalla Comunità Parrocchiale, pone al centro del suo esistere la formazione integrale della persona, inserita pienamente e attivamente nella propria comunità di appartenenza. In essa il bambino viene aiutato ad esprimersi, apprendere, crescere, favorito da un clima di benessere e di accoglienza nel quale scopre la bellezza della relazione con gli altri, la ricchezza della diversità, la sfida dell’impegno personale. La scuola dell'infanzia si propone di promuovere nei bambini lo sviluppo dell'identità, dell'autonomia, della competenza e avviarli alla cittadinanza. Secondo le indicazioni 2012 “Consolidare l'identità significa vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io, stare bene, essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire, sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica e irripetibile[...]. Sviluppare l'autonomia significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri: provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando progressivamente risposte e strategie; esprimere sentimenti e emozioni; partecipare alle decisioni esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad assumere comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli. Acquisire competenze significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere sull'esperienza attraverso l'esplorazione l'osservazione e il confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti; significa ascoltare e comprendere, narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e condivise; essere in grado di descrivere, rappresentare e immaginare, ”ripetere” con simulazioni e giochi di ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi diversi. Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire l'altro da sé e attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire regole condivise; implica il primo esercizio del dialogo che è fondato sulla reciprocità dell'ascolto; l'attenzione al punto di vista dell'altro e alle diversità di genere, il primo riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti; significa porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell'ambiente e della natura”. Infatti la nostra scuola ogni giorno, attraverso attività specifiche, ma anche semplice routine si propone di consolidare la: 5
MATURAZIONE DELL'IDENTITA' Si conduce il bambino a: acquisire atteggiamenti di sicurezza in un ambiente sociale diverso dalla propria casa e dalla propria famiglia; sviluppare la capacità di distaccarsi dagli adulti, di superare l'egocentrismo, riconoscendosi una persona unica e distinta dagli altri; riconoscere e apprezzare l'identità personale ed altrui in ambito sessuale, culturale. CONQUISTA DELL'AUTONOMIA Si vuole guidare il bambino a: orientarsi in maniera personale nella realtà e di compiere scelte innovative dimostrando e consolidando la fiducia in sé; collaborare con i singoli e i gruppi in modo costruttivo e non competitivo; esprimere e controllare sentimenti ed emozioni; fare da sé senza la continua supervisione dell'adulto e allo stesso tempo saper chiedere aiuto in caso di difficoltà. SVILUPPO DELLE COMPETENZE Si conduce il bambino a: incontrare le prime forme di lettura e scrittura; produrre messaggi attraverso numerose attività rappresentative e codici comunicativi; ascoltare e comprendere narrazioni, riportare avvenimenti ed esperienze personali; sviluppare e allenare intuizione, immaginazione, creatività, gusto estetico. SVILUPPO DEL SENSO DI CITTADINANZA Si stimola il bambino a: porre attenzione al punto di vista dell'altro; conoscere gli altri, i loro bisogni e gestire i contrasti attraverso regole condivise; definire le regole attraverso le relazioni, il dialogo, l'espressione del proprio pensiero; tenere un comportamento rispettoso degli altri, dell'ambiente e della natura. Tali finalità possono e devono essere perseguite attraverso un ambiente di vita, di relazioni e di apprendimento di qualità, caratterizzato dalla professionalità degli operatori e dalla collaborazione con le famiglie e la comunità. 6
La nostra scuola dell'infanzia nata come espressione della comunità parrocchiale di Campagnola offre un servizio pubblico nello spirito dei principi contenuti nella Costituzione italiana, trasmettendo valori universalmente condivisibili quali: il rispetto di sé, degli altri e dell'ambiente; la solidarietà, la giustizia, l'impegno ad agire per il bene comune. Essa è aperta a tutti coloro che ne condividono metodi e valori, senza discriminazioni e privilegi, in essa il rapporto educativo insegnante-bambino è vissuto nel dialogo scelto come via privilegiata per la formazione della persona. La famiglia è ritenuta luogo educativo primario per il bambino, perciò è chiamata a collaborare con la scuola in modo attivo per l'integrazione e la continuità educativa. La nostra scuola dell'infanzia prevede la distinzione tra fasce d'età (3-6 anni), accogliendo inoltre bambini anticipatari, i quali compiranno i 3 anni entro il 30 aprile dell'anno scolastico in corso. Secondo la normativa vigente. Principi della mission PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETA' E DI RESPONSABILITA': impegno nel riconoscere a tutti gli operatori ( direttrice, insegnanti, bambini, personale non docente, coadiuttori) il proprio margine di autonomia operativa e di responsabilità nelle scelte; in tal modo ognuno per la sua parte è chiamato ad essere direttamente responsabile per ciò che fa e, anche dell'insieme della scuola dell'infanzia e della qualità della sua offerta formativa. PRINCIPIO DI PROFESSIONALITA': impegno a sostenere e a potenziare l'identità di ruolo e la capacità professionale di tutti i suoi operatori, garantendo formazione continua e aggiornamento, riconoscendo in essi la sicura garanzia di impegno pedagogico, di motivazione al lavoro e di testimonianza professionale. PRINCIPIO DI EFFICACIA E DI EFFICIENZA: impegno a fornire un servizio la cui organizzazione renda possibile il raggiungimento degli obiettivi previsti e valorizzi al meglio tutte le risorse a disposizione. La realizzazione di quanto fissato dalla progettazione educativa e didattica sarà oggetto di una costante verifica interna ( da parte delle insegnanti). Lo scopo è quello di tendere ad un costante miglioramento delle prestazioni offerte. PRINCIPIO DI INDIVIDUALIZZAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA: impegno a progettare e a realizzare una programmazione educativa e didattica che ponga come focus d'attenzione il bambino ed il suo diritto ad un percorso educativo- formativo, che tenga conto della sue caratteristiche affettive, dei prerequisiti e di eventuali potenzialità inespresse. PRINCIPIO DI CONTINUITA' EDUCATIVA: impegno a progettare un percorso completo di esperienze, creando un curricolo orizzontale che coinvolge agenzia educativa e famiglia e un curricolo verticale che imposti la formazione nell'ottica dell'educazione che progredisce nei vari gradi scolastici. Indispensabili quindi collaborazione scuola-famiglia, nel processo educativo e continuità con la scuola primaria, con la programmazione di alcuni momenti di interscambio tra i 7
bambini dell'ultimo anno della scuola dell'infanzia e bambini del primo anno della scuola primaria nell'anno scolastico in corso. L'impegno quindi a garantire un servizio regolare, continuo e integrato. PRINCIPIO DI UGUAGLIANZA: impegno del personale a fornire i servizi educativi a tutti i bambini dai 2 anni e mezzo ai 6 anni, senza alcuna distinzione per motivi di sesso, razza, religione, lingua, condizioni psico-fisiche. PRINCIPIO DI IMPARZIALITA': impegno a fornire a tutti i bambini le prestazioni educative, alimentari, di cura e assistenza secondo criteri di obiettività, giustizia e imparzialità. PRINCIPIO DI TRASPARENZA E DI PARTECIPAZIONE: impegno a diffondere, in modo chiaro e comprensibile a tutti, le informazioni riguardanti le modalità di accesso alle informazioni riguardanti le modalità di accesso, i tempi e i criteri di erogazione del servizio e le modalità di fruizione. Viene auspicata la partecipazione della famiglie alla vita della scuola attraverso il dialogo, il confronto, la programmazione di attività extrascolastiche, l'organizzazione di incontri formativi per le famiglie con relatori qualificati dell'università. Fattori di qualità In base alla legge n° 62 del 10 marzo 2000 riguardante “ Le norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all'istruzione” i principi di qualità della nostra scuola sono: di un piano triennale dell'offerta formativa (PTOF) disponibilità di locali, arredi e attrezzature conformi alle norme vigenti; assenza di barriere architettoniche; piena regolamentazione in materia di sicurezza; iscrizione alla scuola per tutti i bambini i cui genitori ne facciano richiesta senza discriminazioni applicazione di norme vigenti in materia di inserimento di bambini con handicap o condizioni di svantaggio, personale docente e non, preparato e aggiornato; continuità educativa con altri gradi scolastici 8
IL CONTESTO Il territorio Campagnola è la frazione di Brugine, un comune della bassa padovana di 7100 abitanti della provincia di Padova. Si sviluppa in un territorio di circa 20 km quadrati ed è situato a circa 17 km a sud di Padova, sulla strada verso Piove di Sacco (comune con il quale confina a est), in una zona ricca di campi. Confina inoltre con altri 5 comuni, tutti della provincia di Padova: a nord con Legnaro e S. Angelo di Piove, a ovest e sud-ovest con Bovolenta e Pontelongo. Campagnola oggi è un ricco paese che armonizza insieme la tradizione agreste, condotta con moderne tecnologie e le attività commerciali, artigianali ed industriali. Negli ultimi anni, si è assistito ad uno sviluppo di determinati settori economici e produttivi, che hanno indotto alla conversione di terreni edificabili con il conseguente inserimento di nuovi nuclei familiari. Viaggiando tra le vie del paese alla ricerca di monumenti, interessanti esempi di architettura sacra sono rappresentati dalle due chiese parrocchiali, di Brugine e Campagnola. I due luoghi di culto sembrano aver avuto origine nell'alto medioevo, ma gli edifici attualmente visibili sono assai più recenti. A Campagnola la chiesa risale al 1700 ed è dedicata ai santi Pietro e Paolo, che si festeggiano il 29 giugno. Splendido esempio di architettura civile è villa Roberti, fatta costruire nella prima metà del 500 dalla Famiglia Roberti, conosciuta per il prestigio e l'enorme ricchezza accumulata, grazie all'attività di banchieri. Essa rappresenta ancora oggi una vera perla nella campagna, inserita in un vastissimo parco e fiancheggiata dall'imponente barchessa, risalente alla fine del 400. Il suo portico, cadenzato da 8 archi che poggiano su capitelli con lo stemma dei Roberti, si presta come luogo ideale per cerimonie, meeting… Le risorse culturali presenti nel nostro comune, sono identificabili nelle seguenti strutture : 2 scuole dell’infanzia paritarie; 2 scuole primarie; 1 scuola secondaria di primo grado; 2 biblioteche una a Brugine e una a Campagnola; 1 centro per anziani; 2 centri parrocchiali uno a Brugine e uno a Campagnola; 2 Sale polivalenti, una a Brugine e una a Campagnola; 2 micro-nidi, uno a Campagnola “Primi passi” e uno comunale a Brugine ”L’isola che non c’è” (avviato a settembre 2011). La situazione demografica 9
Andamento demografico della popolazione residente nel comune di Brugine dal 2001 al 2014. Il grafico in basso, detto Piramide delle età, rappresenta la distribuzione della popolazione residente nel comune di Brugine per età, sesso e stato civile al 1 gennaio 2015. La Famiglia è costituita nella maggior parte dei casi da quattro persone: due genitori e due figli. Il fenomeno della “famiglia divisa”, caratterizzante ormai i grossi centri urbani, si sta estendendo anche in questa zona e non sono rari i casi di matrimoni civili e convivenze di fatto. 10
Popolazione straniera residente a Brugine al 1 gennaio 2015. Sono considerati cittadini stranieri le persone di cittadinanza non italiana aventi dimora in Italia. La comunità straniera più numerosa risulta essere quella Rumena, seguita da quella Marocchina e Cinese. ORGANIZZAZIONE, RISORSE E GESTIONE DELLA SCUOLA Caratteristiche strutturali della scuola La struttura scolastica “Mater Divini Amoris” è situata nei pressi del piazzale della chiesa. Lo stabile soddisfa i bisogni di una scuola sempre più vitale con aule e servizi tutti a piano terra, esternamente due grandi e confortevoli giardini, in posizione ottimale per il gioco libero dei bambini. Due volte l’anno un responsabile della sicurezza, Debora Favarato (punto Fism), effettua prove a sorpresa e non, di evacuazione, verificandone l’esatta procedura da parte degli utenti. Nel 2012 sono stati messi a nuovo i due locali per i servizi igienici e un bagno per i disabili. Dal 2014, le porte per le vie d’esodo sono state dotate di maniglione antipanico e i radiatori sono stati adeguatamente protetti con appositi copri-radiatori. Nel 2014 è stato effettuato un ampliamento della scuola, costruendo una nuova classe con annessi servizi igienici, un'aula laboratorio, un'aula mensa, una nuova cucina, un'aula insegnanti e dei nuovi spogliatoi per le insegnanti ed il personale non docente. Spazi 11
Sezioni Si tratta di 5 luminose aule attrezzate con tavoli colorati (da 6 posti) con sedie e angoli di gioco individuabili da maxi-tappeti multicolori e modulari in materiale lavabile e atossico. Ciascuna sezione è caratterizzata da un colore che la contraddistingue: le pareti e l’arredo concordano con esso. Gli armadi e le mensole per riporre il materiale sono in legno chiaro. Facilmente accessibile ai bambini è tutto ciò che in essi viene riposto: fogli, pennarelli, libretti, cartelline con i lavori, giochi di società, puzzle, colle, plastilina, ecc. Negli angoli troviamo invece dei contenitori in plastica per raccogliere: costruzioni, peluche, bambole, pentoline, stoffe e travestimenti, ecc. Ognuna delle 5 sezioni è dotata di 6 tavoli nei quali i bambini si sistemano suddivisi nelle tre età (piccoli, medi, grandi) costituendo così tre gruppi. I tavoli e le sedie vengono facilmente spostati in modo tale che la sezione si adegui alle necessità didattiche che ogni proposta richiede. La proposta iniziale dell’insegnante avviene dopo la routine iniziale (appello “figurato”, osservazioni e indicazioni meteo, riconoscimento temporale del giorno della settimana attraverso strumenti di tipo visivo). Alla proposta giornaliera di attività (di indagine, di ascolto, operativa, di ricerca…) segue la risposta personale e l’attivazione individuale di ogni bambino, con l’incoraggiamento dell’adulto. Il bambino mette in atto le proprie strategie e risorse per rispondere alla proposta fattagli e si prodiga, da solo o cooperativamente, a realizzare la consegna. In seguito, grazie agli angoli contestuali realizzati in sezione, può dedicarsi al gioco libero nel corso dell’ultima mezz’ora prima del pranzo. Può scegliere tra: l’angolo della casetta, l’angolo morbido, lo spazio-tana per le conversazioni, l’angolo delle costruzioni. Trova poi le scaffalature attraverso le quali può accedere a: puzzle, giochi di carte e di società, materiale per disegno libero, burattini, macchinine. La gestione di questo tempo è una scelta organizzativa propria del singolo, ma può nascere anche dalla mediazione dell’adulto (che propone un gioco logico o di gruppo) o dalla concertazione tra due o più bambini. Al segnale convenuto, l’insegnante e i bambini riordinano insieme e si preparano al pranzo. Aula laboratorio Si tratta di un’ aula adiacente alla sezione arancione (situata quindi nell’ala di nuova costruzione) adibita alle attività di propedeutica musicale nei giorni di mercoledì e giovedì, all’ attività psicomotoria dei bambini del primo anno il martedì mattina. Quest’anno sono state effettuate anche 10 lezioni di biodanza con i bambini grandi (5-6 anni). L’aula è molto luminosa poiché dispone di un’intera parete di vetro che guarda il giardino della scuola; è completamente priva di mobili e attrezzature che vengono portate e spostate di volta in volta dal personale che la utilizza. Le insegnanti dei laboratori pomeridiani la utilizzano alcune volte per attività ludiche che difficilmente si potrebbero svolgere in una sezione attrezzata. Servizi igienici 12
La scuola dispone di un’ampia stanza adibita a bagno per i bambini, completa di 9 piccole tazze (WC) inframmezzate da pannelli colorati, alle quali si accede con piccole ante apribili e richiudibili “a sportello”. L’approccio guidato alla fruizione dei servizi igienici avviene anche con l’aiuto di una serie di giochi che invitano a riflettere sull’uso di questi spazi in maniera serena ed equilibrata, osservando alcuni principi di fondo (uso intelligente dell’acqua e dell’altro materiale di consumo; rispetto delle cose e degli arredi; fruizione appropriata dello spazio-servizi). Per le operazioni di igiene sono presenti 4 capienti lavabi dotati di 12 rubinetti a tempo e un piccolo lavabo separato con l’erogatore di bicchieri monouso per bere. Per l’asciugatura delle mani sono disponibili 2 distributori di salviette di carta. Esiste un ulteriore lavabo in posizione più elevata e di dimensioni più grandi, utilizzato dal personale nell’eventualità di operazioni di pulizia particolarmente delicate (cambio di bambini bagnati o sporchi, ecc.). Per queste necessità esiste un piccolo armadio-guardaroba. Nella stanza è presente anche un armadietto per il primo soccorso e 2 grandi specchi appesi alla parete. Tutti i momenti dedicati alla cura e all’igiene della persona vengono strutturati affinché possano potenziare sempre più l’acquisizione dell’autonomia. La seconda stanza per i servizi igienici è situata nell’ala di nuova costruzione ed è adiacente alla sezione arancione. Dispone di 5 tazze wc e un grande lavabo lungo il muro. Il bagno per i disabili si trova all’interno del bagno di cui sopra ed è costruito ed attrezzato secondo le norme vigenti in materia. I servizi per il personale ( situati in prossimità della cucina) sono composti da un antibagno con lavabo, un disimpegno-spogliatoio con attaccapanni e armadietti, una cabina WC. Sala da pranzo/ refettorio Si trova in una sala adiacente alla cucina ed è dotata di una parete interamente vetrata, molto luminosa. È dotata di 10 tavoli rettangolari e di seggioline adeguate al numero dei posti (60). L’organizzazione della scuola predilige la suddivisione dei pasti in 2 turni per favorire un clima più disteso, sereno e conviviale durante il pranzo. Il momento del pranzo è molto importante per rafforzare le relazioni con i compagni; per una corretta acquisizione del rispetto delle regole, per condurre ogni bambino ad una sempre maggiore autonomia personale. Sala del riposo Contiene circa 20 brandine ed è un locale arioso ed accogliente, predisposto per il relax pomeridiano dei soli bambini di 3 anni. E’ dotata di un’illuminazione soffusa per facilitare il rilassamento graduale e sereno dei piccoli. Ufficio Si trova nella zona attigua alla sala del riposo. È uno spazio ricavato per svolgere mansioni amministrative . E’ dotato di : computer, fotocopiatore , plastificatrice, telefono e un lungo mobile per riporre documenti e materiale di consumo. 13
Cucina È un locale attrezzato per la preparazione dei pasti, dotato di cucina a gas e forno, doppio lavandino, lavastoviglie, arredo per stoviglie e ripiani in acciaio inox, frigorifero e freezer. Nei pressi della cucina c’è il magazzino per i generi alimentari a lunga scadenza. Il servizio mensa è gestito da personale titolato, con cucina interna. Il menù è autorizzato dal S.I.A.N. (Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione) dell'U.L.S.S. 16 di Padova, è suddiviso in quattro settimane e varia secondo le stagioni. La tabella del menù è sempre esposta al pubblico per la conoscenza diretta degli alimenti somministrati ai bambini. Ripostiglio Il personale ausiliare dispone di un piccolo spazio al quale si accede dalla sala da pranzo nel quale può riporre l’attrezzatura per le pulizie. Deposito/ Magazzino È un locale sviluppato soprattutto in lunghezza, munito di ampie e alte scaffalature nel quale le insegnanti e il personale ripongono il materiale e l’attrezzatura per le attività didattiche (materiale di recupero, costumi, addobbi, stoffe, occorrente vario…). Gli spazi esterni Due vaste aree recintate sono poste in posizione, rispettivamente antistante e retrostante l’edificio scolastico. Il primo spazio dà sulla strada principale ed è rivolto a sud. Tuttavia è sufficientemente ombreggiato da alcuni alberi ed è dotato di maxi-castello in legno munito di scivolo, arrampicata e copertura parziale; 2 altalene, maxi-gioco in plastica e un altro scivolo in legno e resina. Il giardino posteriore è dotato di una sabbiera coperta 5x5 per il gioco libero e sensoriale dei bambini. Il tempo scuola Il servizio funziona da settembre a giugno. E' aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 16.00, con la possibilità di entrare anticipatamente alle ore 7.30. E' possibile frequentare la scuola anche con orario ridotto, fino alle 13.00. A partire dall'anno scolastico 2016/2017 i genitori che lo richiedono possono usufruire del servizio di tempo prolungato fino alle ore 18.00. Il calendario annuale fa riferimento a quello regionale con qualche variazione interna, con interruzioni a Natale, Pasqua, nelle feste civili e religiose. Il calendario viene consegnato ai genitori all'inizio dell'anno scolastico, durante l'assemblea generale. La frequenza alla scuola dell'infanzia deve avere carattere continuativo, in caso di assenza i 14
genitori sono tenuti ad avvertire il giorno stesso o quelli successivi. In caso di assenza per motivi diversi da quelli di salute è gradito avviso anticipato. E' un dovere dei genitori rispettare gli orari della scuola per il corretto svolgimento delle attività, eventuali variazioni dell'orario da parte dei genitori devono essere riferite anticipatamente alle insegnanti personalmente o telefonicamente. ORARIO SCOLASTICO 7.30-8.00 Ingresso anticipato 8.30-8.45 Accoglienza con gioco libero 9.00-9.20 Attività di routine (bagno) 9.20-9.45 Preghiera insieme e merenda 9.45- 11.20 Attività organizzate in sezione per gruppi di età mista (sezione eterogenea) 11.30-12.00 Approccio guidato al corretto comportamento a tavola 12.30- 13.00 Secondo turno del pranzo 13.00- 13.15 Prima uscita 13.00- 15.15 Riposo per i più piccoli 13.00- 14.00 Gioco libero nel salone interno alla scuola o in giardino 14.00- 15.15 Attività laboratoriali organizzate per gruppi omogenei di età 15.30- 15.55 Merenda e giochi di saluto 15.55 Uscita Criteri di formazione delle sezioni La scuola dell'infanzia “Mater Divini Amoris” è un servizio privato parrocchiale è aperta a tutti i bambini residenti nel comune di Brugine e paesi limitrofi. Le ammissioni avvengono in base ai posti disponibili. Le richieste di iscrizione possono essere avanzate rivolgendosi personalmente alla direttrice nel periodo e orari stabiliti. L'iscrizione avviene tramite la compilazione del modulo fornito e il versamento della quota stabilita. I criteri di accesso sono: fratelli già frequentanti, residenti nel comune, residenti in altri comuni ed eventuali anticipi se ci sono posti disponibili. Per il ritiro è prevista comunicazione. Le nostre sezioni accolgono bambini di età compresa tra i tre e i cinque anni e bambini piccolissimi che compiono i tre anni entro il 30 aprile dell’anno scolastico in corso. Tale scelta è stata fatta affinché i più piccoli abbiano come punto di riferimento i compagni più grandi permettendo così a questi ultimi di responsabilizzarsi maggiormente. Diversamente nelle attività laboratoriali del pomeriggi, i bambini sono suddivisi per gruppi di età omogenea, per favorire la socializzazione tra coetanei di sezioni diverse e per potenziare l'acquisizione delle competenze relative all'età di riferimento. Organigramma e risorse umane 15
FIGURE E RUOLI Legale rappresentante: DON LUCA GALLOCCHIO Coordinatrice: FERRARA VERONICA CON INSEGNAMENTO Insegnanti di sezione: Sezione Gialla: Ferrara Veronica – orario 8.00-12.30 Sezione Arancione: Bellesso Federica – orario 8.00- 13.00 Sezione Azzurra: Bertin Susanna – orario 8.00-13.30 Sezione Verde: Schiesari Barbara- orario8.30-13.00 /14.00-16.00 Sezione Rossa: Minesso Alice – orario 9.00-12.30 / 13.00-16.00 Insegnante laboratori pomeridiani: Miotto Francesca 12.00/18.00 Volpin Melissa: in aspettativa Attività psicomotoria: PROCERITAS Bonfiglio Enrico, Bernardi Amedeo. Propedeutica musicale: Chellin Oscar Cuoca: CARRARO DIANA Personale addetto pulizie: Frascati Monica, Chinello Simonetta Oss: Michelotto Gabriella Lettrice per bambino ipovedente: Bassanin Alessandra PRINCIPALI FIGURE DIRETTIVE L'ente gestore: la Parrocchia, nel suo legale rappresentante Don Luca Gallocchio, è responsabile della gestione della Scuola dell'infanzia. La coordinatrice: i suoi compiti sono di coordinamento, di organizzazione, di amministrazione compiuti in collaborazione con il legale rappresentante, il personale docente e non. ORGANI COLLEGIALI E DI PARTECIPAZIONE Collegio Docenti: composto dalle insegnanti della scuola dell'infanzia e dalla coordinatrice, ha funzioni di programmazione e di verifica dell'andamento della classe e dell'attività didattica svolta. Assemblea generale: composta da genitori, insegnanti, direttrice, presidente e ulteriori esperti esterni, ha compiti di informazione sull'organizzazione del corrente anno scolastico, varie ed eventuali. Assemblea di classe: composta da genitori e insegnante di sezione, ha il compito di eleggere i propri rappresentanti dei genitori, presentare la programmazione didattico-educativa, discutere iniziative dell'anno scolastico. 16
Assemblea dei genitori rappresentanti di classe: composta dai genitori rappresentanti di tutte le sezioni, eletti nell'assemblea di classe di inizio anno, ha il compito di presentare e discutere iniziative inerenti la scuola. Risorse Finanziarie Le risorse erogate nell'anno 2015 sono state le seguenti: – contributo del Ministero (Miur) per cinque sezioni: 44.485,00 – contributo Regione Veneto: 23.494,00 – contributo comune di Brugine: 21.000,00 – contributo iscrizioni: 5.582,00 – entrate diverse: 4.804,00 – entrate Diocesi di Padova: 1.600,00 – rette: 142.072,00 17
LINEE GUIDA DEI PERCORSI EDUCATIVO- DIDATTICI Introduzione La nostra scuola è nata come espressione ed esigenza della comunità parrocchiale e in questa istanza noi ritroviamo i nostri principi ispiratori, anche in tempi e contesti molto differenti dalle origini. La famiglia e il bambino, inseriti nella realtà relazionale comunitaria e territoriale sono i protagonisti e i destinatari della presenza educante di questo “ambiente di vita” che è la Scuola dell’Infanzia nel nostro piccolo centro. L’ispirazione cattolica di essa l’ha caratterizzata sin dal suo sorgere, ma si può affermare che i valori che la animano, pur rimanendo immutati, si sono conformati ai cambiamenti sociali e culturali mettendo in atto un adattamento flessibile ai cosiddetti “segni dei tempi”. La persona, nella sua globalità, rimane al centro dell’azione educativa. Parallelamente, anche i riferimenti normativi costituiscono un paradigma importante per costruire l’impianto pedagogico su cui poggia il nostro agire: le Indicazioni Nazionali del 2012, la Legge 107 del 2015, i Documenti dell’Unione Europea, la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia, la Costituzione Italiana sono fondamentali per gettare le basi del nostro percorso formativo. Il nostro curricolo Il Curricolo è il documento che ha la funzione di costruire, sul piano didattico, organizzativo e valutativo, il percorso formativo verticale e progressivo da offrire agli alunni. E' costituito da contenuti culturali, indirizzi metodologici e traguardi di sviluppo delle competenze disciplinari e trasversali, con progressività annuale. Il Curricolo della scuola, nell’ambito della sua autonomia (L. 59/1997), viene redatto facendo riferimento ai seguenti documenti: - Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio dell'Unione Europea (2006), - Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell'Infanzia e del Primo ciclo d'Istruzione (2012), - Legge 107, 13 luglio 2015. Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea (2006) Le competenze sono definite alla stregua di una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto. Sono competenze necessarie per la realizzazione e lo sviluppo personale, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione. 1. Comunicazione nella madrelingua 2. Comunicazione nelle lingue straniere 3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia 4. Competenza digitale 5. Imparare ad imparare 6. Competenze sociali e civiche 7. Spirito d’iniziativa e imprenditorialità 8. Consapevolezza ed espressione culturale 18
Indicazioni Nazionali per il Curricolo (2012) La scuola deve essere capace di valorizzare ed estendere le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei bambini e creare occasioni di apprendimento per favorire l’organizzazione di ciò che i bambini vanno scoprendo. Attraverso i diversi campi di esperienza, che strutturano contesti di esperienza conoscitiva e relazionale, è possibile accompagnare il bambino nel suo percorso di crescita. Il sé e l’altro - Assumere i valori della propria cultura nel quadro di quelli universalmente condivisi e rispettare le diversità. - Capacità di capire e cooperare. Il corpo ed il movimento - Promuovere ogni occasione possibile di arric- chimento e di sviluppo delle unità basiche di movimento e delle loro combinazioni. - Acquisire consapevolezza e padronanza del proprio corpo in relazione all'ambiente. Saper interagire con gli altri. Immagini, suoni e colori - Esprimere, attraverso forme diverse di lin- guaggio, emozioni, stati d'animo, sentimenti. - Comunicare utilizzando i vari indici espressi- vi, con il mondo esterno e con se stesso. I discorsi e le parole - Acquisire fiducia nelle proprie capacità di comunicazione e di espressione. - Riconoscere il diritto degli altri a manifestare le proprie idee ed opinioni. - Farsi un'idea personale e saperla manifestare, essere in grado di utilizzare il linguaggio in maniera creativa (per i più grandi). - Risolvere i conflitti con la discussione (per i più grandi). La conoscenza del mondo - Prima formazione di atteggiamenti e di abilità di tipo scientifico. Legge 107, 13 luglio 2015 Art. 7, gli Obiettivi Formativi Prioritari: “Le istituzioni scolastiche, nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente (…) individuano il fabbisogno di posti dell'organico dell'autonomia, in relazione all'offerta formativa che intendono realizzare, tenuto con- to della quota di autonomia dei curricoli e degli spazi di flessibilità, nonché in riferimento a inizia- tive di potenziamento dell'offerta formativa e delle attività progettuali, per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari tra i seguenti”: - valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche; - potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; - sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica at- traverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace; - potenziamento delle competenze nella pratica, nella cultura musicali e nell'arte; - sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto 19
della legalità e della sostenibilità ambientale; - alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini; - sviluppo delle competenze digitali; - potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano; - potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; - potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e persona- lizzati; - valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la co- munità locale. La scuola elabora annualmente una programmazione educativa - didattica volta ad accompagnare il bambino nel suo pieno sviluppo socio – psico – affettivo. Tale programmazione è caratterizzata da una serie di percorsi volti a sviluppare conoscenze, abilità e competenze del bambino. L’insegnante, ricoprendo il ruolo di scaffolding, accompagna il bambino in quel percorso di crescita volto al pieno sviluppo di sé. “Ai docenti si chiede di impostare la didattica e l’insegnamento in modo che gli alunni possano avvicinarsi al sapere attraverso l’esperienza e acquisire la teoria attraverso un percorso intuitivo, che passi dall’esperienza alla sua rappresentazione” (Franca Da Re). La scuola si impegna a fornire ai propri alunni quegli strumenti necessari per pensare, agire ed essere. L’azione didattica che viene proposta non si limita ad una prospettiva disciplinare ma, bensì, trasversale. Promuove un apprendimento efficace. Guida gli alunni nell’apprendimento di conoscenze di tipo dichiarativo (sapere), procedurale (saper fare) e pragmatico (saper essere) ossia competenze comunicative, meta cognitive e meta emozionali, personali e sociali. La scuola, per valutare il percorso di crescita di ogni singolo bambino, si avvale di obiettivi specifici. Grazie all’autonomia scolastica realizza percorsi individuali e personalizzati qualora ve ne fosse necessità. Le fasi della programmazione 1.Presa d’atto della situazione di partenza - Presentazione della classe - Presenza di alunni diversamente abili - Provenienza geografica - Nuovi inserimenti 2. Accertamento dei prerequisiti e delle pre-conoscenze - Uso di molteplici metodologie 3. Traguardi di sviluppo della competenza 20
4. Contenuti - Scansione temporale dei contenuti 5. Moduli didattici lineari o trasversali - I Moduli didattici sono composti da unità didattiche 6. Metodologie didattiche - metodologie attive quali: esplorazione, apprendimento per scoperta, metodologia ludica, didattica laboratoriale, apprendimento cooperativo e collaborativo 7. Verifica e valutazione - verifiche in itinere - osservazioni e griglie di osservazione - colloqui e conversazioni 8. Autovalutazione - confronto tra il personale - autoriflessione nel Collegio Docenti 9. Attività di potenziamento 10. Relazione finale e miglioramenti ottenuti ed accertati rispetto alla situazione di partenza. FORMAT DELL'UNITA' DI APPRENDIMENTO Le insegnanti della scuola hanno partecipato al corso di formazione "La progettazione curricolare nella scuola dell'infanzia" II livello, organizzato dalla Fism nei mesi di ottobre, novembre, dicembre 2015. Il format dell'Unità di Apprendimento redatto dalla Dottoressa Franca Da Re, utilizzato nella programmazione delle nostre Uda, viene inserito in allegato. Progetti di potenziamento dell’offerta formativa I Progetti di Potenziamento dell'Offerta Formativa si avvalgono sia del personale interno alla scuola, sia della collaborazione di esperti esterni: Progetto di Psicomotricità relazionale Progetto di Propedeutica musicale Progetto di Lingua Inglese Biodanza Progetto Logico- Matematico Progetto di Pre-grafismo - Pre-scrittura e Pre-lettura 21
Progetto Biblioteca Progetto Teatrale Per i Progetti in dettaglio si veda negli Allegati. Progetti extra- curricolari La nostra scuola attiva da quest'anno scolastico 2016/2017 un servizio di dopo-scuola dalle 16.00 alle 18.00, gestito da un'insegnante interna alla scuola, per incontrare lo esigenze delle famiglie lavoratrici. Progetto continuità L'istanza della continuità educativa richiamata dai vigenti riferimenti legislativi nazionali e regionali, investe l' intero sistema formativo di base, ribadendo come altamente significativo per il bambino sia il passaggio da un ciclo educativo all' altro. Il concetto di continuità educativa sottolinea il diritto di ogni bambino ad un percorso educativo scolastico unitario, organico e completo, ponendosi l' obiettivo di attenuare le difficoltà che spesso si presentano nel passaggio tra diversi ordini di scuola. Inoltre, il concetto di continuità educativa, richiede un percorso coerente che riconosca altresì, la specificità e la pari dignità educativa di ogni grado scolastico, a partire dal primo servizio educativo che è quello del nido. La nostra scuola nel territorio collabora sia con il nido di Campagnola che con quello di Brugine in quanto il maggior numero di bambini arrivano da queste scuole; incontrandosi con le insegnanti che danno informazioni sul bambino permettendoci di creargli un contesto più consono alle sue esigenze. Alla fine del percorso scolastico nella scuola dell' infanzia, incontriamo le insegnanti della primaria di Campagnola (in quanto la maggior parte dei bambini frequenterà la scuola del paese) per consegnare le griglie di passaggio. Il progetto continuità infanzia/primaria prevede, inoltre, degli incontri presso la scuola primaria così i bambini possono conoscere la nuova struttura e svolgere alcune attività con i vecchi compagni. Questo importante percorso ha visto negli anni tutte le insegnanti impegnate nella realizzazione di incontri tematici, destinati alla condivisione e riflessione comune delle qualità delle pratiche educative che vanno a valorizzare i primi sei anni di vita del bambino come fondamentali per lo sviluppo della sua personalità. Progetto sicurezza L’educazione alla sicurezza nella scuola dell’infanzia costituisce un formidabile strumento per lo sviluppo di comportamenti corretti e responsabili, individuali e di gruppo, orientati ad intuire i rischi e a prevenire incidenti fin dalla più tenera età. I bambini, infatti, sono portati per loro stessa natura alla curiosità, alla sperimentazione e all’esplorazione degli spazi; pertanto, risulta fondamentale prevenire possibili incidenti sia incrementando la sicurezza degli ambienti di vita, sia 22
insegnando le norme e fornendo le indicazioni per evitare insidie e pericoli. In questa prospettiva il coinvolgimento della scuola è del tutto naturale, in quanto è ormai risaputo che la prevenzione passa soprattutto attraverso un’azione programmata e strutturata nel tempo, che affianchi all’informazione una forte connotazione educativa e che accompagni la persona dai primi anni della propria vita alla giovinezza. La nostra Scuola dell’infanzia assume il tema della sicurezza quale elemento fondamentale per la gestione e la tutela della salute di tutti coloro che fruiscono della scuola: alunni, insegnanti, operatori, famiglie. Nonostante in quest’anno scolastico non sia stato attuato uno specifico progetto, riteniamo, tuttavia, fondamentale portare avanti una cultura della sicurezza che, attraverso azioni specifiche e opere di sensibilizzazione, mira a promuovere una cultura della prevenzione dei rischi. Concretamente la scuola si prefigge di: - promuovere negli alunni la messa in pratica di comportamenti preventivi adeguati e di buone pratiche; - partecipare alle prove di evacuazione d’emergenza, rispettando le consegne fornite; - avviare gli alunni a riconoscere la cartellonistica sulla sicurezza presente a scuola - trasferire quanto appreso in tema di sicurezza anche in ambito extra-scolastico (nella strada, negli ambienti domestici,..); - sensibilizzare gli alunni e le famiglie alla necessità di osservare le norme igienico-sanitarie e di effettuare i dovuti controlli ai bambini; - partecipare ai corsi obbligatori e agli incontri di informazione sulla sicurezza nell’ambiente di lavoro per conoscere i fattori di rischio presenti negli ambienti scolastici, apprendere i corretti comportamenti preventivi da mettere in atto e il corretto uso delle strutture, strumentazioni e dotazioni scolastiche. Partecipazione dei genitori alla vita della scuola In questi ultimi decenni numerosi studi e ricerche hanno sottolineato a più riprese l' importanza della presenza dei genitori nella scuola. Due sono i punti importanti: a) la partecipazione dei genitori alla vita della scuola è necessaria per garantire coerenza educativa all' azione di famiglia e scuola. b) la collaborazione tra scuola e famiglia è indispensabile se si vuole rendere armonici i processi di istituzione e di educazione portati avanti dalle due istituzioni. Studi condotti in alcuni Paesi del mondo occidentale individuano nella partecipazione tra scuola e famiglia la ragione fondamentale della buona riuscita scolastica dei minori. Sviluppo cognitivo e comportamentale sono positivamente correlati con il corretto andamento dei rapporti tra genitori e insegnanti. La nostra scuola invita fin dall' inizio dell' anno scolastico i genitori a partecipare all' assemblea generale di presentazione della progettazione annuale, dei laboratori e degli insegnanti esterni che collaborano con noi, alle elezioni dei rappresentanti di classe attraverso i quali durante l' anno comunichiamo con tutti i genitori. Per quanto riguarda i colloqui individuali, le insegnanti invitano i singoli genitori per scambiare opinioni sul bambino. 23
Rapporti con il territorio I rapporti tra scuola e territorio sono molto importanti perché l' azione educativa mantenga un contatto con la realtà del mondo circostante. La nostra scuola collabora con la biblioteca parrocchiale dando l' opportunità ai bambini di partecipare a letture animate avendo così un primo approccio con l' ambiente. In collaborazione con il comune viene data l' opportunità ai bambini di assistere ad uno spettacolo teatrale. Collaboriamo anche con l' ente per la gestione dei rifiuti (Padova 3) che manda persone qualificate nella nostra scuola per trattare il tema del riciclaggio dei rifiuti e dell' inquinamento attraverso giochi, storie e realizzazione di piccoli elaborati. Una volta all' anno, la nostra scuola in collaborazione con i Vigili del Fuoco di Piove di Sacco o di Padova organizza dimostrazioni per i bimbi. Una o due volte all' anno, sorvegliati e guidati dal Corpo Forestale di Teolo, andiamo alla “scoperta” dei Colli Euganei in due stagioni diverse. 24
INCLUSIONE SCOLASTICA L’inclusione è l’insieme delle condizioni educative che garantiscono a tutti gli alunni la possibilità di sviluppare le proprie potenzialità e di usufruire del diritto all’educazione e all’istruzione. Secondo quanto previsto dalla legge 104/92 la scuola ha il compito specifico di educare la persona disabile ponendosi come obiettivo primario dell’integrazione scolastica “lo sviluppo delle potenzialità della persona disabile nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione”, quindi insieme al proprio gruppo classe. La scuola come ambiente educativo si ispira a valori di rispetto e attenzione per le individualità e diversità, e, inoltre, come comunità di apprendimento promuove forme di solidarietà, di aiuto reciproco, di socializzazione e metodologie di studio e di recupero delle difficoltà. La nostra scuola quindi, offre ad ogni bambino adeguate opportunità che si realizzano attraverso un articolato progetto educativo—didattico individualizzato (P.E.I.) nel quale il soggetto possa diventare protagonista del personale processo di crescita sul piano relazionale, cognitivo e sociale. Inoltre, l’attenzione all’inclusione è declinata anche in ambito culturale per accogliere e far partecipare l’alunno di diversa cultura, ma anche in ambito alimentare ponendo attenzione a diete particolari richieste per motivi religiosi oppure per allergie. E’ importante, infatti, comunicare ai bambini e far conoscere le differenze di ognuno per poter valorizzare e condividere le caratteristiche di ognuno. L’inclusione viene organizzata offrendo risposte educative, didattiche strutturate, programmate e organizzate secondo tre principi fondamentali: o ACCOGLIENZA o VALORIZZAZIONE o PROMOZIONE. Queste scelte garantiscono lo sviluppo delle potenzialità, mettendo a disposizione del bambino mezzi e sussidi che possano agevolarlo nell’acquisizione di valori, comportamenti e contenuti; favorire i rapporti interpersonali per attuare strategie d’apprendimento, in particolare quello cooperativo. Le attività di inclusione sono rappresentate da quei momenti educativi che permettono all’alunno di prendere coscienza delle proprie potenzialità creative ed estrinsecarle, in modo che diventino un potente strumento conoscitivo. Queste attività, infatti, consentono a tutti di attuare, potenziare e valorizzare le proprie capacità nella totalità espressiva. Permettono, inoltre, di conoscere e acquisire abilità relative a specifici linguaggi, da quello ionico, grafico—pittorico, plastico, musicale, multimediale e motorio. Nello specifico, per i bambini che richiedono una didattica personalizzata, vengono avviati dei percorsi da parte dell’insegnante di sezione in collaborazione con le équipes multidisciplinari, i servizi e la famiglia come descritto nel Piano di Inclusione Scolastica. Per attuare una didattica inclusiva, le insegnanti elaborano il PEI e il PDF in collaborazione con le famiglie e con l'equipe di specialisti. 25
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