Non è una questione di genere - Contrastare disuguaglianze, garantire diritti - Daria Bignardi - Acri
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All’interno gli interventi di: Daria Bignardi Giulia Blasi Lorenzo Gasparrini Vera Gheno Periodico delle Fondazioni di origine bancaria Mar - Apr 2022 Mar-Apr 2022 Non è una questione di genere Fondazioni Contrastare disuguaglianze, garantire diritti
E ssere dalla parte delle donne vuol dire lottare per costruire una società egualitaria, in cui essere uomo o donna sia «indifferente», non abbia alcuna rilevanza. Non perché essere uomo o donna sia la stessa cosa, ma perché sia gli uomini sia le donne sono esseri umani che condividono il meglio e il peggio della condizione umana. Michela Marzano Sii bella e stai zitta, Mondadori, 2010
Sommario Fondazioni mar - apr 2022 Sommario 4 Parità e termine di paragone di Giorgio Righetti Essere donne in un paese diseguale Editoriali di Rossella Ghigi Le parole compiono azioni 6 intervista a Vera Gheno Giovani che innescano cambiamento intervista a Federico Mento Educazione emotiva e relazionale in classe Genere intervista a Giulia Blasi Libri che migliorano la vita intervista a Daria Bignardi Un cambiamento culturale è necessario intervista a Lorenzo Gasparrini Focus sull'attività della Commissione per lo Sviluppo sostenibile di Acri 28 Intervista a Cristina Colaiacovo Sviluppo Sostenibile 2
Sommario 36 Ucraina, una rete per far fronte all'emergenza Fondazioni 40 Dal dialogo costante con le comunità nascono progetti e sperimentazioni Territori La Maddalena al Sepolcro di Pulzone Scipione 48 R'accolte 3
Editoriali Fondazioni mar - apr 2022 Parità e termine di paragone di Giorgio Righetti Direttore generale Acri L a disuguaglianza di genere è questione complessa, ma la sua rappresentazione e le azioni che vengono messe in atto po sono spesso incomprensibili, se non addirittura ridicole. Un esempio su tutti. Un noto programma televisivo, che aveva in palinsesto la presenza di per mitigarla, possono non sempre risultare ade- due ragazze che non avevano alcun ruolo se non guate. Ciò può dipendere dal fatto che essa viene quello di puro corredo in una logica chiaramente affrontata partendo da un termine di paragone: il maschilista, ha pensato bene di proporre una “ri- genere maschile. Tutte le misure messe in atto per voluzione”: al posto di due ragazze, sono stati mes- ridurre questa disuguaglianza partono da questo si un ragazzo e una ragazza, ovviamente entrambi approccio: si valuta il cosiddetto gap rispetto al di bella presenza. Se la parità di genere, sul piano punto di riferimento, l’uomo, e da lì si adottano le culturale, viene agita mantenendo intatte le aber- necessarie misure atte a ridurlo. Ma siamo sicuri razioni esistenti, e, quindi, nella fattispecie, esten- che rendere le donne uguali agli uomini sia la cosa dendo l’inutilità ad entrambi i generi, anziché eli- giusta? Non contiene, forse, questa stessa moda- minare l’inutilità che mortifica (uomini e donne), lità di agire, una diseguaglianza concettuale che allora sarà quasi impossibile realizzare un reale rischia di mantenere intrinsecamente attiva la di- cambiamento. La strada da percorrere, sul piano seguaglianza? Un approccio più analitico potreb- culturale, è ancora molto lunga, perché è difficile be consentire di affrontare la questione tenendo in rompere degli schemi mentali a cui ci siamo da considerazione molteplici prospettive. troppo tempo assuefatti. Una prospettiva è quella dei diritti. Non vie è dub- C’è infine una terza prospettiva, quella della co- bio che, sotto questo aspetto, la parità di genere, munità. In questa prospettiva, la diversità, anziché peraltro sancita dalla nostra Costituzione quando essere un problema, dovrebbe essere vista come parla di giustizia, di lavoro, di matrimonio, di rap- un’opportunità per la società. In questo caso, il porto tra Stato e cittadino, sia un obiettivo ineludi- tema non è rendere uomini e donne uguali, in bile. La parità di genere è, in questo caso, sempli- un progressivo processo di allineamento. Se la cemente giusta, e ogni discriminazione lede diritti biodiversità è, come oramai generalmente condi- che sono acquisiti per il solo fatto di essere cittadi- viso, una ricchezza, allora la diversità di genere, ni e esseri umani. Su questo terreno la questione nell’ovvio rispetto dell’uguaglianza nei diritti e si concentra sul come rendere questi diritti effet- nella cultura, va preservata come una opportunità, tivamente esercitabili, ed enormi passi in avanti o meglio, come un equilibrio che la natura ci offre sono stati fatti, anche se c’è ancora molto da fare. e impone. L’uguaglianza non presuppone la elimi- Ma il percorso è tracciato, condiviso e netto. nazione delle diversità: al contrario, l’uguaglianza, La seconda prospettiva è quella culturale. E qui quella sostanziale, è un vestito che protegge, scal- siamo più lontani da una situazione accettabile. da ed esalta la diversità che è in ciascuno di noi. Anche perché le azioni che vengono messe in cam- Non è una uniforme, ma un vestito su misura 4
Editoriali Essere donne in un paese diseguale di Rossella Ghigi Sociologa, co-fondatrice del Centro Studi sul Genere e l'Educazione, Università di Bologna S econdo la sociologa Barbara Risman, il ge- nere è una vera e propria struttura sociale che si realizza in tre dimensioni: indivi- rinunciare magari al secondo figlio per mantenere il lavoro o non subirvi demansionamenti. Il solo fatto di nascere donne e non uomini significa non sentirsi al duale, interazionale e istituzionale. Per dirla in bre- sicuro a camminare per strada di notte o subire con ve, costruiamo la differenza di genere nel modo in più probabilità, a parità di altre condizioni, violenza cui pensiamo noi e gli altri, nel modo in cui ci inter- nella relazione di coppia. Significa appartenere a facciamo agli altri, e nel modo in cui ci organizziamo una categoria sociale le cui competenze non vengo- con gli altri. Da come ci guardiamo allo specchio la no ugualmente riconosciute nello spazio pubblico. mattina, a come conversiamo a una riunione di lavo- Significa con più probabilità aver visto eleggere una ro, fino all'orario in cui quella stessa riunione viene figura politica dell'altro sesso alle ultime elezioni calendarizzata, tutto riflette (e riproduce) un certo nel proprio Comune, nella propria Regione o nel modo di concepire il maschile e il femminile. proprio paese. Significa invecchiare con una mag- Ebbene, queste dimensioni sono attraversate, ancora giore richiesta di care giving non retribuito verso oggi, da forti asimmetrie, tali per cui la differenza di figli e nipoti. Se poi si è donna migrante, o disabile, genere diventa, di fatto, disuguaglianza. Certamente, o non eterosessuale o di bassa estrazione sociale le almeno secondo le indagini, la maggior parte della difficoltà non si sommano, ma si moltiplicano. Non popolazione sposa affermazioni di principio per cui è un caso che, nonostante indubbi miglioramenti la parità va perseguita, donne e uomini dovrebbero nel corso del tempo, ancora oggi l'Italia sia al 63° avere le stesse opportunità di carriera, e che "donna posto su un panel di 156 Paesi al mondo secondo è bello". In realtà, non è poi così bello, se in un paese il World Economic Forum nell'indice del gap di ge- il fatto soltanto di non essere nate uomini significa, nere, che considera partecipazione e opportunità per tutto l'arco della vita, molte cose. Significa cre- economiche, istruzione, salute e sopravvivenza, e scere con una maggiore pressione sociale a compia- potere politico. Oggi ormai nessuno sembra sottrar- cere gli altri, ad esempio: fin da piccole chiediamo si all’elogio dell’uguaglianza nella differenza, della di più alle figlie di aiutare in casa (in Italia, secondo parità nella meritocrazia, della libertà nell’autoaffer- l'Istat, l'81% delle donne svolge quotidianamente attività mazione individuale. Come ricorda la filosofa Nancy domestiche e/o cucina, percentuale che scende al 20% Fraser, tuttavia, le istanze emancipatorie di autenti- degli uomini e il gap inizia già in adolescenza). cità e giustizia, che il femminismo ha storicamente A bambini e bambine si propongono messaggi me- portato avanti, rischiano di diventare strumenti per diatici che traducono femminilità in bellezza, bel- vendere e consumare, o al più di annacquarsi nella lezza in giovinezza, giovinezza in magrezza, con ricerca di autoaffermazione individuale, se perdia- conseguenti pesanti sanzioni sociali a chi devia dal- mo di vista gli altri obiettivi che la prassi femmini- lo standard (secondo indagini comparate, nella tele- sta ha per lungo tempo perseguito: la solidarietà visione italiana è forte la sessualizzazione dei corpi sociale, la politicizzazione del personale, il rifiuto giovani femminili e l'invisibilità, ad esempio, delle dell'economicismo. Questo significa ripartire dal- donne anziane). Significa con più probabilità, a pa- le asimmetrie materiali e simboliche che il genere rità di altre condizioni, dover scegliere tra carriera e come struttura sociale riflette e riproduce provando figli, essere escluse dal lavoro quando si è giovani o a costruire qualcosa di migliore 5
Genere Fondazioni mar - apr 2022 Questione di diritti (delle donne) L a disuguaglian- mica e sociale del Paese, come tori considerati “rosa” a scapito za di genere stabilisce l’art. 3 della nostra di altri (le cosiddette STEM, ad non è un pro- Carta fondamentale. Se dav- esempio); nel condizionamen- blema afferente vero ambiamo a costruire una to culturale e tradizionale che esclusivamente alle donne, è società più giusta e più equa, spinge le ragazze ad adeguarsi una questione sociale, della allora le disuguaglianze di ge- a modelli e ruoli auto-limitanti; società intera, in termini di in- nere devono finalmente essere nella percentuale nettamente giustizia sociale, di inefficien- riconosciute e considerate a li- più alta di donne vittime di vio- za economica e di sperpero di vello collettivo, perché riguar- lenze sessuali, atti persecutori potenziale umano. Per questo, dano le strutturali dinamiche e omicidi volontari da parte di le rivendicazioni per i diritti di sopraffazione e discrimina- partner o ex partner. Le azio- (delle donne) sono ampie, tra- zione diffuse nella nostra so- ni di contrasto devono dunque sversali ed eterogenee e, oltre cietà. Molteplici sono, infatti, toccare, contemporaneamen- a godere di un retaggio teori- le sfere nelle quali la disugua- te, tutti questi ambiti. co longevo, hanno permesso di glianza di genere si manife- Di fronte a questo scenario, le segnare tappe cruciali durante sta: nello spropositato carico Fondazioni di origine bancaria gli ultimi due secoli. Solo a ti- del lavoro domestico e di cura intervengono sostenendo e at- tolo esemplificativo: l’accesso sulle spalle delle donne; nella tivando progetti in diversi cam- a licei e università per le donne differenza dei salari percepiti a pi: dalla tutela dei figli vittime (1874), il diritto di voto (1945), parità di ruolo professionale e di crimini domestici all’educa- la legge sul divorzio, (1970), formazione; nella minore rap- zione dei giovani alla parità di l’aborto (1978), l’abolizione del presentanza dei ruoli apicali e genere e al rispetto delle diffe- delitto d’onore (1981), il divieto nelle alte cariche istituzionali; renze, dall’apertura di case che di licenziare durante la mater- nell’indirizzamento verso i set- accolgano donne a rischio ai nità (2001). Non si tratta solo percorsi per incentivare bam- di sudati e necessari riconosci- bine e ragazze ad avvicinarsi menti di alcuni diritti delle don- alle materie STEM. ne, ma di battaglie per la tutela Se davvero ambiamo a Le strade sono state già fati- di cittadine, che sono lavoratri- costruire una società più cosamente tracciate, la condi- ci, madri, studentesse, bambi- giusta e più equa, allora zione delle donne è senz’altro ne, persone disabili, in difficol- le disuguaglianze di genere migliorata rispetto al passato, tà socio-economiche. Queste devono finalmente essere le nuove generazioni sono più tappe hanno infatti permesso a riconosciute e considerate consapevoli e attive sul tema e una parte della popolazione di- a livello collettivo, perché ci sono anche le prime diret- © Pawel Czerwinski - Unsplash scriminata, invisibile, vittima riguardano le strutturali trici d’orchestra, sindache e di violenza e relegata ai margi- dinamiche di sopraffazione astronaute. Ma per proseguire, ni della società, l’opportunità e discriminazione diffuse la strada non deve più essere di iniziare finalmente a parte- nella nostra società delle donne per le donne, ma cipare alla vita politica, econo- di tutti e per tutti 6
Genere Fondazioni mar - apr 2022 Le parole compiono azioni Intervista alla sociolinguista Vera Gheno N el dibattito pubblico, le riflessioni relati- ve all’uso delle pa- È questo il motivo per il quale molti, pur percepen- do come ingiuste le disugua- role, alle sue trasformazioni e glianze di genere, ritengono alla necessità di un linguaggio che le rivendicazioni non più inclusivo sono sempre più debbano concentrarsi sulla accese. Abbiamo chiesto l’opi- lingua ma su altri settori, con- nione di Vera Gheno, socio-lin- siderati più importanti o pri- guista, saggista, ricercatrice, oritari? docente e divulgatrice, che In questo discorso bisogna con- riconosce alle parole un ruolo siderare che la lingua ha una fondamentale nell’ innescare fortissima valenza identitaria. percorsi in cui «lingua, realtà Vera Gheno Quando si assiste ad un cam- e società risuonino reciproca- biamento delle parole, utilizzate mente e si aiutino a vicenda nel quotidianamente da un singolo cammino verso una società più o un gruppo di persone, si pro- equa». Autrice di diverse pub- voca inevitabilmente una messa blicazioni sul tema, di cui “Le interne e il modo in cui essa è in discussione della loro iden- ragioni del dubbio. L'arte di organizzata: dal micro, cioè tità, ed è per questo che non è usare le parole” (Einaudi 2021) dalla famiglia, al macro ossia al sempre vissuto in maniera na- e l’ultima pubblicazione “Altri ruolo e alle attese sociali attri- turale. Tutti noi ci affezioniamo orizzonti. Camminare, cono- buite ai diversi generi. Il timore molto alle nostre parole, perché scere, scoprire” (Utet 2022), è, dunque, che possa avvenire compiamo un grande sforzo nel Vera Gheno ha collaborato per un cambiamento, che gli equi- costruire il nostro patrimonio vent’anni con l’Accademia della libri si modifichino e la società linguistico, lessicale e comu- Crusca, con l’editore Zanichel- cominci a funzionare in manie- nicativo, nel corso degli anni. li ed è docente e ricercatrice ra differente. Spesso, a causa Inoltre, a scuola la lingua vie- presso l’Università di Firenze. di questo timore, le istanze di ne insegnata come se fosse un genere sono poco conosciute, Perché c’è così tanta resi- o non vengono sufficientemen- stenza alle trasformazioni lin- te approfondite, rimanendo guistiche? fraintese, etichettate e perce- Tutte le trasformazioni In generale, tutte le trasforma- pite come sovversive. In realtà, linguistiche provocano zioni linguistiche provocano quello che sta succedendo a li- sconcerto. sconcerto, si pensi ai neologi- vello linguistico non è altro che Nel caso delle questioni di smi o agli anglismi. Nel caso lo specchio di un cambiamento genere, però, il fastidio, la delle questioni di genere però il sociale avviato già da tempo: le perplessità o le proteste fastidio, la perplessità o le pro- trasformazioni linguistiche non sono più intense, perché teste sono più intense, perché arrivano in anticipo ma fanno vanno a toccare la struttura vanno a toccare la struttura del- parte del percorso di trasforma- della nostra società la nostra società, le sue maglie zione della società. 8
Genere sistema immobile, fossilizzato, lingua, in questo senso, ha un considerato “neutro”), crede non vengono stimolate rifles- ruolo fondamentale: appoggia che entreranno a far parte del sioni metacognitive. Per molti le istanze, le accompagna, le linguaggio comune? dunque, la lingua, con la gram- rende oggetto di discussione Questi esperimenti nascono matica e le regole assimilate a all’interno della società. Possia- più di dieci anni fa in seno alle scuola, rimane a quello stadio mo decidere di gettare luce sul- comunità LGBT+ , le prime re- e, quando la società preme per le questioni sociali attraverso altà ad essere entrate in con- cambiarla, adattandola alle nuo- le parole, oppure di insabbiar- tatto con le persone che non si ve esigenze e istanze sociali, si le non parlandone. Risponde- identificano né con il maschile ha la percezione di subire una rei dunque con una domanda: né con il femminile. Si tratta, minaccia, non solo alla propria “Se ci si occupa delle parole, si dunque, di un’istanza scaturita capacità linguistica, ma alla smette di pensare a tutto il re- da un’esigenza reale e prati- propria identità individuale e sto?”. Io credo si possa discute- ca, nei contesti dove l’incontro sociale. Il senso di smarrimento re dei femminili professionali, con persone non binarie è più e di fastidio è amplificato per- come “sindaca” o “ministra” e, comune, mentre nel resto del- ché a cambiare non sono solo le contemporaneamente, del sof- la società quel tipo di diversità parole, ma anche le coordinate: fitto di cristallo, delle differenze raramente viene conosciuta. quello che si conosce, e che as- di retribuzione, delle discrimi- I tentativi di utilizzare forme sicura una posizione e un ruolo nazioni nei confronti della don- linguistiche nelle quali sentirsi specifici nel mondo, non è più na e di coloro che non si ricono- più riconosciuti si sono diffu- sufficiente o non è più adatto. È scono nel genere femminile o si con il tempo, anche grazie a dunque del tutto comprensibile maschile. Anche le parole com- internet, dove le diversità sono questa riluttanza, l’affermare “i piono azioni e discuterne signi- sempre più presenti e, anche problemi sono ben altri”. fica approfondire, comprendere per questo motivo, sono di- e rispondere a specifici bisogni ventate tema di dibattito pub- I problemi sono ben altri? sociali. blico. Non si tratta dunque di Certo che i problemi sono ben un’imposizione linguistica, ma altri! Ma le parole non sono tan- Gli esperimenti e i tentati- di un’esigenza che si è trasfor- genziali, il loro ruolo è rendere vi linguistici, come lo schwa mata in tentativi di soluzione. visibili e raccontabili le istan- (nell’alfabeto fonetico inter- L’uso di vari simboli ( *, @, #, ze sociali che, se non vengono nazionale è il fonema che cor- ecc.), l’inserimento in fondo nominate apertamente, riman- risponde ad un suono inter- alle parole di “x”, “z” “u”, così gono invisibili, dimenticate. La medio tra le vocali, per questo come lo schwa sono tutte forme © Andreas Fickl - Unsplash 9
Genere Fondazioni mar - apr 2022 Il divario di genere ha un impatto misurabile. La maggior parte delle organizzazioni internazionali, infatti, si è cimentata negli ultimi anni nella misurazione degli effetti che la disuguaglianza di genere comporta a livello di economia globale. Si parla di una perdita di PIL sostanziale nel momento in cui le donne non lavorano o lavorano in percentuale molto minore rispetto " agli uomini e rispetto a quella che potrebbe essere la loro piena potenzialità. Per il nostro Paese si stima addirittura di 10 punti percentuali di PIL. Paola Profeta Docente di Scienza delle Finanze all’Università Bocconi " Non ci sono limitazioni “genetiche” che impediscono alle donne di godere della grande bellezza della scienza, ci sono solo residui di una società e un’educazione ormai superate, ritardi culturali forse più subdoli che espliciti. Lucia Votano Dirigente di Ricerca associata all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare L’uguaglianza, le pari opportunità, il valore delle differenze non sono moneta di lusso che ci si può permettere finché le cose vanno bene e che, appena cambia il vento, si sospendono o, peggio, si annullano. Perché se accade così significa, banalmente, che non si è verificata quella evoluzione dei modelli culturali e sociali in grado di " garantire gambe solide alle conquiste. Daniela Oliva Presidente dell’Istituto per la Ricerca Sociale Citazioni tratte da "Le parole dell'uguaglianza", Donzelli 2022 10
Genere linguistiche di rivendicazione, di attenzione e interesse per Io credo si possa discutere dei femminili professionali, una specifica questione sociale, come “sindaca” o “ministra” e, contemporaneamente, che non hanno la presunzione del soffitto di cristallo, delle differenze di retribuzione, delle discriminazioni nei confronti della donna e di coloro di obbligarne l’uso. La risposta, che non si riconoscono nel genere femminile o maschile dunque, alla domanda “Entre- ranno a far parte del linguag- gio comune?” l’avremo solo tra vent’anni. Che cosa vuol dire essere una socio-linguista che si oc- storico di velocissimo cambia- che ci impedisce di accettare cupa di questi temi oggi? mento, è ancora più interessan- la necessità di un linguaggio Per me significa essere fortuna- te, perché tante sono le novità più inclusivo, e si inizi invece a ta perché studiare una lingua è linguistiche che mi attraggo- ragione sul modo in cui imple- una grande sfida, significa ra- no, mi interessano e cerco di mentarlo, conservando l’inter- gionare su strumenti che usia- studiare, senza alcun timore. comprensibilità mo tutti, ogni giorno. Essere Spero dunque che fra vent’an- linguisti, in questo momento ni si fuoriesca dalla pastoia Dialoghi di Pistoia Il festival “Dialoghi di Pistoia” arriva alla sua XIII edizione, che si svolgerà dal 27 al 29 maggio 2022 a Pistoia, e sarà incentrato sul tema “Narrare humanum est. La vita come intreccio di storie e immaginari”. Ideati da Giulia Cogoli e promossi dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e dal Comune di Pistoia, i Dialoghi di Pistoia propongono un modo nuovo di fare approfondimento culturale, rivolgendosi a un pubblico vasto e articolato. Inoltre, i Dialoghi hanno dato vita a una serie di pubblicazioni, edite da Utet, come la più recente “Altri orizzonti. Camminare, conoscere, scoprire” (2022), che ha visto la partecipazione della sociolinguista Vera Gheno assieme a Marco Aime, Duccio Demetrio, Adriano Favole, Marco Vannini e Alessandro Vanoli. Si tratta di un’antologia di saggi sul cammino e il viaggio, esplorato nella XII edizione del festival. 11
La disparità di genere in Italia Indice sull’uguaglianza di genere (2021) Paesi Bassi 75,9 Portogallo 62,2 Francia 75,5 Lettonia 62,1 Findandia 75,3 Estonia 61,6 Spagna 73,7 Bulgaria 59,9 Irlanda 73,1 Croazia 59,2 Belgio 72,7 Lituania 58,4 Lussemburgo 72,4 Cipro 57 Germania 68,6 Rep. Ceca 56,7 Austria 68 Polonia 56,6 Media UE 68 Rep. Slovacca 56 Slovenia 67,6 Romania 54,5 Malta 65 Ungheria 53,4 ITALIA 63,8 Grecia 52,5 Livello di istruzione (2020) Donne Uomini 23% Laurea 17,2% 17% Stem* 36,8% *Science, Technology, Engineering and Mathematics Fonte: EIGE, ISTAT, Osservatorio Nazionale DOMINA sul Lavoro Domestico, LAB24 - Sole 24 ore, Ministero dell’Interno - Dipartimento della Pubblica Sicurezza
Tasso 50% 68% di occupazione Donne Uomini (2021) 15-64 anni 16-64 anni Donne al governo Differenziale (tra presidenti, ministri retributivo di genere (2018) e sottosegretari) Retribuzione media annua Dal 1946 al 2021 Donne 31.335 6,56% Uomini 37.912 del totale 6,2% Differenziale retributivo Oggi 42,2% del totale Lavoro domestico e di cura (2021) Donne Uomini 87,6% 12,4% Vittime reati (2021) Percentuale di donne sul totale degli atti delle violenze persecutori sessuali 74% 18% 92% 31% 26% 82% 8% 69% dei maltrattamenti omicidi volontari contro familiari commessi e conviventi da partner o ex partner
Genere Fondazioni mar - apr 2022 Giovani che innescano cambiamento Intervista a Federico Mento, direttore Ashoka Italia I ncentivare il prota- gonismo giovanile e costruire una grande comunità di ragazze e di ragaz- zi promotori del cambiamento sociale. Questo l'obiettivo del progetto “Gen C: generazione changemaker” promosso da Ashoka e dall'Agenzia Nazio- nale per i giovani. «Siamo con- vinti che ciascuno possa fare la differenza, e solo attivando il “potere trasformativo” di citta- dini, comunità e organizzazioni possiamo generare dei cambia- menti sistemici in grado di agi- Federico Mento re sulle profonde disuguaglian- ze di questa epoca». Esordisce così Federico Mento, direttore di Ashoka Italia. scovando progetti e iniziative innescare cambiamento. «Con «Ashoka è un’ONG nata nel messe in moto proprio dai gio- Generazione C abbiamo avuto 1980. Inizialmente, la sua mis- vani. Dopodichè, nella seconda conferma di quanto sia deter- sione si focalizzava sulla sele- fase, tutte queste esperienze minante e prezioso il contri- zione e il supporto di impren- vengono messe a sistema affin- buto delle donne come agenti ditrici ed imprenditori sociali, ché non rimangano isolate, ma di cambiamento - sottolinea affinché potessero potenziare il comunichino l'una con l'altra Mento -. Ragazze e giovani don- proprio impatto nelle comunità creando un forte apparato che ne che con passione, capacità - prosegue il direttore -. A parti- possa determinare cambiamen- e competenza lavorano per il re dal 2005, Ashoka ha ampliato to e rappresentare fonte di ispi- bene comune. Affrontano temi la sua missione abbracciando razione per altri». di grande urgenza, hanno la ca- l’idea che ciascuno, come indi- Nel progetto hanno un ruolo pacità di mobilitare le coetanee, viduo, organizzazione o istitu- fondamentale le donne, giova- attivano i propri territori, agi- zione, possa diventare un attore ni e giovanissime, sulle qua- scono in una dimensione au- del cambiamento». li Ashoka investe moltissimo tenticamente europea» "Gen C" è articolato in due fasi: poichè, nonostante ancora non una prima di «analisi, finaliz- pienamente inserite nella lea- Nelle pagine seguenti i profi- zata a raccogliere dati e infor- dership del nostro Paese, rap- li di alcune giovani donne che mazioni sul protagonismo del- presentano una forza sociale partecipano al progetto “Gen C: le nuove generazioni in Italia, potentissima e desiderosa di generazione changemaker” 14
Genere Francesca Dellisanti Young Women Network Francesca Dellisanti è presidentessa di Young Women Network, un’associazione non profit, nata nel 2012, che promuove l’empowerment femminile, favorendo la cultura della collaborazione e del network di valore. L’associazione valorizza il ruolo della donna nella società, aiutando le ragazze nel loro percorso di crescita personale e nella creazione di reti professionali. «Avere un punto di riferimento nei primi anni di lavoro è fondamentale - spiega la presidentessa -. L’associazione permette alle donne a cui si rivolge di prendere consapevolezza degli obiettivi e di sentirsi meno sole in questo viaggio». Young Women Network è costituita da circa 700 associate, e oltre 50 volontarie che contribuiscono alla realizzazione di eventi di networking, formazione e di Inspiring Mentor, un percorso con un professionista con cui confrontarsi. www.youngwomennetwork.com Denisa Cani 3D Denisa Cani ha 18 anni ed è l’ideatrice di 3D, un progetto che offre uno sportello di sostegno psicologico alle donne accolte presso i centri o comunità di accoglienza. Questa idea nasce dall’esperienza di Denisa che nel 2019, ancora minorenne, ha viaggiato dall’Albania all’Italia per essere accolta a Bologna presso una struttura per minori non accompagnati. L’esperienza vissuta è stata caratterizzata da diverse difficoltà. Le comunità e i centri di accoglienza per stranieri sono, infatti, spesso focalizzati sulle esigenze burocratiche e poco sull’ascolto e sul supporto emotivo. Denisa ha osservato in particolare come l’elevata presenza di ospiti impedisca la creazione di uno spazio in cui le donne possano esprimersi. «Il progetto 3D sta per: Denisa, Donne e Diritti - spiega -. L’obiettivo è supportare le donne che hanno difficoltà a inserirsi in contesti di questo tipo». 15
Genere Fondazioni mar - apr 2022 Aurora Capogrossi Animenta Aurora Caporossi ha 23 anni e, insieme ad altri ragazzi, ha fondato “Animenta”, associazione nata come spazio di ascolto, di confronto e di accoglienza per chi ha affrontato o sta affrontando un disturbo del comportamento alimentare. Animenta nasce all' inizio 2021, proprio durante la pandemia, in un momento in cui si è registrato un aumento di disturbi alimentari tra persone di ogni età. Secondo la Società Italiana per lo Studio dei Disturbi del Comportamento Alimentare, infatti, nel 2021 c'è stato un incremento del 30% dei casi e una crescita pari al 50% di richieste di prima visita. Prevalentemente attraverso il sito e i social network, l'associazione vuole rappresentare «un luogo in cui ogni storia è accolta, in cui ogni persona è ascoltata e in cui il giudizio è bandito» spiega la fondatrice, anche lei in adolescenza vittima di disturbi alimentari. www.aniemnta.org Mariachiara Cataldo breakthesilence_ita Mariachiara è fondatrice di "breakthesilence_ita", dapprima nata come pagina social, poi divenuta associazione. L’iniziativa punta a sensibilizzare l'opinione pubblica sulle discriminazioni e violenze di genere. «Puntiamo ad essere un canale informativo sulle questioni di genere attraverso contenuti specifici studiati di vario tipo come post, dirette, reel e ciò è possibile attraverso un team di 40 persone con competenze, studi, lavori e storie diverse e con la collaborazione di professionisti che trattano gli stessi temi». Obiettivo dell'associazione è rompere il silenzio, abbattere gli stereotipi e le discriminazioni di genere per costruire una nuova realtà dove a vincere è la parità di genere. @breakthesilence_ita 16
Genere Educazione emotiva e relazionale in classe Intervista a Giulia Blasi, scrittrice e divulgatrice "M anuale per ra- gazze rivoluzio- narie” (Rizzoli filosofico che determina speci- fiche pratiche e rivendicazioni, ma ogni persona lo vive a suo Crede ci sia bisogno di una divulgazione e di un’educa- zione più strutturata sul tema? 2020) è un libro che ha reso modo. Il movimento ha un fon- Sì, mi sto battendo molto per la accessibile, con un linguaggio damento teorico sedimentato diffusione istituzionalizzata di chiaro e comprensibile a tutti, i in circa duecento anni, e com- un’educazione emotiva e rela- temi legati alla condizione delle posto da testi che affrontano te- zionale, che attraversi le scuo- donne e alle rivendicazioni di matiche relative alla condizione le dell’obbligo di ogni ordine genere. Abbiamo intervistato delle donne, ai loro diritti, alla e grado, dalle scuole dell’in- l’autrice, Giulia Blasi, scrittrice, violenza e alla sopraffazione. fanzia alle superiori. Credo formatrice, divulgatrice e autri- È una forma di ripensamento fermamente che una parte di ce di programmi radiofonici. dello stare al mondo, per com- programma scolastico debba prendere che ci sono altre pos- essere destinata allo sviluppo Cos’è il femminismo? sibilità, altre strade che non si- delle abilità relazionali, per Partiamo dal presupposto che ano prestabilite o imposte dalla evitare di continuare a corro- non esiste un solo femminismo. tradizione o dal sistema econo- borare una cultura che vuole Il femminismo è un movimento mico e culturale. l’uomo arrogante, aggressivo © Ben Mullins - Unsplash 17
Genere Fondazioni mar - apr 2022 e represso nelle emozioni e la donna cedevole, vulnerabile e perennemente colpevole. Inoltre, è necessario per far comprendere che questo bina- rismo non è così rigido, perché l’orientamento e l’identità di genere sono fluide e multifor- mi. Altrimenti, disuguaglianze, violenza domestica e omotran- sfobia continueranno ad essere affrontate in maniera episodica e solo con la punizione a valle, non attraverso la prevenzione. Non ci dovrebbe solo interes- sare quanti anni il femminici- da trascorrerà in carcere, ci do- vrebbe interessare quella vita persa, e il lavorare sulle cause Giulia Blasi a monte. Questa è l’unica pos- sibilità per prevenire altre vitti- me donne. È fiduciosa dei percorsi che stanno prendendo le rivendi- La differenza l’ho vista in questi Perché, come si legge nel cazioni di genere con le nuove anni attraverso i miei studen- sottotitolo del suo “Manua- generazioni? ti: ogni annata rappresenta un le”, “il femminismo ci rende Sì, sono fiduciosa, ma il percor- passo in avanti rispetto ai pre- felici”? so non è lineare. Non bisogna cedenti, perché hanno maggio- Perché ci libera, ci apre alle di- pensare che la storia vada ine- ri strumenti per comprendere versità, ci aiuta a comprendere vitabilmente sempre verso il più facilmente i concetti di cri- meglio noi stessi e le persone progresso, ci sono momenti di tica quando analizziamo, per che abbiamo intorno, a lavo- regressione a cui bisogna fare esempio, le campagne pubbli- rare per costruire una società molta attenzione. È vero tut- citarie. Un cambiamento, quin- meno ingiusta. Dentro i fem- tavia che esiste una maggiore di, esiste, sono fiduciosa del minismi risiede la possibilità coscienza collettiva delle gene- futuro ma preferisco occuparmi di conoscere la propria iden- razioni più giovani sui diritti. del presente. tità, spogliata delle aspettati- ve e dalle imposizioni sociali. Un’opportunità individuale, dunque, immersa però in una dimensione sociale: qualsiasi azione dei femminismi, infatti, è un’azione collettiva pensata Credo fermamente che una parte di programma scolastico non solo per il miglioramento debba essere destinata allo sviluppo delle abilità relazionali, della condizione delle donne e per evitare di continuare a corroborare una cultura che vuole di coloro che non si riconosco- l’uomo arrogante, aggressivo e represso nelle emozioni no nel binarismo uomo-don- e la donna cedevole, vulnerabile e perennemente colpevole na, ma per il miglioramento dell’intera società 18
Genere " Il processo per raggiungere la parità di genere si deve accompagnare senza scontri ideologici, ma con attenzione e costanza, puntando sulla diffusione di una cultura che già appartiene alle giovani generazioni. Ragazzi e ragazze crescono insieme, studiano insieme, cominciano a lavorare insieme. La competizione è nella natura stessa delle persone, delle loro aspettative e delle loro ambizioni. Un ruolo fondamentale è sempre quello dell’educazione in famiglia, a scuola e nella formazione professionale. Maria Ida Germontani Membro del Comitato Scientifico della Smart Future Academy " Applicare una lente di genere in tutte le scelte politico economiche che vengono fatte a livello istituzionale, ma non solo, è un passo fondamentale per lo sviluppo umano sostenibile del nostro Paese. Carola Carazzone Segretario generale Assifero Se negli ultimi anni c’è stato un aumento della partecipazione femminile al mercato del lavoro e una diminuzione del divario retributivo di genere, ci sono comunque ancora tante sfide da affrontare. Ad esempio, in molti casi, le donne si scontrano ancora " con la difficoltà di conciliare la vita lavorativa con quella privata, e si trovano costrette a dover fare una scelta esclusiva. C’è ancora molto lavoro da fare riguardo alla parità di genere. Delphine Moralis CEO Philea - Philanthropy Europe Association Citazioni tratte da "Le parole dell'uguaglianza", Donzelli 2022 19
Genere Fondazioni mar - apr 2022 Libri (scritti da donne) che migliorano la vita Intervista a Daria Bignardi A cominciare da scrittri- ci come la newyorkese Djuna Barnes, “colta, affiancata nella crescita, come nel- la costruzione di una carriera così edificante, l’autrice confessa che dissipata e nevrotica”, oppure all'e- spesso, soprattutto in passato, ha miliana Grazia Cherchi “caritate- dubitato delle sue capacità profes- vole che amava furiosamente gli sionali. Possibile che questa incer- altri”, ad artiste come Marina Abra- tezza dipenda dalla tendenza delle mović, Agnes Varda, Thelma Wood, donne, culturalmente ereditata, a sono tante le figure femminili che non sentirsi mai pienamente all’al- hanno riempito il percorso lette- tezza delle aspettative? Lo abbiamo rario e umano di Daria Bignardi, chiesto a lei. «Non so se sia un sen- giornalista, scrittrice e conduttrice timento femminile o psicologico, televisiva. Ne parla nel suo ultimo quello dell’insicurezza - spiega - e libro “Libri che mi hanno rovinato che, dopo aver pubblicato il mio ot- la vita (e altri amori malinconici)” tavo libro, è diminuita. Ho iniziato (Einaudi 2022), in cui l’autrice, che a pubblicare tardi, nonostante scri- si definisce “lettrice agonistica”, ri- va da quando ho sette anni. Crede- percorre gli “incontri” letterari dal- vo che essere nota mi precludesse la sua adolescenza ad oggi. In una la carriera letteraria: poi a un certo sorta di confessione autobiografi- punto il primo libro si è imposto, ca, a tratti molto intima, Bignardi non ho potuto fare a meno di scri- racconta della propria evoluzione Nel suo ultimo libro verlo. I pregiudizi esistono, ce li specchiandosi nelle vite delle scrit- “Libri che mi hanno ho anche io. Chi viene da un altro trici, e anche degli scrittori, i cui rovinato la vita (e altri mondo (nel mio caso quello tele- testi hanno accompagnato il suo amori malinconici)” visivo) ci fa storcere il naso». Oltre percorso di vita. Una rappresen- Bignardi ripercorre a donne intellettuali con piglio da tanza importante di intellettuali gli “incontri” letterari innovatrici controcorrente rispetto donne emerge dalle pagine del dalla sua adolescenza alle epoche di appartenenza, Bi- libro e, tuttavia, nonostante que- fino a oggi gnardi, nel suo ultimo lavoro, parla ste figure di riferimento “brillanti, anche della madre. La scrittrice, eclettiche e mondane" siano state come già è emerso in altri suoi li- sue muse ispiratrici e l'abbiano bri, racconta di un rapporto con 20
Genere la figura materna estremamente Da queste righe si intuisce un complesso, in gran parte minato incontro e scontro fra la donna dall’ansia ossessiva di cui soffriva di oggi e quella di ieri. C’è stato la genitrice (mancata anni fa), ma I "ruoli" dell'uomo e della un superamento del ruolo esclu- anche dallo scontro generazionale donna sono difficilissimi sivamente familiare della donna che vede contrapposte due donne da rimescolare e da oppure, in realtà, il cambiamen- appartenenti a momenti storici di- ripensare in modo paritario. to non è ancora avvenuto? «Mai versi ognuna con le proprie idee. Ma la strada è tracciata, abbastanza - dichiara l'autrice -, “Da mia madre ho succhiato lo spi- la fine del patriarcato è ma sì, ora è diverso. Anche se i rito di sacrificio” scrive nel libro e iniziata e non credo possa ruoli sono difficilissimi da rime- ancora “lei sotto i bombardamenti fermarsi scolare e ripensare in modo pa- del lavoro fuori casa, in casa, delle ritario, ma la strada è tracciata, figlie […], mentre con la scusa del la fine del patriarcato è iniziata e lavoro, mio padre era sempre via”. non credo possa fermarsi» 21
Genere Fondazioni mar - apr 2022 Un cambiamento culturale è necessario Intervista al filosofo Lorenzo Gasparrini L orenzo Gasparrini è un filosofo e un di- vulgatore. Abbiamo rendere tutti più consapevoli e a superare la dimensione indi- viduale per crearne una collet- chiesto il suo punto di vista sul- tiva. le radici culturali della disugua- glianza di genere. Il femminismo dovrebbe avere anche altri nomi? Lei si definisce filosofo La storia non si può cambiare, femminista. Cosa vuol dire il femminismo si chiama così esattamente? perché sono state prima le don- Essere "filosofo femminista" ne – in quanto più oppresse – a vuol dire usare la tradizione mettere in discussione i ruoli del pensiero occidentale in- di genere imposti dalla società. cludendo anche quello che la Poi possiamo chiamare questo tradizione ha escluso. Mi rife- Lorenzo Gasparrini movimento come ci pare, o non risco al pensiero delle donne, usare affatto quel nome, ma non alla loro riflessione e alle loro sono i nomi a tenere lontane le pratiche sui sistemi di potere persone da una maggiore con- in atto nella società e nei rap- che si riconoscono nel genere sapevolezza dei problemi socia- porti interpersonali e anche su maschile? li, e dal lavoro che servirebbe a come si costruiscono tradizioni I femminismi vogliono miglio- risolverli. Parlare del nome del condizionanti per i ruoli socia- rare la vita di chiunque, anche femminismo è solo una scusa li di uomini e donne. Vuol dire se agiscono soprattutto sulle per non impegnarsi. divulgare e raccontare questa persone più discriminate e col- grande raccolta di riflessioni pite dagli effetti delle disugua- Rispetto alle disuguaglian- e di azioni che sono i femmi- glianze di genere. L’azione dei ze di genere oggi presenti nel nismi, spiegarne il significato femminismi è quella di rendere nostro paese, quanto conta e usarne i risultati soprattutto chiunque più consapevole del- l'aspetto culturale? verso quelle persone che non la struttura della nostra società L’aspetto culturale è quello più ne hanno mai sentito parlare o contemporanea che ha effetti importante, perché se non si che ne hanno sentito parlare in anche sugli uomini come ge- comprende la loro origine cul- maniera distorta e parziale. nere. Sono molti infatti a vivere turale, nessuna delle disugua- vite infelici o insoddisfacenti glianze può essere non solo I femminismi hanno come anche a causa di come oggi vie- eliminata, ma neanche avvertita obiettivo anche il migliora- ne percepito il genere maschile. come tale. Quella culturale è la mento della vita delle persone I femminismi servono anche a sensibilità necessaria per ren- 22
Genere © Juliane Liebermann - Unsplash dersi conto che spesso si com- un circuito editoriale e autorale Può fare degli esempi di piono discriminazioni, abusi e di persone preparate. Solo con buone pratiche che ha speri- disparità non tramite la nostra un’azione congiunta si può ap- mentato in prima persona? espressa volontà, ma a causa di portare un reale cambiamento. Certamente nella mia esperien- condizionamenti culturali che za quello che ho visto funziona- ci fanno agire in quei modi in- re molto è organizzare spazi e giusti, pensando che siano in- momenti di discorso collettivo vece “normali” o “naturali”. intorno ai temi di genere. Invi- Spesso si compiono tare persone a parlarne in un Come si può cambiare que- discriminazioni, abusi confronto aperto con le doman- sta cultura? e disparità non tramite de da parte dei partecipanti, I cambiamenti culturali sono la nostra espressa volontà, e fare in modo che questi mo- sempre avvenuti attraverso l’a- ma a causa di menti siano periodici, anche zione di più componenti socia- condizionamenti senza "ospiti", solo per parlarne li: bisogna innalzare il livello culturali che ci fanno insieme. Lo scopo è far diven- del dibattito pubblico, aumen- agire in quei modi tare i discorsi sul genere, sulla tare l’offerta e la diffusione di ingiusti, pensando parità, su una visione non pa- informazioni corrette, sensibi- che siano invece triarcale della società e delle lizzare l’opinione pubblica con “normali”o “naturali” abitudini qualcosa di meno ec- appelli e testimonianze, creare cezionale, di più quotidiano 23
Genere Fondazioni mar - apr 2022 Programmare il futuro Il coding per colmare il divario nelle STEM P erché le donne raramente sognano di fare l’ingegnere, il matematico, lo scienziato o il programmatore? Per- divertente e stimolante. Nel corso di una sum- mer camp di un mese, le partecipanti hanno la possibilità di imparare a programmare, di spe- ché a livello sociale e culturale sono considerati rimentare in laboratorio alcune tecnologie e di settori prettamente maschili, come se gli uomini partecipare a seminari tenuti da professioniste fossero maggiormente predisposti alle materie informatiche. L’obiettivo è dare loro una chiave di scientifiche. Colmare la sottorappresentazione valutazione obiettiva e consapevole sugli studi e i delle donne nei settori scientifici e tecnologici si- percorsi professionali in campo informatico e di gnifica lavorare su due fronti paralleli. Da un lato, conoscere donne affermate in questi settori, dove occorre attivare percorsi che incentivino bam- sono spesso assai poche o scarsamente valoriz- bine e ragazze ad avvicinarsi a queste materie. zate. Anche la Fondazione Compagnia di San Dall’altro, è necessario combattere gli stereotipi Paolo, con il progetto “Coding girls”, ha avvia- di genere che influiscono fortemente sulle scelte to un programma per insegnare il coding a 600 delle giovani, andando a discapito delle loro op- studentesse di 10 scuole superiori di Torino. portunità formative e lavorative, ma anche dello Attraverso un corso extracurriculare intensivo, sviluppo economico e tecnologico del Paese, che le studentesse dell’ultimo triennio delle scuole così rinuncia a un potenziale che può essere de- secondarie superiori acquisiscono le competen- cisivo. Per questo, le Fondazioni di origine ban- ze informatiche di base e hanno la possibilità di caria hanno attivato diversi progetti che lavorano aumentare il loro interesse per le materie STEM. su entrambi i fronti. La Fondazione di Modena, Dall’analisi dei risultati di progetto, si è riscon- per esempio, sostiene il progetto “Ragazze digi- trato un miglioramento delle competenze digi- tali”, che ogni estate permette alle studentesse tali, una maggiore consapevolezza delle proprie delle scuole secondarie superiori di avvicinarsi potenzialità e delle percezioni stereotipate esi- all’informatica e alla programmazione, in modo stenti nell’ambito digitale © Lala Azizli - Unsplash 24
Genere Accoglienza Un approccio multidimensionale a braccia contro le aperte disuguaglianze “Ricomincio da (te)” è un’articolata iniziativa di Fondazione Tercas che intende contribuire a contrastare e a prevenire la violenza sulle donne, intervenendo anche sulla cultura della prevaricazione maschile, che si alimenta grazie a discriminazioni e pregiudizi. Per raggiungere questo obiettivo, il progetto di Fondazione Tercas si muove su varie dimensioni La realtà dei figli di vittime di crimini domestici è del problema, dalla tanto complessa quanto ancora sommersa, perché promozione di iniziative non esistono stime ufficiali sull’effettivo numero di in ambito culturale al casi. Inoltre, considerando che nei casi di femmi- reinserimento sociale e nicidio 8 volte su 10 l’assassino è il padre, ci accor- lavorativo delle vittime di giamo che nella maggior parte di queste tragedie i violenza. Si investe anche figli perdono la madre ma anche la figura paterna. su percorsi di educazione Gli studi oggi esistenti dimostrano che le situazio- nelle materie STEM ni vissute hanno un impatto psicologico devastan- (Technology Engineering te sulle persone minorenni, che diventano orfani and Mathematics), per a seguito di questi eventi con inevitabili ricadute incoraggiarne lo studio, in anche nella loro sfera relazionale e scolastica. Per particolar modo da parte sostenere bambini e ragazzi, il Fondo per il con- delle bambine e delle trasto della povertà educativa minorile ha emesso ragazze. Proprio la scuola è il bando “A braccia aperte”, con l’obiettivo di so- centrale nello sviluppo del stenere interventi a favore degli orfani di vittime di progetto, perché è in classe crimini domestici e femminicidi. Nel 2021, dopo che viene realizzata una la pubblicazione del bando, l’impresa sociale Con i costante sensibilizzazione Bambini ha selezionato quattro partenariati quali- degli studenti alla parità di ficati e con esperienza per co-progettare interventi genere e al rispetto delle a favore degli orfani di vittime di femminicidio e differenze, per superare crimini domestici. Gli interventi coprono l’intero i modelli stereotipati dei territorio nazionale e hanno una durata di 48 mesi. ruoli delle donne e degli Sono anche destinati al sostegno delle famiglie af- uomini e gli atteggiamenti di fidatarie e, più in generale, di chi si prende cura prevaricazione. del minore. Complessivamente, a disposizione per il progetto sono stati stanziati 10 milioni di euro 25
.... Fondazioni mar - apr 2022 La foto proviene dalla mostra fotografica e multimediale "Desiderare per crescere", a cura di Diana Bagnoli, che esplora le molteplici attività del progetto DOORS, una delle oltre 400 iniziative sostenute dal Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile. Il progetto Doors si rivolge ai ragazzi da 10 a 14 anni in situazione di vulnerabilità economica e socio-culturale, con l’obiettivo di aumentare le loro opportunità di accesso alla cultura e alla bellezza, al sostegno socio-affettivo e all’apprendimento di competenze cognitive. 26
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Sostenibilità Fondazioni mar - apr 2022 Lo sviluppo sostenibile è una necessità, non una scelta Intervista a Cristina Colaiacovo, presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e Commissione per lo Sviluppo sostenibile di Acri C ollaborazione globale, solidarietà, dtland, elaborato nel 1987 dalla Commissione mon- partecipazione di tutti i paesi, dia- diale sull'ambiente istituita dalle Nazioni Unite. In logo con i territori, creatività delle occasione di tale incontro si affermò che “lo svilup- giovani generazioni: sono questi gli po sostenibile, lungi dall'essere una definitiva con- elementi che la rendono ottimista sulla possibilità dizione di armonia, è piuttosto un processo di cam- di vincere la sfida dello sviluppo sostenibile. Cri- biamento tale per cui lo sfruttamento delle risorse, stina Colaiacovo è la presidente della Fondazione la direzione degli investimenti, l'orientamento dello Cassa di Risparmio di Perugia e, dallo scorso anno, sviluppo tecnologico e i cambiamenti istituzionali guida la Commissione per lo Sviluppo sostenibile siano resi coerenti con i bisogni futuri oltre che con di Acri. L’abbiamo intervistata. gli attuali”. Al fine di soddisfare i bisogni delle attuali generazioni e di evitare di compromettere la capacità Presidente, partiamo dalla definizione, cosa delle future di soddisfare i propri, il processo di so- significa “sviluppo sostenibile”? stenibilità lega in un rapporto di interdipendenza la Esistono molte definizioni di sviluppo sostenibile; tutela e la valorizzazione delle risorse naturali, intesa forse, possiamo considerare come principale punto come capacità di mantenerne la qualità e la riproduci- di riferimento quella contenuta nel rapporto Brun- bilità, alla dimensione economica - dunque alla pos- 28
Sostenibilità prodotti e servizi –, posizionano l’Italia al sesto po- Il processo di sostenibilità lega in un rapporto sto della classifica, con dati molto positivi nel cam- di interdipendenza la tutela e la valorizzazione po della difesa dell’ambiente, dell’alimentazione e delle risorse naturali, intesa come capacità degli acquisti, ma rilevando una grande carenza di di mantenerne la qualità e la riproducibilità, attenzione sul tema della mobilità. alla dimensione economica La pandemia che impatto ha avuto: ne ha ral- lentato la diffusione o l’ha accelerata? È evidente che l’emergenza sanitaria ha esacerbato alcune debolezze strutturali di vecchia data, ponen- sibilità di generare reddito compatibilmente con il do in luce i limiti e le fragilità del nostro sistema rispetto della dignità umana - nonché a quella so- produttivo, sanitario e scolastico. Molti obiettivi di ciale, ovvero all’opportunità di garantire condizio- sviluppo sostenibile sono stati colpiti duramente, ni di benessere umano, nelle sue molteplici forme, in particolare, quelli di carattere sociale ed econo- che riguardano la salute, la giustizia e l’istruzione. mico. D’altra parte, con la riduzione delle attività Se vogliamo, non si tratta di altro se non di afferma- economiche, i benefici ambientali sono stati invece re il principio di uguaglianza generazionale. significativi, ma sono destinati ad avere un carat- tere momentaneo se non integrati in un percorso Qual è lo scenario nel nostro Paese rispetto a consapevole nel lungo periodo. Analogamente, ri- questo tema? Quanto è conosciuto e quanto la tengo che il collegamento diretto tra la condizione sostenibilità indirizza realmente le scelte dei cit- di salute del pianeta e quella delle persone si sia tadini e delle imprese? rafforzato notevolmente nel corso della crisi, sia L’Italia ha svolto un ruolo di primo piano nella de- nel lockdown sia successivamente, ma questo raf- finizione delle politiche internazionali di sosteni- forzamento per consolidarsi necessita di una seria bilità, ricoprendo la vice-presidenza del Comitato rimeditazione degli strumenti e delle politiche che preparatorio della Conferenza Rio+20, partecipan- devono orientare trasversalmente e ad ampio spet- do attivamente al Gruppo di Lavoro sugli SDGs e, tro gli interventi in ciascun settore. infine, svolgendo un’azione di leadership partico- larmente efficace durante il semestre di presiden- Qual è il ruolo delle Fondazioni di origine za dell’UE nella seconda metà del 2014. Nel 2016 è bancaria in questo scenario? stata inoltre creata ASviS, l’Alleanza Italiana per lo Nello scenario profondamente trasformativo che Sviluppo sostenibile, chiamata a svolgere un ruolo stiamo vivendo, le Fondazioni già rivestono, con la di collettore sociale per sensibilizzare e diffonde- propria legge istitutiva, un ruolo chiave nello svi- re la conoscenza sulla sostenibilità, nonché per luppo sociale ed economico dei territori e possono supportare le istituzioni nell’implementazione de- senz’altro proseguire con sempre maggiore consa- gli obiettivi e dei target dell’Agenda 2030. Nono- pevolezza nel loro prezioso ruolo di motore sociale, stante i numerosi propositi, l’introduzione di po- contribuendo al raggiungimento degli obiettivi di litiche strutturate sulla sostenibilità resta ancora, Sviluppo sostenibile. Difatti, è proprio nell’Agen- nel nostro Paese, un traguardo di lungo periodo, da 2030 che le Fondazioni hanno trovato un nuovo poiché l’Italia risente ancora delle ripercussioni e ulteriore supporto per orientarsi nella propria della recente crisi finanziaria e si caratterizza per attività, che può pertanto arricchirsi di nuovi sti- la presenza di modelli tradizionali di produzione, moli e obiettivi. Oltre all’azione diretta, realizza- basati ancora su un approccio settoriale. Direi che ta strutturando e partecipando con progetti propri ci sono luci ed ombre anche per quanto riguarda all’implementazione dei principi di sostenibilità, le i comportamenti sostenibili dei cittadini. I risul- Fondazioni, anche grazie all’attività della Commissio- tati di una indagine di Altroconsumo, realizzata a ne Sviluppo Sostenibile di Acri, stanno consolidando febbraio 2022 insieme alle organizzazioni di con- una propria posizione comune sul tema della so- sumatori di altri 13 paesi, ha analizzato cinque stenibilità, volta a rafforzare il loro dialogo con gli ambiti - alimentazione, viaggi e mobilità, acqua ed stakeholder del territorio - Enti locali e Pubbliche energia domestica, gestione dei rifiuti, acquisto di amministrazioni, scuole, famiglie ed Enti del Terzo 29
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