Non è una questione di genere - Contrastare disuguaglianze, garantire diritti - Daria Bignardi - Acri

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Non è una questione di genere - Contrastare disuguaglianze, garantire diritti - Daria Bignardi - Acri
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                                                                                            Daria Bignardi

                                                                                               Giulia Blasi

                                                                                       Lorenzo Gasparrini

                                                                                               Vera Gheno

               Periodico delle Fondazioni
               di origine bancaria

               Mar - Apr 2022

Mar-Apr 2022

                                 Non è una
                             questione di genere
Fondazioni

                                      Contrastare disuguaglianze, garantire diritti
Non è una questione di genere - Contrastare disuguaglianze, garantire diritti - Daria Bignardi - Acri
E
           ssere dalla parte delle
           donne vuol dire lottare
           per costruire una società
egualitaria, in cui essere uomo
o donna sia «indifferente», non
abbia alcuna rilevanza.
Non perché essere uomo o donna
sia la stessa cosa, ma perché sia
gli uomini sia le donne sono esseri
umani che condividono il meglio e
il peggio della condizione umana.

                             Michela Marzano
      Sii bella e stai zitta, Mondadori, 2010
Non è una questione di genere - Contrastare disuguaglianze, garantire diritti - Daria Bignardi - Acri
Sommario                                Fondazioni                          mar - apr 2022

       Sommario
           4              Parità e termine di paragone
                          di Giorgio Righetti

                          Essere donne in un paese diseguale
         Editoriali       di Rossella Ghigi

                                    Le parole compiono azioni

                                                                             6
                                    intervista a Vera Gheno

                                    Giovani che innescano cambiamento
                                    intervista a Federico Mento

                                    Educazione emotiva
                                    e relazionale in classe                 Genere
                                    intervista a Giulia Blasi

                                    Libri che migliorano la vita
                                    intervista a Daria Bignardi

                                    Un cambiamento culturale è necessario
                                    intervista a Lorenzo Gasparrini

Focus sull'attività della
Commissione per lo Sviluppo
sostenibile di Acri
                                            28
Intervista a Cristina Colaiacovo             Sviluppo
                                            Sostenibile

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Sommario

36                                                      Ucraina, una rete
                                                        per far fronte
                                                        all'emergenza

Fondazioni

                                                                     40
                           Dal dialogo costante
                           con le comunità nascono
                           progetti e sperimentazioni

                                                                        Territori

La Maddalena al Sepolcro
di Pulzone Scipione
                                                                     48
                                                                       R'accolte

                                    3
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Editoriali                                       Fondazioni                                        mar - apr 2022

Parità e termine
di paragone
di Giorgio Righetti
Direttore generale Acri

 L         a disuguaglianza di genere è questione
           complessa, ma la sua rappresentazione
           e le azioni che vengono messe in atto
                                                              po sono spesso incomprensibili, se non addirittura
                                                              ridicole. Un esempio su tutti. Un noto programma
                                                              televisivo, che aveva in palinsesto la presenza di
per mitigarla, possono non sempre risultare ade-              due ragazze che non avevano alcun ruolo se non
guate. Ciò può dipendere dal fatto che essa viene             quello di puro corredo in una logica chiaramente
affrontata partendo da un termine di paragone: il             maschilista, ha pensato bene di proporre una “ri-
genere maschile. Tutte le misure messe in atto per            voluzione”: al posto di due ragazze, sono stati mes-
ridurre questa disuguaglianza partono da questo               si un ragazzo e una ragazza, ovviamente entrambi
approccio: si valuta il cosiddetto gap rispetto al            di bella presenza. Se la parità di genere, sul piano
punto di riferimento, l’uomo, e da lì si adottano le          culturale, viene agita mantenendo intatte le aber-
necessarie misure atte a ridurlo. Ma siamo sicuri             razioni esistenti, e, quindi, nella fattispecie, esten-
che rendere le donne uguali agli uomini sia la cosa           dendo l’inutilità ad entrambi i generi, anziché eli-
giusta? Non contiene, forse, questa stessa moda-              minare l’inutilità che mortifica (uomini e donne),
lità di agire, una diseguaglianza concettuale che             allora sarà quasi impossibile realizzare un reale
rischia di mantenere intrinsecamente attiva la di-            cambiamento. La strada da percorrere, sul piano
seguaglianza? Un approccio più analitico potreb-              culturale, è ancora molto lunga, perché è difficile
be consentire di affrontare la questione tenendo in           rompere degli schemi mentali a cui ci siamo da
considerazione molteplici prospettive.                        troppo tempo assuefatti.
Una prospettiva è quella dei diritti. Non vie è dub-          C’è infine una terza prospettiva, quella della co-
bio che, sotto questo aspetto, la parità di genere,           munità. In questa prospettiva, la diversità, anziché
peraltro sancita dalla nostra Costituzione quando             essere un problema, dovrebbe essere vista come
parla di giustizia, di lavoro, di matrimonio, di rap-         un’opportunità per la società. In questo caso, il
porto tra Stato e cittadino, sia un obiettivo ineludi-        tema non è rendere uomini e donne uguali, in
bile. La parità di genere è, in questo caso, sempli-          un progressivo processo di allineamento. Se la
cemente giusta, e ogni discriminazione lede diritti           biodiversità è, come oramai generalmente condi-
che sono acquisiti per il solo fatto di essere cittadi-       viso, una ricchezza, allora la diversità di genere,
ni e esseri umani. Su questo terreno la questione             nell’ovvio rispetto dell’uguaglianza nei diritti e
si concentra sul come rendere questi diritti effet-           nella cultura, va preservata come una opportunità,
tivamente esercitabili, ed enormi passi in avanti             o meglio, come un equilibrio che la natura ci offre
sono stati fatti, anche se c’è ancora molto da fare.          e impone. L’uguaglianza non presuppone la elimi-
Ma il percorso è tracciato, condiviso e netto.                nazione delle diversità: al contrario, l’uguaglianza,
La seconda prospettiva è quella culturale. E qui              quella sostanziale, è un vestito che protegge, scal-
siamo più lontani da una situazione accettabile.              da ed esalta la diversità che è in ciascuno di noi.
Anche perché le azioni che vengono messe in cam-              Non è una uniforme, ma un vestito su misura

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Non è una questione di genere - Contrastare disuguaglianze, garantire diritti - Daria Bignardi - Acri
Editoriali

Essere donne
in un paese diseguale
di Rossella Ghigi
Sociologa, co-fondatrice del Centro Studi
sul Genere e l'Educazione, Università di Bologna

 S            econdo la sociologa Barbara Risman, il ge-
              nere è una vera e propria struttura sociale
              che si realizza in tre dimensioni: indivi-
                                                                 rinunciare magari al secondo figlio per mantenere il
                                                                 lavoro o non subirvi demansionamenti. Il solo fatto di
                                                                 nascere donne e non uomini significa non sentirsi al
duale, interazionale e istituzionale. Per dirla in bre-          sicuro a camminare per strada di notte o subire con
ve, costruiamo la differenza di genere nel modo in               più probabilità, a parità di altre condizioni, violenza
cui pensiamo noi e gli altri, nel modo in cui ci inter-          nella relazione di coppia. Significa appartenere a
facciamo agli altri, e nel modo in cui ci organizziamo           una categoria sociale le cui competenze non vengo-
con gli altri. Da come ci guardiamo allo specchio la             no ugualmente riconosciute nello spazio pubblico.
mattina, a come conversiamo a una riunione di lavo-              Significa con più probabilità aver visto eleggere una
ro, fino all'orario in cui quella stessa riunione viene          figura politica dell'altro sesso alle ultime elezioni
calendarizzata, tutto riflette (e riproduce) un certo            nel proprio Comune, nella propria Regione o nel
modo di concepire il maschile e il femminile.                    proprio paese. Significa invecchiare con una mag-
Ebbene, queste dimensioni sono attraversate, ancora              giore richiesta di care giving non retribuito verso
oggi, da forti asimmetrie, tali per cui la differenza di         figli e nipoti. Se poi si è donna migrante, o disabile,
genere diventa, di fatto, disuguaglianza. Certamente,            o non eterosessuale o di bassa estrazione sociale le
almeno secondo le indagini, la maggior parte della               difficoltà non si sommano, ma si moltiplicano. Non
popolazione sposa affermazioni di principio per cui              è un caso che, nonostante indubbi miglioramenti
la parità va perseguita, donne e uomini dovrebbero               nel corso del tempo, ancora oggi l'Italia sia al 63°
avere le stesse opportunità di carriera, e che "donna            posto su un panel di 156 Paesi al mondo secondo
è bello". In realtà, non è poi così bello, se in un paese        il World Economic Forum nell'indice del gap di ge-
il fatto soltanto di non essere nate uomini significa,           nere, che considera partecipazione e opportunità
per tutto l'arco della vita, molte cose. Significa cre-          economiche, istruzione, salute e sopravvivenza, e
scere con una maggiore pressione sociale a compia-               potere politico. Oggi ormai nessuno sembra sottrar-
cere gli altri, ad esempio: fin da piccole chiediamo             si all’elogio dell’uguaglianza nella differenza, della
di più alle figlie di aiutare in casa (in Italia, secondo        parità nella meritocrazia, della libertà nell’autoaffer-
l'Istat, l'81% delle donne svolge quotidianamente attività       mazione individuale. Come ricorda la filosofa Nancy
domestiche e/o cucina, percentuale che scende al 20%             Fraser, tuttavia, le istanze emancipatorie di autenti-
degli uomini e il gap inizia già in adolescenza).                cità e giustizia, che il femminismo ha storicamente
A bambini e bambine si propongono messaggi me-                   portato avanti, rischiano di diventare strumenti per
diatici che traducono femminilità in bellezza, bel-              vendere e consumare, o al più di annacquarsi nella
lezza in giovinezza, giovinezza in magrezza, con                 ricerca di autoaffermazione individuale, se perdia-
conseguenti pesanti sanzioni sociali a chi devia dal-            mo di vista gli altri obiettivi che la prassi femmini-
lo standard (secondo indagini comparate, nella tele-             sta ha per lungo tempo perseguito: la solidarietà
visione italiana è forte la sessualizzazione dei corpi           sociale, la politicizzazione del personale, il rifiuto
giovani femminili e l'invisibilità, ad esempio, delle            dell'economicismo. Questo significa ripartire dal-
donne anziane). Significa con più probabilità, a pa-             le asimmetrie materiali e simboliche che il genere
rità di altre condizioni, dover scegliere tra carriera e         come struttura sociale riflette e riproduce provando
figli, essere escluse dal lavoro quando si è giovani o           a costruire qualcosa di migliore

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Non è una questione di genere - Contrastare disuguaglianze, garantire diritti - Daria Bignardi - Acri
Genere                                         Fondazioni                                mar - apr 2022

Questione di diritti
(delle donne)
   L
                a disuguaglian-      mica e sociale del Paese, come      tori considerati “rosa” a scapito
                za di genere         stabilisce l’art. 3 della nostra    di altri (le cosiddette STEM, ad
                non è un pro-        Carta fondamentale. Se dav-         esempio); nel condizionamen-
                blema afferente      vero ambiamo a costruire una        to culturale e tradizionale che
esclusivamente alle donne, è         società più giusta e più equa,      spinge le ragazze ad adeguarsi
una questione sociale, della         allora le disuguaglianze di ge-     a modelli e ruoli auto-limitanti;
società intera, in termini di in-    nere devono finalmente essere       nella percentuale nettamente
giustizia sociale, di inefficien-    riconosciute e considerate a li-    più alta di donne vittime di vio-
za economica e di sperpero di        vello collettivo, perché riguar-    lenze sessuali, atti persecutori
potenziale umano. Per questo,        dano le strutturali dinamiche       e omicidi volontari da parte di
le rivendicazioni per i diritti      di sopraffazione e discrimina-      partner o ex partner. Le azio-
(delle donne) sono ampie, tra-       zione diffuse nella nostra so-      ni di contrasto devono dunque
sversali ed eterogenee e, oltre      cietà. Molteplici sono, infatti,    toccare, contemporaneamen-
a godere di un retaggio teori-       le sfere nelle quali la disugua-    te, tutti questi ambiti.
co longevo, hanno permesso di        glianza di genere si manife-        Di fronte a questo scenario, le
segnare tappe cruciali durante       sta: nello spropositato carico      Fondazioni di origine bancaria
gli ultimi due secoli. Solo a ti-    del lavoro domestico e di cura      intervengono sostenendo e at-
tolo esemplificativo: l’accesso      sulle spalle delle donne; nella     tivando progetti in diversi cam-
a licei e università per le donne    differenza dei salari percepiti a   pi: dalla tutela dei figli vittime
(1874), il diritto di voto (1945),   parità di ruolo professionale e     di crimini domestici all’educa-
la legge sul divorzio, (1970),       formazione; nella minore rap-       zione dei giovani alla parità di
l’aborto (1978), l’abolizione del    presentanza dei ruoli apicali e     genere e al rispetto delle diffe-
delitto d’onore (1981), il divieto   nelle alte cariche istituzionali;   renze, dall’apertura di case che
di licenziare durante la mater-      nell’indirizzamento verso i set-    accolgano donne a rischio ai
nità (2001). Non si tratta solo                                          percorsi per incentivare bam-
di sudati e necessari riconosci-                                         bine e ragazze ad avvicinarsi
menti di alcuni diritti delle don-                                       alle materie STEM.
ne, ma di battaglie per la tutela    Se davvero ambiamo a                Le strade sono state già fati-
di cittadine, che sono lavoratri-    costruire una società più           cosamente tracciate, la condi-
ci, madri, studentesse, bambi-       giusta e più equa, allora           zione delle donne è senz’altro
ne, persone disabili, in difficol-   le disuguaglianze di genere         migliorata rispetto al passato,
tà socio-economiche. Queste          devono finalmente essere            le nuove generazioni sono più
tappe hanno infatti permesso a       riconosciute e considerate          consapevoli e attive sul tema e
una parte della popolazione di-      a livello collettivo, perché        ci sono anche le prime diret-
                                                                                                              © Pawel Czerwinski - Unsplash

scriminata, invisibile, vittima      riguardano le strutturali           trici d’orchestra, sindache e
di violenza e relegata ai margi-     dinamiche di sopraffazione          astronaute. Ma per proseguire,
ni della società, l’opportunità      e discriminazione diffuse           la strada non deve più essere
di iniziare finalmente a parte-      nella nostra società                delle donne per le donne, ma
cipare alla vita politica, econo-                                        di tutti e per tutti

                                                    6
Non è una questione di genere - Contrastare disuguaglianze, garantire diritti - Daria Bignardi - Acri
I volti della sostenibilità       Genere

                              7
Non è una questione di genere - Contrastare disuguaglianze, garantire diritti - Daria Bignardi - Acri
Genere                                         Fondazioni                                 mar - apr 2022

Le parole compiono azioni
Intervista alla sociolinguista Vera Gheno

 N          el dibattito pubblico,
            le riflessioni relati-
            ve all’uso delle pa-
                                                                             È questo il motivo per il
                                                                          quale molti, pur percepen-
                                                                          do come ingiuste le disugua-
role, alle sue trasformazioni e                                           glianze di genere, ritengono
alla necessità di un linguaggio                                           che le rivendicazioni non
più inclusivo sono sempre più                                             debbano concentrarsi sulla
accese. Abbiamo chiesto l’opi-                                            lingua ma su altri settori, con-
nione di Vera Gheno, socio-lin-                                           siderati più importanti o pri-
guista, saggista, ricercatrice,                                           oritari?
docente e divulgatrice, che                                               In questo discorso bisogna con-
riconosce alle parole un ruolo                                            siderare che la lingua ha una
fondamentale nell’ innescare                                              fortissima valenza identitaria.
percorsi in cui «lingua, realtà                Vera Gheno                 Quando si assiste ad un cam-
e società risuonino reciproca-                                            biamento delle parole, utilizzate
mente e si aiutino a vicenda nel                                          quotidianamente da un singolo
cammino verso una società più                                             o un gruppo di persone, si pro-
equa». Autrice di diverse pub-                                            voca inevitabilmente una messa
blicazioni sul tema, di cui “Le      interne e il modo in cui essa è      in discussione della loro iden-
ragioni del dubbio. L'arte di        organizzata: dal micro, cioè         tità, ed è per questo che non è
usare le parole” (Einaudi 2021)      dalla famiglia, al macro ossia al    sempre vissuto in maniera na-
e l’ultima pubblicazione “Altri      ruolo e alle attese sociali attri-   turale. Tutti noi ci affezioniamo
orizzonti. Camminare, cono-          buite ai diversi generi. Il timore   molto alle nostre parole, perché
scere, scoprire” (Utet 2022),        è, dunque, che possa avvenire        compiamo un grande sforzo nel
Vera Gheno ha collaborato per        un cambiamento, che gli equi-        costruire il nostro patrimonio
vent’anni con l’Accademia della      libri si modifichino e la società    linguistico, lessicale e comu-
Crusca, con l’editore Zanichel-      cominci a funzionare in manie-       nicativo, nel corso degli anni.
li ed è docente e ricercatrice       ra differente. Spesso, a causa       Inoltre, a scuola la lingua vie-
presso l’Università di Firenze.      di questo timore, le istanze di      ne insegnata come se fosse un
                                     genere sono poco conosciute,
   Perché c’è così tanta resi-       o non vengono sufficientemen-
stenza alle trasformazioni lin-      te approfondite, rimanendo
guistiche?                           fraintese, etichettate e perce-      Tutte le trasformazioni
In generale, tutte le trasforma-     pite come sovversive. In realtà,     linguistiche provocano
zioni linguistiche provocano         quello che sta succedendo a li-      sconcerto.
sconcerto, si pensi ai neologi-      vello linguistico non è altro che    Nel caso delle questioni di
smi o agli anglismi. Nel caso        lo specchio di un cambiamento        genere, però, il fastidio, la
delle questioni di genere però il    sociale avviato già da tempo: le     perplessità o le proteste
fastidio, la perplessità o le pro-   trasformazioni linguistiche non      sono più intense, perché
teste sono più intense, perché       arrivano in anticipo ma fanno        vanno a toccare la struttura
vanno a toccare la struttura del-    parte del percorso di trasforma-     della nostra società
la nostra società, le sue maglie     zione della società.

                                                     8
Non è una questione di genere - Contrastare disuguaglianze, garantire diritti - Daria Bignardi - Acri
Genere

                             sistema immobile, fossilizzato,     lingua, in questo senso, ha un         considerato “neutro”), crede
                             non vengono stimolate rifles-       ruolo fondamentale: appoggia           che entreranno a far parte del
                             sioni metacognitive. Per molti      le istanze, le accompagna, le          linguaggio comune?
                             dunque, la lingua, con la gram-     rende oggetto di discussione           Questi esperimenti nascono
                             matica e le regole assimilate a     all’interno della società. Possia-     più di dieci anni fa in seno alle
                             scuola, rimane a quello stadio      mo decidere di gettare luce sul-       comunità LGBT+ , le prime re-
                             e, quando la società preme per      le questioni sociali attraverso        altà ad essere entrate in con-
                             cambiarla, adattandola alle nuo-    le parole, oppure di insabbiar-        tatto con le persone che non si
                             ve esigenze e istanze sociali, si   le non parlandone. Risponde-           identificano né con il maschile
                             ha la percezione di subire una      rei dunque con una domanda:            né con il femminile. Si tratta,
                             minaccia, non solo alla propria     “Se ci si occupa delle parole, si      dunque, di un’istanza scaturita
                             capacità linguistica, ma alla       smette di pensare a tutto il re-       da un’esigenza reale e prati-
                             propria identità individuale e      sto?”. Io credo si possa discute-      ca, nei contesti dove l’incontro
                             sociale. Il senso di smarrimento    re dei femminili professionali,        con persone non binarie è più
                             e di fastidio è amplificato per-    come “sindaca” o “ministra” e,         comune, mentre nel resto del-
                             ché a cambiare non sono solo le     contemporaneamente, del sof-           la società quel tipo di diversità
                             parole, ma anche le coordinate:     fitto di cristallo, delle differenze   raramente viene conosciuta.
                             quello che si conosce, e che as-    di retribuzione, delle discrimi-       I tentativi di utilizzare forme
                             sicura una posizione e un ruolo     nazioni nei confronti della don-       linguistiche nelle quali sentirsi
                             specifici nel mondo, non è più      na e di coloro che non si ricono-      più riconosciuti si sono diffu-
                             sufficiente o non è più adatto. È   scono nel genere femminile o           si con il tempo, anche grazie a
                             dunque del tutto comprensibile      maschile. Anche le parole com-         internet, dove le diversità sono
                             questa riluttanza, l’affermare “i   piono azioni e discuterne signi-       sempre più presenti e, anche
                             problemi sono ben altri”.           fica approfondire, comprendere         per questo motivo, sono di-
                                                                 e rispondere a specifici bisogni       ventate tema di dibattito pub-
                                I problemi sono ben altri?       sociali.                               blico. Non si tratta dunque di
                             Certo che i problemi sono ben                                              un’imposizione linguistica, ma
                             altri! Ma le parole non sono tan-      Gli esperimenti e i tentati-        di un’esigenza che si è trasfor-
                             genziali, il loro ruolo è rendere   vi linguistici, come lo schwa          mata in tentativi di soluzione.
                             visibili e raccontabili le istan-   (nell’alfabeto fonetico inter-         L’uso di vari simboli ( *, @, #,
                             ze sociali che, se non vengono      nazionale è il fonema che cor-         ecc.), l’inserimento in fondo
                             nominate apertamente, riman-        risponde ad un suono inter-            alle parole di “x”, “z” “u”, così
                             gono invisibili, dimenticate. La    medio tra le vocali, per questo        come lo schwa sono tutte forme
© Andreas Fickl - Unsplash

                                                                                  9
Genere                                Fondazioni                              mar - apr 2022

                       Il divario di genere ha un impatto misurabile. La maggior parte
                       delle organizzazioni internazionali, infatti, si è cimentata negli
                       ultimi anni nella misurazione degli effetti che la disuguaglianza
                       di genere comporta a livello di economia globale. Si parla di
                       una perdita di PIL sostanziale nel momento in cui le donne
                       non lavorano o lavorano in percentuale molto minore rispetto
                                                                                         "
                       agli uomini e rispetto a quella che potrebbe essere la loro
                       piena potenzialità. Per il nostro Paese si stima addirittura di 10
                       punti percentuali di PIL.
                                                                             Paola Profeta
                                                    Docente di Scienza delle Finanze
                                                                   all’Università Bocconi
"
   Non ci sono limitazioni “genetiche” che
   impediscono alle donne di godere della grande
   bellezza della scienza, ci sono solo residui di una
   società e un’educazione ormai superate, ritardi
   culturali forse più subdoli che espliciti.
                                             Lucia Votano
                            Dirigente di Ricerca associata
                 all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare

                       L’uguaglianza, le pari opportunità, il valore delle differenze
                       non sono moneta di lusso che ci si può permettere finché
                       le cose vanno bene e che, appena cambia il vento, si
                       sospendono o, peggio, si annullano. Perché se accade
                       così significa, banalmente, che non si è verificata quella
                       evoluzione dei modelli culturali e sociali in grado di
                                                                                        "
                       garantire gambe solide alle conquiste.
                                                                          Daniela Oliva
                                        Presidente dell’Istituto per la Ricerca Sociale

            Citazioni tratte da "Le parole dell'uguaglianza", Donzelli 2022

                                          10
Genere

linguistiche di rivendicazione,
di attenzione e interesse per         Io credo si possa discutere dei femminili professionali,
una specifica questione sociale,      come “sindaca” o “ministra” e, contemporaneamente,
che non hanno la presunzione          del soffitto di cristallo, delle differenze di retribuzione,
                                      delle discriminazioni nei confronti della donna e di coloro
di obbligarne l’uso. La risposta,
                                      che non si riconoscono nel genere femminile o maschile
dunque, alla domanda “Entre-
ranno a far parte del linguag-
gio comune?” l’avremo solo tra
vent’anni.

   Che cosa vuol dire essere
una socio-linguista che si oc-        storico di velocissimo cambia-    che ci impedisce di accettare
cupa di questi temi oggi?             mento, è ancora più interessan-   la necessità di un linguaggio
Per me significa essere fortuna-      te, perché tante sono le novità   più inclusivo, e si inizi invece a
ta perché studiare una lingua è       linguistiche che mi attraggo-     ragione sul modo in cui imple-
una grande sfida, significa ra-       no, mi interessano e cerco di     mentarlo, conservando l’inter-
gionare su strumenti che usia-        studiare, senza alcun timore.     comprensibilità
mo tutti, ogni giorno. Essere         Spero dunque che fra vent’an-
linguisti, in questo momento          ni si fuoriesca dalla pastoia

                                     Dialoghi di Pistoia
Il festival “Dialoghi di Pistoia” arriva alla sua XIII
edizione, che si svolgerà dal 27 al 29 maggio
2022 a Pistoia, e sarà incentrato sul tema
“Narrare humanum est. La vita come intreccio
di storie e immaginari”. Ideati da Giulia Cogoli e
promossi dalla Fondazione Cassa di Risparmio
di Pistoia e Pescia e dal Comune di Pistoia,
i Dialoghi di Pistoia propongono un modo
nuovo di fare approfondimento culturale,
rivolgendosi a un pubblico vasto e articolato.
Inoltre, i Dialoghi hanno dato vita a una serie
di pubblicazioni, edite da Utet, come la più
recente “Altri orizzonti. Camminare, conoscere,
scoprire” (2022), che ha visto la partecipazione
della sociolinguista Vera Gheno assieme a
Marco Aime, Duccio Demetrio, Adriano Favole,
Marco Vannini e Alessandro Vanoli. Si tratta di
un’antologia di saggi sul cammino e il viaggio,
esplorato nella XII edizione del festival.

                                                         11
La disparità di genere in Italia
Indice sull’uguaglianza di genere (2021)

Paesi Bassi                                                 75,9         Portogallo                62,2
Francia                                                     75,5         Lettonia                  62,1
Findandia                                                  75,3          Estonia                   61,6
Spagna                                                   73,7            Bulgaria                59,9
Irlanda                                                  73,1            Croazia                59,2
Belgio                                                  72,7             Lituania               58,4
Lussemburgo                                             72,4             Cipro              57
Germania                                           68,6                  Rep. Ceca          56,7
Austria                                            68                    Polonia            56,6
Media UE                                           68                    Rep. Slovacca     56
Slovenia                                          67,6                   Romania          54,5
Malta                                         65                         Ungheria        53,4
ITALIA                                       63,8                        Grecia          52,5

Livello di istruzione (2020)
    Donne                                                Uomini

     23%                      Laurea                     17,2%

     17%
                              Stem*                      36,8%

*Science, Technology, Engineering and Mathematics
Fonte: EIGE, ISTAT, Osservatorio Nazionale DOMINA sul Lavoro Domestico,
LAB24 - Sole 24 ore, Ministero dell’Interno - Dipartimento della Pubblica Sicurezza
Tasso
                         50%                   68%
di occupazione           Donne                 Uomini
(2021)                 15-64 anni            16-64 anni

      Donne al governo                             Differenziale
      (tra presidenti, ministri                    retributivo di genere (2018)
      e sottosegretari)                            Retribuzione media annua

              Dal 1946 al 2021           Donne    31.335
                      6,56%
                                         Uomini   37.912
                    del totale
                                                                                   6,2%
                                                                            Differenziale
                                                                              retributivo
                          Oggi
                      42,2%
                    del totale                     Lavoro domestico e di cura
                                                   (2021)

                                         Donne                                    Uomini
                                         87,6%                                   12,4%

                       Vittime reati (2021)
                       Percentuale di donne sul totale

                         degli atti                       delle violenze
                        persecutori                          sessuali
                          74%                18%             92%             31%

                           26%             82%                 8%           69%
                                      dei maltrattamenti               omicidi volontari
                                       contro familiari                   commessi
                                          e conviventi                    da partner
                                                                         o ex partner
Genere                                          Fondazioni                                mar - apr 2022

Giovani che innescano
cambiamento
Intervista a Federico Mento, direttore Ashoka Italia

   I        ncentivare il prota-
            gonismo giovanile e
            costruire una grande
comunità di ragazze e di ragaz-
zi promotori del cambiamento
sociale. Questo l'obiettivo del
progetto “Gen C: generazione
changemaker” promosso da
Ashoka e dall'Agenzia Nazio-
nale per i giovani. «Siamo con-
vinti che ciascuno possa fare la
differenza, e solo attivando il
“potere trasformativo” di citta-
dini, comunità e organizzazioni
possiamo generare dei cambia-
menti sistemici in grado di agi-
                                                                Federico Mento
re sulle profonde disuguaglian-
ze di questa epoca». Esordisce
così Federico Mento, direttore
di Ashoka Italia.                     scovando progetti e iniziative      innescare cambiamento. «Con
«Ashoka è un’ONG nata nel             messe in moto proprio dai gio-      Generazione C abbiamo avuto
1980. Inizialmente, la sua mis-       vani. Dopodichè, nella seconda      conferma di quanto sia deter-
sione si focalizzava sulla sele-      fase, tutte queste esperienze       minante e prezioso il contri-
zione e il supporto di impren-        vengono messe a sistema affin-      buto delle donne come agenti
ditrici ed imprenditori sociali,      ché non rimangano isolate, ma       di cambiamento - sottolinea
affinché potessero potenziare il      comunichino l'una con l'altra       Mento -. Ragazze e giovani don-
proprio impatto nelle comunità        creando un forte apparato che       ne che con passione, capacità
- prosegue il direttore -. A parti-   possa determinare cambiamen-        e competenza lavorano per il
re dal 2005, Ashoka ha ampliato       to e rappresentare fonte di ispi-   bene comune. Affrontano temi
la sua missione abbracciando          razione per altri».                 di grande urgenza, hanno la ca-
l’idea che ciascuno, come indi-       Nel progetto hanno un ruolo         pacità di mobilitare le coetanee,
viduo, organizzazione o istitu-       fondamentale le donne, giova-       attivano i propri territori, agi-
zione, possa diventare un attore      ni e giovanissime, sulle qua-       scono in una dimensione au-
del cambiamento».                     li Ashoka investe moltissimo        tenticamente europea»
"Gen C" è articolato in due fasi:     poichè, nonostante ancora non
una prima di «analisi, finaliz-       pienamente inserite nella lea-      Nelle pagine seguenti i profi-
zata a raccogliere dati e infor-      dership del nostro Paese, rap-      li di alcune giovani donne che
mazioni sul protagonismo del-         presentano una forza sociale        partecipano al progetto “Gen C:
le nuove generazioni in Italia,       potentissima e desiderosa di        generazione changemaker”

                                                     14
Genere

  Francesca Dellisanti
Young Women Network
     Francesca Dellisanti è presidentessa di
    Young Women Network, un’associazione
    non profit, nata nel 2012, che promuove
    l’empowerment femminile, favorendo la
 cultura della collaborazione e del network di
  valore. L’associazione valorizza il ruolo della
 donna nella società, aiutando le ragazze nel
   loro percorso di crescita personale e nella
           creazione di reti professionali.
    «Avere un punto di riferimento nei primi
    anni di lavoro è fondamentale - spiega la
    presidentessa -. L’associazione permette
      alle donne a cui si rivolge di prendere
   consapevolezza degli obiettivi e di sentirsi
 meno sole in questo viaggio». Young Women
 Network è costituita da circa 700 associate,
    e oltre 50 volontarie che contribuiscono
    alla realizzazione di eventi di networking,
formazione e di Inspiring Mentor, un percorso
  con un professionista con cui confrontarsi.
       www.youngwomennetwork.com

                                                                      Denisa Cani
                                                                          3D
                                                         Denisa Cani ha 18 anni ed è l’ideatrice di 3D, un
                                                           progetto che offre uno sportello di sostegno
                                                          psicologico alle donne accolte presso i centri
                                                               o comunità di accoglienza. Questa idea
                                                           nasce dall’esperienza di Denisa che nel 2019,
                                                          ancora minorenne, ha viaggiato dall’Albania
                                                           all’Italia per essere accolta a Bologna presso
                                                           una struttura per minori non accompagnati.
                                                           L’esperienza vissuta è stata caratterizzata da
                                                             diverse difficoltà. Le comunità e i centri di
                                                           accoglienza per stranieri sono, infatti, spesso
                                                          focalizzati sulle esigenze burocratiche e poco
                                                          sull’ascolto e sul supporto emotivo. Denisa ha
                                                         osservato in particolare come l’elevata presenza
                                                          di ospiti impedisca la creazione di uno spazio
                                                         in cui le donne possano esprimersi. «Il progetto
                                                           3D sta per: Denisa, Donne e Diritti - spiega -.
                                                           L’obiettivo è supportare le donne che hanno
                                                          difficoltà a inserirsi in contesti di questo tipo».

                                                    15
Genere                                       Fondazioni                                      mar - apr 2022

      Aurora Capogrossi
          Animenta
Aurora Caporossi ha 23 anni e, insieme ad altri
  ragazzi, ha fondato “Animenta”, associazione
    nata come spazio di ascolto, di confronto
    e di accoglienza per chi ha affrontato o sta
 affrontando un disturbo del comportamento
    alimentare. Animenta nasce all' inizio 2021,
 proprio durante la pandemia, in un momento
   in cui si è registrato un aumento di disturbi
 alimentari tra persone di ogni età. Secondo la
 Società Italiana per lo Studio dei Disturbi del
 Comportamento Alimentare, infatti, nel 2021
c'è stato un incremento del 30% dei casi e una
crescita pari al 50% di richieste di prima visita.
   Prevalentemente attraverso il sito e i social
  network, l'associazione vuole rappresentare
   «un luogo in cui ogni storia è accolta, in cui
    ogni persona è ascoltata e in cui il giudizio
   è bandito» spiega la fondatrice, anche lei in
    adolescenza vittima di disturbi alimentari.
              www.aniemnta.org

                                                               Mariachiara Cataldo
                                                               breakthesilence_ita
                                                            Mariachiara è fondatrice di "breakthesilence_ita",
                                                               dapprima nata come pagina social, poi
                                                               divenuta associazione. L’iniziativa punta
                                                              a sensibilizzare l'opinione pubblica sulle
                                                                 discriminazioni e violenze di genere.
                                                            «Puntiamo ad essere un canale informativo
                                                           sulle questioni di genere attraverso contenuti
                                                              specifici studiati di vario tipo come post,
                                                             dirette, reel e ciò è possibile attraverso un
                                                            team di 40 persone con competenze, studi,
                                                           lavori e storie diverse e con la collaborazione
                                                           di professionisti che trattano gli stessi temi».
                                                          Obiettivo dell'associazione è rompere il silenzio,
                                                           abbattere gli stereotipi e le discriminazioni di
                                                           genere per costruire una nuova realtà dove a
                                                                     vincere è la parità di genere.
                                                                        @breakthesilence_ita

                                                     16
Genere

Educazione emotiva
e relazionale in classe
Intervista a Giulia Blasi, scrittrice e divulgatrice

  "M             anuale per ra-
                 gazze rivoluzio-
                 narie” (Rizzoli
                                       filosofico che determina speci-
                                       fiche pratiche e rivendicazioni,
                                       ma ogni persona lo vive a suo
                                                                               Crede ci sia bisogno di una
                                                                            divulgazione e di un’educa-
                                                                            zione più strutturata sul tema?
2020) è un libro che ha reso           modo. Il movimento ha un fon-        Sì, mi sto battendo molto per la
accessibile, con un linguaggio         damento teorico sedimentato          diffusione istituzionalizzata di
chiaro e comprensibile a tutti, i      in circa duecento anni, e com-       un’educazione emotiva e rela-
temi legati alla condizione delle      posto da testi che affrontano te-    zionale, che attraversi le scuo-
donne e alle rivendicazioni di         matiche relative alla condizione     le dell’obbligo di ogni ordine
genere. Abbiamo intervistato           delle donne, ai loro diritti, alla   e grado, dalle scuole dell’in-
l’autrice, Giulia Blasi, scrittrice,   violenza e alla sopraffazione.       fanzia alle superiori. Credo
formatrice, divulgatrice e autri-      È una forma di ripensamento          fermamente che una parte di
ce di programmi radiofonici.           dello stare al mondo, per com-       programma scolastico debba
                                       prendere che ci sono altre pos-      essere destinata allo sviluppo
    Cos’è il femminismo?               sibilità, altre strade che non si-   delle abilità relazionali, per
Partiamo dal presupposto che           ano prestabilite o imposte dalla     evitare di continuare a corro-
non esiste un solo femminismo.         tradizione o dal sistema econo-      borare una cultura che vuole
Il femminismo è un movimento           mico e culturale.                    l’uomo arrogante, aggressivo

© Ben Mullins - Unsplash
                                                       17
Genere                                          Fondazioni                                 mar - apr 2022

e represso nelle emozioni e la
donna cedevole, vulnerabile e
perennemente colpevole.
Inoltre, è necessario per far
comprendere che questo bina-
rismo non è così rigido, perché
l’orientamento e l’identità di
genere sono fluide e multifor-
mi. Altrimenti, disuguaglianze,
violenza domestica e omotran-
sfobia continueranno ad essere
affrontate in maniera episodica
e solo con la punizione a valle,
non attraverso la prevenzione.
Non ci dovrebbe solo interes-
sare quanti anni il femminici-
da trascorrerà in carcere, ci do-
vrebbe interessare quella vita
persa, e il lavorare sulle cause                                   Giulia Blasi
a monte. Questa è l’unica pos-
sibilità per prevenire altre vitti-
me donne.

   È fiduciosa dei percorsi che
stanno prendendo le rivendi-          La differenza l’ho vista in questi      Perché, come si legge nel
cazioni di genere con le nuove        anni attraverso i miei studen-       sottotitolo del suo “Manua-
generazioni?                          ti: ogni annata rappresenta un       le”, “il femminismo ci rende
Sì, sono fiduciosa, ma il percor-     passo in avanti rispetto ai pre-     felici”?
so non è lineare. Non bisogna         cedenti, perché hanno maggio-        Perché ci libera, ci apre alle di-
pensare che la storia vada ine-       ri strumenti per comprendere         versità, ci aiuta a comprendere
vitabilmente sempre verso il          più facilmente i concetti di cri-    meglio noi stessi e le persone
progresso, ci sono momenti di         tica quando analizziamo, per         che abbiamo intorno, a lavo-
regressione a cui bisogna fare        esempio, le campagne pubbli-         rare per costruire una società
molta attenzione. È vero tut-         citarie. Un cambiamento, quin-       meno ingiusta. Dentro i fem-
tavia che esiste una maggiore         di, esiste, sono fiduciosa del       minismi risiede la possibilità
coscienza collettiva delle gene-      futuro ma preferisco occuparmi       di conoscere la propria iden-
razioni più giovani sui diritti.      del presente.                        tità, spogliata delle aspettati-
                                                                           ve e dalle imposizioni sociali.
                                                                           Un’opportunità       individuale,
                                                                           dunque, immersa però in una
                                                                           dimensione sociale: qualsiasi
                                                                           azione dei femminismi, infatti,
                                                                           è un’azione collettiva pensata
Credo fermamente che una parte di programma scolastico                     non solo per il miglioramento
debba essere destinata allo sviluppo delle abilità relazionali,            della condizione delle donne e
per evitare di continuare a corroborare una cultura che vuole              di coloro che non si riconosco-
l’uomo arrogante, aggressivo e represso nelle emozioni                     no nel binarismo uomo-don-
e la donna cedevole, vulnerabile e perennemente colpevole                  na, ma per il miglioramento
                                                                           dell’intera società

                                                     18
Genere

                                                                          "
                    Il processo per raggiungere la parità di genere si deve
                    accompagnare senza scontri ideologici, ma con attenzione
                    e costanza, puntando sulla diffusione di una cultura che
                    già appartiene alle giovani generazioni. Ragazzi e ragazze
                    crescono insieme, studiano insieme, cominciano a lavorare
                    insieme. La competizione è nella natura stessa delle
                    persone, delle loro aspettative e delle loro ambizioni. Un
                    ruolo fondamentale è sempre quello dell’educazione in
                    famiglia, a scuola e nella formazione professionale.
                                                           Maria Ida Germontani
                                                Membro del Comitato Scientifico
                                                    della Smart Future Academy

"
Applicare una lente di genere in tutte le scelte
politico economiche che vengono fatte a
livello istituzionale, ma non solo, è un passo
fondamentale per lo sviluppo umano sostenibile
del nostro Paese.
                                   Carola Carazzone
                        Segretario generale Assifero

                    Se negli ultimi anni c’è stato un aumento della
                    partecipazione femminile al mercato del lavoro e
                    una diminuzione del divario retributivo di genere, ci
                    sono comunque ancora tante sfide da affrontare. Ad
                    esempio, in molti casi, le donne si scontrano ancora
                                                                          "
                    con la difficoltà di conciliare la vita lavorativa con quella
                    privata, e si trovano costrette a dover fare una scelta
                    esclusiva. C’è ancora molto lavoro da fare riguardo alla
                    parità di genere.
                                                                 Delphine Moralis
                                 CEO Philea - Philanthropy Europe Association

       Citazioni tratte da "Le parole dell'uguaglianza", Donzelli 2022

                                      19
Genere                                               Fondazioni                                     mar - apr 2022

Libri
(scritti da donne)
che migliorano
la vita
Intervista a Daria Bignardi

  A            cominciare da scrittri-
               ci come la newyorkese
               Djuna Barnes, “colta,
                                          affiancata nella crescita, come nel-
                                          la costruzione di una carriera così
                                          edificante, l’autrice confessa che
dissipata e nevrotica”, oppure all'e-     spesso, soprattutto in passato, ha
miliana Grazia Cherchi “caritate-         dubitato delle sue capacità profes-
vole che amava furiosamente gli           sionali. Possibile che questa incer-
altri”, ad artiste come Marina Abra-      tezza dipenda dalla tendenza delle
mović, Agnes Varda, Thelma Wood,          donne, culturalmente ereditata, a
sono tante le figure femminili che        non sentirsi mai pienamente all’al-
hanno riempito il percorso lette-         tezza delle aspettative? Lo abbiamo
rario e umano di Daria Bignardi,          chiesto a lei. «Non so se sia un sen-
giornalista, scrittrice e conduttrice     timento femminile o psicologico,
televisiva. Ne parla nel suo ultimo       quello dell’insicurezza - spiega - e
libro “Libri che mi hanno rovinato        che, dopo aver pubblicato il mio ot-
la vita (e altri amori malinconici)”      tavo libro, è diminuita. Ho iniziato
(Einaudi 2022), in cui l’autrice, che     a pubblicare tardi, nonostante scri-
si definisce “lettrice agonistica”, ri-   va da quando ho sette anni. Crede-
percorre gli “incontri” letterari dal-    vo che essere nota mi precludesse
la sua adolescenza ad oggi. In una                                                la carriera letteraria: poi a un certo
sorta di confessione autobiografi-                                                punto il primo libro si è imposto,
ca, a tratti molto intima, Bignardi                                               non ho potuto fare a meno di scri-
racconta della propria evoluzione         Nel suo ultimo libro                    verlo. I pregiudizi esistono, ce li
specchiandosi nelle vite delle scrit-     “Libri che mi hanno                     ho anche io. Chi viene da un altro
trici, e anche degli scrittori, i cui     rovinato la vita (e altri               mondo (nel mio caso quello tele-
testi hanno accompagnato il suo           amori malinconici)”                     visivo) ci fa storcere il naso». Oltre
percorso di vita. Una rappresen-          Bignardi ripercorre                     a donne intellettuali con piglio da
tanza importante di intellettuali         gli “incontri” letterari                innovatrici controcorrente rispetto
donne emerge dalle pagine del             dalla sua adolescenza                   alle epoche di appartenenza, Bi-
libro e, tuttavia, nonostante que-        fino a oggi                             gnardi, nel suo ultimo lavoro, parla
ste figure di riferimento “brillanti,                                             anche della madre. La scrittrice,
eclettiche e mondane" siano state                                                 come già è emerso in altri suoi li-
sue muse ispiratrici e l'abbiano                                                  bri, racconta di un rapporto con

                                                          20
Genere

la figura materna estremamente                                          Da queste righe si intuisce un
complesso, in gran parte minato                                         incontro e scontro fra la donna
dall’ansia ossessiva di cui soffriva                                    di oggi e quella di ieri. C’è stato
la genitrice (mancata anni fa), ma       I "ruoli" dell'uomo e della    un superamento del ruolo esclu-
anche dallo scontro generazionale        donna sono difficilissimi      sivamente familiare della donna
che vede contrapposte due donne          da rimescolare e da            oppure, in realtà, il cambiamen-
appartenenti a momenti storici di-       ripensare in modo paritario.   to non è ancora avvenuto? «Mai
versi ognuna con le proprie idee.        Ma la strada è tracciata,      abbastanza - dichiara l'autrice -,
“Da mia madre ho succhiato lo spi-       la fine del patriarcato è      ma sì, ora è diverso. Anche se i
rito di sacrificio” scrive nel libro e   iniziata e non credo possa     ruoli sono difficilissimi da rime-
ancora “lei sotto i bombardamenti        fermarsi                       scolare e ripensare in modo pa-
del lavoro fuori casa, in casa, delle                                   ritario, ma la strada è tracciata,
figlie […], mentre con la scusa del                                     la fine del patriarcato è iniziata e
lavoro, mio padre era sempre via”.                                      non credo possa fermarsi»

                                                      21
Genere                                         Fondazioni                                mar - apr 2022

Un cambiamento culturale
è necessario
Intervista al filosofo Lorenzo Gasparrini

  L         orenzo Gasparrini è
            un filosofo e un di-
            vulgatore. Abbiamo
                                                                         rendere tutti più consapevoli e
                                                                         a superare la dimensione indi-
                                                                         viduale per crearne una collet-
chiesto il suo punto di vista sul-                                       tiva.
le radici culturali della disugua-
glianza di genere.                                                           Il femminismo dovrebbe
                                                                         avere anche altri nomi?
   Lei si definisce filosofo                                             La storia non si può cambiare,
femminista. Cosa vuol dire                                               il femminismo si chiama così
esattamente?                                                             perché sono state prima le don-
Essere "filosofo femminista"                                             ne – in quanto più oppresse – a
vuol dire usare la tradizione                                            mettere in discussione i ruoli
del pensiero occidentale in-                                             di genere imposti dalla società.
cludendo anche quello che la                                             Poi possiamo chiamare questo
tradizione ha escluso. Mi rife-            Lorenzo Gasparrini            movimento come ci pare, o non
risco al pensiero delle donne,                                           usare affatto quel nome, ma non
alla loro riflessione e alle loro                                        sono i nomi a tenere lontane le
pratiche sui sistemi di potere                                           persone da una maggiore con-
in atto nella società e nei rap-     che si riconoscono nel genere       sapevolezza dei problemi socia-
porti interpersonali e anche su      maschile?                           li, e dal lavoro che servirebbe a
come si costruiscono tradizioni      I femminismi vogliono miglio-       risolverli. Parlare del nome del
condizionanti per i ruoli socia-     rare la vita di chiunque, anche     femminismo è solo una scusa
li di uomini e donne. Vuol dire      se agiscono soprattutto sulle       per non impegnarsi.
divulgare e raccontare questa        persone più discriminate e col-
grande raccolta di riflessioni       pite dagli effetti delle disugua-      Rispetto alle disuguaglian-
e di azioni che sono i femmi-        glianze di genere. L’azione dei     ze di genere oggi presenti nel
nismi, spiegarne il significato      femminismi è quella di rendere      nostro paese, quanto conta
e usarne i risultati soprattutto     chiunque più consapevole del-       l'aspetto culturale?
verso quelle persone che non         la struttura della nostra società   L’aspetto culturale è quello più
ne hanno mai sentito parlare o       contemporanea che ha effetti        importante, perché se non si
che ne hanno sentito parlare in      anche sugli uomini come ge-         comprende la loro origine cul-
maniera distorta e parziale.         nere. Sono molti infatti a vivere   turale, nessuna delle disugua-
                                     vite infelici o insoddisfacenti     glianze può essere non solo
  I femminismi hanno come            anche a causa di come oggi vie-     eliminata, ma neanche avvertita
obiettivo anche il migliora-         ne percepito il genere maschile.    come tale. Quella culturale è la
mento della vita delle persone       I femminismi servono anche a        sensibilità necessaria per ren-

                                                    22
Genere
© Juliane Liebermann - Unsplash

                                  dersi conto che spesso si com-      un circuito editoriale e autorale      Può fare degli esempi di
                                  piono discriminazioni, abusi e      di persone preparate. Solo con      buone pratiche che ha speri-
                                  disparità non tramite la nostra     un’azione congiunta si può ap-      mentato in prima persona?
                                  espressa volontà, ma a causa di     portare un reale cambiamento.       Certamente nella mia esperien-
                                  condizionamenti culturali che                                           za quello che ho visto funziona-
                                  ci fanno agire in quei modi in-                                         re molto è organizzare spazi e
                                  giusti, pensando che siano in-                                          momenti di discorso collettivo
                                  vece “normali” o “naturali”.                                            intorno ai temi di genere. Invi-
                                                                      Spesso si compiono                  tare persone a parlarne in un
                                     Come si può cambiare que-        discriminazioni, abusi              confronto aperto con le doman-
                                  sta cultura?                        e disparità non tramite             de da parte dei partecipanti,
                                  I cambiamenti culturali sono        la nostra espressa volontà,         e fare in modo che questi mo-
                                  sempre avvenuti attraverso l’a-     ma a causa di                       menti siano periodici, anche
                                  zione di più componenti socia-      condizionamenti                     senza "ospiti", solo per parlarne
                                  li: bisogna innalzare il livello    culturali che ci fanno              insieme. Lo scopo è far diven-
                                  del dibattito pubblico, aumen-      agire in quei modi                  tare i discorsi sul genere, sulla
                                  tare l’offerta e la diffusione di   ingiusti, pensando                  parità, su una visione non pa-
                                  informazioni corrette, sensibi-     che siano invece                    triarcale della società e delle
                                  lizzare l’opinione pubblica con     “normali”o “naturali”               abitudini qualcosa di meno ec-
                                  appelli e testimonianze, creare                                         cezionale, di più quotidiano

                                                                                     23
Genere                                         Fondazioni                                       mar - apr 2022

Programmare il futuro
Il coding per colmare il divario nelle STEM

   P        erché le donne raramente sognano
            di fare l’ingegnere, il matematico, lo
            scienziato o il programmatore? Per-
                                                             divertente e stimolante. Nel corso di una sum-
                                                             mer camp di un mese, le partecipanti hanno la
                                                             possibilità di imparare a programmare, di spe-
ché a livello sociale e culturale sono considerati           rimentare in laboratorio alcune tecnologie e di
settori prettamente maschili, come se gli uomini             partecipare a seminari tenuti da professioniste
fossero maggiormente predisposti alle materie                informatiche. L’obiettivo è dare loro una chiave di
scientifiche. Colmare la sottorappresentazione               valutazione obiettiva e consapevole sugli studi e i
delle donne nei settori scientifici e tecnologici si-        percorsi professionali in campo informatico e di
gnifica lavorare su due fronti paralleli. Da un lato,        conoscere donne affermate in questi settori, dove
occorre attivare percorsi che incentivino bam-               sono spesso assai poche o scarsamente valoriz-
bine e ragazze ad avvicinarsi a queste materie.              zate. Anche la Fondazione Compagnia di San
Dall’altro, è necessario combattere gli stereotipi           Paolo, con il progetto “Coding girls”, ha avvia-
di genere che influiscono fortemente sulle scelte            to un programma per insegnare il coding a 600
delle giovani, andando a discapito delle loro op-            studentesse di 10 scuole superiori di Torino.
portunità formative e lavorative, ma anche dello             Attraverso un corso extracurriculare intensivo,
sviluppo economico e tecnologico del Paese, che              le studentesse dell’ultimo triennio delle scuole
così rinuncia a un potenziale che può essere de-             secondarie superiori acquisiscono le competen-
cisivo. Per questo, le Fondazioni di origine ban-            ze informatiche di base e hanno la possibilità di
caria hanno attivato diversi progetti che lavorano           aumentare il loro interesse per le materie STEM.
su entrambi i fronti. La Fondazione di Modena,               Dall’analisi dei risultati di progetto, si è riscon-
per esempio, sostiene il progetto “Ragazze digi-             trato un miglioramento delle competenze digi-
tali”, che ogni estate permette alle studentesse             tali, una maggiore consapevolezza delle proprie
delle scuole secondarie superiori di avvicinarsi             potenzialità e delle percezioni stereotipate esi-
all’informatica e alla programmazione, in modo               stenti nell’ambito digitale

© Lala Azizli - Unsplash
                                                        24
Genere

Accoglienza                                                    Un approccio
                                                               multidimensionale
a braccia                                                      contro le
aperte                                                         disuguaglianze
                                                               “Ricomincio da (te)” è
                                                               un’articolata iniziativa di
                                                               Fondazione Tercas che
                                                               intende contribuire a
                                                               contrastare e a prevenire
                                                               la violenza sulle donne,
                                                               intervenendo anche sulla
                                                               cultura della prevaricazione
                                                               maschile, che si alimenta
                                                               grazie a discriminazioni e
                                                               pregiudizi. Per raggiungere
                                                               questo obiettivo, il progetto
                                                               di Fondazione Tercas si
                                                               muove su varie dimensioni
La realtà dei figli di vittime di crimini domestici è          del problema, dalla
tanto complessa quanto ancora sommersa, perché                 promozione di iniziative
non esistono stime ufficiali sull’effettivo numero di          in ambito culturale al
casi. Inoltre, considerando che nei casi di femmi-             reinserimento sociale e
nicidio 8 volte su 10 l’assassino è il padre, ci accor-        lavorativo delle vittime di
giamo che nella maggior parte di queste tragedie i             violenza. Si investe anche
figli perdono la madre ma anche la figura paterna.             su percorsi di educazione
Gli studi oggi esistenti dimostrano che le situazio-           nelle materie STEM
ni vissute hanno un impatto psicologico devastan-              (Technology Engineering
te sulle persone minorenni, che diventano orfani               and Mathematics), per
a seguito di questi eventi con inevitabili ricadute            incoraggiarne lo studio, in
anche nella loro sfera relazionale e scolastica. Per           particolar modo da parte
sostenere bambini e ragazzi, il Fondo per il con-              delle bambine e delle
trasto della povertà educativa minorile ha emesso              ragazze. Proprio la scuola è
il bando “A braccia aperte”, con l’obiettivo di so-            centrale nello sviluppo del
stenere interventi a favore degli orfani di vittime di         progetto, perché è in classe
crimini domestici e femminicidi. Nel 2021, dopo                che viene realizzata una
la pubblicazione del bando, l’impresa sociale Con i            costante sensibilizzazione
Bambini ha selezionato quattro partenariati quali-             degli studenti alla parità di
ficati e con esperienza per co-progettare interventi           genere e al rispetto delle
a favore degli orfani di vittime di femminicidio e             differenze, per superare
crimini domestici. Gli interventi coprono l’intero             i modelli stereotipati dei
territorio nazionale e hanno una durata di 48 mesi.            ruoli delle donne e degli
Sono anche destinati al sostegno delle famiglie af-            uomini e gli atteggiamenti di
fidatarie e, più in generale, di chi si prende cura            prevaricazione.
del minore. Complessivamente, a disposizione per
il progetto sono stati stanziati 10 milioni di euro

                                                          25
....                                            Fondazioni    mar - apr 2022

La foto proviene dalla mostra fotografica e multimediale
"Desiderare per crescere", a cura di Diana Bagnoli,
che esplora le molteplici attività del progetto DOORS,
una delle oltre 400 iniziative sostenute dal Fondo
per il contrasto alla povertà educativa minorile.
Il progetto Doors si rivolge ai ragazzi da 10 a 14 anni
in situazione di vulnerabilità economica e socio-culturale,
con l’obiettivo di aumentare le loro opportunità di accesso
alla cultura e alla bellezza, al sostegno socio-affettivo
e all’apprendimento di competenze cognitive.

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Fondazioni

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Sostenibilità                                   Fondazioni                                           mar - apr 2022

Lo sviluppo sostenibile è una
necessità, non una scelta
Intervista a Cristina Colaiacovo, presidente Fondazione Cassa
di Risparmio di Perugia e Commissione per lo Sviluppo sostenibile di Acri

   C
                ollaborazione globale, solidarietà,           dtland, elaborato nel 1987 dalla Commissione mon-
                partecipazione di tutti i paesi, dia-         diale sull'ambiente istituita dalle Nazioni Unite. In
                logo con i territori, creatività delle        occasione di tale incontro si affermò che “lo svilup-
                giovani generazioni: sono questi gli          po sostenibile, lungi dall'essere una definitiva con-
elementi che la rendono ottimista sulla possibilità           dizione di armonia, è piuttosto un processo di cam-
di vincere la sfida dello sviluppo sostenibile. Cri-          biamento tale per cui lo sfruttamento delle risorse,
stina Colaiacovo è la presidente della Fondazione             la direzione degli investimenti, l'orientamento dello
Cassa di Risparmio di Perugia e, dallo scorso anno,           sviluppo tecnologico e i cambiamenti istituzionali
guida la Commissione per lo Sviluppo sostenibile              siano resi coerenti con i bisogni futuri oltre che con
di Acri. L’abbiamo intervistata.                              gli attuali”. Al fine di soddisfare i bisogni delle attuali
                                                              generazioni e di evitare di compromettere la capacità
   Presidente, partiamo dalla definizione, cosa               delle future di soddisfare i propri, il processo di so-
significa “sviluppo sostenibile”?                             stenibilità lega in un rapporto di interdipendenza la
Esistono molte definizioni di sviluppo sostenibile;           tutela e la valorizzazione delle risorse naturali, intesa
forse, possiamo considerare come principale punto             come capacità di mantenerne la qualità e la riproduci-
di riferimento quella contenuta nel rapporto Brun-            bilità, alla dimensione economica - dunque alla pos-

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Sostenibilità

                                                          prodotti e servizi –, posizionano l’Italia al sesto po-
Il processo di sostenibilità lega in un rapporto          sto della classifica, con dati molto positivi nel cam-
di interdipendenza la tutela e la valorizzazione          po della difesa dell’ambiente, dell’alimentazione e
delle risorse naturali, intesa come capacità              degli acquisti, ma rilevando una grande carenza di
di mantenerne la qualità e la riproducibilità,            attenzione sul tema della mobilità.
alla dimensione economica
                                                             La pandemia che impatto ha avuto: ne ha ral-
                                                          lentato la diffusione o l’ha accelerata?
                                                          È evidente che l’emergenza sanitaria ha esacerbato
                                                          alcune debolezze strutturali di vecchia data, ponen-
sibilità di generare reddito compatibilmente con il       do in luce i limiti e le fragilità del nostro sistema
rispetto della dignità umana - nonché a quella so-        produttivo, sanitario e scolastico. Molti obiettivi di
ciale, ovvero all’opportunità di garantire condizio-      sviluppo sostenibile sono stati colpiti duramente,
ni di benessere umano, nelle sue molteplici forme,        in particolare, quelli di carattere sociale ed econo-
che riguardano la salute, la giustizia e l’istruzione.    mico. D’altra parte, con la riduzione delle attività
Se vogliamo, non si tratta di altro se non di afferma-    economiche, i benefici ambientali sono stati invece
re il principio di uguaglianza generazionale.             significativi, ma sono destinati ad avere un carat-
                                                          tere momentaneo se non integrati in un percorso
    Qual è lo scenario nel nostro Paese rispetto a        consapevole nel lungo periodo. Analogamente, ri-
questo tema? Quanto è conosciuto e quanto la              tengo che il collegamento diretto tra la condizione
sostenibilità indirizza realmente le scelte dei cit-      di salute del pianeta e quella delle persone si sia
tadini e delle imprese?                                   rafforzato notevolmente nel corso della crisi, sia
L’Italia ha svolto un ruolo di primo piano nella de-      nel lockdown sia successivamente, ma questo raf-
finizione delle politiche internazionali di sosteni-      forzamento per consolidarsi necessita di una seria
bilità, ricoprendo la vice-presidenza del Comitato        rimeditazione degli strumenti e delle politiche che
preparatorio della Conferenza Rio+20, partecipan-         devono orientare trasversalmente e ad ampio spet-
do attivamente al Gruppo di Lavoro sugli SDGs e,          tro gli interventi in ciascun settore.
infine, svolgendo un’azione di leadership partico-
larmente efficace durante il semestre di presiden-           Qual è il ruolo delle Fondazioni di origine
za dell’UE nella seconda metà del 2014. Nel 2016 è        bancaria in questo scenario?
stata inoltre creata ASviS, l’Alleanza Italiana per lo    Nello scenario profondamente trasformativo che
Sviluppo sostenibile, chiamata a svolgere un ruolo        stiamo vivendo, le Fondazioni già rivestono, con la
di collettore sociale per sensibilizzare e diffonde-      propria legge istitutiva, un ruolo chiave nello svi-
re la conoscenza sulla sostenibilità, nonché per          luppo sociale ed economico dei territori e possono
supportare le istituzioni nell’implementazione de-        senz’altro proseguire con sempre maggiore consa-
gli obiettivi e dei target dell’Agenda 2030. Nono-        pevolezza nel loro prezioso ruolo di motore sociale,
stante i numerosi propositi, l’introduzione di po-        contribuendo al raggiungimento degli obiettivi di
litiche strutturate sulla sostenibilità resta ancora,     Sviluppo sostenibile. Difatti, è proprio nell’Agen-
nel nostro Paese, un traguardo di lungo periodo,          da 2030 che le Fondazioni hanno trovato un nuovo
poiché l’Italia risente ancora delle ripercussioni        e ulteriore supporto per orientarsi nella propria
della recente crisi finanziaria e si caratterizza per     attività, che può pertanto arricchirsi di nuovi sti-
la presenza di modelli tradizionali di produzione,        moli e obiettivi. Oltre all’azione diretta, realizza-
basati ancora su un approccio settoriale. Direi che       ta strutturando e partecipando con progetti propri
ci sono luci ed ombre anche per quanto riguarda           all’implementazione dei principi di sostenibilità, le
i comportamenti sostenibili dei cittadini. I risul-       Fondazioni, anche grazie all’attività della Commissio-
tati di una indagine di Altroconsumo, realizzata a        ne Sviluppo Sostenibile di Acri, stanno consolidando
febbraio 2022 insieme alle organizzazioni di con-         una propria posizione comune sul tema della so-
sumatori di altri 13 paesi, ha analizzato cinque          stenibilità, volta a rafforzare il loro dialogo con gli
ambiti - alimentazione, viaggi e mobilità, acqua ed       stakeholder del territorio - Enti locali e Pubbliche
energia domestica, gestione dei rifiuti, acquisto di      amministrazioni, scuole, famiglie ed Enti del Terzo

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