Nemi, a Vigna grande sfalci ovunque: vietato muoversi da 10 giorni

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Nemi, a Vigna grande sfalci ovunque: vietato muoversi da 10 giorni
Nemi, a Vigna grande sfalci
ovunque: vietato muoversi da
10 giorni
Sono almeno una decina di giorni che nel parco Andersen di
Vigna Grande giacciono a terra cumuli di potature degli alberi
con grande disagio per tutti i residenti.

Ora, evitando giudizi affrettati sulla capitozzatura delle
piante perché ci vorrebbero competenze botaniche, i risultati
del lavoro sono sotto gli occhi di tutti. Molti dei rami
recisi cadendo hanno divelto la recinzione che divide l’area
cani dal resto del parco che risulta attualmente inservibile,
Nemi, a Vigna grande sfalci ovunque: vietato muoversi da 10 giorni
come off limits è il parcheggio.

Come si può organizzare un lavoro in questo modo, lasciando
tutti i residenti con questo disagio per oltre una settimana?

Non è dato sapere quando e se arriverà qualcuno a rimuovere la
legna. Chi si occuperà del ripristino delle recinzioni divelte
dall’abile potatore?
Nemi, a Vigna grande sfalci ovunque: vietato muoversi da 10 giorni
Nemi, a Vigna grande sfalci ovunque: vietato muoversi da 10 giorni
Nemi, a Vigna grande sfalci ovunque: vietato muoversi da 10 giorni
Nemi, a Vigna grande sfalci ovunque: vietato muoversi da 10 giorni
Nemi, a Vigna grande sfalci ovunque: vietato muoversi da 10 giorni
Nemi, a Vigna grande sfalci ovunque: vietato muoversi da 10 giorni
Nemi, a Vigna grande sfalci ovunque: vietato muoversi da 10 giorni
Nemi, a Vigna grande sfalci ovunque: vietato muoversi da 10 giorni
Roma, smantellata banda di
criminali dedita ai furti in
abitazione nel centro storico

La merce veniva rivenduta mediante un
pregiudicato con base logistica nel
quartiere di Centocelle

ROMA – I Carabinieri della Compagnia Roma Centro, nelle prime
ore del mattino, hanno fatto scattare l’operazione “OPEN
DOOR”. L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica
presso il Tribunale Ordinario di Roma – avviata nel mese di
Luglio 2020, ha portato ad un’ordinanza di applicazione di
misure cautelari, emessa dal GIP del Tribunale di Roma, nei
confronti di 4 persone (due uomini e due donne) di nazionalità
serba (etnia rom), per i reati di associazione a delinquere
finalizzata alla commissione di furti in abitazione e
ricettazione.

L’attività investigativa, condotta dai Carabinieri del Nucleo
Operativo della Compagnia Roma Centro, sono scaturite
dall’analisi dei numerosi furti in abitazione commessi nel
centro storico della Capitale, messi a segno, come emerso dai
filmati di video sorveglianza, da donne di etnia rom mediante
l’uso di arnesi da scasso e la copertura degli uomini
appartenenti alle famiglie, che le coordinavano ed
incoraggiavano da casa, pronti ad intervenire in caso di
necessità.
Nel corso delle indagini sono stati individuati i ruoli svolti
dai singoli e diversi indagati all’interno dell’associazione
criminale, quasi a gestione familiare, e si sono compresi i
meccanismi e le singole fasi delle azioni delittuose: dai
meticolosi sopralluoghi, finalizzati alla comprensione delle
abitudini degli ignari proprietari di casa, alla ricerca di
itinerari sicuri per sfuggire ad eventuali telecamere di video
sorveglianza, sino alla fase esecutiva vera e propria, con le
donne del gruppo protagoniste assolute della scena.

Erano infatti le donne, di giovane età e ben vestite, ad
introdursi all’interno delle abitazioni prese di mira,
depredandole di ogni sorta di monili o preziosi, ma anche di
borse griffate e altri generi di valore. Talvolta, scovata la
cassaforte all’interno dell’abitazione, non esitavano a
contattare gli uomini del gruppo, che intervenivano in
supporto per cercare di smurarle.
La merce, soprattutto per quanto riguarda orologi e monili,
venivano poi rivenduti mediante i canali di ricettazione
interni al gruppo stesso, ed in particolare mediante un uomo –
pregiudicato – di etnia rom, ma di nazionalità macedone, con
base logistica nel quartiere di Centocelle.

L’attività di indagine ha consentito di attribuire al
sodalizio la responsabilità di più furti in abitazione
consumati e di uno tentato, perpetrati tra giugno e settembre
2020, arrestare 2 persone in flagranza di reato e deferirne 15
in stato di libertà per tentato furto, possesso di arnesi atti
allo scasso, ricettazione e riciclaggio; trarre in arresto
altre 5 persone, che frequentavano a vario titolo gli
indagati, in esecuzione di provvedimenti pendenti dell’A.G. e
recuperare beni (monili ed orologi) del valore complessivo di
circa 25.000 euro.

È stata fatta luce su un vero e proprio gruppo criminale,
composto da famiglie di etnia rom, tutte legate da vincoli di
parentela, stanziali nel territorio sud est della Capitale, da
dove, ogni mattina, partivano le “batterie” dei cosiddetti
“appartamentari” diretti nel centro capitolino.

Una volta perpetrati i furti ad opera delle donne del gruppo,
erano gli uomini a recuperarle con veicoli intestati a
prestanome, accompagnandole presso le abitazioni, dove veniva
poi stoccata e rivenduta la merce oggetto del reato.

Due dei destinatari dell’ordinanza sono stati rintracciati sul
territorio romano e due in Lombardia, grazie alla
collaborazione con i Carabinieri della Compagnia di Desio e
del Nucleo Investigativo di Monza, sono stati associati in
carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa
dell’interrogatorio di garanzia.

Roma, Eur: “Scusi ha da
cambiare     10     euro?”.
Denunciati due 15enni per
furto con destrezza

I due baby ladri sono stati anche multati
perchè senza mascherina

ROMA – I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma
Eur hanno denunciato in stato di libertà, due giovani 15enni
per furto con destrezza.

I due, mentre passeggiavano in viale Europa, con la scusa di
cambiare una banconota da 10 euro con due da 5 euro hanno
avvicinato un cittadino del Bangladesh di 34 anni.
Quest’ultimo dopo essersi dimostrato disponibile al cambio del
denaro, appena ha tirato fuori le due banconote da 5 euro dal
portafoglio, uno dei due giovanissimi, gliele ha strappate
dalle mani, senza consegnargli la banconota da 10 euro ed
entrambi sono scappati.

La vittima è riuscita a bloccarne uno, mentre il complice è
stato rintracciato dai Carabinieri in una via limitrofa. La
perquisizione sui due baby malfattori, ha permesso ai militari
di rinvenire le due banconote da 5 euro e riconsegnarle alla
vittima. Contestualmente i Carabinieri hanno anche sanzionato
i due minori, perché era sprovvisti della mascherina, in
violazione della normativa per il contenimento del Covid-19.
Roma, traffico di sostanze
stupefacenti: arrestati e
portati in carcere tre ex
Carabinieri
Era il 2015, quando i Carabinieri del Nucleo Investigativo del
Comando Provinciale di Roma iniziarono ad indagare su un
carabiniere, insospettiti dai frequenti contatti emersi tra il
militare e altri soggetti, organici a locali consorterie
criminali, con a carico pregiudizi penali in materia di
stupefacenti. I successivi approfondimenti investigativi
evidenziarono la stretta collaborazione tra il citato
carabiniere e altri due colleghi, con i quali aveva instaurato
uno stabile vincolo associativo finalizzato al traffico di
stupefacenti.
Nel corso delle investigazioni, inoltre, fu individuato un
garage nella disponibilità di uno dei militari, sito nel
quartiere “Infernetto”, dove furono documentate diverse
movimentazioni di narcotico. A seguito di perquisizione
effettuata il 30.04.2016, all’interno del citato locale venne
rinvenuto un cospicuo quantitativo di sostanza del tipo
hashish.

Altrettanto solleciti furono, da parte dell’Arma dei
Carabinieri, i conseguenti provvedimenti amministrativi
interni adottati nei confronti dei militari coinvolti nella
vicenda che, oggi non più appartenenti all’Amministrazione da
anni, nell’immediatezza furono sospesi dal servizio, per poi
essere definitivamente allontanati al termine dell’iter
disciplinare di stato, conclusosi con “la perdita del grado
per rimozione”.

I provvedimenti amministrativi di cessazione di ogni rapporto
di impiego furono adottati tempestivamente in quanto la scala
gerarchica accertò, fin da subito, i gravi comportamenti
illeciti posti in essere dai tre militari durante
l’espletamento del servizio, senza necessità di attendere la
definizione della vicenda in sede penale.

Per quei fatti, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del
Comando Provinciale Roma hanno oggi notificato un’ordinanza di
custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di
Roma su richiesta della DDA della locale Procura della
Repubblica, nei confronti dei tre ex militari, ritenuti
responsabili di associazione finalizzata al traffico di
sostanze stupefacenti, spaccio, peculato, falsità materiale e
ideologica commessa da pubblico ufficiale (artt. 110, 314,
476, 479 c.p. – artt. 74, 73 D.P.R. 309/90). Nell’ambito della
medesima operazione, sono state altresì, eseguite
perquisizioni personali e locali nei confronti di altri 5
soggetti, inseriti nel medesimo circuito relazionale, indagati
anch’essi in ordine al reato di spaccio e detenzione di
sostanze stupefacenti.

Nell’ambito del medesimo contesto operativo, durante
l’esecuzione delle perquisizioni delegate, questa mattina, i
Carabinieri hanno arrestato, in flagranza, un quarto uomo, uno
dei cinque indagati destinatari di decreto di perquisizione,
per detenzione ai fini di spaccio, in quanto trovato in
possesso di 14,2 g di mariujana, 3 di hashish e materiale
utile per il confezionamento delle dosi.

Lanuvio, colpisce in testa un
tabaccaio e tenta rapina: un
fermo
LANUVIO (RM) – I Carabinieri della Stazione di Lanuvio hanno
sottoposto a fermo di indiziato di delitto per tentata rapina,
un cittadino romeno di 59 anni, senza fissa dimora e già con
precedenti. L’uomo si è recato presso una tabaccheria di via
Fosso del Bottino, e raggiunta la cassa, all’atto di pagare
alcuni oggetti esposti in vetrina, ha colpito l’esercente alla
testa con oggetto contundente, sfruttando un momento di
distrazione della vittima. Il rapinatore a seguito della
pronta reazione del commerciante, si è dato alla fuga senza
riuscire ad asportare nulla dal negozio.

Successivamente sono accorsi sul posto i Carabinieri della
Stazione che dopo aver raccolto la descrizione del rapinatore,
fornita dal titolare, unitamente ai filmati estrapolati dal
sistema di videosorveglianza, hanno avviato immediate ricerche
che hanno consentito di rintracciarlo poco dopo, all’interno
di un casolare abbandonato.

Nel frattempo la vittima è stata medicata presso il pronto
soccorso dell’Ospedale di Velletri e successivamente in
caserma dove ha riconosciuto il rapinatore.

Il 59enne è stato fermato in attesa della convalida.
Civitavecchia,     nei   guai
partecipata del Comune: danno
per oltre 2 milioni di euro
I Finanzieri del Comando Provinciale di Roma, su disposizione
della Procura Regionale per il Lazio della Corte dei Conti,
hanno eseguito un decreto di sequestro conservativo ante
causam nei confronti di due persone, rispettivamente
liquidatore e dirigente pro tempore di una società partecipata
dal Comune di Civitavecchia, ritenuti responsabili di un danno
di oltre 2 milioni di euro per le casse dell’ente locale.
Il provvedimento scaturisce da accertamenti delegati dalla
magistratura contabile alle Fiamme Gialle della Compagnia di
Civitavecchia, da cui sono emerse condotte illecite nella
gestione della società cui era stata affidata la riscossione
di tributi.
A gennaio dello scorso anno la Procura Regionale aveva emesso
un invito a dedurre nei confronti dei due manager per aver
omesso di avviare la procedura di        esazione coattiva dei
crediti nei confronti dei cittadini      morosi della Tassa di
Igiene Ambientale per il 2012.
Il provvedimento di sequestro ha         riguardato   immobili,
motocicli e autovetture
di lusso, tra cui una Porsche Carrera,   per un importo di circa
1,4 milioni di
euro. L’attività testimonia l’impegno    della Corte dei Conti e
della Guardia di Finanza
a tutela dei bilanci pubblici.

Anguillara Sabazia, emergenza
cimitero: raschiato il fondo
del barile
ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Tutto da rifare per l’ampliamento
del cimitero di Anguillara Sabazia dopo la bocciatura di tre
progetti presentati da privati lo scorso giugno 2020.
L’Ufficio Tecnico comunale ha comunicato alle ditte “Pieri
Costruzioni srl”, “Scopetti srl”, ed “Edim srl” che la
“Proposta realizzazione ampliamento cimitero Comunale e
dell’antistante parcheggio” è risultata improcedibile a causa
di carenza nella presentazione dei documenti previsti dal
Codice dei Contratti.

Si aggrava dunque una situazione già emergenziale che in
quest’ultimo triennio ha visto requisire “temporaneamente” ai
proprietari di loculi ancora in vita che avevano già stipulato
e pagato i contratti di concessione.

Dal Comune le strade che si intendono percorrere sono due:
realizzare in project financing l’ampliamento dell’attuale
cimitero sulla base di un nuovo progetto e successivamente
procedere con la realizzazione di un nuovo camposanto.

Per quanto riguarda la prima opzione – ampliamento attuale
cimitero – occorrerà attendere tra i 18 e i 24 mesi dal
momento in cui verrà approvato un nuovo progetto che ancora
deve essere presentato, mentre per la seconda – nuovo cimitero
– i tempi previsti sono decisamente di lungo termine e
comunque successivi all’ampliamento di quello attuale.
Dunque, dopo le ultime requisizioni di loculi – circa un
centinaio sarebbero quelli rimasti disponibili –
l’amministrazione comunale, in attesa che qualche privato
presenti un nuovo progetto in regola con la documentazione
richiesta dal Codice degli appalti, sembrerebbe orientata a
verificare le concessioni in essere, magari trovandone alcune
scadute tra le più vecchie, per cercare di tamponare ancora
per almeno un altro triennio. Una cosa è chiara: si è ormai
raschiato il fondo del barile.

Roma,   “Garbatella  IMAGES
2021”: lo storico quartiere
capitolino in mostra dal 10
al 20 aprile
Posticipato, a causa dell’emergenza sanitaria Covid 19, al
periodo dal 10 al 20 aprile 2021 “Garbatella IMAGES 2021” la
mostra organizzata da “10b Photography” con la direzione
artistica di Francesco Zizola e la curatela di Sara Alberani e
Francesco Rombaldi di YOGURT Magazine.
Il primo capitolo della ricerca triennale sul quartiere
Garbatella, VISIONI, si concentra sull’immaginazione e sulle
potenzialità creative del linguaggio fotografico in relazione
allo storico quartiere romano, così carico di un suo
immaginario legato al patrimonio storico, sociale,
architettonico. Il territorio verrà reinterpretato dalle
fotografe/i selezionati, attraverso i nuovi linguaggi della
fotografia contemporanea, per un lavoro capace di riabitare lo
spazio urbano.

Dal 10 al 20 aprile 2021, in mostra le opere fotografiche
inedite di 6 autrici/autori e la loro pubblicazione
fotografica (prima di 3), allestite presso la galleria 10b
photography e nei lotti 24, 29, 30 e 55. Completa il programma
una serie di visite guidate, aperte e gratuite su
prenotazione, per condurre gli abitanti e un pubblico più
vasto lungo il     percorso    della   mostra   e   della   sua
pubblicazione.
Roma, Polo Museale Trasporti:
parte la mobilitazione su
Facebook per la riapertura
del sito
Il Comitato per la riapertura del Polo Museale Trasporti a
Roma Ostiense ha indetto una mobilitazione su Facebook sul
canale #RiapriteilPolomuseale” per sollecitare la riapertura
de sito.

“Il Polo Museale Trasporti – dichiarano dal Comitato – oltre a
scandire la storia centenaria dei trasporti metro-ferroviari
capitolini e regionali, rappresenta un’officina di inclusione
sociale, culturale e formativa. Cittadini, associazioni e
comitati – proseguono dal Comitato – sono liberi di
pubblicare,     direttamente     sulla    pagina   ufficiale
https://www.facebook.com/comitatopolomuseale, il messaggio che
riterranno più opportuno a sostegno di questa iniziativa: una
poesia, un fotomontaggio oppure una propria immagine con il
cartello #Riapriteilpolomusealedeitrasporti. Ci stiamo
mobilitando – concludono dal Comitato – per dare un presente e
un futuro al Polo Museale, chiuso da marzo 2020, e ai rotabili
storici, agli archivi e al verde che costudisce. La
collettività deve riappropriarsi di questo spazio, per ciò
unitevi, siate numerosi, sprigionate la creatività e fate
vostra questa battaglia”.

Guidonia             Montecelio,                  punto
vaccinale. Il Sindaco scrive
a     Regione     e     Asl:
“Un’esigenza,     non    più
procastinabile”
“Oggi ho inviato una lettera al Presidente della Regione Lazio
Nicola Zingaretti, all’Assessore alla Sanita Alessio D’Amato
ed al Direttore Generale dell’Asl Roma 5 Giorgio Santonocito
per richiedere
l’attivazione di un centro vaccinale sul territorio di
Guidonia Montecelio. Si tratta di un’esigenza, non più
procastinabile, così come evidenziato nell’ultima Commissione
Consiliare Sicurezza. Visto
anche l’aumento dei casi da Covid 19 in questi ultimi giorni,
l’urgenza di vaccinare in maniera rapida i cittadini di un
territorio vasto come il nostro è essenziale”- dichiara il
Sindaco di Guidonia
Montecelio Michel Barbet.

“L’attivazione di punti di somministrazione del vaccino anti-
Covid a Guidonia Montecelio, agevolerebbe molto la vita di
nostri concittadini, soprattutto i più anziani, nel
raggiungimento del luogo
dove effettuare la vaccinazione. La nostra Amministrazione ha
già indicato all’Asl Roma 5 alcune strutture pubbliche che
potremmo fornire ad uso gratuito per questo scopo. Nella
lettera, inoltre, ho
evidenziato l’importanza di vaccinare i volontari delle
associazioni socio-sanitarie, impegnati ormai da un anno nel
fronteggiare in prima linea la pandemia da Covid-19″- conclude
il Primo Cittadino.
Roma, episodio omofobo a
stazione   Valle   Aurelia:
aggrediti per un bacio!
Un’aggressione omofoba alla stazione di Roma Valle Aurelia. A
denunciarla le associazioni Gaynews e Gaynet Roma che su fb
postano un video in cui si vede un uomo aggredire due giovani
a pugni e calci.

La testimonianza di uno dei due giovani, l’attivista Jean
Pierre Moreno, viene riportata da Gaynews: “Mentre mi baciavo
col mio compagno, abbiamo sentito improvvisamente un uomo
urlare dalla banchina di fronte: ‘Che cosa fate? Non vi
vergognate?’. Dopo avergli risposto: ‘Ma a te che ti frega?’ e
aver ripreso a baciarmi col mio compagno, il tizio ha
attraversato i binari e ci ha raggiunti, colpendo prima
all’occhio il mio compagno”.

A quel punto l’uomo ha iniziato a colpire più volte Jean
Pierre, che si è difeso mentre l’amico riprendeva tutto con
uno smartphone. Quando l’aggressore si è chinato sulle rotaie
per prendere pietre e scagliarle contro di loro, i due ragazzi
hanno reagito allo stesso modo e minacciato di chiamare la
polizia. A quel punto l’uomo è fuggito verso il sottopassaggio
per poi salire sul treno che aspettava. L’indomani Jean Pierre
si è recato in ospedale per farsi refertare e, la domenica,
presso un commissariato di polizia per sporgere denuncia.

Come racconta Rosario Coco, referente di Gaynet Roma, di cui
il giovane rifugiato è socio, «l’iter con le forze dell’ordine
non è stato facile. La polizia ha faticato a comprendere il
movente omofobo ed è servita una integrazione della denuncia
per mettere nero su bianco la richiesta di recuperare i video
delle telecamere di sicurezza, che proverebbero la dinamica
dei fatti. Attualmente non sappiamo ancora se le immagini
saranno recuperate, poiché vengono distrutte ogni 7 giorni e
questi passaggi hanno determinato una notevole perdita di
tempo. Attendiamo adesso il pronunciamento del pubblico
ministero su quanto accaduto, auspicando che si faccia tutto
il possibile per l’identificazione dell’aggressore e per
classificare questo reato nel miglior modo possibile secondo
gli attuali strumenti giuridici».

Il giovane è assistito dall’avvocata Valentina Ciaramella,
socia di Rete Lenford, il cui presidente Vincenzo Miri è stato
informato sin da subito della vicenda da Rosario Coco.
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