Giugno 2020 Recensioni di alcuni libri acquistati dalla Biblioteca di Castelleone - Comune di Castelleone

Pagina creata da Nicolo' Amato
 
CONTINUA A LEGGERE
Giugno 2020 Recensioni di alcuni libri acquistati dalla Biblioteca di Castelleone - Comune di Castelleone
Giugno 2020
Recensioni di alcuni libri acquistati dalla Biblioteca di Castelleone

12 aprile 1929. È la volta buona. Capita di rado, ma quando è il momento l'appuntato
Misfatti si fa trovare sempre pronto. Dipende dall'uzzolo della moglie, che stasera va per il
verso giusto. E così, nel piatto del carabiniere cala una porzione abbondante di frittata di
cipolle. Poi un'altra, una fetta ancora, e della frittata resta solo l'odore. Che non è buona
cosa, soprattutto perché ha impregnato la divisa, e chi ci va adesso a fare rapporto al
maresciallo Ernesto Maccadò diffondendo folate di soffritto? Per dirgli cosa poi? Che
durante la notte appena trascorsa è stato trovato il povero Salvatore Chitantolo mentre
vagava per le contrade mezzo sanguinante e intontito, dicendo di aver visto un uomo in
mutande correre via per di là? Sì, vabbe', un'altra delle sue fantasie. In ogni caso la divisa
ha bisogno di una ripulita. Ma proprio energica. Anche il Comune, guarda un po', sta
progettando una grande operazione di pulizia, una «redenzione igienica» che doti Bellano
delle stesse infrastrutture che vantano già altri paesi del lago, più progrediti nella civiltà e
nel decoro. Ma, un momento, che ci faceva esattamente un uomo in mutande, in piena
notte, per le vie del paese? E perché correva? Tratto da: www.ibs.it
La vita di Ava Collette, scrittrice di libri di cucina, è stata sconvolta da un'indicibile
tragedia. Per ritrovare pace e serenità, Ava ha deciso di lasciare Boston e trasferirsi a
Brodie's Watch, una magnifica casa in una tranquilla cittadina sulla costa del Maine. Qui,
ne è certa, finirà di scrivere il manuale sulla cucina del New England a cui lavora da mesi
e troverà il modo di superare il passato. Tutto sembra andare alla perfezione, ma Ava ha
la costante sensazione di non essere sola. Finché i suoi dubbi non trovano conferma: una
notte si sveglia di soprassalto e si trova faccia a faccia con un'apparizione che la turba
profondamente. Davanti a lei c'è un uomo, ma non dovrebbe esserci perché il suo aspetto
è quello di una persona morta molti, molti anni prima, un ufficiale di marina che, a quanto
si mormora in paese, non ha mai lasciato quella casa. Da quel momento Ava impiegherà
le sue giornate indagando su quell'uomo, sparito improvvisamente nel nulla... Tratto da:
www.ibs.it

Nati alla periferia umana e urbana di due città italiane a pochi anni di distanza, percorsi
dalla comune fierezza di chi deve guadagnarsi il proprio posto al sole, Filippo e Ruggero
hanno due storie dall'incipit simile. Le loro vite, però, si muovono divergenti nella realtà e
nel racconto che ascoltiamo dalla voce lucida e insieme partecipe di Walter Siti. In bilico
tra tragedia e fiaba, quelle di Filippo e Ruggero sono vite amorali, davanti alle quali
sospendere il giudizio, ma sono anche la filigrana attraverso cui, con una scrittura
immersiva, Siti affronta il suo buio più segreto proprio mentre sperava di allontanarsene;
perché i romanzi sono più intelligenti del loro autore e si parlano tra loro. Siti ci consegna
un libro potente e disperato, scommettendo su una letteratura che sia ancora capace di
farsi domande e di accettare l'imprevisto come risposta. Tratto da: www.ibs.it

Si narra che la Sibilla, adirata contro le fate che si attardavano a ballare il salterello con i
pastori, avrebbe scagliato loro le pietre che divennero poi il paese di Arquata del Tronto:
pietre destinate a rotolare di nuovo, drammaticamente, durante il terremoto. Le sorelle
Nadia e Olga si sentono a casa proprio qui, in questa terra che si muove, e che
scendendo dai monti Sibillini verso il mare si fa campagna. Il loro papà ha trascorso la
vita coltivando i campi, perciò ancora oggi la famiglia viene trattata con rispetto. Ma
adesso tutto è cambiato. L'amore e il lavoro hanno portato Olga e Nadia lontano, i figli
sono cittadini del mondo. La gente vuole fragole e susine anche a gennaio. È una nuova
stagione. Ed è tempo di separarsi dalla terra. Inizia per le sorelle un viaggio a ritroso,
nella memoria, e uno reale, attraverso gli incredibili colloqui con i possibili acquirenti del
terreno, ex mezzadri arricchiti o emissari di multinazionali della frutta. Tutti maschi, tutti
ambigui, tutti apparentemente incapaci di capire quanto male facciano le radici quando
bisogna tagliarle. È davvero tutto immutabile nell'avvicendarsi delle generazioni, dei
raccolti? Possiamo ancora sperare di lasciare questo pianeta un po' migliore di come lo
Giugno 2020 Recensioni di alcuni libri acquistati dalla Biblioteca di Castelleone - Comune di Castelleone
abbiamo ricevuto? Proposto per il Premio Strega 2020. Tratto da: www.ibs.it
Oggi la paura ha un nuovo nome: Covid-19. Per sconfiggerlo, l’unica strada è rimanere a
casa. Tra le quattro mura che ci hanno sempre protetto e che ora, però, sono diventate
confini invalicabili. Sono diventate quasi un nemico. E invece, giorno dopo giorno, chi da
sempre lavora con le parole ha scoperto che le stanze, le finestre, anche gli angoli più re-
moti di casa sono ali verso il mondo. Ognuno di loro ha così scelto il modo per dare vita a
questa magia. Dalle loro case, ventisei scrittori hanno dato un senso a questi giorni sce-
gliendo di fronteggiare l’emergenza anche con le armi della letteratura. Per portare la loro
quotidianità ai lettori che li amano. E hanno deciso di farlo insieme alla casa editrice Gar-
zanti, devolvendo tutto il ricavato all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Tutti sono
sicuri che usciremo più consapevoli di quello che è davvero importante e che ci incontre-
remo, ci abbracceremo e passeggeremo presto tutti insieme. Sono sicuri che la solidarie -
tà sarà il valore che porteremo con noi senza poterne più fare a meno. Tutti loro sono
convinti che le parole, i libri, le storie, uniscono. Creano vincoli invisibili che spezzano
ogni barriera. Mentre leggiamo non siamo mai soli. E siamo forti. E tutto appare come
sarà. Perché andrà tutto bene. Tratto da: www.ibs.it
Un bimbo che a quattro anni perde l'uso del linguaggio, da un giorno all'altro, alla nascita
della sorella. Da quel momento il suo destino cambia, le parole si fanno nemiche, anche
se poi, con il passare degli anni, diventeranno i mattoni con cui costruirà la propria identi-
tà. Breve storia del mio silenzio è il romanzo di un'infanzia vissuta tra giocattoli e macchi -
ne da scrivere, di una giovinezza scandita da fughe e ritorni nel luogo dove si è nati, sem-
pre all'insegna di quel controverso rapporto tra rifiuto e desiderio di dire che accompagna
la vita del protagonista. Così Giuseppe Lupo racconta, sempre ironico e sempre affettuo-
so, dei genitori maestri elementari e di un paese aperto a poeti e artisti, di una Basilicata
che da rurale si trasforma in borghese, di una Milano fatta di luci e di libri, di un'Italia che
si allontana dagli anni Sessanta e si avvia verso l'epilogo di un Novecento dominato dalla
confusione mediatica. E soprattutto racconta, con amore ed esattezza, come un trauma
infantile possa trasformarsi in vocazione e quanto le parole siano state la sua casa, an-
che quando non c'erano. Proposto per il Premio Strega 2020. Tratto da: www.ibs.it
Michka sta perdendo le parole. Ora che le lettere e i suoni si agitano nella sua testa in un
turbinio incontrollabile, l'anziana signora deve arrendersi all'evidenza: ha bisogno di un
nuovo inizio. Anche se questo significa scendere a patti con un'esistenza a metà. Nella
casa di riposo in cui si trasferisce, a Michka rimangono le visite di Marie, un'ex vicina che
da bambina passava molto tempo con lei, e le sedute settimanali con Jérôme, un giovane
ortofonista che la aiuta a ritrovare le parole. Saranno proprio loro a permetterle di
realizzare un ultimo importante desiderio: dire «grazie» a chi, tanti anni prima, compí il
gesto piú coraggioso. Quello che le salvò la vita. « Le gratitudini è un romanzo luminoso e
commovente che sembra scritto con l'inchiostro "empatico"». Michka sta perdendo le
parole. Proprio lei, che per tutta la vita è stata correttrice di bozze in una grande rivista, lei
che al caos del mondo ha sempre opposto una parola gentile, ora non riesce piú a
orientarsi nella nebbia di lettere e suoni che si addensa nella sua testa. Tratto da:
www.ibs.it

In Giappone c’è una caffetteria speciale. È aperta da più di cento anni e, su di essa, circo -
lano mille leggende. Si narra che dopo esserci entrati non si sia più gli stessi. Si narra che
bevendo il caffè sia possibile rivivere il momento della propria vita in cui si è fatta la scelta
sbagliata, si è detta l’unica parola che era meglio non pronunciare, si è lasciata andare
via la persona che non bisognava perdere. Si narra che con un semplice gesto tutto pos -
sa cambiare. Ma c’è una regola da rispettare, una regola fondamentale: bisogna assolu-
tamente finire il caffè prima che si sia raffreddato. Non tutti hanno il coraggio di entrare
nella caffetteria, ma qualcuno decide di sfidare il destino e scoprire che cosa può accade-
re. Qualcuno si siede su una sedia con davanti una tazza fumante. Fumiko, che non è riu -
scita a trattenere accanto a sé il ragazzo che amava. Kotake, che insieme ai ricordi di suo
marito crede di aver perso anche sé stessa. Hirai, che non è mai stata sincera fino in fon-
do con la sorella. Infine Kei, che cerca di raccogliere tutta la forza che ha dentro per esse-
re una buona madre. Ognuna di loro ha un rimpianto. Ognuna di loro sente riaffiorare un
ricordo doloroso. Ma tutte scoprono che il passato non è importante, perché non si può
cambiare. Quello che conta è il presente che abbiamo tra le mani. Quando si può ancora
decidere ogni cosa e farla nel modo giusto. La vita, come il caffè, va gustata sorso dopo
sorso, cogliendone ogni attimo. Il libro è diventato un caso editoriale in Giappone e poi ha
conquistato tutto il mondo. Un romanzo pieno di fascino e mistero sulle occasioni perdute
Giugno 2020 Recensioni di alcuni libri acquistati dalla Biblioteca di Castelleone - Comune di Castelleone
e sull’importanza di quelle ancora da vivere. Tratto da: www.ibs.it

Sul mondo, con spaventosa virulenza, si è abbattuto un "cigno nero" di proporzioni
immense. Impossibile, dunque, prevederne l'impatto. Tuttavia, in quello che verrà
ricordato a lungo come l'"anno fatale", sorge più di un'ombra sulla corretta gestione
dell'emergenza. Giulio Sapelli, con la consueta profondità di pensiero, prova a fare luce
su questa drammatica crisi e sugli scenari futuri. La pandemia e la sua gestione sono il
frutto amaro di una società e di un sistema economico globalizzato come pure di un
arretramento della politica, dello Stato e dello spirito pubblico. Sapelli ricostruisce bene le
ragioni e gli sbocchi di questo disgraziato stato di cose. Ma tale sciagura, per l'autore, è
anche una rara occasione di trasformazione. O meglio di Resurrezione. Il bene comune,
così prezioso in questo momento, deve essere messo al centro della scena e devono
soccombere i meri tornaconti sia privati sia nazionali. Il passaggio decisivo è la fine del
dominio del mercato e il riconoscimento del lavoro come strumento principe per garantire
equità sociale, benessere, sicurezza e giustizia. Tratto da: www.ibs.it

Il ragazzo corre nella notte d'inverno, sotto la pioggia, scalzo, coperto di sangue non suo.
Chiamiamolo L.B. e avviciniamoci a lui attraverso gli anni e gli eventi che conducono a
quella notte. A guidarci è la voce di una giovane donna brusca, solitaria, appassionata di
letteratura, e questo romanzo è memoria e cronaca del confronto con la scomparsa del
padre, con ciò che è rimasto di un legame quasi felice nell'infanzia felice da figlia di geni -
tori separati, poi fatalmente spinoso, e con la tardiva scoperta della vicenda giudiziaria
che l'ha visto protagonista. Chi era quello sconosciuto, L.B., il giovane sempre dalla parte
dei vinti, il medico operaio sempre alle prese con qualcuno da salvare, condannato al car-
cere per partecipazione a banda armata? E perché di quel tempo – anni prima della na -
scita dell'unica figlia – non ha mai voluto parlare? Testimonianze, archivi e faldoni, ricordi,
rivelazioni lentamente compongono, come lastre mescolate di una lanterna magica, il ri-
tratto di una persona complicata e contraddittoria che ha abitato un'epoca complicata e
contraddittoria. Torino è il fondale della lotta politica quotidiana con le sue fatiche e le sue
gioie, della rabbia, della speranza e del dolore, infine della violenza che dovrebbe assicu-
rare la nascita di un avvenire radioso e invece fa implodere il sogno del mondo nuovo ge-
nerando delusione e rovina. Il romanzo di un uomo, delle sue famiglie, delle sue apparte-
nenze, la sua vita visitata con amore e pudore da una figlia per la quale il mondo si misu-
ra e si costruisce attraverso la parola letta e scritta. Proposto per il Premio Strega 2020 .
Tratto da: www.ibs.it

Cosa c'è dietro quelle porte chiuse? In superficie i Bigelow sembrano essere la famiglia
ideale. In una casa elegante e perfettamente conservata, ai piedi dei Blue Ridge
Mountains in Carolina del Nord, il giovane Zane Bigelow si sente come un prigioniero di
guerra. I genitori sono degli estranei: il chirurgo di successo e la sua elegante moglie
fanno sporadiche apparizioni alle recite dei loro figli o alle partite di baseball ma, al riparo
da occhi estranei, chiusi tra le mura domestiche, Zane e sua sorella Britt, vivono nel
terrore e nel dolore. Mentre la violenza di suo padre scoppia - con la silenziosa complicità
di sua madre - e diventa sempre più opprimente, Zane conta gli anni, i mesi e i giorni che
mancano alla sua fuga. Assediato dalla paura per la sua stessa vita, cerca di simulare
una quieta serenità mentre di nascosto scrive i suoi veri pensieri su un diario segreto.
Quando finalmente la facciata crolla, il ragazzo inizia a capire che alcune persone sono
disposte ad affrontare il peso della verità, anche se dolorosa e opprimente. Anni dopo,
Zane, promettente avvocato, torna a Lakeview, dove conosce una giovane donna, Darby
McCray, che dietro alla sua grinta e al suo ottimismo nasconde un trascorso di ferite
profonde quanto quelle dei fratelli Bigelow e dalle quali ha trovato la forza di emergere.
Ma il passato, a volte, torna a bussare alla porta... Tratto da: www.ibs.it
Giugno 2020 Recensioni di alcuni libri acquistati dalla Biblioteca di Castelleone - Comune di Castelleone
Anno Domini 1463, Parigi. Rinchiuso in un pozzo dello Châtelet, François Villon si vede
ormai appeso alla corda del patibolo quando gli viene proposto un accordo: in cambio
della vita dovrà stanare dal suo nascondiglio Nicolas Dambourg, il capo dei Coquillards,
una banda di fuorilegge ritenuta ormai sciolta e di cui il poeta avrebbe fatto parte in
gioventù. Ma Dambourg, per Villon, è molto più che un vecchio compagno di avventure...
Seguito come un'ombra da un misterioso sicario, Villon dovrà districare una vicenda in cui
si mescolano avidità, sete di potere e desiderio di vendetta. E fare i conti con l'irruenza di
Joséphine Flamant, una fanciulla dai capelli di fuoco, infallibile con l'arco, divenuta
brigante dopo aver assistito al linciaggio dello zio a causa di una lanterna. Una lanterna
dentro la quale si credeva fosse imprigionato un demone. Tratto da: www.ibs.it

È un giorno triste per Harry Bosch quello del funerale dell'ex poliziotto John Jack
Thompson. Un uomo che ha dedicato quarant'anni di vita al LAPD, ma soprattutto un
maestro per molti giovani detective alle prime armi. Uno di questi era stato proprio Bosch
che adesso, appoggiato al suo bastone dopo l'operazione al ginocchio che ha subito,
osserva da lontano il gruppetto convenuto al cimitero, pensando alle cose che ha
imparato da lui. Ad esempio, a capire quando qualcuno sta mentendo durante un
interrogatorio. John Jack sapeva riconoscere un bugiardo. Non se n'era mai fatto
scappare uno. Ma quando si avvicina a Margaret, la moglie di Thompson, Bosch non si
aspetta di scoprire che, anche dalla tomba, John Jack abbia un altro bugiardo da
incastrare. Un caso irrisolto di vent'anni prima, l'omicidio di un ragazzo ritrovato senza vita
in un vicolo frequentato da spacciatori. Un caso che John Jack si era portato in pensione
con sé, trafugando il fascicolo dagli archivi del LAPD. Bosch decide di occuparsene. E c'è
una sola persona, dentro la polizia, che può aiutarlo: Renée Ballard. Così, tra un crimine
e l'altro del suo turno di notte Renée farà di nuovo coppia con Bosch per riaprire piste
sepolte da anni di bugie. Tratto da: www.ibs.it
Carella si è messo a caccia. Da solo, senza dirlo a nessuno. Ferie arretrate, un po’ di
soldi da parte, una vecchia faccenda da sistemare. E anche il Ghezzi è alle prese con
un’indagine che lo riporta agli inizi della sua carriera. Due storie parallele, due storiacce di
guardie e di ladri, due storie nere, anzi nerissime. È la Milano di Alessandro Robecchi, la
capitale morale, l’epicentro dei Tempi nuovi, la città di Carlo Monterossi. E quelle due
storie sono un romanzo di ossessione e riscatto, di giustizia solitaria e vendetta. Con il
passato che sempre incombe, e si allarga ad avvolgere il presente, come i cerchi
nell’acqua dopo una sassata. Tratto da: www.ibs.it

Una donna senza nome è annegata mentre cercava di conquistare una vita migliore, ma
non è stato un incidente, è stata uccisa. Quando Assad, l’enigmatico assistente di Carl
Mørck, vede la foto della naufraga, ha un forte crollo nervoso. Per più di dieci anni, come
una misteriosa forza della natura, ha lavorato alla Sezione Q sui casi dimenticati, ma ora
è incapace di reagire. Mentre ha inizio un estenuante conto alla rovescia per bloccare un
attacco senza eguali al cuore dell’Europa, anche Carl Mørck e Rose si trovano ad
affrontare l’inchiesta a più alto tasso emotivo che mai abbiano avuto tra le mani.
Un’indagine sconvolgente, che porterà alla luce tutta la verità sul passato segreto di
Assad, spingendo l’intera Sezione Q oltre i propri limiti. Tratto da: www.ibs.it
Giugno 2020 Recensioni di alcuni libri acquistati dalla Biblioteca di Castelleone - Comune di Castelleone Giugno 2020 Recensioni di alcuni libri acquistati dalla Biblioteca di Castelleone - Comune di Castelleone Giugno 2020 Recensioni di alcuni libri acquistati dalla Biblioteca di Castelleone - Comune di Castelleone Giugno 2020 Recensioni di alcuni libri acquistati dalla Biblioteca di Castelleone - Comune di Castelleone Giugno 2020 Recensioni di alcuni libri acquistati dalla Biblioteca di Castelleone - Comune di Castelleone Giugno 2020 Recensioni di alcuni libri acquistati dalla Biblioteca di Castelleone - Comune di Castelleone
Puoi anche leggere