Natale 2018 Il giornalino della scuola "A. Manzoni" - icscorrezzola.it

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Il giornalino della scuola “A. Manzoni”
         Natale 2018
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•     SPETTACOLO DI NATALE
•     INCONTRO CORTE BENEDETTINA
•     NATALE
      - presepe
      - regali
      - fiocchi di neve
      - gnomi
      - dolci
•     SCUOLA
      - uscita classi terze
      - kids university
      - continuità / orientamento
      - poesie
      - ETwinning
•     STORIA LOCALE
      - giocattoli d’altri tempi
      - monumenti
•     CONSIGLI DI LETTURA
•     VARIE
      - animali
      - uomini ricchi
      - moda
      - videogiochi

    La redazione e gli insegnanti augurano a tutti…

                                          BUONE
                                          FESTE!!!

Insegnanti: Lotto, Mengardo

Online sul sito www.icscorrezzola.it —> i plessi —> Secondaria Correzzola
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MERCATINI DI NATALE

L'assessorato alla cultura ha dato la possibilità di partecipa-
re al Mercatino di Natale organizzato presso la Corte Bene-
dettina di Correzzola allestendo una bancarella della Scuola
media di Correzzola, per vendere gli oggetti che hanno crea-
to gli alunni della scuola nei laboratori pomeridiani, come ta-
volette di legno con dei disegni natalizi, segnalibri, quadri
piccoli e grandi e infine dei biglietti natalizi.
Partecipare a questa iniziativa è stata una bella occasione
per noi ragazzi e per i genitori che hanno aiutato e si sono
occupati dell’allestimento e della vendita dei nostri prodotti.
Abbiamo ricavato 112 euro che useremo per comprare il ma-
teriale necessario ai laboratori del secondo quadrimestre.
         GRAZIE di Cuore a tutti...genitori e ragazzi!!!

                    IL MEDIOEVO CHE NON TI ASPETTI
Le classi prime martedì 18 dicembre si sono recate presso la Corte Benedettina, dove il sindaco
di Correzzola ha tenuto una lezione di storia sulla Corte stessa e su Correzzola nel Medioevo.

Il Medioevo è il periodo tra l’antichità e noi, l’età di mezzo, come dice il nome.
La Corte Benedettina è stata fondata dai monaci benedettini nel medioevo.
La vita dei monaci si fondava sulla regola “ora et labora “, cioè prega e lavora.
Prima che i monaci arrivassero a Correzzola, c’erano foreste e paludi dalle quali derivano i nomi
dei paesi vicini (Villa del bosco, Foresto, Concadalbero...) poi essi hanno disboscato questi terre-
ni e hanno costruito degli edifici.
Nel medioevo veniva a mancare il gusto per i vestiti, le persone vivevano molto pensando all’aldi-
là.
La comunità di Correzzola commerciava con altri paesi per guadagnarsi da vivere.
Nel medioevo c’era una concezione di spazi e costruzioni molto diversa dai tempi odierni. Per
esempio, se guardate la chiesa di Terranova, si vede che è stata costruita in quel periodo, per-
chè essa è rivolta verso est come tutte le chiese di quel tempo.
Nel medioevo era molto importante il 21 dicembre, cioè il solstizio d’ inverno, il giorno più corto
dell’anno; la comunità ha scelto questo giorno per ritualizzare la vita terrena, visto il cambio di
spostamento del sole.
La parte più antica della Corte Benedettina è la Celleraria, dove abitavano i cellerari che erano
quasi i custodi della corte.
                                                                  I monaci erano anche amanuensi,
                                                                  cioè riscrivevano i racconti anti-
                                                                  chi e descrivevano la vita di quel
                                                                  tempo su pergamena. Senza i mo-
                                                                  naci, quindi, noi non saremmo riu-
                                                                  sciti a risalire a tutte queste in-
                                                                  formazioni.

                                                                             Marco G. Silvia M.
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PRESEPE
Un giorno la professoressa ci ha detto che dovevamo portare il materiale per fare la pasta di
sale.
La settimana seguente siamo andati nell’aula di arte, e tutti agitati abbiamo preparato con l’aiuto
delle professoresse la pasta di sale, e a dire la verità era venuta anche bene, ma l’asciugatura è
stata un disastro...forse dovevamo cuocerla!

Allora a me è venuta l’idea di chiamare Daniela, la mamma di una ex alunna della nostra scuola,
esperta nel lavorare la pasta di mais e che fa molti laboratori ai ragazzi del paese.
Con Daniela abbiamo cominciato e a modellare le varie forme.
Abbiamo creato pecorelle, pastori, la natività, i Re magi, i pozzi, il ruscello e le case. Sono venu-
te veramente bene e questo grazie anche a Daniela che ogni martedì e venerdì pomeriggio è ve-
nuta a scuola per aiutarci.
Finalmente un venerdì, anche con l’aiuto dei ragazzi di terza, siamo riusciti a sistemarlo con mu-
schio e luci.
Il presepe è molto bello e noi ne siamo molto fieri.

                                                           Alberto L. Marco G. Khalid E.F.
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I REGALI DI NATALE CHE
   NESSUNO VORREBBE MAI RICEVERE

Siete stanchi di girare per negozi tutto il giorno alla ricerca del regalo perfetto per la vostra
cara zia che ogni anno vi regala lo stesso berretto?
Se la risposta è sì questo articolo fa per voi!

Se il vostro peggior incubo è ritrovarvi nuovamente quel berretto, consideratevi fortunati, c'è
di peggio….
                            Ecco i regali più brutti che potreste ricevere o fare per vendetta:

                            1- Il regalo utile...ma non per te, come ad esempio un ottimo bagno-
                            schiuma al biancospino, il cui odore ti ricorda una discarica di rifiuti
                            tossici! Oppure se hai uno zio pelato, puoi sempre pensare di regalar-
                            gli una bella spazzola! Sarà felicissimo...

2- Se stai preparando un dolce e hai bisogno di separare gli albumi dai tuorli,
cosa c’è di meglio di un utensile da cucina dall’aspetto malaticcio che espelle-
rà il bianco dell’uovo dal naso?! Grande idea…per ridurre l’appetito!

3- Un bellissimo ed elegante alza torte per chi non è capace neanche di fare
un biscotto!

4- Un sobrio bracciale tempestato di strass con sopra un fiore gigante e una
tartaruga che si muove… pesa solo 450 chili.

Insomma...vi abbiamo dato buone idee? Almeno quelle da evitare, speriamo di sì!

                                                                Angelica A. Federica A. Michela M.
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LE FORME DEI FIOCCHI DI NEVE
Lo sapevate che non esistono due fiocchi di neve uguali fra
loro in natura??? Queste sono alcune delle forme che pos-
sono avere...siete stupiti? Buona lettura!

       •      Fiocchi dendritici: sono i cristalli di neve clas-
              sici.

       •      Fiocchi a rosetta: nucleo di ghiaccio da cui si
              diramano cristalli conici.

       •      Neve tonda: granelli che hanno una forma
              sferica, sono bianchi e opachi, quando arrivano
              al suolo rimbalzano e si rompono.

       •      Nevischio: fiocchi di piccolo diametro che, a differenza della neve tonda, quando
              cadono al suolo non si rompono.

       •      Fiocchi a doppio strato: unione tra un fiocco di nevischio e uno di neve tonda per
              formare un fiocco a due piani.

       •      Gragnola: formato granuli di ghiaccio trasparente e translucido, ha forma sferica

       •      Fiocchi triangolari: tipologia più rara, si formano quando la temperatura è 2 gradi
              sotto lo zero.

       •      Fiocchi ad aghi: cadono in alta quota, specie durante le bufere di neve, all’interno
              possono essere sia pieni che cavi (vuoti).

Provate a vedere se riuscite a distinguere queste tipologie alla prossima nevicata!!

                                         Angelica A. Michela M. Federica A.
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CACCIA AGLI GNOMI
Gli gnomi esistono?
Si avvistano in varie parti del mondo, però nessuno è mai stato
in grado di catturarne uno.
Dopo molte ricerche alcune persone ne hanno fotografati degli
esemplari in tutto il mondo...lo riconoscete nella foto?

SE NE PROVASSIMO A FARNE UNO?
Gli gnomi ci hanno sempre affascinato. Sono buffi e magici. O
per lo meno così li immaginiamo.
Allora abbiamo provato a crearne qualcuno e, visto che volevo assolutamente vederlo finito, do-
vevo riuscirci con quello che avevo già in casa!
Non volevamo cucire, quindi abbiamo trovato un tutorial per creare uno gnometto con un pezzo
di manica di maglia e un po' di pannolenci. Questo il risultato...vi presentiamo Camillo!

                                Ecco come si fa: non è difficile e neanche un lavoro lungo.
                                Cosa serve
                                1. pezzo di una manica di una vecchia maglia
                                2. pannolenci
                                3. riso o imbottitura
                                4. forbici
                                5. elastici
                                6. modello con la sagoma del cappello
                                7. barba finta o avanzi di lana

                                La prima cosa da fare è rivoltare la manica al rovescio e chiude-
                                re un'estremità con un elastico.
                                Rivoltare nuovamente la manica, raddrizzandola. A questo punto
                                avrete ottenuto un piccolo sacchetto, riempitelo con il riso (o
con qualsiasi altra cosa che abbiate in casa) e chiudetelo
con l'altro elastico.
Il corpo dello gnomo è pronto! (in circa 30 secondi!!)
Il secondo passo è quello di preparare il naso. Non aven-
do nessuna pallina che potesse andare bene, così abbia-
mo pensato di farne una con il cotone, inserita in un pez-
zo di pannolenci e chiusa con un elastico.

Ovviamente il naso si può fare con quello che si vuole:
palline di legno, fimo, del semplice
cotone, un pon pon ...insomma, quello che avete in casa.
Abbiamo poi ritagliato il pannolenci seguendo la dima (un
modello di cappello trovato su internet) e usato la colla a
caldo per incollare i lembi e completare il cappello.

Infine è bastato incollare il cappello sopra al naso e il nostro gnomo è pronto!
Si può aggiungere un campanellino e un po' di barba o baffi per personalizzarlo a proprio piaci-
mento.
                                                              Nicola G., Eros M. e Michele V.
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I DOLCI PIU'BUONI D'ITALIA
Abbiamo selezionato solo per voi i dolci più buoni che il nostro paese offre: tra tradizione e in-
novazione, ecco i 5 dessert italiani più buoni di sempre...non ci resta che augurarvi
BUON APPETITO E DOLCI FESTE!!

1- Tiramisù: è un dessert al cucchiaio a base di sa-
voiardi (oppure altri biscotti di consistenza friabi-
le) inzuppati nel caffè ricoperti di una crema, com-
posta di mascarpone, uova e zucchero, che in alcu-
ne varianti è aromatizzata con il liquore, per ubria-
carci tutti! (speriamo di no)

                         2- Cannolo Siciliano: specialità siciliana che consiste in una morbida
                         crema di ricotta e una pasta arrotolata cotta al forno o fritta; può es-
                         sere sia dolce che salato, ed è possibile aromatizzare la crema con i
                         gusti più vari!

3- Gianduiotto: è un cioccolatino a forma di barca ro-
vesciata composto con cioccolata gianduia che si pro-
duce a Torino. Solitamente è avvolto in carta dorata o
argentata.

                                        4- Babà: tipica specialità napoletana, un classico assoluto,
                                        fatto con pasta sofficemente lievitata e cotta al forno e
                                        inzuppata nel rum.

5- Pastiera Napoletana: dolce tipicamente pasquale ma
ormai calendarizzato tutto l’anno, realizzato con base
di pasta frolla, ricotta, frutta candita, uova, zucchero
e soprattutto grano bollito nel latte.

                                                  Angelica A.        Federica A.         Michela M.
GITA DELLE CLASSI TERZE
Noi ragazzi delle classi terze di Correzzola, insieme a quelle di Agna e Candiana, nei giorni 23,
24 e 25 Ottobre, siamo andati nelle Marche per l’uscita didattica d’istituto.
La mattina della partenza ci siamo ritrovati a Correzzola alle 6 circa; eravamo tutti molto agita-
ti ed emozionati all’idea di trascorrere tre giorni lontani da casa insieme ai nostri amici.
Durante il viaggio in pullman abbiamo ascoltato la musica e chiacchierato, ma allo stesso tempo
ci chiedevamo come avremmo trascorso quei giorni.
Dopo circa cinque ore di viaggio, ci siamo fermati a Porto Recanati, una località di mare sull’A-
driatico; qui abbiamo pranzato al sacco e ci siamo fatti molte foto; per essere fine Ottobre era
una splendida giornata di sole!!
Alle 13:00 siamo ripartiti e siamo andati a Recanati dove, con una guida, abbiamo visitato il pae-
se e la casa di Leopardi: poeta dell’Ottocento “famoso” per il suo pessimismo. Di questa casa ab-
biamo visitato solo la biblioteca, la quale ci è apparsa cupa ma molto grande, in cui trovano spazio
circa 20.000 libri, che Leopardi ha studiato tutto da solo!
Terminata la visita, siamo andati in hotel che si trovava sul lungomare di Senigallia, dove ci sia-
mo divisi nelle stanze, abbiamo cenato e abbiamo impiegato il resto della serata a chiacchierare
e a confrontarci sulla giornata trascorsa.
La mattina seguente ci siamo svegliati alle 7:00 con un’alba stupenda, siamo andati a fare cola-
zione e dopo abbiamo preso il pullman che ci ha portati alla stazione da dove partivano i bus turi-
stici per le Grotte di Frasassi.
Queste grotte sono divise in 7 sale, noi abbiamo visitato solo le prime 5 (perché per entrare
nelle altre 2 serviva un’attrezzatura specifica) e quella che ci ha colpito maggiormente è stata la
prima ovvero “l’Abisso Ancona” che, grazie ai suoi 200 metri di altezza (profondità), rendeva le
stalagmiti e le stalattiti più piccole di quanto erano in realtà: uno spettacolo davvero affascinan-
te! Pensate che ha le dimensioni del Duomo di Milano!
Nel pomeriggio abbiamo visitato Fabriano e, dopo aver girato la città da soli per un’oretta circa,
siamo ritornati all’hotel dove abbiamo riso per tutta la serata.
L’ultimo giorno, dopo aver preparato le valigie e fatto colazione, siamo andati ad Urbino dove,
dopo una spiegazione dei prof sul Palazzo Ducale, abbiamo visitato il centro.
                                                                  Verso le 15.00 siamo partiti con il
                                                                  pullman per tornare a casa.
                                                                  Questa gita ci è piaciuta molto
                                                                  perché abbiamo visitato posti nuo-
                                                                  vi ed interessanti legati alla storia
                                                                  e alla letteratura che studiamo a
                                                                  scuola e inoltre abbiamo fatto a-
                                                                  micizia con molte persone delle
                                                                  altre scuole. É sicuramente un’e-
                                                                  sperienza da ripetere! Bella anche
                                                                  la scelta del periodo, all'inizio del-
                                                                  l'anno, così affrontiamo i mesi che
                                                                  ci aspettano con i ricordi di questi
                                                                  giorni trascorsi insieme!

      Gìulìa M.    Gìulìa T.
KIDS UNIVERSITY
                                        Università di Padova

                                                  Martedì 16/10/2018 le classi 1^B, 1^C e 2^B sono
                                                  andate all'Università di Padova ad assistere ad
                                                  alcune lezioni. Le classi prime si sono recate nella
                                                  facoltà di ingegneria informatica, mentre la clas-
                                                  se seconda alla facoltà di anatomia.
                                                  Ad informatica ci siamo divisi in due gruppi: noi
                                                  che abbiamo studiato la robotica e i compagni
                                                  che hanno studiato l'attività dei nervi nel corpo
                                                  umano. C'erano degli studenti universitari, Marco
                                                  e Giulia, che ci hanno aiutato e insegnato anche
                                                  attraverso degli esperimenti che sembravano
                                                  giochi. Abbiamo provato azionare dei robot con
                                                  Riccardo il costruttore e ingegnere e con il Do-
                                                  cente della cattedra di ingegneria robotica . I
                                                  nostri compagni invece, attraverso degli elettro-
                                                  di adesivi, hanno sentito gli impulsi dei nervi del
braccio e hanno gareggiato per vedere chi aveva più forza nei muscoli, o almeno crediamo!
Beh, per noi è stata un'esperienza molto bella e se pensavamo che l'università fosse una meta
irragiungibile e troppo lontana dai nostri interessi, invece ci siamo molto divertiti ed entusia-
smati.
Giocare con il "piatto assertivo" e capire che raggiungere l'equilibrio è molto semplice per un
robot programmato a farlo e non facile per noi a meno che non ci facessimo aiutare dalla bac-
chetta magica o dal joystick.
E poi osservare un robot programmato per muovere un hoverboard è stato stratosferico, tanto
che adesso ci viene la tentazione di smontare ogni meccanismo per capire il suo funzionamento.
Pensare poi che ci sono voluti 8 mesi per realizzare i movimenti di questi piccoli robot e che die-
tro ci sono tante ore di studio per ottenere il robot erectus che superi gli ostacoli e si gira.
Le classi seconde hanno fatto lezione in un'aula anatomica dove si sezionavano i corpi per stu-
diarli e hanno visto virus e batteri ingranditi al microscopio. La loro lezione è stata un pò più te-
orica della nostra!
                                                 Andrea T. Simone D. Nicolò Q. Khalid E.F.
KIDS UNIVERSITY
                                     Noi ragazzi di 2°B martedì 16 Ottobre siamo andati all'univer-
                                     sità di Padova, dipartimento di Scienze cardiologiche, toraci-
                                     che e vascolari, nell'aula Falloppio, dedicata un tempo allo stu-
                                     dio dell'anatomia umana. Abbiamo avuto la fortuna di capitare
                                     in un'aula prestigiosa, fatta ad anfiteatro, ed è stato diverten-
                                     te (e anche un pò scomodo) sedersi su quei "vecchi" banchi sco-
                                     lastici. Inoltre si riuscivano a vedere sotto un'innocente scri-
                                     vania (solo in apparenza) un vero tavolo settorio e un lavabo; il
                                     tavolo anatomico era dotato di due facce, poichè una volta se-
zionare i cadaveri era illegale perchè considerato una profanazione del corpo, sia per le autorità
religiose che per quelle politiche, quindi il tavolo a due facce permetteva, in caso di necessità, di
rovesciare quello su cui si stava lavorando.
Il nostro professore è stato Lorenzo Simionato, che solitamente insegna a ragazzi del 5° anno di
medicina, quindi ha dovuto fare una lezione mooooolto più semplice del solito. Secondo noi è sta-
ta interessante, ma anche un pò noiosa, in quanto a tratti era forse troppo teorica, mentre a noi
sarebbe piaciuto fare qualcosa di più pratico.
L'argomento della lezione è stato:"Perchè ci sono le malattie?" Abbiamo parlato delle grandi
epidemie tra cui la Grande peste e l'Influenza spagnola, ci sono stati fatti vedere alcuni microbi
e batteri che sembravano carini e simpatici (in foto), ma non lo sono sicuramente! Inoltre dopo
queste attività c'era la possibilità di andare a ritirare un "diploma" nell'Aula Magna del Bò.
Come tutte le Sante, fantastiche gite che servono per saltare le lezioni e per acculturarci un
po'(dico un po' perchè nessuno sta mai attento al 100 per 100) siamo stati anche in pullman e ci
siamo divertiti moltissimo!
Se ne avrete mai l'occasione, fate questa bellissima esperienza! Quasi quasi avremmo voglia di
iscriverci all'Università...sì, fra qualche anno!!!

                                                   Federica A.        Michela M. Angelica A.
LA CONTINUITÁ’
Per chi non lo sapesse, la continuità è la presentazione delle medie ai ragazzi delle elementari o
anche un incontro per conoscersi meglio, in questo caso sono stati tutti e due gli aspetti quelli
che abbiamo approfondito nell'incontro del 6 Dicembre. Noi delle prime abbiamo trascorso due
ore con i compagni di quinta elementare che ci sono servite a conoscere meglio i futuri ragazzi
di prima. I nostri compagni, l'anno scorso hanno fatto lo stesso con noi!!
Abbiamo svolto diverse attività ad esempio, in palestra per iniziare, noi di prima abbiamo canta-
to alcune canzoni che faranno parte dello spettacolo di Natale, il Flash-Mob, poi sempre in pale-
stra, i ragazzi di terza di teatro, hanno inscenato una piccola parte dello spettacolo di Natale;
beh, una bella presentazione per la nostra scuola! Abbiamo provato a mostrarci bene!!
Infine, è arrivato il tanto atteso momento della merenda, molto ricca di cibo, bevande e ovvia-
mente DIVERTIMENTO. Poi i ragazzi delle elementari hanno proseguito la visita divisi in quat-
tro gruppi guidati da un alunno di terza e dagli insegnanti, alla scoperta dei magnifici laboratori
che offre la nostra scuola, infine hanno assistito ad uno spettacolo di marionette organizzato
dalla prof. Lotto e i suoi alunni di prima B.

Non è comunque finita qui l'attività di continuità: è previsto un nuovo incontro per il mese di A-
prile. Noi saremo ancora qui a raccontarvelo ;-))

                                                                            Nicolò D. Sonia T.

Caro compagno di quinta...
Cari ragazzi di quinta elementare,
non dovete spaventarvi della scuola media, perché troverete
tanti nuovi amici e non credete a quei ragazzi che parlano
male delle medie, perché ci siamo passati anche noi, ma
quando è cominciata la scuola ci siamo resi conto che in real-
tà erano tutte voci fasulle.
Il primo giorno che siete arrivati ci siamo divertiti molto insieme a voi, ma quando arriverà il
vostro primo giorno in questa scuola, il cuore vi batterà forte, è normale: qui si studia tanto, ma
ci sono molti modi per dimostrare cosa volete diventare. Non preoccupatevi in che sezione e con
chi sarete, cercate di vivere al meglio ogni secondo di questi tre anni. Non preoccupatevi nean-
che dei professori, perché tutti quanti riusciranno sempre a farvi imparare cose nuove e saran-
no presenti anche nei momenti più difficili e ci aiuteranno a crescere. Ci saranno anche molte
attività interessanti, come i laboratori pomeridiani che sceglierete voi. Teatro dove reciterete
negli spettacoli di Natale e fine anno, pratico manuale dove costruirete gli oggetti di scena, cen-
to cose dove creerete vari lavoretti e infine orienteering dove imparerete a orientarvi per tutta
Correzzola, giornalino, coding, informatica...speriamo di non essercene dimenticato nessuno! E
poi si studia insieme, ci si dà una mano nelle difficoltà...rimane che il lavoro più duro è per tutti
lo studio a casa e l’attenzione a scuola, perché è vero che senza fatica non si arriva a niente.
Ma si può fare. Vi aspettiamo e Buona fortuna!

                                                                                   Classe 1^B
ORIENTAMENTO
Per la scelta della scuola superiore, abbiamo partecipato a diversi incontri interessanti.
I professori, in questo campo, sono molto vicini a noi ragazzi: tutti sanno che è difficile sceglie-
re la strada del proprio futuro e abbiamo bisogno di ogni consiglio utile!
Per iniziare il nostro percorso di orientamento, è venuto uno psicologo che ci ha sottoposto sva-
riati test, formati da domande personali cui rispondere singolarmente, costruiti in modo da capi-
re meglio le nostre capacità e preferenze.
Finito il test, molti ragazzi sono stati contenti dei risultati ottenuti, al contrario di altri che
invece sono ancora incerti e un po' delusi...pensiamo però sia abbastanza normale in questi casi...

Il 19 Ottobre, siamo andati al ministage a Piove Di Sacco: ognuno di noi ha potuto visitare la
                                               scuola che gli interessava di più; infatti, ci sono
                                               4 percorsi formativi: Licei, Istituti tecnici, I-
                                               stituti professionali e formazione professiona-
                                               le.

                                                  L'Enaip è una scuola di formazione e comprende
                                                  gli indirizzi meccanico e parrucchiere.

                                                  L'IIS De Nicola è una scuola tecnica e com-
                                                  prende turistico, socio sanitario, agraria, ammi-
                                                  nistrazione finanza e marketing.

                                                  L'IIS Albert Einstein è formato dal liceo clas-
                                                  sico, linguistico, scienze umane, scientifico e
                                                  istituto tecnico (Cardano)

                                                  Le scuole di Piove di Sacco ci hanno proposto di
                                                  partecipare a dei laboratori pomeridiani, dove
potevamo conoscere le nuove materie che avremo il prossimo anno, ad esempio latino, greco...la
descrizione di questi incontri nella prossima puntata!!

                                                               Giulia M. Irene P. Giulia T.

                                                              Giorgia F. Elena B. Sara L.
LA TERRE EST BLEU COMME UNE ORANGE
  LA TERRA E' BLU COME UN' ARANCIA
                                                                                      Paul Eluard

Noi ragazzi di 2a insieme alla professoressa Zancanaro, durante le ore di francese, abbiamo
pensato a lungo sul significato di questa frase...e siamo giunti alla conclusione che l'unico modo
per capirla sia quello di creare frasi altrettanto "strambe" ma con un gran significato poetico.
Siamo quindi diventati dei "veri poeti" sbizzarrendoci nel costruire frasi che creassero stupo-
re...
Ecco le più votate:

La terra è piena di segreti come la sua creazione
La terra è verde come un kiwi
Il sole del tramonto è arancione come un mandarino
La terra è verde come una mela matura
Il blu del cielo è infinito come lo spazio
La terra è grigia come lo smog umano
II A di Correzzola

                                                       Il mondo è piccolo come una formica
                                     La terra è scura blu-bianca come una botte misteriosa
                                                      La luna gialla è curva come una banana
                                                      La luna è bianca come i fiocchi di neve
                                       La luna è come un enorme lampione di luce argentata
                                                  La terra è grigia come un tornado di smog
                                                                              II B di Correzzola

La luna è bianca come formaggio da gustare
La luna è bianca come la schiuma del mare
La luna bionda è dolce come il miele
La terra è bella come una torta
La luna è come il sole a volte rossa e arancione
Il calore della famiglia è come una stufa rossa in inverno
II A di Candiana

                             La terre est verte comme un kiwi
                           Le monde est petit comme une fourmi
                       La lune est blanche comme l'ècume de la mer
                La chaleur de la famille est comme un poele rouge en hiver

                                                    Angelica A. Federica A.        Michela M.
POESIE
In classe per scrivere le poesie abbiamo preso ispirazione dai quadri di pittori famosi e dai
paesaggi che ci circondano e dai nostri sentimenti che sono in continuo cambiamento.
Riportiamo alcune nostre poesie che raccogliamo in un quaderno nella classe 1^B.

                  INNAMORATI                                             GIOCONDA
        Il cielo stellato, i vestiti colorati,                         Donna perfetta.
               la gioia e la tristezza                              Con un sorriso dorato,
                 sui volti disegnati.                                  quando ti guarda
               Gli occhi di chi sogna                                   diventi pietra
                e di chi è impaurito                                   e rimani stupito
        vedranno sempre verso l'infinito.                          da quel bellissimo colore
                                                 Sara P.       racchiuso in due semplici pupille.

                                                                                              Khalid E.F.

                     LIBERTÀ                                               A NOTTE
                  Nei prati verdi,                                      Il mio sguardo
               vedere tutto e oltre,                              si innalza verso il cielo.
                 sensazione unica.                                       Verso di te,
               Il vento tra i capelli                          splendente stella della notte,
                 alimenta il fuoco,                         scende l'oscurità di tutti i desideri,
             quello che sento dentro.                                 di tutti i pensieri.
               La brezza da quassù                         Uno sguardo si perde in questa visione,
           mi spinge verso nuovi mondi,                                    sono sola,
                perchè ho il vento                                        tutto tace,
                 che soffia in me.                               pensieri vanno e vengono
           Questo è quello che sento,                              fino a notte infinita.
        questa è quella che chiamo libertà
                                                 Sara P.                                        Giulia C.

           LA FINE DEL TEMPO                                            GLI OCCHI
              Il tempo passa                                            Il tuo viso
       e io non posso star con esso,                          ha due enormi e bellissimi occhi,
         perchè l'inizio è passato                    che mi sembrano due porte aperte sull'universo.
       e io me lo sono dimenticato.
                                         Jacopo M.                                              Silvia M.

                     L'AMICIZIA                                              AMICI
    L'amicizia è qualcosa che non si può toccare,                Amici ancore nei giorni tristi
  l'amicizia è qualcosa che ci fa sentire protetti,             amici giorni di sole e giri in bici
    l'amicizia si sente col cuore e non si compra,                     amici luce nel buio
           l'amicizia non si può spezzare,                          amici speranza infinita
        l'amicizia è oro e quell'oro siamo noi.                amici gioia e simpatia lungo la via
                                           Beatrice C.                amici come fratelli.

                                                                                               Andrea T
Le classi 3^ e 4^ della Scuola Primaria di Candiana, con l’insegnante Maria
Teresa Silvoni, sono state premiate all’interno del progetto “Premio na-
zionale Etwinning 2018”...abbiamo pensato ad un’intervista a distanza!

   A voi forse sembrerà strano, ma partiamo proprio dalle ba-
      si...che cos’è l’E-Twinning?
      Chi meglio di voi potrebbe spiegarcelo? Molti non l’hanno mai sentito nominare…
      Etwinning è associato alla parola “gemellaggio” e di fatto si tratta di una piattaforma
      elettronica che consente alle scuole che si iscrivono di partecipare a progetti con altre
      scuole europee: il Consiglio d’Europa nel 2005 ha voluto con questa azione mettere in
      collegamento bambini e studenti per partecipare e collaborare, facendo gioco di squa-
      dra, imparando a stare insieme ad ascoltare le idee degli altri e a condividere materiali
      per realizzare nuove conoscenze. Naturalmente è stato necessario sfruttare la tecnolo-
      gia digitale per colmare le distanze, ma il web 2.0 ci lascia a disposizione diversi pro-
      grammi collaborativi: questo significa che possiamo lavorare su un testo, su un sondaggio
      o su un gioco didattico nello stesso momento anche se in Paesi diversi. La parte collabo-
      rativa è ciò su cui punta l’Unione Europea perché risulta formativa per i futuri cittadini,
      soprattutto giovani come voi giornaliste.

   Come funziona e qual è il suo scopo?
      La maestra parla con insegnanti di altre scuole e si mette d’accordo sul progetto da svol-
      gere durante l’anno scolastico: poi in classe ci racconta cosa faremo. Siccome le altre
      scuole non sono vicine, usiamo il computer e Internet per collegarci e parlarci a distanza:
      eTwinning serve a conoscere le altre scuole europee e altri bambini. Quando ci mettiamo
      in contatto con altre scuole lontane dal nostro paese, rimaniamo nella nostra scuola, ma è
      come avere una classe più grande.
      Creiamo giochi per imparare insieme, però ci sentiamo vicini e lavoriamo su uno stesso
      argomento: ad esempio abbiamo letto dei libri per altri bambini della scuola italiana di
      Madrid, oppure abbiamo creato il gioco delle parole per scrivere storie insieme ai bambi-
      ni francesi, ci siamo scambiati libri con dei bambini romeni e abbiamo imparato e poi gio-
      cato con alcuni dialetti italiani con quiz. Altre scuole si sono presentate mostrando le
      loro tradizioni oppure ci hanno presentato artisti che per noi erano nuovi.

   Chi ha deciso di partecipare? E’ molto impegnativo?
       All’inizio la maestra ci spiegava che avremmo fatto un progetto con altre scuole lontane
       dal nostro paese: ma questo non è stato un problema perchè potevamo incontrarci ogni
       tanto con una videochiamata.
       Quando si lavora nella propria classe è facile capirsi, ma quando si parla con bambini di
       altre scuole europee bisogna parlare un’altra lingua. Ci presentiamo in inglese e adesso ci
       sembra più semplice perché abbiamo imparato a dire e ad ascoltare semplici frasi.
       Per creare giochi digitali abbiamo imparato ad usare qualche programma e a scuola la
       maestra ce lo spiega e poi noi realizziamo attività per altri bambini e loro per noi. Ad
       esempio alcune presentazioni dei bambini sono interattive, cioè ci fanno riflettere e gio-
       care nello stesso tempo. All’inizio ascoltare era complicato, ma ora è più semplice perché
       conosciamo un poco meglio la lingua inglese.
Abbiamo letto del gemellaggio con scuole straniere: come avvengono le comunicazioni?
        Quando si lavora insieme con le altre scuole abbiamo a disposizione uno spazio privato
        che si chiama Twinspace. Solo le maestre e noi possiamo usarlo, ma è possibile chiamare
        qualcuno a vedere i lavori con uno speciale invito.
        All’inizio dell’anno le maestre presentano le proprie classi con dei giochi in inglese, poi si
        lavora su uno stesso argomento e ogni tanto ci parliamo per raccontarci quello che abbia-
        mo fatto e per fare qualcosa insieme.
        L’anno scorso insieme ai bambini francesi abbiamo creato delle ruote per giocare con le
        parole, abbiamo scritto un libro insieme.
        Per il progetto di lettura, invece, abbiamo letto dei libri e anche registrato le nostre
        riflessioni: in questo modo con le altre scuole italiane ci siamo scambiati i libri e abbiamo
        anche noi conosciuto titoli e racconti nuovi. Per parlare con la scuola francese usavamo
        l’inglese, così potevamo capirci.
   Passando al concorso, cosa vi è piaciuto di più fare? E come avete preso la vittoria?
        Questo percorso che ci ha fatto lavorare con una scuola italiana e una francese, ha ri-
        spettato i criteri di qualità richiesti dall’Unione Europea e l’Agenzia Nazionale INDIRE
        ha ritenuto il nostro progetto idoneo e lo ha premiato insieme ad altre 10 scuole.
        La notizia è giunta via mail presso la segreteria dell’Istituto Comprensivo e la Dirigente
        Scolastica si è congratulata con noi scrivendoci una lettera: ci siamo emozionati e abbia-
        mo ricevuto un particolare diploma e abbiamo festeggiato con tutta la scuola.
        Ci è piaciuto creare giochi per gli altri bambini perché così le parole e le idee erano più
        numerose. Ci è piaciuto scrivere storie insieme in modo da avere più idee e combinazioni:
        anche se eravamo molto distanti ci siamo capiti e organizzati per realizzare un libro di-
        gitale scritto dalle scuole partner.
   E’ il primo anno che partecipate?
        Noi partecipiamo ai gemellaggi con altre scuole europee fin dalla 1^ classe: ogni anno la
        nostra maestra ci fa partecipare ad un progetto diverso, ad esempio abbiamo seguito un
        percorso artistico, un altro percorso sulla lettura e quello sulla scrittura creativa con il
        quale abbiamo vinto il premio costruendo giochi anche per altri bambini .
   Avete qualche consiglio anche per noi del laboratorio di giornalino?
        Noi sappiamo che esistono diversi programmi per scrivere e pubblicare storie, libri e
        giornalini online su cui lavorare insieme anche a distanza:
        vi invitiamo, allora, a partecipare con noi ad un progetto eTwinning, magari proprio scri-
        vendo un giornalino: cosa ne dite!?

       Riferimento sul portale INDIRE
       http://etwinning.indire.it/esperienze/scrittura-creativa-tra-rodari-e-friot-alla-
                                                                              primaria/

Riviste collaborative on line (serve una registrazione)
        https://issuu.com/
        https://madmagz.com/                            Angelica A. Federica A. Michela M.
GIOCATTOLI DI ALTRI TEMPI
                                                  Il 23/10/2018 l'Associazione "Vita di altri tem-
                                                  pi" di Correzzola è venuta nella nostra scuola a
                                                  raccontarci delle fiabe, a fare "filò" come si
                                                  faceva una volta nelle stalle.
                                                  Ci siamo proprio tanto divertiti con i racconti di
                                                  Dorina e delle amiche che, sedute su una balla
                                                  di paglia, raccontavano in dialetto la storia del
                                                  Barbassucon (leggila nella pagina successiva, mi
                                                  raccomando!) e facevano ridere con i loro rac-
                                                  conti personali.
                                                  Poi c'era Antonio che con una canna di mais ha
                                                  costruito magicamente un giocattolo di una vol-
ta. Ecco i passaggi:
    • prima prendeva dal gambo il pezzetto che gli
    serviva,
    • poi toglieva la scorza che gli sarebbe servita
    alla fine,
    • ricava tre pezzi, uno lungo a forma di trape-
    zio, uno corto con la stessa forma e l'ultimo cor-
    to a forma di parallelepipedo,
    • poi fa dei buchi nei quale mette dei pezzi di
    scorza per fare le zampe, la coda e le orecchie e
    infine un bellissimo cavallo,
    • poi prende altri sei pezzi: due lunghi, due
    medi e due piccoli,
    • gli toglie la scorza,
    • e fa dei buchi, inserisce dei pezzi di scorza,
    tre per unire i due pezzi lunghi fra loro. Incastra altri pezzi di scorza, sopra di essi ci mette
    i due pezzi medi e incastra i pezzi di scorza, poi attacca il tutto e crea il carro,
                              • infine con dell' altra scorza attacca il cavallo.

                             Anch'io con degli stecchi di ghiaccioli e una tavola di legno ho crea-
                             to un modellino di combattimento del quale non andavo tanto fiero
                             finchè non ho visto Antonio che ha fatto una cosa simile alla mia.
                             Prima ho fatto la sagoma, poi con una matita ho segnato il punto da
                             tagliare e ho controllato se era fatto bene e poi zac, ho tagliato il
                             tutto. Certo che è più facile con la colla unire le parti.

                                                                    Jacopo M. Simone S. Nicolò Q.
IL BARBASUCCON
Un bambino un giorno disse a sua madre che aveva voglia di focaccia e le rispose che andava be-
na pero' doveva andare a prendere il pentolone dal Barbasuccon. Allora il ragazzo andò dal Bar-
basuccon e questi gli diede il pentolone per fare il fugasson a patto che gli tenesse da parte un
pezzettone del fugasson. La mamma fece il fugasson e il bambino lo mangiò quasi tutto tranne il
pezzo del Barbassucon e quando si recò da lui per restituire il pentolone, prima di arrivare, il
bambino si mangiò anche quella fetta.
Allora il ragazzo andò a prendere un masso e lo avvolse nella carta. Quando il Barbassucon cercò
di tagliare la sua fetta con il coltello era così dura che lo ruppe.
"Buse, busetti e busoni", il Barbasuccon disse che doveva chiudere busi, buseti e busoni per far-
gliela pagare al ragazzo. Questi con la mamma si nascosero in camera da letto. Arrivò il barbasu-
con e battè i piedi, poi prese una scala e salì nel camino e scese proprio nella camera dove stava-
no nascosti i due.
Erano tutti e due ficcati sotto al letto e il Barbasuccoon ..." sono al primo scalino, ...sono a metà
scala, ... sono alla porta, ... sono arrivato".
La madre disse di non fare male al suo ragazzo perchè aveva capito che non si era comportato
bene con lui. Infatti il ragazzo si fece coraggio, saltò fuori e chiese scusa al Barbassucon e gli
promise che ogni volta che la mamma avrebbe cucinato un dolce gliene avrebbe portato un pezzo.
                                      Nicholas P. Simone D. Ilaria A.

                                     AMORE FOLLE
                                 Si è inaugurata sabato 29 settembre la mostra "Amore folle"
                                 presso la Corte Benedettina di Correzzola. Una mostra che par-
                                 lava dell'amore sotto tutti i punti di vista: l'amore nella sua fol-
                                 lia, amore per un'idea, un ideale, una persona, amore per l'arte.
                                 "Attraverso i lavori presentati in mostra tra esempi di pittura e
                                 scultura, si sono affiancate opere performanti, installazioni, fo-
                                 tografia e video arte.".

                                 Gli artisti nazionali e internazionali, presenti in mostra con le
                                 loro opere d'arte, onorano i luoghi e gli spazi carichi di storia e
                                 di ricordo, un AMOREFOLLE che parte da lontano, dai monaci
                                 benedettini che crearono e bonificarono le terre di Correzzola a
                                 dimostrazione di come con follia e amore si possa essere capaci
                                 di creare azioni che durano per sempre.

                                  A noi è piaciuto il contrasto tra l'amore che fa stare bene e l'a-
more non ricambiato, che fa soffrire. Ci siamo resi conto che l'amore è il sentimento più impor-
tante della vita.
I compagni della 1B hanno pensato che la mostra è stata bella, istruttiva ed educativa, le loro
opere preferite sono state il cuore fatto di seta, la faccia con disegnato il cuore sopra il viso e
il cuore astratto.
Per i compagni della 1A la mostra è stata bella, la cosa che è piaciuta di meno è stata la video-
art, mentre per quelli della 1C l'opera preferita è state le 3 bambole...anche da questo si capisce
come l'arte abbia effetti diversi a seconda di chi la guarda!

                                                                                         Nicholas P.
Percorrendo il paesaggio del nostro paese ci siamo soffermati
ad osservare i monumenti e gli edifici più importanti

                               Il monumento di Civè si trova esat-
                               tamente in centro del piccolo paese della provincia di Padova.
                               Questa statua è stata costruita il 1 giugno 1945 alla fine della
                               seconda guerra mondiale.
                               Il monumento rappresenta un soldato con la divisa da battaglia.
                               La statua è un blocco di marmo, scolpita da uno scultore padova-
                               no. Sul marmo sono incise le date e i nomi dei morti in guerra.
                               Ogni 25 aprile le viene portata una corona di fiori per ricordare
                               la fine della guerra e dando a noi la libertà.

                                La biblioteca è un edificio pubblico che sorge verso il centro di
                                Correzzola . Essa è stata ampliata dentro la Corte Benedettina e
                                vicino all' ufficio del comune e alla scuola media "A. Manzoni". La
                                biblioteca mantiene
ancora alcuni elementi dei secoli precedenti,ed es-
sa ha tantissimi scaffali con dentro centinaia di
libri sia per bambini e anche per adulti. La luce che
entra dalle finestre fa sembrare la biblioteca un
paradiso. Fa parte della Corte Benedettina ed è
stata costruita con pietre e malta ed esse fanno
parte di Correzzola. Il simbolo di Correzzola è for-
mato da tre elementi: le ruote, il trinciato oro e
rosso e la croce doppia.

                              La Chiesa di Brenta
                              d'Abbà si trova nella
                              frazione omonima nel comune di Correzzola (PD) sorge vicino all'
                              argine destro del fiume Bacchiglione. È stata costruita nel 1234 ed
                              era intitolata a " San Paterniano ". Nel 1492 fu completamente ri-
                              costruita, ma nel '900 a causa dell'aumento di popolazione iniziaro-
                              no i lavori per una terza chiesa con torre campanaria inaugurata
                              nel 1954. La chiesa si presenta in mattoni ed è caratterizzata da
                              una grande scalinata che conduce a tre portoni d'ingresso di legno.
                              Il campanile che sorge di fianco alla scalinata non è molto alto e ha
                              due orologi ai lati. La chiesa è usata per la messa festiva.
Il monumento dei caduti di Terranova di Pontelongo
Terranova è una frazione del comune di Pontelongo.
La chiesa di Terranova è dedicata a San Geminiano (dal 1217), sul piaz-
zale della chiesa sorge il monumento dei Caduti che stato inaugurato il 7
novembre del 1926.
Nel febbraio del 2015 un forte vento ha causato gravi danni al monu-
mento su cui si è abbattuto un albero.
Il 7 ottobre 2017 è stato inaugurato il nuovo monumento dei caduti re-
                                                        staurato grazie
                                                        alla raccolta
                                                        fondi dei com-
                                                        battenti e degli
                                                        alpini di Pontelongo. La statua del solda-
                                                        to questa volta non è in graniglia, ma in
                                                        materiale ferroso, quello delle bombe e
                                                        delle granate.

 L'UFFICIO POSTALE A CORREZZOLA...DI UNA VOLTA

Le poste Italiane sono una società che si occupa della gestione del servizio postale in Italia.
Venne fondata nel 1862 come azienda autonoma che gestiva i servizi postali e telegrafici per
conto dello Stato.
Il primo uffico postale a Correzzola è stato istituito nel 1878, adattando i locali della foresteria
della Corte Benedettina (chiamata villa Melzi, perchè i Melzi erano subentrati ai Benedettini nei
primi dell'800).
Durante la prima Guerra Mondiale il direttore postale addetto, ufficiale di posta, si chiama Giu-
lio Venturoli che lasciò poi l'incarico a suo figlio Albano, che non partecipò alla guerra come co-
scritto perchè riformato.

L'ufficio postale era dotato di :
TELEGRAFO: usato molto durante la guerra per comunicare notizie.
UFFICIO CORRISPONDENZA e SERVIZIO CASSA. molto utile per il paese perchè non esiste-
va nessun istituto di credito, quindi la popolazione svolgeva tutto all' ufficio postale.
Sulla facciata ovest c'è una bocca di leone che era un particolare contenitore, simile alla casset-
ta postale di oggi , che serviva per raccogliere la posta, assomiglia alla Bocca della verità.
L'edificio è decorato da una frase scritta in latino:
ALVEOLI VICTOR ABSENTIBUS LOCOR MUNERA FERO
che allude all’utilità della Posta e ne loda la modernità.
Tra il 1919 e il 1950 i Melzi decisero di vendere la Corte Benedettina, di conseguenza l'ufficio
postale fu spostato: prima fu trasferito dove attualmente c'è il patronato, poi nell'edificio mar-
rone (ex municipio)e attualmente si trova vicino alla chiesa.

                                                        Giulia C.    Sara P.      Gioia R.
LIBRI E NON SOLO (CONSIGLIATI DA LEGGERE)
Tutto è cominciato dalla nostra compagna Asia, che per Natale ha ricevuto DRAGOLOGIA.
Quando l'ha portato a scuola alcuni hanno detto che era un libro inutile, ma altri se ne sono inna-
morati subito. Così da un libro ne sono arrivati tanti.
DRAGOLOGIA parla generalmente di draghi, ha un alfabeto proprio, delle regole precise e il
necessario per partire alla ricerca di queste creature.
MOSTROLOGIA parla di mostri, creature magiche e creature semiumane. Esistono quattro ti-
pologie di mostri: di terra, come la Chimera che ha la coda da drago, un corpo e "una" testa da
leone che sbrana la preda, un'altra testa da serpente dal morso velenoso e un'altra testa capri-
na che sputa fuoco; di aria come l'Ippogrifo, che ha le zampe posteriori da cavallo, la testa, le
ali e le zampe anteriori d'aquila; di acqua come il Leviatano, che è la creatura più grande del
mondo e si orienta con un'appendice bioluminescente sulla fronte e le creature semiumane come
il centauro, la gorgone, il fauno e il ciclope e anche lui ha un alfabeto.
EGITTOLOGIA parla dei faraoni, delle divinità più importanti: Iside che era la moglie di Osiride
che era il re dell'Alto e del Basso Egitto che dopo essere stato assassinato diventò il signore
dell'oltretomba, il loro figlio Horo che ha la testa di falco e suo "zio" Seth che assassinò il fra-
tello Osiride e lo fece a pezzi, seppellendolo in quattordici posti diversi e Anubi, il dio dei morti
che accompagna e pesa il cuore dei defunti, ha un alfabeto ed un gioco chiamato Senet.
MAGIA parla dei segreti di Merlino, del suo sigillo e dei trucchi magici, alcuni dei quali sono
spiegati in ILLUSIONOLOGIA. Anch'esso ha un alfabeto ed è questo che collega i diversi libri.
ILLUSIONOLOGIA parla di trucchetti magici come: ingoiare spade, sputare fuoco, equilibri-
smo, essere legati a una sedia e liberarsi, il letto di chiodi, le meraviglie ignifughe, l'evasione
dalla camicia di forza e la sposa del leone.
Il 25\10\2018 è arrivato ad Andrea DINOSAUROLOGIA, che parla di dinosauri come l'Adro-
sauro e animali antichi vissuti nella storia come il protoippo, che è un (cavallo primordiale) che
ha le caratteristiche del cavallo e della zebra, si nutre di cespugli di erba e aveva tre dita da
freno per non affondare nel terreno fangoso.
SPIOLOGIA (top secret). Cari lettori, sapete mantenere un segreto? Se sì eccolo, questo libro
parla delle grandi tecniche di spionaggio, ha due alfabeti
e undici regole:
    • 1) osservare ... passando inosservati !
    • 2) guardarsi sempre alle spalle.
    • 3) il capo ha sempre ragione!
    • 4) farsi notare... per non destare sospetti!
    • 5) occhi aperti, orecchie tese!
    • 6) hackerare le informazioni con un codice infalli-
    bile
    • 7) spie intelligenti usano attrezzature intelligen-
    ti!
    • 8) quando vi incontrate, siate discreti!
    • 9) la bellezza può essere pericolosa ...
    • 10) non arrendersi mai!
    • 11) se non ce l'hai, falsificala!
MITOLOGIA parla delle imprese degli Dei, racconti mitologici e diversi giochi e predizioni.
OCEANOLOGIA parla del viaggio del Nautilous, il sottomarino del capitano Nemo, non ha un al-
fabeto, ma abbiamo capito che il suo alfabeto è il lemuriano.
Insieme a questi libri ci sono diversi accessori come anelli che si chiamano "anelli del potere"
collane e braccialetti che danno poteri magici non appena si trovano i tredici oggetti magici
dell'isola Britannica. E, su quasi tutti i libri, all'inizio e alla fine, c'è una perla.
                                                              Asia T. Giorgia T. Nicholas P. Azzurra S.
LA MASCHERA DELLA MORTE ROSSA
                             Una terribile pestilenza, la Morte Rossa, sta devastando il paese e il
                             principe Prospero, uomo di animo felice e coraggioso, si rende conto
                             che le sue terre sono spopolate e molti sono morti a causa della pe-
                             stilenza, oppure sono semplicemente fuggiti per evitare il contagio.
                             L'uomo allora decide di ritirarsi insieme ad un migliaio di amici e cor-
                             tigiani in un suo palazzo isolato, così da evitare il contagio. All'inter-
                             no dell'edificio, gli occupanti trascorrono gioiosamente le giornate,
                             con musiche e buffoni: Prospero aveva infatti provveduto a circon-
                             darsi del maggior numero di svaghi possibile, e dopo cinque mesi di
isolamento, il principe decide di indire un ballo in maschera. Vengono quindi allestite sette stan-
ze, ciascuna di un colore diverso: azzurro, giallo, verde, arancione, bianco, viola, nero. I parteci-
panti si concentrano nelle prime sei ed evitano l'ultima, perché troppo cupa. Durante lo svolgi-
mento della festa compare tra gli invitati una figura misteriosa, la quale indossa un sudario mac-
chiato di sangue e una maschera che raffigura il volto di un cadavere. Questa figura attraversa
tutte e sette le stanze tra lo sconcerto dei presenti, che si fanno da parte per evitare di toc-
carla. Quando ha concluso la sua camminata, Prospero, oltraggiato da quello che crede un orribile
scherzo, corre incontro al nuovo venuto con l'intenzione di ucciderlo, ma prima di raggiungerlo,
cade a terra senza vita. Solo allora i partecipanti alla festa riescono a togliere il costume al
misterioso ospite, ma si accorgono che sotto di esso non c'è niente: è la Morte Rossa, riuscita a
entrare nel palazzo. Gli occupanti cadono morti uno dopo l'altro, e la Morte Rossa regna indi-
sturbata in quel luogo distrutto.

Questo è un racconto di Edgar Allan Poe, considerato l'iniziatore di tutta la letteratura horror
e ha ispirato diversi film.

    CONSIGLI DI LETTURA: LIBRI GIALLI E HORROR!
Se questa storia vi è piaciuta, vi consigliamo altri libri gialli/horror, non proprio adatti a quelle
persone che alla vista della propria ombra sobbalzano:
•    "La stanza 13" di Robert Swindells: Fliss e i suoi amici partiran-
     no per una semplice gita scolastica, ma non immaginano minima-
     mente cosa li aspetta…
•    "Villa ghiacciaossa" di Anthony Horowitz: David, tra professori
     stravaganti e compagni di stanza strambi, scoprirà quali sono i
     suoi poteri segreti.

Per quelli che invece amano il brivido e i colpi di scena:
•     "Dieci piccoli indiani" di Agatha Christie: omicidi senza alcun colpevole...Chi sarà l'assassi-
      no? Il solito maggiordomo?
•     "IT" di Stephen King: in una ridente e sonnolenta cittadina americana, un gruppo di ragaz-
      zini, esplorando per gioco le fogne, risveglia da un sonno primordiale una creatura informe
      e mostruosa: It. E quando, molti anni dopo, It ricompare a chiedere il suo tributo di san-
      gue, gli stessi ragazzini, ormai adulti, abbandonano famiglia e lavoro per tornare a com-
      batterlo. E l'incubo ricomincia... Un viaggio illuminante lungo l'oscuro corridoio che dagli
      sconcertanti misteri dell'infanzia conduce a quelli della maturità.

                                                    Angelica A. Federica A.         Michela M.
GLI ANIMALI....STRANI
Ci sono molti animali nel mondo, noi in questo articolo parlia-
mo di animali non comuni, non solo rari, ma addirittura intro-
vabili...

Gli animali introvabili
Lo squalo dal collare: non è facile da trovare, non abbiamo
neanche molte foto, ma questo squalo vive sulla Terra da
milioni di anni! Nonostante sia presente praticamente in tut-
ti i mari del mondo, questo squalo è poco conosciuto perché
vive a profondità che vanno dai 500 ai 1300 metri.
Ha la testa che ricorda sia quella di un pesce delle profondità estreme , sia quella di un serpente
(soprattutto per l'enorme bocca, che contiene centinaia di denti trilobati, cioè con tre punte)
mentre il corpo può essere lungo fino a due metri, e assomiglia a quello di un’anguilla di dimensio-
ni spropositate. La prima foto di un esemplare ritratto nel suo ambiente è stata scattata nel
2004.

                                             Clamifodoro Troncato: è una specie di armadillo che
                                             vive in America meridionale. Lungo fino a 15 cm (più
                                             la coda), ha una morbida pelliccia sui fianchi e una
                                             corazza cornea fatta di 24 segmenti per proteggere
                                             la testa e il dorso. Come le talpe, vive sottoterra, in
                                             lunghi tunnel che scava con le robuste unghie.

                                             GLI ANIMALI PIÙ DIVERTENTI DEL MONDO

                                           Pesce Blob: corpo gelatinoso ed escrescenze che ri-
                                           cordano un nasone umano. Questo flaccido pesce è
stato "eletto animale più brutto del mondo!"
                                 Pesce Paco: la sua bocca ricorda molto quella umana con denti
                                 molto robusti, nonostante le molte leggende che lo rappresenta-
                                 no come mangia piedi, mani e a volte altre parti del corpo.

                                 Gambero Mantide: affascinante e variopinto mollusco, ha una
                                 vista attenta quanto i suoi riflessi ful-
                                 mine, ha uno spostamento d'acqua molto
                                 potente
I COMMENTI DE "ME NONA"

Abbiamo chiesto a nostra nonna di dirci cosa pensava di quegli animali.
Sfortunatamente non parla l'italiano in modo corretto e quindi questo è
quello che abbiamo ricavato.
Pesce Blob:
"Detto fra noi assomiglia a una vecchietta che quando finisce il grande fratello, tira una sbuffa-
ta e dice che doveva vincere Mangiolio"
Pesce Paco:
"Fioo! Ma xea ea me dentiera quea dentro l'acquario? No, xe el pesce magna testicoi."

                                                                            Sonia. T. Nicolò D.
Gli Uomini Più Ricchi Del Mondo!
Guardando video e cercando su google, abbiamo trovato le cinque persone
più ricche del mondo. Li abbiamo raggruppati per la quantità di soldi posse-
duti.

                                                    DAVID        KOCH:     vice-
                                                    presidente esecutivo delle Koch industries,
                                                    gestite anche dal fratello. Nella sua vita non
                                                    ha avuto molta fortuna (per modo di dire),
                                                    rischiando di morire ben due volte: è soprav-
                                                    vissuto a un disastro aereo ed ha superato
                                                    una brutta malattia...oggi però è vivo e nuota
                                                    nei soldi , con un capitale
                                                    di 47 miliardi di dollari.

                                                    JEFF BEZOS: fondatore di Amazon.com. Se-
                                                    condo le nostre fonti ha un patrimonio di 56
                                                    miliardi di dollari, che inizia a crescere ovvia-
                                                    mente quando, nel 1994, fondò Amazon.

ARMANCIO ORNEGA: fondatore di Zara e leader Europeo della moda, fin da piccolo per mante-
nere la famiglia iniziò a disegnare delle camicie molto belle e da lì iniziò la sua carriera. Il suo
patrimonio è di 60 miliardi di dollari.

BUFFET NARREN:investitore azionario e imprenditore dalle grandi doti. Il suo patrimonio si
aggira intorno ai 66 miliardi di dollari.

BILL GATES: eccolo è lui il capo della nostra classifica con un patrimonio totale di 86 miliardi di
dollariiiiiiiii. Lui è l'inventore e sviluppatore di Microsoft; è anche molto generoso, gestendo u-
n'organizzazione di beneficenza da 40 miliardi.

Beh, tutti noi vorremo essere come loro...infatti lo saremo: basta inseguire i nostri sogni!

                                                                               Sonia T. Nicolò D.
La moda
La moda, detta anche storicamente costume, nasce solo in parte dalla necessità umana dovuta
alla sopravvivenza di coprirsi con tessuti, pelli o materiali lavorati per essere indossati. Dopo la
preistoria l'abito assunse anche precise funzioni sociali, per distinguere le varie classi e le man-
sioni sacerdotali, amministrative e militari. Più legato alla psicologia è l'aspetto del maschera-
mento. Gli abiti possono servire a nascondere lati della personalità che non si vogliono far cono-
scere o, viceversa, a mostrarli. Fino all'invenzione dei primi giornali nel Seicento, la moda si dif-
fuse in modo lento, per poi accelerare il suo sviluppo. Tipico è l'esempio delle conquiste dell'Im-
pero romano che introdussero in Italia le braghe, le maniche, la pelliccia. L'esplorazione dell'O-
riente sui percorsi della Via della seta servì a far conoscere motivi insoliti che furono in parti-
colare usati per la realizzazione di tessuti in seta.

Facendo un grosso salto temporale, uno degli eventi attuali più importanti riguardo alla moda è la
settimana della moda di Parigi, che si svolge ogni anno nella prima settimana di settembre. Que-
st'anno è iniziata il 24 settembre e si è conclusa il 2 ottobre.
Le marche più conosciute che hanno partecipato a questo evento sono:
Kenzo       Valentino

Chloe       Chanel
Celine      Louis Vuitton

Hermes      Gucci
Balenciaga Christian Dior

Louis Vuitton è un'azienda francese
specializzata in accessori moda, pellet-
teria e orologi da taschino.

Gucci è una casa di moda italiana, atti-                                                          va
nei settori di alta moda e articoli di lusso, che fa parte della Gucci Group, divisione della società
francese Kering. È stata fondata da Guccio Gucci nel 1921 a Firenze. Nel 2006 Gucci ha fattu-
rato 7,6 miliardi di euro nel mondo, diventando la seconda casa di moda più venduta dopo Louis
Vuitton. È tutt'oggi uno dei marchi di moda più famosi e rinomati a livello internazionale, con
circa 300 negozi ufficiali aperti in tutto il mondo.

Christian Dior è stato uno stilista e imprenditore francese che rilanciò nel dopoguerra la moda
parigina ridandole rilievo e prestigio internazionale.

Blenciaga è una casa di moda di lusso fondata in Spagna da Cristóbal Balenciaga, un designer
nato nei Paesi Baschi, in Spagna. Il marchio è ora di proprietà della multinazionale francese Ke-
ring.

Chanel è una casa di moda parigina, fondata all'inizio del ventesimo secolo da Coco Chanel: una
donna di forte carattere ed esemplare, che ha modificato le regole della moda. Specializzata nei
beni di lusso, il marchio Chanel è diventato uno dei più riconoscibili nomi nel campo della moda.

                                                                             Irene P. Sara L. M.
I VIDEOGIOCHI

I videogiochi cosa sono? Beh, per noi sono uno svago quando abbiamo del tempo libero, per altri
un modo per interagire con altre persone, per altri ancora delle cianfrusaglie inutili (soprattutto
per i nostri genitori). Le domande più comuni che noi e gli altri milioni di videogiocatori ci faccia-
mo, per esempio riguardano la prima console per videogiochi? Quali sono stati i primi e molte
altre… noi abbiamo provato a trovare tutte le risposte che voi lettori state cercando.

QUAL È STATA LA PRIMA CONSOLE? La Magnavox Odissey rilasciata ufficialmente nel 1972,
il 24 maggio.

QUAL È STATO IL PRIMO VIDEOGIOCO? I primi videogiochi sono degli anni '70, fra cui, ad
esempio: Donkey Kong, Mario Bros classico, Prince Of Percia, ecc…

I VIDEOGIOCHI PIÙ VENDUTI? I videogiochi più venduti sono stati:
    • Tetris, anno 1934 (117000000 di vendite), casa editrice Spectrum Moldy TE
•
    •   Minecraft, anno 2009 (154000000 di vendite), casa editrice Mojand
•
    •   GTA5, anno 2013 (100000 di vendite), casa editrice Rock Star Games
•

Abbiamo fatto un sondaggio e, grazie alle nostre interviste scolastiche, siamo riusciti a capire le
seguenti domande:
Due persone su dieci (il 20%) per giocare ai nostri amati videogiochi, come piattaforma usa il PC,
altre cinque la PS4, altre due l’ XBOX e l’altra non ha nessuna piattaforma.
In un altro sondaggio sei persone su dieci come videogioco preferiscono Fortnite, un gioco dell’
Epic games; una su dieci preferisce Assasin Creed, due invece preferiscono Raimbow Siege e
un'altra preferisce giochi di sport come Fifa 2018 ecc…..
Alla fine abbiamo chiesto se secondo loro è meglio il Pad (il controller) o la tastiera, che può es-
sere benissimo attaccata alla Play o all’XBOX , quattro persone su dieci preferiscono la tastiera
anche se alcune di loro sono da console e invece sei su dieci preferiscono il pad.

                                                    Sonia T. Nicolò D. Nicola G. Michele V. Eros M.
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