Situazione dell'avifauna in Svizzera Rapporto 2017
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Sotto la lente Gli uccelli sono censiti. Sguardo retro- spettivo sull‘ultimo anno Atlante 2016 e primi risultati. pagina 6 Migratori a lungo raggio in caduta libe- ra: i motivi sono da ricercare sia in Euro- pa sia in Africa. pagina 8 Effettivi del Falco pellegrino di nuovo nel vortice: persecuzione da parte dell‘uomo e Gufo reale le cause. pagina 14 Dieci anni e indispensabile: ornitho.ch, una storia di successo dalla Svizzera per tutta l‘Europa. pagina 20 2
Ciconiformi in avanzata: sviluppi positivi all‘estero e loro ripercussioni sulla Svizze- ra. pagina 22 Anatre di superficie sulla cresta dell‘onda: grazie al bassissimo livello del lago Bo- danico in molti luoghi si sono creati bassi fondali. pagina 24 Cinquant’anni di censimenti internazio- nali degli uccelli acquatici: sempre an- cora di grande importanza il più lungo progetto di monitoraggio a livello mon- diale. pagina 26 Indice Editoriale ....................................................................................... 4 Uccelli nidificanti ........................................................................... 6 Uccelli di passo ............................................................................ 18 Ospiti invernali ............................................................................ 24 Ulteriori informazioni: A livello internazionale .............................................................. 30 Online potete trovare ulteriori informazioni, comprese quelle sullo sviluppo degli effettivi Metodologia ................................................................................ 32 delle specie nidificanti, e analisi aggiuntive: www.vogelwarte.ch/situazione Ringraziamenti ............................................................................ 34 3
EDITORIALE Specie in ascesa e specie in picchiata L’Airone rosso dell’immagine di coper- enorme «pozzo di dati», il portale onli- tina ha tutte le ragioni per stare a testa ne ornitho.ch, che all’inizio del 2017 ha alta. Questa specie si trova infatti sulla festeggiato il suo decimo anniversario. cresta dell’onda: nel 2016 gli ornitologi Questa centrale d’informazione molto hanno trovato ben 17 coppie in sei re- utilizzata è stata sviluppata dalla ditta gioni, raggiungendo la cifra più alta de- vallesana Biolovision S.a.r.l. con il nostro gli ultimi cinquant’anni. La specie è tut- sostegno. Essa mostra, tra l’altro, quali tavia conosciuta per le forti oscillazioni «perle» ornitologiche si trovano al mo- dei suoi effettivi, dovute alla siccità nei mento in quale luogo oppure se è in cor- quartieri invernali e dal livello delle ac- so qualche invasione. Sulla base degli at- que nelle zone di cova. tuali 13 milioni circa di segnalazioni, si Anche diverse altre specie stanno vo- può rappresentare la presenza stagio- lando alte: Gabbiano reale, Nibbio rea- nale e spaziale di ogni specie e analizza- le, Civetta, Picchio rosso mezzano, Co- re le tendenze, richieste ad esempio per lombaccio, Corvo comune, Luì bianco e l’Indice fenologico. Ornitho.ch è tuttavia persino la Cicogna bianca. Non per tut- ancora di più: il nostro obiettivo è infatti anni fa. Ci sono inoltre specie che ritene- te riusciamo a capire i meccanismi che quello di sviluppare ulteriormente il por- vamo ormai salve, come il Falco pellegri- stanno alla base di questo marcato au- tale rendendolo uno strumento tramite no e l’Astore, che improvvisamente mo- mento degli effettivi. Tuttavia, grazie a il quale gli utenti possano registrare an- strano di nuovo un crollo degli effettivi. un’ampia rete formata da oltre 2000 vo- che i risultati dei censimenti degli uccelli I nostri precisi rilevamenti, effettua- lontari molto impegnati, distribuiti in tut- acquatici, di rilevamenti specifici e, pros- ti grazie al generoso sostegno del vasto to il Paese, siamo oggi in grado, meglio simamente, anche i protocolli per le os- pubblico e dell’Ufficio federale dell’am- che mai, di seguire gli sviluppi della no- servazioni di rarità. biente UFAM, forniscono importanti stra avifauna. Ciò vale anche per le spe- Di gran lunga non tutte le specie stan- basi per la conservazione delle specie. cie diffuse, per le quali, grazie ai rileva- no però così bene come Airone rosso & In questo modo la Stazione ornitologica menti sul campo per l’Atlante svizzero Co. Per tutta una serie di specie negli ul- ha adempiuto una missione fondamen- degli uccelli nidificanti, appena conclusi timi anni si è documentato un calo de- tale. Ora però resta una sfida molto più con successo, e a progetti sul lungo pe- gli effettivi, soprattutto per abitanti delle impegnativa: capire i motivi di queste riodo, come il Monitoraggio degli uccel- zone umide e per migratori transaharia- diminuzioni, in parte drastiche, degli ef- li nidificanti diffusi, abbiamo una visione ni: Tortora selvatica, Stiaccino, Beccafico, fettivi e prendere efficienti contromisure. d’insieme che gode di considerazione a Canapino maggiore, Luì verde e Luì gros- livello internazionale. so. Particolari preoccupazioni desta l’Or- Hans Schmid Un importante complemento a que- tolano, del quale restano solo singoli ma- Responsabile del settore sti progetti è rappresentato dal nostro schi in canto, rispetto agli oltre 200 di 20 Monitoraggio Negli ultimi dieci anni la Cicogna bianca ha raddoppiato i suoi effettivi, raggiungendo le 450 coppie. Grazie a ornitho.ch sappiamo che anche gli stormi in migrazione divengo- no sempre più grandi. 4
200 150 100 Indice 50 0 1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014 2016 Il variopinto Ortolano è un migratore di lungo raggio e perciò rap- presenta un’eccezione tra le specie con becco robusto. Purtroppo è più che dubbio se in Svizzera si riuscirà a salvarlo quale uccello nidifi- cante. Nel periodo 2014–2016 cantava ancora soltanto un unico maschio nel Vallese centrale. 5
0–50 54–70 71–90 91–105 106–120 121–151 Atlante degli uccelli nidificanti 2013–2016: Numero di specie osservate per quadrato Atlante (10 × 10 km). Situazione degli uccelli nidificanti È generalmente noto che le condizio- Trend differenti per le specie Per la Civetta, che abita paesaggi ni meteorologiche in primavera han- minacciate aperti disseminati di alberi, da diver- no un grande influsso sulla stagione Gli effettivi delle specie prioritarie per si anni vengono invece messe in pra- riproduttiva degli uccelli. E nel 2016, la conservazione possono sviluppar- tica mirate misure di conservazione. quarta e ultima stagione per i rile- si in modi diversi a seconda delle loro Fino agli anni ’50 e ‘60 questo uccello vamenti sul campo per l’Atlante de- esigenze ecologiche e delle misure di era ancora molto diffuso sull’Altipiano. gli uccelli nidificanti 2013–2016, dal conservazione specie-specifiche. Qui Grazie a questa iniziativa, coordinata punto di vista meteorologico se ne di seguito alcuni esempi. Lo Stiaccino da BirdLife Svizzera, nel 2016, con 153 sono viste di tutti i colori. Dopo un in- è un tipico uccello dei prati diversifi- verno molto mite c’è stato un brusco cati e ricchi di fiori, gestiti in maniera cambiamento: marzo è stato molto estensiva, che vengono promossi dal- fresco, aprile mediamente caldo, ma la Confederazione tramite pagamen- Fine dei rilevamenti sul campo per l’At- molto umido. Maggio e giugno sono ti diretti. Per lo Stiaccino l’attuale im- lante degli uccelli nidificanti 2013–2016 di nuovo risultati freddi e molto ric- plementazione è tuttavia nettamente Nel 2016 si sono conclusi i lavori sul campo per l’Atlante degli uccelli nidificanti 2013–2016. Il chi di precipitazioni. Il 23 maggio il li- insufficiente: dal 2000 i suoi effettivi grado di elaborazione di tutti i quadrati Atlan- mite delle nevicate è sceso localmen- si sono ridotti quasi del 60 % e non si te era molto rallegrante. Anche la copertura te di nuovo sotto i mille metri. Nel delinea nessun cambiamento di ten- delle regioni marginali e di montagna era ovun- que buona. Alcune cifre dal Progetto Atlante: giro di pochi giorni molti uccelli alpi- denza. Già affinché si stabilizzino a in totale, su ornitho.ch sono arrivati oltre due ni si sono rifugiati in pianura. In giu- un basso livello è necessario uno sfor- milioni di registrazioni di dati; 1527 osservatri- gno molti laghi e fiumi presentavano zo nettamente superiore. Accanto al ci e osservatori hanno fornito oltre 100 segna- acqua alta. Temperature estive si sono costante peggioramento degli habitat lazioni ciascuno; per i rilevamenti nei 2318 chi- lometri quadrati erano impegnate 753 persone osservate per lo più in luglio. Queste sulle Alpi, ci sono probabilmente altri che hanno mappato 745 428 territori; in tota- condizioni hanno messo a dura pro- motivi per questa diminuzione, come le sono state osservate 214 specie nidificanti, va non solo gli uccelli ma anche le ri- ad esempio perdite di habitat nelle tra le quali sei sfuggite alla cattività. levatrici e i rilevatori. zone di svernamento. 6
UCCELLI NIDIFICANTI 250 200 150 Indice 100 50 0 1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014 2016 Sviluppi diversi per due specie delle zone agricole: mentre lo Stiaccino (in rosso) si trova sempre ancora in caduta libera, la Civetta (in blu) si sta di nuovo risollevando. coppie, i suoi effettivi hanno raggiunto se si tratti di un fenomeno legato solo a Bibliografia il livello massimo da oltre 25 anni. Con una data regione. Da un’analisi dei dati Meisser, C., A. Brahier, R. Lardelli, H. Schudel il «Piano d’azione Civetta», pubblicato sullo sviluppo delle popolazioni, effet- & M. Kestenholz (2016): Aktionsplan Stein- kauz Schweiz. BAFU, Schweizerische Vo- alla fine del 2016 dall’UFAM, BirdLife tuata da Norbert Teufelbauer di BirdLi- gelwarte und BirdLife Schweiz, Bern. Svizzera e la Stazione ornitologica, que- fe Austria, è risultato un notevole sin- Teufelbauer, N., B. S. Seaman & M. Dvorak (in sto programma di conservazione ottie- cronismo tra le tendenze di diversi Paesi stampa): Bestandsentwicklungen häufiger ös- terreichischer Brutvögel im Zeitraum 1998– ne ora un sostegno ufficiale. confinanti. Così, Picchio rosso maggiore, 2016. Egretta 55. Crociere e Scricciolo sembrano essere in- Sviluppi paralleli su vasta scala fluenzati da condizioni meteorologiche Quando da noi, in un dato anno, singole su vasta scala, rispettivamente da anni Ulteriori informazioni: specie presentano una diminuzione de- di pasciona di Abete rosso, che portano www.vogelwarte.ch//situazione/nidificanti gli effettivi nidificanti, è lecito chiedersi in tutta Europa a sviluppi simili. 160 180 Svizzera Rep. Ceca 140 160 Austria 120 140 100 120 100 80 Indice Indice 80 60 Svizzera 60 40 Rep. Ceca 40 20 Germania 20 Austria 0 0 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 In quattro, rispettivamente tre Paesi dell’Europa centrale, tra il 1998 e il 2015 gli effettivi dello Scricciolo e del Crociere si sono sviluppati in ma- niera sorprendentemente parallela (Svizzera: 1990 = 100 %, Austria: 1998 = 100 %, Germania: 1990 = 100 %, Repubblica Ceca: 1982 = 100 %). 7
UCCELLI NIDIFICANTI Presto niente più tortore che tubano in primavera…? I risultati dell’Atlante 2013–2016 non promettono nulla di buono per la Tortora selvatica. Specie diffuse più frequenti, migratori più rari Lo Swiss Bird Index SBI® documenta I migratori transahariani sono in aumento. Dal 2007 l’indice si è assestato con valori semplici dal 1990 lo svilup- difficoltà attorno al 120 % circa. Durante gli anni po degli effettivi di 174 specie di uccelli Sulla base del loro comportamento mi- ’90 i migratori a lungo raggio sono inve- che nidificano regolarmente in Svizze- gratorio distinguiamo tra uccelli stanziali ce diminuiti dal valore iniziale del 100 % ra. L’aggiornamento di quest’anno del- e migratori a corto raggio (riassunti sot- a circa il 90 %. Dal 2006 il loro indice si lo SBI® per tutte le specie mostra un va- to «migratori a corto raggio»; 120 spe- muove tra l’85 % e il 90 %. Tra i migra- lore di 111 %. Viene così confermato il cie), che migrano fino al bacino del Me- tori a lungo raggio il 30 % presenta una livello di più 10 % rispetto agli effetti- diterraneo, e migratori a lungo raggio, tendenza negativa sul lungo periodo. Per vi del 1990 (= 100 %), che viene man- che migrano oltre il Sahara fin nel cuo- i migratori a corto raggio è solo il 18 %. tenuto dal 2012. Fino al 2009 il valo- re del Continente africano (54 specie). re oscillava ancora attorno al 100 %. Questi due gruppi ecologici mostrano Ovunque perdite di habitat Al contrario, nel caso dell’indice par- sorprendenti differenze nel loro sviluppo I motivi di questo sviluppo negativo sono ziale per le specie della Lista Rossa è dal 1990. I migratori a corto raggio han- molteplici e la causa principale è pro- oggi presente solo il 60 % degli effet- no oscillato per molto tempo attorno al babilmente specie-specifica. La perdita tivi del 1990. Mentre, negli anni ‘90, 100 %, mentre dal 2003 si è verificato un dell’habitat nelle zone di nidificazione, questo indice parziale oscillava attor- no all’80 %, all’inizio di questo secolo si è verificata un’ulteriore diminuzio- I valori dello Swiss 120 Bird Index SBI® dal ne. Dal 2008 l’indice della Lista Rossa 100 1990 al 2016: lo SBI® è fermo al 60 % degli effettivi del 1990. per tutte le specie 80 Ciò significa che l’aumento, in sé ralle- (blu) sale leggermen- 60 grante, dell’indice globale al 111 % è Indice te; dopo un lungo, in gran parte da far risalire al fatto che continuo calo, l’indi- 40 le specie diffuse sono divenute più fre- ce parziale per le 20 specie della Lista quenti, mentre le specie rare e minac- Rossa sembra stabi- 0 ciate nel periodo dello studio sono di- lirsi su un basso 1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014 2016 ventate ancora più rare. 60 % (rosso). 8
UCCELLI NIDIFICANTI nelle zone di sosta o nei quartieri inver- 140 nali è tuttavia decisiva per molte specie. Uno studio britannico che comprendeva 26 migratori a lungo raggio ha identifi- 120 cato la perdita dell’habitat nei quartieri invernali quale motivo principale del loro Indice declino. Annualmente, a sud del Saha- 100 ra, una superficie più estesa della Sviz- zera inizia a venir coltivata. Con la perdi- ta dell’habitat diminuisce anche il nume- 80 ro degli insetti, fenomeno ulteriormente rafforzato dall’uso di pesticidi. Anche la caccia illegale e quella legale, 60 come pure gli effetti dei cambiamenti cli- 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014 2016 1990 1992 1994 1996 1998 matici chiedono il loro tributo. Il numero di uccelli che migra in autunno dall’Euro- pa all’Africa viene stimato a oltre due mi- Mentre per i migratori a corto raggio (in blu) lo Swiss Bird Index SBI® si sviluppa positiva- liardi. Uno studio di BirdLife International mente, nel periodo della ricerca dal 1990 al 2016 lo SBI® per i migratori a lungo raggio (in stima il numero degli uccelli uccisi ille- rosso) è diminuito. galmente nelle zone di migrazione me- diterranee a 11–36 milioni. Indipenden- temente da aspetti etico-morali e que- 170 stioni legali, gli effetti della caccia sulle 150 130 intere popolazioni europee devono es- Indice 110 sere valutati specie per specie. Si presu- 90 me ad esempio che, accanto alla perdita 70 50 dell’habitat, sia proprio la caccia la prin- 30 cipale causa del forte declino della Tor- 1990 1993 1996 1999 2002 2005 2008 2011 2014 tora selvatica e dell’Ortolano. In Svizzera quest’ultimo è praticamente scomparso. A causa dei cambiamenti climatici, alle nostre latitudini la vegetazione e, con essa, Visivamente molto simili ma sviluppo di- gli insetti si sviluppano tendenzialmente verso: mentre il Luì piccolo, migratore a più presto rispetto a prima. Per i migrato- corto raggio (in alto), dal 1990 presenta, ri a lungo raggio ciò può significare che Turteltaube malgrado singoli picchi, uno sviluppo posi- tivo (in blu), gli effettivi del Luì grosso (in i piccoli escono dall’uovo quando l’offer- basso) sono crollati di circa due terzi (in ta di cibo per i nidiacei ha già superato il rosso).Turteltaube suo massimo e ciò riduce le loro probabi- lità di sopravvivenza. Per molti Passerifor- 1.0 mi che svernano a sud del Sahara il mo- 1.0 mento della migrazione è fissato geneti- 0.8 0.8 camente in maniera maggiore rispetto ai 0.6 migratori a corto raggio, e quindi meno 0.4 flessibile. Studi recenti mostrano che que- 0.6 0.2 ste specie si adattano solo lentamente a modifiche dell’offerta di nutrimento. 0.4 0.0 Nel prossimo futuro le molteplici cau- se del declino dei migratori a lungo rag- 0.2 gio non spariranno probabilmente né da noi né in altri luoghi. Per questo affasci- 0.0 nante gruppo la speranza di un cambio di tendenza è quindi purtroppo minima. Ulteriori informazioni: Per l’Atlante degli uccelli nidificanti 2013–2016 è stata effettuata una modellizzazione della www.vogelwarte.ch//situazione/nidificanti probabilità di presenza della Tortora selvatica in Svizzera. Dopo un forte calo, la carta mo- stra le zone residue di presenza della specie. 9
UCCELLI NIDIFICANTI Uccelli nidificanti rari delle zone umide: grandi perdite e pochi guadagni Gli uccelli nidificanti rari delle zone umide vengono rilevati con monitoraggi annua- li nell’ambito del progetto Monitoraggio delle zone umide. Questi rilevamenti si- stematici vengono completati tramite os- servazioni occasionali. Poiché alcune di queste specie particolari vengono rileva- te sistematicamente da molti decenni, i cambiamenti degli effettivi possono venir seguiti in maniera dettagliata durante un periodo di tempo relativamente lungo. La fine del Chiurlo maggiore Il 2016 è stato il decimo anno dall’ultima prova di nidificazione del Chiurlo mag- giore in Svizzera. Nel 2006 nel Canton Svitto era stato osservato per l’ultima vol- ta un chiurlo maggiore sul nido. All’ini- zio del 20 ° secolo la specie era presen- te ancora in almeno 40 quadrati Atlan- te. Attorno al 1960 gli effettivi erano sta- ti stimati ancora a 40 coppie. La princi- pale causa della scomparsa della specie, in Svizzera, quale uccello nidificante è la grande diminuzione delle superfici di zone umide causata dalle bonifiche de- gli ultimi 150 anni. Le superfici residue restanti sono troppo piccole per questa specie e, spesso, anche per altre. La so- pravvivenza di molte di esse è inoltre pre- giudicata dall’uso di fertilizzanti, dai di- sturbi dovuti alle attività del tempo libe- 70 ro e dall’aumento dei predatori al suolo. 60 Beccaccino La quasi-fine del Beccaccino Chiurlo maggiore Una sorte simile sta toccando anche al 50 Numero di coppie nidificanti Beccaccino, i cui effettivi erano già stati fortemente decimati nel 19 ° e 20 ° seco- 40 lo, a causa della perdita di habitat. Attor- no al 1960 in Svizzera si stimavano anco- 30 ra circa 60 coppie. Durante gli ultimi die- ci anni sono stati rilevati ancora soltanto 20 in cinque anni 1–2 territori. Ambedue le specie mostrano una diminuzione degli 10 effettivi a livello europeo, dovuta a per- dita dell’habitat. La Svizzera si trova inol- 0 tre al limite meridionale dell’areale di ni- 1960 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005 2010 2015 dificazione – le popolazioni periferiche sono spesso particolarmente minacciate. Un tempo in Svizzera il Chiurlo maggiore e il Beccaccino erano ampiamente diffusi. I detta- Per ambedue le specie un ritorno quale gliati rilevamenti degli ultimi decenni hanno ancora potuto documentare soltanto l’estinzio- nidificante regolare appare improbabile. ne delle ultime coppie nidificanti. 10
UCCELLI NIDIFICANTI Piccola invasione di Beccamoschino e osservazioni di Forapa- glie castagnolo in inverno La Svizzera si trova a nordest del normale limite di distribuzione del Becca- moschino (immagine a sinistra). Da noi la specie non viene osservata ogni anno. Nell’estate e nell’autunno 2016 si è verificata la più forte invasione dal 2001: in quattro zone umide della Svizzera centrale e orientale (Kaltbrunner Riet SG, Lauerzersee SZ, Maschwander Allmend ZG, Littau LU) e in una del- la Svizzera occidentale (Aubonne VD), tra fine luglio 2016 e inizio gennaio 2017 sono stati osservati nove individui, di cui cinque uccelli in canto. Soltanto per la seconda volta è stato registrato un soggiorno invernale piuttosto prolungato di un Forapaglie castagnolo: tra l’8 dicembre 2016 e il 7 gennaio 2017, al lago artificiale di Klingnau AG è stato osservato un indi- viduo in sette giorni diversi. Il 28 dicembre 2016 è comparso un individuo anche presso Champ-Pittet VD. La Svizzera si trova al limite settentrionale del suo areale e qui la specie arriva solo a intervalli irregolari. Nel Mediterra- neo è considerata stanziale. Il ritorno dell’Airone rosso Lo sviluppo per l’Airone rosso è inve- ce rallegrante. Questa specie mediter- ranea ha colonizzato la Svizzera sol- tanto a partire dal 1941 quando, sulla riva meridionale del lago di Neuchâtel, fu trovata la prima nidificazione. In se- guito nella Grande Cariçaie si sono for- mate diverse colonie (massimo 54 cop- pie nel 1955). Negli anni ‘60 si è assisti- to a una breve colonizzazione di altre 60 zone nei Cantoni Berna e Vaud. Con Grande Cariçaie la seconda correzione delle acque del 50 Giura, a partire dal 1962, che portò resto della Svizzera a un livello più basso delle acque nei numero di coppie nidificanti 40 canneti, il numero delle coppie dimi- nuì di nuovo. Solo a partire dal 2001 si è assistito di nuovo, quasi ogni anno, 30 a nidificazioni e, dal 2009, gli effettivi sono costantemente aumentati fino a 20 17 coppie nidificanti nel 2016. La cre- azione delle estese zone di protezione 10 della Grande Cariçaie, suo areale prin- cipale, ha probabilmente permesso un 0 nuovo aumento di questa specie sen- sibile ai disturbi. Anche fattori climati- 1941 1945 1949 1953 1957 1961 1965 1969 1973 1977 1981 1985 1989 1993 1997 2001 2005 2009 2013 ci potrebbero giocare un ruolo in que- La maggior parte delle nidificazioni dell’Airone rosso si trovano nelle vaste zone protette sto senso. La ricolonizzazione è coinci- lungo la riva meridionale del lago di Neuchâtel. sa con un forte aumento degli aironi rossi nei Paesi Bassi. Comitato di omologazione svizzero (COS) Bibliografia Il Comitato di omologazione svizzero (COS) è un gruppo indipendente di esperti. Il suo compito Müller, C. (2017): Seltene und bemerkens- principale è quello di verificare se le segnalazioni, provenienti dalla Svizzera, di specie insolite werte Brutvögel 2016 in der Schweiz. Orni- sono sufficientemente documentate da poter essere inserite nella bibliografia scientifica. Ciò vale thol. Beob. 114: 147–160. per osservazioni di specie generalmente rare in Svizzera come ad esempio il Beccamoschino e il Forapaglie castagnolo. Concerne anche osservazioni di specie più frequenti, che tuttavia sono insolite dal punto di vista spaziale o temporale, e di specie che nidificano per la prima volta in Svizzera. Il COS pubblica ogni anno un rapporto in lingua tedesca nella rivista «Der Ornithologi- Ulteriori informazioni: sche Beobachter» e in lingua francese nella rivista «Nos Oiseaux». www.vogelwarte.ch//situazione/nidificanti 11
UCCELLI NIDIFICANTI Tendenze degli uccelli nidificanti della Svizzera Ognuna delle 174 specie di uccelli nidificanti1 della Svizzera analizzati viene indicata una tendenza positiva, negativa o nes- suna tendenza per tutto il periodo della ricerca (di norma 1990–2016) e per gli ultimi dieci anni (2007–2016). Nessuna ten- denza significa che per il periodo di studio non ha potuto essere constatato nessun cambiamento statisticamente significa- tivo; ciò può essere il caso per popolazioni effettivamente stabili ma anche per effettivi con forti oscillazioni. I colori dell’ulti- ma colonna mostrano lo status nella Lista Rossa Svizzera (rosso = nella Lista Rossa, arancione = potenzialmente minacciato, verde = non minacciato). I punti contrassegnano le specie prioritarie per una conservazione mirata delle specie. Specie Tendenza Tendenza Lista Rossa Specie Tendenza Tendenza Lista Rossa 1990–2016 2007–2016 Priorität 1990–2016 2007–2016 Priorität Canapiglia + Colombella + + Germano reale + Colombaccio + + Fistione turco + + Tortora dal collare + Moriglione Tortora selvatica - Moretta + Cuculo • Edredone + Barbagianni • Smergo maggiore + + Assiolo + • Quaglia comune Gufo reale - • Coturnice - • Civetta nana Francolino di monte • Civetta + + • Pernice bianca - + • Allocco Fagiano di monte • Gufo comune2 Gallo cedrone • Civetta capogrosso - - Starna • Succiacapre - • Tuffetto - Rondone comune2 • Svasso maggiore - Rondone pallido + Svasso piccolo Rondone maggiore + • Cormorano + + Martin pescatore + + • Tarabusino + Gruccione + + Airone cenerino + + Upupa + + • Airone rosso + + Torcicollo + • Cicogna bianca + + • Picchio cenerino - • Falco pecchiaiolo + + Picchio verde + Nibbio bruno2 + Picchio nero + Nibbio reale + • Picchio rosso maggiore + Gipeto + + • Picchio rosso mezzano + + • Astore + + Picchio rosso minore + Sparviere + + Picchio tridattilo + Poiana + Tottavilla + • Aquila reale + Allodola - - • Gheppio + + Topino - • Lodolaio + Rondine montana + + Falco pellegrino + Rondine Porciglione Balestruccio - • Voltolino Prispolone - Re di quaglie + • Pispola - Gallinella d’acqua Spioncello Folaga + + Cutrettola + Pavoncella - + • Ballerina gialla Corriere piccolo • Ballerina bianca Chiurlo maggiore - • Merlo acquaiolo + Piro piro piccolo - • Scricciolo + Beccaccia - • Passera scopaiola + + Beccaccino - • Sordone Sterna comune + • Pettirosso + Gabbiano comune - • Usignolo + Gabbiano corallino + Pettazzurro + Gavina - Codirosso spazzacamino + Gabbiano reale + + Codirosso comune - • 12
UCCELLI NIDIFICANTI Specie Tendenza Tendenza Lista Rossa Specie Tendenza Tendenza Lista Rossa 1990–2016 2007–2016 Priorität 1990–2016 2007–2016 Priorität Stiaccino - - • Picchio muratore Saltimpalo + + Picchio muraiolo + Culbianco + Rampichino alpestre + Codirossone Rampichino comune + Passero solitario Rigogolo + Merlo dal collare - • Averla piccola - - Merlo + + Averla capirossa - • Cesena - • Ghiandaia + Tordo bottaccio + + Gazza + Tordela + Nocciolaia Forapaglie macchiettato Gracchio alpino Salciaiola + • Gracchio corallino + Canapino maggiore - Taccola + + • Canapino comune + + Corvo comune + + Cannaiola verdognola Cornacchia nera + Cannaiola comune Corvo imperiale + Cannareccione + + • Storno Bigia padovana Passera europea Bigiarella Passera mattugia + Sterpazzola • Fringuello alpino Beccafico - - Fringuello + Capinera + + Verzellino - Luì bianco + + Venturone alpino Luì verde - • Verdone - Luì piccolo + Cardellino - Luì grosso - - • Lucherino + Regolo + Fanello Fiorrancino Organetto minore + Pigliamosche - Crociere + Balia nera + Ciuffolotto scarlatto + Basettino Ciuffolotto - Codibugnolo + Frosone + Cinciarella + Zigolo giallo + Cinciallegra + Zigolo nero + • Cincia mora Zigolo muciatto + Cincia dal ciuffo + Ortolano - - • Cincia bigia + Migliarino di palude - Cincia alpestre2 + Strillozzo - • 1 Sono comprese le specie che dal 1990 hanno figurato almeno una volta tra gli uccelli nidificanti regolari (hanno cioè nidificato in 9 di 10 anni consecutivi) e per le quali disponiamo della necessaria base di dati. Ulteriori informazioni: Senza le specie introdotte (ad es. Cigno reale, Casarca, Fagiano comune) si tratta di 177 specie. A cau- www.vogelwarte.ch//situazione/nidificanti sa della mancanza di dati, per il Picchio dorsobianco, la Balia dal collare e la Passera d’Italia non è possibi- le effettuare alcuna valutazione. 2 Periodo di studio 1999–2016 3 Periodo di studio 1996–2016 Specie che nidificano in maniera irregolare o eccezionalmente Bibliografia Dal 2000 27 ulteriori specie hanno nidificato in modo irregolare o eccezionalmente Müller, C. (2017): Seltene und bemerkenswerte in Svizzera. I loro areali di nidificazione vengono documentati, nel limite del possibi- Brutvögel 2016 in der Schweiz. Ornithol. Beob. le, in maniera continua (tabella ottenibile in Internet sotto «Ulteriori informazioni»). 114: 147–160. 13
UCCELLI NIDIFICANTI Sembrava che il Falco pellegrino fosse salvo e fuori pericolo. Le cifre più recenti riguardo allo sviluppo dei suoi effettivi sono tuttavia inquietanti. La fine dei tempi d’oro per il Falco pellegrino Il Falco pellegrino è divenuto a livello nell’ultimo decennio. Abbiamo a disposi- dove un gruppo attorno a Marc Kéry mondiale un’icona della protezione del- zione cifre dettagliate sugli effettivi pro- dal 2005 raccoglie dati da circa 100 pa- la natura. Negli anni ‘60 i pesticidi l’a- venienti dalla Svizzera occidentale, dove reti rocciose, e dal Canton Zurigo, dove vevano portato sull’orlo dell’estinzione un gruppo di impegnati protettori de- BirdLife Zurigo dal 2002 documenta gli ma, grazie alla protezione legale e al di- gli uccelli, che gravita attorno a Gabriel effettivi della specie. L’analisi di questi vieto di questi veleni, in seguito aveva Banderet, dal 1960 controlla gli effet- dati ha mostrato che, nelle tre regioni mostrato una sorprendente ripresa. Du- tivi e il successo riproduttivo su 90 pa- di studio, il Falco pellegrino è diminuito rante gli anni fino al 2005 aveva ricolo- reti rocciose, dal Giura settentrionale, del 36 %, 47 %, rispettivamente persino nizzato anche tutta la Svizzera. Attor- no al 2010 i suoi effettivi erano stima- ti a 340 coppie. Contemporaneamente, 60 nelle Alpi, i falchi pellegrini avevano ini- ziato a nidificare a quote sempre più 50 elevate e in pianura su rocce sempre Anzahl Brutpaare più piccole; inoltre si osservavano sem- 40 pre più nidificazioni su edifici. 30 Inaspettata inversione di tendenza 20 Dal 2010 assistiamo tuttavia a segnali sempre più frequenti secondo i quali non 10 è tutto in ordine: sempre più spesso ven- gono abbandonati luoghi di nidificazio- 0 ne tradizionali, utilizzati da lungo tem- 1960 1970 1980 1990 2000 2010 po. Questo fenomeno è stata la ragio- Tendenza degli effettivi del Falco pellegrino (4993 km2) sull’arco di 56 anni (1960–2015). I ne per cui si è analizzato più da vicino lo punti neri mostrano il numero delle coppie nidificanti trovate. La linea blu mostra la tenden- sviluppo degli effettivi di Falco pellegrino za livellata degli effettivi. 14
UCCELLI NIDIFICANTI 80 0,4 60 0,3 Indice % 40 0,2 20 0,1 0 0 2006 2008 2010 2012 2014 2016 2006 2008 2010 2012 2014 Sviluppo degli effettivi (a sinistra) e tassi di estinzione e colonizzazione (a destra) del Falco pellegrino sull’arco di 12 anni (2005–2016) nel Giura set- tentrionale (3270 km2). Contemporaneamente alla diminuzione degli effettivi, il tasso di estinzione (in rosso) è aumentato dal 5 al 25 % e il tasso di colonizzazione (in verde) è diminuito dal 25 al 10 %, fatto che indica una mortalità più elevata e un serbatoio di uccelli più piccolo per la ricolonizza- zione di siti non più occupati. dell’86 %. Nella Svizzera occidentale, at- di Zurigo, in collaborazione con il Grup- attendibile sistema di allarme precoce. torno al 2008 c’erano 51 coppie e attor- po di lavoro Falco pellegrino già due col- Nei prossimi anni la Stazione ornitolo- no al 2015 ancora soltanto 33, nel Giura pevoli sono stati scoperti e condannati. gica intende organizzare nuovi progetti settentrionale, attorno al 2007 73 cop- per il monitoraggio di specie difficili da pie e nel 2016 ancora solo 38. Nel Can- Sguardo al futuro sorvegliare, come pure sostenere proget- ton Zurigo, dal 2010 al 2014 gli effettivi Il calo degli effettivi di Falco pellegrino ti già esistenti. sono diminuiti da sette coppie a una sola. dovuto al Gufo reale è un processo na- turale e quindi da accettare. Al contra- Cause e protezione rio, le persecuzioni illegali da parte de- Bibliografia Queste importanti diminuzioni degli ef- gli allevatori di piccioni vanno combat- Inderwildi, E., W. Müller & R. Aye (2016): Vor- sätzliche Vergiftung von Wanderfalken und fettivi dipendono soprattutto da nemi- tute con decisione. Dalla storia recente anderen Greifvögeln: Verdachtsfälle erkennen ci naturali e «innaturali». Il Gufo reale del Falco pellegrino si possono trarre und melden (Merkblatt der Arbeitsgruppe è il più importante predatore del Falco due insegnamenti: (1) anche una spe- Wanderfalke). BirdLife Svizzera, Zurigo. pellegrino, occupa gli stessi biotopi roc- cie che sembrava in salvo può di nuovo Kéry, M., H. Schmid & T. Sattler (2016): Be- standsentwicklung des Wanderfalken (Falco ciosi e, al di fuori delle Alpi, negli ulti- improvvisamente diminuire; (2) per rico- peregrinus) in der Schweiz mit besonderer Be- mi 20 anni è aumentato. Attualmente, noscere un’inversione di tendenza, so- rücksichtigung des Zeitraums seit 2005. nel Giura settentrionale ci sono proba- prattutto per specie rare è decisivo un Schweizerische Vogelwarte, Sempach. bilmente più territori di Gufo reale che di Falco pellegrino. Se un sito di nidifi- cazione del Falco pellegrino viene occu- pato dal Gufo reale, il primo quasi sem- pre lo abbandona. Dal 2008 è inoltre chiaro che la per- secuzione dei rapaci da parte dell’uomo non appartiene ancora al passato: molte coppie nidificanti con successo a Basilea e Zurigo sono improvvisamente scom- parse e nel 2011 si è potuto provare per la prima volta un avvelenamento di un falco pellegrino da parte di un allevato- re di piccioni. Da allora a Zurigo, Basilea e in Argovia sono stati scoperti ulterio- ri casi, mentre molti altri non sono pro- babilmente venuti alla luce. Grazie al ca- La perdita, a causa di avvelenamenti, di uccelli adulti che si riproducono con successo si ri- parbio impegno della polizia cantonale percuote velocemente in maniera negativa sugli effettivi di intere regioni. 15
UCCELLI NIDIFICANTI Monitoraggio del Gufo reale: nuove possibilità grazie alla bioacustica Nella prima metà del 20 ° secolo, so- 1993/96 1993/96 & 2013/16 prattutto a causa di persecuzioni, in 2013/16 Svizzera gli effettivi di Gufo reale ave- vano raggiunto un minimo storico. Fino agli anni ‘70 si erano poi ripresi, fino a raggiungere circa 60 coppie. Ha fat- to poi seguito un netto aumento, così che nel periodo 1993–1996 gli effettivi comprendevano circa 120 coppie. Suc- cessivamente le popolazioni del Giura e dell’Altipiano sembravano continua- re a svilupparsi positivamente, mentre le osservazioni nelle Alpi facevano pen- sare piuttosto a una stagnazione o per- sino a un calo. Difficoltà metodologi- che rendono tuttavia difficili solide pre- visioni sullo sviluppo di questa discreta specie notturna. Il periodo in cui il Gufo reale canta Sviluppo diversificato a seconda della regione nel caso del Gufo reale tra i periodi Atlante più intensamente va da fine gennaio a 1993–1996 e 2013–2016: nel Giura e sull’Altipiano la percentuale dei quadrati Atlante oc- cupati è salita del 56 %, nelle Alpi settentrionali del 39 % e nei Cantoni alpini Vallese, Gri- fine marzo, cioè un periodo in cui nel- gioni e Ticino dell’11 %. Nel periodo 2013–2016 si è tuttavia proceduto a un maggiore sfor- le Alpi e nel Giura, a causa della neve e zo di ricerca rispetto a vent’anni fa e, di conseguenza, oggi le conoscenze sono migliori. del freddo, solo pochi ornitologi sono L’effettivo aumento della popolazione è probabilmente inferiore e in alcune regioni delle sul campo. Tuttavia, anche se ci si ac- Alpi si è probabilmente verificata persino una diminuzione. colla un considerevole sforzo di ascolto, il successo non è garantito: l’esperienza mostra che l’attività canora dei maschi territori non occupati. Anche David Jen- regioni grigionesi. Apparecchi di regi- o delle coppie è individuale e viene in- ny, collaboratore della Stazione ornito- strazione sonora supportano gli oltre fluenzata da molti fattori (ad esempio logica, per il monitoraggio del Gufo rea- 60 volontari del Gruppo di lavoro or- condizioni meteorologiche, isolamento le in Engadina apprezza questo vantag- nitologico dei Grigioni e della Stazione dei territori) così che, anche con ripetu- gio metodologico rispetto al semplice ornitologica che, da alcuni anni, van- te visite a potenziali siti di nidificazione, ascolto. Dal 2016 Jenny sorveglia in no a «caccia» di gufi reali nel Canto- non si può ancora ottenere la certezza questo modo oltre una dozzina di siti ne. I guardiacaccia impiegano ulterio- di presenza o assenza del Gufo reale. di nidificazione – e questo oltretutto an- ri apparecchi. L’impiego di apparecchi che, per che con un impegno ridotto! Grazie al Nei prossimi anni la Stazione ornito- settimane, registrano autonomamente bilancio intermedio positivo, nell’inver- logica intende estendere il monitorag- l’attività canora notturna aumenta l’at- no 2017 la Stazione ornitologica ha po- gio acustico a ulteriori regioni del no- tendibilità del risultato, in particolare in tuto estendere questa azione a ulteriori stro Paese. Rilevamenti acustici senza presenza di Gufo reale Rilevamenti acustici con presenza di Gufo reale Bibliografia Jenny, D. (2011). Bestandsentwicklung und Bruterfolg des Uhus Bubo bubo im Engadin. Ornithol. Beob. 108: 233–250. Nell’inverno 2017 nei Grigioni sono Lardelli, R. & N. Zbinden (2017): Il Gufo rea- stati impiegati apparecchi di registra- le Bubo bubo in Ticino: confronto fra tre censi- zione acustica presso 23 possibili siti menti (1987–1989, 2009–2011, 2013– di nidificazione. In questo modo 2016). Ficedula 51: 25–31. hanno potuto essere registrate cop- Schaub, M., A. Aebischer, O. Gimenez, S. Ber- pie di Gufo reale in 11 siti, in tre casi ger, & R. Arlettaz (2010). Massive immigrati- per la prima volta da diversi anni. on balances high anthropogenic mortality in Rilievo: Istituto di cartografia, ETH a stable eagle owl population: Lessons for Zurigo conservation. Biol. Cons. 143: 1911–1918. 16
Nei prossimi anni la Stazione ornitologi- ca intende ampliare il monitoraggio acu- stico del carismatico Gufo reale. 17
In Svizzera uccello nidificante delle montagne, la Bigiarella sverna nell’Africa orientale e in Arabia. Da noi il passaggio prenuziale raggiunge il suo culmine alla fine di aprile. Il punto sulle migrazioni Le nostre conoscenze sugli uccelli si permette così all’ornitologo di regi- le specie, comprese quelle per cui non fondano su una moltitudine di osser- strare le sue osservazioni sul campo, ci sono stati contatti. È così possibile vazioni effettuate da ornitologi volon- scegliendo di annotare soltanto alcu- conoscere non solo i luoghi in cui le tari. Oggi la maggior parte di queste ne specie oppure tutte quelle osserva- specie sono presenti ma anche quel- segnalazioni avviene tramite Internet. te, in modo da ottenere una lista com- li in cui non sono state osservate. In In Svizzera la piattaforma ornitho.ch pleta. Quest’ultima opzione, utilizzabi- questo modo è possibile calcolare la raccoglie ogni giorno in questo modo le sul campo con NaturaList, fornisce «frequenza» di una specie per un dato migliaia di dati. Parallelamente, i dia- dati di grande valore. In effetti, le li- luogo e periodo, cioè la percentuale ri di campo vengono sostituiti a poco ste di osservazione complete fornisco- di liste complete sulle quali la specie a poco dai cellulari. L’app NaturaList no informazioni sulla presenza di tutte è menzionata. Le liste complete I dati delle liste d’osservazione comple- 25 te permettono di confrontare la fenolo- Percentuale sulle liste di osservazione 2016/2017 gia della migrazione in diversi anni. Si 20 può così constatare che, nel corso della Media 2007/2008–2015/2016 primavera 2016, numerosi Passeriformi migratori a lungo raggio sono arriva- 15 ti in anticipo di una settimana rispetto alla media, fenomeno notato anche in 10 Germania. È stato ad esempio il caso per le rondini e i balestrucci, come pure 5 per altri insettivori. Questi arrivi precoci sono probabilmente collegati a una for- te corrente meridionale attiva sul Me- 0 diterraneo a inizio aprile. Si può notare marzo aprile maggio giugno luglio inoltre che la frequenza della Bigiarella Il picco di aprile testimonia allo stesso tempo l’arrivo precoce e il blocco della migrazione era due volte e mezzo più elevata della prenuziale della Bigiarella nel 2016. media di aprile. Lo stesso fenomeno è 18
U C C E L L I D I PA S S O stato constatato presso altri migratori a Comitato di omologazione svizzero nel Secondo le liste di osservazione com- lungo raggio, come il Codirosso comu- 2013 e gli almeno 18 nel 2016. plete, nella seconda metà di gennaio il ne e l’Usignolo. Questo picco inusua- Pettirosso si è fatto più raro. le è dovuto alle intemperie che hanno Pasciona e ondata di freddo toccato la Svizzera in aprile e che han- Nell’autunno 2016 e l’inverno seguen- Continuare negli sforzi no costretto numerose specie in viag- te, in Svizzera le peppole sono state Attualmente un po’ meno del 30 % dei gio verso nord a interrompere la migra- molto poche. Questo è da mettere in dati sono comunicati sotto forma di li- zione e fare scalo da noi. relazione con una pasciona di Faggio ste di osservazione complete. Uno dei molto importante in tutta Europa. Tro- nostri obiettivi è aumentare questa per- Invasioni primaverili vando cibo sufficiente a nord della Sviz- centuale nei prossimi anni per poter ot- La primavera 2016 resterà nelle me- zera, le peppole vi sono probabilmen- tenere un maggior numero di queste morie per gli importanti afflussi di nu- te rimaste a svernare. Questa generosa informazioni di alto valore, non solo merose specie meridionali o orientali, pasciona è probabilmente anche all’o- per analisi che riguardano il nostro Pa- come l’Airone guardabuoi, la Nittico- rigine della debole frequentazione del- ese ma anche per progetti internazio- ra, la Sterpazzolina e la Balia dal colla- le mangiatoie, constatata su larga scala nali come EuroBirdPortal, dove questi re. L’afflusso di quest’ultima è il secon- un po’ in tutta Europa nel corso dell’in- dati svolgono un ruolo di primo piano. do per ampiezza dopo quello del 2013 verno: gli uccelli non avevano bisogno ed è ancor più notevole per il fatto che dell’aiuto dell’uomo per trovare il loro la specie è molto rara al di fuori del Ti- nutrimento. Se i granivori hanno pas- cino e dei Grigioni. In media, dal 1980 sato un buon inverno, alcuni migratori si contano di norma solo due osserva- parziali hanno invece subito effetti ne- Ulteriori informazioni: zioni primaverili, cifra in netto contra- gativi a causa dell’ondata di freddo so- www.vogelwarte.ch/situazione/migrazione sto con i 21 individui riconosciuti dal praggiunta nel mese di gennaio 2017. Percentuale sulle liste di osservazione 25 2016/2017 Media 2007/2008–2015/2016 20 15 10 5 0 ago sett ott nov dic gen feb Nel 2016 il passaggio postnuziale della Peppola è risultato molto modesto e, a partire dall’inizio di gennaio 2017, la frequenza della specie è sce- sa sotto la media 80 Percentuale sulle liste di osservazione 60 40 20 2016/2017 Media 2007/2008–2015/2016 0 ago sett ott nov dic gen feb Con l’ondata di freddo del mese di gennaio 2017, la frequenza del Pettirosso è scesa bruscamente sotto la media, risalendo solo a partire da fine febbraio. 19
U C C E L L I D I PA S S O Il Merlo – in abito speciale o in originale – è la specie di uccello segnalata più di frequente su ornitho.ch. La galleria d’immagini su ornitho.ch of- fre sempre sorprese. ornitho.ch – la mole di dati serve a molti scopi «Pro Natura elabora un nuovo concetto bisogno dei dati attuali sulla distribuzio- a livello internazionale. E, grazie a orni- di gestione per la regione X. Potete for- ne delle specie delle zone agricole nei co- tho.ch, siamo oggi in grado di soddisfa- nirci, quale base, tutte le osservazioni di muni X, Y e Z ...». Sono queste, o al- re molto meglio questi requisiti: abbiamo uccelli?» oppure: «Stiamo elaborando un tre simili, le richieste che oggi vengono infatti a disposizione una copertura spa- modello per descrivere la distribuzione fu- rivolte giornalmente ai centri di raccol- ziale nettamente superiore, dati più at- tura delle specie boschive più importanti. ta dati. Solo nel 2016, sono arrivate alla tuali e localmente più precisi di un tempo. Potreste fornirci segnalazioni di Allocco Stazione ornitologica oltre 300 richieste e Civetta capogrosso, come pure Picchio di questo tipo da parte di uffici di con- I dati avifaunistici per proteggere nero, in periodo riproduttivo?» oppure: sulenza ambientale, ONG, uffici statali o gli habitat e conservare le specie «Nell’ambito di un progetto d’intercon- ricercatori. Negli ultimi dieci anni le esi- In linea di principio è positivo il fatto che nessione si sta ora effettuando una verifi- genze sono molto cambiate e ha luogo oggi i dati ornitologici vengano utilizza- ca dei risultati. A questo scopo avremmo anche un più importante scambio di dati ti molto più spesso per la pianificazione Garanzia di qualità a più stadi Le segnalazioni che vengono raccolte con ornitho.ch vengono utilizzate, tra l’altro, per analisi scien- tifiche e per scopi pianificatori. Nella registrazione di un milione di osservazioni singoli errori sono ine- vitabili. All’utente dei dati assicuriamo tuttavia di fare tutto il possibile per mettere a disposizione dati ineccepibili. Il nostro scopo è quello di ottenere un’elevata affidabilità e credibilità tramite una garan- zia di qualità a più stadi. Le segnalazioni che ci pervengono passano dapprima attraverso un cosiddetto autofiltro. Quest’ul- timo valuta se un’osservazione esce dagli schemi dal punto di vista temporale, spaziale o per quan- to riguarda il numero di individui. Se è il caso, ciò viene automaticamente segnalato all’osservatore che deve confermare la sua segnalazione. Se lo fa, l’osservazione viene segnalata ai circa 30 coordi- natori regionali che vengono invitati a esaminarla. Questi ultimi sono esperti ornitologi di campo che procedono a un esame delle segnalazioni e, in caso di dubbio, consultano nuovamente l’osservato- re chiedendo precisazioni. Quando vengono inseriti nelle banche dati della Stazione ornitologica, i In occasione della Giornata informativa delle col- dati devono passare attraverso altri stadi per garantire la loro qualità. Per finire, di regola, all’utilizza- laboratrici e dei collaboratori volontari della Sta- tore dei dati vengono forniti solo dati provenienti da collaboratrici e collaboratori volontari ufficial- mente iscritti, cioè da persone che dispongono di anni di esperienza pratica di ornitologia sul cam- zione ornitologica, Hans Schmid, responsabile po. Esse trasmettono circa due terzi di tutte le osservazioni registrate su ornitho.ch. del Gruppo internazionale di coordinamento, fornisce una panoramica di 10 anni di ornitho.ch 20
U C C E L L I D I PA S S O Strumento per l’inserimento dei dati dei censimenti degli uccelli acquatici Fondazione del Gruppo internazionale di coordinamento Introduzione dello strumento per i nidificanti in colonia Possibilità di segnalare mammiferi, anfibi, rettili, insetti Utilizzo offline di carte topografiche in NaturaList 10 000 osservazioni (invasione di beccofrusoni!) Rinnovamento globale della galleria d’immagini Introduzione dello strumento per l’Atlante Introduzione dello strumento per le carte Aumento delle difficoltà con il server Ampliamento a tutta la Romandia Inserimento della lettura di anelli Introduzione del log-in globale 10 milioni di osservazioni Lancio a livello nazionale 1 milione di osservazioni Cloud-Computing App NaturaList Primo portale Prime idee 2001 2003 2005 2007 2009 2011 2013 2015 2017 Pietre miliari nella storia di ornitho.ch: lanciato a Ginevra nel 2003 e poco dopo in Romandia, nel 2007 è stato introdotto in tutta la Svizzera. Dopo questo ampliamento e con l’integrazione della Stazione ornitologica nel progetto, sono aumentati sia la mole di dati che i requisiti tecnici, di conseguenza soluzioni innovative devono venir sviluppate in modo continuo. e per analisi scientifiche. In questo modo non finiscano semplicemente in un enor- scopo principale senza che venga sug- vanno direttamente a beneficio della pro- me mucchio di dati ma che vengano co- gerita una pseudo-precisione (anche nel tezione e della conservazione delle spe- stantemente utilizzate per gli scopi prati- caso di segnalazioni precise bisogna te- cie, permettendo di segnalare tempesti- ci più diversi. Tuttavia, per le banche dati ner conto del fatto che gli uccelli presen- vamente individui bisognosi di protezio- oggi la grande sfida consiste nello sele- tano un’esigenza spaziale specie-speci- ne (ad esempio Re di quaglie), rendendo zionare i dati in maniera ottimale, tenen- fica) o che sorga la possibilità di errori possibile una migliore definizione di fu- do conto sia delle esigenze di protezione d’interpretazione. Ciò richiede che i dati ture zone di conservazione (ad esempio di specie sensibili, sia del riguardo dovu- selezionati vengano comunque visiona- Torcicollo) o sostenendo verifiche dei risul- to alle singole persone che effettuano le ti e che vengano effettuati adattamen- tati (ad esempio Upupa). La singola per- segnalazioni, come pure dei desideri dei ti personali; in casi delicati, è necessario sona che effettua la segnalazione ha così clienti. Devono elaborare questi dati in consultare la persona che ha effettuato la soddisfazione che le sue segnalazioni maniera che possano soddisfare il loro la segnalazione. 10 anni ornitho.ch All’inizio del 2007 ornitho.ch è stato messo in rete per tutta la Svizzera. Pri- 2 500 000 ma di allora, la piattaforma di segnalazione sviluppata da Biolovision S.a.r.l. Numero di segnalazioni di Ardon VS era un successo già a Ginevra e più tardi nella Svizzera occiden- Somma delle visite mensili alla pagina tale. Nel frattempo si sono iscritte quasi 15 000 persone che hanno inserito 2 000 000 più di 13 milioni di osservazioni. Tra il 2007 e il 2016, il numero di segnala- zioni annuali si è più che quintuplicato. Gli anni 2013–2016 hanno portato 1 500 000 un’ulteriore spinta perché tutti i dati per l’Atlante degli uccelli nidificanti sono stati raccolti tramite ornitho.ch. Anche la somma delle visite mensili alla pa- gina è continuamente aumentata: nel frattempo vengono effettuati mensil- 1 000 000 mente da uno a due milioni di visite al sito. Nella primavera 2016 ornitho.ch è stato inoltre aperto anche ai mammiferi, ai rettili, agli anfibi e a determina- ti insetti. Anche questa possibilità di rilevamento di altri gruppi viene attiva- 500 000 mente utilizzata. Grazie a 400 000 documenti fotografici e sonori, ornitho. ch gioca un ruolo da non sottovalutare per studi autodidattici. Frattanto, in 0 Europa, nella famiglia di ornitho esistono oltre 40 piattaforme di segnalazio- 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 ne, tramite le quali sono stati registrati circa 100 milioni di osservazioni. 21
U C C E L L I D I PA S S O Quarant’anni fa, l’osservazione di un Airone bianco maggiore era un avvenimento. Oggi, soprattutto in inverno, sull’Altipiano non è raro vederne gruppi abbastanza numerosi, come in questa immagine dall’Ungheria. L’ascesa dei grandi trampolieri È difficile immaginarsi che, attorno al airone è di nuovo ben diffuso e non di diverse specie di Ardeidi, delle due 1900, a causa delle intense persecuzio- teme più la vicinanza diretta dell’uomo. specie di Cicogna e della Gru. ni di cui la specie era oggetto, in Sviz- Altri grandi trampolieri hanno seguito zera restavano ancora più soltanto una e seguono tuttora uno sviluppo simile: L’Airone bianco maggiore in cinquantina di coppie di Airone ceneri- vengono osservati in Svizzera in numeri espansione no. Poco più di un secolo più tardi, gra- sempre più grandi, durante le loro mi- Cacciato per le sue belle piume orna- zie alle misure di protezione, questo grazioni o il loro svernamento. Si tratta mentali, nel suo areale di diffusione �� ��� �� ��� � �� ��� ���� �� � �� ��� � !��� ���� �� � Molto più raro in periodo riproduttivo, l’Airone bianco maggiore si osserva comunque in tutte le regioni del Paese, vallate alpine comprese. I punti rappresentano il numero massimo d’individui per luogo d’osservazione tra il 2013 e il 2016. Maggio-luglio (a destra, n = 311) e agosto–aprile (a sini- stra, n = 2395). Punti bianchi = 1–2 individui, punti gialli = 3–10 individui, punti arancioni = 11–50 individui,punti rossi = 51–200 individui. 22
U C C E L L I D I PA S S O nell’Europa sudorientale nel 19 ° e autunno i periodi dei passaggi si sono all’inizio del 20 ° secolo l’Airone bian- allungati: non soltanto gli uccelli par- co maggiore aveva subito un forte de- tono sempre più tardi e ritornano sem- clino. I suoi effettivi sono di nuovo au- pre più precocemente, ma è comparso mentati soltanto a partire dagli anni un nuovo picco prenuziale a inizio mar- ‘70, inaugurando una fase di colonizza- zo mentre quello di fine ottobre si è ac- zione in direzione dell’Europa occiden- centuato. In questi ultimi dieci anni an- tale. A partire dagli anni ‘90, la presen- che le dimensioni dei gruppi sono au- za invernale della specie si è rinforza- mentate e raggruppamenti di oltre 50 ta a ovest del suo areale tradizionale e uccelli non si limitano ormai più al lago l’Airone bianco maggiore ha esteso il di Neuchâtel. A sua volta, anche la pre- suo areale di nidificazione fino alla Spa- senza della specie nelle vallate alpine si gna, alla Francia, all’Inghilterra, al sud è rinforzata e anche le osservazioni esti- della Svezia e ai Paesi baltici. ve sono divenute più numerose, anche Estremamente raro all’inizio del 20 ° se in una proporzione nettamente infe- Accanto all’Airone bianco maggiore, anche secolo, in Svizzera l’Airone bianco mag- riore. Per questo, i dati del mese di giu- la Garzetta, più piccola, diventa sempre più frequente in Svizzera. Nel 2016 sono giore è divenuto annuale a partire dal gno rappresentano attualmente soltan- state segnalate 1920 singole osservazioni. 1972. Negli anni ‘70 le osservazioni con- to lo 0,5 % del volume totale annuale. cernevano soprattutto uccelli di passag- Nondimeno, ciò è stato sufficiente per- gio visti alla fine dell’autunno e della pri- ché la specie nel 2013 si riproducesse mavera. In seguito i dati invernali sono sul lago di Neuchâtel e tentasse poi di colonie riproduttive. Oltre al divieto di divenuti più frequenti ma si è dovuto at- farlo anche negli anni successivi. caccia, anche la messa sotto protezio- tendere l’inverno 1985/86 per consta- ne delle zone umide gioca un ruolo im- tare i primi svernamenti continui, dive- Evoluzioni rallegranti portante in questa dinamica. Per questi nuti poi regolari a partire dal 1994/95. Anche in Svizzera la presenza della Gar- uccelli, questi ambienti sono essenzia- Fino a metà degli anni ‘90 l’Airone bian- zetta si sta accentuando, con qualche li per la nidificazione e la ricerca di nu- co maggiore compariva soprattutto in caso di svernamento negli ultimi anni, trimento. È probabile che anche gli in- vicinanza di laghi e fiumi dell’Altipia- osservazioni più frequenti in estate e in verni miti di questi ultimi decenni abbia- no, spingendosi solo raramente all’in- autunno e persino un tentativo di ni- no permesso ad alcune specie, come la terno delle Alpi. Il numero di uccelli re- dificazione nel 2014. Anche le popola- Garzetta, di estendere il loro areale ri- stava inoltre modesto: i gruppi non su- zioni ricostituite di Cicogna bianca mo- produttivo verso nord e all’interno del peravano mai i dieci individui. Negli anni strano una dinamica positiva, come te- Continente. 2000 la specie presentava il profilo ti- stimoniano i grandi gruppi di più di 150 pico di uno svernante: arrivava a par- migratori che si osservano di nuovo da tire da settembre e ripartiva in marzo, una dozzina di anni. con un leggero picco dei passaggi in Questi sviluppi sono begli esempi Ulteriori informazioni: ottobre. Con il crescente aumento del di successi degli sforzi di protezione, www.vogelwarte.ch/situazione/migrazione numero di svernanti, in primavera e in resi possibili nei Paesi che ospitano le 4000 500 450 3500 400 3000 350 2500 300 Indice Indice 2000 250 1500 200 150 1000 100 500 50 0 0 1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014 2016 1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014 2016 In Svizzera si sta accentuando la presenza dell’Airone bianco maggiore (a sinistra) e della Garzetta (a destra), in misura minore per la seconda. 23
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