MONTECCHIO MAGGIORE Giovedì, 17 gennaio 2019 - La rete delle biblioteche vicentine
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MONTECCHIO MAGGIORE Giovedì, 17 gennaio 2019 Montecchio Maggiore 17/01/2019 Corriere del Veneto Pagina 2 Carlo Cecino Pedemontana, 21 sindaci chiedono il raddoppio della strada del Santo 1 17/01/2019 Corriere del Veneto Pagina 11 Gianni Favero TREVISO Della situazione di Stefanel mancavano ormai solo le indicazioni... 3 17/01/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 14 D.N. Cocaina da Santo Domingo Condannati ad oltre 10 anni 5 17/01/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 31 La protesta di Arcadia è prescritta Assolti in 5 7 17/01/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 36 PRINCIPIO D' INCENDIO ARRIVANO I POMPIERI 8 17/01/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 36 SIRIA, RACCOLTA INDUMENTI PER I CAMPI PROFUGHI 9 17/01/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 36 GIORGIO ZORDAN Tre mesi di idee attive tra internet e inglese 10 17/01/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 39 ENRICO SARETTA Con Angarano e Firenze il controllo di vicinato si fa sempre più... 11 17/01/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 50 FILIPPO BORDIGNON Il Don Chisciotte moderno combatte contro internet 13 Dal Nazionale 17/01/2019 Corriere del Veneto (ed. Treviso) Pagina 2 Carlo Cecino Pedemontana, 21 sindaci chiedono il raddoppio della strada del Santo 15 17/01/2019 Il Mattino di Padova Pagina 2 Pedemontana patto tra enti «Una bretella per il Padovano» 17 17/01/2019 Il Mattino di Padova Pagina 3 Nel 2020 la superstrada sarà percorribile 19
17 gennaio 2019 Pagina 2 Corriere del Veneto Montecchio Maggiore Viabilità complementare Pedemontana, 21 sindaci chiedono il raddoppio della strada del Santo Treviso Mentre i lavori di costruzione della Pedemontana Veneta avanzano, scoppia il caso dei sindaci della Castellana preoccupati che l' aumento del traffico venga scaricato in maniera scomposta sulla viabilità secondaria dei piccoli comuni compresi nel triangolo tra Bassano, Montebelluna e Castelfranco. A lavori ultimati, infatti, l' area subito a sud della Pedemontana (che collega Montecchio Maggiore fino all' A27 all' altezza di Spresiano passando per Bassano, Mussolente e Riese Pio X) si ritroverà schiacciata tra il traffico proveniente dalla nuova superstrada e quello dalla Strada regionale 308, la cosiddetta Nuova strada del Santo, che collega Padova a Castelfranco Veneto. «La Regione non ha ancora previsto un totale collegamento stradale tra la Nuova strada del Santo e la Pedemontana - dice il sindaco di Loria Silvano Marchiori - Il rischio è che il traffico delle due arterie si riversi sul nostro territorio con danni per i residenti e per i trasporti». Per questo ieri al Sant' Artemio, sede della Provincia di Treviso, si sono riuniti i 21 sindaci dei comuni interessati e i presidenti delle province di Treviso (Stefano Marcon), Padova (Fabio Bui) e Vicenza (Francesco Rucco) insieme ai rappresentanti di Confartigianato, Assindustria e dell' Interporto di Padova. Gli amministratori - che hanno firmato un protocollo di intesa - hanno voluto lanciare così un appello al governatore Luca Zaia perché la Regione completi prima della fine dei lavori della Pedemontana la cosiddetta «Bretella di Loria» che consentirebbe di collegare la superstrada alla strada del Santo ed eliminare così il tappo di traffico pesante destinato a invadere Loria, Castello di Godego, Cassola e Mussolente. «Sono soddisfatto per la capacità dimostrata dal territorio di fare rete. - dice Marcon - Sono certo che la Regione terrà conto della nostra richiesta e convocherà al più presto un tavolo per avviare una programmazione condivisa». A Marcon fa eco Vendemiano Sartor, presidente degli artigiani della Marca, che ha sottolineato l' importanza della bretella per lo sviluppo economico dell' area. «È un' opera fondamentale per il sistema produttivo di tutte e tre le province e per lo sviluppo del turismo proveniente dal centro Europa e diretto ai nostri litorali». La risposta di Zaia non tarda ad arrivare: «È giusto che i sindaci e le categorie facciano le loro richieste, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 1
17 gennaio 2019 Pagina 11 Corriere del Veneto Montecchio Maggiore TREVISO Della situazione di Stefanel mancavano ormai solo le indicazioni sulle inevitabili ... TREVISO Della situazione di Stefanel mancavano ormai solo le indicazioni sulle inevitabili ricadute occupazionali. Che, puntualmente, sono arrivate ieri. La società ha comunicato ieri con una lettera ai sindacati, di aver valutato il quadro, dal quale «rispetto ai 253 lavoratori della società in forza, emerge un esubero di 244 unità». Che, viene tuttavia aggiunto subito dopo, «potranno utilmente essere reimpiegate al termine del programma aziendale». La lettera è indirizzata anche al ministero del Lavoro, alle segreterie nazionali e locali dei sindacati e a una lunga serie di Regioni, dato che il provvedimento riguarda anche il personale di una quarantina di punti vendita italiani in province che vanno da Torino a Bari, da Udine a Siracusa. E vale come comunicazione per chiedere un incontro fra le parti, entro 25 giorni, per dichiarare lo stato di crisi e accedere alla cassa integrazione straordinaria per 12 mesi che, nelle intenzioni dell' azienda, ricadrà sulla «totalità dell' organico aziendale». Di questi 244, 105 sono in Veneto. Alla cassa integrazione straordinaria sono destinati non solo i 70 dipendenti dello storico quartier generale di Ponte di Piave, nel Trevigiano, ma anche altri 35 di 7 negozi diretti in regione: 2 dipendenti del punto vendita a Cortina d' Ampezzo, 7 a Ponte di Piave ed altri 4 a Treviso, 6 a Venezia, 1 a Montecchio Maggiore, nel Vicentino, 11 a Verona e altri 4 a Sona, alle porte del capoluogo scaligero. Come sarà individuato il personale da cassintegrare è tutto da decidere perché è chiaro che, fosse la cassa straordinaria applicata a tutti e completamente, al lavoro non rimarrebbero che 9 persone. L' azienda si premura anche di spiegare che le persone da mettere «in pausa» con l' ammortizzatore sociale (il contratto di solidarietà è stato escluso), saranno individuate «in funzione delle esigenze tecnico-produttive dell' azienda e verranno poste in cassa a zero ore o ad orario ridotto. L' azienda - si legge ancora - si impegna a considerare la possibilità di effettuare la rotazione del personale ove le condizioni organizzative lo permettano in relazione alle esigenze di servizio verso i clienti». Questa, insomma, la piattaforma da modulare in funzione delle azioni che Stefanel intende intraprendere e che sintetizza poco sotto. Spiegando, per cominciare, che le funzioni «Retail» e «Wholesale», che gestiscono vendite al dettaglio e all' ingrosso, verranno svolte negli uffici di Milano Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 3
17 gennaio 2019 Pagina 14 Il Giornale Di Vicenza Montecchio Maggiore TRIBUNALE. Un barese e un immigrato dovranno anche pagare complessivamente 65 mila euro Cocaina da Santo Domingo Condannati ad oltre 10 anni Droga a fiumi per il mercato vicentino comprata col money transfert Il traffico di cocaina merita pesanti condanne. Il collegio presieduto da Miazzi ha inflitto 7 anni di reclusione e 45 mila euro di multa al cittadino dominicano Marcelino Guzman Caceres, 53 anni, residente a Sondrio (era difeso dall' avv. Gaetano Crisafi), e tre anni e mezzo e 20 mila euro al pugliese Raffaele Pochiero, 52, di Giovinazzo (avv. Andrea Massalin). I due imputati erano rimasti coinvolti in una vasta operazione dei carabinieri del nucleo investigativo, che nel corso del 2008 sgominarono una banda che portava in Italia ingenti quantità di cocaina da Santo Domingo. L' indagine condotta dai militari del luogotenente Contessa aveva consentito di individuare una serie di agganci sparsi in giro per l' Europa, a partire da un trafficante olandese che abitava in Toscana con la moglie e che era il punto di riferimento italiano di una vasta organizzazione transnazionale. Un musicista effettuava, con sistematica frequenza, alcuni viaggi in luoghi sospetti, in particolare in Sudamerica, e per questo era stato segnalato alla direzione centrale per i servizi antidroga che aveva allertato le polizie di mezzo mondo. L' ipotesi, che ha trovato conferma in aula, è che trasportasse consistenti quantitativi di cocaina, oppure che organizzasse quei viaggi. Durante l' operazione "Ronny" i carabinieri avevano arrestato anche parecchi vicentini, che si rifornivano da Ronny (il principale imputato, dominicano), che si era regolarizzato come collaboratore domestico di una sua complice, e che poi smerciavano la "neve" ciascuno attraverso suoi canali. I due imputati erano accusati fra l' altro di aver importato nel territorio italiano cocaina in quantità, e di averla venduta proprio a Ronny in ovuli. Quindi avevano spacciato la cocaina a diversi spacciatori al dettaglio (anche se da alcune imputazioni specifiche sono stati prosciolti). I fatti contestati erano avvenuti fra Vicenza e Montecchio Maggiore dal giugno 2006 al febbraio 2007. Guzman si riforniva di stupefacente all' estero e successivamente si faceva trasportare - come emerso Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 5
17 gennaio 2019 Pagina 31 Il Giornale Di Vicenza Montecchio Maggiore TRIBUNALE La protesta di Arcadia è prescritta Assolti in 5 Avevano ricevuto un decreto penale di condanna da 1.300 euro per una manifestazione non autorizzata; si erano opposti, per dimostrare la loro innocenza in tribunale. Ma il giudice Carli nei giorni scorsi li ha prosciolti perchè è scattata la prescrizione. A processo c' erano Francesco Pavin, 39 anni, di Vicenza, storico portavoce degli antagonisti berici; Jacopo Borga, 27 anni, di Santorso; Lanfranco Tabarini, 56 anni, di Malo; Lorenzo Thiella, 32 anni, di Montecchio Precalcino e L u i g i T e c c h i o , 6 0 a n n i , d i Montecchio Maggiore; erano tutti difesi dall' avv. Giuseppe Romano. «Nessuno ha mai avuto conseguenze per aver partecipato ai vari "flash-mob" organizzati in città contro la violenza sulle donne, contro il nucleare, contro la privatizzazione dell' acqua - ricordarono i portavoce del movimento Enzo Tessaro e Roberto Segalla -. Ma chi manifesta contro l' inceneritore, sempre in modo pacifico, diventa un criminale. Perché? Perché questo è un tema scomodo e le critiche vengono represse». I fatti avvennero il 12 ottobre 2013, a Schio: il gruppo Arcadia protestò per l' inceneritore. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 7
17 gennaio 2019 Pagina 36 Il Giornale Di Vicenza Montecchio Maggiore MONTECCHIO/1 PRINCIPIO D' INCENDIO ARRIVANO I POMPIERI I vigili del fuoco sono intervenuti ieri verso le 11.50 in via Scaligera per un principio di incendio alla canna fumaria di un' abitazione. Fortunatamente fumo e fiamme limitate. I pompieri hanno provveduto alla messa in sicurezza dell' area. L.N. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 8
17 gennaio 2019 Pagina 36 Il Giornale Di Vicenza Montecchio Maggiore MONTECCHIO/2 SIRIA, RACCOLTA INDUMENTI PER I CAMPI PROFUGHI I gruppi missionari con "Insieme per la Siria Libera" organizzano la raccolta di coperte, vestiario, scarpe e giochi per i campi profughi siriani: sabato 19 in orari 11-13 e 16-18 e domenica 20 dalle 10 alle 12, ai Giuseppini in via Murialdo. L.N. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 9
17 gennaio 2019 Pagina 36 Il Giornale Di Vicenza Montecchio Maggiore MONTECCHIO. Bando promosso da assessorato e Informagiovani Tre mesi di idee attive tra internet e inglese Cinque i progetti proposti da ragazzi da 18 a 35 anni Aperte le iscrizioni per i corsi gratuiti previsti ad Alte Sono cinque i progetti di attività formative ricreative presentati da giovani vicentini tra i 18 ed i 35 anni che sono stati approvati e che saranno finanziati attraverso il Bando denominato "Ideattività 2019" promosso da assessorato alle politiche giovanili e dall' Informagiovani a Montecchio Maggiore. I corsi, tutti gratuiti, saranno proposti a partire da febbraio fino ad aprile nella all' Informagiovani in Da Vinci ad Alte. Le iscrizioni sono già aperte. A debuttare sarà "Learn english with games", quattro incontri dal 6 al 27 febbraio, con Martina Berno dove genitori e figli si accosteranno alla lingua inglese attraverso giochi. A seguire "New media education", tre incontri (i giovedì dal 7 al 21 febbraio) con Massimo Melchiori, studioso di comunicazione online e Anna Maria Bortoloso, psicologa e psicoterapeuta, dedicati ai genitori che vogliono conoscere più da vicino la comunicazione "digitale" dei giovani. Altri 5 incontri, i venerdì dal 15 marzo al 12 aprile, saranno rivolti ai ragazzi che vogliono essere protagonisti del web e non essere solo spettatori. I tre mercoledì dal 6 al 20 marzo sono dedicati alla scoperta del corpo umano, in particolare quello della donna, con le ostetriche Beatrice Folco e Angelica Sgaggero. A chiudere, i quattro lunedì dal 18 marzo all' 8 aprile e mercoledì 17 aprile avranno come protagonista la psicologa Elena Guazzo con "Pensa positivo", corso pratico ed esperienziale per scoprire le basi della psicologia positiva. © RIPRODUZIONE RISERVATA. GIORGIO ZORDAN Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 10
17 gennaio 2019 Pagina 39 Il Giornale Di Vicenza Montecchio Maggiore QUARTIERI E SICUREZZA. Dopo San Vito, S. Michele e S. Marco, le "sentinelle" in altri due rioni Con Angarano e Firenze il controllo di vicinato si fa sempre più diffuso L' assessore Vernillo: «Un' esperienza che sinora ha dato esiti positivi» Venticinque i volontari pronti ad affrontare il percorso di formazione Altri due quartieri, Angarano e Firenze, sono pronti a subentrare nel progetto del controllo di vicinato. L' altra sera l' assessore alla sicurezza Angelo Vernillo ha partecipato a un vertice con i presidenti dei comitati rionali di Bassano per appurare quanti abbiano la volontà di subentrare nel progetto di sorveglianza diffusa "Quartiere sicuro", un servizio che si basa sull' arruolamento di squadre di volontari che si prendano l' incarico di segnalare movimenti e persone sospetti a polizia e carabinieri. Vere e proprie "sentinelle", con un occhio vigile sulle auto e sulle persone che si aggirano nei quartieri. Bassano è stato il primo Comune nella Provincia di Vicenza ad attivare questo progetto che ha visto la partecipazione in via sperimentale dei quartieri San Marco, San Vito e San Michele. Ora anche i presidenti di Borgo Angarano e di quartiere Firenze hanno dato la loro disponibilità. Prima, però, sarà necessario un briefing con le forze dell' ordine per valutare l' effettiva fattibilità della loro partecipazione. Dopodiché partirà un percorso di formazione che coinvolgerà i volontari. Il progetto non ha nulla a che vedere con le "ronde", ma consiste in sostanza in una maggiore attenzione da parte delle sentinelle su quanto accade nel quartiere. Ciascun volontario potrà poi girare le segnalazioni al coordinatore del progetto, solitamente il presidente di quartiere, che avrà il compito di avvisare le forze dell' ordine. «In questi anni i comitati di quartiere hanno dimostrato una grande disponibilità e collaborazione sui progetti legati alla sicurezza - afferma l' assessore alla sicurezza Vernillo -. Sicurezza che va costruita insieme, come dimostra il controllo di vicinato, che sta dando esiti positivi e che ci ha visto pionieri nel Vicentino. Abbiamo inoltre riproposto anche quest' anno gli incontri di "Bassano Sicura", perché i cittadini non devono sentire le forze dell' ordine distanti». Tra i quartieri che subentreranno nel progetto, Angarano ha già una squadra di volontari pronta all' azione. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 11
17 gennaio 2019 Pagina 39 Il Giornale Di Vicenza
17 gennaio 2019 Pagina 50 Il Giornale Di Vicenza Montecchio Maggiore TEATRO. Alessandro Benvenuti e Stefano Fresi domani al Sant' Antonio di Montecchio Maggiore Il Don Chisciotte moderno combatte contro internet Al posto dei mulini a vento una serie di schermi su una realtà distorta MONTECCHIO MAGGIORE L a s t a g i o n e teatrale di Montecchio prosegue con un terzo appuntamento che si prefigura divertente e originale: domani alle 21 al teatro Sant' Antonio Alessandro Benvenuti e Stefano Fresi saranno protagonisti di donchisci@tte di Nunzio Caponio, spettacolo in salsa wi-fi liberamente ispirato al capolavoro Don Chisciotte della Mancia di Miguel de Cervantes, con adattamento e regia di Davide Iodice. Si tratterà di una rappresentazione teatrale ironica e graffiante in cui i mulini a vento sono sostituiti da moderni mostri contro cui in qualche modo si deve sempre e comunque combattere. Gli spettatori saranno partecipi di un' analisi inedita dei nostri tempi che passa tra le quinte e il palcoscenico per arrivare in platea e che nel teatro, luogo e arte, trova un mezzo di comunicazione sicuramente appropriato. «Lo spettacolo - spiega Iodice - scaturisce da una scrittura che a sua volta prende ispirazione dallo spirito dell' opera di Cervantes scagliando una volta di più la simbologia di questo "mito" contro la nostra contemporaneità». Con vesti sgangheratamente complottiste e una spiritualità naif, accompagnato da un Sancho che è insieme figlio e disorientato adepto, questo Don Chisciotte intraprende un corpo a corpo disperante e "comico" contro un mondo sempre più virtuale, spinto a trovare l' origine del male nel sistema che lo detiene. L' opera originale, pubblicata in due volumi tra il 1605 e 1615, fonde i generi picaresco ed epico- cavalleresco, narrando le gesta di un nobile spagnolo appassionato di romanzi d' avventura che fraintende il mondo della fantasia con quello reale. «Se avessimo un pizzico del coraggio e del senso di giustizia del Don Chisciotte - sottolinea Caponio - forse le nostre folli vite troverebbero finalmente un senso». Dall' improbabile rifugio in cui si è rintanato, il protagonista interpretato da Benvenuti lotta per mantenere intatto il suo pensiero critico coltivando ancora un' idea: l' Idea. Come unica finestra sull' esterno una serie di schermi che s' affaccia su personaggi e mondi annodati, interferenze che spronano i nostri eroi all' Azione o per lo meno a una qualche forma di azione. E se le menti malefiche dei giganti delle multinazionali sono il nemico contro cui scagliarsi, resta presente l' impetuoso vento che soffia e smuove all' avventura anche se Dulcinea (la donna amata ma non ricambiata da Don Chisciotte), intrappolata in una webcam, può svanire per un banale blackout. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 13
17 gennaio 2019 Pagina 50 Il Giornale Di Vicenza
17 gennaio 2019 Pagina 2 Corriere del Veneto (ed. Treviso) Dal Nazionale Viabilità complementare Pedemontana, 21 sindaci chiedono il raddoppio della strada del Santo Treviso Mentre i lavori di costruzione della Pedemontana Veneta avanzano, scoppia il caso dei sindaci della Castellana preoccupati che l' aumento del traffico venga scaricato in maniera scomposta sulla viabilità secondaria dei piccoli comuni compresi nel triangolo tra Bassano, Montebelluna e Castelfranco. A lavori ultimati, infatti, l' area subito a sud della Pedemontana (che collega Montecchio Maggiore fino all' A27 all' altezza di Spresiano passando per Bassano, Mussolente e Riese Pio X) si ritroverà schiacciata tra il traffico proveniente dalla nuova superstrada e quello dalla Strada regionale 308, la cosiddetta Nuova strada del Santo, che collega Padova a Castelfranco Veneto. «La Regione non ha ancora previsto un totale collegamento stradale tra la Nuova strada del Santo e la Pedemontana - dice il sindaco di Loria Silvano Marchiori - Il rischio è che il traffico delle due arterie si riversi sul nostro territorio con danni per i residenti e per i trasporti». Per questo ieri al Sant' Artemio, sede della Provincia di Treviso, si sono riuniti i 21 sindaci dei comuni interessati e i presidenti delle province di Treviso (Stefano Marcon), Padova (Fabio Bui) e Vicenza (Francesco Rucco) insieme ai rappresentanti di Confartigianato, Assindustria e dell' Interporto di Padova. Gli amministratori - che hanno firmato un protocollo di intesa - hanno voluto lanciare così un appello al governatore Luca Zaia perché la Regione completi prima della fine dei lavori della Pedemontana la cosiddetta «Bretella di Loria» che consentirebbe di collegare la superstrada alla strada del Santo ed eliminare così il tappo di traffico pesante destinato a invadere Loria, Castello di Godego, Cassola e Mussolente. «Sono soddisfatto per la capacità dimostrata dal territorio di fare rete. - dice Marcon - Sono certo che la Regione terrà conto della nostra richiesta e convocherà al più presto un tavolo per avviare una programmazione condivisa». A Marcon fa eco Vendemiano Sartor, presidente degli artigiani della Marca, che ha sottolineato l' importanza della bretella per lo sviluppo economico dell' area. «È un' opera fondamentale per il sistema produttivo di tutte e tre le province e per lo sviluppo del turismo proveniente dal centro Europa e diretto ai nostri litorali». La risposta di Zaia non tarda ad arrivare: «È giusto che i sindaci e le categorie facciano le loro richieste, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 15
17 gennaio 2019 Pagina 2 Corriere del Veneto (ed.
17 gennaio 2019 Pagina 2 Il Mattino di Padova Dal Nazionale Pedemontana patto tra enti «Una bretella per il Padovano» Provincia, sindaci e categorie chiedono l' intervento di Zaia «La regionale del Santo va raddoppiata e allungata» Carlo BellottoCASTELFRANCO VENETO. Un territorio coeso che spinge in un' unica direzione è sempre riuscito ad ottenere di più e in tempi brevi sulle richieste di nuove infrastrutture. E ieri a Castelfranco Veneto la sensazione è stata quella di essere partiti con il piede giusto visto che tre province (Padova, Vicenza e Treviso), 21 Comuni e diverse categorie economiche (tra queste Assindustria Veneto Centro e Interporto Padova) hanno firmato una richiesta alla Regione di vedere collegata la superstrada Pedemontana Veneta (Spv) alla sr 308 nuova regionale del Santo. Di quest' ultima si chiede un potenziamento. L' obiettivo è decongestionare il traffico proveniente dalla Spv e dalla Valsugana e consentire un collegamento più rapido dal Padovano all' area Trentina e nord in generale. In vista del nuovo ospedale di Padova, della realtà economica della città, è determinante che ci sia un collegamento veloce a questo nuove asse viario. Tenendo conto che l' apertura della Pedemontana è fissata per il 2020, i tempi sono giocoforza strettissimi. L' accordoI firmatari riconoscono l' esigenza che la Regione, nella programmazione degli interventi viari previsti nel Programma Pluriennale delle Opere Pubbliche regionali, inserisca anche per stralci funzionali, il completamento del collegamento della Spv con la Regionale 308 - in direzione di Padova Est, provvedendo anche in seconda fase, all' ammodernamento dell' infrastruttura esistente, la quale si dimostra carente visto il volume di traffico che vi transita (tra i punti neri dove intervenire quello all' altezza della discarica di Reschigliano, delle immissioni a Camposampiero e a Bragni di Cadoneghe). Il documento sottoscritto anche dai rappresentanti dei Comuni di Padova, Borgoricco, Cadoneghe, Campodarsego, Camposampiero, Loreggia, conclude una prima fase di incontri e confronti avviati nel maggio 2018, su iniziativa del Comune di Romano d' Ezzelino e dei Comuni prossimi al confine interprovinciale con le Province di Vicenza e Treviso, finalizzati all' analisi delle criticità comuni, legate ai percorsi che effettueranno i mezzi lungo la Pedemontana per accedere ai caselli. la nuova bretellaLa bretella misura 9,2 chilometri, congiungendo Bessica di Loria (dove è prevista l' uscita "Loria - Mussolente della Spv) a Villarazzo di Castelfranco Veneto (dove finisce l' attuale sr 308 è Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 17
17 gennaio 2019 Pagina 2 Il Mattino di Padova
17 gennaio 2019 Pagina 3 Il Mattino di Padova Dal Nazionale i numeri della spv Nel 2020 la superstrada sarà percorribile La conclusione della Pedemontana Veneta è precista nel 2020. I lavori sono a cura dell' Ati Sis che la gestirà e riscuoterà i pedaggi per 39 anni. Avrà un costo stimato di 2. 391 milioni di euro. Collegherà Montecchio Maggiore a Spresiano passando per il distretto industriale di Thiene-Schio, per Bassano del Grappa e a nord di Treviso, interconnettendosi a 3 autostrade. Sarà lunga 94 km e sarà la prima superstrada italiana a pedaggio. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 19
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