Comune di Cadoneghe sabato, 05 gennaio 2019
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Comune di Cadoneghe sabato, 05 gennaio 2019 Dicono di noi 05/01/2019 Il Mattino di Padova Pagina 23 «Per favore, basta con queste tragedie» 3 05/01/2019 Il Gazzettino (ed. Padova) Pagina 39 LORENA LEVORATO Addio a Marian, l' appello dei figli: «Nessuno deve più morire sul lavoro» 4 05/01/2019 mattinopadova.it Baccan entra in giunta «Voglio riqualificare alcune aree importanti» 5 05/01/2019 Il Mattino di Padova Pagina 27 CADONEGHEBilancio partecipato 6 05/01/2019 Corriere del Veneto (ed. Padova) Pagina 9 Roberta Polese Canti e dolore per Marian «Ma sulla sicurezza lavoratori sempre più soli» 7 05/01/2019 Il Mattino di Padova Pagina 23 Chiesa gremita di colleghi 8 05/01/2019 mattinopadova.it Dosi ancora disponibili Ecco dove rivolgersi per sottoporsi al vaccino 9 04/01/2019 Padova Oggi Il saluto a Marian Bratu, la seconda vittima dell' incidente alle Acciaierie Venete 10 04/01/2019 Padova Oggi La festa della Befana del gruppo agricoltori di Bagnoli il 5 gennaio 2019 Eventi a Padova 12 05/01/2019 mattinopadova.it Rapina alla Coop, trovata la vettura dei malviventi 13 05/01/2019 Il Gazzettino (ed. Padova) Pagina 39 Rogo della befana: attivato il Centro per la sicurezza 14 05/01/2019 mattinopadova.it CRISTINA SALVATO Sacchetti di rifiuti sopra i compattatori il sindaco dice "basta" 15 05/01/2019 Il Mattino di Padova Pagina 39 Spazio al teatro e alle storie sui palcoscenici di città e provincia per l' Epifania. 16 05/01/2019 Il Mattino di Padova Pagina 27 Tutte le befane in cintura La vecia brucia stasera 17 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 ..: powered by Volo.com :.. Pagina 2
[ § 1 8 9 2 1 4 9 2 § ] sabato 05 gennaio 2019 Pagina 23 Il Mattino di Padova Dicono di noi «Per favore, basta con queste tragedie» Al funerale di Bratu, la seconda vittima, l' accorato appello del figlioletto Adriano: «Il lavoro deve completare, non uccidere» «Il lavoro ci deve completare, non uccidere». Parole che pesano come macigni, a maggior ragione perché a pronunciarle è un ragazzino, un bambino alto forse un metro e mezzo, davanti al feretro del padre. Adriano è uno dei due figli di Marian Bratu, operaio di 43 anni che lavorava alle Acciaierie Venete il giorno del terribile incidente. Ha lottato per quasi otto mesi tra la vita e la morte, poi si è lasciato andare per sempre lo scorso 26 dicembre. Rito ortodossoIeri, alla chiesa parrocchiale di Mejaniga di Cadoneghe (dove risiede la famiglia), si è svolto il funerale secondo il rito ortodosso, con canti e preghiere nella lingua d' origine di Marian, il rumeno. In italiano, invece, sono intervenuti i suoi due bambini, Adriano e Denisa. Lui con voce più ferma, nonostante la tenera età: «Per me eri un papà speciale», ha scandito davanti alla chiesa gremita di amici, colleghi e parenti, «e te lo dico un' ultima volta: grazie per tutti i tuoi sacrifici. Lavorare su turni era pesante, ma lo facevi volentieri perché ti permetteva di passare più tempo con noi. Te ne sei andato con gli occhi fissi in quelli della mamma, la mano nella sua. E ora so che sarai il nostro angelo custode. Colgo l' occasione, in questa circostanza così triste», ha concluso Adriano, «per chiedere a chi di competenza di fare in modo che tragedie come questa non si ripetano mai più. Chi può intervenire, lo faccia. Il lavoro ci deve completare, non uccidere». La piccola DenisaInsieme al fratello è intervenuta anche la piccola Denisa, con voce rotta dall' emozione e dal dolore: «Mi hai sempre fatta sentire una principessa. E mi chiamavi così: "la mia principessa". Caro papà, non ti dimenticherò mai». Accanto ai figli anche la moglie di Marian, Valerica, raccolta in un dolore muto e straziante. A sostenere la famiglia molti parenti, amici e colleghi, che per partecipare alla cerimonia hanno aderito allo sciopero organizzato dalla Fiom-Cgil. «Marian era una persona molto amichevole», racconta Michele, fra i colleghi meglio noto come "Mighel", «uno con cui si lavorava bene. Ma anche al di fuori dell' ambiente di lavoro, dove comunque regna l' amicizia, era una cara persona, un amico. Sempre positivo e sorridente, la sua prima preoccupazione era la famiglia, a cui teneva moltissimo». Marian Bratu è la seconda vittima dell' incidente del 13 maggio 2018, quando nello stabilimento delle Acciaierie Venete di corso Francia è crollata a terra una siviera contente acciaio fuso. Le due vittimeL' onda di calore che si è subito diffusa per tutto il reparto aveva investito in pieno due operai, Sergiu Todita e Marian Bratu, colpendone di striscio altri due. Bratu e Todita erano stati subito trasferiti nei reparti grandi ustionati dell' ospedale di Padova e di Cesena, ma le loro condizioni, gravissime, non lasciavano grandi speranze. Sergiu Todita è morto il 6 giugno, mentre Bratu ha continuato a lottare fino al 26 dicembre. L' ultimo sguardo di Marian, come raccontato dal piccolo Adriano, è stato per Valerica, moglie e compagna di vita, a cui ora spetterà il compito più difficile. Alla cerimonia, ieri a Mejaniga, hanno partecipato anche l' assessora al sociale Marta Nalin, il consigliere regionale Piero Ruzzante e il sindaco di Cadoneghe Michele Schiavo. --Silvia Quaranta. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 ..: powered by Volo.com :.. Pagina 3
[ § 1 8 9 2 1 4 9 3 § ] sabato 05 gennaio 2019 Pagina 39 Il Gazzettino (ed. Padova) Dicono di noi Addio a Marian, l' appello dei figli: «Nessuno deve più morire sul lavoro» `I funerali in rito ortodosso dell' operaio morto 8 mesi dopo l' infortunio alle Acciaierie Venete `Il parroco Mirco: «Oggi lui un primo miracolo l' ha già compiuto riunendo insieme due chiese» LORENA LEVORATO CADONEGHE C' erano la comunità romena, i colleghi di lavoro e tanti amici e cittadini di Cadoneghe per l' ultimo saluto a Marian Adrian Bratu, l' operaio di 44 anni scomparso il 26 dicembre. Centinaia di persone hanno portato il proprio cordoglio e la vicinanza alla famiglia dell' operaio morto dopo 8 mesi di agonia e sofferenze a seguito delle gravissime lesioni riportate nell' infortunio alle Acciaierie Venete, quando insieme ad altri quattro colleghi, è stato investito in pieno da una bomba di aria calda provocata dalla colata improvvisa di tonnellate di acciaio fuso. FIORI BIANCHI Il funerale, celebrato secondo il rito ortodosso, si è svolto nella chiesa di Mejaniga che la parrocchia ha messo a disposizione della comunità romena. La funzione è stata officiata in lingua romena da sei sacerdoti, alla presenza del parroco don Mirco che ha poi letto un breve saluto per la comunità. La bara di Marian, coperta di fiori bianchi, è entrata in chiesa portata a spalla da parenti e amici più stretti ed è stata adagiata davanti all' altare. Ad accompagnarla c' erano la moglie Valerica, e i figli Denisa Gabriela e Adrian. LA COMUNITÀ Durante il rito, terminate le letture e le preghiere cantate, uno dei celebranti, parlando in italiano per la presenza di tanti colleghi e amici dell' operaio, ha espresso un ricordo di Marian: «Questo è il momento del dolore e di versare lacrime. Non è la fine di tutto, ma l' inizio di una nuova vita. Non dobbiamo spaventarci della morte perchè Marian ora vive nella vita eterna. Era un uomo di fede, devoto alla famiglia, alla chiesa, sempre sorridente e pronto ad aiutare gli altri. Tutti coloro che lo hanno conosciuto e amato porteranno per sempre Marian nel cuore. Ora il nostro compito è non dimenticarlo e non dimenticare il suo esempio». I FIGLI Commovente il saluto ed il ricordo dei figli. «Mi chiamavi sempre la tua principessa - ha detto la figlia Denisa - sei stato il migliore papà del mondo, un papà speciale, ci hai riempito di gioia. E' difficile pensare che le cose fatte insieme non le potremo più fare; ti voglio dire grazie per tutto quello che mi hai insegnato e per come ci hai fatto crescere, per i sacrifici che hai fatto e per come ci amavi». «Caro papà - ha detto il figlio Adrian - quel 15 maggio ti aspettavamo a casa per andare in chiesa, ma non sei più tornato; una telefonata ha cambiato la nostra vita per sempre. Per 8 mesi abbiamo sperato e pregato in un miracolo. Ti aspettavamo a casa per riprendere la nostra vita, le nostre uscite tutti insieme. Per la mamma è stata tanto dura e ti ha accompagnato fino all' ultimo respiro, tenendoti la mano, e guardandoti negli occhi avete pregato insieme. Poi tu, papà, avevi due strade davanti e hai scelto quella dove non c' è sofferenza. Vogliamo ringraziare tutti i medici che si sono preso cura di te e che hanno fatto di tutto. Eri felice del tuo lavoro, anche se faticoso, e non ti lamentavi mai, perchè ti permetteva di darci tante cose che tu non hai avuto. Non ti lamentavi mai, e quando mi rimproveravi per lo studio mi dicevi: devi studiare Adrian perchè così ti farai un futuro migliore e potrai avere un lavoro migliore del mio. Voglio lanciare un messaggio: quello che è successo a te non deve più accadere a nessuno e mi auguro che qualcuno intervenga prima che accadano queste cose: il lavoro non deve uccidere, ma completare una persona». Prima del termine del rito funebre, anche don Mirco ha rivolto un saluto a Marina e alla famiglia: «Marian è morto nel giorno di Santo Stefano quando la chiesa ricorda il primo martire. Anche lui è un martire perchè è morto facendo il proprio dovere, lavorando. Marina coltivava il grande ideale di dare un futuro alla sua famiglia. Oggi un primo miracolo lui l' ha già compiuto perchè ha riunito insieme due chiese». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 ..: powered by Volo.com :.. Pagina 4
[ § 1 8 9 2 1 4 9 4 § ] sabato 05 gennaio 2019 mattinopadova.it Dicono di noi Baccan entra in giunta «Voglio riqualificare alcune aree importanti» CADONEGHE. Nominando suo vice l' assessore Augusta Parizzi (in seguito alle dimissioni di Mirco Gastaldon), il sindaco di Cadoneghe Michele Schiavo aveva annunciato che vi sarebbero state altre nuove presenze femminili all' interno della sua giunta: e infatti ha nominato un nuovo assessore, Giulia Baccan, consigliera del Partito democratico, cui ha assegnato le deleghe alla valorizzazione del patrimonio culturale, alle comunicazioni e politiche di relazione tra le istituzioni e iniziative per la pace. Giulia Baccan, 30 anni laureata in Sicurezza alimentare e biotecnologie per l' alimentazione, lavora alle dipendenze di un laboratorio di analisi sugli alimenti. Nata e cresciuta a Cadoneghe, si è avvicinata alla politica nel 2008 con la fondazione del locale gruppo dei Giovani democratici ed è stata eletta nel 2014 come consigliere comunale in quota Pd. È da sempre attiva nel campo dell' associazionismo con gli scout prima e con altre associazione di volontariato in seguito. Le sue deleghe saranno attive da lun CADONEGHE. Nominando suo vice l' assessore Augusta Parizzi (in seguito alle dimissioni di Mirco Gastaldon), il sindaco di Cadoneghe Michele Schiavo aveva annunciato che vi sarebbero state altre nuove presenze femminili all' interno della sua giunta: e infatti ha nominato un nuovo assessore, Giulia Baccan, consigliera del Partito democratico, cui ha assegnato le deleghe alla valorizzazione del patrimonio culturale, alle comunicazioni e politiche di relazione tra le istituzioni e iniziative per la pace. Giulia Baccan, 30 anni laureata in Sicurezza alimentare e biotecnologie per l' alimentazione, lavora alle dipendenze di un laboratorio di analisi sugli alimenti. Nata e cresciuta a Cadoneghe, si è avvicinata alla politica nel 2008 con la fondazione del locale gruppo dei Giovani democratici ed è stata eletta nel 2014 come consigliere comunale in quota Pd. È da sempre attiva nel campo dell' associazionismo con gli scout prima e con altre associazione di volontariato in seguito. Le sue deleghe saranno attive da lunedì 7 gennaio. «Il termine "politica" mi è sempre andato un po' stretto» dichiara il neo assessore, «poiché in Italia questo aggettivo viene molto spesso utilizzato con accezione negativa; ma Cadoneghe porta avanti una tradizione di politici sinceri e onesti, il cui unico interesse è davvero il bene dei cittadini. Proprio in quest' ottica ho accettato l' incarico di assessore che mi è stato proposto. Da parte mia sono davvero onorata che il sindaco mi abbia manifestato la sua fiducia e cercherò di dare il massimo in questi ultimi mesi di mandato. Nonostante il poco tempo a disposizione (l' amministrazione scadrà a maggio) vorrei occuparmi di alcuni progetti di riqualificazione di aree molto importanti per il territorio».In giornata si dovrebbe sapere chi occuperà il posto di consigliere lasciato vacante da Giulia Baccan: in ordine i non eletti nel Pd sono stati Francesco Maracci, Fabio Bilato, Stefano Piran e Marco Guzzon. - Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 ..: powered by Volo.com :.. Pagina 5
[ § 1 8 9 2 1 4 9 5 § ] sabato 05 gennaio 2019 Pagina 27 Il Mattino di Padova Dicono di noi CADONEGHEBilancio partecipato Progetti dal basso Le associazioni di Cadoneghe potranno proporre progetti per valorizzare il territorio che saranno poi i cittadini a scegliere, tramite le votazioni del bilancio partecipato. Requisiti richiesti: iscrizione all' albo comunale e almeno due anni di esperienza nell' attività relativa al progetto, il quale sarà rivolto a rivitalizzare i parchi, coinvolgere le diverse età. Le domande (modulo scaricabile dal sito del Comune) , vanno presentate entro il 31 gennaio. La cifra a disposizione è 10mila euro. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 ..: powered by Volo.com :.. Pagina 6
[ § 1 8 9 2 1 4 9 6 § ] sabato 05 gennaio 2019 Pagina 9 Corriere del Veneto (ed. Padova) Dicono di noi Canti e dolore per Marian «Ma sulla sicurezza lavoratori sempre più soli» Centinaia in chiesa ai funerali dell' operaio di Acciaierie Venete Roberta Polese Padova È arrivato con una bara coperta di rose bianche, con un fiore rosso in cima, posto dall' amata moglie e dai figli. C' erano centinaia di persone ieri nella chiesa della parrocchia di Mejaniga a Cadoneghe per l' ultimo saluto a Marian Bratu, 43enne operaio romeno morto il 26 dicembre scorso a sette mesi dalla tragedia delle Acciaierie Venete, dove un incidente sul lavoro ha spazzato via la sua vita e quella del collega Sergiu Todita, 39 anni, moldavo, deceduto a giugno. Negli occhi dei molti colleghi giunti a salutare l' amico ieri sono scorse le immagini drammatiche di quel 13 maggio, quando una siviera carica di acciaio incandescente è caduta a terra provocando una bomba di calore che ha travolto Marian, Sergiu e altri tre colleghi feriti in modo meno grave. Anche loro erano presenti ieri in chiesa ad ascoltare la toccante cerimonia celebrata con rito ortodosso e cattolico, c' erano anche tanti amici italiani che hanno testimoniato con le lacrime agli occhi la vicinanza alla famiglia della vittima. Marian Bratu era giunto in Italia molti anni fa e la sua famiglia era totalmente integrata nella vita di Cadoneghe. Ieri la Cgil ha indetto anche otto ore di sciopero (non molto partecipato, a dire il vero) per i dipendenti delle Acciaierie Venete, che hanno presenziato al funerale e poi al pranzo insieme ai famigliari di Marian. «Morti di lavoro» così vengono chiamate oggi le vittime degli incidenti che accadono nelle fabbriche o nei campi. «Ma a fronte di tanti proclami, quando accadono tragedie del genere - dice Loris Scarpa, della Fiom Cgil - seguono ancora pochi fatti: la legge di bilancio mette in preventivo nuovi tagli agli investimenti sulla prevenzione- aggiunge Scarpa - per i lavoratori significa ancora una volta essere lasciati soli». Subito dopo il grave incidente sul lavoro che aveva coinvolto i cinque operai delle Acciaierie il presidente della Regione Luca Zaia aveva promesso che l' organico dello Spisal, che si occupa di prevenzione, sarebbe stato aumentato di trenta unità per tutto il Veneto. Ma di quel personale in più al momento non vi è traccia e la mole di lavoro è sempre più pesante, basti pensare che 28 dipendenti Spisal di Padova devono controllare oltre 2400 aziende l' anno, che corrispondono al 5% delle imprese produttive locali. Insieme ai colleghi e ai parenti di Marian ieri c' erano anche il sindaco di Cadoneghe Michele Schiavo, che dopo la cerimonia ha incontrato moglie e figli di Marian, l' assessora al Sociale del Comune di Padova Marta Nalin, il consigliere regionale di Leu Piero Ruzzante. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 ..: powered by Volo.com :.. Pagina 7
[ § 1 8 9 2 1 4 9 7 § ] sabato 05 gennaio 2019 Pagina 23 Il Mattino di Padova Dicono di noi l' addio Chiesa gremita di colleghi Marian Bratu e a sinistra la bara portata dai colleghi di lavoro. Gremita la chiesa di Mejaniga per il funerale ortodosso: tra gli altri c' erano l' assessora padovana Marta Nalin, il consigliere regionale Piero Ruzzante e il sindaco di Cadoneghe Michele Schiavo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 ..: powered by Volo.com :.. Pagina 8
[ § 1 8 9 2 1 4 9 8 § ] sabato 05 gennaio 2019 mattinopadova.it Dicono di noi Dosi ancora disponibili Ecco dove rivolgersi per sottoporsi al vaccino Dal momento che l' incidenza dell' influenza non ha ancora raggiunto il suo picco stagionale e la fase epidemica è prevista solo per fine mese, per chi lo desidera è ancora possibile effettuare il vaccino. Quest' anno sono state 173.100 le dosi di vaccino contro l' influenza messe a disposizione dall' Usl 6 Euganea e si ritiene che siano quasi tutte state già somministrate. Per effettuare il vaccino ci si può rivolgere al proprio medico di base, o al pediatra di libera scelta per i bambini, oppure nelle sedi dei Distretti dell' Usl. In particolare il Distretto Padova Bacchiglione (Padova, via Scrovegni, 12; Cadoneghe, via Gramsci 57); il Distretto Padova Terme Colli (Selvazzano, piazza De' Claricini, 1; Rubano, via Spinelli, 1); il Distretto Padova Piovese (Padova via Piovese, 74; Albignasego, via Don Schiavon 2; Piove di Sacco, via S. Rocco, 8); il Distretto Alta Padovana (Camposampiero, via Cao del Mondo-Centro De Rossignoli; Cittadella via Pilastroni-Centro Pontarollo); il Distretto Padova Sud (Conselve, via Vittorio Emanuele II; Este via Francesconi 2; Monselice via Marconi, 19). Il vaccino è gratuito per le categorie considerate a rischio, ovvero ultra 65enni, malati cronici, disabili, anziani istituzionalizzati, badanti, forze dell' ordine, insegnanti, familiari di persone immunodepresse e donne in gravidanza. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 ..: powered by Volo.com :.. Pagina 9
[ § 1 8 9 2 1 4 9 9 § ] venerdì 04 gennaio 2019 Padova Oggi Dicono di noi Il saluto a Marian Bratu, la seconda vittima dell' incidente alle Acciaierie Venete data-amp="amp-text" Approfondimenti La moglie di David Di Natale: "Dell' incidente alle Acciaierie ho saputo dalla stampa. Si salverà ma è un calvario" 21 maggio 2018 Acciaierie Venete: Fiom e lavoratori al capezzale del collega: "Vicini alla famiglia" 18 maggio 2018 Gli interventi di colleghi, delegati e dell' assessore Gallani alle Acciaierie Venete 18 maggio 2018 Acciaierie Venete: in più di mille allo sciopero dei metalmeccanici. Sette gli indagati 18 maggio 2018 Acciaierie Venete, parlano i colleghi dei feriti: "Marian e Sergio sono in fin di vita" 17 maggio 2018 Assemblea alle Accierie Venete: lo sconcerto e la preoccupazione di trecento lavoratori per i colleghi feriti 16 maggio 2018 Maxi incendio alla Acciaierie Venete, aria bollente investe 4 operai: 3 gravi 13 maggio 2018 A Cadoneghe il funerale di Marian Bratu, in riviera Francia una giornata di sciopero. L' inizio anno per i lavoratori delle Acciaierie Venete non è certo facile. Rito ortodosso Nella di Chiesa di Sant' Andrea Apostolo centinaia di persone con familiari e amici, sono presenti per salutare l' operaio che dal 13 maggio 2018 era ricoverato in ospedale. Una funzione celebrata secondo il rito ortodosso, ma all' interno di una chiesa cattolica. Marian Bratu è la seconda vittima dell' incidente del 13 maggio. Il 6 giugno scorso, infatti, è mancato anche Sergiu Todita , 39enne moldavo, anche lui investito dalla bomba di calore che ha causato le ustioni ai lavoratori. Sindacati Aldo Marturano, Segretario generale Cgil Padova, e Loris Scarpa, Segretario generale Fiom Cgil Padova, hanno, in un clima di grande commozione, dichiarato: «Dopo 7 mesi di sofferenze indicibili è venuto a mancare Marian Bratu, vittima del terribile incidente alle Acciaierie Venete, condivendo lo stesso destino del suo compagno di lavoro Sergiu Todita, morto lo scorso giugno. Ci stringiamo alla Famiglia Bratu e assicuriamo loro tutto il sostegno di cui siamo capaci e il nostro impegno affinché venga fatta giustizia. Con questo secondo decesso, la tragedia della Acciaierie Venete assume, se possibile, contorni ancora più drammatici. Stiamo parlando di uno degli incidenti sul lavoro più gravi della storia recente del sistema produttivo padovano. Salgono così a 5 i morti sul lavoro del 2018, a livello Veneto abbiamo superato abbondantemente le 60 vittime, contendendo un tristissimo primato nazionale alla Lombardia. Da quell' evento nacque la manifestazione unitaria che si tenne proprio qui a Padova in Piazza Garibaldi e che contribuì in maniera decisiva alla sottoscrizione del protocollo regionale sulla sicurezza sul lavoro. Ad oggi non è stato ancora applicato, a partire dall' assunzione di 30 nuovi ispettori dello Spisal, in una Regione in cui un' azienda riceve un controllo ogni 20 anni. L' inerzia della Regione è ingiustificabile, a fronte del bollettino quotidiano che misura ogni giorno l' insicurezza dei luoghi di lavoro. La Cgil non si fermerà, né nel pretendere giustizia sulla vicenda della Acciaierie, con la chiara individuazione delle responsabilità, né nell' esigere l' applicazione dell' accordo firmato in Regione. Non ci fermeremo finché non sarà estirpato il cancro degli incidenti mortali sul lavoro dal nostro sistema economico. Lo faremo in memoria di Sergiu e Marian e di tutti i loro compagni che hanno perso la vita avendo come unica colpa quella di dover lavorare per poter vivere». Attendere un istante: stiamo caricando il video... Politica Loris Scarpa della Fiom, ricordando poi i tantissimi decessi, gli invalidi e gli infortuni gravi che ancora si verificano, ha criticato l' atteggiamento della politica istituzionale: «Servono gli ispettori, investimenti, situazioni certe. La Regione in questo momento ha disatteso gli impegni. Nella legge di bilancio nazionale hanno diminuito le risorse a disposizione per la sicurezza nei posti di lavoro». Il comune di Padova In rappresentanza dell' amministrazione comunale di Padova, l' assessora al sociale, Marta Nalin: «Non è accettabile, men che meno comprensibile, che accadono ancora certi episodi. Morire di lavoro quando ce n' è sempre meno porta con sé il rischio che si abbassino ancora di più le tutele e le garanzie, barattando sicurezza e dignità dei lavoratori per uno stipendio. Tutto inevitabilmente al ribasso. La politica deve sempre stare allerta affinché il lavoro sia reso sicuro e dignitoso sempre. Quando si attuano politiche dfi sviluppo bisogna tenere presente che le due cose devono andare insieme. Il lavoro deve essere davvero sicuro, in tutti e due i sensi. Il lavoro precario rende precaria anche la vita stessa delle persone». Prima di salutare ci tiene a sottolineare un aspetto di questa triste mattinata: «Abbiamo assistito a un funerale svoltosi secondo il rito ortodosso e celebrato in una chiesa cattolica. Una Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 ..: powered by Volo.com :.. Pagina 10
maggioranza di cittadini rumeni e tantissimi italiani. Una comunità, quella rumena, delle più numerose nella nostra provincia. Un grande esempio di integrazione tra fedi e culture, lo si è visto oggi più che mai». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 ..: powered by Volo.com :.. Pagina 11
[ § 1 8 9 2 1 5 0 0 § ] venerdì 04 gennaio 2019 Padova Oggi Dicono di noi La festa della Befana del gruppo agricoltori di Bagnoli il 5 gennaio 2019 Eventi a Padova 37 candeline da spegnere nel vero senso della parola per la Befana 2019 del GruppoAgricoltoridiBagnoli. La festa della#Befanadecisamente più vecchia e longeva del... 37 candeline da spegnere nel vero senso della parola per la Befana 2019 del Gruppo Agricoltori di Bagnoli. La festa della #Befana decisamente più vecchia e longeva del Veneto. TUTTI GLI EVENTI A PADOVA DELL' EPIFANIA 2019 L' appuntamento è il 5 gennaio alle 20.45 a Bagnoli di Cadoneghe nella storica cornice di Villa Augusta. In programma naturalmente il classico falò della vecchia, ma anche il presepe vivente, cioccolata e vin brulè per tutti. A tutti i bimbi presenti verranno regalate dalle immancabili Befane le calze piene di dolciumi. Il falò degli agricoltori di Bagnoli nasce nel lontano 5 gennaio 1982 dai contadini di Bagnoli che tenevano molto alle tradizioni locali, ma anche ai valori come il duro lavoro e l' amore per il proprio territorio. La manifestazione intitolata " Il gran falò della Piroea Paroea" ha il patrocinio della Regione Veneto, della Provincia di Padova e del comune di Cadoneghe. Dettagli Sicurezza in primo piano a Cadoneghe In occasione della tradizionale festa della befana del 5 gennaio. Nell' occasione l' amministrazione ha deciso di attivare il COC , il centro operativo comunale, che vede il coordinamento di amministratori, protezione civile e polizia locale. Questa è la seconda volta che il COC viene istituito a Cadoneghe. La prima volte fu in previsione della ipotetica piena dei fiumi Brenta e Muson. "Abbiamo convenuto - spiega Fabio Giacomini consigliere comunale con delega alla Protezione Civile - che il Coc fosse necessario poter garantire un adeguata sicurezza negli eventi pubblici, dove in molte occasioni, anche recenti, una festa può purtroppo trasformarsi in una tragedia. E così abbiamo deciso di attivarlo anche per il classico falò della Befana visto che è un evento molto partecipato soprattutto da famiglie e bambini. La sicurezza è una priorità per Cadoneghe." La festa si svolgerà alle 20.45 nella storica cornice di Villa Augusta a Bagnoli di Cadoneghe. E' la festa della Befana più vecchia e longeva del Veneto organizzata dal Gruppo Agricoltori di Bagnoli . In programma il classico falò della vecchia, ma anche il presepe vivente, cioccolata e vin brulè per tutti. A tutti i bimbi presenti verranno regalate dalle immancabili Befane le calze piene di dolciumi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 ..: powered by Volo.com :.. Pagina 12
[ § 1 8 9 2 1 5 0 1 § ] sabato 05 gennaio 2019 mattinopadova.it Dicono di noi Rapina alla Coop, trovata la vettura dei malviventi CADONEGHE. Ritrovata l' auto utilizzata dai rapinatori che sabato sera hanno assaltato il supermercato Coop di Cadoneghe: i carabinieri di Noventa l' hanno trovata mercoledì pomeriggio in via Vivaldi, sempre a Cadoneghe, poco lontano dal luogo della rapina. L' automobile, un' Alfa Romeo Giulietta blu, era stata rubata lo stesso giorno dalla rapina alla ditta di autonoleggio Avis, in via Annibale da Bassano a Padova. Da ieri i carabinieri sono al lavoro per analizzare tutte le tracce biologiche, cercando quelle che potrebbero rivelarsi utili all' identificazione dei due rapinatori che sabato, verso le 19.15, poco prima della chiusura, avevano fatto irruzione alla Coop, facendo stendere tutti i presenti a terra mentre arraffavano quattromila euro. Scappati a bordo della Giulietta, l' hanno abbandonata poco distante, salendo su un' altra vettura . -CRI. S. CADONEGHE. Ritrovata l' auto utilizzata dai rapinatori che sabato sera hanno assaltato il supermercato Coop di Cadoneghe: i carabinieri di Noventa l' hanno trovata mercoledì pomeriggio in via Vivaldi, sempre a Cadoneghe, poco lontano dal luogo della rapina. L' automobile, un' Alfa Romeo Giulietta blu, era stata rubata lo stesso giorno dalla rapina alla ditta di autonoleggio Avis, in via Annibale da Bassano a Padova. Da ieri i carabinieri sono al lavoro per analizzare tutte le tracce biologiche, cercando quelle che potrebbero rivelarsi utili all' identificazione dei due rapinatori che sabato, verso le 19.15, poco prima della chiusura, avevano fatto irruzione alla Coop, facendo stendere tutti i presenti a terra mentre arraffavano quattromila euro. Scappati a bordo della Giulietta, l' hanno abbandonata poco distante, salendo su un' altra vettura . - Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 ..: powered by Volo.com :.. Pagina 13
[ § 1 8 9 2 1 5 0 2 § ] sabato 05 gennaio 2019 Pagina 39 Il Gazzettino (ed. Padova) Dicono di noi Rogo della befana: attivato il Centro per la sicurezza CADONEGHE Sicurezza in primo piano a Cadoneghe. In occasione della tradizionale festa della befana di stasera, 5 gennaio, con il rogo della befana allestito sulla piroea, in programma alle 20.45 a Bagnoli, l' amministrazione comunale ha deciso di attivare il Coc, il centro operativo comunale, con il coordinamento della protezione civile e della polizia locale. «Abbiamo convenuto - spiega Fabio Giacomini consigliere comunale con delega alla Protezione civile - che il Coc fosse necessario per poter garantire un' adeguata sicurezza per lo svolgimento di questo evento pubblico che richiama centinaia di visitatori, soprattutto famiglie e bambini. La sicurezza è una priorità per Cadoneghe». La festa, come è tradizione, inizia alle 20.45 nella storica cornice di Villa Augusta a Bagnoli, ed è organizzata come da tradizione dal Gruppo Agricoltori di Bagnoli. In programma c' è il classico falò dea vecia, ma anche il presepe vivente, e poi cioccolata e vin brulè per tutti. A tutti i bimbi presenti verranno regalate dalle immancabili Befane le calze piene di dolciumi. L.Lev. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 ..: powered by Volo.com :.. Pagina 14
[ § 1 8 9 2 1 5 0 3 § ] sabato 05 gennaio 2019 mattinopadova.it Dicono di noi Sacchetti di rifiuti sopra i compattatori il sindaco dice "basta" Ancora gli incivili dei rifiuti in azione a Cadoneghe: un mobile smontato è stato abbandonato tra i due press container all' isola ecologica in via Leopardi, ma stavolta è stata l' isola di via Manin a venire particolarmente "colpita" dall' abbandono dei rifiuti. Alcuni residenti nelle scorse settimane avevano fatto notare come lì vi sia la deprecabile abitudine del "lancio" del sacchetto sopra i press container. Chi lo fa forse crede così di evitare di imbrattare e occupare lo spazio a terra: in realtà per rimuovere i sacchetti da sopra il tetto del grande compattatore, l' operatore è costretto a salirvi in cima tramite una scala. In questi ultimi giorni di sacchetti ne sono stati lanciati a decine. Il sindaco Michele Schiavo dice "basta" e annuncia l' arrivo di tre telecamere in altrettante isole ecologiche in via Leopardi, in via Bragni e in via Bordin. All' annuncio alcuni residenti hanno sottolineato come in via Leopardi di telecamere ne fossero già state installate diversi anni fa, ma evidentemente non CRISTINA SALVATO Ancora gli incivili dei rifiuti in azione a Cadoneghe: un mobile smontato è stato abbandonato tra i due press container all' isola ecologica in via Leopardi, ma stavolta è stata l' isola di via Manin a venire particolarmente "colpita" dall' abbandono dei rifiuti. Alcuni residenti nelle scorse settimane avevano fatto notare come lì vi sia la deprecabile abitudine del "lancio" del sacchetto sopra i press container. Chi lo fa forse crede così di evitare di imbrattare e occupare lo spazio a terra: in realtà per rimuovere i sacchetti da sopra il tetto del grande compattatore, l' operatore è costretto a salirvi in cima tramite una scala. In questi ultimi giorni di sacchetti ne sono stati lanciati a decine.Il sindaco Michele Schiavo dice "basta" e annuncia l' arrivo di tre telecamere in altrettante isole ecologiche in via Leopardi, in via Bragni e in via Bordin. All' annuncio alcuni residenti hanno sottolineato come in via Leopardi di telecamere ne fossero già state installate diversi anni fa, ma evidentemente non funzionano. Come in via Manin, anche in via Leopardi la situazione si fa sempre più indecente.Il giorno di Santo Stefano l' uomo che ha scaricato il suo salotto ha risposto malamente alla donna che gli ha fatto notare come quello non fosse il posto corretto in cui lasciare il mobilio, essendoci un ecocentro a Campodarsego appositamente attrezzato. Chissà se è stato lo stesso individuo che, apostrofato da un passante, ha ringraziato dell' informazione asserendo di non sapere dell' esistenza del centro di raccolta. Peccato poi che abbia ugualmente lasciato i resti del salotto lì dove li aveva sistemati.«Continueremo il nostro impegno nella battaglia contro inciviltà e povertà culturale ed educativa» annuncia l' amministrazione comunale «sia attraverso una comunicazione attenta e precisa di Etra, polizia locale e uffici, sia incentivando l' utilizzo di fotocamere mobili. Prossimamente le telecamere saranno installate anche in tre isole ecologiche e di conseguenza gli autori di queste "azioni sporche" verranno identificati e puniti». - Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 ..: powered by Volo.com :.. Pagina 15
[ § 1 8 9 2 1 5 0 4 § ] sabato 05 gennaio 2019 Pagina 39 Il Mattino di Padova Dicono di noi Spazio al teatro e alle storie sui palcoscenici di città e provincia per l' Epifania. Spazio al teatro e alle storie sui palcoscenici di città e provincia per l' Epifania. Il Teatro ai Colli di via Monte Lozzo domani alle 16 apre per "Natale 2051", spettacolo liberamente tratto dal racconto "Festa di Natale" di Carlo Collodi, del Gruppo Panta Rei. In primo piano i veri valori del Natale, spesso sacrificati al consumismo e alla frenesia della società contemporanea. L' ingresso è gratuito. Per la rassegna per famiglie "Giorni di festa", al teatro Spazio Gershwin di via Tonzig, oggi alle 17 la compagnia Filodirame propone "Lo show dei mille perché", ispirato a "Il libro dei perché" di Rodari. Il presentatore e un concorrente cercano di dare le risposte ai punti interrogativi che frullano nella testa dei bambini attraverso gag, canzoni e musica dal vivo. Domani, alle 17, ci sarà Febo Teatro con "Dinosauri sulla luna". Racconta di un' amicizia speciale tra Tommy e un piccolo dinosauro che "abita" in uno scatolone nella sua cameretta. Biglietto 6 euro (informazioni telefonando al 393.9812287). Stasera, dedicato ad un pubblico adulto, il teatro Spazio Gershwin apre alle 21 con "Aspettando Ercole", libero adattamento de "L' Anfitrione" di Plauto (ingresso 8 euro con tessera Arci). Primo appuntamento domani, alle 17, con la rassegna "Incontriamoci a teatro" organizzata da Terracrea all' Auditorium Ramin di Cadoneghe. Fior di Teatro mette in scena "Lo Schiaccianoci". Ingresso 5 euro, informazioni al 349. 38 96741. --E.B. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 ..: powered by Volo.com :.. Pagina 16
[ § 1 8 9 2 1 5 0 5 § ] sabato 05 gennaio 2019 Pagina 27 Il Mattino di Padova Dicono di noi epifania Tutte le befane in cintura La vecia brucia stasera CADONEGHE. Le prime Befane ad incontrare i bambini per portare loro le calzette ricolme di dolci arriveranno oggi a Cadoneghe e a Vigodarzere. Stasera alle 20.45 come da tradizione che dura ormai da decenni il Gruppo agricoltori di Bagnoli darà fuoco alla grande pira disposta lungo via Augusta a Cadoneghe, insieme alla rappresentazione del presepe vivente. Nel pomeriggio alle 17 in sala polivalente a Terraglione di Vigodarzere ci saranno dolci, truccabimbi, la lotteria per raccogliere fondi da destinare alla scuola dell' infanzia e alla fine anche la Befana, che alle 18 si trasferirà nel patronato di Tavo di Vigodarzere, dove saranno distribuiti le calze e i dolci fatti dalle mamme. Il giorno successivo la manifestazione avrà luogo nel centro di Vigodarzere, con ritrovo al Palacertosa alle 15 per assistere allo spettacolo "Quella volta che salvai il Natale" a cura di Maga Gaia, la Befana alle 16 e il falò alle 17. A Limena invece la vecchina è attesa per le 16.30 nel quartiere Arcobaleno, dove poi sarà allestita la pira da bruciare. A Rubano la festa sarà allestita al Parco etnografico: dalle 15 trampolieri, musica e giochi, la Befana e il presepe vivente, la lotteria in favore del Banco di solidarietà comunale e il falò conclusivo alle 17. Mentre ad Albignasego la Befana è attesa alle 16 in piazza del Donatore, a Mestrino dalle 15.30 al patronato intrattenimento in attesa dell' arrivo della Befana con la consegna delle calze, i dolci e il Rogo dea vecia. -- CRI.S. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 ..: powered by Volo.com :.. Pagina 17
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