Comune di Cadoneghe sabato, 05 gennaio 2019

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Comune di Cadoneghe sabato, 05 gennaio 2019
Comune di Cadoneghe
sabato, 05 gennaio 2019
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Comune di Cadoneghe
                                                     sabato, 05 gennaio 2019

Dicono di noi

 05/01/2019   Il Mattino di Padova Pagina 23
 «Per favore, basta con queste tragedie»                                                                                                          3

 05/01/2019   Il Gazzettino (ed. Padova) Pagina 39                                                                        LORENA LEVORATO
 Addio a Marian, l' appello dei figli: «Nessuno deve più morire sul lavoro»                                                                       4

 05/01/2019   mattinopadova.it
 Baccan entra in giunta «Voglio riqualificare alcune aree importanti»                                                                             5

 05/01/2019   Il Mattino di Padova Pagina 27
 CADONEGHEBilancio partecipato                                                                                                                    6

 05/01/2019   Corriere del Veneto (ed. Padova) Pagina 9                                                                       Roberta Polese
 Canti e dolore per Marian «Ma sulla sicurezza lavoratori sempre più soli»                                                                        7

 05/01/2019   Il Mattino di Padova Pagina 23
 Chiesa gremita di colleghi                                                                                                                       8

 05/01/2019   mattinopadova.it
 Dosi ancora disponibili Ecco dove rivolgersi per sottoporsi al vaccino                                                                           9

 04/01/2019   Padova Oggi
 Il saluto a Marian Bratu, la seconda vittima dell' incidente alle Acciaierie Venete                                                           10

 04/01/2019   Padova Oggi
 La festa della Befana del gruppo agricoltori di Bagnoli il 5 gennaio 2019 Eventi a Padova                                                     12

 05/01/2019   mattinopadova.it
 Rapina alla Coop, trovata la vettura dei malviventi                                                                                           13

 05/01/2019   Il Gazzettino (ed. Padova) Pagina 39
 Rogo della befana: attivato il Centro per la sicurezza                                                                                        14

 05/01/2019   mattinopadova.it                                                                                            CRISTINA SALVATO
 Sacchetti di rifiuti sopra i compattatori il sindaco dice "basta"                                                                             15

 05/01/2019   Il Mattino di Padova Pagina 39
 Spazio al teatro e alle storie sui palcoscenici di città e provincia per l' Epifania.                                                         16

 05/01/2019   Il Mattino di Padova Pagina 27
 Tutte le befane in cintura La vecia brucia stasera                                                                                            17

                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 ..: powered by Volo.com :..                Pagina 2
Comune di Cadoneghe sabato, 05 gennaio 2019
[ § 1 8 9 2 1 4 9 2 § ]

                          sabato 05 gennaio 2019
                          Pagina 23

                                                                             Il Mattino di Padova
                                                                                         Dicono di noi

                          «Per favore, basta con queste tragedie»
                          Al funerale di Bratu, la seconda vittima, l' accorato appello del figlioletto Adriano: «Il lavoro deve completare, non
                          uccidere»

                          «Il lavoro ci deve completare, non uccidere».
                          Parole che pesano come macigni, a maggior ragione perché a
                          pronunciarle è un ragazzino, un bambino alto forse un metro e mezzo,
                          davanti al feretro del padre.
                          Adriano è uno dei due figli di Marian Bratu, operaio di 43 anni che
                          lavorava alle Acciaierie Venete il giorno del terribile incidente. Ha lottato
                          per quasi otto mesi tra la vita e la morte, poi si è lasciato andare per
                          sempre lo scorso 26 dicembre.
                          Rito ortodossoIeri, alla chiesa parrocchiale di Mejaniga di Cadoneghe
                          (dove risiede la famiglia), si è svolto il funerale secondo il rito ortodosso,
                          con canti e preghiere nella lingua d' origine di Marian, il rumeno. In
                          italiano, invece, sono intervenuti i suoi due bambini, Adriano e Denisa. Lui
                          con voce più ferma, nonostante la tenera età: «Per me eri un papà
                          speciale», ha scandito davanti alla chiesa gremita di amici, colleghi e
                          parenti, «e te lo dico un' ultima volta: grazie per tutti i tuoi sacrifici.
                          Lavorare su turni era pesante, ma lo facevi volentieri perché ti permetteva
                          di passare più tempo con noi. Te ne sei andato con gli occhi fissi in quelli
                          della mamma, la mano nella sua. E ora so che sarai il nostro angelo
                          custode. Colgo l' occasione, in questa circostanza così triste», ha
                          concluso Adriano, «per chiedere a chi di competenza di fare in modo che
                          tragedie come questa non si ripetano mai più.
                          Chi può intervenire, lo faccia.
                          Il lavoro ci deve completare, non uccidere».
                          La piccola DenisaInsieme al fratello è intervenuta anche la piccola Denisa, con voce rotta dall' emozione e dal dolore:
                          «Mi hai sempre fatta sentire una principessa.
                          E mi chiamavi così: "la mia principessa". Caro papà, non ti dimenticherò mai». Accanto ai figli anche la moglie di
                          Marian, Valerica, raccolta in un dolore muto e straziante.
                          A sostenere la famiglia molti parenti, amici e colleghi, che per partecipare alla cerimonia hanno aderito allo sciopero
                          organizzato dalla Fiom-Cgil. «Marian era una persona molto amichevole», racconta Michele, fra i colleghi meglio noto
                          come "Mighel", «uno con cui si lavorava bene. Ma anche al di fuori dell' ambiente di lavoro, dove comunque regna l'
                          amicizia, era una cara persona, un amico. Sempre positivo e sorridente, la sua prima preoccupazione era la famiglia,
                          a cui teneva moltissimo». Marian Bratu è la seconda vittima dell' incidente del 13 maggio 2018, quando nello
                          stabilimento delle Acciaierie Venete di corso Francia è crollata a terra una siviera contente acciaio fuso.
                          Le due vittimeL' onda di calore che si è subito diffusa per tutto il reparto aveva investito in pieno due operai, Sergiu
                          Todita e Marian Bratu, colpendone di striscio altri due. Bratu e Todita erano stati subito trasferiti nei reparti grandi
                          ustionati dell' ospedale di Padova e di Cesena, ma le loro condizioni, gravissime, non lasciavano grandi speranze.
                          Sergiu Todita è morto il 6 giugno, mentre Bratu ha continuato a lottare fino al 26 dicembre. L' ultimo sguardo di
                          Marian, come raccontato dal piccolo Adriano, è stato per Valerica, moglie e compagna di vita, a cui ora spetterà il
                          compito più difficile. Alla cerimonia, ieri a Mejaniga, hanno partecipato anche l' assessora al sociale Marta Nalin, il
                          consigliere regionale Piero Ruzzante e il sindaco di Cadoneghe Michele Schiavo.
                          --Silvia Quaranta.

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Comune di Cadoneghe sabato, 05 gennaio 2019
[ § 1 8 9 2 1 4 9 3 § ]

                          sabato 05 gennaio 2019
                          Pagina 39

                                                                       Il Gazzettino (ed. Padova)
                                                                                          Dicono di noi

                          Addio a Marian, l' appello dei figli: «Nessuno deve più morire sul lavoro»
                          `I funerali in rito ortodosso dell' operaio morto 8 mesi dopo l' infortunio alle Acciaierie Venete `Il parroco Mirco: «Oggi
                          lui un primo miracolo l' ha già compiuto riunendo insieme due chiese»

                                                                                                                                                  LORENA LEVORATO
                          CADONEGHE C' erano la comunità romena, i colleghi di lavoro e tanti
                          amici e cittadini di Cadoneghe per l' ultimo saluto a Marian Adrian Bratu, l'
                          operaio di 44 anni scomparso il 26 dicembre. Centinaia di persone hanno
                          portato il proprio cordoglio e la vicinanza alla famiglia dell' operaio morto
                          dopo 8 mesi di agonia e sofferenze a seguito delle gravissime lesioni
                          riportate nell' infortunio alle Acciaierie Venete, quando insieme ad altri
                          quattro colleghi, è stato investito in pieno da una bomba di aria calda
                          provocata dalla colata improvvisa di tonnellate di acciaio fuso.
                          FIORI BIANCHI Il funerale, celebrato secondo il rito ortodosso, si è
                          svolto nella chiesa di Mejaniga che la parrocchia ha messo a
                          disposizione della comunità romena. La funzione è stata officiata in
                          lingua romena da sei sacerdoti, alla presenza del parroco don Mirco che
                          ha poi letto un breve saluto per la comunità. La bara di Marian, coperta di
                          fiori bianchi, è entrata in chiesa portata a spalla da parenti e amici più
                          stretti ed è stata adagiata davanti all' altare. Ad accompagnarla c' erano
                          la moglie Valerica, e i figli Denisa Gabriela e Adrian.
                          LA COMUNITÀ Durante il rito, terminate le letture e le preghiere cantate,
                          uno dei celebranti, parlando in italiano per la presenza di tanti colleghi e
                          amici dell' operaio, ha espresso un ricordo di Marian: «Questo è il
                          momento del dolore e di versare lacrime. Non è la fine di tutto, ma l' inizio
                          di una nuova vita. Non dobbiamo spaventarci della morte perchè Marian
                          ora vive nella vita eterna. Era un uomo di fede, devoto alla famiglia, alla
                          chiesa, sempre sorridente e pronto ad aiutare gli altri. Tutti coloro che lo
                          hanno conosciuto e amato porteranno per sempre Marian nel cuore. Ora
                          il nostro compito è non dimenticarlo e non dimenticare il suo esempio».
                          I FIGLI Commovente il saluto ed il ricordo dei figli. «Mi chiamavi sempre la tua principessa - ha detto la figlia Denisa -
                          sei stato il migliore papà del mondo, un papà speciale, ci hai riempito di gioia. E' difficile pensare che le cose fatte
                          insieme non le potremo più fare; ti voglio dire grazie per tutto quello che mi hai insegnato e per come ci hai fatto
                          crescere, per i sacrifici che hai fatto e per come ci amavi». «Caro papà - ha detto il figlio Adrian - quel 15 maggio ti
                          aspettavamo a casa per andare in chiesa, ma non sei più tornato; una telefonata ha cambiato la nostra vita per
                          sempre. Per 8 mesi abbiamo sperato e pregato in un miracolo. Ti aspettavamo a casa per riprendere la nostra vita, le
                          nostre uscite tutti insieme. Per la mamma è stata tanto dura e ti ha accompagnato fino all' ultimo respiro, tenendoti la
                          mano, e guardandoti negli occhi avete pregato insieme. Poi tu, papà, avevi due strade davanti e hai scelto quella
                          dove non c' è sofferenza. Vogliamo ringraziare tutti i medici che si sono preso cura di te e che hanno fatto di tutto. Eri
                          felice del tuo lavoro, anche se faticoso, e non ti lamentavi mai, perchè ti permetteva di darci tante cose che tu non hai
                          avuto. Non ti lamentavi mai, e quando mi rimproveravi per lo studio mi dicevi: devi studiare Adrian perchè così ti farai
                          un futuro migliore e potrai avere un lavoro migliore del mio. Voglio lanciare un messaggio: quello che è successo a te
                          non deve più accadere a nessuno e mi auguro che qualcuno intervenga prima che accadano queste cose: il lavoro
                          non deve uccidere, ma completare una persona». Prima del termine del rito funebre, anche don Mirco ha rivolto un
                          saluto a Marina e alla famiglia: «Marian è morto nel giorno di Santo Stefano quando la chiesa ricorda il primo martire.
                          Anche lui è un martire perchè è morto facendo il proprio dovere, lavorando. Marina coltivava il grande ideale di dare
                          un futuro alla sua famiglia.
                          Oggi un primo miracolo lui l' ha già compiuto perchè ha riunito insieme due chiese».
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[ § 1 8 9 2 1 4 9 4 § ]

                          sabato 05 gennaio 2019

                                                                                mattinopadova.it
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                          Baccan entra in giunta «Voglio riqualificare alcune aree importanti»
                          CADONEGHE. Nominando suo vice l' assessore Augusta Parizzi (in seguito alle dimissioni di Mirco Gastaldon), il
                          sindaco di Cadoneghe Michele Schiavo aveva annunciato che vi sarebbero state altre nuove presenze femminili all'
                          interno della sua giunta: e infatti ha nominato un nuovo assessore, Giulia Baccan, consigliera del Partito
                          democratico, cui ha assegnato le deleghe alla valorizzazione del patrimonio culturale, alle comunicazioni e politiche
                          di relazione tra le istituzioni e iniziative per la pace. Giulia Baccan, 30 anni laureata in Sicurezza alimentare e
                          biotecnologie per l' alimentazione, lavora alle dipendenze di un laboratorio di analisi sugli alimenti. Nata e cresciuta a
                          Cadoneghe, si è avvicinata alla politica nel 2008 con la fondazione del locale gruppo dei Giovani democratici ed è
                          stata eletta nel 2014 come consigliere comunale in quota Pd. È da sempre attiva nel campo dell' associazionismo
                          con gli scout prima e con altre associazione di volontariato in seguito. Le sue deleghe saranno attive da lun

                          CADONEGHE. Nominando suo vice l' assessore Augusta Parizzi (in
                          seguito alle dimissioni di Mirco Gastaldon), il sindaco di Cadoneghe
                          Michele Schiavo aveva annunciato che vi sarebbero state altre nuove
                          presenze femminili all' interno della sua giunta: e infatti ha nominato un
                          nuovo assessore, Giulia Baccan, consigliera del Partito democratico, cui
                          ha assegnato le deleghe alla valorizzazione del patrimonio culturale, alle
                          comunicazioni e politiche di relazione tra le istituzioni e iniziative per la
                          pace. Giulia Baccan, 30 anni laureata in Sicurezza alimentare e
                          biotecnologie per l' alimentazione, lavora alle dipendenze di un
                          laboratorio di analisi sugli alimenti. Nata e cresciuta a Cadoneghe, si è
                          avvicinata alla politica nel 2008 con la fondazione del locale gruppo dei
                          Giovani democratici ed è stata eletta nel 2014 come consigliere
                          comunale in quota Pd. È da sempre attiva nel campo dell'
                          associazionismo con gli scout prima e con altre associazione di
                          volontariato in seguito. Le sue deleghe saranno attive da lunedì 7
                          gennaio. «Il termine "politica" mi è sempre andato un po' stretto» dichiara
                          il neo assessore, «poiché in Italia questo aggettivo viene molto spesso
                          utilizzato con accezione negativa; ma Cadoneghe porta avanti una
                          tradizione di politici sinceri e onesti, il cui unico interesse è davvero il
                          bene dei cittadini. Proprio in quest' ottica ho accettato l' incarico di
                          assessore che mi è stato proposto. Da parte mia sono davvero onorata
                          che il sindaco mi abbia manifestato la sua fiducia e cercherò di dare il
                          massimo in questi ultimi mesi di mandato. Nonostante il poco tempo a
                          disposizione (l' amministrazione scadrà a maggio) vorrei occuparmi di alcuni progetti di riqualificazione di aree molto
                          importanti per il territorio».In giornata si dovrebbe sapere chi occuperà il posto di consigliere lasciato vacante da
                          Giulia Baccan: in ordine i non eletti nel Pd sono stati Francesco Maracci, Fabio Bilato, Stefano Piran e Marco
                          Guzzon. -

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Comune di Cadoneghe sabato, 05 gennaio 2019
[ § 1 8 9 2 1 4 9 5 § ]

                          sabato 05 gennaio 2019
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                                                                              Il Mattino di Padova
                                                                                          Dicono di noi

                          CADONEGHEBilancio partecipato
                          Progetti dal basso Le associazioni di Cadoneghe potranno proporre
                          progetti per valorizzare il territorio che saranno poi i cittadini a scegliere,
                          tramite le votazioni del bilancio partecipato.
                          Requisiti richiesti: iscrizione all' albo comunale e almeno due anni di
                          esperienza nell' attività relativa al progetto, il quale sarà rivolto a
                          rivitalizzare i parchi, coinvolgere le diverse età. Le domande (modulo
                          scaricabile dal sito del Comune) , vanno presentate entro il 31 gennaio.
                          La cifra a disposizione è 10mila euro.

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Comune di Cadoneghe sabato, 05 gennaio 2019
[ § 1 8 9 2 1 4 9 6 § ]

                          sabato 05 gennaio 2019
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                                                               Corriere del Veneto (ed. Padova)
                                                                                         Dicono di noi

                          Canti e dolore per Marian «Ma sulla sicurezza lavoratori sempre più soli»
                          Centinaia in chiesa ai funerali dell' operaio di Acciaierie Venete

                                                                                                                                                 Roberta Polese
                          Padova È arrivato con una bara coperta di rose bianche, con un fiore
                          rosso in cima, posto dall' amata moglie e dai figli.
                          C' erano centinaia di persone ieri nella chiesa della parrocchia di
                          Mejaniga a Cadoneghe per l' ultimo saluto a Marian Bratu, 43enne
                          operaio romeno morto il 26 dicembre scorso a sette mesi dalla tragedia
                          delle Acciaierie Venete, dove un incidente sul lavoro ha spazzato via la
                          sua vita e quella del collega Sergiu Todita, 39 anni, moldavo, deceduto a
                          giugno.
                          Negli occhi dei molti colleghi giunti a salutare l' amico ieri sono scorse le
                          immagini drammatiche di quel 13 maggio, quando una siviera carica di
                          acciaio incandescente è caduta a terra provocando una bomba di calore
                          che ha travolto Marian, Sergiu e altri tre colleghi feriti in modo meno
                          grave. Anche loro erano presenti ieri in chiesa ad ascoltare la toccante
                          cerimonia celebrata con rito ortodosso e cattolico, c' erano anche tanti
                          amici italiani che hanno testimoniato con le lacrime agli occhi la vicinanza
                          alla famiglia della vittima.
                          Marian Bratu era giunto in Italia molti anni fa e la sua famiglia era
                          totalmente integrata nella vita di Cadoneghe. Ieri la Cgil ha indetto anche
                          otto ore di sciopero (non molto partecipato, a dire il vero) per i dipendenti
                          delle Acciaierie Venete, che hanno presenziato al funerale e poi al pranzo
                          insieme ai famigliari di Marian. «Morti di lavoro» così vengono chiamate
                          oggi le vittime degli incidenti che accadono nelle fabbriche o nei campi.
                          «Ma a fronte di tanti proclami, quando accadono tragedie del genere -
                          dice Loris Scarpa, della Fiom Cgil - seguono ancora pochi fatti: la legge
                          di bilancio mette in preventivo nuovi tagli agli investimenti sulla prevenzione- aggiunge Scarpa - per i lavoratori
                          significa ancora una volta essere lasciati soli».
                          Subito dopo il grave incidente sul lavoro che aveva coinvolto i cinque operai delle Acciaierie il presidente della
                          Regione Luca Zaia aveva promesso che l' organico dello Spisal, che si occupa di prevenzione, sarebbe stato
                          aumentato di trenta unità per tutto il Veneto. Ma di quel personale in più al momento non vi è traccia e la mole di
                          lavoro è sempre più pesante, basti pensare che 28 dipendenti Spisal di Padova devono controllare oltre 2400
                          aziende l' anno, che corrispondono al 5% delle imprese produttive locali. Insieme ai colleghi e ai parenti di Marian ieri
                          c' erano anche il sindaco di Cadoneghe Michele Schiavo, che dopo la cerimonia ha incontrato moglie e figli di Marian,
                          l' assessora al Sociale del Comune di Padova Marta Nalin, il consigliere regionale di Leu Piero Ruzzante.

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Comune di Cadoneghe sabato, 05 gennaio 2019
[ § 1 8 9 2 1 4 9 7 § ]

                          sabato 05 gennaio 2019
                          Pagina 23

                                                                             Il Mattino di Padova
                                                                                         Dicono di noi

                          l' addio

                          Chiesa gremita di colleghi

                          Marian Bratu e a sinistra la bara portata dai colleghi di lavoro. Gremita la
                          chiesa di Mejaniga per il funerale ortodosso: tra gli altri c' erano l'
                          assessora padovana Marta Nalin, il consigliere regionale Piero Ruzzante
                          e il sindaco di Cadoneghe Michele Schiavo.

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Comune di Cadoneghe sabato, 05 gennaio 2019
[ § 1 8 9 2 1 4 9 8 § ]

                          sabato 05 gennaio 2019

                                                                                 mattinopadova.it
                                                                                          Dicono di noi

                          Dosi ancora disponibili Ecco dove rivolgersi per sottoporsi al vaccino

                          Dal momento che l' incidenza dell' influenza non ha ancora raggiunto il
                          suo picco stagionale e la fase epidemica è prevista solo per fine mese,
                          per chi lo desidera è ancora possibile effettuare il vaccino. Quest' anno
                          sono state 173.100 le dosi di vaccino contro l' influenza messe a
                          disposizione dall' Usl 6 Euganea e si ritiene che siano quasi tutte state
                          già somministrate. Per effettuare il vaccino ci si può rivolgere al proprio
                          medico di base, o al pediatra di libera scelta per i bambini, oppure nelle
                          sedi dei Distretti dell' Usl. In particolare il Distretto Padova Bacchiglione
                          (Padova, via Scrovegni, 12; Cadoneghe, via Gramsci 57); il Distretto
                          Padova Terme Colli (Selvazzano, piazza De' Claricini, 1; Rubano, via
                          Spinelli, 1); il Distretto Padova Piovese (Padova via Piovese, 74;
                          Albignasego, via Don Schiavon 2; Piove di Sacco, via S. Rocco, 8); il
                          Distretto Alta Padovana (Camposampiero, via Cao del Mondo-Centro
                          De Rossignoli; Cittadella via Pilastroni-Centro Pontarollo); il Distretto
                          Padova Sud (Conselve, via Vittorio Emanuele II; Este via Francesconi 2;
                          Monselice via Marconi, 19). Il vaccino è gratuito per le categorie
                          considerate a rischio, ovvero ultra 65enni, malati cronici, disabili, anziani
                          istituzionalizzati, badanti, forze dell' ordine, insegnanti, familiari di
                          persone immunodepresse e donne in gravidanza.

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Comune di Cadoneghe sabato, 05 gennaio 2019
[ § 1 8 9 2 1 4 9 9 § ]

                          venerdì 04 gennaio 2019

                                                                                      Padova Oggi
                                                                                          Dicono di noi

                          Il saluto a Marian Bratu, la seconda vittima dell' incidente alle Acciaierie Venete

                          data-amp="amp-text" Approfondimenti La moglie di David Di Natale:
                          "Dell' incidente alle Acciaierie ho saputo dalla stampa. Si salverà ma è un
                          calvario" 21 maggio 2018 Acciaierie Venete: Fiom e lavoratori al
                          capezzale del collega: "Vicini alla famiglia" 18 maggio 2018 Gli interventi
                          di colleghi, delegati e dell' assessore Gallani alle Acciaierie Venete 18
                          maggio 2018 Acciaierie Venete: in più di mille allo sciopero dei
                          metalmeccanici. Sette gli indagati 18 maggio 2018 Acciaierie Venete,
                          parlano i colleghi dei feriti: "Marian e Sergio sono in fin di vita" 17 maggio
                          2018 Assemblea alle Accierie Venete: lo sconcerto e la preoccupazione
                          di trecento lavoratori per i colleghi feriti 16 maggio 2018 Maxi incendio
                          alla Acciaierie Venete, aria bollente investe 4 operai: 3 gravi 13 maggio
                          2018 A Cadoneghe il funerale di Marian Bratu, in riviera Francia una
                          giornata di sciopero. L' inizio anno per i lavoratori delle Acciaierie Venete
                          non è certo facile. Rito ortodosso Nella di Chiesa di Sant' Andrea
                          Apostolo centinaia di persone con familiari e amici, sono presenti per
                          salutare l' operaio che dal 13 maggio 2018 era ricoverato in ospedale.
                          Una funzione celebrata secondo il rito ortodosso, ma all' interno di una
                          chiesa cattolica. Marian Bratu è la seconda vittima dell' incidente del 13
                          maggio. Il 6 giugno scorso, infatti, è mancato anche Sergiu Todita ,
                          39enne moldavo, anche lui investito dalla bomba di calore che ha causato
                          le ustioni ai lavoratori. Sindacati Aldo Marturano, Segretario generale Cgil
                          Padova, e Loris Scarpa, Segretario generale Fiom Cgil Padova, hanno,
                          in un clima di grande commozione, dichiarato: «Dopo 7 mesi di
                          sofferenze indicibili è venuto a mancare Marian Bratu, vittima del terribile incidente alle Acciaierie Venete, condivendo
                          lo stesso destino del suo compagno di lavoro Sergiu Todita, morto lo scorso giugno. Ci stringiamo alla Famiglia
                          Bratu e assicuriamo loro tutto il sostegno di cui siamo capaci e il nostro impegno affinché venga fatta giustizia. Con
                          questo secondo decesso, la tragedia della Acciaierie Venete assume, se possibile, contorni ancora più drammatici.
                          Stiamo parlando di uno degli incidenti sul lavoro più gravi della storia recente del sistema produttivo padovano.
                          Salgono così a 5 i morti sul lavoro del 2018, a livello Veneto abbiamo superato abbondantemente le 60 vittime,
                          contendendo un tristissimo primato nazionale alla Lombardia. Da quell' evento nacque la manifestazione unitaria che
                          si tenne proprio qui a Padova in Piazza Garibaldi e che contribuì in maniera decisiva alla sottoscrizione del protocollo
                          regionale sulla sicurezza sul lavoro. Ad oggi non è stato ancora applicato, a partire dall' assunzione di 30 nuovi
                          ispettori dello Spisal, in una Regione in cui un' azienda riceve un controllo ogni 20 anni. L' inerzia della Regione è
                          ingiustificabile, a fronte del bollettino quotidiano che misura ogni giorno l' insicurezza dei luoghi di lavoro. La Cgil non
                          si fermerà, né nel pretendere giustizia sulla vicenda della Acciaierie, con la chiara individuazione delle responsabilità,
                          né nell' esigere l' applicazione dell' accordo firmato in Regione. Non ci fermeremo finché non sarà estirpato il cancro
                          degli incidenti mortali sul lavoro dal nostro sistema economico. Lo faremo in memoria di Sergiu e Marian e di tutti i
                          loro compagni che hanno perso la vita avendo come unica colpa quella di dover lavorare per poter vivere». Attendere
                          un istante: stiamo caricando il video... Politica Loris Scarpa della Fiom, ricordando poi i tantissimi decessi, gli invalidi
                          e gli infortuni gravi che ancora si verificano, ha criticato l' atteggiamento della politica istituzionale: «Servono gli
                          ispettori, investimenti, situazioni certe. La Regione in questo momento ha disatteso gli impegni. Nella legge di bilancio
                          nazionale hanno diminuito le risorse a disposizione per la sicurezza nei posti di lavoro». Il comune di Padova In
                          rappresentanza dell' amministrazione comunale di Padova, l' assessora al sociale, Marta Nalin: «Non è accettabile,
                          men che meno comprensibile, che accadono ancora certi episodi. Morire di lavoro quando ce n' è sempre meno
                          porta con sé il rischio che si abbassino ancora di più le tutele e le garanzie, barattando sicurezza e dignità dei
                          lavoratori per uno stipendio. Tutto inevitabilmente al ribasso. La politica deve sempre stare allerta affinché il lavoro
                          sia reso sicuro e dignitoso sempre. Quando si attuano politiche dfi sviluppo bisogna tenere presente che le due cose
                          devono andare insieme. Il lavoro deve essere davvero sicuro, in tutti e due i sensi. Il lavoro precario rende precaria
                          anche la vita stessa delle persone». Prima di salutare ci tiene a sottolineare un aspetto di questa triste mattinata:
                          «Abbiamo assistito a un funerale svoltosi secondo il rito ortodosso e celebrato in una chiesa cattolica. Una

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maggioranza di cittadini rumeni e tantissimi italiani. Una comunità, quella rumena, delle più numerose nella nostra
provincia. Un grande esempio di integrazione tra fedi e culture, lo si è visto oggi più che mai».

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                          venerdì 04 gennaio 2019

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                                                                                        Dicono di noi

                          La festa della Befana del gruppo agricoltori di Bagnoli il 5 gennaio 2019 Eventi
                          a Padova
                          37 candeline da spegnere nel vero senso della parola per la Befana 2019 del GruppoAgricoltoridiBagnoli. La festa
                          della#Befanadecisamente più vecchia e longeva del...

                          37 candeline da spegnere nel vero senso della parola per la Befana 2019
                          del Gruppo Agricoltori di Bagnoli. La festa della #Befana decisamente più
                          vecchia e longeva del Veneto. TUTTI GLI EVENTI A PADOVA DELL'
                          EPIFANIA 2019 L' appuntamento è il 5 gennaio alle 20.45 a Bagnoli di
                          Cadoneghe nella storica cornice di Villa Augusta. In programma
                          naturalmente il classico falò della vecchia, ma anche il presepe vivente,
                          cioccolata e vin brulè per tutti. A tutti i bimbi presenti verranno regalate
                          dalle immancabili Befane le calze piene di dolciumi. Il falò degli agricoltori
                          di Bagnoli nasce nel lontano 5 gennaio 1982 dai contadini di Bagnoli che
                          tenevano molto alle tradizioni locali, ma anche ai valori come il duro
                          lavoro e l' amore per il proprio territorio. La manifestazione intitolata " Il
                          gran falò della Piroea Paroea" ha il patrocinio della Regione Veneto, della
                          Provincia di Padova e del comune di Cadoneghe. Dettagli Sicurezza in
                          primo piano a Cadoneghe In occasione della tradizionale festa della
                          befana del 5 gennaio. Nell' occasione l' amministrazione ha deciso di
                          attivare il COC , il centro operativo comunale, che vede il coordinamento
                          di amministratori, protezione civile e polizia locale. Questa è la seconda
                          volta che il COC viene istituito a Cadoneghe. La prima volte fu in
                          previsione della ipotetica piena dei fiumi Brenta e Muson. "Abbiamo
                          convenuto - spiega Fabio Giacomini consigliere comunale con delega alla
                          Protezione Civile - che il Coc fosse necessario poter garantire un
                          adeguata sicurezza negli eventi pubblici, dove in molte occasioni, anche
                          recenti, una festa può purtroppo trasformarsi in una tragedia. E così
                          abbiamo deciso di attivarlo anche per il classico falò della Befana visto che è un evento molto partecipato soprattutto
                          da famiglie e bambini. La sicurezza è una priorità per Cadoneghe." La festa si svolgerà alle 20.45 nella storica
                          cornice di Villa Augusta a Bagnoli di Cadoneghe. E' la festa della Befana più vecchia e longeva del Veneto
                          organizzata dal Gruppo Agricoltori di Bagnoli . In programma il classico falò della vecchia, ma anche il presepe
                          vivente, cioccolata e vin brulè per tutti. A tutti i bimbi presenti verranno regalate dalle immancabili Befane le calze
                          piene di dolciumi.

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                          sabato 05 gennaio 2019

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                                                                                          Dicono di noi

                          Rapina alla Coop, trovata la vettura dei malviventi
                          CADONEGHE. Ritrovata l' auto utilizzata dai rapinatori che sabato sera hanno assaltato il supermercato Coop di
                          Cadoneghe: i carabinieri di Noventa l' hanno trovata mercoledì pomeriggio in via Vivaldi, sempre a Cadoneghe, poco
                          lontano dal luogo della rapina. L' automobile, un' Alfa Romeo Giulietta blu, era stata rubata lo stesso giorno dalla
                          rapina alla ditta di autonoleggio Avis, in via Annibale da Bassano a Padova. Da ieri i carabinieri sono al lavoro per
                          analizzare tutte le tracce biologiche, cercando quelle che potrebbero rivelarsi utili all' identificazione dei due rapinatori
                          che sabato, verso le 19.15, poco prima della chiusura, avevano fatto irruzione alla Coop, facendo stendere tutti i
                          presenti a terra mentre arraffavano quattromila euro. Scappati a bordo della Giulietta, l' hanno abbandonata poco
                          distante, salendo su un' altra vettura . -CRI. S.

                          CADONEGHE. Ritrovata l' auto utilizzata dai rapinatori che sabato sera
                          hanno assaltato il supermercato Coop di Cadoneghe: i carabinieri di
                          Noventa l' hanno trovata mercoledì pomeriggio in via Vivaldi, sempre a
                          Cadoneghe, poco lontano dal luogo della rapina. L' automobile, un' Alfa
                          Romeo Giulietta blu, era stata rubata lo stesso giorno dalla rapina alla
                          ditta di autonoleggio Avis, in via Annibale da Bassano a Padova. Da ieri i
                          carabinieri sono al lavoro per analizzare tutte le tracce biologiche,
                          cercando quelle che potrebbero rivelarsi utili all' identificazione dei due
                          rapinatori che sabato, verso le 19.15, poco prima della chiusura, avevano
                          fatto irruzione alla Coop, facendo stendere tutti i presenti a terra mentre
                          arraffavano quattromila euro. Scappati a bordo della Giulietta, l' hanno
                          abbandonata poco distante, salendo su un' altra vettura . -

                                                          Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 ..: powered by Volo.com :..   Pagina 13
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                          sabato 05 gennaio 2019
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                                                                       Il Gazzettino (ed. Padova)
                                                                                          Dicono di noi

                          Rogo della befana: attivato il Centro per la sicurezza

                          CADONEGHE Sicurezza in primo piano a Cadoneghe. In occasione
                          della tradizionale festa della befana di stasera, 5 gennaio, con il rogo
                          della befana allestito sulla piroea, in programma alle 20.45 a Bagnoli, l'
                          amministrazione comunale ha deciso di attivare il Coc, il centro operativo
                          comunale, con il coordinamento della protezione civile e della polizia
                          locale.
                          «Abbiamo convenuto - spiega Fabio Giacomini consigliere comunale con
                          delega alla Protezione civile - che il Coc fosse necessario per poter
                          garantire un' adeguata sicurezza per lo svolgimento di questo evento
                          pubblico che richiama centinaia di visitatori, soprattutto famiglie e
                          bambini. La sicurezza è una priorità per Cadoneghe».
                          La festa, come è tradizione, inizia alle 20.45 nella storica cornice di Villa
                          Augusta a Bagnoli, ed è organizzata come da tradizione dal Gruppo
                          Agricoltori di Bagnoli. In programma c' è il classico falò dea vecia, ma
                          anche il presepe vivente, e poi cioccolata e vin brulè per tutti. A tutti i
                          bimbi presenti verranno regalate dalle immancabili Befane le calze piene
                          di dolciumi.
                          L.Lev.

                                                          Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 ..: powered by Volo.com :..   Pagina 14
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                          sabato 05 gennaio 2019

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                                                                                         Dicono di noi

                          Sacchetti di rifiuti sopra i compattatori il sindaco dice "basta"
                          Ancora gli incivili dei rifiuti in azione a Cadoneghe: un mobile smontato è stato abbandonato tra i due press container
                          all' isola ecologica in via Leopardi, ma stavolta è stata l' isola di via Manin a venire particolarmente "colpita" dall'
                          abbandono dei rifiuti. Alcuni residenti nelle scorse settimane avevano fatto notare come lì vi sia la deprecabile
                          abitudine del "lancio" del sacchetto sopra i press container. Chi lo fa forse crede così di evitare di imbrattare e
                          occupare lo spazio a terra: in realtà per rimuovere i sacchetti da sopra il tetto del grande compattatore, l' operatore è
                          costretto a salirvi in cima tramite una scala. In questi ultimi giorni di sacchetti ne sono stati lanciati a decine. Il
                          sindaco Michele Schiavo dice "basta" e annuncia l' arrivo di tre telecamere in altrettante isole ecologiche in via
                          Leopardi, in via Bragni e in via Bordin. All' annuncio alcuni residenti hanno sottolineato come in via Leopardi di
                          telecamere ne fossero già state installate diversi anni fa, ma evidentemente non

                                                                                                                                                 CRISTINA SALVATO
                          Ancora gli incivili dei rifiuti in azione a Cadoneghe: un mobile smontato è
                          stato abbandonato tra i due press container all' isola ecologica in via
                          Leopardi, ma stavolta è stata l' isola di via Manin a venire particolarmente
                          "colpita" dall' abbandono dei rifiuti. Alcuni residenti nelle scorse settimane
                          avevano fatto notare come lì vi sia la deprecabile abitudine del "lancio"
                          del sacchetto sopra i press container. Chi lo fa forse crede così di evitare
                          di imbrattare e occupare lo spazio a terra: in realtà per rimuovere i
                          sacchetti da sopra il tetto del grande compattatore, l' operatore è
                          costretto a salirvi in cima tramite una scala. In questi ultimi giorni di
                          sacchetti ne sono stati lanciati a decine.Il sindaco Michele Schiavo dice
                          "basta" e annuncia l' arrivo di tre telecamere in altrettante isole ecologiche
                          in via Leopardi, in via Bragni e in via Bordin. All' annuncio alcuni residenti
                          hanno sottolineato come in via Leopardi di telecamere ne fossero già
                          state installate diversi anni fa, ma evidentemente non funzionano. Come
                          in via Manin, anche in via Leopardi la situazione si fa sempre più
                          indecente.Il giorno di Santo Stefano l' uomo che ha scaricato il suo
                          salotto ha risposto malamente alla donna che gli ha fatto notare come
                          quello non fosse il posto corretto in cui lasciare il mobilio, essendoci un
                          ecocentro a Campodarsego appositamente attrezzato. Chissà se è stato
                          lo stesso individuo che, apostrofato da un passante, ha ringraziato dell'
                          informazione asserendo di non sapere dell' esistenza del centro di
                          raccolta. Peccato poi che abbia ugualmente lasciato i resti del salotto lì
                          dove li aveva sistemati.«Continueremo il nostro impegno nella battaglia
                          contro inciviltà e povertà culturale ed educativa» annuncia l' amministrazione comunale «sia attraverso una
                          comunicazione attenta e precisa di Etra, polizia locale e uffici, sia incentivando l' utilizzo di fotocamere mobili.
                          Prossimamente le telecamere saranno installate anche in tre isole ecologiche e di conseguenza gli autori di queste
                          "azioni sporche" verranno identificati e puniti». -

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                          sabato 05 gennaio 2019
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                                                                             Il Mattino di Padova
                                                                                         Dicono di noi

                          Spazio al teatro e alle storie sui palcoscenici di città e provincia per l' Epifania.

                          Spazio al teatro e alle storie sui palcoscenici di città e provincia per l'
                          Epifania.
                          Il Teatro ai Colli di via Monte Lozzo domani alle 16 apre per "Natale
                          2051", spettacolo liberamente tratto dal racconto "Festa di Natale" di
                          Carlo Collodi, del Gruppo Panta Rei. In primo piano i veri valori del
                          Natale, spesso sacrificati al consumismo e alla frenesia della società
                          contemporanea. L' ingresso è gratuito. Per la rassegna per famiglie
                          "Giorni di festa", al teatro Spazio Gershwin di via Tonzig, oggi alle 17 la
                          compagnia Filodirame propone "Lo show dei mille perché", ispirato a "Il
                          libro dei perché" di Rodari.
                          Il presentatore e un concorrente cercano di dare le risposte ai punti
                          interrogativi che frullano nella testa dei bambini attraverso gag, canzoni e
                          musica dal vivo. Domani, alle 17, ci sarà Febo Teatro con "Dinosauri sulla
                          luna". Racconta di un' amicizia speciale tra Tommy e un piccolo
                          dinosauro che "abita" in uno scatolone nella sua cameretta. Biglietto 6
                          euro (informazioni telefonando al 393.9812287). Stasera, dedicato ad un
                          pubblico adulto, il teatro Spazio Gershwin apre alle 21 con "Aspettando
                          Ercole", libero adattamento de "L' Anfitrione" di Plauto (ingresso 8 euro
                          con tessera Arci).
                          Primo appuntamento domani, alle 17, con la rassegna "Incontriamoci a
                          teatro" organizzata da Terracrea all' Auditorium Ramin di Cadoneghe.
                          Fior di Teatro mette in scena "Lo Schiaccianoci". Ingresso 5 euro,
                          informazioni al 349.
                          38 96741.
                          --E.B.

                                                         Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 ..: powered by Volo.com :..   Pagina 16
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                          sabato 05 gennaio 2019
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                                                                              Il Mattino di Padova
                                                                                          Dicono di noi

                          epifania

                          Tutte le befane in cintura La vecia brucia stasera
                          CADONEGHE. Le prime Befane ad incontrare i bambini per portare loro
                          le calzette ricolme di dolci arriveranno oggi a Cadoneghe e a
                          Vigodarzere. Stasera alle 20.45 come da tradizione che dura ormai da
                          decenni il Gruppo agricoltori di Bagnoli darà fuoco alla grande pira
                          disposta lungo via Augusta a Cadoneghe, insieme alla rappresentazione
                          del presepe vivente. Nel pomeriggio alle 17 in sala polivalente a
                          Terraglione di Vigodarzere ci saranno dolci, truccabimbi, la lotteria per
                          raccogliere fondi da destinare alla scuola dell' infanzia e alla fine anche la
                          Befana, che alle 18 si trasferirà nel patronato di Tavo di Vigodarzere,
                          dove saranno distribuiti le calze e i dolci fatti dalle mamme. Il giorno
                          successivo la manifestazione avrà luogo nel centro di Vigodarzere, con
                          ritrovo al Palacertosa alle 15 per assistere allo spettacolo "Quella volta
                          che salvai il Natale" a cura di Maga Gaia, la Befana alle 16 e il falò alle
                          17. A Limena invece la vecchina è attesa per le 16.30 nel quartiere
                          Arcobaleno, dove poi sarà allestita la pira da bruciare. A Rubano la festa
                          sarà allestita al Parco etnografico: dalle 15 trampolieri, musica e giochi,
                          la Befana e il presepe vivente, la lotteria in favore del Banco di solidarietà
                          comunale e il falò conclusivo alle 17. Mentre ad Albignasego la Befana è
                          attesa alle 16 in piazza del Donatore, a Mestrino dalle 15.30 al patronato
                          intrattenimento in attesa dell' arrivo della Befana con la consegna delle
                          calze, i dolci e il Rogo dea vecia.
                          -- CRI.S.

                                                          Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 ..: powered by Volo.com :..   Pagina 17
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