Comune di Russi giovedì, 18 luglio 2019
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Comune di Russi giovedì, 18 luglio 2019 Prime Pagine 18/07/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 3 Prima pagina del 18/07/2019 18/07/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 4 Prima pagina del 18/07/2019 Cronaca 18/07/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44 5 Rinasce il parco 'La Mal fa'. «Ora servono più iniziative» Cultura e Turismo 17/07/2019 Ravenna24Ore.it 6 Russi: Il fascino dell' operetta al Centro sociale Porta nova sport 18/07/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 21 7 Al torneo di Godo vincono Piratini e i padroni di casa 17/07/2019 RavennaNotizie.it 8 Le classifiche del XXIV torneo di baseball 'Forte dei Goti' a Godo Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 18/07/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 3 9 Cantieri anti dissesto per 1,8 miliardi nel 2019 18/07/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 3 Giorgio Pogliotti 10 Intesa con le Regioni, partono i navigator 18/07/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 25 11 Comuni più liberi sulle varianti dei piani edilizi 18/07/2019 Italia Oggi Pagina 31 FABRIZIO G. POGGIANI 12 Conformità ampia 18/07/2019 Italia Oggi Pagina 32 14 Appalti pubblici senza conflitti d' interesse 18/07/2019 Italia Oggi Pagina 32 FRANCESCO CERISANO 15 L' autonomia impoverisce il Sud
[ § 1 § ] giovedì 18 luglio 2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 3
[ § 2 § ] giovedì 18 luglio 2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 4
[ § 1 4 4 1 6 3 8 0 § ] giovedì 18 luglio 2019 Pagina 44 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Cronaca RUSSI INAUGURATO LA SCORSA SETTIMANA DOPO LAVORI COMINCIATI A FEBBRAIO Rinasce il parco 'La Mal fa'. «Ora servono più iniziative» LA SCORSA settimana è stato inaugurato il rinnovato parco Ugo La Malfa a Russi, d o p o i l a v o r i i n i z i a t i a f e b b r a i o . I l p r o g e t t o d i riqualificazione dei giardini pubblici è stato sviluppato con l' obiettivo di valorizzare i segni dell' antica fortezza medievale di Russi, e di ridare vita agli stessi, da molto tempo in stato di quasi abbandono. La riqualificazione voluta dalla precedente amministrazione comunale e dalle associazioni di categoria, ha avuto come punti fermi attrezzare l' area con impianti e servizi per realizzare attività ed eventi, creare un' illuminazione per valorizzare il percorso e gli elementi presenti, sistemare il verde del parco in modo da renderlo più arioso e con zone ombreggiate. I lavori hanno riportato alla luce le antiche cinta murarie, che partendo dal torrione proseguono lungo i giardini del parco in direzione del torrione di via Babini. Per il sindaco Valentina Palli «era opportuno ridare vita ai giardini pubblici, spazio di grandi potenzialità sito in centro che non aveva più una sua ben definita funzione. Deve tornare accessibile e la nostra amministrazione si impegnerà per rivalutare il parco attraverso la creazione di eventi, anche in sinergia con le associazioni di categoria. Nonostante manchino alcuni elementi di decoro, come panchine e la fontana centrale, i lavori che i nostri uffici hanno coordinato sono di grande valore. Gianni Zampaglione. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 5
[ § 1 4 4 1 6 3 8 1 § ] mercoledì 17 luglio 2019 Ravenna24Ore.it Cultura e Turismo Russi: Il fascino dell' operetta al Centro sociale Porta nova Giovedì 18 luglio alle ore 21 un viaggio musicale attraverso operette, romanze e colonne sonore del coro "Corelli" di Fusignano Una serata dedicata alle operette e a tutti i linguaggi musicali che hanno lasciato un segno nel tempo, come le romanze, brani dei musical e famose colonne sonore meravigliosamente interpretate da voci soliste accompagnate dal coro "Corelli" di Fusignano. Giovedì 18 luglio con inizio alle ore 21 presso il parco Falcone / Borsellino di Russi. Ingresso gratuito.Evento organizzato dal Centro sociale Porta nova. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 6
[ § 1 4 4 1 6 3 7 8 § ] giovedì 18 luglio 2019 Pagina 21 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) sport BASEBALL GIOVANILE Al torneo di Godo vincono Piratini e i padroni di casa GODO Due settimane di baseball giovanile al diamante Casadio che lo scorso week-end ha ospitato il consueto torneo "Forte dei Goti" giunto alla 24ª edizione. Nella categoria Under 10, memorial "Murel", la vittoria è andata allo Junior Rimini che ha messo in fila Crocetta Parma. Falcons Torre Pedrera, Goti e Ravenna. Nella categoria Under 14, il memorial "Saporetti" è andato ai padroni di casa che hanno preceduto San Marino, Ravenna e Junior Rimini. In questa categoria sono stati assegnati i premi individuali: doppietta di Godo con Nicolò Lucchi miglior lanciatore e Antonio Casadio mvp del torneo, mentre Elia Di Carlo (Junior Rimini) è stato il miglior battitore. E domani scata il 23° memorial "Antonio Casadio". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 7
[ § 1 4 4 1 6 3 7 9 § ] mercoledì 17 luglio 2019 RavennaNotizie.it sport Le classifiche del XXIV torneo di baseball 'Forte dei Goti' a Godo Il XXIV torneodi baseball' Forte dei Goti', svolto a Godo da venerdì 12 a domenica 14 luglio, si è concluso con le seguenti classifiche: Memorial Il XXIV torneo di baseball 'Forte dei Goti', svolto a Godo da venerdì 12 a domenica 14 luglio, si è concluso con le seguenti classifiche: Memorial 'Murel' Under 10 1° classificato Junior Rimini 2° classificato Crocetta 3° classificato TP Falcons 4°-5° classificato Goti e Ravenna. Memorial Saporetti Under 14 1° classificato Godo 2° classificato San Marino 3° classificato Ravenna 4° classificato Junior Rimini. Premi individuali Under 14 Miglior lanciatore Lucchi Nicolò (Godo) Miglior battitore Di Carlo Elia (Junior Rimini) MVP Casadio Antonio (Godo). Il prossimo appuntamento è con il XXIII torneo 'Memorial Antonio Casadio' che si terrà sempre al campo da baseball di via rivalona a Godo, dal 19 al 21 luglio. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 8
[ § 1 4 4 1 6 3 8 2 § ] giovedì 18 luglio 2019 Pagina 3 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali riunione a palazzo chigi sul piano «PROTEGGI ITALIA» Cantieri anti dissesto per 1,8 miliardi nel 2019 Il premier: «Abbiamo messo il turbo alle opere legate alla cura del territorio» M.Per. - «Mettere il turbo» ai cantieri per l' emergenza e la prevenzione del dissesto idrogeologico. Giuseppe Conte ieri mattina ha radunato a Palazzo Chigi i tecnici del Mef, il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, Invitalia e le Regioni. Obiettivo del premier: favorire il decollo rapido del piano "Proteggi Italia" per la messa in sicurezza del territorio, varato a febbraio. E garantire che entro fine anno vengano spesi i fondi sul piatto: 1,274 miliardi (frutto della flessibilità concordata con l' Ue) per 6.543 interventi coordinati dalla Protezione civile nelle Regioni e nelle Province autonome colpite dal maltempo lo scorso anno, 102 milioni per 57 interventi in capo al ministero delle Politiche agricole e 315 milioni per 263 opere di prevenzione, gestita dal dicastero dell' Ambiente. Nella disponibilità del ministro Sergio Costa dovrebbero arrivare altri 150 milioni per ulteriori 63 interventi, che fanno salire il totale di fondi disponibili per il 2019 a 1,84 miliardi per quasi 7mila opere immediatamente cantierabili. Sarà il Cipe, il 24 luglio, ad approvare il piano ambiente e a definire la procedura semplificata, attraverso la conferenza dei servizi, per sbloccare le risorse aggiuntive. Alla stessa riunione sarà sottoposta la soluzione trovata al nodo del personale specializzato che dovrà affiancare i governatori nella loro veste di commissari straordinari per il dissesto. Si è deciso di puntare sul supporto di società in house: Invitalia, a sostegno della Protezione civile, e Sogesid, a supporto dell' Ambiente, metteranno a disposizione un pool di esperti per accelerare la realizzazione delle opere programmate. «In sei mesi siamo riusciti a fare un lavoro che prima a causa della burocrazia, di lungaggini e di impedimenti inaccettabili richiedeva anni», spiega Conte al Sole 24 Ore. «Con mio Dpcm abbiamo sbloccato fondi esistenti e inutilizzati, semplificato le procedure e di fatto abbiamo letteralmente messo il turbo ai cantieri legati alla cura del territorio. Il Paese vuole correre e noi lo stiamo assecondando». Il piano "Proteggi Italia" include non a caso anche i 400 milioni ai Comuni per la messa in sicurezza di scuole, strade ed edifici pubblici stanziati con la legge di bilancio e appaltati al 95% grazie alla corsia veloce per i microappalti (si veda Il Sole 24 Ore del 9 luglio scorso). E pesa complessivamente quasi 11 miliardi nel triennio. Risorse che il premier non vuole assolutamente sprecare. Da qui il raccordo operato dalla cabina di regia Strategia Italia, che si è riunita l' 11 luglio per fare il punto su tutti i programmi di investimento. Anche sui Cis, i contratti istituzionali di sviluppo cari al premier. In pista 500 milioni per 109 progetti subito cantierabili e già individuati: 43 per la Capitanata in Puglia e 66 in Molise. In autunno partiranno i Cis per la Basilicata e per Cagliari. Altri due saranno avviati con la Calabria, grazie a centinaia di milioni dal Fondo di sviluppo e coesione. Chiaro il messaggio a chi, anche dentro il Governo, parla di Paese bloccato: Conte rivendica un metodo e «tempi record». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 9
[ § 1 4 4 1 6 3 8 5 § ] giovedì 18 luglio 2019 Pagina 3 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali REDDITO DI CITTADINANZA Intesa con le Regioni, partono i navigator Mancano all' appello Campania, Lombardia, Basilicata, Trento e Bolzano Giorgio Pogliotti Nelle 16 regioni che ieri al Mise hanno firmato le convenzioni con Anpal servizi i navigator potranno essere assunti con contratti di collaborazione. Mancano ancora la Lombardia, la Campania, la Basilicata, le province autonome di Trento e Bolzano. Tra le regioni, Lazio e Calabria hanno vietato ai navigator di rapportarsi in modo diretto con i beneficiari del reddito di cittadinanza. Ma i 330mila percettori "occupabili" - compresi i componenti delle famiglie il numero si stima salirà a 660mila - ancora non sono stati contattati dai centri per l' impiego. Il sistema applicativo informatico con gli elenchi dei beneficiari ancora non è operativo, così dai centri per l' impiego non sono ancora partiti gli sms per convocare i percettori del sussidio. Anche se a livello regionale c' è chi si è presentato spontaneamente agli sportelli, bisognerà attendere il 1° settembre - quando l' applicativo sarà operativo - perché inizino le convocazioni. In ritardo rispetto alla scadenza fissata dalla legge che prevede la convocazione dei percettori del reddito di cittadinanza entro un mese dal riconoscimento del sussidio che molti ricevono dallo scorso aprile. Fino a quella data, il nuovo strumento avrà una natura solo assistenziale. Tornando ai navigator, saranno operativi nei centri per l' impiego da metà agosto, prima parteciperanno ad una sessione di orientamento di base - il 29 luglio a Cagliari il 31 luglio a Roma e il 1 agosto a Palermo - poi seguiranno un corso di formazione di due settimane, sotto la supervisione di esperti Anpal. Anche quando inizieranno a lavorare nei centri per l' impiego, i navigator dovranno superare un percorso di 16 moduli formativi, per un totale di 200 ore, da realizzare nei primi 4 mesi di attività per ottenere la certificazione Anpal. Dovranno supportare gli operatori dei centri per l' impiego nella realizzazione di un percorso che va dalla prima convocazione, fino all' accettazione di un' offerta di lavoro congrua per il percettore del reddito di cittadinanza. Intanto le regioni ancora attendono lo sblocco del decreto, all' esame della Corte dei conti, con le risorse (120 milioni per il 2019) per procedere a 4mila assunzioni a tempo indeterminato nei centri per l' impiego. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 10
[ § 1 4 4 1 6 3 8 3 § ] giovedì 18 luglio 2019 Pagina 25 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali in lombardia Comuni più liberi sulle varianti dei piani edilizi La Corte costituzionale ha bocciato la limitazione dei poteri dei Comuni lombardi, imposta dalla Regione, di apportare varianti che riducono le previsioni e i programmi edificatori nel documento di piano vigente. Con la sentenza 179 (depositata il 16 luglio) la Consulta ha dichiarato l' illegittimità costituzionale dell' ultimo periodo dell' articolo 5, comma 4, della legge della Regione Lombardia 28 novembre 2014 n. 31. Il principio a favore dei Comuni era già stato sostenuto in più sedi da Anci Lombardia. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 11
[ § 1 4 4 1 6 3 8 4 § ] giovedì 18 luglio 2019 Pagina 31 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Processo tributario telematico Conformità ampia FABRIZIO G. POGGIANI Attestazione di conformità dei documenti allargata. Nel processo tributario telematico, difensori e dipendenti pubblici potranno prelevare su supporto analogico dalla posta elettronica certificata (Pec) copie e allegati e attestare la conformità delle copie cartacee rispetto ai documenti informatici da cui provengono. Dallo scorso 1° luglio nel processo tributario le parti devono notificare e depositare gli atti processuali, e i documenti connessi, «esclusivamente» con modalità digitali, essendo il processo, nell' ambito delle commissioni provinciali e regionali, diventato obbligatoriamente (ed esclusivamente) telematico. L' Agenzia delle entrate, pertanto, ha fornito le indicazioni operative agli uffici periferici attraverso l' emanazione di una direttiva (la n. 54/2019) avente a oggetto, appunto, il processo tributario telematico (Ptt), come disposto dall' art. 16, del dl 119/2018, per quanto previsto dall' art. 16-bis, del dlgs 546/1992 (sul tema, circ. 1/DF/2019). L' art. 25-bis del dlgs 546/1992, di recente introduzione, ha previsto una semplificazione delle procedure di attestazione di conformità dei documenti per effetto della detta trasformazione del processo da cartaceo a telematico, poste alcune deroghe, stabilendo che i difensori e i dipendenti (non si parla di funzionari ma semplicemente di dipendenti dell' amministrazione finanziaria) dell' ente impositore (Agenzia delle entrate, comuni e altro), nonché dell' agente della riscossione e dei soggetti iscritti all' albo per l' accertamento e la riscossione dei tributi degli enti locali, hanno il «potere di attestare» la conformità della copia informatica di un atto processuale, di un provvedimento del giudice o di altro documento su formato analogico o detenuto in originale o in copia conforme (come, per esempio, le sentenze), nonché delle copie informatiche e analogiche di atti e provvedimenti contenuti nel fascicolo informatico; di fatto, difensori e dipendenti si surrogano nel lavoro delle segreterie delle commissioni. Il documento in commento precisa, inoltre, che gli atti e i provvedimenti presenti nel fascicolo devono essere ritenuti equivalenti agli originali, che le copie munite di attestazione di conformità del difensore o del dipendente equivalgono all' originale e/o alla copia conforme e che l' estrazione delle citate copie, inevitabilmente, esonera dal pagamento dei diritti di copia, tenendo conto che chi attesta assume la veste di «pubblico ufficiale», con le conseguenze del caso. Nel caso in cui si debba provare la notifica o una comunicazione eseguita, il comma 3 del citato art. 16 prevede che i difensori e di dipendenti degli enti coinvolti possono estrarre copia su supporto analogico dal messaggio inviato con Pec e attestare la conformità anche delle ricevute di accettazione e avvenuta consegna, soprattutto in sede di giudizio per cassazione dove il deposito è ancora su supporto cartaceo. La direttiva interna fornisce le indicazioni per la corretta esecuzione di notifica e deposito degli atti processuali, soprattutto con riguardo dell' utilizzo dell' indirizzo di posta elettronica certificata (Pec) della controparte, con la necessità di verificare negli appositi elenchi (Ini-Pec) in caso di assenza e/o di errata indicazione della stessa. Per il deposito delle controdeduzioni si richiama una precedente direttiva (n. 8/2017) che invitata all' utilizzo della formula telematica anche quando la controparte (prima dell' obbligo introdotto) si avvaleva, per l' atto introduttivo, delle modalità tradizionali di deposito e notifica e, sul punto, oltre a indicare i formati richiesti (Pdf/A o Pdf/A-1b, per gli allegati Tif/Tiff, con apposizione di firma digitale) si precisa che l' ufficio deve verificare l' effettivo deposito dell' atto attraverso il servizio «Telecontenzioso». L' atto notificato via Pec deve essere depositato, tramite S.I.Gi.T. , unitamente alle ricevute (entrambe) di consegna e accettazione e agli eventuali allegati, firmato Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 12
[ § 1 4 4 1 6 3 8 4 § ] giovedì 18 luglio 2019 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali digitalmente, assegnando al file un nome identificativo con generazione automatica dei dati variabili. Nei casi eccezionali è ammesso il deposito con modalità diverse da quelle telematiche, ma soltanto in seguito ad un' autorizzazione del giudice che rilascia uno specifico provvedimento motivato da circostanze eccezionali, con conseguente possibile deposito su supporto cartaceo dell' atto; situazione replicata anche nel caso di controversie di ammontare sino a 3 mila euro, nell' ipotesi in cui il ricorrente (per facoltà) sta in giudizio senza avvalersi dell' assistenza tecnica. Infine, si ribadisce che in caso di mancata notifica alla controparte non dipendente dall' ufficio la notifica si considera eseguita correttamente alla data attestata dalla ricevuta di accettazione e si precisa che l' attestazione di conformità deve essere apposta soltanto nei casi in cui le regole processuali lo richiedano espressamente. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 13
[ § 1 4 4 1 6 3 8 7 § ] giovedì 18 luglio 2019 Pagina 32 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali L' Anac ha reso pubbliche le linee guida Appalti pubblici senza conflitti d' interesse ANDREA MASCOLINI - Al via le nuove linee guida Anac sui conflitti di interesse negli appalti pubblici, applicabili ai funzionari pubblici che gestiscono le gare, anche nell' ambito dei settori speciali; le stazioni appaltanti dovranno individuare le fattispecie di rischio dal punto di vista dell' imparzialità e trasparenza dell' operato del funzionario pubblico, generalmente il Responsabile unico del procedimento. Sono state rese pubbliche (in attesa della pubblicazione sulla gazzetta ufficiale) le linee guida (non vincolanti) n. 15 dell' Autorità nazionale anticorruzione recanti «individuazione e gestione dei conflitti di interesse nelle procedure di affidamento di contratti pubblici». Si tratta di ogni situazione in cui la sussistenza di un interesse personale di un soggetto operante nella stazione appaltante (o per conto di essa) in qualsiasi modo potrebbe influenzarne l' esito di una procedura in quanto potenzialmente idonea a minare l' imparzialità e l' indipendenza della stazione appaltante nella procedura di gara. La valutazione di queste fattispecie viene quindi effettuata ex ante rispetto all' operato concreto della stazione appaltante. L' Anac precisa che si deve trattare di situazioni in cui l' interesse personale dell' «agente» può essere di natura finanziaria, economica o dettato da particolari legami di parentela, affinità, convivenza o frequentazione abituale con i soggetti destinatari dell' azione amministrativa; inoltre deve essere tale da comportare la sussistenza di gravi ragioni di convenienza all' astensione, tra le quali va considerata il potenziale danno all' immagine di imparzialità dell' amministrazione nell' esercizio delle proprie funzioni. Premesso che l' articolo 42 del codice appalti non individua fattispecie tassative, le linee guida chiariscono che la norma si applica a coloro che risultano coinvolti in una qualsiasi fase della procedura di gestione del contratto pubblico di appalto o concessione, sia nei settori ordinari che in quelli speciali (programmazione, progettazione, preparazione documenti di gara, selezione dei concorrenti, aggiudicazione, sottoscrizione del contratto, esecuzione, collaudo, pagamenti), o a coloro che possono influenzarne in qualsiasi modo l' esito in ragione del ruolo ricoperto all' interno dell' ente. Le linee guida sono suddivise in quattro parti che riguardano le definizioni e l' ambito di applicazione del conflitto di interesse nelle procedure di gara; gli obblighi dichiarativi e di comunicazione, l' obbligo di astensione ed esclusione dalla gara del concorrente; la prevenzione del rischio. Nell' allegato IV sono esemplificati alcuni comportamenti Di particolare interesse, nella tabella allegata alla Parte IV, l' indicazione dei comportamenti delle stazioni appaltanti che dovrebbero essere preventivamente individuate dalle stazioni appaltanti e che possono essere indice di un conflitto di interesse fra funzionario pubblico e operatore economico, con riferimento alle diverse fasi: si va dei requisiti o criteri di aggiudicazione eccessivamente restrittivi per favorire qualche concorrente, all' inserimento di clausole contrattuali vessatorie per disincentivare la partecipazione o a clausole vaghe per consentire modifiche in fase esecuzione o rendere di fatto inefficaci le sanzioni in caso di ritardi e/o irregolarità nell' esecuzione della prestazione. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 14
[ § 1 4 4 1 6 3 8 6 § ] giovedì 18 luglio 2019 Pagina 32 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali I dubbi della Corte conti in audizione. Il trasferimento delle funzioni? Non sarà a costo zero L' autonomia impoverisce il Sud Lombardia, Veneto ed Emilia più ricche con la riforma FRANCESCO CERISANO L' autonomia differenziata, chiesta da Lombardia, Veneto ed Emilia- Romagna, su cui il governo sta faticosamente cercando di trovare la quadra, rischia di impoverire le altre regioni, soprattutto quelle meno ricche. La conferma del vizio di fondo contenuto nelle bozze d' intesa raggiunte tra la presidenza del consiglio e le tre regioni lo scorso 25 febbraio, arriva dalla sezione autonomie della Corte dei conti che è stata ascoltata in audizione dalla commissione parlamentare per l' attuazione del federalismo fiscale. Il finanziamento delle funzioni, così come disegnato nelle tre intese, rischia infatti di «accentuare le differenze nel riparto territoriale delle disponibilità finanziarie per la fornitura di servizi pubblici, contraddicendo la funzione perequativa delle risorse trasferite dallo Stato verso i territori meno performanti». E non è un caso che proprio su questo punto si siano al momento arenate le trattative tra le due anime del governo gialloverde (si veda ItaliaOggi del 12 luglio), con il MoVimento 5 Stelle che in più di un' occasione ha espresso dubbi sugli effetti negativi che il meccanismo di finanziamento delle funzioni trasferite potrebbe produrre sui conti delle altre regioni. Le perplessità dei Pentastellati sono state confermate dalla Corte dei conti, a cominciare dalle compartecipazioni al gettito dei tributi erariali (Iva e Irpef). Le intese prevedono che un eventuale extragettito delle compartecipazioni (rispetto alla spesa storica statale in sede di prima applicazione della regionalismo differenziato e, successivamente, rispetto alla determinazione dei fabbisogni standard che dovranno determinare a regime l' ammontare delle risorse da trasferire) rimanga nella disponibilità delle tre regioni. Qualora il gettito sia inferiore alle risorse predeterminate, le minori entrate saranno compensate grazie alla revisione periodica delle aliquote. La Lega, come si sa, non intende rinunciare alle aliquote variabili, ma la Corte conti mette in guardia dai possibili effetti distorsivi di un tale meccanismo perché, data la clausola di invarianza della spesa pubblica, le differenze territoriali potrebbero accentuarsi. Non solo. Nel caso di mancata determinazione dei fabbisogni standard nell' arco di tre anni, le intese prevedono che il finanziamento delle funzioni venga fissato a un livello non inferiore alla media pro capite nazionale della spesa statale corrispondente alle funzioni attribuite. Ebbene, in questa ipotesi, osservano i magistrati della sezione autonomie, «le risorse finanziarie che lo stato dovrebbe trasferire alle regioni ad autonomia differenziata, ad esempio le funzioni relative alla tutela della salute o alla pubblica istruzione, sarebbero superiori a quelle attualmente spese in quei territori». E tutto questo, in considerazione della clausola, prevista nelle bozze di intesa, che prevede che il trasferimento delle funzioni avvenga «a saldi invariati e senza ulteriori oneri per la finanza pubblica» potrebbe comportare «una riduzione delle risorse fiscali disponibili per le altre regioni». I numeri della Banca dati delle amministrazioni pubbliche (Bdap) lo confermano. La spesa per l' istruzione scolastica nel 2016 è stata pari a 31,4 miliardi di euro in valore assoluto, e a 518 euro pro capite a livello nazionale. Tale spesa risulta essere superiore a quella erogata nelle tre regioni che reclamano l' autonomia differenziata, che si attesta a quota 459 euro pro capite in Lombardia, 477 euro in Veneto e 457 euro in Emilia-Romagna. In pratica le tre regioni ci guadagnerebbero portando a casa più risorse di quanto speso attualmente dallo Stato sul territorio. Stesso discorso per il finanziamento della sanità (pari in valore assoluto a un miliardo di euro) che, a livello nazionale, è pari a 17,65 euro pro capite, ossia più di quanto erogato in Lombardia (9,16 euro), Veneto (8,53 euro) ed Emilia-Romagna (10,11 euro). Queste considerazioni inducono la Corte dei conti a chiedere una maggiore ponderazione e un necessario raccordo del regionalismo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 15
[ § 1 4 4 1 6 3 8 6 § ] giovedì 18 luglio 2019 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali differenziato con la legge delega sul federalismo fiscale (legge n.42/2009) e con il relativo decreto attuativo sul fisco regionale (dlgs n.68/2011) rimasto fino ad ora lettera morta. La Corte ha espresso perplessità sul fatto che la riforma possa essere realmente a costo zero per l' erario perché «richiede un notevole impegno anche sul versante della spesa, pur se non di immediata percezione sotto il profilo finanziario, che dovrebbe essere oggetto di una preventiva analisi costi-benefici». Di qui la richiesta che venga previsto «un adeguato sistema di monitoraggio/rendicontazione che garantisca in modo oggettivo la trasparenza delle attività svolte e dei risultati conseguiti». «Apprendo con grande interesse il contenuto della relazione della Corte dei conti sul tema dell' autonomia differenziata», ha osservato il viceministro all' economia Laura Castelli (M5S). «I meccanismi di finanziamento dell' autonomia, come da noi più volte sostenuto, devono raccordarsi con la legge attuativa del federalismo fiscale e non possono sottrarsi alla perequazione interregionale. La Corte ci dice che dobbiamo ripartire dal dlgs 68/2011, ed io aggiungo, che è il momento di ripartire soprattutto dalla perequazione infrastrutturale». © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 16
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