Modulo 1 - Comprendere i Nuovi Media - Conoscenze Informatiche e Telematiche - 6CFU a.a. 2019/20 prof. Alessandro Iannella
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Modulo 1 - Comprendere i Nuovi Media Conoscenze Informatiche e Telematiche - 6CFU a.a. 2019/20 prof. Alessandro Iannella
Guida alle Slide Link al Video Riferimento bibliografico per approfondire (v. slide finale: Bibliografia)
Informazioni sul Modulo Queste Slide 3 Quesiti (domande o esercizi) Stella, R., Riva, C., Scarcelli C.M. & 1 pt. ciascuno Drusian, M. (2018) Sociologia dei Suff.: 1,8/3 Cosa studiare? New Media, UTET: pp. 59-114 L’esame (capp. 3, 4 e 5).
Indice del Modulo Media, Nuovi Media e Web Partecipativo e 1 Comunicazione Mediata 2 Social Media 3 Identità e Social Media 4 Rischi e Opportunità della Rete Produttività: il profilo LinkedIn 5 Disuguaglianze Digitali 6 e Google Docs
1 1. Media, Nuovi Media e Comunicazione Mediata M EDIA < pl ural e la t . ME DIU M “ m ezzo ” I media o mezzi di comunicazione di massa sono “apparati socio-tecnici che svolgono una funzione di mediazione nella comunicazione fra soggetti” (Colombo, 2003) 6
1 1. Media, Nuovi Media e Comunicazione Mediata M EDIA < pl ural e la t . ME DIU M “ m ezzo ” Sono basati sulla logica della monodirezionalità del flusso di comunicazione e su di una chiara e netta separazione tra mittente e destinatario ME D IA TR A DIZIO NA LI 7
1 1. Media, Nuovi Media e Comunicazione Mediata M EDIA < pl ural e la t . ME DIU M “ m ezzo ” ME D IA TR A DIZIO NA LI NU OVI MED IA INTER NET 8
1 1. Media, Nuovi Media e Comunicazione Mediata MEDIA < PLU R AL E L AT. M EDI UM “ MEZZO” Sono nati in seguito alla rivoluzione informatica e hanno modificato le modalità di produzione e accesso all’informazione, l'organizzazione dei linguaggi e dei contenuti, i supporti impiegati, la comunicazione N UOVI M EDI A 9
1 1. Media, Nuovi Media e Comunicazione Mediata NOTA BENE Sebbene il primo collegamento tra computer nasca in ambito accademico già nel 1969 con la rete ARPANET, si può parlare di new media a partire dalla loro diffusione di massa nel 2000, quando si ha un boom di connessioni di carattere pubblico e commerciale, non più unicamente scientifico, permesso dalla diffusione del World Wild Web nato, invece, nel 1991. 10
1 1. ME DIA , NUOVI 1. Media, M EDIA Nuovi Media E COM UNICA ZIONE e Comunicazione MEDIATA Mediata https://youtu.be/uGI00HV7Cfw 11
1 1. Media, Nuovi Media e Comunicazione Mediata I N U OVI MED IA IN TEG RA N O E R IEL A B ORAN O LE CA R AT TER IST ICH E D EI M EDIA PR ECED EN TI 12
1 1. Media, Nuovi Media e Comunicazione Mediata 900 020 1 2 I N U OVI MED IA N ON DETER M INA NO UN A SOSTITU ZION E MA U NA CON TIG UI TÀ E , A L M OM EN TO, S O NO COM PL EM ENTA RI 13
1 1. Media, Nuovi Media e Comunicazione Mediata 900 020 1 2 N ON D ETER M IN ANO UNA SOSTITU ZION E MA U NA CON TIG UI TÀ E , A L M OM EN TO, S O NO COM PL EM ENTA RI 14
1 1. Media, Nuovi Media e Comunicazione Mediata Asincronia (forum, e-mail) Asincronia (giornali, libri, TV) Tempo Sincronia (chat, social) Sincronia (radio, TV in diretta) On-demand Limitato (giornali, libri) Spazio Illimitato Illimitato (radio, TV) One-to-many/One-to-one/One-to-few Audience One-to-many Many-to-many/Many-to-one/Many-to-few Mono-mediale/Bi-mediale Contenuto Multimediale e Interattivo e statico 15
1 1. Media, Nuovi Media e Comunicazione Mediata CON I NUOVI MEDIA SI EVOLVE IL CONCETTO DI CO M U NICAZ ION E M E D IATA 16
1 1. Media, Nuovi Media e Comunicazione Mediata CO M U NICAZ ION E M E D IATA DA L CO MPUTER One-to-many Many-to-many One-to-one Many-to-one One-to-few Many-to-few 17
1 1. Media, Nuovi Media e Comunicazione Mediata ANNI I primi studi sulla CMC si basano si basano su esperimenti CO MU NIC AZI ON E ME DIA TA laboratoriali di messaggistica (chat, e-mail) OTTANTA Reduced Social Cues (RCS) DA L CO MP UTE R La CMC si verifica in una situazione di vuoto sociale, di (Stella et al., 2018) riduzione delle norme, con: • un effetto di deindividuazione per cui il soggetto si sente meno esposto e inibito e quindi più libero nel rapportarsi all’altro, con una maggiore violazione delle norme e con frequenti fenomeni di flaming; • un equalization effect, vale a dire una maggiore partecipazione ai processi decisionali da parte di tutti i soggetti coinvolti, a prescindere dallo status e dalla posizione gerarchica (democratizzazione). 18
1 1. Media, Nuovi Media e Comunicazione Mediata ANNI Social Identity Deindividuation Theory (SIDE) CO MU NIC AZI ON E ME DIA TA La CMC non prevede sempre un equalization effect ma OTTANTA consente all’individuo di adattarsi di volta in volta alla situazione nella quale interagisce, con gradi di DA L CO MP UTE R deindividuazione differenti: (Stella et al., 2018) • quando prevale l’identità individuale ci possono essere fenomeni di equalizzazione e uno scarso rispetto delle regole; • quando prevale l’identità sociale si ha una forte adesione alle norme, con comportamenti anche più conformisti rispetto al faccia a faccia. 19
1 1. Media, Nuovi Media e Comunicazione Mediata ANNI Social Information Processing Perspective (SIP) CO MU NIC AZI ON E ME DIA TA Si accorge che i precedenti studi, essendo laboratoriali, OTTANTA prevedevano interazioni sociali asettiche, pertanto, non analizzavano la dinamica temporale. DA L CO MP UTE R Secondo questa teoria, la CMC è efficiente come la (Stella et al., 2018) comunicazione faccia-a-faccia ma più lenta nello sviluppo di relazioni significative. Modello Hyperpersonal Osserva come attraverso la CMC sia possibile gestire le proprie impressioni sugli altri, con una presentazione fortemente ottimizzata del proprio sé, iperpersonale, idealizzata dall’interlocutore, in cui i meccanismi sociali classici dell’interazione sono esasperati. La CMC è ancora più “stereotipicamente sociale”. 20
1 1. Media, Nuovi Media e Comunicazione Mediata ANNI Etnografia della Rete CO MU NIC AZI ON E ME DIA TA Con la nascita del Web, Internet inizia a diffondersi e NOVANTA l’online comincia a essere percepito come un luogo “quotidiano” di incontri e di interazioni, anche grazie DA L CO MP UTE R all’ampia diffusione dei Multi User Dungeon (MUD). (Stella et al., 2018) Nickname, interazioni affettive, costruzione delle identità, dinamiche di gruppo, negoziazione delle norme, cyber- femminismo, flaming e gender swapping diventano oggetto di studio. 21
1 1. Media, Nuovi Media e Comunicazione Mediata ANNI Il mondo online è percepito come: CO MU NIC AZI ON E ME DIA TA • un rifugio (il cyber-spazio); NOVANTA • una moratoria psicosociale, cioè un momento in cui l’individuo si mette alla prova e testa nuove modalità DA L CO MP UTE R identitarie senza troppe conseguenze per la vita (Stella et al., 2018) offline. 22
1 1. Media, Nuovi Media e Comunicazione Mediata ANNI Web Partecipativo o 2.0 CO MU NIC AZI ON E ME DIA TA Con la diffusione dei blog, che segna la nascita del web DUEMILA partecipativo (o 2.0), l’utente non è più destinatario (oggetto) dei contenuti ma anche emittente (soggetto). DA L CO MP UTE R Si passa dall’interazione in ambienti chiusi (chat, (Stella et al., 2018) videogame) e dalla consultazione di fonti informative (sito web) alla possibilità di creare contenuti da condividere, interagendo con un pubblico sempre più vasto ma anche sempre più specifico. La vita diventa una dinamica di reciproca interazione tra reale e virtuale. 23
1 1. Media, Nuovi Media e Comunicazione Mediata ANNI La diffusione dei social media e degli ambienti CO MU NIC AZI ON E ME DIA TA immersivi (VR, AR, MX), l’impiego di intelligenze DUEMILADIECI artificiali e le questioni che riguardano i big data hanno portato il dibattito internazionale a soffermarsi su DA L CO MP UTE R svariati aspetti: Comunicazione e Frodi, Disagi Opportunità Interazione e Ostilità Rischi Sapere e Informazione Disinformazione Democrazia Iniquità, Conflitti e Libertà e Chiusure Ne deriva l’importanza di una grande riflessione sulle modalità di accesso alla rete, sul suo impiego consapevole e sui benefici che è possibile trarne. 24
1 1. Media, Nuovi Media e Comunicazione Mediata CURIOSITÀ "Web 3.0 is the third generation of internet services for websites and applications that will focus on using a machine-based understanding of data to provide a data-driven and semantic web. The ultimate goal of Web 3.0 is to create more intelligent, connected and open websites" (Techtarget.com) 25
1 1. Media, Nuovi Media e Comunicazione Mediata RIA S S UMENDO, I N U OVI MEDIA SO NO… MULTIMEDIALI PARTECIPATIVI SENZA LIMITI INTERATTIVI PERSONALIZZABILI REVERSIBILI* 26
1 2 UNITÀ 2 Web Partecipativo e Social Media 27
1 2 2 . We b Par teci pativo e Social M ed ia I S o ci al Medi a Sono un gruppo di applicazioni, costruite sui paradigmi tecnologici ed ideologici del web partecipativo, (Kaplan & Haenlein, 2010) che permettono la creazione e lo scambio di contenuti generati dagli utenti. 28
1 2 2 . We b Par teci pativo e Social M ed ia I S o ci al Medi a Sono un gruppo di applicazioni, costruite sui paradigmi tecnologici ed ideologici del web partecipativo, (Kaplan & Haenlein, 2010) che permettono la creazione e lo scambio di contenuti generati dagli utenti. PRE S E N Z A S O CIALE E I media differiscono tra loro sulla base del grado di presenza sociale IN TE N S I TÀ M E D I ATI CA che riescono a far emergere nella relazione inter-soggettiva, misurabile in termini di coinvolgimento acustico, visivo e fisico e influenzato dall’intimità e dall’immediatezza consentite = dall’intensità mediatica dello strumento, che può quindi rivelarsi capace o meno di conseguire l’obiettivo dello scambio comunicativo, cioè la risoluzione delle ambiguità e la riduzione l’incertezze. 29
1 2 2 . We b Par teci pativo e Social M ed ia I S o ci al Medi a Sono un gruppo di applicazioni, costruite sui paradigmi tecnologici ed ideologici del web partecipativo, (Kaplan & Haenlein, 2010) che permettono la creazione e lo scambio di contenuti generati dagli utenti. AUTO - PR E S E N TAZI ON E I media possono essere distinti a seconda di quanto l’utente sia E AUTO - R IVEL AZI ON E effettivamente in grado di gestire le proprie impressioni sugli altri, comportamento che attua attraverso la più o meno conscia rivelazione di informazioni personali coerenti con l’immagine di sé = che vuole fornire. 30
1 2 2 . We b Par teci pativo e Social M ed ia I S o ci al Medi a Sono un gruppo di applicazioni, costruite sui paradigmi tecnologici ed ideologici del web partecipativo, (Kaplan & Haenlein, 2010) che permettono la creazione e lo scambio di contenuti generati dagli utenti. Presenza Sociale e Intensità Mediatica Bassa Media Alta Social network Mondi virtuali sociali Alta Blog (es. Facebook) (es. Second Life) Auto-presentazione e Auto-rivelazione Content Progetti Collaborativi Mondi virtuali di gioco Bassa communities (es. Wikipedia) (es. World of Warcraft) (es. YouTube) 31
1 2 2 . We b Par teci pativo e Social M ed ia O G GI A SS I ST I AM O A U N F E NO M EN O D I CO NVE R G E NZA D I CAR AT T E R ISTI CHE E D I NA MI CH E DI (Iannella, 2020) I NT E R A ZIO NE PE RTA NTO, È D I F F I C I L E C R EA R E D E I GR UPPI PER C L A SSI F I CA R E I S O C I A L M EDI A 32
1 2 2 . We b Par teci pativo e Social M ed ia C I A SCUN S O C IA L HA UN A PR OPR IA “CULTU R A D I G ITA L E” C HE LO CON T R AD D I ST IN G UE 33
1 2 2 . We b Par teci pativo e Social M ed ia LI CO N O SC I TUT TI ? 34
1 2 2 . We b Par teci pativo e Social M ed ia TWITCH MI XER 35
1 2 2 . We b Par teci pativo e Social M ed ia FAC E B OOK 36
1 2 2 . We b Par teci pativo e Social M ed ia https://youtu.be/Is8eXZco46Q 37
1 2 2 . We b Par teci pativo e Social M ed ia TI KTOK 38
1 2 2 . We b Par teci pativo e Social M ed ia YO UTU BE 39
1 2 2 . We b Par teci pativo e Social M ed ia RES E AR CH GATE ACA DE MIA .E DU 40
1 2 2 . We b Par teci pativo e Social M ed ia B LO G G ER WO R D PR E S S 41
1 2 2 . We b Par teci pativo e Social M ed ia L IN KE D IN 42
1 2 2 . We b Par teci pativo e Social M ed ia S N AP C H AT 43
1 2 2 . We b Par teci pativo e Social M ed ia RED DIT QUORA 44
1 2 2 . We b Par teci pativo e Social M ed ia WH ATSA PP WECH AT M E S SE NGE R TE LEG RA M 45
1 2 2 . We b Par teci pativo e Social M ed ia DR I BB B LE DEVI A NTA RT B EH A N CE F LI C KR 46
1 2 2 . We b Par teci pativo e Social M ed ia IN STAG R AM 47
1 2 2 . We b Par teci pativo e Social M ed ia O D N O KL A SS N IK I VKON TA KTE WE I B O 48
1 2 2 . We b Par teci pativo e Social M ed ia TWIT TE R 49
1 2 2 . We b Par teci pativo e Social M ed ia TUM BLR 50
1 2 3 UNITÀ 3 Identità e Social Media 51
1 2 3 3. Identità e Social Media https://youtu.be/0EFHbruKEmw 52
1 2 3 3. Identità e Social Media I de n t i t à Le scienze sociali spiegano che l’identità di ciascuno si trova in un rapporto dialettico continuo con la società, al centro del confronto tra me (Ego) e l’altro (Alter). IDENTITÀ = ISTANZA RELAZIONALE IDENTITÀ PERSONALE IDENTITÀ SOCIALE Ciò che ci contraddistingue come individualità Si tratta della dimensione inter-soggettiva e condivisa, diversa da altre (la storia, la corporeità…) dove l’esperienza è situata all’interno delle relazioni 53 (Stella et. al., 2018)
1 2 3 3. Identità e Social Media I de n t i t à e Medi a I media tradizionali hanno infatti da I social media si spingono oltre, sono sempre allargato le possibilità di strumenti in cui e con cui possiamo entrare in contatto con modelli e lavorare alla nostra identità sfere esperienziali non direttamente accessibili nella vita quotidiana 54 (Stella et. al., 2018)
1 2 3 3. Identità e Social Media I de n t i t à e So c i al Med ia • possiamo essere quello che non siamo; • possiamo mostrarci in maniera diversa a seconda del pubblico al quale ci rivolgiamo. Ma, soprattutto, mettiamo in gioco la nostra identità e lo facciamo attraverso il confronto con gli altri e continui aggiustamenti basati sul loro feedback (mi piace, commenti, condivisioni, reazioni). Foto, post, prodotti, relazioni rispecchiano i nostri stati d’animo, vale a dire che le emozioni prendono forma nel web per poi riacquisire forza nella quotidianità una volta che gli altri li visualizzano. 55 (Stella et. al., 2018)
1 2 3 3. Identità e Social Media I de n t i t à e So c i al Med ia IDENTITÀ DIGITALE = IDENTITÀ = ISTANZA RELAZIONALE IDENTITÀ PERSONALE IDENTITÀ SOCIALE Ciò che ci contraddistingue come individualità Si tratta della dimensione inter-soggettiva e condivisa, diversa da altre (la storia, la corporeità…) dove l’esperienza è situata all’interno delle relazioni REALE = VIRTUALE 56 (Stella et. al., 2018)
1 2 3 3. Identità e Social Media https://youtu.be/F7pYHN9iC9I 57
1 2 3 3. Identità e Social Media L’O mb ra D i gi tal e L’ombra digitale (o digital footprint) è costituita dalle tracce che lasciamo rapportandoci con la tecnologia. Quando condividiamo una foto, ci registriamo in un luogo, inviamo messaggi, pubblichiamo commenti, stringiamo amicizie, seguiamo pagine. Afferisce alla sfera della privacy (d.l. 196/2003) e concerne svariati aspetti, tra i quali: • la reputazione dell’individuo; • la sicurezza personale; • il marketing personalizzato; • la commercializzazione di dati individuali e big data; … 58
1 2 3 3. Identità e Social Media ESERCIZIO Lucia Santercole vive a Pisa e ha 21 anni Analizza la sua ombra digitale per ricavare più informazioni possibili sulla sua vita 59
1 2 3 4 UNITÀ 4 Opportunità e Rischi della Rete 60
1 2 3 4 4. Opportunità e Rischi della Rete Comunicazione Accesso al Sapere e Conoscenza Collettiva † Libertà ed Etica Hacker Nuovi Movimenti Sociali Disagi e Disturbi Frodi, Abusi e Ostilità Disuguaglianze (v. 5) Disinformazione Ambivalenze e Contraddizioni 61 E Misinformazione
1 2 3 4 4. Opportunità e Rischi della Rete L ib er t à ed Eti ca H a cke r La comunità hacker è stata la prima a porre attenzione a questioni quali privacy, accessibilità e vulnerabilità delle reti e dei sistemi operativi, nonché a sostenere l’idea che l’informazione e la conoscenza debbano essere di tutti e non in mano a pochi colossi informatici e commerciali. I principi sui quali si fonda l’etica o filosofia hacker sono: 1. Condivisione; 2. Apertura; 3. Decentralizzazione; 4. Libero accesso alle tecnologie informatiche; 5. Miglioramento del mondo. 62 (Levy, 1984)
1 2 3 4 4. Opportunità e Rischi della Rete L ib er t à ed Eti ca H a cke r Gli hacker sostengono la diffusione e l’utilizzo dei software liberi (free software), rilasciati sotto una licenza che rispetta quattro libertà: 0 1 Libertà di eseguire il programma Libertà di studiare il programma per qualsiasi scopo e modificarlo sulla base delle proprie necessità 2 3 Libertà di condividere il programma Libertà di migliorare il programma e in modo da aiutare il prossimo di distribuirne pubblicamente i miglioramenti 63
1 2 3 4 4. Opportunità e Rischi della Rete L ib er t à ed Eti ca H a cke r Robert Stallman, fondatore della fondazione Free Software Foundation, lavora dal 1983 al progetto Gnu, che si occupa di lavorare a sistemi operativi liberi come Linux e software quali VLC e OpenOffice. La fondazione, inoltre, ha elaborato la licenza GNU/GPL (General Public License) che protegge l’autore e il prodotto da chiusure del codice o privatizzazione e che è alla base di licenze copyleft, come le 64
1 2 3 4 4. Opportunità e Rischi della Rete L ib er t à ed Eti ca H a cke r Le Creative Commons sono licenze applicabili a qualsiasi opera di ingegno e consentono la sua circolazione gratuita pur assicurando al proprio autore la garanzia di paternità. Si collocano a metà strada tra il rigido modello del copyright (C - “Tutti i diritti riservati”) e quello invece di pubblico dominio (PD - “Nessun diritto riservato”), introducendo così il concetto di “Alcuni diritti riservati”. 65
1 2 3 4 4. Opportunità e Rischi della Rete Co n os cenz a Co l l etti va Wikipedia, la più grande enciclopedia libera, condivide la filosofia hacker e vede nella conoscenza libera, aperta, costruita collettivamente i valori sui quali costruire la società del futuro. Si basa su Cinque Pilastri. 66
1 2 3 4 4. Opportunità e Rischi della Rete ESERCIZIO Provate a disegnare una bicicletta 67
1 2 3 4 4. Opportunità e Rischi della Rete ESERCIZIO 68 (Sloman & Fernbach, 2018)
1 2 3 4 4. Opportunità e Rischi della Rete ESERCIZIO 69
1 2 3 4 4. Opportunità e Rischi della Rete I N u ov i Movi m enti So ciali I social media e, più in generale, la rete sono un’occasione per la nascita di nuovi movimenti sociali che si pongono in difesa di diritti sociali, culturali, etnici e sessuali e che mirano al cambiamento della società. Grazie al potere aggregante degli hashtag, ai costi ridotti e alla velocità di comunicazione, consentono di gestire facilmente tutte le fasi organizzative di eventi e pratiche di attivismo. Si citano a questo proposito le Twitter Revolution del 2010, la Primavera Araba del 2011, il movimento Occupy Wall Street o le esperienze italiane del Popolo Viola. 70
1 2 3 4 4. Opportunità e Rischi della Rete Fro d i Le frodi online mirano a rubare denaro o sottrarre dati personali (anagrafici, finanziari, identificativi, giudiziari o sensibili). Vengono veicolate tramite e-mail, siti web o applicazioni. Baiting e Spear Phishing ransomware Phishing Catene di Abbonamenti Sant’Antonio Truffa 71
1 2 3 4 4. Opportunità e Rischi della Rete Fro d i Le frodi online mirano a rubare denaro o sottrarre dati personali (anagrafici, finanziari, identificativi, giudiziari o sensibili). Vengono veicolate tramite e-mail, siti web o applicazioni. Fake users Minacce di divulgazione Acquisti Truffe legate alle fasulli criptovalute 72
1 2 3 4 4. Opportunità e Rischi della Rete A b u s i e Os ti l i tà Denigrazione e Hate Speech e Harassment Adescamento Cyberbullismo Umiliazione Flaming Sostituzione Happy Slapping Trickery Sexting Esclusione dell’Identità o Cyberbashing 73
1 2 3 4 4. Opportunità e Rischi della Rete A b u s i e Os ti l i tà Denigrazione e Umiliazione Il Caso Tiziana Cantone • Revenge Porn • Diritto all’Oblio • Gogna Mediatica • Suicidio https://youtu.be/Xan8tUJA2ak 74
1 2 3 4 4. Opportunità e Rischi della Rete D is a gi e D isturb i Demenza Dipendenza Ansia Hikikomori digitale dalla rete (nomofobia) e depressione Disturbi della percezione del sé Narcisismo Mancanza e divismo di fiducia in se stessi Anoressia, bulimia e vigoressia 75
1 2 3 4 4. Opportunità e Rischi della Rete Atta cchi e Os ti l i tà Hikikomori Gli “Autoesclusi” • Isolamento • Ritmo circadiano invertito • Rifiuto delle pressioni sociali https://youtu.be/2eUs8ZEgXaA 76
1 2 3 4 4. Opportunità e Rischi della Rete D is - e M is- i n fo rmaz i o n e Per disinformazione si intende la deliberata creazione e condivisione di informazioni note per essere false, mentre per misinformazione la condivisione involontaria di informazioni false. L’ecosistema della disinformazione è oggetto del dibattito pubblico degli ultimi anni a causa dell’aumento della diffusione di fake news attraverso i social media. 77 (Romano, 2017; Wardle, 2017)
1 2 3 4 4. Opportunità e Rischi della Rete D is - e M is- i n fo rmaz i o n e Per disinformazione si intende la deliberata creazione e condivisione di informazioni note per essere false, mentre per misinformazione la condivisione involontaria di informazioni false. L’ecosistema della disinformazione è oggetto del dibattito pubblico degli ultimi anni a causa dell’aumento della diffusione di fake news attraverso i social media. 78 (Romano, 2017; Wardle, 2017)
1 2 3 4 4. Opportunità e Rischi della Rete D is - e M is- i n fo rmaz i o n e Contenuto Ingannatore Contenuto Forviante Collegamento Ingannevole 79
1 2 3 4 4. Opportunità e Rischi della Rete D is - e M is- i n fo rmaz i o n e Contenuti Manipolati 80
1 2 3 4 4. Opportunità e Rischi della Rete A mb i va l enze e Co ntra d dizioni La possibilità di esprimersi liberamente attraverso il web, spesso senza alcuna forma di moderazione, genera ulteriori fenomeni che ostacolano il potenziale democratico della rete, come: • i dilettantismi, spesso ad opera di lettori che si fanno giornalisti o di consumatori che divengono produttori di notizie (prosumer); • le teorie del complotto, cioè “verità” parallele e astruse, pure congetture su temi di interesse pubblico; • le seconde verità rispetto all’informazione giornalistica, cioè ricostruzioni che contraddicono versioni ufficiali. 81
1 2 3 4 4. Opportunità e Rischi della Rete A mb i va l enze e Co ntra d dizioni Inoltre, la rete non garantisce una sfera pubblica obiettiva e diversificata ma tende a polarizzare il dibattito entro aree di discussione circoscritte, omogenee, con il rischio di cyber-balcanizzazione. Si costituiscono cioè dei circoli autoreferenziali in cui gli argomenti sono coltivati e non dibattuti, con il risultato che vengano semplicemente rafforzate le opinioni e le motivazioni pre-esistenti. 82
1 2 3 4 5 UNITÀ 6 Disuguaglianze Digitali
1 2 3 4 5 5. Disuguaglianze Digitali Ne twork So ci ety Della popolazione globale… 57 % 45% 67 % è CO NNES S A u sa i SO C IA L p o ss i e de u n T E LEFO N IN O Af rica Ce n tr. USA / No rd E U 12 % 9 5% 84 (WeAreSocial, 2019)
1 2 3 4 5 5. Disuguaglianze Digitali Ne twork So ci ety Della popolazione italiana… 92 % 5 9% 145% è CO NNES S A u sa i SO C IA L p o ss i e de u n T E LEFO N IN O 85 (WeAreSocial, 2019)
1 2 3 4 5 5. Disuguaglianze Digitali https://youtu.be/9XEI1Tpdv-0 86
1 2 3 4 5 5. Disuguaglianze Digitali I l D i vari o Di gi tal e Con il termine “divario digitale” o digital divide si indica la disparità nelle possibilità di accesso ai servizi telematici. Insufficienti infrastrutture Dipendenza dei service provider della delle telecomunicazioni rete dalle dorsali Internet USA ed EU CAUSE Irregolare distribuzione dei Mancanza di strategie corrette domini di Internet per affrontare il divide 87
1 2 3 4 5 5. Disuguaglianze Digitali I l D i vari o Di gi tal e Con il termine “divario digitale” o digital divide si indica la disparità nelle possibilità di accesso ai servizi telematici. Reddito Età FORME Genere Istruzione Disabilità 88
1 2 3 4 5 5. Disuguaglianze Digitali I l D i vari o Di gi tal e GENDER DIGITAL DIVIDE Reddito e Costi Età di connessione e dispositivi Genere Istruzione 89 (ITU, 2017)
1 2 3 4 5 5. Disuguaglianze Digitali I Di vari D i gi tali In realtà, non dobbiamo intendere il divario digitale come un bivio fisico (accedo/non accedo) ma come un continuum di diversi livelli di disuguaglianze che riguarda l’accesso, l’uso competenze e la capacità di trarre benefici. ACCESSO USO COMPETENTE BENEFICI ABBIAMO TRE LIVELLI DI DIVARIO 90
1 2 3 4 5 5. Disuguaglianze Digitali I Di vari D i gi tali 1ST LEVEL 2ND LEVEL 3RD LEVEL DIGITAL DIVIDE DIGITAL DIVIDE DIGITAL DIVIDE ACCESSO USO COMPETENTE BENEFICI 91
1 2 3 4 5 5. Disuguaglianze 1 ST L EVEL È il divario tra chi può e chi non può Digitali D IGI TA L accedere fisicamente alla rete D IVI DE DIVA R I DIG I TA LI 92
1 2 3 4 5 5. Disuguaglianze 2 ND LEVEL È il divario tra chi sa e chi non sa sfruttare le potenzialità Digitali D IGI TA L informative, relazionali e partecipative della rete D IVI DE (uso corretto e consapevole) DIVA R I DIG I TA LI 93 (Hargittai, 2002)
1 2 3 4 5 5. Disuguaglianze 3 R D L EVEL È il divario tra chi sa e chi non sa trarre benefici Digitali D IGI TA L dall’uso della rete D IVI DE DIVA R I DIG I TA LI 94 (van Deursen & Helsper, 2015)
1 2 3 4 5 6 UNITÀ 6 Produttività: il Profilo LinkedIn e Google Docs 95
1 2 3 4 5 6 6. Produttività: il profilo LinkedIn e Google Docs GUIDA AL SOCIAL Nota: Durante la lezione abbiamo visto cosa è LinkedIn e abbiamo aperto un profilo volto a valorizzazione le proprie competenze ed esperienze. Clicca sul bottone per accedere alla guida dello strumento. Se incontri difficoltà, contatta il docente. 96
1 2 3 4 5 6 6. Produttività: il profilo LinkedIn e Google Docs GUIDA ALLO STRUMENTO Nota: Durante la lezione abbiamo visto come utilizzare Google Docs e abbiamo svolto alcuni esercizi collaborativi. Clicca sul bottone per accedere alla guida dello strumento. Se incontri difficoltà, contatta il docente. 97
B i b l iog raf ia Hargittai, E. (2002) “Second-Level Digital Divide: Differences in People’s Online Skills”. First Monday, 7(4), First Monday Editorial Group, disponibile da https://firstmonday.org/article/view/942/864 (consultato l’ultima volta il 03/11/2019); Iannella, A. (2020) Social media per il personal branding. In: Ostillio, M. C. (2020) Personal Branding. Egea; ITU (2017) Measuring the Information Society Report - 2017 (I). Disponibile da: https://itu.int/en/ITU-D/Statistics/Documents/publications/misr2017/ MISR2017_Volume1.pdf (consultato l’ultima volta il 03/11/2019); Kaplan, A.M. & Haeinlein, M. (2010) “Users of the world, unite! The challenges and opportunities of Social Media”. Business Horizons, 53(1): pp. 59– 68, Elsevier; Levy, S. (1984) Hackers: Heroes of the Computer Revolution. Anchor Press/Doubleday; Romano, A. (2017) “Facile dire fake news. Guida alla disinformazione”. ValigiaBlu. 22/02/2017, disponibile da: https://www.valigiablu.it/fakenews- disinformazione/ (consultato l’ultima volta il 03/11/2019); Sloman, S. & Fernbach, P. (2018) L’illusione della conoscenza. Raffaello Cortina Editore; Stella, R., Riva, C., Scarcelli C.M. & Drusian, M. (2018) Sociologia dei New Media. UTET; van Deursen, A. J. A. M. & Helsper, E J. (2015) The third-level digital divide: Who benefits most from being online?. In: Robinson, L. - Cotten, S. R., Schulz, J., Hale, T. M. & Williams, A. (2015) Studies in Media and Communications, 10: pp. 29–52, Emerald Group; Wardle, C. (2017) “Fake news. It’s Complicated”. First Draft. 16/02/2017, disponibile da: https://firstdraftnews.org/latest/fake-news-complicated/ (consultato l’ultima volta il 03/11/2019). WeAreSocial (2019) Global Digital Report. Disponibile da: https://wearesocial.com/blog/2019/01/digital-2019-global-internet-use-accelerates (consultato l’ultima volta il 03/11/2019). 98
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