Mobilità elettrica e incentivi: che succede se si arriva secondi?
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19 maggio 2017 Mobilità elettrica e incentivi: EDITORIALE che succede se si arriva secondi? Il Financial Times apre oggi con un lungo articolo sul La questione della mobilità è probabilmente ancora più com- “Green Big Bang”, ovvero su come le energie rinnovabili plessa rispetto a quella della trasformazione del sistema elet- siano diventate “inarrestabili”. Un’analisi lunga e ricca di trico, e coinvolge più da vicino le abitudini delle persone, oltre esempi e contro-esempi. Al centro una domanda: il 21 che il loro diritto a muoversi. Alla questione delle emissioni di secolo sarà l’ultimo per i combustibili fossili? Se quello è il gas serra si affianca quella dell’inquinamento al livello loca- termine, si può ben azzardare una risposta positiva. le e soprattutto delle congestioni, indipendente quest’ultima Le cose si complicano notevolmente se la profondità tem- dall’alimentazione adottata. Come tuttavia il passaggio dal porale si riduce ai prossimi 10, 20, 30 anni. Ed è su questa termoelettrico al rinnovabile deve fare i conti in qualche mi- scala che si muovono le Previsioni UP, appena pubblicate. Un sura anche con la spinta dal modello centralizzato a quello punto fermo sempre più importante in un momento in cui più distribuito, un passaggio con conseguenze per nulla scontate forti diventano le spinte per condizionare visioni e previsioni del che analizziamo nel dettaglio in uno dei commenti odierni. futuro in modo da plasmare le decisioni da prendere nel presen- Tornando alla domanda delle cento pistole: siamo pronti a te. E sempre più frenetico l’agitarsi di lobby e agenzie varie per spendere cifre a 8-9 zeri in incentivi? O, mettendola in modo occupare spazio e tempo sulla scena pubblica, tanto più in un più provocatorio, perché questa volta non mandiamo avanti momento di incertezza del quadro politico nazionale. qualcun altro a “farsi le ossa”, come Italia e Germania han- Rinnovabili e mobilità elettrica continuano ad essere i punti più no fatto per dare il via allo sviluppo del fotovoltaico su scala delicati, sia nel dibattito pubblico, che nell’articolo del Ft, che mondiale? nella presentazione delle Previsioni UP. Per allargare il quadro, Il costo elevato delle batterie, come leggiamo nell’analisi che siamo andati a ripescare l’edizione 2001 delle stesse Previsioni. pubblichiamo a pagina 10, le relega ancora in nicchie parti- Partendo dal dato sulle fonti rinnovabili, sedici anni fa veniva colari. Nell’articolo del Ft si cita anche l’a.d. di Enel Francesco sovrastimato il peso del petrolio al 2015 (quasi 43% contro il Starace, secondo il quale “la sete di auto elettriche, soprat- 36% effettivo) e del gas (39,2% contro 34%) e sottostimato tutto in Cina, significa che le dinamiche della domanda sono quello dei solidi (4,5% contro 8%) ma soprattutto quello delle completamente diverse per le batterie rispetto ai pannelli sola- rinnovabili (9,9% contro l’effettivo 16,8%). Differenze dovute ri”. È possibile. E sicuramente per il settore della mobilità mol- per lo più al rapido sviluppo di eolico e fotovoltaico: nel rap- to si giocherà al livello locale, come traspare anche dal nuovo porto del 2001 erano previsti a 7.600 GWh al 2015, contro un orientamento del “fronte” elettrico. Se la Carta di Arese chie- dato effettivo di quasi 37mila GWh. deva esplicitamente incentivi all’acquisto di auto elettriche, le Tra le due edizioni delle previsioni ci sono soprattutto diver- misure proposte nella Carta Metropolitana sull’elettromobilità se decine di miliardi di euro in incentivi alle fonti rinnovabili presentata in settimana sono soprattutto di tipo regolatorio, e elettriche. La politica dunque può molto. Soprattutto se ce lo declinate in particolare al livello cittadino. chiede l’Europa. Resta tuttavia il dubbio, in chi osserva lo scontro dall’esterno, Visto che il livello dello scontro sull’elettrificazione e sulla mo- che la temperatura non sarebbe così alta se non ci fossero in bilità non accenna a scendere, è il caso di domandarsi: può ballo incentivi sostanziosi. il Paese fare uno sforzo analogo per accelerare il passaggio all’auto elettrica? Le Previsioni UP danno le auto elettriche a meno dell’1% del Sommario circolante al 2030. Un dato che a molti non piacerà. Tanto che Focus parco auto Pag. 2 per giustificarlo l’associazione impiega metà del comunicato di accompagnamento del rapporto. Focus mobilità alternativa Pag. 3 Nel 2001 UP prevedeva al 2015 un parco auto di meno di Intervista a Liquimet Pag. 4 trenta milioni di mezzi, che sottostimava notevolmente la cre- Intervista a Liquigas Pag. 5 scita delle auto alimentate a gasolio e, in misura minore, di Staffetta prezzi rete Pag. 6 quelle a Gpl (1,4 milioni la previsione contro 2,8 milioni effet- tivo) e metano (600mila contro un milione circa). Al contrario, Notiziario Pag. 7 veniva dato più credito alle soluzioni ibride (previste un milione Staffetta prezzi Pag. 16 contro poco più di centomila effettive) ed elettriche (100mila Il parco auto al 2030 Pag. 17 contro meno di seimila). 1
WWW.STAFFETTAONLINE.COM – STAFFETTA QUOTIDIANA – QUOTIDIANO DELLE FONTI DI ENERGIA Come è composto il parco automezzi Le prime statistiche “in tempo reale” che circola in Italia DAY 2 Come è composto il parco automezzi che circola in Italia FOCUS Pubblichiamo le prime elaborazioni dei dati diffu- automezzi (cioè tutti i mezzi, dai Tir alle city car) e tre relative si all’inizio di aprile dalPubblichiamo ministero dei Trasporti le prime e elaborazionialdei parco autovetture dati diffusi all’inizio(le “auto”). di aprile Tra i primi dal ministero dei dati cheesaltano Trasporti aggior- nati al 2017. aggiornati al 25 febbraio 25 febbraio Dati 2017. Dati che offrono che offrono una panoramica all’occhio, il fatto chericchissima in entrambedegli le automezzi categorie che circolano i mezzi in euro Italia e che sono inediti, almeno con questa tempistica. In questa pagina, in particolare, pubblichiamo DAYtre 3 una panoramica ricchissima degli automezzi che 0-euro 3 sono quasi la metà del parco circolante (in parti- elaborazioni relative al parco automezzi (cioè tutti i mezzi, dai Tir alle city car) e tre relative al parco auto- circolano in Italia e che sono vetture inediti, Tra (le “auto”). almeno i primicon dati checolare, le euro 0ilsono saltano all’occhio, pariinalle fatto che euro 2). entrambe Quantoi mezzi le categorie alle auto, euro questa tempistica. In0-euro questa 3 sono quasiinlaparticola- pagina, metà del parcosi circolante conferma(inlaparticolare, le euro 0 sono quota infinitesimale pari alle euro(0,02% dell’elettrico 2). Quanto del re, pubblichiamo tre alle auto, si conferma la quota infinitesimale dell’elettrico (0,02% del totale). © RIP Srl – Tutti i diritti riservati Legge n°663 del 22/4/1941. Protezione del diritto d’autore ed altri diritti connessi al suo esercizio. elaborazioni relative al parco totale). (28/4) E’ vietata la copia, la riproduzione anche parziale o la diffusione con qualsiasi mezzo del presente documento. Il parco automezzi per tipo di veicolo Il parco automezzi per alimentazione AUTOCARAVAN; 276.618 Le alimentazioni in Italia AUTOBUS PER TRASPORTO DI PERSONE; 95.600 AUTOCARRO PER TRASPORTO DI COSE; 4.104.865 20.000.000 TRATTORE PER AUTOVEIC.TRASP.PROMISCUO SEMIRIMORCHIO ; 161.337 PERSONE/COSE; 620.625 AUTOVEICOLO PER 15.000.000 TRASPORTO SPECIFICO; 270.200 10.000.000 AUTOVEICOLO PER USO SPECIALE; 190.865 5.000.000 0 GPL METANO BENZINA GASOLIO IBRIDO ELETTRICA AUTOVETTURA PER TRASPORTO DI PERSONE; 38.597.247 Il parco automezzi per classe di emissioni Il parco autovetture per classe di emissioni 14.000.000 Euro 6 Euro 0 12.000.000 Euro 5 6% 12% 19% Euro 1 10.000.000 3% Euro 2 8.000.000 12% 6.000.000 4.000.000 2.000.000 Euro 3 Euro 4 17% - 31% Euro 0 Euro 1 Euro 2 Euro 3 Euro 4 Euro 5 Euro 6 Il parco autovetture per alimentazione Focus su elettrico/ibrido Diesel 16.692.264 Ibride Ele������� 0,35% 0,02% GPL 7,23% Metano Diesel 2,56% Ibride 133.111 43,27% Altra Benzina 46,58% Metano Ele�riche 5.875 986.296 Gpl Benzina 17.970.969 2.790.747 Fonte: elaborazioni Staffetta su dati Mit 2
Il gas auto e gli altri: la fotografia della mobilità alternativa in Italia DAY 2 FOCUS I dati Mit su Gpl, metano, ibrido, elettrico La pubblicazione dei dati “in tempo reale” sul parco alimentazione alternativa. Il 6,5% sono a Gpl, il 2,5% a meta- automezzi circolante in Italia da parte del ministero no, lo 0,3% ibridi e lo 0,025% elettrici. DAY 3 dei trasporti consente di fare il punto sulla mobilità Le auto a trazione alternativa rappresentano circa il 10% di tut- WWW.STAFFETTAONLINE.COM – STAFFETTA alternativa e su quella a gas in particolare. QUOTIDIANA Anche in – QUOTIDIANO te le autovetture circolanti in DELLE Italia. InFONTI questoDI10% ENERGIA ci sono circa vista dei numerosi appuntamenti in programma a 2,8 milioni di auto a Gpl (il 72% del totale delle “alternative”), maggio sul tema. Il 10 maggio l’Anci organizza un poco meno di un milione di auto a metano (25%), 133mila tavolo che dovrebbe prendere le mosse dalle con- circa auto ibride, e meno di seimila elettrica. clusioni del Tavolo Tiscar. Il 18 e 19 maggio a Bari Circa l’11% dei quattro milioni circa di autocarri sono a trazione Euromobility e Regione Puglia organizzano la prima conferenza alternative: quasi trecentomila ibridi, poco meno di novantamila a nazionale sui piani urbani della mobilità sostenibile. Infine, è metano, poco più di 50mila a Gpl e meno di quattromila elettrici. ancora in sospeso la presentazione del documento conclusivo Quanto infine agli autobus, il 5% circa dei 95mila mezzi circo- del tavolo Tiscar, che il presidente Rse Stefano Besseghini aveva lanti in Italia è a trazione alternativa. In questo caso la parte del indicato come possibile nella prima metà di maggio. leone la fa il metano con oltre quattromila mezzi, contro i meno Il 9% circa di tutti gli automezzi che circolano in Italia sono ad di 200 a Gpl i 18 ibridi e i 451 elettrici. Autovetture Autoveicoli Ibrido G Ibrido G Elettrico Ibrido B Ibrido B Elettrico Metano Metano Gpl Gpl Autocarri Autobus Elettrico Elettrico Ibrido Metano Gpl Ibrido G Gpl Ibrido B Metano Fonte: Elaborazioni Staffetta su dati Mit 3
Gnl auto, a Mesagne (Brindisi) il primo punto vendita del Sud DAY 2 INTERVISTA Intervista ad Antonio Nicotra, presidente di Liquimet. “Necessari depositi da almeno 50mila mc” Liquimet, società del gruppo Gasfin, ha inaugurato il quasi totalità piccoli depositi. mese scorso nell’interporto di Padova il primo punto DAY 3 Noi miriamo a trovare la località dove poter mettere un primario. vendita di solo GNL d’Italia (v. Staffetta 24/4). In oc- Recentemente a Venezia e Ravenna hanno annunciato progetti casione della ConferenzaGNL che si chiude oggi a da 30mila mc anziché i “soliti” 1.500 modulari. Questi ultimi an- Napoli abbiamo intervistato il presidente e fondatore, dranno bene per rifornire i camion ma non sono sostenibili per Antonio Nicotra. Che ha un punto di vista peculiare sbarcare il metano a buon prezzo. sulla dotazione infrastrutturale necessaria allo sviluppo Ma il prodotto sul punto vendita stradale è competitivo del Gnl small scale. E annuncia l’apertura a settimane dal punto di vista del prezzo? del primo punto vendita stradale al Sud. Oggi facciamo un sacco di profitti. Il prezzo del metano in questi Come nasce Liquimet? tre anni è rimasto praticamente invariato. Il prezzo del metano al Sono stato un dipendente dell’Eni a varie riprese. Inizialmente dal terminale si è abbassato notevolmente: il Psv è sceso da 30 a 20 ‘73 all’83 poi sono andato via dal gruppo perché si smobilita- centesimi al mc. E sono tutti margini che si mette in tasca il distri- va invece di costruire. Sono rientrato nel gruppo ai tempi di Eni- butore. Portare il prodotto da Rotterdam costa quanto il prodotto mont, ma anche in quel caso per dismettere società anziché per che viene da Marsiglia consegnato a Milano. INTERVISTA costruire. Infine, una terza volta sono rientrato per occuparmi di Quindi il prezzo del metano alla pompa potrebbe scendere. poliuretani, cioè di prodotti chimici particolarmente sofisticati. E In alcune parti d’Italia è anche sceso. Penso alle Marche, dove è anche in quel caso abbiamo avuto problemi di logistica notevoli. sotto i 90 centesimi. E potrebbe anche scendere al di sotto degli Sono uscito dal gruppo e ho cominciato a occuparmi di metano 85 centesimi, lasciando margini sostenibili. liquido con una società che ai tempi si chiamava Tractabel Gas Quindi per un retista può essere un buon affare? Enegineering. Abbiamo fatto diversi terminali di Gnl e abbiamo Il punto vendita di Padova lo abbiamo fatto noi direttamente per- fatto le navi: tutte le navi a Gnl che viaggiano nel Baltico e Mare ché dovevamo dimostrare che il discorso è sostenibile importan- del Nord sono della Tge. La tecnologia è tutta Tge. Quindi il me- do il prodotto da Rotterdam. Poi verrà il punto vendita di Prato stiere del Gnl lo conosciamo. e altri ancora. Su altri progetti abbiamo coinvolto anche retisti Come si arriva a Liquimet? locali. In questo senso, va fatto un plauso ai signori Bianchi di Quando Traclabel è diventata Suez e Suez si è alleata con Gaz de Mesagne, in provincia di Brindisi, che nelle prossime settimane France, che poi è diventata Engie, non gli interessavano più gli avvieranno un impianto di metano liquido nel loro punto vendita. ingegneri, come è successo ai miei cari colleghi di Snamprogetti. Sarebbe il primo del sud. È conveniente anche lì, conside- Quindi ci siamo messi in proprio e abbiamo costituito nel 2006 rando i costi di trasporto? il Gruppo Gasfin che ha dovuto allearsi con partner più forti dal Il metano può arrivare a un buon prezzo. Certo non con il camion punto di vista finanziario, i cinesi di CIMC. Perché in Cina si stan- da Marsiglia, ma con la ferrovia la differenza tra Milano e Bari è no facendo i maggiori sviluppi nel settore: lì si vendono quattro- un 15% sul costo di trasporto. Ed è sostenibile anche a Mesagne. mila camion a Gnl al mese. Quanto incide il costo del trasporto sul totale? Poi abbiamo venduto la Tge Marine a Mitsui e da lì abbiamo pre- Sul costo finale del prodotto il trasporto è il 50%. Il prodotto so risorse finanziarie per sviluppare i progetti del midscale. preso al terminale rappresenta il 50% del costo complessivo. Il Quindi non small scale. trasporto quindi fa raddoppiare il costo. E questo non è accetta- Noi vorremmo essere sull’upstream. Il nostro mestiere è quello bile, deve essere almeno la metà. di trattare gas di pozzo, anche biogas, liquefare e portarlo sul Avete partecipato al bando per realizzare punti vendita mercato. Non vorremmo fare il distributore, anche se alla fine lo negli Interporti? facciamo e, con Cmc, facciamo anche i serbatoi dei camion. Abbiamo partecipato al bando e abbiamo selezionato soprattut- I costi sono sostenibili? to gli interporti del sud. Abbiamo scelto Verona, Novara, Prato, L’Italia, non avendo terminali primari, oggi è totalmente spiaz- Orte, Bari, Nola e Marcianise. Siamo stati selezionati insieme a zata. Oggi noi portiamo il prodotto con il treno da Rotterdam, Edison ed Eni. Poi siamo entrati in negoziati diretti e ci hanno domani potremo portare via nave da Valencia o da Barcellona. Gli chiamato per realizzarne uno anche a Livorno, dove pensavo lo altri importano col camion da Marsiglia. In ogni caso abbiamo un facesse l’Eni. Detto questo, per fare un punto vendita in un in- costo del trasporto che ci spiazza. Una stazione di rifornimento terporto è necessario avere una flotta che si rifornisca, come è che si trova ad Avignone o in Spagna ha costi più bassi che in successo a Padova. Ci sono interporti che hanno una “chiamata” Italia. Noi dobbiamo avere un deposito primario in Italia. E un di flottisti e altri che sono deserti. E lì anche se abbiamo vinto la primario deve essere di almeno 50mila mc perché deve svuotare gara, se non abbiamo un collaterale sulla vendita... almeno un serbatoio di una metaniera grande. Altrimenti la nave Vede un potenziale di sviluppo anche nel bioGnl? deve scaricare altrove e il prodotto va trasportato con bettoline in Bisogna stimolare la produzione bio lng da rinnovabile. Anche depositi secondari, e a quel punto non conviene più. perché c’è un obiettivo obbligatorio del 10% di carburante rin- 4 Però i progetti attualmente presentati in Italia riguardano per la novabile al 2020.
Gnl small scale, i dubbi di Liquigas: servono scelte chiare DAY 2 INTERVISTA Intervista all’a.d. Andrea Arzà Circa sei mesi fa, parlando con la Staffetta, l’a.d. di ammortizzano in 25 anni e non buttano via i soldi. Liquigas Andrea Arzà fece quello che definimmo I prezzi alla pompa consentono di fare margini. DAY 3 un “richiamo alla realtà” (v. Staffetta 28/10/16): Liquigas per decisione degli azionisti non può entrare nel attenzione ai facili entusiasmi sullo sviluppo del business della distribuzione di carburanti, perché ha un azio- Gnl small scale, in particolare per quanto riguarda nista (Brixia, ndr) per il quale questo è core business e quindi la Sardegna. Una posizione tuttora valida per Li- ci sarebbe un conflitto di interessi. Siamo quindi degli osser- quigas, a maggior ragione considerando che nes- vatori ma non saremo mai attori. Siamo fornitori di servizi, di suno degli operatori coinvolti ha preso decisioni di investi- approvvigionamento, di progettazione ed esecuzione senza mento. E il prodotto, tra i costi di trasporto e il basso prezzo fare investimenti. Le posso dire che oggi ci sono buonissimi del petrolio, è tutt’altro che competitivo. guadagni, ma soprattutto per gli impianti che beneficiano di In Italia abbiamo ormai 10 punti vendita stradali a Gnl, condizioni ottimali. diverse realtà industriali che utilizzano Gnl, una “micro Cioè? rete”, i progetti di depositi costieri si sono moltiplicati Punti vendita che hanno una linea a media pressione in prossi- negli ultimi mesi, Edison ha appena annunciato che sta mità, che hanno una necessità di ricomprimere limitata, e quin- cercando due siti al sud per portare a quattro i progetti di di costi di energia elettrica più bassi. Ma tutti gli altri, chi ha un costiero. Non è sufficiente per abbandonare la prudenza? delta di pressione molto alto da coprire, non si divertono molto. Il mio atteggiamento non è cambiato rispetto a sei mesi fa. Liquigas ha progetti di depositi costieri? Liquigas rimane un operatore che cerca di favorire lo svi- Abbiamo un progetto di joint venture in con Costiero Gas luppo dello small scale perché ha una necessità fondamen- (Eni), Neri e Vulcangas a Livorno. Siamo in una fase avan- tale: mantenere la competitività del prodotto rispetto alle zata, abbiamo definito la governance della società e pre- altre energie. Ma in assenza di una infrastruttura italiana il vedo che nel corso di questo anno potremmo cominciare mercato ha limitate possibilità di competere anche perché a lavorare sul progetto esecutivo. Ma la velocità di realiz- in questo momento la curva di competitività rispetto all’olio zazione dipenderà molto dall’evoluzione della domanda. combustibile è peggiorata. Tanto è vero che il nostro trend di Anche perché oggi Liquigas ha impegni per due anni con acquisizione dei clienti è molto rallentato: eravamo abituati i fornitori sulla clientela che ha acquisito: quindi per due a fare un cliente al mese, siamo passati a uno ogni sei mesi. anni anche se ci fosse il prodotto non potrei staccarmi dal Però di iniziative per le infrastrutture ce ne sono molte. mio fornitore attuale. Cominceremo a essere più prudenti, Tutti quelli che sono impegnati in questi progetti di small scale ad adottare soluzioni più flessibili, man mano che si vedrà parlano tanto ma progressi non ne abbiamo ancora visti fare iniziare la realizzazione di qualche small scale che offra la da nessuno. Edison è l’unico che ha le risorse, oltre al gas e alla garanzia di avere il prodotto. logistica: ebbene, loro dicono che la decisione finale sugli inve- Secondo alcuni operatori all’Italia servirebbero depositi stimenti maturerà nel corso di questo esercizio. Immaginiamo costieri primari, molto grandi, in grado di attrarre diret- quindi gli altri operatori dove sono... Io oggi sono abbastanza tamente le metaniere, senza passare per altri terminali. frustrato. Parlo con tante persone, mi parlano di cose che credo Non ci credo. In Italia abbiamo due “costieri” buoni, Olt e si possano realizzare difficilmente. Io fondamentalmente resto Rovigo. Non si può fare concorrenza a quei due perché ci ottimista sul fatto che il Gnl abbia un elevato potenziale. Me né vorrebbe un deposito da 500mila mc. E i soldi per fare un la politica né gli imprenditori stanno facendo scelte chiare per investimento a così alto rischio non ce li ha nessuno. Oggi creare i presupposti per la nascita di un’industria. solo lo small scale che si avvale dei benefici offerti dalla logi- Un discorso che immagino valga a maggior ragione per stica delle piattaforme e dei rigassificatori ha un senso e una la Sardegna... competitività. Tutto quello che è fuori da lì, per quanto ne so Tutti hanno qualcosa o qualcuno da aspettare. Noi con- non ha la possibilità di diventare alternativo. Se Eni Liquigas tinuiamo a fare il nostro lavoro: creare una domanda, un e gli altri fanno un o small scale a Livorno e Edison con altri lo mercato di sbocco. Sappiamo che non c’è un’altra strada fa a Ravenna, e i rispettivi small scale si avvalgono dei termi- e senza questo difficilmente si riuscirà a creare l’interesse nali offshore di Livorno o di Rovigo, chi altri potrà interagire di qualche operatorie a investire in infrastrutture. Poi, certo, al di fuori di quella economia? Gli small scale hanno ragione molti aspettano che siamo noi a fare il primo passo, ma così di esistere quando si avvalgono della logistica primaria dei il primo passo non lo fa nessuno. large, altrimenti non stanno in piedi. E nel settore autotrazione? Anche per la Sardegna? Il mercato autotrazione ci crede un po’ di più, ma presto fini- Per la Sardegna la prospettiva ha un senso se il prodotto si carica ranno anche lì le illusioni. Anche perché oggi gli imprenditori il- a Livorno o a Barcellona. Certo non si andrà a caricare in Qatar luminati cercano di limitare il rischio, facendo gli impianti anche o in Oman. Lì caricano due volte a settimana navi da 150mila 5 con l’erogazione di metano compresso. Così, male che vada, lo tonnellate e non vengono certo a scaricare in Sardegna.
WWW.STAFFETTAONLINE.COM – STAFFETTA QUOTIDIANA – QUOTIDIANO DELLE FONTI DI ENERGIA Staffetta prezzi rete DAY 2 Tabella 1 - Prezzi praticati – medie nazionali (€/lt) Tabella 4 - I prezzi praticati in autostrada (€/lt) Media Compagnie Pompe Bianche Benzina Gasolio Gpl Metano Self Servito Self Servito Self Servito Self Servito Self Servito (€/Kg) Benzina 1,528 1,640 1,534 1,671 1,505 1,546 Media 1,643 1,812 1,493 1,674 0,695 DAY 3 1,048 -0,013 -0,015 -0,013 -0,014 -0,013 -0,017 Nota: medie settimanali nel periodo 10 - 16 maggio. Gasolio 1,373 1,490 1,380 1,524 1,347 1,390 -0,013 -0,016 -0,013 -0,014 -0,013 -0,018 Gpl 0,605 0,613 0,592 Tabella 5 - Lo “sconto” pompe bianche (€/lt) © RIP Srl – Tutti i diritti riservati Legge n°663 del 22/4/1941. Protezione del diritto d’autore ed altri diritti connessi al suo esercizio. -0,003 -0,003 -0,003 Benzina Gasolio Gpl Metano Metano 0,969 0,978 0,959 Self Servito Self Servito (€/Kg) – – – Nota: medie settimanali nel periodo 10 - 16 maggio, Media 0,030 0,125 0,033 0,134 0,021 0,020 E’ vietata la copia, la riproduzione anche parziale o la diffusione con qualsiasi mezzo del presente documento. variazioni rispetto alla rilevazione precedente. Nota: al 16 maggio, rispetto alle medie nazionali delle compagnie. Tabella 2 - Prezzi praticati per compagnia (€/lt) Tabella 6 - Le variazioni dei prezzi Eni (€/lt)* Benzina Gasolio Gpl Metano Dal Benzina Gasolio Gpl Self Servito Self Servito (€/Kg) 29/4 – 0,010 1,737 – 0,010 1,571 — 0,656 Agip Eni 1,519 1,669 1,367 1,522 0,614 0,976 4/5 – 0,010 1,727 – 0,010 1,561 — 0,656 -0,009 -0,011 -0,009 -0,011 – -0,003 6/5 – 0,010 1,717 – 0,010 1,551 — 0,656 Api-Ip 1,550 1,709 1,391 1,565 0,619 0,975 12/5 + 0,010 1,727 + 0,010 1,561 — 0,656 -0,008 -0,008 -0,008 -0,008 -0,006 – Esso 1,519 1,632 1,367 1,482 0,610 0,973 (*) Prezzi consigliati in modalità servito calcolati dalla Staffetta. -0,013 -0,015 -0,014 -0,017 -0,002 +0,008 Ies 1,537 1,581 1,406 1,427 0,669 0,993 Sei mesi di variazioni Eni (€/lt) -0,012 -0,008 -0,008 -0,007 +0,004 +0,016 Lukoil 1,481 1,656 1,331 1,516 0,607 0,982 1,800 -0,014 -0,023 -0,014 -0,023 -0,011 -0,072 1,750 1,700 Q8 1,540 1,733 1,383 1,583 0,612 0,981 1,650 – -0,014 – -0,013 -0,003 +0,002 1,600 Repsol 1,511 1,555 1,348 1,393 0,584 0,974 1,550 1,500 -0,016 -0,024 -0,013 -0,025 -0,006 -0,002 1,450 Benzina Gasolio Shell 1,629 1,763 1,458 1,592 0,705 1,090 1,400 01/11/16 08/11/16 15/11/16 22/11/16 29/11/16 06/12/16 13/12/16 20/12/16 27/12/16 03/01/17 10/01/17 17/01/17 24/01/17 31/01/17 07/02/17 14/02/17 21/02/17 28/02/17 07/03/17 14/03/17 21/03/17 28/03/17 04/04/17 11/04/17 18/04/17 25/04/17 02/05/17 09/05/17 16/05/17 -0,007 – -0,007 -0,003 +0,048 +0,005 Tamoil 1,534 1,606 1,383 1,459 0,591 0,999 TotalErg -0,010 1,542 -0,001 1,673 -0,010 1,387 – 1,527 -0,003 0,611 +0,002 0,973 Margini lordi benzina (€/lt) -0,014 -0,014 -0,015 -0,016 -0,005 – 0,190 Media 12 mesi Nota: medie nazionali al 16 maggio, variazioni rispetto al 9 maggio. 0,170 0,150 Tabella 3 - Prezzi praticati nelle Regioni (€/lt)• 0,130 0,110 Benzina Gasolio Gpl Metano (€/Kg) 0,090 15/5 15/6 15/7 15/8 15/9 15/10 15/11 15/12 15/1 15/2 15/3 15/4 15/5 Abruzzo 1,501 1,358 0,618 0,947 Basilicata 1,555 1,409 0,626 0,983 Bolzano 1,570 1,434 0,652 1,033 Margini lordi gasolio (€/lt) Calabria* 1,567 1,389 0,652 1,050 0,190 Campania* 1,540 1,359 0,584 0,965 0,170 Media 12 mesi Emilia-R. 1,506 1,363 0,583 0,956 0,150 Friuli-V.G. 1,524 1,390 0,586 0,944 0,130 Lazio* 1,549 1,367 0,598 1,020 0,110 Liguria*** 1,582 1,386 0,663 0,986 0,090 Lombardia 1,520 1,380 0,593 0,965 15/5 15/6 15/7 15/8 15/9 15/10 15/11 15/12 15/1 15/2 15/3 15/4 15/5 Marche** 1,522 1,354 0,640 0,923 Molise* 1,544 1,370 0,631 0,954 Piemonte* 1,548 1,366 0,586 0,969 Tabella 7 - Riferimenti (€/’000 lt) Puglia 1,525 1,371 0,618 0,970 Dal Benzina Gasolio Gpl Sardegna 1,528 1,390 0,665 - Sicilia 1,518 1,378 0,658 1,036 “Prezzo Italia” del 15/5 Toscana 1,513 1,372 0,606 1,002 - con imposte 1.529,24 1.378,80 617,78 Trento 1,548 1,413 0,613 1,013 - al netto di accisa e IVA 525,08 512,76 359,11 - accisa 728,40 617,40 147,27 Umbria 1,527 1,372 0,646 0,958 - Iva 275,76 248,64 111,40 Valle d’A. 1,560 1,405 0,676 0,999 Quotazione Cif Med del 16/5 362,34 356,44 — Veneto 1,496 1,353 0,585 0,953 Indicazioni per il 18/5 -6 -4 — Nota: prezzi al 16 maggio. (•) Gpl e metano solo servito. (*) addizionale sulla benzina di 3,1 cent (Iva inclusa); (**) addizionale di 2,4 Fonte: elaborazioni Staffetta su dati Osservaprezzi - ministero dello Sviluppo cent (Iva inclusa); (***) addizionale di 6,1 cent (Iva inclusa). economico, “prezzi Italia” e dati di mercato. 6
Le notizie dell’ultimo mese* DAY 2 Notiziario Società e associazioni Celli e Diamante Menale, nomina di due nuovi consiglieri nelle persone di Fabio Chiarelli e Maurizio Natalizia; pre- Modello grossista Esso, lo scontro si sa d’atto dell’uscita dall’associazione di Ugolini Petroli e inasprisce Vega Carburanti; ingresso di Transadriatico Transport and Proseguono le proteste dei gestori contro le mo- DAY 3 Logistics e Bonato Petroli (Natalino Mori e Nicola Bonato); dalità di dispiegamento del “modello grossista” approvazione all’unanimità del Codice Etico. Questi i prin- Esso, in particolare per quanto riguarda i contrat- cipali risultati dell’assemblea di Assoindipendenti svoltasi a ti che i nuovi proprietari degli impianti a marchio Roma lo scorso 27 aprile. I 37 soci (presenti all’assemblea Esso stanno sottoponendo ai vecchi gestori. 24 di cui 11 per delega) hanno inoltre individuato le prio- Lo scorso 27 aprile Faib Fegica e Figisc hanno in- rità associative, tra cui lo studio della fattibilità del “Pro- fatti scritto alla vice ministra Teresa Bellanova, al getto Bollino Blu” nell’ambito delle iniziative anti-illegalità, direttore generale Gilberto Dialuce, al ministero del Lavoro l’opzione di trasformare l’associazione in società Srl o la e all’Inps per contestare l’applicazione da parte di ZetaGas costituzione di una Srl separata come braccio operativo e del contratto di appalto di servizi in sostituzione del como- commerciale dell’associazione, lo sviluppo di accordi qua- dato. dro per ottimizzare acquisti di prodotti, servizi, attrezzatu- Lo scorso dicembre Amegas, controllata di ZetaGas, ha ac- re, la “rivisitazione” delle modalità di relazione con le altre quistato da Esso un pacchetto di 93 punti vendita. Ora, de- associazioni (Assopetroli, Grandi Reti, UPEI). (8/5) nunciano i gestori, la Easy Service srl, “interamente parteci- pata da Zetagas sta sottoponendo in modo assai insistente e pressante ad alcuni tra gli attuali Gestori dei punti vendita Impianti Esso, gestori diffidano Petrolifera un cosiddetto contratto di appalto di servizi”. Contratto Adriatica che, denunciano i gestori, aggira l’obbligo del comodato Faib, Fegica e Figisc diffidano Petrolifera Adriatica, che ha attraverso “l’artificio secondo cui Easy Service è gestore acquisito gli impianti della Esso, a dare corretta e puntuale dell’impianto con contratto di cessione d’uso gratuito, sti- applicazione agli accordi collettivi vigenti, oltreché ad inter- pulato con Esso Italiana”. Secondo le tre sigle è “del tutto rompere immediatamente tutti i comportamenti in viola- incomprensibile come la medesima Esso Italiana abbia po- zione degli accordi e della normativa e a danno dei gestori, tuto comunque stipulare un secondo contratto di gestione riservandosi di “assumere, senza ulteriore avviso o comuni- con un altro soggetto, in vigenza di quello esistente con cazione, ogni iniziativa, in tutte le sedi ritenute competenti, l’attuale Gestore”. tesa a tutelare i loro interessi in ogni modo violati, nonché Con la lettera, le associazioni hanno quindi diffidato Esso a chiedere il ristoro dei danni subiti e subendi”. Italiana, ZetaGas, AmeGas e Easy Service “dall’utilizzare È quanto si legge in una nota congiunta diffusa ieri e invia- ovvero dal consentire e/o tollerare in qualsiasi modo l’utiliz- ta, oltre che all’ad della Petrolifera Federico Petrolini, anche zo del contratto” di appalto di servizi. Le tre sigle chiedono al direttore generale del Mise Dialuce e all’ing. Del Bianco inoltre al Mise di formalizzare alle quattro società “l’illegit- di Esso Italiana. timo utilizzo di un tale modello contrattuale”, di “di avviare I gestori hanno richiamato “il quadro normativo di riferi- la procedura per la composizione delle vertenze collettive” mento, generale e speciale di settore, relativo alla distribu- e agli Enti ispettivi di “accertare, verificare ed eventualmen- zione dei carburanti” che “prevede - d.lgs. 32/1998, Legge te sanzionare a norma di legge il concreto utilizzo, su tutto 57/2001, Legge 27/2012 - che i rapporti normativi ed eco- il territorio nazionale, di un tale modello contrattuale o si- nomici fra i titolari di autorizzazione/fornitori ed i gestori milare nell’ambito della distribuzione carburanti”. (2/5) di impianti di distribuzione dei carburanti siano necessa- riamente regolati nell’ambito di accordi collettivi di tipo in- Carburanti, incontro gestori-Retitalia il 25 terprofessionale ovvero aziendale, stipulati con le scriventi maggio Federazioni, nella loro qualità di associazioni di categoria Si terrà il prossimo 25 maggio un incontro tra Retitalia e i maggiormente rappresentative a livello nazionale”. sindacati dei gestori Faib Fegica e Figisc. Sul tavolo tutte le Denunciano pressanti richieste “ai gestori degli impianti tematiche del rapporto tra retisti e gestori, tra cui anche il che la medesima azienda ha da poco tempo acquisito dalla delicato passaggio del modello grossista Esso, su cui le tre Esso Italiana S.r.l. in Toscana” per sollecitare “la loro indi- sigle sono sul piede di guerra su altri fronti. L’incontro è viduale adesione a condizioni economiche e normative che stato chiesto il mese scorso dai gestori. (5/5) derogano peggiorandole in modo rilevante quelle previste dagli accordi collettivi vigenti, con particolare ma non esau- Assoindipendenti, le novità dall’assemblea stivo riguardo all’accordo aziendale da ultimo sottoscritto Conferma per i prossimi tre anni del presidente Alessandro in data 16 luglio 2014, valido ed efficace per tutti i gestori Proietti, dei vice presidenti Andrea Bortolamei e Carlo Pic- dei punti vendita di viabilità ordinaria a marchio Esso”. 7 chiotti, degli altri membri del consiglio direttivo Alessandro Tale comportamento “illegittimo di Petrolifera Adriatica
viene quindi reiterato, nonostante sia già stato segna- hanno proclamato una giornata di sciopero per merco- lato e contestato in precedenza a codesta azienda dal- ledì 24 maggio: la chiusura (dalle 19 del 23 alle 7 del le Federazioni con nota del 28 novembre 2016 prot. n° DAY 2e 25 maggio) riguarderà gli impianti in Toscana, Marche 5607.11.2016 riguardo agli impianti acquisiti nelle regioni Abruzzo con il marchio Esso ceduti alla Petrolifera Adria- Abruzzo e Marche e nonostante Petrolifera Adriatica S.p.A. tica. (12/5) sia stata messa a conoscenza, preventivamente dalla so- cietà cessionaria, delle condizioni contrattuali praticate ai Energyca e TotalErg con un’unica carta car- singoli gestori, in forza dei richiamati accordi collettivi e dei DAY 3 buranti criteri di formazione dei prezzi in essi definiti”. Carlo Aliprandi Carburanti Srl e TotalErg Spa hanno stret- “Si tratta di una serie di comportamenti, tanto ciascuno to un accordo per l’utilizzo di un’unica carta carburanti, la singolarmente assunto quanto nel loro insieme complessi- TotalErg Card, dedicata ai clienti con partita Iva che sarà vo, che - oltre a cagionare un danno economico rilevante utilizzata in tutte le stazioni di servizio a marchio Energyca, e ingiusto ai gestori interessati - integrano abuso di dipen- TotalErg e reti partner, nonché in tutte le stazioni europee denza economica, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 9 appartenenti al circuito Eurotrafic. della Legge 18 giugno 1998, n. 192, così come richiamato Per la prima volta, si legge in una nota Energyca, una rete dalla già citata Legge 27/2012”. (11/5) carburanti indipendente ingloba la sua fuel card in quella di un’importante compagnia petrolifera; le EnergyCard in- Impianti Esso, Petrolifera Adriatica risponde fatti saranno sostituite con le TotalErg Card, dando la pos- ai gestori sibilità ai clienti di rifornirsi liberamente nei punti vendita Non accenna a placarsi lo scontro sul modello grossista tra di entrambe le società. Accordi simili visti finora davano retisti e gestori. Dopo le accuse di Faib, Fegica e Figisc, Pe- solamente la possibilità a due o più compagnie di accettare trolifera Adriatica ha infatti risposto ieri per iscritto ai ge- le carte dei partner, mentre questo è il primo caso di “fu- stori e al ministero dopo la diffida dei sindacati. sione” di due fuel card, una prettamente locale e l’altra di Petrolifera Adriatica, si legge in una nota inviata alla Staf- portata europea. fetta insieme alla lettera, “ha mostrato da sempre la propria Questa sinergia, prosegue la nota, garantirà vantaggi disponibilità ad un confronto leale e costruttivo con ogni ai clienti delle due aziende, tramite una estensione dei interlocutore del settore petrolifero, non ultimo nell’incon- servizi per i clienti Energyca, che potranno usufruire dei tro del 10 febbraio 2017 tenuto con i Presidenti e delegati vantaggi dell’offerta TotalErg Card, in tutta Italia ed Euro- Faib, Fegica e Figisc in cui veniva espressa l’esigenza di av- pa, e offrirà ai clienti TotalErg una migliore copertura del viare tavoli tecnici a valle di un periodo di monitoraggio e territorio in una zona con minore presenza di impianti a di conoscenza del ramo di azienda acquisito degli impianti proprio marchio, usufruendo dei servizi offerti dalla rete a carburanti presenti nella regione Toscana avvenuto il 27 marchio Energyca. Le due aziende, si legge ancora, sono aprile 2017. Con rammarico, è doveroso smentire quanto inoltre fiduciose che l’accordo porterà ulteriori vantaggi in scritto in tema di prezzi praticati, condizioni e di compor- futuro, con la possibilità di fidelizzare un maggior numero tamenti che sono assolutamente privi di fondamento e di di clienti. facile riscontro”. La rete TotalErg detiene in Italia una quota di mercato La società sottolinea che “in un settore rappresentato per dell’11%, la TotalErg Card tramite il circuito Eurotrafic è oltre il cinquanta percento da impianti di distribuzione car- accettata in più di 14.000 punti vendita in Europa, qua- burante di aziende petrolifere non integrate che hanno lificandosi come una delle maggiori fuel card europee. La mostrato negli anni continua crescita, sviluppo ed oppor- rete a marchio Energyca della coneglianese Carlo Aliprandi tunità di lavoro, individuando modelli gestionali dinamici, Carburanti Srl è costituita da punti vendita carburanti con competitivi ed efficienti, mantenendo la centralità del ruolo servizi accessori tra le provincie di Treviso, Belluno e Porde- del gestore, come anello fondamentale della “catena del none, tra i primi marchi completamente indipendenti nella valore”, riteniamo che debba essere riconosciuta la volontà distribuzione carburanti in Italia. (15/5) e la capacità imprenditoriale dei pochi operatori che conti- nuano nuovamente ad investire e a credere in un mercato Impianti Esso, Amegas risponde ai gestori in continua contrazione in cui spesso i vecchi schemi tradi- Amegas non intende sostituire il contratto di gestione ba- zionali hanno portato all’immobilismo e all’impossibilità di sato su comodato e fornitura con l’appalto di servizi, né molti attori di adattarsi al cambiamento richiesto dal mer- ha imposto tale contratto agli attuali gestori degli impianti cato e dalla clientela”. acquisiti dalla Esso nell’ambito del modello grossista. È la La società manifesta infine “piena disponibilità per sostanza della risposta che Amegas, società che lo scorso convenire un incontro preordinato alla sottoscrizione dicembre ha acquisito 93 punti vendita da Esso, ha inviato dell’auspicata intesa”, “compatibilmente con le prero- giovedì scorso alle associazioni dei gestori che denunciava- gative finanziarie ed economiche del mercato petrolifero no presunte pressioni per l’utilizzo del contratto di appalto attuale”. di servizi in luogo del comodato ai gestori degli impianti Intanto le associazioni dei gestori Faib Fegica e Figisc Esso oggetto del passaggio di proprietà. 8
Nella lettera, inviata anche al ministero dello Sviluppo eco- conti. Entro due anni il bilancio deve essere in pareggio e nomico, a quello del lavoro, all’Inps e all’Ispesl, e per co- per l’Ebitda puntiamo a migliorarlo ancora. Oggi l’hub Ies noscenza anche alla Esso, Amegas, che controlla ZetaGas muove attorno al milione di tonnellate abbondante di DAY 2 pro- e Easy Service, sostiene di aver avuto, nell’operazione di dotto ma quello che conta sono i margini…” . acquisizione, “un comportamento più che corretto e tra- Lo scenario prospettato nell’intervista è quello di un raf- sparente” e mai “contrario alle norme”: “non è intenzione forzamento del settore downstream di Ies e di Mol Group dell’azienda imporre ai gestori un modello di commercializ- Italy, per nulla correlato all’oggetto dell’articolo apparso su zazione diverso da quello già utilizzato nel momento sto- Staffetta Quotidiana. DAY 3 rico in cui gli stessi erano legati da un vincolo contrattuale Il downstream di Ies e di Mol Group Italy è da diverso tem- con Esso Italiana”. po focalizzato su attività di logistica ed extra-rete ed è in La società comunica infine la propria disponibilità a un in- questi ambiti che si sono concentrati gli investimenti più contro con le associazioni. (15/5) significativi, a partire dalla conversione del sito di Mantova nel 2014. Tamoil in trattativa per acquisire la rete Ies L’interpretazione delle dichiarazioni dell’a.d. fornita dall’ar- Mentre l’affare TotalErg sembra ancora immerso nelle neb- ticolo pertanto non rispecchia quelle che sono le strategie bie delle trattative non vincolanti, qualcos’altro si muove del Gruppo Mol in Italia.” (16/5) sulla rete carburanti italiana, per quanto su scala decisa- mente più ridotta. A quanto appreso dalla Staffetta, Tamoil Numeri e prezzi avrebbe infatti avviato una trattativa con Mol per l’acquisi- Consumi petroliferi, marzo piatto zione della rete Ies. Il gruppo ungherese ha deciso lo scorso Nel mese di marzo in Italia i consumi petroliferi sono au- anno di vendere gli asset della rete di distribuzione Ies con mentati dello 0,4% (+21mila tonnellate), salendo a 4 mi- la prospettiva, come si legge nell’ultima relazione annuale lioni 958mila tonnellate, dai 4 milioni 937mila tonnellate pubblicata in aprile, di portare a temine la vendita entro dello stesso periodo dell’anno precedente, grazie al giorno dodici mesi. di consegna in più. Lo comunica il ministero dello Sviluppo La rete Ies, sempre a quanto risulta dal bilancio 2016, con- economico. ta 83 punti vendita. A fine 2015 Tamoil aveva una rete di Le vendite di diesel sono aumentate del 2,6% a 2 milione 1.469 punti vendita e una quota di mercato del 5,6%. 15mila tonnellate (+51.000 tonnellate), salendo sia sulla Nel bilancio Mol si legge che il fair value degli asset della rete (+2,3%) che sull’extrarete (+4,2%); in calo le ven- rete è valutato in 2,8 miliardi di fiorini ungheresi, pari a dite di benzina del 2,2% (-14.000 tonnellate), sia sulla circa nove milioni di euro, dopo una svalutazione di 5,98 rete (-1,3%), che sull’extrarete (-0,6%). In calo anche il miliardi (poco meno di 20 milioni di euro circa). Gpl autotrazione, sceso dello 0,7% a 145.000 tonnellate, In Italia Ies dispone anche del deposito di Mantova e dell’o- malissimo il Gpl combustione (-14% a 141.000 tonnella- leodotto che lo alimenta da Porto Marghera. te). In aumento i consumi di bitumi: +19,2% a 124mila Né Tamoil né Ies, contattate dalla Staffetta, hanno voluto tonnellate. commentare. Praticamente azzerati i consumi di olio combustibile per In un’intervista rilasciata alla Gazzetta di Mantova il 2 aprile uso termoelettrico (solo 3mila tonnellate contro le 62mila scorso, l’a.d. di Ies Maurizio Migliarotti aveva prospettato dello scorso anno e le 11mila di febbraio). tutt’altro scenario per la società: “puntiamo a consolidare Nel consueto comunicato, UP sottolinea che la domanda il settore downstream – disse – quindi presenza sul mer- totale di carburanti (benzina + gasolio) nel mese di marzo cato, riconquista di quote di mercato, controllo dei costi e è risultata pari a circa 2,6 milioni di tonnellate, di cui 0,6 costante ordine nei conti”. (16/5) milioni di benzina e 2,0 milioni di gasolio, con un incre- mento dell’1,4% (+37.000 tonnellate) rispetto allo stesso Precisazione Ies su trattativa con Tamoil mese del 2016. I prodotti autotrazione, con un giorno di A rettifica di quanto pubblicato sulla Staffetta in data odier- consegna in più, hanno rilevato le seguenti dinamiche: la na nell’articolo Tamoil in trattativa per acquisire la rete Ies, benzina nel complesso ha mostrato un decremento del in cui viene riportata una citazione estrapolata dall’inter- 2,2% (-14.000 tonnellate) rispetto a marzo 2016, mentre vista rilasciata alla Gazzetta di Mantova il 2 aprile scorso il gasolio autotrazione una crescita del 2,6% (+51.000 ton- dall’a.d. di Ies Maurizio Migliarotti (pubblicata integralmen- nellate). Le vendite sulla rete di benzina nel mese di marzo te sull’edizione cartacea della Staffetta Quotidiana dell’8 hanno segnato un decremento dell’1,3% mentre il gasolio aprile, ndr), la società precisa quanto segue: un incremento del 2,3%. “Il periodo dell’articolo della Gazzetta di Mantova a cui fa Nel mese considerato le immatricolazioni di autovetture riferimento la dichiarazione riportata su Staffetta Quoti- nuove sono aumentate del 18,2%, con quelle diesel che diana, estrapolato in maniera incompleta e decontestua- hanno rappresentato il 56,3% del totale (era il 56,2% nel lizzata, è il seguente: “…Puntiamo a consolidare il settore marzo 2016), mentre quelle di benzina il 33,5%. Quanto downstream quindi presenza sul mercato, riconquista di alle altre alimentazioni, nel mese considerato, sale il peso quote di mercato, controllo dei costi e costante ordine nei delle ibride al 2,5% e del gpl al 6,1%; stabile quello delle 9
elettriche allo 0,1%, mentre scende il metano all’1,5%. nellate, con un calo dell’8,2%, pari a 406.000 tonnellate, Nel primo trimestre 2017 i consumi sono stati invece pari rispetto allo stesso mese del 2016. Andamento fortemente a circa 14,0 milioni di tonnellate, con un decremento del- condizionato dai due giorni lavorativi in meno. Un calo DAYche 2 lo 0,4% (-59.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo fa scendere i consumi del primo quadrimestre 2017 sotto i del 2016. La benzina nel periodo considerato, ha mostrato 19 milioni di tonnellate, con un calo a loro volta del 2,4% una flessione del 3,9% (-69.000 tonnellate) e il gasolio una (-465.000 tonnellate). Un calo che ha coinvolto pressoché lieve crescita dello 0,2% (+12.000 tonnellate). Nei primi tutti i prodotti e in particolare i carburanti, con la benzina, tre mesi del 2017 la somma dei soli carburanti (benzina + DAY 3 scesa in aprile del 7,3% sulla rete e del 7,4% sull’extra- gasolio), pari a circa 7,2 milioni di tonnellate, evidenzia un rete, il diesel sceso a sua volta nei due canali di vendita del calo dello 0,8% (-57.000 tonnellate). Nello stesso perio- 4,9 e del 10,9% e il gpl auto sceso del 4,3%. Quanto al do le nuove immatricolazioni di autovetture sono risultate gasolio combustione, sempre in aprile il calo è risultato pari in crescita dell’11,9% con quelle diesel a coprire il 55,7% al 16,3% per il risca e al 14,5% per l’agricolo. Male l’olio del totale (era il 56,0% nel trimestre del 2016) e quelle a combustibile, i cui consumi nel caso della termoelettrica benzina il 33,6%. Per le altre alimentazioni le auto ibride sono calati in aprile del 43,5%. Male anche i lubrifican- hanno coperto il 2,7% delle nuove immatricolazioni, quel- ti (-9,1%), i bitumi (-17,3%) e i bunkers (-13,5%). Unica le alimentate a GPL il 6,3% e a metano l’1,6%, mentre le eccezione il carboturbo, con un aumento del 9,9%. (17/5) elettriche si confermano ancora allo 0,1%. (20/4) Attività parlamentare Margini carburanti, aprile negativo Illegalità e accise, Mef favorevole a un tavolo Dopo un marzo positivo, i margini alla pompa sui carbu- Il ministero dell’Economia è favorevole all’apertura di un ranti sono tornati negativi. La media mensile della benzi- tavolo di concertazione per il riordino del settore della di- na è scivolata di 29 millesimi a 0,133 euro/litro; quella del stribuzione dei carburanti e per il bilanciamento della fi- diesel di 17 millesimi a 0,139 euro/litro. In aumento invece scalità energetica con l’aumento della fiscalità dei prodotti le medie mobili degli ultimi 12 mesi: quella della benzina meno tassati. Lo ha riferito il sottosegretario allo Sviluppo è salita di un millesimo a 0,137 euro/litro; quella del diesel economico Ivan Scalfarotto, rispondendo ieri a un’interro- di 2 millesimi a 0,127 euro/litro. Nonostante nel complesso gazione dl deputato della Lega Nord Massimiliano Fedriga aprile sia stato un mese negativo per i margini sui carburan- in commissione Attività produttive alla Camera. ti, nell’ultima rilevazione si è registrato un forte aumento. Dopo aver ricordato le misure contenute nel ddl Concor- Il 24 aprile il margine del diesel è salito di 48 millesimi a renza, Scalfarotto ha riferito che il ministero dell’Economia 0,170 euro/litro, massimo degli ultimi 12 mesi; quello della sta seguendo l’applicazione delle disposizioni sull’illegalità benzina di 47 millesimi a 0,165 euro litro. adottate nella legge di Bilancio e nel decreto fiscale, attra- Complice probabilmente il fatto che la rilevazione del verso l’azione della Guardia di Finanza e dell’Agenzia del- ministero dello Sviluppo Economico è saltata il lunedì di le Dogane. il sottosegretario ha quindi riferito l’analisi del Pasqua, i prezzi interni non si sono riusciti ad adeguare Mef sulla proliferazione dei depositi fiscali: secondo il Mef tempestivamente agli aumenti delle quotazioni interna- “il processo di liberalizzazione dei procedimenti autorizza- zionali (3/5) tivi nella logistica petrolifera secondaria ha comportato la parcellizzazione dei titolari dei depositi commerciali e degli Carburanti, quota Eni ancora in aumento impianti di distribuzione, nonché l’ingresso nel mercato dei Per il terzo trimestre consecutivo la quota di mercato Eni prodotti petroliferi (specialmente benzina e gasolio) di nu- sulla rete carburanti in Italia è in aumento, mentre si ridu- merosi operatori economici, spesso traders non titolari di cono fortemente i volumi in extrarete. impianti, meno strutturati ed economicamente di gran lun- Nel comunicato della società sui risultati del primo trimestre ga meno solidi rispetto alle grandi compagnie del settore. si legge che le vendite rete in Italia sono state pari a 1,42 Tale modifica del mercato, sebbene astrattamente suscetti- milioni di tonnellate, in aumento del 3,6% “grazie all’ef- bile di originare una riduzione di prezzo per il consumatore ficacia delle azioni di marketing”. La quota di mercato del finale per effetto di una maggiore concorrenza, ha presen- trimestre si è attestata al 24,8% (23,8% nel primo trime- tato, tuttavia, l’effetto collaterale dello sviluppo di filiere stre 2016). Le vendite extrarete in Italia sono invece scese a economiche di più difficile controllo, anche perché spesso 1,68 milioni di tonnellate (-8,7% rispetto al primo trimestre prive della regolazione intrinseca che le grandi Società del 2016), per via dei minori volumi di gasolio, benzina ed oli settore garantiscono per effetto della propria organizzazio- combustibili parzialmente compensati da maggiori volumi ne interna”. commercializzati di jet fuel e Gpl. (10/5) Secondo il Mef, “l’incremento delle accise sul gasolio del primo gennaio 2012 ha giocato un ruolo cardine nel rende- Consumi petroliferi, aprile in calo dell’8% re appetibile tale frode e, allo stato, sussistono margini per Stando alle prime stime provvisorie diffuse questo pomerig- una razionalizzazione delle aliquote nel settore, aumentan- gio dal Mise, elaborate dall’UP, in aprile i consumi petrolife- do la fiscalità dei prodotti meno tassati anche tenendo con- ri italiani sono ammontati a poco più di 4,5 milioni di ton- to che la tassazione nazionale della benzina e del gasolio 10
carburazione è tra le più alte d’Europa”. Il ministero “si della Lega Nord, Filippo Busin e Guido Guidesi. (11/5) dichiara favorevole all’apertura di un tavolo di concertazio- ne finalizzato ad un processo di riordino del settore della Leggi e atti amministrativi DAY 2 distribuzione dei carburanti nonché al bilanciamento della La manovrina in Gazzetta, Iva al 25% dal fiscalità energetica, in equilibrio e sinergia con le altre prio- 2018 rità industriali del settore”. (21/4) È pubblicato sul supplemento ordinario alla Gazzetta DAYUf- 3 Staffetta rete, le “novità” del ddl Concor- ficiale n. 95 del 24 aprile 2017 il decreto-legge 24 aprile renza 2017, n. 50 ”Disposizioni urgenti in materia fi nanziaria, Ieri il Governo ha posto al Senato la questione di fiducia sul iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi maxi emendamento al ddl Concorrenza. Il voto era in pro- per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo svilup- gramma per ieri pomeriggio. Se sarà positivo, il provvedi- po”. Si tratta della “manovrina” approvata lo scorso 11 mento passerà alla Camera per quella che potrebbe essere aprile dal Consiglio dei ministri. l’ultima lettura. Le norme sulla razionalizzazione della rete La principale differenza rispetto alla bozza circolata nei carburanti sono finite ai commi 99-120 del maxi emenda- giorni scorsi è che non c’è più l’esenzione Imu per le piat- mento. Visto che di tempo ne è passato dall’approvazione taforme petrolifere offshore. da parte della commissione Industria, vale la pena passare All’articolo 9 troviamo le modifiche delle clausole di sal- in rassegna le “novità”. vaguardia sull’Iva. La novità è che non viene sterilizzato A partire dal divieto di introdurre l’obbligo di un terzo car- l’aumento previsto dal primo gennaio 2018 per l’ali- burante per i nuovi impianti in presenza di “oneri eccessivi” quota ordinaria, che aumenterà quindi dal 22 al 25%, da definire entro sei mesi con decreto del ministero dello per poi aumentare di nuovo al 25,4% dal 2019, scen- Sviluppo economico. Disposizione in sostanza surclassata dere al 24,9% dal 2020 e stabilizzarsi al 25% dal primo dal decreto legislativo Dafi che impone l’obbligo di terzo gennaio 2021. (gas) e quarto (elettrico) carburante per i nuovi punti ven- Viene invece scaglionato l’aumento previsto per l’aliquota dita. Come dire: l’ambiente fa premio sulla concorrenza. agevolata al 10% (che sarebbe dovuta aumentare dal 10 C’è poi il potenziamento della banca dati Osservaprezzi su al 13% dal prossimo primo gennaio): la manovrina stabili- punti vendita e prezzi attraverso l’integrazione con i dati sce invece l’aumento dal 10 all’11,5% dal primo gennaio delle Dogane e delle Regioni; la riduzione dei componenti 2018, poi al 12% dal 2019 e al 13% dal 2020. del Comitato per la ristrutturazione della rete carburanti L’aumento delle accise sui carburanti (tale da generare un del Mise; le nuove disposizioni sull’incompatibilità degli gettito aggiuntivo di 350 milioni l’anno) è spostato dal pri- impianti; le disposizioni sulla dismissione dei punti vendita mo gennaio 2018 al primo gennaio 2019. con moratoria delle bonifiche; la soppressione della Cassa L’iter di conversione in legge partirà alla Camera, dove il Conguaglio Gpl dal primo gennaio 2018 con il suo assorbi- provvedimento è stato inviato lunedì e annunciato oggi. Il mento nell’Ocsit (insieme al Fondo per la razionalizzazione provvedimento (atto n. 4444) sarà esaminato in sede refe- della rete, al fondo Gpl e al fondo scorte di riserva, mentre rente dalla commissione Bilancio. (26/4) il Fondo bombole metano passerà al Comitato per la ge- stione del fondo bombole metano presso il Mise). Carburanti, Italia alla Corte di giustizia per gli Le uniche vere novità sono proprio sull’ammontare di questi sconti in Friuli fondi, di cui la relazione tecnica al maxi emendamento for- La Commissione europea ha deciso di deferire l’Italia alla Cor- nisce un aggiornamento a fine 2016: le risorse disponibili te di giustizia dell’Ue per le riduzioni sul prezzo dei carburanti presso la Cassa Conguaglio al 31 dicembre 2016 sono pari per gli automobilisti che risiedono in Friuli Venezia Giulia. La a poco più di 30 milioni di euro, quasi completamente del Commissione considera tale agevolazione una riduzione delle fondo per la razionalizzazione. Di questi, 21 milioni sono accise sulla benzina e sul diesel utilizzati come carburante per destinati a contributi per la copertura dei costi ambientali motori, in violazione delle norme Ue (direttiva sulla tassazione (bonifiche) deliberati al 5 dicembre 2016, e altri 2,4 milioni dei prodotti energetici 2003/96/CE) che prevedono aliquote agli indennizzi deliberati alla stessa data. (3/5) minime per la tassazione dei prodotti energetici. Sostanziali differenze nei livelli delle accise nazionali, si legge nella nota Illegalità carburanti, emendamenti alla ma- della Commissione, potrebbero ostacolare il corretto funzio- novrina namento del mercato interno e causare il cosiddetto “turismo Solidarietà dell’acquirente nel pagamento dell’Iva sulle del pieno”, mentre gli Stati membri hanno la facoltà di ap- compravendite di carburanti. La proposta è contenuta plicare aliquote di accisa nazionali differenziate ai medesimi in due emendamenti presentati al disegno di legge di prodotti solo quando la direttiva sulla tassazione dei prodotti conversione del decreto “manovrina” all’esame della energetici lo autorizza esplicitamente. Le riduzioni regionali, Camera. come quelle concesse dall’Italia, non sono consentite dalla di- A presentare le proposte, emerse in marzo in occasione rettiva sulla tassazione dell’energia e costituiscono una viola- del convegno di Assoindipendenti a Padova, due deputati zione del diritto dell’Ue. (27/4) 11
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