METAVERSO Nascono mondi nuovi - di Chiara Valentini
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Evoluzione del MARKETING I cambiamenti continuano... le nuove possibilità date dalla tecnologia ..ma di cosa stiamo parlando? Il nuovo mondo. Il METAVERSO. Come si costruisce? Blockchain si o no? quali sono le possibili applicazioni per le aziende? quali società ne possono usufruire? esempi concreti conclusioni
Mai come di questi tempi la tecnologia sta subendo stravolgimenti così veloci da non permettere, ai più, di capire cosa sta accadendo. Gi addetti ai lavori ci subissano di parole alle quali il più delle volte non riusciamo a dare un significato. Spesso ci troviamo in situazioni nelle quali fatichiamo a capire se un nuovo strumento tecnologico può fare al caso nostro, se ci può portare il vantaggio che stiamo cercando e se la tecnologia di cui si avvale è quella adatta a soddisfare i nostri bisogni. In questo contesto fa la sua comparsa il METAVERSO. Ma di cosa si tratta? Come nasce? Quali sono le sue applicazioni? A cosa può servire? Come ci si relaziona a questa nuova tecnologia? Che utilizzo ne possono fare le aziende? Quali benefici può apportare? A queste e a molte altre domande iniziamo a dare risposta…sempre in ottica business e con la massima chiarezza possibile. Per approfondimenti, possibili utilizzi, chiarimenti…contattateci, saremo ben lieti di studiare con voi eventuali applicazioni, al vostro business, di questa nuova magica tecnologia in grado di apportare benefici inaspettati in termine di brand identity, immagine, concorrenza ma non solo.
Evoluzione del MARKETING In tutti i contesti settoriali, le politiche di marketing adottate assumono un ruolo fondamentale, rappresentando per le attività imprenditoriali non più un’opzione, ma una necessità, da cui dipendono i risultati finanziari raggiunti. Tecnologia e globalizzazione hanno cambiato le dinamiche di mercato e in un contesto imprenditoriale, i dati hanno assunto un ruolo molto importante e le imprese che li raccolgono e li gestiscono hanno colto il segno. L’attività di marketing, indotta dalla rivoluzione industriale, ha subito un processo di evoluzione negli anni per adattarsi in parallelo agli sviluppi tecnologici, passando dal marketing 1.0 al marketing 4.0. Il concetto di marketing 1.0, orientato inizialmente alla produzione, era volto ad immettere sul mercato beni con un buon rapporto-qualità prezzo, il che mirava a soddisfare il desiderio dei consumatori di avere prodotti facilmente disponibili, ossia a basso prezzo. Infatti le imprese, in questo caso, studiano ed implementano strategie mirate ad efficientare la produzione ed incrementare le economie di scala, cercando quindi di ridurre i costi e aumentare i volumi per battere la concorrenza di prezzo. I consumatori erano soggetti passivi delle politiche adottate e non avevano alcuna influenza sulle scelte adottate. A seguito della rivoluzione industriale, con l'incremento del numero di imprese e quindi della concorrenza, il concetto di marketing si è orientato al prodotto, perché si pensava che i consumatori tendessero a preferire prodotti di miglior qualità, più tecnologici e innovativi. Le strategie implementate erano quindi focalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti con queste caratteristiche per ottenere un vantaggio competitivo in questi termini, trascurando talvolta altri aspetti come: politiche di prezzo, distribuzione, pubblicità, vendita e analisi di valutazione dell’esistenza di un mercato per questi prodotti. Il consumatore era ancora su un piano passivo e ci si è resi conto che cercare solo questo tipo di vantaggio competitivo non era sufficiente per vendere i prodotti.
Questa consapevolezza ha portato le imprese a cambiare approccio e a spostare il focus sulle vendite, cercando quindi di sviluppare e intraprendere campagne di vendita e promozione aggressive, per persuadere il più possibile la massa e portarla ad acquistare di più, senza comprendere o cercare di esaudire reali bisogni dei consumatori, ma cercando solamente di vendere ciò che si produceva. L’evoluzione di questo processo rappresenta ed esprime gli elementi del concetto di marketing mix delle 4P (product, price, promotion, place), e si basa su un processo di comunicazione unidirezionale che utilizza come principale mezzo di comunicazione i media tradizionali. Attorno agli anni ‘50, a seguito della globalizzazione, dell’evolversi della tecnologia, dei mezzi di comunicazione, dei bisogni dei consumatori e l’esistenza di mercati sempre più competitivi, si è compreso che questo approccio non era profittevole nel lungo periodo e che la chiave per il successo era la soddisfazione del cliente. Il potere di acquisto dei consumatori è aumentato in relazione all’ampia gamma di scelta di prodotti a loro disposizione e alla facilità di reperimento di informazioni relativi ad essi, di conseguenza anche il loro modo di compiere scelte di acquisto è cambiato, diventando più consapevole e alla ricerca di benefici ad impatto emotivo, oltre che funzionali. Il concetto di marketing 1.0, orientato al prodotto, si è evoluto ad un concetto di marketing 2.0 orientato al cliente. Analisi e strategie focalizzate a instaurare e rafforzare la relazione tra l’impresa e il suo mercato di riferimento. Il modo di approcciarsi alla produzione e alle vendite è cambiato e anziché cercare di trovare acquirenti per i propri prodotti si vuole produrre i giusti prodotti per i propri clienti. Se prima l’attenzione nelle strategie di marketing era posta sulle necessità di chi vende, in seguito si è focalizzata sulle necessità di chi compra, https://www.archiviostoricobarilla.com/scheda- archivio/dove-ce-barilla-ce-casa-33/ effettuando ricerche per individuare ciò che i consumatori desiderano e cogliere nuove opportunità di business ad esse correlate. Cambiando il punto di vista e riflettendo il punto di vista dei consumatori, gli elementi del concetto di marketing mix delle 4P, in questo contesto, sono tramutate nelle 4C (customer solution, customer cost, communication, convenience), in maniera da esprimere strategie incentrate sulla ricerca di prodotti desiderati dai consumatori, determinare il costo reale di possesso di questi, comunicare con essi in modo più efficiente e rendere i prodotti disponibili in luoghi convenienti.
Il marketing 2.0 esprime il concetto di marketing relazionale in cui anche il modo di fare comunicazione è cambiato, diventando di fatto bilaterale. Si utilizzano a supporto dell’attività, tecnologie informatiche per raccogliere, analizzare e trattare le informazioni e offrire agli utenti finali prodotti e servizi personalizzati, attivando con il cliente un processo di fidelizzazione volto a instaurare e rafforzare la relazione tra egli e l’impresa stessa. Con questo modello la chiave per raggiungere gli obiettivi della propria organizzazione risiede in una più elevata abilità, rispetto ai concorrenti, nel saper creare, diffondere e comunicare maggior valore per il cliente nei mercati prescelti e diverse analisi hanno riscontrato che le imprese che adottano questo approccio volto a rafforzare la relazione tra cliente e impresa e a migliorare tutta l’esperienza di consumo ottengono rendimenti superiori. L’evoluzione tecnologica ha cambiato il modo in cui gli individui vivono la quotidianità, e questo cambio di abitudini si è inevitabilmente ripercosso sui modelli di business e sui sistemi relazionali tra impresa e consumatori. In questo contesto, dove il progresso tecnologico ha trasformato il modo di fare comunicazione e marketing, Internet, con il Web 2.0, ha assunto un ruolo fondamentale rappresentando uno dei principali mezzi di comunicazione per connettere e far interagire le aziende con i loro clienti, creare modelli di network marketing e rivoluzionare la comunicazione digitale, alzando notevolmente la competizione e imponendo alle imprese una pronta capacità di reazione per adattarsi alle mutevoli dinamiche concorrenziali. Innovazione e digitalizzazione sopperiscono alle tradizionali politiche di fare marketing e l’integrazione di questi nel proprio modello di business non è più solo un must per le imprese del digitale, ma anche per quelle che operano nei mercati tradizionali. Le strategie di marketing sono via via sempre più incentrate a sviluppare e instaurare relazioni con i clienti, offrendo esperienze di consumo coinvolgenti, interattive ed emozionali. Dal marketing 1.0 orientato al prodotto, si è passati al marketing 2.0 orientato al cliente e successivamente al marketing 3.0, dove l’attenzione è rivolta al cliente inteso come essere umano e alla sua esperienza di consumo, alla creazione di prodotti e servizi che riflettono i valori dei clienti, che pongono maggior attenzione ai problemi di natura ecologica, etica e sociale. Problemi di natura sociale, ambientale ed economica riguardano tutti nel mondo e data l’elevata sensibilizzazione dei consumatori a questi temi le aziende, per restare competitive, hanno dovuto adattare le loro politiche di comunicazione e marketing ed esprimere e diffondere progetti di responsabilità sociale.
In passato le decisioni di acquisto erano condotte principalmente dalle preferenze individuali e in parte dal desiderio di conformismo sociale. Il peso attribuito a ciascuno di questi due fattori varia da persona a persona e dal settore preso in esame. Lo sviluppo di Internet, dei social network e la possibilità di essere tutti interconnessi senza limiti geografici e di tempo, di confrontare una moltitudine di prezzi, vedere recensioni e vedere cosa è più in tendenza, ha cambiato notevolmente la consapevolezza e il modo di compiere scelte di acquisto, portando gli individui ad attribuire sempre più importanza al desiderio di conformità nell’opinione sociale. I social media fungono da canale di comunicazione online e sono utilizzati dalle aziende con diversi fini: raccogliere dati, gestire attività promozionali, comunicare ed interagire con i consumatori. Consentono di condividere in tempo reale la propria esperienza di acquisto e di ispirare altri utenti che tendono ad emulare e ripetere un’esperienza simile. È qui che è nato l’influencer marketing, che ricopre un ruolo di rilievo nel contesto odierno. Studi hanno dimostrato che giovani, donne e coloro che partecipano in modo attivo alla vita di Internet, noti anche come Netizen, sono i segmenti più influenti sul mercato nell’era digitale, e i marchi hanno interesse e ne traggono beneficio a coinvolgerli nelle loro campagne di marketing e advertising. Infatti, con il passaggio al marketing 3.0 si mira a creare valore per tutte le entità coinvolte e in stretto contatto con l’impresa stessa.
I cambiamenti continuano... le nuove possibilità date dalla tecnologia L’identità di un brand e il posizionamento che questo riesce ad aggiudicarsi all’interno del mercato di riferimento differenziandosi dalla concorrenza permettono di rafforzare l'immagine del marchio e di esprimere il valore che questo rappresenta per i consumatori. Nel contesto odierno, al di là delle funzionalità e delle caratteristiche tecniche di un prodotto, la forza di un brand esprime l’impatto emotivo e la condivisione di valori che un individuo percepisce e condivide. La coerenza di un marchio nel rispettare i propri valori e le promesse fatte, consolida la fiducia instaurata nella relazione che intercorre tra brand e consumatore ed esprime la reputazione del marchio e dell’impresa stessa. Nell’era di Internet, della connettività e dello sviluppo di tecnologie avanzate e IoT (Internet of Things), viene reso possibile creare un’interazione diretta tra i consumatori e i prodotti verificando ex-ante che soddisfino i bisogni e i desideri dei clienti, sviluppare soluzioni di co-creazione dei prodotti e coinvolgere i clienti consentendo loro di progettarli o personalizzarli. Il marketing 4.0 tramite l’utilizzo di supporti tecnologici e la combinazione delle peculiarità dei modelli precedenti, amplifica l’interazione tra cliente e prodotto lavorando sulla customer experience. In un sistema economico digitalizzato l’interconnessione e l’interazione digitale non sono sufficienti da sole. Sorge pertanto la necessità per l’impresa di creare un’esperienza nel processo di acquisto fondata sia sull’interazione online che quella offline, facendo interagire l’utente sia sui canali fisici che su quelli digitali, facendo coesistere quindi, strategie di marketing tradizionale e digitale.
Il marketing tradizionale svolge un ruolo importante nel creare consapevolezza, interesse ed instaurare interazione tra l’azienda e i consumatori, quello digitale guida il processo di interazione e passaparola rafforzando di conseguenza la relazione instaurata tra brand e cliente. Le azioni intraprese sono guidate dai valori e dai principi di responsabilità sociale a cui il cliente è sempre più sensibile, per una massimizzazione dell'esperienza e un maggior coinvolgimento emotivo lungo tutto il processo, per un riconoscimento di maggior valore rispetto ai concorrenti. Questo esprime un modello di marketing esperienziale che coinvolge più sensi e rimane più impresso nella mente del consumatore. Oggigiorno il contesto di mercato è differente: le transazioni commerciali e le attività dei clienti possono essere monitorate in tempo reale. L’analisi e la gestione dei dati e delle informazioni sui consumatori sono fattori chiave in questo modello, per prevedere gli sviluppi futuri di mercato e adeguare le attività di marketing sulla base di queste previsioni. Parlando di marketing 4.0, infatti, individuiamo l’abilità dell’azienda di reagire tempestivamente alle variazioni della domanda ridefinendo le strategie di marketing online e offline per garantire all’utente finale un maggiore e più duraturo coinvolgimento nella sua esperienza di acquisto riducendo la distanza tra egli e il brand, da quando viene a conoscenza del brand a quando consuma il prodotto/servizio. L’innovazione tecnologica unitamente alle implementazioni IoT stanno aumentando le performances degli elementi che compongono il marketing mix favorendo l’interattività tra prodotti/servizi e consumatori, ridefinendo il concetto di dinamicità dei prezzi e di nuove modalità di comunicazione e pubblicità. Ad esempio, l’interazione tra prodotti e consumatori è agevolata tramite l’utilizzo di QR code apposti sulle confezioni dei prodotti o nei messaggi pubblicitari che, se scansionati, danno accesso ad una moltitudine di informazioni, oppure dalla possibilità di controllare oggetti smart tramite controlli da remoto o ancora dall’utilizzo di applicazioni di realtà virtuale e realtà aumentata che permettono di dare una concezione più realistica e tangibile di prodotti e servizi presentati e offerti in formato digitale. Il concetto di prezzo diventa sempre più dinamico e, se prima il concetto di dinamicità dei prezzi era riferito alla domanda e alla quantità offerta dei servizi (es. biglietti aerei) ora lo sviluppo tecnologico ha esteso questo concetto ad altri settori. Con l’e-commerce le aziende riescono a ridurre un maggior numero di costi rispetto alla vendita sui canali fisici (ad esempio costi relativi al personale o ad intermediari) riflettendo questi tagli di conseguenza nei prezzi che, in un mercato digitale dove l’informazione e il confronto sono prontamente disponibili ai consumatori e la qualità sempre più uniforme, il prezzo è un fattore determinante nelle scelte di acquisto.
Il potere dei rivenditori di raccogliere un’enormità di dati ha reso possibile ottimizzare l’intero canale distributivo, dall’inventario alla gestione delle scorte di magazzino, e ha impattato sulle politiche di prezzo, rendendo possibile adattare istantaneamente il prezzo alla clientela sulla base delle analisi di domanda, offerta, storico degli acquisti e altro. Infine, i messaggi pubblicitari sono sempre più personalizzati e mirati, a differenza dei canali tradizionali su internet gli individui acconsentono volontariamente a ricevere messaggi, offerte e promozioni, e spesso seguono le aziende di loro interesse sui canali social ufficiali al fine di essere informati sulle offerte promozionali e ricevere scontistiche e coupon a loro targettizzati. Tra le diverse strategie di marketing adottate dalle aziende di particolare efficacia è la creazione di contenuti virali in rete e nei social media. L’utilizzo sempre più frequente di dispositivi mobile e social media han fatto sì che questi diventassero canali di comunicazione e marketing sempre più efficaci. Nel marketing 4.0 quindi, l’impresa mette in atto strategie per strutturare e stimolare un dialogo con i consumatori e interpretare tutte le informazioni a disposizione per massimizzare il risultato in tutte le fasi della customer experience. Il ruolo delle strategie di comunicazione adottate è decisivo per il risultato finale. L’utilizzo di canali offline e online multicanale rende complicato pianificare una strategia di successo, ma efficiente laddove l’impresa riesce ad adeguarsi per tempo alle mutazioni del contesto di mercato. Una buona strategia di marketing esperienziale ha la capacità di catturare l’attenzione e stimolare l’interesse verso un prodotto/servizio e coltivare la relazione tra brand e consumatore ancora prima che sia preso in considerazione un acquisto. Trasparenza, visibilità e responsabilità sono valori di fondamentale importanza che gli individui ricercano e che l’azienda deve riuscire a trasmettere. Il focus del marketing si è gradualmente spostato dal prodotto/servizio all’emozione e all’esperienza. Diventa di primaria importanza, per lo sviluppo e il rafforzamento della relazione con il cliente, la predisposizione di esperienze di consumo accattivanti e coinvolgenti. Occorre dunque includere nelle strategie di marketing nuove fattispecie comunicative e relazionali, mediante le quali il frequente desiderio del consumatore di connessione con l’impresa e la marca possano trovare espressione nella co- creazione dell’esperienza. Come abbiamo visto fino a questo punto, innovazione e tecnologie avanzate hanno avuto un impatto determinante nel corso del tempo nei comportamenti e nelle abitudini dei consumatori e nelle politiche di marketing e advertising, cambiando le logiche sottostanti e adattandole al contesto odierno. Si prospettano, tuttavia, ulteriori opportunità di competere utilizzando nuovi strumenti in grado di efficientare l’impiego delle risorse. Si sottolinea che l’esistenza di nuovi paradigmi
non preclude a priori la validità di quelli già esistenti, ma piuttosto, l’espansione di questi verso nuove frontiere. Il cambiamento della visione del marketing necessita di un orientamento di tipo incrementale, approcciando lo studio sulle opportunità offerte dai nuovi strumenti, senza rigettare la dottrina e le esperienze esistenti, ma integrandole, ove possibile, con le novità portate dai cambiamenti tecnologici e sociali.
..ma di cosa stiamo parlando? Blockchain, NFTs e metaverso sono strumenti complementari e in grado di rivoluzionare e apportare nuovi vantaggi competitivi alle politiche di marketing e advertising esistenti. Gli NFTs, Tokens Non Fungibili, negli ultimi anni sono sempre più discussi e diventati centro di attenzione. Questa tendenza si è manifestata a causa della forte speculazione su di essi e delle loro proprietà tecniche che, a differenza delle criptovalute tradizionali i cui pezzi sono equivalenti e quindi fungibili, si identificano come beni digitali unici, inimitabili, non fungibili, che conferiscono al possessore garanzia di autenticità e un diritto di proprietà sull’asset digitale, registrati e autenticati grazie alle logiche della blockchain e facilmente trasferibili tramite transazioni su di essa. La blockchain è un registro che consente di gestire e aggiornare tutti i dati e le informazioni registrate su di esso, in maniera trasparente, sicura, senza che sia necessario un ente centrale per l’inserimento, il controllo e la verifica dei dati.
La tecnologia Blockchain, è definita come "un meccanismo generale per eseguire programmi, archiviare dati ed eseguire transazioni verificabili: un computer che è distribuito e funziona un miliardo di volte più velocemente del computer che abbiamo sui nostri desktop, è perché è la combinazione dei computer di tutti” (Sweeney in Takahashi, 2017). In base alle attuali ricerche e sviluppi del trend, gli NFTs sono considerati un’innovazione con un impatto dirompente, perché introducono il concetto di scarsità digitale, ampliando ulteriormente gli scenari applicativi della tecnologia blockchain sottostante. Introducono una nuova forma di proprietà che attribuisce valore alle risorse digitali ed è intuibile che per tutto ciò che è nativamente in formato digitale questa è una rivoluzione, perché permette la realizzazione di asset digitali unici, non assoggettabili al copia-incolla. Consentono inoltre la digitalizzazione di ciò che esiste nel mondo reale. Questo apre le porte a nuove e importanti opportunità di business, permettendo di efficientare e modernizzare mercati esistenti, di crearne nuovi da zero, di creare contenuti unici e innovativi e di incorporare negli NFTs stessi prodotti, servizi e particolari diritti come ad esempio sconti, benefit e agevolazioni. E’ possibile infatti associare al possesso di questi tokens servizi esclusivi quali: l’accesso a particolari eventi, formativi o ludici che siano, esperienze, il diritto a sconti o a ricevere oggetti fisici ed infine la possibilità di usufruire di prestazioni lavorative come ad esempio una consulenza. Gli NFTs hanno trovato la loro prima applicazione nel settore dei digital collectibles, carte digitali collezionabili, ma hanno avuto una rapida espansione su eventi virtuali, oggetti digitali (immagini, video, immobili virtuali, domini online) giochi play-to-earn e metaversi.
All’interno del digital marketing possono essere utilizzati dai brands per aprire le frontiere nel campo del marketing e dell’advertising. Le aziende possono promuovere il proprio brand o i propri prodotti con NFTs unici, personalizzati e/o da collezione, possono creare campagne esclusive e fidelizzare i propri clienti con l’erogazione di prodotti e servizi esclusivi ai possessori, hanno la possibilità di sviluppare nuove modalità di interazione e coinvolgimento dei propri clienti tramite la creazione di nuovi sistemi di incentivi e scontistica.
Il nuovo mondo. Il METAVERSO. Dal 2020 si è iniziato a parlare e discutere del metaverso, un insieme di tecnologie e canali di comunicazione social che ci consentono di interagire tra loro all’interno di un’esperienza, rappresentata da un mondo 3D virtuale, condivisa, interattiva, coinvolgente e collaborativa. Questo genera un modo diverso e innovativo di vivere la relazione con il cliente e fargli vivere la sua customer experience. Il metaverso è una piattaforma che offre agli utenti la possibilità di costruire mondi virtuali in grado di simulare esperienze di vita reale attraverso diverse attività sociali. E’ una combinazione tra mondo reale e realtà virtuale, dove la realtà virtuale è un’espansione della realtà e della vita economica e dove tutte le attività (sociali, economiche e culturali) all’interno di essa sono condotte attraverso avatar guidati da soggetti reali. In altre parole sono una trasposizione in-game delle dinamiche reali. A differenza di un semplice gioco online, dove gli utenti non hanno altra scelta che svolgere missioni limitate sulla base degli obiettivi prefissati dal gioco stesso, nel metaverso gli utenti possono fare tutto ciò che desiderano senza una missione predeterminata. Basandosi sul perfetto grado di libertà, gli utenti possono sperimentare varie cose del mondo reale, come studio, shopping, spettacoli, mostre e turismo. Possono anche condividere eventi ed esperienze di gioco, ma tutto sempre a discrezione dell’utente. Le tematiche inerenti il metaverso hanno un’applicazione fortemente interdisciplinare coinvolgendo aspetti relativi all’informatica, alle scienze sociali, all’economia. Si può vedere il metaverso come un’estensione di Internet che si presta a diverse applicazioni pratiche, anche al di là dei giochi interattivi, sconfinando nella telemedicina, nell’utilizzo degli NFT o nell’e-commerce.
Come si costruisce? Diversi modelli tecnologici come lifelogging, mirror world, realtà aumentata e realtà virtuale possono essere combinati in maniera discrezionale per dare vita a metaversi differenti. Il lifelogging è quel processo che utilizza dispositivi smart o applicazioni per registrare ed archiviare esperienze e momenti della vita quotidiana che siano questi foto, video audio, routine o dati biometrici. Mirror world, o mondo speculare, utilizza sofisticati strumenti per riflettere in un modello virtuale l’aspetto, le informazioni e la struttura del mondo fisico, integrando e fornendo, talvolta, maggiori informazioni rispetto all’ambiente originale. Per realtà virtuale si intende quella tecnologia che utilizza tipicamente grafiche tridimensionali, avatar e strumenti di comunicazione istantanea per rappresentare uno spazio condiviso basato su internet, in cui più utenti possono partecipare contemporaneamente, da qualsiasi luogo, indipendentemente dalla distanza e dallo spazio, espresso visivamente tramite un’interfaccia grafica implementata in un ambiente tridimensionale. La realtà aumentata, invece, rende possibile visualizzare in tempo reale grafiche virtuali stratificate e apposte su oggetti e spazi reali. In altre parole, permette di aggiungere o sottrarre elementi alla visione del mondo reale. La realtà mista rappresenta la combinazione di queste due, consentendo la fusione del mondo reale con quello virtuale, creando nuovi ambienti in cui le persone, oggetti fisici e digitali coesistono e interagiscono in tempo reale. Un metaverso, per essere definito tale, deve garantire la continuità della vita virtuale quotidiana, la realtà virtuale infatti è costantemente mantenuta attiva indipendentemente dall’accesso dei singoli utenti ed è il metaverso stesso il ponte tra il reale e il virtuale: esso connette i mondi del metaverso con le persone attraverso l’utilizzo degli avatar. Le caratteristiche che lo contraddistinguono sono interazione, condivisione, interoperabilità, componibilità e social experience.
Blockchain si o no? La proprietà digitale delle risorse virtuali e il decentramento, così come la realizzazione di un’economia interna, sono resi possibili grazie all’utilizzo della tecnologia blockchain e l’utilizzo di tokens non fungibili (NFTs). Questi ultimi si connotano come i certificati necessari per il riconoscimento e l’attribuzione della proprietà di qualsiasi bene e sono elemento indispensabile per la costruzione di un metaverso su blockchain, che si contraddistingue da un metaverso che non utilizza queste tecnologie, proprio per la proprietà privata e il riconoscimento di valore degli assets digitali presenti al suo interno. Il metaverso fondato sulla blockchain, infatti, si compone di oggetti digitali corredati da NFTs e li organizza secondo regole e strutture proprie, in modo da esaltarne caratteristiche e peculiarità. Essi possono includere tutte le applicazioni NFTs disponibili, di conseguenza in questo ecosistema è possibile comprare terre, edifici, affittarli o costruirne di nuovi, organizzare eventi, aprire delle attività commerciali, vendere beni e servizi, tutto sotto forma di tokens non fungibili. I metaversi su blockchain grazie alla realizzazione di una propria economia interna permettono di fare investimenti di qualsiasi tipo, di girare all’interno delle varie località presenti in esso, di usufruire dei servizi presenti, di giocare a giochi Play To Earn presenti al loro interno, di interagire con gli altri utenti, di creare dei veri propri business, come un vero e proprio mondo parallelo digitalizzato. L’utilizzo di token non fungibili in un metaverso su blockchain, figurando quest ultimo come un sistema distribuito e decentralizzato nel quale non vi è un’entità centrale che ha il potere e il controllo, rende il metaverso stesso gestito da e incentrato su gli utenti, un ambiente in continua evoluzione nel quale vengono promosse cooperazione e co- creazione dei contenuti. Un metaverso non per forza deve essere completamente realizzato con una blockchain sottostante, ma l’integrazione di essa apporta maggior valore rispetto alle applicazioni che non la utilizzano. Ad esempio, è possibile effettuare transazioni e scambi delle risorse digitali senza l’ausilio di parti terze parti, la proprietà e il controllo degli asset rimangono in capo al possessore così come i diritti d’autore sui contenuti creati e, grazie all’interoperabilità cross-application, la blockchain permette di condividere e utilizzare gli asset digitali (NFTs) come ad esempio avatars e items, in altri metaversi che consentono la cross-application. La vita di ogni NFTs, quindi di ogni asset tokenizzato, non è confinata all’esistenza di uno specifico metaverso o di uno specifico ecosistema digitale, ma è perpetua e lo sarà anche se il metaverso in questione verrà abbandonato o fallirà. Questo principio elimina ogni vincolo di destinazione delle risorse che nel sistema attuale è inevitabile.
Blockchain, criptovalute e tokens non fungibili, consentono di realizzare un ecosistema dove si favorisce la libera iniziativa e la creatività per lo sviluppo di risorse e contenuti, al fine di creare valore e ottenere vantaggi economici per aver colto il potenziale di questo settore. Un plus, per un metaverso su blockchain di successo, è quello di riuscire a creare e distribuire un prodotto il cui accesso è user friendly e adatto anche ai non esperti. quali sono le possibili applicazioni per le aziende? La continua ricerca di stimoli esperienziali da parte degli individui è un’opportunità per le imprese. L’utilizzo del metaverso consente infatti di offrire esperienze uniche, innovative, tali da aumentare intensità e vissuto degli utenti, creando valore e dando loro la possibilità di crearne. Attraverso il proprio avatar gli individui hanno il desiderio e la possibilità di esprimere il proprio essere e il proprio modo di apparire in questa realtà virtuale. Da statistiche è emerso che per gli individui la propria identità digitale è importante tanto quanto quella fisica. Ciò si configura per le imprese in nuove opportunità di business interessanti, meritevoli di studio e approfondimento. E’ un mercato in forte via di espansione da aggiudicarsi tramite la produzione e la vendita al dettaglio di prodotti digitali direttamente agli avatar (direct-to-avatar), indossabili e utilizzabili dagli stessi in questo ecosistema. Questo è un modo per i brand, oltre ad estendere e diversificare la propria utenza, per continuare a mantenere alta l’attenzione sul proprio operato e sulla propria immagine e per consolidare la propria presenza anche in questo mondo virtuale. Può essere anche un modo per testare il successo di potenziali prodotti: produrli e venderli prima nel metaverso ed eventualmente, se di successo, portarli nel mondo reale.
Un rapporto di McKinsey prevede che l'e-commerce nel metaverso sarà un’industria da 2-2.6 trilioni di dollari entro il 2030. Bloomberg Intelligence stima che il mercato del metaverso raggiungerà un valore di 80 miliardi di dollari entro il 2024 ed entro il 2030 si stima che il mercato dell’advertising nel metaverso possa raggiungere i 200 miliardi di dollari, un terzo del totale della raccolta pubblicitaria a livello mondiale di oggi. In questi mondi virtuali è possibile costruire in pochissimo tempo oggetti che nella realtà richiederebbero tempistiche lunghe a causa dei limiti fisici presenti. Ne sono esempio l’apertura di un negozio virtuale, l’allestimento di una vetrina, la creazione di prodotti e così via. Per le imprese che si occupano di vendita sorge potenzialmente anche un’opportunità di scalabilità massiccia: la facilità di realizzare un unico punto vendita in grado di servire pressoché un numero infinito di clienti offre vantaggi ai big della moda, ai singoli proprietari di negozi e agli acquirenti. Attualmente diverse società stanno progettando e sviluppando centri commerciali virtuali che mirano a creare esperienze uniche e coinvolgenti per i visitatori, volte a differenziarsi dal classico e-commerce. Internet ha permesso a chiunque di vendere online senza avere per forza una vetrina fisica. A differenza dell’e-commerce che sebbene sia conveniente per l’utente non offre la possibilità di girare all’interno dello shop o di parlare con un addetto alle vendite in modo semplice e immediato come accade nei negozi fisici, nel metaverso queste barriere possono essere facilmente superate. Determinare la location di un’attività è senza dubbio essenziale in fase di costituzione e il metaverso permette di progettare e personalizzare la propria location superando qualsiasi limite presente nel mondo reale. E’ provato che avere un’esperienza positiva in un luogo accettato dal cliente creerà sicuramente un senso di soddisfazione nella mente di quest’ultimo, e avrà un impatto emotivo più forte, rimanendo più impresso. Offrire un’esperienza coinvolgente porta il pubblico fuori dalla propria comfort-zone, con la possibilità di influire sulla prospettiva del brand e creare legami più duraturi. Il metaverso ha il potenziale di rivoluzionare anche il settore della formazione, dell’educazione e dell’istruzione differenziandosi dal tradizionale e-learning o dalla tradizionale didattica a distanza, fornendo un modello di apprendimento più esperienziale, autodiretto e autonomo che consente l'uso di spazi e dati infiniti, di progettare nuove attività di apprendimento e nuove esperienze che trascendono dal tempo e dallo spazio, amplificando l’interesse degli studenti e la loro partecipazione attiva. Inoltre, può risultare particolarmente utile l’ausilio di tecnologie di realtà aumentata in quei campi che richiedono più pratica ed esperienza, che sono difficili da osservare o spiegare testualmente o che nella realtà risulterebbero troppo rischiosi o costosi da praticare.
Le imprese, oltre che importare il proprio business e la propria realtà in questo universo digitale, qualora questo risultasse utile e vantaggioso farlo, possono utilizzarlo come mezzo per rivoluzionare il modo di fare comunicazione, marketing e advertising. Esso, infatti, per l’industria della pubblicità digitale rappresenta un terreno fertile, importante e per natura dirompente: il product placement e la resa digitale di pubblicità Out-Of-Home in ambienti virtuali soppianteranno completamente i tipi di pubblicità intrusiva e targetizzata che generalmente consiste in banner, pop-up, post sponsorizzati e video che generalmente infastidiscono l’utente. E’ emerso che questo tipo di annunci in-game, Inserendosi naturalmente nella piattaforma, consente di interagire con gli utenti senza interrompere la loro esperienza di gioco e di visione, di migliorare il realismo di gioco e l’intenzione di acquisto degli utenti. Oltre al fatto che conquistare questo mercato, è per i brand piccoli una maniera di avere visibilità pressoché illimitata, data l’assenza di limiti fisici alla capacità dell’utenza, si creano esperienze digitali completamente immersive: un’opportunità per raggiungere un nuovo pubblico, migliorare la fiducia dei consumatori ed esplorare un potenziale flusso di entrate. Anche la vendita al dettaglio di prodotti brandizzati indossabili dagli avatar, per la stessa ragione, porta gli avatar stessi ad essere un nuovo potenziale mezzo di comunicazione. E’ stato riscontrato un modello di marketing digitale che si basa sul concetto di community dove, previo il rilascio di collezioni e/o pezzo unici, si crea quel senso di appartenenza e di esclusività negli individui che, se associato ad esperienze esclusive per i possessori di quei beni digitali, crea un senso di appagamento e importanza che va ad instaurare e solidificare una relazione molto più stretta con il brand in questione. Gli NFTs hanno un ruolo chiave nella costruzione della consapevolezza del valore verso i consumatori tradizionali. Il successo di queste operazioni deriva, oltre che dal loro carattere innovativo, dal fatto di andare perfettamente incontro ai desideri dei consumatori: avere qualcosa di davvero unico, di cui non esiste una copia al mondo, da poter sfoggiare come bene digitale all’interno di una community che ne riconosce il valore. Questo esaudisce il desiderio degli individui, di esprimere uno status symbol che non riguarda l’arte, ma bensì il desiderio di sentirsi parte di una community che vuole mostrarsi al mondo esterno con un’identità precisa e condivisa con poche altre persone. Sono gli NFTs stessi il mezzo per esprimere la propria creatività e definire vantaggi e servizi aggiuntivi, fruibili nella realtà dal possessore garantendo a quest’ultimo di essere riconosciuto dall’azienda. Per rendere le campagne promozionali più esperienziali, coinvolgenti e interattive, è possibile realizzare eventi virtuali di qualunque tipo integrando concetti di gamification per creare giochi, challenge e quant’altro, finalizzati a premiare l’utente attivo tramite ricompense come, ad esempio, coupon fruibili nella realtà.
Lavazza entra nel metaverso con Lavazza Arena, un gioco per sensibilizzare i giovani sull’ambiente (https://www.beverfood.com/) L’unione tra di Physical e Digital crea quel magico luogo dove la tecnologia assottiglia il confine tra mondo fisico e digitale per massimizzare l’esperienza utente in un processo Business to Consumer (B2C) più coinvolgente e interattivo, un luogo nel quale l’utente non è più solo un bersaglio passivo ma diventa protagonista della campagna vivendo un’esperienza unica. quali società ne possono usufruire? Investimenti pionieristici, in un settore giovane ancora in fase di sviluppo, si fondano su prospettive di ritorni nel medio-lungo termine e sono fortemente correlati al revenue model incorporato nel modello di business e nelle strategie disruptive adottate. Tali investimenti tipicamente, sono operati anzitutto dalle Big Tech e da multinazionali, nella speranza che diventino standard di mercato, garantendo il ruolo di first mover e standard setter, ossia di essere i primi ad entrare in un mercato nuovo e inesplorato che, se di successo, a fronte dell’elevato rischio assunto inizialmente porta ad ottenere un vantaggio competitivo senza eguali e alla creazione di nuovi standard, da cui possono discendere rendite oligopolistiche e barriere all’ingresso per i nuovi competitor. Considerando il metaverso come settore in analisi, i modelli di business presenti promuovono strategie di creazione e co- creazione di valore e monetizzazione.
Per quanto concerne la possibilità di libera iniziativa e massima creatività nel creare e importare contenuti da parte di qualsiasi target, può essere considerato come un segnale di spazio anche per le imprese di modeste dimensioni economiche, le quali potrebbero passare da piccole realtà nel mondo reale a cospicue realtà nel metaverso, favorendo una crescita anche nel reale. Esistono diverse modalità per fare ingresso in questo mercato, alcune delle quali non necessitano di ingenti capitali. Per citarne una, la realizzazione di eventi promozionali di durata temporale limitata, talvolta in collaborazione con noti nomi al fine di sfruttare la loro visibilità, in luce dei grandi vantaggi che questi possono apportare per la crescita e l’affermarsi maggiormente nel contesto competitivo di riferimento, rendono accessibile e vantaggioso fare investimenti pionieristici nel settore anche ad imprese di medie dimensioni. Come fare ingresso nel mercato dipende da diversi fattori, sottoposti ad analisi e valutazioni, al fine di implementare una strategia di entrata adeguata alla propria realtà.
esempi concreti L’utilizzo di tokens non fungibili per artisti, enti, organizzazioni e imprese, da un paio di anni ha assunto un trend crescente, così come anche l’ingresso nel metaverso di noti marchi. Aziende come Nike e Adidas hanno intrapreso campagne che sfruttano NFT e hanno fatto la loro entrata nel settore. Nike ha per prima cosa lanciato Nikeland, ossia un proprio metaverso sulla piattaforma di Roblox. In questa terra virtuale gli utenti possono partecipare a giochi e challenge per vincere premi digitali e reali. Alcuni degli obiettivi ultimi del progetto sono: realizzare una sorta di laboratorio in cui lanciare prototipi di scarpe e farle provare agli utenti nel mondo virtuale, prima di avviare una produzione di massa in quello reale e riuscire a comunicare la mission e i valori del brand, tanto che lo scopo dichiarato è quello di “trasformare lo sport e il gioco in uno stile di vita”. «Nikeland ci permette di creare modi innovativi per connetterci con i consumatori, permettendo loro di sbloccare esperienze virtuali, prodotti e premi mentre espandiamo i punti di accesso a Nike attraverso l’ecosistema digitale» - Presidente e CEO di Nike John Donahoe https://www.roblox.com/ Successivamente l’azienda ha acquistato RTFKT Studios, startup specializzata nella creazione di abbigliamento, accessori e oggetti da collezione digitali in formato NFT, per rilasciare la sua collezione da 20.000 NFTs “Nike Cryptokicks” personalizzabili, che raffigurano in formato digitale il modello Nike Dunk, pensate e realizzate per essere indossabili nel metaverso. I tokens non fungibili di Nike hanno fatto guadagnare all’azienda più di 185 milioni di dollari dal lancio, mettendola al primo posto per i ricavi ottenuti, seguita da Dolce & Gabbana, Tiffany, Gucci e Adidas.
Il grande concorrente di Nike, Adidas, non poteva restare indietro: in collaborazione con i creatori di contenuti digitali Punks Comic, l’influencer Gmoney e del progetto Bored Ape Yacht Club, ha lanciato una linea di tute e felpe NFT in edizione limitata di 30.000 NFT “Into the Metaverse”, che dà la possibilità ai possessori di diventare membri di un club esclusivo di clienti che ha la possibilità di inserirsi nei processi creativi dell’azienda e diritto a vantaggi su prodotti e servizi sia sul canale digitale che fisico dell’azienda e dei partner citati. Il noto brand di abbigliamento sportivo non si è fermato qui, ma ha anch'esso fatto ingresso nel metaverso acquistando un appezzamento di terreno nel metaverso di Sandbox, per realizzare AdiVerse, il proprio mondo virtuale in cui, come ha dichiarato la società al lancio della collezione, avranno accesso i possessori degli NFT “Into the metaverse”. “Il Metaverso è il luogo in cui chiunque può esprimere le proprie idee più originali ed il proprio sé più autentico, in qualunque forma possa assumere” “Adidas è nel metaverso e vogliamo capire quale sia la cosa più innovativa da fare in questo spazio e iniziare a coinvolgere la community”. –Senior Director of Digital Growth di Adidas, Tareq Nazlawy Bored Ape Yacht Club https://www.adidas.it/metaverse Anche altri big player della moda hanno integrato nel proprio business gli NFTs. Balenciaga ha realizzato una strategia di co-marketing dove ha rilasciato in collaborazione con Fortnite una linea di prodotti digitali, indossabili e utilizzabili dagli avatar nel videogioco. Fortnite è un noto videogioco sviluppato nel 2017 che ha spopolato non per il videogioco in sé, ma per il mondo virtuale sottostante ricreato, che permette agli utenti di comunicare tra di loro tramite l’utilizzo di avatar e partecipare ad eventi nella sua realtà virtuale, proprio come un metaverso. Anche altri noti brand hanno realizzato campagne pubblicitarie in questa piattaforma: strategie di marketing che permettono ai brand di pubblicizzarsi in un mondo virtuale che conta milioni di utenti, con modalità che vanno oltre a qualsiasi esperienza a cui il consumatore attuale è abituato.
Coca-Cola per celebrare la giornata internazionale dell’amicizia, ha deciso di lanciare e vendere all’asta la sua prima box di NFTs limited edition “Coca-Cola Friendship Box” per il metaverso e di realizzare un evento sul metaverso di Decentraland, con l’obiettivo di raccogliere fondi a scopo filantropico. Nella box c’erano 4 oggetti iconici del brand simbolo dei valori di amicizia e condivisione, tra cui un distributore automatico vintage della bevanda e una giacca virtuale indossabile dagli avatar su Decentraland ispirata alle classiche uniformi di consegna della società. Oltre a questi NFTs al vincitore dell’asta, spettava di ricevere nella realtà un frigorifero della Coca- Cola e un rifornimento della bevanda, più ulteriori vantaggi celati nella box. L’evento, per coinvolgere e far interagire i partecipanti, prevedeva musica live con ospiti a sorpresa e delle challenge in-game, dove gli utenti dovevano esplorare il metaverso e trovare la grande lattina di Coca-Cola appositamente realizzata per Decentraland per avere la possibilità di vincere un ulteriore premio brandizzato. “I fan del marchio Coca-Cola si aspettano le stesse esperienze iconiche e ottimistiche a cui sono abituati nella vita reale nel mondo digitale” -Josh Schwaber, manager designer di Coca-Cola “La magia accade quando comunità e partner possono fare proprio il marchio. Abbiamo adorato il modo in cui Decentraland ha abbracciato il marchio e creato esperienze uniche. E ci è piaciuto vedere NFT e gli artisti del metaverso prendere l'iconicità del marchio e dargli una svolta fresca e moderna” “Queste attivazioni hanno aggiunto credibilità e autenticità all’esperienza” “Hanno contribuito a creare un forte entusiasmo sia nella comunità delle criptovalute che con i media aziendali, di stile di vita e tecnologici, e hanno anche contribuito a portare un pubblico nuovo e giovane ai nostri canali di social media” -Oana Vlad, Global Senior Brand Director, Coca-Cola Trademark Questo è stato solo il primo passo fatto dalla nota società per innovarsi e convergere verso blockchain, NFTs e metaverso, da allora ha rilasciato altre campagne collaborando con altre piattaforme, come Fortnite, dove ha lanciato “Coca-Cola Zero Sugar Byte la bevanda al gusto di pixel” che successivamente è stata prodotta nel mondo fisico in edizione limitata fino ad arrivare ad oggi dove sta preparando l’entrata nel settore del gaming.
Una strategia utilizzata da Deliveroo per entrare nel metaverso è quella di trasporre in esso ciò che effettivamente svolge nel mondo fisico: consegne a domicilio. Chiedersi che cosa abbia ottenuto l’azienda da questo, è del tutto lecito. Per prima cosa ottenere maggiore visibilità e rafforzare l’immagine del brand trasmettendo al pubblico il messaggio di innovazione e propositività, in secondo luogo, la campagna di Deliveroo su Animal Crossing, che semplicemente ha fatto un ingresso naturale in un mondo virtuale, ha utilizzato fattorini virtuali brandizzati per consegnare in-game regali in formato digitale a tutti coloro che hanno partecipato all’evento lanciato su Facebook nella pagina ufficiale, rilasciando loro in allegato anche un coupon da utilizzare nel mondo reale. Questa strategia ha generato milioni di interazioni, coinvolgendo e intrattenendo gli utenti in un modo innovativo e stimolante sia online che offline. https://sg.deliveroo.news/news/deliveroo-animal-crossing.html
conclusioni In conclusione, l’utilizzo di tokens non fungibili e l’approccio al metaverso, figurandosi quest’ultimo come un’espansione di Internet, sono integrabili con una moltitudine di realtà imprenditoriali operanti in differenti settori, con differenti dimensioni e ambizioni. In base alle peculiarità e alle esigenze individuali, cambia l’approccio e la strategia, ma generalmente dal momento che si è preso in considerazione l’integrazione di queste tecnologie nel proprio modello di business, bisogna definire ex-ante gli obiettivi che si vogliono raggiungere, che siano questi di posizionamento del brand, di fidelizzazione della clientela, di visibilità, di espansione del proprio pubblico e così via, per poi procedere a progettare il tipo di esperienza coinvolgente e interattiva che si vuole realizzare per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Lo scopo è rendere tutto il processo attraente per il proprio pubblico di riferimento. Esistono diverse piattaforme, ognuna delle quali ha le proprie peculiarità e si presta a sperimentare diversi modelli di revenue, diversi approcci di ingresso al metaverso e di conseguenza può risultare più o meno adatta per l’implementazione delle proprie strategie e lo sviluppo delle proprie idee. Di fondamentale importanza, quindi, è la scelta della piattaforma sui cui fare il proprio ingresso. La formazione in questi ambiti di innovazione risulta essere fondamentale per comprendere gli utilizzi e i benefici che la propria azienda e il business possono ricevere dal metaverso e dalla blockchain. Anche in questo ambito abbiamo strutturato moduli formativi in grado di accompagnare imprenditori e management, verso la conoscenza e la consapevolezza.
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