Maurizio Boldrini: "Stefania Francesca - Il Mascalzone
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Maurizio Boldrini: “Stefania Monteverde e Francesca D’Alessandro, questa sarebbe stata la partita!” MACERATA, 2020-08-28 – Riceviamo e pubblichiamo una riflessione estemporanea di Maurizio Boldrini “Per quest’anno sono libero da candidatura comunale, ha ricevuto diverse proposte ma ho dovuto rispondere no per motivi di salute. Quindi mi diverto liberamente con qualche riflessione estemporanea sui candidati e sulle prospettive di questa prossima competizione. Intanto una costatazione, scorrendo l’elenco dei sindaci dal dopoguerra ad oggi si noteranno parecchi nomi d’avvocati, si sa che a Macerata ci sono più avvocati che panettieri, e non deve sembrare strano che ci siano tanti sindaci avvocati, poiché a Macerata c’è uno studio d’avvocatura che da decenni, da dietro le quinte, ma non tanto, detta le sorti di questa città. A mio padre già 55 anni or sono fu detto che se voleva affrancarsi dal suo faticosissimo lavoro alla fornace Smorlesi, avrebbe dovuto fare la fila da un notabile parlamentare maceratese, il nome lo conoscono tutti, inutile farlo. Mio padre, su certe cose
impaziente come me, fece un paio di volte la fila dei questuanti nel suo studio, dopodiché gli strappo la tessera della DC in faccia, e per molti anni fece il muratore prima di “riposarsi” a fare il bidello. Bisognerebbe scrivere un libro su questo signore e prima di lui sulla sua famiglia perché non credo ci sia in Italia una persona che per tanti anni è stata influente e lo è ancora sulle sorti amministrative di una città operando da dietro le quinte, come Lorenzo De’ Medici a Firenze, ma lui non durò così tanto. Ora questa persona, simbolo storico maceratese, da una pare ha fatto tanto del bene a molti maceratesi, incalcolabili sono i posti di lavoro che ha procurato, ma sì facendo ha tagliato le gambe a tanti, tanti valenti professionisti, artisti, lavoratori che non erano della sua “parrocchia”, un danno enorme per la città, così relegata a una provincialità mediocre, surclassata solo da singoli operatori che per estro e genialità personale pur vivendo e resistendo in tale mediocrità sono riusciti a scavalcare il “ghetto” con le loro opere, imponendosi a livello nazionale e internazionale. Fatto sta che uno dei candidati Sindaci 2020 è ancora un avvocato emanazione di questo sistema secolare, maceratese tipico: però ha un volto simpatico, un po’ troppo furbo, ma va bene, e poi il nome: Narciso Ricotta, accoppiata più simpatica non si può, ed onore ai genitori per il coraggio nella scelta di Narciso. L’altro principale candidato, completamente diverso è Sandro Parcaroli, è ancora un pesce fuor d’acqua, sembra disorientato, non è certo un maceratese tipico, è dell’alto maceratese, un territorio e un indole completamente diversa dalla città e dalla costa, passo lento e resistente, un passo che dovrebbe uscire alla distanza, appare come persona elegante, un po’ “fulardato”, ma non ha lo svantaggio di Della Valle che per quando elegante-sportivo voglia sembrare, proprio non gli riesce. E poi è artefice di una grande azienda e saprà certo creare un gruppo all’altezza della situazione per la gestione del Comune. Poi c’è il terzo incomodo (taccio gli altri perché proprio non avrei nulla da dire): Roberto Cherubini, che venderà cara la pelle, appare come una persona
semplice nei modi e nelle cose da fare, mi pare proprio una persona assennata, e faccio finta che non appartenga ai 5 stelle. La questione però è che a Macerata ancora una volta pare andare in direzione sbagliata, il santo di Macerata è quel controverso di San Giuliano, non è San Giusto che riporta il Giusto. Già il giusto, per questa tornata elettorale il giusto, senza le solite influenze con febbre di potere, sarebbe stata una onesta competizione tra due candidate, e sui nomi non c’era un gran che da pensare: Francesca D’Alessandro per il centro destra e Stefania Monteverde per il centro sinistra, semplice e stop, il resto è la solita Macerata piccola che vuol fare la grande. Ecco il perché, conosco Francesca D’Alessandro da quando giovanissima fu allieva della mia Scuola di Recitazione: bravissima come attrice, bravissima come allieva, seria e precisa, poi ci perdemmo di vista, la ritrovai moglie e madre altrettanto brava, impegnata su più fronti, capace di tenere sotto controllo tutto, e poi la rividi come se non fossero passati anni, la stessa vitalità e passione di allora, buon segno di vita vissuta bene. Un discorso a parte per Stefania Monteverde, la criticai aspramente (troppo aspramente, e me ne sono scusato) per diverse cose, persi il controllo quando vidi la foto di lei col sindaco sul trenino sotto l’orologio della torre civica (per me restaurato in maniera orrida). Però, c’è un però per me determinante. Da 40 anni ne ho conosciuti tanti di assessori alla cultura, e ne potrei citare di bravi, mi limito al primo, dall’aspetto burbero e dal cuore d’oro: Calise. Però al di là delle scelte, per me alcune decisamente contestabili, riconosco che Stefania Monteverde tra tutti gli assessori alla cultura è colei che ha svolto una mole di lavoro enorme, raggiungendo risultati importantissimi specie sul fronte musei, biblioteca, vitalità estiva della città, insomma al tempo stesso è stata capace di fondare istituzioni durature e i cosiddetti eventi effimeri che “fanno gioco”. Quando si è trattato di votare alle primarie del PD per la scelta del candidato sindaco, con coraggio e un po’ vergognoso mi sono
presentato alla porta della sede del PD per votare Monteverde, speravo di passare in incognito, invece mi conoscono tutti e tutti m’hanno salutato con estrema sorpresa, in più quando esco incontro due care amiche che anche loro vanno per votare Monteverde, mi fanno: Maurizio ma che ci fai qui! E va bè una volta sono entrato anche nella sede del PD, ma per una ragione che sentivo profondamente giusta! La partita invece si giocherà tra maschi, peccato proprio, questa era la volta giusta delle due donne che ho nominato, sarebbe stata semplicemente la sfida più giusta. Macerata invece “toppa” ancora, nel segno aleatorio di una unità d’intenti, che presto si sfalderà sotto i colpi delle prime delusioni. Spero almeno che le due signore, in virtù dei risultati certamente buoni che otterranno saranno onorate con incarichi importanti. E come si dice: vinca il migliore! Adesso che mi ricordo: tra i politici, ma come si fa a tenere da parte Mandrelli, è non solo la persona più competente, ma studiata, con grandissima esperienza e intelligenza, che forse la sua testa spiccherebbe troppo dalla mediocrità circostante! Ah Macerata Macerata… Per rendere meno provinciale Macerata occorrerebbero poche cose da realizzare, radicali nella forma e quindi nei contenuti, ma queste idee me le tengo per me perché ne circolano tante, troppe in giro. E non andrà tutto bene come replicato dallo stupido slogan: ma andrà come è possibile, nella fondata speranza di una Macerata sempre migliore. PS -Per il Sindaco uscente Romano Carancini: di lei è stato detto molto bene e molto male, non se ne preoccupi, per quanto mi riguarda sento di ringraziarla, sono un lettore di professione e a me basta il dettaglio della sua espressione quando Macerata non fu scelta come capitale della cultura, ricordo quel suo volto incapace di celare il disappunto: un fanciullino al quale era stata sottratta la marmellata, bellissimo e onesto.”
#maceratatornafuori, presentato il piano a favore della ripresa delle attività commerciali Macerata, venerdì 15 maggio 2020 – #maceratato rnafuori è la parola d’ordine scelta dal Comune di Macerata per uscire gradualmente dall’emergenz a epidemiologica da Covid 19 e ripristinare, per quanto possibile nella cosiddetta fase 2, la regolare vita lavorativa pur se con le restrizioni previste dalla serie di atti varata
dal Consiglio dei Ministri legata al contenimento della pandemia. Oggi il sindaco Romano Carancini e l’assessore alle Attività produttive Paola Casoni hanno illustrato nel corso di una videoconferenza stampa, effettuata mediante la piattaforma telematica Zoom Cloud Meetings, un piano di misure straordinarie che prevede agevolazioni e incentivi per facilitare la ripresa e il rilancio delle attività commerciali e sostenere il loro futuro sviluppo economico. “Macerata torna fuori. E sicura. Proprio dalla salute parto – ha detto il sindaco Romano Carancini – dalla Macerata seria e prudente, consapevole che non ha sconfitto definitivamente il virus ma lo ha solo distaccato. Per questo torniamo fuori portando con noi i tre comportamenti fondamentali: rispettiamo la distanza, indossiamo la mascherina, non facciamo assembramenti. Sono invece quattro i sensi spontanei, quasi istintivi che hanno ispirato #maceratatornafuori, nell’impegno a ricominciare al fianco delle attività del commercio della nostra città. La semplificazione, la sperimentazione, la gratuità e lo spazio sono state le chiavi per le riaperture. Semplifichiamo. Subito spazi maggiori all’aperto, già da lunedì 18, con una semplice PEC per tutti gli operatori già titolari di spazio pubblico e anche per chi non lo ha mai avuto. Nessuna pratica, nessuna istruttoria, solo rispetto dei criteri che abbiamo dato”. “Sperimentiamo – ha detto ancora il sindaco -. Amministrazione pronta e aperta a consentire l’uso anche di spazi inediti. E corso Cavour sperimenterà all’aperto piccole isole per i locali. “Saremo gratuiti”. Sospesi gli affitti, la Tosap anche per chi oggi non gode di questo beneficio, la Tari per le attività costrette alla chiusura, l’imposta comunale sulla pubblicità.
Prima ora, parcheggio gratuito in Piazza Vittorio Veneto. E ancora parcheggi gratis per residenti del centro storico attorno alle mura. Spaziamo. Si, ci allarghiamo negli spazi pubblici per dare opportunità alle attività di offrire aree sicure alle persone. Conferma della apertura della ZTL nelle finestre giornaliere 10/14 e 18/22 fino al 31 ottobre. #maceratatornafuori vuole accompagnare la ripresa delle attività – ha concluso Carancini- , spera di favorirla, crede che, seppur questo è il momento più difficile per il settore delle imprese commerciali, ci sono le condizioni per rialzarci. #maceratatornafuori.” “L’emergenza del Coronavirus ha stravolto le nostre vite da un giorno all’altro, abbiamo dovuto improvvisamente rinunciare alle nostre abitudini e chiuderci in casa. Finalmente arriva il momento tanto atteso, quello di uscire, riappropriarci del gusto dello stare insieme e dell’incontrarci – ha affermato l’assessore alle Attività produttive Paola Casoni – . Saremo ancora a lungo accompagnati da concetti come distanziamento sociale, mascherine, protocolli di sicurezza, che in questi due mesi sono diventate parte del nostro linguaggio comune. Ma non rinunceremo alla bellezza di vedere ancora una volta la nostra città così come siamo abituati a conoscerla soprattutto nella bella stagione, piena di locali all’aperto, tante occasioni di socializzazione. Per questo è importante essere tutti pronti fin dal primo momento a ripartire. Abbiamo quindi ragionato su quelle che potessero essere le possibilità dell’Amministrazione di portare aiuto e semplificazione alle attività commerciali, per permettere loro di essere immediatamente pronte e operative. Nasce così l’idea di concedere immediatamente lo spazio pubblico con semplice richiesta PEC, operativa già dall’immediato momento della ripartenza. Un segnale di fiducia verso i locali della nostra città, a cui diamo possibilità di decidere in autonomia come gestire lo spazio che richiederanno in tutte le aree pedonali,
ZTL, marciapiedi.” Il piano fa seguito ai protocolli di sicurezza sanitaria per i settori del turismo, del commercio e dei servizi socio- sanitari approvati l’11 maggio scorso dalla Regione Marche che prevedono per la nuova fase di gestione dell’emergenza una serie di prescrizioni tra cui il rafforzamento di misure di prevenzione e protezione e di rispetto di distanze interpersonali minime. Protocolli che si tradurranno in una diversa modalità di lavoro e gestione della clientela, che dovrà tener conto di limitazioni, necessità di spazi più ampi da reperirsi anche all’esterno dei locali commerciali, costi aggiuntivi per la pulizia e la prevenzione, differenti modalità di servizio. Il piano dell’Amministrazione, oggetto anche di confronto con le principali associazioni di categoria del settore quali Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, e CNA, affianca gli interventi di sostegno varati dal governo nazionale e regionale e interessa varie tematiche di competenza comunale, come tributi, occupazioni di suolo pubblico, ZTL e mobilità. TARIFFE – TASSE – TRIBUTI L’Amministrazione comunale, per quanto di propria competenza,
intende esentare o sospendere, in relazione alle possibilità amministrative, i tributi di propria competenza che riguardano l’ampliamento degli spazi esterni ai locali commerciali, in particolare TOSAP e TARI. TOSAP Fino al 31 dicembre 2020 è già in vigore l’esenzione al pagamento della TOSAP e dell’Imposta comunale sulla pubblicità, limitatamente alle insegne pubblicitarie, per le attività commerciali e di produzione di beni e servizi con sede legale o operativa nei comuni del cratere (comma 997 art. 1 L.145/2018, integrato dal D.L. n. 32 del 18/04/2019 convertito con L. 55 del 14/06/2019 e dal Decreto Interministeriale 14 agosto 2019). Per le attività commerciali e di produzione di beni e servizi che non usufruiscono di questa esenzione, come le attività intraprese dopo il 1 gennaio 2019 o con sede legale fuori dal cratere, per esempio diverse attività ambulanti, verrà applicata l’estensione della sospensione TOSAP permanente e Imposta Comunale sulla Pubblicità, per le rate scadenti, fino al 30 settembre 2020, con pagamento nel 2021; In ogni caso, le Occupazioni di Suolo Pubblico (da qui in avanti OSP) temporanee verranno esentate dal pagamento della TOSAP fino al 31 ottobre 2020. Per i soggetti sottoposti a rateizzazioni di rientro per mancati versamenti anni precedenti: con il decreto Cura Italia (D.L. n. 18 del 17 marzo 2020) sono sospese le rateizzazioni fino al 31 maggio 2020. In assenza di ulteriori provvedimenti normativi nazionali, entro il 30 giugno le rate sospese dovranno essere pagate in un’unica soluzione. Per ovviare a questa problematica, la sospensione delle rateizzazioni verrà posticipata al 30 settembre 2020, riprendendo poi con il pagamento
delle singole rate, i cui termini di dilazionamento verranno fatti slittare temporalmente in avanti. Concessione delle OSP per il solo periodo emergenziale, e comunque fino al 31 ottobre 2020, anche a coloro che non risultano in regola con i pagamenti TOSAP, TARI, IMU degli anni precedenti, derogando le prescrizioni del regolamento vigente. TARI Prevista l’esenzione del pagamento della TARI per le attività commerciali e di produzione di beni o servizi sottoposte a provvedimento di chiusura per l’intera durata del periodo di serrata. L’esenzione avverrà su domanda dell’interessato (mediante autocertificazione del periodo di chiusura) e il corrispettivo verrà scalato dal pagamento della seconda rata TARI o, per chi effettua il pagamento alla prima scadenza in un’unica soluzione, il corrispettivo verrà rimborsato o compensato con la Tari dell’anno successivo. Sospensione dell’importo TARI relativo alle aree di occupazione del suolo pubblico concesse per il periodo 18 maggio 2020 -31 ottobre 2020. Il pagamento verrà dilazionato all’annualità successiva. OCCUPAZIONI SUOLO PUBBLICO MODALITÀ SEMPLIFICATA PER LA RICHIESTA DI OSP Per consentire alle attività commerciali, in particolare ai pubblici esercizi, di favorire la ripresa dell’attività lavorativa già da lunedì 18 maggio, se questa data verrà confermata dai provvedimenti nazionali e regionali come possibilità per l’apertura di tutti i locali commerciali, si propone una modalità semplificata per la richiesta delle occupazioni di suolo pubblico, che permette in una “condizione
emergenziale” come quella in atto di superare le tempistiche di gestione procedimentale previste dal Regolamento per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche. La procedura ordinaria di concessione di autorizzazioni per OSP, infatti, non garantirebbe tempi sufficienti ad autorizzare le numerose occupazioni presumibilmente richieste fin dal primo giorno di riapertura, con il rischio di ostacolare la riapertura degli esercizi in condizioni di sicurezza per gli utenti. Per questo verrà emessa un’ordinanza che, superando in via emergenziale il regolamento, renderà possibile richiedere immediatamente, attraverso l’invio di una PEC all’indirizzo comune.macerata.attivitaproduttive@legalmail.it l’ampliamento di OSP esistenti fino a un massimo del 20% della superficie già occupata o nuove OSP fino a un massimo di 25 mq. L’invio della PEC è sufficiente per dare l’avvio all’occupazione, senza attendere l’autorizzazione di conferma e senza l’imposta di bollo. Le occupazioni saranno inoltre esenti da TOSAP e TARI. Viene estesa alle attività artigianali e agli esercizi commerciali non alimentari, la possibilità di occupare porzioni di suolo pubblico con la medesima modalità, ai fini del posizionamento di arredi al servizio della clientela in conformità con la tipologia di attività svolta, in ogni caso con il divieto di vendita su area pubblica e con l’obbligo di mantenimento dell’area in condizioni di pulizia e decoro. Il procedimento è valido esclusivamente su aree pedonali, ZTL e/o marciapiedi. Per occupazioni di suolo pubblico su strada carrabile o aree di sosta per auto (a pagamento, riservate ai residenti in centro storico, riservate ai disabili, riservate ad operazioni di carico e scarico), così come per le occupazioni di maggiori dimensioni o permanenti, resta in vigore la procedura ordinaria.
Allo stesso modo, la richiesta di metrature maggiori sarà comunque possibile ma dovrà seguire le vie ordinarie, eventualmente in maniera semplificata se previsto da specifici provvedimenti normativi. Si cercherà in ogni caso di giungere quanto più celermente possibile alla conclusione delle pratiche. Sarà possibile ricorrere a tale modalità “emergenziale” – solo invio di PEC, senza attesa di autorizzazione di conferma -, fino al 15 giugno 2020, data dopo la quale verranno accettate solo domande per via ordinaria, eventualmente in maniera semplificata qualora previsto da specifici provvedimenti normativi. La comunicazione via PEC dovrà essere effettuata utilizzando esclusivamente l’apposito modello reperibile nella sezione SUAP del portale istituzionale del Comune www.comune.macerata.it , allegando obbligatoriamente la planimetria quotata e in scala redatta anche non firmata da un tecnico abilitato entro i seguenti limiti e condizioni: 1. i titolari di un’occupazione possono con tale modalità occupare il 20% in più della superficie attualmente autorizzata e comunque fino ad un massimo di 25 mq esclusivamente su aree pedonali, ZTL e/o marciapiedi; 2. chi non è attualmente titolare di occupazione può occupare area pubblica fino ad un massimo di 25 mq esclusivamente su aree pedonali, ZTL e/o marciapiedi; 3. l’occupazione deve essere realizzata con materiali facilmente e prontamente amovibili (per esempio tavoli, ombrelloni, sedie); 4. l’occupazione dello spazio pubblico deve avvenire rispettando le norme di sicurezza e senza creare ostacolo al passaggio delle persone e dei mezzi di sicurezza, mantenendo in ogni caso uno spazio per il libero transito dei pedoni di almeno 1,50 ml;
5. resta vietata la collocazione di manufatti davanti all’ingresso o alle vetrine di attività economiche limitrofe, salvo consenso scritto del titolare dell’attività stessa, da allegare alla comunicazione; 6. in caso di impossibilità di occupazione del tratto davanti all’esercizio commerciale sarà possibile chiedere anche di occupare una zona vicina al proprio locale anche in deroga alle previsioni dell’art. 32, comma 4, lett.a), del Regolamento per la disciplina delle attività di somministrazione di alimenti e bevande in relazione sia alla distanza tra l’ingresso dell’esercizio e l’area che si intende occupare (attualmente fissata in 30 m di percorso pedonale), sia al raggio massimo dall’ingresso dell’esercizio dell’area da occupare (attualmente ricompresa entro un raggio di 60 m), purché nel rispetto delle condizioni igienico sanitarie vigenti; 7. chi occupa un’area sede del mercato settimanale, il mercoledì dovrà far trovare l’area sgombra da ogni materiale e idonea alla collocazione dei banchi di vendita; 8. chi ha già prodotto una richiesta per l’occupazione di suolo pubblico che non sia ancora stata rilasciata può avvalersi della facoltà proposta per realizzare immediatamente l’occupazione alle condizioni ed entro i limiti indicati; 9. o b b l i g o d i p r o c e d e r e a l l ’ i m m e d i a t a r i m o z i o n e dell’occupazione in caso di successiva comunicazione da parte del Comune del mancato rispetto delle condizioni sopraindicate e delle prescrizioni del Regolamento comunale per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche ovvero di motivi ostativi rilevati dal Comando di Polizia Locale in relazione alla sicurezza e alla viabilità;
10. le aree dovranno essere mantenute in condizioni costanti di pulizia e decoro, con particolare riguardo a evitare l’abbandono di materiali monouso di servizio ai pasti (per esempio tovagliette, tovaglioli e così via), la cui rimozione dopo l’utilizzo dovrà essere costantemente controllata dal gestore dell’esercizio. ULTERIORI PROVVEDIMENTIRI PER LE OCCUPAZIONI DI SUOLO PUBBLICO IN VIA ORDINARIA GRATUITÀ DELL’OSP Esenzione della Tassa di occupazione di suolo pubblico per il periodo compreso tra il 18 maggio 2020 e il 31 ottobre 2020, o comunque per tutta la durata del periodo di vigenza delle disposizioni governative che ne disciplineranno le modalità di riapertura con limitazioni a tutela della salute pubblica; Sospensione della TARI riguardante le superfici di OSP per il periodo compreso tra il 18 maggio 2020 e il 31 ottobre 2020, o comunque per tutta la durata del periodo di vigenza delle disposizioni governative che ne disciplineranno le modalità di riapertura con limitazioni a tutela della salute pubblica, salvo provvedimenti governativi di esenzione della medesima. DEROGHE AI REGOLAMENTI Si stabilisce anche per le OSP in via ordinaria, concesse fino al 31 ottobre 2020, che in caso di impossibilità di occupazione del tratto davanti all’esercizio commerciale sarà possibile chiedere di occupare una zona vicina al proprio locale anche in deroga a quanto pfrevisto del Regolamento per la disciplina delle attività di somministrazione di
alimenti e bevande, in relazione sia alla distanza tra l’ingresso dell’esercizio e l’area che si intende occupare (attualmente fissata in 30 m di percorso pedonale), sia al raggio massimo dall’ingresso dell’esercizio dell’area da occupare (attualmente ricompresa entro un raggio di 60 m), purché nel rispetto delle condizioni igienico sanitarie vigenti; Si precisa che le richieste sono accolte per quanto possibile in relazione alla mobilità negli spazi pubblici alla sicurezza stradale e a eventuali ragioni di pubblico interesse. Per i casi di domande concorrenti per una stessa area si rimanda a quanto previsto dall’art. 32, comma 5, del Regolamento per la disciplina delle attività di somministrazione di alimenti e bevande. MOBILITÀ E PARCHEGGI Confermati gli orari di apertura della ZTL nel centro storico attualmente vigenti: tutti i giorni dalle 10:00 alle 14:00 e dalle 18:00 alle 22:00; Modifica della modalità di gestione del parcheggio in piazza Vittorio Veneto: prevista la gratuità per la sosta di un’ora, successivamente 1€/ora con sosta limitata a massimo 2 ore; Modifiche alla viabilità in corso Cavour: per permettere ai pubblici esercizi presenti prevalentemente sul lato sinistro di corso Cavour di usufruire di un maggior spazio pubblico, il transito in corso Cavour verrà limitato alle sole due corsie di destra. I parcheggi presenti sul lato sinistro verranno disposti a spina di pesce e raggruppati in modo da liberare aree pedonali da utilizzare ai fini delle OSP dei pubblici esercizi.
ORARI DELLE ATTIVITÀ COMMERCIALI Proposta orario 8 – 22 anche per le attività non di somministrazione, per favorire l’afflusso della clientela senza causare assembramento di persone, con possibilità di estensione anche nei giorni festivi RIFIUTI SPECIALI L’Amministrazione comunale si impegna a prendere ogni provvedimento utile per favorire, in collaborazione con Cosmari, il corretto ed efficiente smaltimento dei presidi di protezione e dei confezionamenti monouso al fine di minimizzarne l’impatto ambientale ed economico. MERCATO SETTIMANALE A seguito degli specifici protocolli di sicurezza per il commercio su area pubblica approvati dalla Regione Marche, sentite in merito anche le associazioni di categoria rappresentanti del settore ambulante, sono state analizzate le possibili problematiche relative allo svolgimento dei mercati comunali, in particolare quello del mercoledì del centro storico. Per salvaguardare le attività del commercio su aree pubbliche il mercato cittadino continuerà a essere effettuato nella sua tradizionale collocazione del centro storico. Verranno effettuate modifiche alla sola collocazione dei banchi alimentari, presenti in numero limitato nel mercato del mercoledì, per i quali il protocollo di sicurezza prevede la necessaria separazione dai non alimentari. Saranno comunque cercate soluzioni il quanto più possibile adeguate alle esigenze degli ambulanti interessati. Per incrementare ulteriormente la sicurezza, l’obbligo di indossare la mascherina, già previsto dai protocolli di sicurezza approvati dalla Regione Marche per gli ambulanti e
per gli utenti delle bancarelle, verrà esteso con apposito provvedimento a tutti coloro che il mercoledì mattina transiteranno nelle aree interessate dal mercato. Come ulteriore misura precauzionale, si prevedono percorsi pedonali con senso obbligato per le piazze principali in cui viene svolto il mercato: piazza della Libertà, piazza Cesare Battisti, e piazza Mazzini (limitatamente all’area davanti al Catasto dove i banchi sono disposti su tre tronconi). Nel sito www.comune.macerata.it/coronavirus sono disponibili tutti i protocolli approvati dalla regione con le norme previste per ciascuna categoria relativamente alla sicurezza nei luoghi di lavoro, al distanziamento e su come svolgere l’attività, nonché le ordinanze sindacali e le agevolazioni i tema di ripresa delle attività economiche. Nelle foto: alcuni momenti della videconferenza con il sindaco Carancini, l’assessore Casoni e i partecipanti da Macerata martedì 7 aprile 2020 Il Consiglio comunale in live streaming nel canale web tv del sito istituzionale Il primo Consiglio comunale del Comune di Macerata in videoconferenza si svolgerà mercoledì 15 e giovedì 16 aprile e i lavori potranno essere seguiti in diretta streaming nel sito
istituzionale http://webtv.comune.macerata.it/ A causa dell’emergenza espidemiologica da Covid – 19, per lo svolgimento della seduta consiliare, è stata scelta la piattaforma Zoom Meeting che permette di far interagire un folto numero di partecipanti e il cui funzionamento è stato testato positivamente nell’ultima riunione dei Capigruppo consiliari. Il canale web, come di consueto, consentirà di seguire il dibattito consiliare in diretta e nei giorni successivi anche on demand, individuando agevolmente argomento e intervento di proprio interesse, saltando da un punto all’altro del dibattito per scegliere il tema su cui si vuol essere informati. Nutrito l’ordine del giorno dei lavori che inizieranno alle 16.30. Si inizia dalla delibera relativa alla convenzione tra il Comune di Tolentino e quello di Macerata per l’esercizio associato delle funzioni dell’ufficio Segreteria comunale, per proseguire poi su temi legati al settore finanziario. Tra gli argomenti l’anticipazione di liquidità ai sensi della legge 160/2019 proposta da Cassa Depositi e Prestiti, il riconoscimento del debito fuori Bilancio derivante dal lodo arbitrale Nuova Via Trento spa/Comune di Macerata, la ratifica della delibera di Giunta n.103/2020 che prevede variazioni al Bilancio 2020/2022 in via di urgenza, l’approvazione del Bilancio preventivo 2020/2022 dell’Istituzione Macerata Cultura e infine l’approvazione del Regolamento generale delle entrate comunali. Dopo la discussione la votazione delle delibere avverrà sempre in forma telematica.
Lo Sferisterio si illumina di blu per la Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo Macerata, mercoledì 1 aprile 2020 – Lo Sferisterio illuminato di blu. Così Macerata celebrerà domani, 2 aprile, la Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo istituita nel 2007 dall’Assemblea Generale dell’ONU, la ricorrenza che richiama l’attenzione di tutti sui diritti delle persone nello spettro autistico. “Riteniamo fondamentale promuovere una sensibilità diffusa e una maggiore consapevolezza rispetto a questo tema – interviene l’assessore ai Servizi sociali, Marika Marcolini -. Purtroppo si tratta di un disturbo che può portare all’isolamento tante famiglie che ogni giorno si fanno carico di persone con disabilità. Oggi più che mai riteniamo indispensabile volgere loro lo sguardo. Soprattutto in questo difficile periodo in cui abbiamo imparato che soltanto con il contributo di tutti riusciremo ad essere una comunità realmente attenta ed inclusiva che attraverso piccoli gesti può far sentire meno sole tante persone.” Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale per il monitoraggio
dei disturbi dello spettro autistico, in Italia 1 bambino su 77 (età 7-9 anni) presenta un disturbo dello spettro autistico con una prevalenza maggiore nei maschi: i maschi sono colpiti 4,4 volte in più rispetto alle femmine. da Macerata sabato 7 marzo 2020 Emergenza Coronavirus, COC, enti e associazioni mettono in campo un progetto a favore della fascia più debole della popolazione Aperto stamattina il Centro Operativo Comunale (COC) in funzione della Emergenza Coronavirus con un incontro svoltosi presso l’Auditorium della Biblioteca Mozzi Borgetti. Il COC guidato dal Sindaco di Macerata in funzione di Autorità comunale di protezione civile ha visto la partecipazione dell’assessore alla protezione civile Alferio Canesin e di rappresentanti di altri Enti che fanno parte dell’organo. L’apertura segue l’incontro in Prefettura del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica (COSP) di giovedì scorso convocato dal Prefetto di Macerata sulla medesima emergenza.
All’incontro di stamattina hanno anche partecipato diverse associazioni ed enti cittadini, coinvolti dal COC, per costruire insieme un importante progetto di servizio alla popolazione, in particolare dedicato alle fasce della terza e quarta età, che a Macerata rappresentano il 26,7% dei residenti, le quali stanno subendo dalla situazione attuale le più gravi limitazioni alla vita quotidiana. Il Sindaco ha proposto di replicare, adattandolo alla situazione specifica, il modello di comunità solidale già sperimentata durante il terremoto in cui, accanto alle responsabilità istituzionali, protagonista dello spirito di vicinanza e aiuto quotidiano alle persone fragili è il tessuto forte della rete delle associazioni e degli enti no profit coordinata dalla struttura comunale e di protezione civile cittadina. Grande comunione di intenti e di organizzazione che fanno immaginare la partenza delle iniziative a progetto nelle prossime settimane su alcuni punti fermi. Attivazione di un numero verde dedicato all’emergenza coronavirus, operativo sette giorni su sette, dalle ore 8 alle ore 20, con punto di coordinamento operativo presso lo Sportello Informanziani di Ircer in piazza Mazzini. In particolare si risponderà ai bisogni essenziali delle persone più anziane, da quelli semplici, che possono essere fare la spesa, comprare e consegnare farmaci, effettuare ricariche telefoniche, a quelli più complessi come per esempio affrontare paure e ansia dovute all’emergenza sanitaria. Saranno operatori formati a fungere da punto di accoglienza per le richieste che saranno poi girate alle associazioni, enti, società e volontari che avranno il compito di far giungere alle persone il loro aiuto. Il COC sarà nuovamente convocato per giovedì 12 marzo per fare sintesi e concretizzare il lavoro di messa a punto di questo
giorni. “Resto ogni volta sempre più stupito della grande generosità, disponibilità e professionalità del tessuto associativo della città di Macerata – afferma il sindaco Romano Carancini – che nel momento del bisogno di aiutare le persone si mette a disposizione senza condizioni. È impegnativo ma entusiasmante questo progetto perché ci rende consapevoli che la città non è indifferente verso gli altri, che è pronta a lavorare senza condizioni, che ha fiducia di accompagnare tutti verso la normalità e poi sorridere insieme dell’obiettivo raggiunto”. Il sindaco Romano Carancini terrà aggiornata la popolazione attraverso il servizio comunale Alert System il sistema di comunicazione degli allarmi su telefono fisso o cellulare che, tramite telefonata registrata, trasmette messaggi immediati in caso di eventi improvvisi e imprevedibili legati a emergenze. Per ricevere le chiamate del sindaco sul proprio cellulare o telefono fisso basta iscriversi al link registrazione.alertsystem.it/Macerata https://bit.ly/3akZHs6.
sabato 7 marzo 2020 Convitto nazionale, una lettera aperta del sindaco Carancini chiarisce l’attuale situazione In merito alle notizie relative al Convitto Nazionale Giacomo Leopardi che in questi giorni, più volte, sono state trattate dagli organi di informazione locali, l’Amministrazione comunale di Macerata interviene per chiarire alcuni aspetti con una lettera aperta che lunedì sarà inviata anche alle famiglie e al personale della scuola da parte del sindaco Romano Carancini. “In questi giorni di difficoltà nazionale che ha purtroppo gravi e importanti conseguenze anche per il nostro territorio e che sta impegnando l’Amministrazione, tuttavia mi preme rispondere alle polemiche pretestuose che ancora una volta vengono sollevate sul Convitto Nazionale, una scuola storica della città a cui l’intera comunità è legata. Sebbene l’abbia fatto in più occasioni, anche in Consiglio Comunale, voglio ribadire alle famiglie e al personale della scuola l’impegno totale ed incondizionato del Comune nei confronti del Convitto Nazionale. Pertanto, ancora una volta servono parole di chiarezza che smascherano fantasiose ricostruzioni che soffiano solo paure. Vi chiedo la pazienza di ascoltare. Il Comune di Macerata non si è mai disinteressato del Convitto
Nazionale. Tutt’altro. All’indomani del sisma e della dichiarazione di inagibilità dell’edificio scolastico di Piazzale Marconi il Comune di Macerata si è adoperato fattivamente per garantire la prosecuzione dell’attività didattica delle scuole annesse al Convitto Nazionale e la sua funzione convittuale. L’Amministrazione Comunale rivendica con forza il merito di aver operato per preservare e tutelare il Convitto Nazionale. A nessuno può sfuggire, infatti, che il Comune, nonostante non fosse sua competenza diretta, ha reperito i locali dell’ex Istituto Pannaggi, ha messo a disposizione la cucina dell’Asilo Ricci, adeguandola con i lavori necessari, e ha assistito la Dirigenza scolastica del Convitto nella ricerca, per fortuna fruttuosa, di uno stabile che potesse ospitare i convittori. Questo impegno ha contribuito in modo decisivo alla sopravvivenza del Convitto e alla sua ulteriore odierna crescita. Nella fase di emergenza post sisma il Comune di Macerata ha responsabilmente messo da parte le questioni relative alla competenza e si è accollato gli oneri di funzionamento dell’edificio di via Capuzi, in attesa di definire la questione normativa. Lo scorso mese di febbraio, su richiesta della stessa Provincia, è finalmente arrivato il parere dell’Ufficio Scolastico Regionale, il quale ha stabilito, una volta per tutte, che spetta all’Amministrazione provinciale di farsi carico delle spese di funzionamento del Convitto e delle scuole ad esso annesse. Proprio nel rispetto della normativa e degli obblighi istituzionali, il Comune dunque non ha potuto rinunciare al diritto di essere rimborsato dalla Provincia per tutte le spese relative alle utenze elettriche, telefoniche, idriche, del gas e di manutenzione dei relativi impianti, fino ad oggi responsabilmente sostenute dal Comune. La richiesta del rimborso di quanto fin qui anticipato dal Comune non è, quindi, una astratta opzione, ma diventa atto dovuto,
potendosi in caso contrario persino ipotizzare il danno erariale. Questi sono i fatti nella loro nitida linearità e dimostrano che al Comune non può essere addebitata alcuna volontà persecutoria o volontà di danneggiare il Convitto Nazionale. La storia di questi ultimi mesi dimostra semmai esattamente il contrario. In questo senso deve essere letto anche il costante impegno del Comune per trovare una soluzione condivisa che contemperi le esigenze della scuola e degli uffici giudiziari. Proprio per questo è stato avviato un tavolo di confronto al quale stanno lavorando Comune, Provincia, Tribunale e Convitto Nazionale, per risolvere i problemi senza prevaricare o penalizzare alcuno. In questa direzione, pochi giorni fa, insieme al Presidente della Provincia Pettinari, abbiamo chiarito tutte le criticità del passato e soprattutto, con spirito istituzionale e sincera sintonia che anima entrambi in questo passaggio, abbiamo delineato la possibile soluzione transitoria che saprà rispondere ai bisogni delle scuole – Convitto e IPSIA – e del servizio giustizia. A partire dalla certezza che il Convitto resterà nella sede di Via Capuzi fino al recupero dello storico edificio del Convitto in Piazza Marconi dove poi tornerà, con certezza assoluta, come la scuola del centro storico. Sull’impegno alla riqualificazione post sisma dell’immobile del Convitto, è fondamentale intanto ricordare che le opere sono state finanziate per oltre 7 milioni di euro nel secondo piano di ricostruzione del 2018 proprio grazie alle pressanti sollecitazioni da parte dell’Amministrazione comunale, che così ha superato le iniziali resistenze dell’Ufficio Ricostruzione che eccepiva come l’edificio fosse già stato oggetto di una precedente sovvenzione legata al sisma del
1997. In secondo luogo, sui tempi, posso garantire che l’amministrazione comunale insieme all’Ufficio Speciale di Ricostruzione, da poco chiuso l’impegno sul campus Alighieri Mestica, indirizzerà lo sforzo tecnico principale verso tutti gli altri immobili scolastici, ovviamente compreso l’edificio del Convitto. Su questo, peraltro, sono già state avviate le prime ricognizioni del nostro Ufficio Tecnico. A questo proposito va sottolineato che il progetto di riqualificazione risulta molto complesso perché l’immobile è un bene storico architettonico tutelato dalla Soprintendenza, la cui identità esige, quindi, il rispetto di canoni molto rigidi per acquisire l’indice di sicurezza sismica pari al 60%. Infine, sulla questione delle direttive date dall’Ufficio Scolastico Regionale relative al numero di classi che il Convitto ha diritto ad attivare per l’anno prossimo, è una scelta che riguarda esclusivamente la complessa organizzazione del sistema scolastico regionale rispetto alla quale siamo restati estranei nel rigoroso rispetto dei principi dell’autonomia e delle competenze. Ogni altra illazione è frutto di farneticazione personale e meditata azione di discredito verso le istituzioni. Per il futuro, nel rispetto delle competenze e dei ruoli, resta aperta la nostra disponibilità ad incontrare tutti, gli Enti coinvolti, la Dirigenza e le famiglie. Lo abbiamo fatto sempre e lo continuerò a fare come sindaco di tutti. Chiedo alla comunità di abbassare i toni ma di continuare a confrontarsi con onestà intellettuale.
La scuola non merita di essere strumentalizzata per altri fini. Merita rispetto e attenzione e la giusta serenità per far crescere bene i nostri figli.” Il ritratto di padre Matteo Ricci restaurato di nuovo in mostra a Palazzo Buonaccorsi Macerata, sabato 15 febbraio 2020 – Dopo il lavoro di restauro eseguito dalla società “Restauro e dipinti di Maria Pia Topa e C” il dipinto raffigurante Padre Matteo Ricci è ritornato a splendere nei Musei civici di Palazzo Buonaccorsi. L’intervento di restauro del prezioso dipinto – che verrà riposizionato nella Sala del Trono del piano nobile del settecentesco immobile – è stato sostenuto dal contributo del Rotary Club Matteo Ricci attualmente presieduto presieduto da Andrea Cirilli. Ieri sera, il ritorno dell’opera in mostra, è stato suggellato con un’iniziativa organizzata dal Comune di Macerata, Macerata
Musei e il Rotary che ha visto il professor Filippo Mignini, docente dell’Università di Macerata nonché studioso ed esperto dell’illustre gesuita maceratese, in una lectio durante la quale ha descritto minuziosamente i vari ritratti esistenti di Padre Matteo Ricci sottolineandone caratteristiche e diversità fino ad arrivare alla descrizione minuziosa del dipinto appena ritornato alla luce. Nell’intervento introduttivo il sindaco Romano Carancini dopo aver ringraziato il Rotary Club Matteo Ricci “per la preziosa collaborazione che in questi anni ha caratterizzato il rapporto con l’Amministrazione comunale e che ha portato, tra le altre iniziative, alla nuova illuminazione del Monumento ai caduti”, ha posto l’accento sulla grandezza di Padre Matteo Ricci e di quello che ha rappresentato e rappresenta ancora oggi: “Assistiamo – ha concluso – alla restituzione di una figura centrale per la nostra città e non solo di un dipinto”. Annunciata invece dal vicesindaco e assessore alla Cultura Stefania Monteverde per i prossimi mesi la realizzazione di un percorso ricciano che da palazzo Buonaccorsi si snoderà fino alla Biblioteca comunale Mozzi Borgetti. A concludere la serata le parole del presidente del Rotary Club Matteo Ricci Andrea Cirilli che ha ricordato la felice cooperazione tra il Club e il Comune di Macerata che portato, come in questo caso e grazie ad un piccolo contributo, al compimento di un progetto culturale importante per la città. L’opera di restayling, come ha illustrato la restauratrice Maria Pia Topa che l’ha eseguita, ha permesso il recupero estetico del dipinto evidenziandone la lucentezza della cromia, compromessa dal tempo, e permettendo l’omogeneità di lettura dell’opera che rappresenta Matteo Ricci a figura intera, con la veste lunga dei letterati confuciani, mentre con la destra tiene un ventaglio e con la sinistra sorregge il monogramma dell’ordine, simboli dell’importante azione interculturale per il rispetto reciproco. L’opera fa parte
delle collezioni civiche dedicate ai concittadini illustri e costituisce una rara e preziosa testimonianza della memoria del grande gesuita maceratese che è conosciuto in Cina come Li Madou, missionario, fondatore della moderna sinologia oltre che raffinato studioso di discipline scientifiche e letterarie. (lb) Nelle foto: alcuni momenti della presentazione del restauro del Ritratto di Padre Matteo Ricci
da Macerata lunedì 9 dicembre 2019 Al Teatro Lauro Rossi in scena l’atteso Vincent Van Gogh con Alessandro Preziosi Il 12 e 13 dicembre prosegue la stagione del Teatro Lauro Rossi di Macerata promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune con l’AMAT e realizzata con il contributo della Regione Marche e del MiBACT. In scena l’atteso Vincent Van Gogh con Alessandro Preziosi nel ruolo del protagonista, diretto da Alessandro Maggi.
“Una grande stagione al Teatro Lauro Rossi, siamo molto fieri di portare a Macerata produzioni che hanno riscosso tanto successo di critica e di pubblico. Come il Van Gogh di Alessandro Preziosi, attore bravissimo che a Macerata abbiamo apprezzato nel 2015 con il Don Giovanni. In questa città con Gente di Teatro abbiamo l’abitudine di incontrare la compagnia teatrale e gli attori nella seconda giornata di spettacolo: sarà un’altra occasione per parlare di teatro e dei misteri dell’animo umano. Ancora una volta Macerata città della cultura per tutti” sottolinea l’assessora alla cultura Stefania Monteverde. Con lo spettacolo torna, infatti, anche Gente di teatro, serie di interessanti e seguiti incontri del pubblico con gli attori e le compagnie in scena per approfondire la conoscenza dialogando insieme sullo spettacolo, le scelte artistiche, l’animo umano. In questa occasione l’incontro, gratuito e aperto al pubblico, si svolgerà venerdì 13 dicembre alle ore 18 presso ex Civica Enoteca – ora sede della Eum, Corso della Repubblica 51. La pièce – da un testo di Stefano Massini vincitore del Premio Tondelli Riccione Teatro 2005 per la “scrittura limpida, tesa, di rara immediatezza drammatica, capace di restituire il tormento dei personaggi con feroce immediatezza espressiva” – è una sorta di thriller psicologico attorno al tema della creatività artistica che lascia lo spettatore con il fiato sospeso dall’inizio alla fine. Le austere pareti di una stanza del manicomio di Saint Paul. Come può vivere un grande pittore in un luogo dove non c’è altro colore che il bianco? È il 1889 e l’unico desiderio di Vincent è uscire da quelle mura, la sua prima speranza è riposta nell’inaspettata visita del fratello Theo che ha dovuto prendere quattro treni e persino un carretto per andarlo a trovare. Attraverso l’imprevedibile metafora del temporaneo isolamento di Vincent Van Gogh in manicomio, lo spettacolo di Khora.teatro in coproduzione con il Teatro
Stabile d’Abruzzo, offre opportunità di riflessione sul rapporto tra le arti e sul ruolo dell’artista nella società contemporanea. Accanto ad uno straordinario Alessandro Preziosi ci sono gli attori Francesco Biscione, Massimo Nicolini, Roberto Manzi, Alessio Genchi e Vincenzo Zampa. Le scene e i costumi sono di Marta Crisolini Malatesta, il disegno luci di Valerio Tiberi e Andrea Burgaretta, le musiche di Giacomo Vezzani, la supervisione artistica di Alessandro Preziosi. La produzione è realizzata in collaborazione con Festival dei due mondi – Spoleto. In occasione dello spettacolo, il 12 dicembre alle 18 al foyer del Teatro saranno esposte le opere d’arte di cinque tra i più prestigiosi artisti marchigiani nel mondo – Enzo Cucchi, Eliseo Mattiacci, Tullio Pericoli, Ubaldo Bartolini e Silvio Craia – nell’ambito del progetto Marche d’Autore, sostenuto dalla Regione Marche in collaborazione con Confesercenti Macerata. Inizio spettacolo ore 21. Informazioni: Biglietteria dei teatri 0733 230735, www.comune.macerata.it lunedì 9 dicembre 2019 Torna Ratatà Muta, la terza tappa ai Magazzini UTO
Il 14 e 15 dicembre 2019 terzo appuntamento di Ratatà Muta, il festival di fumetto, illustrazione ed editoria indipendente che fin dal suo esordio nel 2014 si è subito confermato un appuntamento innovativo per la città sostenuto dall’assessorato alla Cultura del Comune di Macerata. Il nuovo appuntamento è stato presentato questa mattina con una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il sindaco Romano Carancini, l’assessora alla Cultura Stefania Monteverde, Lisa Gelli, Nicola Alessandrini, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione Ratatà e Martina Graziosi, socia fondatrice. “C’è un pensiero di grande soddisfazione nei confronti di Ratatà – ha detto il sindaco Carancini – perché rappresenta uno degli esprimenti più riusciti verso nuove forme di espressione e di creatività che hanno significato un arricchimento per la città. La visione ‘diversa’ di Ratatà Muta credo che possa diventare protagonista a Natale, in un contesto se vogliamo particolare, in grado di dialogare con un pubblico diverso ma anche con le famiglie e i bambini.” “Macerata continua ad essere città di produzione culturale – afferma l’assessora alla Cultura Stefania Monteverde – aperta a tutti i generi espressivi sia nell’editoria che nel campo musicale. Un luogo dove anche la produzione indipendente dalla
grande distribuzione trova occasione di confronto e di nuova ricerca. In questi anni Ratatà Festival è cresciuto come progetto culturale capace di muovere una realtà dinamica, internazionale, giovane, portatrice di idee nuove, di domande e di sperimentazioni. Felici che sia Macerata culla di una nuova creatività.” La terza tappa di Ratatà, inserita nel ricco calendario delle iniziative organizzate dall’Amministrazione comunale in occasione delle festività “Macerata d’Inverno.- E’ tornare bambini”, come hanno avuto modo di dire gli organizzatori nel corso della conferenza stampa, nasce in stretta collaborazione con l’Only Fucking Labels, festival decennale dedicato alle etichette musicali indipendenti organizzato dal collettivo OFL ed il CSA Sisma si svolgerà ai Magazzini Uto, con una mostra mercato dedicata ad una quindicina di progetti editoriali indipendenti, festival, aggregatori di auto-produzioni fra i più importanti a livello nazionale ed una personale, “Qualcosa da Contenere”, del grande illustratore e pittore pesarese Luca Caimmi, che per l’occasione organizzerà due laboratori, dedicati ai bambini ed agli adulti. Durante la serata al CSA Sisma si svolgerà invece la parte musicale dell’evento con una selezione di progetti musicali provenienti da tutta Italia. L’edizione 2019 di Ratatà ha avuto una forma diversa rispetto agli anni passati, si è sviluppata in tre macro eventi distribuiti nell’arco di tutto l’anno, da aprile fino a dicembre. L’obiettivo è quello di preparare il pubblico all’edizione del festival 2020, “L’anno del topo”, dove sono previste esposizioni di disegno contemporaneo e non, una mostra mercato ancora più ricca, workshop e concerti con artisti di richiamo nazionale ed internazionale. L’attività del 2019 è stata rivolta principalmente al pubblico locale, con un occhio ancora più attento al territorio, mantenendo la proposta culturale di altissimo livello internazionale.
Questo nel dettaglio il programma: sabato 14 dicembre – ore 16-20, Magazzini UTO, vicolo Consalvi Apertura Mostra mercato di autoproduzioni con Ratatà / AFA / Crack! / C.a.c.o / Ué / Olé / Zapp / Borda / This is not a love song / Just indie comics / Studio CO-CO / Libri Somari / Checkpoint Charly / Strade Bianche di Stampa Alternativa / SNUFF Comix / Ufficio Misteri + Dj set a cura di Onlyfuckinglabels – ore 17.30, Magazzini UTO Inaugurazione mostra “Qualcosa da contenere” di Luca Caimmi – ore 19.30 – 2.00, Csa Sisma, via Alfieri ONLY FUCKING LABELS #10 festival delle etichette indipendenti Concerti / Mostra mercato / Esposizioni / Cena a cura di Cucina Ribelle – Ore 19.30, Csa Sisma Taddei e Angelini presentano “Enrico” (Coconino press) a cura di Ratatà ore 20 Csa Sisma Inizio liveArottenbit / La morte viene dallo spazio / Von Tesla / Trrmà / Tacet tacet tacet / Borders of Romagna / Aspect Ratio / Third sonic Phase / Paperoga / Disconfort Dispatch (Free-Impro-Noise-Room) Domenica 15 dicembre
– ore 10-13 / 16-20, Magazzini UTO, vicolo Consalvi Mostra mercato di autoproduzioni – ore 17.30, Magazzini UTO Nicolas Gaunin LIVE a cura di Onlyfuckinglabels L’associazione Ratatà in vista del prossimo appuntamento in programma dal 16 al 19 aprile 2020 lancia un appello a tutti coloro che vorranno sostenere il festival in qualità di volontari ma lo rivolgono anche ai commercianti che invece lo vorranno ospitare nel proprio esercizio. Le persone interessate possono inviare la propria candidatura alla mail ratatafestival@gmail.com . (lb) Nella foto: la conferenza stampa di presentazione di Ratatà Muta lunedì 9 dicembre 2019 Da Tipico Tips “Gate19- Profili”, in mostra le opere di tre giovani artisti Giovedì 12 dicembre, alle 17.30, nei locali di Tipico Tips, il nuovo spazio del Comune di Macerata dedicato all’accoglienza turistica, alla promozione del territorio e destinato anche ad ospitare iniziative culturali, avrà luogo l’inaugurazione di Gate18 – PROFILI, una mostra curata da Maria Letizia Paiato che vede protagonisti tre giovani artisti Ado Bradimarte, Giorgia Mascitti e Lizzie. Il progetto, che è parte di Gate Artistic Project (@gateartisticproject) cui fa riferimento un gruppo allargato di giovani artisti, vede l’apertura al n.18 di piazza della Libertà a Macerata con un breve spaccato di mostra declinato nella parola Profili. Tre giovani artisti dalle personalità e dai profili espressivi diversi. Tre modi individuali e autonomi di interpretare forme
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