Maurizio Boldrini: "Stefania Francesca - Il Mascalzone

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Maurizio Boldrini: "Stefania Francesca - Il Mascalzone
Maurizio Boldrini: “Stefania
Monteverde     e   Francesca
D’Alessandro, questa sarebbe
stata la partita!”
MACERATA, 2020-08-28 – Riceviamo e pubblichiamo           una
riflessione estemporanea di Maurizio Boldrini

“Per quest’anno sono libero da candidatura comunale, ha
ricevuto diverse proposte ma ho dovuto rispondere no per
motivi di salute. Quindi mi diverto liberamente con qualche
riflessione estemporanea sui candidati e sulle prospettive di
questa prossima competizione.     Intanto una costatazione,
scorrendo l’elenco dei sindaci dal dopoguerra ad oggi si
noteranno parecchi nomi d’avvocati, si sa che a Macerata ci
sono più avvocati che panettieri, e non deve sembrare strano
che ci siano tanti sindaci avvocati, poiché a Macerata c’è uno
studio d’avvocatura che da decenni, da dietro le quinte, ma
non tanto, detta le sorti di questa città. A mio padre già 55
anni or sono fu detto che se voleva affrancarsi dal suo
faticosissimo lavoro alla fornace Smorlesi, avrebbe dovuto
fare la fila da un notabile parlamentare maceratese, il nome
lo conoscono tutti, inutile farlo. Mio padre, su certe cose
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impaziente come me, fece un paio di volte la fila dei
questuanti nel suo studio, dopodiché gli strappo la tessera
della DC in faccia, e per molti anni fece il muratore prima di
“riposarsi” a fare il bidello. Bisognerebbe scrivere un libro
su questo signore e prima di lui sulla sua famiglia perché non
credo ci sia in Italia una persona che per tanti anni è stata
influente e lo è ancora sulle sorti amministrative di una
città operando da dietro le quinte, come Lorenzo De’ Medici a
Firenze, ma lui non durò così tanto. Ora questa persona,
simbolo storico maceratese, da una pare ha fatto tanto del
bene a molti maceratesi, incalcolabili sono i posti di lavoro
che ha procurato, ma sì facendo ha tagliato le gambe a tanti,
tanti valenti professionisti, artisti, lavoratori che non
erano della sua “parrocchia”, un danno enorme per la città,
così relegata a una provincialità mediocre, surclassata solo
da singoli operatori che per estro e genialità personale pur
vivendo e resistendo in tale mediocrità sono riusciti a
scavalcare il “ghetto” con le loro opere, imponendosi a
livello nazionale e internazionale. Fatto sta che uno dei
candidati Sindaci 2020 è ancora un avvocato emanazione di
questo sistema secolare, maceratese tipico: però ha un volto
simpatico, un po’ troppo furbo, ma va bene, e poi il nome:
Narciso Ricotta, accoppiata più simpatica non si può, ed onore
ai genitori per il coraggio nella scelta di Narciso. L’altro
principale candidato, completamente diverso        è Sandro
Parcaroli, è ancora un pesce fuor d’acqua, sembra
disorientato, non è certo un maceratese tipico, è dell’alto
maceratese, un territorio e un indole completamente diversa
dalla città e dalla costa, passo lento e resistente, un passo
che dovrebbe uscire alla distanza, appare come persona
elegante, un po’ “fulardato”, ma non ha lo svantaggio di Della
Valle che per quando elegante-sportivo voglia sembrare,
proprio non gli riesce. E poi è artefice di una grande azienda
e saprà certo creare un gruppo all’altezza della situazione
per la gestione del Comune. Poi c’è il terzo incomodo (taccio
gli altri perché proprio non avrei nulla da dire): Roberto
Cherubini, che venderà cara la pelle, appare come una persona
Maurizio Boldrini: "Stefania Francesca - Il Mascalzone
semplice nei modi e nelle cose da fare, mi pare proprio una
persona assennata, e faccio finta che non appartenga ai 5
stelle.
La questione però è che a Macerata ancora una volta pare
andare in direzione sbagliata, il santo di Macerata è quel
controverso di San Giuliano, non è San Giusto che riporta il
Giusto. Già il giusto, per questa tornata elettorale il
giusto, senza le solite influenze con febbre di potere,
sarebbe stata una onesta competizione tra due candidate, e sui
nomi non c’era un gran che da pensare: Francesca D’Alessandro
per il centro destra e Stefania Monteverde per il centro
sinistra, semplice e stop, il resto è la solita Macerata
piccola che vuol fare la grande. Ecco il perché, conosco
Francesca D’Alessandro da quando giovanissima fu allieva della
mia Scuola di Recitazione: bravissima come attrice, bravissima
come allieva, seria e precisa, poi ci perdemmo di vista, la
ritrovai moglie e madre altrettanto brava, impegnata su più
fronti, capace di tenere sotto controllo tutto, e poi la
rividi come se non fossero passati anni, la stessa vitalità e
passione di allora, buon segno di vita vissuta bene. Un
discorso a parte per Stefania Monteverde, la criticai
aspramente (troppo aspramente, e me ne sono scusato) per
diverse cose, persi il controllo quando vidi la foto di lei
col sindaco sul trenino sotto l’orologio della torre civica
(per me restaurato in maniera orrida). Però, c’è un però per
me determinante. Da 40 anni ne ho conosciuti tanti di
assessori alla cultura, e ne potrei citare di bravi, mi limito
al primo, dall’aspetto burbero e dal cuore d’oro: Calise. Però
al di là delle scelte, per me alcune decisamente contestabili,
riconosco che Stefania Monteverde tra tutti gli assessori alla
cultura è colei che ha svolto una mole di lavoro enorme,
raggiungendo risultati importantissimi specie sul fronte
musei, biblioteca, vitalità estiva della città, insomma al
tempo stesso è stata capace di fondare istituzioni durature e
i cosiddetti eventi effimeri che “fanno gioco”. Quando si è
trattato di votare alle primarie del PD per la scelta del
candidato sindaco, con coraggio e un po’ vergognoso mi sono
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presentato alla porta della sede del PD per votare Monteverde,
speravo di passare in incognito, invece mi conoscono tutti e
tutti m’hanno salutato con estrema sorpresa, in più quando
esco incontro due care amiche che anche loro vanno per votare
Monteverde, mi fanno: Maurizio ma che ci fai qui! E va bè una
volta sono entrato anche nella sede del PD, ma per una ragione
che sentivo profondamente giusta! La partita invece si
giocherà tra maschi, peccato proprio, questa era la volta
giusta delle due donne che ho nominato, sarebbe stata
semplicemente la sfida più giusta. Macerata invece “toppa”
ancora, nel segno aleatorio di una unità d’intenti, che presto
si sfalderà sotto i colpi delle prime delusioni. Spero almeno
che le due signore, in virtù dei risultati certamente buoni
che otterranno saranno onorate con incarichi importanti. E
come si dice: vinca il migliore! Adesso che mi ricordo: tra i
politici, ma come si fa a tenere da parte Mandrelli, è non
solo la persona più competente, ma studiata, con grandissima
esperienza e intelligenza, che forse la sua testa spiccherebbe
troppo dalla mediocrità circostante! Ah Macerata Macerata… Per
rendere meno provinciale Macerata occorrerebbero poche cose da
realizzare, radicali nella forma e quindi nei contenuti, ma
queste idee me le tengo per me perché ne circolano tante,
troppe in giro. E non andrà tutto bene come replicato dallo
stupido slogan: ma andrà come è possibile, nella fondata
speranza di una Macerata sempre migliore. PS -Per il Sindaco
uscente Romano Carancini: di lei è stato detto molto bene e
molto male, non se ne preoccupi, per quanto mi riguarda sento
di ringraziarla, sono un lettore di professione e a me basta
il dettaglio della sua espressione quando Macerata non fu
scelta come capitale della cultura, ricordo quel suo volto
incapace di celare il disappunto: un fanciullino al quale era
stata sottratta la marmellata, bellissimo e onesto.”
Maurizio Boldrini: "Stefania Francesca - Il Mascalzone
#maceratatornafuori,
presentato il piano a favore
della ripresa delle attività
commerciali
                                                Macerata,
                                                venerdì     15
                                                maggio 2020
                                                – #maceratato
                                                rnafuori è la
                                                parola
                                                d’ordine
                                                scelta     dal
                                                Comune      di
                                                Macerata per
                                                uscire
                                                gradualmente
                                                dall’emergenz
                                                a
epidemiologica da Covid 19 e ripristinare, per quanto
possibile nella cosiddetta fase 2, la regolare vita lavorativa
pur se con le restrizioni previste dalla serie di atti varata
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dal Consiglio dei Ministri legata al contenimento della
pandemia.

Oggi il sindaco Romano Carancini e l’assessore alle Attività
produttive Paola Casoni hanno illustrato nel corso di una
videoconferenza stampa, effettuata mediante la piattaforma
telematica Zoom Cloud Meetings, un piano di misure
straordinarie che prevede agevolazioni e incentivi per
facilitare la ripresa e il rilancio delle attività commerciali
e sostenere il loro futuro sviluppo economico.

“Macerata torna fuori. E sicura. Proprio dalla salute parto –
ha detto il sindaco Romano Carancini – dalla Macerata seria e
prudente, consapevole che non ha sconfitto definitivamente il
virus ma lo ha solo distaccato. Per questo torniamo fuori
portando con noi i tre comportamenti fondamentali: rispettiamo
la distanza, indossiamo la mascherina, non facciamo
assembramenti.

Sono invece quattro i sensi spontanei, quasi istintivi che
hanno ispirato #maceratatornafuori, nell’impegno a
ricominciare al fianco delle attività del commercio della
nostra città. La semplificazione, la sperimentazione, la
gratuità e lo spazio sono state le chiavi per le riaperture.

Semplifichiamo. Subito spazi maggiori all’aperto, già da
lunedì 18, con una semplice PEC per tutti gli operatori già
titolari di spazio pubblico e anche per chi non lo ha mai
avuto. Nessuna pratica, nessuna istruttoria, solo rispetto
dei criteri che abbiamo dato”.

“Sperimentiamo – ha detto ancora il sindaco -.
Amministrazione pronta e aperta a consentire l’uso anche di
spazi inediti. E corso Cavour sperimenterà all’aperto piccole
isole per i locali. “Saremo gratuiti”. Sospesi gli affitti,
la Tosap anche per chi oggi non gode di questo beneficio, la
Tari per le attività costrette alla chiusura, l’imposta
comunale sulla pubblicità.
Maurizio Boldrini: "Stefania Francesca - Il Mascalzone
Prima ora, parcheggio gratuito in Piazza Vittorio Veneto. E
ancora parcheggi gratis per residenti del centro storico
attorno alle mura.

Spaziamo. Si, ci allarghiamo negli spazi pubblici per dare
opportunità alle attività di offrire aree sicure alle persone.
Conferma della apertura della ZTL nelle finestre giornaliere
10/14 e 18/22 fino al 31 ottobre. #maceratatornafuori vuole
accompagnare la ripresa delle attività – ha concluso
Carancini- , spera di favorirla, crede che, seppur questo è il
momento più difficile per il settore delle imprese
commerciali, ci sono le condizioni per rialzarci.
#maceratatornafuori.”

“L’emergenza del Coronavirus ha stravolto le nostre vite da un
giorno all’altro, abbiamo dovuto improvvisamente rinunciare
alle nostre abitudini e chiuderci in casa. Finalmente arriva
il momento tanto atteso, quello di uscire, riappropriarci del
gusto dello stare insieme e dell’incontrarci – ha affermato
l’assessore alle Attività produttive Paola Casoni – . Saremo
ancora a lungo accompagnati da concetti come distanziamento
sociale, mascherine, protocolli di sicurezza, che in questi
due mesi sono diventate parte del nostro linguaggio comune. Ma
non rinunceremo alla bellezza di vedere ancora una volta la
nostra città così come siamo abituati a conoscerla soprattutto
nella bella stagione, piena di locali all’aperto, tante
occasioni di socializzazione. Per questo è importante essere
tutti pronti fin dal primo momento a ripartire. Abbiamo quindi
ragionato su quelle che potessero essere le possibilità
dell’Amministrazione di portare aiuto e semplificazione alle
attività commerciali, per permettere loro di essere
immediatamente pronte e operative. Nasce così l’idea di
concedere immediatamente lo spazio pubblico con semplice
richiesta PEC, operativa già dall’immediato momento della
ripartenza. Un segnale di fiducia verso i locali della nostra
città, a cui diamo possibilità di decidere in autonomia come
gestire lo spazio che richiederanno in tutte le aree pedonali,
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ZTL, marciapiedi.”

Il piano fa seguito ai protocolli di sicurezza sanitaria per i
settori del turismo, del commercio e dei servizi socio-
sanitari approvati l’11 maggio scorso dalla Regione Marche che
prevedono per la nuova fase di gestione dell’emergenza una
serie di prescrizioni tra cui il rafforzamento di misure di
prevenzione e protezione e di rispetto di distanze
interpersonali minime.

Protocolli che si tradurranno in una diversa modalità di
lavoro e gestione della clientela, che dovrà tener conto di
limitazioni, necessità di spazi più ampi da reperirsi anche
all’esterno dei locali commerciali, costi aggiuntivi per la
pulizia e la prevenzione, differenti modalità di servizio.

Il piano dell’Amministrazione, oggetto anche di confronto con
le principali associazioni di categoria del settore quali
Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, e CNA, affianca
gli interventi di sostegno varati dal governo nazionale e
regionale e interessa varie tematiche di competenza comunale,
come tributi, occupazioni di suolo pubblico, ZTL e mobilità.

                                                TARIFFE      –
                                                TASSE        –
                                                TRIBUTI

L’Amministrazione comunale, per quanto di propria competenza,
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intende esentare o sospendere, in relazione alle possibilità
amministrative, i tributi di propria competenza che riguardano
l’ampliamento degli spazi esterni ai locali commerciali, in
particolare TOSAP e TARI.

TOSAP

        Fino al 31 dicembre 2020 è già in vigore l’esenzione al
        pagamento della TOSAP e dell’Imposta comunale sulla
        pubblicità, limitatamente alle insegne pubblicitarie,
        per le attività commerciali e di produzione di beni e
        servizi con sede legale o operativa nei comuni del
        cratere (comma 997 art. 1 L.145/2018, integrato dal D.L.
        n. 32 del 18/04/2019 convertito con L. 55 del 14/06/2019
        e dal Decreto Interministeriale 14 agosto 2019).

        Per le attività commerciali e di produzione di beni e
        servizi che non usufruiscono di questa esenzione, come
        le attività intraprese dopo il 1 gennaio 2019 o con sede
        legale fuori dal cratere, per esempio diverse attività
        ambulanti, verrà applicata l’estensione della
        sospensione TOSAP permanente e Imposta Comunale sulla
        Pubblicità, per le rate scadenti, fino al 30 settembre
        2020, con pagamento nel 2021;

        In ogni caso, le Occupazioni di Suolo Pubblico (da qui
        in avanti OSP) temporanee verranno esentate dal
        pagamento della TOSAP fino al 31 ottobre 2020.

        Per i soggetti sottoposti a rateizzazioni di rientro per
        mancati versamenti anni precedenti: con il decreto Cura
        Italia (D.L. n. 18 del 17 marzo 2020) sono sospese le
        rateizzazioni fino al 31 maggio 2020. In assenza di
        ulteriori provvedimenti normativi nazionali, entro il 30
        giugno le rate sospese dovranno essere pagate in
        un’unica soluzione. Per ovviare a questa problematica,
        la sospensione delle rateizzazioni verrà posticipata al
        30 settembre 2020, riprendendo poi con il pagamento
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delle singole rate, i cui termini di dilazionamento
       verranno fatti slittare temporalmente in avanti.

       Concessione delle OSP per il solo periodo emergenziale,
       e comunque fino al 31 ottobre 2020, anche a coloro che
       non risultano in regola con i pagamenti TOSAP, TARI, IMU
       degli anni precedenti, derogando le prescrizioni del
       regolamento vigente.

TARI

       Prevista l’esenzione del pagamento della TARI per le
       attività commerciali e di produzione di beni o servizi
       sottoposte a provvedimento di chiusura per l’intera
       durata del periodo di serrata. L’esenzione avverrà su
       domanda dell’interessato (mediante autocertificazione
       del periodo di chiusura) e il corrispettivo verrà
       scalato dal pagamento della seconda rata TARI o, per chi
       effettua il pagamento alla prima scadenza in un’unica
       soluzione, il corrispettivo verrà rimborsato o
       compensato con la Tari dell’anno successivo.

       Sospensione dell’importo TARI relativo alle aree di
       occupazione del suolo pubblico concesse per il periodo
       18 maggio 2020 -31 ottobre 2020. Il pagamento verrà
       dilazionato all’annualità successiva.

OCCUPAZIONI SUOLO PUBBLICO

MODALITÀ SEMPLIFICATA PER LA RICHIESTA DI OSP

Per consentire alle attività commerciali, in particolare ai
pubblici esercizi, di favorire la ripresa dell’attività
lavorativa già da lunedì 18 maggio, se questa data verrà
confermata dai provvedimenti nazionali e regionali come
possibilità per l’apertura di tutti i locali commerciali, si
propone una modalità semplificata per la richiesta delle
occupazioni di suolo pubblico, che permette in una “condizione
emergenziale” come quella in atto di superare le tempistiche
di gestione procedimentale previste dal Regolamento per
l’occupazione di spazi ed aree pubbliche.

La procedura ordinaria di concessione di autorizzazioni per
OSP, infatti, non garantirebbe tempi sufficienti ad
autorizzare le numerose occupazioni presumibilmente richieste
fin dal primo giorno di riapertura, con il rischio di
ostacolare la riapertura degli esercizi in condizioni di
sicurezza per gli utenti.

Per questo verrà emessa un’ordinanza che, superando in via
emergenziale il regolamento, renderà possibile richiedere
immediatamente, attraverso l’invio di una PEC all’indirizzo
comune.macerata.attivitaproduttive@legalmail.it l’ampliamento
di OSP esistenti fino a un massimo del 20% della superficie
già occupata o nuove OSP fino a un massimo di 25 mq. L’invio
della PEC è sufficiente per dare l’avvio all’occupazione,
senza attendere l’autorizzazione di conferma e senza l’imposta
di bollo. Le occupazioni saranno inoltre esenti da TOSAP e
TARI.

Viene estesa alle attività artigianali e agli esercizi
commerciali non alimentari, la possibilità di occupare
porzioni di suolo pubblico con la medesima modalità, ai fini
del posizionamento di arredi al servizio della clientela in
conformità con la tipologia di attività svolta, in ogni caso
con il divieto di vendita su area pubblica e con l’obbligo di
mantenimento dell’area in condizioni di pulizia e decoro.

Il procedimento è valido esclusivamente su aree pedonali, ZTL
e/o marciapiedi. Per occupazioni di suolo pubblico su strada
carrabile o aree di sosta per auto (a pagamento, riservate ai
residenti in centro storico, riservate ai disabili, riservate
ad operazioni di carico e scarico), così come per le
occupazioni di maggiori dimensioni o permanenti, resta in
vigore la procedura ordinaria.
Allo stesso modo, la richiesta di metrature maggiori sarà
comunque possibile ma dovrà seguire le vie ordinarie,
eventualmente in maniera semplificata se previsto da specifici
provvedimenti normativi. Si cercherà in ogni caso di giungere
quanto più celermente possibile alla conclusione delle
pratiche.

Sarà possibile ricorrere a tale modalità “emergenziale” – solo
invio di PEC, senza attesa di autorizzazione di conferma -,
fino al 15 giugno 2020, data dopo la quale verranno accettate
solo domande per via ordinaria, eventualmente in maniera
semplificata qualora previsto da specifici provvedimenti
normativi.

La comunicazione via PEC dovrà essere effettuata utilizzando
esclusivamente l’apposito modello reperibile nella sezione
SUAP    del    portale    istituzionale      del   Comune
www.comune.macerata.it , allegando obbligatoriamente la
planimetria quotata e in scala redatta anche non firmata da un
tecnico abilitato entro i seguenti limiti e condizioni:

   1. i titolari di un’occupazione possono con tale modalità
     occupare il 20% in più della superficie attualmente
     autorizzata e comunque fino ad un massimo di 25 mq
     esclusivamente su aree pedonali, ZTL e/o marciapiedi;

   2. chi non è attualmente titolare di occupazione può
     occupare area pubblica fino ad un massimo di 25 mq
     esclusivamente su aree pedonali, ZTL e/o marciapiedi;

   3. l’occupazione deve essere realizzata con materiali
      facilmente e prontamente amovibili (per esempio tavoli,
      ombrelloni, sedie);

   4. l’occupazione dello spazio pubblico deve avvenire
      rispettando le norme di sicurezza e senza creare
      ostacolo al passaggio delle persone e dei mezzi di
      sicurezza, mantenendo in ogni caso uno spazio per il
      libero transito dei pedoni di almeno 1,50 ml;
5. resta vietata la collocazione di manufatti davanti
   all’ingresso o alle vetrine di attività economiche
   limitrofe, salvo consenso scritto del titolare
   dell’attività stessa, da allegare alla comunicazione;

6. in caso di impossibilità di occupazione del tratto
   davanti all’esercizio commerciale sarà possibile
   chiedere anche di occupare una zona vicina al proprio
   locale anche in deroga alle previsioni dell’art. 32,
   comma 4, lett.a), del Regolamento per la disciplina
   delle attività di somministrazione di alimenti e bevande
   in relazione sia alla distanza tra l’ingresso
   dell’esercizio e l’area che si intende occupare
   (attualmente fissata in 30 m di percorso pedonale), sia
   al raggio massimo dall’ingresso dell’esercizio dell’area
   da occupare (attualmente ricompresa entro un raggio di
   60 m), purché nel rispetto delle condizioni igienico
   sanitarie vigenti;

7. chi occupa un’area sede del mercato settimanale, il
   mercoledì dovrà far trovare l’area sgombra da ogni
   materiale e idonea alla collocazione dei banchi di
   vendita;

8. chi ha già prodotto una richiesta per l’occupazione di
   suolo pubblico che non sia ancora stata rilasciata può
   avvalersi della facoltà proposta per realizzare
   immediatamente l’occupazione alle condizioni ed entro i
   limiti indicati;

9. o b b l i g o d i p r o c e d e r e a l l ’ i m m e d i a t a r i m o z i o n e
   dell’occupazione in caso di successiva comunicazione da
   parte del Comune del mancato rispetto delle condizioni
   sopraindicate e delle prescrizioni del Regolamento
   comunale per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche
   ovvero di motivi ostativi rilevati dal Comando di
   Polizia Locale in relazione alla sicurezza e alla
   viabilità;
10. le aree dovranno essere mantenute in condizioni costanti
      di pulizia e decoro, con particolare riguardo a evitare
      l’abbandono di materiali monouso di servizio ai pasti
      (per esempio tovagliette, tovaglioli e così via), la cui
      rimozione dopo l’utilizzo dovrà essere costantemente
      controllata dal gestore dell’esercizio.

ULTERIORI PROVVEDIMENTIRI PER LE OCCUPAZIONI DI SUOLO PUBBLICO
IN VIA ORDINARIA

     GRATUITÀ DELL’OSP

     Esenzione della Tassa di occupazione di suolo pubblico
     per il periodo compreso tra il 18 maggio 2020 e il 31
     ottobre 2020, o comunque per tutta la durata del periodo
     di vigenza delle disposizioni governative che ne
     disciplineranno le modalità di riapertura con
     limitazioni a tutela della salute pubblica;

     Sospensione della TARI riguardante le superfici di OSP
     per il periodo compreso tra il 18 maggio 2020 e il 31
     ottobre 2020, o comunque per tutta la durata del periodo
     di vigenza delle disposizioni governative che ne
     disciplineranno le modalità di riapertura con
     limitazioni a tutela della salute pubblica, salvo
     provvedimenti governativi di esenzione della medesima.

     DEROGHE AI REGOLAMENTI

     Si stabilisce anche per le OSP in via ordinaria,
     concesse fino al 31 ottobre 2020, che in caso di
     impossibilità di occupazione del tratto davanti
     all’esercizio commerciale sarà possibile chiedere di
     occupare una zona vicina al proprio locale anche in
     deroga a quanto pfrevisto del Regolamento per la
     disciplina delle attività di somministrazione di
alimenti e bevande, in relazione sia alla distanza tra
     l’ingresso dell’esercizio e l’area che si intende
     occupare (attualmente fissata in 30 m di percorso
     pedonale), sia al raggio massimo dall’ingresso
     dell’esercizio dell’area da occupare (attualmente
     ricompresa entro un raggio di 60 m), purché nel rispetto
     delle condizioni igienico sanitarie vigenti;

     Si precisa che le richieste sono accolte per quanto
     possibile in relazione alla mobilità negli spazi
     pubblici alla sicurezza stradale e a eventuali ragioni
     di pubblico interesse. Per i casi di domande concorrenti
     per una stessa area si rimanda a quanto previsto
     dall’art. 32, comma 5, del Regolamento per la disciplina
     delle attività di somministrazione di alimenti e
     bevande.

MOBILITÀ E PARCHEGGI

     Confermati gli orari di apertura della ZTL nel centro
     storico attualmente vigenti: tutti i giorni dalle 10:00
     alle 14:00 e dalle 18:00 alle 22:00;

     Modifica della modalità di gestione del parcheggio in
     piazza Vittorio Veneto: prevista la gratuità per la
     sosta di un’ora, successivamente 1€/ora con sosta
     limitata a massimo 2 ore;

     Modifiche alla viabilità in corso Cavour: per permettere
     ai pubblici esercizi presenti prevalentemente sul lato
     sinistro di corso Cavour di usufruire di un maggior
     spazio pubblico, il transito in corso Cavour verrà
     limitato alle sole due corsie di destra. I parcheggi
     presenti sul lato sinistro verranno disposti a spina di
     pesce e raggruppati in modo da liberare aree pedonali da
     utilizzare ai fini delle OSP dei pubblici esercizi.
ORARI DELLE ATTIVITÀ COMMERCIALI

Proposta orario 8 – 22 anche per le attività non di
somministrazione, per favorire l’afflusso della clientela
senza causare assembramento di persone, con possibilità di
estensione anche nei giorni festivi

RIFIUTI SPECIALI

L’Amministrazione comunale si impegna a prendere ogni
provvedimento utile per favorire, in collaborazione con
Cosmari, il corretto ed efficiente smaltimento dei presidi di
protezione e dei confezionamenti monouso al fine di
minimizzarne l’impatto ambientale ed economico.

MERCATO SETTIMANALE

A seguito degli specifici protocolli di sicurezza per il
commercio su area pubblica approvati dalla Regione Marche,
sentite in merito anche le associazioni di categoria
rappresentanti del settore ambulante, sono state analizzate le
possibili problematiche relative allo svolgimento dei mercati
comunali, in particolare quello del mercoledì del centro
storico.

Per salvaguardare le attività del commercio su aree pubbliche
il mercato cittadino continuerà a essere effettuato nella sua
tradizionale collocazione del centro storico.

Verranno effettuate modifiche alla sola collocazione dei
banchi alimentari, presenti in numero limitato nel mercato del
mercoledì, per i quali il protocollo di sicurezza prevede la
necessaria separazione dai non alimentari. Saranno comunque
cercate soluzioni il quanto più possibile adeguate alle
esigenze degli ambulanti interessati.

Per incrementare ulteriormente la sicurezza, l’obbligo di
indossare la mascherina, già previsto dai protocolli di
sicurezza approvati dalla Regione Marche per gli ambulanti e
per gli utenti delle bancarelle, verrà esteso con apposito
provvedimento a tutti coloro che il mercoledì mattina
transiteranno nelle aree interessate dal mercato.

Come ulteriore misura precauzionale, si prevedono percorsi
pedonali con senso obbligato per le piazze principali in cui
viene svolto il mercato: piazza della Libertà, piazza Cesare
Battisti, e piazza Mazzini (limitatamente all’area davanti al
Catasto dove i banchi sono disposti su tre tronconi).

Nel sito www.comune.macerata.it/coronavirus sono disponibili
tutti i protocolli approvati dalla regione con le norme
previste per ciascuna categoria relativamente alla sicurezza
nei luoghi di lavoro, al distanziamento e su come svolgere
l’attività, nonché le ordinanze sindacali e le agevolazioni i
tema di ripresa delle attività economiche.

Nelle foto: alcuni momenti della videconferenza con il sindaco
Carancini, l’assessore Casoni e i partecipanti

da Macerata
martedì 7 aprile 2020

Il Consiglio comunale in live streaming nel canale web tv del
sito istituzionale

Il primo Consiglio comunale del Comune di Macerata in
videoconferenza si svolgerà mercoledì 15 e giovedì 16 aprile e
i lavori potranno essere seguiti in diretta streaming nel sito
istituzionale http://webtv.comune.macerata.it/

A causa dell’emergenza espidemiologica da Covid – 19, per lo
svolgimento della seduta consiliare, è stata scelta la
piattaforma Zoom Meeting che permette di far interagire un
folto numero di partecipanti e il cui funzionamento è stato
testato positivamente nell’ultima riunione dei Capigruppo
consiliari.

Il canale web, come di consueto, consentirà di seguire il
dibattito consiliare in diretta e nei giorni successivi anche
on demand, individuando agevolmente argomento e intervento di
proprio interesse, saltando da un punto all’altro del
dibattito per scegliere il tema su cui si vuol essere
informati.

Nutrito l’ordine del giorno dei lavori che inizieranno alle
16.30. Si inizia dalla delibera relativa alla convenzione tra
il Comune di Tolentino e quello di Macerata per l’esercizio
associato delle funzioni dell’ufficio Segreteria comunale, per
proseguire poi su temi legati al settore finanziario. Tra gli
argomenti l’anticipazione di liquidità ai sensi della legge
160/2019 proposta da Cassa Depositi e Prestiti, il
riconoscimento del debito fuori Bilancio derivante dal lodo
arbitrale Nuova Via Trento spa/Comune di Macerata, la ratifica
della delibera di Giunta n.103/2020 che prevede variazioni al
Bilancio 2020/2022 in via di urgenza, l’approvazione del
Bilancio preventivo 2020/2022 dell’Istituzione Macerata
Cultura e infine l’approvazione del Regolamento generale delle
entrate comunali. Dopo la discussione la votazione delle
delibere avverrà sempre in forma telematica.
Lo Sferisterio si illumina di
blu per la Giornata mondiale
della         consapevolezza
sull’autismo
Macerata, mercoledì 1 aprile 2020 – Lo Sferisterio illuminato
di blu. Così Macerata celebrerà domani, 2 aprile, la Giornata
mondiale della consapevolezza sull’autismo istituita nel 2007
dall’Assemblea Generale dell’ONU, la ricorrenza che richiama
l’attenzione di tutti sui diritti delle persone nello spettro
autistico.

“Riteniamo fondamentale promuovere una sensibilità diffusa e
una maggiore consapevolezza rispetto a questo tema –
interviene l’assessore ai Servizi sociali, Marika Marcolini -.
Purtroppo si tratta di un disturbo che può portare
all’isolamento tante famiglie che ogni giorno si fanno carico
di persone con disabilità. Oggi più che mai riteniamo
indispensabile volgere loro lo sguardo. Soprattutto in questo
difficile periodo in cui abbiamo imparato che soltanto con il
contributo di tutti riusciremo ad essere una comunità
realmente attenta ed inclusiva che attraverso piccoli gesti
può far sentire meno sole tante persone.”

Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale per il monitoraggio
dei disturbi dello spettro autistico, in Italia 1 bambino su
77 (età 7-9 anni) presenta un disturbo dello spettro autistico
con una prevalenza maggiore nei maschi: i maschi sono colpiti
4,4 volte in più rispetto alle femmine.

da Macerata
sabato 7 marzo 2020

Emergenza Coronavirus, COC, enti e associazioni mettono in
campo un progetto a favore della fascia più debole della
popolazione

Aperto stamattina il Centro Operativo Comunale (COC) in
funzione della Emergenza Coronavirus con un incontro svoltosi
presso l’Auditorium della Biblioteca Mozzi Borgetti.

Il COC guidato dal Sindaco di Macerata in funzione di Autorità
comunale di protezione civile ha visto la partecipazione
dell’assessore alla protezione civile Alferio Canesin e di
rappresentanti di altri Enti che fanno parte dell’organo.

L’apertura segue l’incontro in Prefettura del Comitato per
l’Ordine e la Sicurezza Pubblica (COSP) di giovedì scorso
convocato dal Prefetto di Macerata sulla medesima emergenza.
All’incontro di stamattina hanno anche partecipato diverse
associazioni ed enti cittadini, coinvolti dal COC, per
costruire insieme un importante progetto di servizio alla
popolazione, in particolare dedicato alle fasce della terza e
quarta età, che a Macerata rappresentano il 26,7% dei
residenti, le quali stanno subendo dalla situazione attuale le
più gravi limitazioni alla vita quotidiana.

Il Sindaco ha proposto di replicare, adattandolo alla
situazione specifica, il modello di comunità solidale già
sperimentata durante il terremoto in cui, accanto alle
responsabilità istituzionali, protagonista dello spirito di
vicinanza e aiuto quotidiano alle persone fragili è il tessuto
forte della rete delle associazioni e degli enti no profit
coordinata dalla struttura comunale e di protezione civile
cittadina.

Grande comunione di intenti e di organizzazione che fanno
immaginare la partenza delle iniziative a progetto nelle
prossime settimane su alcuni punti fermi.

Attivazione   di   un   numero   verde   dedicato   all’emergenza
coronavirus, operativo sette giorni su sette, dalle ore 8 alle
ore 20, con punto di coordinamento operativo presso lo
Sportello Informanziani di Ircer in piazza Mazzini.

In particolare si risponderà ai bisogni essenziali delle
persone più anziane, da quelli semplici, che possono essere
fare la spesa, comprare e consegnare farmaci, effettuare
ricariche telefoniche, a quelli più complessi come per esempio
affrontare paure e ansia dovute all’emergenza sanitaria.

Saranno operatori formati a fungere da punto di accoglienza
per le richieste che saranno poi girate alle associazioni,
enti, società e volontari che avranno il compito di far
giungere alle persone il loro aiuto.

Il COC sarà nuovamente convocato per giovedì 12 marzo per fare
sintesi e concretizzare il lavoro di messa a punto di questo
giorni.

“Resto ogni volta sempre più stupito della grande generosità,
disponibilità e professionalità del tessuto associativo della
città di Macerata – afferma il sindaco Romano Carancini – che
nel momento del bisogno di aiutare le persone si mette a
disposizione senza condizioni. È impegnativo ma entusiasmante
questo progetto perché ci rende consapevoli che la città non è
indifferente verso gli altri, che è pronta a lavorare senza
condizioni, che ha fiducia di accompagnare tutti verso la
normalità e poi sorridere insieme dell’obiettivo raggiunto”.

Il sindaco Romano Carancini terrà aggiornata la popolazione
attraverso il servizio comunale Alert System il sistema di
comunicazione degli allarmi su telefono fisso o cellulare che,
tramite telefonata registrata, trasmette messaggi immediati in
caso di eventi improvvisi e imprevedibili legati a emergenze.
Per ricevere le chiamate del sindaco sul proprio cellulare o
telefono     fisso     basta     iscriversi      al    link
registrazione.alertsystem.it/Macerata https://bit.ly/3akZHs6.
sabato 7 marzo 2020

Convitto nazionale, una lettera aperta del sindaco Carancini
chiarisce l’attuale situazione

In merito alle notizie relative al Convitto Nazionale Giacomo
Leopardi che in questi giorni, più volte, sono state trattate
dagli organi di informazione locali, l’Amministrazione
comunale di Macerata interviene per chiarire alcuni aspetti
con una lettera aperta che lunedì sarà inviata anche alle
famiglie e al personale della scuola da parte del sindaco
Romano Carancini.

“In questi giorni di difficoltà nazionale che ha purtroppo
gravi e importanti conseguenze anche per il nostro territorio
e che sta impegnando l’Amministrazione, tuttavia mi preme
rispondere alle polemiche pretestuose che ancora una volta
vengono sollevate sul Convitto Nazionale, una scuola storica
della città a cui l’intera comunità è legata. Sebbene l’abbia
fatto in più occasioni, anche in Consiglio Comunale, voglio
ribadire alle famiglie e al personale della scuola l’impegno
totale ed incondizionato del Comune nei confronti del Convitto
Nazionale. Pertanto, ancora una volta servono parole di
chiarezza che smascherano fantasiose ricostruzioni che
soffiano solo paure. Vi chiedo la pazienza di ascoltare.

Il Comune di Macerata non si è mai disinteressato del Convitto
Nazionale. Tutt’altro. All’indomani del sisma e della
dichiarazione di inagibilità dell’edificio scolastico di
Piazzale Marconi il Comune di Macerata si è adoperato
fattivamente per garantire la prosecuzione dell’attività
didattica delle scuole annesse al Convitto Nazionale e la sua
funzione convittuale. L’Amministrazione Comunale rivendica con
forza il merito di aver operato per preservare e tutelare il
Convitto Nazionale. A nessuno può sfuggire, infatti, che il
Comune, nonostante non fosse sua competenza diretta, ha
reperito i locali dell’ex Istituto Pannaggi, ha messo a
disposizione la cucina dell’Asilo Ricci, adeguandola con i
lavori necessari, e ha assistito la Dirigenza scolastica del
Convitto nella ricerca, per fortuna fruttuosa, di uno stabile
che potesse ospitare i convittori. Questo impegno ha
contribuito in modo decisivo alla sopravvivenza del Convitto e
alla sua ulteriore odierna crescita.

Nella fase di emergenza post sisma il Comune di Macerata ha
responsabilmente messo da parte le questioni relative alla
competenza e si è accollato gli oneri di funzionamento
dell’edificio di via Capuzi, in attesa di definire la
questione normativa.

Lo scorso mese di febbraio, su richiesta della stessa
Provincia, è finalmente arrivato il parere dell’Ufficio
Scolastico Regionale, il quale ha stabilito, una volta per
tutte, che spetta all’Amministrazione provinciale di farsi
carico delle spese di funzionamento del Convitto e delle
scuole ad esso annesse.

Proprio nel rispetto della normativa e degli obblighi
istituzionali, il Comune dunque non ha potuto rinunciare al
diritto di essere rimborsato dalla Provincia per tutte le
spese relative alle utenze elettriche, telefoniche, idriche,
del gas e di manutenzione dei relativi impianti, fino ad oggi
responsabilmente sostenute dal Comune. La richiesta del
rimborso di quanto fin qui anticipato dal Comune non è,
quindi, una astratta opzione, ma diventa atto dovuto,
potendosi in caso contrario persino ipotizzare il danno
erariale.

Questi sono i fatti nella loro nitida linearità e dimostrano
che al Comune non può essere addebitata alcuna volontà
persecutoria o volontà di danneggiare il Convitto Nazionale.
La storia di questi ultimi mesi dimostra semmai esattamente il
contrario.

In questo senso deve essere letto anche il costante impegno
del Comune per trovare una soluzione condivisa che contemperi
le esigenze della scuola e degli uffici giudiziari. Proprio
per questo è stato avviato un tavolo di confronto al quale
stanno lavorando Comune, Provincia, Tribunale e Convitto
Nazionale, per risolvere i problemi senza prevaricare o
penalizzare alcuno.

In questa direzione, pochi giorni fa, insieme al Presidente
della Provincia Pettinari, abbiamo chiarito tutte le criticità
del passato e soprattutto, con spirito istituzionale e sincera
sintonia che anima entrambi in questo passaggio, abbiamo
delineato la possibile soluzione transitoria che saprà
rispondere ai bisogni delle scuole – Convitto e IPSIA – e del
servizio giustizia.

A partire dalla certezza che il Convitto resterà nella sede di
Via Capuzi fino al recupero dello storico edificio del
Convitto in Piazza Marconi dove poi tornerà, con certezza
assoluta, come la scuola del centro storico.

Sull’impegno alla riqualificazione post sisma dell’immobile
del Convitto, è fondamentale intanto ricordare che le opere
sono state finanziate per oltre 7 milioni di euro nel secondo
piano di ricostruzione del 2018 proprio grazie alle pressanti
sollecitazioni da parte dell’Amministrazione comunale, che
così ha superato le iniziali resistenze dell’Ufficio
Ricostruzione che eccepiva come l’edificio fosse già stato
oggetto di una precedente sovvenzione legata al sisma del
1997.

In secondo luogo, sui tempi, posso garantire che
l’amministrazione comunale insieme all’Ufficio Speciale di
Ricostruzione, da poco chiuso l’impegno sul campus Alighieri
Mestica, indirizzerà lo sforzo tecnico principale verso tutti
gli altri immobili scolastici, ovviamente compreso l’edificio
del Convitto.

Su questo, peraltro, sono già state avviate         le   prime
ricognizioni del nostro Ufficio Tecnico.

A questo proposito va sottolineato che il progetto di
riqualificazione risulta molto complesso perché l’immobile è
un bene storico architettonico tutelato dalla Soprintendenza,
la cui identità esige, quindi, il rispetto di canoni molto
rigidi per acquisire l’indice di sicurezza sismica pari al
60%.

Infine, sulla questione delle direttive date dall’Ufficio
Scolastico Regionale relative al numero di classi che il
Convitto ha diritto ad attivare per l’anno prossimo, è una
scelta che riguarda esclusivamente la complessa organizzazione
del sistema scolastico regionale rispetto alla quale siamo
restati estranei nel rigoroso rispetto dei principi
dell’autonomia e delle competenze.

Ogni altra illazione è frutto di farneticazione personale e
meditata azione di discredito verso le istituzioni.

Per il futuro, nel rispetto delle competenze e dei ruoli,
resta aperta la nostra disponibilità ad incontrare tutti, gli
Enti coinvolti, la Dirigenza e le famiglie.

Lo abbiamo fatto sempre e lo continuerò a fare come sindaco di
tutti.

Chiedo alla comunità di abbassare i toni ma di continuare a
confrontarsi con onestà intellettuale.
La scuola non merita di essere strumentalizzata per altri
fini.

Merita rispetto e attenzione e la giusta serenità per far
crescere bene i nostri figli.”

Il ritratto di padre Matteo
Ricci restaurato di nuovo in
mostra a Palazzo Buonaccorsi
Macerata, sabato 15 febbraio 2020 – Dopo il lavoro di restauro
eseguito dalla società “Restauro e dipinti di Maria Pia Topa e
C” il dipinto raffigurante Padre Matteo Ricci è ritornato a
splendere nei Musei civici di Palazzo Buonaccorsi.

L’intervento di restauro del prezioso dipinto – che verrà
riposizionato nella Sala del Trono del piano nobile del
settecentesco immobile – è stato sostenuto dal contributo del
Rotary Club Matteo Ricci attualmente presieduto presieduto da
Andrea Cirilli.

Ieri sera, il ritorno dell’opera in mostra, è stato suggellato
con un’iniziativa organizzata dal Comune di Macerata, Macerata
Musei e il Rotary che ha visto il professor Filippo Mignini,
docente dell’Università di Macerata nonché studioso ed esperto
dell’illustre gesuita maceratese, in una lectio durante la
quale ha descritto minuziosamente i vari ritratti esistenti di
Padre Matteo Ricci sottolineandone caratteristiche e diversità
fino ad arrivare alla descrizione minuziosa del dipinto appena
ritornato alla luce.

Nell’intervento introduttivo il sindaco Romano Carancini dopo
aver ringraziato il Rotary Club Matteo Ricci “per la preziosa
collaborazione che in questi anni ha caratterizzato il
rapporto con l’Amministrazione comunale e che ha portato, tra
le altre iniziative, alla nuova illuminazione del Monumento ai
caduti”, ha posto l’accento sulla grandezza di Padre Matteo
Ricci e di quello che ha rappresentato e rappresenta ancora
oggi: “Assistiamo – ha concluso – alla restituzione di una
figura centrale per la nostra città e non solo di un dipinto”.

Annunciata invece dal vicesindaco e assessore alla Cultura
Stefania Monteverde per i prossimi mesi la realizzazione di un
percorso ricciano che da palazzo Buonaccorsi si snoderà fino
alla Biblioteca comunale Mozzi Borgetti.

A concludere la serata le parole del presidente del Rotary
Club Matteo Ricci Andrea Cirilli che ha ricordato la felice
cooperazione tra il Club e il Comune di Macerata che portato,
come in questo caso e grazie ad un piccolo contributo, al
compimento di un progetto culturale importante per la città.

L’opera di restayling, come ha illustrato la restauratrice
Maria Pia Topa che l’ha eseguita, ha permesso il recupero
estetico del dipinto evidenziandone la lucentezza della
cromia, compromessa dal tempo, e permettendo l’omogeneità di
lettura dell’opera che rappresenta Matteo Ricci a figura
intera, con la veste lunga dei letterati confuciani, mentre
con la destra tiene un ventaglio e con la sinistra sorregge il
monogramma dell’ordine, simboli dell’importante azione
interculturale per il rispetto reciproco. L’opera fa parte
delle collezioni civiche dedicate ai concittadini illustri e
costituisce una rara e preziosa testimonianza della memoria
del grande gesuita maceratese che è conosciuto in Cina come Li
Madou, missionario, fondatore della moderna sinologia oltre
che raffinato studioso di discipline scientifiche e
letterarie. (lb)

Nelle foto: alcuni momenti della presentazione del restauro
del Ritratto di Padre Matteo Ricci
da Macerata
lunedì 9 dicembre 2019

Al Teatro Lauro Rossi in scena l’atteso Vincent Van Gogh con
Alessandro Preziosi

Il 12 e 13 dicembre prosegue la stagione del Teatro Lauro
Rossi di Macerata promossa dall’assessorato alla Cultura del
Comune con l’AMAT e realizzata con il contributo della Regione
Marche e del MiBACT. In scena l’atteso Vincent Van Gogh con
Alessandro Preziosi nel ruolo del protagonista, diretto da
Alessandro Maggi.
“Una grande stagione al Teatro Lauro Rossi, siamo molto fieri
di portare a Macerata produzioni che hanno riscosso tanto
successo di critica e di pubblico. Come il Van Gogh di
Alessandro Preziosi, attore bravissimo che a Macerata abbiamo
apprezzato nel 2015 con il Don Giovanni. In questa città con
Gente di Teatro abbiamo l’abitudine di incontrare la compagnia
teatrale e gli attori nella seconda giornata di spettacolo:
sarà un’altra occasione per parlare di teatro e dei misteri
dell’animo umano. Ancora una volta Macerata città della
cultura per tutti” sottolinea l’assessora alla cultura
Stefania Monteverde.

Con lo spettacolo torna, infatti, anche Gente di teatro, serie
di interessanti e seguiti incontri del pubblico con gli attori
e le compagnie in scena per approfondire la conoscenza
dialogando insieme sullo spettacolo, le scelte artistiche,
l’animo umano. In questa occasione l’incontro, gratuito e
aperto al pubblico, si svolgerà venerdì 13 dicembre alle ore
18 presso ex Civica Enoteca – ora sede della Eum, Corso della
Repubblica 51.

La pièce – da un testo di Stefano Massini vincitore del Premio
Tondelli Riccione Teatro 2005 per la “scrittura limpida, tesa,
di rara immediatezza drammatica, capace di restituire il
tormento dei personaggi con feroce immediatezza espressiva” –
è una sorta di thriller psicologico attorno al tema della
creatività artistica che lascia lo spettatore con il fiato
sospeso dall’inizio alla fine.

Le austere pareti di una stanza del manicomio di Saint Paul.
Come può vivere un grande pittore in un luogo dove non c’è
altro colore che il bianco? È il 1889 e l’unico desiderio di
Vincent è uscire da quelle mura, la sua prima speranza è
riposta nell’inaspettata visita del fratello Theo che ha
dovuto prendere quattro treni e persino un carretto per
andarlo a trovare. Attraverso l’imprevedibile metafora del
temporaneo isolamento di Vincent Van Gogh in manicomio, lo
spettacolo di Khora.teatro in coproduzione con il Teatro
Stabile d’Abruzzo, offre opportunità di riflessione sul
rapporto tra le arti e sul ruolo dell’artista nella società
contemporanea.

Accanto ad uno straordinario Alessandro Preziosi ci sono gli
attori Francesco Biscione, Massimo Nicolini, Roberto Manzi,
Alessio Genchi e Vincenzo Zampa. Le scene e i costumi sono di
Marta Crisolini Malatesta, il disegno luci di Valerio Tiberi e
Andrea Burgaretta, le musiche di Giacomo Vezzani, la
supervisione artistica di Alessandro Preziosi. La produzione è
realizzata in collaborazione con Festival dei due mondi –
Spoleto.

In occasione dello spettacolo, il 12 dicembre alle 18 al foyer
del Teatro saranno esposte le opere d’arte di cinque tra i più
prestigiosi artisti marchigiani nel mondo – Enzo Cucchi,
Eliseo Mattiacci, Tullio Pericoli, Ubaldo Bartolini e Silvio
Craia – nell’ambito del progetto Marche d’Autore, sostenuto
dalla Regione Marche in collaborazione con Confesercenti
Macerata.

Inizio spettacolo ore 21. Informazioni: Biglietteria dei
teatri 0733 230735, www.comune.macerata.it

lunedì 9 dicembre 2019

Torna Ratatà Muta, la terza tappa ai Magazzini UTO
Il 14 e 15
                                             dicembre 2019
                                             terzo
                                             appuntamento
                                             di    Ratatà
                                             Muta,      il
                                             festival di
                                             fumetto,
                                             illustrazione
                                             ed editoria
                                             indipendente
                                             che fin dal
                                             suo esordio
                                             nel 2014 si è
subito confermato un appuntamento innovativo per la città
sostenuto   dall’assessorato   alla   Cultura   del   Comune   di
Macerata.

Il nuovo appuntamento è stato presentato questa mattina con
una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il sindaco
Romano Carancini, l’assessora alla Cultura Stefania
Monteverde, Lisa Gelli, Nicola Alessandrini, rispettivamente
presidente e vicepresidente dell’associazione Ratatà e Martina
Graziosi, socia fondatrice.

“C’è un pensiero di grande soddisfazione nei confronti di
Ratatà – ha detto il sindaco Carancini – perché rappresenta
uno degli esprimenti più riusciti verso nuove forme di
espressione e di creatività che hanno significato un
arricchimento per la città. La visione ‘diversa’ di Ratatà
Muta credo che possa diventare protagonista a Natale, in un
contesto se vogliamo particolare, in grado di dialogare con un
pubblico diverso ma anche con le famiglie e i bambini.”

“Macerata continua ad essere città di produzione culturale –
afferma l’assessora alla Cultura Stefania Monteverde – aperta
a tutti i generi espressivi sia nell’editoria che nel campo
musicale. Un luogo dove anche la produzione indipendente dalla
grande distribuzione trova occasione di confronto e di nuova
ricerca. In questi anni Ratatà Festival è cresciuto come
progetto culturale capace di muovere una realtà dinamica,
internazionale, giovane, portatrice di idee nuove, di domande
e di sperimentazioni. Felici che sia Macerata culla di una
nuova creatività.”

La terza tappa di Ratatà, inserita nel ricco calendario delle
iniziative organizzate dall’Amministrazione comunale in
occasione delle festività “Macerata d’Inverno.- E’ tornare
bambini”, come hanno avuto modo di dire gli organizzatori nel
corso della conferenza stampa, nasce in stretta collaborazione
con l’Only Fucking Labels, festival decennale dedicato alle
etichette musicali indipendenti organizzato dal collettivo OFL
ed il CSA Sisma si svolgerà ai Magazzini Uto, con una mostra
mercato dedicata ad una quindicina di progetti editoriali
indipendenti, festival, aggregatori di auto-produzioni fra i
più importanti a livello nazionale ed una personale, “Qualcosa
da Contenere”, del grande illustratore e pittore pesarese Luca
Caimmi, che per l’occasione organizzerà due laboratori,
dedicati ai bambini ed agli adulti.

Durante la serata al CSA Sisma si svolgerà invece la parte
musicale dell’evento con una selezione di progetti musicali
provenienti da tutta Italia.

L’edizione 2019 di Ratatà ha avuto una forma diversa rispetto
agli anni passati, si è sviluppata in tre macro eventi
distribuiti nell’arco di tutto l’anno, da aprile fino a
dicembre. L’obiettivo è quello di preparare il pubblico
all’edizione del festival 2020, “L’anno del topo”, dove sono
previste esposizioni di disegno contemporaneo e non, una
mostra mercato ancora più ricca, workshop e concerti con
artisti di richiamo nazionale ed internazionale. L’attività
del 2019 è stata rivolta principalmente al pubblico locale,
con un occhio ancora più attento al territorio, mantenendo la
proposta culturale di altissimo livello internazionale.
Questo nel dettaglio il programma:

sabato 14 dicembre

– ore 16-20, Magazzini UTO, vicolo Consalvi

Apertura Mostra mercato di autoproduzioni

con Ratatà / AFA / Crack! / C.a.c.o / Ué / Olé / Zapp / Borda
/ This is not a love song / Just indie comics / Studio CO-CO /
Libri Somari / Checkpoint Charly / Strade Bianche di Stampa
Alternativa / SNUFF Comix / Ufficio Misteri

+ Dj set a cura di Onlyfuckinglabels

– ore 17.30, Magazzini UTO

Inaugurazione mostra “Qualcosa da contenere” di Luca Caimmi

– ore 19.30 – 2.00, Csa Sisma, via Alfieri

ONLY FUCKING LABELS #10

festival delle etichette indipendenti

Concerti / Mostra mercato / Esposizioni / Cena a cura di
Cucina Ribelle

– Ore 19.30, Csa Sisma

Taddei e Angelini presentano “Enrico” (Coconino press) a cura
di Ratatà

ore 20 Csa Sisma

Inizio liveArottenbit / La morte viene dallo spazio / Von
Tesla / Trrmà / Tacet tacet tacet / Borders of Romagna /
Aspect Ratio / Third sonic Phase / Paperoga / Disconfort
Dispatch (Free-Impro-Noise-Room)

Domenica 15 dicembre
– ore 10-13 / 16-20, Magazzini UTO, vicolo Consalvi

Mostra mercato di autoproduzioni

– ore 17.30, Magazzini UTO

Nicolas Gaunin LIVE a cura di Onlyfuckinglabels

L’associazione Ratatà in vista del prossimo appuntamento in
programma dal 16 al 19 aprile 2020 lancia un appello a tutti
coloro che vorranno sostenere il festival in qualità di
volontari ma lo rivolgono anche ai commercianti che invece lo
vorranno ospitare nel proprio esercizio. Le persone
interessate possono inviare la propria candidatura alla mail
ratatafestival@gmail.com . (lb)

Nella foto: la conferenza stampa di presentazione di Ratatà
Muta

lunedì 9 dicembre 2019

Da Tipico Tips “Gate19- Profili”, in mostra le opere di tre
giovani artisti

Giovedì 12 dicembre, alle 17.30, nei locali di Tipico Tips, il
nuovo spazio del Comune di Macerata dedicato all’accoglienza
turistica, alla promozione del territorio e destinato anche ad
ospitare iniziative culturali, avrà luogo l’inaugurazione di
Gate18 – PROFILI, una mostra curata da Maria Letizia Paiato
che vede protagonisti tre giovani artisti Ado Bradimarte,
Giorgia Mascitti e Lizzie. Il progetto, che è parte di Gate
Artistic Project (@gateartisticproject) cui fa riferimento un
gruppo allargato di giovani artisti, vede l’apertura al n.18
di piazza della Libertà a Macerata con un breve spaccato di
mostra declinato nella parola Profili.

Tre giovani artisti dalle personalità e dai profili espressivi
diversi. Tre modi individuali e autonomi di interpretare forme
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