Inner Wheel Club Firenze Iris - NO 17 - Distretto 209 Italia 2018 - 2019 - Inner Wheel Italia

Pagina creata da Nicola Granata
 
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Inner Wheel Club Firenze Iris - NO 17 - Distretto 209 Italia 2018 - 2019 - Inner Wheel Italia
Inner Wheel Club
   Firenze Iris
   Distretto 209 Italia

       NO 17
       2018 – 2019
Inner Wheel Club Firenze Iris - NO 17 - Distretto 209 Italia 2018 - 2019 - Inner Wheel Italia
Inner Wheel Club
          Firenze Iris
                     Distretto 209 Italia

                         Presidente
        Marisa Mancinelli Di Sepio

                      NO 17
                     2018 – 2019
                            EDITOR:
                          Wilma Sistini

                        PROGETTO GRAFICO:
                        Vincent Wolterbeek
      Studio di grafica e comunicazione, Lastra a Signa (Fi)

LA PRESENTE RIVISTA NON HA FINI COMMERCIALI (DL 196/03)
Inner Wheel Club Firenze Iris - NO 17 - Distretto 209 Italia 2018 - 2019 - Inner Wheel Italia
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                                                                                                                                                                                       Lettera dell’Editor
                                       INTERNATIONAL INNER WHEEL
    L'International Inner Wheel è una delle maggiori organizzazioni femminili di servizio nel mondo, attiva in 104
    Nazioni, con quasi 4000 Club e più di 100.000 socie.
    La Sede Centrale è a Altrincham (Cheshire - United Kingdom).

                   Presidente Internazionale 2018-2019 : Christine Kirby
                   Tema presidenziale :
                   Empower and Evolve                                                                                                       Care Amiche,
                                                                                                                                            la nostra ruota gira veloce, troppo veloce forse… Quando si è giovani il tempo sembra scorrere più lentamente,
                                                                                                                                            addirittura sembra fermarsi se attendiamo con trepidazione un evento desiderato. Ora capita di veder rotolare
    Le finalità statutarie dell'Inner Wheel sono:                                                                                           via i giorni e con loro le settimane e i mesi e gli anni… Sembra che questa alterata percezione del tempo sia
      1. promuovere la vera amicizia                                                                                                        collegata alla quantità di vita già trascorsa e a quella, ipotizzabile, ancora davanti a noi. E' un bilancio fra
      2. incoraggiare gli ideali di servizio individuale                                                                                    passato e futuro, fra ricordi e progetti. Per rallentare il tempo, per non vederlo fuggire via, consigliano di
      3. favorire la comprensione internazionale                                                                                            continuare a vivere una vita piena di interessi, di incontri, di scoperte; non perdersi nei ricordi, ma coltivare
                                                                                                                                            la curiosità che accompagnava i giorni della nostra gioventù. La nostra amica Vera ha tanto da insegnarci...
    L'Inner Wheel non è legata ad alcuna organizzazione politica o religiosa.
                                                                                                                                            Pensieri in libertà apparsi mentre mi accingevo a scrivere: “un altro anno è passato...”. Com'è stato questo anno
    L'anno sociale va dal 1° Luglio al 30 Giugno.
                                                                                                                                            innerino? Lento o veloce? Ognuna di noi farà le sue valutazioni. Per quanto mi riguarda, se volgo la mente al
    Ogni 3 anni si svolge una Convention a cui partecipano socie da tutto il mondo. In questa sede viene scelto un                          recente passato del Club, vedo tanti bei momenti e fra tutti emergono con vivezza i giorni pieni di sole e di
    progetto sociale al quale tutti i Club ispirano la propria azione nell'arco del successivo triennio.                                    rondini in volo nel cielo di Matera.
    La 17a Convention Internazionale si è tenuta a Melbourne (Australia) nell'Aprile 2018.                                                  E' stato un anno bello e di questo dobbiamo essere grate a Marisa, la nostra Presidente, che con impegno e
                                                                                                                                            determinazione ha realizzato eventi importanti che hanno piacevolmente scandito la nostra vita innerina.
                    Progetto Sociale Internazionale 2018-2021 :                                                                             Attenta e sempre disponibile, dinamica, affettuosa e capace, Marisa, con il suo bel sorriso, ha guidato il Firenze
                                                                                                                                            Iris con eleganza ed autorevolezza e lo ha ben rappresentato in tutte le occasioni istituzionali.
                    “Caring for Women and Girls”                                                                                            Da una sua idea è nato il progetto di un service interclub: la consegna di una borsa di studio ad una studentessa
                                                                                                                                            meritevole del Conservatorio di musica Luigi Cherubini. L'iniziativa si è concretizzata a fine maggio
                                                                                                                                            accompagnata dalle note del concerto che Khulan ci ha dedicato. Questo evento, ripreso dai mass media locali,
    Motivazione del Progetto:                                                                                                               ha dato molta visibilità all'Inner Wheel fiorentino.
    “Le donne hanno maggiori possibilità degli uomini di essere povere, di soffrire la fame e di essere vittime di violenze.                Tanti nostri appuntamenti hanno riguardato visite a mostre e musei e anche quest'anno Rita Tambone, storica
    Dobbiamo assicurarci che siano garantite le necessità basilari di donne e ragazze, per il loro benessere e per un futuro                dell'arte, è stata “la nostra guida speciale” (come la definisce Luciana) che con poche sapienti parole sa
    sicuro. Essere femministe non significa rendere le donne forti. Le donne sono già forti, si tratta di cambiare il modo in               destare il nostro interesse e appagare le nostre curiosità. La rivista dà conto della originalità provocatoria di
    cui il mondo percepisce tale forza. Dare potere alle donne e alle ragazze è un requisito fondamentale per creare una nazione            Marina Abramovic e, all'opposto, della riposante classicità del Verrocchio.
    equilibrata. Se le donne avranno potere, ci sarà una società stabile.                                                                   La rivista accoglie come di consueto un lungo articolo di Carla che, nello stile elegante e arguto che le è proprio,
    E' ormai passato il tempo in cui si dava credito solo ai nostri padri, è l'ora di riconoscere i sacrifici delle nostre madri.”          ci parla di italiani che con il loro lavoro sono diventati famosi in terra egiziana. Mi ha fatto piacere pubblicare
    Possono diventare socie di un Club Inner Wheel donne che, aderendo alle finalità dello Statuto:                                         anche le impressioni di viaggio di Daniela, la nostra amica giramondo: l'avevamo lasciata l'anno prima
    - abbiano legami di parentela con socie Inner Wheel o soci/socie Rotary                                                                 nell'outback australiano e la ritroviamo questa volta in Patagonia, “alla fine del mondo”.
    - siano presentate da socie Inner Wheel (l'ammissione è sottoposta a votazione)                                                         La nostra gita sociale ci ha portato nella Città dei Sassi, Matera; della calorosa accoglienza delle amiche
                                                                                                                                            materane, della bellezza dei luoghi e delle opere d'arte ci parla Silvana, ma voglio ricordare anche il clima di
    Le socie del Club si incontrano regolarmente, organizzano attività culturali e di svago, collaborano alla realizzazione
                                                                                                                                            allegria e di spensieratezza che ha pervaso quelle giornate e che ci ha permesso di superare senza traumi gli
    di progetti di service culturali o umanitari, in ambito locale, nazionale o internazionale. Possono frequentare                         intoppi, molteplici, incontrati durante il viaggio.
    qualsiasi Club Inner Wheel in ogni parte del mondo. Tutto questo favorisce l'attuazione delle finalità statutarie.                      E' stato un anno particolarmente prolifico e non soltanto in senso metaforico: tre bellissime creature - Marilù,
                                                                                                                                            Maria Sole e Lorenzo - sono entrate a far parte della nostra grande famiglia “allargata”. Seguiremo con affetto
                                                      INNER WHEEL ITALIA                                                                    la loro vita sul gruppo whatsapp così come già accade con tutti gli altri nipotini.
    L'Italia, divisa in 6 Distretti, ha più di 220 Club e quasi 6000 socie.                                                                 Poco prima di consegnare tutti gli articoli al grafico, è capitato che Seriana ci abbia inviato sul gruppo
                                                                                                                                            whatsapp una sua poesia: l'ho trovata così bella e profonda che non ho resistito all'idea di farla comparire sulla
    Presidente del Consiglio Nazionale Italia 2018-2019 : Anna Maria Falconio Di Trapani                                                    rivista. Seriana mi perdonerà se non le ho chiesto il consenso, ma ho inteso la sua poesia come un regalo fatto
    Governatrice 2018-2019 del Distretto 209 : Grazia Rosa Di Iorio Santarelli                                                              a tutte noi.
                                                                                                                                            Sarebbero ancora tante le cose da testimoniare sulla nostra rivista, ma lo spazio tiranno di trentadue pagine
                                                                                                                                            non consente di raccontare di più. Buona lettura!

                                                                                                                                                                                                                             Wilma Sistini
Inner Wheel Club Firenze Iris - NO 17 - Distretto 209 Italia 2018 - 2019 - Inner Wheel Italia
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    INTERNATIONAL INNER WHEEL                                                                                                                              INDICE
    Distretto 209 Italia
    CLUB FIRENZE IRIS                                                                                                                                      International Inner Wheel                                              2

                                                                                                                                                           Lettera dell’Editor (Wilma Sistini)                                    3

                                                                                                                                                           Comitato Esecutivo 2018/2019                                           4
    Comitato esecutivo 2018/2019                                                                                                                           Indice                                                                 5
    Presidente                                  Marisa Mancinelli Di Sepio
                                                                                                                                                           Services                                                               6
    Vice Presidente                             Luciana Bargellini Santi
    Immediate Past Presidente                   Seriana Marucelli Messeri                                                                                  Borsa di studio a una musicista (Marisa Mancinelli Di Sepio)           7
    Segretaria                                  Adalberta Messeri Marchi
    Tesoriera                                   Marzia Fabiani Giachi                                                                                      Marina Abramovic, The Cleaner (Wilma Sistini)                          8

    Addetta stampa                              Wilma Sistini                                                                                              Visita all'Istituto Geografico Militare (Marisa Mancinelli Di Sepio)   12
    Addetta Servizio Internazionale             Edy Cardini Frulli
                                                                                                                                                           I Ragazzi di Sipario (Carla Messana)                                   14
    Consigliere:                                Alba Marcella Nicastri Di Cello
                                                Donatella Bon Andreazza                                                                                    Pensieri (Seriana Marucelli)                                           14
                                                Gabriella Squilloni Cavallaro
                                                Lina Pastore Bonfanti                                                                                      Verrocchio, il maestro di Leonardo (Luciana Bargellini Santi)          15
                                                Viviana Gregori Poretti
                                                                                                                                                           Italiani in Egitto (Carla Messana)                                     18

    Delegate al Comitato del Distretto:         Luciana Maria Sartoni Di Guglielmo                                                                         Viaggio alla fine del Mondo (Daniela Vitali Soderi)                    22
                                                Marisa Mancinelli Di Sepio
                                                                                                                                                           Viaggio a Matera (Silvana Sistini Amaranti)                            25
    Delegate supplenti                          Silvana Sistini Amaranti
                                                Vera Cotti Biagini                                                                                         Congratulazioni a ...                                                  29

    Referente Internet:                         Silvana Sistini Amaranti                                                                                   Auguri a…                                                              29

                                                                                                                                                           Attività del club 2018-2019                                            30

                                                                                                                                                           Comitato esecutivo 2019/2020                                           32

    Casella del Club e-mail: iiw.it.firenzeiris@gmail.com

    Sede sociale: Italiana Hotels Florence - Viale Europa 205 - Firenze
    Assemblea mensile: 1° mercoledì del mese
Inner Wheel Club Firenze Iris - NO 17 - Distretto 209 Italia 2018 - 2019 - Inner Wheel Italia
6                                                              Inner Wheel Club Firenze Iris / 2018 – 2019   Inner Wheel Club Firenze Iris / 2018 – 2019                                                                                      7

                                SERVICES                                                                     BORSA DI STUDIO
    • Contribuzione al Service promosso dal Distretto Inner Wheel 209 : alle-                                a una musicista
      stimento di una stanza di primo soccorso con strumentazione medica e
      defibrillatore semiautomatico salvavita in tre scuole statali della città
      dell'Aquila

    • Borsa di Studio ad una studentessa del Conservatorio di Musica Luigi
      Cherubini di Firenze
      (Service realizzato con i Club Inner Wheel Firenze e Firenze Medicea)

    • Donazione di elettrodomestici alla casa di accoglienza “Fraternità della
      Visitazione” a Pian di Scò che si occupa, fra l'altro, di madri e bambini
      in difficoltà

    • Donazione a LILT - Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, a nome
      dell'associazione Florence Dragon Lady                                                                 Quando ho cominciato a programmare gli eventi da attuare           meritevole una studentessa dell'ultimo anno, la giovane
                                                                                                             nel mio anno di presidenza, ho subito pensato alla musica,         violista Khulan Ganzorig, proveniente dalla Mongolia.
                                                                                                             ai musicisti, e che avrei realizzato un service a loro favore.     Abbiamo poi avuto modo di fare la sua conoscenza alla
    • Donazione all'Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze                                                     Ho lavorato per molti anni come segretaria generale in             presenza anche della sua insegnante di musica da camera
                                                                                                             un’Associazione che organizzava un importante Concorso             Daniela De Santis, che ci ha confermato le sue doti e il suo
                                                                                                             Internazionale per Complessi di Musica da Camera che si            impegno nello studio; l'impressione che abbiamo avuto di
                                                                                                             svolgeva a Firenze. Ricordo i tanti giovani musicisti che          Khulan come persona è stata subito molto positiva.
    • Sostegno a Fabio                                                                                       arrivavano da tutto il mondo pieni di speranze, già con tanti      La sera del 23 maggio nella Sala del Buonumore “Pietro
                                                                                                             anni di studio alle spalle, e che purtroppo, a volte, venivano     Grossi” all'interno del Conservatorio Cherubini si è svolta,
                                                                                                             esclusi dal Concorso soltanto dopo pochi minuti di prova.          alla presenza di un folto pubblico e con la partecipazione
    • Sostegno a Francesca                                                                                   Le giurie, che si avvicendavano ogni anno, erano composte          della Vice Sindaco del Comune di Firenze Cristina Giachi,
                                                                                                             da Maestri di fama internazionale con grande competenza            la cerimonia di consegna della borsa di studio. Khulan si è
                                                                                                             professionale che si rendevano subito conto del grado di           esibita in formazione di duo per viola e pianoforte e in
    • Donazione benefica in memoria di Mario                                                                 preparazione dei complessi in gara. Alcuni di questi candidati     quintetto per flauto, trio d'archi e arpa, dandoci così modo
                                                                                                             avevano poche disponibilità economiche. Quando ci accor-           di apprezzare le sue doti di musicista e confermando la
                                                                                                             gevamo di situazioni particolarmente critiche, noi dell’or-        valenza della scelta.
                                                                                                             ganizzazione intervenivamo spontaneamente e privatamente           Il Dott. Paolo Zampini, Direttore del Conservatorio, ha
                                                                                                             in loro aiuto. Mi è rimasta la sensazione, da questa esperienza,   rivolto ai nostri Club le seguenti parole di ringraziamento:
                                                                                                             che il percorso artistico di un musicista comporti tanti           “Il nostro Istituto ha accolto con grande piacere la proposta
                                                                                                             sacrifici, ma che chi “ama fare musica” continui comunque          di erogazione di una borsa di studio dedicata ad una studen-
                                                                                                             con grande passione e determinazione sul percorso artistico        tessa che si sia particolarmente distinta per l'alto rendimento
                                                                                                             che si è prefissato.                                               durante il suo percorso formativo. La borsa di studio,
                                                                                                             Durante il viaggio di ritorno in pullman da una Assemblea          finalizzata ad un percorso di perfezionamento all’estero,
                                                                                                             Distrettuale, ho avuto modo di parlare di questo mio progetto      rappresenta un ulteriore segno di accoglienza verso gli
                                                                                                             con Laura Boncompagni, Presidente del Club Firenze, che            studenti stranieri; al tempo stesso è un passo avanti verso

                                                                                                                                    BORSA DI STUDIO
                                                                                                             lo ha trovato interessante e, da uno scambio di idee, è nata
                                                                                                             l'intenzione di aiutare una musicista meritevole in ottem-
                                                                                                             peranza al Progetto Sociale Internazionale “Caring for Women
                                                                                                                                                                                l’internazionalizzazione del nostro Conservatorio. Siamo
                                                                                                                                                                                quindi particolarmente grati ai Club Inner Wheel di
                                                                                                                                                                                Firenze per aver creato questa bellissima opportunità
                                                                                                                                    A UNA MUSICISTA
                                                                                                             and Girls”. Anche Francesca Di Lollo, Presidente del Club
                                                                                                             Firenze Medicea, ha accolto con entusiasmo questa iniziativa
                                                                                                                                                                                augurandoci prossime proficue forme di collaborazione."
                                                                                                                                                                                Ho avuto modo recentemente di riascoltare Khulan in
                                                                                                             e, avuta l'approvazione delle socie dei nostri rispettivi club,    occasione di un Concerto degli allievi del Conservatorio
                                                                                                             abbiamo deciso di procedere per un service interclub ren-          Cherubini organizzato all'Istituto Francese di Firenze.
                                                                                                             dendo quindi più consistente l'apporto economico.                  Ci siamo salutate con affetto e con la promessa da parte
                                                                                                             Ho contattato il Direttore del Conservatorio di Musica Luigi       sua di tenerci informate sul percorso dei suoi studi all'estero.
                             SERVICES                                                                        Cherubini di Firenze, Istituto Superiore di Studi Musicali
                                                                                                             importante e qualificato, il quale ci ha indicato come allieva                                Marisa Mancinelli Di Sepio
Inner Wheel Club Firenze Iris - NO 17 - Distretto 209 Italia 2018 - 2019 - Inner Wheel Italia
8                                                                                  Inner Wheel Club Firenze Iris / 2018 – 2019       Inner Wheel Club Firenze Iris / 2018 – 2019                                                                                      9

MARINA ABRAMOVIC
The Cleaner

Qualche anno fa, su Internet, mi sono       di Marina, che la telecamera a tratti       di Marina si riempiono di lacrime,
imbattuta per caso in un video di           inquadra in primo piano, è profondo,        anche quelli dell'uomo si inumidiscono;
Marina Abramovic, ma allora non             intenso, magnetico; chi le siede di         e poi lei allunga le braccia sul tavolo
sapevo che fosse lei e nemmeno “chi”        fronte mostra vari stati d'animo, chi       verso di lui che risponde al gesto e le
lei fosse.                                  un senso di sfida, chi disagio, spesso      loro mani si toccano, si intrecciano,

MARINA ABRAMO
C'è questa donna, vistosa nel suo abito
rosso fuoco e i lunghi capelli neri,
seduta a un tavolo in una grande sala.
                                            tristezza. E poi succede qualcosa di
                                            diverso e, sembra, di inaspettato.
                                            Si siede un uomo magro, la barba e i
                                                                                        mentre tutt'intorno la gente applaude
                                                                                        e si accendono i lampi dei flash.
                                                                                        Poi lui si alza e se ne va. Lei si asciuga
THE CLEANER
Una sala grigia completamente spoglia
ad eccezione delle due sedie e del tavolo
                                            capelli grigi. Marina ha gli occhi chiusi
                                            - usa farlo tra una persona e l'altra,
                                                                                        gli occhi con le mani, ricompone le
                                                                                        braccia in grembo. Immobile, è pronta
che le separa. Sullo sfondo molta gente     per riposarsi immagino - e quando li        a fissare il suo sguardo in quello di
che guarda. A turno si siedono di fronte    riapre e vede quest'uomo perde la           qualcun altro.
a Marina altre persone. In silenzio,        consueta ieraticità, ha un leggero moto     Fui affascinata e turbata da questa
immobili, i due si guardano negli occhi;    di sorpresa che si trasforma in un          scena. Cercai altri video, notizie, ed
non so per quanto tempo perché il video     debole dolce sorriso. Si guardano a         entrai in un mondo che non conoscevo,
scorre veloce su tanti visi. Lo sguardo     lungo, entrambi commossi: gli occhi         quello della Performance Art; e scoprii
                                                                                        che Marina Abramovic è considerata
                                                                                        la migliore performance artist del
                                                                                        mondo.
                                                                                        Il video che tanto mi aveva suggestio-       le stelle, e la performance si doveva        a occidente. Marina parte da est, Ulay       “Imponderabilia”: una porta con ai
                                                                                        nato immortala un episodio della per-        chiamare “The lovers”: due amanti            da ovest, e dopo tre mesi di cammino         lati un uomo e una donna nudi che,
                                                                                        formance al MoMa di New York nel             percorrono migliaia di chilometri per        (2500 chilometri a testa!) si incontra-      in piedi, immobili, si guardano. E' la
                                                                                        2010, “The artist is present”, un'esibi-     incontrarsi e sposarsi. Però il progetto     no, si abbracciano e si dicono addio.        riproposizione di una performance di
                                                                                        zione durata settantacinque giorni: di       non partì subito e la trafila per ottenere                                                Marina e Ulay degli anni settanta: il
                                                                                        fronte a Marina si sono sedute centi-        dalle autorità cinesi gli innumerevoli        “Marina Abramovic - The cleaner”, è         visitatore, per entrare, deve passare
                                                                                        naia di persone, decine di migliaia          permessi per attraversare zone militari      la prima grande mostra retrospettiva         fra i due corpi sfiorando, lo spazio è
                                                                                        hanno assistito alla performance.            e province interdette agli stranieri fu      di Palazzo Strozzi che ha per protago-       ridotto al minimo, i loro genitali.
                                                                                        L'uomo dai capelli grigi è Ulay, l'artista   molto lunga. Nel frattempo il loro           nista assoluta una donna. Nel cortile        Ma questa volta si può scegliere un
                                                                                        con cui Marina ha condiviso per dodici       amore si incrina fino alla definitiva        d'ingresso, ad accogliere i visitatori,      ingresso alternativo. Nelle sale si
                                                                                        anni amore ed arte fino all'addio defi-      rottura, ma i permessi sono finalmen-        un vecchio furgone Citroen con i fari        succedono installazioni, oggetti, grandi
                                                                                        nitivo nel 1988 sulla Grande Muraglia        te arrivati, i mass media allertati, e       accesi, come quello che usarono              foto e video su maxi schermi che
                                                                                        cinese. Proprio così! Anche il loro addio    due artisti come loro non possono per-       Marina e Ulay per girare il mondo.           testimoniano le performance della
                                                                                        divenne arte…                                dere l'occasione di dar vita ad una          Già nella prima sala l'atmosfera è           Abramovic in cinquant'anni di carriera.
                                                                                        In realtà l'idea della Muraglia cinese       performance così epica. La Muraglia          inquietante: oscurità, basse luci soffuse,   Sala dopo sala cresce in me la per-
                                                                                        era nata otto anni prima, nell'outback       cinese, vista dallo spazio, ha la forma      alte grida che provengono da un video        plessità (E' arte questa?), ma a vincere
                                                                                        australiano in una notte d'amore sotto       di un drago, la testa a oriente, la coda     posto altrove... Di fronte a noi             è la curiosità, il desiderio di conoscere

                                                                                                                                          THE CLEANER
Inner Wheel Club Firenze Iris - NO 17 - Distretto 209 Italia 2018 - 2019 - Inner Wheel Italia
10   Inner Wheel Club Firenze Iris / 2018 – 2019   Inner Wheel Club Firenze Iris / 2018 – 2019                                                                                      11

                                                   e capire questa bizzarra donna. Le            diventata grigia. Non è stata l'unica        pubblico che partecipa.
                                                   risposte ai tanti “Perché?” sono arri-        volta in cui ha rischiato la morte, ma       La mostra di Palazzo Strozzi, pur
                                                   vate purtroppo qualche giorno dopo,           lei era determinata ad affrontare prove      completa nelle testimonianze, non ha
                                                   quando ho letto la sua autobiografia          sempre più difficili, dolorose ed este-      potuto, ovviamente, ricreare il pathos
                                                   “Attraversare i muri”; dico purtrop-          nuanti, per sconfiggere, dice, la paura      che solo la performance dal vivo genera.

                                                   MARINA ABRAMOVIC
                                                   po, perché se l'avessi letta prima di
                                                   entrare alla mostra avrei guardato l'o-
                                                   pera di Marina con occhi diversi.
                                                                                                 della sofferenza e della morte, per
                                                                                                 superare i confini (“Attraversare i
                                                                                                 muri”!), per cambiare il modo di vivere
                                                                                                                                              Mancava lei, Marina.
                                                                                                                                              Sorry, the artist is not present.

                                                   THE CLEANER
                                                   Una delle performance più impressio-
                                                                                                 e migliorare il mondo. La performance
                                                                                                 come rito di iniziazione, come catarsi.
                                                                                                                                                                Wilma Sistini

                                                   nanti è “Balkan Baroque” che fu pre-          Lei afferma che la sua è l'unica arte
                                                   miata con il Leone d'oro alla Biennale        “trasformativa” perché, nel momento
                                                   di Venezia del 1997: la mostra la ricorda     in cui è agìta, mobilita le forze della
                                                   con un allestimento artificiale di ossaa      vita concretamente, a livello moleco-
                                                   perfettamente bianche e pulite, e con  n      lare: la performance cambia l'artista e il
                                                   il video dell'esibizione originale.
                                                   Marina siede sopra una montagna dii
                                                   ossa insanguinate (sono femori di
                                                   manzo) e con una spazzola di setolee
                                                   dure pulisce quelle ossa senza sosta.
                                                   Il suo volle essere un atto di denunciaia
                                                   e di protesta contro la guerra fratricida
                                                                                          da
                                                   nella sua terra, la ex Jugoslavia. Chi
                                                   vide quella performance, che durò
                                                   quattro giorni per sette ore al giorno,
                                                                                         o,
                                                   non può scordare il tanfo terribile dii
                                                   carne putrida che esalava da quella
                                                   stanza e si diffondeva negli altri locali
                                                                                          alii
                                                                                          al
                                                   della Biennale.

                                                   Le performance della Abramovic sonoo
                                                   estreme (almeno quelle dei primi anni), i),
                                                                                           i)
                                                                                            ),
                                                   caratterizzate da violenza e dolore,
                                                   accompagnate da urla e sangue, e
                                                   talvolta spinte fino al limite estremo,,
                                                   fino alla concreta possibilità di morire.
                                                                                          ree.
                                                   Nel '74 a Napoli mise su un tavolo, a
                                                   disposizione del pubblico, settantadue uee
                                                   oggetti, più o meno pericolosi, da
                                                   usare come preferivano sul suo corpoo
                                                   immobile. Fra essi un'accetta, un
                                                   coltello, una frusta, una pistola con
                                                   accanto un proiettile. All'inizio il
                                                   pubblico è intimidito, ma col passaree
                                                   delle ore si fa più audace. Le viene
                                                   tagliata e tolta la maglietta, bagnati i
                                                   capelli, punta con degli spilli, le viene
                                                                                          ne
                                                   fatto un taglio sul collo e poi... un
                                                   uomo carica la pistola con il proiettile,
                                                                                           e,
                                                   la mette nella mano destra di Marinaa
                                                   e la punta verso di lei.
                                                   Qualcuno lo fermò. Il giorno dopo
                                                   Marina, guardandosi allo specchio, videde
                                                   che un'intera ciocca di capelli era
Inner Wheel Club Firenze Iris - NO 17 - Distretto 209 Italia 2018 - 2019 - Inner Wheel Italia
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              Visita all'

              ISTITUTO GEOGRAFICO
              MILITARE

              L'Istituto Geografico Militare (IGM) ha
              sede a Firenze in via Cesare Battisti e
                                                            zione italiana nel 1861, aveva accor-
                                                            pato in una singola struttura, con sede     VISITA
                                                                                                         in gran parte svoltoALL'
                                                                                                         scala 1:100.000. Tale lavoro topografico,
                                                                                                                                utilizzando la
                                                                                                                                                       strumentistica dei settori di interesse,
                                                                                                                                                       man mano che la stessa diventa tecno-
                                                                                                                                                                                                    arricchirsi grazie a doni, scambi e
                                                                                                                                                                                                    lasciti anche da parte di importanti
              occupa buona parte dell'ex convento           a Torino, l'originale Ufficio del Corpo       tavoletta pretoriana, richiese oltre 30      logicamente superata.                        fondi cartografici. Attualmente la
              della Santissima Annunziata. Accolte          di Stato Maggiore del Regno sardo,            anni.                                                                                     biblioteca è composta da oltre
              e guidate da una funzionaria abbiamo          dell'Ufficio Topografico Toscano e del                                                     La Biblioteca dell'IGM si è costituita fin   duecentomila volumi e centosettanta-
              avuto il piacere di visitare i suoi           Reale Officio Topografico Napoletano.         ll Museo degli Strumenti custodisce          dall'insediamento dell'Istituto nella        cinquemila tipologie cartografiche e
              antichi e bellissimi ambienti che ospi-       La sede dell'ufficio venne poi trasferita     una ricca ed interessante collezione di      sua sede storica di Firenze, nel 1865.       collezioni storiche.

VISITA ALL'
              tano il Museo degli Strumenti e la            a Firenze nel 1865, contemporaneamente        strumenti di astronomia, geodesia,           Essa è dislocata in suggestivi ambienti,     Nel 2002 la biblioteca è stata intitolata
              Biblioteca geografica e cartografica.         alla nomina della città toscana a             topografia e fotogrammetria cartogra-        già appartenuti al Convento della            ad Attilio Mori (1865-1937), topografo
              L'istituto si occupa della cartografia        capitale d'Italia.                            fica e calcolo. Il numero dei reperti        Santissima Annunziata, tra i quali spicca    dell'IGM, direttore della stessa biblioteca
              dello Stato e possiede una notevole           Con l'unificazione italiana, si riconobbe     ammonta ad oltre 400 unità. Il nucleo        il monumentale salone del 1694,              e professore emerito dell'Università
              attrezzatura che lo rende uno dei più         l'esigenza per lo Stato di essere dotato      della raccolta nacque dalla riunione         impreziosito da due affreschi raffigu-       degli studi di Firenze.
              avanzati in Italia: svolge lavori di          di una cartografia nazionale unitaria, e      della strumentazione esistente prima         ranti episodi della vita dell'Ordine dei
              geodesia, topografia e cartografia. In        il Governo del tempo affidò nel 1872,         del 1861 presso gli enti topocartografici    frati Serviti. Anche in questo caso il                Marisa Mancinelli Di Sepio
              organico vi è anche una scuola deno-          con un'apposita legge, tale incarico          dei vari Stati preunitari. In seguito, con   nucleo originario del patrimonio
              minata Scuola Superiore di Scienze            all'Istituto topografico militare, creato     la costituzione dell'Istituto Geografico     librario e cartografico della biblioteca
              Geografiche (SSSG).                           dalla trasformazione del corpo militare.      Militare, la collezione si ampliò, spesso    si costituì con le opere provenienti
                                                            Questo istituto, rinominato Istituto          con strumenti progettati da personale        dalle raccolte di testi e carte possedute
              La sua storia inizia dall'Ufficio del         geografico militare nel 1882, rilevò il       interno e costruiti presso l'officina        dagli istituti ed enti cartografici degli
              Corpo di Stato maggiore del Regio             territorio dello Stato, formando la           meccanica dell'istituto stesso. Ancora       Stati italiani preunitari e, fin dalla sua
              Esercito Italiano che, dopo l'unifica-        nuova Carta Topografica d'Italia alla         oggi il Museo si arricchisce di tutta la     costituzione, ha visto le proprie raccolte
Inner Wheel Club Firenze Iris - NO 17 - Distretto 209 Italia 2018 - 2019 - Inner Wheel Italia
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                                                                   così abbiamo appreso che i ragazzi producono anche
                                                                   oggetti di loro creazione, adatti per la casa o per fare un
I Ragazzi di                                                       regalo originale: tovagliette, shopping-bag, oggetti in legno
                                                                   colorati e decorati a mano, biglietti di auguri, e tanto altro.
                                                                   I loro prodotti “Made in Sipario” sono esposti e acquistabili
                                                                                                                                     VERROCCHIO
SIPARIO                                                            in Via degli Artisti e noi ci ripromettiamo di andarci.
                                                                   Nella fretta affannosa del tempo di oggi nulla ci viene dato
                                                                                                                                     il maestro di Leonardo
                                                                   con la grazia e la sincerità che, sembra, abbiano abbando-
                                                                   nato questo mondo, ma ci sono ancora perle che possiamo
12 Gennaio, martedì, cielo limpido, mezzogiorno; Piazza dei        raccogliere nel teatro della vita se, per avventura, alziamo
Ciompi è quasi vuota, non è giorno di mercato; dalla bottega       il sipario.
semiaperta di uno stipettaio escono sul marciapiede due
grosse zampe di leone di una credenza che vuol farsi bella;                                           Carla Messana
le austere case seicentesche sembran voler parlare il linguag-
gio di un tempo che fu.
Abbiamo un appuntamento in via dell'Ulivo, allo Spazio
Alfieri, dove il gruppo del Sipario ha aperto un ristorantino
senza pretese, ma di un'affettuosa semplicità. E' un'iniziativa
che nasce dalla volontà di alcuni genitori di ragazzi con
disabilità intellettiva, desiderosi di offrire loro un'opportu-
nità di lavoro e di integrazione sociale. Il ristorante consente
ai ragazzi di vivere in uno scenario di normale quotidianità
e di mostrare che i “diversi” tanto diversi non sono.
Ci siamo sedute ad un tavolo ben apparecchiato, il menu è                                                                            Nella Firenze del Quattrocento esisteva
semplice ma con possibilità di scelta nelle varie portate.                                                                           un gran numero di botteghe di artisti
I “camerieri” sono solleciti e attenti, e quando sui nostri                                                                          che, a differenza di ciò che abbiamo
volti colgono un'approvazione si aprono in un luminoso                                                                               sempre immaginato, erano luoghi spesso
sorriso. Dopo il caffè ci siamo soffermate a chiacchierare e                                                                         bui, sporchi e rumorosi dove lavora-
                                                                                                                                     vano schiere di artisti, collaboratori e
                                                                                                                                     allievi che disegnavano, dipingevano,
                                                                                                                                     modellavano, scolpivano, fondevano.
                                                                                                                                     Tutte queste attività avvenivano spesso
                                                                                                                                     sotto la guida di un unico carismatico
                                                                          C'È CHE, A VOLTE,                                          personaggio che era il “capobottega”.
                                                                          VEDO LA NOTTE , LE SCONFITTE ,
                                                                                                                                     Molti tra i più noti artisti del nostro
                                                                          LE ROSE SFIORITE ,

                PENSIERI                                                  SENTO FREDDO , RESPIRO STANCO .
                                                                          MI DIRIGO VERSO UN TRAGUARDO
                                                                                                                                     Rinascimento furono non solo grandi
                                                                                                                                     pittori e scultori ma anche efficienti
                                                                                                                                     titolari di bottega. Uno di questi è
                                                                          SENZA SIGNIFICATO
                                                                          MI LASCIO ANDARE ,                                         Andrea del Verrocchio e la bellissima
                                                                          SOCCHIUDO GLI OCCHI ,                                      mostra di Palazzo Strozzi è la prima
                                                                          SPROFONDO NEL BUIO ,                                       esposizione dedicata a questo perso-
                                                                          FINALMENTE RIPOSO .                                        naggio chiave della Firenze di Lorenzo
                                                                          ALTRE VOLTE INVECE                                         il Magnifico.
                                                                          L' ARIA BUONA MI INVADE ,                                  Andrea di Michele di Cione detto il        differenza: più classici e rigidi quelli   Il Verrocchio fu abilissimo anche nella
                                                                          È IL SOLE CHE VINCE .                                      Verrocchio inizia giovanissimo a lavo-     di Desiderio, più morbidi e rifiniti a     fusione del bronzo,
                                                                                                                                                                                                                                        bronzo realizzando opere
                                                                          VEDO I MIEI SOGNI                                          rare come orafo presso Francesco           tutto tondo quelli del Verrocchio. Su      celeberrime come il David del Bargello,
                                                                          CONQUISTARE LE FORME ,
                                                                          ASSUMERNE I COLORI .
                                                                          SENSAZIONI DI CALORE,
                                                                          DI BIMBI APPENA NATI ,
                                                                                                                                           VERROCCHIO
                                                                                                                                     Verrocchio (da cui derivò il suo
                                                                                                                                     soprannome), ma dal 1456 comincia a
                                                                                                                                     dedicarsi alla scultura sotto la guida
                                                                                                                                                                                tutti spicca “La Dama dal mazzolino”
                                                                                                                                                                                le cui mani incrociate al petto ispira-
                                                                                                                                                                                rono l’allievo più celebre del
                                                                                                                                                                                                                           esposto in mostra e messo in relazione
                                                                                                                                                                                                                           con uno studio di teste e figure di
                                                                                                                                                                                                                           Leonardo dove il David è ritratto più
                                                                          LA GIOIA STORDISCE I MIEI SENSI ,                                IL MAESTRO DI LEONARDO
                                                                                                                                     di Desiderio da Settignano.
                                                                                                                                     Nella prima sala della mostra un
                                                                                                                                                                                Verrocchio: Leonardo da Vinci. Gli
                                                                                                                                                                                studi esposti di mani e braccia, sia del
                                                                                                                                                                                                                           volte e le teste di profilo sono sicura-
                                                                                                                                                                                                                           mente riconducibili alle sculture del
                                                                          LE LACRIME SANNO DI BUONO .
                                                                          E QUEL GIORNO DIVENTA PARTENZA.                            magico corteo di busti femminili in        Verrocchio che di Leonardo, sono           maestro.
                                                                                                                                     marmo ci accoglie. La nostra guida         veramente belli e così simili da con-      Verrocchio si dedicò anche alla pittura
                                                                                      Seriana Marucelli                              speciale Rita Tambone ci fa notare la      fondersi.                                  e fu considerato inventore di una
Inner Wheel Club Firenze Iris - NO 17 - Distretto 209 Italia 2018 - 2019 - Inner Wheel Italia
16                  Inner Wheel Club Firenze Iris / 2018 – 2019        Inner Wheel Club Firenze Iris / 2018 – 2019                                                                                    17

                                                                                                                  più scolpite con tagli più esatti quelle    famosa tela “Il Battesimo di Cristo”
                                                                                                                  del Verrocchio, più morbide con pas-        perché gli Uffizi hanno negato il
                                                                                                                  saggi più sfumati quelle di Leonardo.       prestito nonostante l’altissima qualità
                                                                                                                  Immediatamente ho ricordato anche           della mostra. In questa opera la
                                                                                                                  alle amiche la meravigliosa tela di         collaborazione del giovane Leonardo
                                                                                                                  Leonardo del Louvre “Sant’Anna, la          è stata accertata nel delicato paesaggio
                                                                                                                  Vergine e il Bambino con l'agnellino”       sul fondo a sinistra e nell’angelo di
                                                                                                                  dove Maria, seduta sulle ginocchia          profilo. Questo dipinto avrebbe dato,
                                                                                                                  della madre, si protende verso il figlio,   secondo me, ancora più forza al titolo
                                                                                                                  e le loro vesti splendide si intrecciano    della mostra “Verrocchio il Maestro di
                                                                                                                  avvolgenti come in un abbraccio, raf-       Leonardo” e avrebbe anche dimostrato
                                                                                                                  forzando l’amore profondo che spri-         come succeda spesso che l’allievo
                                                                                                                  giona dalle figure.                         superi il maestro.
                                                                                                                  Sono rimasta delusa di non trovare in
                                                                                                                  questa rassegna così spettacolare la                     Luciana Bargellini Santi

                                                                       anche una grande tela del Perugino
                                                                       “Storie di San Bernardino” e una
                                                                       “Madonna con Bambino” del
                                                                       Ghirlandaio, dove l’influenza verroc-
                                                                       chiesca è evidente. In una piccola teca
                                                                       la nostra guida ci ha fatto ammirare
                                                                       una piccola scultura in terracotta
                                                                       attribuita a Leonardo, dove sia la
                                                                       madre che il figlio ridono gioiosamente.
                                                                       Siamo rimaste estasiate.
                                                                       Verrocchio, verso il 1480, fu chiamato
                                                                       a Roma da Sisto IV per realizzare in
                                                                       argento alcune statue di Apostoli per
                         fortunata tipologia di “Madonna con           la Cappella Sistina, che sono però anda-
                         Bambino” che fu presa a modello dal           te perdute. Realizzò anche sculture da
                         Botticelli, con cui era spesso in contatto,   esterni, soprattutto fontane monu-
                         dal Perugino, che fu suo allievo proprio      mentali con vasche sovrapposte: all’a-
                         per imparare questa nuova forma di            pice erano collocate figure come il
                         rappresentazione meno rigida e                vivace “Putto con delfino” in mostra.
IL MAESTRO DI LEONAR
                   RDO   melanconica, e dal Ghirlandaio, che
                         frequentò la sua bottega convertendo
                                                                       Nella stessa sala anche un magnifico
                                                                       candelabro in bronzo realizzato per la
                         il suo solido linguaggio in una più           Signoria fiorentina.
                         accentuata dolcezza.                          Nell’ultima sezione sono rimasta par-
                         In mostra, nella sala dove sono esposti       ticolarmente colpita dagli studi del
                         i due quadri più belli di “Madonna            Verrocchio e di Leonardo sui panneggi
                         con Bambino” del Verrocchio, ci sono          in chiaroscuro delle vesti femminili:

                                                                              IL MAESTRO DI LEONARDO
18                                                                                   Inner Wheel Club Firenze Iris / 2018 – 2019         Inner Wheel Club Firenze Iris / 2018 – 2019                                                                                       19

     ITALIANI IN EGITTO

Il Cairo, 24 Dicembre 1871                   dove, dopo qualche decennio, vivranno        aveva creato una collana per l'occasione,
Il Canale di Suez funzionava da due          il poeta greco Kavafis, Edward Forster,      l'Aida, con gemme azzurre di vario
anni, inaugurato con “Un ballo in            Lawrence Durrell, Enrico Pea, il             genere (si sapeva già che il tenore
maschera” di Verdi, e la presenza            piccolo Ungaretti, Fausta Cialente,          Pietro Mangini sarebbe apparso sulla
dell'imperatrice Eugenia. Ora fervevano      i Leoncavallo, tutti appartenenti alla       scena cantando Celeste Aida).
i lavori di assestamento sul fondo e         media borghesia lavoratrice.                 Lo stuolo delle belle signore di
di consolidamento delle sponde, nei          La comunità italiana in Egitto contava       Alessandria, guidato dalla baronessa
nuovi centri di Suez e di Ismailia. In       15.000 unità. Oggi, vigilia di Natale, c'è   De Menasce, italiana, era giunto da
quei due anni il breve conflitto fran-       l'attesa spasmodica per la prima del         qualche giorno per i necessari ritocchi
co-prussiano aveva spazzato l'impero         nuovo melodramma “Aida”, nel teatro          all'abito da indossare alla première e

                                                                                                                                         ITALIANI IN EGITTO
di Napoleone III e la tragedia della         reale dell'opera. Gli artisti, col maestro   le visite alle amiche.
                                             Bottesini, già da un mese alloggiano         Per rafforzare il balletto dei negretti
                                             all'Hotel Intercontinental in piazza         nel secondo atto erano stati raccolti          ebbe quattro (4!) bis, tanto che oggi è      Roma, Marzo 1866                               Pietro o Paolo, si alternavano a capo
                                             dell'Opera.                                  dei ragazzini del suk che si rivelarono        entrato nella tradizione di ogni Aida        Attraverso i giardini vaticani, la figlia      dell'oreficeria vaticana: talento vivace,
                                             Il libretto di Ghislanzoni è tratto da       sorprendentemente agili e pieni di             far bissare il balletto, spesso eseguito     dell'Orefice del Papa si dirigeva verso        sicuri nel disegno, mani agili e forti
                                             un racconto dell'archeologo Mariette,        verve; nel gruppo delle Fanciulle              dagli alunni della scuola di ballo del       il laboratorio del padre; nel suo abitino      con bulini e pinze a foggiare diademi
                                             una vicenda ambientata nella corte           Egizie ballavano le alunne del collegio        teatro.                                      rosa sembrava un fiore. Era nata in            per lontane madonne, cuori votivi per
                                             faraonica, nel periodo delle lotte fra       Sainte Mère col permesso della suora           Natale 1871: a notte fonda, nel giardino     Vaticano e il Papa aveva acconsentito          i santi, rosari per le badesse, migliaia
                                             Egizi e Kusciti. La lettura dei papiri,      superiora perché si trattava “di un'opera      dell'Intercontinental, gli orchestrali,      a battezzarla col suo nome: Giovanna           di medagliette per i fedeli, senza
                                             grazie a Champollion, aveva aperto           storica per l'Egitto”. L'orchestra era         requisiti dalla gente della piazza che       Maria. Giovanni Maria Mastai, Papa             contare i gioielli delle signore romane.
                                             un nuovo mondo. Lo spettacolo
                                                                       p         era      stata potenziata con gli ottoni della          li aspettava, distribuivano brevi anno-      Pio IX, nel '66 aveva perduto gli entu-        I Baiocchi erano ricchi e devoti.
                                             atteso per la novità e per l'impegno         banda del Kedivé, e incominciavano a           tazioni musicali ai melomani lì              siasmi e le speranze dei primi                 Ma ora Paolo, rinchiuso nel passetto
                                             che tutti avevano messo nella prepa-         circolare i biglietti dei bagarini per il      acquartierati, che poi cantavano in coro,    momenti del suo pontificato e stava            di Castel Sant'Angelo, doveva pentirsi
                                             razione. Il gioielliere italiano Baiocchi    teatro stracolmo. Ognuno in quell'opera        rubandosi i foglietti:                       invecchiando tra sconfitte e problemi:         per essere stato insolente col Santo
                                                                                          vedeva l'esaltazione e la gloria del           Rivedrai le foreste imbalsamate              la Repubblica Romana del '49 e l'esilio        Padre nel presentare la sua richiesta
                                                                                          proprio paese; in tutti i melodrammi i         le fresche valli, i nostri templi d'or!      di Gaeta… Ora i sovrani di Napoli              di giustizia senza rispettare il rigido
                                                                                          personaggi erano re, principi, nobili,         Il maestro Giovanni Bottesini si era         erano nel suo bel Quirinale, che aveva         protocollo. Per il suo atteggiamento
                                                                                          ora spagnoli, ora francesi, perfino            rifugiato nell'albergo con la febbre alta.   ceduto per ricambiare la cortesia…             Paolo era passibile di una gravissima
                                                                                          inglesi; questi no, erano antichi egizi        Delirava: “Credo che morirò.”. E' poi        Un rumore fra le fronde, Giovanna              pena e il Papa non era più disposto al
                                                                                          ed etiopi delle terre del Nilo; tutti belli,   vissuto felicemente a Parma fino al          Maria si sentì afferrare; un attimo di         perdono. Ma dopo un mese, per Paolo
                                                                                          tutti con voci appassionate: le splen-         1889. Gli è stata intitolata una strada      lotta, era riuscita a svincolarsi e, libera,   Baiocchi, Pio IX fece un'eccezione:
Comune aveva insanguinato la                                                              dide voci degli Italiani.                      a Roma.                                      era corsa urlando verso l'Oreficeria; le       “Partirete tutti per l'Egitto con la
Francia. L'Egitto appariva come un'oasi
                                     'oasi                                                La rappresentazione dell'Aida è                Ramsis era un nome abbastanza                braccia graffiate, il vestitino strappato,     famiglia, gli operai, gli arnesi. E' il
di pace e di bellezza aperta verso le                                                     diventata una leggenda: il pubblico            comune fra gli egiziani, ma nel 1872         piangeva di rabbia e di paura.                 posto migliore. Vi ho raccomandato al
ricchezze del lontano Oriente, con  n un                                                  frenetico applaudiva tutto e tutti,            nacquero centinaia di Ramsis e di Aida       A Paolo Baiocchi bastò guardare la sua         superiore dei Domenicani, che sono lì
grande avvenire. L'eterna miseria del                                                     l'orchestra e i cantanti erano obbligati       (con l'accento sulla prima A), che in        bambina di 14 anni, e aveva capito             da duecento anni. Se avete un'altra
popolo egiziano sembrava stemperarsi rarsi                                                ai bis. Dalla piazza e dalle strade vicine     arabo significa 'Festiva', e ancora oggi     tutto; gettò per terra le pinze e, così        situazione da propormi, la studierò...”.
nel fervore dei nuovi lavori, nei successi
                                     cessi                                                applaudivano anche quelli che non              ce ne sono tanti. Perfino alle piramidi      com'era, senza preavviso, corse verso          I Baiocchi seguirono il consiglio del
                                     iale,
della ricca borghesia imprenditoriale,                                                    erano potuti entrare nel teatro. I caffè       di Dashur c'è un cammello che si chiama      gli appartamenti papali: il Papa era           Papa. Dopo due mesi erano al Cairo,
aggressiva ed esigente, sistemata al                                                      erano strapieni di popolo: l'opera             Ramsis; io andavo spesso là, lui mi          suo amico, Paolo avrebbe fatto punire          avevano aperto l'opificio in via
Cairo sul lungo Nilo, in ville con                                                        aveva contagiato tutti. Nella sala il          veniva incontro per avere la carota          il vecchio prelato sfacciato che voleva        Abdelkaled Sarwat, e da quel labora-
                                     ervi-
grandi giardini e una schiera di servi-                                                   maestro Bottesini urlava al pubblico:          zuccherata e la caramella. Mi illudo         disonorare un Famiglio della corte.            torio incominciarono ad uscire monili

                  ITALIANI
                  ITA
                   T       IN EGITTO
tori, o sul lungomare di Alessandria                                                      “Fatemi finire!”. Il balletto dei negretti     che mi aspetti ancora.                       I Baiocchi, da due secoli, col nome di         prestigiosi.
20                                                                                  Inner Wheel Club Firenze Iris / 2018 – 2019     Inner Wheel Club Firenze Iris / 2018 – 2019                                                                                        21

I Baiocchi, in brevissimo tempo, si         Il prete era francese. Lo scrivano era       del cachemire, ma anche nelle mozza-                                                                                                     un tono alto, ma piazza Talaat Harb è
fecero un nome e una clientela; ancor       sorpreso: “Coraggio ragazzi, siete           relle di bufala egiziana, e hanno da                                                                                                     cambiata, non ci sono più i dirimpettai
oggi sono i migliori. Pietro Baiocchi è     due bravi figli. Ma tu, Peppino, ti          ottanta anni una partecipazione nelle                                                                                                    della libreria francese col gatto in
un personaggio importante nella             capisci con questa gente?”                   navi RA, che fanno il servizio turistico                                                                                                 vetrina, le novità dei libri di Francia,
comunità italiana: è stato presidente       “Col parrino no, ma gli altri parlano        sul Nilo dal Cairo a Luxor, e sul lago                                                                                                   le stampe di Roberts, autentiche.
del Circolo degli Italiani in Egitto, è     quasi come noi”. Gli altri erano gli         Nasser ad Abu Simbel. Mio nonno                                                                                                          Molte cose non ci sono più.
consigliere del Comitato per la gestione    Alessandrini, da secoli e secoli avvezzi     entrò nella RA, però per lui RA non                                                                                                      Nel momento dei grandi ritrovamenti
dell'ospedale italiano del Cairo.           a capirsi con tutti.                         era il dio dei faraoni, ma la sua bella                                                                                                  anche i fratelli Groppi si erano fatti

ITALIANI IN EGITTO
A chi gli chiede del suo lavoro rispon-
de volentieri; in 150 anni di esistenza,
dalla Bottega di Sciara Sarwat è
                                            Comunque la storia è semplice.
                                            Nonno Peppino prese un maestro che,
                                            dopo il lavoro, gli insegnasse a leggere
                                                                                         Rosalia Aragonesi, che aveva sposato
                                                                                         con la fuitina.
                                                                                                                                                                                                                                  una collezione di reperti e di oggetti
                                                                                                                                                                                                                                  dell'antico Egitto. Questa raccolta è
                                                                                                                                                                                                                                  diventata un museo frequentatissimo
passato il più bel mondo di tutti i         e scrivere. Imparò con una rapidità          Gelatooo!                                                                                                                                a Basilea, l'unico museo egizio della
continenti: non fa nomi, ma i commessi      inaudita. Nonna Rosalia no, rimase           Il periodo fra le due guerre ha segnato                                                                                                  Svizzera, con un centinaio di ceramiche
sussurrano, ricordando, la regina           analfabeta: moglie affettuosa e              l'affermarsi del gelato italiano nel                                                                                                     e vetri alessandrini, lucernine di
Farida, Elisabeth Taylor, le più belle      mamma straordinaria.                         mondo. Nel lontano '500 Caterina de'                                                                                                     terracotta, scarabei e monili. Gli sviz-
tra le belle.                               La storia dei Bianchi è breve. Nonno         Medici aveva portato alla corte di                                                                                                       zeri riescono a mettere in luce i loro
                                            Peppino appena ebbe tra le mani le           Francesco I il dolce gelato che, però,                                                                                                   concittadini che si sono distinti in
Il Cairo, 2001                              camicie di West End (quelle che por-         era rimasto una delizia riservata ai                                                                                                     qualche modo, e fanno bene. I grandi
Chi era il patriarca Giuseppe Bianchi?      tano i signori) vide che con qualche         signori. I primi gelatai della fine        pomeriggi estivi, passava per le strade         vero degli strani tipi: studiosi, curiosi,    non abbondano nella nazione svizzera.
Lascio la parola al pronipote Giuseppe.     abile taglio si potevano modificare i        dell'ottocento sono stati i Fratelli       il “gelataiooo” e con un diecino (10            matti, giornalisti alla ricerca dello         Ruggero Leoncavallo, morto a
Nonno Peppino? Un grande. E' arri-          colletti, soprattutto perché è il colletto   D'Onofrio, siciliani, i quali in Perù      centesimi) si poteva avere un minuscolo         scoop...                                      Montecatini e seppellito dai suoi amici
vato qua alla fine dell'ottocento.          che fa la camicia. Tutti parlano dei         han fatto una leggendaria e rapidissima    cono di crema e cioccolata. Bei tempi!          Nel 1922 Howard Carter aveva scoperto         Puccini e Caruso nel cimitero delle
Aveva 17 anni ed era già un “sarto          colletti bianchi, quelli delle persone       fortuna, e ancor oggi sono la ditta più    In lingua araba la parola glace (di ori-        la tomba di Tutankhamon; Lord                 Porte Sante a Firenze, siccome aveva
rifinito”; aveva cominciato il mestiere     chic, che hanno un posto importante,         famosa dell'America Latina. A Lima,        gine franco-inglese) indica dappertutto         Carnavon, lo sponsor di Carter, risie-        la cittadinanza onoraria di Brissago
a Trapani a sei anni ed a undici anni       ma per me i veri colletti sono i Bianchi,    nel grande palazzo che ospita gli uffici   il gelato, ma in egiziano c'è un nome           deva al Cairo, dove la vivace regina          (Svizzera ticinese), fu disseppellito
era già “sartorino”. Era maturato pre-      quelli delle camicie che hanno girato        della D'Onofrio Co. trionfa il loro        diverso: il gelato si chiama “grubbi”.          del Belgio Elisabeth (madre di Maria          affinché avesse una bella tomba in
sto ed era un giovanotto bello e ardito,    il mondo; le nostre camicie sono a           triciclo-gondola-del gelato con le         I Groppi sono stati i re della pasticceria,     José), insieme al figlio Leopoldo,            quella cittadina.
innamorato di una ragazzina di quin-
dici anni, nonna Rosalia; era un amore
senza futuro, le due famiglie si
                                            New York, in Germania, a Cape
                                            Town. I Bianchi ora sono nella moda
                                                                                         sorbettiere argentate, come quello di
                                                                                         quando ero bambina; allora, nei                              ITALIANI IN EGITTO
                                                                                                                                    al Cairo. Svizzeri ticinesi, nativi di
                                                                                                                                    Rovio, per pochi chilometri non erano
                                                                                                                                    italiani, ma italiani erano i loro nomi,
                                                                                                                                                                                    aspettava di essere chiamata per
                                                                                                                                                                                    l'apertura ufficiale della tomba, poiché
                                                                                                                                                                                    solo la regina di un paese tormentato
                                                                                                                                                                                                                                  A Firenze di morti famosi ce ne sono
                                                                                                                                                                                                                                  così tanti che anche con uno di meno
                                                                                                                                                                                                                                  si va avanti lo stesso.
opponevano: troppo giovani, niente                                                                                                  Giacomo e Achille Groppi, la loro lingua        e vittorioso poteva presiedere al
quattrini.                                                                                                                          e loro arte. Erano arrivati ad Alessandria      momento in cui si sarebbero rivelati i                          Carla Messana
I due innamorati decisero la “fuitina”                                                                                              alla fine dell'ottocento ed avevano             grandi segreti del passato! L'apertura
e si accordarono col padrone di una                                                                                                 tentato di inserirsi nella città col triciclo   ebbe luogo il 17 Febbraio.
barca che partiva per Malta: “A Malta                                                                                               dei gelatai. Purtroppo i bambini ales-          Nei mesi torridi della primavera egi-
ci sposeremo, c'è tanta brava gente                                                                                                 sandrini erano troppo poveri anche per          ziana uno splendido caffè offriva il
laggiù”. Peppino e Rosalia non man-                                                                                                 un gelatino, e les dames, che andavano          refrigerio più affascinante: il Caffè
cavano di entusiasmo. Il viaggio era                                                                                                a prendere il tè da Pastroudis o                Groppi. Il mondo era lì, dove si poteva
durato tre giorni. A “Malta” un prete                                                                                               all'Athéneum, non avrebbero mai                 gustare un buon mezé (antipasto
li aveva sposati. Peppino aveva trovato                                                                                             ceduto ai richiami del carretto; così i         orientale) verso mezzogiorno, e c'era
subito lavoro da un camiciaio ebreo                                                                                                 Groppi lasciarono ai Pastroudis le              il non plus ultra della pasticceria
di Salonicco che aveva un piccolo                                                                                                   pasticcerie alessandrine e si spostarono        orientale ed europea, servito da bel-
laboratorio, ma con molti clienti. A un                                                                                             al Cairo. Lì la vita ferveva; varie             lissimi camerieri in gallabia e tarbusc
mese dalla partenza Peppino decise di                                                                                               centinaia di stranieri sciamavano nei           (la tipica tunica e il berretto a tronco
informare la famiglia: “Saranno molto                                                                                               caffè e nei vicoli del suk ad acquistare        di cono); i dolci scultorei e rilucenti
preoccupati per noi”. E si recò da uno                                                                                              oggetti di antiquariato (veri e no),            avevano un'aria museale, disposti
scrivano siciliano: “Carissimi, ci siamo                                                                                            sete, ceramiche, pietre di scavo, gioielli.     come erano in lunghe teche di cristallo.
sposati, siamo contenti e ho un buon                                                                                                Dopo la scoperta di Champollion, si             Il silenzio era appena sottolineato da
lavoro. Perdonateci, qui, a Malta...”                                                                                               potevano leggere i libri della saggezza         un lieve brusio di chiacchiere e di risate,
- A Malta? - obiettò lo scrivano – Ma                                                                                               egizia. I misteri dell'antico Egitto con-       e da una musica allusiva di un passato
qui siamo ad Alessandria in Egitto.                                                                                                 quistavano tutti: si scrivevano romanzi,        di classica bellezza... “Egitto, miele e
- Egitto? Dio ci aiuti, siamo fra i mori!                                                                                           novelle e saggi ambientati nell'Egitto          lacrime”, scriveva Nagib Mahfuz.
Ecco perché non mi capivo col “parrino”                                                                                             dei faraoni. Libri belli o brutti, ce n'eran    Il Groppi esiste ancora. Gli eredi Groppi
che ci ha sposati. Era un mezzomoro!                                                                                                per ogni gusto, e si incontravano dav-          e Bianchi hanno cercato di mantenere
22   Inner Wheel Club Firenze Iris / 2018 – 2019   Inner Wheel Club Firenze Iris / 2018 – 2019                                                                  23

                                                                                                                  VIAGGIO
                                                                                                                      ALLA
                                                                                                                  FINE DEL
                                                                                                                   MONDO

                                                                                                 E già un fremito ti percorre la schiena. Ti senti addosso lo
                                                                                                 spirito dell’esploratore, percepisci l’adrenalina dell’avventura,
                                                                                                 ma insieme assapori quel dolce senso di pace profonda di
                                                                                                 chi è consapevole che la meta è raggiunta, oltre non si può
                                                                                                 andare: tutto finito!

                                                                                                 Quindici lunghissime ore di volo e Santiago del Cile si pre-
                                                                                                 senta: senza infamia, né lode. Appena usciti dalla metropoli,
                                                                                                 dopo un breve tragitto verso il mare, ci immergiamo nella
                                                                                                 coloratissima Valparaiso, cantata da Pablo Neruda, dal 2003
                                                                                                 Patrimonio UNESCO per le caratteristiche stradine tortuose
                                                                                                 che si snodano in una tavolozza di casette vivacemente
                                                                                                 dipinte.
                                                                                                 Ma Santiago costituisce una tappa intermedia. Da qui il salto
                                                                                                 a Punta Arenas e l’imbarco su una piccola nave per attra-
                                                                                                 versare lo stretto di Magellano e dirigerci a Capo Horn.
                                                                                                 Inizia l’avventura.
                                                                                                 I ghiacciai si susseguono: grigi, neri, azzurri, bianchi. Un
                                                                                                 caleidoscopio di tonalità tristi, profonde, lontane. Il silenzio
                                                                                                 è assordante. Il rispetto per la Natura è la priorità. Gli
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                                                                  varie condizioni: che il mare sia calmo e che non sbatta
                                                                  violenta l’ultima onda sulla costa, che non ci sia nebbia e
                                                                  che il vento sia moderato.
                                                                  Doppiare il Capo De Horn è considerato molto pericoloso
                                                                  dai velisti: è soprannominato “cimitero delle navi” perché,
                                                                                                                                     Viaggio a
                                                                  a causa delle improvvise variazioni climatiche, si alzano
                                                                  venti fortissimi che creano, nell’incontro fra oceani, onde
                                                                  anomale che possono raggiungere i 20 metri.
                                                                                                                                     MATERA
                                                                  Quattro gommoni partono per verificare le possibilità di
                                                                  attracco. Si crea un molo galleggiante assicurato alla terra-
                                                                  ferma da grossi cavi. Si parte, vestiti degli immancabili
                                                                  salvagente che sono utili solo per un veloce ripescaggio dei
                                                                  corpi in quanto, se cadessimo in mare, a quella temperatura
                                                                  e con quelle correnti, non resisteremmo che una manciata
                                                                  di minuti.

attracchi fuori dai porti attrezzati sono difficoltosi.
Fortunatamente l’oceano, all’interno dello stretto di Magel-
lano e del Canale di Beagle, è tranquillo, ma le coste sono
spesso poco ospitali e disabitate. La vegetazione è scarsa e
prevalgono i licheni.
Più ci spingiamo verso il profondo sud della Terra, più
l’atmosfera sembra rarefarsi; il clima cambia velocemente,
il vento è il vero nemico: fa alzare il mare.
Si attracca a Ushuaia, la città più meridionale al mondo.
Nel corso dell’anno il termometro oscilla fra i - 2 e i +10
gradi all’anno, mentre le ore di luce da 3 a 7. Ancor oggi
scarsamente abitata, si sostiene con l’attività della pesca e
del porto con i collegamenti con l’Antartide e le escursioni
fra i ghiacciai. E’ il capoluogo della Terra del Fuoco, così
chiamata da Magellano, che vide molti fuochi accesi dai           Sbarchiamo con un vento che ci spazzola i capelli inumiditi
nativi allo scopo di riscaldarsi.                                 dalla schiuma del mare. Arranchiamo su scalette sconnesse.
Nelle vicinanze si trova anche il Faro di San Juan de             In questo isolotto montuoso e inospitale vive (alternandosi
Salvamento, reso famoso da Verne ne Il faro in capo al mondo.     con altri colleghi) solo il guardiano del faro con la sua

VIAGGIO ALLA
Ushuaia è un'ex colonia penale e il trenino della Fine del        famiglia. Si percorre una passerella in legno protetta da
Mondo, che conduceva i condannati nei boschi per l’abbat-         entrambi i lati (il vento può soffiare fino a 200km/h) fino
timento degli alberi, è ancora funzionante.                       ad arrivare al culmine dell’isola, a toccare il monumento
Si scruta il cielo. Domani riusciremo a scendere a Capo Horn?     all’Albatros: un’emozione. Non riusciamo a visitare la cap-
Il comandante della nave avverte che occorre che si verifichino   pella, né ad incontrare il guardiano del faro: il comandante       Il viaggio Firenze-Matera non è dei più       L’impatto visivo è incredibile.              chitetto Pietro Laureano, a cui si deve

FINE DEL MONDO
                                                                  ci richiama a bordo, dobbiamo imbarcarci in fretta, il vento       agevoli e per molto tempo la nostra           Percorriamo una stradina acciottolata        anche l’iscrizione dei Sassi di Matera
                                                                  sta iniziando a soffiare forte ed il mare si impenna. Il terrore   voglia di scoprire la Città dei Sassi ha      che ci regala l’affaccio verso una delle     al Patrimonio dell'umanità Unesco.
                                                                  di poter restare su quell’isola sperduta, in un ambiente così      conosciuto diverse battute di arresto.        alture materane dove si stratificano case    Ad attenderci la Past Governatrice
                                                                  avverso, ci mette le ali ai piedi ed in un soffio (è proprio il    Ma la Presidente Marisa non ha vacil-         e strade, dove l'una è il tetto dell’altra   Maria Carmela, che ha coordinato
                                                                  caso di dirlo!) siamo di nuovo sulla nave.
                                                                  E’ freddo. Salpiamo. Lo sguardo alle spalle: il faro si allon-
                                                                                                                                     VIAGGIO A
                                                                                                                                     lato e con Daniela come “alleata orga-
                                                                                                                                     nizzatrice” ce l’ha fatta: siamo partite
                                                                                                                                                                                   e l’appoggio di un altro edificio ancora,
                                                                                                                                                                                   tutto senza soluzione di continuità,
                                                                                                                                                                                                                                con la nostra Daniela il viaggio, e le
                                                                                                                                                                                                                                socie del Club di Matera con la
                                                                  tana. La sua luce sempre più flebile, il mare sempre più           in dieci, otto socie e due amiche, con i      con una scala cromatica di grigi ed          Presidente Imma. Accoglienza più che
                                                                  cupo. I racconti, gli aneddoti letti ed ascoltati si accavallano
                                                                  nella mente e si confondono nei tempi. Fuori il rumore del
                                                                  vento e i gridi degli uccelli.
                                                                                                                                     MATERA
                                                                                                                                     nostri trolley, la voglia di stare insieme,
                                                                                                                                     di conoscerci meglio e - perché no? -
                                                                                                                                     di ritornare un po’ ai tempi lontani
                                                                                                                                                                                   ocra che si alternano e che, alla luce
                                                                                                                                                                                   del tramonto imminente, lanciano
                                                                                                                                                                                   qualche bagliore dorato.
                                                                                                                                                                                                                                calorosa da parte delle nuove amiche.
                                                                                                                                                                                                                                Durante un piacevole rinfresco ci
                                                                                                                                                                                                                                scambiamo le nostre esperienze inne-
                                                                  Un pezzo di mondo davvero lontano: in tutto.                       delle gite scolastiche.                       Il nostro albergo, I Giardini di Pietra,     rine e la promessa di rivederci presto
                                                                  Addio Capo Horn.                                                                                                 è situato sotto la Cattedrale, in una        a Firenze.
                                                                                                                                     Giungiamo a Matera nel tardo pome-            residenza storica restaurata con il          A sera, Matera si è trasformata in un
                                                                                                 Daniela Vitali Soderi               riggio.                                       recupero di ambienti ipogei dall'ar-         presepe a cielo aperto, con mille lucine
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appese qua e là che ci danno la sensa-        intelligente che non ha tradito l’unicità   località Pietrapenta scopriamo un vero
zione di essere fuori dal tempo, sospese      dei luoghi.                                 gioiello: la Cripta del Peccato Originale
fra poesia e l’eco lontano della fatica       Così, cavalcando la voglia di conoscere,    o grotta dei Cento Santi, chiesa
di chi ha abitato per millenni questo         possiamo ammirare i percorsi sotter-        dell’VIII secolo scavata nella roccia.
luogo.                                        ranei di Matera con vecchi Sassi che        Abbandonata per secoli, senza più la
Percorrendo le strade, le scalinate,          accolgono le fondamenta dei Palazzi         sua struttura originale, la chiesa-grotta
attraversando gli archi che sostengono        settecenteschi della strada sovrastante     ha però parzialmente conservato un
altre strade o abitazioni sovrastanti,        o l’enorme cisterna del “Palombaro          ciclo di affreschi con evidenti influenze
sembra di essere in un labirinto di           lungo” con le alte pareti in cocciopesto    longobarde. Dopo un restauro sapiente,
pietre rese luccicanti dal millenario         striate da colori incredibili, dal blu      questo ricovero per greggi si è riap-
calpestio dell’uomo.                          cobalto all’arancione.                      propriato delle proprie bellezze tanto
La curiosità verso questa città dimenti-      Uscendo dal centro storico ed inol-         da essere ribattezzato la Cappella
cata per secoli ha fatto sì che il turismo    trandoci nel Parco della Murgia             Sistina della pittura rupestre.
se ne impossessasse ed ora, negli abi-        Materana, sovrastiamo la Gravina di         L’assetto urbanistico di Matera spesso
turi e nei sassi, per anni ostello di         Matera e ammiriamo i resti degli inse-      è stato scelto da famosi registi come
pastori ed animali, prosperano attività       diamenti del Paleolitico e del              set cinematografico, da Pasolini a Mel
commerciali, ristoranti, cantine dove         Neolitico, e le Chiese rupestri, testi-     Gibson, ma le stesse strade e piazzette
il Rosso di Matera, il Greco e il Primitivo   monianza di luoghi monastici bizantini      acciottolate, quasi in monocromia,
maturano sfruttando il microclima
dell’ipogeo.
                                                       VIAGGIO A
                                              e benedettini, dove ancora fanno bella
                                              mostra di sé affreschi ed incisioni.
                                                                                          ben si adattano a far da sfondo a
                                                                                          grandi sculture, e così ecco che Matera
Fortunatamente la parte storica della         Proseguendo verso la Gravina di             sceglie di accogliere una grande mostra
città è stata oggetto di un restauro
                                                       MATERA
                                              Picciano, lungo l’Appia antica, in          di Salvador Dalì scultore. Passeggi e
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