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Un seul monde Eine Welt N. 4 / DICEMBRE 2008 LA RIVISTA DELLA DSC Un solo mondo PER LO SVILUPPO E LA COOPERAZIONE www.dsc.admin.ch Finanziamento dello sviluppo: le somme a disposizione sono assolutamente insufficienti per far fronte ai bisogni reali Perù: nuova speranza per i piccoli contadini Commercio e sviluppo: enormi conflitti d’interesse frenano l’elaborazione di regole eque
DOSSIER «Infondere fiducia, prevenire la violenza» In Bosnia ed Erzegovina la DSC sostiene la creazione di una polizia di prossimità 24 FORUM FINANZIAMENTO DELLO SVILUPPO Il prezzo della lotta alla povertà C’è ancora molta strada da fare prima che i paesi in via di sviluppo abbiano a disposizione i mezzi necessari per potere finanziare il proprio sviluppo 6 Il commercio, motore dello sviluppo Migliorare il quadro economico Il commercio favorisce il benessere e la pace – ma Nei paesi in via di sviluppo urgono riforme strutturali solamente se può svilupparsi in un contesto adeguato per potere mobilitare le proprie risorse finanziare. La cooperazione svizzera sostiene questi intenti 26 12 Il bambino che nascerà Évelyne Trouillot, scrittrice di nazionalità haitiana, Lotta ai cleptocrati ci racconta la storia di una futura madre che sfida La sottrazione di fondi pubblici da parte di dittatori corrotti Sommario qualsiasi difficoltà pur di non dover emigrare aggrava la povertà delle popolazioni defraudate. La Svizzera si impegna a restituire gli averi illeciti depositati nelle sue banche 29 14 ORIZZONTI CULTURA Perù Nuova vita per le «città morte» Il sacha inchi – un dono degli Inca In Siria un progetto di sviluppo unico nel suo genere I piccoli contadini peruviani producono prodotti di nicchia collega – con tre itinerari da percorrere a piedi – cultura, che fanno tendenza nei paesi industrializzati buongoverno e ambiente 16 30 La città degli invisibili Albino Ruiz Lazo evoca i milioni di contadini peruviani approdati nelle bidonvilles di Lima 20 Editoriale 3 Periscopio 4 Dietro le quinte della DSC 25 Che cosa sono… l’adattamento e la mitigazione? 25 DSC Servizio 33 Immagini terribili del Sud Impressum 35 Martin Dahinden, direttore della DSC, deplora l’immagine negativa che i mass media danno dei paesi in via di sviluppo 21 Un futuro migliore, grazie ad un aiuto in contanti In Mongolia la DSC versa un aiuto in contanti a pastori nomadi minacciati nella loro esistenza – un progetto coronato La Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC), l’agenzia dello sviluppo in seno al Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), è da successo l’editrice di «Un solo mondo». La rivista non è una pubblicazione ufficiale 22 in senso stretto; presenta infatti anche opinioni diverse. Gli articoli pertanto non esprimono sempre il punto di vista della DSC e delle autorità federali. 2 Un solo mondo n.4 / Dicembre 2008
Editoriale Una realtà meno nota al grande pubblico I pregiudizi sono duri a morire. Assistiti da alcuni ambienti paesi in via di sviluppo hanno necessità di risorse finan- politici e mediatici ostili alla cooperazione allo sviluppo, ziarie maggiori per poter lottare con efficacia e su larga un numero crescente di cittadini svizzeri si mostra per- scala contro la povertà, cercando di avvicinare gli suaso che il denaro dei paesi del Nord del mondo coli a Obiettivi di sviluppo del Millennio posti dall’ONU. È con fiotti verso quelli del Sud. Una volta arrivato, sia poi in- questa rude realtà che si dovrà confrontare il vertice di ghiottito da progetti faraonici e destinato quasi esclusiva- Doha, a inizio dicembre, sei anni dopo l’adozione del mente ad arricchire corrotti dittatori locali. Consenso di Monterrey sul finanziamento dello sviluppo. Non siamo degli ingenui: tali casi esistono davvero. Non Il successo non è garantito, gli ostacoli sono notevoli. Si viviamo di certo nel paradiso terrestre. In molti, troppi tratta nientemeno che di creare un sistema commerciale paesi in via di sviluppo, il buongoverno non è la regola, e equo e di riformare le istituzioni finanziarie internazionali. la democrazia così come la decentralizzazione devono Per fare in modo che i paesi poveri traggano maggiori be- ancora affermarsi in maniera definitiva. La lotta alla po- nefici dalle loro risorse – perché non ne sono certo sprov- vertà, la risposta ai bisogni vitali, l’accesso all’istruzione e visti – si dovranno adottare una serie di misure radicali. La il diritto alla salute restano una sfida aperta a livello pla- decentralizzazione e l’ampliamento dell’assetto fiscale, la netario. lotta contro la fuga dei capitali, l’elaborazione di contesti legislativi in grado di attirare gli investitori occidentali, il Esiste tuttavia un’altra realtà, meno nota al grande pub- rafforzamento del sistema delle «banche dei poveri», che blico: quella degli scambi Sud-Sud e dei flussi, in parti- praticano la cosiddetta microfinanza, e la restituzione di colare finanziari, che vanno dal Sud al Nord. Il dossier, che averi illeciti, fanno parte di questo assortimento, allo in questa edizione di Un solo mondo dedichiamo al fi- stesso modo della ricerca di soluzioni di finanziamento in- nanziamento dello sviluppo, mette in luce cifre sorpren- novative e inedite. denti: appura, per esempio, che i paesi poveri sono esportatori netti di capitale. A titolo di servizio del debito Per bloccare questa emorragia finanziaria, gli esperti ri- (restituzione del capitale e pagamento degli interessi), di uniti a Doha dovranno dar prova di coraggio e di audacia. rientro dei relativi benefici da parte delle società multina- Dovranno affrontare i problemi con tutta l’energia possi- zionali, di fuga di capitali o anche di evasione fiscale, le bile e, dove necessario, imporre soluzioni drastiche. Per transazioni finanziarie dal Sud verso il Nord sono più con- fare in modo che i poveri siano un po’ meno poveri, si do- sistenti di quelle orientate in senso inverso. vrà mettere in campo tutto il necessario. E questo è il vero punto debole: queste centinaia di mi- (Tradotto dal francese) liardi di franchi, dollari o euro non dovrebbero rifluire verso Jean-Philippe Jutzi il Nord, ma restare negli stati del Sud del mondo, dove i Portavoce Un solo mondo n.4 / Dicembre 2008 3
Periscopio senza impiego, i medici malgasci preferiscono restare in città piut- tosto che stabilirsi nelle zone ru- rali. Temono la mancanza di in- frastruttura e l’insicurezza e pensano che non potranno locale. Sotto l’effetto della crisi alimentare mondiale, ora comin- ciano a riconsiderare il conte- nuto dei loro piatti, visto che la differenza dei prezzi sta diven- tando meno importante. Nei guadagnarsi da vivere, vista la primi sei mesi del 2008, il povertà endemica della popola- prezzo del riso d’importazione zione. Dal 2004 una cinquantina è aumentato del 40 percento, di giovani medici ha cionono- mentre fonio, miglio e mais di stante deciso di stabilirsi nei vil- coltivazione locale sono aumen- Martin Roemers/laif laggi sparsi nella boscaglia e ora tati solo del 15 percento. Oggi altri trenta circa si apprestano ad il Senegal importa il grosso del imitarli. L’organizzazione fran- suo fabbisogno di riso, ormai Dura vecchiaia nei paesi in cese Santé Sud li prepara all’atti- diventato l’alimento di base del via di sviluppo vità di medico generalista nelle paese. Sono state lanciate alcune (bf ) Oggi, nel mondo, oltre 100 zone isolate e offre loro uno iniziative per tentare di liberare milioni di anziani vivono di starter kit contenente fra l’altro i consumatori dalla «tirannia del meno di 1 dollaro al giorno. Nei gli strumenti per piccoli inter- riso», ma senza troppo successo, paesi in via di sviluppo l’80 per- venti chirurgici. Dopo cinque anche perché il riso presenta pur cento degli anziani non ha un mesi di attività, Ridiara sempre il vantaggio della prepa- reddito regolare. Entro il 2050, Randriamparany, uno dei gio- razione veloce e facile. A Dakar, quattro su cinque anziani ultra- vani medici generalisti, costata un centinaio di allievi di due sessantacinquenni vivranno nei con gioia che il suo studio me- scuole elementari hanno parte- paesi in via di sviluppo. Queste dico si autofinanzia. Guadagna cipato ad un progetto intitolato le cifre indicative emerse da uno l’equivalente di 350 euro al «Mangiamo locale», che li ha studio effettuato dal centro tede- mese, dunque tre volte di più aiutati a scoprire i prodotti sco DZA per le questioni rela- dei suoi colleghi nel settore tipici: due volte alla settimana tive alla vecchiaia, che ha voluto pubblico. Offrendo cure medi- si dedicavano alla preparazione far luce soprattutto sulle condi- che a basso prezzo, accoglie un e alla degustazione di cereali zioni di vita degli anziani nei ampio numero di nuovi pazienti locali. Così hanno imparato paesi in via di sviluppo, con e può così aumentare il suo red- qualche ricetta con il potenziale particolare attenzione alla loro dito. di rimpiazzare il thiébou dieune, situazione economica e alla loro l’onnipresente riso con il pesce. condizione di salute. Stando agli La tirannia del riso in autori dello studio, nei paesi in Senegal Il ritorno della gallina came- via di sviluppo la maggior parte ( jls) Fino a poco tempo fa, i runese degli anziani indigenti prevede consumatori senegalesi sceglie- ( jls) L’invasione di pollo conge- di lavorare fino in età molto vano sistematicamente i cereali lato di provenienza europea avanzata. Sono persone che importati, nettamente meno aveva messo a repentaglio la fi- appartengono ai gruppi della costosi di quelli di produzione liera avicola del Camerun, cau- società materialmente più poveri e che patiscono la fame molto più spesso della media. Inoltre, spesso hanno a carico i nipoti rimasti orfani, ritrovandosi così in una situazione che – per via delle condizioni alimentari e abitative disastrose – non fa che deteriorare ulteriormente il loro stato di salute rispetto ai loro coetanei non nonni. Ron Giling/Still Pictures Medico della giungla - una vocazione rara ( jls) Benché un terzo di loro sia 4 Un solo mondo n.4 / Dicembre 2008
Disegno di Martial Leiter Il carrello della spesa sando la perdita di quasi 110mila volatile. Ma ora, grazie alla crea- di portare le scarpe costituisce queste scarpe di plastica sono impieghi fra il 1994 e il 2003. A zione di catene di macellazione, un intervento mirato per com- portate sotto il sole cocente, le seguito di una campagna di sen- che dovrebbero essere operative battere le malattie dovute alla calzature possono causare aller- sibilizzazione condotta da un’as- a fine 2008, i commercianti mancanza d’igiene e di preve- gie e provocare micosi», fa no- sociazione della società civile, il dovrebbero essere in grado di nire le ferite causate da sassi o tare il dottor Martin Nteziryayo governo ha fortemente ridotto proporre anche del pollo locale oggetti taglienti. Molti abitanti dell’ospedale di Nyanza. le importazioni, prima di vie- tagliato a pezzi. dei villaggi hanno dunque com- tarle del tutto nel 2007. Questa prato dei sandali di plastica, im- misura è stata la fortuna dell’avi- Niente più piedi nudi in portati dal Kenia. Che però non coltura locale, che ha ripristinato Ruanda sono la soluzione ideale: «Se gli alti livelli di produzione e ( jls) Volenti o nolenti, i ruandesi oggi beneficia di sovvenzioni si abituano a portare le scarpe, dello Stato. I consumatori, in- come esige la legge dal 2006. vece, apprezzano meno il di- Prima, camminare scalzi era un vieto. Certuni rimpiangono i po’ la regola ovunque, tranne pezzi di qualità meno pregiata nelle città. Si usciva di casa con che prima si trovavano sul mer- le scarpe ai piedi solo per parte- cato a prezzi stracciati, anche se cipare alle cerimonie familiari o le condizioni igieniche erano per andare a messa, la domenica. spaventose. Oggi, il pollo came- Nel 2006, i sindaci dei distretti Dieter Telemans/Panos/Strates runese venduto intero e ancora hanno stilato degli accordi con il in vita costa due volte di più dei Presidente della Repubblica. In prodotti congelati in vendita in particolare, si sono impegnati a passato. Inoltre, bisogna ucci- imporre certe regole nell’ambito dere, spennare, pulire e tagliare il della salute. Così anche l’obbligo Un solo mondo n.4 / Dicembre 2008 5
Finanziamento dello sviluppo Il prezzo della lotta alla povertà A sei anni dall’adozione del cosiddetto Consenso di Monterrey, il finanziamento dello sviluppo è ancora del tutto insufficiente. Alcuni ambiti – come l’alleggerimento del debito – hanno fatto segnare dei progressi, ma resta ancora molto da fare per au- mentare le risorse finanziarie a disposizione dei paesi poveri. Di Jane-Lise Schneeberger. Ridurre la povertà e la fame, abbassare il tasso di Raess, della sezione DSC Questioni globali e svi- mortalità infantile, garantire un’istruzione prima- luppo sostenibile, l’attuazione del Consenso segna Thomas Grabka/laif ria a tutti, bloccare la diffusione dell’AIDS… Come il passo in entrambi i campi: «È vero che i paesi ric- finanziare, entro il 2015, il raggiungimento degli chi non hanno aumentato l’APD come si erano otto Obiettivi di sviluppo del Millennio? La que- impegnati a fare. Ma ci si può anche interrogare stione era già al centro della Conferenza interna- sugli sforzi realmente effettuati dai paesi in via di Cancellare i debiti zionale sul finanziamento dello sviluppo, tenutasi sviluppo per mobilitare le proprie risorse. In que- «odiosi» Numerose ONG ritengono nel 2002 a Monterrey (Messico). Gli Stati membri st’ambito, tuttavia, i progressi sono difficili da va- che uno Stato non debba dell’ONU avevano allora esaminato tutte le risor- lutare», afferma Raess. Le misure da adottare, se- essere tenuto a rimborsare se, pubbliche e private, suscettibili di essere mobi- condo l’esperto, sarebbero soprattutto di natura debiti «odiosi», conforme- litate sul piano nazionale ed internazionale. Aveva- strutturale: consolidare il settore finanziario, ela- mente a una dottrina for- mulata nel 1927 da un giu- no firmato un contratto fondato su una ripartizio- borare politiche macroeconomiche razionali, pro- rista russo, e ne chiedono ne dei compiti tra Nord e Sud, pur ricordando che muovere il buongoverno e riformare il sistema fi- l’annullamento. Sono con- «ogni paese è responsabile in sommo grado del pro- scale. siderati «odiosi» i debiti prio sviluppo sociale ed economico». I paesi del che sono stati contratti da un regime illegittimo o di- Sud si erano impegnati a mobilitare le loro risor- Compatibilità contestata spotico, non nell’interesse se finanziarie interne. Quelli del Nord avevano pro- L’aiuto pubblico allo sviluppo, in compenso, è og- della popolazione, ma per messo di migliorare l’efficacia dell’aiuto pubblico getto di statistiche precise. Queste mostrano che la arricchire i dirigenti, conso- allo sviluppo (APD), mettendo a disposizione lo 0,7 maggior parte dei paesi donatori ha proceduto ad lidare la dittatura, realizzare progetti faraonici ecc. percento del reddito nazionale lordo – un obietti- aumenti, ma che solamente cinque di essi (Svezia, Inoltre, i prestatori cono- vo fissato dalle Nazioni Unite nel lontano 1970 – Norvegia, Danimarca, Lussemburgo e Paesi Bassi) scevano la destinazione e di ridurre il debito dei paesi più poveri. Il Con- oltrepassano la soglia dello 0,7 percento. Il livello dei fondi. La maggior parte dei paesi del Nord respinge senso di Monterrey raccomandava anche di mobi- medio dell’aiuto concesso dai 22 paesi finanziato- questa dottrina, affermando litare le risorse internazionali, in particolare gli in- ri membri dell’OCSE, che era dello 0,23 percen- che non è oggetto di un vestimenti esteri diretti, di creare un sistema com- to nel 2002, è aumentato regolarmente fissandosi consenso internazionale. merciale equo e di riformare le istituzioni sullo 0,33 percento nel 2005 (tetto massimo) e lo La Norvegia è il primo paese creditore ad avere finanziarie internazionali. 0,31 percento nel 2006. L’anno scorso è ricaduto riconosciuto la sua respon- allo 0,28 percento, un importo pari a 103,7 mi- sabilità nella costituzione Ritardi da una parte e dall’altra liardi di dollari. La Svizzera si situa leggermente so- di debiti odiosi: nel 2006 Dal 29 novembre al 2 dicembre prossimi, a Doha pra la media, con un tasso dello 0,37 percento. ha annullato crediti che deteneva verso cinque (Qatar) si terrà un nuovo vertice con lo scopo di La progressione non significa necessariamente un paesi del Sud dagli anni misurare i progressi realizzati nei sei assi d’inter- aumento dei flussi finanziari verso il Sud. In real- 70; questi prestiti erano vento. Già sin d’ora è però evidente che i risulta- tà, riflette soprattutto le somme concernenti l’an- stati accordati per l’acqui- Martin Roemers/laif sto di navi allo scopo ti non sono all’altezza delle aspettative. Il Nord e il nullamento dei debiti. I picchi del 2005 e del 2006 camuffato di sostenere Sud si rimproverano reciprocamente di non aver si spiegano, ad esempio, con l’alleggerimento mas- l’industria navale norvegese rispettato la loro parte del contratto. Per Pascal siccio dei debiti concessi all’Iraq e alla Nigeria. La in crisi. Un solo mondo n.4 / Dicembre 2008 7
Gerhard Westrich/laif Sven Torfinn/laif Dirk Kruell/laif Per i paesi in via di sviluppo le condizioni commerciali sono in ogni caso di vitale importanza. Nelle foto: pesci nel Ghana (a sinistra), frutta in India. maggior parte dei finanziatori contabilizza, infat- no, fino al 2015, 86 miliardi di dollari l’anno. Come ti, come aiuto pubblico allo sviluppo le elargizio- principali responsabili delle emissioni di gas a ef- ni destinate all’annullamento del debito. I paesi del fetto serra, i paesi industrializzati dovrebbero pa- Sud denunciano questa pratica perché equivale a gare la maggior parte della fattura. Se però per fare far finanziare a loro stessi le misure di sdebitamen- ciò si servono dei bilanci dell’aiuto pubblico allo Finanziare la salute to intraprese. sviluppo, non resterà quasi più nulla per i pro- Due meccanismi innovatori grammi di sviluppo. Nel Sud si insiste dunque af- di finanziamento sono stati Meccanismi innovatori finché i due dossier siano trattati separatamente e realizzati nel settore sanita- rio. Uno di loro si prefigge Per completare l’aiuto pubblico allo sviluppo, il l’adeguamento ai cambiamenti climatici sia finan- di agevolare l’accesso dei Consenso raccomandava di ricercare nuove fonti ziato da risorse addizionali. paesi poveri alle cure con- di finanziamento. Da allora diverse forme di fi- tro l’AIDS, la malaria e la nanziamento sono state discusse. Alcune prevede- Una vera e propria emorragia tubercolosi: la Francia e quattro altri paesi hanno vano il prelievo di tasse a livello mondiale – sulle Le organizzazioni non governative (ONG) svizze- deciso, nel 2006, di prele- transazioni finanziarie, i biglietti aerei, le vendite di re sono favorevoli all’introduzione di tasse mon- vare una tassa di solida- armi eccetera – o di organizzare una lotteria mon- diali e chiedono un aumento dell’aiuto pubblico rietà sui biglietti aerei per alimentare Unitaid, una diale. Altre proponevano di prendere in prestito sui allo sviluppo allo 0,7 percento. Tuttavia, l’urgenza centrale d’acquisto di mercati finanziari fondi rimborsati a lungo termi- è altrove, osserva François Mercier, di Pane per i medicinali. Otto paesi ne da donatori. Nessuna di queste proposte ha però fratelli: «Prima di aumentare l’aiuto occorre impe- hanno già realizzato tale suscitato un consenso unanime. Alla fine, due si- rativamente frenare la fuga di capitali. I paesi del tassa, e una quindicina di altri si preparano a farlo. stemi sono stati, nonostante tutto, realizzati da un Sud subiscono una vera e propria emorragia fi- La International Facility for numero ristretto di paesi (vedi testo a margine). Già nanziaria che ostacola la mobilitazione delle risor- Immunisation, lanciata nel nel 2005, la Svizzera ha però indicato che per il se nazionali». Secondo recenti stime, tra 500 e 800 gennaio 2006, consente momento non intendeva parteciparvi. miliardi di dollari di denaro sporco lasciano ogni invece di accelerare l’ac- cesso ai vaccini prendendo Nuove sfide hanno di recente rilanciato il dibatti- anno questi paesi, ossia da cinque ad otto volte in prestito fondi sui mercati to sulla ricerca di nuove fonti di finanziamento. Per l’ammontare dell’aiuto pubblico. Provengono dal- finanziari ed emettendo combattere la crisi alimentare e aiutare i paesi del la corruzione, da malversazioni, da attività crimi- obbligazioni garantite da sei paesi donatori, che si Sud ad adeguarsi ai mutamenti climatici, occorre- nali (traffico d’armi o di droga, estorsioni, falsifica- impegnano a rimborsare i ranno, infatti, importanti fondi. Le sole misure per zioni ecc.) e dall’evasione fiscale, in particolare titoli su vent’anni. l’adattamento al cambiamento climatico costeran- quella praticata dalle multinazionali. Queste ulti- 8 Un solo mondo n.4 / Dicembre 2008
Finanziamento dello sviluppo Dirk Kruell/laif Senza i necessari investimenti nei settori della formazione e della salute, l’economia e lo Stato non sono in grado di svilupparsi. me ricorrono a diversi espedienti, come per esem- Un’arma a doppio taglio pio i «prezzi di trasferimento» tra filiali dello stes- Una volta ritrovate basi finanziarie sane, i benefi- so gruppo, per rimpatriare gli utili senza pagare im- ciari di sgravi corrono inoltre il rischio di indebi- poste. Allo stesso modo, i contribuenti facoltosi non tarsi nuovamente. Creditori privati e donatori Gli avvoltoi dello sdebi- esitano a trasferire con discrezione i loro averi ver- emergenti, come la Cina, fanno la fila per conce- tamento so piazze finanziarie estere. La rete mondiale Tax dere loro nuovi crediti. Società finanziarie prive Justice Network stima a 50 miliardi di dollari, le In merito ai flussi finanziari privati in direzione del di scrupoli, denominate perdite subite ogni anno dai paesi poveri a causa Sud, il Consenso di Monterrey puntava soprattut- «fondi avvoltoio», traggono vantaggio dalle misure di dell’evasione fiscale. to sugli investimenti esteri diretti (IED). L’acqui- sdebitamento speculando sto di imprese o l’insediamento di filiali da parte sul fatto che i paesi poveri Diminuire il peso del debito di investitori stranieri dovevano creare impieghi e tornano solvibili. Un fondo avvoltoio rileva dapprima, A questa emorragia delle risorse pubbliche con- ridurre la povertà. Sul piano quantitativo, i progressi a basso prezzo, il debito di tribuisce anche il cosiddetto servizio del debito sono stati fulminei: le entrate di investimenti este- un paese ancora sovrain- (rate del capitale da restituire e interessi) che assorbe ri diretti nei paesi del Sud sono raddoppiate dal debitato. Generalmente i una buona fetta delle entrate pubbliche. Per atte- 2003, raggiungendo i 325 miliardi di dollari nel creditori accettano di sba- razzarsi di titoli che non nuare questo effetto, i donatori finanziano due ini- 2006. Ma purtroppo queste risorse si concentrano valgono più un gran che, ziative multilaterali di sdebitamento, create nel su una decina di grandi nazioni emergenti. «Gli in- vista l’insolvibilità del paese 1996 e nel 2005, con lo scopo di riportare a livel- vestitori non sono filantropi.Vanno dove possono debitore. In seguito, que- li tollerabili l’indebitamento dei paesi più poveri. realizzare i migliori profitti. Nessuna impresa tie- st’ultimo segue il processo di annullamento dei debiti Questi meccanismi hanno già permesso di ridur- ne a stabilirsi in un paese privo di infrastrutture e e si risana finanziaria- re l’onere di 33 paesi, fra cui 27 africani, che han- con una manodopera non soltanto poco qualifica- mente, il che fa automati- no potuto investire in spese sociali i mezzi così li- ta, ma anche in cattiva salute», commenta Jean-Mi- camente risalire il valore berati. Secondo François Mercier il problema non chel Servet, professore presso l’Istituto di alti studi dei crediti. Gli speculatori avviano allora azioni legali è però risolto: «Innanzitutto, i beneficiari non sono internazionali e dello sviluppo di Ginevra. «I pae- per ottenere il rimborso del numerosi. Inoltre, il debito resta pesante, soprattutto si a basso reddito hanno ancora bisogno dell’aiuto debito al suo valore iniziale. per i paesi che non sono abbastanza poveri per be- pubblico allo sviluppo per creare condizioni favo- Nel 2007, un tribunale bri- tannico ha così condan- neficiare delle due iniziative». A fine 2007, il debi- revoli alle attività economiche». nato lo Zambia a versare to totale dei paesi in via di sviluppo ammontava I paesi del Sud lottano per attirare gli investitori, 17,5 milioni di dollari ad un ancora a 3357 miliardi di dollari. proponendo loro in particolare esenzioni fiscali. fondo avvoltoio. Un solo mondo n.4 / Dicembre 2008 9
ChinaFotoPress/laif Vanessa Vick/Redux/laif Redux/laif Aiuti gonfiati a favore del Nord Le statistiche ufficiali fanno apparire l’aiuto più elevato «Questa corsa agli investimenti esteri può anche anziché andare a vantaggio delle famiglie dei mi- di quanto lo sia in realtà, portarli a chiudere un occhio sulla violazione del- granti. Pian piano, altri operatori, istituzioni di mi- afferma Concord, una con- le norme in materia di inquinamento o della le- crofinanza in particolare, cominciano ad offrire gli federazione di ONG euro- pee. L’aiuto pubblico allo gislazione nazionale sul lavoro», osserva Markus Eg- stessi servizi a prezzi ragionevoli. sviluppo viene gonfiato at- genberger della sezione DSC ONU-Sviluppo. Ri- traverso artifici contabili. sultato: alcune fabbriche inquinano impunemente Apertura dei mercati a caro prezzo I donatori vi includono, in- l’ambiente, e non è raro che gli operai lavorino in Anche le entrate provenienti dal commercio sono fatti, spese che non corri- spondono a trasferimenti condizioni deplorevoli per dei salari irrisori. fortemente aumentate sotto l’effetto della libera- reali di denaro verso il Sud, lizzazione degli scambi. Nel 2006 le esportazioni come i doni concessi a ti- Una boccata d’ossigeno per le famiglie dei paesi in via di sviluppo hanno raggiunto i 3630 tolo di alleggerimento del debito, la formazione degli Gli invii di fondi da parte degli emigrati rappre- miliardi di dollari, equivalendo dunque a 13 volte REA/laif studenti stranieri e le spese sentano un’altra fonte importante di capitali pri- gli investimenti esteri diretti e a 35 volte la som- generate dall’accoglienza vati. Questi sarebbero raddoppiati in cinque anni, ma dell’aiuto pubblico. I paesi in via di sviluppo dei profughi. Questo aiuto passando da 120 miliardi di dollari nel 2002 a 240 rappresentano oggi il 34 percento del commercio «fantasma» costituisce circa un terzo del budget miliardi nel 2007. Queste rimesse arrotondano le mondiale. Anche qui, i più poveri fra loro sono per lo sviluppo. A titolo di entrate delle famiglie. Di norma finanziano spese emarginati, con una quota che non supera lo 0,5 esempio, nel 2006, rappre- di consumo piuttosto che investimenti produttivi. percento. D’altra parte, l’apertura dei mercati si paga sentava 13,5 miliardi di euro Pertanto, sono di scarso impatto sullo sviluppo a talvolta a caro prezzo: la riduzione dei dazi ha fat- sui 47,5 miliardi assegnati dagli Stati membri dell’Unio- lungo termine. Diverse iniziative tentano di inca- to perdere ai paesi del Sud entrate fiscali che co- ne europea all’aiuto pub- nalare le rimesse verso progetti a beneficio delle co- stituivano tra il 20 e il 50 percento dei loro bilan- blico allo sviluppo; inoltre, munità locali. Il mercato delle rimesse è domina- ci. Questo deficit ha potuto essere compensato solo 6,7 miliardi di euro hanno finanziato l’assistenza to dalla società Western Union che preleva com- parzialmente con il prelievo di altre imposte. In al- tecnica, cioè soprattutto i missioni molto elevate. Ogni anno, molti miliardi cuni casi non vi è stata invece alcuna possibilità di salari di consulenti europei. di dollari si perdono così in spese di transazione, rientro delle perdite. 10 Un solo mondo n.4 / Dicembre 2008
Finanziamento dello sviluppo Per generare nuove ri- sorse finanziare da inve- stire nello sviluppo sono in discussione diverse proposte: per esempio si propone che siano dichia- rati in modo trasparente i profitti delle industrie minerarie (industria petro- lifera in Angola, a sini- stra); in discussione sono pure l’imposizione di tasse sulle vendite di ar- mamenti e sui ticket degli aerei; e inoltre si riflette sulla creazione di speciali misure di rafforzamento del settore finanziario (la borsa in Nigeria). Jacob Silberberg/Panos/Strates Il Sud finanzia il Nord Secondo un’opinione lar- gamente diffusa, il Nord inonderebbe il Sud di capi- tali sotto forma di aiuto allo Sud restano palesemente sottorappresentati. sviluppo, crediti e investi- A causa delle severe condizioni alle quali l’FMI as- menti. È però vero il con- soggetta i suoi crediti, i paesi del Sud vorrebbero trario. Nell’ultima edizione dell’Annuario svizzero per possibilmente evitare di ricorrere al suo aiuto in la politica dello sviluppo, caso di crisi finanziaria. È per questo che chi ne l’economista bernese aveva i mezzi ha accumulato enormi riserve in dol- Bruno Gurtner dimostra che i paesi in via di svi- lari. Le banche centrali di alcuni paesi emergenti luppo sono di fatto degli sarebbero così capaci di sopportare prelievi bruschi esportatori netti di capitali. e massicci di capitali esteri. «Se si riuscisse a ricon- Da dieci anni, i flussi finan- quistare la fiducia nell’FMI, i paesi emergenti non ziari del Sud verso il Nord sono sistematicamente su- avrebbero bisogno di tante riserve. Questo denaro, periori – e di gran lunga – oggi immobilizzato, potrebbe essere investito nello a quelli che circolano in sviluppo», fa notare Markus Eggenberger. Stiamo senso inverso. Nel 2006, parlando di oltre 3000 miliardi di dollari. ■ i primi hanno superato i secondi di 658 miliardi di FMI in cattiva luce dollari. Questi trasferimenti L’ultimo asse d’intervento del Consenso di Mon- (Tradotto dal francese) Sud-Nord includono il ser- terrey riguardava la riforma delle istituzioni di vizio del debito, il rimpatrio Bretton Woods, che attraversano una crisi di legit- degli utili delle multinazio- nali, la fuga di capitali e timità. Numerose critiche sono rivolte contro la l’accumulo di riserve inter- loro struttura decisionale, giudicata poco demo- nazionali di valute. Dal cratica, poiché i diritti di voto sono attribuiti in 1984, il servizio del debito è quasi sempre stato su- funzione del potere finanziario di ogni Stato mem- periore all’importo dei bro. Il Fondo monetario internazionale (FMI) ha nuovi crediti accordati da pertanto proceduto a un riequilibrio, ma i paesi del creditori del Nord. Un solo mondo n.4 / Dicembre 2008 11
Migliorare il quadro economico I paesi poveri non sono veramente sprovvisti di risorse finan- ziarie. Il problema è piuttosto che le risorse esistenti spesso non sono sufficientemente messe a frutto. Urgono riforme struttu- rali per mobilitare il risparmio privato, migliorare il clima degli affari e aumentare le entrate fiscali. La cooperazione svizzera sostiene questi intenti. Sven Torfinn/laif Appelli alla trasparenza Nei paesi ricchi di risorse ( jls) Le persone più vulnerabili sono obbligate a ri- il trasferimento di denaro», fa notare Hans Ramm, naturali, gran parte delle sparmiare per assicurarsi contro i capricci della sor- della sezione DSC Lavoro e reddito. In numerosi entrate fiscali proviene dall’industria estrattiva. te, come la distruzione di un raccolto o la perdita paesi, la DSC si occupa di consolidare le capacità Le multinazionali pagano del lavoro. Essendo escluse dai servizi finanziari, ac- di queste «banche dei poveri», affinché siano gestite tasse e compensi per quistano una mucca, dei gioielli, dell’oro o un pez- in modo professionale e riescano ad ottenere rifi- sfruttare i giacimenti di zetto di terra che potranno rivendere in caso di ne- nanziamenti esterni. petrolio, di gas o di altre ricchezze minerarie. cessità. Ma questo risparmio informale è poco Generalmente non rivelano pratico e non privo di rischi. Da alcuni decenni, Eliminare i cavilli amministrativi gli importi dei contributi proprio nell’intento di servire questa clientela Oltre al rafforzamento del sistema finanziario, oc- versati al fisco. Neppure sulla destinazione delle esclusa dalla banche commerciali, nelle zone rura- corrono altre riforme per garantire la crescita eco- entrate fiscali, che rara- li si sono insediate istituzioni di microfinanza. Gli nomica. Bisogna in particolare organizzare un qua- mente vanno a vantaggio abitanti dei villaggi possono così mettervi al sicu- dro legislativo favorevole al settore privato. «Le della popolazione, si sa ro le loro economie e le istituzioni usufruiscono imprese hanno bisogno di leggi chiare che garan- molto. L’Iniziativa per la trasparenza nell’industria di questi risparmi per concedere nuovi microcre- tiscono loro il diritto di possedere del terreno, di estrattiva riunisce governi diti. Infatti, anche le famiglie povere hanno un bi- impiegare del personale o di esportare merci», spie- ed imprese che chiedono sogno di prestiti, per esempio per far fronte a si- ga Markus Eggenberger, della sezione DSC ONU- più trasparenza in merito tuazioni difficili, coprire spese straordinarie (la dote Sviluppo. Spesso le attività commerciali sono osta- a questi versamenti. Dal canto suo, la campagna di una figlia, la sepoltura di un parente) o investi- colate da procedure eccessivamente complesse. La «Pubblicate ciò che pa- re in attività produttive. Segreteria di Stato dell’economia aiuta i suoi pae- gate», sostenuta da sva- «Occorre sviluppare la microfinanza. Attualmente si partner a migliorare il clima degli affari. In Uz- riate ONG, chiede che la non esistono abbastanza istituzioni capaci di for- bekistan, ad esempio, finanzia un progetto che legge costringa le multina- zionali a rivelare gli importi nire ai poveri servizi finanziari completi che con- mira a ridurre gli incessanti controlli ed altri cavilli versati agli Stati. templano il risparmio, il credito, l’assicurazione ed amministrativi imposti alle piccole e medie im- 12 Un solo mondo n.4 / Dicembre 2008
Finanziamento dello sviluppo prese. Un sondaggio realizzato presso 2500 azien- ha sovvenzionato la costruzione di mercati coper- Affinché l’economia possa fiorire, occorrono de ha permesso di identificare i principali proble- ti e di mattatoi, per aumentare i redditi dei comu- condizioni quadro favo- mi che avvelenano i rapporti con lo Stato. I fun- ni. I canoni prelevati per la locazione di questi edi- revoli: a questo fine, la zionari possono seguire corsi di perfezionamento fici servono a finanziare nuove attrezzature pub- Svizzera sostiene, per esempio, la creazione di che li inducono a cambiare i loro metodi. bliche e il funzionamento del municipio. «I mattatoi in Burkina Faso Affinché l’economia prosperi, gli Stati devono in- commercianti accettano di pagare compensi per- e si impegna per l’elimi- vestire nella costruzione di infrastrutture, la for- ché la gestione delle infrastrutture è trasparente e nazione di ostacoli buro- cratici per le piccole e medie imprese in Uzbeki- stan. Thomas Grabka/laif Contributo svizzero a Doha mazione e la salute. I mutuanti coprono parte di la destinazione delle entrate nota a tutti», spiega Na- Nel giugno scorso la queste spese. Ma possono anche aiutare i paesi po- thalie Nikièma dell’ufficio di cooperazione di Svizzera ha pubblicato un rapporto destinato alla veri a mobilitare le loro entrate pubbliche, cioè le Ouagadougou. Conferenza internazionale imposte e le tasse, il cui livello è generalmente mol- sul finanziamento dello to basso. Contenere la fuga di capitali sviluppo, che si terrà a Per mobilitare le risorse nazionali bisogna anche Doha dal 29 novembre al 2 dicembre, contenente Una fiscalità decentralizzata creare speciali misure contro l’evasione fiscale e la un’analisi sull’attuazione In generale, le amministrazioni fiscali non hanno fuga dei capitali. Si tratta inizialmente di migliora- del Consenso di Monterrey la capacità di prelevare in modo sistematico l’im- re il buongoverno e combattere la corruzione. Ma e una descrizione delle at- tività che ha sviluppato per posta diretta. E i contribuenti sono poco propen- per individuare i capitali illeciti e reperire i froda- contribuirvi. Questo Swiss si a pagarla, dubitando che lo Stato utilizzerà real- tori, i paesi poveri hanno bisogno anche della col- discussion paper è stato mente questo denaro per il bene pubblico. Le laborazione delle piazze finanziarie estere. Da qual- redatto da tre dipartimenti grandi imprese e l’elite si sottraggono facilmente che anno l’OCSE fa pressione sui paradisi fiscali federali (affari esteri, eco- nomia e finanze) con la al fisco: negoziano esenzioni, se del caso per mezzo affinché forniscano informazioni ai paesi danneg- partecipazione di ONG di bustarelle, o trasferiscono i loro capitali all’estero. giati. In quest’ambito la DSC sostiene in loco la svizzere. Dei sei assi Numerosi Stati hanno avviato una riforma del si- lotta contro la corruzione e partecipa al rimpatrio d’intervento definiti a stema tributario. Cercano in particolare di allarga- degli averi ottenuti indebitamente. ■ Monterrey nel 2002, «il più importante è la mobilita- re la base fiscale, integrando il settore informale che zione delle risorse nazio- occupa fino al 90 percento della popolazione atti- (Tradotto dal francese) nali», vi si legge. Nessun va. La DSC sostiene in particolare i processi di de- paese può svilupparsi in modo sostenibile se non centramento fiscale, poiché creano un legame vi- riesce a generare e a im- sibile tra l’imposta pagata e il suo utilizzo a favore piegare in modo efficace della comunità. Così, in tre città del Burkina Faso le proprie ricchezze. Un solo mondo n.4 / Dicembre 2008 13
Lotta ai cleptocrati Jörgen Schytte/Still Pictures La sottrazione illecita di fondi pubblici da parte di dittatori cor- Alì Babà e i trenta ladroni rotti aggrava la povertà delle popolazioni defraudate. La Sviz- Nel corso degli ultimi de- zera è l’unica piazza finanziaria ad essersi impegnata a resti- cenni, i paesi in via di svi- luppo sono stati alleggeriti tuire sistematicamente gli averi illeciti depositati nelle sue ban- da capi di Stato per al- meno 100-180 miliardi che. La DSC aderisce alle operazioni aiutando, in particolare, i di dollari. In uno studio pubblicato nel 2007, il paesi del Sud nelle procedure giudiziarie che portano al recu- Comitato cattolico fran- pero dei fondi. cese contro la fame e per lo sviluppo ha calcolato gli importi sottratti da una ( jls) Il 24 marzo 1986 il Consiglio federale ordi- ger, ambasciatore presso la Direzione del diritto in- trentina di dittatori. Fra le maggiori fortune, che si nava in extremis il blocco dei conti di Ferdinando ternazionale pubblico del DFAE. Dal 2000 Berna contano in miliardi di dol- Marcos che, allontanato dal potere, si accingeva a ha già rimpatriato quasi 1,7 miliardi di dollari ver- lari, il Comitato cita lo trasferire il suo gruzzolo. Questa data ha segnato so la Nigeria, le Filippine, il Perù, il Kazakstan, il scià di Persia (35 miliardi), una svolta: fino a quel giorno, gli averi saccheggiati Messico, l’Angola e l’Ucraina. Nessun’altra piazza Mohammed Suharto (15-35 miliardi), Saddam dai dittatori o dal loro entourage potevano giace- finanziaria ha restituito altrettanto denaro ad al- Hussein (10-40 miliardi), re tranquillamente nelle banche elvetiche. Succes- trettanti paesi. Félix Houphouët-Boigny sivamente, molti altri conti sono stati congelati, e (7-10 miliardi), Ferdinando Marcos (5-10 miliardi), la Svizzera ha accordato la sua assistenza giudizia- Restituire il denaro alla popolazione Mobutu Sese Seko (5-6 ria a numerosi altri paesi. Alcuni casi sono andati Tuttavia, sussiste il rischio che questi fondi ali- miliardi), José Eduardo dos per le lunghe. Le Filippine, ad esempio, hanno do- mentino nuovamente la corruzione, anziché andare Santos (4-5 miliardi) e vuto attendere 17 anni prima di riottenere i fon- a vantaggio della popolazione. «Sono le autorità sta- Sani Abacha (2-6 miliardi). Finora, sono solamente 4 di di Marcos. Dalla fine degli anni ’90, il rafforza- tali a decidere la destinazione dei fondi. Tuttavia, i miliardi restituiti, di cui mento del dispositivo legislativo ha facilitato l’in- insistiamo affinché la restituzione si svolga in modo 1,7 dalla Svizzera a vari dividuazione delle transazioni sospette e ha trasparente e che il denaro sia ben utilizzato», spie- paesi e 1,7 dagli Stati Uniti semplificato le procedure giudiziarie. La Svizzera ga Paul Seger. Finora la Svizzera ha concluso tre all’Iraq. E il saccheggio prosegue: si ritiene che si è allora impegnata a liquidare i dossier in sospe- accordi in questo senso. Il primo è stato stipulato, dirigenti corrotti sottrag- so. «Riteniamo di fondamentale importanza che il nel 2005, con la Nigeria a proposito della restitu- gano ogni anno 40 miliardi denaro sporco lasci la Svizzera. In primo luogo per- zione di 700 milioni di dollari sottratti dall’ex dit- di dollari, il che equivale all’incirca al 40 percento ché appartiene alle popolazioni a cui è stato sot- tatore Sani Abacha: il governo nigeriano ha accet- dell’aiuto pubblico allo svi- tratto, e poi perché la sua presenza nuoce seria- tato che la Banca Mondiale verificasse a posterio- luppo. mente alla nostra reputazione», puntualizza Paul Se- ri l’assegnazione dei fondi, destinati a progetti 14 Un solo mondo n.4 / Dicembre 2008
Finanziamento dello sviluppo Grazie a rogatorie interna- zionali, i fondi illeciti ac- cumulati da dittatori nelle banche svizzere riflui- scono nei paesi d’origine: per esempio in Nigeria (a sinistra) dove con questi soldi si costruiscono delle strade o nel Kazakstan dove si sostengono di- versi progetti per giovani. Gordon Welters/laif sociali e alla costruzione di strade. Lo stesso anno, propri pionieri», afferma Anne Lugon-Moulin, in- Berna e Luanda hanno deciso che i 21 milioni re- caricata di programma alla DSC. stituiti all’Angola avrebbero finanziato scuole di agricoltura e operazioni di sminamento; e la DSC Al riparo dal fisco è stata incaricata di garantirne la gestione fiducia- Se, da un lato, la Svizzera si dà da fare a rimpatria- ria. E, in fine, nel 2007 il Kazakstan ha recuperato re i beni illeciti dei dittatori, dall’altro, rifiuta inve- 84 milioni di dollari provenienti da bustarelle, as- ce di fornire informazioni sui fondi sottratti al fi- segnandoli a progetti a favore dei giovani svantag- sco. Infatti, la Confederazione non considera l’e- giati; anche in questo caso è stato messo a punto vasione fiscale come un reato penale. «Questa un sistema di gestione dei fondi. particolarità incoraggia le persone abbienti dei paesi in via di sviluppo a depositare i loro capitali Il dovere di restituire Procedure complesse in Svizzera. È per questo che chiediamo che l’as- il maltolto Il recupero degli averi La DSC si impegna inoltre a rafforzare le capacità sistenza giudiziaria reciproca sia accordata anche in acquisiti illegalmente è dei paesi in via di sviluppo che avviano procedu- materia fiscale», solleva Jean-Claude Huot, segre- un principio fondamentale re di recupero. Sono pochi, infatti, ad avere le com- tario romando di Sacrificio quaresimale. Gli averi della Convenzione delle Nazioni Unite contro la petenze necessarie a localizzare i fondi, riunire le esteri non dichiarati che si nascondono in Svizze- corruzione (CNUCC), en- prove, richiedere la rogatoria internazionale e, in- ra si aggirerebbero tra i 1250 e i 3600 miliardi di trata in vigore nel dicembre fine, pronunciare una condanna penale – in man- franchi. Per i paesi del Sud, la perdita fiscale si quan- 2005. Per la prima volta, canza della quale la restituzione sarebbe impossi- tificherebbe ad oltre 16 miliardi di dollari l’anno. uno strumento internazio- nale costringe le piazze fi- bile. Si tratta di procedure lunghe, costose e com- «La legge ci proibisce di cooperare per reati cor- nanziarie a restituire i fondi plesse. La DSC cofinanzia il Centro internazionale relati all’evasione fiscale», ammette l’ambasciatore derivanti dalla corruzione per il recupero di averi sottratti (Icar), creato a Ba- Seger. «Compensiamo in un certo qual modo que- che sono stati trasferiti silea nel 2006. Quest’istituto forma i magistrati dei sto limite facendo prova di maggiore vigilanza nei all’estero da dirigenti o alti funzionari. Gli Stati che paesi in via di sviluppo affinché siano in grado di confronti delle infrazioni punibili dal punto di vi- hanno sottoscritto la con- formulare rogatorie internazionali accettate dalle sta del diritto penale svizzero, come la corruzione venzione sono invitati a diverse piazze finanziarie internazionali. In alcuni e il riciclaggio di denaro». ■ darsi la più ampia coope- casi, la DSC può anche assumersi gli onorari degli razione e assistenza reci- proca in materia. La avvocati che difendono in Svizzera gli interessi del (Tradotto dal francese) CNUCC descrive dettaglia- paese leso. Lo ha fatto nel 1991 per il Mali, de- tamente le norme da pauperato da Moussa Traoré. Quest’anno paga il di- seguire per prevenire i trasferimenti illegali di fondi fensore del governo haitiano nel caso Duvalier. «Il provenienti dalla corruzione recupero di averi illeciti è una sfida nuova per l’aiu- e garantire il recupero dei to allo sviluppo. In quest’ambito siamo dei veri e beni malversati. Un solo mondo n.4 / Dicembre 2008 15
Richard Bauer O R I Z Z O N T I La «megadiversità» come carta vincente Il Perù si annovera fra la manciata di paesi che Il sacha inchi – un sono stati definiti «paesi della megadiversità». Dei 117 grandi sistemi ecolo- gici catalogati, 84 si tro- vano in Perù. Delle 32 dono degli Inca tipologie climatiche, qui ne sono rappresentate Dopo anni di depressione economica, il Perù riprende a fiori- 28. Ancora oggi vi sono piante e animali pratica- re. Un regime economico liberale lascia mano libera all’inizia- mente non studiati dagli tiva privata. Ne approfittano non solo i grossi gruppi minerari scienziati. Nomi dal suono magico come grazie ai prezzi più alti delle materie prime, ma anche i picco- camu camu, yacon, tara o maca si leggono insieme li contadini. Questi producono prodotti di nicchia che fanno a sacha inchi su una lista di piante utilitarie che do- tendenza nei paesi industrializzati. Di Richard Bauer*. vrebbero aprire nuovi mercati di esportazione al paese andino. Oltre al- «Abbiamo scoperto il nostro petrolio!», esclama en- Una noce alla conquista del mondo l’agenzia statale peruviana tusiasta Tiburio Cachique e cerca di trascinare con Oggi migliaia di piccoli contadini come Cachique per la promozione delle sé il visitatore. L’uomo dal fisico muscoloso, ban- approfittano del sacha inchi. A brevi intervalli rego- esportazioni e del turismo (Promperú), anche la dana da temerario in testa, ci fa strada fino al ripi- lari, la misteriosa pianta produce delle bellissime Segreteria di Stato per do giardino. Il suo sguardo percorre le dolci colli- capsule di semi a forma di stella. Contengono le l’economia (SECO) e la ne delle propaggini andine peruviane, mentre in preziose noci degli Inca ad alta resa oleosa. Fino a società tedesca per la lontananza immaginiamo il bassopiano delle Amaz- dieci anni fa, solo la popolazione locale si serviva collaborazione tecnica (GTZ) hanno contribuito zoni. delle noci, utilizzandole come integratore alimen- a far nascere l’iniziativa Ma per gli abitanti del paese indio di El Wayku, vi- tare e contro i reumatismi. incentrata su produzione, cino al piccolo centro e al mercato di Tarapoto, che Ma poi, da un momento all’altro, tutto cambiò, lavorazione e commercia- vivono nella più nera povertà, la felicità è ormai quando un imprenditore peruviano scoprì che le lizzazione. Tuttavia, pre- scrizioni limitative quali dietro l’angolo. Tutti in paese ne sono convinti. Il noci degli Inca contenevano in alta concentrazio- il regolamento UE sui co- contadino indio scosta delicatamente le foglie del- ne la sostanza attiva Omega 3, ricercatissima da car- siddetti Novel-Food (nuovi la pianta rampicante alta quanto un uomo e pren- diologi, nutrizionisti e cosmetologi. Gli scienziati cibi) costituiscono degli ostacoli importanti per de in mano i piccoli frutti verdi. «Questo è il sacha avevano analizzato le noci già in passato, ma senza le importazioni nei paesi inchi, il nostro olio», dice Cachique con gestualità riconoscerne il potenziale di mercato. L’olio spre- industrializzati. da attore. muto a freddo, dal colore giallo-oro e dal profumo 16 Un solo mondo n.4 / Dicembre 2008
Perù The NewYorkTimes/Redux/laif Karl-Heinz Raach/laif Miquel Gonzalez/laif Richard Bauer di insalata fresca, ha fatto il suo ingresso prima sui la loro applicazione. Questo Stato, infatti, si anno- mercati della capitale peruviana Lima, poi su quel- vera fra i 17 paesi definiti «megadiverse countries» li di Giappone, USA e Europa. dal Vertice di Johannesburg per lo sviluppo soste- I responsabili dell’azienda Roda di Lima, dove si nibile. La richiesta di prodotti biodiversi è in con- lavora un terzo dell’olio di sacha inchi peruviano, tinuo aumento, per via delle mutate esigenze dei hanno voluto sottoporre la pianta ad analisi fito- consumatori nei paesi industrializzati e di nuovi chimiche dettagliate: stando ai risultati di labora- campi di applicazione che si sono schiusi nella bio- torio, l’olio consiste per l’48 percento di Omega tecnologia e nella medicina. Il Perù intende ap- 3, per il 35 percento di Omega 6 e per il 9 per- profittarne nell’ambito della Convenzione sulla di- cento di Omega 9. Questi acidi grassi polinsaturi versità biologica varata nel 1992. determinano la peculiarità dell’olio, che si è ag- L’obiettivo non è solo la protezione sterile delle giudicato premi internazionali e nel frattempo è specie rare, bensì la gestione e la coltivazione so- considerato fra i migliori oli commestibili in asso- stenibile, nonché la commercializzazione interna- luto. Nel corso dell’ultimo anno, il prezzo al chi- zionale. La Conferenza ONU per il commercio e lo delle noci è raddoppiato. lo sviluppo con sede a Ginevra (Unctad) porta «Tutti vogliono il sacha inchi per diventare più bel- avanti l’iniziativa – che in Perù è sostenuta anche li e più sani», osserva un giovane ingegnere agra- dalla SECO (v. colonna a margine) – sotto il nome rio che, con un mazzo di banconote in mano, fa il di Bio-Commerce. Le tre colonne portanti del com- giro dei contadini per acquistare il prezioso rac- mercio di nicchia con questi prodotti naturali sono colto. Alla Roda si stima che nel 2007, in Perù, sono la cura dell’ambiente, la sostenibilità sociale e la so- stati prodotti complessivamente 60mila litri di stenibilità economica. olio di sacha inchi. Nel giro di due anni la produ- Già oggi la noce di sacha inchi è diventata un mo- zione è dunque decuplicata. E il 2008, malgrado le dello esemplare di una catena di creazione di va- difficoltà nell’approvvigionamento, si preannuncia lore aggiunto che valorizza, proteggendole, le ri- come anno record, le stime parlano di 120mila serve biologiche di un paese in via di sviluppo litri di olio naturale finissimo. come il Perù. «Qui la protezione della biodiversi- tà e il commercio equo vanno di pari passo», dice Colombia Ne dovranno approfittare sia il Nord che il Ulrich Röttger, biologo tedesco incaricato dalla so- Sud cietà tedesca per la collaborazione tecnica GTZ di Ecuador Come molti altri paesi in via di sviluppo, il Perù, gestire il progetto «Perúbiodiverso». «Non devono Perù Brasile non solo dispone delle materie prime tradiziona- essere solo i consumatori del Nord ad approfitta- Lima li, quali oro e rame o petrolio e metano, ma anche re di questi prodotti, ma anche i produttori del Sud di risorse biologiche di ricca varietà, preziose per devono ricevere un equo compenso», afferma Oceano Bolivia Pacifico l’intera umanità. E, inoltre, si avvale del sapere sul- Röttger. Cile Un solo mondo n.4 / Dicembre 2008 17
Le Figaro Magazine/laif Meglio rinunciare alle monoculture Di emigrare non se ne parla neanche Gli abitanti di El Wayku sono convinti che in ori- Il sacha inchi e il sogno del denaro facile hanno gine la pianta di sacha inchi è nata nel loro territo- fatto colpo anche sui giovani. Il ventiduenne Mar- rio comunale. Da qui i semi poi sono «emigrati», co Sangama ha ricevuto dal nonno mezzo ettaro dice Tiburio Cachique. «I nostri genitori cono- di terreno e senza pensarci tanto, ha piantato le scevano la pianta e ne mangiavano le noci. A noi noci. Ora aspetta il primo raccolto. Fedele alla tra- bambini erano proibite. Chi mangia le noci non dizione, consegnerà la metà del guadagno al non- Paese d’esportazione impara niente a scuola, ci dicevano». no, per l’affitto del terreno. per eccellenza Dall’inizio del nuovo millen- Cachique è il capo, eletto secondo gli antichi usi, Chobachoba in lingua quechua significa dividere. nio, in Perù si assiste ad un dei 5000 abitanti del suo villaggio. Va fiero della Sangama è maestro di scuola elementare. Ma ben boom economico, non da propria storia e tradizione. Ai tempi degli Inca ad presto il reddito generato con l’agricoltura supe- ultimo grazie all’aumento El Wayku cercarono rifugio gli chankas, una tribù rerà di gran lunga il suo stipendio di insegnante. dei prezzi delle materie prime. Nel 2007 il tasso di quechua ribelle. Non volevano sottomettersi al Finalmente nella regione si vedono soldi e lavoro. crescita dell’economia era dominio degli Inca e si insediarono ai margini del Di emigrare in città, o addirittura in America, non del 9 per cento. Le previ- regno. Ancora oggi parlano l’antica lingua indiana vuole neanche sentirne parlare. sioni per il 2008 e il 2009 indicano una nuova crescita quechua, curano lo stile architettonico tramanda- Già ora, due dozzine di aziende peruviane cerca- pari al 6-7 percento. Con to da generazione, con case costruite con tegole no di accattivarsi le simpatie dei piccoli agricolto- queste cifre, il Perù si d’argilla e colorate in ocra, e festeggiano le loro fe- ri, fra loro anche alcuni avventurieri di dubbia se- classifica tra i primi paesi ste secondo i ritmi delle stagioni. rietà. Tutti vogliono assicurarsi le consegne del pro- dell’America latina. Le esportazioni di materie Alberto Amacifen, uomo di mezz’età e padre di dotto ormai scarseggiante e spesso anticipano i prime continuano a giocare cinque figli, è uno dei precursori della coltivazio- pagamenti ancor prima del raccolto. un ruolo centrale. Nel 2007, ne della noce di sacha inchi. I primi tentativi nella «Si compra sacha inchi», si legge su cartelloni affis- con 28 miliardi di dollari, il sua fattoria con la noce degli Inca risalgono a qual- si ovunque a Tarapoto, la metropoli economica del Perù ha segnato un record di esportazione, segnando che anno fa. Ai tempi, era ancora quasi impossibi- Dipartimento di San Martín. Per lui, rifornirsi di un aumento del 18 per- le comprare le sementi. Con la moglie ed i figli rac- noci degli Inca nelle quantità necessarie è diven- cento rispetto all’anno pre- coglieva le capsule di queste piante selvatiche che tato un incubo, ammette il capo-filiale della Roda. cedente. Così, da sei anni a questa parte, le esporta- possono vivere fino a venti anni. Da quando Al- I suoi superiori dalla lontana Lima esercitano sem- zioni peruviane registrano berto Amacifen si è messo a coltivare il sacha inchi pre più pressione, affinché fornisca quantitativi una crescita continua. Il su un ettaro di terreno vendendolo poi al merca- sempre più importanti, perché ormai da un pezzo settore più forte a livello di to, il reddito annuo della famiglia è raddoppiato. la richiesta ha superato l’offerta. ■ esportazioni è costituito dall’industria mineraria con Per questo contadino ingegnoso non è ancora ve- i suoi principali prodotti nuto il momento di puntare su un’unica carta: i suoi (Tradotto dal tedesco) rame, zinco, piombo e oro. piccoli appezzamenti di terreno sono ancora col- Seguono poi i prodotti ittici, tivati a fagioli, papaia, mais e banane, i prodotti * Richard Bauer è stato corrispondente dall’America La- tessili e agricoli, quali caffè, asparagi e paprica. Anche tradizionali della regione. tina per la Neue Zürcher Zeitung. Oggi scrive per la stes- la richiesta interna e gli in- Alberto Amacifen non ha, infatti, dimenticato sa testata dal Palazzo delle Nazioni Unite a Ginevra. vestimenti privati sono in ri- quando, dieci anni fa, all’inizio del primo boom alzo. Nel 2007 al primo po- sto figurava il settore edile economico, tutt’ad un tratto i canali di distribu- (+16,5%), seguito dall’indu- zione si sono chiusi e i contadini non riuscivano stria produttiva (+11%). più a smerciare le noci. 18 Un solo mondo n.4 / Dicembre 2008
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